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TK’s Sentiment Outlook Numero 26 del giorno 27 Giugno 2020 Copyright TK Trading Knowledge s.r.l. [email protected] - www.tradingknowledge.it tutti i diretti riservati. E’ espressamente vietato diffondere in toto o in parte il presente documento in qualsiasi modo senza autorizzazione scritta di TK Trading Knowledge s.r.l. 1 From Technical Analysis To Technical Forecasting TK’s SENTIMENT OUTLOOK TENDENZE DEI MERCATI FINANZIARI INTERNAZIONALI INDIVIDUATE CON LE Evolventi Paraboliche. A cura di Corrado M. Cantore. Anno 21° - Numero 26 del giorno 27 Giugno 2020 I principali macro temi dei mercati finanziari dell’estate 2020 Preziose indicazioni che potremo leggere sull’Indice Dow Jones Premessa e Sintesi Premessa 1) Prima sommaria lettura del quadro intermarket Premessa 2) Indicazioni congiunte di supporto e di resistenza degli Indici MSCI e Dow Jones Premessa 3) Accenno ai principali segnali operativi che si possono tratte dal quadro del mercato americano Premessa 4) Addendum di mercoledì 1 Luglio mattina A) Economia fondamentale- considerazioni intermarket A-1) Economia fondamentale: Occupazione e Banche centrali A-1-1) Mercato azionario americano ed economia reale americana A-1-2) Mercato azionario americano e situazione di Euforia Irrazionale A-1-3) Evoluzione Titolo Tesla e situazione di Euforia Irrazionale A-1-4) Focus sul livello della disoccupazione USA di Venerdì 3 Luglio A-2) Mercato monetario e mercato valutario A-3) Mercato monetario e mercati azionari A-3-1) Dinamica dei mercati azionari americani e del reddito fisso nei primi 6 mesi del 2020 A-3-2) Dinamica di altri mercati azionari non americani e del reddito fisso nei primi 6 mesi del 2020 A-4) Mercato azionario e mercati commodity preziose B).Analisi Tecnica di base: efficacia delle Trend Line statiche e dinamiche B-1) Prima lettura della evoluzione dei mercati azionari nell’ultimo decennio B-1-1) Prima lettura della evoluzione dei mercati azionari nell’ultimo decennio B-1-2) Comportamento esponenziale Indici Nasdaq loro interpretazione con le Evolventi Paraboliche B-1-3) Efficacia descrittiva degli indici settoriali del mercato azionario europeo e italiano B-2)-Evoluzione del Dow Jones nel lungo periodo B-3) Avvio della forte crescita al superamento di resistenze lineari e Paraboliche di lungo periodo su Indice Dow Jones B-4).Raggiungimento di una trend Line di resistenza di lunghissimo periodo da parte dell’Indice MSCI valute di origine B-5) Lettura della evoluzione dei mercati azionari nel 2020 B-5-1) Cosa è successo sui mercati azionari a Febbraio e a Marzo B-5-2) Il coronavirus è sopraggiunto in una situazione di forti resistenze alla ulteriore crescita sui mercati azionari B-5-3) Cosa è successo sui mercati azionari a Marzo e ad Aprile B-6) Segnali di possibile evoluzione ordinata del mercato azionario americano B-6-1) Quadro di riferimento di lungo periodo del Dow Jones e dell’Indice MSCI nelle valute di origine B-6-2) Riscontro del supporto lineare e parabolico di lungo periodo su indice Dow Jones B-6-3) Formulazione di una previsione positiva ma razionale dell’indice Dow Jones B-7) Scenari e segnali di possibile avvio Bolla Speculativa sul mercato azionario americano B-7-1) Formulazione di una previsione estremamente positiva ma irrazionale dell’indice Dow Jones – Bolla speculativa B-8) Scenari e segnali di possibile avvio di collasso sul mercato azionario americano B-8-1) Formulazione di una previsione negativa ma razionale dell’indice Dow Jones B-8-2) Formulazione di una previsione estremamente negativa ma irrazionale dell’indice Dow Jones

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TK’s Sentiment Outlook Numero 26 del giorno 27 Giugno 2020

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From Technical Analysis To Technical Forecasting

TK’s SENTIMENT OUTLOOK

TENDENZE DEI MERCATI FINANZIARI INTERNAZIONALI INDIVIDUATE CON LE Evolventi Paraboliche.

A cura di Corrado M. Cantore.

Anno 21° - Numero 26 del giorno 27 Giugno 2020

I principali macro temi dei mercati finanziari dell’estate 2020 Preziose indicazioni che potremo leggere sull’Indice Dow Jones

Premessa e Sintesi Premessa 1) Prima sommaria lettura del quadro intermarket Premessa 2) Indicazioni congiunte di supporto e di resistenza degli Indici MSCI e Dow Jones Premessa 3) Accenno ai principali segnali operativi che si possono tratte dal quadro del mercato americano Premessa 4) Addendum di mercoledì 1 Luglio mattina A) Economia fondamentale- considerazioni intermarket A-1) Economia fondamentale: Occupazione e Banche centrali

A-1-1) Mercato azionario americano ed economia reale americana A-1-2) Mercato azionario americano e situazione di Euforia Irrazionale A-1-3) Evoluzione Titolo Tesla e situazione di Euforia Irrazionale A-1-4) Focus sul livello della disoccupazione USA di Venerdì 3 Luglio

A-2) Mercato monetario e mercato valutario A-3) Mercato monetario e mercati azionari

A-3-1) Dinamica dei mercati azionari americani e del reddito fisso nei primi 6 mesi del 2020 A-3-2) Dinamica di altri mercati azionari non americani e del reddito fisso nei primi 6 mesi del 2020

A-4) Mercato azionario e mercati commodity preziose B).Analisi Tecnica di base: efficacia delle Trend Line statiche e dinamiche B-1) Prima lettura della evoluzione dei mercati azionari nell’ultimo decennio

B-1-1) Prima lettura della evoluzione dei mercati azionari nell’ultimo decennio B-1-2) Comportamento esponenziale Indici Nasdaq – loro interpretazione con le Evolventi Paraboliche B-1-3) Efficacia descrittiva degli indici settoriali del mercato azionario europeo e italiano

B-2)-Evoluzione del Dow Jones nel lungo periodo B-3) Avvio della forte crescita al superamento di resistenze lineari e Paraboliche di lungo periodo su Indice Dow Jones B-4).Raggiungimento di una trend Line di resistenza di lunghissimo periodo da parte dell’Indice MSCI valute di origine B-5) Lettura della evoluzione dei mercati azionari nel 2020

B-5-1) Cosa è successo sui mercati azionari a Febbraio e a Marzo B-5-2) Il coronavirus è sopraggiunto in una situazione di forti resistenze alla ulteriore crescita sui mercati azionari B-5-3) Cosa è successo sui mercati azionari a Marzo e ad Aprile

B-6) Segnali di possibile evoluzione ordinata del mercato azionario americano B-6-1) Quadro di riferimento di lungo periodo del Dow Jones e dell’Indice MSCI nelle valute di origine B-6-2) Riscontro del supporto lineare e parabolico di lungo periodo su indice Dow Jones B-6-3) Formulazione di una previsione positiva ma razionale dell’indice Dow Jones

B-7) Scenari e segnali di possibile avvio Bolla Speculativa sul mercato azionario americano B-7-1) Formulazione di una previsione estremamente positiva ma irrazionale dell’indice Dow Jones – Bolla speculativa

B-8) Scenari e segnali di possibile avvio di collasso sul mercato azionario americano B-8-1) Formulazione di una previsione negativa ma razionale dell’indice Dow Jones B-8-2) Formulazione di una previsione estremamente negativa ma irrazionale dell’indice Dow Jones

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C) Aspetti di ordine tecnico e ciclico sulla lettura del quadro dei mercati finanziari C-1) Similitudini recupero di Marzo e Giugno 2020 con quello di Marzo del 2009 C-2).Riscontro del cluster ciclico di 376 su mercato mondiale

C-2-1) Posizionamento dei mercati azionari in risposta a comportamenti ciclici di lunghissimo periodo C-2-2) Posizionamento del mercato azionario americano in risposta a comportamenti ciclici di lunghissimo periodo

C-3).Riscontro del cluster di 63 sessioni su mercato americano e di 33 sessioni C-4) Analisi Chartistica Algoritmica dell’Indice indice MSCI nelle valute di origine C-5) Analisi Chartistica Algoritmica di indici del mercato azionario americano C-6) Analisi Chartistica Algoritmica su altri Indici di mercati azionari D) Situazione tecnica e prospettica di aggregati di mercati D-1).Mercato del reddito fisso

1) Future T Bond 2) Future Bund 3) Future BTP 4) Spread Rendimento BTP-Bund

D-2).Mercato valutario 1) Indice Assoluto del Dollaro 2) Rapporto di cambio Euro-Dollaro 3) Rapporto di cambio Yen-Dollaro

D-3).Mercato delle commodity 1) Indice CCI delle commodity 2) Oro 3) Argento 4) Petrolio Brent 5) Petrolio Crude WTI

D-4).Indici MSCI dei mercati azionali mondiali 1).Indice MSCI nelle valute di origine 2).Indice MSCI World in dollari 3).Indice MSCI All Country

D-5).Mercato azionario americano 1).Indice MSCI Nord America 2).Indice Dow Jones 3).Indice Nasdaq 100 e Nasdaq Composite 4).Titoli del mercato Nasdaq 5).Indice Russell 2000 6).Indice NYSE 3000 7).Indice SP 500

D-6).Mercato azionario europeo 1).Indice MSCI Europe 2).Indice Stoxx 600 3).Indice Eurostoxx 50 4).Indice DAX 5).Indice FT 100 6).Indice MSCI Italy e FTSE MIB

D-7).Altri mercati azionari 1).Indice MSCI Pacific 2).Indice Topix e Nikkei 3).Indice Hang Seng e Nikkei 4).Indice MSCI Paesi Emergenti

D-8).Indici settoriali europei 1).Indice Eurostoxx Bancari e FTSE.IT Bank 2).Indice Eurostoxx Oil And Gas e FTSE.IT Oil and Gas 3).Indice Eurostoxx Auto e FTSE.IT Auto 4).Indice Eurostoxx Tecnologici e FTSE.IT Tecnologici

Appendice statistica: Variazioni percentuali di alcuni mercati azionario su diversi periodi di riferimento (NB: se non altrimenti specificato, tutti i grafici sono costruiti sui dati di chiusura dei mercati di Venerdì 26 Giugno)

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Premessa e Sintesi

Il primo semestre del 2020 ha visto un movimento decisamente atipico sul fronte dei mercati azionari mondiali dovuto in prima battuta alla diffusione del coronavirus il quale ha tuttavia colpito molti mercati, quali quelli americano, che si trovava sui massimi di lungo periodo e per questo piuttosto vulnerabile. Il movimento ha comportato flessione dell'ordine di un 35% medio sui diversi mercati azionari mondiali così come schematizzato in figura 1 e a seguire i movimenti di recupero molto rilevanti su quasi tutti i mercati azionari mondiali con livelli comunque diversi da mercato a mercato. Particolarmente rilevante è stato il recupero di molti titoli quotati al mercato quale il titolo Tesla il quale ha registrato flessione dell'ordine di un 62,9% tra il massimo di Febbraio e il minimo di Marzo e a seguire un recupero dell'ordine di un 200%. La dinamica del titolo Tesla è da leggere in parallelo con l'evoluzione delle quotazioni del T Bond americano il quale in questi mesi di forte recupero del mercato azionario mondiale e americano in primo ordine si è mosso in laterale così come descritto in figura 4. Proprio sulla base della evoluzione congiunta del titolo Tesla e del T Bond americano sarà possibile individuare l'interruzione del trend in atto su questi due importanti mercati fatto di crescita del mercato azionario americano a dispetto degli effetti sulla economia americana riconducibili al coronavirus e di stazionarietà del mercato a reddito fisso americano. Il lavoro che viene qui presentato è un condensato delle osservazioni via via avanzate nel corso dell'anno in merito al quadro attuale e prospettico dell'insieme dei mercati finanziari e in particolar modo di quelli azionari con brevi commenti, molti dei quali tratti direttamente da analoghi lavori svolti su questi temi. Il lavoro non si propone quindi una finalità specificatamente previsionale ma piuttosto tende a mettere in evidenza (e in ordine) quelli che potranno essere segnali al cui presentarsi, si potranno prevedere trend direzionali piuttosto specifici. In altri termini quanto troverete su queste pagine è una sorta di un "tavolo apparecchiato " che potrà predisporre alla rivisitazione del quadro d'insieme in un omologo lavoro che si potrà fare a inizio di ottobre… a meno del sopraggiungere di eventi tali che possano anticiparlo nel cuore dell'estate. Buona lettura Roma 1 luglio 2020 Corrado Cantore Premessa 1) Prima sommaria lettura del quadro intermarket Da inizio 2020 l'insieme dei mercati azionari mondiali descritti dagli indici MSCI Mondiali registra una flessione dell'ordine di un 8,5% dovuta a una contrazione del 6,5% dell'insieme dei mercati azionari americani descritto dall'indice MSCI Nord America mentre più elevata è stata la flessione dei mercati europei che vede un calo del 14,5% dell'indice MSCI Europe e di quasi il 21% da parte dell'indice MSCI Italy. Con le dinamiche viste nel corso del primo semestre 2020 sui mercati azionari e delle commodity dal 2009 si è ripristinata una situazione di allineamento del progresso del mercato azionario mondiale descritto dall'indice MSCI Word in Dollari con la omologa crescita dell'oro. Questa similitudine di crescita è bene leggibile in Figura Premessa 2. A partire dalla 2007 l'andamento di apprezzamento del mercato americano descritto dall'indice SP 500 e di quello tedesco descritto dal DAX sono piuttosto simili, come si legge in Figura Premessa 1-3 e in Figura Premessa 1-4 mentre la performance del mercato azionario italiano è decisamente inferiore. L'aspetto che tuttavia caratterizza in maniera preminente il quadro d'insieme riguarda il rilevante progresso del comparto dei titoli tecnologici e al suo interno segnatamente del titolo Tesla e in funzione della sua evoluzione futura sarà possibile cogliere nelle prossime settimana e nei prossimi mesi l'avvio di trend direzionali sul mercato azionario americano e di riflesso sui mercati azionari mondiali nel rispetto di quanto più avanti descritto ai punti B – 6, B-7 e B-8. Allo stato delle cose è ragionevole pensare che a meno di eventi al momento non prevedibili possa prevalere l'ipotesi di evoluzione del mercato azionario americano descritta alla data del 18 aprile di Figura 1-11 e relativa annotazione, ripresa alla data del 20 maggio in figura premessa B-1-12 e infine aggiornate ad oggi in figura B-1-13. Figura Premessa 1-11) Indice Dow Jones (alla data del 18 Aprile)

Ipotesi 2) Si palesa una volontà di guidare il mercato al rialzo fino alla data delle elezioni del 3 Novembre e in questo contesto l’Indice Dow Jones non risente dell’andamento del coronavirus e della debolezza economica e supera il

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ritracciamento del 61,8% dell’Onda correttiva di Marzo raggiungendo il massimo assoluto di Febbraio a 29.600 punti + 22%. Il movimento guidato potrebbe essere assai regolare e volutamente privo di strappi, qualcosa come avvenuto da Settembre 2019 a Febbraio 2002 con il rischio di successiva rilevante nuova azione correttiva in tardo autunno (magari complice un ritorno stagionale del coronavirus)

Premessa 2) Indicazioni congiunte di supporto e di resistenza degli Indici MSCI e Dow Jones Un aspetto di primario interesse inerente la lettura d'insieme dei mercati azionari mondiali proviene dalla ricerca di semplici segnali di analisi lineare che ci fornisce l'indice MSCI nelle valute di origine da interpretare quale indice rappresentativo dell'insieme dei mercati azionari mondiali. In questo contesto sono interessanti le considerazioni sviluppate nel corso della settimana scorsa nei termini che seguono: “In un quadro d'insieme dei mercati azionari mondiali descritto dall'indice MSCI nelle valute di origine con time frame settimanale di Figura Premessa 2-1 ci fornisce indicazioni di analisi particolarmente importante. L'indice ha sostanzialmente: 1) Registrato un massimo assoluto alla data del 30 Gennaio 2018 su un livello di impulsione rialzista pari a 1,382 volte l'onda di riferimento 2009 – 2015. 2) Registrato un nuovo massimo assoluto alla data del 20 Febbraio su un livello di impulsione rialzista pari a 1,618 volte l'onda di riferimento 2009 – 2015. 3)-L'indice ha arrestato il suo movimento di recupero della prima decade di Giugno esattamente sul transito della Trend Line di resistenza rossa la quale, come ricordiamo, già a Febbraio in occasione della sua violazione, aveva annunciato l'avvio della abbondante azione correttiva. A lato degli importanti i segnali che leggiamo sull'indice MSCI nelle valute di origine, leggiamo indicazioni altrettanto importanti sull'indice Dow Jones delle figure Premessa 2– 3 e 2 –4. 1).L'indice Dow Jones ha riscontrato un livello di impulsione rialzista pari a 100% dell'onda di riferimento 2009 – 2015 interrompendo suo movimento di crescita a Febbraio 2020. 2).A seguire l'indice si è avvicinato alla Evolvente Parabolica rossa, violandola leggermente al ribasso e come si osserva in Figura Premessa 2–4 arrestandosi al raggiungimento della sua “Trend Line Affine ”. Il quadro che si presenta sull'indice Dow Jones è quello di Figura Premessa 2–5 già conosciuto in precedenza come la relativa annotazione esposta nei termini che seguono: Figura Premessa 2-5) Indice Dow Jones daily

Ieri 26 Giugno il Dow Jones ha sviluppato delle oscillazioni nello iato definito dalla trend line di supporto Blu e dalla Evolvente Parabolica rossa ed ha (quasi) riconosciuto il livello di ritracciamento del 61,8% della flessione Febbraio – Marzo posizionato 25.250 a punti. Può ora ancora sviluppare il movimento di rimbalzo indicato in azzurro ma confermo le attese del 12 Giugno laddove attribuivo 1/3 di probabilità ad un movimento positivo indicato in azzurro e 2/3 terzi di probabilità ad un movimento negativo come indicato in rosso.

In parallelo a questa rigorosa indicazione che ci fornisce l'indice Dow Jones possiamo cogliere sull'indice MSCI nelle valute di origine di Figura Premessa 2– 6 e 6 –7 indicazioni segnaletiche del seguente tenore: Figura Premessa 2-7) Indice MSCI nelle valute di origine

Eventuali (ma del tutto possibili) cedimenti sotto il livello di 1630 punti (-1,33% dal livello attuale di circa 1652 punti) ossia sotto il livello di transito della Trend Line sul Dow Jones e del ritracciamento del 61,8% della Flessione Febbraio – Marzo saranno da leggersi nel loro rilevanti contenuti correttivi.

In conclusione la lettura parallela indice Dow Jones e dell'indice MSCI nelle valute di origine permette di individuare spazi di possibile rimbalzo dei mercati come descritto in azzurro in Figura Premessa 2–7 ma al contempo di individuare l'avvio di potenziali movimenti correttivi rilevanti in caso di cedimento sotto i livelli attuali come indicato in rosso.”

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Premessa 3) Accenno ai principali segnali operativi che si possono tratte dal quadro del mercato americano Sulla base di quanto trattato al punto precedente si ritiene necessario porre la massima attenzione a quanto descritto nelle figure riguardanti: indice Dow Jones , indice Nasdaq Composite, e indice MSCI nelle valute di origine. I tre indici potranno fornire delle indicazioni direzionali del tipo di quelle descritte in azzurro e rosso sia sull'indice Dow Jones sia sull'indice MSCI nelle valute di origine e al riguardo sarà doveroso seguire l'andamento dei titoli del comparto Nasdaq con particolare riferimento al titolo Tesla già visto in precedenza e richiamato nelle Figure 3-4 e 3-5 e relative annotazioni. Premessa 4) Addendum di mercoledì 1 Luglio mattina Il rimbalzo registrato nella sessione di martedì 30 giugno da parte del titolo Tesla suggerisce di fare nuovamente una veloce lettura al suo posizionamento e più ancora al quadro generale dell'insieme dei mercati azionari mondiali descritti dai tre indici richiamati nella precedente sezione. Particolarmente importante è quanto si legge sull'indice Dow Jones figura 4-1 in termini di avvenuto rimbalzo negli ultimi giorni su un livello di ritracciamento del 61,8% dell'onda correttiva febbraio marzo e al contempo sul transito di una Trend Line di supporto di lungo periodo indicato in. Il rimbalzo del Dow Jones è contestuale al rimbalzo del indice Nasdaq Composite sui massimi di febbraio il quale a sua volta risente di uno strappo rialzista molto importante del titolo Tesla di figura 4-3 pure esso (ovviamente) coincidente con il rimbalzo precedentemente visto sul Dow Jones. Mi limito a presentare queste 4 figure aggiornate sulla base delle oscillazioni di questi primi due giorni della settimana mentre tutti i grafici di seguito presentati si riferiscono sulle quotazione di venerdì 26 giugno a meno di specifica indicazione diversa ma…penso che un aggiornamento sistematico da parte del lettore di questi grafici possa aiutarlo a percepire una elevata parte dell’insieme dei mercati azionari mondiali.

A) Economia fondamentale- considerazioni intermarket A-1) Economia fondamentale: Occupazione e Banche centrali

A-1-1) Mercato azionario americano ed economia reale americana A-1-2) Mercato azionario americano e situazione di Euforia Irrazionale A-1-3) Evoluzione Titolo Tesla e situazione di Euforia Irrazionale A-1-4) Focus sul livello della disoccupazione USA di Venerdì 3 Luglio

A-2) Mercato monetario e mercato valutario A-3) Mercato monetario e mercati azionari

A-3-1) Dinamica dei mercati azionari americani e del reddito fisso nei primi 6 mesi del 2020 A-3-2) Dinamica di altri mercati azionari non americani e del reddito fisso nei primi 6 mesi del 2020

A-4) Mercato azionario e mercati commodity preziose

A-1) Economia fondamentale: Occupazione e Banche centrali

A-1-1) Mercato azionario americano ed economia reale americana A-1-2) Mercato azionario americano e situazione di Euforia Irrazionale A-1-3) Evoluzione Titolo Tesla e situazione di Euforia Irrazionale A-1-4) Focus sul livello della disoccupazione USA di Venerdì 3 Luglio

Alla data del 11 Aprile sviluppato una riflessione sul seguente tema: mercati azionari positivi in economia reale negativo cosa attenderci. In quella circostanza sviluppato una riflessione sulla evoluzione dell'indice SP 500 posto a confronto con la sua evoluzione in presenza in precedenti crisi e mi esprimevo nei seguenti termini: 1-1)-Raffronto flessioni indice SP 500 tra crisi attuale e precedenti crisi “In merito al raffronto tra le flessioni dell'indice SP 500 in questa crisi attuale e precedenti rilevanti flessioni conseguenti ad altre crisi economiche o monetarie osserviamo in figura A-1-1 la modesta entità dell'azione correttiva attuale da parte della l'indice SP 500 messo a confronto con l'ampiezza di altre onde correttive che si sono prodotte in occasione delle crisi del 2007 (Sub Prime) e anche di quella del 1973 (Petrolio). Più ampia come estensione temporale è stata la flessione conseguente alla crisi del 2000 (Bolla Internet) in termini di ampiezza temporale ma non in termini di entità correttiva. Sostanzialmente priva di contenuto informativo è stata la crisi del 1987 (Convertibilità del Rublo) ma importante è prendere atto in figura A-1-2 della significatività delle correzioni prodottesi è seguito della crisi del 2007 e di quella del 1973.

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In figura A-1-3 pongo confronto, senza voler ovviamente fare alcuna considerazione previsionale ma solo per conoscenza su quella piccola azione correttiva che stiamo vivendo dal 20 Febbraio posta in relazione con l'ampia attenzione che l'indice Dow Jones ha registrato nel 1929 e nei successivi 3 anni. L’attenzione principale delle osservazioni del 11 Aprile riguardava la possibile formazione di una Fase di capitolazione con inversione a Testa e Spalla così come schematizzato nelle figure A-1-4, A-1-5, A-1-6 ed allora concludevo neri seguenti termini: In conclusione l'aspetto più importante che emerge da queste semplici raffronti è che l’ipotesi di evoluzione di un modello grafico di inversione di trend in presenza di formazione di una Fase di Capitolazione che leggeremo con il cedimento del livello di 18.000 punti del Dow Jones e di 8000 punti del DAX potrà essere simile al comportamento dei mercati nella inversione del 2008-2009 e risponderà anche al comportamento di esaurimento della fase correttiva conseguente alla crisi del 1973.” Prendiamo ora atto che l'entità della flessione terminata alla data del 23 Marzo sia stata oggettivamente molto contenuta e alla luce anche di quanto emerge da considerazioni quali quelle esposta in figura A-1-7 e successive, si fa oggettivamente fatica, (faccio io oggettivamente fatica per meglio dire), a ritenere conclusa la fase correttiva sui minimi del 20 Marzo. In figura A-1-7 si legge un aspetto che accresce queste perplessità basato sull’andamento in crescita delle richieste di sussidio di disoccupazione (Initial Jobless Claim) richiamato in figura A-1-8. Particolarmente significativo è tuttavia leggere il livello raggiunto dal tasso di disoccupazione USA del figura A-1-9 e ancora in figura A-1-10 posto a confronto con gli andamenti degli ultimi 25 anni. In questa situazione francamente è difficile considerare esaurito il movimento correttivo del mercato azionario americano così come è avvenuto alla data del 23 marzo. Sempre alla data del 11 Aprile si giungeva alle seguenti conclusioni: In conclusione ad una sommaria lettura dei principali indicatori macroeconomici della economia americana (flessione del PIL, flessione degli utili societari, incremento della disoccupazione ecc.) i livelli raggiunti dai mercati azionari americani e soprattutto l’ampiezza della azione di recupero avviatasi dal 23 Marzo sono difficili da spiegare (e da parte mia da condividere) e possono essere frutto di mero impiego di risorse finanziarie erogate dalla FED che vedono difficile un loro impiego sul mercato obbligazionario del reddito fisso. Possiamo ritenere che questo sia un segnale prodromico del nuovo equilibrio intermarket con il quale dovremo convivere per lungo tempo con ulteriori crescite dei mercati azionari e stazionarietà di quelli del reddito fisso o non piuttosto valutare sagge prese profitto su posizioni long sui livelli attuali dei mercati azionari e …lasciare che sia qualcun altro a guadagnare…? - Dal 11 Aprile….pare proprio che la seconda considerazione risulti errata. A-1) Economia fondamentale: Occupazione e Banche centrali

A-1-1) Mercato azionario americano ed economia reale americana A-1-2) Mercato azionario americano e situazione di Euforia Irrazionale A-1-3) Evoluzione Titolo Tesla e situazione di Euforia Irrazionale A-1-4) Focus sul livello della disoccupazione USA di Venerdì 3 Luglio

In questi mesi di forte crescita del mercato azionario in presenza della persistenza degli effetti negativi sull'economia reale preveniente dalla pandemia da coronavirus il presidente della FED Jerome Powell si è più volte espresso in termini formali volti a suggerire prudenza sul mercato azionario americano onde evitare l'avvio di una bolla speculativa e al riguardo si è riferito al movimento di euforia irrazionale al quale si era riferito fin dal 1996 l'allora presidente della FED Greenspan il cui intervento non ha tuttavia sortito effetto alcuno sul mercato azionario che è bellamente proseguito nella sua crescita fino ai giorni attuali. Può essere interessante rileggere ora a distanza di 25 anni quanto affermava Greenspan in quella situazione e metterlo a confronto con la successiva evoluzione dei mercati azionari che proprio non hanno recepito in alcun modo le raccomandazioni del presidente della FED. In questo contesto dobbiamo pertanto dare giusta importanza alle esortazioni alla prudenza di Jerome Powell ma pur sempre considerando il fatto che i mercati seguono evoluzione loro proprie non sempre del tutto razionali, o per meglio dire così come sono interpretate razionalmente da parte del presidente della FED.

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Fed: tassi fermi vicino allo zero. Powell, “grande incertezza sul futuro”

La Federal Reserve (Fed) ha mantenuto i tassi di interesse invariati e ha indicato che probabilmente resteranno vicino allo zero fino al 2022 finché l’economia non si risolleverà dalle conseguenze del coronavirus. Nel comunicato ufficiale la banca centrale Usa spiega che “l’attuale crisi della sanità pubblica peserà molto sulla crescita dell’attività economica, sull’occupazione e l’inflazione nel breve termine e comporta rischi considerevoli per le prospettive economiche a medio termine”. Per tale ragione il costo del denaro è stato confermato nel range compreso tra 0 e 0,25%. In particolare, “il Comitato prevede di mantenere questo intervallo fino a quando non sarà sicuro che l’economia abbia resistito agli eventi recenti e sarà sulla buona strada per raggiungere i suoi obiettivi massimi di occupazione e stabilità dei prezzi, precisa ancora la Fed. “Non stiamo nemmeno pensando di aumentare i tassi”, ha confermato il presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, nel corso della conferenza stampa. “C’è grande incertezza sul futuro”, ha affermato Powell, ricordando che la banca centrale Usa è fortemente impegnata a fare “tutto il possibile, per tutto il tempo necessario” per sostenere l’economia. “Siamo stati molto disposti ad adattarci e continueremo ad esserlo”, ha aggiunto il numero uno della Fed. “Quando verrà il momento, dopo che la crisi sarà passata, rimetteremo gli strumenti di emergenza nella cassetta degli "Quando il 5 dicembre 1996 Alan Greenspan, Presidente del Federal Board a Washington, usò l'espressione euforia irrazionale per descrivere il comportamento degli investitori sul mercato azionario, il mondo si fissò su tale termine e reagì con forza. I mercati azionari precipitarono in tutto il mondo. In Giappone, il Nikkei crollò del 3,2%, a Hong Kong l'Hang Seng cadde del 2,9% e in Germania il DAX perse il 4%. A Londra l'Indice FT-SE 100 diminuì d'un colpo del 4% nel corso della giornata e negli Stati Uniti il Dow Jones era a -2,3% verso l'inizio delle negoziazioni. Euforia irrazionale divenne in breve tempo la più famosa citazione di Alan Greenspan, e si diffuse tra tutti coloro che seguono la borsa." A-1) Economia fondamentale: Occupazione e Banche centrali

A-1-1) Mercato azionario americano ed economia reale americana A-1-2) Mercato azionario americano e situazione di Euforia Irrazionale A-1-3) Evoluzione Titolo Tesla e situazione di Euforia Irrazionale A-1-4) Focus sul livello della disoccupazione USA di Venerdì 3 Luglio

L'evoluzione viste sull'indice Nasdaq dal 96 in avanti può nuovamente riproporsi in maniera pressoché simile sul fronte del evoluzione ancora dell'indice Nasdaq 100 e Nasdaq Composite al cui interno particolarmente rilevante è la forte crescita del titolo Tesla così come possiamo cogliere dalla semplice lettura dei grafici qui proposti la cui evidenza trova sintesi in quanto descritto in figura A-1-20 e relativa annotazione. Figura A-1-20) Titolo Tesla

L’elevata similitudine del Titolo Tesla con l’Indice Nasdaq Composite, (posizionamento sui massimi di Febbraio e permanenza in un canale lineare), congiuntamente con le elevatissime oscillazioni prodottesi da Febbraio in avanti suggeriscono di porre una attenzione particolare al titolo Tesla in quanto la sua evoluzione (specie se in negativo) potrebbe condizionare pesantemente quella del Nasdaq (e di riflesso di tutto il mercato azionario americano ed occidentale)

Sulla base di quanto si legge sul quadro tecnico del titolo Tesla si può pertanto suggerire di porre elevata attenzione alla sua evoluzione nel corso dell'estate in quanto il movimento del tutto euforico di questo momento potrebbe bruscamente interrompersi con effetti correttivi rilevanti sull'intero mercato azionario americano. A-1) Economia fondamentale: Occupazione e Banche centrali

A-1-1) Mercato azionario americano ed economia reale americana A-1-2) Mercato azionario americano e situazione di Euforia Irrazionale A-1-3) Evoluzione Titolo Tesla e situazione di Euforia Irrazionale A-1-4) Focus sul livello della disoccupazione USA di Venerdì 3 Luglio

Un aspetto di massimo interesse inerente il quadro tecnico della economia americana riguarda l'andamento della disoccupazione e dal mio punto di vista ho giudicato non razionale la reazione dei mercati azionari hanno posto in atto a inizio di Giugno in risposta al dato sulla creazione dei posti di lavoro di maggio e comunicati il primo venerdì di giugno. Si trattava infatti di creazione di posti di lavoro specie nei reparti Tempo libero e ristorazione e non nei settori chiave della economia american.

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TK’s Sentiment Outlook Numero 26 del giorno 27 Giugno 2020

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In questo contesto ritengo che sarà della massima importanza leggere l'omologo dato sulla disoccupazione americana che è ancora il Bureau of Labor comunicherà venerdì 3 luglio e a riguardo ripropongo interamente le considerazioni in proposito sviluppate alla data del 6 giugno nei termini seguenti:

Incremento occupazione del mese di Maggio in USA Basta un recupero della forza lavoro nella ristorazione e nel tempo libero rilanciare l’economia americana?

Premessa metodologica:

NB: Se ben ricordo i dati sulla occupazione mensile che il Ministero del Lavoro Americano (U.S. Bureau of Labor

Statistics) comunica al primo venerdì di ogni mese si basano su informazioni che debbono giungere allo stesso da

parte delle diverse società americane entro la metà del mese precedente per cui i dati che consideriamo di Maggio

potrebbero essere effettivamente quelli del periodo 15- Aprile 15 Maggio e non 1-31 Maggio. Ringrazio se qualcuno

può darmi ragguagli in proposito ma nondimeno questa specificazione non muta in modo radicale le considerazioni che

vado qui presentando e suddivise sui seguenti aspetti: 1) Cosa è successo sulla occupazione americana del mese di Maggio 2) Cosa era legittimo attendersi fino a Mercoledì 3 Giugno 3) Cosa era legittimo attendersi per Maggio sulla base del “National Employment Report” di ADP 4) Cosa è emerso dai dati ufficiali Ministero del Lavoro (U.S. Bureau of Labor Statistics) 5) Cosa possiamo trarre da questa situazione fattuale del mercato del lavoro americano e quale effetti strutturali possiamo attenderci sui mercati finanziari? 1) Cosa è successo occupazione americana del mese di Maggio In base ai dati sulla occupazione americana parrebbe che riprendano con buona lena le assunzioni in America. Il dato sulla creazione dei posti di lavoro di maggio è stato infatti di una dimensione del tutto inattesa: sono stati infatti creati 2,5 milioni di posti di lavoro e di conseguenza il tasso di disoccupazione Usa che ad Aprile aveva toccato il massimo storico dal dopoguerra a quota 14,7%, il mese scorso è ridisceso a 13,3% contro una attesa di consensus di una sua impennata a Maggio fin verso il 20%. L’incremento di 2,5 Milioni di posto di lavoro, che secondo gli analisti, è stato il più significativo dal 1939 ad oggi, si confronta con una stima di perdita di 8,3 Milioni per il mese di Maggio che a sua volta che si poneva in top ad una perdita di 21 milioni di posti di lavoro avvenuta nel mese di Aprile. La creazione dei posti di lavoro non è stata tuttavia uniforme sui diversi settori della economia USA ma è stata prevalentemente concentrata nel comparto Ristorazione e Tempo libero mentre è stata quasi del tutto invariata nel Settore Manifatturiero ad eccezione del comparto auto o comunque contenuta e assai negativa per il Pubblico Impiego. 2) Cosa era legittimo attendersi fino a Mercoledì 3 Giugno:

I dati sulla occupazione americana sono diffusi dal Ministero del Lavoro Americano (U.S. Bureau of Labor Statistics) https://www.dol.gov/ ogni primo venerdì del ciascun mese; due giorni prima di questi dati la società americana ADP diffonde i dati sulla “sua percezione fattuale” del livello di occupazionale americano. La società ADP è una grande multinazionale americana che si occupa prevalentemente di procedure EDP di Paghe e Contributi e presta il suo servizio ad almeno 400.000 società Americane. In questa sua attività ADP produce il “National Employment Report” https://adpemploymentreport.com/ che è un indicatore del cambiamento dell'impiego privato, basato su un sottoinsieme di dati retributivi, aggregati e anonimi, che rappresenta circa le 400.000 società commerciali americane sue clienti. Tale pubblicazione, che viene resa nota 2 giorni prima della pubblicazione dei dati ufficiali sull'impiego da parte del (U.S. Bureau of Labor Statistics), costituisce un buon indice predittivo dei dati di governo sui lavoratori (dei settori non agricoli). La variazione di questo indicatore può essere molto volatile ma, come possiamo leggere dalla seguente tabella in passato e fino al mese di Aprile scorso i dati del “National Employment Report” si sono dimostrati piuttosto affidabili in merito alla stima dell’effettivo dato di variazione dei posti di lavoro comunicato due giorni dopo appunto da (U.S. Bureau of Labor Statistics).

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3) Cosa era legittimo attendersi per Maggio sulla base del “National Employment Report” di ADP Per quanto attiene le previsione di variazione della occupazione di Maggio nel suo report “National Employment Report” https://adpemploymentreport.com/2020/April/NER/Report ADP prevedeva una perdita di 2,76 milioni di posti di lavoro contro una attesa di perdita di consensus di 8-9 Milioni a seconda delle fonti e le attese di perdite di posti di lavoro che emergevano in base ai riscontri di ADP si suddivideva prevalentemente sui seguenti settori: What happened: Small employers lost 435,00 jobs in May. Midsize companies shed 722,000 jobs. And large businesses, with 500 employees or more, axed 1.6 million. The service producing sector lost 1.97 million jobs, while manufacturing shed 719,000 jobs. Vale la pena di riportare alla nostra attenzione il fatto che questi dati non emergevano da un sondaggio demoscopico ma da dati effettivi che ADP estrapolava dalle contabilità delle 400.000 società americane per le quali presta il servizio EDP di amministrazione del proprio personale e quindi da considerare del tutto oggettivo e per questo affidabile e ricco di contenuti informativi. 4) Cosa è emerso dai dati ufficiali Ministero del Lavoro (U.S. Bureau of Labor Statistics) Questo mese qualcosa è andato in modo assai diverso dal passato: Venerdì 5 Giugno alle ore 14.30 puntualmente il U.S. Bureau of Labor Statistics comunica dati del tutto discordanti sia dalle previsioni di consensus sia dalle evidenze contabili fornite due giorni prima di ADP. In breve nel mese di Maggio contro previsioni rispettivamente di contrazione di 8-9 Milioni (previsioni di consensus) che di -2.76 Milioni (dati fattuali di ADP), si è registrato un incremento di 2,5 Milioni di posti di lavoro come si può consultare sul sito del (U.S. Bureau of Labor Statistics) a questo link: https://www.bls.gov/news.release/empsit.nr0.htm Ciò che emerge dalla consultazione di questo report attiene al fatto che tuttavia i posti di lavoro si sono creati prevalentemente nei settori legati alla ospitalità e ristorazione e più espressamente possiamo leggere: In May, employment in leisure and hospitality increased by 1.2 million, following losses of 7.5 million in April and 743,000 in March. Over the month, employment in food services and drinking places rose by 1.4 million, accounting for about half of the gain in total nonfarm employment. May's gain in food services and drinking places followed steep declines in April and March (-6.1 million combined). In altri termini nel mese di Maggio le attività legate al tempo libero e alla ristorazione hanno creato un totale di 2,6 milioni di posti di lavoro pari esattamente al totale di posti di lavoro generati in America, comprensivi quindi degli altri settori, e pertanto si tratta di posti di lavoro che temo si possano considerare benvenuti ma al contempo potenzialmente precari. Ai primi cenni di abbandono del lockdown sono stati riassunti prevalentemente baristi, e camerieri (che peraltro potrebbero nuovamente essere lasciati a casa con altrettanta facilità) ma anche altri impiegati nell’artigianato e piccola industria quale addetti alle costruzioni ecc.. mentre gli impieghi nella industria manifatturiera continuano a languire: Leggiamo infatti sempre dai dati ufficiali del (U.S. Bureau of Labor Statistics) di incrementi di poche decine di migliaia di lavoratori nel campo motoristico e metalmeccanico in generale. L’auto ha generato soli 225.000 a fronte di un precedente calo di 1,3 Milioni. In May, manufacturing employment rose by 225,000, with gains about evenly split between the durable and nondurable goods components. In April, manufacturing employment declined by 1.3 million, with about two-thirds of the loss occurring in the durable goods component. Within durable goods, employment gains in May were led by motor vehicles and parts (+28,000), fabricated metal products (+25,000), and machinery (+23,000). Within nondurable goods, job gains occurred in plastics and rubber products (+30,000) and food manufacturing (+25,000).

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Preoccupante infine è il calo del settore del Pubblico Impiego che visto la perdita di ben 585.000 posti di lavoro dei quali 310.000 nella pubblica istruzione. In May, employment continued to decline in government (-585,000), following a drop of 963,000 in April. Employment in local government was down by 487,000 in May. Local government education accounted for almost two-thirds of the decrease (-310,000), reflecting school closures. 5) Cosa possiamo trarre da questa situazione fattuale del mercato del lavoro americano e quale effetti strutturali possiamo attenderci sui mercati finanziari? Il prendere atto di questi dati ci permette di “comprendere e giustificare” (almeno in parte) il disallineamento tra i dati di ADP e quelli del (U.S. Bureau of Labor Statistics). ADP rileva dati sulla occupazione e sul cambiamento della occupazione prevalentemente nelle aziende di una certa dimensione e non di certo rileva questi dati nelle attività di piccole dimensioni quali bar e ristoranti. Ergo ci troviamo di fronte ad una situazione nella quale ai primi allentamenti delle misure di lockdown sono stati riassunti operatori nella ristorazione e comunque nelle piccole attività ma non si assiste ad alcun significativo recupero dell’impiego nel comparo manifatturiero: basta questo a produrre l’euforia vista ieri sul mercato azionario americano ed europeo? Forse si ma……più probabilmente no (a mio modesto avviso). Il dato diffuso ieri da (U.S. Bureau of Labor Statistics) è indubbiamente importante ma descrive una situazione di recupero di parte della forza di lavoro persa durante la pandemia del coronavirus in misura di circa un 12,5% dei posti di lavoro precedentemente persi (2,5 su 20 Milioni) e per giunta su settori fortemente sacrificati quali quelli della ristorazione. Intanto il Dow Jones ha segnato in settimana un progresso di quasi il 7% (contro un progresso inferiore al 3% dell’Indice Nasdaq 100 che ha trainato il mercato americano da Marzo in poi) rendendo del tutto attuale lo scenario di potenziale suo sviluppo fino alle elezioni di Novembre che nel lavoro della scorsa settimana:

Il mercato azionario americano sta mutando i suoi paradigmi interpretativi ? Mercati azionari positivi e economia reale negativa: difficile ricerca di una nuova razionalità intermarket

presentavo in figura 1 e che qui aggiorno in figura 2 laddove si osserva come il movimento della settimana possa interpretarsi come sviluppo della prima “gobba rialzista” del tutto simile a quella prodottasi a fine Agosto Inizio Settembre 2019 e qui usata come mero riferimento grafico alla possibile evoluzione del Dow Jones fin verso fine anno. Proseguirà questa crescita così impetuosa alla luce di quanto fin qui considerato e alla luce di un timido rientro delle quotazioni del T-Bond in presenza della crescita dei titoli componenti l’Indice FAAGM di figura 3? Datemi tempo di fare le mie riflessioni e redigere il TK’s Sentiment Outlook numero 23 di oggi e domani del quale la presente riflessione costituisce un importante tassello. Queste riflessioni potranno certamente essere leggermente modificate nel lavoro richiamato, così come le conclusioni che al momento non appaiono particolarmente lusinghiere ..anzi, ma i dati qui esposti che connotano la creazione dei posti di lavori in settori del tempo libero e della ristorazione, certamente no. Roma 6 Giugno 2020 Buon week end C. Cantore A-2) Mercato monetario e mercato valutario In merito al quadro tecnico del mercato valutario non emergono aspetti particolarmente rilevanti o comunque non emergono aspetti così importanti quali quelli che si leggono sul fronte del mercato del reddito fisso esaminato nella successiva sezione. Questa scarsa dipendenza del mercato azionario nei confronti dell'andamento del mercato valutario poggia sostanzialmente sulla tendenza di lungo periodo di forte rafforzamento del Dollaro su Euro che si legge nelle figure A– 2-1 e A-2-2. In pratica il Dollaro si sta rafforzando con regolarità sull’Euro a partire dalla primavera del 2018 trasferendo effetti simili sull'indice assoluto del Dollaro. Particolarmente interessante è leggere in figura A– 2-5 il posizionamento del rapporto di cambio Euro-Dollaro all'interno del canale lineare disegnato dalle Trend Line blu e rosse dal quale fuoriuscito due volte fino al raggiungimento di un

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livello di ritracciamento esattamente pari al 50% dell'onda di crescita dell'Euro sul Dollaro prodottosi da fine 2016 a inizio 2018. Si tratta di un movimento molto tecnico ma non movimento di avvio di nuovi trend. In conclusione ritengo che il Trend di fondo permanga in termini di tendenza al rafforzamento del Dollaro su Euro salvo il presentarsi di situazione di forte discontinuità in presenza di eventi di carattere macroeconomico importante i quali potranno nuovamente creare delle fasi di turbativa sul cambio simili alle due azione di forte suo indebolimento verso Euro così è stato qui richiamato. A-3) Mercato monetario e mercati azionari

A-3-1) Dinamica dei mercati azionari americani e del reddito fisso nei primi 6 mesi del 2020 A-3-2) Dinamica di altri mercati azionari non americani e del reddito fisso nei primi 6 mesi del 2020

Un aspetto molto importante che emerge dalla lettura del quadro tecnico del mercato azionario americano è quello che si può ricavare mettendo a raffronto il recupero dello stesso dai minimi del 23 Marzo con il movimento quasi del tutto stabile e immobile delle quotazioni del future del T-Bond. In figura A-3-1 si ha una prima percezione di questa dinamica la quale risulta in termini visivi più convincente in figura A-3-2 e più ancora in figura A-3-3 In pratica dai minimi del 23 Marzo fin verso la prima settimana di Aprile, come descritto in figura A-3-4- si è assistito ad un recupero sia delle quotazioni del T Bond sia del mercato azionario e a seguire il primo si è mosso in modalità laterale e assolutamente stabile mentre il secondo si è mosso al rialzo in modo ordinato. E’ arduo pensare che questo comportamento dei due mercati sia frutto del caso e non piuttosto effetto di una accorta sala di regia (che potrò continuare a indirizzare i mercati….forse fino a inizio di Novembre?). Il recupero del mercato azionario americano è tuttavia diverso a seconda dei diversi indici considerati e tra questi particolarmente rilevante è la dinamica registrata da quella che (forse impropriamente) ho chiamato indice FAAMG che altro non è che la media dell’andamento nel 2020 dei titoli FaceBook, Amazon, Apple Microsoft e Google. Questa situazione tecnica fatta di movimento assolutamente lineare delle quotazioni del T Bond e di regolare crescita del questo indice è descritto in figura A-3-6 e conseguentemente nei prossimi giorni e nelle prossime settimane sarà doveroso cercare di leggere segnali di abbandono di questi trend sia da parte del T Bond sia da parte del dei titoli componenti questo indice FAAMG (e il comportamento di Tesla verrà in aiuto). Nelle successive figure e nella successiva sezione si ripropongono altri grafici in argomento che corredano di considerazioni grafiche questi aspetti. A-4) Mercato azionario e mercati commodity preziose Un aspetto molto importante nella lettura del quadro intermarket riguarda l'avvenuto raggiungimento di una sostanziale parità di quotazioni dell’insieme dei mercati azionari mondiali descritto dall'indice MSCI Word in Dollari con il prezzo dell'oro nel corso degli ultimi 11-12 anni rispetto appunto le rispettive quotazioni del 2008-2009. Prendendo infatti a riferimento le rispettive quotazioni dei due mercati sul finire del 2008-inizio 2009 si legge nella figura A–4-1 il pressoché effetto riallineamento delle quotazioni dei due mercati finanziari; questo raggiungimento delle quotazioni è riconducibile ad una forte crescita dell'oro a partire da dalla primavera delle 2019 con il superamento del livello di $ 1370 l'oncia, come si legge in figura A– 4-4 e A – 4-5 l’oro si è avviato in una forte crescita. Ritengo che il movimento positivo descritto dal canale lineare rosso di figura A– 4-4 sia da mettere in relazione da un lato al superamento della resistenza posta $ 1370 l'oncia ma al contempo da porre in relazione anche alla percezione da parte degli operatori di una situazione di elevatezza assoluta del mercato azionario specie quello americano tale da consigliare una prudente allocazione di risorse anche sul prezzo dell'oro. Interessante il quadro tecnico dell’argento di figura A – 4 – 7 A – 4-8 in quanto al superamento del triplo massimo indicato in figura A– 4-8 potrebbe mettere a segno una importante crescita probabilmente anche superiore a quella che potrà porre in atto il prezzo dell'oro.

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B).Analisi Tecnica di base: efficacia delle Trend Line statiche e dinamiche B-1) Prima lettura della evoluzione dei mercati azionari nell’ultimo decennio

B-1-1) Prima lettura della evoluzione dei mercati azionari nell’ultimo decennio B-1-2) Comportamento esponenziale Indici Nasdaq – loro interpretazione con le Evolventi Paraboliche B-1-3) Efficacia descrittiva degli indici settoriali del mercato azionario europeo e italiano

B-2)-Evoluzione del Dow Jones nel lungo periodo B-3) Avvio della forte crescita al superamento di resistenze lineari e Paraboliche di lungo periodo su Indice Dow Jones B-4).Raggiungimento di una trend Line di resistenza di lunghissimo periodo da parte dell’Indice MSCI valute di origine B-5) Lettura della evoluzione dei mercati azionari nel 2020

B-5-1) Cosa è successo sui mercati azionari a Febbraio e a Marzo B-5-2) Il coronavirus è sopraggiunto in una situazione di forti resistenze alla ulteriore crescita sui mercati azionari B-5-3) Cosa è successo sui mercati azionari a Marzo e ad Aprile

B-6) Segnali di possibile evoluzione ordinata del mercato azionario americano B-6-1) Quadro di riferimento di lungo periodo del Dow Jones e dell’Indice MSCI nelle valute di origine B-6-2) Riscontro del supporto lineare e parabolico di lungo periodo su indice Dow Jones B-6-3) Formulazione di una previsione positiva ma razionale dell’indice Dow Jones

B-7) Scenari e segnali di possibile avvio Bolla Speculativa sul mercato azionario americano B-7-1) Formulazione di una previsione estremamente positiva ma irrazionale dell’indice Dow Jones – Bolla speculativa

B-8) Scenari e segnali di possibile avvio di collasso sul mercato azionario americano B-8-1) Formulazione di una previsione negativa ma razionale dell’indice Dow Jones B-8-2) Formulazione di una previsione estremamente negativa ma irrazionale dell’indice Dow Jones

B-1) Prima lettura della evoluzione dei mercati azionari nell’ultimo decennio

B-1-1) Prima lettura della evoluzione dei mercati azionari nell’ultimo decennio B-1-2) Comportamento esponenziale Indici Nasdaq – loro interpretazione con le Evolventi Paraboliche B-1-3) Efficacia descrittiva degli indici settoriali del mercato azionario europeo e italiano

L'evoluzione dei mercati azionari nel lungo periodo trovano una efficace sintesi sulle indice Dow Jones di figura B-1-1 laddove si osserva il rispetto di una Trend Line di lunghissimo periodo, tracciata a partire dal 1929 la quale ha arrestato il movimento positivo di crescita sia nel gennaio del 2018 sia nel febbraio del 2020. La seconda importante indicazione che ci offre l'indice Dow Jones di lungo periodo è relativa alla Trend Line di supporto blu tracciata dagli minimi del 2009 e transitante sui minimi del dicembre 2018. La mancanza di rispetto del supporto esercitato da questa Trend Line nel febbraio scorso ha lasciato spazio per la rilevante azione correttiva ben nota e descritta in figura. Dal mio punto di vista mi attendevo che il successivo rimbalzo potesse arrestarsi proprio al raggiungimento di questa Trend Line ora divenuta di resistenza la quale viceversa è stata superata creando una situazione di generale di Bolla Speculativa allo stato embrionale che si è tuttavia (momentaneamente) esaurita alla data dell'8 giugno laddove l'indice è tornato a verificare questa Trend Line di supporto. Ritengo che nelle settimane e nei mesi entranti questa Trend Line tornerà ad esercitare un ruolo chiave nella guidare evoluzione dell'indice Dow Jones in quanto il presentarsi di una sua possibile nuova violazione al ribasso creerebbe delle attese correttive rilevanti non solo per il mercato azionario americano ma per la totalità dei mercati azionari occidentali. Un secondo elemento importante sul quadro d'insieme dei mercati azionari è descritto in figura B-1-2 dall'indice MSCI nelle valute di origine il quale ha rispettato con elevato rigore livelli di impulsione rialzista pari a 1,382 e a 1,618 volte dell'onda di riferimento 2009 - 2015. Il rispetto di questi livelli di impulsione rialzista congiuntamente con le indicazioni fornite dalle Trend Line superiori rosse e blu hanno contribuito alla letture prospettica interessanti sui mercati azionari (chiudere come elevata tempestività alle posizioni long in portafoglio ad inizio del 2020). In presenza di questa situazione d'insieme dei mercati azionari che leggiamo sull'indice Dow Jones e sull'indice MSCI nelle valute di origine si legge in figura B-1-3 una evoluzione dell’insieme dei mercati azionari e descritta dall'indice TK Index, indice proprietario del sottoscritto e creato sulla base di ponderazione su singoli indici nazionali. Ciò che si legge in figura è una tendenza alla regolare crescita dei mercati, principalmente guidati da quello americano a partire dagli minimi del 2008. Indicazioni difformi e dal mio punto di vista più significative si leggono nelle figure B-1-4 B-1-5 su un altro indice proprietario chiamato indice MSCI Index TK in quanto si tratta di un indice creato su singoli indici MSCI regionali nel

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TK’s Sentiment Outlook Numero 26 del giorno 27 Giugno 2020

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quale il peso del mercato azionario americano risulta ridotto al peso esercitato nei comuni indici MSCI mondiali. Sulla base di questo indice emergono dei livelli di supporto e di resistenza interessanti che potranno essere presi in esame in futuro specie nel caso in cui l'indice tornasse a verificare le Trend Line superiori di resistenza. Tornando agli indici più comuni si legge nelle successive figure l'evoluzione dei principali indici americani, ben noti a tutti norma è utile avere a riferimento. B-1) Prima lettura della evoluzione dei mercati azionari nell’ultimo decennio

B-1-1) Prima lettura della evoluzione dei mercati azionari nell’ultimo decennio B-1-2) Comportamento esponenziale Indici Nasdaq – loro interpretazione con le Evolventi Paraboliche B-1-3) Efficacia descrittiva degli indici settoriali del mercato azionario europeo e italiano

L'evoluzione degli indici MSCI americani risente in maniera rilevante dell'andamento estremamente positivo del comparto dei titoli tecnologici che trova sintesi negli indici Nasdaq 100 e Nasdaq Composite. In figura B-1-12 si legge il trend di fondo dell'indice Nasdaq Composite il quale ha fin qui rispettato in maniera più che soddisfacente la presenza di resistenze e di supporto esercitato dalle Evolventi Paraboliche di lungo periodo. Al contempo si legge in figura B-1-14 anche la buona risposta data dal suo indicatore RSI a 14 settimane al supporto della Evolvente Parabolica rossa e questo segnale ha contribuito in maniera oggettiva a segnalare l’inversione del trend del 23 marzo scorso (anche se da parte mia su questo segnale non ho riposto debita fiducia). B-1) Prima lettura della evoluzione dei mercati azionari nell’ultimo decennio

B-1-1) Prima lettura della evoluzione dei mercati azionari nell’ultimo decennio B-1-2) Comportamento esponenziale Indici Nasdaq – loro interpretazione con le Evolventi Paraboliche B-1-3) Efficacia descrittiva degli indici settoriali del mercato azionario europeo e italiano

In merito al quadro tecnico del mercato si legge nelle figure B-1-15 e B-1-16 il contributo molto modesto apportato dal comparto dei titoli bancari nella costruzione dell'indice FTSE MIB e dell'avvio di un movimento di omologa crescita dal luglio del 2016 sia del comparto auto sia del comparto tecnologici i quali poi, dall'autunno del 2019 hanno seguito strade diverse. In figura B-1-17 si legge come l'andamento di alcune blue chip italiane siano del tutto allineata all'andamento del l'indice settoriale dei titoli bancari europei. B-2)-Evoluzione del Dow Jones nel lungo periodo Il quadro tecnico di fondo della l'indice Dow Jones è già stato più volte richiamato su queste pagine e soprattutto è stato risposto in maniera piuttosto dettagliata nel lavoro di sintesi della TK sentiment Outlook numero 26 del quale la il presente lavoro costituisce la sua versione integrato. L'indice Dow Jones nella sua evoluzione di lunghissimo periodo ha verificato in più circostanze la presenza di una Trend Line di resistenza tracciata sul grafico con scala logaritmica così come rappresentato in figura B-2-1. Su questa Trend Line si sono verificati con elevato rigore i massimi di Gennaio 2018 e di Febbraio 2020. Si può ritenere quindi che solo in presenza del deciso superamento di questa Trend Line, che in questo momento si posiziona ad un + 20% dal livello attuale, si potrà considerare l’intero mercato azionario americano ( e non solo il Nasdaq) in una fase di vera e propria bolla speculativa. La rappresentazione dell'indice Dow Jones, sempre su scala logaritmica ma per un periodo temporale più ridotto, come descritto in figura B-2-2 evidenzia l’avvio della rilevante azione correttiva di Febbraio 2020 esattamente alla violazione dapprima della Evolvente Parabolica Verde di supporto e a seguire di una Trend Line di supporto tracciata a partire dai minimi del 2009 e tangente sui minimo di Dicembre 2018. Quanto descritto in figura B-2-2 dal grafico su scala logaritmica può essere letto in maniera altrettanto efficace ricorrendo ad una Evolvente Parabolica di supporto come descritta in rosso in figura B-2-3 tracciata sempre sui minimi importanti ovvero quelli del Marzo 2009 e del Dicembre 2018 oltre che sul minimo del Febbraio 2016. Le osservazioni inerenti la figura B-2-3 e B-2-4 esposta nei seguenti termini sono da considerare particolarmente importanti. Figura B-2-3) Indice Dow Jones dal 1920 su scala metrica alla data del 31 Marzo

La Trend Line Verde tracciata sul grafico di figura 1-2 a scala logaritmica acquisisce la conformazione della Evolvente Parabolica Rossa nei grafici delle figure 1-3 e 1-4 rappresentati su scala metrica.

Figura B-2-4) Indice Dow Jones dal 1920 su scala metrica alla data del 31 Marzo

La Trend Line Verde tracciata sul grafico di figura 1-2 a scala logaritmica acquisisce la conformazione della Evolvente Parabolica Rossa nei grafici delle figure 1-3 e 1-4 rappresentati su scala metrica.

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La Evolvente Parabolica Rossa può essere ben interpretata da una “Trend Line Affine ” come quella a tratto blu a puntini e tracciata sui minimi del 2016 e del 2018. Di norma le Evolventi Paraboliche forniscono segnalazioni anticipatrici di movimenti che poi richiedono la conferma da parte della Trend Line Affini

Ad integrazione del quadro tecnico che ci presenta all'indice Dow Jones può essere utile porre attenzione alla dinamica di evoluzione di altri mercati quali ad esempio il titolo Apple di figura B-2-5 che evolve in maniera molto regolare all'interno di un canale lineare tracciato su grafico scala logaritmica. Altrettanto interessante è leggere nelle figure B-2-6 e B– 2-7 l'evoluzione dell'indice MSCI nelle valute di origine sempre all'interno di un canale lineare tracciato su grafico a scala logaritmica e da ultimo in figura B-2-8 percepiamo la situazione di rientro della volatilità VIX dell'indice SP 500 dopo la fase di forte suo incremento in coincidenza del minimo dei mercati azionari di marzo ma successivamente rientrata a confermare la regolarità del movimento in atto sul mercato americano da Marzo. B-3) Avvio della forte crescita al superamento di resistenze lineari e Paraboliche di lungo periodo su Indice Dow Jones La lettura congiunta delle Trend Line e delle Evolventi Paraboliche nel corso dei difficili mesi di questa primavera ha permesso di suggerire l'adozione di una gestione prudente in presenza della forte flessione dei mercati azionari così come richiamato nelle annotazioni sulla figura B-3-1. Il quadro che si è sviluppato sul fronte del mercato azionario americano descritto dall'indice Dow Jones vede lo sviluppo di quattro fasi importanti richiamate in figura B-3-2 e nella relativa tabellina numerica.

In pratica si è sviluppata una correzione del 34,4% dal 21 Febbraio al 23 Marzo e a seguire un rimbalzo sempre della stessa entità percentuale. Successivamente a partire dal 26 Maggio sul mercato americano si è sviluppata dapprima una fase positiva del 9,5% culminata all'8 Giugno data dalla quale si è sviluppata una nuova fase correttiva ancora della stessa ampiezza della precedente fase positiva (9,5%). Personalmente interpreto il movimento positivo prodottosi dal 26 Maggio all'8 Giugno (del 9,5%) come una sorta di "Bolla Speculativa Atipica " in quanto non rispondente né a indicazioni di analisi tecnica comune, almeno quelle che utilizzavo nella mia interpretazione dei mercati, e meno ancora rispondente al quadro macroeconomico sottostante. Più nel particolare in figura B-3-3 si descrivono le principali fasi che hanno caratterizzato l'evoluzione dell'indice Dow Jones dal minimi del 23 Marzo ad oggi e questa lettura porta alle seguenti considerazioni: Figura B-3-3) Indice Dow Jones dal Novembre 2019 su scala metrica

La lettura delle diverse fasi evidenzia questi aspetti di Analisi Tecnica: 1) Dal punto B al punto C si è sviluppato un rimbalzo fino al raggiungimento della Trend Line Affine alla Evolvente

Parabolica come descritta in figura B-2-4. Al raggiungimento di questa Trend Line di resistenza era ragionevole attendersi un Pull Back Ribassista

2) Dal Punto C al Punto D si è sviluppato l’atteso Pull Back ribassista che si è esaurito su un livello di ritracciamento del

38,2% dell’Onda correttiva Febbraio – Marzo e descritta dai punti A-B

3) Esaurito il Pull Back ribassista su questo livello di Fibonacci, l’indice Dow Jones si à mosso al rialzo ma ancora all’interno del Canale Parabolico caratterizzato da un orientamento negativo

4) Il giorno Lunedì 18 Maggio, al superamento della Evolvente Parabolica rossa con abbandono del canale parabolico

negativo, l’indice ha messo a segno un importante rialzo di quasi il 5,8% tra il massimo del 18 Maggio e il minimo del giorno precedente (15 Maggio)

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5) Nei giorni successivi (punto F) l’Indice ha raggiunto sia la Trend Line Affine sia la Evolvente Parabolica Rossa

transitante sul livello di ritracciamento del 61,8% della Onda correttiva Febbraio - Marzo. 6) La formazione di un doppio Pull Back sulla Trend Line Affine dei giorni 27 e 29 Maggio al livello di 25.000 punti ha

segnalato l’avvio di una nuova fase difficile da comprendere (da parte mia) in quanto slegata dalla realtà macroeconomica sottostante e interpretabile come avvio di una Bolla Speculativa Atipica in quanto basata sul distacco profondo tra economica reale e mercato azionario.

In quella situazione ho abbandonato l’attesa di sviluppo del mercato azionario americano come ipotizzata fin dal 18 Aprile e descritta in figura B-3-8 e chiamata Ipotesi 1 per iniziare a prendere in esame l’ipotesi di evoluzione guidata al rialzo fino alle elezioni presidenziali americano del 3 Novembre di figura B-3-5 e chiamata Ipotesi-2. Prendiamo ora atto in figura B-3-6 della sussistenza delle condizioni di sviluppo di questa ipotesi anche se personalmente attribuisco solo un terzo di probabilità di sua manifestazione contro due terzi di probabilità di avvio nei prossimi giorni di una azione correttiva e al riguardo torniamo alla lettura del quadro tecnico dell’indice Dow Jones nel lungo periodo. Prima di riporre eccessiva fiducia sullo sviluppo del movimento positivo richiamato in figura B-3-6 il quale, vale la pena di ricordare, può sempre svilupparsi per una “esplicito via libera” (chiamiamola così -) che il mercato finanziario americano potrebbe ricevere dalla presidenza Trump, è utile rileggere la rappresentazione d'insieme dell'indice Dow Jones nel lungo periodo richiamandoci a quanto descritto in figura B-3-7 e B-3-8 e nelle relative annotazioni esposte nei termini che seguono. Figura B-3-7 ) Indice Dow Jones scala metrica

Attualmente l’Indice Dow Jones si posiziona sul supporto esercitato dalla Trend Line verde laddove potrebbe ricevere una spinta rialzista ma che al contempo riceverebbe una forte rilevante indicazione correttiva in caso della sua violazione.

Figura B-3-8 ) Indice Dow Jones scala logaritmica

La violazione della Trend Line verde della rappresentazione dell’Indice Dow Jones su scala metrica di figura B-3-6 corrisponderebbe alla violazione della nuova Trend Line Blu tracciata su un grafico a scala logaritmica. Questa rappresentazione bene evidenzia la situazione di forte discontinuità che si verrebbe a produrre in presenza della sua violazione.

Quanto detto in termini di semplice tracciatura dei Trend Line su grafici a scala logaritmica, permette una integrazione con le considerazioni che si possono fare ricorrendo congiuntamente alle Trend Line richiamate con la tracciatura della Evolvente Parabolica Rossa di supporto di lungo periodo. Ritengo che il contenuto segnaletico di questa Evolvente Parabolica tracciata da fine anni 90 ad oggi sia da considerare particolarmente importante e che ci permette quindi di trarre una prima conclusione nei termini della annotazione della figura B-3-9 che così recita: Figura B-3-9 ) Indice Dow Jones dal 1998

In sintesi possiamo quindi dire: dopo aver riscontrato con estremo rigore a Febbraio le due Trend Line di Resistenza Blu e Rossa, ora l’Indice Dow Jones, dopo aver ricevuto un Segnale di Allerta Negativo della violazione della Evolvente Parabolica rossa di supporto di lungo periodo sta riscontrando il supporto della Trend Line verde Affine alla Evolvente Parabolica stessa. Eventuali (e del tutto possibili) cedimenti sotto questi livelli comporterebbero attese correttive rilevanti.

Preso atto di questo segnale potenzialmente correttivo che leggiamo dalla violazione della Evolvente Parabolica sarà utile nelle prossime settimane seguire l'evoluzione dell'indice Dow Jones nel rispetto degli strumenti di supporto lineari e parabolici di figura B-3-10 . In questo grafico ho voluto evidenziare la situazione attuale che vede l’avvenuta violazione da parte dell'indice Dow Jones della Evolvente Parabolica rossa ma non ancora della cosiddetta "Trend Line Affine ”, e solo in presenza di una netta sua violazione potremo considerare il mercato azionario americano descritto dall'indice Dow Jones alle prese con una azione correttiva che potrebbe essere piuttosto ampia. Ritengo utile riportare la nostra attenzione quanto in figura B-3-11 quanto si diceva ormai alla data del 12 Giugno nei termini che seguono:

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Figura B-3-11) Indice Dow Jones daily (alla data del 12 Giugno 2020)

La flessione registrata dal Dow Jones negli ultimi 4 giorni dal massimo intraday di Lunedi 8 Giugno a 27580 punti al minimo intraday di ieri Giovedì 11 Giugno a 25.082 di un totale del 9,05% è la cancellazione (negazione) del movimento (farlocco) di anomala crescita non supportata da considerazioni di economia reale che si è prodotta al superamento della Evolvente Parabolica Rossa di Resistenza Possiamo ora attenderci la prosecuzione del recupero fino a rivedere i massimi di inizio settimana o non piuttosto assistere ad una nuova azione correttiva pari a questa ampiezza del 9% che avrebbe l’effetto di portare l’Indice al livello di 22.600 punti, rispondente al ritracciamento del 38,2% dell’Onda Correttiva Febbraio – Marzo. Penso 1/3 probabilità alla crescita e 2/3 probabilità alla flessione.

Prendiamo ora atto in figura B-3-12 dello sviluppo di quel movimento a rimbalzo indicato in azzurro in figura B-3-11 (anche se si è sviluppato su un periodo leggermente superiore a quello schematizzato in figura) ma proprio il quadro attuale che presenta all'indice Dow Jones ci permette di trarre questa prima conclusione così come riportata nella annotazione di figura B-3-12 nei termini che seguono: Figura B-3-12) Indice Dow Jones daily

Ieri 26 Giugno il Dow Jones ha sviluppato delle oscillazioni nello iato definito dalla trend line di supporto Blu e dalla Evolvente Parabolica rossa ed ha (quasi) riconosciuto il livello di ritracciamento del 61,8% della flessione Febbraio – Marzo posizionato 25.250 a punti. Può ora ancora sviluppare il movimento di rimbalzo indicato in azzurro ma confermo le attese del 12 Giugno laddove attribuivo 1/3 di probabilità ad un movimento positivo indicato in azzurro e 2/3 terzi di probabilità ad un movimento negativo come indicato in rosso.

B-4).Raggiungimento di una trend Line di resistenza di lunghissimo periodo da parte dell’Indice MSCI valute di origine Nello sviluppo del mio lavoro ho posto molta attenzione sul riscontro da parte dell'indice Dow Jones di figura B-4-1 della Evolvente Parabolica rossa laddove mi attendevo il suo riscontro con avvio di un movimento correttivo. A titolo di esempio alla data del 7 Maggio mi esprimevo nei seguenti termini: Figura B-4-1) Indice Dow Jones settimanale scala metrica (alla data del 7 Maggio 2020)

L’indice Dow Jones ha pressoché raggiunto la Evolvente Parabolica Rossa di resistenza del tutto simile a quella verde che richiama la Evolvente Parabolica rossa tracciata sull’Indice MSCI valute di origine descritto nella precedente figura. Ne consegue che l’azione di resistenza che questa Evolvente Parabolica Rossa opporrà alla crescita del Dow Jones sarà espressione della resistenza alla crescita dei mercati azionari americani ed occidentali.

Prendiamo ora atto che questa importante resistenza tale non è stata ed infatti come si legge in figura B-4-2 sul finire di Maggio l'indice Dow Jones abbandonava al rialzo l'area di consolidamento indicato in azzurro e rispettata scrupolosamente per circa un mese e mezzo e si avviava nella fase di crescita descritta in figura B-4-3 e commentata nei seguenti termini: Figura B-4-3) Indice Dow Jones settimanale (alla data del 12 Giugno 2020) La flessione registrata dal Dow Jones negli ultimi 4 giorni dal massimo intraday di Lunedi 8 Giugno a 27580 punti al minimo intraday di ieri Giovedì 11 Giugno a 25.082 di un totale del 9,05% è la cancellazione (negazione) del movimento di crescita che si è prodotta al superamento della Evolvente Parabolica rossa di resistenza che non rientrava nelle mie attese. Ne consegue che ora dobbiamo attenderci oscillazioni sui livelli minimi di ieri e in base al riscontro del livello di 25.250 punti, livello di transito di questa Evolvente Parabolica rispondente anche al ritracciamento del 61,8% dell’Onda Correttiva Febbraio – Marzo prefigurare movimenti piuttosto ampi (almeno dell’ordine di questo 9% richiamato in figura)

Il movimento fortemente di positivo descritto in merito all'indice Dow Jones trova conferma nelle figure B-4-4 e B-4-5 anche da parte dell'indice NYSE 3000 il quale superava una Trend Line di resistenza rossa molto alla descritta nelle 2 figure salvo poi, nella giornata nella flessione vista in settimana, tornare a visitarlo dall'alto come leggiamo in figura B-4-5. In conclusione sotto un profilo di semplice analisi tecnica lineare e non lineare possiamo considerare il movimento di forte rialzo prodottosi nella settimana precedente quella di consuntivo come effetto dell’avvenuto superamento della resistenza esercitata dalla Evolvente Parabolica rossa e a seguire lo sviluppo della successiva azione correttiva tale da riportare gli indici a ridosso di queste strutture di resistenza che, a seguito della loro superamento sono diventate ora di supporto.

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B-5) Lettura della evoluzione dei mercati azionari nel 2020

B-5-1) Cosa è successo sui mercati azionari a Febbraio e a Marzo B-5-2) Il coronavirus è sopraggiunto in una situazione di forti resistenze alla ulteriore crescita sui mercati azionari B-5-3) Cosa è successo sui mercati azionari a Marzo e ad Aprile

Riporto qua di seguito tre considerazioni svolte nei mesi scorsi sui seguenti temi mantenendo la numerazione delle figure originale:

B-5-1) Cosa è successo sui mercati azionari a Febbraio e a Marzo B-5-2) Il coronavirus è sopraggiunto in una situazione di forti resistenze alla ulteriore crescita sui mercati azionari B-5-3) Cosa è successo sui mercati azionari a Marzo e ad Aprile

B-5-1) Cosa è successo sui mercati azionari a Febbraio e a Marzo (al 7 Maggio)

Da un punto di vista di Analisi Tecnica non lineare la dinamica correttiva registrata grosso modo dal 20 Febbraio al 23 Marzo ha risposto a segnali di interruzione del trend in alto che, in modo assai efficace, ci ha fornito l'impiego delle Evolvente Paraboliche. Si osserva in figura 1-1 come a Dicembre 2018 l'azione correttiva fu conseguente alla violazione della Evolvente Parabolica verde mentre quella di Febbraio è stata segnalata dapprima dalla violazione della Evolvente Parabolica rossa di breve periodo e successivamente confermata dalla violazione della Evolvente Parabolica rossa di più lungo periodo. Il movimento correttivo che si è avviato sui mercati azionari mondiali si è esteso fino a quando il mercato azionario americano descritto sia dall'indice SP 500 che dall'indice Dow Jones trovarono una solida base posizionata sui massimi relativi raggiunti 2015 come leggiamo in figura 1-2. In figura si leggono 2 segnali molto importanti sempre forniti dalla Evolvente Parabolica: 1) il primo riguarda la tempestività con la quale la violazione della Evolvente Parabolica verde ha segnato l'avvio del movimento correttivo mentre 2) il secondo segnale fornito dalla Evolvente Parabolica rossa tracciata da sui minimi del 2009, 2016 2018 è interpretabile come una buona proxy della Evolvente Parabolica ventennale precedentemente esaminata in Figura Premessa 4. Più in particolare sarà ora importante verificare il comportamento dell'indice Dow Jones proprio al raggiungimento della stessa Evolvente Parabolica quanto una netta incapacità suo superamento sarà da leggersi come segno prodromico allo sviluppo del Pull Back correttivo precedentemente prefigurato. L'eventuale sviluppo di un Pull Back da parte dell'indice Dow Jones al raggiungimento della Evolvente Parabolica rossa che transita pochi punti percentuali sopra i livelli attuali (e più avanti specificati nel dettaglio), potrebbe rendere del tutto attuale lo scenario correttivo presentato in figura 3 e tracciato alla data del 31 Marzo scorso e per il quale valgono le considerazioni allora esposte anche in termini di potenziale avvio di una fase di capitolazione e che qui richiamo. Alla data del 31 Marzo si diceva: " “Nelle escursioni intraday di lunedì 23 Marzo della scorsa settimana l’Indice Dow Jones ha fornito una importantissima indicazione di ordine tecnico raggiungendo e rimbalzando in area 18.300 punti posizionata sui massimi del 2015 e al contempo su un ritracciamento del 50% della Onda di poderosa crescita sviluppatasi dal 2009 al 2020 conferendo a questo livello tecnico di 18.000 – 18.300 punti, specie in caso di sua (probabile ) rivisitazione una valenza assoluta per le dinamiche dei mercati azionari non solo americani. In pratica in caso di rivisitazione di questo livello è ragionevole pensare che gli operatori professionali nella loro operativa si porranno la domanda se questo livello costituisca un livello di definitivo esaurimento della correzione di Marzo e quindi apriranno debite posizioni al rialzo oppure, in caso di cedimento di un 3-4% sotto 18.000 punti prenderanno atto di una imminente Fase di Capitolazione e quindi andranno alla ricerca di nuovi obiettivi correttivi del tipo di quelli indicati in figura. Penso che al livello di 18.000 si assisterà ad una probabile intensificazione della operativa sulle opzioni di tipo “straddle” . Il recupero dell'indice Dow Jones è stato rilevante, come leggiamo in figura 1-2 ma il quadro generale prospettico riguardante da un lato la pandemia da corona virus, ma per altri versi il riflesso che avremo sui mercati finanziari delle conseguenze di questa pandemia, impongono di continuare a tenere sotto osservazione questa ipotesi di evoluzione dell'indice Dow Jones anche se, al momento le considerazioni sulla sua efficacia sono rimandate alla parte 9 inerente la conclusioni e la formulazione di scenari plausibili e indicazione delle bozza delle relative indicazioni operative che andremo via via a specificare con maggior dettaglio nei nostri report giorno dopo giorno. B-5-2) Il coronavirus è sopraggiunto in una situazione di forti resistenze alla ulteriore crescita sui mercati azionari (alla data del 7 Maggio 2020)

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L'azione correttiva di cui ci stiamo occupando ha certamente tratto vigore al diffondersi della pandemia da corona virus ma nondimeno una potenziale azione correttiva dei mercati azionari verso Gennaio – Febbraio era per così dire "già nell'aria” per mere considerazioni di analisi grafica di alcuni indici del mercato azionario americano a partire dall'indice Dow Jones. In figura 2-1 si riporta alla nostra attenzione un grafico del 28 Novembre 2018 laddove si poneva attenzione alla azione correttiva che il mercato azionario americano avrebbe potuto registrare alla violazione della Evolvente Parabolica di supporto rossa. Leggiamo ora in figura 2 – 2 l'effettivo sviluppo di questa azione correttiva sviluppatasi (anche per via del coronavirus ovviamente) dopo tre mesi da questo segnale di allerta di lungo periodo il quale è altrettanto bene interpretabile con la rappresentazione del mercato azionario americano descritto in figura 2-3. In pratica sul finire del 2019-inizio 2020 l'indice Dow Jones si era confinato all'interno di un ampio triangolo tracciato dalle Trend Line verde di rossa. La Trend Line superiore verde altro non è che uno spezzone della Trend Line rossa di figura 2-1 tracciata a partire dai massimi del 1929 (si ho detto 1929 più o meno quando muovevo i primi passi sui mercati azionari -) e tangente sui massimi del 2000. La presenza di questa Trend Line è stata riconosciuta con estremo rigore sia a Gennaio 2018 (ha anzi favorito lo strappo di Gennaio 2018 ampiamente commentato su queste pagine in quel frangente) sia a Febbraio 2020. Proprio l'avvenuto raggiungimento di questa Trend Line di resistenza di lunghissimo periodo ci forniva una situazione di saturazione della crescita interpretabile quindi come una situazione di allerta molto importante capace di preparare il terreno per l’ avvio di un ampio movimento correttivo. Il movimento correttivo si è sviluppato, come leggiamo in figura 2 – 4 segnalato dapprima dalla violazione della Evolvente Parabolica rossa che ci ha permesso di chiudere le posizioni long sui titoli azionari praticamente sui massimi assoluti e successivamente confermato dalla violazione della Trend Line rossa del tutto simile alla Evolvente Parabolica rossa precedentemente vista in figura 1-2 e 1-3. L'avvenuto raggiungimento da parte dell'indice Dow Jones non solo della Evolvente Parabolica ma anche di questa Trend Line tracciata su grafico a scala logaritmica è da leggersi come importante conferma della struttura di resistenza precedentemente osservata in virtù della citata Evolvente Parabolica rossa e questi strutture possono creare le condizioni per un rilevante nuovo Pull Back correttivo per il mercato azionario americano con evidenti effetti di trascinamento sui mercati azionari di tutto il mondo. B-5-3) Cosa è successo sui mercati azionari a Marzo e ad Aprile

A partire dal 23 Marzo scorso sui mercati azionari mondiali si è assistito ad un importante movimento di recupero già visto in Figura Premessa 2 che qui riproponiamo in figura 3-1. In pratica da questa figura emerge la maggior vivacità di recupero del mercato azionario americano rispetto quello europeo a sua volta dipendente anche dalla vivacità di alcuni titoli tecnologici precedentemente richiamati che, pur del mercato Nasdaq, pesano complessivamente per un controvalore del 22% del peso totale dello SP 500. Il differenziale di circa 10 punti percentuali di recupero post minimo del 23 Marzo del mercato americano rispetto quello europeo impone quindi di focalizzare l'attenzione sul primo in quanto la maggior "volatilità day by day”, se possiamo così chiamarla, del mercato americano potrà trasferire omologhi effetti anche sul mercato europeo. In aggiunta alle preziose informazioni che ci ha dato e che ci sta dando l'indice Dow Jones , non meno importanti sono le indicazioni che possiamo trarre dall'indice NYSE 3000 (fratello maggiore dell'indice SP 500), il quale ha riscontrato i segnali tecnici che leggiamo in figura 3– 2 e relativa annotazione esposta nei seguenti termini. Figura 3-2) Indice NYSE 3000 alla data del 7 Maggio 2020) Mentre sia l’Indice Dow Jones che SP 500 arrestavano la loro flessione sui minimi del 2018, l’Indice NYSE 3000 estendeva la sua correzione fino al raggiungimento del massimo del 2011. E’ ora assai importante l’avvenuto raggiungimento della Trend Line Rossa 2009 -2018 di forte resistenza

Spostando ora l'attenzione dall'indice NYSE 3000 al più comune indice SP 500 di figura 3-3 possiamo percepire la tendenza al buon riscontro di livelli di ritracciamento di figura commisurati sull'onda correttiva 20 Febbraio-23 Marzo che mi porta a fare la considerazione esposta in figura e relativa annotazione che così recita: Figura 3-3) Indice SP 500 alla data del 7 Maggio 2020)

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Dopo aver riscontrato i massimi del 2018 alla data del 23 Marzo, l’Indice SP 500 ha messo a segno un recupero pari al 61,8% dell’Onda Correttiva Febbraio – Marzo (fino a 2930) per poi leggermente ritracciare e assestarsi su un ritracciamento de 50% della stessa Onda di Riferimento (in area 2790 punti) avviandosi in una potenziale Fase di Consolidamento tra questi due livelli.

Si tratterà ora di esaminare giorno per giorno il comportamento dell'indice SP 500 in questa possibile fase di consolidamento su questi 2 livelli anche se indicazioni più circostanziate le potremo leggere sull'indice NYSE 3000 come più avanti descritto. In questa dinamica da parte sua il mercato azionario italiano non sta dando indicazioni minimamente rialziste in quanto sta sviluppando una fase di "pressione rialzista" su un livello di 18.000 punti circa ovvero sul minimo registrato a Dicembre 2018. Fino a che non si assisterà ad un deciso e in incontrovertibile superamento di questo livello, congiuntamente con il superamento del livello di 2900 punti da parte dell’indice Eurostoxx 50, non emergono aspetti per leggere positivamente il quadro tecnico del mercato azionario italiano. B-6) Segnali di possibile evoluzione ordinata del mercato azionario americano

B-6-1) Quadro di riferimento di lungo periodo del Dow Jones e dell’Indice MSCI nelle valute di origine B-6-2) Riscontro del supporto lineare e parabolico di lungo periodo su indice Dow Jones B-6-3) Formulazione di una previsione positiva ma razionale dell’indice Dow Jones

B-7) Scenari e segnali di possibile avvio Bolla Speculativa sul mercato azionario americano B-7-1) Formulazione di una previsione estremamente positiva ma irrazionale dell’indice Dow Jones – Bolla speculativa

B-8) Scenari e segnali di possibile avvio di collasso sul mercato azionario americano B-8-1) Formulazione di una previsione negativa ma razionale dell’indice Dow Jones B-8-2) Formulazione di una previsione estremamente negativa ma irrazionale dell’indice Dow Jones

In questa sezione riporto alla nostra attenzione alcune letture grafiche della situazione sia del mercato azionario americano sia di quello generale mondiale descritto dall'indice MSCI nelle valute di origine. Questo quadro di riferimento trova sintesi ora nella figura B-6-6 e relativa annotazione che evidenzia i seguenti aspetti più importanti. Nelle precedenti letture prospettiche dei mercati azionari si evidenziava la criticità di assistere ad una possibile fase di capitolazione in caso di cedimento dell'indice Dow Jones sotto il livello di 18.000 punti dell'indice MSCI nelle valute di origine sotto il livello di 1200 punti. Prendiamo atto che nella flessione del 23 marzo questo indice ha arrestato la flessione a 1251,55 punti mentre da parte sua l'indice Dow Jones in quel giorno ha segnato un minimo in area 18 300 punti. L’aggiornamento alla data del 21 Marzo delle attese formulate una decina di giorni dopo con indicazione del livello obiettivo di 1200 punti e prossimo al minimo effettivamente raggiunto il 23 Marzo a 1251.55 Punti di figura 2-1-3 costituisce un riferimento prospettico del tutto attuale e che in caso di cedimento sotto i livello di 1200 punti eleverebbe a mio giudizio all’80% le probabilità di successiva visitazione del livello di 950 punti. Nelle escursioni intraday di lunedì 23 Marzo della scorsa settimana l’Indice Dow Jones ha fornito una importantissima indicazione di ordine tecnico raggiungendo e rimbalzando in area 18.300 punti posizionata sui massimi del 2015 e al contempo su un ritracciamento del 50% della Onda di poderosa crescita sviluppatasi dal 2009 al 2020 conferendo a questo livello tecnico di 18.000 – 18.300 punti, specie in caso di sua (probabile ) rivisitazione una valenza assoluta per le dinamiche dei mercati azionari non solo americani. In pratica in caso di rivisitazione di questo livello è ragionevole pensare che gli operatori professionali nella loro operativa si porranno la domanda se questo livello costituisca un livello di definitivo esaurimento della correzione di Marzo e quindi apriranno debite posizioni al rialzo oppure, in caso di cedimento di un 3-4% sotto 18.000 punti prenderanno atto di una imminente Fase di Capitolazione e quindi andranno alla ricerca di nuovi obiettivi correttivi del tipo di quelli indicati in figura. Penso che al livello di 18.000 si assisterà ad una probabile intensificazione della operativa sulle opzioni di tipo “straddle” . B-6) Segnali di possibile evoluzione ordinata del mercato azionario americano

B-6-1) Quadro di riferimento di lungo periodo del Dow Jones e dell’Indice MSCI nelle valute di origine B-6-2) Riscontro del supporto lineare e parabolico di lungo periodo su indice Dow Jones B-6-3) Formulazione di una previsione positiva ma razionale dell’indice Dow Jones

B-6-2) Riscontro del supporto lineare e parabolico di lungo periodo su indice Dow Jones (alla data del 15 Giugno 2020)

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Come già ho avuto occasione di dire in precedenza l'aspetto chiave inerente la prospettazione della possibile evoluzione del mercato azionario americano e più in generale dei mercati azionari mondiali dipende dal comportamento dell'indice Dow Jones in base in area 25.000-25.500 punti livello questo sul quale transita sia la Evolvente Parabolica di supporto di figura di – 6-6 sia anche la Trend Line tracciata dagli minimi del 2016 e del 2018. Su questo tema vale la pena di riportare alla nostra attenzione riflessioni sviluppate alla data del 16 giugno scorso nei termini che seguono: “L'aspetto che ritengo sia della massima importanza da osservare nella settimana entrante sarà il comportamento dell'indice Dow Jones su il livello di 25 250 punti ossia sui minimi già verificati nelle escursioni intraday di giovedì 11 laddove anzi registra un minimo a 25.082,72 punti A livello di 25.250 punti dell'indice Dow Jones può sviluppare 1 dei 2 movimenti che descritto in figura B-6-2 e già esaminata venerdì 12 giugno. La rilettura delle annotazioni i questa figura costituiscono nei fatti l'asse portante della previsione che vado via via descrivendo con questo lavoro. Figura B-6-2) Indice Dow Jones daily (alla data del 12 Giugno 2020)

La flessione registrata dal Dow Jones negli ultimi 4 giorni dal massimo intraday di Lunedi 8 Giugno a 27580 punti al minimo intraday di ieri Giovedì 11 Giugno a 25.082 di un totale del 9,05% è la cancellazione (negazione) del movimento (farlocco) di anomala crescita non supportata da considerazioni di economia reale che si è prodotta al superamento della Evolvente Parabolica Rossa di Resistenza Possiamo ora attenderci la prosecuzione del recupero fino a rivedere i massimi di inizio settimana o non piuttosto assistere ad una nuova azione correttiva pari a questa ampiezza del 9% che avrebbe l’effetto di portare l’Indice al livello di 22.600 punti, rispondente al ritracciamento del 38,2% dell’Onda Correttiva Febbraio – Marzo. Penso 1/3 probabilità alla crescita e 2/3 probabilità alla flessione.

Si tratta ora di verificare se sussistono le probabilità di sviluppo di 1/3 di probabilità di avvio del movimento azzurro e i 2/3 del movimento correttivo o non piuttosto mutare queste probabilità di sviluppo. Penso che dopo un tentativo di ribalzo ad inizio di settimana il mercato americano correggerà. In parallelo al quadro tecnico dell'indice Dow Jones è interessante infatti leggere il quadro tecnico dell'indice SP 500 il quale presenta una tendenza a una ulteriore azione correttiva dell'ordine di un 3-3,5% prima di sviluppare un movimento di reazione o non piuttosto di accelerare nella sua azione correttiva. Come recita l'annotazione di figura B-6–4, ritengo sussistano elevate probabilità che l'indice vada a verificare questo importante supporto a 2930 punti prima di avviarsi in un movimento direzionale importante. Figura B-6-4) Indice SP 500 Da 3040 a 2930 = possibile flessione di un - 3,6% compatibile ancora con un movimento di nuovo rialzo. A 2930 punti raggiungerebbe il lato sommitale della Fase di Consolidamento prodottasi tra il ritracciamento del 38,2% e del 61,8% della Onda Correttiva Febbraio – Marzo che costituirebbe un forte supporto.

Tentando una conclusione su quanto descritto in merito alla interpretazione del movimento correttivo sviluppato nella settimana di consuntivo possiamo affermare che da un lato esso si pone a seguito di chiusure anticipate e precipitose di posizioni long aperte in una fase di mercato difficile da interpretare ma comunque in qualche misura assimilabile all'avvio di una bolla speculativa, fase avviatasi indicativamente da 3-4 Giugno alla quale è seguita una precipitosa chiusura delle stesse posizioni. Il movimento di carattere correttivo può aver visto un minimo importante sul fronte dell'indice Dow Jones in area 25 100 punti mentre invece sul fronte dell'indice SP 500 , che ha visto un omologo minimo intraday a 3.000 punti, ritengo sussistano spazi per assistere alla prosecuzione del movimento correttivo dell'ordine di un 3-3,5% dal livello attuale più in generale si può osservare in figura B-6-4 fino appunto a rivisitare il minimo registrato dall'indice SP 500 nelle oscillazioni di mercoledì di giovedì 11 giugno si siano arrestate esattamente 2999.49 punti, leggersi 3000 e in caso di nuova azione correttiva sarà importante porre attenzione al comportamento dell'indice su questo livello posizionato 1,3% sotto il livello attuale. Insomma ritengo elevate le probabilità che il Dow Jones torni in area 25.100 e lo SP 500 a 3000 e su quei livelli, in caso ovviamente di loro raggiungimento, in base alla modalità di loro riscontro, potremo cogliere importanti segnali direzionali per almeno un paio di settimane,” B-6) Segnali di possibile evoluzione ordinata del mercato azionario americano

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B-6-1) Quadro di riferimento di lungo periodo del Dow Jones e dell’Indice MSCI nelle valute di origine B-6-2) Riscontro del supporto lineare e parabolico di lungo periodo su indice Dow Jones B-6-3) Formulazione di una previsione positiva ma razionale dell’indice Dow Jones

A seguito del deciso superamento da parte dell'indice Dow Jones del livello di 25.000 punti iniziato a presentare una ipotesi di possibile sua evoluzione così come schematizzato nelle figure B-6-5 e B-6-6- e descritto con maggiore dettaglio in figura B-6-7 prodotta data del 18 Aprile e commentata nei seguenti termini. Figura B-6-7) Indice Dow Jones (alla data del 18 Aprile)

Ipotesi 2) Si palesa una volontà di guidare il mercato al rialzo fino alla data delle elezioni del 3 Novembre e in questo contesto l’Indice Dow Jones non risente dell’andamento del coronavirus e della debolezza economica e supera il ritracciamento del 61,8% dell’Onda correttiva di Marzo raggiungendo il massimo assoluto di Febbraio a 29.600 punti + 22%. Il movimento guidato potrebbe essere assai regolare e volutamente privo di strappi, qualcosa come avvenuto da Settembre 2019 a Febbraio 2002 con il rischio di successiva rilevante nuova azione correttiva in tardo autunno (magari complice un ritorno stagionale del coronavirus)

E raggiornata e confermata in figura B-6-8 alla data del l 30 Maggio e nuovamente commentata nei seguenti termini. Figura B-6-8) Indice Dow Jones (alla data del 30 Maggio 2020)

Ipotesi 2) Si palesa una volontà di guidare il mercato al rialzo fino alla data delle elezioni del 3 Novembre e in questo contesto l’Indice Dow Jones non risente dell’andamento del coronavirus e della debolezza economica e supera il ritracciamento del 61,8% dell’Onda correttiva di Marzo raggiungendo il massimo assoluto di Febbraio a 29.600 punti + 22%. Il movimento guidato potrebbe essere assai regolare e volutamente privo di strappi, qualcosa come avvenuto da Settembre 2019 a Febbraio 2020 con il rischio di successiva rilevante nuova azione correttiva in tardo autunno (magari complice un ritorno stagionale del coronavirus)

In figura B-6-10 leggiamo come la dinamica sviluppata nel corso del mese di Maggio abbia visto dapprima la fase positiva e della fase correttiva attiva piuttosto confacente con quanto si è sviluppato tra agosto e settembre del 2019 e che potrebbe, come morfologia di evoluzione, ripresentarsi ora. Prendiamo atto di questo movimento positivo il quale rientra tuttavia all’interno della fase di Indecisione descritto in figura B-7-11 B-7) Scenari e segnali di possibile avvio Bolla Speculativa sul mercato azionario americano

B-7-1) Formulazione di una previsione estremamente positiva ma irrazionale dell’indice Dow Jones – Bolla speculativa

Quanto a questa ipotesi dio evoluzione si può riprendere quanto detto nel TK’s Update di Mercoledì 17 Giugno Mattino nei seguenti termini: “In questo contesto ho voluto sviluppare una considerazione inerente i segnali che nelle prossime settimane ma più probabilmente nei prossimi mesi potremo (potrete) leggere sul fronte del mercato azionario americano per considerarlo inserito in una sorta di forte bolla speculativa. Come si legge dalla figura B-7-3 ritengo che si possa considerare la sussistenza di questa bolla speculativa sul mercato americano solo in presenza di un deciso superamento da parte dell’Indice Dow Jones della trend line di resistenza rossa tracciata a partire dai massimi del 1929 e tangente sui massimi del 2000. A riguardo credo siano interessanti le annotazione esposta in figura B-7-3 nei seguenti termini. Figura B-7-3) Indice Dow Jones settimanale scala logaritmica (alla data del 18 Aprile)

Ipotesi 5) Si scopre improvvisamente sia un farmaco antivirus sia un vaccino che in una settimana guarisce tutti e in 15 giorni tutto sto pandemonio da pandemia è dimenticato….i mercati azionari esplodono in tutto il mondo e il Dow Jones supera la trend line tracciata dal 1929 e si aprono 10 anni di bonanza… Ottima situazione che vorrei lasciare nel ritirarmi in pensione ma….mi pare che….ci sia qualche ritardo sia nell’approntamento dell’antivirus che del vaccino…..tuttavia per completare il quadro è da “mettere in lista” per dirla alla Leporello -

E con maggior dettaglio in figura B-7-4 e relativa annotazione espressa nei seguenti termini; Figura B-7-4) Indice Dow Jones scala logaritmica

La (sempre possibile) fase di forte Bolla Speculativa potrebbe venirsi a creare in presenza di rialzi dell’Indice Dow Jones superiori ad un 13-14% dai livelli attuali e tale da portarlo a superare sia i massimi di Febbraio sia la Trend Line di resistenza rossa transitante ora in area 30.000 punti circa.

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B-8) Scenari e segnali di possibile avvio di collasso sul mercato azionario americano

B-8-1) Formulazione di una previsione negativa ma razionale dell’indice Dow Jones B-8-2) Formulazione di una previsione estremamente negativa ma irrazionale dell’indice Dow Jones

In merito a queste due ipotesi di evoluzione dell’Indice Dow Jones, mi limiti a richiamare le due ipotesi presentare alla data del 18 Aprile le quali saranno oggetto di eventuale aggiornamento in caso di percezione della loro probabilità di manifestazione.

C) Aspetti di ordine tecnico e ciclico sulla lettura del quadro dei mercati finanziari C-1) Similitudini recupero di Marzo e Giugno 2020 con quello di Marzo del 2009 C-2).Riscontro del cluster ciclico di 376 su mercato mondiale

C-2-1) Posizionamento dei mercati azionari in risposta a comportamenti ciclici di lunghissimo periodo C-2-2) Posizionamento del mercato azionario americano in risposta a comportamenti ciclici di lunghissimo periodo

C-3).Riscontro del cluster di 63 sessioni su mercato americano e di 33 sessioni C-4) Analisi Chartistica Algoritmica dell’Indice indice MSCI nelle valute di origine C-5) Analisi Chartistica Algoritmica di indici del mercato azionario americano C-6) Analisi Chartistica Algoritmica su altri Indici di mercati azionari

C) Aspetti di ordine tecnico e ciclico sulla lettura del quadro dei mercati finanziari C-1) Similitudini recupero di Marzo e Giugno 2020 con quello di Marzo del 2009

1)-Lettura di riferimento:

Nel tentativo di individuare ragionevoli strutture grafiche di evoluzione dei mercati azionari mondiali come esaurimento della fase correttiva in atto sui diversi mercati azionari ho ripetutamente cercato di percepire se la fase correttiva avviatasi verso il 20 Febbraio rispondesse o meno alle dinamiche viste nel 2008-2009 come esaurimento della correzione avviatasi nel 2007 e terminata a Marzo del 2009. In Figura C-1–1 si evidenzia in verde la dinamica che era ragionevole attendersi nel mese di Marzo scorso , a causa della gravità degli effetti che la pandemia da corona virus trasferiva sul quadro macroeconomico e che aveva comportato l’avvio della correzione allora in atto sui mercati azionari. Dal 23 Marzo l'indice si è avviato nel ben noto movimento di recupero disallineandosi completamente dal modello comportamentale registrato nel 2009 e pertanto, come recita l'annotazione di Figura C-1–3 sotto questo profilo di analisi parrebbe, e uso volutamente il condizionare, che il minimo del 23 Febbraio presenti le stesse caratteristiche tecniche del minimo registrato dallo stesso indice il 9 Marzo 2009. Figura C-1-3) Indice MSCI nelle valute di origine – evoluzione morfologia virtuale di riferimento su quella del 2008 -2009 su scala metrica (alla data del 9 Maggio 2020)

I movimento delle ultime settimana depongono a favore della interpretazione rossa secondo la quale i minimi del 23 Marzo potrebbero connotare l’esaurimento della Onda correttiva apertasi a fine Febbraio a svantaggio della ipotesi indicata in blu che vedrebbe il movimento prodottisi dal 23 Marzo come mero rimbalzo tecnico inserito in una fase correttiva di ampio respiro.

Allo stato delle cose considero questa interpretazione ancora con un condizionare in quanto, ritengo sussistano sempre nelle possibilità che in base anche a considerazioni di ordine ciclico che tento qui ad esporre, il minimo dei mercati lo si possa raggiungere anche se non a metà di agosto così come descritto in Figura C-1 –3 ma piuttosto già nel mese di Giugno come esposto nella successiva sezione dedicata al comportamento ciclico dei mercati In conclusione ritengo utile mantenere aggiornato questa lettura interpretativa del mercato azionario attuale posta confronto con quella del 2009 in quanto, in caso di nuovo rilevante cedimento dei mercati questo tipo di analisi potrà fornirci delle indicazioni importanti. 2)-Considerazione del 6 Giugno

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Un aspetto che mi rende difficile interpretare la attuale come una fase di movimenti bene orientati al rialzo è descritta in Figura C-1-5 e spero di riuscire a descrivere la sua portata…vi chiedo un po’ di pazienza nel seguirmi. Nelle scorse settimane ponevo a confronto la dinamica registrate dall’insieme dei mercati azionari mondiali descritti dall'indice MSCI nelle valute di origine durante la flessione avviatasi il 19 febbraio, con il parallelo andamento sempre dell'indice MSCI nelle valute di origine durante la flessione 2007-2009 rappresentata in verde sul grafico di figura C-1-5 su scala logaritmica. Come si ricorderà, la fase sviluppatasi dal 19 febbraio al 23 marzo era piuttosto simile a quella del 2007 ed infatti la sovrapposizione del movimento del 2007 indicato in verde e quello del 2020 indicato blu era in questa fase correttiva piuttosto simile. Successivamente, verso la prima decade di aprile, l’indice ha abbandonato il suo movimento correttivo del tutto simile a quello del 2007 per avviarsi nella fase di crescita ben visibile dal grafico in blu. L'aspetto importante da osservare in figura C-1-5 riguarda il fatto che dal minimo del 23 marzo l'indice MSCI nelle valute di origine si è mosso al rialzo, come indicato in rosso in modo pressoché perfettamente rispondente alla sua dinamica registrata a seguito della visita formazione di un minimo alla data del 9 marzo 2009. Dobbiamo oggettivamente prendere atto di una elevata similitudine tra il movimento avviatosi dal minimo del marzo 2009 con il movimento avviatosi ora dalla minimo del 23 marzo e descritto in rosso. Queste osservazioni portano alla riflessione che sostanzialmente il movimento di ripresa è considerabile simile a quello del 2009 ma per così dire ignora quella fase correttiva della durata indicativa di 5-6 mesi che si era sviluppata sul finire del 2008 inizio della 2009. In altri termini parrebbe che il comportamento del mercato, per via del fatto che non ha sviluppato questa azione correttiva di 5-6 mesi, sia una plastica espressione di una mancata percezione della gravità della crisi da pandemia e comunque decisamente inferiore rispetto alla percezione della gravità della crisi meramente finanziaria prodottasi nel 2007 per via dei mutui Sub-Prime con fallimento della Lehman Brother. Aggiungo che la vero natura della crisi del 2007-2009 era una crisi dai contenuti prettamente finanziari, e quindi questa ragione aggirabile con misura di politica monetaria concentrate sulla immissione di elevata liquidità da parte delle Banche Centrali mentre invece la crisi attuale è una crisi meno finanziaria ma più propriamente di natura economica laddove gli effetti della irrorazione di mezzi monetari esercitano un effetto meno rilevante. Credo che quanto descritto in figura C-1-5 e nella interpretazione che ho cercato di dare costituisca un elemento aggiuntivo che connota la fase attuale dei mercati nei termini di " bolla speculativa " vera e propria….ma i mercati hanno sempre ragione e gli analisti sempre torto…anche in questa occasione - Finito. C-2).Riscontro del cluster ciclico di 376 su mercato mondiale

C-2-1) Posizionamento dei mercati azionari in risposta a comportamenti ciclici di lunghissimo periodo C-2-2) Posizionamento del mercato azionario americano in risposta a comportamenti ciclici di lunghissimo periodo

In merito al comportamento ciclico dei mercati azionari ho più volte esposto una considerazioni inerenti il fatto che il minimo prodottosi alla data del 23 Marzo non sia sufficientemente rispondente a comportamenti ciclici di lungo periodo quale ad esempio il ciclo di 376 sessioni di figura C-5–1 e C-5–2 dell'indice MSCI nelle valute di origine. Un rilevante contributo su questo fronte scaturisce dall'esame del comportamento ciclico del mercato azionario americano interpretato dall'indice MSCI Nord America il quale tende viceversa al riscontro di importanti cicli di 252 sessioni (praticamente un anno solare) e suoi frattali a 63 sessioni e il riscontro del minimo del 23 Marzo e il massimo recente dell’8 Giugno in prossimità dei relativi cluster temporali di questo ciclo a 63 sessioni delle figure 5–4 e 5-5 potranno aiutare a individuare prossimi in momenti di verosimile inversione della trend dei mercati primo dei quale si posiziona alla data del 13 Settembre.

C) Aspetti di ordine tecnico e ciclico sulla lettura del quadro dei mercati finanziari C-3).Riscontro del cluster di 63 sessioni su mercato americano e di 33 sessioni

In questa sezione si vuole fare un passo in avanti nella ricerca di altri comportamento ciclici importanti utili anche ai fini di individuare il posizionamento temporale di prossimi cluster al raggiungimento dei quali i mercati azionari mondiali

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potrebbero mettere a segno inversione di trend importanti e utili per una gestione operativa delle posizioni sui mercati azionari. Il ciclo che mi pare meglio interpretativo delle dinamiche registrate dare i mercati azionari grosso modo negli ultimi 2 anni è quello a 33,6/33 sessioni di mercato che trova una significa applicazione sia sull'indice MSCI valute di origine di Figura C-3–1 sia sull'indice MSCI Nord America di Figura C-3–2. La differenza minimale del comportamento ciclico da 33,6 a 33 sessioni di mercato: 33,6 applicato all'indice MSCI valute di origine contro 33 sessioni di mercato applicato all'indice MSCI Nord America, poggia sul fatto che il mercato azionario americano presenta un numero di sessioni con mercato azionario chiuso mediamente superiore rispetto alle festività dell'insieme dei mercati azionari mondiali. Per questo motivo l'interpretazione simile comportamento ciclico richiede una frequenza leggermente inferiore misurabile appunto in 33 sessioni per il mercato americano contro 33,6 giorni per l’insieme dei mercati azionari mondiali. Questa osservazione è utile anche per un'altra ragione più di ordine pratico. Essa si basa sulla rapidità di sviluppo della azione correttiva sviluppatosi appunto dal 20 Febbraio al 23 Marzo la quale non ci permette di individuare in maniera incontrovertibile se considerare come un importante punto di svolta del ciclo primaverile il massimo del 23 Febbraio o non piuttosto il successivo punto di minima del 23 Marzo. Apparentemente è un problema di poco conto ma credo che fino a che non si prenderà atto di riscontri ciclici al momento non palesi che accreditano la prevalenza informativa del massimo del 20 Febbraio contro il minimo del 23 Marzo o non piuttosto l’incontrario, si dovrà continuare a porre attenzione sia al comportamento ciclico che vede importante il massimo del 23 Febbraio come descritto sull'indice MSCI valute di origine di Figura C-3-1 o non piuttosto minimo del 24 23 Marzo come descritto in merito all'indice MSCI Nord America di Figura C-3–2. In virtù della importanza attribuibile al mercato azionario americano anche nel condizionare i momenti di inversione ciclica, attualmente considero come maggiormente significativo quale punto di inversione il minimo del 23 Marzo. Un rilevante contributo su questo fronte di comportamento ciclico scaturisce dall'esame del mercato azionario americano interpretato dall'indice MSCI Nord America il quale tende al riscontro di importanti cicli di 252 sessioni (praticamente un anno solare) e suoi frattali a 63 sessioni e il riscontro del minimo del 23 Marzo e il massimo recente dell’8 Giugno in prossimità dei relativi cluster temporali di questo ciclo a 63 sessioni e a 33 sessioni delle figure C-3-4, C-3-5 e C-3-6 5 potranno aiutare a individuare prossimi in momenti di verosimile inversione della trend dei mercati primo dei quale si posiziona alla data del 13 Settembre.

C-4) Analisi Chartistica Algoritmica dell’Indice indice MSCI nelle valute di origine C-5) Analisi Chartistica Algoritmica di indici del mercato azionario americano C-6) Analisi Chartistica Algoritmica su altri Indici di mercati azionari

In questa sezione si richiamano alcune consueti grafici di Analisi Chartistica Algoritmica volti alla individuazione di situazioni di ipervenduto o di ipercomprato che emergono dalla applicazione dell'Analisi Chartistica non lineare a taluni indicatore algoritmici quali l’importante e comune indicatore RSI. In questa analisi applico indicatore RSI a 14 sessioni di lavoro a 72 sessioni (rispondente grosso modo a un ciclo di 14 settimane); su orizzonte temporale di lungo periodo applico l’indicatore RSI a 14 settimane su grafici elaborati con Time Frame settimanale. Non ritengo in questo momento necessario sviluppare considerazioni dettagliate sui singoli grafici qui presentati preferendo esporre in questa sezione e nelle successive due solo sintetiche riflessioni sui contenuti più significativi che si vanno via via presente presentando sui mercati. L’eventuale aggiornamento di questa analisi in futuro, (ad esempio ad inizio di Ottobre) ovviamente evidenzierà possibili situazioni di ipercomprato o di ipervenduto del tutto diverse da quelle del momento (e che sono state commentate nei singoli lavori di analisi settimanale e giornalieri)

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D) Situazione tecnica e prospettica di aggregati di mercati D-1).Mercato del reddito fisso

1) Future T Bond 2) Future Bund 3) Future BTP 4) Spread Rendimento BTP-Bund

D-2).Mercato valutario 1) Indice Assoluto del Dollaro 2) Rapporto di cambio Euro-Dollaro 3) Rapporto di cambio Yen-Dollaro

D-3).Mercato delle commodity 1) Indice CCI delle commodity 2) Oro 3) Argento 4) Petrolio Brent 5) Petrolio Crude WTI

D-4).Indici MSCI dei mercati azionali mondiali 1).Indice MSCI nelle valute di origine 2).Indice MSCI World in dollari 3).Indice MSCI All Country

D-5).Mercato azionario americano 1).Indice MSCI Nord America 2).Indice Dow Jones 3).Indice Nasdaq 100 e Nasdaq Composite 4).Titoli del mercato Nasdaq 5).Indice Russell 2000 6).Indice NYSE 3000 7).Indice SP 500

D-6).Mercato azionario europeo 1).Indice MSCI Europe 2).Indice Stoxx 600 3).Indice Eurostoxx 50 4).Indice DAX 5).Indice FT 100 6).Indice MSCI Italy e FTSE MIB

D-7).Altri mercati azionari 1).Indice MSCI Pacific 2).Indice Topix e Nikkei 3).Indice Hang Seng e Nikkei 4).Indice MSCI Paesi Emergenti

D-8).Indici settoriali europei 1).Indice Eurostoxx Bancari e FTSE.IT Bank 2).Indice Eurostoxx Oil And Gas e FTSE.IT Oil and Gas 3).Indice Eurostoxx Auto e FTSE.IT Auto 4).Indice Eurostoxx Tecnologici e FTSE.IT Tecnologici

In questa ultima sezione ripropongo in modo ordinato i grafici ritenuti maggiormente importanti per percepire il quadro tecnico dei singoli mercati e che sono stati oggetto di analisi nelle recenti settimane. Come fatto in merito ai grafici di Analisi Chartistica Algoritmica, anche i grafici di questa sezione non ritengo in questo momento necessario sviluppare considerazioni dettagliate sui singoli grafici qui presentati. L’eventuale aggiornamento di questa analisi in futuro, (ad esempio ad inizio di Ottobre) ovviamente evidenzierà situazioni tecniche ben lontane da quelle attuali e che potranno essere percepite con il ricorso a queste tecniche di analisi). Ps; Per economia di spazio si è cercato di non riproporre in questa sezione grafici esaminati e commentati nelle precedenti sezioni.

Quanto contenuto nel presente documento ha valore meramente illustrativo della efficacia previsionale e segnaletica delle Evolventi Paraboliche applicate ai Mercati Finanziari e né l’Autore né la Società TK Trading Knowledge si assumono alcuna responsabilità su eventuali danni in cui i Lettori possano incorrere seguendo quanto qui indicato, così come in altri elaborati previsionali della Società TK Trading Knowledge quali TK’s Sentiment

Outlook, TK’s Update e TK’s Tableau de Bord o nell’utilizzo dei Prodotti Software OR-Parvol , ParVol-32 , ParVol-Suite , ParVol-TS , e PoiFig .

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