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1 TESTO UNICO DEI REGOLAMENTI DELLA SCUOLA VINCENZA ALTAMURA Titolo I LA SEZIONE PRIMAVERA Art. 1 Finalità della sezione “Primavera” 1. La sezione “Primavera” nasce dall’idea di dare alla forte domanda sociale delle famiglie del quartiere “Garbatella”, con bambini dai 24 ai 36 mesi, una risposta alternativa e radicalmente diversa dall’anticipo, una risposta che tenga in primo luogo conto di ritmi, tempi e diritti dei bambini al fine di offrire un qualificato momento di preparazione e introduzione alla scuola dell'Infanzia. Si tratta di un potenziamento e di una diversificazione dei servizi educativi per la fascia 0-3 nell’ottica del raggiungimento degli obiettivi di Lisbona 1 , perché si considerano fondamentali i servizi educativi e formativi per la primissima infanzia per la costruzione di un percorso di cittadinanza e di pari opportunità per tutti. 2. La sezione Primavera offre alle famiglie della “Garbatella” e dei quartieri viciniori, un sostegno per promuovere la conciliazione delle scelte professionali e familiari, in particolare alle madri in cerca di occupazione, attraverso un affidamento quotidiano e continuativo dei propri piccoli a figure dotate di specifiche competenze professionali. Per far fronte a queste esigenze sociali, la scuola “Vincenza Altamura” accoglie bambini anche al di sotto dei 24 mesi, purché abbiano quel minimo di autonomia motoria che consenta alle maestre di espletare in sicurezza l’attività educativa e didattica, nonché di controllo dell’intera sezione. 3. L’idea di fondo che sottende a questa iniziativa è quella di partire dai bisogni del bambino, considerati un elemento centrale nella propria educazione: in primo luogo il bisogno di vivere un tempo “giusto”, che non rincorra esigenze adulte di anticipo legate solo all’ormai precocissimo sviluppo cognitivo dei bambini, un tempo che richiede uno spazio deputato, un “nido” contenitivo, ma con una forte attenzione all’aspetto motorio, stimolante per la possibilità di scoprire il mondo in prima persona, ma con un solido appoggio e supporto educativo delle figure adulte. Art. 2 L’iscrizione alla sezione “Primavera” 1. Prima della formale iscrizione i genitori prendono contatti con il Gestore dell’Istituto e con il Coordinatore didattico per una conoscenza reciproca ed uno scambio di informazioni. 2. L’iscrizione alla sezione “Primavera” si effettua compilando il relativo modulo scaricabile dal sito dell’Istituto o da richiedere all’ufficio di segreteria didattica o in portineria, e firmando il Contratto di Prestazione Scolastica alla presenza del Gestore o del Coordinatore didattico, nel quale l’Istituto si obbliga a fornire a favore del bambino le prestazioni scolastiche previste dal Piano Triennale dell’Offerta Formativa ( PTOF), dal Piano Educativo d’istituto (PEI) e dal Patto Educativo di Corresponsabilità; i genitori 1 Nelle Conclusioni del vertice di Lisbona del 23 e 24 marzo 2000, i capi di Stato e di governo riconobbero il ruolo fondamentale di istruzione e formazione per la crescita e lo sviluppo economico ed invitarono il Consiglio "Istruzione" ad avviare una riflessione generale sugli obiettivi concreti futuri dei sistemi d'istruzione, che tenesse conto delle preoccupazioni e priorità comuni.

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TESTO UNICO DEI REGOLAMENTI DELLA SCUOLA

VINCENZA ALTAMURA

Titolo I LA SEZIONE PRIMAVERA Art. 1

Finalità della sezione “Primavera”

1. La sezione “Primavera” nasce dall’idea di dare alla forte domanda sociale delle famiglie del quartiere “Garbatella”, con bambini dai 24 ai 36 mesi, una risposta alternativa e radicalmente diversa dall’anticipo, una risposta che tenga in primo luogo conto di ritmi, tempi e diritti dei bambini al fine di offrire un qualificato momento di preparazione e introduzione alla scuola dell'Infanzia. Si tratta di un potenziamento e di una diversificazione dei servizi educativi per la fascia 0-3 nell’ottica del raggiungimento degli obiettivi di Lisbona1, perché si considerano fondamentali i servizi educativi e formativi per la primissima infanzia per la costruzione di un percorso di cittadinanza e di pari opportunità per tutti.

2. La sezione Primavera offre alle famiglie della “Garbatella” e dei quartieri viciniori, un sostegno per promuovere la conciliazione delle scelte professionali e familiari, in particolare alle madri in cerca di occupazione, attraverso un affidamento quotidiano e continuativo dei propri piccoli a figure dotate di specifiche competenze professionali. Per far fronte a queste esigenze sociali, la scuola “Vincenza Altamura” accoglie bambini anche al di sotto dei 24 mesi, purché abbiano quel minimo di autonomia motoria che consenta alle maestre di espletare in sicurezza l’attività educativa e didattica, nonché di controllo dell’intera sezione.

3. L’idea di fondo che sottende a questa iniziativa è quella di partire dai bisogni del bambino, considerati un elemento centrale nella propria educazione: in primo luogo il bisogno di vivere un tempo “giusto”, che non rincorra esigenze adulte di anticipo legate solo all’ormai precocissimo sviluppo cognitivo dei bambini, un tempo che richiede uno spazio deputato, un “nido” contenitivo, ma con una forte attenzione all’aspetto motorio, stimolante per la possibilità di scoprire il mondo in prima persona, ma con un solido appoggio e supporto educativo delle figure adulte.

Art. 2

L’iscrizione alla sezione “Primavera”

1. Prima della formale iscrizione i genitori prendono contatti con il Gestore dell’Istituto e con il Coordinatore didattico per una conoscenza reciproca ed uno scambio di informazioni.

2. L’iscrizione alla sezione “Primavera” si effettua compilando il relativo modulo scaricabile dal sito dell’Istituto o da richiedere all’ufficio di segreteria didattica o in portineria, e firmando il Contratto di Prestazione Scolastica alla presenza del Gestore o del Coordinatore didattico, nel quale l’Istituto si obbliga a fornire a favore del bambino le prestazioni scolastiche previste dal Piano Triennale dell’Offerta Formativa ( PTOF), dal Piano Educativo d’istituto (PEI) e dal Patto Educativo di Corresponsabilità; i genitori

1 Nelle Conclusioni del vertice di Lisbona del 23 e 24 marzo 2000, i capi di Stato e di governo riconobbero il ruolo

fondamentale di istruzione e formazione per la crescita e lo sviluppo economico ed invitarono il Consiglio "Istruzione"

ad avviare una riflessione generale sugli obiettivi concreti futuri dei sistemi d'istruzione, che tenesse conto delle

preoccupazioni e priorità comuni.

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contraenti dichiarano di conoscere e di sottoscrivere per accettazione il PTOF, il Progetto Educativo dell’Istituto (PEI) ed il Patto Educativo di Corresponsabilità.

3. I genitori che optano per l’uscita alle ore 17:00 (ultima fascia oraria) devono compilare il relativo modulo scaricabile dal sito dell’Istituto, o da richiedere all’ufficio di segreteria o in portineria.

4. Alla domanda di iscrizione si allega:

a) la ricevuta del versamento della relativa quota secondo quanto stabilito annualmente dalla Direzione dell’Istituto;

b) la dichiarazione che il bambino è stato sottoposto alle vaccinazioni obbligatorie previste dalla legge di conversione 31 luglio 2017, n. 119 recante: «Disposizioni urgenti in materia di prevenzione vaccinale, di malattie infettive e di controversie relative alla somministrazione di farmaci.». (cfr. GU Serie Generale n.182 del 05-08-2017);

c) le domande di iscrizione dei bambini non vaccinati vengono accolte con riserva; i genitori verranno invitati a recarsi alla ASL di competenza in ottemperanza alla precitata legge;

d) i bambini sono ammessi alla frequenza della sezione “Primavera” solo se vaccinati in conformità alla legge.

ART. 3

L’organizzazione del servizio e articolazione della giornata

1. La giornata tipo della sezione Primavera comprende un primo momento di accoglienza, che si svolge in un apposito grande spazio in comune con la Scuola dell’Infanzia, dedicato alle attività di inserimento nella struttura. Seguono momenti di attività in aula organizzate e guidate dall’insegnante (segno grafico, manipolazioni, pittura ...) e di gioco (libero o guidato, all’interno o all’aperto, con giochi o giocattoli anche portati da casa). A fine mattinata, il momento del pasto costituisce un’occasione educativa anche per favorire lo sviluppo affettivo, cognitivo e sociale del bambino. Successivamente, per i bambini che rimangono di pomeriggio, è previsto il tempo del riposo: un bisogno fisiologico essenziale da preparare con cura ed attenzione, perché il bambino lo affronti serenamente in condizioni psicologiche di sicurezza.

2. La puntualità ed il rispetto degli orari da parte dei genitori, dei nonni o delle persone autorizzate, soni condizioni essenziali per il success nmo pieno e completo del progetto educativo e didattico di questo regolamento scolastico.

3. Orario scolastico articolato in cinque giorni.

ACCOGLIENZA prescuola 7:30 9:00

SCUOLA 9:00 12:00

PRANZO 12:00 13:00

PRIMA USCITA 13:00 14:00

SECONDA USCITA 14:00 15:00

TERZA USCITA 15:00 16:00

QUARTA USCITA 16:00 17:00

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Art. 4

La Divisa scolastica

1. Nel nostro Istituto l’adozione della Divisa Scolastica è una scelta educativa e formativa, in quanto:

a) è un elemento di identità e di appartenenza; essa caratterizza gli studenti appartenenti allo stesso Istituto, e contemporaneamente evita che il vestiario individuale utilizzato possa rendere evidente l’appartenenza degli studenti a classi sociali diverse;

b) manifesta un’esigenza di "decoro" che favorisce il recupero di una forma di rispetto e di buon gusto;

c) si rivela un simbolo di democrazia e d’uguaglianza: essa rappresenta una scelta di libertà, perché libera bambini e genitori dal dover decidere ogni mattina cosa indossare, permettendo di avere più tempo ed energie da dedicare davvero a se stessi;

2. I bambini della sezione “Primavera” utilizzano come Divisa il grembiulino bianco con il logo della scuola.

ART. 4

Attività rivolte all’informazione e al coinvolgimento delle famiglie

1. La famiglia rappresenta il contesto primario dove il bambino:

a) comincia a percepire la realtà e acquisisce i criteri per interpretarla,

b) struttura categorie logiche e affettive,

c) si crea un modello relazionale,

d) articola un primo sistema di regole,

e) pone le basi per la costruzione delle proprie capacità linguistiche e abilità espressive.

2. Nello specifico la modalità di contatto casa-scuola sarà strutturata in:

a) incontri informali fra genitore ed educatrice, che avverranno soprattutto durante il momento dell’accoglienza. Ci si scambierà informazioni sui comportamenti, le abitudini, gli stati d’animo del bambino sia a casa sia a scuola. L’obiettivo è quello di tenere sempre presenti le necessità del bambino, attraverso un rapporto di fiducia con i genitori.

b) riunioni periodiche di tutti i genitori che si svolgeranno di norma nell’aula Masnini al piano terra. Si presenterà la progettazione educativa e didattica; si mostrerà la documentazione delle attività (lavori dei bambini, filmati, fotografie), si discuterà e si verificherà l'attività programmata, si evidenzieranno il percorso e le problematiche del gruppo. Si affronteranno anche questioni organizzative (corredi, uscite, iniziative, feste). La convocazione delle riunioni, indette dal Coordinatore didattico, avverrà tramite comunicazione via web al genitore eletto come rappresentante di sezione; sarà indicata la data, l’ora d’inizio e di fine dell’incontro e l’ordine del giorno.

c) incontri individuali fra genitori ed educatrici: ai genitori è offerta l’opportunità, d’avere incontri individuali con le educatrici, per conoscere e per affrontare più specificamente questioni relative ad ogni singolo bambino.

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Art.5

IMPEGNI DEI GENITORI E DEI NONNI

1. I genitori e i nonni dei bambini si impegnano a: a. collaborare con la scuola, assumendosi le proprie responsabilità per la crescita globale dei propri

figli e nipoti; b. partecipare alle iniziative di ordine scolastico, culturale e formativo che la scuola organizza nel

corso dell’anno scolastico; c. sostenere gli interventi educativi degli insegnanti verso i loro figli e nipoti, perché non risultino

inefficaci; d. considerare il colloquio con i docenti non solo un momento informativo, ma soprattutto

un’occasione di verifica, di maturazione umana, cristiana e culturale dei propri bambini e, di conseguenza, un’opportunità per vagliare insieme i necessari interventi.

2. In particolare, i genitori e i nonni si impegnano: a) a prelevare i figli e i nipoti nell’orario concordato con la direzione scolastica; b) a produrre la richiesta di giustificazione delle assenze all’ufficio di presidenza allegando la

certificazione medica per le malattie esantematiche; c) a presentare la richiesta di ammissione a scuola dopo un’assenza di cinque giorni o più, allegando il

relativo certificato medico; d) a presentare un certificato medico specialistico, se un bambino necessita di assumere qualche

farmaco in orario scolastico, in cui sia indicato il tipo di farmaco, l’orario in cui deve assumerlo e le modalità di somministrazione;

e) a presentare un regolare certificato del medico specialista, se un bambino che usufruisce della mensa scolastica presenta allergie e/o intolleranze alimentari.

3. Tutte le famiglie degli alunni sono tenute ad essere puntuali nel rispetto delle scadenze dei pagamenti; in caso di dilazioni concordate o di ritardati pagamenti, il saldo dovrà comunque essere effettuato prima del ritiro dei documenti della valutazione finale. Per i pagamenti con c/c postale o con bonifico bancario, nella sezione “versamento effettuato da…” o nella “causale del versamento”, occorre indicare il nome del bambino a cui si riferisce la quota versata.

TITOLO II

LA SCUOLA DELL’INFANZIA ART. 6

Finalità della scuola dell’Infanzia

1. La scuola dell’Infanzia “Vincenza Altamura” si rivolge a tutte le bambine e i bambini dai tre ai sei anni di età dello storico rione della Garbatella e del nuovo quartiere Ostiense, ed è la risposta al loro diritto alla cura, all’educazione e formazione cristiana, in coerenza con i principi di pluralismo culturale ed istituzionale presenti nella Costituzione della Repubblica, nella Convenzione sui diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza e nei documenti dell’Unione europea.

2. Essa si pone la finalità di promuovere nei bambini lo sviluppo dell’identità, dell’autonomia, della competenza e li avvia alla cittadinanza attiva.

3. Consolidare l’identità significa vivere serenamente tutte le dimensioni del proprio io, stare bene, essere rassicurati nella molteplicità del proprio fare e sentire, sentirsi sicuri in un ambiente sociale allargato, imparare a conoscersi e ad essere riconosciuti come persona unica e irripetibile. Vuol dire, altresì, sperimentare diversi ruoli e forme di identità: quelle di figlio, alunno, compagno,

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maschio o femmina, abitante di un territorio, membro di un gruppo, appartenente a una comunità sempre più ampia e plurale, caratterizzata da valori comuni, abitudini, linguaggi, riti, ruoli.

4. Sviluppare l’autonomia significa avere fiducia in sé e fidarsi degli altri; provare soddisfazione nel fare da sé e saper chiedere aiuto o poter esprimere insoddisfazione e frustrazione elaborando progressivamente risposte e strategie; esprimere sentimenti ed emozioni; partecipare alle decisioni esprimendo opinioni, imparando ad operare scelte e ad assumere comportamenti e atteggiamenti sempre più consapevoli.

5. Acquisire competenze significa giocare, muoversi, manipolare, curiosare, domandare, imparare a riflettere sull’esperienza attraverso l’esplorazione, l’osservazione e il confronto tra proprietà, quantità, caratteristiche, fatti; significa ascoltare, e comprendere, narrazioni e discorsi, raccontare e rievocare azioni ed esperienze e tradurle in tracce personali e condivise; essere in grado di descrivere, rappresentare e immaginare, «ripetere», con simulazioni e giochi di ruolo, situazioni ed eventi con linguaggi diversi.

6. Vivere le prime esperienze di cittadinanza attiva significa scoprire l’altro da sé e attribuire progressiva importanza agli altri e ai loro bisogni; rendersi sempre meglio conto della necessità di stabilire regole condivise; implica il primo esercizio del dialogo che è fondato sulla reciprocità dell’ascolto, l’attenzione al punto di vista dell’altro e alle diversità di genere, il primo riconoscimento di diritti e doveri uguali per tutti; significa porre le fondamenta di un comportamento eticamente orientato, rispettoso degli altri, dell’ambiente e della natura.

7. La scuola “Vincenza Altamura”, in quanto scuola paritaria cattolica, associata alla FIDAE, persegue tali finalità attraverso l’organizzazione di un ambiente di vita cristiano, di relazioni e di apprendimento di qualità, garantito dalla professionalità degli operatori e dal dialogo sociale ed educativo con le famiglie e con l’intera comunità scolastica, secondo lo spirito del fondatore della congregazione religiosa cattolica “Ancelle del Santuario”.

Art. 7

L’iscrizione alla scuola dell’Infanzia

1. Prima della formale iscrizione i genitori prendono contatti con il Gestore dell’Istituto e con il Coordinatore didattico, per una conoscenza reciproca ed uno scambio di informazioni.

2. L’iscrizione alla scuola dell’Infanzia si effettua compilando il relativo modulo scaricabile dal sito dell’Istituto, o da richiedere all’ufficio di segreteria didattica o in portineria, e firmando il Contratto di Prestazione Scolastica alla presenza del Gestore o del Coordinatore didattico, nel quale l’Istituto si obbliga a fornire a favore del bambino le prestazioni scolastiche previste dal Piano Triennale dell’Offerta Formativa (PTOF), dal PEI e dal Patto Educativo di Corresponsabilità, ed i genitori contraenti dichiarano di conoscere e di sottoscrivere per accettazione il PTOF, il Progetto Educativo dell’Istituto (PEI ed il Patto Educativo di Corresponsabilità).

3. I genitori che optano per l’uscita alle ore 17:00 (ultima fascia oraria) devono compilare il relativo modulo scaricabile dal sito dell’Istituto, o da richiedere all’ufficio di segreteria o in portineria.

4. Alla domanda di iscrizione si allega:

a) la ricevuta del versamento della relativa quota secondo quanto stabilito annualmente dalla Direzione dell’Istituto;

b) la dichiarazione che il bambino è stato sottoposto alle vaccinazioni obbligatorie previste dalla legge di conversione 31 luglio 2017, n. 119 recante: «Disposizioni urgenti in materia di prevenzione vaccinale, di malattie infettive e di controversie relative alla somministrazione di farmaci.». (cfr. GU Serie Generale n.182 del 05-08-2017);

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c) le domande di iscrizione dei bambini non vaccinati vengono accolte con riserva; i genitori verranno invitati a recarsi alla ASL di competenza in ottemperanza alla precitata legge;

e) i bambini sono ammessi alla frequenza della scuola dell’Infanzia solo se vaccinati in conformità alla legge.

ART. 8

L’organizzazione del servizio e articolazione della giornata

La giornata tipo comprende un primo momento di accoglienza (ore 7:30 – 9:00), che si svolge in un apposito grande spazio in comune con la sezione Primavera, dedicato alle attività di inserimento nella struttura. Dalle ore 9:00 alle ore 12:00 si svolge l’attività educative e didattica in aula. Dalle ore 12:00 alle ore 13:00 si effettua il pranzo nell’aula mensa. Dalle ore 13:00 alle ore 14:00 si svolgono le attività ricreative nel campo sportivo o in aula. Dalle ore 14:00 alle ore 16:00 si svolgono le attività didattiche pomeridiane. Dalle ore 16:00 alle ore 17:00 si svolgono attività ludico – didattiche per i bambini che rimangono a scuola.

1. La puntualità ed il rispetto degli orari da parte dei genitori, dei nonni o delle persone autorizzata, è condizione essenziale per il successo pieno e completo del progetto educativo e didattico di questo regolamento scolastico.

2. Orario scolastico articolato in cinque giorni.

ACCOGLIENZA prescuola 7:30 9:00

SCUOLA 9:00 12:00

PRANZO 12:00 13:00

ATTIVITA’ RICREATIVE 13:00 14:00

PRIMA USCITA 14:00 15:00

SECONDA USCITA 15:00 16:00

TERZA USCITA 16:00 17:00

Art. 9

La Divisa scolastica

1. Nel nostro Istituto l’adozione della Divisa Scolastica è una scelta educativa che si sostanzia di diverse motivazioni. La Divisa scolastica infatti:

a) è un elemento di identità e di appartenenza; essa caratterizza gli studenti appartenenti allo stesso Istituto, e contemporaneamente evita che il vestiario individuale utilizzato possa rendere evidente l’appartenenza degli studenti a classi sociali diverse;

b) manifesta un’esigenza di "decoro" che favorisce il recupero di una forma di rispetto e di buon gusto: spesso i ragazzi, stimolati dai modelli dei media che propongono scollature e ombelico in vista, imitano uno stile tutt’altro che sobrio e consono all’ambiente educativo;

c) si rivela un simbolo di democrazia e d’uguaglianza: essa rappresenta una scelta di libertà, perché libera ragazzi e genitori dal dover decidere ogni mattina cosa indossare, permettendo di avere più tempo ed energie da dedicare davvero a se stessi;

d) instilla nei bambini un senso di serietà, necessario per un adeguato approccio alla vita quotidiana, sviluppando anche una caratterizzazione molto più profonda del singolo, derivante dalla personalità e dalle capacità mentali di ogni studente.

2. I bambini della sezione scuola dell’Infanzia utilizzano come Divisa il grembiulino bianco con il logo della scuola.

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ART. 10

Attività rivolte all’informazione e al coinvolgimento delle famiglie

1. La famiglia rappresenta il contesto primario dove il bambino:

a) percepisce la realtà che lo circonda e continua ad acquisire i criteri per interpretarla,

b) perfeziona le categorie logiche e affettive,

c) si crea molteplici modelli relazionali,

d) articola il sistema di regole condivise,

e) perfeziona e consolida le basi per la costruzione delle proprie capacità linguistiche e abilità espressive.

2. Nello specifico la modalità di contatto casa-scuola sarà strutturata in: a) incontri informali fra genitore ed educatrice, che avverranno soprattutto durante il momento

dell’accoglienza. Ci si scambierà informazioni sui comportamenti, le abitudini, gli stati d’animo del bambino sia a casa sia a scuola. L’obiettivo è quello di tenere sempre presenti le necessità del bambino, attraverso un rapporto di fiducia con i genitori;

b) riunioni periodiche di tutti i genitori che si svolgeranno di norma nell’aula Masnini al piano terra. Si presenterà la progettazione educativa e didattica; si mostrerà la documentazione delle attività (lavori dei bambini, filmati, fotografie), si discuterà e si verificherà l'attività programmata, si evidenzieranno il percorso e le problematiche del gruppo. Si affronteranno anche questioni organizzative (corredi, uscite, iniziative, feste). La convocazione delle riunioni, indette dal Coordinatore didattico, avverrà tramite comunicazione via web ai genitori eletti come rappresentanti di sezione; sarà indicata la data, l’ora d’inizio e di fine dell’incontro e l’ordine del giorno;

c) incontri individuali fra genitori e insegnanti: ai genitori sarà offerta l’opportunità d’avere incontri individuali con le insegnanti, per conoscere e per affrontare più specificamente questioni relative ad ogni singolo bambino.

ART. 11

Impegni dei genitori e dei nonni

1. I genitori e i nonni dei bambini si impegnano a: a) collaborare con la scuola, assumendosi le proprie responsabilità per la crescita globale dei propri

figli e nipoti; b) partecipare alle iniziative di ordine scolastico, culturale e formativo che la scuola organizza nel

corso dell’anno scolastico; c) sostenere gli interventi educativi degli insegnanti verso i loro figli e nipoti, perché non risultino

inefficaci;

e. considerare il colloquio con i docenti non solo un momento informativo, ma soprattutto un’occasione di verifica, di maturazione umana, cristiana e culturale dei propri bambini e, di conseguenza, un’opportunità per vagliare insieme i necessari interventi.

2. In particolare, i genitori e i nonni si impegnano: a. a prelevare i figli e i nipoti nell’orario concordato con la direzione scolastica; b. a produrre la richiesta di giustificazione delle assenze all’ufficio di presidenza allegando la

certificazione medica per le malattie esantematiche; c. a presentare la richiesta di ammissione a scuola dopo un’assenza di cinque giorni o più, allegando il

relativo certificato medico; d. a presentare un certificato medico specialistico, se un bambino necessita di assumere qualche

farmaco in orario scolastico, in cui sia indicato il tipo di farmaco, l’orario in cui deve assumerlo e le modalità di somministrazione;

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e. a presentare un regolare certificato del medico specialista, se un bambino che usufruisce della mensa scolastica presenta allergie e/o intolleranze alimentari.

3. Tutte le famiglie degli alunni sono tenute ad essere puntuali nel rispetto delle scadenze dei pagamenti; in caso di dilazioni concordate o di ritardati pagamenti, il saldo dovrà comunque essere effettuato prima del ritiro dei documenti della valutazione finale. Per i pagamenti con c/c postale o con bonifico bancario, nella sezione “versamento effettuato da…” o nella “causale del versamento”, occorre indicare il nome del bambino a cui si riferisce la quota versata.

TITOLO III

LA SCUOLA PRIMARIA

Art. 12

Le finalità della scuola Primaria

1. La scuola Primaria ricopre il quinquennio del primo ciclo d’istruzione obbligatoria che è un arco di tempo fondamentale per l’apprendimento e lo sviluppo dell’identità degli alunni, nel quale si pongono le basi e si acquisiscono gradualmente le competenze indispensabili per continuare ad apprendere a scuola e lungo l’intero arco della vita.

2. La finalità principale della scuola Primaria è l’acquisizione delle conoscenze e delle abilità fondamentali per sviluppare le competenze culturali di base nella prospettiva del pieno sviluppo della persona.

3. Per realizzare tale finalità la scuola “Vincenza Altamura” concorre alla rimozione di ogni ostacolo alla frequenza, distinguendosi per l’accoglienza di tutti i bambini della Garbatella e del quartiere Ostiense, nonché dei quartieri viciniori, per prevenire l’evasione dell’obbligo scolastico e contrastarne la dispersione, per curarne l’accoglienza e l’accesso facilitato, valorizzando il talento e le inclinazioni di ciascuno, perseguendo con ogni mezzo il miglioramento della qualità del sistema di istruzione.

4. In questa prospettiva la scuola “Vincenza Altamura” pone particolare attenzione ai processi di apprendimento di tutti gli alunni e di ciascuno di essi, accompagnandoli nell’elaborazione del senso della propria esperienza, promuovendone la pratica consapevole della cittadinanza nell’ottica dell’ umanesimo integrale di ispirazione cristiana.

Art. 13

L’iscrizione alla scuola Primaria

1. Prima della formale iscrizione i genitori prendono contatti con il Gestore dell’Istituto e con il Coordinatore didattico, per una conoscenza reciproca ed uno scambio di informazioni.

2. L’iscrizione alla scuola Primaria si effettua compilando il relativo modulo scaricabile dal sito dell’Istituto, o da richiedere all’ufficio di segreteria didattica o in portineria, e firmando il Contratto di Prestazione Scolastica alla presenza del Gestore o del Coordinatore didattico, nel quale l’Istituto si obbliga a fornire a favore dell’alunno le prestazioni scolastiche previste dal Piano Triennale dell’Offerta Formativa (PTOF), dal Piano Educativo Individualizzato (PEI) e dal Patto Educativo di Corresponsabilità, che i genitori contraenti dichiarano di conoscere e di sottoscrivere per accettazione.

3. I genitori che optano per l’uscita alle ore 17:00 (ultima fascia oraria) devono compilare il relativo modulo scaricabile dal sito dell’Istituto, o da richiedere all’ufficio di segreteria o in portineria.

4. Alla domanda di iscrizione si allega:

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a) la ricevuta del versamento della quota secondo quanto stabilito annualmente dalla Direzione dell’Istituto;

b) la dichiarazione che l’alunno è stato sottoposto alle vaccinazioni obbligatorie previste dalla legge di conversione 31 luglio 2017, n. 119 recante: «Disposizioni urgenti in materia di prevenzione vaccinale, di malattie infettive e di controversie relative alla somministrazione di farmaci.». (cfr. GU Serie Generale n.182 del 05-08-2017);

c) le domande di iscrizione degli alunni non vaccinati vengono accolte con riserva; i genitori verranno invitati a recarsi alla ASL di competenza in ottemperanza alla precitata legge.

Art. 14

La Divisa scolastica

1. L’uso della Divisa scolastica è presente in molti paesi e costituisce una scelta educativa sganciata da visioni politiche e/o religiose, ma motivata da una scelta di tipo sociale.

2. Nel nostro Istituto l’adozione della Divisa Scolastica è una scelta educativa che si sostanzia di diverse motivazioni. La Divisa scolastica infatti:

a. è un elemento di identità e di appartenenza; essa caratterizza gli studenti appartenenti allo stesso Istituto, e contemporaneamente evita che il vestiario individuale utilizzato possa rendere evidente l’appartenenza degli studenti a classi sociali diverse;

b. manifesta un’esigenza di "decoro" che favorisce il recupero di una forma di rispetto e di buon gusto: spesso i ragazzi, stimolati dai modelli dei media che propongono scollature e ombelico in vista, imitano uno stile tutt’altro che sobrio e consono all’ambiente educativo;

c. si rivela un simbolo di democrazia e d’uguaglianza: essa rappresenta una scelta di libertà, perché libera ragazzi e genitori dal dover decidere ogni mattina cosa indossare, permettendo di avere più tempo ed energie da dedicare davvero a se stessi;

d. instilla nei bambini un senso di serietà, necessario per un adeguato approccio alla vita quotidiana, sviluppando anche una caratterizzazione molto più profonda del singolo, derivante dalla personalità e dalle capacità mentali di ogni studente.

3. Gli alunni della scuola Primaria utilizzano come Divisa il grembiule bianco con il logo della scuola.

ART. 15

L’organizzazione del servizio e l’ articolazione della giornata

1. La giornata tipo comprende un primo momento di accoglienza denominato “prescuola” che si effettua al piano primo nell’aula n° 11, a partire dalle ore 7:30, secondo il piano annuale di vigilanza predisposto con propria ordinanza dal Gestore dell’Istituto e comunicato dal Coordinatore didattico con circolare interna. Alle ore 8:15 gli alunni si recano nelle rispettive aule accompagnati dai docenti della prima ora di lezione.

2. Le lezioni curricolari antimeridiane iniziano alle ore 8:20 e terminano alle ore 13:20 da lunedì a venerdì con un intervallo nella mezza mattinata dalle ore 10:20 alle ore 10:40.

3. Alle ore 13:20 gli alunni che non pranzano a scuola sono accompagnati all’uscita dal docente dell’ultima ora di lezione; gli alunni usciranno dalla propria aula in fila per due attraversando corridoi e scale in rigoroso silenzio.

4. Alle ore 13:20 gli alunni che pranzano a scuola si recano a mensa accompagnati dai docenti impegnati a scuola secondo il predetto piano annuale di vigilanza. Al termine del pranzo gli alunni si recano negli spazi esterni, se le condizioni metereologiche lo consentono, o negli spazi interni in caso di avverse condizioni meteorologiche, fino alle ore 14:30.

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5. Alle ore 14:30 gli alunni autorizzati ad uscire dall’Istituto si recano al piano terra nello spazio interno accanto alla portineria, per essere prelevati dai loro genitori o dai tutori o dalle persone autorizzate.

6. Gli alunni che usufruiscono del doposcuola, alle ore 14:30 si recano nell’aula n° 6 al piano primo accompagnati dal docente impegnato nel turno di assistenza predisposto dal Gestore secondo il piano annuale di vigilanza.

7. Il doposcuola inizia alle ore 14:30 e termina alle ore 16:30; è concesso fermarsi a scuola fino alle ore 17:00 nei casi previsti dal contratto scuola – famiglia.

8. L’orario settimanale delle lezioni consta di 29 ore di 60 minuti, con due rientri pomeridiani obbligatori.

9. Di sabato non si svolgono di norma attività educative e didattiche; sono ammesse delle eccezioni per alcune attività didattiche di potenziamento o di recupero da concordare con il Gestore dell’istituto e con il Coordinatore didattico.

10. Tutte le classi effettuano due rientri pomeridiani in giornate stabilite annualmente dal Gestore dell’Istituto e secondo il piano settimanale delle lezioni.

11. L’orario curricolare delle lezioni pomeridiane si svolge dalle 14:30 alle ore 16:30.

12. La puntualità ed il rispetto degli orari da parte dei genitori, dei nonni o delle persone autorizzata, è condizione essenziale per il successo pieno e completo del progetto educativo e didattico di questo regolamento scolastico.

ART. 16

Attività rivolte all’informazione e al coinvolgimento delle famiglie

1. Un'educazione coerente implica la creazione di una sintonia con il contesto di vita in famiglia, attraverso lo sviluppo di una vita di relazione e collaborazione tra alunni docenti e genitori. Pertanto lo spazio e i tempi della scuola “Altamura” sono pensati per alunni e adulti in modo che siano confortevoli in senso "fisico" e psicologico. I genitori avranno nella scuola uno spazio per essere parte dell'esperienza del figlio e per creare un rapporto di fiducia con l’insegnante.

2. Nello specifico la modalità di contatto casa-scuola sarà strutturata in:

a) incontri informali fra genitore e docente, che potranno avvenire durante il momento dell’accoglienza. Ci si scambieranno informazioni sui comportamenti sia a casa sia a scuola. L’obiettivo è quello di tenere sempre presenti le necessità dell’alunno, attraverso un rapporto di fiducia con i genitori.

b) riunioni periodiche di tutti i genitori che si svolgeranno di norma nell’aula Masnini al piano terra per incontri di natura culturale e spirituale,

c) incontri individuali fra genitori e docenti: ai genitori è offerta l’opportunità, d’avere incontri individuali con le docenti, per conoscere e per affrontare più specificamente questioni relative ad ogni singolo alunno, secondo un orario extra curricolare stabilito dal Coordinatore didattico in accordo con i docenti.

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TITOLO IV

LA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

Art. 17

Finalità della scuola secondaria di primo grado

1. La scuola Secondaria di primo grado, attraverso le discipline di studio, è finalizzata:

a) alla crescita delle capacità autonome di studio,

b) al rafforzamento delle attitudini,

c) all'interazione sociale,

d) alla formazione umana e cristiana;

2. organizza ed accresce, anche attraverso l'alfabetizzazione e l'approfondimento nelle tecnologie informatiche, le conoscenze e le abilità, anche in relazione alla tradizione culturale e alla evoluzione sociale, culturale e scientifica della realtà contemporanea;

3. è caratterizzata dalla diversificazione didattica e metodologica in relazione allo sviluppo della personalità dell'allievo;

4. cura la dimensione sistematica delle discipline;

5. sviluppa progressivamente le competenze e le capacità di scelta corrispondenti alle attitudini e vocazioni degli allievi;

6. fornisce strumenti adeguati alla prosecuzione delle attività di istruzione e di formazione;

7. introduce lo studio della lingua spagnola e rafforza la preparazione nella lingua inglese per il raggiungimento in entrambe le lingue al termine del triennio del livello B1 del Quadro Comune Europeo di Riferimento per la conoscenza delle lingue (QCER),;

8. aiuta ad orientarsi per la successiva scelta di istruzione e formazione.

Art. 18

L’iscrizione alla scuola Secondaria di primo grado

1. Prima della formale iscrizione i genitori prendono contatti con il Gestore dell’Istituto e con il Coordinatore didattico, per una conoscenza reciproca ed uno scambio di informazioni.

2. L’iscrizione alla scuola Secondaria di primo grado si effettua compilando il relativo modulo scaricabile dal sito dell’Istituto, o da richiedere all’ufficio di segreteria didattica o in portineria, e firmando il Contratto di Prestazione Scolastica alla presenza del Gestore o del Coordinatore didattico, nel quale l’Istituto si obbliga a fornire a favore dell’alunno le prestazioni scolastiche previste dal PTOF, dal PEI e dal Patto Educativo di Corresponsabilità, e i genitori contraenti dichiarano di conoscere e di sottoscrivere per accettazione il Piano Triennale dell’Offerta Formativa (PTOF), il Progetto Educativo dell’Istituto (PEI) ed il Patto Educativo di Corresponsabilità.

3. I genitori che optano per l’uscita alle ore 17:00 (ultima fascia oraria) devono compilare il relativo modulo scaricabile dal sito dell’Istituto, o da richiedere all’ufficio di segreteria o in portineria.

4. Alla domanda di iscrizione si allega:

a) la ricevuta del versamento della quota secondo quanto stabilito annualmente dalla Direzione dell’Istituto;

b) la dichiarazione che l’alunno è stato sottoposto alle vaccinazioni obbligatorie previste dalla legge di conversione 31 luglio 2017, n. 119 recante: «Disposizioni urgenti in materia di prevenzione

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vaccinale, di malattie infettive e di controversie relative alla somministrazione di farmaci.». (cfr. GU Serie Generale n.182 del 05-08-2017);

le domande di iscrizione degli alunni non vaccinati vengono accolte con riserva; i genitori verranno invitati a recarsi alla ASL di competenza in ottemperanza alla precitata legge

Art. 19

La divisa scolastica della scuola Secondaria di primo grado

1. L’uso della Divisa scolastica è presente in molti paesi, e costituisce è una scelta educativa sganciata da visioni politiche e/o religiose, ma motivata da una scelta di tipo sociale.

2. Nel nostro Istituto l’adozione della Divisa Scolastica è una scelta educativa che si sostanzia di diverse motivazioni. La Divisa scolastica infatti:

a) è un elemento di identità e di appartenenza; essa caratterizza gli studenti appartenenti allo stesso Istituto, e contemporaneamente evita che il vestiario individuale utilizzato possa rendere evidente l’appartenenza degli studenti a classi sociali diverse;

b) manifesta un’esigenza di "decoro" che favorisce il recupero di una forma di rispetto e di buon gusto: spesso i ragazzi, stimolati dai modelli dei media che propongono scollature e ombelico in vista, imitano uno stile tutt’altro che sobrio e consono all’ambiente educativo;

c) si rivela un simbolo di democrazia e d’uguaglianza: essa rappresenta una scelta di libertà, perché libera ragazzi e genitori dal dover decidere ogni mattina cosa indossare, permettendo di avere più tempo ed energie da dedicare davvero a se stessi;

d) instilla negli alunni un senso di serietà, necessario per un adeguato approccio alla vita quotidiana, sviluppando anche una caratterizzazione molto più profonda del singolo, derivante dalla personalità e dalle capacità mentali di ogni studente.

3. Gli alunni della scuola Secondaria di primo grado utilizzano come Divisa …????… con il logo della scuola.

ART. 20

L’organizzazione del servizio e l’articolazione della giornata

1. La giornata tipo comprende un primo momento di accoglienza denominato “prescuola” che si effettua al piano primo nell’aula n° 11, a partire dalle ore 7:30, secondo il piano annuale di vigilanza predisposto con propria ordinanza dal Gestore dell’Istituto e comunicato dal Coordinatore didattico con circolare interna. Alle ore 7:55 gli alunni si recano nelle rispettive aule accompagnati dai docenti della prima ora di lezione.

2. Le lezioni curricolari antimeridiane iniziano alle ore 8:00 e terminano alle ore 14:00 da lunedì a venerdì con un intervallo nella mezza mattinata dalle ore 10:50 alle ore 11:10.

3. Alle ore 14:00 gli alunni che non pranzano a scuola sono accompagnati all’uscita dal docente dell’ultima ora di lezione; gli alunni usciranno dalla propria aula in fila per due attraversando corridoi e scale in rigoroso silenzio.

4. Alle ore 14:00 gli alunni che pranzano a scuola si recano a mensa accompagnati dai docenti impegnati a scuola secondo il predetto piano annuale di vigilanza. Al termine del pranzo gli alunni si recano negli spazi esterni, se le condizioni metereologiche lo consentono, o negli spazi interni in caso di avverse condizioni meteorologiche, fino alle ore 14:45.

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5. Alle ore 14:45 gli alunni autorizzati ad uscire dall’Istituto si recano al piano terra nello spazio interno accanto alla portineria, per essere prelevati dai loro genitori o dai tutori o dalle persone autorizzate.

6. Gli alunni che usufruiscono del doposcuola, alle ore 14:45 si recano nell’aula n° 6 al piano primo accompagnati dal docente impegnato nel turno di assistenza predisposto dal Gestore secondo il piano annuale di vigilanza.

7. Il doposcuola inizia alle ore 14:40 e termina alle ore 16:30; è concesso fermarsi a scuola fino alle ore 17:00 nei casi previsti dal contratto scuola – famiglia.

8. L’orario settimanale delle lezioni consta di 30 ore di 60 minuti,.

9. Di sabato non si svolgono di norma attività educative e didattiche; sono ammesse delle eccezioni per alcune attività didattiche di potenziamento o di recupero da concordare con il Gestore dell’istituto.

10. La puntualità ed il rispetto degli orari da parte dei genitori, dei nonni o delle persone autorizzata, è condizione essenziale per il successo pieno e completo del progetto educativo e didattico di questo regolamento scolastico.

ART. 21

I DOVERI DEGLI ALUNNI

1. Gli alunni si impegnano: a. ad essere assidui nella frequenza alle lezioni e costanti nel lavoro scolastico; b. ad essere responsabili e rispettosi fra di loro e con gli insegnanti; c. ad essere responsabili e rispettosi nei confronti dell’ambiente e delle rispettive suppellettili (banchi,

muri, pavimenti, servizi igienici); d. a seguire eventuali modifiche di orario e le varie iniziative che nel corso dell’anno potranno essere

prese dal Consiglio d’Istituto, dal Collegio dei docenti e dalla Direzione; e. ad essere puntuali all’orario scolastico, poiché i ritardi danneggiano lo stesso alunno e creano

situazioni di disagio all’intera classe o sezione; f. ad indossare rigorosamente ogni giorno la divisa scolastica (e, nei giorni stabiliti, la tuta ginnica), ai

fini di una sana educazione alla decenza e al decoro, e per il rispetto dell’ambiente scolastico e religioso;

g. ad avvisare immediatamente l’insegnante nel caso in cui capitasse un infortunio o un malessere, anche di lieve entità;

h. durante le ore di lezione gli alunni non potranno uscire dalla classe, se non per esigenze motivate e con il consenso dell’insegnante;

i. a conclusione della mattinata scolastica, gli alunni dovranno raggiungere l’atrio di uscita della scuola tutti insieme, accompagnati dagli insegnanti;

j. ai fini di un sereno svolgimento del lavoro scolastico in classe, ogni alunno deve servirsi dei propri strumenti (dizionari, sussidi per lo svolgimento dei lavori di Matematica, di Tecnologia, di Arte/Immagine e Musica) onde evitare inconvenienti di carattere disciplinare e didattico;

k. non si accettano giustificazioni per telefono; l. è proibito l’uso del cellulare, di giochi elettronici e di altri oggetti non facenti parte del materiale

didattico, in orario scolastico; l’uso occasionale del cellulare per eventuali comunicazioni urgenti con la famiglia dovrà essere di volta in volta autorizzato dal Coordinatore didattico o dall’Insegnante;

m. gli alunni devono raggiungere il luogo della ricreazione al suono della campanella (o al cenno dell’insegnante) ordinatamente, adagio e senza fare chiasso: nelle aule, nei corridoi e per le scale ci si muove senza spingersi, senza scavalcarsi, senza alzare la voce;

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n. durante la ricreazione, che ha lo scopo di interrompere la fatica del lavoro mentale e di soddisfare i bisogni fisiologici, gli alunni non possono allontanarsi senza il permesso di chi ha la responsabilità dell’assistenza;

o. nei brevi intervalli dovuti all’avvicendamento degli insegnanti, ciascuno deve restare al proprio posto, preparando il materiale della lezione successiva;

p. nella palestra e nel campo sportivo esterno della scuola gli alunni devono eseguire rigorosamente le indicazioni e le disposizioni del docente ed avere attenzione e riguardo per gli attrezzi ginnici;

q. nel teatro della scuola gli alunni devono avere un comportamento rispettoso delle regole con specifico riferimento sia alle lezioni e alle prove generali che durante gli spettacoli teatrali;

r. in chiesa ogni alunno deve mantenere il massimo rispetto del luogo sacro e partecipare con devozione alle funzioni e ai riti religiosi.

ART. 22

Le sanzioni disciplinari

(in attuazione del D.P.R. n.235 del 21 novembre 2007)

1) PREMESSA La responsabilità disciplinare è personale. I provvedimenti disciplinari hanno finalità educative e tendono al rafforzamento del senso di responsabilità ed al ripristino di rapporti corretti all’interno della comunità scolastica. Le sanzioni disciplinari sono sempre temporanee, proporzionate all’infrazione disciplinare e ispirate, per quanto possibile, al principio della riparazione del danno. Esse tengono conto della situazione personale dello studente. Allo studente è offerta la possibilità di convertirle in attività in favore della comunità scolastica per mezzo di sanzioni alternative, quando non sia previsto l’obbligo di frequenza. Nessuno può essere sottoposto a sanzioni disciplinari senza essere stato prima invitato ad esporre le proprie ragioni. Nessuna infrazione disciplinare connessa al comportamento può influire sulla valutazione del profitto.

2) INFRAZIONI NON GRAVI Infrazioni non gravi, facilmente verificabili e individuabili dagli insegnanti, rispetto a:

Rapporto con gli altri: insulti, termini volgari e offensivi tra studenti, interventi inopportuni durante le lezioni, interruzioni continue del ritmo delle lezioni, non rispetto del materiale altrui, atti o parole che consapevolmente tendono ad emarginare altri studenti, ritardi al rientro dell’intervallo o al cambio dell’ora.

Norme di sicurezza e di tutela della salute: lanci di oggetti non contundenti; utilizzo del telefono cellulare durante le lezioni.

Strutture e attrezzature: danneggiamenti involontari e lievi di strutture o attrezzature dovute a incuria o trascuratezza, incisione di banchi/porte; danneggiamento involontario delle attrezzature di laboratori o di spazi comuni, aule, servizi igienici, locali mensa, spazi comuni lasciati in condizioni tali per disordine o sporcizia da pregiudicare l’utilizzo per le attività successive.

3) SANZIONI DISCIPLINARI PER INFRAZIONI NON GRAVI.

Il docente che individua la mancanza disciplinare interviene con un richiamo verbale o con una annotazione sul diario personale dell’alunno da riportare controfirmato per presa visione dal genitore o da chi esercita la responsabilità genitoriale. Nei casi di reiterazione della mancanza disciplinare, il docente appone la nota sul registro di classe; in caso di ulteriore reiterazione il docente chiede l’intervento del Coordinatore didattico, il quale richiama ufficialmente in privato l’alunno apponendo contestualmente la nota sul registro di classe. Se il comportamento dell’alunno continua ad essere difforme dalle regole della scuola il Coordinatore didattico richiama in pubblico

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l’alunno apponendo in classe la nota disciplinare sul registro di classe. L’entità del risarcimento, in caso di danno alle attrezzature e degli ambienti, è definita dalla Direzione dell’ Istituto.

4) INFRAZIONI GRAVI Infrazioni gravi, individuate dagli insegnanti della scuola, dal Coordinatore didattico o da altre persone all’interno o nelle vicinanze dell’Istituzione scolastica rispetto a:

Rapporto con gli altri: ricorso alla violenza fisica o verbale all’interno di una discussione o atti che mettono in pericolo l’incolumità fisica propria e altrui; atti di bullismo o di cyberbullismo; utilizzo di termini gravemente offensivi e lesivi della dignità altrui; propaganda e teorizzazione della discriminazione nei confronti di altre persone o comunità; furto; lancio di oggetti contundenti;

Violazione intenzionale delle norme di sicurezza e di tutela della salute: comportamenti che mettono in grave pericolo l’incolumità fisica delle persone in gruppo (spintoni, sgambetti per i corridoi, per le scale, negli spazi attrezzati); introduzione nella scuola di alcolici e/o sostanze illegali; infrazione al divieto di fumo.

Strutture e attrezzature: danneggiamento volontario di attrezzature, strutture e spazi comuni; scritte sui muri, sui banchi, sulle porte, nei bagni;

Comportamento costante assai difforme dalle regole scolastiche che impedisce il normale svolgimento delle lezioni.

5) SANZIONI DISCIPLINARI PER INFRAZIONI GRAVI. Il docente o chiunque ne abbia interesse o titolo informa il Coordinatore didattico con una relazione scritta prodotta al protocollo riservato dell’Istituzione scolastica, denunciando il comportamento gravemente scorretto o assai difforme dalle regole della morale e del regolamento scolastico. Accertata la gravità dell’infrazione, il Coordinatore didattico convoca il Consiglio di Classe in forma ristretta alla sola componente docente. Il Consiglio di classe stabilisce se esistano gli estremi per una sanzione che preveda l’allontanamento dalla comunità scolastica, e delibera nel rispetto del principio di gradualità e dello spirito di discernimento. L’allontanamento dalla comunità scolastica, pertanto, deliberato all’unanimità o maggioranza, può essere, da uno fino a quindici giorni , con o senza obbligo di frequenza. Il Consiglio di classe può anche deliberare all’unanimità o a maggioranza per una sanzione disciplinare alternativa. L’allontanamento dalla comunità scolastica per più di 15 giorni è deliberata dal Consiglio d’Istituto. Essa comporta la non ammissione alla classe successiva o all’esame di Stato.

6) IMPUGNAZIONI. Contro le sanzioni disciplinari anzidette è ammesso ricorso da parte di chiunque vi abbia interesse entro quindici giorni dalla comunicazione, all’Organo di Garanzia interno alla scuola di cui al successivo articolo 44.

ART. 23

Attività rivolte all’informazione e al coinvolgimento delle famiglie

1. Un'educazione coerente implica la creazione di una sintonia con il contesto di vita in famiglia, attraverso lo sviluppo di una vita di relazione e collaborazione tra alunni docenti e genitori. Pertanto lo spazio e i tempi della scuola “Altamura” sono pensati per alunni e adulti in modo che siano confortevoli in senso "fisico" e psicologico. I genitori avranno nella scuola uno spazio per essere parte dell'esperienza del figlio e per creare un rapporto di fiducia con l’insegnante.

2. Nello specifico la modalità di contatto casa-scuola sarà strutturata in:

a) incontri informali fra genitore e docente, che potranno avvenire durante il momento dell’accoglienza. Ci si scambieranno informazioni sui comportamenti sia a casa sia a scuola. L’obiettivo è quello di tenere sempre presenti le necessità dell’alunno, attraverso un rapporto di fiducia con i genitori.

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b) riunioni periodiche di tutti i genitori che si svolgeranno di norma nell’aula Masnini al piano terra per incontri di natura culturale e spirituale,

c) incontri individuali fra genitori e docenti: ai genitori è offerta l’opportunità, d’avere incontri individuali con le docenti, per conoscere e per affrontare più specificamente questioni relative ad ogni singolo alunno, secondo un orario extra curricolare stabilito dal Coordinatore didattico in accordo con i docenti.

TITOLO V

REGOLAMENTO DELLE USCITE DIDATTICHE E DEI VIAGGI D’ISTRUZIONE

Art. 24

Principi generali

1. Le visite didattiche e i viaggi d’istruzione costituiscono iniziative di integrazione e di approfondimento culturale rispetto alle attività educative del curricolo d’istituto previsto da Piano Triennale dell’Offerta Formativa e devono essere inseriti nel progetto didattico annuale del consiglio di intersezione della scuola dell’Infanzia, di interclasse della scuola Primaria e di classe della scuola Secondaria di primo grado.

2. L’effettuazione delle visite didattiche e dei viaggi di istruzione deve tenere conto dei criteri definiti dal Collegio dei docenti in sede di progettazione e programmazione dell’azione educativa, come previsto dall’articolo 7 del Decreto legislativo 16 aprile 1994 n. 297 (cfr. art. 7, D.lgs. n. 297/1994), e dal Consiglio di istituto nell’ambito dell’organizzazione e programmazione della vita e dell’attività della scuola ai sensi dell’ articolo 10, comma 3, lettera e) del predetto Decreto legislativo 297/94.

3. Spetta ai Consigli di intersezione, di interclasse e di classe avanzare proposte per l’effettuazione delle visite didattiche e dei viaggi d’istruzione; dette iniziative scaturiranno dalle annuali progettazioni didattiche ed educative in ottemperanza agli orientamenti espressi dal Collegio dei Docenti nel Piano Triennale dell’Offerta Formativa, del Curricolo verticale d’Istituto e del Regolamento recante Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’Infanzia e del primo ciclo d’istruzione a norma dell’articolo 1, comma 4, del Decreto del Presidente della Repubblica 20 marzo 2009, n. 89.

4. In ottemperanza al Regolamento recante norme in materia di autonomia delle istituzioni scolastiche emanato con il D.P.R. 275/1999, l’Istituto scolastico paritario cattolico “Vincenza Altamura” di Roma, organizza le uscite didattiche e i viaggi d’istruzione secondo quanto stabilito negli articoli seguenti del presente Regolamento.

Art. 25

Definizioni

1. Per visite didattiche si intendono le iniziative culturali che prevedono il rientro in istituto nella medesima giornata.

2. Per viaggi d’istruzione si intendono le iniziative culturali che prevedono uno o più pernotti fuori Roma.

Art. 26

Regole generali

1. L’adesione alle iniziative di cui all’articolo 25 è sempre volontaria e necessita del consenso scritto dei genitori o degli esercenti la responsabilità genitoriale ai sensi del Decreto Legislativo 28 dicembre 2013 n. 154.

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2. Le iniziative medesime saranno attuate qualora vi aderiscano i 4/5 degli alunni di ciascuna classe interessata.

3. Gli alunni che non partecipano al viaggio d’istruzione e si assentano da scuola durante il periodo di attuazione dello stesso sono tenuti a giustificare l’assenza. Nel caso di presenza a scuola questi alunni saranno seguiti dai loro insegnanti non impegnati nelle sostituzioni dei colleghi, o da altri docenti dell’istituto.

4. I docenti accompagnatori devono dichiarare per iscritto al Coordinatore didattico la propria disponibilità ad accompagnare gli alunni nelle uscite didattiche e nei viaggi d’istruzione, e ricevere per iscritto l’incarico di accompagnatore.

5. Detto incarico comporta l’obbligo di una attenta ed assidua vigilanza degli alunni, con l’assunzione delle responsabilità di cui all’articolo 2047 del codice civile integrato dalla norma di cui all’articolo 61 della Legge 11 luglio 1980, n. 312, che limita la responsabilità patrimoniale del personale della scuola ai soli casi di dolo e colpa grave. Una vigilanza così qualificata deve essere esercitata non solo a tutela dell’incolumità degli alunni, ma anche a tutela del patrimonio artistico.

6. Al fine di evitare un rallentamento della sorveglianza, il programma delle uscite didattiche e dei viaggi d’istruzione non deve prevedere tempi morti.

Art. 27

La “Commissione uscite didattiche e viaggi d’istruzione”

1. La Commissione uscite didattiche e viaggi d’istruzione è composta da un docente per ogni ordine di scuola, dal personale di segreteria ed è presieduta dal Coordinatore didattico o da un suo delegato.

2. La Commissione è nominata dal Coordinatore didattico e resta in carica per un triennio.

3. I consigli di intersezione, di interclasse e di classe, per gli aspetti organizzativi e amministrativi si avvarranno della collaborazione della “Commissione uscite didattiche e viaggi d’istruzione” e dell’Ufficio di Segreteria didattica per la formalizzazione dei rapporti con Agenzie o Enti esterni.

4. La Commissione può predisporre inoltre una rosa di possibili mete da sottoporre, come indicazione di massima, alla discussione degli Organi Collegiali.

5. La Commissione nella scelta dei vettori e delle strutture alberghiere per i viaggi d’istruzione deve avere dalle Agenzie di viaggio o degli Enti esterni, sia al momento della loro scelta che al momento della loro concreta fruizione, tutte le garanzie di legge che non vi siano rischi e pericoli per l'incolumità degli alunni nelle strutture prescelte, e che queste rispondano ai criteri stabiliti dal decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81, attuativo dell’articolo 1 della Legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro.

Art. 28

Uscite didattiche della scuola dell’Infanzia

1. Nella scuola dell’Infanzia si organizzano soltanto uscite didattiche di mezza giornata o di una giornata intera; non sono ammessi i viaggi d’istruzione.

2. Le uscite didattiche si effettuano con il servizio pullman organizzato dalla Commissione viaggi.

3. Al fine di assicurare la vigilanza dei bambini e in ottemperanza alle citate norme sulla sicurezza, i docenti accompagnatori si avvarranno della collaborazione attiva e fattiva dei genitori in un rapporto uno a uno.

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Art. 29

Uscite didattiche e viaggi d’istruzione della scuola Primaria

1. Nella scuola Primaria si organizzano uscite didattiche di mezza giornata o di una giornata intera e per la sola classe V è ammesso un viaggio d’istruzione con un solo pernotto.

2. Le uscite didattiche delle classi I e II di mezza giornata o di una sola giornata si effettuano con il servizio pullman

3. Le uscite didattiche per le classi III, IV e V si effettuano sia con il servizio dei mezzi pubblici tram, autobus e metropolitana, sia con il servizio pullman.

4. Al fine di assicurare la vigilanza degli alunni e in ottemperanza alle citate norme sulla sicurezza, i docenti accompagnatori si avvarranno anche della collaborazione attiva e fattiva dei genitori.

Art. 30

Uscite didattiche e viaggi d’istruzione della scuola secondaria di primo grado

1. Nella scuola secondaria di primo grado si organizzano uscite didattiche di mezza giornata o di una giornata intera; per la sola classe I è ammesso un viaggio d’istruzione con un solo pernotto, nelle classi II e III e ammesso un viaggio con più pernotti.

2. Le uscite didattiche si effettuano sia a piedi che con il servizio dei mezzi pubblici tram, autobus e metropolitana; per le uscite didattiche di un’intera giornata le classi usufruiranno del servizio pullman sia con il servizio pullman.

3. Al fine di assicurare la vigilanza degli alunni e in ottemperanza alle citate norme sulla sicurezza, i docenti accompagnatori saranno due per ogni classe.

Art. 31

Compiti dei docenti

1. Per ogni uscita didattica o viaggio d’istruzione deve sempre essere individuato un docente referente.

2. Il responsabile dell’uscita didattica o del viaggio di istruzione:

a) è la persona cui fanno riferimento gli allievi, i genitori, i docenti, la segreteria e il Coordinatore didattico;

b) è la persona che coordina la progettazione del viaggio e le fasi della sua realizzazione;

c) cura la stesura del programma dettagliato e la comunicazione alle famiglie;

d) raccoglie e consegna in segreteria i moduli per l’autorizzazione al viaggio degli alunni;

e) provvede al ritiro delle ricevute dei conti correnti postali o degli IBAN per il versamento del contributo da parte degli allievi e alla consegna in segreteria delle ricevute entro i termini stabiliti dalla circolare organizzativa del Coordinatore didattico;

f) predispone l’elenco nominativo degli studenti partecipanti, distinti per classe di appartenenza, e il prospetto dei contributi versati;

g) si assicura che i partecipanti siano in possesso di tutti i documenti utili per la partecipazione al viaggio, nel caso di viaggi d’istruzione in aereo per le classi della scuola secondaria di primo grado;

h) riceve in consegna i documenti relativi al viaggio;

i) redige la relazione finale.

3. La relazione consuntiva dovrà indicare:

a. il numero dei partecipanti ed eventuali assenti;

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b. i docenti accompagnatori;

c. un giudizio globale sui servizi forniti dall’Agenzia o dall’Ente esterno;

d. eventuali pendenze aperte (economiche, disciplinari e rimostranza).

Art. 32

Norme di comportamento degli alunni

1. Tutti gli alunni s’impegnano a seguire le direttive dei docenti accompagnatori per tutta la durata delle uscite didattiche o dei viaggi d’istruzione.

2. Per il viaggio d’istruzione valgono le medesime norme disciplinari previste durante l’attività didattica in sede. Nello specifico gli alunni dovranno:

1) comportarsi in modo irreprensibile sia sui mezzi di trasporto sia nei luoghi oggetto delle visite;

2) non allontanarsi dal gruppo, senza il permesso del docente responsabile;

3) osservare con la massima scrupolosità gli orari stabiliti dal docente responsabile;

4) tenere ovunque, specialmente negli alberghi, un contegno corretto senza recare danno alle cose né disturbo alle persone;

5) eventuali danni saranno risarciti da coloro che li avranno causati e, nel caso questi non vengano individuati, in solido da tutta la classe partecipante all’attività;

6) rispettare tutte le norme stabilite dalla direzione degli alberghi e dagli accompagnatori.

Art. 33

Tutela assicurativa

1. Il personale scolastico e gli alunni partecipanti alle iniziative di cui all’articolo 1 sono coperti da polizza relativa alla Responsabilità civile, agli Infortuni all’Assistenza e Tutela Giudiziaria sottoscritte dall’Istituto con una compagnia assicuratrice.

2. I genitori che accompagnano i bambini della scuola dell’Infanzia o gli alunni delle classi della scuola Primaria si avvarranno di polizze assicurative private.

Art. 34

Aspetti finanziari

1. L’onere finanziario delle iniziative di cui all’articolo 25 è interamente a carico delle famiglie degli alunni partecipanti.

2. Le quote dei partecipanti alle uscite didattiche sono raccolte dai genitori eletti come rappresentanti e consegnate all’Ufficio di Segreteria, che provvederà a effettuare il bonifico bancario per il tramite dell’Ufficio dell’Economo dell’Istituto nei giorni immediatamente antecedente l’uscita didattica.

3. Le quote dei partecipanti ai viaggi d’istruzione di cui all’articolo 1 sono versati dai genitori nell’IBAN dell’Istituto; la ricevuta del versamento deve essere allegata alla domanda di partecipazione al viaggio d’istruzione e consegnata all’Ufficio di segreteria didattica entro i termini stabiliti dalla circolare del Coordinatore didattico.

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Art. 35

La valutazione delle uscite didattiche e dei viaggi d’istruzione

1. Le uscite didattiche ed i viaggi d’istruzione sono oggetto di valutazione da parte dei docenti e delle famiglie degli studenti. In particolare sarà opportuno valutare:

1) i servizi offerti dall’Agenzia di viaggio o dagli Enti esterni;

2) il gradimento dei partecipanti in merito alle finalità educative e didattiche ed ai servizi ottenuti;

3) la valutazione dei docenti e dei genitori accompagnatori, con la formulazione di ulteriori proposte per migliorare gli aspetti organizzativi, educativi e didattici;

4) la comparazione tra costi e benefici.

TITOLO VI

GLI ORGANI COLLEGIALI DELL’ISTITUTO

Art. 36

Composizione e compiti degli organi collegiali

1. Gli organi collegiali dell’Istituto sono:

a) Il Collegio dei docenti

b) Il Consiglio d’Istituto

c) La Commissione elettorale

d) Il Consiglio della sezione “Primavera”

e) Il Consiglio di intersezione della scuola dell’Infanzia

f) Il Consiglio di interclasse della scuola Primaria

g) I Consigli di classe della scuola Secondaria di primo grado

2. Il Collegio dei docenti unitario è composto da tutto il personale docente dell’Istituto ed è presieduto dal Coordinatore didattico.

3. Il Consiglio d’Istituto è composto da

a) sei docenti eletti, uno in rappresentanza sia della sezione “Primavera” che della scuola dell’Infanzia, tre in rappresentanza della scuola Primaria e due della scuola Secondaria di primo grado;

b) sei genitori eletti, uno in rappresentanza sia della sezione “Primavera” che della scuola dell’Infanzia, tre in rappresentanza della scuola Primaria e due della scuola Secondaria di primo grado;

c) il Gestore e rappresentante legale dell’Istituto e dal Coordinatore didattico, entrambi membri di diritto;

4. Il Consiglio di Istituto dura in carica tre anni ed i suoi membri possono essere rieletti e/o riconfermati. Il Consiglio di Istituto, nel corso della sua prima riunione, elegge fra i suoi membri rappresentanti dei genitori degli alunni, il Presidente ed il Vicepresidente. Il Presidente affida ad un altro membro del Consiglio l’incarico di Segretario.

5. Il Consiglio di Istituto si riunisce, in seduta ordinaria, almeno tre volte l’anno ma può riunirsi tutte le volte che lo richieda l’Ente Gestore o un Organo Collegiale della Scuola. Gli avvisi di convocazione, in forma scritta, sono di norma recapitati con 5 giorni di anticipo direttamente per email.

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6. La Commissione elettorale è composta dal vicepreside che la presiede, dam un genitore, da un docente della scuola Primaria, da un docente della scuola dell’Infanzia e da un rappresentante della segreteria.

7. I Consigli della sezione “Primavera”, di intersezione e di interclasse sono composti dal Coordinatore didattico che presiede di diritto, dai rispettivi docenti e da un genitore eletto per ogni sezione o classe.

8. I Consigli di classe della scuola Secondaria di primo grado sono composti dal Coordinatore didattico che presiede di diritto, dai rispettivi docenti e da quattro genitori eletti per ognuna delle tre classi.

Art. 37

Le elezioni dei rappresentanti dei genitori nella sezione “Primavera”, nella scuola dell’Infanzia, nella scuola Primaria e nella scuola Secondaria di primo grado

1. Le elezioni dei rappresentanti dei genitori nei consigli di intersezione, interclasse e di classe si effettuano di norma il giorno della festa dei nonni il 2 ottobre di ogni anno scolastico, al termine della tradizionale celebrazione liturgica pomeridiana.

2. Dopo la celebrazione liturgica tutti i genitori si recano nelle aule frequentate dai propri figli per procedere alle operazioni di voto dei loro rappresentanti.

3. Tutti i genitori sono eleggibili ed elettori sulla base di un’unica lista presentata dalla Commissione elettorale ed affissa nei locali dove si svolgono le elezioni.

4. Non è ammesso l'esercizio del diritto di voto per delega, dato che il voto ha sempre carattere personale.

5. Le operazioni per l’elezione dei rappresentanti hanno la durata di un’ora.

6. I genitori presenti all’inizio delle operazioni di voto si costituiscono autonomamente in assemblea, sotto la guida del docente coordinatore della classe, e costituiscono il seggio eleggendo un presidente e due scrutatori

7. I genitori elettori hanno diritto a esprimere nel segreto dell’urna fino a due preferenze.

8. Al termine delle operazione di scrutinio, il presidente del seggio insieme ai due scrutatori effettua lo spoglio e compila il relativo verbale, che viene consegnato alla Commissione elettorale.

9. Il presidente della Commissione elettorale, ricevuti tutti i verbali, proclama gli eletti con la contestuale affissione dei risultati all’albo ed al sito dell’Istituto.

10. I genitori dei bambini della sezione “Primavera” riuniti in assemblea nei locali della sezione al piano terra dell’Istituto, eleggono a scrutinio segreto due rappresentanti dei genitori.

11. I genitori dei bambini della scuola dell’Infanzia riuniti in assemblea nei locali della sezione al piano terra dell’Istituto, eleggono a scrutinio segreto due rappresentanti dei genitori per ognuna delle due sezioni di cui è composta la scuola dell’Infanzia.

12. I genitori degli alunni della scuola Primaria riuniti in assemblea nelle rispettive aule al piano primo dell’Istituto eleggono a scrutinio segreto due rappresentanti dei genitori per ognuna delle cinque classi di cui è composta la scuola Primaria.

13. I genitori degli alunni della scuola Secondaria di primo grado riuniti in assemblea nelle rispettive aule del piano primo dell’Istituto frequentate dai figli, eleggono a scrutinio segreto quattro rappresentanti dei genitori per ogni classe.

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Art. 38

I compiti dei genitori eletti rappresentanti di sezione, intersezione,

interclasse e di classe.

1 I rappresentanti dei genitori hanno diritto di riunire in assemblea tutti i genitori che rappresentano, dandone comunicazione al Gestore, al Coordinatore didattico ed al Presidente del Consiglio d’Istituto, comunicando contestualmente l’ordine del giorno dell’assemblea.

2 All’assemblea dei genitori hanno diritto di partecipare il Gestore, il Coordinatore didattico ed il Presidente del Consiglio d’Istituto.

3 Le assemblee dei genitori hanno valore consultivo e propositivo nei confronti del Consiglio d’Istituto, del Collegio dei Docenti e dei Consigli di sezione, intersezione, interclasse e di classe.

4 I rappresentanti dei genitori hanno il compito di diffondere le informazioni ufficiali che ricevono dal Gestore, dal Coordinatore didattico, dal Presidente del Consiglio d’Istituto tra tutti i genitori, utilizzando l’indirizzo di posta elettronica depositato agli atti dell’ufficio.

Art. 39

Compiti del Consiglio d’Istituto

1. I compiti del Consiglio di Istituto sono:

a) adottare ed aggiornare il regolamento interno dell’Istituto;

b) elaborare ed approvare il calendario scolastico annuale;

c) approvare il Piano Triennale dell’Offerta Formativa (PTOF) per i tre ordini di scuola;

d) deliberare in merito alle scelte organizzative della scuola;

e) esprimere il proprio parere all’Ente Gestore in merito alle attività parascolastiche, inter-scolastiche ed extrascolastiche;

f) esprimere il proprio parere al Collegio dei Docenti in merito alle attività integrative ed ai viaggi di istruzione;

g) adottare eventuali iniziative di valutazione dell’attività educativa e didattica dell’Istituto.

Art. 40

Le elezioni dei rappresentanti dei genitori nel Consiglio d’Istituto

1. In occasione delle elezioni triennali del Consiglio d’Istituto, il Coordinatore didattico convoca l’assemblea generale dei genitori per l’elezione dei rispettivi rappresentanti nel Consiglio d’Istituto. La convocazione avviene tramite affissione all’albo dell’Istituto, con comunicazione sul sito dell’Istituto e con comunicazione personale via e-mail.

2. L’ assemblea dei genitori è sempre convocata al di fuori dell’orario curricolare delle lezioni, ed è presieduta di norma dal rappresentante uscente o da altro genitore eletto, seduta stante, per acclamazione.

3. Il presidente dell’assemblea, ricevuto dalla Commissione elettorale l’elenco in ordine alfabetico di tutti i genitori, forma e presiede il seggio per l’elezione a scrutinio segreto, nominando contestualmente due genitori come scrutatori.

4. L’elezione dei rappresentanti dei genitori in seno al Consiglio di Istituto avviene con voto segreto sulla base di una lista composta da non meno di 9 candidati: almeno 2 della scuola dell’ Infanzia e della sezione “Primavera”, almeno 4 della Scuola Primaria e almeno 3 della Scuola Secondaria di Primo Grado.

5. Ciascun elettore (il padre, la madre o l’esercente la responsabilità genitoriale) ha diritto ad un solo voto, qualunque sia il numero di figli presenti nell’Istituto, e può esprimere una o due preferenze per candidati di qualunque ordine di scuola. Eseguito lo scrutinio dei voti validi attribuiti,

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saranno redatte tre distinte graduatorie di preferiti per ciascuna delle tre scuole e verranno dichiarati eletti i primi due della Scuola Secondaria, i primi tre della Scuola Primaria e il primo della Scuola dell’Infanzia e della sezione “Primavera”. In caso di parità si procede per sorteggio.

6. La durata dell’assemblea e di tutte le operazioni di voto è di un’ora.

7. I votanti sono tenuti ad esibire un documento valido per il loro riconoscimento.

8. In mancanza di documento, è consentito il riconoscimento da parte dei componenti del seggio, previa succinta verbalizzazione sottoscritta da tutti i componenti presenti del seggio.

9. Il riconoscimento dell'elettore sprovvisto di documento può essere effettuato anche da un altro elettore dello stesso seggio in possesso di documento o, a sua volta, conosciuto da un componente del seggio. Anche in tal caso deve essere fatta succinta verbalizzazione, sottoscritta da tutti i componenti presenti del seggio.

10. Gli elettori prima di ricevere la scheda devono apporre la propria firma leggibile accanto al loro cognome e nome sull'elenco degli elettori del seggio.

11. Nel locale adibito alle votazioni deve essere determinato lo spazio riservato alle votazioni. Nello spazio riservato al pubblico sono affisse le liste dei candidati. Nello spazio riservato ai componenti del seggio devono essere disposti dei tavoli, sopra i quali vanno poste tante urne quanti sono gli organi da eleggere; nello spazio riservato alle votazioni devono essere disposti due tavoli in due angoli opposti in modo che gli elettori vengano a trovarsi alle spalle dei componenti dei seggi, assicurando in ogni caso la segretezza del voto.

12. Il voto viene espresso personalmente da ciascun elettore per ogni singola scheda mediante una croce sul numero romano indicato nella scheda. Le preferenze, nel numero di 2, potranno essere espresse con un segno di matita accanto al nominativo del candidato o dei candidati prescelti.

13. Non è ammesso l'esercizio del diritto di voto per delega, dato che il voto ha sempre carattere personale.

14. I genitori di più alunni iscritti a classi diverse dell’Istituto votano una sola volta per il consiglio di istituto.

15. Un membro elettivo del Consiglio di Istituto che, senza giustificato motivo, non partecipi a tre riunioni consecutive viene dichiarato decaduto dall’incarico e sostituito dal primo dei non eletti del relativo ordine di scuola

Art. 41

Le elezioni dei rappresentanti dei docenti nel Consiglio d’Istituto

1. In occasione delle elezioni triennali del Consiglio d’Istituto, il Coordinatore didattico convoca l’assemblea dei Docenti per l’elezione dei rispettivi rappresentanti nel Consiglio d’Istituto. La convocazione avviene tramite affissione all’albo dell’Istituto, con comunicazione sul sito dell’Istituto e con comunicazione personale via e-mail, o con circolare interna.

2. L’ assemblea dei docenti è sempre convocata al di fuori dell’orario curricolare delle lezioni, ed è presieduta di norma dal Coordinatore didattico, dal vicepreside o da altro docente delegato da Coordinatore.

3. Il presidente dell’assemblea, ricevuto dalla Commissione elettorale l’elenco in ordine alfabetico di tutti i docenti, forma e presiede il seggio per l’elezione a scrutinio segreto, nominando contestualmente due docenti come scrutatori.

4. L’elezione dei rappresentanti dei docenti in seno al Consiglio di Istituto avviene con voto segreto sulla base di una lista composta da non meno di 9 candidati: almeno 2 della scuola dell’

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Infanzia e della sezione “Primavera”, almeno 4 della Scuola Primaria e almeno 3 della Scuola Secondaria di Primo Grado.

5. Eseguito lo scrutinio dei voti validi attribuiti, il presidente del seggio redige tre distinte graduatorie di preferiti per ciascuna delle tre scuole e verranno dichiarati eletti i primi due docenti della Scuola Secondaria di primo grado, i primi tre della Scuola Primaria e il primo della Scuola dell’Infanzia e della sezione “Primavera”. In caso di parità si procede per sorteggio.

6. La durata dell’assemblea e di tutte le operazioni di voto è di un’ora.

7. Di tutte le operazioni viene redatto il relativo verbale da consegnare al presidente della Commissione elettorale, che provvederà a proclamare gli eletti con la contestuale affissione all’albo e al sito dell’Istituto.

Art. 42

Norme regolamentari per i docenti

1. Al fine di garantire il buon funzionamento della scuola, i docenti, oltre al rispetto di tutti gli impegni contrattuali, sono invitati all’osservanza delle seguenti norme regolamentari:

a) Curare il proprio aggiornamento culturale e professionale, mediante la partecipazione alle iniziative di formazione in servizio e mediante attività di autoaggiornamento (riviste specialistiche ecc.);

b) Partecipare alla realizzazione delle iniziative religiose, culturali ed educative che la scuola organizza;

c) Partecipare attivamente e fattivamente alle elezioni annuali e triennali degli organi collegiali dell’Istituto;

d) Trovarsi a scuola almeno cinque minuti prima che cominci la propria lezione o, in caso di legittimo impedimento, preavvisare in tempo utile ed inviare tempestivamente la documentazione dovuta;

e) Indossare la divisa del docente in ogni circostanza scolastica: lezioni, uscite didattiche, gite (escluse quelle di più giorni), eventi vari (S. Messe, incontri culturali e spirituali, corsi di aggiornamento in sede, saggi musicali, linguistici, teatrali e spettacoli degli allievi anche fuori sede, esami);

f) Controllare le assenze degli alunni e la regolarità delle relative giustificazioni;

g) Controllare quotidianamente che tutti gli alunni vestano la divisa scolastica prevista. In caso di irregolarità, fornire a chi non la indossa una delle divise di riserva dell’Istituto;

h) Curare l’ordine della classe, il silenzio e l’attenzione durante le lezioni, il contegno corretto degli alunni tra di loro e con l’insegnante;

i) Improntare i rapporti con gli alunni e con le loro famiglie a grande riservatezza e correttezza, sia nelle parole che nel comportamento;

j) Accompagnare gli alunni, all’uscita dall’Istituto, fino al portone;

k) Preparare con cura le lezioni e, nello svolgimento della propria attività educativa, usare tutti gli accorgimenti e i mezzi didattici che l’esperienza e la competenza professionale suggeriscono e le reali possibilità della classe consentono;

l) Usare la massima riservatezza su quanto viene detto e discusso nei Consigli di Classe, di Interclasse e di Intersezione e sezione “Primavera” circa la valutazione degli alunni;

m) Aggiornare con diligenza il giornale di classe e il registro personale;

n) Osservare con scrupolo tutte le norme e le indicazioni circa la sicurezza, la protezione e prevenzione, la privacy e la tutela igienico-sanitaria degli alunni;

o) Informare immediatamente il Coordinatore didattico in caso si riscontrino elementi di rischio o di pericolo per la comunità scolastica;

p) Collaborare con l’Istituzione scolastica anche per tutte quelle attività organizzative che non rientrano nelle competenze didattiche proprie del docente.

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2. Il personale docente ha l’obbligo di rispettare il piano annuale di vigilanza predisposto dal Gestore dell’Istituto con propria ordinanza e comunicato dal Coordinatore didattico con circolare interna.

3. Il personale docente ha la responsabilità di vigilanza degli alunni sensi dell’articolo 2048 del codice civile e risponde del “danno cagionato dall’incapace” ai sensi degli articoli 2047 e 2055 del codice civile.

Art. 43

Norme regolamentari per i genitori

1. I genitori si impegnano:

a) a collaborare con la scuola, assumendosi le proprie responsabilità per la crescita globale dei propri figli;

b) a partecipare alle iniziative di ordine scolastico, culturale e formativo che la scuola organizza nel corso dell’anno scolastico;

c) a sostenere gli interventi educativi e didattici dei docenti verso i loro figli, perché non risultino inefficaci;

d) a considerare i colloqui con i docenti (udienze antimeridiane) non solo un momento informativo, ma soprattutto un’occasione di verifica, di maturazione umana, cristiana e culturale dei propri figli e, di conseguenza, un’opportunità per vagliare insieme i necessari interventi;

2. In particolare, i genitori devono sapere che:

a) il rispetto dell’orario scolastico è condizione fondamentale per una corretta ed efficace attività educativa e formativa;

b) devono vestire i figli frequentanti con indumenti pratici da indossare e togliere, per facilitare e non ostacolare il lavoro del personale della scuola;

c) devono riprendere in consegna i figli all’interno della scuola;

d) devono evitare di sostare, per lungo tempo, al di fuori delle aule quando vengono ad accompagnare o a riprendere i figli;

e) se un alunno necessita di assumere qualche farmaco in orario scolastico, il genitore dovrà presentare un regolare certificato del medico curante o specialista, in cui sia indicato il tipo di farmaco, l’orario in cui deve assumerlo e le modalità di somministrazione;

f) se un alunno che usufruisce della mensa scolastica presenta allergie e/o intolleranze alimentari, il genitore dovrà presentare un regolare certificato del medico specialista;

g) la scuola non si assume alcuna responsabilità in caso di sottrazione o danno di oggetti non facenti parte del materiale didattico (giochi elettronici, ecc.), che si dovesse verificare in orario scolastico: è bene pertanto che gli alunni non portino a scuola oggetti non necessari;

h) tutte le famiglie degli alunni sono tenute ad essere puntuali nel rispetto delle scadenze dei pagamenti. Per i pagamenti con c/c postale, nella sezione “versamento effettuato da…” o nella “causale del versamento”, occorre indicare il nome dell’alunno cui si riferisce la quota versata.

ART. 44

Regolamento dell’Organo di Garanzia

1) Compiti

1. L’Organo di Garanzia, istituito ai sensi dell’art. 5 del DPR 249/98 (Regolamento recante lo Statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria), come modificato dal DPR 235/07, ha i seguenti compiti:

a) decidere in merito ai ricorsi presentati, da chiunque vi abbia interesse, contro le sanzioni disciplinari irrogate dai consigli di classe della scuola Secondaria di primo grado;

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b) decidere, su richiesta dei genitori degli studenti della scuola Secondaria di primo grado o di chiunque vi abbia interesse, sui conflitti che eventualmente dovessero insorgere, all’interno della scuola, in merito all'applicazione dello Statuto delle studentesse e degli studenti.

2) Composizione

1. L’Organo di Garanzia è composto da:

- Dirigente scolastico (o suo delegato), con funzione di Presidente,

- due rappresentanti dei docenti della scuola Secondaria di primo grado,

- due rappresentanti dei genitori della scuola Secondaria di primo grado.

2. Svolgono il ruolo di Rappresentanti dei docenti i due eletti per la componente docenti nelle elezioni del Consiglio di Istituto per la scuola Secondaria di primo grado.

3. Svolgono il ruolo di Rappresentanti dei genitori i due eletti per la componente genitori nelle elezioni del Consiglio di Istituto della scuola Secondaria di primo grado.

4. L’Organo di Garanzia dura in carica per un triennio; viene rinnovato in coincidenza del rinnovo triennale del Consiglio di Istituto.

5. I componenti dell’Organo di Garanzia, che vengano a cessare per qualsiasi causa o per perdita dei requisiti di eleggibilità, vengono surrogati dai successivi eletti, per la componente di appartenenza. Solo in caso di esaurimento delle liste degli aventi diritto entro il triennio di vigenza dell’Organo di Garanzia si procederà ad elezioni suppletive. Allo scadere del terzo anno, in coincidenza del rinnovo del Consiglio di Istituto, tutti i membri dell’Organo decadranno con esso, anche se di nomina successiva avvenuta in corso di triennio.

3) Procedure e tempi

1. Il ricorso avverso una sanzione disciplinare deve essere presentato da uno dei genitori o da chiunque vi abbia interesse, mediante istanza scritta indirizzata al Presidente dell'Organo di Garanzia entro e non oltre 15 giorni dal ricevimento della comunicazione.

2. Il Presidente convoca l’Organo di Garanzia entro 5 giorni dalla presentazione di un’istanza; l’avviso di convocazione deve pervenire ai componenti per iscritto almeno 3 giorni prima della seduta; deve contenere l’indicazione della sede e dell’ora della riunione, oltre all’indicazione dell’oggetto del reclamo da esaminare.

3. Il Presidente designa di volta in volta un segretario con l’incarico della verbalizzazione. Il processo verbale d’ogni riunione è trascritto in un registro a pagine numerate e viene sottoscritto dal presidente e dal segretario. Il registro è depositato in Presidenza ed è accessibile a chiunque vi abbia interesse, secondo le norme e le garanzie stabilite dalle leggi sulla trasparenza e sulla privacy.

4. Il Presidente, in preparazione dei lavori della seduta, provvede personalmente o tramite un delegato ad acquisire tutti gli elementi utili per i lavori dell’Organo di Garanzia ai fini della puntuale considerazione dell'oggetto all'ordine del giorno.

5. Per la validità della seduta dell’Organo di Garanzia è richiesta la presenza della metà più uno dei componenti, a condizione che sia presente almeno un rappresentante per ogni componente. Il membro impedito ad intervenire deve far pervenire al Presidente dell'Organo di Garanzia per iscritto prima della seduta la motivazione giustificativa dell'assenza. Alle riunioni non possono partecipare persone estranee.

6. Su richiesta degli interessati ovvero su iniziativa del Presidente o su richiesta della maggioranza dei componenti, l’Organo di Garanzia può disporre l’audizione di chi propone il ricorso o di chiunque vi abbia interesse.

7. Ciascun membro dell’Organo di Garanzia ha diritto di parola e di voto; l’espressione del voto è palese. Non è prevista l’astensione. I provvedimenti sono presi a maggioranza dei presenti; in caso di parità, prevale il voto del Presidente.

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8. L’Organo di Garanzia valuta il ricorso e si esprime entro e non oltre i 10 giorni dalla presentazione dello stesso.

9. La procedura d’impugnazione non sospende l’esecutività del provvedimento disciplinare. In caso l’Organo di Garanzia non si pronunzi entro il termine di 10 giorni, la sanzione impugnata deve intendersi senz’altro confermata.

10. Le deliberazioni assunte dall’Organo di Garanzia sono notificate e comunicate per iscritto ai soggetti interessati entro 5 giorni.

4) Reclami

1. Contro le decisioni assunte dall’Organo di Garanzia interno alla scuola è ammesso reclamo, da parte di chiunque vi abbia interesse, avanti il Direttore dell’Ufficio scolastico regionale per il Lazio. Il reclamo va presentato entro e non oltre 15 giorni dal ricevimento della decisione da impugnare o dalla scadenza del termine entro cui l’Organo interno dovrebbe pronunziarsi. Il Direttore dell’Ufficio scolastico regionale assume la decisione previo parere vincolante dell’Organo di Garanzia Regionale costituito presso l’Ufficio Scolastico Regionale del Lazio.