Tizzano PSC REL 07 - comune.tizzano-val-parma.pr.it · Monchio delle Corti, Palanzano, Tizzano Val...
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Provincia di ParmaRegione Emilia Romagna
Monchio delle Corti, Palanzano, Tizzano Val Parma
luglio 2013
P.s.C.Piano strutturale comunale
RElAZioNE Di iNQuADRAMENTo ARCHEologiCoCoN sCHEDE Di siTo E sEgNAlAZioNi
PiANo sTRuTTuRAlE CoMuNAlE AssoCiATo
Comune di Monchio delle Corti
Comune di Palanzano
Comune di Tizzano Val Parma
Comunità Montana unione Comuni Parma Est
PsC_REl_07.2
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����� ���� ��������� ������������������ Simona Acerbis Fabio Ceci Martina Zucconi Federica Valenti Vanessa Passalacqua Componente geologica e sismica Enrico De Francesco Cristiano Ceccato Componente forestale Silvia Agazzi Componente ambientale Matteo Olivieri - ARPA Parma Angelo Allodi Componente naturalistica Chiara Alessandrini
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������ ������� ��ABACUS s.r.l. a socio unico: Cristina Anghinetti Dario Botti Erica Ferrari Francesca Sbarra
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������������ Michele Coppini Rita Rozzi Giulia Carbognani
COMMITTENTE: COMUNITA’
MONTANA UNIONE COMUNI PARMA EST per conto del COMUNE DI
TIZZANO VAL PARMA
SOPRINTENDENZA:
Archeologica dell’Emilia Romagna
PSC_REL_07.2 PROTOCOLLO ABACUS: 356
Comune
Tizzano Val Parma
Provincia
PR
FOGLIO
1 di 22
CODICE FILE POSIZIONE FILE 356-00 RELAZIONE
356-5/01 SCHEDE SEGNALAZIONI
ESECUTORE COMMITTENTE SOPRINTENDENZA
ABACUS s.r.l. a socio unico:
Dott.ssa Cristina Anghinetti
Dott.ssa Francesca Sbarra
COMUNITA’ MONTANA UNIONE COMUNI PARMA
EST per conto di COMUNE DI TIZZANO
VAL PARMA
Soprintendenza Archeologica dell’Emilia Romagna
File mod.: PSC Tizzano File doc.: 356/00
ABACUS s.r.l. a socio unicoABACUS s.r.l. a socio unicoABACUS s.r.l. a socio unicoABACUS s.r.l. a socio unico cap. soc. € 20.000,00 i.v.cap. soc. € 20.000,00 i.v.cap. soc. € 20.000,00 i.v.cap. soc. € 20.000,00 i.v.
Sede: via Emilia Ovest n. 167Sede: via Emilia Ovest n. 167Sede: via Emilia Ovest n. 167Sede: via Emilia Ovest n. 167 San Pancrazio 43126 PaSan Pancrazio 43126 PaSan Pancrazio 43126 PaSan Pancrazio 43126 Parrrrmamamama
tel./ fax 0521.673108tel./ fax 0521.673108tel./ fax 0521.673108tel./ fax 0521.673108 P.I. P.I. P.I. P.I. –––– C.F. 02343500340 C.F. 02343500340 C.F. 02343500340 C.F. 02343500340
Relazione d’inquadramento archeologico
con schede di sito e segnalazioni
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INDICE
Relazione d’inquadramento archeologico........................................................1
con schede di sito e segnalazioni ....................................................................1
1 PREMESSA ...............................................................................................3
1.1 Quadro normativo....................................................................................3 1.2 Fasi operative ..........................................................................................3 1.3 Schedatura ..............................................................................................4
2 INQUADRAMENTO GEOLOGICO E GEOMORFOLOGICO ..............................5
3 INQUADRAMENTO STORICO ARCHEOLOGICO ..........................................6
3.1 Preistoria e Protostoria............................................................................6 3.2 Età Romana .............................................................................................6 3.3 Età Medievale – Rinascimentale - Moderna..............................................7
4 ANALISI TOPONOMASTICA ......................................................................9
5 CAPOLUOGO E FRAZIONI – ANALISI ARCHEO-STORICA ....................... 12
5.1 Tizzano capoluogo .................................................................................12 5.2 Frazioni e località ..................................................................................13
6 CATASTI CESSATI .................................................................................. 18
7 BIBLIOGRAFIA....................................................................................... 19
8 RICOGNIZIONE...................................................................................... 20
9 ANALISI FOTO AEREE ............................................................................ 20
10 CONCLUSIONI........................................................................................ 21
11 ALLEGATI AL TESTO............................................................................... 22
11.1 Schede segnalazioni ..............................................................................22
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1 PREMESSA
1.1 Quadro normativo
Il presente studio intende affrontare la valutazione del rischio archeologico nell’ambito del Documento Preliminare del Piano Strutturale Comunale (PSC) del comune di Tizzano (PR). In generale il PSC definisce gli assetti, le condizioni e le opzioni possibili nella scelta degli interventi di trasformazione, rispettando l’esigenza della sostenibilità ambientale e identificando le permanenze geografico-storico-ambientali e dei relativi vincoli di tutela, spesso senza fare riferimento all’ambito archeologico. In realtà la pianificazione mira a recepire nelle azioni del Piano Strutturale le direttive del Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (PTCP), il cui art. 16 delle norme di attuazione individua diversi piani d’interesse archeologico. Pertanto per la stesura di uno studio ormai indispensabile e comunque richiesto dalla Direzione Regionale per i Beni Culturali, che identifichi le presenze archeologiche (Carta archeologica) e che possa individuare le aree a rischio (Carta del rischio archeologico), possiamo partire dal suddetto articolo, suddividendo generalmente i territori comunali in:
- zone ed elementi d’interesse storico-archeologico: aree di accertata e rilevante consistenza archeologica;
- zone ed elementi d’interesse storico-archeologico: aree a elevato rischio archeologico;
- zone ed elementi d’interesse storico-archeologico: aree a medio rischio archeologico;
- zone ed elementi d’interesse storico-archeologico: aree a basso rischio archeologico
- zone di tutela della struttura centuriata, elementi della centuriazione; Il presente studio nasce dunque dall’interesse particolare e dalla sensibilità del Comune stesso verso una sostenibilità del Piano nei confronti del patrimonio archeologico territoriale. 1.2 Fasi operative
L’articolazione dello studio, che rispecchia la sequenza delle attività operative svolte, può essere così schematizzata: 1) Inquadramento territoriale 2) Ricerca bibliografica e d’archivio, sia nelle biblioteche e archivi di Musei e Soprintendenze (rinvenimenti archeologici editi e inediti), sia negli archivi Comunale e di Stato, soprattutto per quanto concerne la cartografia e i cosiddetti catasti cessati. 3) Analisi dell’ambiente antropico antico, che valuta il contesto geomorfologico, il mutamento del paesaggio e le modalità del popolamento dalla preistoria al medioevo e oltre. 4) Ricognizione sul territorio al fine di localizzare eventuali preesistenze architettoniche che potrebbero, a seguito di ristrutturazione / restauro, portare al rinvenimento di strutture d’interesse archeologico.
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5) Ricognizione sul territorio al fine di localizzare eventuali spargimenti di materiali archeologici nei campi a seguito di arature, piantumazioni, realizzazione drenaggi, ecc. 6) Analisi della fotografia aerea 1.3 Schedatura
Al termine della ricerca i siti conosciuti sono stati cartografati con simbologie e colori differenti secondo le epoche (dal Paleolitico all’età Moderna) e gli esiti dell’indagine sono confluiti in schede normalizzate in un database, così redatte: NUMERO PROGRESSIVO:
corrisponde a quello indicato nella Tavola Archeologica (PSC_CT_07.3)1. DATI AMMINISTRATIVI E LOCALIZZAZIONE GEOGRAFICA: Provincia Comune Frazione Località: denominazione della località in cui è situato il sito. Toponimo: indica, se possibile, il toponimo del sito. Nei siti urbani la voce è modificata con la specifica via/piazza. Dati cartografici: riferimento topografico alla CTR, o all’IGM o ai Mappali. Geomorfologia: pianura, dosso, ecc. Destinazione d’uso: area agricola, cortiliva, ecc. Vincoli esistenti: indica se il sito è sottoposto a vincoli ai sensi del D.lg. 42/04 e s.m. DATI IDENTIFICATIVI: Tipologia del ritrovamento: indica la categoria tipologica alla quale può essere riferito l'oggetto della scheda (es. necropoli, abitato, tomba isolata, materiale sporadico, paleosuolo, ecc.). Descrizione: riporta in forma sintetica la descrizione del ritrovamento. Cronologia: indica il periodo (es.: età del Ferro, età Medievale). Ove sia possibile si fornisce una datazione puntuale. Grado di ubicabilità: indica il grado di affidabilità nel posizionamento del sito (non ubicabile, incerto, approssimativo, certo); il dato può variare sensibilmente soprattutto in relazione all’epoca del rinvenimento. Anno di rinvenimento: si riporta l’anno o gli anni in cui il sito è stato scoperto o scavato o pubblicato. Modalità di rinvenimento: si indicano le motivazioni o le circostanze che hanno costituito la causa del recupero (es. rinvenimento fortuito, scasso per lavori agricoli, scavo archeologico, ecc.). NOTIZIE D’ARCHIVIO BIBLIOGRAFIA
1 D’ora in avanti indicata anche come Tavola.
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2 INQUADRAMENTO GEOLOGICO E GEOMORFOLOGICO
Dal punto di vista morfologico il territorio del comune di Tizzano Val Parma è
situato nell’area del medio-alto Appennino, in sinistra del torrente Parma, e culmina
a sud con il complesso del Caio, in confine con i comuni di Corniglio e Palanzano e
la cui vetta raggiunge i 1580 m. Il territorio, in buona parte boscato, si presenta
con altimetrie che vanno in media dai 500 ai 1000 m.s.l.m. (814 per il capoluogo,
che occupa un dosso lungo lo spartiacque che separa il bacino idrografico del T.
Parma da quello del Parmossa), e comprende le frazioni e località di Albazzano, S.
Pietro, Reno, Anzolla, Carpaneto, Costa, Casola, Antognola, Rusino, Moragnano,
Musiara, Lagrimone, Carobbio, Schia e Capriglio. Per un’approfondita ricerca sulla
geologia del suolo, si rimanda alla parte geologica2 dell’elaborato generale in cui
questa relazione è inserita, ricordando la propensione, per il popolamento antico, di
attestarsi in aree di terrazzi fluviali e paleofrane assestate3 (dove il terreno è
generalmente morbido e ricco d’acqua), o su speroni rocciosi o comunque
dominanti il territorio circostante, al fine di un maggior controllo della viabilità e dei
confini.
2 Per quanto concerne la parte geologica all’elaborato ha collaborato attivamente la dott.ssa Geol. Federica Valenti. 3 Per una trattazione sulle tipologie insediative in ambito montano vedasi: CATARSI 2009, pp. 469-471.
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3 INQUADRAMENTO STORICO ARCHEOLOGICO
Come per le altre zone montane, anche in questo caso la ricerca archeologica è
stata, per diversi motivi (minori infrastrutture e opere di urbanizzazione, maggiore
difficoltà nel controllo del territorio, ecc.), più limitata rispetto a quella condotta
negli anni in collina e pianura: ciò nonostante negli ultimi tempi i dati di cui siamo
in possesso si stanno incrementando, fornendoci il quadro di un carico antropico un
tempo impensabile se rapportato ad un ambito di alta collina - montagna. Anche se
non sempre confortati da indagini stratigrafiche, studi e ricognizioni portano alla
conoscenza di “siti” spesso ipotizzabili attraverso lo studio della geomorfologia
antica, siti che occupano alture, paleofrane, terrazzamenti e fondo valli. Oltre a
materiali in affioramento e resti di edifici come castelli, chiese e residenze di
pregio, altre testimonianze del popolamento e utilizzo del suolo succedutosi nel
tempo ci vengono dall’analisi della viabilità e dei toponimi, analisi attuabile
attraverso lo studio delle fonti, in primis, se disponibili, gli atti pubblici e privati e la
cartografia antica.
3.1 Preistoria e Protostoria
Nell’area di competenza di questo studio la ricerca sulle fonti inedite (archivio della
Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia Romagna) ad oggi attesta per il
lungo periodo della preistoria solo cinque segnalazioni di ritrovamenti ascrivibili
genericamente all’età del Bronzo: in località Femminatiche, presso Albazzano e a
Monteremo, presso i resti del castello di Tizzano, a Ca’ Bottazzo di Moragnano
(Schede 1, 2, 4, 5, 7)4. Per l’età del Ferro unica segnalazione è un ritrovamento
sporadico sempre a Monteremo (Scheda 31)5.
3.2 Età Romana
4 DE MARCHI 2003, pp. 146-148, 152; p. 99; pp. 95-96; pp. 98-99; p. 97. 5 DE MARCHI 2005, pp. 115-116
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Sempre ad Albazzano, Bottazzi segnala, a sud dell’abitato, la presenza di resti
riferibili ad un abitato d’età romana non precisamente ubicabile (Scheda 3)6,
mentre Bacchini localizza nella medesima frazione ma in località Chiastrella un
esteso ma scarso affioramento di embrici romani in aratura (Scheda 6). Come si
vede anche in questo caso le segnalazioni si riferiscono a ritrovamenti sporadici,
che pur attestando un popolamento della zona, non ci forniscono per ora indicazioni
precise su aree e tipologie abitative.
3.3 Età Medievale – Rinascimentale - Moderna
Di questi secoli (vedi oltre), sono testimonianza in primis il castello e la chiesa di
Tizzano (Schede 8, 9), la chiesa di Moragnano (Scheda 10) e la torre di Rusino
(Scheda 11) - tutti siti in cui sono state attivate indagini archeologiche più o meno
esaustive -, nonché i numerosi edifici (civili e sacri) la cui fondazione può essere
fatta risalire anteriormente al XIX secolo (Schede 16-30, 32, 34, 36). Non
dimentichiamo in ogni caso che anche edifici d’età contemporanea possono essere
oggetto di tutela. Alle segnalazioni d’età medievale va aggiunto il borgo di Sciola
(scheda 37), dove, su richiesta del Dipartimento di Archeologia dell’Università di
Bologna, accolta dal MiBAC, sono stati effettuati, pochi anni or sono, scavi in
concessione.
Di fronte alla scarsità di segnalazioni e studi, possiamo ricavare un buon numero di
notizie dalla toponomastica, sia di località e insediamenti isolati che di luoghi
naturali. Nei primi i dati forniti dal toponimo attestano spesso la tipologia abitativa
che si è prodotta nel tempo, nei secondi possiamo o leggere le tracce di qualcosa
che è completamente scomparso o si è ridotto talmente di dimensioni da essersi
trasformato in un semplice retaggio mnemonico, oppure verificare il mutamento
che l’uomo, nei secoli, ha portato al paesaggio. Ne sono esempio termini quali
castello, castellazzo, castellaro, dati ad un monte o ad un campo, che rimandano
con buona probabilità alla presenza di una struttura fortificata oggi scomparsa,
mentre in alcuni casi di quella struttura restano labili tracce o segni tangibili, come
avviene per il castello di Tizzano, già in parte esplorato archeologicamente
6 BOTTAZZI 1984.
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(Scheda 8) e per il quale, sia per le notizie relative alla sua storia sia per i risultati
dell’indagine archeologica legata alla sua ristrutturazione, si veda oltre (capitolo
5.1). Sembra che presso Tizzano sorgesse un altro castello, sulla sommità del
“monte Pisterlo” o “Pisterna”, “a pochi metri dalla Pieve”7 (vedi oltre), castello di
cui resterebbe memoria in alcuni scritti (non del tutto attendibili) e nel toponimo
Castél.
Altre residenze fortificate punteggiavano il territorio: la rocca di Rusino, la bastia di
Moragnano, la torre di Lagrimone.
Rocca di Rusino, detta di Belvedere (Scheda 11): oggetto di un recupero
strutturale - nel secolo scorso - e di un controllo archeologico (purtroppo attuato
solo dopo la fine dei lavori e che pertanto ha interessato solamente i materiali di
risulta e le strutture messe in luce con lo svuotamento di alcune stanze da detriti),
la rocca è datata agli inizi del 1400, periodo di dominio di Ottobono Terzi8. Nel
1409 era già occupata da Odoardo Pallavicino e subì anch’essa i danni della “Guerra
di Parma” nel 1551, quando Camillo Rossi la espugnò decretando l’inizio del suo
abbandono.
Bastia di Moragnano (scheda 38): individuabile nell’odierna Corte Chiastra, se
ne hanno notizie certe nel 1509, come possesso della famiglia dei Da Belvedere,
della frazione dei Pallavicino. Circondata da una tagliata, fu in mano ai Da
Belvedere fino al 1577, anno in cui morì l’ultimo discendente. Oggi, dopo alterne
vicende, una strada taglia in due la bastia, scavalcando un passaggio interno che
divideva la torre dal pozzo9.
Torre di Lagrimone (Scheda 28) anch’essa certamente edificata prima del 1509,
quando fu data alle fiamme, sarà in seguito ricostruita e nei secoli molto
rimaneggiata10.
7 CAPACCHI 1997, pp. 40-41. 8 CAPACCHI 1997, pp. 22-24. 9 CAPACCHI 1997, p. 25. 10 CAPACCHI 1997, pp. 25-26
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4 ANALISI TOPONOMASTICA
Come abbiamo detto la testimonianza dell’antropizzazione del territorio ci viene in
buona parte dai toponimi (inseriti in Tavola archeologica insieme alle
segnalazioni)11:
- Agola: la località, nel secolo scorso ancora indicata in cartografia come “L’Agola”,
si identifica con il Lacore (dal longobardo lakar o dal goto ligs), citato nel 103812.
- Albazzano: prediale, forse da Albicius o Albatius. Potrebbe essere la Villam de
Albarano citata in un atto del 98913, in una copia del quale si legge “Albazano”14.
- Anzolla: possibile prediale in –ola da Antius15.
- Caio (Monte): potrebbe derivare da Callium, su radice prelatina (forse ligure) –
cal, ad indicare un pendio scosceso, ma anche dal longobardo gahagi (luogo
recintato o ad uso particolare, bandita), come Caio a Bomarzo (VT). La ecclesia
Sancti Mathei de Callio, probabile hospitale sulla via di crinale che collegava,
attraverso il passo del Ticchiano, Corniglio (e quindi Tizzano), a Monchio, è citata
nel 1144, ma non si è certi corrisponda al monastero menzionato nel 1230 nel
Rotulos Decimarum. L’attuale cappella è sita in comune di Palanzano16.
- Capoponte: probabilmente recente e in origine “Cò di Ponte”; la località,
evidentemente legata al ponte sul torrente Parma, compare su una mappa
catastale del 182317.
- Carobbio: dal latino quadruvium per quadrivium (incrocio di strade),
documentato nel 995 come Quadrubio nel 995, ma cinque anni dopo già come
Carubio18.
- Groppizioso: connesso a groppo, forse come aggettivo derivato da (Locus)
*groppiciosus19.
11 Per l’analisi toponomastica sono stati utilizzati principalmente: PELLEGRINI 1994; BARUFFINI 2005. 12 BARUFFINI 2005, p. 3. 13 DREI 1931, p. 233. 14 BARUFFINI 2005, p. 3. 15 BARUFFINI 2005, p. 5. 16 BARUFFINI 2005, p. 26. 17 ASP, Catasto cessato, Tizzano B1: BARUFFINI 2005, p. 30. 18 BARUFFINI 2005, p. 31.
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- Gubinaria: sembrerebbe da mettere in relazione con l’etnico Iguvium (da cui
anche Gubbio), presente nelle Tabulae Iguvinae (testi umbri)20.
- Isola: il toponimo, assai diffuso, può indicare tanto una fattoria isolata quanto un
terreno o un centro abitato circondato completamente dalle acque (di norma nella
bassa pianura o lungo il Po) o posto in anse di torrenti che forse un tempo potevano
cingerlo da ogni lato. La prima menzione potrebbe essere del 927, più facilmente
quella del 10-10-999 che la cita insieme a “Antisica, Catabiano, Isola, Ferraio…..”.
La prima notizia, secondo il Baruffini,21 potrebbe essere del 927, se ipotizziamo sia
questa l’Insula inclusa nel privilegio concesso da Ugo di Provenza ai canonici di
Berceto, come d’altra parte lascerebbe supporre l’inserimento, nella concessione,
anche della vicina Mattaleto; certamente è la località in cui nel 999 esistevano
pertinenze di beni venduti in Antesica.
- Lagrimone: forse legato anch’esso al longobardo lagar o al goto Lagariman,
andronimo ricordato da Ammiano Marcellino22.
- Moragnano: prediale, da gentilizio Moranius; per la sua pertinenza alla
podestaria di Belvedere vedasi Musiara23.
- Musiara: Forse da un preromano (gallico?) *mosa, ad indicare un luogo
paludoso, largamente utilizzato nel lessico agrario medievale. Il suffisso -aria per la
consueta anticipazione della i, di norma indica la derivazione da zoonimo che
potrebbe essere mus: “topo”24. Con Lalatta, Vezzano, Groppizioso, Treviglio e
Moragnano apparteneva alla vecchia podesteria di Belvedere (Rusino) 25.
- Reno: quasi certamente connesso ad un idronimo analogo al celto-gallico renos
(fiume); l’attuale denominazione risulta per la prima volta in un diploma del 1387
dell’imperatore Venceslao, che concede in feudo ai Terzi alcune terre in Reno.
Secondo alcuni autori anticamente era detto la “Vacaritia” (casa di vaccari) 26, che
19 BARUFFINI 2005, p. 75. 20 BARUFFINI 2005, p. 76. 21 DALL’OLIO 1975, p. 196, BARUFFINI p. 79. 22 BARUFFINI 2005, p. 81. 23 BARUFFINI 2005, p. 99. 24 BARUFFINI 2005, p. 101. 25 CAPACCHI 1997, p. 22-24. 26 BARUFFINI 2005, p. 128, FALLINI et al. 2006, p.86 e app. p. 34. .
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fu donata tra il 1005 ed il 1015 dal vescovo Sigefredo II al monastero di S. Paolo di
Parma27.
- Rusino: forse collegabile all’andronimo longobardo Rozo, Roza o Ruso; l’assenza
di documentazione antica non consente una risposta precisa. Un Rusi esisteva ad
esempio nel sec. X nella zona tra Vicofertile ed il Taro28.
- Tizzano: prediale da gentilizio Titius29.
Altri toponimi ci attestano:
- morfologia dei luoghi: Boschetto (così come Bosco nel lessico agrario
altomedievale designa in genere un appezzamento non molto ampio di piante
cedue, a piccolo e medio fusto), Pianestola (evidentemente composto di planus: da
planitiula, piccola pianura), Cereto, Costa (fianco del colle o del monte, pendio:
documentatissimo, in genere specificato da andronimo, caratteristiche del terreno,
ecc.), Groppo e Groppizioso (dall’altotedesco *krupa, con il significato di monte),
Carpaneto (fitotoponimo da carpino), .
- insediamenti e utilizzo del suolo: Vignacce, Casola (casetta, capanna:
diminutivo di casa, documentato nel 100030), Madurera (dal latino *materiaria, da
materies, legname da costruzione o da lavoro), Capriglio (da zoonimo capriculum,
allevamento, pascolo di capre: per i pascoli sono tipiche le formazioni con –ile, -ilia,
-ilio).
27 DALL’OLIO 1975, p. 197. 28 BARUFFINI 2005, p. 135. 29 BARUFFINI 2005, p. 135 30 DALL’OLIO 1975, p. 198.
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5 CAPOLUOGO E FRAZIONI – ANALISI ARCHEO-STORICA
Il capoluogo31, nonché frazioni e località del territorio comunale, conservano edifici
che sono stati oggetto di indagini archeologiche, spesso non esaustive, o che
potrebbero, in caso di ristrutturazioni e/o restauri, mettere in luce preesistenze
d’interesse archeologico: l’elenco che segue non è naturalmente esauriente, in
quanto costruzioni anche recenti potrebbero essere sorte su insediamenti e/o
stratigrafie di epoche precedenti. Si allegano anche i risultati di alcuni saggi
preliminari effettuati presso l’abitato di Reno in un’area da adibirsi a produzione di
energia elettrica da fonti rinnovabili.
5.1 Tizzano capoluogo
Castello (Scheda 8). Sorto a controllo dello spartiacque tra le valli Parma e
Parmossa e della cosiddetta “Via del Sale”, a rappresentare un baluardo strategico
per il controllo delle vie commerciali che collegavano parmense e lunigiana
attraverso il valico dove sorgeva l’abbazia dei Linari, della località di Tizzano si
hanno notizie a partire dall’XI secolo32. L’importanza del borgo, citato già nel 991,
in una vendita al diacono Raimbaldo33, incentrato sulla piazza mercantile, esistente
almeno dal XV-XVI secolo (sul cui margine fu eretta, nel ‘500, la prima chiesa
dedicata alla Madonna del Rosario34), è confermata dagli Statuti stesi nel 1309,
anche se del castello vero e proprio non si hanno citazioni importanti prima del XIV
secolo.
Le notizie, non sempre certe, ci dicono che fu temporanea dimora di Giberto da
Correggio sul finire del 1200, per poi passare ai Terzi (dalla seconda metà del
trecento fino alla morte di Ottobono), ai Fieschi, (che si insediano nel Castello e
nella rocca di Ballone proprio alla morte di Ottobono), nuovamente ai Terzi che ne
rimangono padroni fino all’inclusione di Parma nei domini sforzeschi (1448), quando
31 Per notizie sul capoluogo, CERVI 1987, pp. 238-241. 32 CERVI 1987, p. 241; CAPACCHI 1997, pp. 39-40. 33 DREI 1931 p. 239. 34 oggi nel suo aspetto della fine del XVIII secolo, così come per il campanile, conserva un portale più antico, databile forse al secolo XVI, a sancirne la prima edificazione.
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Francesco I Sforza vi insediò i Da Contrado, che vendettero il castello ai Pallavicino.
Alcuni anni dopo la morte di Rolandino fu occupato da Pier Luigi Farnese,
subentrando poi il Duca Ottavio. L’edificio subì quindi, nel 1551, le incursioni
dell’esercito di Don Ferrante Gonzaga e il successivo smantellamento.
Nel 1650 il feudo di Tizzano passò ai Doria di Genova e poi ai Venturi. Danneggiato
e in parte inutilizzabile il castello fu comunque la residenza ufficiale del giusdicente
del feudo che però ne mantenne in uso solo un corpo di fabbrica a cui si affianca il
torrione che sulla cima aveva una campana e a piano terra le prigioni.
Il terremoto del 1834 provocò la caduta dell’ala nord e la parte alta del lato est
della torre.
Oggi restano le mura perimetrali, la torre mutila e una stanza con volta a botte,
restaurate nel 2002-2003 ed oggetto di un’indagine archeologica, non esaustiva,
diretta dalla Soprintendenza dell’Emilia Romagna35, legata al progetto di “scavo e
restauro dell’antico Castello di Tizzano Val Parma” inserito nel più ampio
programma promosso dall’Amministrazione Comunale di Azioni per Valorizzazione
turistica e ambientale del territorio comunale. L’indagine, avviata tenendo presente
i rilievi del Cusani, ha permesso di mettere in evidenza l’effettiva estensione della
rocca36.
Nei pressi sorgeva un “oratorio in arce Tizani”, dei santi Giorgio e Bartolomeo, fatto
erigere nel 1476, sappiamo che esso risultava distrutto nel 1714 (visita pastorale
Mons. Marazzani). Ricostruito nel 1762 è menzionato nella vista Petturelli nel 1762
come dei Santi Giorgio e Bartolomeo “dictus della Rocchia”, poi scomparso37.
Palazzo Comunale. Edificato nella seconda metà del 1800.
5.2 Frazioni e località
Albazzano: sembra che in origine il nucleo centrale del paese fosse situato a nord-
ovest dell’attuale, in località Vignacce, distrutto nel 1500 (chiesa compresa) da un
imponente movimento franoso. Attualmente la frazione conserva una corte, con
chiare caratteristiche seicentesche (compreso un arco in cotto che ne segnala
35 Archivio Museo Archeologico: Tizzano val Parma (PR); Relazione tecnica Scavo archeologico castello di Tizzano Val Parma (scavo GEA 2003; Direzione Scientifica Dott.sa M. Catarsi). 36 CALIDONI et Al. 2009, pp. 218-219.
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l’accesso) e la chiesa di S. Genesio, con struttura almeno del 1700, visto che tra
1716 e 1722 venne ampliata l’abside. La chiesa antica (Scheda 19) è citata nelle
Rationes Decimarum del 1230 come dipendente dalla pieve di Tizzano38.
Anzolla: Chiesa di S. Giovanni Battista, già parrocchiale nel 1564, l’interno è
databile alla fine del 1600 (Scheda 27).
Capoponte: della frazione si è detto, ma va sottolineato che sulla displuviale che
separa il Parma dal Parmossa, sorge Sciola di Capoponte (Scheda 37), da alcuni
identificata con la località “Ceula” menzionata nel testamento della regina
Cunegonda dell’835, da altri con la Zeola di un inventario del 920 del monastero
reggiano di San Tommaso. Il toponimo d’altronde deriva dal latino “cellula” (da
Ceula – seula) chiaramente diminutivo di Cella39 . Nel 2009, nel corso di lavori di
recupero del borgo antico, l’Università di Bologna vi ha condotto uno scavo che ha
messo in luce alcune fondazioni e permesso di recuperare materiale databile tra XII
e XV sec. Molto probabilmente alcuni elementi, come in particolare architravi e
piedritti di portali, sono stati reimpiegati negli edifici realizzati in seguito a partire
dal XIV secolo.
Capriglio: oratorio della Madonna della Neve, costruito nel 169040 (Scheda 22).
Carobbio: Chiesa di S. Maurizio, del 1861(Scheda 20)41.
Carpaneto: oggi la chiesa di S. Andrea (Scheda 26) custodisce alcuni arredi che
facevano parte dell’antica chiesa di Cereto (Scheda 36)42.
Casagalvana: Chiesa di S. Michele (Scheda 23), edificata nel 1935, conserva un
fonte battesimale più antico che potrebbe venire da un altro edificio religioso o
essere indice di una precedente costruzione.
Casola: Chiesa di S. Giustina: già elencata nelle Rationes Decimarum del 123043;
sorgeva un centinaio di metri più a nord dell’attuale, edificata nella seconda metà
del 160044 (Scheda 18).
37 CAPACCHI 1997, pp. 39-40. 38 FALLINI et Al. 2006, p. 104, app. p. 32. 39 BARUFFINI 2005, p. 146, TORELLI 1921, App., XCIII, p. 236. 40 DALL’OLIO 1975, p. 219. 41 CIRILLO, GODI 1986, pp.239-240. 42 CIRILLO, GODI 1986, p.237. 43 Ecclesie de casolis que est in plebe Tizani vel Beducii (le decime erano pagate al Monastero di Vallombrosa): FALLINI et Al. 2006, app. p. 36.
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Cereto: è documentata una cappella dedicata a S. Andrea già nel 1230 (Scheda
36)45; scomparsa, viene spostata a Carpaneto, divenuta parrocchiale nel 1564
(Scheda 26).
Costa: sorge qui la pieve (Scheda 9), dedicata a S. Pietro, sulla cima di un’altura
che domina il percorso medio del T. Parma alla sua confluenza con il Parmossa e
che permette una visione molto ampia del territorio circostante: è facile pensare ad
una sua rilevante funzione di controllo e raccordo della viabilità. La prima notizia
certa della chiesa è nell’Ordo Archipresbiterorum Plebium di Sigifredo II (1005)46,
mentre nel rotolo delle decime del 123047, sono elencate le chiese e cappelle su
cui ha giurisdizione: Albazzano, Cereto (vedi sopra), Carobbio, Casola (questa paga
però le decime al monastero di Vallombrosa e a quello di S. Giovanni di Parma, così
come il “Monastero de Caliis”, sempre dipendente dalla pieve di Tizzano ed
identificato con l’Eremo di S. Matteo sul monte Caio48, già citato nel 101549 e oggi
all’interno del territorio comunale di Palanzano). Sembrano invece sottoposte a S.
Vincenzo di Ramiseto Capriglio e a Pieve di Sasso Carpaneto, Antoniano, Anzolla,
Pietta, Madurera, Moragnano50, frazioni di Tizzano. Intorno ai perimetrali della
pieve nel 2011, durante i lavori di consolidamento e adeguamento sismico sono
emerse le tracce di un'area sepolcrale (moderna) in parte già asportata
precedentemente, ma ancora mappata nei Catasti Cessati del 182451.
Groppizioso: Oratorio settecentesco con pianta ad aula e campaniletto a vela
(Scheda 34).
Isola: Chiesa di S. Maria (Scheda 16), già cappella nel 1015, in seguito distrutta
al punto che nel XV secolo si celebrò all’aperto sotto ad una pianta52; l’edificio
odierno, recente non è detto ricalchi quello antico.
44 CIRILLO, GODI 1986, p. 240. 45 FALLINI et Al. 2006, app. p. 32. 46 DREI 1928, p. 15, FALLINI et Al. 2006,. p. 104. 47 FALLINI et Al. 2006, app. p. 32. 48 FALLINI et Al 2006, pp. 104-106. 49 PAGANUZZI – ROZZI 1999, pp. 39-41. 50 GRECI 2005, Cartografia fuori testo 51 Archivio Museo Archeologico: Controllo Archeologico in corso d'opera, Tizzano Val Parma, Loc. Costa, Pieve di San Pietro (scavo Abacus 2011; Direzione Scientifica Dott.sa M. Catarsi). 52 DALL’OLIO 1975, p. 197.
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Lagrimone: torre ad alta scarpa, già citata, edificata prima del 1509, quando fu
data alle fiamme (Scheda 28), oggi secondo le fonti vi è reimpiegato un portale da
Rusino.
Madurera: La Capella de Madurera, dipendente dalla Pieve di Sasso, è
documentata nel 123053. La chiesa attuale di San Lorenzo in località Pratolungo è
invece del 1925(Scheda 24)54.
Moragnano: Chiesa di S. Giuliana (Scheda 10): secondo una memoria graffita
l’edificio sarebbe stato eretto nel 1100 e rinnovato in epoche successive (1340,
1626, 1658); conserva infatti tracce altomedievali in particolare nell’abside. Altri
graffiti, datati, si ritrovano ad esempio nel portale reimpiegato a destra (1274),
sotto una monofora laterale (1443), ecc. In ogni caso, come detto, la chiesa
compare nel Rotulos decimarum del 1230 come dipendente da Pieve di Sasso55. Lo
scavo archeologico resosi necessario nel 2007 a seguito di lavori di ristrutturazione,
per quanto non abbia interessato tutta l’area interna e non abbia toccato il
terrazzamento, in parte artificiale, su cui sorge la chiesa, ha permesso l’acquisizione
di importanti dati storici56.
Presso il cimitero sorge l’oratorio - eremitaggio della SS. Trinità (Scheda 29), che
conserva, a lato dell’altare, un’epigrafe funebre con la data del 1567. Altri edifici
storicamente importanti sono la cosiddetta “Casa del Conte” con loggiato,
probabilmente di origine quattrocentesca e in seguito ampiamente rimaneggiata, e
Corte Chiastra (cfr. cap. 3.3).
Musiara Inferiore: Casa Banzi, con portale scolpito del XVII secolo57 e chiesa di
S. Giorgio, databile alla fine del 1600 (Scheda 21) anche se di una prima cappella
sembra si abbiano notizie già nel 149458.
Musiara Superiore: La chiesa di S. Rocco, già oratorio nel 1491, dal 1613 è
parrocchiale (Scheda 25).
53 FALLINI et al. 2006, app. p. 32. 54 DALL’OLIO 1975, p. 219. 55 FALLINI et al. 2006, p. 116 e app. p. 32. 56 Archivio Museo Archeologico: Moragnano (PR), Chiesa di Santa Giuliana, scavo archeologico degli interni, (scavo Studio Archeologia Globale 2007, Direzione Scientifica Dott.sa M. Catarsi). 57 il Dall’Olio lo dice quattrocentesco (DALL’OLIO 1975, p. 216) 58 DALL’OLIO 1975, p. 216.
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Reno: Chiesa di S. Nicola di Bari (Scheda 17): l’attuale è stata edificata tra 1768 e
1773, ma esisteva già una cappella almeno nel 1230, dipendente dalla pieve di
Beduzzo e edificata in località Bore59: un evento franoso sembra aver in gran parte
distrutto sia la chiesa che le case intorno (1765), riedificate non si sa se nel
medesimo luogo.
Presso Reno, preliminarmente alla realizzazione di un impianto fotovoltaico
(Scheda 35), al fine di verificare l’effettiva presenza o assenza di depositi
archeologici nell’area di progetto, è stata prescritta dalla Soprintendenza per i Beni
Archeologici dell'Emilia Romagna, l’esecuzione di indagini dirette mediante saggi di
verifica archeologica effettuati agli inizi del 2012 dalla Società AR/S Archeosistemi.
Le profondità raggiunte dallo scavo hanno permesso di verificare la stratigrafia
presente fino a -1,20-/1,60 metri60.
Rusino: della torre, che sorge non lontano dalle case ma inaccessibile, abbiamo
detto, mentre la chiesa di S. Maria della Neve (Scheda 30) era già oratorio nella
seconda metà del XVI secolo. Nel borgo sorgono anche: un edificio porticato
millesimato (1780), adiacente ad un’altra costruzione con data sul portale interno
(1665), nonché alcune abitazioni che possiamo in ogni caso far risalire al XVII-XVIII
secolo61.
59 FALLINI et al. 2006, p.86 e app. p. 34. 60 Archivio Museo Archeologico PRP/38, sezione scavi: Comune di Tizzano Val Parma (PR) località Reno, Impianto fotovoltaico 878,6 KWP, saggi di verifica archeologica, 2012. (scavo ARS/Archeosistemi, Direzione Scientifica Dott.sa M. Catarsi). 61 CIRILLO, GODI 1986, p.239, CERVI 1987, pp. 218-222.
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6 CATASTI CESSATI
Grazie alla digitalizzazione dei Catasti Cessati è stato possibile analizzare, per le
aree di futura espansione e/o urbanizzazione, l’eventuale presenza di edifici o corpi
di fabbrica, mappati tra il 1823 e il 1826 ma non databili come età di costruzione, e
oggi scomparsi. Questo al fine di evidenziare il rischio di rinvenimento di murature
e/o materiali in occasione di eventuali operazioni relative alla realizzazione di nuove
costruzioni e/o cambio d’uso dei terreni. Sappiamo, infatti, grazie a ripetute
indagini archeologiche, che sovente le strutture preesistenti non venivano abbattute
che negli alzati, seppellendo sotto il vegetativo le fondazioni. Proprio queste ultime
potrebbero quindi venire in luce durante eventuali escavazioni. Le segnalazioni sono
4 (Schede 12-15) e si collocano rispettivamente a: Capoponte loc. Cà Cantini,
Verzume, Groppizioso loc. Chiodo, Groppizioso loc. Ronco Vecchio.
Una segnalazione, relativa a Madurera, estraibile dalla mappa Catastale Storica del
1824 (che riporta nella particella 114 un edificio non più presente già nel PRG degli
anni 90) vede oggi l’areale occupata dalla viabilità (Scheda 33).
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7 BIBLIOGRAFIA
BARUFFINI 2005 = G. BARUFFINI, Dizionario toponomastico parmense, Parma 2005. BOTTAZZI 1984 = G. BOTTAZZI, Dieci anni di ricerche archeologiche in val Parma, in Archivio Storico per le Province Parmensi, XXXVI, Parma 1978. CALIDONI et Al. 2009 = M. CALIDONI, M. C. BASTERI, G. BOTTAZZI, C. RAPETTI, S. ROSSI, M. FALLINI, Castelli e borghi,. Alla ricerca dei luoghi del Medioevo a Parma e nel suo territorio, Parma 2009. CAPACCHI 1997 = G. CAPACCHI, Castelli Parmigiani, Parma 1997. CATARSI 2009 = M. CATARSI, Storia di Parma. Il contributo dell’archeologia, in D. Vera ( a cura di), Storia di Parma, II, Parma romana, Parma 2009. CERVI 1987 = G. CERVI, Guida all’Appennino Parmense, Parma 1987. DALL’OLIO 1975 = E. DALL’OLIO, Itinerari turistici della Provincia di Parma, Vol. I, Parma 1975. DE MARCHI 2003 = L. DE MARCHI, Archeologia della Preistoria tra Parmense e Reggiano. L’Età del Bronzo nelle Valli Parma, Enza e Baganza, Parma 2003. DE MARCHI 2005 = L. DE MARCHI, Archeologia globale del Territorio tra Parmense e Reggiano. L’Età del Ferro nelle Valli Parma, Enza Baganza tra civilizzazione etrusca e cultura ligure, s.n.t., 2005. DREI, 1928 = G. DREI, Le carte degli Archivi Parmensi dei sec. X-XI, Vol II (dall’anno 1001 all’anno 1100), Parma 1928. DREI, 1931 = G. DREI, Le carte degli Archivi Parmensi dei sec. X-XI, Vol I (dall’anno 901 all’anno 1000), Parma 1931. FALLINI et Al. 2006 = M. FALLINI, M. CALIDONI, C. RAPETTI, L. UGHETTI, Terra di Pievi, Parma 2006. GRECI 2005 = R. GRECI, Il governo del vescovo. Chiesa, città, territorio nel Medioevo parmense, Parma 2005. PAGANUZZI, ROZZI 1999 = E. PAGANUZZI, G. ROZZI, Pellegrini per un millennio: Religiosità. Religione e fede nelle Corti di Monchio, Parma 1999. PELLEGRINI 1994 = G. PELLEGRINI, Toponomastica italiana, Milano1994. TORELLI 1921 = P. TORELLI, Le carte degli Archivi reggiani, Reggio Emilia 1921.
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8 RICOGNIZIONE
La ricognizione per quanto concerne questo territorio non ha portato a nessun dato
in quanto la stagione (primavera inoltrata) non ha permesso una buona visibilità a
causa delle coltri vegetative, totalmente coprenti, presenti nell’areale. Anche nella
stagione successiva la notevole siccità non ha consentito la lettura di eventuali
rarefazioni nel vegetale, apparso sovente uniformemente “bruciato”.
9 ANALISI FOTO AEREE
Per quanto concerne le foto aeree queste non hanno evidenziato anomalie
d’interesse archeologico in quanto la tessitura paesaggistica condiziona fortemente
qualsiasi interpretazione.
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10 CONCLUSIONI
Lo studio condotto per l’elaborazione del PSC di Tizzano non ha prodotto nuove
segnalazioni di rinvenimenti e o affioramenti ma ha portato ad accorpare in un
unico documento sia i dati inediti (segnalazioni della Soprintendenza per i Beni
Archeologici: Schede 1-10, 35, 37) sia quelli editi, creando, grazie a questi ultimi,
ben 22 nuove segnalazioni: Schede 11, 16-32, 34, 36, 38.
Ai nuovi dati sono quindi da aggiungere, grazie alla sovrapposizione dei Catasti
Cessati (inizi XIX sec.) su quelli attuali (con particolare riferimento alle aree oggetto
di futuri ampliamenti e/o urbanizzazioni) ulteriori quattro segnalazioni, confluite
nelle Schede 12-15, 33. Per quanto concerne le zone di alta montagna, in
particolare nei pressi dei laghi (aree già oggetto di varie tutele paesaggistiche),
occorre rimarcare il notevole rischio di rinvenimenti preistorici, in particolare nei
pressi degli specchi d’acqua (attivi o intorbati) e lungo i percorsi che, oggi in parte
ricalcati da sentieri CAI, conducevano ai passi.
Per le fasi successive, storiche, i veri rischi si collocano nelle aree di paleo frana o
nei paleo terrazzi lungo i corsi d’acqua, anche se, in entrambi i casi, è normale che
per superfetazione gli attuali nuclei abitativi vi si siano sovrapposti, cancellandoli.
Occorre infine evidenziare che nel territorio esistono aree afferenti a chiese, oratori
e castelli o fortificazioni (ancora in situ o alla stregua di ruderi) che molto
probabilmente conservano sotto di sé e nelle aree circostanti indizi circa eventuali
fasi e/o corpi di fabbrica precedenti.
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11 ALLEGATI AL TESTO
11.1 Schede segnalazioni
CODICE COMUNE
Comune di Tizzano (T)
NUMERO PROGRESSIVO
1
PROVINCIA PARMA
COMUNE TIZZANO
FRAZIONE FEMMINATICHE
LOCALITA' Crinale Nord
TOPONIMO
DATI CARTOGRAFICI IGM 85 IV SO (N 44°32'43'', E 10°11'52'') - IGM 85 IV SO (N 44°32'50'', E 10°11'43'')
GEOMORFOLOGIA dorsale in discesa dallo spartiacque tra le valli Parma e Parmossa
VINCOLO noDESTINAZIONE D'USO coltivo - prato
DESCRIZIONE
1) A seguito di ricognizioni successive sono stati rinvenuti materiali ceramici (olle, tazze carenate, tazze con parete a solcature, ecc.) attribuibili sia all'ambito occidentale che terramaricolo della media età del Bronzo.2) A seguito di ricognizione rinvenimento di frammento databile genericamente all'età del Bronzo
NOTIZIE DI ARCHIV Archivio Museo Archeologico Parma PRP/38.03; schede preistoria n.120
BIBLIOGRAFIA L. DE MARCHI, "Archeologia della Preistoria tra Parmense e Reggiano. L’Età del Bronzo nelle Valli Parma, Enza e Baganza", Parma 2003, pp. 146-147 e p. 152.
DATA DI REDAZIONE AGOSTO 2012
SEGNALAZIONE DI L. De Marchi
DATI IDENTIFICATIVI
TIPOLOGIA INSEDIAMENTO
CRONOLOGIA fase centrale e tarda della media età del Bronzo
GRADO DI UBICABILITA' certo
ANNO DI RINVENIMENTO 1993-94
MODALITA' DI RINVENIMENTO ricognizione
DATI AMMINISTRATIVI E LOCALIZZAZIONE GEOGRAFICA
CODICE COMUNE
Comune di Tizzano (T)
NUMERO PROGRESSIVO
2
PROVINCIA PARMA
COMUNE TIZZANO
FRAZIONE ALBAZZANO
LOCALITA'
TOPONIMO
DATI CARTOGRAFICI IGM 85 I SO (N 44°32'35'', E 10°13'91''),
GEOMORFOLOGIA altura con alternanza di flysch e argille scagliose
VINCOLO noDESTINAZIONE D'USO incolto
DESCRIZIONE
Entro la linea di caduta del versante SE di un'altura dai versanti scoscesi che si erge nel tratto basso della dorsale che divide i bacini di Parma e Parmossa, sono stati rinvenuti reperti ceramici.
NOTIZIE DI ARCHIV Archivio Museo Archeologico Parma, Schede Preistoria senza numero
BIBLIOGRAFIA L. DE MARCHI, "Archeologia della Preistoria tra Parmense e Reggiano. L’Età del Bronzo nelle Valli Parma, Enza e Baganza", Parma 2003, p. 99.
DATA DI REDAZIONE AGOSTO 2012
SEGNALAZIONE DI L. De Marchi
DATI IDENTIFICATIVI
TIPOLOGIA TRACCE DI ABITATO
CRONOLOGIA età del Bronzo generica
GRADO DI UBICABILITA' incerto
ANNO DI RINVENIMENTO 2003
MODALITA' DI RINVENIMENTO ricognizioni
DATI AMMINISTRATIVI E LOCALIZZAZIONE GEOGRAFICA
CODICE COMUNE NUMERO PROGRESSIVO
3
PROVINCIA PARMA
COMUNE TIZZANO
FRAZIONE ALBAZZANO
LOCALITA'
TOPONIMO
DATI CARTOGRAFICI IGM 85 I SO
GEOMORFOLOGIA
VINCOLO noDESTINAZIONE D'USO
DESCRIZIONE
Generica ubicazione in località Albazzano di un insediamento romano databile tra periodo Repubblicano ed età Imperiale.Potrebbe essere lo stesso di scheda 6 (C. Anghinetti).
NOTIZIE DI ARCHIV Citato in: Archivio Museo Archeologico Parma, Asrchivio scavi "Comune di Tizzano Val Parma (PR), località Reno, Impianto fotovoltaico 878,6 KWP" Società ARS Archeosistemi, 2011.
BIBLIOGRAFIA G. BOTTAZZI, "Dieci anni di ricerche archeologiche in Val Parma", in Archivio Storico per le Province Parmensi, XXXVI, Parma 1984, pp.377-393.
DATA DI REDAZIONE AGOSTO 2012
SEGNALAZIONE DI G. Bottazzi
DATI IDENTIFICATIVI
TIPOLOGIA TRACCE D'INSEDIAMENTO
CRONOLOGIA età romana
GRADO DI UBICABILITA' incerta
ANNO DI RINVENIMENTO 1984
MODALITA' DI RINVENIMENTO
DATI AMMINISTRATIVI E LOCALIZZAZIONE GEOGRAFICA
CODICE COMUNE
Comune di Tizzano (T)
NUMERO PROGRESSIVO
4
PROVINCIA PARMA
COMUNE TIZZANO
FRAZIONE MONTEREMO
LOCALITA'
TOPONIMO
DATI CARTOGRAFICI IGM 85 I SO (N 44°31'45'', E 10°14'21'')
GEOMORFOLOGIA
VINCOLODESTINAZIONE D'USO
DESCRIZIONE
Rinvenimento di fr.ceramici e di un manufatto in selce
NOTIZIE DI ARCHIV Archivio Museo Archeologico Parma, Schede Preistoria senza numero
BIBLIOGRAFIA L. DE MARCHI," Archeologia della Preistoria tra Parmense e Reggiano. L’Età del Bronzo nelle Valli Parma, Enza e Baganza", Parma 2003, p. 95.
DATA DI REDAZIONE AGOSTO 2012
SEGNALAZIONE DI L. De Marchi
DATI IDENTIFICATIVI
TIPOLOGIA TRACCE D'INSEDIAMENTO
CRONOLOGIA età del Bronzo generica
GRADO DI UBICABILITA' certo
ANNO DI RINVENIMENTO 2003
MODALITA' DI RINVENIMENTO controllo nel corsodi lavori perle fondazioni di un traliccio
DATI AMMINISTRATIVI E LOCALIZZAZIONE GEOGRAFICA
CODICE COMUNE
Comune di Tizzano (T)
NUMERO PROGRESSIVO
5
PROVINCIA PARMA
COMUNE TIZZANO
FRAZIONE
LOCALITA' Tizzano capoluogo
TOPONIMO Castello
DATI CARTOGRAFICI IGM 85 IV SE (N 44°31'23'', E 10°11'58'')
GEOMORFOLOGIA
VINCOLO SBAPDESTINAZIONE D'USO edificato
DESCRIZIONE
Presso le murature della medievale rocca di Tizzano (cfr. scheda 8), che si ergono su di un'altura a pochi metri dall'abitato, lungo la carraia, è stato rinvenuto un frammento ceramico, probabile indizio di un popolamento della sommità precedente all'erezione della fortificazione.
NOTIZIE DI ARCHIV Archivio Museo Archeologico Parma PRP/38; schede preistoria n.119
BIBLIOGRAFIA L. DE MARCHI, "Archeologia della Preistoria tra Parmense e Reggiano. L’Età del Bronzo nelle Valli Parma, Enza e Baganza", Parma 2003, pp. 98-99.
DATA DI REDAZIONE AGOSTO 2012
SEGNALAZIONE DI L. De Marchi
DATI IDENTIFICATIVI
TIPOLOGIA TRACCE D'INSEDIAMENTO
CRONOLOGIA età del Bronzo generica
GRADO DI UBICABILITA' certo
ANNO DI RINVENIMENTO 1993
MODALITA' DI RINVENIMENTO ricognizione
DATI AMMINISTRATIVI E LOCALIZZAZIONE GEOGRAFICA
CODICE COMUNE
Comune di Tizzano (T)
NUMERO PROGRESSIVO
6
PROVINCIA PARMA
COMUNE TIZZANO
FRAZIONE ALBAZZANO
LOCALITA' Chiastrella
TOPONIMO
DATI CARTOGRAFICI CTR 1:10.000 217070
GEOMORFOLOGIA
VINCOLODESTINAZIONE D'USO agricolo
DESCRIZIONE
Affioramento esteso ma di scarsa consistenza, di materiali di probabile età romana, su una superficie di ca. 2000 mq
NOTIZIE DI ARCHIV Archivio Museo Archeologico Parma PRP/38.02
BIBLIOGRAFIA
DATA DI REDAZIONE AGOSTO 2012
SEGNALAZIONE DI L. Bacchini
DATI IDENTIFICATIVI
TIPOLOGIA TRACCE D'INSEDIAMENTO
CRONOLOGIA età Romana?
GRADO DI UBICABILITA' certo
ANNO DI RINVENIMENTO 1993
MODALITA' DI RINVENIMENTO ricognizione
DATI AMMINISTRATIVI E LOCALIZZAZIONE GEOGRAFICA
CODICE COMUNE
Comune di Tizzano (T)
NUMERO PROGRESSIVO
7
PROVINCIA PARMA
COMUNE TIZZANO
FRAZIONE MORAGNANO
LOCALITA' Ca' Bottazzo
TOPONIMO
DATI CARTOGRAFICI IGM 85 II NO (N 44°29'34'', E 10°15'36'')
GEOMORFOLOGIA bancate d'arenaria
VINCOLODESTINAZIONE D'USO
DESCRIZIONE
Lungo il versante orientale del poggio, lungo una probabile linea di caduta, raccolti due frr. Ceramici dell'età del Bronzo.
NOTIZIE DI ARCHIV Archivio Museo Archeologico Parma, Schede Preistoria senza numero
BIBLIOGRAFIA L. DE MARCHI, "Archeologia della Preistoria tra Parmense e Reggiano. L’Età del Bronzo nelle Valli Parma, Enza e Baganza", Parma 2003, p. 97.
DATA DI REDAZIONE AGOSTO 2012
SEGNALAZIONE DI L. De Marchi
DATI IDENTIFICATIVI
TIPOLOGIA TRACCE D'INSEDIAMENTO
CRONOLOGIA età del Bronzo generica
GRADO DI UBICABILITA' incerto
ANNO DI RINVENIMENTO 2003
MODALITA' DI RINVENIMENTO ricognizione
DATI AMMINISTRATIVI E LOCALIZZAZIONE GEOGRAFICA
CODICE COMUNE
Comune di Tizzano (T)
NUMERO PROGRESSIVO
8
PROVINCIA PARMA
COMUNE TIZZANO
FRAZIONE
LOCALITA' Tizzano capoluogo
TOPONIMO Castello
DATI CARTOGRAFICI IGM 85 IV SE
GEOMORFOLOGIA
VINCOLODESTINAZIONE D'USO
DESCRIZIONE
Sorto a controllo dello spartiacque tra le valli Parma e Parmossa e della cosiddetta “Via del Sale”, a rappresentare un baluardo strategico per il controllo delle vie commerciali che collegavano parmense e lunigiana attraverso il valico dove sorgeva l’abbazia dei Linari, se ne hanno citazioni a partire dall’XI secolo, anche se non si hanno notizie importanti prima del XIV secolo: si sa solo che fu temporanea dimora di Giberto da Correggio sul finire del 1200, per poi passare ai Terzi, ai Fieschi, nuovamente ai Terzi, ai Pallavicino e subire, nel 1551, le incursioni dell’esercito di Don Ferrante Gonzaga e il successivo smantellamento. Il terremoto del 1834 provocò la caduta dell’ala nord: oggi restano le mura perimetrali, la torre mutila e una stanza con volta a botte, restaurate nel 2002-2003 ed oggetto di un’indagine archeologica, non esaustiva, diretta dalla Soprintendenza dell’Emilia Romagna (sul campo la Società GEA srl), legata al progetto di “scavo e restauro dell’antico Castello di Tizzano Val Parma” inserito nel più ampio programma promosso dall'allora Amministrazione Comunale di Azioni per Valorizzazione turistica e ambientale del territorio comunale. L’indagine, avviata tenendo presente i rilievi del Cusani, ha permesso di mettere in evidenza l’effettiva estensione della rocca .
NOTIZIE DI ARCHIV Archivio Museo Archeologico Parma PRP/38, archvio scavi, Gea "Tizzano val Parma (PR)" 2003; Relazione tecnica Scavo archeologico castello di Tizzano Val Parma (campagna di scavo 2002-2003).
BIBLIOGRAFIA G. CAPACCHI, "Castelli Parmigiani", Parma 1997, pp. 39-40.E. DALL'OLIO, "Itinerari turistici della Provincia di Parma, Vol. I", Parma 1975, pp. 212-213.
DATA DI REDAZIONE AGOSTO 2012
SEGNALAZIONE DI
DATI IDENTIFICATIVI
TIPOLOGIA FORTIFICAZIONE
CRONOLOGIA XI-XIX secolo
GRADO DI UBICABILITA' certo
ANNO DI RINVENIMENTO
MODALITA' DI RINVENIMENTO
DATI AMMINISTRATIVI E LOCALIZZAZIONE GEOGRAFICA
CODICE COMUNE
Comune di Tizzano (T)
NUMERO PROGRESSIVO
9
PROVINCIA PARMA
COMUNE TIZZANO
FRAZIONE COSTA
LOCALITA'
TOPONIMO
DATI CARTOGRAFICI 794 m.s.l.m.
GEOMORFOLOGIA
VINCOLODESTINAZIONE D'USO
DESCRIZIONE
Pieve dedicata a S. Pietro, edificata sulla cima di un’altura che domina il percorso medio del T. Parma alla sua confluenza con il Parmossa e che permette una visione molto ampia del territorio circostante: è facile pensare ad una sua rilevante funzione di controllo e raccordo della viabilità. La prima notizia certa della chiesa è nell’Ordo Archipresbiterorum Plebium di Sigifredo II (1005) , mentre nel rotolo delle decime del 1230 sono elencate le chiese e cappelle su cui ha giurisdizione: Albazzano, Cereto, Carobbio, Casola, “Monastero de Caliis” ( identificato con l’Eremo di S. Matteo sul monte Caio, già citato nel 1015).
Intorno ai perimetrali della pieve nel 2011 durante i lavori di consolidamento e adeguamento sismico sono emerse le tracce di un'area sepolcrale (moderna) in parte già asportata precedentemente, ma ancora mappata nei Catasti Cessati del 1824.
NOTIZIE DI ARCHIV Archivio Museo Archeologico Parma PRP/38,Archivio Museo Archeologico: "Controllo Archeologico in corso d'opera, Tizzano Val Parma, Loc. Costa, Pieve di San Pietro" ( scavo Abacus 2011; Direzione Scientifica Dott.sa M. Catarsi).
BIBLIOGRAFIA E. DALL’OLIO, "Itinerari turistici della Provincia di Parma", Vol. I, Parma 1975, P. 211.G. CIRILLO, G. GODI, "Guida artistica del parmense", vol. II, Parma 1986.M. FALLINI, M. CALIDONI, C. RAPETTI, L. UGHETTI," Terra di Pievi", Parma 2006, pp. 104-106 e app. p. 32.R. GRECI," Il governo del vescovo. Chiesa, città, territorio nel Medioevo parmense", Parma 2005.
DATA DI REDAZIONE AGOSTO 2012
SEGNALAZIONE DI M. Catarsi/C. Anghinetti
DATI IDENTIFICATIVI
TIPOLOGIA EDIFICIO DI CULTO
CRONOLOGIA dall'XI secolo
GRADO DI UBICABILITA' certo
ANNO DI RINVENIMENTO 2011 (sepolcreto)
MODALITA' DI RINVENIMENTO
DATI AMMINISTRATIVI E LOCALIZZAZIONE GEOGRAFICA
CODICE COMUNE
Comune di Tizzano (T)
NUMERO PROGRESSIVO
10
PROVINCIA PARMA
COMUNE TIZZANO
FRAZIONE MORAGNANO
LOCALITA'
TOPONIMO Chiesa di S. Giuliana
DATI CARTOGRAFICI
GEOMORFOLOGIA
VINCOLODESTINAZIONE D'USO
DESCRIZIONE
Chiesa di S. Giuliana: secondo una memoria graffita l’edificio sarebbe stato eretto nel 1100 e rinnovato in epoche successive (1340, 1626, 1658). Altri graffiti, datati, si ritrovano ad esempio nel portale reimpiegato a destra (1274), sotto una monofora laterale (1443), ecc. In ogni caso la chiesa compare nel "Rotulos decimarum" del 1230 come dipendente da Pieve di Sasso.Lo scavo archeologico resosi necessario nel 2007 a seguito di lavori di ristrutturazione, seguiti dallo Studio di Archeologia Globale De Marchi sotto la direzione scientifica della Soprintendenza Archeologica per l’Emilia – Romagna, per quanto non abbia interessato tutta l’area interna e non abbia toccato il terrazzamento, in parte artificiale, su cui sorge la chiesa, ha permesso l’acquisizione di importanti dati storici (cfr. relazione).
NOTIZIE DI ARCHIV Archivio Museo Archeologico Parma PRP/38, sezione scavi "Moragnano (PR), Chiesa di Santa Giuliana, scavo archeologico degli interni", 2007 (scavo Studio Archeologia Globale, Direzione Scientifica Dott.sa M. Catarsi)
BIBLIOGRAFIA E. DALL’OLIO, "Itinerari turistici della Provincia di Parma", Vol. I, Parma 1975, pp. 226-227.G. CIRILLO –G. GODI, "Guida artistica del parmense", vol. II, Parma 1986.M. FALLINI, M. CALIDONI, C. RAPETTI, L. UGHETTI," Terra di Pievi", Parma 2006, p. 116 e app. p.32.R. GRECI," Il governo del vescovo. Chiesa, città, territorio nel Medioevo parmense", Parma 2005.
DATA DI REDAZIONE AGOSTO 2012
SEGNALAZIONE DI
DATI IDENTIFICATIVI
TIPOLOGIA EDIFICIO DI CULTO
CRONOLOGIA XII-XX secolo
GRADO DI UBICABILITA' certo
ANNO DI RINVENIMENTO
MODALITA' DI RINVENIMENTO
DATI AMMINISTRATIVI E LOCALIZZAZIONE GEOGRAFICA
CODICE COMUNE
Comune di Tizzano (T)
NUMERO PROGRESSIVO
11
PROVINCIA PARMA
COMUNE TIZZANO
FRAZIONE
LOCALITA' Rusino
TOPONIMO Rocca di Belvedere
DATI CARTOGRAFICI
GEOMORFOLOGIA
VINCOLODESTINAZIONE D'USO
DESCRIZIONE
Rocca in parte diruta che domina i centri di Moragnano e Rusino, oggetto di un recupero strutturale - nel secolo scorso - e di un controllo archeologico (purtroppo attuato solo dopo la fine dei lavori e che pertanto ha interessato solamente i materiali di risulta e le strutture messe in luce con lo svuotamento di alcune stanze da detriti), la rocca è datata agli inizi del 1400, periodo di dominio di Ottobono Terzi: nel 1409 era già occupata da Odoardo Pallavicino ma nel 1441 tornò agli iniziali proprietari.
Sopralluoghi sono stati eseguiti da lfunzionario dott.ssa M. Catarsi a seguito di scavi abusivi (notizia gentilmente fornita dalla Direzione Scientifica) condotti all'interno della torre.
NOTIZIE DI ARCHIV
BIBLIOGRAFIA G. CAPACCHI, "Castelli Parmigiani", Parma 1997, PP. 22-24.E. DALL’OLIO, "Itinerari turistici della Provincia di Parma", Vol. I, Parma 1975, pp. 229-230.
DATA DI REDAZIONE AGOSTO 2012
SEGNALAZIONE DI
DATI IDENTIFICATIVI
TIPOLOGIA FORTIFICAZIONE
CRONOLOGIA XV secolo
GRADO DI UBICABILITA' certo
ANNO DI RINVENIMENTO
MODALITA' DI RINVENIMENTO
DATI AMMINISTRATIVI E LOCALIZZAZIONE GEOGRAFICA
CODICE COMUNE
Comune di Tizzano (T)
NUMERO PROGRESSIVO
12
PROVINCIA PARMA
COMUNE TIZZANO
FRAZIONE CAPOPONTE
LOCALITA' Ca' Cantini
TOPONIMO
DATI CARTOGRAFICI Catasti Cessati, Tizzano, Sez. D - Albazzano
GEOMORFOLOGIA
VINCOLODESTINAZIONE D'USO
DESCRIZIONE
probabile presenza di area edificata, oggi scomparsa, contermine ad edifici presenti nella cartografia catastale di Maria Luigia, c/o Strada della Rocca.
NOTIZIE DI ARCHIV
BIBLIOGRAFIA
DATA DI REDAZIONE AGOSTO 2012
SEGNALAZIONE DI C. Anghinetti
DATI IDENTIFICATIVI
TIPOLOGIA EDIFICIO SCOMPARSO
CRONOLOGIA esistente nel 1820-30
GRADO DI UBICABILITA' certo
ANNO DI RINVENIMENTO
MODALITA' DI RINVENIMENTO da cartografia: Catasti Cessati, tizzano Sezione "D" - Albazzano
DATI AMMINISTRATIVI E LOCALIZZAZIONE GEOGRAFICA
CODICE COMUNE
Comune di Tizzano (T)
NUMERO PROGRESSIVO
13
PROVINCIA PARMA
COMUNE TIZZANO
FRAZIONE
LOCALITA' Verzume
TOPONIMO
DATI CARTOGRAFICI Catasti Cessati, Tizzano, Sez.G - Cereto
GEOMORFOLOGIA
VINCOLODESTINAZIONE D'USO
DESCRIZIONE
Edificio presente nella cartografia catastale di Maria Luigia, oggi scomparso.
NOTIZIE DI ARCHIV
BIBLIOGRAFIA
DATA DI REDAZIONE AGOSTO 2012
SEGNALAZIONE DI C. Anghinetti
DATI IDENTIFICATIVI
TIPOLOGIA EDIFICIO SCOMPARSO
CRONOLOGIA esistente nel 1820-30
GRADO DI UBICABILITA' certo
ANNO DI RINVENIMENTO
MODALITA' DI RINVENIMENTO da cartografia: Catasti Cessati, Tizzano Sezione "G", Cereto.
DATI AMMINISTRATIVI E LOCALIZZAZIONE GEOGRAFICA
CODICE COMUNE
Comune di Tizzano (T)
NUMERO PROGRESSIVO
14
PROVINCIA PARMA
COMUNE TIZZANO
FRAZIONE GROPPIZIOSO
LOCALITA' Chiodo
TOPONIMO
DATI CARTOGRAFICI Catasti Cessati, Tizzano, Sez.T - Groppizioso
GEOMORFOLOGIA
VINCOLODESTINAZIONE D'USO
DESCRIZIONE
Edifici presenti nella cartografia catastale di Maria Luigia, a valle della strada a ovest del paese vecchio, presso "Rio Campassi".
NOTIZIE DI ARCHIV
BIBLIOGRAFIA
DATA DI REDAZIONE AGOSTO 2012
SEGNALAZIONE DI C. Anghinetti
DATI IDENTIFICATIVI
TIPOLOGIA EDIFICIO SCOMPARSO
CRONOLOGIA esistente nel 1820-30
GRADO DI UBICABILITA' certo
ANNO DI RINVENIMENTO
MODALITA' DI RINVENIMENTO da cartografia: Catasti Cessati, Tizzano Sezione "T" - Groppizioso.
DATI AMMINISTRATIVI E LOCALIZZAZIONE GEOGRAFICA
CODICE COMUNE
Comune di Tizzano (T)
NUMERO PROGRESSIVO
15
PROVINCIA PARMA
COMUNE TIZZANO
FRAZIONE GROPPIZIOSO
LOCALITA' Ronco Vecchio
TOPONIMO
DATI CARTOGRAFICI Catasti Cessati, Tizzano, Sez.T - Groppizioso
GEOMORFOLOGIA
VINCOLODESTINAZIONE D'USO
DESCRIZIONE
Edifici presenti nella cartografia catastale di Maria Luigia, a valle della carraia a est del paese presso l'incrocio con il rio Oranova.
NOTIZIE DI ARCHIV
BIBLIOGRAFIA
DATA DI REDAZIONE AGOSTO 2012
SEGNALAZIONE DI C. Anghinetti
DATI IDENTIFICATIVI
TIPOLOGIA EDIFICIO SCOMPARSO
CRONOLOGIA esistente nel 1820-30
GRADO DI UBICABILITA' certo
ANNO DI RINVENIMENTO
MODALITA' DI RINVENIMENTO da cartografia: Catasti Cessati, Tizzano Sezione "T" - Groppizioso.
DATI AMMINISTRATIVI E LOCALIZZAZIONE GEOGRAFICA
CODICE COMUNE
Comune di Tizzano (T)
NUMERO PROGRESSIVO
16
PROVINCIA PARMA
COMUNE TIZZANO
FRAZIONE ISOLA
LOCALITA'
TOPONIMO Chiesa di Santa Maria
DATI CARTOGRAFICI
GEOMORFOLOGIA
VINCOLODESTINAZIONE D'USO
DESCRIZIONE
Chiesa di S. Maria, cappella nel 1015, ma nel XV secolo era già in rovina e in seguito distrutta; l’edificio odierno, recente, non è detto ricalchi quello antico.
NOTIZIE DI ARCHIV
BIBLIOGRAFIA E. DALL’OLIO, "Itinerari turistici della Provincia di Parma", Vol. I, Parma 1975, p. 197.G. CIRILLO –G. GODI, "Guida artistica del parmense", vol. II, Parma 1986.R. GRECI," Il governo del vescovo. Chiesa, città, territorio nel Medioevo parmense", Parma 2005.
DATA DI REDAZIONE AGOSTO 2012
SEGNALAZIONE DI C. Anghinetti
DATI IDENTIFICATIVI
TIPOLOGIA EDIFICIO DI CULTO
CRONOLOGIA X-XX secolo
GRADO DI UBICABILITA' certo per la più recente, incerto per l'edificio antecedente
ANNO DI RINVENIMENTO
MODALITA' DI RINVENIMENTO dati cartografici
DATI AMMINISTRATIVI E LOCALIZZAZIONE GEOGRAFICA
CODICE COMUNE
Comune di Tizzano (T)
NUMERO PROGRESSIVO
17
PROVINCIA PARMA
COMUNE TIZZANO
FRAZIONE RENO
LOCALITA' Bore?
TOPONIMO Chiesa di S. Nicola di Bari
DATI CARTOGRAFICI
GEOMORFOLOGIA
VINCOLODESTINAZIONE D'USO
DESCRIZIONE
Chiesa di S. Nicola di Bari: l’attuale è stata edificata tra 1768 e 1773, ma esisteva già una cappella almeno nel 1230, dipendente dalla pieve di Beduzzo ed edificata in località Bore (oggi non più ubicabile in quanto distrutta da evento franoso nel 1765).
Reno è anticamente chiamato Vaccarizza o Vaccarega
NOTIZIE DI ARCHIV
BIBLIOGRAFIA E. DALL’OLIO, "Itinerari turistici della Provincia di Parma", Vol. I, Parma 1975, p. 198.G. CIRILLO, G. GODI, "Guida artistica del parmense", vol. II, Parma 1986.R. GRECI," Il governo del vescovo. Chiesa, città, territorio nel Medioevo parmense", Parma 2005.M. FALLINI, M. CALIDONI, C. RAPETTI, L. UGHETTI," Terra di Pievi", Parma 2006, app. p.34.
DATA DI REDAZIONE AGOSTO 2012
SEGNALAZIONE DI
DATI IDENTIFICATIVI
TIPOLOGIA EDIFICIO DI CULTO
CRONOLOGIA XIII secolo; XVIII secolo
GRADO DI UBICABILITA' certo per la più recente, non ubicabile la più antica
ANNO DI RINVENIMENTO
MODALITA' DI RINVENIMENTO
DATI AMMINISTRATIVI E LOCALIZZAZIONE GEOGRAFICA
CODICE COMUNE
Comune di Tizzano (T)
NUMERO PROGRESSIVO
18
PROVINCIA PARMA
COMUNE TIZZANO
FRAZIONE CASOLA
LOCALITA'
TOPONIMO Chiesa di Santa Giustina
DATI CARTOGRAFICI
GEOMORFOLOGIA
VINCOLODESTINAZIONE D'USO
DESCRIZIONE
Chiesa di S. Giustina: la struttura odierna sembra risalire al XVII secolo (eretta nel 1661), ma l'edificio primitivo era già elencato nelle "Rationes Decimarum" del 1230, come"Ecclesie de Casalis que est in plebe tizani vel Beducci" pur essendo sotto il monastero "De Valle Umbrosa", sorgendo un centinaio di metri più a nord dell’attuale.
NOTIZIE DI ARCHIV
BIBLIOGRAFIA E. DALL’OLIO, "Itinerari turistici della Provincia di Parma", Vol. I, Parma 1975, p. 198.G. CIRILLO –G. GODI, "Guida artistica del parmense", vol. II, Parma 1986.R. GRECI," Il governo del vescovo. Chiesa, città, territorio nel Medioevo parmense", Parma 2005.M. FALLINI, M. CALIDONI, C. RAPETTI, L. UGHETTI," Terra di Pievi", Parma 2006, app. p.36.
DATA DI REDAZIONE AGOSTO 2012
SEGNALAZIONE DI C. Anghinetti
DATI IDENTIFICATIVI
TIPOLOGIA EDIFICIO DI CULTO
CRONOLOGIA XIII secolo; XVII secolo
GRADO DI UBICABILITA' certo per la più recente, incerto per l'edificio antecedente
ANNO DI RINVENIMENTO
MODALITA' DI RINVENIMENTO dati cartografici
DATI AMMINISTRATIVI E LOCALIZZAZIONE GEOGRAFICA
CODICE COMUNE
Comune di Tizzano (T)
NUMERO PROGRESSIVO
19
PROVINCIA PARMA
COMUNE TIZZANO
FRAZIONE ALBAZZANO
LOCALITA'
TOPONIMO Chiesa di S. Genesio
DATI CARTOGRAFICI
GEOMORFOLOGIA
VINCOLODESTINAZIONE D'USO
DESCRIZIONE
La chiesa di S. Genesio, ha la struttura almeno del 1700, visto che tra 1716 e 1722 venne ampliata l’abside. La chiesa antica, che non sappiamo se sorgesse esattamente sotto l'odierno edificio, è citata nelle "Rationes Decimarum" del 1230 ("Capelle de Albazano"), ma agli negli inizi del XVII secolo era già di ridotte proporzioni.
NOTIZIE DI ARCHIV
BIBLIOGRAFIA E. DALL’OLIO, "Itinerari turistici della Provincia di Parma", Vol. I, Parma 1975, pp. 208-210.G. CIRILLO –G. GODI, "Guida artistica del parmense", vol. II, Parma 1986.R. GRECI," Il governo del vescovo. Chiesa, città, territorio nel Medioevo parmense", Parma 2005.M. FALLINI, M. CALIDONI, C. RAPETTI, L. UGHETTI," Terra di Pievi", Parma 2006, app. p.32.
DATA DI REDAZIONE AGOSTO 2012
SEGNALAZIONE DI C. Anghinetti
DATI IDENTIFICATIVI
TIPOLOGIA EDIFICIO DI CULTO
CRONOLOGIA XIII secolo; XVII-XVIII secolo
GRADO DI UBICABILITA' certo per la più recente, incerto per l'edificio antecedente
ANNO DI RINVENIMENTO
MODALITA' DI RINVENIMENTO dati cartografici
DATI AMMINISTRATIVI E LOCALIZZAZIONE GEOGRAFICA
CODICE COMUNE
Comune di Tizzano (T)
NUMERO PROGRESSIVO
20
PROVINCIA PARMA
COMUNE TIZZANO
FRAZIONE CAROBBIO
LOCALITA'
TOPONIMO Chiesa di S. Maurizio
DATI CARTOGRAFICI
GEOMORFOLOGIA
VINCOLODESTINAZIONE D'USO
DESCRIZIONE
Chiesa di S. Maurizio, del 1861, anche se di una cappella dipendente da Tizzano si ha notizia nel 1230 nel Rotolo delle decime ("Capelle de Carobio").
NOTIZIE DI ARCHIV
BIBLIOGRAFIA E. DALL’OLIO, "Itinerari turistici della Provincia di Parma", Vol. I, Parma 1975, pp. 213-214.G. CIRILLO –G. GODI, "Guida artistica del parmense", vol. II, Parma 1986.M. FALLINI, M. CALIDONI, C. RAPETTI, L. UGHETTI," Terra di Pievi", Parma 2006, app. p. 32.R. GRECI," Il governo del vescovo. Chiesa, città, territorio nel Medioevo parmense", Parma 2005.
DATA DI REDAZIONE AGOSTO 2012
SEGNALAZIONE DI
DATI IDENTIFICATIVI
TIPOLOGIA EDIFICIO DI CULTO
CRONOLOGIA XIX secolo
GRADO DI UBICABILITA' certo
ANNO DI RINVENIMENTO
MODALITA' DI RINVENIMENTO
DATI AMMINISTRATIVI E LOCALIZZAZIONE GEOGRAFICA
CODICE COMUNE
Comune di Tizzano (T)
NUMERO PROGRESSIVO
21
PROVINCIA PARMA
COMUNE TIZZANO
FRAZIONE MUSIARA INFERIORE
LOCALITA'
TOPONIMO Chiesa di S. Giorgio
DATI CARTOGRAFICI
GEOMORFOLOGIA
VINCOLODESTINAZIONE D'USO
DESCRIZIONE
Chiesa di S. Giorgio, databile alla fine del 1600 anche se di una prima cappella si hanno notizie nel1494.
NOTIZIE DI ARCHIV
BIBLIOGRAFIA E. DALL’OLIO, "Itinerari turistici della Provincia di Parma", Vol. I, Parma 1975, p. 216.G. CIRILLO –G. GODI, "Guida artistica del parmense", vol. II, Parma 1986.R. GRECI," Il governo del vescovo. Chiesa, città, territorio nel Medioevo parmense", Parma 2005.
DATA DI REDAZIONE AGOSTO 2012
SEGNALAZIONE DI C. Anghinetti
DATI IDENTIFICATIVI
TIPOLOGIA EDIFICIO DI CULTO
CRONOLOGIA XVII secolo
GRADO DI UBICABILITA' certo
ANNO DI RINVENIMENTO
MODALITA' DI RINVENIMENTO dati cartografici
DATI AMMINISTRATIVI E LOCALIZZAZIONE GEOGRAFICA
CODICE COMUNE
Comune di Tizzano (T)
NUMERO PROGRESSIVO
22
PROVINCIA PARMA
COMUNE TIZZANO
FRAZIONE CAPRIGLIO
LOCALITA'
TOPONIMO
DATI CARTOGRAFICI
GEOMORFOLOGIA
VINCOLODESTINAZIONE D'USO
DESCRIZIONE
Oratorio della Madonna della Neve, edificato nel 1690 ed officiato dai Padri Saveriani.
NOTIZIE DI ARCHIV
BIBLIOGRAFIA E. DALL’OLIO, "Itinerari turistici della Provincia di Parma", Vol. I, Parma 1975, p. 219.
DATA DI REDAZIONE AGOSTO 2012
SEGNALAZIONE DI C. Anghinetti
DATI IDENTIFICATIVI
TIPOLOGIA EDIFICIO DI CULTO
CRONOLOGIA
GRADO DI UBICABILITA' certo
ANNO DI RINVENIMENTO
MODALITA' DI RINVENIMENTO dati cartografici
DATI AMMINISTRATIVI E LOCALIZZAZIONE GEOGRAFICA
CODICE COMUNE
Comune di Tizzano (T)
NUMERO PROGRESSIVO
23
PROVINCIA PARMA
COMUNE TIZZANO
FRAZIONE CASAGALVANA
LOCALITA'
TOPONIMO Chiesa di S. Michele
DATI CARTOGRAFICI
GEOMORFOLOGIA
VINCOLODESTINAZIONE D'USO
DESCRIZIONE
Chiesa di S. Michele: edificata nel 1935, conserva un fonte battesimale più antico che potrebbe venire da un altro edificio religioso o essere indice di una precedente costruzione.
NOTIZIE DI ARCHIV
BIBLIOGRAFIA E. DALL’OLIO, "Itinerari turistici della Provincia di Parma", Vol. I, Parma 1975, p. 219.G. CIRILLO –G. GODI, "Guida artistica del parmense", vol. II, Parma 1986.R. GRECI," Il governo del vescovo. Chiesa, città, territorio nel Medioevo parmense", Parma 2005.
DATA DI REDAZIONE AGOSTO 2012
SEGNALAZIONE DI C. Anghinetti
DATI IDENTIFICATIVI
TIPOLOGIA EDIFICIO DI CULTO
CRONOLOGIA XX secolo
GRADO DI UBICABILITA' certo
ANNO DI RINVENIMENTO
MODALITA' DI RINVENIMENTO dati cartografici
DATI AMMINISTRATIVI E LOCALIZZAZIONE GEOGRAFICA
CODICE COMUNE
Comune di Tizzano (T)
NUMERO PROGRESSIVO
24
PROVINCIA PARMA
COMUNE TIZZANO
FRAZIONE MADURERA
LOCALITA' Pratolungo
TOPONIMO Chiesa di S. Lorenzo
DATI CARTOGRAFICI
GEOMORFOLOGIA
VINCOLODESTINAZIONE D'USO
DESCRIZIONE
La "Cappella de Madurera", dipendente dalla Pieve di Sasso, è documentata nel 1230, l'attuale chiesa di San Lorenzo in località Pratolungo è del 1925.
NOTIZIE DI ARCHIV
BIBLIOGRAFIA E. DALL’OLIO, "Itinerari turistici della Provincia di Parma", Vol. I, Parma 1975, p. 219.G. CIRILLO –G. GODI, "Guida artistica del parmense", vol. II, Parma 1986.R. GRECI," Il governo del vescovo. Chiesa, città, territorio nel Medioevo parmense", Parma 2005.M. FALLINI, M. CALIDONI, C. RAPETTI, L. UGHETTI," Terra di Pievi", Parma 2006, app. p.32.G. BARUFFINI, "Dizionario Toponomastico Parmense", Parma 2005, p. 89.
DATA DI REDAZIONE AGOSTO 2012
SEGNALAZIONE DI C. Anghinetti
DATI IDENTIFICATIVI
TIPOLOGIA EDIFICIO DI CULTO
CRONOLOGIA XIII secolo
GRADO DI UBICABILITA' certo
ANNO DI RINVENIMENTO
MODALITA' DI RINVENIMENTO dati cartografici
DATI AMMINISTRATIVI E LOCALIZZAZIONE GEOGRAFICA
CODICE COMUNE
Comune di Tizzano (T)
NUMERO PROGRESSIVO
25
PROVINCIA PARMA
COMUNE TIZZANO
FRAZIONE MUSIARA SUPERIORE
LOCALITA'
TOPONIMO Chiesa di S. Rocco
DATI CARTOGRAFICI
GEOMORFOLOGIA
VINCOLODESTINAZIONE D'USO
DESCRIZIONE
La chiesa di S. Rocco, già oratorio nel 1491, dal 1613 è parrocchiale
NOTIZIE DI ARCHIV
BIBLIOGRAFIA E. DALL’OLIO, "Itinerari turistici della Provincia di Parma", Vol. I, Parma 1975, p. 220.G. CIRILLO –G. GODI, "Guida artistica del parmense", vol. II, Parma 1986.R. GRECI," Il governo del vescovo. Chiesa, città, territorio nel Medioevo parmense", Parma 2005.
DATA DI REDAZIONE AGOSTO 2012
SEGNALAZIONE DI C. Anghinetti
DATI IDENTIFICATIVI
TIPOLOGIA EDIFICIO DI CULTO
CRONOLOGIA XV secolo
GRADO DI UBICABILITA' certo
ANNO DI RINVENIMENTO
MODALITA' DI RINVENIMENTO dati cartografici
DATI AMMINISTRATIVI E LOCALIZZAZIONE GEOGRAFICA
CODICE COMUNE
Comune di Tizzano (T)
NUMERO PROGRESSIVO
26
PROVINCIA PARMA
COMUNE TIZZANO
FRAZIONE
LOCALITA' CARPANETO
TOPONIMO Chiesa di S. Andrea Apostolo
DATI CARTOGRAFICI
GEOMORFOLOGIA
VINCOLODESTINAZIONE D'USO
DESCRIZIONE
Oggi la chiesa di S. Andrea Apostolo a Carpaneto custodisce alcuni arredi che facevano parte di un più antico edificio, la cappella di Cereto, già edificata nel 1230 (vedi scheda 36).
NOTIZIE DI ARCHIV
BIBLIOGRAFIA E. DALL’OLIO, "Itinerari turistici della Provincia di Parma", Vol. I, Parma 1975, p. 225.G. CIRILLO –G. GODI, "Guida artistica del parmense", vol. II, Parma 1986.R. GRECI," Il governo del vescovo. Chiesa, città, territorio nel Medioevo parmense", Parma 2005.
DATA DI REDAZIONE AGOSTO 2012
SEGNALAZIONE DI C. Anghinetti
DATI IDENTIFICATIVI
TIPOLOGIA EDIFICIO DI CULTO
CRONOLOGIA
GRADO DI UBICABILITA' certo
ANNO DI RINVENIMENTO
MODALITA' DI RINVENIMENTO dati cartografici
DATI AMMINISTRATIVI E LOCALIZZAZIONE GEOGRAFICA
CODICE COMUNE
Comune di Tizzano (T)
NUMERO PROGRESSIVO
27
PROVINCIA PARMA
COMUNE TIZZANO
FRAZIONE ANZOLLA
LOCALITA'
TOPONIMO Chiesa di S. Giovanni Battista
DATI CARTOGRAFICI
GEOMORFOLOGIA
VINCOLODESTINAZIONE D'USO
DESCRIZIONE
Chiesa di S. Giovanni Battista: già parrocchiale nel 1564, l’interno è databile alla fine del 1600
NOTIZIE DI ARCHIV
BIBLIOGRAFIA E. DALL’OLIO, "Itinerari turistici della Provincia di Parma", Vol. I, Parma 1975, p. 225.G. CIRILLO –G. GODI, "Guida artistica del parmense", vol. II, Parma 1986.R. GRECI," Il governo del vescovo. Chiesa, città, territorio nel Medioevo parmense", Parma 2005.
DATA DI REDAZIONE AGOSTO 2012
SEGNALAZIONE DI C. Anghinetti
DATI IDENTIFICATIVI
TIPOLOGIA EDIFICIO DI CULTO
CRONOLOGIA XVI-XVII secolo
GRADO DI UBICABILITA' certo
ANNO DI RINVENIMENTO
MODALITA' DI RINVENIMENTO dati cartografici
DATI AMMINISTRATIVI E LOCALIZZAZIONE GEOGRAFICA
CODICE COMUNE
Comune di Tizzano (T)
NUMERO PROGRESSIVO
28
PROVINCIA PARMA
COMUNE TIZZANO
FRAZIONE LAGRIMONE
LOCALITA' centro abitato
TOPONIMO
DATI CARTOGRAFICI 713 m.s.l.m.
GEOMORFOLOGIA
VINCOLODESTINAZIONE D'USO abitazione
DESCRIZIONE
Torre ad alta scarpa, edificata prima del 1509 in corrispondenza del nodo viario tra le valli del Parma, del Parmossa e del Termina, quando fu data alle fiamme, è oggi ampiamente rimaneggiata.
NOTIZIE DI ARCHIV
BIBLIOGRAFIA E. DALL’OLIO, Itinerari turistici della Provincia di Parma, Vol. I, Parma 1975, pp. 225-226.G.CAPACCHI, Castelli Parmigiani, Parma 1997, p. 25-26.
DATA DI REDAZIONE AGOSTO 2012
SEGNALAZIONE DI C. Anghinetti
DATI IDENTIFICATIVI
TIPOLOGIA EDIFICIO FORTIFICATO (TORRE)
CRONOLOGIA XVI secolo
GRADO DI UBICABILITA' certo
ANNO DI RINVENIMENTO
MODALITA' DI RINVENIMENTO dati cartografici
DATI AMMINISTRATIVI E LOCALIZZAZIONE GEOGRAFICA
CODICE COMUNE
Comune di Tizzano (T)
NUMERO PROGRESSIVO
29
PROVINCIA PARMA
COMUNE TIZZANO
FRAZIONE MORAGNANO
LOCALITA' Presso il cimitero
TOPONIMO Oratorio della SS. Trinità
DATI CARTOGRAFICI 803 m.s.l.m.
GEOMORFOLOGIA
VINCOLODESTINAZIONE D'USO
DESCRIZIONE
Oratorio - eremitaggio della SS. Trinità (costruito da Lodovico Terzi Conte di Sissa), conserva, a lato dell’altare, un’epigrafe funeraria con la data del 1567, la facciata presenta significativi ornati finemente scolpiti in arenaria.
NOTIZIE DI ARCHIV
BIBLIOGRAFIA E. DALL’OLIO, "Itinerari turistici della Provincia di Parma", Vol. I, Parma 1975, pp. 227-228.G. CIRILLO –G. GODI, "Guida artistica del parmense", vol. II, Parma 1986.R. GRECI," Il governo del vescovo. Chiesa, città, territorio nel Medioevo parmense", Parma 2005.
DATA DI REDAZIONE AGOSTO 2012
SEGNALAZIONE DI C. Anghinetti
DATI IDENTIFICATIVI
TIPOLOGIA EDIFICIO DI CULTO
CRONOLOGIA XVI secolo ?
GRADO DI UBICABILITA' certo
ANNO DI RINVENIMENTO
MODALITA' DI RINVENIMENTO dati cartografici
DATI AMMINISTRATIVI E LOCALIZZAZIONE GEOGRAFICA
CODICE COMUNE
Comune di Tizzano (T)
NUMERO PROGRESSIVO
30
PROVINCIA PARMA
COMUNE TIZZANO
FRAZIONE
LOCALITA' Rusino
TOPONIMO Chiesa di S. Maria della Neve
DATI CARTOGRAFICI
GEOMORFOLOGIA
VINCOLODESTINAZIONE D'USO
DESCRIZIONE
Chiesa di S. Maria della Neve, già oratorio nella seconda metà del XVI secolo.
NOTIZIE DI ARCHIV
BIBLIOGRAFIA E. DALL’OLIO, "Itinerari turistici della Provincia di Parma", Vol. I, Parma 1975, p. 229.G. CIRILLO –G. GODI, "Guida artistica del parmense", vol. II, Parma 1986.R. GRECI," Il governo del vescovo. Chiesa, città, territorio nel Medioevo parmense", Parma 2005.
DATA DI REDAZIONE AGOSTO 2012
SEGNALAZIONE DI C. Anghinetti
DATI IDENTIFICATIVI
TIPOLOGIA EDIFICIO DI CULTO
CRONOLOGIA XVI secolo?
GRADO DI UBICABILITA' certo
ANNO DI RINVENIMENTO
MODALITA' DI RINVENIMENTO dati cartografici
DATI AMMINISTRATIVI E LOCALIZZAZIONE GEOGRAFICA
CODICE COMUNE
Comune di Tizzano (T)
NUMERO PROGRESSIVO
31
PROVINCIA PARMA
COMUNE TIZZANO
FRAZIONE
LOCALITA' MONTEREMO
TOPONIMO
DATI CARTOGRAFICI IGM 85 I SO, lat. N 44°31'45", long. E 10°14'21", 514 m.s.l.m.
GEOMORFOLOGIA
VINCOLODESTINAZIONE D'USO
DESCRIZIONE
Nel versante destro della media Val parma, presso il fondovalle della Val aparmossa, si staglia, sulla destra del corso d'acqua, l'alta mole del poggio di Monteremo la cui cima, spianata forse già nel corso dell'Età del Bronzo e oggi sede di una piccola borgata, si eleva di un'ottantina di metri sul greto del torrente. Monteremo, altura di dimensioni non ampie, tuttavia gode di un'ottima visuale sulla Val parmossa a discapito della sua ubicazione di fondo valle e appare a prima vista come un luogo ameno e adatto all'insediamento. Si aggiunga che non va sottovalutato il suo carattere, che probabilmente ebbe grande importanza in epoca etrusca, di essere prima di tutto un punto di controllo su di un guado della Parmossa; un guado rilevante non tanto per le dimensioni del corso d'acqua, in realtà esigue per buona parte dell'anno - tranne che in autunno e inverno -, quanto perché collega il crinale di Tizzano - Cisone con quello di Vezzano in direzione della Pieve di Sasso e, in particolare, di Lupazzano, precoce insediamento etrusco del VI secolo a.C.Materiali: due frammenti di ceramica fine depurata etrusco padana: -fondo di scodella con piede ad anello obliquo modanato e tracce di pittura rossa all'esterno.-parete di scodella attualmente acroma.Significato del sito: frequentazione non di tipo abitativo, bensì verosimilmente finalizzata a luogo di sosta lungo un percorso viario, forse una variante della strada dell'Enza in direzione Tizzano.
NOTIZIE DI ARCHIV Archivio Museo Archeologico Parma scheda senza cartina
BIBLIOGRAFIA L. DE MARCHI, "Archeologia globale del Territorio tra Parmense e Reggiano. L'età del ferro nelle Valli Parma, Enza, Baganza tra civilizzazione etrusca e cultura ligure", Parma 2005, p. 115.
DATA DI REDAZIONE AGOSTO 2012
SEGNALAZIONE DI L. De Marchi
DATI IDENTIFICATIVI
TIPOLOGIA PROBABILE LUOGO DI SOSTA LUNGO PERCORSO VIARIO
CRONOLOGIA età del Ferro
GRADO DI UBICABILITA' certo
ANNO DI RINVENIMENTO 2003, aprile
MODALITA' DI RINVENIMENTO ricognizioni
DATI AMMINISTRATIVI E LOCALIZZAZIONE GEOGRAFICA
CODICE COMUNE
Comune di Tizzano (T)
NUMERO PROGRESSIVO
32
PROVINCIA PARMA
COMUNE TIZZANO
FRAZIONE
LOCALITA' Tizzano capoluogo
TOPONIMO Chiesa di S. Maria
DATI CARTOGRAFICI
GEOMORFOLOGIA
VINCOLODESTINAZIONE D'USO
DESCRIZIONE
La chiesa parrocchiale o oratorio di Santa Maria, già oratorio del Rosario, esistente nel 1564, venne rinnovata nel 1791.
NOTIZIE DI ARCHIV
BIBLIOGRAFIA E. DALL’OLIO, "Itinerari turistici della Provincia di Parma", Vol. I, Parma 1975, p. 213.
DATA DI REDAZIONE AGOSTO 2012
SEGNALAZIONE DI
DATI IDENTIFICATIVI
TIPOLOGIA EDIFICIO DI CULTO
CRONOLOGIA
GRADO DI UBICABILITA'
ANNO DI RINVENIMENTO
MODALITA' DI RINVENIMENTO
DATI AMMINISTRATIVI E LOCALIZZAZIONE GEOGRAFICA
CODICE COMUNE
Comune di Tizzano (T)
NUMERO PROGRESSIVO
33
PROVINCIA PARMA
COMUNE TIZZANO
FRAZIONE MADURERA
LOCALITA'
TOPONIMO
DATI CARTOGRAFICI da cartografia: Catasti Cessati, Tizzano Sezione L (1844 posizione in archivio) Madurera
GEOMORFOLOGIA
VINCOLODESTINAZIONE D'USO
DESCRIZIONE
Nella mappa Catastale Storica del 1824 nella particella 114 è un edificio non più presente nel PRG degli anni 90. Oggi l'area è occupata da viabilità.
NOTIZIE DI ARCHIV
BIBLIOGRAFIA
DATA DI REDAZIONE AGOSTO 2012
SEGNALAZIONE DI C. Anghinetti
DATI IDENTIFICATIVI
TIPOLOGIA EDIFICIO SCOMPARSO
CRONOLOGIA moderna
GRADO DI UBICABILITA' certo
ANNO DI RINVENIMENTO
MODALITA' DI RINVENIMENTO da analisi cartografia: Catasti Cessati, Tizzano Sezione L (1844 posizione in archivio) Madurera
DATI AMMINISTRATIVI E LOCALIZZAZIONE GEOGRAFICA
CODICE COMUNE
Comune di Tizzano (T)
NUMERO PROGRESSIVO
34
PROVINCIA PARMA
COMUNE TIZZANO
FRAZIONE GROPPIZIOSO
LOCALITA'
TOPONIMO
DATI CARTOGRAFICI
GEOMORFOLOGIA
VINCOLODESTINAZIONE D'USO
DESCRIZIONE
Oratorio settecentesco con pianta ad aula e campaniletto a vela in facciata.
NOTIZIE DI ARCHIV
BIBLIOGRAFIA
DATA DI REDAZIONE AGOSTO 2012
SEGNALAZIONE DI C. Anghinetti
DATI IDENTIFICATIVI
TIPOLOGIA EDIFICIO DI CULTO
CRONOLOGIA moderna
GRADO DI UBICABILITA' certo
ANNO DI RINVENIMENTO
MODALITA' DI RINVENIMENTO dati cartografici
DATI AMMINISTRATIVI E LOCALIZZAZIONE GEOGRAFICA
CODICE COMUNE
Comune di Tizzano (T)
NUMERO PROGRESSIVO
35
PROVINCIA PARMA
COMUNE TIZZANO
FRAZIONE RENO
LOCALITA'
TOPONIMO
DATI CARTOGRAFICI
GEOMORFOLOGIA
VINCOLODESTINAZIONE D'USO impianto fotovoltaico
DESCRIZIONE
Le indagini preliminari non hanno evidenziato stratificazioni o strutture di rilevanza archeologica.
NOTIZIE DI ARCHIV Archivio Museo Archeologico Parma PRP/38, sezione scavi ARS/Archeosistemi "Comune di Tizzano Val Parma (PR) località Reno, Impianto fotovoltaico 878,6 KWP, saggi di verifica archeologica", 2012.(scavo ARS/Archeosistemi, Direzione Scientifica Dott.sa M. Catarsi).
BIBLIOGRAFIA
DATA DI REDAZIONE AGOSTO 2012
SEGNALAZIONE DI
DATI IDENTIFICATIVI
TIPOLOGIA SEGNALAZIONE NEGATIVA
CRONOLOGIA
GRADO DI UBICABILITA' certo
ANNO DI RINVENIMENTO
MODALITA' DI RINVENIMENTO indagine archeologica ARS/archeosistemi
DATI AMMINISTRATIVI E LOCALIZZAZIONE GEOGRAFICA
CODICE COMUNE
Comune di Tizzano (T)
NUMERO PROGRESSIVO
36
PROVINCIA PARMA
COMUNE TIZZANO
FRAZIONE CERRETO
LOCALITA'
TOPONIMO
DATI CARTOGRAFICI
GEOMORFOLOGIA
VINCOLODESTINAZIONE D'USO
DESCRIZIONE
Cappella già nel 1230 ("Capelle de S. Andree de Cereto"), in seguito distrutta da un evento franoso oggi non è più ubicabile (vedi scheda 26).
NOTIZIE DI ARCHIV
BIBLIOGRAFIA M. FALLINI, M. CALIDONI, C. RAPETTI, L. UGHETTI," Terra di Pievi", Parma 2006, app. p.32.
DATA DI REDAZIONE AGOSTO 2012
SEGNALAZIONE DI
DATI IDENTIFICATIVI
TIPOLOGIA EDIFICIO DI CULTO
CRONOLOGIA XIII secolo
GRADO DI UBICABILITA' nullo
ANNO DI RINVENIMENTO
MODALITA' DI RINVENIMENTO
DATI AMMINISTRATIVI E LOCALIZZAZIONE GEOGRAFICA
CODICE COMUNE
Comune di Tizzano (T)
NUMERO PROGRESSIVO
37
PROVINCIA PARMA
COMUNE TIZZANO
FRAZIONE CAPOPONTE
LOCALITA' Sciola
TOPONIMO
DATI CARTOGRAFICI
GEOMORFOLOGIA
VINCOLODESTINAZIONE D'USO
DESCRIZIONE
una concessione di scavo è stata data dal MiBAC all'Università di Bologna in data 15 gennaio 2009. Le operazioni hanno messo in luce fondazioni e materiali databili tra XII e XV secolo, pertinenti ad edifici del borgo.
NOTIZIE DI ARCHIV Prot. 426, pos. B/6, 16 genn.2009
BIBLIOGRAFIA
DATA DI REDAZIONE dicembre 2012
SEGNALAZIONE DI M. Catarsi
DATI IDENTIFICATIVI
TIPOLOGIA CONCESSIONE DI SCAVO
CRONOLOGIA medievale/moderna
GRADO DI UBICABILITA' incerto
ANNO DI RINVENIMENTO 2009
MODALITA' DI RINVENIMENTO concesisone di scavo
DATI AMMINISTRATIVI E LOCALIZZAZIONE GEOGRAFICA
CODICE COMUNE NUMERO PROGRESSIVO
38
PROVINCIA PARMA
COMUNE TIZZANO
FRAZIONE MORAGNANO
LOCALITA'
TOPONIMO Corte Chiastra
DATI CARTOGRAFICI
GEOMORFOLOGIA
VINCOLODESTINAZIONE D'USO abitativo
DESCRIZIONE
Della bastia di Moragnano, identificabile con Corte Chiastra, si hanno notizie certe dal 1509, come possesso della famiglia Da Belvedere
NOTIZIE DI ARCHIV
BIBLIOGRAFIA G. CAPACCHI, "Castelli Parmigiani", Parma 1997 p. 25.
DATA DI REDAZIONE
SEGNALAZIONE DI
DATI IDENTIFICATIVI
TIPOLOGIA edificio
CRONOLOGIA XVI-XX secolo
GRADO DI UBICABILITA' incerto
ANNO DI RINVENIMENTO
MODALITA' DI RINVENIMENTO
DATI AMMINISTRATIVI E LOCALIZZAZIONE GEOGRAFICA