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PAGE 1 Published by: Diventa Pilota Production: Esther Kef Design: Hugenholtz Design www.hugenholtzdesign.com Photography: Shutterstock Information: Diventa Pilota Tel.: 00-39 3280642230. E-mail: [email protected] www.diventapilota.it Credits & information: THE PILOT EXPRESS NEWSPAPER OF DIVENTA PILOTA THE PILOT EXPRESS WINTER 2013 The written and visual contents of this magazine are protected by copyright. and may not be reproduced without first obtaining written permission. Please contact the publisher to obtain consent. No articles can be reprinted without obtaining author permission and notifying the magazine. STAGE a GAPAN una delle più belle esperienze che abbia mai fatto > PAGE 3 Un sogno per volare che ora sta diventando realita > PAGE 4 Lorenzo Pelosi UN MESE DI STAGE CON FTEJEREZ > PAGE 6 THIS COULD BE YOU!!! Keep an eye on WWW.DIVENTAPILOTA.IT to find out when the Diventa Pilota Scholarship 2013 will be open Quale momento migliore per scrive- re su di una storia d’amore iniziata con l’aviazione, se non dopo il rien- tro da una giornata di lavoro passata nei cieli italiani, a competere con i venti forti autunnali in atterraggio e le operazioni aeroportuali che sem- pre ti danno quel tocco di adrenali- na in più? E’ semplice così amici; si diventa pilota perché fin da quando si ini- zia a ragionare con un po’ più di discrezione ci si innamora di questo mestiere e si sente sempre quel bri- vido sulla schiena o quell’adrenalina di cui parlo; ci si mette a fantastica- re sul “eh se io fossi la…”, magari guardando il cielo o una aereo che passa, e si sogna e si desidera. Non ho ragione? Per darvi un’idea della mia emozione perenne sulla prima pagina del mio Read more on page 2 NON SEGUO PIÙ UNA STRADA… ORA SOLO AIRWAYS

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COME E´LA VITA DI UNO STUDENTE PILOTA?LA VITA DI UN CADET PILOT DI UNA DELLE SCUOLE DI VOLO PIU’ PRESTIGIOSE AL MONDO, DESCRITTA DA LUI.

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UN VIAGGIO NEL MEDIOEVOUNA SETTIMANA DI AVIAZIONE DA SOGNO IN UNA CORNICE LONDINESE TOTALMENTE SPECIALE.

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THE PILOT EXPRESS

WINTER 2013

The written and visual contents of this magazine are protected by copyright. and may not be reproduced without first obtaining written permission. Please contact the publisher to obtain consent. No articles can be reprinted without obtaining author permission and notifying the magazine.

STAGE a GAPANuna delle più belle esperienze che abbia mai fatto

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Un sogno per volare che ora sta diventando realita

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TITELS

Lorenzo Pelosi

UN MESE DI STAGE CON FTEJEREZ

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THIS COULD BE YOU!!!Keep an eye on WWW.DIVENTAPILOTA.IT to find out when the Diventa Pilota Scholarship 2013 will be open

Quale momento migliore per scrive-re su di una storia d’amore iniziata con l’aviazione, se non dopo il rien-tro da una giornata di lavoro passata nei cieli italiani, a competere con i venti forti autunnali in atterraggio e le operazioni aeroportuali che sem-pre ti danno quel tocco di adrenali-na in più?

E’ semplice così amici; si diventa pilota perché fin da quando si ini-zia a ragionare con un po’ più di discrezione ci si innamora di questo mestiere e si sente sempre quel bri-vido sulla schiena o quell’adrenalina di cui parlo; ci si mette a fantastica-re sul “eh se io fossi la…”, magari guardando il cielo o una aereo che passa, e si sogna e si desidera. Non ho ragione?Per darvi un’idea della mia emozione perenne sulla prima pagina del mio

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NON SEGUO PIÙ UNA STRADA…ORA SOLO AIRWAYS

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THE PILOT EXPRESS

Logbook ho scritto una frase che sentii in un video: “This is a love story”: questa è una storia d’amore.

Incominciai a credere sul serio di poter diventare pilota nel 2009, mentre face-vo un corso per assistenti di volo; me ne resi conto perché alle superiori non ero uno studente modello, ma quando entrai nell’ottica dell’aviazione incominciai a vederci chiaro, e le cose mi entravano in testa come fosse tutto ovvio per me. Dire che ne diventai malato è dire poco. Da li incominciai ad informarmi sempre più sulle scuole di volo e ad approfondire per conto mio le varie materie interessate in-cludendo anche quelle generali, matema-tica, fisica, inglese; non volevo farmi co-gliere alla sprovvista nel fatidico giorno.Dopo un anno e mezzo di esperienza come assistente di volo, che mi permise di vedere il dietro le quinte di questo bel-lissimo lavoro, con milioni di domande ai piloti, che quasi non ne potevano più di me, il fatidico giorno arrivò e l’11 Marzo 2011 fui ammesso al corso di ATPL in-tegrato ad FTEJerez, una delle più rino-mate scuole al mondo, discendente della BAe Systems.

Era proprio quello che mi ci voleva; di li in poi mi sono sentito benissimo, era li che volevo essere, era quello che volevo fare e niente o nessuno me l’avrebbe le-vato, quasi non mi pesava il pensiero che avevo per la mia famiglia che mi stava aiutando così audacemente perché io ero convintissimo e sicurissimo di me stesso; mai avuto idee più chiare da quel fatidico giorno.

Dedizione, tempo, impegno erano le uniche qualità che utilizzavo per ciò che dovevo fare ed ogni secondo speso duran-te quel corso mi ha ripagato bene. Mo-menti ed emozioni bellissime, alternate come detto a molto impegno e sudore, fino a quando ti ritrovi a fare il primo volo solista: non c’è storia; dimentichi tutte le cose brutte e vivi per davvero.Secondo me il mestiere del pilota deve essere fatto da persone con una vera pas-sione per l’aviazione, perché un corso di volo può essere affrontato da chiunque; si tratta semplicemente di studiare e svilup-pare delle tecniche di volo, oltre che ad avere la forma fisica richiesta dalla legge; ma se non si ha quella passione tutto di-viene molto più complicato e duraturo, quindi è importante che prima si è sicu-

ri di avere quella passione perché con le idee chiare il corso da pilota lo farete ad occhi chiusi, fidatevi!

Oggigiorno mi ritrovo a vivere il sogno Sono Secondo Ufficiale sul Boeing 717-200 per una compagnia aerea che mi da quello di cui ho bisogno, quello per cui ho studiato e sudato tanto, quello per cui la mia famiglia mi ha aiutato così amore-volmente.Per ottenere il lavoro sono semplicemen-te rimasto positivo, ero sicuro che prima o poi sarebbe arrivato ed in effetti ecco-mi qui. Sono stato tranquillo, ho vissuto giorno per giorno e sono stato intrapren-dente, aprendomi nuove chance di ru-bare con gli occhi il mestiere, lavorando nelle scuole di volo, come assistente nei corsi al simulatore di volo o come aiutan-te nel settore amministrativo della scuola. Tutto questo mi ha reso un ragazzo più credibile, mostrandomi deciso e consape-vole di quello che voglio. Il tutto dipende sempre da noi in fondo; nessuno ci regala niente e se non ci muoviamo noi nessuno verrà a cercarci, quindi ancora una volta, bisogna avere le idee chiare.

Ora è il momento di costruirmi la mia carriera, e per fortuna sono capitato in questa compagnia che collega piccole e medie città, la quale mi permette di fare esperienza sul campo rapidamente, vo-lando in aeroporti molto impegnativi a partire dall’aeroporto di Palermo dove sono basato, che trova alle sue spalle una montagna con pareti quasi verticali, scenario di un triste incedente aereo nel 1978, e che frequentemente genera, con venti meridionali, condizioni di wind-shear, una zona di bruschi cambiamenti di intensità e direzione di vento, per arri-vare ad aeroporti come quelli di Firenze o Skiathos, dove i controllori della torre non riescono a vedere il fondo della pista per la pendenza che ha.

Inoltre, l’economia odierna ci impone di creare procedure strategiche, sia da parte della compagnia che delle stazioni aeroportuali, per rimanere al passo con i concorrenti e quindi bisogna davvero sviluppare una mentalità dinamica e re-attiva, sempre avanti di un passo al tem-po disponibile per evitare maggiori costi di scalo, far sì così che il cliente parta in tempo e magari arrivi in anticipo. I ritmi sono alti, ma è quello per cui siamo adde-

strati; presto ci si fa l’abitudine e diventa una seconda natura, all’inizio sì, si pos-sono raggiungere livelli di stress alti, ma quando si prende il via, non se ne può più. Non oso pensare al momento della pensione, non riuscirei a smettere, come vedo che molti comandanti neanche rie-scono a smettere.

Essere membro attivo di una compagnia aerea, insomma, è davvero esaltante; inoltre si conosce così tanta gente con la quale ci si diverte moltissimo nel tempo libero, il quale è anche molto prezioso per aumentare la coesione per un eccel-lente lavoro di squadra quando si è a bor-do. Ciascun collega è importante perché ciascuno di loro viene da esperienze di vita diverse, rendendoli essenziali in un qualsiasi momento di necessità, ai quali bisogna sempre fare riferimento quando occorre. Mostrare empatia verso i col-leghi in un equipaggio, ovvero mettersi

nei panni del nostro collega, il suo sta-to d’animo, il suo momento d’impiego, aumenta le chance di un ottimo lavoro perché garantisce un buon coordinamen-to fra di noi.

La mia vita ora ha davvero lasciato la mia strada precedente per prendere una ae-ro-via. Aspetto solo di fare un po’ più di esperienza per farvi salire a bordo del mio volo ed aiutarvi a divenire i miei futuri colleghi. Mi auguro vivamente che que-ste poche parole possano avervi aiutato a capire che questo è quello che davvero volete fare nella vostra vita.

Vi auguro un grande in bocca al lupo per volare alto!

Lorenzo Pelosi

Second OfficerVolotea Airlines

STAGE a GAPANuna delle più belle esperienze che abbia mai fatto

Dopo essere venuto a conoscenza di Diventa Pilota e della loro tournè negli istituti aeronautici per far vedere come potesse es-sere un colloquio con una compagnia, con dei premi fantastici, ho deciso quindi di provarci. Ho fatto l’application form, sono diventato matto per cercare di fare il curriculum e alla fine ho fatto la selezione, composta di una parte scritta e del colloquio individuale, ovviamente tutto in inglese.

Luca Scopel con Mr. James Lovell, Astronauta e comandante dell’Apollo 13 a GAPAN Trophies & Award Ceremony, Londra il 23 di ottobre 2013

Il giorno della pubblicazione dei vincitori ho aperto il sito con un po di trepidazio-ne, e ho scoperto di aver vinto il terzo premio, lo stage a GAPAN (the Guild of Air Pilots and Air Navigators). All’inizio devo dire che ero un po scettico, perchè non avendo mai sentito nominare questo nome, però ho pensato che dovesse essere qualcosa di molto importante. Infatti, è un’associzaione che si preoccupa della si-curezza del volo e dell’addestramento dei piloti.Una volta in contatto con l’ufficio di GA-PAN, ci siamo accordati per il periodo della visita, e così il 16 ottobre ho iniziato la mia esperienza.I primi due giorni li ho passati in ufficio a preparare varie cose per il banchetto dei trofei e dei premi, di cui parlerò in segui-to. Il terzo giorno, sono stato in visita alla base aerea di Northolt, dove sono dislo-cati gli aerei della RAF adibiti al traspor-to della Royal Family e dei vari ministri. Qui, ho incontrato un pilota, che mi ha fatto fare un giro della base, e ho potuto conoscere tutto quello che sta dietro un aeroporto del genere, dalla sala operati-va agli aerei, dalla torre di controllo e il radar ai mezzi antincendio, fino alla cre-azione delle carte di navigazione sia VFR che IFR.Lunedì 21 invece sono andato a Blackbu-she ad Aerobility, una scuola di volo che permette anche ai disabili di fare il bre-vetto PPL. Non credereste mai a quello che possono fare, pensate solo al fatto che hanno avuto una parte nella cerimonia di apertura alle olimpiadi di Londra!!Martedì e mercoledì sono tornato in uf-ficio, e ho aiutato ancora con la prepara-zione del banchetto lucidando argenteria, preparando le pellicce per la serata e di-

sponendo i cartellini con i nomi degli in-vitati sulle tavole (650!!). Mercoledì sera poi ho partecipato al banchetto. Questa cena è molto importante, in quanto ven-gono assegnati premi a persone che si sono distinte nel campo dell’aviazione in tutto il mondo, sia a ingegneri che a pilo-ti, che a equipaggi di Search and Rescue. Devo dire che è stata una grande emozio-ne partecipare.Il giovedì successivo sono partito alla volta di Cosford, per andare due giorni al museo della RAF. Qui mi hanno fatto fare qualche lavoretto che fanno gli ap-

prendisti restauratori, e l’ho trovato mol-to gratificante. Oltre a questo, ho anche avuto l’occasione di salire su aerei come lo Spitfire, e vedere il retroscena di quello che è un museo di aviazione.Sabato 26, l’ultimo giorno del mio stage, sono stato al Flyer show di Heathrow, l’e-quivalente di quello di Milano, dove ho avuto l’occasione di parlare con molti pi-loti e aspiranti piloti e confrontarmi con loro per quanto riguarda il miglior per-corso da seguire per la carriera di pilota.Infine, devo dire che questa è stata una delle più belle esperienze che abbia mai

fatto a che mi porterò sempre dietro. Ho conosciuto tanta gente fantastica da tut-to il mondo, con la passione per il volo nel sangue, che mi hanno dato consigli preziosi sul cammino verso la carriera di pilota.Un sentito ringraziamento va a Diventa Pilota, in particolare a Esther ed Eleono-ra, che mi hanno permesso di fare questa esperienza, e a tutto la staff di GAPAN, per aver organizzato lo stage nel migliore dei modi.

Luca Scopel

OPEN DAYdalle ore 14,30 alle ore 18,00

30 NOVEMBRE 2013 18 GENNAIO 2014

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PAGE 5THE PILOT EXPRESS

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THE GUILD OF AIR PILOTS AND NAVIGATORS (GAPAN) EXPLAINED

The Guild was established in order to represent pilot and navigator interests within all areas of aviation. The majority of its members are, or have been, professional licence holders, operating aircraft in the airlines, corporate aviation and all branches of Her Majesty’s armed forces. There are also many private licence holders, who are not full-time professional airmen, flying in every area of general aviation, sporting aviation and recreational flying.For many members, the particular strength and attraction of the Guild is its diverse spread of members and interests in all the various areas of contemporary aviation. This, together with an entirely apolitical outlook and a constitution which forbids it from engaging in trade union

THE PILOT EXPRESS

activity, enables the Guild to form and to promote a truly unbiased, professional and experienced view on operational aviation matters.“.... The Guild exists to bring all pilots and navigators together. It’s more than a club because it has a more serious purpose....“The Guild is concerned with every technical aspect of flying from safety to navigational aids, from airport facilities to training methods and in particular with new developments in aircraft and their handling. It’s a unique organisation, as its upper membership is restricted to qualified pilots and navigators and therefore it can truly claim to bring together the views and ideas of people who control aircraft in the air. Perhaps, the most important function

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of the Guild is to help set and maintain standards of conduct among flying people.“The Guild is not intended to be a lobby or pressure group and it does not function in the same way as the Airline Pilots’ Associations. However, that doesn’t mean that it will

never offer considered advice if it thinks it necessary, and of course it is always ready to offer an opinion if asked for.”

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La scuola, poi, attraverso l’efficiente e collaborativo career service, mi ha anche offerto l’opportunità di fare le selezioni con Vueling e mettermi, così, in contatto con il mondo del lavoro.

Salve a tutti! Mi trovo qui seduto a rac-contare una bellissima esperienza... Una settimana a Londra in una casa famiglia e 5 giorni di lezione alla Frances King school di TSA. Tutto questo grazie alla scholarship di Diventa Pilota alla qua-le non avrei mai pensato di arrivare se-condo, è stata una bellissima sorpresa!! Perciò ragazzi se ne avrete la possibilità fatela ed impegnatevi perchè ne vale la pena! Detto ciò arriviamo al punto: Lon-dra è una città particolare, multiculturale e sempre di corsa... Un misto di storia e modernità! Senza mezzi termini potrem-mo definirla la capitale d’Europa se non addirittura del mondo. Una delle cose che si apprezzano di più è la presenza di tantissimi luoghi interessanti tra cui: pa-lazzi, negozi, parchi ed anche musei che sono quasi tutti gratuiti! Il fatto di viag-giare da solo mi ha fatto notare meglio certi dettagli che sfuggono se si viaggia in compagnia... La freneticità della gente... Il fatto che tutte le differenze culturali siano un pregio e non un difetto... Per quanto riguarda la scuola non c’è nulla da dire, ottima! Professori simpatici e

molto “British” come carattere ma allo stesso tempo sempre con la battuta pronta, le lezioni inoltre sono diverse dalle solite fatte a scuola! Tendono a farti partecipare ad esercizi di gruppo per conoscere i propri compagni di classe e migliorare il proprio inglese, in questo modo la mattina vola via e ci si diverte! Per quanto riguarda la casa famiglia ho avuto un po’ di sfor-tuna perchè mi è stata data una casa lontana dal centro e con una famiglia poco cordiale. C’é però da dire che il personale della Frences school si è su-bito interessato al mio problema e mi ha chiesto se volevo cambiare famiglia, personalmente ho rifiutato perchè non mi conveniva andarmene da un’al-tra parte con i bagagli dovendo stare 7 giorni. Detto ciò, vorrei ringraziare Eleonora ed Esther per la loro dispo-nibilità e per la scholarship di diventa pilota! Mi raccomando ragazzi, appe-na avrete la possibilità di fare la scho-larship non tiratevi indietro, fatela!

Rami Ferid

CORSO DI INGLESE A FRANCES KING LONDRA CON TSA

Un sogno per volare che ora sta diventando realita Un saluto a tutti i lettori di Diventa Pilota Express, sono Giovanni, ho 24 anni e da poco ho terminato il mio corso alla scuola FTEJerez. Fin da bambino, il mio sogno è stato quello di diventare pilota. Se provaste a chiedere a chiunque in famiglia, possono confermare che più o meno da quando ho imparato a parlare la mia “ossessione” sono stati gli aeroplani. Sono sempre stato appassionato verso tutto ciò che riguarda l’aviazione e dopo aver terminato gli studi scolastici mi sono iscritto a ingegneria aerospaziale a Napoli, la mia città.

Quest’esperienza ha contribuito moltis-simo ad arricchire le mie conoscenze in campo tecnico ed aerodinamico, anche se, ad essere sincero, è stata diversa da come me l’aspettavo, in particolare per-ché ingegneria offriva un approccio pura-mente scientifico e matematico piuttosto che pratico. A settembre 2011 British Airways ha aperto il suo primo Future Pi-lot Programme e ho pensato fosse un’oc-casione imperdibile per coronare il mio sogno di diventare pilota. La selezione è stata particolarmente dura e sono riusci-to ad arrivare all’ultimo stage al centro di selezioni piloti BA a Heathrow dove però purtroppo sono risultato essere “un-successful”. Pochi drammi però, avendo finalmente a disposizione la disponibili-tà economica di poter iniziare un corso ATPL, ho deciso di abbandonare l’uni-versità e intraprendere questo percorso. La scelta della scuola di volo non è ri-sultata troppo difficile. Dopo un’intensa ricerca sul web, e dopo aver visitato sia FTEJerez che Oxford Aviation, la mia scelta è ricaduta sulla prima, grazie anche ai consigli di Eleonora ed Esther che ho conosciuto tramite il sito Diventa Pilota. Tale scelta si è rivelata essere appropria-ta, il training è stato intenso e la mole di studio enorme, ma la qualità è sempre risultata essere altissima. Ex piloti e na-vigatori della RAF sono stati i miei inse-gnanti per quanto riguarda la cosiddetta Groundschool, successivamente Flying instructors altamente qualificati e con grande esperienza si sono presi cura del mio training di volo. Per quanto riguarda il campus e la vita al di fuori della scuola non avrei potuto chiedere di meglio. La scuola è attrezzata con campi da tennis, piscina, campo da calcetto e una piccola palestra, mentre la movida spagnola an-dalusa, con i suoi orari folli, e le “bellez-

ze locali” non ha nulla a che invidiare a quella di una grande città. Ovviamente non esagerate!!! Bisogna sempre ricordar-si che, nonostante l’atmosfera rilassata, il corso è piuttosto intensivo e bisogna sapersi regolare tra momenti di studio “matto” e disperatissimo” a momenti di svago. Il mio consiglio è studiate con costanza, in modo da non rimanere in-dietro con il programma e concedetevi almeno un giorno di pausa per divertirvi e staccare un po’ la spina.Il corso mi ha permesso non solo di ot-tenere le necessarie licenze per diventare un pilota di linea ma anche di conosce-re persone delle più svariate nazionalità e di culture differenti,e mi ha permesso inoltre di apprezzare lo stile di vita e la cultura spagnola al punto tale da pensare di vivere e lavorare in Spagna. La scuola, poi, attraverso l’efficiente e collaborativo career service, mi ha anche offerto l’op-portunità di fare le selezioni con Vueling e mettermi, così, in contatto con il mon-do del lavoro. In poche parole, il corso alla FTEJerez è stata un’esperienza fantastica e un in bocca al lupo a tutti coloro che vogliono intraprendere questa strada!!!!!

Giovani GargioloPilota

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PAGE 6THE PILOT EXPRESS

This short guide provides some basic information on the subject of flight training for those who are considering a career as a commercial pilot. It includes advice on how to find a flight training school, what the Civil Aviation Authority’s approval of a flight training school covers, and the factors that we recommend are taken into consideration before prospective students enter into any training arrangements.

How can I find a flight training school?Flight training schools are officially referred to as Flight Training Organisations (FTOs). All UK FTOs must be approved by the UK Civil Aviation Authority (CAA). FTOs based in other European Union countries are approved by the National Aviation Authority (NAA) of the country in which they are based. FTOs basedoutside of the European Union that provide training in accordance with the requirements of the European Aviation Safety Agency (EASA) are approved directly by EASA. A list of all approved FTOs providing training for commercial pilots is published by the CAA on its website in a document called Standards Document 31. (www.caa.co.uk search for Standards Document 31). It is advisable to arrange a visit of the FTO before signing up for a course.

What type of training courses are available?A Commercial Pilot Licence (CPL) can

be obtained by completing an approved Integrated Course or an approved Modular Course of training. The Integrated Course is a full time course of flying and ground training run by an approved FTO.The Modular Course is designed to train the holder of a Private Pilot’s Licence (PPL) to the level of proficiency necessary for the issue of a CPL, or a ‘frozen’ Airline Transport Pilot Licence. This course is designed for students who do not wish to undertake a full time course of integrated training, or who wish to stagger their training by completing approved ‘modules’ of training over a period of time.More information about these approved training courses can be found in the document known as CAP 804 on the CAA website.

What does a CAA or an EASA approval mean?The approval of a Flight Training Organisation by the CAA, or other European Union National Aviation Authority, means it complies with all safety requirements, and is able to provide training to an agreed standard. The CAA is not required, nor is able, to carry out an assessment of the financial health and stability of the FTO. It is important to note, therefore, that CAA approval does not mean the FTO has demonstrated its ability to operate on a sound financial footing. For this reason the CAA advises all prospective student pilots to take precautions to protect their financial investment.

THE PILOT EXPRESS

ADVICE FROM THE CAA PROTECTING YOUR INVESTMENT

Pursuing a career as a commercial pilot requires a considerable financial commitment. Before making this type of commitment, prospective students should be aware of the potential risks to their investment so that they are better able to make informed choices.

UN MESE DI STAGE CON FTE JEREZ A pochi mesi di tempo dalla maturità ancora non conoscevo “diventa pilota” ne tanto meno immaginavo che sarei stato io a scrivere questo articolo. Mi sono diplomato all’Istituto Tecnico Aeronautico F. De Pinedo di Roma e tre mesi dopo ero su un aereo con desti-nazione Jerez de la Frontera. È successo tutto molto velocemente: una mattina, a scuola, entrò un professore di traffico aereo in classe a presentare questo concorso. Le opportunità messe in palio erano tante, come erano tanti gli studenti che avrebbero potuto candidarsi. Motivato e agguerrito com’ero (e come sono tutt’ora) a diventare pilota di linea non esitai a candidarmi, pur non avendo idea di che tipo di test avrei dovuto fare. Si, perchè ci sono dei test in ballo! Tutti i candidati avrebbero dovuto svolgere dei quesiti di matematica, fisica, logica numerica e logica verbale, nonchè un colloquio alla fine. Tutto ovviamente in Inglese.

Contro le mie aspettative mi ritrovai a fare i test in un’aula del mio istituto da solo con il professore a sorvegliar-mi: della mia scuola, infatti, l’unica adesione al concorso fu la mia. Svolsi i test e consegnai speranzoso i plichi con le risposte. Poco tempo dopo contattai Esther per fissare la data del colloquio, che avrei svolto online usando Skype. Questo non andò esattamente come volevo, ma nonostante tutta la trafi-la di test svolti, travolto dallo stress e dall’ansia pre-esame, mi dimenticai completamente di controllare i risul-tati quando furono pubblicati sul sito internet.

Me ne ricordai la mattina della prima prova d’esame, poco prima di uscire di casa. Presi il cellulare ed in tutta fret-ta digitai l’indirizzo nella barra del-le ricerche... un pò incredulo, un pò stupefatto, vidi il mio nome al primo posto. Ce l’avevo fatta! Fui contattato dopo poco tempo da Esther che, con-gratulandosi, confermò lo stage di un mese ad FTE Jerez. Si sa, FTEJerez è ai massimi livelli quando si parla di fli-ght training in Europa, quindi quale occasione migliore di questa mi sareb-be mai capitata? Avevo l’opportunità di vedere com’è la vita in una scuola di volo di tale livello, di ascoltare gli studenti, di sentire pareri e opinioni riguardo la condizione del mercato e l’amministrazione della scuola.

Arrivai a Jerez la sera del 2 di Ottobre, e trovai Esther ad aspettarmi in aero-porto. Mi accompagnò alla mia stan-

za, pulita e spaziosa, ed il giorno dopo iniziai subito con un tour del campus. La struttura è grande e ben curata, il clima è mite e le persone sono tutte (e quando dico tutte intendo tutte) cor-diali e disponibili. Gli istruttori sono per la maggior parte inglesi, ma in FTEJerez lavorano e studiano persone da ogni parte dell’Europa e del Medio Oriente: ciò contribuisce a creare un ambiente multiculturale, dove è possi-bile scambiare due chiacchiere con stu-denti arabi o kazaki seduti ai tavoli del bar della scuola. Non mancano pale-

qualche sessione di simulatore e di se-dermi sul sedile posteriore di un Piper Warrior durante un volo di addestra-mento. Come ultima cosa, prima di tornare a casa, ho svolto anche i miei “assessment tests”, i test d’ingresso che la scuola fa a chiunque voglia iniziare un corso.

Sono difficili ma non impossibili, chi è in grado di svolgere i test per la scholarship di DiventaPilota non ha problemi a superare quelli di FTEJe-rez, ad eccezione dei pilapt, i test fatti

al computer per valutare la coordina-zione oculo-manuale. Superati anche questi torno a casa soddisfatto ed ar-ricchito da questa esperienza che mi ha dato modo di conoscere più a fondo alcuni aspetti del mondo dell’aviazio-ne, il livello d’eccellenza nella qualità del flight training, ma sopratutto mi ha offerto l’opportunità di lavorare im-merso in un ambiente internazionale e multiculturale.

Luca Valentini

stra, piscina e campi da calcio e tennis per i più sportivi.

Il primo giorno di stage fu dedicato alle presentazioni: lo staff della scuola ci mise veramente pochissimo a met-termi a mio agio, ebbi la mia posta-zione nell’ufficio dei flight managers ed iniziai subito ad aiutare. Impiegai poco tempo anche per sincronizzare la routine della mia giornata con quella dei miei amici, studenti, che avevano veramente poco tempo a disposizione. Mezz’ora la mattina, un’ora a pranzo,

una a cena, e forse un’altra per una birra più tardi. Il resto è di studio, nel-le aule oppure in camera.

Il programma di studio per l’ATPL è intensivo, e lo stage in FTE è sta-to l’occasione per rendermene con-to. Durante questo mese ho avuto l’opportunità di vedere il training da un’altra prospettiva, capire come la scuola segue gli studenti e si occupa di tutte le pratiche che li riguardano, di fase in fase, di licenza in licenza. Ho avuto anche modo di assistere a

Never pay all your training in advance, if you do so your funds might suffer any potential solvency problem that the FTO has during your training;Choose a flying school that has a track record of p lacing graduates with airlines;As advised by BALPA, be aware of potentially poor conditions of certain low-hour pilot contracts that are flexible and where you are not hired by the airlines itself. You are a professional pilot and you deserve a decent employment package! So ask flying schools where their cadets find employment and under what contract;

Per entrare nel mondo dell’aviazione internazionale è importante considerare che il livello di lingua Inglese richiesto è un B2-C1, ovverosia livello Upper-Intermediate o Advanced. Se la competenza della lingua Inglese si discosta molto dai livelli richiesti, la decisione più opportuna ed efficace è un Soggiorno Linguistico in lingua Inglese presso una scuola accreditata e con esperienza. Solo vivendo immersi nella lingua Inglese e frequentando un corso di lingua Inglese intensivo in pochi mesi si riesce infatti a raggiungere il livello richiesto. Per coloro che possiedono una competenza di livello pre-intermediate è necessario iniziare con la frequenza di un corso di General English. Una volta raggiunto il livello Intermediate o Upper-Intermediate si può iniziare con la frequenza di corso di English for Aviation.

Come scegliere la scuola all’estero…Se si desidera frequentare un corso di Inglese Generale la scelta è ampia: l’ideale è scegliere un corso in una città che ci attrae e ci interessa particolarmente. TSA – Travel Studies Association, partner di Diventa Pilota per i Soggiorni Studio, è in grado di consigliarvi le scuole migliori in tutto il mondo.Se si desidera frequentare un corso di English for Aviation la scelta si deve concentrerare su scuole specializzate in questo ambito e che abbiano recepito i nuovi standard stabiliti da International Civil Aviation Organization (ICAO) dal 5 marzo 2011. TSA – Travel Studies Association propone scuole che si pongono l’obiettivo di preparare gli studenti al superamento del livello 4 ICAO, dando particolare enfasi alle abilità della listening comprehension, alla spoken interaction ed alla lingua parlata. Le lezioni si focalizzeranno sull’abilità comunicativa, consolidando al contempo le competenze grammaticali e quella fraseologia tipica della routine quotidiana in ambito dell’aviazione. Le lezioni di English

for Aviation curano molto la pronuncia e l’utilizzo della fraseologia appropriata alla situazione. I corsi si svolgono sempre in piccoli gruppi (6-8 studenti) ed includono 25-30 lezioni alla settimana, social program offerti dalla scuola, certificato di fine corso e sistemazione.Sia per i corsi di General English che di English for Aviation è importante cercare programmazioni didattiche che permettano di apprendere la lingua in aula, e nel corso di tutte le attività proposte nelle ore pomeridiane e serali, secondo standard elevatissimi. Tutti i percorsi formativi svolti nei centri esteri sviluppano le abilità comunicative, le relazioni internazionali, l’interculturalità e i linguaggi specialistici.I Programmi proposti abbracciano la filosofia del “Live and Work in English!” per qualsiasi tipologia di corso scelto: * Le attività in aula conferiscono padronanza, precisione, ricchezza lessicale generale o settoriale, nuove strutture grammaticali, capacità nelle quattro abilità linguistiche (scritto, parlato, lettura e ascolto), correttezza nella pronuncia; * le attività “outdoor” per l’Aviation English insegnano ad “utilizzare la lingua in modo facile e naturale, come spontanea espressione di sé”.

Come scegliere la sistemazione…In tutto il Mondo TSA – Travel Studies Association ricerca soluzioni abitative di elevata qualità, siano esse di categoria Lusso, Superior o Basic. La sistemazione è infatti parte stessa del Soggiorno Studio: in Famiglia, in Residence, in College o in Hotel si stringono amicizie, parlando in Inglese, si conosce la cultura del paese ospitante e alla sera, chiusa la porta della propria camera o appartamento, ci si deve sentire “a casa” ed a contempo sempre invitati ad apprendere la lingua del luogo che ci ospita: solo così l’esperienza linguistica e culturale è intensa, proficua e duratura.http://www.tsassociation.com

FUTURI PILOTI:

UN SOGGIORNO LINGUISTICO PER MIGLIORARE IL VOSTRO INGLESE!

WARNING!!! NON CADERE NELLA TRAPPOLA – a word of advice

Never pay for a Type Rating unless you have a conditional offer;When PPL prices are given by a flying school, check whether their students actually finish within those hours, as sometimes low prices are offered, but you end up paying much more as the number of hours are unrealistic;Check carefully what is included in the price offered by a flying school, ask them to write down what is included and what is not.

www.diventapilota.it

CONFESSIONS OF A PRIVATE JET PILOT

What made you want to become a pilot?A deep seated passion to fly. There’s no fee-ling like it in the world! It’s like a drug, a type of freedom which cannot be found anywhere else. Having your office at 40 thousand feet is the best place to have it.

We think of pilots as living a very glamou-rous lifestyle, but is it really all lunches in Lisbon and breakfasts in Bangkok?It’s not all glamour - but a lot of it is! Yes and no. Being a private jet pilot can have its be-nefits; I get to fly the A-listers, see some of the best places in the world, hang out in bars and restaurants in Nice, Corsica and Sardi-nia, stay in five-star hotels and see places so amazingly beautiful, you cannot imagine. But there are downsides; I spend a lot of time away from home, miss my family, and trying to maintain a social life back home can be very difficult. It’s also a very tiring and demanding job with lots of early starts, late finishes and different time zones – which all take their toll on the body. Overall, it’s 70% glamorous, 30% tiring and boring.

What’s the worst thing about being a pilot?In my opinion, it’s the best job in the world, but the downsides are that you’re away from home, friends and family a lot. Plus if we ar-rive during a busy period, we have to stay in grotty hotels – so it’s not all five-star luxury!

Have you even flown any celebrity passen-gers, and if so – any juicy stories?As a private jet pilot, I’ve flown hundreds of celebs, from Glen Close to F1 drivers, Sophia Lauren to Sir Paul McCartney. I’m afraid I am sworn to secrecy, but let’s just say they lead colourful lives!

The 2012 film ‘Flight’ tells the story of an alcoholic, hedonistic pilot – but do pilots really ever fly under the influence of drink or drugs?Absolutely not. Never. We have the respon-sibility of people’s lives in our hands so we take our job very seriously. In my experience I have never come across any crew member who has been under the influence.

How do you become a private jet pilot, and what advice would you give to others wanting to become one?It has to be a choice you seriously want as it is extremely costly and there’s no guarantee of a secure job at the end of all the expensi-ve training. You may have to give up things to help subsidise your training, like selling the car, re-mortgaging the house and taking out large loans. On average a pilot will pay around £100k just for training. It costs £80k for the initial training to gain a licence, then there are interview fees and perhaps as much as another £35k to get your ‘type’ rating on a certain commercial jet or operator. Pilots must also pay for their own uniforms. Young pilots must fulfil 40-50 trips on the specific commercial jet they wish to train for; after this period they would be signed off as ha-ving enough flying hours and would fly as a first officer during this period. Training can be extremely difficult and not everyone will be cut out to be a pilot; even after you’ve completed your training, licenced pilots can still be rejected by operators. Once qualified, the average pay would be £25k for a First Officer and up to £60-£100k for a captain. After 500 hours flying, a pilot’s pay grade will increase.However, if you get there – it’s worth it. I wouldn’t swap being a pilot for any other job.

Our secret pilot reveals the inside story of life jetting A-list celebs around the wor-ld. From getting amorous at altitude, to the nitty gritty of pilot training, find out what it’s like to be a private jet pilot.

Source: Skyscanner.net