TRADIZIONI Grande attenzione per i prodotti locali e per i ... · principale associazione italiana...

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I GIOVEDÌ 23 NOVEMBRE 2017 I IL CITTADINO DI LODI I III principale associazione italiana food blogger Un panettone cucinato da Tiziana Buontempi (nel riquadro a sinistra), autrice di “Profumo di Broccoli” Il Lodigiano non è ancora pronto per la cucina 2.0. Gli utenti, le azien- de e i produttori locali sono ancora lontani dalla divulgazione culturale della cucina legata ai loro prodotti. I food blogger lodigiani guardano con grande attenzione ai prodotti tipici, ma non si è ancora stabilito un legame forte con il territorio. «Il Lodigiano sembra sempre un po’ in torpore rispetto alla valorizza- zione delle sue bellezze, dei suoi prodotti e della cucina tipica, e an- che il rapporto con i produttori ri- mane in questo torpore – afferma Carlo Cicognini -. Non si coglie da parte delle aziende e dei produttori tipici l’importanza di poter veicolare un po’ di cultura della cucina. Così i contatti avuti sono stati pochi, e poco produttivi. È un peccato, per- ché Internet permette di espandere la propria platea ben al di fuori del territorio, e a mio avviso del Lodigia- no si parla tanto a Lodi e dintorni, ma molto poco fuori dalla provincia. C’è una falsa percezione che il Lodi- giano sia conosciuto, e anche i blog di cucina potrebbero dare una ma- no». Ciononostante la cucina tipica e lodigiana ha un posto di riguardo tra le ricette di Oplà! «Assolutamen- te sì, sia in chiave tradizionale sia in una rivisitazione più moderna – spiega Carlo -. A me in particolare interessa poi l’aspetto del recupero, almeno culturale, di alcuni prodotti ormai quasi scomparsi, come il Gra- none Lodigiano. Il Lodigiano non è solo raspadura. C’è tanto altro da raccontare e da gustare, ma sembra che l’interesse a valorizzare il terri- torio non sia così forte». Anche per Tiziana Bontempi l’esperienza con il territorio è analo- ga. «Capita di essere chiamati per corsi, show cooking e iniziative va- rie, ma quasi sempre fuori dal Lodi- giano, in Emilia Romagna, nel Vene- to e persino nel Centro Italia, tanto che spesso dico di no perché troppo lontano – dice Tiziana -. Qui faccio soprattutto iniziative legate alle as- sociazioni di volontariato, e se pos- sibile con i bambini e i ragazzi, un ambito che mi piace particolarmen- te. Ma le aziende o i produttori non si fanno avanti». Lo spazio però per la tradizione lodigiana c’è sempre su Profumo di Broccoli. «Assoluta- mente sì, per la tradizione lodigiana e per quella lombarda – afferma Ti- ziana -. Ci sono prodotti che nulla hanno da invidiare rispetto ad altri più blasonati, penso ai formaggi. Si tratta di valorizzarli al meglio. Nel nostro piccolo ci proviamo». n An. Ba. TRADIZIONI Ma l’impressione è che ci sia una sorta di torpore nella valorizzazione Grande attenzione per i prodotti locali e per i piatti tipici del nostro territorio

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I GIOVEDÌ 23 NOVEMBRE 2017 I IL CITTADINO DI LODI I III

principale associazione italiana food blogger

Un panettone cucinato da Tiziana Buontempi (nel riquadro a sinistra), autrice di “Profumo di Broccoli”

Il Lodigiano non è ancora prontoper la cucina 2.0. Gli utenti, le azien-de e i produttori locali sono ancoralontani dalla divulgazione culturaledella cucina legata ai loro prodotti.I food blogger lodigiani guardano con grande attenzione ai prodottitipici, ma non si è ancora stabilitoun legame forte con il territorio.

«Il Lodigiano sembra sempre unpo’ in torpore rispetto alla valorizza-zione delle sue bellezze, dei suoi prodotti e della cucina tipica, e an-che il rapporto con i produttori ri-mane in questo torpore – afferma Carlo Cicognini -. Non si coglie da parte delle aziende e dei produttori

tipici l’importanza di poter veicolareun po’ di cultura della cucina. Cosìi contatti avuti sono stati pochi, e poco produttivi. È un peccato, per-ché Internet permette di espanderela propria platea ben al di fuori delterritorio, e a mio avviso del Lodigia-no si parla tanto a Lodi e dintorni, ma molto poco fuori dalla provincia.C’è una falsa percezione che il Lodi-giano sia conosciuto, e anche i blogdi cucina potrebbero dare una ma-no». Ciononostante la cucina tipicae lodigiana ha un posto di riguardotra le ricette di Oplà! «Assolutamen-te sì, sia in chiave tradizionale sia inuna rivisitazione più moderna –

spiega Carlo -. A me in particolare interessa poi l’aspetto del recupero,almeno culturale, di alcuni prodottiormai quasi scomparsi, come il Gra-none Lodigiano. Il Lodigiano non èsolo raspadura. C’è tanto altro da raccontare e da gustare, ma sembrache l’interesse a valorizzare il terri-torio non sia così forte».

Anche per Tiziana Bontempil’esperienza con il territorio è analo-ga. «Capita di essere chiamati per corsi, show cooking e iniziative va-rie, ma quasi sempre fuori dal Lodi-giano, in Emilia Romagna, nel Vene-to e persino nel Centro Italia, tantoche spesso dico di no perché troppo

lontano – dice Tiziana -. Qui facciosoprattutto iniziative legate alle as-sociazioni di volontariato, e se pos-sibile con i bambini e i ragazzi, un ambito che mi piace particolarmen-te. Ma le aziende o i produttori nonsi fanno avanti». Lo spazio però perla tradizione lodigiana c’è sempresu Profumo di Broccoli. «Assoluta-mente sì, per la tradizione lodigianae per quella lombarda – afferma Ti-ziana -. Ci sono prodotti che nulla hanno da invidiare rispetto ad altripiù blasonati, penso ai formaggi. Sitratta di valorizzarli al meglio. Nelnostro piccolo ci proviamo». n An. Ba.

TRADIZIONI Ma l’impressione è che ci sia una sorta di torpore nella valorizzazione

Grande attenzione per i prodotti localie per i piatti tipici del nostro territorio