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Sabato, 1 Luglio 2017 www.corrieredelmezzogiorno.it Benessere STORIE, PERSONAGGI E PERCORSI IN SICILIA E CALABRIA C ome di consueto con l’arrivo della stagione calda, si iniziano a trascor- rere piacevoli giornate al mare o in montagna alla ricerca di refrigerio, o più semplicemente di un colorito della pelle più scuro. Ma una scorretta esposizio- ne al sole potrebbe danneggiare il nostro organismo, motivo per cui è bene seguire delle semplici regole per una sana e corret- ta tintarella. Il fenomeno dell’abbronzatu- ra, è legato alla capacità del nostro organi- smo di difendersi dai danni provocati dal sole, si, infatti prendere troppo sole non fa sicuramente bene; il tempo consigliato di esposizione si aggira intorno ai 15/30 mi- nuti al giorno. Questa tempistica è necessa- ria affinché il nostro organismo produca una particolare vitamina (la vitamina D) che altrimenti non riuscirebbe ad ottenere in altro modo, se non tramite l’ingestione di alcuni alimenti. La Vitamina D è un po- tente alleato della nostra salute, oltre a re- golare i processi di formazione delle ossa, è un fattore fondamentale del nostro sistema immunitario, motivo per cui d’estate siamo soliti ammalarci meno. Ma come esporci al sole senza che que- sto possa farci del male? Fondamentale è, una corretta alimentazione per preparare la nostra pelle, a difendersi e riparare i dan- ni provocati dai raggi solari. Sicuramente il primo alimento che vi verrà in mente è la carota! Le carote sono un ottimo cibo per la nostra pelle, contengono una particolare sostanza chiamata Beta Carotene, che il no- stro organismo utilizza per formare la Vita- mina A. Ma prima che questa venga trasfor- mata, svolge un importante ruolo protetti- vo nei confronti dei radicali liberi (moleco- le prodotte maggiormente quando esposti al sole), i quali potrebbe danneggiare le no- stre strutture cellulari. Ma di alimenti an- tiossidanti ne sentiamo parlare spesso, perché quindi prediligere le carote? Perché il Beta Carotene è in grado di accumularsi all’interno del nostro strato sotto cutaneo, rimanendo lì in attesa di essere utilizzato, mentre la maggior parte dei cibi antiossi- danti, viene eliminato nel giro di poche ore. Se le carote sono la prima scelta, non sono da meno i pomodori, anche loro ap- portando Licopene (una molecola antiossi- dante) riescono a difendere la nostra pelle a lungo, ma mi raccomando alla cottura. Contrariamente a quanto si possa pensare, la cottura molto spesso non rovina gli ali- menti ma li rende più facilmente assimila- bili e nutrienti. È proprio la cottura di caro- te e pomodori, che permette un maggiore rilascio di Beta Carotene e Licopene per una migliore assimilazione da parte del no- stro organismo. Se a carote e pomodori (cotti) abbiniamo dell’olio di lino o dell’olio di pesce, forniamo Omega 3 che serviranno al nostro corpo a regolare i processi di ripa- razione cellulare. Ma se da una parte dobbiamo difenderci e proteggerci, dall’altra dovremmo favorire il processo dell’abbronzatura, e questo è possibile grazie ad un aminoacido (uno dei mattoni che costituisce le nostre proteine) la Tirosina. Dalla Tirosina si crea la Melani- na (la molecola che colora la nostra pelle), ed ecco alcuni cibi che la contengono mag- giormente: parmigiano-grana e formaggi in genere, lupini, uova, farina di soia, carne di maiale, prezzemolo, tacchino-pollo, ton- no-sgombro, caviale, polipo, carne di man- zo, senape. In fine non dimentichiamo la frutta colorata, in particolare frutta rossa, gialla o arancione. Fatta questa premessa, la sola alimentazione non basta, bisogna proteggersi necessariamente con dei co- smetici, ma per farlo occorre sapere qual- cosa sulla nostra pelle. Infine consiglio di utilizzare principalmente prodotti solari realizzati esclusivamente con filtri solari fi- sici in grado di essere assorbiti dalla pelle e quindi dal nostro organismo. Essendo tutti diversi, il nostro grado di sopportazione ai raggi solari cambia da soggetto a soggetto; definiamo questa di- versità con una classificazione in fototipi. Fototipo I: soggetti con carnagione molto chiara, spessissimo con efelidi. Questo tipo di pelle è molto sensibile, e sviluppa un eri- tema evidente ad ogni esposizione al sole non protetta. La reazione ai raggi ultravio- letti è elevatissima, con grave rischio di danni permanenti. Fototipo II: soggetti con carnagione chiara, spesso con efelidi. L’ab- bronzatura è leggera e conferisce alla car- nagione un colorito dorato. Fototipo III: è il tipo più frequente nei paesi occidentali. In- fine consiglio di utilizzare principalmente prodotti solari realizzati esclusivamente con filtri solari fisici in grado di essere as- sorbiti dalla pelle e quindi dal nostro orga- nismo. Buona tintarella a tutti! docente ai Alimentazione e Integrazione nutrizionale presso l’Università degli Studi di Catania © RIPRODUZIONE RISERVATA Dall’alimentazione alla cura della pelle: ecco tutte le regole pr poter trascorrere un’estate felice E senza imprevisti Sul web È possibile consultare lo speciale Benessere sul sito web www.corrierede lmezzogiorno.it Bella l’abbronzatura Ma attenti al sole di Andrea Busalacchi

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Sabato, 1Luglio2017 www.corrieredelmezzogiorno.it

BenessereSTORIE, PERSONAGGI E PERCORSI IN SICILIA E CALABRIA

C ome di consueto con l’arrivo dellastagione calda, si iniziano a trascor-rere piacevoli giornate al mare o inmontagna alla ricerca di refrigerio,

o più semplicemente di un colorito dellapelle più scuro.Ma una scorretta esposizio-ne al sole potrebbe danneggiare il nostroorganismo, motivo per cui è bene seguiredelle semplici regole per una sana e corret-ta tintarella. Il fenomeno dell’abbronzatu-ra, è legato alla capacità del nostro organi-smo di difendersi dai danni provocati dalsole, si, infatti prendere troppo sole non fasicuramente bene; il tempo consigliato diesposizione si aggira intorno ai 15/30 mi-nuti al giorno. Questa tempistica è necessa-ria affinché il nostro organismo producauna particolare vitamina (la vitamina D)che altrimenti non riuscirebbe ad ottenerein altro modo, se non tramite l’ingestionedi alcuni alimenti. La Vitamina D è un po-tente alleato della nostra salute, oltre a re-golare i processi di formazione delle ossa, èun fattore fondamentale del nostro sistemaimmunitario, motivo per cui d’estate siamosoliti ammalarci meno.Ma come esporci al sole senza che que-

sto possa farci del male? Fondamentale è,una corretta alimentazione per prepararela nostra pelle, a difendersi e riparare i dan-ni provocati dai raggi solari. Sicuramente ilprimo alimento che vi verrà in mente è lacarota! Le carote sono un ottimo cibo per lanostra pelle, contengono una particolaresostanza chiamata Beta Carotene, che il no-stro organismo utilizza per formare la Vita-mina A.Ma prima che questa venga trasfor-mata, svolge un importante ruolo protetti-vo nei confronti dei radicali liberi (moleco-le prodotte maggiormente quando espostial sole), i quali potrebbe danneggiare le no-stre strutture cellulari. Ma di alimenti an-tiossidanti ne sentiamo parlare spesso,perché quindi prediligere le carote? Perchéil Beta Carotene è in grado di accumularsiall’interno del nostro strato sotto cutaneo,rimanendo lì in attesa di essere utilizzato,mentre la maggior parte dei cibi antiossi-danti, viene eliminato nel giro di pocheore. Se le carote sono la prima scelta, nonsono da meno i pomodori, anche loro ap-portando Licopene (unamolecola antiossi-dante) riescono a difendere la nostra pellea lungo, ma mi raccomando alla cottura.Contrariamente a quanto si possa pensare,la cottura molto spesso non rovina gli ali-menti ma li rende più facilmente assimila-bili e nutrienti. È proprio la cottura di caro-te e pomodori, che permette un maggiorerilascio di Beta Carotene e Licopene perunamigliore assimilazione da parte del no-stro organismo. Se a carote e pomodori(cotti) abbiniamodell’olio di lino o dell’oliodi pesce, forniamoOmega 3 che serviranno

al nostro corpo a regolare i processi di ripa-razione cellulare.Ma se da una parte dobbiamo difenderci

e proteggerci, dall’altra dovremmo favorireil processo dell’abbronzatura, e questo èpossibile grazie ad un aminoacido (uno deimattoni che costituisce le nostre proteine)la Tirosina. Dalla Tirosina si crea la Melani-na (la molecola che colora la nostra pelle),ed ecco alcuni cibi che la contengonomag-giormente: parmigiano-grana e formaggiin genere, lupini, uova, farina di soia, carnedimaiale, prezzemolo, tacchino-pollo, ton-no-sgombro, caviale, polipo, carne diman-zo, senape. In fine non dimentichiamo lafrutta colorata, in particolare frutta rossa,gialla o arancione. Fatta questa premessa,la sola alimentazione non basta, bisognaproteggersi necessariamente con dei co-smetici, ma per farlo occorre sapere qual-cosa sulla nostra pelle. Infine consiglio diutilizzare principalmente prodotti solarirealizzati esclusivamente con filtri solari fi-sici in grado di essere assorbiti dalla pelle equindi dal nostro organismo.

Essendo tutti diversi, il nostro grado disopportazione ai raggi solari cambia dasoggetto a soggetto; definiamo questa di-versità con una classificazione in fototipi.Fototipo I: soggetti con carnagione moltochiara, spessissimo con efelidi. Questo tipodi pelle èmolto sensibile, e sviluppa un eri-tema evidente ad ogni esposizione al solenon protetta. La reazione ai raggi ultravio-letti è elevatissima, con grave rischio didanni permanenti. Fototipo II: soggetti concarnagione chiara, spesso con efelidi. L’ab-bronzatura è leggera e conferisce alla car-nagione un colorito dorato. Fototipo III: è iltipo più frequente nei paesi occidentali. In-fine consiglio di utilizzare principalmenteprodotti solari realizzati esclusivamentecon filtri solari fisici in grado di essere as-sorbiti dalla pelle e quindi dal nostro orga-nismo.Buona tintarella a tutti!

docente ai Alimentazionee Integrazione nutrizionale pressol’Università degli Studi di Catania

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Dall’alimentazionealla cura della pelle:ecco tutte le regolepr poter trascorrereun’estate feliceE senza imprevisti

Sul webÈ possibileconsultare lospecialeBenessere sulsito webwww.corrieredelmezzogiorno.it

Bella l’abbronzaturaMa attenti al sole

di Andrea Busalacchi

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PA2 Sabato 1 Luglio 2017 Corriere del Mezzogiorno

E’ durante la stagioneestiva che le donnesentono il bisogno didedicarsi maggior-

mente al propria fisicità, pereliminare piccoli inestetismicutanei o per migliorare la to-nicità di viso e corpo. «Le se-dute legate al miglioramentodella propria pelle e per il rin-giovanimento del viso non èlegata ad alcuna stagione spe-cifica – afferma il dottor Fabri-zio Melfa, dietolgo e medicoestetico palermitano, che sioccupa di medicina antiagingcon tecniche di diagnosi pre-ventiva- - Sicuramente una va-lutazione accurata con un pro-getto e protocollo terapeuticoè indicato soprattutto dopo ilperiodo estivo. Lo stesso si po-trebbe dire per i protocolli cor-po, anche se, è con l’arrivo del-la primavera che le pazientis’iniziano a preparare per lastagione estiva».Chi richiede i suoi tratta-

menti?«Mi occupo di medicina

estetica e dietologia da oltrevent’anni, oggi richiedono imiei trattamenti soprattuttopazienti donne che vanno dai25 anni ai 65 circa, pochi uo-mini. È cambiato tutto rispettoa qualche anno fa, quando larichiesta veniva soprattutto dauna fascia di età che andavadai 40 ai 55 anni».Qual è il trattamento più

gettonato?«Non posso parlare di un

trattamento più gettonato ri-spetto ad altri. Da me si pre-sentano pazienti che mi chie-dono come fare permigliorareil loro aspetto naturale e senzaesagerare. La visita serve per lavalutazione del loro stato di“invecchiamento” che mi for-nisce le indicazioni per il mi-gliore trattamento da fare. C’èda dire che negli anni ho edu-cato imiei pazienti a prendersi

cura di loro a 360°, tutto l’an-no, anche se con l’avvicinarsidell’estate cresce vertiginosa-mente la richiesta di tratta-menti per il corpo».Cosa è la Radiofrequenza

EndyMed 3Deep?«EndyMed 3Deep è una ra-

diofrequenza di nuova genera-zione. Permette di ottenere ri-sultati molto migliori rispettoal passato grazie al fatto chel’energia viene erogata non daunoma da sei generatori di ra-dio frequenza. Questo permet-te di indirizzare il flusso dienergia inmodo estremamen-te preciso in profondità per ot-tenere risultati clinici decisa-mente importanti. La conside-ro una delle tecnologie più im-portanti per il mio studio e peri miei pazienti perché mi per-mette di effettuare con la stes-sa macchina più tipologie ditrattamenti».Nello specifico, come fun-

ziona il sistema e a cosa ser-ve?La radiofrequenza non-

ablativa serve per tonificare lapelle, mentre per il body con-touring e la cellulite c’è la ra-diofrequanza frazionata chemi permette di levigare la pel-le, infine, la radiofrequenza adaghi mi permette di lavoraresulle cicatrici e rughe in modomolto più preciso e perfor-mante. In questa stagione, itrattamenti che vanno per lamaggiore sono quelli nonablativi, sia per viso-collo-de-colleté - in questo caso la ra-diofrequenza stimola la pro-duzione di collagene al fine ditonificare e rassodare i tessuti- che per il corpo, dove graziealla penetrazione in profondi-tà dei campi elettromagneticipulsati emessi si può contra-stare efficacemente ma senzadolore o trauma adiposità ecellulite».Inestetismi: come preve-

nirli?«Suddivido gli inestetismi

in inestetismi di viso-collo-de-colleté e mani e quelli del cor-po. La prevenzione dei primideve essere legata ad un lavoroquotidiano da fare sulla pro-pria pelle, utilizzando dei pro-grammi domiciliari mirati alripristino ed al mantenimentodella pelle sana, terapie perso-nalizzate come ZO Skin Healthmesse a punto da uno dei piùfamosi dermatologi america-ni, il dottor Zein Obagi, asso-ciata a dei trattamenti mediciidonei senza dimenticare laprotezione solare. Per quelloche riguarda il corpo, invece,la mia attività di nutrizionistami consente di seguire le miepazienti con un approcciomultidisciplinare che unisce itrattamenti ad una prevenzio-ne basata sulla corretta ali-mentazione associata all’atti-vità fisica».Infine: per concludere

l’estate sta per entrare nel vi-vo: che profilassi consigliaalle donne?«Consiglio sempre alle mie

pazienti di fare una terapiami-rata alle caratteristiche dellaloro pelle anche durante il pe-riodo estivo con un’attenzioneancora più importante allaprotezione solare e al mante-nimento dei trattamenti chepermettano una giusta idrata-zione del tessuto cutaneo».Sole e lettini solari: come

approcciarsi alla tintarella?«Sicuramente il consiglio

più importante, oltre all’atten-zione sulla scelta di un’idoneaprotezione solare, deve essererivolta alla gradualità. Daretempo alla pelle di reagire allostress legato al sole e al perio-do estivo. È fondamentale, in-fatti, esporsi al sole gradual-mente, giorno per giorno».

Venera Coco© RIPRODUZIONE RISERVATA

Chi è

Il dottorFabrizio Melfa,dietolgo emedicoesteticopalermitano,si occupa dimedicinaantiaging contecniche didiagnosipreventiva.Dice: «Mioccupo dimedicinaestetica edietologia daoltre 20 anni,oggi richiedonoi mieitrattamentisoprattuttopazienti donneche vanno dai25 ai 65 anni,pochi uomini».

L’intervista L’arrivo dell’estate è per molti sinonimo di dieta: uominie donne si trovano a fare i conti con l’incubo della«prova costume» e con i sacrifici che essa comporta.Una soluzione interessante si troverebbe nella dietaproteica «Pentadiet», una novità nel panoramamondiale che si basa sulla riduzione dei glucidi e deilipidi, associata al consumo quasi esclusivo di proteinedi alto valore biologico. Il centro clinico Medeste diCatania è portavoce di questa metodica alimentare -attuabile anche dai pazienti che presentano

insufficienza renale o diabete – che si basa sulbilanciamento Insulina-Glucagone instauratonell’organismo, permettendo di ridurre così la massadel tessuto adiposo in poco tempo. Il regime alimentarePenta, inoltre, salvaguarda il tono muscolare e la massamagra e - a differenza delle diete ipocalorichebilanciate che comportano un abbassamento delmetabolismo basale, compromettendo spesso lamassa muscolare del paziente - si sviluppa sulle basidell’alimentazione aminoacidica. (Ve. Co.)

Il trendLa dieta proteicatra alimentazionee benessere

«Alimentazionee sport: l’estatecosì è più bella»

ParlaFabrizioMelfa,medicoedietologopalermitanocheinsegnaall’UniversitàdiPavia«Bisognaprendersicuratuttol’anno,nonsoloperlevacanze»

Il consiglio più importante?Oltre all’attenzione sulla sceltadi un’idonea protezione solare,bisogna essere attenti alla gradualità.È necessario dare tempo alla pelledi reagire allo stress legato al sole

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Corriere del Mezzogiorno Sabato 1 Luglio 2017PA3

L’itinerario

T erra di straordinaria eselvaggia bellezza, oltreal mare, con le sue roc-ce mediterranee, e alla

montagna, la Calabria, terravulcanica per eccellenza, è co-stellata da infinite sorgentisulfuree. Alcune sono già viva-ci alla luce del sole e, intorno aloro, sono sorti attrezzati cen-tri termali. Altre, invece, simantengono silenziose e na-scoste, capaci però di venirfuori, di tanto in tanto, conboccate di sospiri sotterranei.A fare un tour alla ricerca diquelle già note si vive una granbella avventura, quasi sor-prendente per tanta ricchezza.Da nord a sud, dal Tirreno alloJonio, i centri termali calabresioffrono benessere e terapiecurative attraverso il beneficouso delle proprie sorgenti na-turali, ricche di proprietà tera-peutiche.Incastonate fra le montagne

del Monte Pollino ed il mar Jo-nio, le Terme di Sibari, a Cas-sano allo Jonio, godono di unaposizione strategica. Si collo-cano in un incrocio fortunatodi attrazioni turistiche, vicinealla storica Sibari, città dellaMagna Grecia di cui rimango-no evidenti tracce nei resti del-l’antica città e nei tesori con-servati nell’omonimo Museo.Lo stabilimento termale sorge

in un anfiteatro naturale tral’Appennino Lucano e la SilaGreca. Le sue acque, che scatu-riscono da cinque sorgenti,sono classificabili come ipo-termali sulfuree mediomine-rali. Speciali sono anche i suoifanghi che rappresentano unararità biologica in Italia, pro-dotti da un particolare proces-so fitobiologico di maturazio-

ne delle alghe. Poco distante,fermandosi nella Sibaritide,ecco le Terme di Spezzano, in-serite in un parco termale dicirca dieci ettari.Vantano attrezzature mo-

derne alimentate da acque chescaturiscono da cinque sor-genti. Tra queste sono utilizza-te maggiormente quelle dellafonte Turio e della fonte Ac-

qua. Si cambia costa per spo-starsi lungo il Tirreno e trovarele Terme Luigiane. Ubicatenell’ampia vallata del fiumeBagni, ricca di boschi seppurvicinissima al mare, sono lapiù antica e rinomata stazionedi cura termale della Calabria.Si trovano nel territorio traGuardia Piemontese e Ac-quappesa, in provincia di Co-

senza. La famadel potere cura-tivo delle acque sulfuree diGuardia si perde nei secoli. Lesue acque ipertermali vantanoil più alto grado solfidrometri-co d’Europa (173 mg/l). Ilcomplesso è composto da duestabilimenti termali, quattrohotel, un residence e un parcocon piscine.Si continua il percorso lun-

go il Tirreno per giungere a La-mezia Terme dove è possibilefermarsi per godere momentidi relax presso le Terme di Ca-ronte. Si trovano in un conte-sto ambientale ricco di bellez-ze naturali dove è possibile, ol-tre alle cure terapeutiche of-ferte dal centro, immergersi inun bagno all’aperto, nel terri-torio circostante con libero ac-cesso. Giunti in provincia diReggio Calabria, ad un chilo-metro dal paesino di Galatro,tra i più antichi della Calabria,si fa tappa alle Terme di Gala-tro. Alla temperatura naturaledi 37 gradi, l’acqua sulfureo-salso-iodica delle sorgentiSant’Elia scaturisce da nume-rose polle in una stretta goladel monte Livia. Poco distanteda Locri, lungo la costa Ionica,si conclude il viaggio facendotappa alle Terme Antonimina.Conosciute fin dall’antichità,la creazione della modernastruttura termale risale al 1870.Classificata come termomine-rale, isotonica e leggermentesulfurea, l’acqua sgorga a 35gradi ed è conosciuta come«acqua santa locrese».

Concetta Schiariti© RIPRODUZIONE RISERVATA

Moderno e affascinate il Best Western Premium VillaFabiano di Cosenza si posiziona tra le scelte piùricercate in Calabria. Alla base del suo successo c’èl’attenzione professionale e discreta rivolta alproprio ospite. Dal semplice ma ricercato relax allecure di cosmesi, fino alla consulenza specialisticagestita da personale altamente qualificato. Immersoin un’atmosfera di ricercata eleganza, riesce arispondere alle più svariate esigenze. Tra queste,proprio per non lasciare nulla al caso, offre la

possibilità di scaricare un’app attraverso la quale èpossibile leggere 1600 giornali, tra quotidiani eriviste, italiani ed esteri, con l’opportunità anche discaricarli sul proprio tablet e leggerli in un secondomomento. «Il nostro punto di forza – spiega FloraFabiano – è il nostro staff. Si tratta di professionistiappassionati che seguono corsi di aggiornamentosia sulle tecniche di trattamento che sui relativiprodotti da usare, mirati ad accompagnare l’ospite inogni percorso di benessere». (c.s.)

L’atmosferaVilla Fabiano:eleganza, relaxe innovazione

Da Sibari a Lamezia, il tour delle termeBellezze selvagge, mare e rocce mediterranee: tutti i percorsi per il benessere psico-fisico

La localitàprestigiosaLe TermeLuigianesi trovanonellavallatadel fiumeBagni

Il luogo

● Incastonatefra lemontagne delMonte Pollinoed il mar Jonio,le Terme diSibari, aCassano alloJonio, godonodi unaposizionestrategica. Sicollocano in unincrociofortunato diattrazionituristiche,vicine allastorica Sibari,città dellaMagna Greciadi cuirimangonoevidenti traccenei restidell’antica cittàe nei tesoriconservatinell’omonimoMuseo

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L’eccellenza La strutturaNel 1848 nacque come Albergo dei poveriNel XIX secolo, precisamente nel 1848, l’ospedale «Garibaldi»di Catania nacque come «Albergo dei poveri accattoni diambo i sessi». Ora come allora, l’Azienda Ospedaliera Arnas«Garibaldi» è un punto di riferimento per il malato poiché lastruttura è di rilievo nazionale e di alta specializzazione, tantoda convogliare strutture e risorse specifiche dell’eccellenzamedica. Il presidio si distingue per il dipartimento materno-

infantile, capace di offrire percorsi sanitari completi grazie airelativi pronto soccorso e sale operatorie all’avanguardia, alfine di venire incontro alle necessità della madre e delnascituro durante le diverse fasi della gestazione – oltre cheper quello oncologico. E’ una struttura pubblica – diretta pro-tempore dal dott. Giorgio Santonocito - che si avvale di oltre600 posti letto. (Ve. Co.)

I stituita nel 2004, l’Unità diChirurgia Pediatrica del-l’Arnas Garibaldi di Cataniasi colloca in prima linea

nella cura di rare patologiechirurgiche infantili. Dall’isti-tuzione del presidio di Nesimaad oggi, sono stati operati piùdi diecimila bambini e trattatemoltissime patologie malfor-mative maggiori: ciò ha resol’Unità operativa complessadell’Azienda un punto di rife-rimento sicuro e affidabile perla cittadinanza catanese, per ipediatri di base e per gli ospe-dali periferici della SiciliaOrientale - soprattutto perl’emergenza-urgenza - regi-strando a livello regionale leperformance migliori tra tuttele unità dello stesso ramo.Questo grazie al mix di com-petenze maturate dal team diesperti che vi operano e al la-voro di squadra delle aree pre-senti all’interno del Diparti-mento Materno-Infantile checreano una vera e propria «Fi-liera del Valore», tra i pochi inSicilia con l’obiettivo di mette-re al centro la cura del bambi-no (dal pronto soccorso pedia-trico, che registra più di40mila accessi l’anno, alla gi-necologia, alla chirurgia pe-diatrica, alla cardiologia pe-

«toracoscopia» e rappresentail primo, e fino ad oggi unico,centro da Bologna in giù adutilizzare la metodica mini-in-vasiva nella cura dell’atresiadell’esofago, al fine di nontraumatizzare il piccolo pa-ziente e accelerare i suoi per-corsi di guarigione. «In parti-

frontare un problema cosìcomplesso e potenzialmentedevastante come quello del-l’Atresia dell’esofago», affer-ma Sebastiano Cacciaguerra,direttore della Struttura Com-plessa di Chirurgia Pediatricadel Nuovo Garibaldi. Oggi purtroppo questa

malformazione congenita col-pisce 1 bambino su 3500 nativivi, si determina tra la terza ela quinta settimana di vita delfeto e mostra un trend incre-mentale: «Dati preoccupanti –continua Cacciaguerra - cheperò hanno messo in moto lacura, la dedizione e il serviziodi tanti operatori della sanitàche, in collaborazione con lefamiglie, stanno sviluppandoun approccio attivo e di allean-za». Ma l’Unità operativa com-plessa di Chirurgia pediatricadell’Arnas Garibaldi vanta an-che un altro primato in Siciliaper il trattamento delle mal-formazioni urinarie e genitalidel bambino. A dirlo sono lestatistiche dell’assessorato re-gionale alla Salute, confer-mando da diversi anni il ruolodi primo piano della struttura,diretta da Sebastiano Caccia-guerra.

Venera Coco© RIPRODUZIONE RISERVATA

Pediatrica, la chirurgia «parla» sicilianoIl polo si trova nell’Arnas Garibaldi di Catania. Sono stati curati oltre 10 mila bambiniIl direttore Cacciaguerra: «Il nostro obiettivo è potenziare il rapporto tra medici e famiglie»

colare, per quanto riguardaquest’ultima patologia, l’obiet-tivo è stringere sempre più i le-gami e l’alleanza tra famiglie estrutture sanitarie per poten-ziare la qualità e i risultati del-le cure, facendo in modo chele famiglie dei pazienti nonvengano lasciate sole nell’af-

diatrica, alla rianimazione pe-diatrica, alla pediatria, alla ne-ona to log i a con te r ap i aintensiva neonatale).Inoltre il team di operatori

si è specializzato nell’applica-zione abituale, anche in ur-genza, di tecniche innovativecome la «laparoscopia» e la

Lo staffsanitarioA sinistraun’immaginedellostaffdell’Unitàdi ChirurgiaPediatricadell’ArmasGaribaldidiCatania

La novità

● Malformazioni urinarie:dall’iniziodell’attività,sono statesviluppate letecniche piùmoderne per iltrattamentomini invasivodella calcolosireno ureterale,dellegiuntopatie, delmegauretereostruttivo e delreflussovescico-ureterale.Sono, infatti,ormai rari i casiin cui questepatologiedebbanoessere trattatecon tecniche«open»,ricorrendo cioèalla chirurgiatradizionaleche prevededelle incisionisul corpo deipiccoli pazienti

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PA6 Sabato 1 Luglio 2017 Corriere del Mezzogiorno

Verso il futuro Oltre 300 visite cardiovascolari gratuite per larassegna «Tieni a mente il tuo cuore. Tieni acuore il tuo cervello» che si è tenuta a Palermo,in Piazza Castelnuovo. A promuoverel’iniziativa, rivolta alla prevenzione dellapatologie cardiovascolari, sono stati i camicibianchi dell’Unità cardiologica del Policlinico diPalermo, guidata dal professor Salvatore Novo,e l’Unità di di medicina interna del Civico diPalermo, guidata dal professor Salvatore

Corrao. L’evento è stato realizzato con ilsostegno della Bayer. Dice Corrao:«Questeiniziative servono a far capire alla gente quantoimportate sia la prevenzione, tanto quellaprimaria quanto quella secondaria, cioè quellache si rende necessaria dopo l’insorgenza diuna patologia, come ad esempio la fibrillazioneatriale, al fine di scongiurare peggioramentitalvolta fatali come l’ictus o l’infarto». (r.c.)

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L’iniziativaPalermo, visitecardiovascolariper 300 cittadini

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Trapianti e donazioni, intesaconl’AteneodiPalermoLa collaborazione sottoscritta dal Centro Nazionale per sensibilizzare i cittadini

«D iamo il meglio di noi» è il claimdell’iniziativa dedicata alle orga-nizzazioni di volontariato, istitu-zioni, enti pubblici o privati e

aziende lanciata nell’ambito della campagna na-zionale su donazione e trapianto di organi, tessu-ti e cellule. Il tema della donazione consente diveicolare un messaggio estremamente attuale eche vuole risvegliare le coscienze nell’importan-za della donazione. L’Università di Palermo, in-sieme ad altri enti e istituzioni nazionali hannoformalmente sottoscritto un accordo-quadro dicollaborazione con il Centro Nazionale Trapiantiper diffondere al proprio internomessaggi infor-mativi sulla donazione e il trapianto. Gli obiettivisono chiari: quelli di integrare le finalità e glistrumenti della campagna «Per salvare una vitanon servono super poteri» e aumentare conside-revolmente il numero dei della popolazionecoinvolta e nell’informazione sul tema.Per il rettore dell’Università di Palermo l’accor-

so è un grande risultato raggiunto che pone l’ate-neo palermitano in prima linea sulle tematicheetiche e salutistiche. «L’Università dà la sua ade-sione a questa campagna con la convinzione e ilprofondo valore etico di una campagna che vuolesensibilizzare quante più persone possibili - af-ferma il rettore -. UniPa è il secondo ateneo in Ita-

lia dopo la Sapienza a sottoscrivere questo im-portante accordo con il Centro nazionale tra-pianti confermando così, l’impegno per la diffu-sione della conoscenza nella società in tutti isettori, soprattutto per quanto riguarda le tema-tiche relative alla salute. «Diamo ilmeglio di noi»significa soprattutto trasmettere un invito con-creto alle circa 50mila persone che costituisconola comunità universitaria, a cui dobbiamo ag-giungere le famiglie e gli stakeholders, alla sensi-bilizzazione e all’informazione sulla donazione eil trapianto degli organi». Il dirigente del Diparti-mento regionale della Funzione pubblica, LuciaGiammanco: «Abbiamo deciso di appoggiarequesta iniziativa perché riteniamo utile sensibi-lizzare un tema così difficile da affrontare. Il co-noscere elimina le diffidenze e io spero che an-che i 15mila dipendenti regionali possano esserecoinvolti in questo progetto».

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dall’unione delle forze, supe-rando gli individualismi, sipoteva realizzare una realtà ingrado di esprimersi al me-glio». Per il direttore generaledell’Azienda Villa Sofia-Cer-vello, Gervasio Venuti, il risul-tato è stato ottenuto grazie atre strutture ospedaliere pub-bliche che hannomesso insie-me le loro forze: «l’attività saràpotenziata con un ulteriore la-boratorio che sorgerà sempreal Cervello, all’interno dell’uni-tà operativa di Ginecologia, inun’area di 300 metri quadratiche sarà rifunzionalizzata,mentre a Villa Sofia stiamo al-lestendo un secondo ambula-torio oltre a quello del Cervel-

U n centro ad alta specia-lizzazione per la pro-creazione medical-mente assistita. L’am-

bulatorio interaziendale hacoinvolto gli ospedali riunitiVilla Sofia-Cervello, il Policli-nico Universitario «PaoloGiaccone» e l’Asp-6 di Paler-mo. Negli ultimi due mesi 375coppie hanno effettuato l’ac-cesso all’ambulatorio del-l’ospedale Cervello, a maggiosi è dato avvio alle proceduredi procreazione medicalmen-te assistita, effettuando le pri-me 10 tecniche di II livello diPma omologa (quella che pre-vede che il materiale biologicoprovenga dalla stessa coppia).Per tutte le coppie infertili incui si è riscontrata una proble-matica tale da necessitare unaprocedura di Pma eterologa(con ovuli e spermatozoi pro-venienti da soggetti estraneialla coppia), è stata prepostauna ulteriore lista di oltre 40coppie, in attesa dell’attivazio-ne del nuovo servizio.Un grande passo di civiltà

che permette alle coppie chedesiderano avere un figlio diseguire un percorso assistito.«È una storia che viene da lon-tano – racconta l’assessore re-gionale alla Sanità, Baldo Guc-ciardi – ed è una bella storiarealizzata da un pool di profes-sionisti di altissimo livello,che lavorano spesso lontanodalla ribalta, per rendere mi-gliore questa terra, anche inonore di chi ha sacrificato lasua vita per cambiare il profilomorale della Sicilia. La scom-messa vinta nel pubblico raf-forza le istituzioni sanitarie si-ciliane, anche quelle private».Il laboratorio per i cicli di

procreazione medicalmenteassistita di II e III livello sorgedentro il complesso operato-rio dell’Unità operativa di oste-tricia e ginecologia dell’Ospe-dale Cervello. «Ci lavoriamodacinque anni, quando per laPma c’erano solamente duecentri pubblici come il Policli-nico e l’Ingrassia che erano indifficoltà - spiega il dottor Pe-rino - e ci si rese conto che solo

lo». Anche il Commissariostraordinario del Policlinico«Paolo Giaccone», Fabrizio DeNicola, e il Presidente dellaScuola diMedicina e Chirurgiadell’Università di Palermo,Francesco Vitale, hanno sotto-lineato il valore del servizio,auspicando a breve l’aperturaalla fase del tirocinio universi-tario.Per informazioni le coppie

possono rivolgersi al Cup VillaSofia-Cervello al numero:800178060, al Cup dell’Asp 6800098739 e al Cup del Policli-n i c o P a o l o G i a c c o n e800894372.

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Bimbi in provetta, nasce il polo sicilianoIl centro di specializzazione coinvolge gli ospedali riuniti, il policlinico universitario e l’Asp 6Negli ultimi due mesi oltre 370 coppie si sono sottoposte alla procreazione assistita

Rianimatori, è polemicaper turni scoperti e salariPronto il nuovo piano

P ochi rianimatori, turni scoperti e salari sottoil livello della media nazionale. È il grido diallarme lanciato dagli anestesisti e rianima-

tori siciliani che contestano il nuovo piano ospe-daliero presentato dalla Regione secondo il qualele piante organiche degli ospedali dell’isola saran-no implementate con 87 medici anestesisti riani-matori. Una boccata d’ossigeno per i reparti e perle emergenze-urgenze che da anni lavorano a regi-me sottopotenziato,ma permolti il rischio è che leassunzioni siano solo una chimera. Secondo i ca-mici bianchi si partirà dalle stabilizzazioni dei vin-citori di vecchi concorsi, i cui contratti fino ad orasono stati prorogati di anno in anno, e che adessosaranno confermati con contratti a tempo indeter-minato, ma si tratta di poche unità che non risol-vono a fondo un problema che affonda le radici

nella cronica mancanza di as-sunzioni. Facendo due conti, iprimi ad essere interessati ri-guarderanno due assunzioniall’Asp di Agrigento, altre duead Enna, 5 al Sant’Antonio diTrapani, 4 al Cannizzaro di Ca-tania, 4 a Ragusa, 3 all’ospeda-le Papardo di Messina e 9 alPoliclinico di Messina.Discorso a parte per Paler-

mo con 16 assunzioni, di cui 7per gli ospedali riuniti VillaSofia- Cervello. Gli altri 38 so-no ancora da individuare. La

prima soluzione è lo scorrimento delle graduato-rie, la seconda, quella su cui i medici si battono datempo, ovvero la procedura concorsuale. Eppure iconcorsi in molte strutture sanitarie restano bloc-cati. Intanto, sono partite le prime assunzioni aTrapani, Ragusa ed Agrigento per la copertura divarie tipologie necessarie alle aziende sanitarie.Adesso partirà il via all’iter di reclutamento deiprofessionisti verificando la possibilità di copertu-ra dei posti anche presso gli altri presìdi ospeda-lieri. Secondo la Regione i manager possono giàprocedere con lo scorrimento delle graduatorie e iconcorsi. Il ministero ha già dato un segnale, auto-rizzando l’immissione di circa 87 tra anestesisti erianimatori in diverse strutture complesse nellarete di emergenza-urgenza. «Pronti ad accoglierele osservazioni, consapevoli che entro il 2018 il Si-stema sanitario dovrà essere allineato alla Rete».

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In prima linea I medici impegnati nello sviluppo della procreazione assistita In corsia La sensibilizzazione

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Corriere del Mezzogiorno Sabato 1 Luglio 2017PA7

L’idea

«S e Cleopatra siimmergeva nellatte di asina fi-guriamoci quan-

to avrebbe apprezzato quellodi bufala, che è più nutriente».Ne è convinto Nicolò Rizzoche, insieme al fratello Luigi,guida l’azienda Fafella Spa diCorigliano Calabro, in provin-cia di Cosenza. Ha fatto del-l’uso dei prodotti naturali del-la terra calabrese la propria ar-ma vincente. Storica produt-trice di riso e agrumi, haideato il marchio «Clementi-ne», per vendere il frutto neidistributori automatici al fian-co, e magari al posto, delle po-co salutari merendine.«In Calabria si può fare buo-

na impresa, utilizzando tuttociò che questa terra può dare»,spiega Nicolò Rizzo. Dalle cle-mentine, alla produzione dicarne e formaggi di bufala, al

gourmet con il marchio TerreSaracene, è il primo e piùgrande produttore industrialedelle super bacche anti-agingdi goji in Europa. Tra un pro-getto imprenditoriale e l’altro,ha deciso, anche, di puntaresulla cosmesi partendo daun’idea, in un primo momen-to giudicata bizzarra, di realiz-zare una linea di bagnoschiu-ma dal latte di bufala. Spinto

dal fervido entusiasmo im-prenditoriale ne ha creato unospecifico slogan per dire, ap-punto, che «la bufala ti fa bel-la».Dal prossimo settembre la

blogger italiana «Lady Cipria»,che da quattro anni ha creatoun blog per parlare di arte,moda, estetica, viaggi e, nonultimo, di donne che hanno ilcoraggio di seguire i propri so-

gni, sarà la testimonial della li-nea di creme «+B» dalle alteproprietà antiossidanti e nu-tritive. I loro tre ingredientibase saranno la moringa, lebacche di goji e il latte di bufa-la. «Si tratta - spiega Lady Ci-pria – di sostanze molto inte-ressanti per le loro moltepliciproprietà tra cui anti-aging,anti pollution e anti radicali li-beri. Attraverso i miei canali

web, sia blog che social, faròconoscere a tutto il mondoquesta realtà italiana. Sarà unasfida che ci auguriamo possaessere vincente e far capirel’importanza di usare elementicompletamente naturali peresaltare e preservare la bellez-za». Con un’articolata offertadi nove prodotti, divisi tra li-nea al latte di bufala, alle bac-che di goji e nutraceutiche,punta alle sue spiccate pro-prietà salutari. Non a caso, tut-te le creme di casa Favella ven-gono posizionate, per la vendi-ta, unicamente in farmacia.Del resto, alla base della suaproduzione vi è una ricercascientifica condotta dall’Uni-versità di Perugia che ha rile-vato le sue alte proprietà bene-fiche, superiori anche a quellestoricamente coltivate in Asia.«Certi delle loro qualità orga-nolettiche e nutraceutiche –spiega Rizzo - abbiamo sceltodi posizionarle nel loro natu-rale settore che è appuntoquello farmaceutico. Del resto,nella stessa ricerca universita-ria, è stato messo in risalto an-che il loro rilievo antitumora-le». L’azienda Favella vanta unallevamento di 800 bufale euna produzione di 500 chili dimozzarelle al giorno e 100 diformaggi. Coltiva oltre 60 milapiante di super bacche di gojicon una produzione di 50 ton-nellate di raccolto l’anno checorrispondono a circa il 50%della produzione italiana.

Concetta Schiariti© RIPRODUZIONE RISERVATA

A dare risalto alle proprietà curative delle bacche digoji, prodotte in Italia, e nello specifico dall’aziendaFavella di Corigliano Calabro, è una ricercascientifica condotta dall’Università di Perugia. Harilevato maggiori proprietà organolettiche enutraceutiche, contenute in queste bacche calabresi,rispetto a quelle di provenienza asiatica. Dai risultatiottenuti, mettendo in comparazione le due piante, èstato evidenziato come la quantità di «carotenoidi»del goji, coltivato in Italia, è significativamente più

elevata di quella asiatica. Per il dipartimento diMedicina Sperimentale dell’Università di Perugia, la«zeaxantina dipalmitato», molecola presente in alteconcentrazioni nella coltura estratta dalle bacche digoji, coltivate in Calabria, è dotata di proprietàbiologiche di spiccato interesse salutare. Dallaricerca, molto articolata, attraverso studi anche invitro, sono state messe in evidenza le potenzialitàanti proliferative e antinfiammatorie dei carotenoidiche assumono, così, rilievo antitumorale. (c.s.)

La ricercaLe bacche di gojicelebratedall’Università

Cosmesi e latte di bufalaEcco il modello CalabriaRizzo:«Sipuòfarebuonaimpresautilizzandoiprodottinaturali»

I protagonistiNella fotoa destraNicola Rizzoe Lady CipriaA sinistral’allevamentodell’aziendaFavella

La sfida

● Dal prossimosettembre lablogger italiana«Lady Cipria»,che da quattroanni ha creatoun blog perparlare di arte,moda, estetica,viaggi e, nonultimo, didonne chehanno ilcoraggio diseguire i proprisogni

● Non solo:inoltre sarà latestimonialdella linea dicreme «+B»dalle alteproprietàantiossidanti enutritive.Un’eccellenzadell’Italiameridionale,una grandeoccasione dicrescita

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