LUGLIO 2013 RELazIOnE - Comune di Tizzano Val Parma · Se il PoC è finalizzato alla definizione...
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Provincia di ParmaRegione Emilia Romagna
Comune di Monchio delle Corti
Comune di Palanzano
Comune di Tizzano Val Parma
Comunità Montana Unione dei Comuni Parma Est
LUGLIO 2013RUE_REL_01
RELazIOnE
R.U.E.Regolamento Urbanistico Edilizio in forma associata
Autori
QUADRO CONOSCITIVO E DOCUMENTO PRELIMINARE Simona Acerbis
Fabio Ceci
Martina Zucconi
Federica Valenti
Vanessa Passalacqua
Componente geologica e sismica
Enrico De Francesco
Cristiano Ceccato
Componente forestale
Silvia Agazzi
Componente ambientale
Matteo Olivieri - ARPA Parma
Angelo Allodi
Componente naturalistica
Chiara Alessandrini
PIANO STRUTTURALE COMUNALE - REGOLAMENTO URBANISTICO EDILIZIO Simona Acerbis
Fabio Ceci
Martina Zucconi
Alex Massari
Federica Valenti
RELAZIONE GEOLOGICA Enrico De Francesco
RELAZIONE SISMICA Enrico De Francesco
Fabio Mari
VALSAT Matteo Olivieri - ARPA Parma
Daniele Bertoli
STUDI ARCHEOLOGICI ABACUS s.r.l. a socio unico:ABACUS s.r.l. a socio unico:ABACUS s.r.l. a socio unico:ABACUS s.r.l. a socio unico:
Cristina Anghinetti
Dario Botti
Erica Ferrari
Francesca Sbarra
COLLABORATORI Michele Coppini
Rita Rozzi
Giulia Carbognani
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inDiCe
CARATTERI, CONTENUTI ED OBIETTIVI DEL RUE 4
ORGANIZZAZIONE DEL RUE 6
NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE E ALLEGATI 7
CARTOGRAFIA 10
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CaraTTeri, ConTenuTi eD oBieTTiVi Del rue
Contestualmente all’adozione del Piano Strutturale Comunale (PSC), è indispensabile procedere alla redazione del regolamento urbanistico ed edilizio (rue), così come previsto dalla lr 20/2000 e s.m.i.
Con la nuova legislazione urbanistica regionale, la pianificazione comunale è articolata in tre distinti strumenti tecnico – amministrativi: il Piano Strutturale Comunale (PSC), il Piano operativo Comunale (PoC), il regolamento urbanistico edilizio (rue).
il Piano Strutturale Comunale (PSC) è lo strumento di pianificazione urbanistica generale predisposto per tutto il territorio comunale, dove delineare le scelte strategiche di assetto e sviluppo e dove predisporre gli interventi necessari per tutelare l’integrità fisica ed ambientale e l’identità culturale dello stesso.
il Piano operativo Comunale (PoC), esteso a specifiche parti del territorio, individua e disciplina gli interventi di tutela e valorizzazione, di organizzazione e trasformazione del territorio da realizzare nell’arco temporale di cinque anni, in coerenza con i contenuti del PSC.
il terzo degli strumenti urbanistici, il regolamento urbanistico ed edilizio (rue), contiene la disciplina generale delle tipologie e delle modalità attuative degli interventi di trasformazione nonché delle destinazioni d’uso. nello specifico il rue dettaglia le norme attinenti alle attività di costruzione, di trasformazione fisica e funzionale e di conservazione delle opere edilizie, ivi comprese le norme igieniche di interesse edilizio, nonché la disciplina degli elementi architettonici e urbanistici, degli spazi verdi e degli altri elementi che caratterizzano l’ambiente urbano.
Se il PoC è finalizzato alla definizione attuativa degli interventi di trasformazione di maggiore entità, il rue rappresenta lo strumento urbanistico di livello comunale per disciplinare:
• gliinsediamentiesistentieconsolidati;
• lagestionedelterritoriorurale;
• gli interventi sul patrimonio edilizio esistente all’interno delle aree di trasformazione eriqualificazione.
inoltre il rue contiene:
• ladefinizionedeiparametriediliziedurbanistici;
• lemetodologieperillorocalcolo;
• ladisciplinadelledotazioniterritoriali.
anche per il rue le prescrizioni, le direttive e gli indirizzi del PSC rappresentano un riferimento obbligatorio e caratterizzante.
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il rue si configura quale testo unico cartografico e normativo rispetto alle numerose azioni di trasformazione, manutenzione e conservazione del patrimonio edilizio e dello spazio aperto. Fra i tre strumenti di pianificazione comunale è sicuramente quello più vicino alle domande minute che quotidianamente il cittadino rivolge all’amministrazione Comunale nel campo dell’urbanistica.
rispetto al piano strutturale e al piano operativo, il rue si caratterizza inoltre per essere il livello della pianificazione di più diretta gestione ed approvazione da parte dell’amministrazione Comunale. i suoi contenuti sono modificabili con una procedura agile di semplice adozione e successiva valutazione delle osservazioni pervenute, senza un coinvolgimento nella fase di approvazione di altri soggetti istituzionali.
Se il PSC contiene le invarianti del territorio e le scelte di lungo e medio periodo, il rue registra il metabolismo minuto delle trasformazioni quotidiane e pertanto è ipotizzabile una sua manutenzione continua con periodiche varianti che ne aggiornino i contenuti, anche alla luce delle istanze di innovazione provenienti dai cittadini e dai soggetti organizzati.
nell’attività di redazione del rue, uno degli obiettivi principali è stato quello di rendere il più possibile omogenee e coerenti le modalità di trasformazione edilizia nei tre comuni, in ragione della comunanza di caratteri del territorio e di problematiche da affrontare.
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orGanizzazione Del rue
il rue è articolato in 4 elaborati principali.
la relazione illustrativa ha la funzione di guida alla comprensione del nuovo strumento urbanistico e ha contenuti descrittivi e non prescrittivi rispetto alle scelte di piano.
le norme Tecniche di attuazione (n.T.a.) raccolgono in forma riveduta e riordinata quanto in precedenza disperso fra norme urbanistiche del piano regolatore generale, regolamento edilizio e regolamento d’igiene. inoltre, l’aggiornamento delle norme ha riguardato le prescrizioni e gli indirizzi derivanti dalla legislazione nazionale e regionale, dalla pianificazione sovraordinata (in particolare dal Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale – PTCP e dal Piano di assetto idrogeologico – Pai), ma non presenti nelle norme del PrG vigente. le n.T.a. rappresentano il riferimento principale rispetto agli usi, alle funzioni ammesse e alle potenzialità dimensionali delle trasformazioni e sono l’elaborato di maggiore cogenza che in caso di difformità prevalgono sugli altri documenti di rue.
le norme del rue sono completate con una serie di allegati relativi ad aspetti tematici, che con diversi livelli di cogenza hanno la funzione di guidare l’ufficio Tecnico Comunale ed i soggetti che devono attuare le previsioni urbanistiche, al fine di promuovere una maggiore attenzione ai caratteri qualitativi dello spazio urbano e del territorio. il loro carattere prescrittivo varia in ragione del tema trattato, così come specificato negli articoli relativi delle n.T.a. che rimandano ai rispettivi allegati.
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norMe TeCniCHe Di aTTuazione e alleGaTi
le norme tecniche di attuazione sono articolate in 5 titoli principali:
Titolo 1 - DiSPoSizioni Generali
Titolo 2 - DeFinizioni Per l’aTTuazione DeGli inTerVenTi: contengono i riferimenti generali, il glossario, le definizioni parametriche e l’articolazione degli usi, in altri termini il linguaggio utilizzato dal rue per esprimere i suoi comandi ai soggetti che vogliono agire sul territorio.
Titolo 3 - DiSCiPlina DeGli aMBiTi TerriToriali e Delle zone urBaniSTiCHe: contiene la descrizione delle zone urbanistiche rappresentate nella cartografia di piano, oltre ai rimandi necessari al PSC, che rappresenta un riferimento obbligato e sovraordinato alle scelte di rue.
Titolo 4 - DiSCiPlina Sulla QualiTà e i reQuiSiTi DeGli inTerVenTi: sono la componente di maggiore novità, anche se alcuni dei temi trattati erano già presenti in modo sparso all’interno degli articoli relativi alle zone urbanistiche. il nucleo tematico di questi due argomenti è la regolamentazione e gestione degli aspetti spaziali e prestazionali delle trasformazioni territoriali, ad integrazione delle prescrizioni funzionali e quantitative presenti nel Titolo 3.
Titolo 5 - VinColi e riSPeTTi: raccoglie, articola e dettaglia le invarianti territoriali individuate dal PSC e dalla pianificazione e legislazione sovraordinata. Si tratta della componente meno modificabile e meno contrattabile delle n.T.a., che la cartografia di rue recepisce in sovrapposizione all’articolazione per zone, al fine di produrre una carta unica dei limiti e delle possibilità alla trasformazione.
nell’attività di redazione del testo normativo si è proceduto ordinando in testi allegati alle nTa tutti gli aspetti edilizi ed urbanistici relativi a questioni tecnico – prestazionali o alle forme e modalità di realizzazione degli interventi.
Con la redazione degli allegati alle nTa si è perseguita la duplice finalità di:
• approfondire aspetti sulla qualità degli interventi ritenuti strategici, ma carenti o totalmentemancantinell’attualeapparatonormativodeiPRGvigenti;
• recepire ed ordinare in un testo unico le norme, le leggi ed i regolamenti che hanno ricadute dirette e sostanziali sulla gestione delle trasformazioni edilizie, allo scopo di migliorarne l’applicabilità da parte degli uffici comunali competenti.
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Gli allegati alle nTa sono i seguenti:
• “Disciplinare tecnico per la conservazione e il recupero dell’edilizia di valore storico e testimoniale” (a1), che riprende i contenuti prestazionali delle vigenti discipline particolareggiate per i centri storici (Monchio, Palanzano e Tizzano) e le schede operative per la conservazione del patrimonio edilizio isolato (Tizzano), da aggiornarsi con la componente relativa alle tecniche di conservazione e restauro degli edifici storici e con gli indirizzi per gli strumenti urbanistici comunali contenuti nel PTCP di Parma relativamente all’edilizia rurale storica.
l’allegato a1 si applica agli interventi relativi a:
a) edifici compresi all’interno del perimetro delle zone a1 e a2 (così come individuati nelle carte in scala 1:1000)
b) edifici sparsi di valore storico-architettonico e testimoniale così come individuati nella cartografia di r.u.e. in scala 1:5000.
l’allegato si compone di:
1. normativa generale che contiene l’articolato di carattere generale relativo alle prescrizioni tecniche degli interventi edilizi e quelle per l’arredo urbano nelle zone a1 e a2.
2. Schede delle Categorie di intervento che contengono la norma di riferimento e l’elenco delle schede tecniche relative alle singole componenti edilizie in cui sono indicate le prescrizioni relative alle forme, alle modalità e ai materiali utilizzabili negli interventi di recupero del patrimonio.
3. Scheda di indagine e di intervento da compilare a cura del tecnico estensore del progetto, orientata in primo luogo alla lettura degli elementi storico-architettonici dei fabbricati nei loro caratteri più significativi al fine di orientare la progettazione al mantenimento e alla conservazione degli elementi e delle componenti caratterizzanti il fabbricato oggetto di recupero.
la scheda, divisa per componenti edilizie (muratura, copertura, ...), contiene una prima sezione di analisi, una seconda parte di descrizione dello stato di conservazione ed una terza di proposte progettuali di intervento.
4. Schede di intervento che, divise per componenti edilizie, definiscono le linee guida per il recupero in relazione alle diverse categorie di intervento.
“Disciplina delle altezze e delle distanze” (a2), che puntualizza definizioni e modalità di calcolorelativamenteadaltezzeedistanzenegliinterventiedilizi;
• “requisiti tecnici delle opere edilizie” (a3), che aggiorna i contenuti dei vigenti regolamenti edilizi e d’igiene e recepisce le più recenti normative regionali e nazionali
• “regolamento acustico comunale” (a4), che riprende la normativa elaborata in occasionedellaredazionedellazonizzazioneacustica;
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• “regolamento energetico e per il risparmio delle risorse ambientali” (a5), che recepisce le più recenti normative nazionali e regionali finalizzate al miglioramento prestazionale deifabbricatiealrisparmiodellerisorseambientali;
• “requisiti sismici comunali” (a6), che recepisce le indicazioni della legge regionale n. 19/2008es.m.i.;
• “regolamento del servizio di fognatura e depurazione” (a7), che riprende la normativa elaborata dall’a.T.o di Parma.
risulta evidente che quanto è contenuto negli allegati non deve essere ritenuto esaustivo degli aspetti attinenti la qualità urbanistica ed edilizia, quanto piuttosto un contenitore che può essere continuamente aggiornato (quando parte dei suoi contenuti risultano obsoleti o controproducenti) o integrato con nuovi allegati (quando si ritenga necessario affrontare temi o problemi che non trovano risposta negli attuali elaborati), nello spirito di realizzare un testo il più possibile completo delle materie attinenti i limiti e le modalità di trasformazioni del territorio.
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CarToGraFia
la cartografia di rue è organizzata secondo 3 diverse scale di rappresentazione:
scala 1:5.000 estesa a tutto il territorio dei tre comuni, utilizzando come base cartografica il raster del DBT fornito dalla regione emilia romagna e aggiornato al 2006. il rue è restituito in fogli di formato a1 (841 mm x 594 mm) e contiene prevalentemente informazioni relative a tutele, vincoliearticolazionedellezoneagricole;
PALANZANO
TIZZANO VAL PARMA
MONCHIO DELLE CORTI
Tagli cartografici 1:5.000 nei comuni di Tizzano Val Parma
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RUEComune di Monchio d/CComune di PalanzanoComune di Tizzano V.P.
Progettisti SindacoResponsabile del procedimento
Renato BacchieriGiuseppe GuatteriGiancarlo Rossi
Claudio MorettiGiorgio MaggialiAmilcare Bodria
Simona AcerbisFabio Ceci
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PALANZANO
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MONCHIO DELLE CORTI
scala 1:2.000 limitata ai centri abitati• , che ha come base cartografica il catasto con i fogli uniti secondo la versione predisposta dalla Comunità Montana unione Comuni Parma est e aggiornata con i fabbricati più recenti. le tavole sono suddivise in fogli di formato a3 (420 mm x 297 mm) e contengono la disciplina delle zone urbane (Monchio, Palanzano e Tizzano)edellezoneedificabiliadestinazionespeciale(Tizzano);
Tagli cartografici 1:2.000 nei comuni di Tizzano Val Parma
Palanzano
monchio delle corTi
r u e - r e l a z i o n e
1 5
scala 1:1.000 per i centri storici• , redatte su base catastale e riportate su tavole suddivise in fogli di formato a3 (420 mm x 297 mm). le tavole riportano la disciplina particolareggiata con le categorie d’intervento e i codici identificativi delle Schede degli edifici di valore storico-architettonico.
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II-09.08
II-09.07
II-09.02
II-09.05II-09.04
II-09.03
II-09.01
CATEGORIE DI INTERVENTO
Restauro scientifico
Restauro e risanamento conservativo
Ristrutturazione edilizia con vincolo parziale
Ristrutturazione edilizia
Ripristino tipologico
Ristrutturazione urbanistica
Demolizione
Manutenzione ordinaria e straordinaria
Perimetro Zona A1
Perimetro Zona A2