Tesina corso di perfezionamento DOL -La didattica dell'Arte nel Web 2.0- CLEMENTINA CROCCO

8
Clementina Crocco 1 Tesina La didattica dell’Arte nel Web 2.0 Abstract I nuovi linguaggi della comunicazione digitale e le applicazioni del Web 2.0 stanno creando sempre più nuove forme di convergenza e di connettività tra gli utenti. La mia analisi si svolge partendo dalla visione di web partecipativo e social media per passare poi ad esaminare il rapporto fra social media e pre-adolescenti, social media e scuola come spazi complementari di didattica innovativa. Oggetto della mia trattazione finale sono le piattaforme Facebook e Blogger dove è in atto il progetto sperimentale NewMediARTscuola inteso come strategia innovativa per insegnare ai ragazzi a godere dell’Arte e per arginare l’emergenza educativa che si sta costantemente espandendo e che anima il dibattito sull’impiego delle NT nella didattica. Lo scopo di questa ricerca è di indagare in che misura e con quali modalità strategiche lo spazio virtuale del Web 2.0 favorisce nei Nativi Digitali forme innovative di insegnamento/apprendimento nella didattica dell’Arte e del linguaggio visivo. 1.Web partecipativo e Social Media La crescente evoluzione di Internet e delle applicazioni ad esso connesse ha condotto alla nascita del Web 2.0, un sofisticato concetto di non facile definizione poiché difficile è definirne i confini e determinarne le linee di sviluppo. “In sostanza il Web 2.0 è connessione tra gli utenti; utenti dotati di alta capacità interattiva, soggetti che nella loro interazione non sono nudi davanti al computer ma portano con sé (tramite l’uso di molteplici strumenti) il loro mondo e la loro identità” [1] con la possibilità di generare contenuti, pubblicarli, gestirli ed utilizzarli anche senza possedere specifiche competenze informatiche e di programmazione, nella logica della partecipazione attiva e della condivisione. Quest’ultimo aspetto si colloca nella concezione collaborativa e costruttiva della conoscenza: non c’è più distinzione fra autore e fruitore ma ognuno può diventare un prosumer, cioè produttore e consumatore allo stesso tempo dando vita a di forme comunicazione multi- direzionali e personalizzabili. Con il Web 2.0 la rete è diventata un evento sociale globale passando ad un sistema di socializzazione che prevede delle vere e proprie relazioni fra individui e la creazione di gruppi di interesse. Si parla di web partecipativo, detto anche “la parte abitata della rete”. [2] La componente principale e vincente di questo ambiente è rappresentata dai social media,( blog, wiki, social network, community) strumenti di socializzazione e di comunicazione partecipativa che stanno riscuotendo molto successo per l’intrinseca dimensione interattiva. Essi rappresentano la rete come spazio sociale, di sviluppo, di comunità e di scambio reciproco. La caratteristica più indicativa dei social media consiste nella possibilità che essi concedono agli internauti di assumere un ruolo vivo e dinamico nel processo di creazione e condivisione di contenuti all’interno di piattaforme fondamentalmente “democratiche”. Queste ultime infatti, permettono a chiunque di condividere informazioni, pareri, punti di vista, esperienze e prospettive con gli altri utenti, con i quali si stabiliscono legami personali e professionali in un ambiente poliedrico, al quale oggi si accede per comunicare e socializzare in un’ottica principalmente evasiva e intrattenitiva.

description

Clementina CroccoTesina La didattica dell’Arte nel Web 2.0Abstract I nuovi linguaggi della comunicazione digitale e le applicazioni del Web 2.0 stanno creando sempre più nuove forme di convergenza e di connettività tra gli utenti. La mia analisi si svolge partendo dalla visione di web partecipativo e social media per passare poi ad esaminare il rapporto fra social media e pre-adolescenti, social media e scuola come spazi complementari di didattica innovativa. Oggetto della mia trattazione fin

Transcript of Tesina corso di perfezionamento DOL -La didattica dell'Arte nel Web 2.0- CLEMENTINA CROCCO

Page 1: Tesina corso di perfezionamento DOL -La didattica dell'Arte nel Web 2.0- CLEMENTINA CROCCO

Clementina Crocco

1

Tesina

La didattica dell’Arte nel Web 2.0

Abstract

I nuovi linguaggi della comunicazione digitale e le applicazioni del Web 2.0 stanno creando sempre

più nuove forme di convergenza e di connettività tra gli utenti.

La mia analisi si svolge partendo dalla visione di web partecipativo e social media per passare poi

ad esaminare il rapporto fra social media e pre-adolescenti, social media e scuola come spazi

complementari di didattica innovativa. Oggetto della mia trattazione finale sono le piattaforme

Facebook e Blogger dove è in atto il progetto sperimentale NewMediARTscuola inteso come

strategia innovativa per insegnare ai ragazzi a godere dell’Arte e per arginare l’emergenza educativa

che si sta costantemente espandendo e che anima il dibattito sull’impiego delle NT nella didattica.

Lo scopo di questa ricerca è di indagare in che misura e con quali modalità strategiche lo spazio

virtuale del Web 2.0 favorisce nei Nativi Digitali forme innovative di insegnamento/apprendimento

nella didattica dell’Arte e del linguaggio visivo.

1.Web partecipativo e Social Media

La crescente evoluzione di Internet e delle applicazioni ad esso connesse ha condotto alla nascita

del Web 2.0, un sofisticato concetto di non facile definizione poiché difficile è definirne i confini e

determinarne le linee di sviluppo. “In sostanza il Web 2.0 è connessione tra gli utenti; utenti dotati

di alta capacità interattiva, soggetti che nella loro interazione non sono nudi davanti al computer

ma portano con sé (tramite l’uso di molteplici strumenti) il loro mondo e la loro identità” [1] con la

possibilità di generare contenuti, pubblicarli, gestirli ed utilizzarli anche senza possedere specifiche

competenze informatiche e di programmazione, nella logica della partecipazione attiva e della

condivisione. Quest’ultimo aspetto si colloca nella concezione collaborativa e costruttiva della

conoscenza: non c’è più distinzione fra autore e fruitore ma ognuno può diventare un prosumer,

cioè produttore e consumatore allo stesso tempo dando vita a di forme comunicazione multi-

direzionali e personalizzabili.

Con il Web 2.0 la rete è diventata un evento sociale globale passando ad un sistema di

socializzazione che prevede delle vere e proprie relazioni fra individui e la creazione di gruppi di

interesse. Si parla di web partecipativo, detto anche “la parte abitata della rete”. [2]

La componente principale e vincente di questo ambiente è rappresentata dai social media,( blog,

wiki, social network, community) strumenti di socializzazione e di comunicazione partecipativa che

stanno riscuotendo molto successo per l’intrinseca dimensione interattiva. Essi rappresentano la rete

come spazio sociale, di sviluppo, di comunità e di scambio reciproco. La caratteristica più

indicativa dei social media consiste nella possibilità che essi concedono agli internauti di

assumere un ruolo vivo e dinamico nel processo di creazione e condivisione di contenuti all’interno

di piattaforme fondamentalmente “democratiche”. Queste ultime infatti, permettono a chiunque di

condividere informazioni, pareri, punti di vista, esperienze e prospettive con gli altri utenti, con i

quali si stabiliscono legami personali e professionali in un ambiente poliedrico, al quale oggi si

accede per comunicare e socializzare in un’ottica principalmente evasiva e intrattenitiva.

Page 2: Tesina corso di perfezionamento DOL -La didattica dell'Arte nel Web 2.0- CLEMENTINA CROCCO

Clementina Crocco

2

2. Social media e pre-adolescenti

Il cambiamento di esperienza intellettuale, la cosiddetta “terza fase” [3] che la nostra società sta

attraversando ci porta a riflettere sul ruolo di responsabilità che docenti e genitori occupano nei

riguardi dei ragazzi che vivono ed assorbono in maniera diretta e con estrema rapidità i nuovi

linguaggi della comunicazione interattiva di cui sono fortemente affascinati. Il web infatti sta

sempre più modificando la quotidianità dei ragazzi ri-modellandosi costantemente alle loro

abitudini, bisogni e al loro stile di vita.

Da un’indagine del 2010 condotta dal SIP [4] e SIMA [5] emerge che il 67% degli adolescenti ha un

profilo su Facebook, il social network più famoso al mondo con un incremento di circa il 35%

rispetto al 2009 e che frequentare You Tube e chattare sono di gran lunga le attività principali per le

quali essi si collegano in Internet (il 20% naviga in Internet per lo più la sera tardi prima di andare

a dormire e perde sempre più terreno la “ricerca di informazioni” per lo studio). [6] Da questi dati

sinteticamente riportati affiorano chiare le dinamiche comportamentali della gioventù media-

digitale, ben descritte nella relazione finale del progetto “Digital Media e l'iniziativa

Learning” presso la MacAnthour Foundation californiana [7] dove si evincono le motivazioni che

spingono gli adolescenti a fare uso dei social media e le implicazioni degli stessi

nell’apprendimento di seguito citate: “per ampliare le amicizie e gli interessi […] per "uscire" ed

estendere le amicizie già esistenti […] perché aprono la strada al mondo sociale, all’auto-

apprendimento e all'indipendenza.” […] permettono un certo grado di libertà e di autonomia che è

meno evidente in un contesto classe [7]

Queste indagini restituiscono i risultati del naturale rapporto che i preadolescenti hanno

quotidianamente con i social media per essere “visibili”, farsi nuovi amici, restare sempre in

contatto, produrre contenuti esprimendo la propria identità, creatività ed affettività.

I social networking o la chat, così come tutti i media digitali, rispondono in pieno a tali bisogni:

far parte della rete dove “ la parola detta e scritta in modo diverso costringe a pensare in un modo

diverso” [8], dove “la parola dei DNs nella rete è multisensoriale” [9] si traduce nell’ essere nella

rete, dove nulla minaccia “l’autonomia della parola scritta” [9] di chi legge e parla un linguaggio

elettronico, dove i DNs interpretano, in chiave digitale, l’antropico bisogno di riconoscimento

reciproco all’interno di un gruppo nella fase in cui la ristrutturazione del Sé è in primo piano.

In questa fase preadolescenziale la rappresentazione del Sé nel gruppo viene considerata non solo

dal punto di vista del Sé individuale in gruppo, ma anche dal punto di vista del Sé gruppale visto

come risultato di proiezioni “sia delle proiezioni dei Sé individuali dei membri, sia dell’effetto di

personificazione del gruppo.” [10]

Nel gruppo ogni membro cede e proietta parti di sé affettive e cognitive rispecchiandosi nell’altro:

la circolarità di queste estensioni genera una “mente gruppale”[10] che distribuita nella rete “va

ben oltre la dimensione collettiva. E’ la mente connettiva.” [11]

Lo studio delle relazioni reciprocamente condizionanti tra tecnologia e psicologia (psico-tecnologia)

spiega lo sviluppo di nuove forme di espressione dei sentimenti, di amore e di amicizia, nuovi modi

di socializzare in gruppo consentendo quindi la concretizzazione del passaggio dall’intelligenza

collettiva all’intelligenza connettiva. Si tratta di un nuovo contesto nel quale si può” coltivare e

mantenere un’identità privata, ma anche condividere l’elaborazione delle informazioni insieme ad

un gruppo selezionato senza essere spazzati via dell’identità del gruppo”.[11].

Page 3: Tesina corso di perfezionamento DOL -La didattica dell'Arte nel Web 2.0- CLEMENTINA CROCCO

Clementina Crocco

3

3. Social Media e Scuola: complementarità di luoghi per una didattica innovativa

La capacità di abitare e vivere lo spazio globale appropriandosi di quelle formule mediatiche che

creano forme di cooperazione e di sviluppo, punti d’entrata nella condivisione del mondo,

rappresenta un’emergenza nella nuova visione antropologica dei Nativi Digitali.

Sperimentare lo sviluppo di nuovi contesti di insegnamento e apprendimento diventa l’occasione

per trovare l’interconnessione tra la co-costruzione di conoscenza, nuove tecnologie e costruzione

di comunità.

Nella Knowledge Society, i social media rappresentano il luogo ideale per incoraggiare e agire il

valore sociale dell’Educazione Innovativa con l’ utilizzo delle nuove tecnologie multimediali e di

Internet agevolando l’accesso a risorse, servizi, scambi e collaborazione a distanza per migliorare

la qualità dell’apprendimento. Tale azione sviluppa nuove possibilità di costruire processi

interattivo-comunicativi e di suscitare nei discenti attenzione allo stato del proprio sapere e

capacità critica verso i propri apprendimenti. Si stabilisce così un rapporto complementare tra

Scuola laboratorio dei saperi e Social Media canale pluridimensionale delle esperienze

comunicative degli alunni: una corrispondenza di valori tra cultura, interazioni e sfera del simbolico

per ridefinire l’educazione in ambiti dinamici e di apertura verso nuovi modelli costruttivistici di

apprendimento.

In questo contesto si impone una nuova figura dell’insegnante : il docente si trasforma in coach,

allenatore della conoscenza e rappresenta “l’energia che produce materiale , stimola le potenzialità

comunicative dei discenti” [12] permettendo al singolo di liberare le proprie energie e “ dare il

proprio contributo ad un processo di pensiero comune” […] per “condividere e combinare non

solo gli oggetti della visione, ma anche i contenuti del pensiero così come sono espressi nelle frasi

e nelle immagini”[11] … al fine di accrescere competenze e intelligenze connesse nello spazio del

sapere.

4. NewMediARTscuola : la mia esperienza

Il progetto NewMediartscuola vuol essere un punto di riferimento sociale, globale, interattivo,

multidimensionale di pratiche formative, educative , didattiche innovative.

Fig.1:loghi del progetto

Page 4: Tesina corso di perfezionamento DOL -La didattica dell'Arte nel Web 2.0- CLEMENTINA CROCCO

Clementina Crocco

4

L’idea di NewMediARTscuola, intesa come supporto integrativo all’insegnamento/apprendimento

classico e strutturato, sul tema della Storia dell’arte, dei Beni artistico/culturali, del linguaggio

della comunicazione visiva è nata principalmente dalla necessità di estendere lo spazio educativo

e formativo della disciplina oltre l’aula in un ambiente sociale molto frequentato dai

ragazzi come “vetrina” della propria identità ( Facebook) e integrato da un blog didattico a tema.

Il tentativo è quello di incentivare la formazione della personalità attraverso modalità di

apprendimento creative e innovative che permettono alle nuove generazioni di scoprire potenzialità

inaspettate, qualità nascoste, interessi e curiosità verso una materia così complessa e lontana dal

loro mondo. L'arte, infatti, appare spesso come un universo molto lontano e difficile da

comprendere, forse la più complicata forma di comunicazione.

Il gruppo e il blog vogliono diventare il punto d'incontro di un percorso di comprensione e

interiorizzazione dei significati delle immagini artistiche e in genere di ogni tipo di immagine che fa

da sfondo alla quotidianità delle esperienze visive dei ragazzi, per fornire loro delle chiavi di lettura

più chiare e immediate da riutilizzare e rielaborare per le loro necessità di comunicazione ed

espressione attraverso il linguaggio iconografico; uno spazio in cui condividere proposte, idee,

riflessioni e risorse provenienti dal Web da utilizzare per rendere più efficace e accattivante

l'insegnamento in un ambiente stimolante in cui il sapere e il saper fare si arricchisce delle

esperienze di tutti; un punto d'incontro dove condividere riflessioni sull'Arte e sulle sue

problematiche, stimolare ad una lettura più attenta del mondo delle immagini, proporre letture e

video interessanti che possono diventare spunti per lezioni dinamiche e coinvolgenti su di una

materia che oltretutto non gode della giusta considerazione nel nostro sistema scolastico. L’azione

formativa così si arricchisce di pratiche coinvolgenti e “nativamente” adeguate ponendo nel

contempo un’attenzione orientata a offrire strategie di sostegno e di guida anche all’uso

consapevole della rete da parte dei minori che “sono spesso troppo sprovveduti rispetto alle

problematiche legate alla affidabilità e credibilità delle informazioni che trovano nel Web e delle

persone che incontrano nei luoghi virtuali” [13] per contribuire a tenerli il più possibile lontano dai

rischi.

I punti cardine di questa idea derivano dalle seguenti considerazioni:

I dettami della Costituzione italiana in materia di comunicazione e insegnamento

conferiscono ai cittadini diritto e libertà di associarsi e manifestare le proprie idee con ogni

mezzo di diffusione, di insegnare liberamente l’arte e la scienza perché esse stesse

libere (art.18-21-23) riportando alla luce idee di libertà, di comunicazione, aggregazione,

espressione di singoli e comunità, libertà da vincoli temporali e contenutistici, trasmissivi e

sociali

Il Parlamento Europeo, considerando che l'educazione artistica e culturale è una componente

fondamentale della formazione dei bambini e dei giovani, in quanto contribuisce allo

sviluppo della libera volontà, della sensibilità e dell'apertura verso gli altri; che l’educazione

artistica contribuisce all'educazione civica e al potenziamento della capacità di elaborazione

del pensiero e allo sviluppo intellettuale, emotivo e fisico della persona; che lo studio e

l’esperienza dell’arte stimolano l’intelligenza emotiva, migliorando il processo formativo e

rendendo più efficace la comprensione dei fenomeni storico-culturali, riconosce quanto sia

importante promuovere l'educazione artistica e la creatività nel contesto di un'economia

basata sulla conoscenza, in conformità della strategia di Lisbona e ribadisce l’ importanza di

utilizzare le risorse offerte dalle nuove tecnologie della comunicazione e dell'informazione e

da Internet, quali canali di insegnamento moderno e adeguati alla realtà contemporanea [14]

Page 5: Tesina corso di perfezionamento DOL -La didattica dell'Arte nel Web 2.0- CLEMENTINA CROCCO

Clementina Crocco

5

la vocazione interdisciplinare della storia dell’arte, l’estrema ricchezza dei contenuti da essa

trasmessi e la molteplicità dei livelli di comunicazione che essa consente incoraggiano

l’adozione di metodi e di contesti didattici innovativi rispetto alla comunicazione

tradizionale dei saperi, anche al fine di ridurre il distacco tra scuola e società globalizzata e

multimediale

gli studi sul fenomeno “social network” svolti da autorevoli personalità del campo della

sociologia dell’informatica, della pedagogia costruttivista e dell’attivismo rivelano

incoraggianti e positivi giudizi sull’uso di Facebook non solo come supporto alla didattica

disciplinare ma come strumento di collegamento ad altri strumenti e metodi di

insegnamento, di integrazione con altri media, favorendo la connettività, la relazionalità ed

l’espressività di gruppo

reti di associazioni ed enti che si occupano delle problematiche che scaturiscono da un uso

inappropriato di Internet da parte dei minori rivelano una situazione allarmante nell’ambito

delle I..A D. (Internet Addiction Disorder) , ponendo genitori, formatori e docenti nella

responsabilità di informarsi e adottare misure urgenti di controllo.

Fig.2 : word cloud del progetto

L’esperienza è partita con l’apertura della pagina sociale su Facebook e la creazione del gruppo

NewMediARTscuola-group con tipo di privacy chiuso; successivamente, con l’apertura del blog

didattico NewMediARTscuola-blog.

Page 6: Tesina corso di perfezionamento DOL -La didattica dell'Arte nel Web 2.0- CLEMENTINA CROCCO

Clementina Crocco

6

4.1 NewMediARTscuola-group: il percorso

I membri/alunni iscritti a tutt’oggi sono 119, di cui 2 sono incaricati; appartengono alle classi I-II-

III delle mie sezioni. Interagiscono nel loro tempo libero da casa ma spesso il collegamento viene

effettuato da scuola soprattutto nelle classi dotate della LIM come spunto per costruire percorsi

interattivi e personalizzati dagli stessi alunni. Gli strumenti di condivisione utilizzati sono quelli

offerti dallo stesso FB ( album foto-video-note-aggiornamenti di stato-commenti-discussioni-chat)

per incorporare e mediare altre risorse e servizi gratuiti della rete quali Youtube, Slideshare,

Google, Blogger, Podcasting, Posta elettronica, Messanging, Software e applicazioni online ( es.

Gimp, Icon Editor, MyPaint, ImageScef, Jigsaw Planet,ecc. ).

Le attività svolte riguardano la condivisione dei contenuti di approfondimento e ampliamento delle

tematiche proposte in aula di Storia dell’arte e Beni artistico/culturali, del linguaggio visivo e delle

tecniche grafico/artistiche nell’ottica di stimolare negli alunni la curiosità a conoscere e utilizzare le

risorse offerte dal web per rendersi co-gestori e co-produttori dell’esperienza formativa.

La predisposizione di tutorial sull’uso di alcuni software di grafica digitale per la manipolazione di

immagini, guide e consigli all’uso di Facebook e delle impostazioni della privacy per un utilizzo

adeguato e consapevole della rete, rappresentano efficaci strategie metodologiche nella pratica

didattica.

L’inserimento dei contenuti disciplinari avviene o in anticipo alle lezioni in classe come

introduzione e supporto alla spiegazione o come approfondimento successivo per consolidare le

conoscenze in itinere. Stimolati periodicamente con l’invio di messaggi sulle novità inserite in

bacheca o con “chiacchierate” attraverso la chat gli alunni hanno modo di conquistare una nuova

modalità di relazione con il docente più confidenziale, che li aiuta a superare con più serenità le

difficoltà nell’apprendimento e nell’espressività, accrescendo così la fiducia e la stima di sé.

4.2 NewMediARTscuola-blog: un’integrazione

Per coinvolgere una platea scolastica più ampia ( alunni non iscritti al social network Fb per scelta

dei genitori, genitori stessi, colleghi, la società virtuale interessata), ho aperto sulla piattaforma

Blogger il blog didattico a tema NewMediARTscuola-blog consultabile a questo indirizzo :

www.newmediartscuola.bolgspot.com integrando così due strumenti di condivisione per una

azione da “maestro di bottega virtuale” più determinante, accattivante e dinamica. I contenuti

proposti sono i medesimi del gruppo di Facebook con l’aggiunta di una pagina dedicata al progetto

EducARTiamoci con Gimp (rivolta a tutti gli alunni di tutte le mie 9 classi che desiderano seguire le

lezioni) e una dedicata ai genitori ( informativa sull’uso consapevole della rete).

4.3 Valutazione complessiva dell’esperienza

.

Il progetto NewMediArtscuola si configura come un ambiente pubblico e privato insieme, dove

convergono e interagiscono numerose tecnologie scelte in base alle necessità didattiche e

metodologiche che nascono in itinere al percorso di insegnamento/apprendimento integrato ed

improntato alla generazione creativa del sapere. L’utilizzo di più tecnologie e strumenti per

l’apprendimento hanno acquistato maggiore forza in questi ambienti sociali perché congeniali ai

ragazzi soprattutto per la loro facilità di fruizione e velocità di condivisione. Essi si adattano

velocemente ad una logica differente di esecuzione di attività online collegate alla didattica

curricolare e che implicano modalità di approccio diverse.

Gli alunni attivamente partecipi hanno sicuramente accresciuto l’interesse e la stima verso la

disciplina, incuriositi e motivati dalle proposte didattiche riguardanti le tematiche di Arte e

Immagine. Hanno avuto modo di sviluppare la creatività e l’espressività spontanee, conseguire

Page 7: Tesina corso di perfezionamento DOL -La didattica dell'Arte nel Web 2.0- CLEMENTINA CROCCO

Clementina Crocco

7

nuove modalità di comunicazione con il docente, nuove modalità di apprendimento creativo e di

acquisire competenze digitali, civiche e relazionali.

Gli alunni hanno apprezzato principalmente la mia predisposizione a mettermi al passo con il loro

nativo mondo digitale e alla mia ricerca di strategie adeguate e sincronizzate al loro modo di

apprendere.

L’idea di costruire nel social network più amato dai giovani un ambiente di studio gradevole,

divertente ed utile, ha stimolato una visione diversa dello stesso strumento, del tipo di relazione

che si può stabilire con l’insegnante oltre la scuola e di modalità di apprendimento più dinamiche.

Alcuni alunni, consapevoli dell’utilità di questi strumenti per la propria formazione hanno

partecipato attivamente nella convinzione che tale ambiente rappresentasse l’occasione per poter

aumentare la propria produttività.

L’esclusiva difficoltà incontrata riguarda il coinvolgimento degli alunni a partecipare attivamente

alle proposte didattiche, dovendo mantenere fede al principio della libertà di partecipazione e allo

spirito ludico caratterizzante gli strumenti utilizzati per scopi principalmente intrattenitivi e di

socializzazione come FB. La maggior parte dei membri/alunni, infatti, ha preferito partecipare

come “osservatore” mentre gli assidui ( i più piccoli) hanno dimostrato un notevole entusiasmo,

alcuni diventando co-protagonisti nella gestione dei contenuti. Molti altri hanno partecipato con

commenti, riflessioni, proposte personali.

Personalmente l’esperienza condotta soprattutto nell’ambiente sociale di Facebook ha rafforzato le

relazioni con molti alunni, permettendo una più approfondita conoscenza della loro costruenda

personalità, delle loro predisposizioni e attitudini, necessità e preferenze. Infatti uno degli aspetti

positivi e veri dell’utilizzo di questi strumenti è proprio la possibilità di relazione con modalità che

integrano, completano e rafforzano il rapporto docente/alunni che per il mio caso specifico risultano

abbastanza superficiali nella realtà scolastica a causa dell’orario ridotto dedicato settimanalmente

alla disciplina. I ragazzi, portati e stimolati ad esprimersi attraverso strumenti a loro congeniali

come la chat, gli aggiornamenti di stato, i messaggi, si predispongono con più facilità e tranquillità

ad instaurare un dialogo più aperto e spontaneo dal quale è possibile scoprire qualità, interessi e

pareri che possono risultare incentivanti al loro processo di apprendimento.

Il progetto ha rappresentato per me una notevole opportunità di sviluppo e arricchimento

professionale sotto ogni punto di vista, ha sicuramente in questo contesto messo in gioco le mie

capacità progettuali e la conoscenza delle tendenze comunicative e ludiche dei nativi digitali.

Un dinamico, innovativo e sperimentale campo di prova delle personali capacità relazionali e di

coinvolgimento.

Inoltre mi ha stimolato ad approfondire le potenzialità tecniche degli strumenti e ad ampliare il mio

campo di conoscenze e competenze sull’uso delle nuove tecnologie e i nuovi media.

In generale mi ha convinto ancor di più a ridefinire l’educazione in ambiti dinamici di

apprendimento, dove la dimensione di animatore dell’intelligenza collettiva si anima di relazioni

e scambi, emotività ed espressività collettiva , idee e riflessioni, ispirazioni ed approfondimenti,

programmazione e improvvisazione che acquistano il senso innovativo di fare scuola.

30 gennaio 2011 Clementina Crocco

Page 8: Tesina corso di perfezionamento DOL -La didattica dell'Arte nel Web 2.0- CLEMENTINA CROCCO

Clementina Crocco

8

Bibliografia

[1] F. Moro, Web 2.0 – Innovazione applicata ai servizi di Rete, cit.

[2] Abitanti della rete Cfr. S. Maistrello, La parte abitata della rete, Tecniche Nuove, Milano, 2007.

[3] intervento del professor M.Tiriticco, esperto di politiche formative, già Ispettore tecnico del

Ministero della Pubblica Istruzione al convegno “La scuola nuova nasce dal basso. Esperienze

concrete di innovazione educativa”, organizzato da Education 2.0

http://www.educationduepuntozero.it/Multimedia/2010/09/tiriticco4_video.shtml

[4] SIP: Società Italiana di Pediatria

[5] SIMA: Società Italiana di Medicina dell’ Adolescenza

[6] Questa istantanea emerge dall’edizione 2010 dell’indagine “Abitudini e Stili di vita degli

adolescenti” che la Società Italiana di Pediatria (SIP) svolge da quattordici anni su un campione

nazionale di 1300 studenti delle scuole medie inferiori di età compresa tra gli 12 e i 14 anni.

L’indagine, patrocinata dal Ministero della Gioventù è stata presentata al Convegno “la Società

degli Adolescenti” il 2 dicembre 2010 a Salsomaggiore.

[7]http://www.macfound.org/site/c.lkLXJ8MQKrH/b.946881/k.B85/Domestic_Grantmaking__Digi

tal_Media__Learning.htm

http://digitalyouth.ischool.berkeley.edu/report-announcement

http://www.youtube.com/watch?v=D6_U6jOKsG4&feature=player_embedded

[8] Intervento del professor M.Tiriticco, esperto di politiche formative, già Ispettore tecnico del

Ministero della Pubblica Istruzione al convegno “La scuola nuova nasce dal basso. Esperienze

concrete di innovazione educativa”, organizzato da Education 2.0

http://www.educationduepuntozero.it/Multimedia/2010/09/tiriticco4_video.shtml

[9] De Kerckhove D., Brainframes, Mente, tecnologia, mercato, Baskerville, Bologna, 1993, pp.

191-192.

[10] Corrao Francesco (1995), “Sul Sé gruppale”, Atque, Moretti e Vitali Editori, n. 11

Maggio/Ottobre 1995, pp. 11-24, Firenze.

[11] "Psicotecnologie: Interfaccia del linguaggio, dei Media e della Mente" in "Convegno di

Psicotecnologie” - Università di Palermo 2002

[12] Videoconferenza conclusiva del modulo Formazione nell'era delle tecnologie - 25 marzo

2009 Lorenzo Cantoni http://collab.switch.ch/p24786843

[13] G.O. Longo, Il nuovo Golem – Come il computer cambia la nostra cultura, Laterza, Bari-

Roma, 2003

[14] STUDI ARTISTICI NELL'UNIONE EUROPEA Risoluzione del Parlamento europeo del 24

marzo 2009 sugli studi artistici nell'Unione europea - Gazzetta ufficiale dell’Unione europea

(2008/2226(INI)) Martedì 24 marzo 2009