Tesi Open & Distance Learning 2009

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STARE AL DI LÀ DELLO STECCATO L’apprendimento collaborativo, fattore di sviluppo dell’impresa turistica Master in Open Distance Learning 2007 - 2008 Tesi di Nadia Giuliani Direttore del Master Pier Giuseppe Rossi UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI MACERATA Facoltà di Scienze della Formazione

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La presente ricerca intende dimostrare l’innegabile opportunità che lo sviluppo senza precedenti dell’Information and Communication Technology offre al sistema turistico europeo nel quadro dello sforzo da parte della Comunità Europea teso all’innovazione e verso tematiche connesse alla sostenibilità del turismo europeo. Si intende in tal modo promuovere la competitività delle imprese turistiche europee attraverso pratiche di scambio di conoscenza che puntino all’empowerment organizzativo per un cambio dal paradigma industriale a quello dell’apprendimento in grado di collocarle a pieno diritto nella società digitale compiuta. Il primo capitolo di questa ricerca cerca di approfondire il concetto di “spazio condiviso” attraverso il confronto con la nozione di ba , figura simbolica presa in prestito dalla filosofia giapponese in cui ha luogo la creazione della conoscenza e della spirale di SECI teorizzata da Nonaka e Konno che concettualizzano il processo di creazione della conoscenza. L’essenza stessa della spirale, circolare per sua natura, consente di introdurre l’idea che la conoscenza debba essere trasmessa, condivisa e ritrasmessa perché si moltiplichi; a questo proposito l’avvento dell’Information and Communication Technology (ICT) ed il suo veloce sviluppo hanno fortemente contribuito alla circolazione dei saperi promossa anche in sede europea da programmi di life-long learning perché si compia il concetto dell’organizzazione che non cessa mai di apprendere, come esplicitato nel secondo capitolo. Nel corso del terzo capitolo, prima di presentare alcune peculiarità delle piccole e medie imprese turistiche europee in cui bassa è la propensione alla circolarità della conoscenza, verrà introdotta l’idea della Tourism Learning Area (TLA) come teorizzato dalla Direzione Generale delle Imprese della Commissione Europea. Nell’ambito di tale indirizzo come case study verrà illustrato un progetto europeo di piattaforma di e-learning per l’accrescimento delle competenze manageriali delle imprese turistiche, corredato di alcune testimonianze e delle criticità emerse. Le conclusioni daranno conto di un cammino ancora lungo da compiere perché le organizzazioni da detentrici di conoscenza considerata ancora come potere esclusivamente a vantaggio di chi lo detiene divengano learning organization.

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STARE AL DI LÀ DELLO STECCATOSTARE AL DI LÀ DELLO STECCATOL’apprendimento collaborativo,

fattore di sviluppo dell’impresa turistica

Master in Open Distance Learning 2007 - 2008

Tesi di Nadia GiulianiDirettore del Master Pier Giuseppe Rossi

UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI MACERATA

Facoltà di Scienze della Formazione

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Questa ricerca tratta di apprendimento collaborativo collocandolo nei processi reali economici.

La scelta del settore turistico mi ha permesso di riflettere in modo teorico sul project work ed è stata favorita dalla mia esperienza professionale in questo settore.

Attraverso l’apprendimento declinato in maniera collaborativa si è cercato di dimostrare l’occasione offerta alle Piccole e Medie Imprese turistiche europee di innovarsi in vista di un turismo europeo sostenibile e perciò responsabile.

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L’approfondimento preliminare dello spazio condiviso è condotto attraverso il concetto di “ba” e della spirale di SECI e introduce la nozione di learning organization.

L’individuazione dell’Unione Europea come soggetto rilevante per l’innovazione delle politiche turistiche mi ha consentito di porre l’accento sulle nozioni di longlife learning e di Tourism Learning Area attraverso l’esame di documenti UE.

A livello operativo e progettuale la discussione verterà su un case study finanziato dall’Unione Europea denominato Vocmat.

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Le conclusioni del lavoro riguarderanno la valutazione delle problematicità riferite a una

maggior diffusione di apprendimento collaborativo nel funzionamento reale del settore turistico ed

alcune possibili direzioni di lavoro per la diffusione di queste pratiche innovative.

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Secondo Nishida (1911) il “ba” è un luogo, uno spazio condiviso che serve da fondamento per la creazione della conoscenza. Nonaka e Konno teorizzarono successivamente (1998) che la conoscenza, che è intangibile, risiede nello spazio condiviso e se viene separata dal “ba”, si trasforma in semplice informazione, che è tangibile.

Il “ba” o spazio condiviso può essere:

fisico (il luogo di lavoro) mentale (esperienze condivise, ideali) virtuale (mail, videoconferenza)

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Nonaka e Konno concettualizzarono inoltre il processo circolare di creazione della conoscenza attraverso una spirale di interazioni tra conoscenza tacita ed esplicita composta da quattro processi di conversione:

Socialization Externalization Combination Internal izat ion

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Socialization , condivisione della conoscenza tacita tra individui che vivono nello stesso ambiente

Externalization, esplicitazione della conoscenza tacita in forme comprensibili agli altri

Combination, diffusione della conoscenza che si fa segnale digitale

Internalization, la nuova conoscenza diventa conoscenza tacita dell’entità collettiva

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La spirale di SECI, secondo Nonaka e Konno

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Ai quattro processi della spirale corrispondono quattro tipi di “ba” :

Originating ba , luogo fisico di interazioni tra individui, ambito di conversione della conoscenza tacita

I nteractive ba in cui si generano i modelli comuni di conoscenza nell’interazione tra individui

Cyber ba, luogo di interazione in un mondo virtuale in cui la conoscenza preesistente e la nuova conoscenza

acquisita si diffondono attraverso le reti Exercising ba in cui ha luogo il processo di

conversione della conoscenza da esplicita a tacita ormai interiorizzata dalla collettività

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Con la rivoluzione dell’ICT, che ha pervaso ogni ambito, il cyber ba si compie nel web e attraverso il web 2.0 favorisce la learning organization.

Peter Senge (1990) definisce la learning organization come “organization … where people are continually

learning how to learn together” 1

realizzando il passaggio

dal paradigma industriale

a quello dell’apprendimento

1 Peter Senge “The Fifth Discipline: the Art and Practice of the Learning Organization”, New York 1990

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Paradigma industriale e dell’apprendimento secondo Maggioni

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Secondo il “Tourism Learning Area Handbook” (Commissione Europea, 2006) , le Piccole e Medie Imprese (PMI) turistiche

debbono divenire learning organization in grado di trasformare l’apprendimento individuale organizzativo in

accrescimento della conoscenza dell’intera area

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In questo documento la Tourism Learning Area viene definita “a concept of a multi-stakeholder intersectoral,

problem solving approach aimed at improving SME1/micro-enterprise performance and human potential in the tourism

sector at the destination level”.

Infatti il turismo, che secondo la UNWTO2 è in costante crescita, soffre di cattiva immagine dovuta a scarsi livelli di

istruzione ed elevato turn-over.

Crescita del Turismo ricettivo secondo la UNWTO

1 SME Small Medium Enteprise

2 UNWTO United Nations World Tourism Organization

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Il concetto della tourism learning area vede il coinvolgimento di tutti gli stakeholder del settore, dagli enti

pubblici alle organizzazioni di apprendimento (tra cui le università) per generare circoli virtuosi tra le learning

organization, gli individui ed il territorio

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Il coordinamento di tutti gli stakeholder (ruota dinamica degli stakeholder),

grazie ad attività di circolazione della conoscenza (ruota dinamica

dell’apprendimento),

a condizione che vi sia un ambiente di lavoro favorevole (ruota dei fattori di competitività)

genera un meccanismo dinamico favorevole alla TLA

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Alcuni esempi di portali internet che realizzano il concetto della TLA nel quadro del programma europeo di lifelong learning denominato Leonardo da Vinci

http://www.worklearntogether.org/it/index.htm5

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Come case study si è analizzato il progetto di lifelong learning finanziato dal programma UE Leonardo da Vinci

denominato

VocMatVocational Management Training for the European Tourism Industry

SUSTAINABILITY DISSEMINATE

SHARING KNOWLEDGE DISTANCE TRAINING

Il progetto si suddivide in due fasi: la prima (VocMat 1) da Ottobre 2005 a Settembre 2007 ; stati

membri coinvolti Estonia, Islanda, Regno Unito; 4 moduli attivati la seconda (VocMat 2) da Novembre 2007 a Ottobre 2009; paesi

coinvolti Estonia, Italia, Malta, Regno Unito, Turchia e Comunità Autonoma della Catalogna; 5 moduli attivati

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Gli obiettivi del progetto VocMat sono:

analisi della domanda e dell’offerta di formazione a distanza nel campo del turismo sostenibile

sviluppo di strumenti adeguati di apprendimento a distanza diffusione di tali strumenti attraverso la creazione di

piattaforme di e-learning condivisione della conoscenza tra i partner del programma

Leonardo da Vinci sviluppo del turismo sostenibile

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Gli stakeholder coinvolti nella seconda fase del progetto (VocMat 2) tuttora in corso sono:

Centri di Apprendimento: Parnu College of Tartu University (Estonia) Sheffield Hallam University (UK) Sungurlu VTDA (Turkey) University of Florence (Italy) University of Girona (Catalonia) University of Malta

Enti Nazionali del Turismo: Tourist Board Training (UK – Applicant) Catalan Association of Tourist Offers (APTALC) Estonian Tourist Board Malta Tourism Society Tourism Management Institute (UK)

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Ruota dinamica degli stakeholder

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La circolazione della conoscenza si compie attraverso due diverse piattaforme di e-learning :

o per VocMat 1 utilizzando l’LMS proprietario BlackBoard Academic Suitehttp://coursesites.blackboard.com/webapps/portal/frameset.jsp

o per VocMat 2 adottando l’LMS open source Moodlehttp://moodle.vocmat.com/

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Ruota dinamica dell’apprendimento

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Dal VocMat Final Evaluation (Johnston 2007)

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In sintesi la valutazione di VocMat 1:

Risultati molto buoni delle partnership internazionali Le buone relazioni sviluppatesi tra le università e

l’industria hanno contribuito ad eliminare forti preconcetti

Chiara divisione dei task nei gruppi di lavoro

la mancanza di tempo è stata la principale ragione dell’abbandono dei percorsi di apprendimento

eccessivo carico di lavoro e poco tempo disponibile unito a qualche mancanza di supporto da parte dei tutor ritenuti figura fondamentale

scarso utilizzo dei forum attivati e delle chat;

si suggerisce di utilizzarli se esistono

delle buone ragioni 5

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Secondo O’Neill (2002)1 “fidarsi non significa mettersi in mano agli altri senza criterio ma credere, o non credere, per buone ragioni”.

1 Onora O’Neill “A Question of Trust ”, Cambridge 2002

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Cheche tipo di fiducia

Che tipo di fiducia?

Quale apertura?Qual’è la rete di inclusione e chi escludere?

Perché sentirsi danneggiati?

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Nadia GiulianiMaster ODL 2007/2008

Macerata, 3 aprile 2009