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Il Ponte Settimanale Cattolico dell’Irpinia ANNo  Xlii - N°. 28 - eur o 0.50 7 ott obre 2017 web: www.ilpontenews.it | email: [email protected] “et veritas liberabit vos” sped. in a. p. comma 20b art. 2 legge 662/96 Filiale P.T. Avellino il Ponte è il primo settimanale dell’irpinia All’iNtERNo: INTERNATIONAL PRINTING Srl STAMPA IN OFFSET E ROTO - OFFSET ETICHETTE ADESIVE IN BOBINA AVELLINO Zona Ind.le Pianodardine tel. 0825 610243 fax 610244 www.ruggiero.it - www.internationalprinting.it email: [email protected] PROGETTAZIONE GRAFICA E STAMPA PER OGNI TIPO DI PRODUZIONE TIPOGRAFICA PoliticA pagg. 12 - 13 isocHiMicA, lA FABBRicA NERA Sembra impossibile, eppure il pro- cesso ISOCHIMICA rischia di essere celebrato” lontano da Avellino e dall’Irpinia, i luoghi che hanno su- bito gli effetti devastanti dell'inquina- mento per gli scarti ottenuti dalla lavorazione dei vagoni ferroviari. Se non dovessero sopraggiungere nuovi elementi, si scriverà un altro capitolo di quel libro della vergogna che annovera l’industrializzazione nel dopo terremoto. Se nel 1980 il sisma mise in ginocchio l’Irpinia, a stendere gli abitanti ci ha pensato la politica, avallando scelte di costruire industrie che altrove non avrebbero avuto porte aperte: insediamenti velenosi, con procedimenti di lavorazione alta- mente inquinanti per l'aria, il suolo e per ogni forma di vita. M. B. pag. 4 pag. 3 “La mafia È segno di una poLitica deviata e si sviLuppa dove c’È corruzione” Papa Francesco ha ancora una volta parlato di politica e corruzione, del con- nubio tra mala politica e delinquenza, qualsiasi nome abbia quest'ultima: mafia, camorra, ‘ndrangheta… Per il Santo Padre si tratta di fenomeni che scaturiscono da una politica “ malata”, che necessita di cure urgenti e severe. Il discorso è stato pronunciato in Vaticano alla presenza della Commissione Parlamentare antimafia nel giorno dell'anniversario in cui venne barbaramente ucciso il giovane giudice Rosario Livatino. Una lunga scia di morti, servitori dello Stato: magistrati, uomini e donne dell’Arma dei Carabinieri e della Polizia di Stato; essi hanno dato la vita per far rispettare la legge e difendere i principi costituzionali. Si tratta di martiri il cui sacrificio deve costituire un esempio ed un modello per le nuove generazioni. Il Papa ha, inoltre, invitato chi riveste un ruolo pubblico ad avere “ responsabilitàe ad impegnarsi per la “ giustizia sociale”. Secondo l'Onorevole Rosy Bindi le parole del Papa costituiscono un vero e proprio programma di lotta alla mafia e ad ogni forma di criminalità. Mario Barbarisi continua a pag. 4 VANgElo pag. 14 MEDiciNA pagg. 8 - 9 Fisco pag. 10

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IlPonteSettimanale Cattolico dell’Irpinia

ANNo  Xlii - N°. 28 - euro 0.507 ottobre 2017

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il Ponte è il primo settimanale dell’irpinia

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PROGETTAZIONE GRAFICA E STAMPAPER OGNI TIPO DI PRODUZIONE TIPOGRAFICA

PoliticA pagg. 12 - 13

isocHiMicA, lA FABBRicA NERA

Sembra impossibile, eppure il pro-cesso ISOCHIMICA rischia di essere“celebrato” lontano da Avellinoe dall’Irpinia, i luoghi che hanno su-bito gli effetti devastanti dell'inquina-mento per gli scarti ottenuti dallalavorazione dei vagoni ferroviari.Se non dovessero sopraggiungerenuovi elementi, si scriverà un altro

capitolo di quel libro della vergognache annovera l’industrializzazione neldopo terremoto. Se nel 1980 il sismamise in ginocchio l’Irpinia, a stenderegli abitanti ci ha pensato la politica,avallando scelte di costruire industrieche altrove non avrebbero avutoporte aperte: insediamenti velenosi,con procedimenti di lavorazione alta-mente inquinanti per l'aria, il suolo eper ogni forma di vita.

M. B. pag. 4

pag. 3

“La mafia È segno di una poLitica deviatae si sviLuppa dove c’È corruzione”

Papa Francesco ha ancora una volta parlato di politica e corruzione, del con-nubio tra mala politica e delinquenza, qualsiasi nome abbia quest'ultima:mafia, camorra, ‘ndrangheta… Per il Santo Padre si tratta di fenomeni chescaturiscono da una politica “malata”, che necessita di cure urgenti e severe.Il discorso è stato pronunciato in Vaticano alla presenza della CommissioneParlamentare antimafia nel giorno dell'anniversario in cui venne barbaramenteucciso il giovane giudice Rosario Livatino. Una lunga scia di morti, servitoridello Stato: magistrati, uomini e donne dell’Arma dei Carabinieri e della Poliziadi Stato; essi hanno dato la vita per far rispettare la legge e difendere i principicostituzionali. Si tratta di martiri il cui sacrificio deve costituire un esempio edun modello per le nuove generazioni.

Il Papaha, inoltre, invitato chi riveste un ruolo pubblico ad avere “responsabilità”e ad impegnarsi per la “giustizia sociale”. Secondo l'Onorevole Rosy Bindi leparole del Papa costituiscono un vero e proprio programma di lotta alla mafiae ad ogni forma di criminalità.

Mario Barbarisi continua a pag. 4 VANgElo pag. 14

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2 7 ottobre 2017ilPonte

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37 ottobre 2017 ilPonte

Attualità

Nel suo discorso in udienza alla commis-sione parlamentare Antimafia il Ponteficeha parlato delle "responsabilità di chi ri-veste un ruolo pubblico", di "giustizia so-ciale", ma anche di beni confiscati etestimoni di giustizia. "Un vero pro-gramma di lotta alla mafia", lo definisceRosy Bindi

“È segno di una politica deviata, piegataa interessi di parte e ad accordi non lim-pidi”. Il discorso di Papa Francesco inudienza alla commissione parlamentareAntimafia è “un vero programma di lottaalla mafia“, parole della presidente RosyBindi. Il Pontefice, nel giorno dell’anniver-sario della morte del giudice Rosario Li-vatino, parla della “corruzione che, neldisprezzo dell’interesse generale, rappre-senta il terreno fertile nel quale le mafieattecchiscono e si sviluppano”, ma anchedi chi approfitta “del ruolo di responsabi-lità pubblica che riveste”.

“La politica autentica, quella che ricono-sciamo come una forma eminente di ca-rità, opera invece per assicurare un futurodi speranza e promuovere la dignità diognuno – afferma Bergoglio – proprio perquesto sente la lotta alle mafie come unasua priorità, in quanto esse rubano ilbene comune, togliendo speranza e di-gnità alle persone”. Per questo, aggiungePapa Francesco, “diventa decisivo opporsiin ogni modo al grave problema della cor-ruzione”. Davanti alla commissione Anti-mafia il Pontefice sottolinea come “lacorruzione trova sempre il modo di giu-stificare sé stessa, presentandosi come lacondizione normale, la soluzione di chi èfurbo, la via percorribile per conseguire ipropri obiettivi”. “Ha una natura conta-

giosa e parassitaria – aggiunge – perchénon si nutre di ciò che di buono produce,ma di quanto sottrae e rapina. È una ra-dice velenosa che altera la sana concor-renza e allontana gli investimenti”. “Lacorruzione è un habitus costruito sull’ido-latria del denaro e la mercificazione delladignità umana, per cui va combattuta conmisure non meno incisive di quelle previ-ste nella lotta alle mafie”, è il pensiero delPapa. “Lottare contro le mafie significanon solo reprimere. Significa anche boni-ficare, trasformare, costruire“, affermaBergoglio. Il Pontefice propone un impe-gno a due livelli. Il primo “è quello poli-tico, attraverso una maggiore giustiziasociale, perché le mafie hanno gioco fa-cile nel proporsi come sistema alternativosul territorio proprio dove mancano i di-ritti e le opportunità: il lavoro, la casa,l’istruzione, l’assistenza sanitaria”. Il se-condo “è quello economico, attraverso lacorrezione o la cancellazione di quei mec-canismi che generano dovunque disu-guaglianza e povertà”. “Questo duplicelivello, politico ed economico – continuaFrancesco – ne presuppone un altro nonmeno essenziale, che è la costruzione diuna nuova coscienza civile“, dice il papa.

Secondo Bergoglio, “l’Italia deve essereorgogliosa di aver messo in campo controla mafia una legislazione che coinvolge loStato e i cittadini, le amministrazioni e leassociazioni, il mondo laico e quello cat-tolico e religioso in senso lato”. “I beniconfiscati alle mafie e riconvertiti a usosociale – dice alla commissione – rappre-sentano, in tal senso, delle autentiche pa-lestre di vita”. Poi affronta anche ilproblema della tutela dei testimoni di giu-stizia, “persone che si espongono a gravi

rischi scegliendo di denunciare le vio-lenze”. “Va trovata – afferma – una viache permetta a una persona pulita, maappartenente a famiglie o contesti dimafia, di uscirne senza subire vendette eritorsioni”. Concludendo il suo discorso,Francesco ricorda infine “tutte le personeche in Italia hanno pagato con la vita laloro lotta contro le mafie”. “In particolare,tre magistrati: il servo di Dio Rosario Li-vatino, ucciso il 21 settembre 1990, Gio-vanni Falcone e Paolo Borsellino, uccisi 25anni fa insieme a quanti li scortavano”.

“Un momento molto emozionante, cisiamo sentiti anche fortemente respon-sabilizzati, perché le sue parole sono unvero programma di lotta alla mafia”, è ilcommento della presidente della com-missione parlamentare Antimafia, RosyBindi, che ha portato in dono a PapaFrancesco una copia in scala della Pala delCaravaggio Natività con i Santi Lorenzo eFrancesco, trafugata dalla mafia a Pa-lermo nel 1969. “E ancora una volta –prosegue – abbiamo ascoltato parolechiare contro la corruzione: ci ha invitatoa combatterla con le stesse armi con lequali abbiamo combattuto la mafia, cheha riconosciuto essere efficaci nel nostroPaese, e questo per noi è molto impor-tante”.

A proposito, poi, dell’accento posto dalPontefice sui testimoni di giustizia e suibeni confiscati alle mafie, Rosy Bindi sot-tolinea che sono “due disegni di legge chesono uno all’approvazione definitiva alSenato, quello dei testimoni di giustizia,e l’altro all’approvazione definitiva allaCamera. Io non userò le parole del Papa,tutti le hanno sentite – osserva – e credoche queste due leggi che sono il frutto dellavoro di tutto il Parlamento, ma su im-pulso del lavoro della commissione par-lamentare antimafia, potranno vedere laluce nelle prossime settimane e sarannoun grande regalo al Paese”.

“La mafia È segno di una poLitica deviatae si sviLuppa dove c’È corruzione”

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4 7 ottobre 2017ilPonte

Attualità

continua dalla prima pagina Mario Barbarisi

Un messaggio importante, ma a chi è rivolto? La do-manda non è affatto priva di logica. Spesso quandoascoltiamo la Parola del Papa, pur apprezzandone laprofondità e condividendone i contenuti, pensiamoche non esista un destinatario specifico, ed invecesbagliamo! Il messaggio di Papa Francesco è perciascuno di noi, tutti siamo chiamati in causa: i citta-dini ad essere Testimoni coraggiosi e credibili, le Isti-tuzioni, i politici e gli amministratori a fare altrettanto,con “l’aggravante” di manifestare il Credo nel-

l’espletamento delle proprie funzioni. In altre parole, non ha senso ascoltare un Mes-saggio come quello pronunciato dal Pontefice, se poi si è scorretti o addiritturadisonesti nei ruoli di responsabilità rivestiti pubblicamente.Lo stesso vale per la Parola pronunciata dall’altare dai sacerdoti ogni domenica.Il Vangelo ci invita all’ascolto della Parola e, soprattutto, alla coerenza: c'è un Tribunalea cui nessuno potrà sottrarsi e la cui sentenza non prevede alcuna forma di appello.Ecco perché è molto importante la Misericordia, un atto di amore che Dio riserva atutti, a patto che ci si penta, abbandonando il sentiero sbagliato per percorrere laretta via. Affinché si compia la conversione, ciascuno è chiamato ad adoperarsi per lasalvezza, di se stesso e del prossimo. La politica, oggi vista spesso come il luogo delmalaffare, è, come diceva Papa Paolo VI, il più esigente Servizio di carità, il luogodove impegnarsi di più per continuare a sperare in un cambiamento reale della nostracomunità.

isocHiMicA, lA FABBRicA NERA

Sembra impossibile, eppure il processoISOCHIMICA rischia di essere “cele-brato” lontano da Avellino e dal-l’Irpinia, i luoghi che hanno subito glieffetti devastanti dell'inquinamento pergli scarti ottenuti dalla lavorazione deivagoni ferroviari. Se non dovessero so-praggiungere nuovi elementi, si scri-verà un altro capitolo di quel libro dellavergogna che annovera l’industrializ-zazione nel dopo terremoto. Se nel1980 il sisma mise in ginocchio l’Irpi-nia, a stendere gli abitanti ci ha pen-sato la politica, avallando scelte dicostruire industrie che altrove non

avrebbero avuto porte aperte: insedia-menti velenosi, con procedimenti di la-vorazione altamente inquinanti perl'aria, il suolo e per ogni forma di vita.L'aumento di severe patologie clinichenella popolazione avrebbe dovutospingere le autorità preposte, già al-cuni anni fa, ad intervenire per porrerimedio attraverso operazioni di boni-fica e di riconversione dei siti indu-striali. Erroneamente si continua a farpassare altro tempo, addirittura ipotiz-zando lo spostamento in altra cittàdella sede del processo: così sarà piùfacile non individuare le responsabilità;resterà, invece, impossibile cancellarele ferite di un territorio ripetutamentemartoriato. Se le Istituzioni mostranoevidenti difficoltà cresce, invece, l’im-pegno dei cittadini attraverso organi-smi vari, tra questi ricordiamo inparticolare Mo Basta, Salviamo laValle del Sabato, il ComitatoLAUDATO SI’, e l’Associazione LI-BERA. Tutti insieme e uniti per chie-dere di liberare il territorio dai veleni efar conoscere all'opinione pubblica, conl’ausilio dei Media, quanto sia vastal'area inquinata: non c'è, infatti, soloPianodardine, ma l'intero comprenso-rio della Valle del Sabato; i velenihanno, purtroppo, esteso negli anni ilproprio raggio, investendo il Capoluogoe i Comuni limitrofi.

M.B.

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57 ottobre 2017 ilPonte

Si è svolto con successo il23 settembre 2017,presso Palazzo Mac-chiarelli a Montoro, unConvegno dal tema moltointeressante: “Allarmi-smi e corretta informa-zione a tutela delconsumatore. Profilietici, normativi escientifici per la sicu-

rezza alimentare”.L’incontro ha riguardato le politiche di sicurezzaalimentare dell’Unione Europea e nazionale,che mirano a proteggere i consumatori da frodie sofisticazioni ed a tutelare la salute pubblicaattraverso percorsi articolati, con la partecipa-zione attiva d’imprenditori e consumatori. Èstata sottolineata, inoltre, l’importanza dellasalvaguardia dell’ambiente, del paesaggio, deisaperi e delle tradizioni, sempre invocata e so-stenuta da papa Francesco più volte citatodurante i lavori, e sono stati messi in risalto ilruolo fondamentale ed importantissimo dellacomunicazione per l’informazione dei consu-matori e quello insostituibile di Slow Food peril sostegno al cibo Buono, Pulito e Giusto e ladifesa dell’ambiente.Ha aperto i lavori Nunziante de Maio, gior-nalista e Presidente Associazione Stampa Pro-vincia Salerno, che ha introdotto per i salutiMario Bianchino, Sindaco di Montoro; Gu-glielmo Lepre, Consigliere Comunale di Mon-toro, Speranza Marangelo, PresidenteCooperativa Sociale L’isola che c’è, Capofila delProgetto Itinera grazie al quale è stato ristrut-turato e reso fruibile l’immobile sede del con-vegno, Carlo Iacoviello, Fiduciario della

Condotta Slow Food Avellino e SalvatoreCampitiello, Consigliere Nazionale dell’Ordinedei Giornalisti.Il primo intervento tecnico è stato della Pro-fessoressa Antonietta Leone della Universitàdi Salerno, Presidente del Corso di Laurea “Ge-stione e valorizzazione delle risorse agrarie edelle Aree Protette”, che ha svolto un’ampia edinteressante relazione su tali argomenti. A se-guire, il maggiore Vincenzo Ferrara, Coman-dante N.A.S. (Nucleo Antisofisticazioni eSanità) di Salerno-Avellino-Benevento, ha illu-strato l’attività dell’Arma a tutela dei consuma-tori in settori strategici per la salute el’economia, quali acque e bibite, carni ed alle-vamenti, conserve, farine, pane e pasta, lattee derivati, oli e grassi, prodotti ittici, salumi ed

insaccati, vino ed alcolici, ristorazione, prodottifitosanitari, mangimi e prodotti zootecnici, far-maceutica e sanità, stupefacenti e comunitàterapeutiche, antisofisticazione ed antifrode. Ilmaggiore Ferrara ha concluso auspicando unincremento della collaborazione con esperti,associazioni e consumatori.L’irpino Antonio Limone, Direttore dell’Isti-tuto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzo-giorno, ha posto in risalto l’importanza dellacorretta informazione e della trasparenza, at-traverso interessanti esempi riguardanti la“Terra dei Fuochi”, la tracciabilità degli alimentie la Dieta Mediterranea, argomenti trattati

anche da Francesco Aversano, esperto inDiritto e Legislazione alimentare.Dopo la pausa ed una degustazione, molto ap-prezzata, curata dalla Condotta Slow FoodAvellino con prodotti di propri Associati, i lavorisono ripresi con l’intervento di Giuseppe diChiera del Codex Alimentarius (Commissionefondata nel 1962 da FAO ed OMS, compostada 21 comitati specializzati), che ha esposto igravi rischi per la salute dovuti all’utilizzo scon-siderato e sproporzionato degli antibiotici perla cura del genere umano e negli allevamentiintensivi. Si corre il rischio, ha affermato diChiera, che fra 5 anni i microbi saranno com-pletamente immunizzati rispetto ai farmaci,che diventeranno inefficaci, e si calcola chenella sola Inghilterra, già ora, ogni anno muo-iano circa 30.000 persone a causa della resi-stenza agli antibiotici sviluppata dai batteri.Hanno fatto seguito gli interventi di Giuliano

D’Antonio, Consigliere Nazionale dell’Ordinedegli Agronomi, esperto in certificazione bio-logica e controllo qualità alimentare e VittorioSangiorgio, Vice Presidente Coldiretti Cam-pania.Ha chiuso i lavori Giuseppe Orefice, Presi-dente Slow Food Campania, che ha illustratola posizione dell’Associazione rispetto ai temitrattati ed ha letto in anteprima l’apprezzatis-sima dichiarazione che rappresenta il messag-gio del settimo Congresso Internazionale diSlow Food (29 settembre-1 ottobre 2017 aChengdu – Cina).Al termine, visita all’azienda “GB Agricola” delvulcanico Nicola Barbato e pranzo nell’an-nesso agriturismo “Casa Barbato” in via Pan-tano a Montoro, con un ricco menù a base diCipolla Ramata di Montoro e vino Aglianicodella cantina Antico Castello di San Mangosul Calore, con la piacevole sorpresa della de-gustazione di un olio extravergine d’olivaestratto a freddo prodotto dall’Azienda Russodi Campagna nel Cilento. Presentato con gra-zia e competenza dalla titolare Maria ManuelaRusso, si è rivelato molto piacevole ed apprez-zato come tutta la parte conviviale dell’eventocurata dalla Condotta Avellino, che ancora unavolta ha coniugato ottimamente gli scopi fon-

damentali dell’Associazione: informazione deiconsumatori, formazione degli imprenditori ericerca del piacere.

[email protected]

A cURA DEllA coNDottA sloW FooD AVElliNo

iNFoRMAZioNE E tUtElA DEl coNsUMAtoRE

Lucio Napodano

ITINERA - Itinerari per l’innovazione sociale è un progetto finanziato da Fonda-zione con il Sud, che periodicamente pubblica bandi per finanziamenti a favore delMezzogiorno atti ad incrementarne lo sviluppo. Nel caso specifico, il bando prevedeva laristrutturazione di antichi edifici da rendere disponibili per attività culturali, sociali e ri-creative. La struttura ove si è sviluppato il progetto è un imponente edificio degli inizidel XVI secolo, costruito a Misciano dalla famiglia Pironti come segno della propria ric-chezza. Ristrutturato ed ampliato, è ora di proprietà del Comune di Montoro e presentaancora notevoli abbellimenti, con particolare riferimento agli affreschi discretamenteconservati.La Condotta Slow Food Avellino, rappresentata dal Fiduciario Carlo Iacoviello e dai SociMichele De Maio e Marina D’Apice, è stata voluta nel progetto da Speranza Maran-gelo per valorizzare l’enogastronomia locale e della valle dell’Irno. Slow Food Avellinoopera in particolare per rivalutare il Carciofo di Preturo e la Patata di Banzano, pro-dotti eccellenti che ancora non godono di una conoscenza degna della loro qualità, di-versamente dalla Cipolla Ramata di Montoro, che ha un notevole riscontro anche a livellonazionale e fa da punta di diamante per tutto il territorio. La collaborazione si svolge at-traverso laboratori enogastronomici e sulla buona spesa, corsi sui prodotti citati, carne,vino, birra, pesce, olio, formaggi, ecc. e cene a tema, con il sostegno dell’Amministra-zione Comunale di Montoro e la partecipazione d’imprenditori, esperti, cittadini ed as-sociazioni.

cultura e territorio

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6 7 ottobre 2017ilPonte

Missioni

Il mese missionario

di Ottobre

Il mese di Ottobre porta laChiesa a riaffermare la suanatura e identità, che èquella missionaria. L’ha de-

finita per sempre il Concilio Vaticano IInella Costituzione su La Chiesa: Lumen

Gentium e nel Decreto sull’attività mis-sionaria: Ad Gentes: “La Chiesa che vivenel tempo è per natura sua missionaria,in quanto è dalla missione del Figlio edalla missione dello Spirito Santo cheessa, secondo il piano di Dio Padre, derivala propria origine” (n.2). Questo affermaanche l’origine trinitaria della missione,infatti la missione viene dai due misteri difede che caratterizzano il cristianesimo:la Trinità e l’Incarnazione di Gesù Cristo.Dio dona se stesso a tutti gli uomini, at-traverso Cristo e la Chiesa da Lui fondata. La Chiesa di Avellino ha vissuto momentiintensi di missionarietà quando ha cele-brato la beatificazione di Padre PaoloManna, del PIME, che vide la luce proprioad Avellino il 16 gennaio 1872. Ma primaancora, nel novembre del 1976, io stessoero stato inviato dal Vescovo di Avellinonel lebbrosario di Bhimavaram –Eluru,nello Stato dell’Andhra Pradesh, in India,a inaugurare la Casa Padre Manna per ifigli dei lebbrosi.

Papa Francesco, nel Messaggio inviatoalla Chiesa nella solennità di Pentecosteper la Giornata Missionaria Mondiale, chequest’anno si celebra domenica 22 otto-bre, ha scritto: “Questa Giornata ci invitaa riflettere nuovamente sulla missione al

cuore della fede cristiana. Infatti, laChiesa è missionaria per natura; se non

lo fosse, non sarebbe più la Chiesa di Cri-sto, ma un’associazione tra molte altre,che ben presto finirebbe con l’esaurire ilproprio scopo e scomparire. Perciò, siamoinvitati a porci alcune domande che toc-cano la nostra stessa identità cristiana ele nostre responsabilità di credenti, in unmondo confuso da tante illusioni, feritoda grandi frustrazioni e lacerato da nu-merose guerre fratricide, che ingiusta-mente colpiscono specialmente gliinnocenti. Qual è il fondamento della mis-sione? Qual è il cuore della missione?Quali sono gli atteggiamenti vitali dellamissione?

Noi vogliamo aiutare i lettori in questomese missionario ad accogliere l’invitodel Papa, rispondendo alle domande checi pone.

Il cuore della missione: contempla-

zione e preghiera

Il mese di ottobre è organizzato in ordinealla missione, proponendo per ogni setti-mana un’intenzione precisa: la prima set-timana impegna alla contemplazione e

alla preghiera; la seconda all’offerta dei

propri sacrifici e sofferenze, la terza cele-bra la Giornata Missionaria Mondiale conla raccolta di aiuti per tutte le missionidella Chiesa, la quarta impegna nel rin-

graziamento per il dono della fede e nelrilancio vigoroso della vocazione missio-

naria, noi vogliamo con questo servizioche la contemplazione e la preghierasiano l’ anima della missione della Chiesa.

Papa Francesco nel suo Messaggio tra-duce così: “La missione della Chiesa, de-stinata a tutti gli uomini di buona volontà,è fondata sul potere trasformante del

Vangelo. Il Vangelo è una Buona Notiziache porta in sé una gioia contagiosa per-ché contiene e offre una vita nuova:quella di Cristo risorto, il quale, comuni-cando il Suo Spirito vivificante, diventaVia, Verità e Vita per noi (cfr Gv 14,6).È Via che ci invita a seguirlo con fiducia ecoraggio. Nel seguire Gesù comenostra Via, ne sperimentiamo la Verità ericeviamo la Sua Vita, che è piena comu-nione con Dio Padre nella forza dello Spi-rito Santo, che ci rende liberi da ogniforma di egoismo ed è fonte di creativitànell’amore”.

La contemplazione e la preghiera devonosempre raggiungere questo ideale mis-sionario di trasformare l’uomo con laforza del Vangelo.

Avendo avuto la gioia unica di visitare lemissioni in tutto il mondo, posso affer-mare come questo è vero, avendo vistopopoli e culture, convertitesi al Vangelo,diventare totalmente nuove.

Fare missione con Maria, Madre

dell’evangelizzazione

Papa Francesco conclude il suo Messag-gio missionario riproponendo Maria comemodello per realizzare la missione: “Carifratelli e sorelle, facciamo missione ispi-randoci a Maria, Madre dell’evangelizza-zione. Ella, mossa dallo Spirito, accolse ilVerbo della vita nella profondità della Suaumile fede. Ci aiuti la Vergine a dire il no-stro “sì” nell’urgenza di far risuonare laBuona Notizia di Gesù nel nostro tempo;ci ottenga un nuovo ardore di risorti perportare a tutti il Vangelo della vita chevince la morte; interceda per noi affinchépossiamo acquistare la santa audacia dicercare nuove strade perché giunga atutti il dono della salvezza”.

Maria è la prima Missionaria del Figlio!

P. Giuseppe Buono, PIME

lA MissioNE Al cUoRE DEllA FEDE cRistiANA

LA CHIESA DI AVELLINO IN USCITA PER LA MISSIONE

“La Chiesa che vive nel tempo è per naturasua missionaria, in quanto è dalla missione

del Figlio e dalla missione dello Spirito Santoche essa, secondo il piano di Dio Padre,

deriva la propria origine” (Ad Gentes n.2)

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77 ottobre 2017 ilPonte

Missioni

Il mese di Ottobre, appenainiziato, è un periodo del-l’anno intenso in cui pos-siamo cogliere il sensopastorale della Chiesa Uni-versale. Tante volte abbiamoascoltato dai nostri parrociche la Chiesa è per sua na-tura missionaria (Ad Gen-

tes n.2), cioè una comunità che esce dase stessa per donare il Vangelo a tuttal’umanità. La missione nasce dallapreghiera e lo stesso Papa France-sco ribadisce spesso che come bat-tezzati siamo degli evangelizzatoriche pregano e lavorano. Se ognuno dinoi sa cogliere il termine di “uscita”, puòraggiungere tutte le periferie umane efermarsi, rallentare il passo di questa no-stra società rinunciando alle urgenze e

accompagnando chi è rimasto indietro.Le Pontificie Opere Missionarie sonol’organismo della Chiesa che tienevivo il desiderio di tante persone,che partono per “uscire” dal proprioguscio di comodità e andare ad in-

contrare i fratelli che sono in diffi-coltà, portando loro la gioia del Van-gelo. Dal 12 al 15 ottobre prossimoa Brescia si terrà la prima edizionedel Festival della Missione. E’ stato organizzato per far sperimentarea tutti i passanti, cittadini, adulti, bambiniche la missione è qualcosa di bello da co-noscere, sperimentare e approfondire.E’ una festa che coinvolgerà non solo lacittà di Brescia ma tanti ospiti, perché èstata organizzata dagli Istituti MissionariItaliani, dalle Pontificie Opere Missionariee dall’Ufficio Missionario di Brescia. Que-sto evento si svilupperà attraverso lestrade, le piazze e gli spazi della cittàlombarda. Lo scopo di questa mani-festazione è quello di intercettareil maggior numero di persone, so-prattutto giovani, che non hannomai sentito parlare di missione eper questo è stato allestito unprogramma con testimonianzemissionarie, mostre fotografiche,concerti, tavole rotonde, spetta-coli, momenti di preghiera, inizia-tive per bambini, famiglie escuole. Non è il solito convegno a portechiuse organizzato per gli addetti ai lavoriche parlano tra loro, ma è un modonuovo per uscire nelle strade, nelle piazzee nei luoghi della vita quotidiana dellacittà, arrivando alle tante persone che permotivi vari non entrerebbero mai in unaChiesa. Il titolo scelto per questaprima edizione è “Mission is possi-ble”, tema scelto proprio per mettere inrisalto che la missione è possibile graziea Gesù. Nel messaggio per la GiornataMissionaria Mondiale, Papa Bergoglioscrive: “Il mondo ha bisogno del Vangelodi Gesù Cristo. Attraverso la Chiesa, con-tinua la Sua missione di Buon Samari-tano, curando le ferite dell’umanità ecercando senza sosta chi si è smarrito persentieri contorti. E possiamo pensare alletante testimonianze di come il Vangeloaiuta a superare le chiusure, i conflitti, ilrazzismo, il tribalismo, promuovendo do-vunque e fra tutti la riconciliazione, la fra-ternità e la condivisione. Le PontificieOpere Missionarie sono uno strumentoprezioso per suscitare in ogni comunità ildesiderio di uscire dai propri confini edalle proprie certezze e prendere il largoper annunciare il Vangelo a tutti. Con unaprofonda spiritualità missionaria da vi-vere quotidianamente, con un impegnoformativo costante di animazione missio-naria, i ragazzi, i giovani, gli adulti, le fa-miglie , i sacerdoti, i religiosi e le religioseinsieme ai vescovi devono essere coin-volti per far crescere in ciascuno di noi uncuore missionario” (Messaggio GiornataMissionaria Mondiale).

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PasqualeDe Feo

“PARtEciPiAMo Al MEsE MissioNARio”

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8 7 ottobre 2017ilPonte

Medicina

“Il contagio si diffondevasempre più, giravano permezzo al contagio franchie risoluti…” così scriveva nei“Promessi Sposi” AlessandroManzoni, parlando della diffu-

sione della peste a Milano nel1629-30, “importata” dall’Au-

stria dai Lanzichenecchi. Era l’epoca dellaguerra contro il Ducato di Mantova e controla trasmissione delle malattie infettive erapraticamente impossibile fare qualcosa.Si aggiungeva alla mancanza della medi-cina, come oggi la si intende, il vero e pro-prio disastro legato a doppia mandata alladiffusa scarsa igiene ma soprattutto, con ilsenno dell’oggi, alla mancanza delle……vac-cinazioni. Contagio deriva da “contagium”, chesignifica essere a contatto (con - tan-gere= toccare) ed è il mezzo per cuiuna persona malata trasmette adun’altra sana una malattia infettiva.La trasmissione può avvenire sia diretta-mente che attraverso l’aria, l’acqua, gli ali-menti o anche attraverso insetti o animaliche trasmettono microorganismi infettivi.Oggi viviamo un periodo particolare in cuila paura della reale pericolosità delle malat-tie infettive ci fa parlare in maniera super-flua solo di vaccinazioni, prevenzioni, diprobabili, possibili, certi, certissimi contagi.La trasmissione può avvenire anche nelcampo sociale, delle emozioni legate altrasporto tra persona e persona e, so-prattutto, tra amico ed amico. Ed oggi èdi grande importanza il cosiddetto “con-tagio sociale”, proprio perché si è vistoche le emozioni sono contagiose.L’influenza sociale si produce con meccani-smi di dominio o subalternità nell’ambito delgruppo che spontaneamente si organizzacon legami di amicizia. Sono processi diinfluenza “conformistica” della mag-gioranza (in senso ideologico) per nonlasciare spazio – in genere – ad azionidi cambiamento che partano dalgruppo “minoritario”. Il conformismo,che può essere anche imitazione e compia-cenza, fa in modo che si seguano regole

dettate dalla sudditanza socio-emotiva.Il “contagio sociale” legato a malu-more o buonumore dipende dagliamici, che ci influenzano. Da loro assu-miamo atteggiamenti positivi o nega-tivi con il nostro stato d’animo che siadegua. Quello che abbiamo detto fino ad ora po-trebbe risultare qualcosa di filosofico, maoggi è divenuta realtà e si è fatta sociologiapratica ed addirittura scientifica. Infatti, re-centemente è apparsa sulla rivista inglesedi scienze uno studio sul contagio sociale.Lo studio, però, si è svolto negli Stati Uniti eper diverso tempo sono stati osservati2.194 soggetti e le loro reti di amicizie e gli“umori” ed i rapporti all’interno del gruppo.I risultati sono stati analizzati con un

modello matematico ed è venuto fuoriche l’umore, positivo o negativo chesia, si diffonde nelle reti di amicizia.Allo stesso modo si diffondono l’impotenzae la perdita di interesse.La negatività non “spinge” come le altre,infatti la trasmissione della depressionenon è evidenziata.Anzi, la depressione deltono dell’umore, associata o meno all’ansia,è “aiutata” a guarire proprio dalla spinta chederiva dal buonumore, dalla disponibilità,dalla sincerità e dal sorriso degli amici. Sonoquesti ultimi che in qualche modo, al di là edal di fuori della farmacologia e della clinica,devono tentare di “alleviare” la “pesan-tezza” dell’anima che colpisce l’amico, au-mentando la spinta alla socializzazione, alladistrazione, alla comunicazione ed alla con-

divisione di percorsi di vita e di recupero chepuò essere sociale, scolastico, e quant’altro. Secondo il responsabile dello studio ameri-cano, il Professor Robert Eyre, il conta-gio sociale è importante, come pure ilsostegno sociale che, insieme all’ami-cizia, è di aiuto nel migliorare ed avolte guarire i disturbi dell’umore negliadolescenti, a cui noi abbiamo primaaccennato. Quindi, lo stato emotivo di unindividuo è influenzato dall’esposizione alleemozioni dei propri contatti sociali. Partendoda questo assioma, dimostrato da Eyre ecollaboratori, i cambiamenti dello statod’animo nell’età adolescenziale sono in-fluenzabili in maniera diretta dall’umoredegli amici che si frequentano. Ecco perchéla delicata depressione giovanile può essere

curata anche solo “amichevolmente”,grazie agli opportuni contatti che abbiamodescritto.Ci vuole uno stato d’animo lieto, gaio, se-reno, ottimista e positivo per combattere ilgrigiore di certi giorni che sono “neri” fin dalrisveglio mattutino. Non ci vuole un’alchimiaparticolare e neppure soltanto l’ingegneriadel buonumore: è importante che noi losappiamo o lo comprendiamo per attuare leopportune eventuali “contromosse”. Non civogliano studi megagalattici per farcelo me-glio comprendere ed apprezzare e, soprat-tutto, per valutare l’effettivo beneficio, dienorme valore, di un sorriso.

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Gianpaolo

Palumbo

contagio deriva da “contagium”, che significaessere a contatto (con - tangere= toccare) ed èil mezzo per cui una persona malata trasmette

ad un’altra sana una malattia infettiva

gli AMici ci tRAsMEttoNo lE EMoZioNi

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97 ottobre 2017 ilPonte

A fine estate può accadere che,mentre l’abbronzatura va via,compaiono delle macchie pal-lide, molto più chiare della pellecircostante.Come spesso avviene in der-matologia, in questo caso biso-gna distinguere tra una

dermatite infettiva, le micosi,e le patologie non contagiose,ma strettamente legate a un’al-

terazione della pelle, quali la vitiligine.La diagnosi differenziale tra le duemalattie si basa su tre principi fondamen-tali. L’esperienza clinica del dermatologo,l’esame con la lampada di Wood e sul-l’esame microbiologico che saranno posi-tivi in caso di micosi, e negativi in caso divitiligine.Nel caso della micosi, con ventuno giorni diterapia, specifica perché etiologica, si risolvel’infezione, le macchie bianche scompaiono,e il malato guarisce.Per la vitiligine, al contrario, non disponiamoancora di una terapia etiologicamente mi-rata, non potremo quindi assicurare al ma-lato la guarigione.Si tratta di una malattia acquisita e polige-nica caratterizzata dalla comparsa di areecutanee depigmentate, di grandezza di-versa. Colpisce qualsiasi età, sesso o razza,ma è più evidente nelle persone con cutepiù scura. La prevalenza è stimata intornoal 3% della popolazione.Pur non essendo accompagnata da sintomisoggettivi (quali malessere, febbre, dolore,ecc.) riesce egualmente a comprometterel’equilibrio psico-fisico del paziente per le al-terazioni estetiche che causa, capaci di mo-dificare profondamente la qualità della vitadi chi ne è affetto.Non si conoscono le cause precise cheprovocano la scomparsa dei melanocitinella cute, ma sono state proposte molteipotesi quali la teoria autoimmune, ildanno ossidativo, la tossicità neurale e leinfezioni virali.Secondo la teoria autoimmune umo-rale, si producono degli anticorpi in gradodi danneggiare le cellule melanocitarie.Questa teoria spiegherebbe anche la fre-quente associazione della vitiligine con altremalattie autoimmuni.

La teoria del danno ossidativo postulache la distruzione dei melanociti sia la con-seguenza dell’azione tossica dei radicali li-beri dell’ossigeno, delle molecole ad altaenergia ma breve emivita che si producononei processi infiammatori e dopo l’esposi-zione ai raggi ultravioletti. Molti farmacid’origine vegetale sono in grado di contra-starne l’effetto ma, vista la breve vita deiradicali liberi, devono essere assunti adorari precisi e per lungo tempo, onde man-tenere costantemente livelli ematici efficaci.Associati alla fototerapia prevengono l’ulte-riore produzione di radicali liberi dovuti al-l’esposizione agli ultravioletti.A supporto di tale teoria c’è il riscontro, neipazienti affetti da vitiligine, di bassi livelli diglutatione eritrocitario (un antagonista deiradicali liberi) e alti livelli sierici di ossido ni-trico.A tale scopo, ho trovato molto efficace l’as-sociazione di estratti di Cardo Mariano,Carciofo e Tè verde.La teoria neurale suggerisce che la vitili-gine derivi da un danno melanocitario me-diato da fattori chimici rilasciati dalleterminazioni nervose. Biopsie eseguite incasi di vitiligine segmentaria hanno dimo-strato la presenza di danni degeneratividegli assoni e alti livelli di neuropeptide-Y.La teoria virale prevede un danno dei,melanociti direttamente provocato da

un’infezione da virus. A sostegno di taleteoria vi è la presenza nei preparati istolo-gici del Citomegalovirus, dei virus dell’epa-tite C, e del virus Ebstein-Barr.Tutte queste teorie si basano su reperti cli-nici e istologici certi ed obiettivi ma nonconclusivi, di conseguenza è probabile chela vitiligine derivi dall’intervento contempo-raneo di più cause, questa è nota cometeoria della convergenza.Questa condizione cronica è notoriamentedifficile da curare. Il trattamento con corti-costeroidi topici o inibitori della calcineurina,spesso combinato con fototerapia, può pro-durre replicazione parziale in zone di vitili-gine del viso e nel tronco, ma i siti acralisono refrattari a tutti i trattamenti disponi-bili. Nella mia esperienza la fototerapia se-lettiva con ultravioletti B a banda strettaconduce ai risultati migliori con minimi rischidi effetti collaterali.

Continua nel prossimo numero

[email protected]

la Fototerapia, il tacrolimus e i JAK inibitori per la cura della Vitiligine

RaffaeleIandoli

Medicina

Per saperne di più:

Rashighi M, Harris JE.

Vitiligo pathogenesis and

emerging treatments.

Dermatol Clin. 2017;35:257-265.

Vitiligine in paziente Europeo

Vitiligine in paziente Africano

PATOLOGIE ASSOCIATE TEST DIAGNOSTICI

Alopecia areata Dermatoscopia; sideremia; VES; TAS; PCR; biopsia.

Diabete mellito Glicemia

Anemia perniciosa Emocromo; fattore intrinseco

Morbo celiaco TTG-A; AGA; anticorpi anti reticolina ed endomisio

Malattia di Addison Visita Endocrinologica

Malattia di Graves Visita Endocrinologica

Tiroidite d’Hashimoto Ac. Anti tireoglobulina e perossidasi; T3; T4; TSH

Lupus Eritematoso sistemico ANA; Ac. Anti DNAds/ss; ENA

Artrite reumatoide FR; ac. Anti citrullina

Psoriasi Dermatoscopia; Biopsia

Malattie infiammatorie intestinali Colon e rettoscopia; sangue occulto nelle feci

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10 7 ottobre 2017ilPonte

Fisco

Ancora pochi mesi per approfittare di al-cune agevolazioni fiscali legate allacasa. Per alcune di esse, il rischio è che possanoscomparire del tutto, avendo esaurito il lorociclo di vita; per altre, invece, il pericolo è che,a partire dal 1° gennaio 2018, vengano ridi-mensionate nella loro portata, attribuendo aibeneficiari un risparmio d’imposta meno si-gnificativo rispetto a quello ottenuto negli ul-timi anni.Infatti, sono in scadenza al 31 dicembre2017:- la detrazione maggiorata al 50% su unimporto massimo di 96.000 euro perunità immobiliare, riconosciuta a chi falavori dentro casa (cosiddetto “bonus ri-strutturazioni”) che, in assenza di ulterioriproroghe, dal 1° gennaio 2018, scenderebbeal 36% (su un tetto di 48.000 euro per im-mobile), previsto a regime dal Testo Unicodelle Imposte Dirette; - le altre detrazioni disciplinate dallastessa normativa (articolo 16-bis deltesto Unico), come l’acquisto di box per-tinenziali o quello di case facenti partedi edifici completamente ristrutturati evenduti da imprese di costruzione o coo-

perative edilizie oppure i lavori di messain sicurezza antisismica degli edifici si-tuati nella “zona 4”, quella meno rischiosa,c.d. “sisma bonus base” che benefice-ranno fino alla fine del 2017 dello sconto del50%, rischiano di scendere al 36% dal pros-simo anno se non ci sono ulteriori proroghe;invece, per il solo “sismabonus” relativo allezone 1, 2 e 3 la detrazione rimarrà, almenofino al 2021, decisamente più consistentenella misura del 70 o 80% per le unitàimmobiliari e del 75 o 85% per le particomuni di edifici; - lo sconto potenziato del 50% dellespese per l’acquisto di mobili e grandi

elettrodomestici (su una spesa com-plessiva di 10.000 euro) destinati all’ar-redo di immobili ristrutturati: tale misura, adifferenza delle precedenti, è a tempo e do-vrebbe scomparire del tutto dal 2018, nonessendo stata stabilizzata nell’ordinamentotributario;- la detrazione maggiorata del 65% pergli interventi di riqualificazione energe-tica su singole unità immobiliari che, inassenza di nuovi interventi legislativi, dal-l’anno prossimo sarà inglobata nel “bonus ri-strutturazioni” al 36%, mentre per gliinterventi energetici su parti comuni condo-miniali c’è sta la proroga fino a tutto il 2021;- la detrazione dall’IRPEF del 50% pa-gata in occasione dell’acquisto, diretta-mente dall’impresa costruttrice, di casein classe energetica A e B (l’agevolazione,inizialmente prevista per il solo 2016, è statarecuperata per un altro anno, e cioè fino a fineanno 2017, dal decreto mille proroghe);- la deduzione dal reddito imponibile del20% del costo di acquisto – fino ad unmassimo di 300.000 euro – di case amaggior risparmio energetico (classe Ae B), concesse in affitto per almeno ottoanni a canone concordato (l’intervallooperativo dell’agevolazione va dal 1° gennaio2014 al 31 dicembre 2017).Pertanto, chi avesse in animo di affron-tare spese del genere per approfittaredei connessi vantaggi fiscali, ma, adesempio, nel caso del “bonus ristruttu-razione” e di quello “energetico”, nonintende accontentarsi dell’ ordinario36% (al momento, riprogrammato apartire dal 1° gennaio 2018), deve de-cidere se affrettarsi a mettere in attoquell’intenzione e sostenere le speseentro fine 2017, oppure confidare inun’eventuale proroga che, però, non èscontato che venga concessa.Alcune proroghe potrebbero arrivare con lalegge di bilancio 2018 (a fine dicembre 2017),ma l’intenzione del Governo è quella di sfol-tirne parecchie per destinare nuove risorse adaltri scopi.Sono decisioni troppo importanti, condizio-nate da situazioni personali, perché si pos-sano dare dei consigli in merito.Un consiglio, però, si può dare a tutti icontribuenti ed è quello che, avviandociverso la fine del periodo d’imposta, pa-gare in anticipo può spesso risultareconveniente.

In prossimità della fine dell’anno, infatti,vale la pena di prendere in considera-zione l’eventualità di anticipare qualchespesa considerata dalle norme tributariefiscalmente rilevante (cioè deducibiledal reddito imponibile o detraibile dal-l’imposta lorda), per rendere meno sa-lato il conto da pagare l’anno successivoin sede di dichiarazione dei redditi ov-vero per aumentare il credito IRPEF dachiedere a rimborso o da utilizzare incompensazione.Questo perché il criterio generale che siapplica agli oneri deducibili o detraibili èil “principio di cassa”, in base al quale ilbeneficio fiscale spetta, dal punto divista temporale, facendo riferimentoalla data in cui la spesa viene effettiva-mente sostenuta e non a quella in cuiscade il pagamento.Così, ad esempio, potrebbe essere vantag-gioso “liberarsi” già a dicembre della rata se-mestrale del mutuo contratto per l’acquistodella casa che scadrà a gennaio 2018, antici-pandola di qualche giorno, per poter detrarrei relativi interessi passivi già nella prossimadichiarazione dei redditi e non dover aspet-tare nel 2019. Analoga valutazione può essere fatta per tuttigli altri oneri, dai premi assicurativi sulla vitae contro gli infortuni ai contributi previden-ziali, dalle spese mediche e veterinarie alleerogazioni liberali, dai costi per l’attività spor-tiva dei ragazzi alle spese universitarie, e cosìvia.Un’ultima notazione va fatta in meritoalla “cedolare secca” in quanto l’ali-quota ridotta del 10% per i canoni con-cordati scade anch’essa al 31 dicembre2017, per cui se non ci sarà un’ulterioreproroga si torna al regime ordinario cheprevede l’applicazione della più onerosaaliquota del 15%.Rimane, invece, dovuta nella misura del21% l’aliquota prevista per quei con-tratti assoggettati a cedolare secca manon a canone concordato.

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RUBRicA “A tU PER tU coN il Fisco” a cura di Franco iannaccone

NUMERosi BoNUs iN scADENZA E oPPoRtUNitA’ Di FiNE ANNo

CONVIENE APPROFITTARNE PER AVEREVANTAGGI DAL PUNTO DI VISTA FISCALE

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117 ottobre 2017 ilPonte

Attenzione, d’ora in poi, ad abusare dellarevoca della nomina degli assessori daparte del Sindaco di un Comune, inquanto la medesima può far scattare ilreato di concussione. E’ quanto esaminato, infatti, lo scorso 20 lu-glio dalla VI Sezione Penale della Corte Su-prema di Cassazione nella vicenda giunta alsuo esame e relativa alla condotta del Sin-daco di un Comune, ritenuta riportabileall’”abuso oggettivo” delineato dalle Se-zioni Unite già nel corso di una precedentesentenza (la n. 12228 del 24/10/2013 – de-positata nel 2014), vale a dire alla strumen-talizzazione da parte del pubblico agente deipoteri a lui riconosciuti, in quanto esercitatiin modo distorto, per uno scopo oggettiva-mente diverso da quello per cui gli sono staticonferiti ed in violazione delle regole giuri-diche di legalità, imparzialità e buon anda-mento dell’attività amministrativa.Nella sentenza in oggetto, si rileva infatti che“non è revocabile il dubbio che il Sin-daco sia legittimato alla revoca delladelega al singolo assessore compo-nente la Giunta dal medesimo presie-duta, da disporre con comunicazionemotivata al Consiglio Comunale anorma dell’art. 46, comma 4, del d.lgs.del 18 agosto 2000, n. 267 (T.U.E.L. -Testo Unico degli Enti Locali)”. Nondi-meno, come affermato anche dal Consigliodi Stato, “la revoca di un singolo asses-sore da parte del Sindaco può basarsisulle più ampie valutazioni di opportu-nità politico-amministrativa rimesse invia esclusiva a quest’ultimo, ma nonpuò trasmodare in una sorta di prero-gativa arbitraria, da utilizzare all’occor-renza per “regolare i conti” conesponenti politici sgraditi, a tutto detri-mento dei requisiti minimi di stabilitàdella giunta comunale e delle funzionidi indirizzo politico-amministrativo neiconfronti dell’amministrazione locale,attribuite a quest’organo dall’ordina-mento degli enti locali ”(così il Cons. diStato, Sez. 5, 19/1/2017, n. 215; in prece-denza già Sez. 5, 5/12/2012, sentenza n.6228). In altri termini, il provvedimento direvoca dell’incarico ad un assessore può ba-sarsi su ragioni afferenti ai rapporti politiciall’interno della maggioranza consiliare esulle eventuali ripercussioni sul rapporto fi-duciario che deve sempre permanere tra ilprimo cittadino e la Giunta Comunale (comedefinito dall’art. 48, comma 1, T.U.E.L., se-condo cui il primo è organo rappresentativodell’ente locale a diretta investitura popolaree la seconda è chiamata a “collaborare” con

esso). Tuttavia, siffatto potere di revoca, siapure discrezionale e collegato al permaneredel rapporto fiduciario fra il Sindaco ed i pro-pri assessori in seno all’ente territoriale, nonpuò non connettersi alla realizzazione del-l’interesse - di carattere generale - della co-munità locale, e di certo non può essereasservito al perseguimento di uno scopo di-verso da quello pubblicistico, segnatamente,per piegare la volontà degli assessori ai finidell’adozione di una delibera rispondenteagli interessi personali e particolari del primocittadino. In tale caso, l’esercizio del poterediscrezionale di revoca della delega all’as-sessore, rectius, la minaccia di avvalersi ditale facoltà, prescinde da ragioni di naturapolitico-amministrativa e costituisce stru-mento di pressione al fine di indurre il sog-getto passivo all’indebita promessa odazione. E’ d’altronde pacifico, che - comechiarito dalle Sezioni Unite della Cassazionenella già rammentata sentenza – “anchela minaccia dell’uso di un potere di-screzionale possa integrare il delitto diconcussione, se l’esercizio sfavorevoledi tale potere viene prospettato in viaestemporanea e pretestuosa, al solofine di costringere la persona offesaalla promessa o dazione indebita.” Nelreato di concussione, infatti, l’attività di in-duzione non è vincolata a forme tassative,rilevando a tal fine ogni comportamento delpubblico ufficiale che sia comunque carat-terizzato da un abuso dei poteri che valgaad esercitare una pressione psicologica sullavittima, in forza della quale quest’ultima siconvinca della necessità di dare o promet-tere denaro od altra utilità per evitare con-seguenze dannose. Occorre infine notarecome “l’avere il Sindaco, abusando deipropri poteri, costretto l’assessore adesprimere il proprio voto favorevolealla nomina della persona dal mede-simo indicata, per realizzare l’inte-resse personale ad inserire in Giunta,

a capo dell’U.T.C., una persona a lui fe-dele (in un momento delicato nel qualesi doveva approvare il nuovo P.R.G. delComune), integri certamente una co-strizione volta ad un’”utilità” rilevanteai sensi dell’art. 317 Codice Penale”.A tale categoria può invero ricondursi unqualunque vantaggio materiale o morale,patrimoniale o non patrimoniale oggettiva-mente apprezzabile, consistente sia in undare sia in un facere, ritenuto rilevante dallaconsuetudine o dal convincimento comune,conseguentemente rientrandovi in tale fat-tispecie anche il vantaggio di natura politica.

“l’ABUso oggEttiVo”

ossERVAtoRio giURiDico a cura di Ernesto Pastena

Foto - Avellino Palazzo di Giustizia

“la revoca di un singolo assessore da parte del sindaco può basarsi sulle più ampie valutazionidi opportunità politico-amministrativa rimesse in via esclusiva a quest’ultimo, ma non può

trasmodare in una sorta di prerogativa arbitraria, da utilizzare all’occorrenza per “regolare i conti”

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12 7 ottobre 2017ilPonte

La situazione politica italianaattraversa una fase di cam-biamento “epocale”: vi sononuovi soggetti in campo (i co-siddetti populisti ed i neo-fa-scisti) ed i partiti hanno

smarrito il loro ruolo e la lorofunzione (la rappresentanza e

la mediazione di interessi contrapposti).Ma ciò che preoccupa di più è la difficoltà deipartiti di ispirare fiducia nei cittadini i qualiappaiono sempre più disorientati, delusi epessimisti rispetto al futuro.Certo, in ogni fase di cambiamento è facileintuire che alcuni perdono ed altri vincono:perché alcuni vedono lo svantaggio, altririescono a cogliere un’opportunità. Onde, laquestione più imminente: quale potrà es-sere il risultato delle prossime elezionipolitiche?In tutta franchezza, credo che le sceltedegli italiani saranno dominate da duegrandi delusioni: il Movimento 5Stelleed il Partito Democratico.Prima di entrare nel merito comincerei daglialtri, da quelli che non hanno deluso,perché non hanno mai promessoniente di importante! Quando hannovinto, hanno solo pensato a “gestire” il po-tere e non hanno mai immaginato un mo-dello di sviluppo, né proposto (o adottato)scelte significative per il Paese. Gli elettori lihanno votati ragionando con la pancia e maicon la testa. Inseguendo i sogni di seces-sione, hanno costruito, al nord, un sistemadi potere peggiore di quelli tanto criticati alsud. Quelli del partito del capo (Berlusconi)furono affascinati dal suo istrionico “populi-smo”, capace di anticipare, a parole, i sognidegli italiani, salvo svendere ogni idea incambio della tutela degli interessi aziendalie/o personali. Oggi, al posto di Bossi c’è Sal-vini ma la musica non è cambiata e Berlu-sconi, pur rimesso a nuovo, somiglia tantoad una di quelle mummie che la nomenkla-tura sovietica, nel secolo scorso, presentavaalle parate della Rivoluzione di ottobre. La Destra vera è, in parte, indecifrabile ma

resta, forse, l’unica vincente: perché ca-valca i dubbi ed i sospetti della maggioranzadegli italiani che si sentono “minacciati” dal-l’invasione dei migranti! Non siamo, ancora,al rigurgito razzista che altrove si è manife-stato più pericolosamente, ma “il disagio” èevidente, alimentato dalla cattiva stampa edall’inadeguatezza delle risposte di governo.Dei centristi, mi viene il magone a trattarne:come succede, ad esempio, quando capitadi parlare di una squadra che ha vinto tantiscudetti e che, da anni, è costretta a lottareper non retrocedere! I fasti del passato (leidee o i leader) non esistono più: la polvere,negli anni, (in qualche caso la melma) hacoperto ogni buona proposta ed iniziativa.Oggi, mancano coraggio, fantasia e spiritodi sacrificio: per trasformare il cambiamentoin un’opportunità, per il bene di tutti.I 5Stelle hanno vissuto la fase più en-tusiasmante: dal nulla a primo partitoin pochi anni! Ma il loro grande erroreè stato quello di non essere riusciti a“trasformare” una montagna di con-sensi in un progetto politico concreto,vero ed affascinante.Hanno avuto paura di contaminarsi (ed erauna giusta preoccupazione) e si sono cullatinella “forza moltiplicatrice” del messaggio amezzo web perdendo una grande occa-sione. Perché resto convinto che glielettori possono anche scegliere, unavolta, di protestare contro qualcosa odi punire qualcuno, ma, anche in quelcaso, confidano nella possibilità che illoro voto riesca a produrre risultatiutili, non solo slogan! In altre parole, aicittadini sta bene l’onestà dei comporta-menti politici ed è piaciuta molto la funzionedi “grimaldello” rispetto al sistema di potere,ma si sarebbero aspettati proposte serie efatti concreti rispetto ai loro bisogni ed ailoro problemi. Certo, oggi il Movimento non è più quello didieci anni fa. Sono cambiati persino gli slo-gan e le regole interne, ma non è ancorapossibile identificarvi “una forza di cambia-mento organizzata sul territorio, ricca di

proposte e di iniziative, capaci di suscitareinteresse, passione ed impegno politico”!Spiace dirlo, ma resteranno minoranza e ot-terranno un risultato peggiore del passato.Nella Sinistra si concretizzano le delu-sioni ed i tradimenti più insopportabili!Perché il PD non è riuscito a “fondere” gliideali, i valori ed il coraggio ereditati dalleesperienze della sinistra post-marxista e deicattolici democratici! Perché, gli uomini sisono dimostrati peggiori dei loro avversari(la destra, i berluscones o i neo-centristi)tanto criticati e avversati. Perché è mancatoun progetto ed un idea di futuro per il Paeseche potesse affascinare i cittadini. Poi, lelotte interne, le beghe personali, la fama dipotere e di prestigio personale hanno fattoil resto. I loro elettori sono frastornati e pre-occupati: non hanno capito niente delle loroscelte (le ultime, la scissione, ma anchequelle passate, il “Referendum costituzio-nale” ed il “No” di una parte del partito) enon le hanno approvate. Non si sentonorassicurati né riescono a cogliere una spe-ranza che possa incoraggiarli ad un impe-gno convinto e determinato. Sanno, in altre parole, che hanno giàperso: perché non hanno saputo gestire lepiccole e grandi vittorie che, in passato, lihanno gratificati; perché non sono in gradodi trasmettere messaggi di fiducia e di in-coraggiamento e perché non riescono acoinvolgere, sul piano culturale, l’intelli-genza e la fantasia dei cittadini. E’ un vizioantico della sinistra: quello di non riuscire avincere che li porta a scelte autolesionistepur di scaricare su altri la responsabilitàdella sconfitta. Si accontentano, persino, difar perdere i loro ex amici, per dimostrareche avevano qualche ragione.Persino la “grande paura” della sicuravittoria della Destra estrema, fascista,razzista e xenofoba, non sembra ingrado di aiutarli. Sono giunti al capoli-nea della loro esperienza politica: liaspettano solo rimpianti e recrimina-zioni che non serviranno, però, ad aiu-tarli a cambiare idea o ad addolcire ladurezza dei loro cuori! Staremo a ve-dere!

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Delusioni e sconfitte

la polvere, negli anni, ha coperto ogni buona proposta ediniziativa. oggi, mancano coraggio,

fantasia e spirito di sacrificio:per trasformare il cambiamento inun’opportunità, per il bene di tutti

MicheleCriscuoli

iN ogNi FAsE Di cAMBiAMENto è FAcilE iNtUiRE cHE AlcUNi PERDoNo ED AltRi ViNcoNo:PERcHé AlcUNi VEDoNo lo sVANtAggio, AltRi RiEscoNo A cogliERE UN’oPPoRtUNità

Politica

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137 ottobre 2017 ilPonte

Politica

Pasquale Marrazzo è l’exdirettore generale dell’”Ar-cadis”, l’Agenzia Regionalenata nel 2004, che sarebbedovuta servire a “mettere insicurezza le opere di di-fesa del suolo e delleacque, ridurre il rischio si-

smico e la vulnerabilità del territorioe delle costruzioni esistenti, monito-rare le aree a rischio di calamità na-turali, archiviare dati e predisporrele linee guida per la difesa del suolo”.Il pietoso stato di difesa del suolo e lamancanza di prevenzione dei rischi idro-geologici in Campania sono visibili a tutti.Ad esempio le continue frane delCilento e le prevedibili colate di fangocon le prime piogge nelle aree incendiatesu cui hanno già relazionato gli scienziatidel CNR. A questo punto ci si chiedea che è servita l’Arcadis? La risposta èsemplice: a poco o a nulla. Con l’arrivo aPalazzo Santa Lucia del PresidenteVincenzo De Luca, l’Arcadis é en-trato a far parte degli enti inutili,quelli da abolire,”per evitare sprechi e du-plicazione di funzioni” L’Agenzia Regionale

per la difesa del suolo, ora in liquida-zione,ad aprile ha approvato un assesta-mento del bilancio 2017 per cui lostipendio che ha maturato fino a quelladata il Direttore Generale PasqualeMarrazzo, ex Consigliere Regionaledel PDL, passerà da 192.655,53 euroa 274.200,39 euro, con un aumento dieuro 81.544,86, per la cronaca 23milaeuro in più dello stipendio guada-gnato lo scorso anno dalla Cancel-liera tedesca Angela Merkel. Marrazzoha così giustificato l’aumento di stipendio

“Io non ho mai percepito un euro in più enon ho mai avuto un euro come inden-nità di risultato, a differenza di altri diri-genti regionali… Semplicemente hoadeguato secondo la legge lo stipendiomaturato secondo le indennità di risul-tato, poi la Giunta Regionale dovrà deci-dere in merito… Il Presidente De Lucail 14 dicembre 2015, sei mesi dopo es-sere stato eletto, decise di recarsi asorpresa nelle sede dell’Agenzia diSarno, complicata a trovarsi, perchépriva di segnaletica, “mentre all’in-terno - riferisce De Luca - si riscon-trava un clima di totale rilassatezza.Abbiamo promosso un’indagine, per ve-rificare tutte le posizioni dei dipendenti el’entità delle indennità aggiuntive”. Dal 12 marzo 2016 l’ente è statosoppresso con l’articolo 21 del colle-gato alla finanziaria regionale. Vienescelto come liquidatore l’Avvocato Raf-faele Chianese, dirigente regionale in-caricato di “esperire i compiti descrittinella legge regionale 38/2016, preordi-nati alla soppressione dell’Arcadis”.

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AlfonsoSantoli

il DiREttoRE gENERAlE DEll’”ARcADis”MARRAZZo si AUMENtA lo stiPENDio Di 81MilA EURo

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B A S K E T

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14 7 ottobre 2017ilPonte

Vangelo

Lo so che l’alba è foriera del giorno,

e che la luna sorride alle stelle

nella notte del suo lungo cammino.

So anche che la gente del borgo

crede ai fantasmi del vecchio castello

e alle streghe che vivono di notte

e preparano pozioni per i loro tranelli.

So infine che il Sole nasce all’est

e poi la Terra lo prende per mano

fino al tramonto, quando, stanco,

apre le porte del cielo alle stelle.

La verità é che io so chi muove

ogni cosa nei momenti e nell’ora:

è l’autore del grande orologio

che muove le sfere colore d’argento,

con una forza che va oltre il tempo,

quella che fa vivere e battere il cuore,

quella forza di vita che si chiama Amore.

e’ pur vero!di Pierluigi Mirra

litURgiA DEllA PARolA: XXVii DoMENicA DEl tEMPo oRDiNARio

Ancora – come domenica scorsa – iltema della vigna e di chi è chiamato acurarla, è al centro della Parola di Dio diquesta domenica. Anzitutto è Isaia che,nell’ottavo secolo avanti Cristo paragona ilprogetto di salvezza di Dio a una vigna;con una sottolineatura importante: lavigna del Signore è il suo popolo “diletto”,il popolo ebraico al quale egli dedica il suo“cantico d’amore”. Dio lo ha amato questopopolo, continua ad amarlo, ma il suoamore non è corrisposto: anziché uva, lavigna produce “acini acerbi”. Dio perciòdovrà rinunciare a coltivarla. Ma in checonsistono questi “acini acerbi”? Anzichégiustizia ha prodotto “spargimento di san-gue”, anziché rettitudine, ecco “grida di op-pressi”. L’amore di Dio per il suo anticopopolo è stato tradito dall’ingiustizia edall’oppressione dei poveri.Anche il salmo parla della vigna, po-polo di Dio, piantato dal Signore, ma de-vastato; e invoca il Signore perché torni avisitarla e a proteggerla.La risposta a questo appello sta nelbrano di Matteo, nella parabola dei vi-gnaioli omicidi che fa una sintesi della sto-ria passata del popolo di Israele,annunciando poi profeticamente quantosta per accadere.La storia precedente racconta dellavigna che è il progetto di salvezza affidatoal popolo d’Israele: Dio aspettava comepagamento di “affitto” frutti di bene e digiustizia; per questo aveva mandato i pro-feti; ma questi erano stati bastonati, uccisi,lapidati.La parabola passa poi a parlare delpresente e del futuro: Dio ha mandato

il suo figlio, Gesù, ma – ecco l’annuncioprofetico che si compirà pochi giorni dopo– il popolo d’Israele lo getta fuori dallavigna e lo uccide. Per questo Dio toglieràla sua vigna, “il regno di Dio”, a quel popoloche non ha dato i frutti sperati, e l’affideràa un popolo nuovo, la Chiesa, che “ne pro-duca i frutti”.A questo punto, all’immagine dellavigna Gesù sostituisce quella della “pietra”sulla quale si deve fondare il regno di Dio:una pietra scartata dal popolo antico, mache ora è diventata “pietra d’angolo”, fon-damento del regno di Dio: questa pietra èlui stesso, Gesù.L’insegnamento è molto importante.Anzitutto: la storia della salvezza è storiadell’amore di Dio per il suo popolo, amoredi Dio che vuole il bene dei suoi figli, chesono la sua vigna, che lui coltiva conamore, attendendo una risposta di amorea Dio che dia frutti di giustizia anche per ifigli di Dio, specialmente per i poveri. Que-sto popolo di Dio è la Chiesa, il popolo deicristiani, chiamati a realizzare il progetto disalvezza di Dio con amore e fedeltà.Tutto questo ha il suo fondamento, lasua “pietra d’angolo”, in Gesù. Lui è la pie-tra scartata dagli antichi costruttori, sullaquale unicamente si fonda il regno di Dio.La salvezza per il mondo, per ogni uomo,per l’intera umanità sta nel fondarsi su diLui.

Vincenzo Rini

Vangelo secondo Matteo 21,33-43

In quel tempo, Gesù disse ai capi dei sacerdoti e agli anziani del popolo:«Ascoltate un’altra parabola: c’era un uomo, che possedeva un terreno e vi

piantò una vigna. La circondò con una siepe, vi scavò una buca per il torchio e costruì una torre. La diede in affitto a dei contadini e se ne andò lontano. Quandoarrivò il tempo di raccogliere i frutti, mandò i suoi servi dai contadini a ritirare il

raccolto. Ma i contadini presero i servi e uno lo bastonarono, un altro lo uccisero,un altro lo lapidarono. Mandò di nuovo altri servi, più numerosi dei primi, ma li

trattarono allo stesso modo. Da ultimo mandò loro il proprio figlio dicendo:“Avranno rispetto per mio figlio!”. Ma i contadini, visto il figlio, dissero tra loro:“Costui è l’erede. Su, uccidiamolo e avremo noi la sua eredità!”. Lo presero, lo

cacciarono fuori dalla vigna e lo uccisero. Quando verrà dunque il padrone dellavigna, che cosa farà a quei contadini?». Gli risposero: «Quei malvagi,li farà morire miseramente e darà in affitto la vigna ad altri contadini,

che gli consegneranno i frutti a suo tempo». E Gesù disse loro: «Non avetemai letto nelle Scritture:“La pietra che i costruttori hanno scartatoè diventata

la pietra d’angolo;questo è stato fatto dal Signore ed è una meravigliaai nostri occhi”? Perciò io vi dico: a voi sarà tolto il regno di Dio e sarà

dato a un popolo che ne produca i frutti».

darà in affitto la vigna ad altri contadini

il ponteSettimanale cattolico dell’Irpinia associato alla Fisc

Proprietà Diocesi di Avellino

Fondazione “Opus solidarietatis pax onlus”

Editrice “Coop. Il Ponte”

Direttore responsabile Mario Barbarisi

Redazione: Via Pianodardine - 83100 Avellino

fax 0825 610569

Stampa: International Printing - Avellino

Registrazione presso il Tribunale di Avellino

del 22 dicembre 1975

Iscrizione al RNS n. 6.444

Iscrizione ROC n. 16599

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157 ottobre 2017 ilPonte

Diocesi

oRARio sANtE MEssE PARRoccHiE Di AVElliNo

CHIESA ORARIO

Cuore Immacolato della

B.V.Maria

Festive: 08.30, 10.30, 12.00, 18.00 (19.00)Feriali: 08.00, 18.00 (19.00)

Maria SS.ma di Montevergine Festive: 09.00, 11.00Feriali:17.00 (18.00)

S. Alfonso Maria dei Liguori Festive: 08.00, 11.00Feriali: 08.00, 18.00 (19.00)

S. Ciro Festive: 08.00, 10.00, 11.00, 12.30, 18.00 (19.00)Feriali: 08.30(est.), 9.00 (inv.), 18.00 (19.00)

Chiesa S. Maria del Roseto Festive: 09.00, 11.00Feriali: 18.00

S. Francesco d'Assisi Festive: 08.30, 11.00Feriali:18.00 (19.00)

S. Maria Assunta C/o Cattedrale Festive: 08.00, 10.00, 12.00, 18.30 Feriali:18.30

Chiesa dell'Adorazione perpetua

(Oblate)

Festive: 09.00, 11.30 Feriali: 09.00, 18.30

San Francesco Saverio (S.Rita) Festive: 11.00 Feriali: 09.00

Santa Maria del Rifugio (Sant'Anna) Venerdì ore 10.00

S. Maria delle Grazie Festive: 08.30, 10.00, 12.00, 18.00 (19.00)Feriali: 07.30, 18.00 (19.00)

S. Maria di Costantinopoli Festive: 12.00Feriali: 17.30 (18.30)

SS.ma Trinità dei Poveri Festive: 09.00, 11.00, Feriali:18.00 (19.00)

SS.mo Rosario Festive: 08.30, 10.30, 12.00, 19.00 Feriali: 08.00, 10.30, 19.00

Chiesa Santo Spirito Festive: 09.00

Chiesa S. Antonio Feriali: 07.30Festive: 11.30

Fraz. Valle S. Maria Assunta in Cielo Festive: 10.00 (centro caritas), 11.30 Feriali:18.00 (19.00)

Rione Parco Festive: 10.30

Chiesa Immacolata Festive: 12.00

Contrada Bagnoli Festive: 11.00

Ospedale San Giuseppe Moscati Festive: 10.00 Feriali: 17.00

Villa Ester Festive: 09.00Feriali: 07.00

Casa Riposo Rubilli (V. Italia) Festive: 09.30Feriali: 09.00

Fraz. Bellizzi S. Maria di Costantinopoli Festive: 9.00 / 11.30Feriali: 18.00

Cimitero Festive: 10.00, 16.00 (17.00)

san giovanni XXiii - Papa (Angelo giuseppe Roncalli)

11 ottobre

sotto il Monte, Bergamo,25 novembre 1881 - Roma,

3 giugno 1963

(Papa dal 04/11/1958

al 03/06/1963).

Angelo Roncalli nacque a Sotto ilMonte, piccolo borgo del bergama-sco, il 25 novembre 1881, figlio dipoveri mezzadri. Divenuto prete, ri-mase per quindici anni a Bergamo,come segretario del vescovo e inse-gnante al seminario. Allo scoppiodella prima guerra mondiale fu chia-mato alle armi come cappellano mi-litare. Inviato in Bulgaria e in Turchiacome visitatore apostolico, nel 1944è Nunzio a Parigi, per divenire poinel 1953 Patriarca di Venezia. Il 28ottobre 1958 salì al soglio pontificio,come successore di Pio XII, assu-mendo il nome di Papa GiovanniXXIII. Avviò il Concilio Vaticano II,un evento epocale nella storia dellaChiesa. Morì il 3 giugno 1963. Unbreve ma intenso pontificato, duratopoco meno di cinque anni, in cui egliriuscì a farsi amare dal mondo in-tero. È stato beatificato il 3 settem-bre del 2000 e canonizzato il 27aprile 2014.

Patronato: Esercito Italiano

Martirologio Romano: A Roma,beato Giovanni XXIII, papa: uomodotato di straordinaria umanità, conla sua vita, le sue opere e il suosommo zelo pastorale cercò di ef-fondere su tutti l’abbondanza dellacarità cristiana e di promuovere lafraterna unione tra i popoli; partico-larmente attento all’efficacia dellamissione della Chiesa di Cristo intutto il mondo, convocò il ConcilioEcumenico Vaticano II.

(www.santiebeati.it)

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16 7 ottobre 2017ilPonte