Terre di Lombardia - n.2 - Novembre 2009

32
Periodico d’informazione

description

Terre di Lombardia - n.2 - Novembre 2009

Transcript of Terre di Lombardia - n.2 - Novembre 2009

Page 1: Terre di Lombardia - n.2 - Novembre 2009

Periodico d’informazione

Page 2: Terre di Lombardia - n.2 - Novembre 2009

2

POLITICA & ISTITUZIONI

Terre di Lombardia – Novembre 2009

Assessorato all’Agricoltura

Page 3: Terre di Lombardia - n.2 - Novembre 2009

3

Terre di Lombardia – Novembre 2009

S O M M A R I O

Direttore responsabileEugenio Feroldi

Comitato di redazioneMarco RossiMichele TorreggianiAnna RivadossiBertoldo Albano

Realizzazione e stampaa cura della Compagnia della StampaRoccafranca (BS) - Tel. 030 7090600www.lacompagniamassetti.it

Responsabile marketingClaudia Medini

Autorizzazione Tribunale di CremaN. 145 del 26 aprile 2007

EditoreAssociazione Terre di Lombardiavia Volturno, 7825126 Brescia

In copertina: lago d’Iseo

Editoriale

Berlusconi: terremoto, fatto un miracolo

L’Università secondo il Ministro Gelmini

Anticorruzione: un’azione importante del Ministro Brunetta

Papa Benedetto XVI in visita a Brescia

Internazionalizzare per sostenere le imprese

Paroli: il bonus per l’affitto e mutuo

Bettoni: il peggio sembra essere passato, ma la crisi continua

Parolini qualità delle strade è sicurezza di vita

Nicoli: distretto urbano del commercio

Cromoplastica International azienda leader nella cromatura di materie plastiche

Brebemi e alta velocità: quasi 4 miliardi di Euro in infrastrutture per avvicinare Brescia e Milano

Il debutto di Terre di Lombardia

Vallio Terme Giornata Provinciale del Ringraziamento

Le Piccole e Medie Imprese di fronte alla crisi:analisi e proposte

Elezioni Regionali

Gruppo Lombarda prefabbricati.Costruire italiano nell’est europeo

L’Agricoltore diventa produttore di energia

Un panettone per i poveri di Manila.La Forneria Rigali di Borno

4

5

6

8

13

14

15

16

18

21

22

25

26

28

31

10

11

12

12Periodico d’informazione

Page 4: Terre di Lombardia - n.2 - Novembre 2009

4

Terre di Lombardia – Novembre 2009

FOTO

ED

EN

E D I T O R I A L E

Terre di Lombardia da sogno è diventata una realtà concreta che oggi è in piena

attività. Non più solo un periodico, nato con lo scopo di essere punto di riferimento per gli amministratori pubblici, che nella nostra Regione sono tanti. Oggi Terre di Lombardia è diventata anche un momento di organizzatore, catalizzatore di incontri, dialoghi, convegni e discussioni. Un’associazione sempre più operativa sul territorio, soprattutto in un momento di crisi come questo. Siamo convinti che, se la nostra Regione voglia continuare a crescere e svilupparsi, è necessario che tutti credano nel futuro di questo territorio. Cosi come recentemente ricordato anche dal Presidente Roberto Formigoni, sono cinque le leve fondamentali sulle quali puntare per uscire dalla crisi e favorire la ripresa.

Innovazione.È imprescindibile adottare una strategia integrata per sostenere le piccole e medie imprese nell’innovazione di processo e di prodotto.

Internazionalizzazione. La Lombardia si è fatta conoscere ed apprezzare nel mondo,

in diversi settori, come la moda, design industriale, manifatturiero, agroalimentare, biotecnologie, salute e turismo.

Capitale Umano. La persona, è la risorsa principale su cui investire per ripartire.

Infrastrutture.Un elemento indispensabile, che serve a colmare una vuoto decennale di opere pubbliche.

In ultimo l’Expo. Per essere capita, la grande fiera internazionale, dovrà essere visitata. In altre parole dovrà esprimere al meglio tutto lo spirito italico. Saranno 180 giorni di eventi, di cultura, arte, poesia, magia, sapori, profumi, esperienze che riassumano il fascino millenario dell’Italia e che Internet non è in grado di trasmettere.

Tutti elementi su cui vogliamo investire.

VostroGiuseppe Romele

On. Giuseppe Romele

Page 5: Terre di Lombardia - n.2 - Novembre 2009

5

Terre di Lombardia – Novembre 2009

“Grazie per il miracolo che siete riusciti a compiere”.

Così il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ringrazia coloro che stanno contribuendo alla ricostruzione dell’Abruzzo. Il Premier ricorda alcuni episodi a cui ha assistito nel corso dei diversi sopralluoghi tra cui: “una signora anziana che mi ha detto che nella vita non ha mai

avuto una casa così bella. Questo dimostra che dal male può nascere il bene”. Parlando poi del modello di ricostruzione utilizzato, spiega che “si può ripetere in futuro e in tutta l’Italia. Se non si è positivi non si possono fare i miracoli. Sto pensando poi alla possibilità di utilizzare questo modello anche per le case di giovani coppie in altre città d’Italia. Bisogna lavorare come qui con tre turni di lavoro senza sosta”.“Qui c’è l’Italia vera – prosegue il premier – quella che vorremmo sempre vedere”. E osserva: “Considerando la legge italiana e la burocrazia” ciò che è stato realizzato rappresenta “un vero miracolo che proseguirà fino a quando non avremo messo sotto

un tetto sicuro e antisismico ogni cittadino”.Il Presidente del Consiglio rivendica con orgoglio che “abbiamo dato la dimostrazione a tutti i cittadini italiani che lo Stato non è oppressore ma amico”. “Lo Stato – prosegue – ha dimostrato di essere accanto a tutti i cittadini nel momento del bisogno ed è quello Stato che ha sul petto la medaglia del miracolo compiuto qui all’Aquila”.Nelle parole del premier non manca il richiamo ad un forte sentimento nazionale: “Un grazie alto, forte e sentito a quel Dio che ci ha dato la fortuna di nascere, vivere e lavorare in un Paese così straordinario come l’Italia”. Non manca anche un riferimento ironico alla sinistra: rispondendo ad una signora che lo incita a non arrabbiarsi con gli avversari politici, afferma: “sono loro che sono arrabbiati con me”.“Stiamo consegnando le case e sono sommerso dalle persone che hanno un grandissimo entusiasmo e mi stanno facendo gli auguri. Abbiamo mantenuto le promesse e – conclude – oggi è una bella giornata per l’Italia.

Berlusconi:terremoto, fatto un miracolo

“Qui c’è l’Italia vera quella che vorremmo sempre vedere”.

Page 6: Terre di Lombardia - n.2 - Novembre 2009

6

Terre di Lombardia – Novembre 2009

L’Universitàsecondo il MinistroGelminiL’Università italiana è

un sistema complesso. Eccellenze nelle didattica e punti di

forza nella ricerca si alternano ad episodi di inefficienza, sprechi di risorse pubbliche e speranze negate ai talenti migliori. Gli atenei sono autonomi nella gestione finanziaria, scientifica e didattica ma allo stesso tempo poco responsabili delle loro azioni. Un meccanismo che alla lunga ha prodotto università poco attente alle reali esigenze del mercato del lavoro, incentivando la proliferazione di corsi di laurea poco qualificanti e un numero eccessivo di sedi distaccate, dislocate senza alcun criterio didattico o scientifico. A rimetterci sono soprattutto gli studenti, che una volta fuori dalle aule universitarie si trovano tra le mani un pezzo di carta che non dà certezze di un ingresso immediato nel mondo del lavoro.Un sistema dunque che in alcuni casi è molto buono, in altri un po’ meno. Accanto a grandi eccellenze, da riconoscere e sostenere, continuano ad esistere infatti alcuni casi di cattiva gestione, che non possiamo permetterci se vogliamo fare dell’università e della ricerca il vero motore dello sviluppo del nostro Paese nei prossimi anni. È arrivato il momento quindi

di affrontare con coraggio la sfida di una riforma che investa tutti gli aspetti della vita accademica. Il Governo ha già cominciato approvando un testo che ruota attorno a due concetti cardine: il merito e la responsabilità. Gli atenei continuano ad essere autonomi ma d’ora in poi dovranno dare conto del loro operato, anzitutto dell’uso che fanno delle risorse finanziarie. Chi gestirà male i soldi pubblici riceverà meno fondi. Le università virtuose invece saranno premiate. Lo stesso vale per i professori che saranno valutati anche dagli studenti. Chi fa lezione costantemente e resta sempre a disposizione dei ragazzi nelle ore di ricevimento guadagnerà di più. È un modo questo per gratificare chi lavora bene e migliorare complessivamente l’offerta formativa degli atenei.Le novità riguardano anche i ricercatori che oggi restano precari a vita, con stipendi troppo bassi. Con la riforma saranno assunti a tempo determinato per tre anni, con un contratto rinnovabile solo di altri tre. Al termine saranno confermati come associati, ma solo se ritenuti validi. Vengono rivisti poi anche gli assegni, da 1300 a 2100 euro, e l’età minima per entrare in ruolo, da 36 a 30 anni. In questo

modo sarà più facile aprire le porte dei nostri atenei alle nuove generazioni di ricercatori, il vero patrimonio inespresso su cui dobbiamo puntare per vincere le sfide del futuro con gli strumenti della ricerca e dell’innovazione. Cambiano anche le procedure per diventare ordinario o associato e quelle che gli atenei dovranno seguire per reclutare i nuovi professori. La Riforma introduce infatti l’abilitazione nazionale che sarà attribuita da una commissione formata anche da componenti esterni. Quest’organo deciderà sulla base di specifici criteri di qualità. Inoltre, entro sei mesi dall’approvazione del testo, le università dovranno adottare un codice etico per garantire la massima trasparenza nelle assunzioni e nell’amministrazione degli atenei.

On. Maristella Gelmini Ministro dell’Istruzione, Università e Ricerca

Chi gestirà male i soldi pubblici riceverà meno fondi.

Page 7: Terre di Lombardia - n.2 - Novembre 2009

7

Terre di Lombardia – Novembre 2009

Page 8: Terre di Lombardia - n.2 - Novembre 2009

8

Terre di Lombardia – Novembre 2009

Il Ministro per la Pubblica Amministrazione e l’Innovazione Renato Brunetta ha presentato

l’andamento del primo anno di attività del SAeT (il Servizio Anticorruzione e Trasparenza che opera nell’ambito del Dipartimento della Funzione Pubblica), al quale sono state trasferite le funzioni dell’ex Alto Commissario anticorruzione, soppresso dal decreto legge n.112/2008. La “mappatura della corruzione” evidenzia i notevoli risultati ottenuti dalle Forze di Polizia e dalla Magistratura, recentemente apprezzati dal Direttore Generale dell’Ufficio anti-frode europeo (O.L.A.F), secondo cui l’Italia “dispone degli arsenali di protezione penale e investigativa tra i più avanzati a livello europeo”, con “strumenti di indagine utilizzati tra i più avanzati al mondo (…), strumenti raramente utilizzati nella maggior parte degli altri Paesi per tali tipi

di illeciti” e con le Forze di Polizia e la Magistratura, per questo, “spesso invidiati dai colleghi di altri Paesi”. In particolare, le statistiche della delittuosità indicano come:- negli ultimi 5 anni, oltre il

40% dei reati contro la PA riguardino indebite percezioni o truffe aggravate in materia di fondi e finanziamenti pubblici, nazionali o comunitari. Sono reati commessi da privati che hanno scambiato la P.A. per una sorta di bancomat senza plafond. Proprio in questi minuti il CNEL sta presentando gli esiti di un importante lavoro di ricognizione sul funzionamento della legge 488, al quale si è partecipato. Questo vuol dire fare sistema per affrontare il problema;

- i reati di corruzione e concussione consumati da dipendenti pubblici si attestino su livelli assolutamente esigui, sia rispetto al numero totale dei reati sia riguardo al numero dei dipendenti pubblici: 140 reati di corruzione del 2008 (scesi ulteriormente a 44 nel primo semestre 2009) e 135 di concussione (scesi a 58 nel primo semestre 2009).

Questi dati, resi disponibili grazie alla collaborazione con il

Ministero dell’Interno, trovano conferma nelle Relazioni del Presidente e dal Procuratore Generale della Corte dei Conti, svolte in sede di inaugurazione dell’anno giudiziario e di udienza di parifica. Infatti, nel 2008:- le Sezioni giurisdizionali di I

e II grado hanno emesso 110 sentenze per fatti di corruzione;

- nelle citazioni in giudizio delle Procure regionali sono stati contestati importi leggermente superiori ai 69 milioni di euro a seguito di condotte di corruzione, concussione e reati similari; superiori a 139 milioni di euro, cioè più del doppio, per distorsioni del corretto utilizzo di contributi e finanziamenti pubblici; 20 volte superiori, pari a 1.386 milioni di euro per episodi di cattiva amministrazione, proprio l’area dove inciderà la Riforma Brunetta.

Anticorruzione:un’azione importante del Ministro Brunetta

Page 9: Terre di Lombardia - n.2 - Novembre 2009

9

Terre di Lombardia – Novembre 2009

Page 10: Terre di Lombardia - n.2 - Novembre 2009

10

Terre di Lombardia – Novembre 2009

Domenica 8 novembre 2009 Papa Benedetto XVI ha visitato Brescia e ha incontrato

i principali esponenti delle Istituzioni cittadine. L’occasione è stata fornita dall’Istituto Paolo VI, il Centro di studi e documentazione sull’ “età montiniana”, che ha invitato Papa Ratzinger per la consegna alla collana francese “Sources Chrétiennes” (Éditions du Cerf) della sesta edizione del “premio internazionale Paolo VI”. Brescia non ha perso l’occasione e ha chiamato a rapporto l’intera comunità ecclesiale, per avviare al suo interno un’importante riflessione sulle sue radici e sul suo futuro.A questo appello il popolo bresciano ha risposto alla grande. Brescia è cattolica fino all’osso, viene proprio da dire. Lo hanno dimostrato, in particolare, i giovani, presenti in massa col loro sobrio entusiasmo e le migliaia

Papa Benedetto XVIin visita a Brescia

e migliaia di persone che hanno affollato il tragitto – il più lungo mai percorso da una papamobile.L’itinerario si è snodato dall’aeroporto di Ghedi sino a Botticino, ove il Papa ha reso omaggio alle spoglie di Sant’Arcangelo Tadini, il parroco fondatore della Congregazione delle “Suore Operaie” canonizzato il 26 aprile scorso dallo stesso

Benedetto XVI. Poi la papamobile si è diretta su Brescia e il Papa, accompagnato dal Vescovo Mons. Monari si è soffermato a pregare davanti alla stele per i caduti di Piazza Loggia. Quindi, dopo il saluto del Sindaco On. Paroli, la messa in Piazza Paolo VI, davanti a 12.000 fedeli che, imperterriti sotto la pioggia battente, hanno manifestato un calore davvero straordinario. Nell’omelia un vero e proprio omaggio a Paolo VI e al suo “appassionato amore” per la Chiesa, tornando poi, nel pomeriggio, ancora sul portato storico epocale del pontificato del suo predecessore bresciano focalizzando questa volta l’attenzione sull’educazione. A Concesio, guidato dal Presidente dell’Istituto Paolo VI dott. Giuseppe Camadini, il Pontefice ha visitato la Casa natale di Papa Montini, poi ha inaugurato la sede del nuovo Centro Studi, ove ha consegnando il premio Paolo VI, per chiudere con una riflessione sul sacramento del Battesimo, proposta nella stessa Chiesa in cui Papa Montini fu battezzato. Moltissime le autorità presenti, dal sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Gianni Letta al Ministro dell’Università, Istruzione e

Ricerca Mariastella Gelmini, assieme al nutrito numero di Cardinali e di Vescovi che hanno accompagnato il Papa e che si sono intrattenuti con lui anche a colazione.Provando ora a trarre, a caldo, un primo bilancio di questa indimenticabile giornata, va rilevato come la visita del Sommo Pontefice abbia offerto un’importante occasione alla nostra comunità sociale e civile per riflettere sul senso della Chiesa quale traduzione concreta della presenza del Cristo in mezzo agli uomini. Come ha ribadito Benedetto XVI, è infatti nella Chiesa che l’uomo contemporaneo ha la possibilità di incontrare il Cristo e, per questo, l’amore assoluto di Paolo VI per la Chiesa costituisce una testimonianza da tenere con tutte le forze desta. Ne va dell’essenza stessa della fede cristiana. Anche il laico, a fianco del presbitero e del religioso, deve tuttavia farsi carico di un apostolato educativo, che Papa Ratzinger vorrebbe fondato su una “robusta vita interiore” e sul primato della dimensione contemplativa. Solo su questa base la Verità del Vangelo potrà farsi positivo fermento di vita civile e di giustizia sociale.

Eugenio De CaroVice direttore dell’Accademia di Belle Arti di

Brescia “SantaGiulia” e di Machina Lonati Fashion and Design Institute

FOTO EDEN

FOTO EDEN

FOTO

ED

EN

Page 11: Terre di Lombardia - n.2 - Novembre 2009

11

Terre di Lombardia – Novembre 2009

Il Presidente della Regione Lombardia,Roberto Formigoni

Internazionalizzare per sostenere le imprese

Ci attendiamo che la crisi ci restituisca un mondo diverso e che ne usciremo con un

ruolo rafforzato delle Regioni, Sono queste le convinzioni di Roberto Formigoni, presidente della Regione Lombardia, che punta molto sulla rete di relazioni internazionali che hanno come epicentro, appunto, la Lombardia. Una strategia che pone al centro elementi importantissimi come sanità, capitale umano e ambiente. Elemento di discussione il forum delle quindici Regioni più innovative del mondo. le Regioni più avanzate possono portare un contributo alla causa dello sviluppo del mondo. Il prodotto interno lordo complessivo delle aree coinvolte è di cinquemila miliardi. Secondo il governatore: «Puntiamo a un federalismo più spinto possibile, competitivo e solidale. I figli più bravi è bene farli studiare di più, perché

portino a casa risultati positivi anche per i propri fratelli». Il governo nazionale è pienamente coinvolto nell’iniziativa, anche perché nessuno la ritenga un’idea strana. Tra i progetti agevolare la libera circolazione dei cervelli. L’obiettivo spiegano in Regione è arrivare a un aumento del 25 per cento dei flussi, anche coinvolgendo aziende e imprese per gli stage.Il forum mondiale delle Regioni è il cavallo di Formigoni, perché è stata l’occasione per riunire «i quindici motori del mondo» Oltre alla Lombardia, partecipano altre quattro Regioni europee (Baviera, Ile de France, Regione di Madrid, San Pietroburgo), cinque Regioni americane (California e Illinois dagli Stati Uniti, Nuevo Leon dal Messico, San Paolo dal Brasile e Buenos Aires dall’Argentina), una dall’Africa (Gauteng del Sudafrica), tre dall’Asia (Dubai dagli Emirati Arabi Uniti, la cinese Shangai e Singapore), una dall’Australia (New South Wales, ovvero la Regione di Sydney). Due le sessioni plenarie politiche e tre sessioni tematiche, dedicate a capitale umano, sanità e welfare, ambiente ed energia.Per ciascuno di questi tre grandi temi, sanità, ambiente e capitale umano, l’obiettivo è costituire

altrettante reti, o network, in grado di favorire la circolazione di conoscenze, best practices, brevetti. «La nostra idea è di usare il web e realizzare una struttura leggera, non costosa, perché tutto avverrà per via telematica e gli incontri si renderanno necessari solo raramente» assicura Formigoni.Tra le iniziative di maggiore attualità l’agenzia ambientale che metterà in rete le quindici regioni più ricche del mondo. Il forum al Pirellone, ricorda Formigoni, si svolge quindici giorni prima del summit di Copenaghen sull’ambiente: «Inquinamento globale e locale non sono la stessa cosa.

«Puntiamo a un federalismo più spinto possibile, competitivo e solidale»

Il forum mondiale delle Regioni è il cavallo di Formigoni, perché è stata l’occasione per riunire «i quindici motori del mondo»

Page 12: Terre di Lombardia - n.2 - Novembre 2009

12

Terre di Lombardia – Novembre 2009

La Giunta comunale di Brescia, guidata dal sindaco Paroli, ha varato un pacchetto d’iniziative

anticrisi per le famiglie in affitto o debitrici di mutuo sulla casa di abitazione. Negli ultimi mesi l’aggravarsi a livello globale della crisi economica ha costretto le famiglie ad affrontare una situazione di crisi: sensibile è stato l’aumento dei lavoratori in cassa integrazione, e nei casi più gravi, che hanno perso il posto di lavoro. Gli effetti negativi della crisi possono ricadere, infatti, in particolare sull’inquilino o sul proprietario di abitazione

che paga un mutuo, causando la momentanea impossibilità di far fronte al pagamento mensile dell’affitto o della rata di mutuo, con i rischi conseguenti.Per il progetto locazioni, l’importo del bonus (erogato in forma di contributo mensile)è quantificato secondo le regole regionali del fondo sociale affitti: verrà erogata la differenza tra affitto reale e affitto sostenibile nella misura del 90% di tale valore. Contestualmente alla domanda per il bonus vi è l’obbligo di presentare la domanda di contributo regionale sul Fondo sostegno affitti, con contestuale

rinuncia alla detrazione fiscale, pena la decadenza del bonus. L’eventuale contributo erogato dalla Regione come Fondo Sociale Affitti verrà trattenuto alla fonte dal Comune a parziale copertura del bonus concesso. Il bonus viene erogato per un valore annuo minimo di € 200. Spetta un solo bonus per ogni contratto di locazione, anche se cointestato. Il buono ha una durata di sei mesi, nel caso di lavoratori dipendenti o flessibili, a partire dal quarto mese dopo l’abbattimento del reddito, rinnovabile una sola volta previa valutazione; di un anno per le altre categorie di beneficiari.

Paroli: il bonus per l’affitto e mutuo On. Adriano Paroli

Sindaco di Brescia

Dopo la drammatica caduta congiunturale (il cui acume credo sia stato

raggiunto proprio dal settore siderurgico) con punte sino al -70% del fatturato, e che porterà la Lombardia ad una flessione del PIL vicina al 5% per il 2009, lo scenario economico alle soglie del 2010 offre crescenti segnali di inversione di tendenza rispetto ai mesi immediatamente precedenti, ma su livelli (di produzione, export ed occupazione) ancora decisamente, molto al di sotto di quelli raggiunti prima dello scoppio della crisi.In particolare:

una ripresa produttiva •complessivamente debole e lenta, sorretta ancora una volta più dalla domanda mondiale – trainata dai Paesi emergenti – che dalla domanda interna; le stime più ottimiste indicano che ci vorranno almeno tre/quattro anni per tornare ai livelli produttivi e di PIL pre-crisi; difficoltà occupazionali,• ad indicare non solo problemi ancora aperti sul versante della domanda, ma anche conseguenze negative sui consumi (frenati dalle incertezze sul mantenimento del lavoro e dal reddito ridotto per i lavoratori in

CIG);il permanere •di un clima di incertezza di imprese e consumatori;la forte criticità in tema di •accesso al credito per le PMIma anche segnali di• positiva inversione di tendenza derivanti dagli ordinativi e dalle aspettative e che portano ad una previsione di variazione congiunturale finalmente con segno positivo già per il 4° trimestre 2009.

Accanto a questi elementi strettamente connessi all’evoluzione congiunturale, permangono nodi strutturali di medio lungo periodo.

Bettoni: il peggio sembra essere passato, mala crisi continua

Franco Bettoni, Presidente della Cameradi Commercio di Brescia

Page 13: Terre di Lombardia - n.2 - Novembre 2009

13

Terre di Lombardia – Novembre 2009

sicurezza gallerie, tunnel e ponti. Abbiamo realizzato devianti, circonvallazioni, rotatorie, nuove strade che, già oggi, permettono di collegare fra loro tutte le aree del territorio e raggiungere le grandi direttrici della viabilità autostradale.»I prossimi impegni riguardano, in Valle Sabbia, interventi per 80 milioni di euro per la variante fino al lago d’Idro e, con fondi Anas quella di Vobarno. Ripartono i cantieri di Anas di ammodernamento della statale 42 in Valle Camonica da 230 milioni di euro e si procede, finalmente, all’appalto per la costruzione del tratto centrale dell’autostrada della Valtrompia con un investimento di 250 milioni. Due delle società autostradali partecipate dalla

Provincia sono depositarie dei due più importanti progetti per Brescia. Da un lato sono partiti i lavori di ‘BreBeMi’, la realizzazione cioè del nuovo collegamento autostradale fra Brescia, Bergamo e Milano, opera da 1,5 miliardi di euro, mentre sono già in corso i lavori di costruzione da parte di Centro Padane spa, della ‘Corda molle’- costo 350 milioni - nuovo tratto A4 che raccoglie tutto il traffico a sud di Brescia tra Ospitaletto e Montichiari. Ho infine rilanciato il progetto di realizzazione della ‘tangenziale est’ che completerebbe l’anello

Parolini qualità delle strade è sicurezza di vita

«Dal 2000 ad oggi abbiamo investito nel miglioramento

delle strade 688 milioni di euro che salgono, contando anche i fondi di Anas, Regione, comuni, a circa 1,7 miliardi di euro». Così l’ing. Mauro Parolini, assessore ai lavori pubblici della Provincia sintetizza il lavoro fin qui realizzato sui 2000 chilometri della viabilità bresciana.«Sono partito –spiega dalla ricognizione della situazione per passare alla programmazione dei lavori, tutti ricondotti ad un quadro generale, come se si trattasse di comporre un grande ‘puzzle’ Sono stati eliminati incroci e curve pericolose, strettoie, attraversamenti dei centri storici, messo in

viario attorno al capoluogo.Strade più scorrevoli e sicure servano soprattutto a rendere stabile e solido lo sviluppo, facilitando lo spostamento di persone e merci. Tali traguardi sono stati raggiunti grazie agli accordi di programma siglati con i comuni. Sono strumenti efficaci perché individuano esattamente, e in modo vincolante, gli obiettivi, le risorse e gli impegni reciproci. Per di più costituiscono un sistema snello per la costruzione del consenso oltre a reperire, attraverso i bilanci dei singoli municipi risorse economiche aggiuntive. «Contribuiscono - conclude l’assessore ing. Mauro Parolini - a rivitalizzare il mercato e a rendere più solida la ripresa che potrà avere ulteriori stimoli ed accelerazioni anche nella prospettiva dell’appuntamento con l’Expo di Milano del 2015.

Mauro Parolini Assessore ai lavori pubblici della Provincia di Brescia

Franco Bettoni, Presidente della Cameradi Commercio di Brescia

Page 14: Terre di Lombardia - n.2 - Novembre 2009

14

Terre di Lombardia – Novembre 2009

Nicoli: distrettourbano del commercio

Perni dei Distretti sono i Comuni capifila i quali, come sottolinea l’Assessore

al Commercio, Fiere e Mercati, Franco Nicoli Cristiani, “sono chiamati, anche attraverso il coinvolgimento attivo delle associazioni imprenditoriali, delle altre istituzioni locali e delle parti sociali, a dare avvio ad una intensa e concreta integrazione

con procedura automatica a sportello, di aggregazione di ulteriori Comuni a Distretti già riconosciuti, così da completare le polarità commerciali preesistenti.Ogni Comune lombardo può partecipare ad una sola aggregazione e può presentare una sola richiesta di finanziamento. Possono essere beneficiari, per il tramite del capofila, anche gli altri Comuni aggregati, le associazioni imprenditoriali maggiormente rappresentative, le imprese commerciali con sede legale o operativa nel distretto.Le risorse messe a disposizione da Regione Lombardia sul presente bando sono, come detto, 18,7 milioni (16,7 ripartite per provincia in proporzione al peso demografico e 2 milioni di risorse per le integrazioni di Distretti diffusi).

Distretto è lo strumento pensato per potenziare la competitività dei negozi al dettaglio e degli esercizi pubblici presenti rendendoli “motori di sviluppo” ed elemento di coesione e di qualificazione delle realtà urbane e di attrattività del territorio.

Franco Nicoli CristianiAssessore al Commercio della Regione Lombardia

tra le proposte progettuali, le risorse economiche, sociali, ricreative e imprenditoriali dell’area interessata”.“Regione Lombardia - continua Nicoli Cristiani- ha attribuito pertanto ai Comuni lombardi e alle associazioni maggiormente rappresentative delle imprese commerciali il ruolo di soggetti di riferimento per il cittadino e per l’impresa. La Regione li sostiene nella realizzazione di programmi integrati di medio-lungo periodo capaci di rilanciare il commercio come fattore di sviluppo e di crescita urbana”.Possono presentare richiesta di finanziamento per un Distretto diffuso del Commercio tutti i Comuni lombardi non capoluogo di provincia con l’esclusione di quelli che abbiano già beneficiato di specifici bandi regionali con finalità analoghe. Viene inoltre prevista la possibilità,

Page 15: Terre di Lombardia - n.2 - Novembre 2009

15

Terre di Lombardia – Novembre 2009

Noi in Cromoplastica riteniamo che il successo di ogni prodotto dipenda

dal livello di soddisfazione della nostra clientela. Al fine di sostenere sia tale politica che la nostra crescita, dobbiamo necessariamente cercare di esprimere il massimo livello qualitativo sul mercato.Per raggiunger tali obbiettivi e produrre materiali innovativi e affidabili teniamo in considerazione:

il monitoraggio del mercato •per verificare i bisogni della clientela;lo scambio di informazioni tra •cliente e fornitore per favorire

la comprensione dei bisogni reciproci;la creazione di una squadra di •persone motivate;l’aggiornamento costante della •tecnologia utilizzata;l’applicazione delle leggi e degli •standard internazionali.

Tutto il personale di Cromoplastica porta in dote una costante tensione all’eccellenza ed alla ricerca di modalità produttive nuove ed innovative.Cromoplastica vanta una grande e consolidata esperienza nella cromatura delle materie plastiche ed ha accumulato, negli ultimi anni, una notevole conoscenza del settore dello stampaggio di materie plastiche.Grazie agli investimenti intrapresi ed a una tecnologia avanzata ed in continua evoluzione, Cromoplastica si è distinta nei settori automobilistico, motociclistico ed in altri segmenti di design che richiedono particolare elevata qualità dei processi produttivi, collocandosi tra le principali aziende a livello

europeo.La qualità e

la tecnologia di Cromoplastica sono

tali da garantire il pieno rispetto dei capitolati

automobilistici internazionali e la realizzazione di finiture particolari, quali il micro poroso, il micro fessurato, satinato, alluminio.Inoltre Cromoplastica può fornire al cliente un servizio completo: assistenza tecnica qualificata in fase di realizzazione stampi, stampaggio dei particolari ed infine i trattamenti di cromatura.Cromoplastica si attiene scrupolosamente alle norme igienico sanitarie e di prevenzione al fine di permettere lo svolgimento del lavoro senza timore di sorprese e in modo sereno alle proprie maestranze. Garantire ai propri collaboratori e dipendenti un ambiente sicuro genera fiducia e benessere quotidiano. Tutto ciò è indispensabile al generale buon funzionamento e quindi al successo dell’impresa.Informarsi per tempo è importante. Provvedere nel miglior modo possibile è necessario.

CromoplasticaAzienda leader nella cromaturadi materie plastiche

i n t e r n a t i o n a l

Page 16: Terre di Lombardia - n.2 - Novembre 2009

16

Terre di Lombardia – Novembre 2009

Brebemi e alta velocità: quasi 4 miliardi di Euro in infrastrutture per avvicinare Brescia e Milano

Con la BreBeMi e l’Alta Velocità Brescia sarà a trenta minuti da Milano. Sarà l’unica

città collegata a Milano da due Autostrade. L’Alta Velocità in Lombardia avrà due fermate: Milano e Brescia. L’attuale sviluppo di Milano è radiale e tende ad assorbire centri urbani sempre più lontani e Brescia rischia così di diventare una città satellite ovvero, peggio, un quartiere dormitorio.Il prof Richard Peiser dell’Università di Harvard crede a un altro modello di sviluppo per Milano: è quello della città costellare post Kyoto cioè intensità urbana policentrica nella Padana Valley con prossimità al verde e all’agricoltura. Esattamente il modello di sviluppo scelto dal Presidente Sarkozy per la

Grande Parigi, che si sviluppa lungo la Senna fino a Le Havre, come proposto dall’altro grande urbanista Antoine Grumbach di Parigi. La proposta del prof Peiser non deve stupire perché dal 1993 frequenta Brescia nei suoi viaggi planetari (è di casa anche a Shanghai) ed è innamorato della nostra Mille Miglia, di Benedetto Michelangeli, del Castello, del Lago di Garda, della nostra eno-gastronomia, sempre ospite della FINSIBI Spa sponsor del Convegno. Secondo i prof. Peiser e il prof. Grumbach la mega città Radiale crea esclusione ed emarginazione. Viceversa la città costellare di città di medie dimensioni (le piccole-medie città, PMC in analogia alle PMI) possono operare in rete per fare sistema e creare la città costellare Padana Valley da classificare prima in Europa e tra le prime al mondo, vincendo così la sfida della globalizzazione.Per costruirla occorre uno spirito nuovo in termini di sussidiarietà, di responsabilità sociale d’impresa e di federalismo intercomunitario.Expo 2015 è per Brescia l’opportunità per riscoprire lo spirito di Leonessa d’Italia e diventare promotrice di una

rete di campanili superando il campanilismo e il provincialismo in cui per secoli è rimasta chiusa perché non basta il “fare” ma occorre anche il “saper fare”. Non a caso, dice il prof Peiser l’eccellenza costruttiva meccanica bresciana che ha generato la Mille Miglia non ha generato una grande fabbrica automobilistica quale la FIAT (oggi in USA), che trova la sua origine a Torino da un imprenditore agricolo che ha unito il fare al saper fare.Oggi la competizione globale non è solo di Imprese ma di territori che devono imparare a fare sistema. La Città Costellare Padana Valley è tutta da costruire e il ruolo di Brescia potrebbe essere centrale sia per la sua posizione sia per la sua capacità di dialogo cooperativo sia a Est con Triveneto sia a Ovest con il Piemonte sia a Sud con l’Emilia Romagna. La costruzione della rete non può prescindere dall’esistenza di nodi forti cioè da territori capaci di valorizzare le proprie identità anche con nuove infrastrutture quale potrebbe essere il WTC di Brescia proposto da FINSIBI Spa e inserito tra i progetti di Expo 2015 per una Grande Brescia.

Brescia quartiere dormitorio di Milano oppure capitale della Lombardia orientale?

Una risposta dal convegno “Reti di città per expo 2015 e oltre - fare sistema istituzioni-università-imprese-media” del 19 e 20 novembre 2009 tenutosi sia a Milano che a Brescia in gemelleggio ideale.

Da sinistra verso destra: Mascaretti (autore del libro Expo 2015 de Il Sole 24 Ore e Assessore al Comune di Milano), Nicoli (Coordinatore dell’AQST Expo 2015 Brescia), Cavalli (A2A), Parolini (Provincia), Tronconi (Politecnico Milano), Rizzi (Regione), Fontana (Fondazione CARIPLO), Marniga (Fondazione ASM)

Page 17: Terre di Lombardia - n.2 - Novembre 2009

???????????????????????????????????????????????

Page 18: Terre di Lombardia - n.2 - Novembre 2009

18

Terre di Lombardia – Novembre 2009

Nella cornice della Cantina Antica Fratta di Monticelli Brusati ha esordito la rivista

Terre di lombardia

Il nuovo periodico come ha dichiarato l’On Romele è diventato uno strumento per creare un contatto con 27.000 amministratori lombardi: ora finalmente le istituzioni possono incrementare la comunicazione e offrire un miglior servizio ai propri cittadini.Il Ministro Mariastella Gelmini ha tenuto a battesimo la rivista,

Il debutto di Terre di Lombardia

proprio sul primo numero appare un articolo dedicato alla Riforma scolastica: proposte concrete per valorizzare la meritocrazia.

Possiamo sicuramente affermare che la rivista è stata particolarmente apprezzata sia dagli amministratori che dai cittadini molto attenti alle tematiche di carattere istituzionale: questo significa che già dal primo numero abbiamo raggiunto l’obiettivo, cioè soddisfare le esigenze dei nostri lettori.

FOTO EDEN

FOTO EDEN

Page 19: Terre di Lombardia - n.2 - Novembre 2009

Terre di Lombardia – Novembre 2009

19

FOTO

ED

EN

FOTO

ED

EN

FOTO

ED

EN

FOTO

ED

EN

FOTO

ED

EN

FOTO

ED

EN

FOTO

ED

EN

Page 20: Terre di Lombardia - n.2 - Novembre 2009

20

Terre di Lombardia – Novembre 2009

????????????????

OFF. MEC. FABBROROSSINIVia P. Neruda, 19 25020 Flero (BS) - Tel.030 2680751e-mail: [email protected]

Riparazioni condominiali

Automazioni CancelliSerrande-Basculanti

Porte sicurezza

Carpenteria

Serramenti in alluminio

Page 21: Terre di Lombardia - n.2 - Novembre 2009

21

Terre di Lombardia – Novembre 2009

Vallio TermeGiornata Provinciale del Ringraziamento

Grande successo per la Giornata Provinciale del Ringraziamento organizzata da

Coldiretti Brescia a Vallio Terme. Già dalle 9 la lunga distesa di bandi ere gialle e la sfilata di oltre 70 trattori accoglievano i partecipanti nel piazzale della Parrocchia di Vallio, dove i conducenti dei veicoli si sono preparati per sfilare lungo le vie del paese, scendendo fino a Gavardo accompagnati dalle note del Corpo Bandistico di Vallio Terme. Al loro rientro, alle 10.30, il parroco di Vallio Terme don Angelo Pizzato e il consigliere ecclesiale di Coldiretti don Claudio Vezzoli hanno concelebrato la Santa Messa; in particolare, il messaggio dell’omelia di don Claudio si è concentrato sul tema dell’utilizzo del suolo, «un bene che ci è stato donato da Dio, il quale ci chiede di custodire e coltivare la terra in fraternità. La giornata di oggi ci può servire per far ripartire il nostro impegno dall’agricoltura, volta al sostentamento della società e a combattere le ingiustizie. Il cristiano non deve essere uno spettatore, ma impegnarsi nella carità per il bene comune: il mondo agricolo è parte di questo cambiamento con il suo lavoro produttivo e spirituale».

Al termine della Santa Messa, le numerose autorità presenti

si sono avvicendate sul palco per portare il loro saluto e il loro ringraziamento. Il sindaco di Vallio Terme Pietro Neboli ha accolto «con grande onore la scelta di Coldiretti di organizzare la Giornata del Ringraziamento a Vallio. Il rispetto del suolo, del territorio, è un tema importante: l’uomo non deve cercare di dominare la terra, ma di entrarvi in simbiosi, tenendo presente che non si possono cambiare le regole che scandiscono il lavoro agricolo, ciclico e inarrestabile. L’attività agricola consiste nel tramandare la conoscenza dai più vecchi ai giovani, e il rispetto della natura si deve ottenere anche in questo modo, non solo con divieti e sanzioni. Anche i consumatori devono avere la coscienza di non sprecare ciò che viene prodotto col sudore della fronte, dobbiamo trovare un senso di sobrietà».

L’assessore all’Agricoltura della Provincia di Brescia Gian Francesco Tomasoni ha espresso la sua soddisfazione per la «scelta diversa e coraggiosa, peraltro confermatasi lungimirante, di Ettore Prandini laddove ha deciso di siglare l’accordo sul latte: questo ha permesso di frenare la discesa e di riportare i prezzi di latte e grana a un livello accettabile dal quale ripartire». Il deputato, vicepresidente della Provincia di

Brescia e assessore al Territorio Giuseppe Romele ha portato «un segnale forte sia dalla Provincia che dalla Camera: i nostri valori ci permetteranno di sopravvivere alla crisi grazie alla nostra forza d’animo, senza lasciarci abbattere per reagire invece positivamente».

L’assessore ai Lavori Pubblici della Provincia di Brescia, Mauro Parolini, ha sottolineato l’importanza «di tenere una festa del ringraziamento in un momento difficile come l’attuale, senza piangersi addosso, ma con la voglia di continuare a lavorare e a rischiare, attività che richiedono di avere accanto l’attenzione della politica, che c’è e ci sarà». L’assessore alla Qualità dell’Ambiente della Regione Lombardia Franco Nicoli Cristiani ha apprezzato «la volontà, evidente dalla giornata organizzata da una comunità attiva e nutrita come quella di Coldiretti, di proseguire, non ripiegando su se stessi e senza fare passi indietro».

Vallio Terme 15 novembre 2009

Grande successo per la Giornata Provinciale del Ringraziamento tra messaggi spirituali e autorità politiche

Ettore PrandiniPresidente della Coldiretti di Brescia

Page 22: Terre di Lombardia - n.2 - Novembre 2009

22

Terre di Lombardia – Novembre 2009

La Provincia di Brescia nel 2010 conta di aiutare le piccole imprese in crisi attivando sostegni

per 300 milioni di euro senza condizioni e a tassi variabili dal 2,7 al 3,4%, tramite la concertazione con le banche, le associazioni categoriali e imprenditoriali e i Confidi ed utilizzando la cosiddetta “leva finanziaria” per cui - come nell’operazione già in atto - con 1 milione di euro effettivamente finanziati si possono attivare ed

aiutare investimenti e sostegni per 60 milioni. A Comunicarlo Giuseppe Romele Vice Presidenete della Provincia di Brescia, nel corso del convegno «Le piccole e medie imprese di fronte alla crisi: analisi e proposte» organizzato da «Terre di Lombardia».Il meeting, moderato da Marco Rossi, è stato aperto, dopo un saluto di Anna Rivadossi e l’introduzione di Giuseppe Romele, vicepresidente della Provincia di Brescia, da un intervento di Franco Bettoni. Il presidente della Camera di Commercio ha parlato di infrastrutture e di credito, oltre che di formazione e delocalizzazione, come stelle polari per la piccola industria. Paolo Galassi, presidente nazionale della Confapi, ha sviluppato una articolata riflessione intessuta da un convincente appello alle piccole imprese a «fare squadra», a «mettersi insieme», a una maggiore coesione per fare

massa, rete e sinergia. La relazione portante dell’incontro è stata svolta da Michele Tiraboschi, docente di diritto del lavoro e direttore del Centro Studi Marco Biagi, con una approfondita analisi sul problema della scarsa o nulla utilizzazione da parte delle aziende delle esistenti leggi in materia di lavoro. «Un problema di formazione e informazione - ha detto il docente - che penalizza il mercato del lavoro e vanifica gli sforzi riformatori fatti in sede governativa». La seconda relazione qualificante il convegno è stata svolta da Gianni Pontiggia, industriale comasco vicepresidente di Federcasse Lombardia, l’associazione che rappresenta le Banche di credito cooperativo. «Noi ci siamo - ha detto esplicitamente Pontiggia - il credito cooperativo è vicino alle piccole imprese e al territorio, non solo sulla base dei valori ma anche concretamente».Si torna al «piccolo e bello».

Paolo Galassi, Presidente Nazionale di Confapi

Il convegno Confapi e Terre di Lombardia

Le Piccole e Medie Impresedi fronte alla crisi:

analisi e proposte

Page 23: Terre di Lombardia - n.2 - Novembre 2009

23

Terre di Lombardia – Novembre 2009

Il «nanismo industriale», che sino a ieri veniva quasi aborrito come un handicap, oggi torna di moda. Romele lo ha ricordato come un «aspetto positivo della crisi» tessendo un elogio del localismo, del familismo, dell’antimercatismo e dell’antiglobalismo in puro stile tremontiano. Le Pmi, ha ricordato il presidente della Provincia con accenti einaudiani, hanno un valore aggiunto, la passione, del tutto assente nella grande impresa anonima, asettica, manageriale e impersonale. Se la modernità è la globalizzazione selvaggia - ha fatto capire il presidente dell’amministrazione provinciale, Daniele Molgora - noi siamo contro questa falsa modernità senza morale, senza confini, senza radici, senza memoria e senza regole.Viviana Beccalossi, con appassionata e accattivante immediatezza condita da colorito fair play, ha spezzato più di una lancia a favore delle Pmi e delle Bcc («Nel sistema bancario piccolo è bello»). La parlamentare bresciana, che ha ricordato la piccola azienda di famiglia come un esempio di identità bresciana, è stata preceduta da Ettore Prandini, presidente della Coldiretti di Brescia, solidale con le Bcc. Il «grido di dolore». Non quello delle Pmi ma del Comune di Brescia. Maurizio Margaroli, assessore al Commercio del Comune capoluogo, ha parlato del «grido di dolore» che si leva da Brescia per l’impossibilità di utilizzare 100 milioni di euro a

causa del patto di stabilità. Roberto Benaglia, della Cisl regionale, e Walter Galbusera, della Uil Lombardia, sono intervenuti su contrattazione ed enti bilaterali. Gianfranco Tomasoni, assessore all’Agricoltura della Provincia, ha concluso prima di Molgora con una appassionata e convincente difesa della terra, bistrattata e spesso ignorata come retaggio passatista. «La crisi è a Nord, non a Sud - ha chiosato Molgora sollecitato ancora da Rossi - poiché il Sud vive di soldi pubblici, il Nord di risorse private». Ma il presidente della Provincia non è stato tenero nemmeno con l’assistenzialismo nordico. «Sono contrario a dare contributi a fondo perduto alle imprese poiché sono disincentivanti: sarebbe come fare un altro Sud al Nord».L’associazione culturale presieduta e animata da Anna Rivadossi che si propone la promozione e il rilancio delle nicchie del territorio. Pmi e aeroporto di Montichiari Ma Molgora è andato oltre, affrontando la «vexata quaestio» dell’aeroporto di Montichiari, con un approccio altrettanto duttile e realistico nella sostanza quanto pacato ed equilibrato nella forma. «Una grande occasione di crescita per l’economia bresciana - ha detto Molgora - a tre condizioni: la prima che si punti sui voli commerciali e sul traffico passeggeri a vocazione professionale e destinazione business; la seconda che si prenda atto che Brescia da sola non ce la fa ma può funzionare solo in

accordo con Verona e con Bergamo nell’ambito di una rete o sistema aeroportuale subregionale e/o interregionale; la terza che l’ente pubblico non basta ma occorre una cogestione pubblico-privata con investimenti condivisi con le imprese disposte a impegnarsi

Giuseppe RomeleVicepresidente Provincia di Brescia

Franco BettoniPresidente della Camera di Commercio di Brescia

Gianni Pontiggiavicepresidente di Federcasse LombardiaProvincia di Brescia

Maurizio Margaroliassessore al Commercio del Comune di Brescia

Anna RivadossiPresidente AssociazioneTerre di Lombardia

CONV

EGNO

DI ST

UDIO Le Piccole e

Medie Imprese di fronte alla crisi:analisi e proposte

FOTO

ED

ENFO

TO E

DEN

FOTO

ED

ENFO

TO E

DEN

FOTO

ED

EN

Page 24: Terre di Lombardia - n.2 - Novembre 2009

24

Terre di Lombardia – Novembre 2009

in prima persona». Solo in questo contesto e su questa base programmatica - ha concluso Molgora seguito da Franco Nicoli Cristiani, assessore al Commercio della Regione Lombardia intervenuto sul tema della difesa dei marchi - può avere un futuro la proposta presentata nei giorni scorsi dalla Provincia di Brescia: una unica società con partecipazioni incrociate al 25% e gestioni autonome separate del D’Annunzio e del Catullo. «Ma Verona non ci sente - ha chiosato Molgora ticchettando le nocche sul microfono - sono duri come il marmo della Valpolicella». Lombardia terra mia Il convegno, moderato da Marco Rossi, era stato aperto nella prima mattinata, dopo un saluto di Anna Rivadossi e l’introduzione di Giuseppe Romele, vicepresidente della Provincia di Brescia, da un intervento di Franco Bettoni. Il presidente della Camera di Commercio ha parlato di infrastrutture e di credito, oltre che di formazione e delocalizzazione, come stelle polari per la piccola industria. Paolo Galassi, presidente nazionale della Confapi, ha sviluppato una articolata riflessione intessuta da un convincente appello alle piccole imprese a «fare squadra», a «mettersi insieme», a una maggiore coesione per fare massa, rete e sinergia. La relazione portante dell’incontro è stata svolta da Michele Tiraboschi, docente di diritto del lavoro e direttore del Centro Studi Marco Biagi, con una approfondita analisi sul problema della scarsa o nulla utilizzazione da parte delle aziende delle esistenti leggi in

materia di lavoro. «Un problema di formazione e informazione - ha detto il docente - che penalizza il mercato del lavoro e vanifica gli sforzi riformatori fatti in sede governativa». La seconda relazione qualificante il convegno è stata svolta da Gianni Pontiggia, industriale comasco vicepresidente di Federcasse Lombardia, l’associazione che rappresenta le Banche di credito cooperativo. «Noi ci siamo - ha detto esplicitamente Pontiggia - il credito cooperativo è vicino alle piccole imprese e al territorio, non solo sulla base dei valori ma anche concretamente». Si torna al «piccolo e bello» Il «nanismo industriale», ieri quasi aborrito come un handicap (ricordate la critica dell’ex presidente dell’Aib, Giovanni Dalla Bona, sulle «imprese bonsai»?) oggi torna di moda. Molgora lo ha ricordato come un «aspetto positivo della crisi» tessendo un elogio del localismo, del familismo, dell’antimercatismo e dell’antiglobalismo in puro stile tremontiano. Le Pmi, ha ricordato il presidente della Provincia con accenti einaudiani, hanno un valore aggiunto, la passione, del tutto assente nella grande impresa anonima, asettica, manageriale e impersonale. Se la modernità è la globalizzazione selvaggia - ha fatto capire Molgora - noi siamo contro questa falsa modernità senza morale, senza confini, senza radici,

senza memoria e senza regole.Viviana Beccalossi, con appassionata e accattivante immediatezza condita da colorito fair play, ha spezzato più di una lancia a favore delle Pmi e delle Bcc («Nel sistema bancario piccolo è bello»). La parlamentare bresciana, che ha ricordato la piccola azienda di famiglia come un esempio di identità bresciana, è stata preceduta da Ettore Prandini, presidente della Coldiretti di Brescia, solidale con le Bcc. Il «grido di dolore» Non quello delle Pmi ma del Comune di Brescia. Maurizio Margaroli, assessore al Commercio del Comune capoluogo, ha parlato del «grido di dolore» che si leva da Brescia per l’impossibilità di utilizzare 100 milioni di euro a causa del patto di stabilità. Roberto Benaglia, della Cisl regionale, e Walter Galbusera, della Uil Lombardia, sono intervenuti su contrattazione ed enti bilaterali. Gianfranco Tomasoni, assessore all’Agricoltura della Provincia, ha concluso prima di Molgora con una appassionata e convincente difesa della terra, bistrattata e spesso ignorata come retaggio passatista. «La crisi è a Nord, non a Sud - ha chiosato Molgora sollecitato ancora da Rossi - poiché il Sud vive di soldi pubblici, il Nord di risorse private». Ma il presidente della Provincia non è stato tenero nemmeno con l’assistenzialismo nordico. «Sono contrario a dare contributi a fondo perduto alle imprese poiché sono disincentivanti: sarebbe come fare un altro Sud al Nord».

Page 25: Terre di Lombardia - n.2 - Novembre 2009

25

Terre di Lombardia – Novembre 2009

Silvio Berlusconi Lara Comi Licia RonzulliMario Mauro

Mauro ParoliniFranco Nicoli Cristiani

I VINCITORIdelle Elezioni Europee

I FUTURI VINCITORIElezioni Regionali

Page 26: Terre di Lombardia - n.2 - Novembre 2009

26

Terre di Lombardia – Novembre 2009

Gruppo Lombardap r e f a b b r i c a t iCostruire italiano nell’est europeo

Lombarda Prefabbricati è l’azienda madre di un gruppo che ha saputo imporsi come leader nel

mercato della prefabbricazione industrializzata grazie alla qualità delle sue soluzioni, alla sua assoluta affidabilità, alla lungimirante politica di investimenti e strategie che hanno consentito di ampliare significativamente l’offerta di prodotti e servizi.Il Gruppo Lombarda comprende la filiale Incontro Prefabbricati, azienda che opera dal 1996 nell’ Ovest della Romania, cuore di una tra le realtà economiche più dinamiche dell’Est europeo, dove

molte realtà italiane e straniere hanno già localizzato moderne unità produttive e molte altre si stanno accingendo a farlo.A queste aziende Incontro Prefabbricati ha già costruito immobili per una superficie che supera di misura il milione di metri quadrati coperti con destinazioni industriale, logistico, commerciale e terziario.Numerose inoltre anche le iniziative a livello residenziale.Gli immobili sopra descritti possono essere ceduti in locazione o in vendita in funzione delle esigenze del cliente.Completano gli investimenti del Gruppo Lombarda in Romania la

partecipazione in altre iniziative industriali come la produzione di pannelli sandwich per coperture e tamponature isolate, l’estrazione di inerte per la produzione di calcestruzzo e di asfalti, la costruzione e la partecipazione nell’NH HOTEL di Timisoara, l’acquisto di importanti aree agricole per le coltivazioni su vasta scala di varie colture, compresa la produzione di vino pregiato.L’insieme delle attività sopra descritte ha portato Incontro Prefabbricati in oltre dieci anni di presenza sul territorio, ad essere una delle realtà imprenditoriali più significative nell’ovest della Romania.

Vista aerea zona industriale Timisoara

SC. INCONTRO PREFABBRICATI S.A. Timisoara (ROMANIA) - tel. 0010/056/290753 - fax 0040/056/290752www.incontroprefabbricati.ro • e-mail: [email protected]

Page 27: Terre di Lombardia - n.2 - Novembre 2009

27

Terre di Lombardia – Novembre 2009Montichiari (Brescia) Italy - tel. ++39 030 9981034 - www.lombardaprefabbricati.it - [email protected]

P R E F A B B R I C A T I

Esempio di interno con copertura tipo “Macroshed”.

DIVISIONE STRADALE

Esempio di isole prefabbricate per caselli autostradali. Esempio di muri di contenimento terreno rivestiti in pietra.

Esempio di edificio rivestito con lastre di granito su pannelli prefabbricati.

Page 28: Terre di Lombardia - n.2 - Novembre 2009

28

Terre di Lombardia – Novembre 2009

Da sempre la Lombardia, ed in particolare la nostra provincia,

rappresenta un laboratorio di importanti iniziative legate al tema della difesa dall’inquinamento atmosferico e dello sviluppo sostenibile. Ecco perché Brescia ha accettato da tempo, attraverso il coinvolgimento diretto del mondo agricolo, l’importante e ambiziosa sfida per l’affermazione delle risorse rinnovabili con l’utilizzo del biogas. Tant’è vero che oggi Brescia è leader nazionale nella produzione di agroenergia. In tal senso la Provincia ha sostenuto l’energia rinnovabile con interventi per lo sviluppo del biogas, delle biomasse, della fitodepurazione e del sistema bosco-legno-energia in zone collinari e montane, riscuotendo grande interesse da parte degli operatori. In fin dei conti con l’applicazione della direttiva nitrati e le problematiche legate all’inquinamento atmosferico l’agricoltura può svolgere un ruolo diverso e da protagonista a favore della società. Inoltre, con l’approvazione da parte del Parlamento della nuova legge relativa alle agroenergie, si da concretamente impulso alla produzione di energia elettrica da biomasse prodotte dalle aziende agricole. Un provvedimento

particolarmente atteso da parte del mondo agricolo è stata l’introduzione di una tariffa omnicomprensiva di 0,28 euro/kwh per tutte le biomasse. Fatti due conti, per un impianto con una potenza di un megawatt si traduce in un utile e in una alternativa economicamente sostenibile per l’azienda agricola e per la diversificazione dell’attività. E la provincia di Brescia rappresenta un mercato molto interessante per quanto riguarda le bioenergie. Proprio l’agricoltura avanzata e professionale del nostro territorio rende appetibile la produzione di energia pulita. Nella nostra provincia, infatti, hanno sede aziende moderne, ben strutturate e soprattutto con una grande volontà imprenditoriale di indirizzarsi verso questo nuovo settore. E così come è accaduto da alcuni anni in Germania anche in Italia si va verso l’energy farmer, il coltivatore d’energia. Creare energia dall’attività agricola è sempre di più un cruccio degli operatori agricoli. E, oggi questa esigenza è sentita ancora di più. Alti costi di produzione, bassi redditi dall’attività tradizionale di agricoltore hanno, infatti, spinto le aziende agricole a rinnovare l’interesse verso l’utilizzo delle biomasse o dei reflui per produrre energia elettrica e calore. Non va infatti dimenticato che secondo gli obiettivi fissati dall’Unione Europea, entro il 2020 l’Italia

dovrebbe riuscire a produrre e consumare circa 16,5 Milioni di tonnellate equivalente petrolio di energia elettrica, energia termica e biocarburanti provenienti dalle varie categorie di biomasse. Oggi il nostro paese produce solo 5,65 Mtep di energia così suddivisi: 1,35 Mtep di energia elettrica, 4 Mtep di energia termica e 0,30 Mtep di biocarburanti. Stando così le cose, l’Italia dovrebbe triplicare gli attuali consumi di materia prima. Ma il quadro italiano dell’energia da biomassa ha un grande potenziale. Sono convinto, così come la nostra provincia sta dando grande dimostrazione di efficienza grazie ai suoi imprenditori agricoli, che il nostro paese attraverso proprio il settore primario, riuscirà velocemente a recuperare il terreno perso nei confronti del resto d’Europa in tema di energia da fonti rinnovabili. Quindi investire nella filiera dell’agroenergia è una sfida possibile e da cogliere. Brescia sta dando dimostrazione che può essere vinta creando opportunità nuove di crescita e di sviluppo.

L’Agricoltorediventa produttore di

energiaGianfranco TomasoniAss. all’Agricoltura della Provincia di Brescia

FOTO S. COLTRINI

Page 29: Terre di Lombardia - n.2 - Novembre 2009

29

Terre di Lombardia – Novembre 2009

PROMOQUAL S.r.l.PROMOQUAL S.r.l.

Iniziative di Marketing

BeRzO InfeRIORe (BS)Via Manzoni, 16

Page 30: Terre di Lombardia - n.2 - Novembre 2009

30

Terre di Lombardia – Novembre 2009

I formaggi freschi Brescialat.

Un’ondata di freschezza.

BRESCIA

BRESCIALAT S.p.A. › Via Castellana, 1/a › 25032 Chiari (BS) › Italia › Tel. +39 030 7009878 › Fax +39 030 7009860 › [email protected]

La linea freschi di Brescialat regala al tuo palato tutta laprelibata dolcezza del latte fresco e l’irresistibile gusto diingredienti genuini frutto di un’antica tradizione casearia. www.brescialat.it

prc

om

unic

azi

one.c

om

pagina brescialat:pagina brescialat 20/11/09 11:02 Pagina 1

Page 31: Terre di Lombardia - n.2 - Novembre 2009

31

Terre di Lombardia – Novembre 2009

Un panettoneper i poveri di Manila.La Forneria Rigali di Borno

“La Forneria” di Rigali, a Borno promuove, “Un Dolce Natale D’Amore”. Questo

il progetto lanciato dal gruppo “Solidarietà-Scuola”, dagli insegnanti e dagli alunni

dell’Istituto

Comprensivo di Borno. Con questa iniziativa si vuole dare un sostegno economico a Padre Giacomo Rigali, missionario Saveriano, che a Manila, nelle Filippine, ha attivato un progetto denominato “Ottomila Lamiere per Mille Baracche”, distrutte dal tifone “Ondoy” nel 2009. Il costo di otto lamiere, necessarie

ad una famiglia per ricostruire la casa è di €

50. Per questo l’istituto scolastico, ha avviato una collaborazione, tra gli altri, con La Forneria dei Fratelli

Rigali. Il progetto prevede la vendita di

panettoni tradizionali ed

al cioccolato, biscotti e torrone ed altre leccornie, il cui ricavato andrà poi a sostegno di questa iniziativa. Tra i primi a sostenere il progetto è stato proprio Antonio Rigali titolare, con i fratelli Stefano e Mario, de La Forneria Fratelli Rigali, di Via Milano n. 1 a Borno. Un’opera buona che coinvolge anche gli studenti dell’Istituto, che saranno impegnati in prima persona, nella vendita diretta dei dolci e “spongade” presso la piazza di Borno nel periodo precedente le vacanze Natalizie. Chi fosse interessato, può contattare direttamente ilnumero 0364 310588.

Page 32: Terre di Lombardia - n.2 - Novembre 2009

Costruttori Quali� cati Opere Pubbliche Società Organismo So-cietà Organismo di Attestazione Costruttori Quali� cati Opere Pubbliche cietà Organismo di Attestazione Costruttori Quali� cati Opere Pubbliche

Quali� cati Opere PubbliCostruttori Quali� cati Opere Pubbliche

Quali� cati Opere PubbliCostruttori Quali� cati Opere Pubbliche Società Organismo So-

Quali� cati Opere PubbliSocietà Organismo So-

li� cati Opere Pubblicietà Organismo di Attestazione li� cati Opere Pubblicietà Organismo di Attestazione

Società Organismo di Attestazione cietà Organismo di Attestazione

Società Organismo di Attestazione cietà Organismo di Attestazione Quali� cati Opere Pubbli

Società Organismo di Attestazione Quali� cati Opere Pubbli

tori Quali� cati Opere Pubbliche li� cati Opere Pubbli

tori Quali� cati Opere Pubbliche li� cati Opere PubbliSocietà Organismo di Attestazione

tori Quali� cati Opere Pubbliche Società Organismo di Attestazione

Società OrganismoSocietà Organismo di Attestazione

Società OrganismoSocietà Organismo di Attestazione

SOCIETÀ ORGANISMO DI ATTESTAZIONE

CQOP SOA S.P.A. SEDE LEGALE VIALE L. MAJNO, 28 - 20129 MILANO - CERTIFICATA UNI EN ISO 9001:2000 - www.cqop.it

SCEGLI LA PIÙ GRANDE SOA ITALIANA CON DODICI SEDI DISTRIBUITE SUL TERRITORIO NAZIONALE

L’evoluzione costanteè garanzia di solidità e qualità,

per questo CQOP SOA si conferma la numero uno in Italia.

CQOP SOA è lader di mercato, in continua crescita per numero di attestati rilasciati e di imprese clienti:

oltre 21900 Attestazioni di Qualificazione emesse, oltre 5700 Aziende clienti,oltre 45 miliardi di euro di attestazioni rilasciate, 12 sedi distribuite in tutta Italia,

per questo CQOP SOA, da quasi dieci anni, è la numero uno in Italia con una quota superiore al 15%.

TRENTO tel. 0461.390552 [email protected]

COSENZA tel. 0982.42312 [email protected]

PESCARA tel. 085.4299925 [email protected]

REGGIO CALABRIA tel. 0965.312504 [email protected]

SALERNO tel. 089.753009 [email protected]

BRESCIA tel. 030.392945 [email protected]

MILANO tel. 02.76318642 [email protected]

PADOVA tel. 049.8993711 [email protected]

GENOVA tel. 010.5451002 [email protected]

BARI tel. 080.3256353 [email protected]

ROMA tel. 06.48930737 [email protected]

TORINOtel. 011.5096457 [email protected]