Teste digitali e stampa offset: una soluzione d ... · le barriere fisiche fra i due settori...

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26 | TecnoMedia n. 71, dicembre 2011 Stampa digitale TecnoMedia “Non siamo a traino di nessuna specifica ri- chiesta di mercato. E’ una nostra iniziativa, una nostra proposta originale”: Silvio Broggi, Diretto- re tecnico e di produzione della Poligrafici Prin- ting - Gruppo Poligrafici Editoriale - di Bologna, Consigliere di Amministrazione e Presidente della Grafica Editoriale Printing, non nasconde la soddisfazione per l’avvio di un’iniziativa tec- nologica, industriale ed imprenditoriale che, nel mondo, ha finora pochissimi precedenti. Dalla seconda metà dell’anno, sulla rotativa offset installata a Bologna, è stata posizionata una testa per la stampa digitale della Kodak – la nuovissima Prosper S20 - in grado di spostarsi lungo tutta la larghezza della banda di carta, e di imprimere ovunque necessario, in pagina, i dati variabili, durante il ciclo di tiratura in offset. E' un'installazione che non ha precedenti, in Italia, nell'ambito degli stabilimenti dell'industria dei giornali. La testa, “ultima nata” in casa Kodak, propone la Stream Inkjet Technology, con una superficie utile di stampa di 10,6 cm e 60.000 impressioni all’ora a 600*300 dpi, ed una grande flessibilità nell’utilizzo dei supporti cartacei. Ristrutturare per crescere Ristrutturare non significa necessariamente ridurre, chiudere, tagliare ed abolire. “Per noi”- spiega Broggi –“ ha voluto dire riorganizzare una serie di installazioni produttive che, alla luce dei rapidi mutamenti di mercato, andava- no certamente rese più efficiente, con in vista l’obiettivo della crescita.” A Bologna, nell’area industriale che ospitata la Poligrafici Editoriale, c’erano due stabilimenti indipendenti nell’area di 500 metri, Troppi, se si pensa alla contrazione del mercato che ha colpito tutto il mondo nello scorso biennio, e non ha risparmiato l’Italia, e se si pensa all’oggettiva convergenza tecnologica fra stampa editoriale e stampa commerciale che, già da molti anni, ha spinto numerosi stabilimenti a riorganizzarsi per offrire all’interno di un unico layour produttivo servizi sia agli editori che alla committenza di prodotti commerciali su carta compatibile con quella dei giornali. Da opportunità, la “stampa ibrida” è diventa- ta in breve un asset strategico per molti centri stampa giornali anche al di fuori dell’Italia. Nell’ultimo biennio, poi, l’offerta di tecnologie di stampa digitale ha fatto capolino anche presso gli editori di giornali. Le esperienze di successo che si sono avviate alle porte di Milano, piuttosto che a Malta e alla periferia di Londra, solo per citarne alcune, dimostrano come l’intrecciarsi di soluzioni aperte all’industria dei giornali ed alla committenza commerciale possa passare anche attraverso il digitale. Il Gruppo Poligrafici Editoriale ha già una presenza molto forte sul mercato della stampa, con le testate di riferimento QN, Il Giorno (Mi- Teste digitali e stampa offset: una soluzione d’avanguardia per la Poligrafici Editoriale Ristrutturare non significa sempre e solo, necessariamente, ridurre, tagliare o chiudere. Alla Grafica Editoriale Printing – Gruppo Poligrafici Editoriale di Bologna – un’articolata riorganizzazione industriale ha reso possibile l’avvio di un’iniziativa che non ha precedenti in Italia: il montaggio di una testa digitale su una rotativa per la stampa offset (coldset/heatset) di prodotti editoriali e commerciali. La sperimentazione in atto a Bologna ha come obiettivo l’offerta di nuovi servizi a valore aggiunto al mercato dei prodotti commerciali e, in prospettiva, anche agli inserzionisti della stampa quotidiana.

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“Non siamo a traino di nessuna specifica ri-chiesta di mercato. E’ una nostra iniziativa, una nostra proposta originale”: Silvio Broggi, Diretto-re tecnico e di produzione della Poligrafici Prin-ting - Gruppo Poligrafici Editoriale - di Bologna, Consigliere di Amministrazione e Presidente della Grafica Editoriale Printing, non nasconde la soddisfazione per l’avvio di un’iniziativa tec-nologica, industriale ed imprenditoriale che, nel mondo, ha finora pochissimi precedenti.

Dalla seconda metà dell’anno, sulla rotativa offset installata a Bologna, è stata posizionata una testa per la stampa digitale della Kodak – la nuovissima Prosper S20 - in grado di spostarsi lungo tutta la larghezza della banda di carta, e di imprimere ovunque necessario, in pagina, i dati variabili, durante il ciclo di tiratura in offset. E' un'installazione che non ha precedenti, in Italia, nell'ambito degli stabilimenti dell'industria dei giornali. La testa, “ultima nata” in casa Kodak, propone la Stream Inkjet Technology, con una superficie utile di stampa di 10,6 cm e 60.000 impressioni all’ora a 600*300 dpi, ed una grande flessibilità nell’utilizzo dei supporti cartacei.

Ristrutturare per crescereRistrutturare non significa necessariamente

ridurre, chiudere, tagliare ed abolire. “Per noi”- spiega Broggi –“ ha voluto dire riorganizzare una serie di installazioni produttive che, alla

luce dei rapidi mutamenti di mercato, andava-no certamente rese più efficiente, con in vista l’obiettivo della crescita.” A Bologna, nell’area industriale che ospitata la Poligrafici Editoriale, c’erano due stabilimenti indipendenti nell’area di 500 metri, Troppi, se si pensa alla contrazione del mercato che ha colpito tutto il mondo nello scorso biennio, e non ha risparmiato l’Italia, e se si pensa all’oggettiva convergenza tecnologica fra stampa editoriale e stampa commerciale che, già da molti anni, ha spinto numerosi stabilimenti a riorganizzarsi per offrire all’interno di un unico layour produttivo servizi sia agli editori che alla committenza di prodotti commerciali su carta compatibile con quella dei giornali.

Da opportunità, la “stampa ibrida” è diventa-ta in breve un asset strategico per molti centri stampa giornali anche al di fuori dell’Italia. Nell’ultimo biennio, poi, l’offerta di tecnologie di stampa digitale ha fatto capolino anche presso gli editori di giornali. Le esperienze di successo che si sono avviate alle porte di Milano, piuttosto che a Malta e alla periferia di Londra, solo per citarne alcune, dimostrano come l’intrecciarsi di soluzioni aperte all’industria dei giornali ed alla committenza commerciale possa passare anche attraverso il digitale.

Il Gruppo Poligrafici Editoriale ha già una presenza molto forte sul mercato della stampa, con le testate di riferimento QN, Il Giorno (Mi-

Teste digitali e stampa offset: una soluzione d’avanguardia per la Poligrafici Editoriale

Ristrutturare non significa sempre e solo, necessariamente, ridurre, tagliare o chiudere. Alla Grafica Editoriale Printing – Gruppo Poligrafici Editoriale di Bologna – un’articolata riorganizzazione industriale ha reso possibile l’avvio di un’iniziativa che non ha precedenti in Italia: il montaggio di una testa digitale su una rotativa per la stampa offset (coldset/heatset) di prodotti editoriali e commerciali. La sperimentazione in atto a Bologna ha come obiettivo l’offerta di nuovi servizi a valore aggiunto al mercato dei prodotti commerciali e, in prospettiva, anche agli inserzionisti della stampa quotidiana.

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lano), Il Resto del Carlino (Bologna) e La Nazione (Fi-renze) alle quali si aggiunge la colla-borazione sul pia-no operativo, ol-tre che azionario, con la Rotopress International di Loreto, dove sulla macchina per la stampa dei quo-tidiani stanno in-stallando il quarto quarto forno, che porterà ad una ca-pacità produttiva di 128 pagine full color con tecnolo-gia mista coldset ed heatset.

“A Bologna”- racconta Broggi-“eravamo nelle condiz ioni per ripensare la lo-gistica industria-le e rivedere il posizionamento delle macchine e la produzione nel suo complesso”.

La macchina installata più di recente, una Kba, era composta da quattro torri colore in coldset, adibite alla pro-duzione delle testate quotidiane, e da una torre heatset, utilizzata solo per il commerciale. In origine, il layout era stato sviluppato pensando di tenere fisicamente separate le due produzioni. “Una soluzione, alla luce delle nuove condizioni di mercato, non più soddisfacente”. Già da alcuni anni si stampava, durante il giorno, in coldset, mentre la produzione dei quotidiani avveniva alla notte, sempre utilizzando una sola parte della rotativa.

“La ristrutturazione ha portato ad eliminare le barriere fisiche fra i due settori produttivi”, collegando le torri all’interno di un unico layout ibrido, introducendo, su una torre coldset, un nuovo forno – che si aggiunge a quello già in funzione sull’unità heatset.

Il risultato è che oggi, il Gruppo, dispone di una delle macchine offset per stampa ibrida, con doppio ciclo coldset/heatset, e doppio forno, più

grandi di Europa, dove sarà concen-trata tutta la pro-duzione editoriale e commerciale, e dove sono stati già concentrati nuovi,importanti, investimenti di automazione in-dustriale, con un sistema di movi-mentazione bobi-ne su robot a gui-da automatica.

La testa digitale per il mercato ibrido

La torre he-atset, una volta integrata con le altre torri cold-set, rappresen-tava una ottima opportunità per l’integrazione con una testa digitale per la stampa del dato variabile.

“Non che ci sia bisogno del forno per questa soluzione”- spiega Broggi-“ma per la nuova iniziativa, abbiamo pensato

che valesse comunque la pena di sfruttare la massima qualità disponibile, che è quella che si ottiene con la stampa heatset”.

L’idea di montare la nuova testa digitale della Kodak, modello Prosper S20, sulla torre da stam-pa offset, non è nata sulla spinta di specifiche richieste di mercato.

Al contrario, è un’iniziativa del management del Gruppo. “Abbiamo tecnici di grande spes-sore, ed un ufficio commerciale e marketing al quale non manca né fantasia né voglia di provare nuove strade per crescere.Perché non puntare sull’innovazione?” E nello scorso mese di luglio sono cominciati i lavori di posizionamento della testa digitale, accanto al primo forno per la torre heatset.

L’unità della Kodak, che ha dimensioni molto contenute, può essere facilmente spostata lungo tutta la larghezza laterale della banda di carta, consentendo l’impressione del dato variabile

Silvio Broggi, Direttore tecnico e di produzione della Poligrafici Printing - Gruppo Poligrafici Editoriale - di Bologna, Consigliere di Amministrazione e Presidente della Grafica Editoriale Printing.

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La testa digitale per la stampa del dato variabile della Prosper S20 di Kodak, installata sopra la banda di carta, accanto al forno della torre heatset della rotativa offset di Bologna.

Nuova rotativa in arrivo alla Poligrafici Editoriale

Il Gruppo Poligrafici Editoriale continua a puntare con forza sulle potenzialità della carta stampa come veicolo pubbli-ciatrio. Nel luglio del prossimo anno, a Bologna, sarà installata una rotativa di nuova concezione. L'unità, denominata Comman-der CT, è una Cortina con bagnatura, dotata di piega commerciale. Avrà dimensioni ridottissime, in pratica un "cubo" di quattro metri per quattro dove si stampano tutti e quattro i colori. L'unità è "oil free", ed è controllata elettronicamente in tutte le funzioni.E' stata sviluppata come una 64 pagine per utilizzo commerciale, ma potrà anche essere impiegata per la stampa di quotidiani fino a quaranta pagine in full color.Una delle caratteristiche fondamentali è la possibilità di adattarsi automaticamente a spessori carta molto diversi fra loro, e non è affatto da escludere che possa essere impiegata, come già l'altra rotativa presente nello stabilimento bolognese, per la stampa ibrida, con ciclo alternato, di giorno per le commesse commerciali e di notte per testate quotidiane.

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ovunque all’interno della pagina.“Il nostro investimento è strategico, e vo-

gliamo lavorare sul medio periodo” – sottolinea Broggi. I tecnici e i manager del Gruppo stanno lavorando fianco a fianco con gli specialisti di Kodak per ottimizzare le prestazioni della testa digitale all’interno del layout produttivo indu-striale, che ha tempi e prestazioni diverse dalla classica azienda che stampa altri prodotti con la sola tecnologia digitale.

Quali sono gli obiettivi del Gruppo relativa-mente a queste nuova installazione tecnologica?

“Mi consenta un po’ di riservatezza sui det-tagli”, glissa Broggi.Non c’è dubbio, però, che il primo referente di questa iniziativa sia la grande distribuzione e le commesse affini di prodotti commerciali.

Poter inserire sui “volantoni” dati variabili relativi alle offerte in promozione, o codici bidi-mensionali per concorsi a premi, è un’opportunità di enorme interesse.

A Londra, dove già qualcuno ha proposto lotterie i cui “biglietti” altro non sono che co-dici QR stampati con teste digitali, e con dati ovviamente variabili, su prodotti stampati in offset, l’iniziativa ha avuto un successo enorme. La giurisdizione inglese consente una maggiore flessibilità nella distribuzione dei premi, e “la gente è letteralmente impazzita”. Perché non dovrebbe funzionare anche altrove?

La testa digi-tale Kodak stam-pa solo il bianco e nero, ma al tipo di dati non ci sono limiti. E’ possi-bile riprodurre i numeri dei cou-pon di lotterie, gli indirizzi dei destinatari, infor-mazione relative alle promozioni in corso in deter-minati punti ven-dita, oltre a codici a barre e codici bidemsionali QR, da leggere con un comune smar-tphone per otte-nere informazioni specializzate, per esempio cartine digitali interat-t ive sui luoghi ove si svolgono le

vendite straordinarie.Il mercato di riferimento al quale punta il

Gruppo bolognese è quello della stampa com-merciale, con in testa la grande distribuzione. “Intanto cominciamo a vedere che cosa riusciamo a fare”- racconta Broggi-“ e poi vediamo se e come potremo portare sui giornali quotidiani la stampa on line del dato variabile”.

Poligrafici Editoriale è molto forte sul mer-cato delle testate a diffusione pluriregionale. Agganciati a QN, Il Giorno, Il Resto del Carlino e La Nazione hanno una forza di penetrazione sul territorio, ed una presenza capillare, che è molto interessante per gli inserzionisti pubblicitari. Po-ter diffondere, a costo praticamente zero, in aree mirate del territorio nazionale iniziative pubbli-citarie in gradi di sfruttare il dato variabile, è un’opportunità che potrebbe rivelarsi vincente.

“Le numerosissime edizioni locali delle no-stre testate” – conclude Broggi-“sono un veicolo straordinario per la pubblicità. E stiamo anche studiando le vecchie – si fa per dire – buone macchine inseritrici…”

Sul mercato della pubblicità, i prossimi anni, si annunciano battaglie impegnative.La propo-sta di nuove iniziative ad alto valore aggiunto, che valorizzino il media stampato e la sua forza di penetrazione capillare sul territorio locale, potrebbero fare veramente la differenza, in di-rezione della crescita.

Uno dei volantoni creati come test di stampa per il dato variabile digitale, che può essere inserito ovunque, o in basso a destra come codice QR, o all'interno di elementi grafici (il tondo a sinistra) o in basso sotto forma di indirizzo del destinatario, tanto per fare qualche esempio.