Timor est geografiadalvoltoumano
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GEOGRAFIA DAL VOLTO UMANO
TIMOR EST
14 aprile 2011Luca BrentariLaura Pretto
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• Area geografica: Sud – Est asiatico
• Timor Est è un piccolo stato insulare situato nell’arcipelago delle piccole Sonde, a Sud dell’Asia e a Nord dell’Australia
• Bagnato da due oceani: Oceano Indiano e Oceano Pacifico
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• L’isola di Timor è divisa in: Timor Ovest (Indonesia) e Timor Est
• Timor Est:
1. Parte orientale dell’isola di Timor
2. Isola di Atauro e di Jaco
3. Exclave Oecussi-Ambenu
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• Superficie: 18.900 Km² (Trentino 13.607 Km²)
• Popolazione: poco più di 1.000.000
• Territorio: pianeggiante nelle zone costiere collinare - montagnoso nella parte interna
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• Monte più alto: Tata Mailau (2960 m)
• Fiumi principali: Laklo ed il Lois
• Mar di Savu a Nord e Mar di Timor a Sud
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• Clima tropicale: periodo secco e periodo delle piogge. Zona settentrionale e meridionale divise longitudinalmente da una catena montuosa
• Regime pluviometrico:Ø z.s. : periodo delle piogge (dicembre-marzo/maggio), 500-1500 mm
(fino ai 500 m s.l.m) e 1500-3000 mm (oltre i 500 m s.l.m.)Ø z.m. : 2 picchi (dicembre-febbraio e maggio-giugno) con 1500-2000
mm (fino ai 500 m s.l.m) e 1700-3500 mm (oltre i 500 m s.l.m.)
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tTemperatura: costante dai 30° ai 35° C tutto l’anno Dati FAO
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Timor Est è suddiviso amministrativamente in:
• DISTRETTI* (13)• SUB-DISTRETTI* (67)• SUCO** (496) * Amministrati direttamente dal governo centrale• ALDEAS** (2336) ** Amministrati dalle autorità locali
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t• Repubblica democratica di tipo parlamentare con camera unica
(seggi 52-65)
• Costituzione modellata su quella portoghese
• Indipendenza: 20 maggio 2002
• Presidente: Jose Ramos-Horta (5 anni in carica)
• Premier: Xanana Gusmão
• Capitale: Dili (130.000 ab.)
• Lingua: tetum, portoghese
• Valuta: dollaro statunitense
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1520
Colonizzazione portoghesee olandese
1859
Conflitto tra Portogallo e
Olanda
Patto di Lisbona
Timor orientale
portoghese e Timor
occidentale olandese
1940-1945
Invasione Giapponese
1945
Ritorno al Portogallo
Inizio coinvolgimento dei timorensi
nell’amministrazione
Nascita movimento
indipendentista
Libertà di costituzione di
partiti
1974
Nascono UDT e ASDT
FRETILIN
FALINTIL
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29 luglio 1975
Elezioni con vittoria del
ASDT
UDT organizza un
golpe bloccato dal
FALINTIL
Indonesia prepara
l’invasione
28 novembre1975
Rivoluzione dei “Garofani Rossi”
FRETILIN autodichiarazione
d’indipendenza
7 dicembre1975
Invasione indonesiana
Inizio del genocidio
Inizia la resistenza del
FALINTIL
XANANA GUSMAO
12 novembre1991
Massacro di Santa Cruz
30 agosto1999
Referendum
Indipendenza78,5%
Repressione indonesiana
19 ottobre1999
Ritiro dell’Indonesia
20 maggio2002
Nasce la REPUBBLICA
DEMOCRATICAdi TIMOR
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t• Fragilità economica
- indipendenza relativamente tardi
- 4 secoli di colonialismo portoghese
- 20 anni di dominio indonesiano (genocidio e distruzione infrastrutture)
- caratteristiche climatiche (dry zone)
• Economia basata sul settore primario (agricoltura) – 33% del PIL
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• Prevalentemente agricoltura di sussistenza: caffè, mays, riso, manioca, banane e orticole varie
• Basse rese: ridotta meccanizzazione, uso di sementi selezionate e fertilizzanti
• Export agricolo: 5 milioni di dollari (caffè)
• Import di merci: 170 milioni di dollari (riso da Indonesia e Vietnam)
• Disavanzo: 165 milioni di dollari
• Altri settori minoritari: pesca, artigianato e pubblica amministrazione
• Effetto distorsione dell’economia per presenza delle UN
• Speranza di crescita economica: estrazione di petrolio e gas (Mar di Timor)
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t• Indice di sviluppo umano (2010): 120° posto nella graduatoria
mondiale
• 37% della popolazione è sotto la soglia di povertà
• 23% della popolazione è denutrita
• 50% degli adulti è analfabeta
• Aspettativa di vita: 62 anni
• 93/1000 bambini non raggiungono i 5 anni
ISU: dato aggregato che considera REDDITO PROCAPITE ANNUO, LA SPERANZA DI VITA ALLA NASCITA e LIVELLO DI EDUCAZIONE
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• Lingua: tetum, portoghese, bahasa indonesia e inglese
• Lingue indigene (16): tetum, galole, mambae, kemak, bekais, bunak, dawan, lovaia, makalero, fataluku, habun, idalaka, kawaimina, makasai, tokodede, wetarese
• Religione: 90 % cattolica, 4% mussulmana, protestante 3%, 0,5% indù, buddistie animisti
• Gruppi etnici: austronesiana (malese – polinesiana), papua e piccola minoranza cinese
• Influenze culturali: portoghese, cattolica romana, malese e indigena austronesiana
• Leggende: la leggenda vuole che l’isola di Timor nasca da un coccodrillo
• Letteratura: lo scrittore più celebre è Xanana Gusmao. Altri sono FernandoSylvan, Francisco Boria da Costa, Ruv Cinatti e Fitun Fuik
• Architettura: è possibile trovare influenze portoghesi benchè siano più tipiche le costruzioni tradizionali chiamate UMA LULIK
• Musica: influenze portoghesi (Fado), indonesiane e australiane
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t• La cucina è una mescolanza tra la cucina cinese, indiana ed
europea. Dalle prime due riprende l’utilizzo del riso , elemento base dell’alimentazione. Si cucina bollito al vapore con foglie di banano. A questo piatto si affiancano il pesce come per esempio il ikan bakar alla piastra. Si mangiano anche zuppe come il soto e il bakso. Di derivazione olandese il piatto Rijsttafel con carne, verdura, pesce, uova servito con riso.
• Si possono acquistare oggetti locali nei mercati che sorgono sulla spiaggia. L’artigianato locale è la principale attrazione del luogo. Il Cal contenitore di bambù è una cosa che i turisti amano acquistare. La strada di Maubara ha molti negozi su i suoi due lati. Tasi è un mercato aperto da dove si può acquistare artigianato in legno. L’ ikat è però la specialità locale, un tessuto decorato con disegni che ha una forte tradizione animista, hanno un costo molto elevato. Il materiale in paglia è utilizzato per cappelli, ventagli, tappeti e scatole. Si possono trovare anche oggetti realizzati con perle e conchiglie
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tTimor Leste = Timor Lorosa'e = Timor del sole che sorge
La leggenda del coccodrillo
95 % cattolica 2 % musulmana 2 % protestante 1 % indù buddisti e animisti
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tRELIGIONE
Lingue ufficiali: Tetum e Portoghese
Lingue indigene (più di 20, tra cui tetum, galole, mambae, kemak, bekais, bunak, dawan, lovaia, makalero, fataluku, habun, idalaka, kawaimina, makasai, tokodede, wetarese), alcune di origine Austronesiana altre da Papua
LINGUE
GRUPPI ETNICI
Di origine austronesiana (malese – polinesiana), papua e una piccola minoranza cinese
TRADIZIONE
Esercito tradizionale
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Feste e vestiti tradizionali
MUSICAC
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ARTIGIANATO
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CUCINA
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UMA LULIK – costruzioni tradizionali
Abitazioni in contesto urbano
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t ABITAZIONI
Abitazioni in contesto ruraleC
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“MANLEKA”
CONTESTO URBANOla capitale Dili
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VITA RURALE
Approvvigionamento idrico
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OBIETTIVI DI SVILUPPO DEL MILLENNIOS
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Speranza vita alla nascita
PIL procapite Tasso di alfabetizzazione
Indice di Sviluppo Umano
# Paese ISU
1 Norvegia 0.938
2 Australia 0.937
3 Nuova Zelanda 0.907
4 USA 0.902
5 Irlanda 0.895
23 Italia 0.854
120 Timor Est 0.502
167 Niger 0.261
168 Congo (RDC) 0.239
169 Zimbabwe 0.140
Paesi del Sud Est Asiatico
27 Singapore 0.846
37 Brunei 0.805
75 Malesia 0.744
92 Tailandia 0.654
97 Filippine 0.638
108 Indonesia 0.600
113 Vietnam 0.572
120 Timor Est 0.502
122 Laos 0.497
124 Cambogia 0.494
132 Birmania 0.451
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OBIETTIVI DI SVILUPPO DEL MILLENNIOS
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OBIETTIVO 1 – ELIMINARE LA FAME E LA POVERTA’ ESTREMA
Popolazione sotto la linea della povertà
Bambini sotto i 5 anni sottopeso
Popolazione denutrita
Speranza di vita alla nascita
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37.2%
48.6%
23%
62.1 anni
Timor Est
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Progetto “Sviluppo rurale integrato per la sicurezza alimentare ad Atauro, Timor Est”
2009 - 2011
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OBIETTIVO 2 – GARANTIRE L’EDUCAZIONE PRIMARIA UNIVERSALE
Tasso di alfabetizzazione: 50 %
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Timor Est
OBIETTIVO 3 – PROMUOVERE LA PARITÀ TRA I SESSI
Indice di Parità di Genere nella scuola primaria
Presenza femminile in Parlamento
Timor Est
0.94
29.2%
Italia
0.99
20.2%
La povertà ha un volto femminile. Ogni singolo Obiettivo di Sviluppo del Millennio è direttamente collegato ai diritti delle donne e le società in cui le donne non godono degli stessi diritti degli uomini non
riusciranno a raggiungere lo sviluppo in modo sostenibile.
OBIETTIVO 3 - PARITÀ TRA UOMO E DONNA
entro il 2015
Eliminare la disparità sessuale nell'ambito dell'educazione primaria e secondaria entro il 2005, e a tutti i livelli entro il 2015.
Indice di Parità di Genere nella scuola primaria
Presenza femminile in Parlamento
La povertà ha un volto femminile. Ogni singolo Obiettivo di Sviluppo del Millennio è direttamente collegato ai diritti delle donne e le società in cui le donne non godono degli stessi diritti degli uomini non
riusciranno a raggiungere lo sviluppo in modo sostenibile.
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OBIETTIVO 4 – RIDURRE LA MORTALITA’ INFANTILE
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Tasso di mortalità di bambini sotto i 5 anni 56.4 / 1000nascite 4 / 1000nascite Tasso di mortalità infantile (0-1 anni) 75 / 1000nascite 3 / 1000nascite
Timor Est Italia
OBIETTIVO 5 - MIGLIORARE LA SALUTE MATERNA
Tasso di mortalità materna (su 100.000 nascite)
Timor Est Italia
370 5
OBIETTIVO 5 - SALUTE MATERNA
entro il 2015
Riduzione di tre quarti della mortalità delle donne in attesa.
Tasso di mortalità materna (su 100.000 nascite)
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OBIETTIVO 6 - COMBATTERE L'HIV/AIDS E LE ALTRE MALATTIE
HIV/AIDS -
Casi notificati di malaria 46380 / 100000 abitanti
Tasso di morte per malaria 108 / 100000 abitanti
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OBIETTIVO 7 – GARANTIRE LA SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE
entro il 2015
• siano integrati i principi di sostenibilità ambientale nelle politiche e nei programmi dei paesi; sia invertita la perdita di risorse ambientali.• sia ridotta alla metà la porzione di persone senza un accesso all'acqua pulita• sia raggiunto entro il 2010 un significativo miglioramento della vita dei quasi 100 milioni di persone che vivono nelle discariche
Popolazione senza accesso ad acqua potabile Totale 31% Popolazione urbana 14%Popolazione rurale 37%
Popolazione con accesso a servizi sanitari adeguatiTotale 50%
Popolazione urbana 24%Popolazione rurale 60%
Gli Obiettivi del Millennio riconoscono che la sostenibilità ambientale è parte del benessere economico e sociale globale.
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Progetto “Campagne di igiene e salute e servizi igienici integrati per le scuole di Anartutu, Isola di Atauro, Timor Est”
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OBIETTIVO 8 – SVILUPPARE UN PARTENARIATO GLOBALE PER LO SVILUPPO
• Aiuto Pubblico allo Sviluppo pari al 0,7% del PIL
• Sviluppo di un nuovo sistema commerciale e finanziario non discriminatorio, aperto, basato su regole precise condivise, che metta al centro lo sviluppo di politiche di riduzione della povertà sia a livello nazionale sia internazionale.
• Cancellazione del debito a tutti i paesi più poveri
• Diritto a un lavoro dignitoso per tutti • Accesso ai farmaci essenziali nei PVS
• Riduzione Digital Divide
• Assicurare rispetto e valore economico alle conoscenze tradizionali
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GEOGRAFIA DAL VOLTO UMANO
TIMOR EST
GRAZIE