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TERRA E AMBIENTE PARTE A

Istituti di prevista afferenza

• Istituto per l'Ambiente Marino Costiero • Istituto di Biologia Agroambientale e Forestale • Istituto per la Dinamica dei Processi Ambientali • Istituto di Geologia Ambientale e Geoingegneria • Istituto di Geoscienze e Georisorse • Istituto sull'Inquinamento Atmosferico • Istituto di Metodologie per l'Analisi Ambientale

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ISTITUTO PER L'AMBIENTE MARINO COSTIERO Direttore: Dott. Ennio Marsella Sede principale: Calata Porta di Massa - 80133 Napoli (NA) Articolazione territoriale: Sezione di Oristano, Sezione di Taranto, Sezione di Messina, Sezione di

Mazara del Vallo Sito web dell'Istituto: Dipartimento di prevista afferenza Terra e Ambiente Missione

"L'Istituto per l'Ambiente Marino Costiero raggruppa sezioni che tradizionalmente si occupano di tematiche inerenti l'ambiente marino, con particolare riguardo agli aspetti geologici, chimici, fisici e biologici. A queste ricerche, che hanno caratteri anche di applicazione, incluse le tematiche tecnologiche, si associa anche l'attività di formazione che include un dottorato in Scienze e Ingegneria del Mare (Napoli)e un corso di laurea in Scienze e Tecnologie per l'Ambiente Marino e il Turismo (Mazara del Vallo. Le aree di interesse previste dal decreto istitutivo sono: ' Geologia e geofisica marina. Morfobatrimetria, stratigrafia e assetto tettonico dei fondi marini. Risorse e rischi. Paleoclima ' Biodiversità degli ecosistemi marini e cicli biogeochimici, con particolare riguardo alla fascia costiera e alle sue risorse; tolleranza del sistema marino alle perturbazioni naturali e antropiche. ' Risorse biologiche, con attenzione alle risorse della pesca e dell'acquacoltura. ' Oceanografia operativa previsioni delle future condizioni dell'ecosistema marino. ' Ecologia degli ecosistemi costieri. All'IAMC nel suo complesso fanno capo circa 130 unità di personale di ruolo (ricercatori, tecnologi, tecnici, operatori e amministrativi). Il personale non di ruolo che opera a tempo pieno nelle varie Sedi dell' Istituto (assegnisti, borsisti, dottorandi e contrattisti) è di 100 unità. L'Istituto dispone di numerosi laboratori modernamente attrezzati, di strumentazione avanzata per la ricerca a mare, di diverse imbarcazioni e di una nave da ricerca con autonomia anche alla scala del Mediterraneo. Attività di ricerca (2006) Commesse

• Interazione terra-mare e dinamica sedimentaria delle zone costiere • Qualità del Mare e delle acque costiere • Approccio ecosistemico per un uso sostenibile delle risorse viventi in ambiente marino oligotrofico

(Canale di Sicilia) • Gestione sostenibile della fascia costiera • Analisi dei processi nella colonna d'acqua, nel fondo/sottofondo e metodologie innovative Moduli

• TRACCIABILITA' E NUUOVE TECNOLOGIE DI CONDIZIONAMENTO DELLE RISORSE PESCABILI

• SISTEMI PRODUTTIVI SOSTENIBILI PER LE PRODUZIONI DI ORGANISMI MARINI • Dinamica della fascia costiera: interazione tra sedimenti, circolazione e subsidenza • Assetto geologico di siti mediterranei ed oceanici e rischi connessi nelle aree costiere • Modelli numerici per lo studio degli ecosistemi marini planctonici pelagici e costieri • Stratigrafia dei margini continentali in Italia meridionale con particolare riferimento al

Quaternario • Sedimenti del Mediterraneo centrale ed evoluzione paleoclimatica recente (inferiore a 50 Ka) • Ruolo dei microorganismi nei cicli biogeochimici dell'oceano antartico e processi di ossidazione in

ambienti polari

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• Influenza delle deposizioni atmosferiche sul ciclo biogeochimico di IPA e metalli tossici (Hg) in ecosistemi marini

• Particellato sospeso e microorganismi nei processi biogeochimici • Approcci integrati al monitoraggio costiero • Ecologia delle aree costiere e di transizione: Processi e funzioni • Studio dei processi ecologici in ambiente marino finalizzato alla osservazione ed alla gestione

delle risorse viventi • Approccio integrato alla gestione sostenibile della fascia costiera • Valutazione degli apporti di piena eccezionali sulla piattaforma continentale della Campania

meridionale e della Calabria • Fenomeni di instabilità delle scarpate sottomarine dell'Italia meridionale • Sviluppo di sistemi integrati per l'acquisizione, l'analisi e la gestione delle informazioni. • Processi integrati per il risanamento di sedimenti marini RSTL

• Ecologia Virtuale • Diversità delle risposte antipredatorie nei pesci Attività Commesse Interazione terra-mare e dinamica sedimentaria delle zone costiere

Progetto: Il sistema terra: interazioni tra terra solida, mare, acque interne, atmosfera e biosfera

Dipartimento: Terra e Ambiente Responsabile: MARSELLA ENNIO

Risultati conseguiti Cartografia geologica e geomorfologica, batimetrica e morfobatimetrica della piattaforma continentale e della scarpata. Implementazione di tecnologie, processing e database di geofisica marina per l'esecuzione di crociere oceanografiche. Sviluppo di modelli geologici delle interazioni terra-mare in ambiente marino costiero a scala da locale a regionale. Sviluppo di modelli chimico-fisici dell'ambiente marino costiero costruiti attraverso la caratterizzazione sedimentologica e geochimica di aree fortemente antropizzate. Sviluppo di modelli di distribuzione e di specie e comunità a foraminiferi bentonici in aree fortemente antropizzate. Studi sulla subsidenza dell'area costiera veneta settentrionale. Determinazione dei flussi di acque sotterranee del sistema lagunare veneziano con traccianti isotopici naturali e tomografia geoelettrica. Applicazione di metodologie sismiche innovative sui bassi fondali. Modelli 3D accoppiati di trasporto e dinamica dei sedimenti (area alto-adriatica). Sviluppo di modelli di gestione sostenibile dei litorali. Misure di trasporto solido alle bocche di Lido e misure di corrente con RADAR-VHF. Prodotti della ricerca (2006)

Principali collaborazioni Università "Federico II" di Napoli; Seconda Università di Napoli; Università "Parthenope" di Napoli; Università degli Studi di Palermo; Stazione Zoologica "A. Dohrn " di Napoli; Università della Tuscia;

anno Brevetti Articoli ISI

Articoli non ISI

Articoli in atti di

Convegno Libri Rapporti Risultati

progettuali

Risultati di valorizzazione

applicativa Abstract Attività

editoriali

2006 0 14 5 6 9 9 0 0 34 0

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Regione Campania; Autorità Portuale di Napoli; Regione Sardegna; Ministero dell'Ambiente; Istituto Centrale per la Ricerca Scientifica e Tecnologica Applicata al Mare (ICRAM); European Centre for Medium-Range Weather Forecasts, Reading UK; Office of Naval Research (ONR); US Geological Survey; University of Colorado (USA), University of Florida (USA); Naval Postgraduate School (NPS), Monterey (USA); James Cook University (JCU), Townswill, Australia; University of Southampton; School of Ocean and Earth Sciences, Academia Sinica (CINA); CONICET (Argentina); Università di La Plata (Argentina); Università "Ca' Foscari" (Venezia); Università di Padova; Università di Ancona; Comune di Venezia; CORILA; ARPAV; Istituto Nazionale di Oceanografia e Geofisica Sperimentale (OGS), Trieste, Italy; Dipartimento di Metodi e Modelli Matematici per le Scienze Applicate dell'Università di Padova; Gamma Remote Sensing (Bern, CH)

Risorse umane e finanziarie

Anno risorse finanziarie

totali allocate di cui risorse

da terzi costi

figurativi valore

effettivo A B C D = A + C

2006 6221 3318 572 6793 Valori in migliaia di euro

personale equivalente tempo pieno

ricercatori totale17 28

Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività Associato e incaricato di ricerca

Dottorando e specializzando Borsista Assegnista Professore

visitatore Collaboratore professionale Altro Totale

0 5 1 7 1 0 6 20 Principali risorse strumentali utilizzate Le risorse strumentali utilizzate comprendono: strumentazioni e tecnologie avanzate per la geofisica marina (Multibeam di alto e basso fondale; Side Scan Sonar; sistemi di acquisizione sismica di alta risoluzione monocanale e multicanale; cavi sismici di alta risoluzione e per sismica profonda); software dedicati al trattamento dati di geofisica marina (PDS 2000, ISIS, PROMAX, etc); sistemi di campionatura per il fondo ed il sottofondo marino (benne, box-corers, draghe) e relativo laboratorio sedimentologico per taglio e descrizione carote e granulometria laser; strumentazioni in dotazione al laboratorio per la geochimica dei composti organici ed inorganici (spettrometria per isotopi stabili, gas cromatografia accoppiata alla spettrometria di massa, sistema di preparazione dei campioni, ICP ottico, ICP massa, spettrofotometria); strumentazioni di oceanografia fisica, sedimentologia e micropaleontologia finalizzate allo studio dei processi costieri ed alla istituzione ed al potenziamento di reti di monitoraggio dei processi idrogeomorfologici ed oceanografici e relativi alla contaminazione salina, con particolare riferimento alle lagune costiere (Laguna di Venezia). Qualità del Mare e delle acque costiere

Progetto: Qualità dei sistemi ambientali Dipartimento: Terra e Ambiente Responsabile: CRISAFI ERMANNO

Risultati conseguiti L'esecuzione di varie campagne di monitoraggio ha consentito di caratterizzare la qualità delle acque e dei sedimenti marino-costieri della Sicilia orientale, del tratto sublitorale costiero (TA) e di alcune aree di transizione siciliane di particolare interesse ambientale. Sono stati inoltre prodotti rilevanti data set per quanto riguarda i microorganismi indicatori di qualità dell'ambiente marino con particolare riferiemento alla tassonomia e fisiologia dei batteri idrocarburoclastici (BIC)e al ciclo di

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vita di specie HAB per la gestione di bloom algali tossici. Notevole impulso è stato dato alle biotecnologie applicate al risanamento di aree marine contaminate da petrolio mediante misure di degradazione in mesoscala e l'implementazine di nuove tecnologie innovative. Sono stati inoltre messi a punto tecniche biomolecolari per la rapida diagnosi nel settore della salubrità in acquacoltura tenendo in considerazione l'implementazione del sistema "qualità totale" ( ambiente di allevamento e prodotti) ai fini della tutela del consumatore. Inoltre tecniche colturali e immunologiche sono state utilizzate per il monitoraggio delle malattie batteriche degli organismi allevati. Prodotti della ricerca (2006)

Principali collaborazioni IMM-CNR, ICB-CNR ,CISAC Università di Palermo, Uni Urbino, Uni Catania, DBAEM Università di Messina, DiCOB Università di Messina, Parco Horcynus Orca, Giano Ambiente s.r.l., Comune e Provincia Regionale Messina,Assessorato cooperazione Regione Sicilia ,Parco Scientifico e Tecnologico della Sicilia, CIESM ,Syndial Priolo, Enichem,University of Essex, Stazione Zoologica "A. Dohrn, OGS Trieste ,Divisione di microbiologia GBF Braunschweig, Germania, National Centre for Marine Research (NCMR) Grecia, Institute of Genetics of Industrial Microorganisms (GIM) Mosca, Dept. of Molecular Microbiology and Biotechnology Tel Aviv University (TAU), Università di Montpellier, ARPA Sicilia, Progetto Impresa s.r.l., Enitecnologie, ISMAR CNR, ARPA Puglia, Dip.Scienze Biologiche Ambientali-Università di Lecce, Dip. Chimica e Biochimica Veterinaria-Università di Bari, Department of Geography University of Toronto, Laboratoire d'Ecologie des Hydrosystèmes, CNRS/UPS Tolosa, Institute of Marine Sciences and Resources, , Dipartimento di Scienze Ambientali, Marine Laboratory-Ochanomizu University-Tateyama- Japan, Abteilung Angewandte Molekularbiologie Institut für Physiologische Chemie, Johannes Gutenberg Universität, Mainz, Germany, Department of Applied Information Technology and Biological Laboratory, Aichi Prefectural University-Nagakute-Japan, Departments of Biology and Biochemistry, University of Victoria Canada, Kristineberg Marine Research Station Sweden, Observatoire Océanologique de Banyuls-CNRS-Université Pierre et Marie Curie Banyuls-sur-Mer France, National Institute of Oceanography Dept. Marine Biology & Biotechnology Haifa Israel.

Risorse umane e finanziarie

Anno risorse finanziarie

totali allocate di cui risorse

da terzi costi

figurativi valore

effettivo A B C D = A + C

2006 2034 938 365 2399 Valori in migliaia di euro

personale equivalente tempo pieno

ricercatori totale7 10

Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività Associato e incaricato di ricerca

Dottorando e specializzando Borsista Assegnista Professore

visitatore Collaboratore professionale Altro Totale

0 3 1 1 0 0 7 12 Principali risorse strumentali utilizzate M/B da ricerca Luigi Sanzo; Sonde multiparametriche;laboratori chimica; Strumentazione automatica di misura e di campionamento per le attività relative ai monitoraggio costiero ;Impianto sperimentale di acquacoltura; laboratori mesocosmi;laboratori di colture cellulari ; attrezzatura

anno Brevetti Articoli ISI

Articoli non ISI

Articoli in atti di

Convegno Libri Rapporti Risultati

progettuali

Risultati di valorizzazione

applicativa Abstract Attività

editoriali

2006 0 19 3 14 9 7 0 0 14 0

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qualificanti il laboratorio di biologia molecolare; laboratori di microbiologia e fitoplancton; spettrofotometri di assorbimento atomico e CHN con spettrometro di massa. Approccio ecosistemico per un uso sostenibile delle risorse viventi in ambiente marino oligotrofico (Canale di Sicilia)

Progetto: Sostenibilità dei sistemi terrestri ed acquatici Dipartimento: Terra e Ambiente Responsabile: BADALAMENTI FABIO

Risultati conseguiti Alcuni tra i principali risultati conseguiti per il 2006, coerenti con quelli attesi, sono: - Valutazione acustica della biomassa di specie pelagiche (sardine e acciughe) sulla piattaforma continentale a sud della costa meridionale della Sicilia. -Stima del tasso di sfruttamento della popolazione di acciuga (Engraulis encrasicolus). -Determinazione dei fattori alla base della distribuzione spaziale e della condizione delle larve di acciuga. -Stesura di un rapporto sullo "stato delle risorse demersali e dei piccoli pelagici e le prospettive di pesca sostenibile nello Stretto di Sicilia", realizzato sulla base della Convenzione stipulata con la Regione Siciliana. -Nuove informazioni sull'efficienza delle aree protette in confronto con quelle sfruttate. Elaborazione di un "modello intelligente" di gestione integrata della zona costiera tra lo Stagnone di Marsala e Marinella di Selinunte (Mogeifaco), con valutazione degli "indici di sostenibilità costiera". Prodotti della ricerca (2006)

Principali collaborazioni MIUR, MIPAF, Regione Calabria e FAO: - Regione Siciliana - Malta Centre For Fisheries Sciences, Mcfs, Dfa, Malta - The Russian Federal Research Institute of Fisheries & Oceanography,Vniro, Mosca - A.N. Servetsov Institute of Ecology & Evolution, Russian Academy of Sciences (Iee-Ras), Mosca - SIBM – ARPA Sicilia – Ministero Affari Esteri - Istituto di Istruzione Superiore per L'Agricoltura - Enti Locali Territoriali

Risorse umane e finanziarie

Anno risorse finanziarie

totali allocate di cui risorse

da terzi costi

figurativi valore

effettivo A B C D = A + C

2006 9487 5361 470 9957 Valori in migliaia di euro

personale equivalente tempo pieno

ricercatori totale28 51

Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività Associato e incaricato di ricerca

Dottorando e specializzando Borsista Assegnista Professore

visitatore Collaboratore professionale Altro Totale

0 0 0 17 0 13 11 41

anno Brevetti Articoli ISI

Articoli non ISI

Articoli in atti di

Convegno Libri Rapporti Risultati

progettuali

Risultati di valorizzazione

applicativa Abstract Attività

editoriali

2006 0 7 1 0 0 6 0 0 3 0

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Principali risorse strumentali utilizzate Gestione sostenibile della fascia costiera

Progetto: Sostenibilità dei sistemi terrestri ed acquatici Dipartimento: Terra e Ambiente Responsabile: CECERE ESTER

Risultati conseguiti Attività svolte L'attività di ricerca svolta nel 2006 si è sviluppata nei seguenti progetti: 1)MIUR "Individuazione di siti idonei all'acquicoltura" (SICA) 2)POR-Puglia 2000-2006 "Attività di policoltura integrata alla mitilicoltura: progetto pilota nei mari di Taranto" (POINT) 3)MIUR "Innovazione tecnologica in molluschicoltura" (INTEMOL) 4)FIRB 2001 "Indagini conoscitive per la biorimediazione del diossido di carbonio tramite macroalghe" 5)POR-Puglia 2000-2006 "Caratterizzazione biologica e biocenotica del lago salmastro di Acquatina (Frigole, Lecce) ai fini di un miglioramento nella gestione della pesca nel rispetto dell'ambiente" (CaGePRA) 6)POR-Puglia 2000-2006 "Valutazione e gestione della risorsa "mazzancolla" in aree costiere pugliesi" (GERIMA) 7)Studio degli effetti delle variazioni climatiche sull'ecologia di specie patogene emergenti negli ambienti costieri salmastri del Mar Piccolo di Taranto e dell'Area lagunare di Capo Peloro (Me) (Progetto VECTOR) 8:Contratto CESIRICERCA "Attività sperimentali per la valutazione della speciazione del mercurio in ambiente marino costiero" Risultati conseguiti 1-2-3-4:Relazioni 1-2-7:Repertori bibliografici 2-3-4-8:Protocolli e metodologie anche analitiche 8:Mappe di distribuzione di inquinanti 2:Prototipo di impianto pilota 2:Informazioni sull'impiego di Policheti e macroalghe quali biorimediatori 4:Fotobioreattore per la coltivazione di macroalghe in presenza di CO2 4:Informazioni sull'uso di macroalghe per la biorimediazione di CO2 2:Valutazioni economiche 2:Sito web 2:Opuscolo divulgativo 1-2-3:Seminari 7:Caratterizzazione tassonomica e variabilità spazio-temporale delle comunità planctoniche (stadi attivi) e cisti dei mari di Taranto 5-7:Distribuzione spazio-temporale e caratterizzazione della biodiversità del fitoplancton, del picoplancton e dei cianobatteri, incluse le specie potenzialmente tossiche 7:Liste di batteri eterotrofi,vibrioni coltivabili e classici indicatori di contaminazione fecale in aree per la molluschicoltura 7:Andamento stagionale delle variabili chimico-fisiche nella colonna d'acqua. Composizione biochimica del particellato sospeso 7:Processi chimico-fisici all'interfaccia acqua-sedimento 2-8:Tesi di Laurea/Dottorato

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1-2-3-4-5-6-7:Pubblicazioni 1-2-3-4-5-6-7:Partecipazioni a congressi Prodotti della ricerca (2006)

Principali collaborazioni -Dipartimento di Scienze e Tecnologie Biologiche e Ambientali,Università di Lecce -Il Vivaio Tarantino S.c. a r.l. -Dipartimento di Biologia e Patologia Vegetale, Università di Bari -Dipartimento di Chimica, Università di Bari -Istituto di Veterinaria, Università di Bari -Conarma, Università di Lecce -Stazione Zoologica di Napoli -Università di Potsdam, Germania -Istituto per lo Studio degli Ecosistemi-CNR, Pallanza -Istituto per lo Studio degli Ecosistemi-CNR, Firenze -Centro Interdipartimentale di Biologia Marina, Livorno -ICRAM, Roma -Dipartimento di Scienze del Mare, Università di Ancona -Dipartimento di Chimica, Università di Roma "la Sapienza" -Dipartimento di Chimica, Università di Torino -Dipartimento di Scienze dei Materiali, Università di Lecce -Dipartimento di Scienze Chimiche e dei Biosistemi, Università di Siena

Risorse umane e finanziarie

Anno risorse finanziarie

totali allocate di cui risorse

da terzi costi

figurativi valore

effettivo A B C D = A + C

2006 928 460 343 1271 Valori in migliaia di euro

personale equivalente tempo pieno

ricercatori totale2 3

Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività Associato e incaricato di ricerca

Dottorando e specializzando Borsista Assegnista Professore

visitatore Collaboratore professionale Altro Totale

0 0 0 2 0 1 5 8 Principali risorse strumentali utilizzate Analisi dei processi nella colonna d'acqua, nel fondo/sottofondo e metodologie innovative

Progetto: Osservazione della Terra Dipartimento: Terra e Ambiente Responsabile: DI BITETTO MASSIMILIANO

anno Brevetti Articoli ISI

Articoli non ISI

Articoli in atti di

Convegno Libri Rapporti Risultati

progettuali

Risultati di valorizzazione

applicativa Abstract Attività

editoriali

2006 0 22 2 0 2 6 3 5 24 0

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Risultati conseguiti -Aggiornato in situ dataset relativo agli ambienti pelagici, a scala di bacino (Mediterraneo) e costieri -Realizzato e pianificato campagne oceanografiche di mare aperto e costiere -Monitoraggio e realizzazione misure interdisciplinari stagionali dell'ambiente marino (colonna d'acqua, fondo/sottofondo) con strumentazione di bordo e di proprietà -Effettuata la manutenzione catene correntometriche e dei test di strumentazione innovativa -Realizzato algoritmi specifici per analisi dati idrologici, idroacustici, da satellite e dati di laboratorio e per il controllo qualità di dati meteo – oceanografici -Progettato sistema di anti-intrusione costiera e portuale sottomarina -Mantenuto a livello operazionale la boa ODASS e manutenzionata -Utilizzato modelli numerici come strumento per integrazione dei dati in situ e realizzato animazioni per riprodurre il campo dinamico -Realizzato archivio dati in situ (idrologici, biogeochimici, biologici, meteorologici e morfobatimetrici), da satellite e da modelli numerici. -Architettura sistema monitoraggio sversamenti da idrocarburi Prodotti della ricerca (2006)

Principali collaborazioni -CNR-ISMAR la Spezia, CNR-ISMAR Pisa, ENEA la Spezia, CNR-ISMAR Venezia. -DINAV-UNIGE, UniFi, Università Federico II Napoli -UniTus DECOS, Università di Firenze, Università di Pisa -Stazione zoologica Antohn Dohrn Napoli, area Marina Protetta del Sinis, APAT -Centro di Competenza regionale (Campania) per il Monitoraggio del Rischio Costiero, PMI-AQS Mare, -INGV, RSMAS-Un. Miami, IFREMER, CLS, -SOC, Meteo-France, CNRS-LOV, JRC, ESRIN, Imperial College di Londra -ESA-MEDSPIRATION, EU-MERSEA, EU-MFSTEP.

Risorse umane e finanziarie

Anno risorse finanziarie

totali allocate di cui risorse

da terzi costi

figurativi valore

effettivo A B C D = A + C

2006 2859 1348 500 3358 Valori in migliaia di euro

personale equivalente tempo pieno

ricercatori totale8 15

Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività Associato e incaricato di ricerca

Dottorando e specializzando Borsista Assegnista Professore

visitatore Collaboratore professionale Altro Totale

0 1 0 4 0 1 0 6 Principali risorse strumentali utilizzate Sono state utilizzate navi oceanografiche attrezzate del CNR Urania, per mare aperto, Thetis, per ambiente costiero. Sono inoltre state utilizzate le strumentazioni : -di bordo delle N/O -strumentazioni oceanografiche di proprietà: CTD Strumenti Ottici, Fluorimetri ad induzione e naturali in grado di evidenziare proprietà apparenti ed inerenti delle comunità planctoniche, ADCP

anno Brevetti Articoli ISI

Articoli non ISI

Articoli in atti di

Convegno Libri Rapporti Risultati

progettuali

Risultati di valorizzazione

applicativa Abstract Attività

editoriali

2006 0 13 0 3 0 7 4 4 0 0

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correntometri acustici per la misura delle correnti costiere oltre a strumenti ottici per la misura della luce. Boa d'altura ODASS e boe costiere -Stazione di rilevazione dati satellitari -Workstations multiprocessore e PC -Telemetria per studi di energetica dei pesci -Laboratori attrezzati di biologia degli organismi -Laboratori attrezzati di oceanografia Attività Moduli TRACCIABILITA' E NUUOVE TECNOLOGIE DI CONDIZIONAMENTO DELLE RISORSE PESCABILI

Commessa: Sistemi produttivi sostenibili per le produzioni ittiche Progetto: Sviluppo sostenibile del sistema agroindustriale Dipartimento: Agroalimentare Responsabile: BONO GIOACCHINO

Risultati conseguiti Riguardo ad un progetto di ricerca in corso di svolgimento dal titolo: Tecnologie innovative di conservazione del gambero rosa (Parapenaeus longirostris), del gambero rosso (Aristaeomorpha foliacea) e dello scampo (Nephrops norvegicus), finanziato dal MiPAF, sono stai valutati gli effetti delle tecnologie MAP (Modified Atmosphere Packaging) sulla melanosi di gamberi e scampi congelati. I primi risultati delle analisi microbiche, biochimiche e sensoriali mostrano che le atmosfere modificate possono sostituire gli additivi chimici ampiamente utilizzati nel prolungamento della shelf-life dei crostacei pregiati profondi. Nell'ambito di una precedente attitivà di ricerca (progetto: La stada del pesce, finanziato dal POR Sicilia 2000-2006) è stato sviluppato un nuovo sistema semiautomatico di etichettatura del pescato in grado di rispondere con maggiore accuratezza al problema della tracciabilità del pescato e con l'obiettivo, a lungo termine, di dare visibilità al settore della pesca che ha bisogno di innovazione per meglio esprimere tutte le sue potenzialità. Prodotti della ricerca (2006)

Principali collaborazioni Particolarmente fruttuose e foriere di ulteriori positivi sviluppi sono risultate le collaborazione con la Stazione Sperimentale delle Industrie per le Conserve Alimentari in Parma (SSICA) e l'Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Sicilia (IZSS) con i quali sono attive delle convenzioni di ricerca. Molta strada rimane invece da fare riguardo alla sensibilizzazione ed il pieno coinvolgimento del comparto produttivo della pesca che, a dispetto dell'imprenditore schumpeteriano, rinunzia ad investire nella ricerca e nell'innovazione.

Risorse umane e finanziarie

Anno risorse finanziarie

totali allocate di cui risorse

da terzi costi

figurativi valore

effettivo A B C D = A + C

2006 370 90 10 380 Valori in migliaia di euro

anno Brevetti Articoli ISI

Articoli non ISI

Articoli in atti di

Convegno Libri Rapporti Risultati

progettuali

Risultati di valorizzazione

applicativa Abstract Attività

editoriali

2006 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0

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personale equivalente tempo pienoricercatori totale

2 4

Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività Associato e incaricato di ricerca

Dottorando e specializzando Borsista Assegnista Professore

visitatore Collaboratore professionale Altro Totale

0 0 0 0 0 3 1 4 SISTEMI PRODUTTIVI SOSTENIBILI PER LE PRODUZIONI DI ORGANISMI MARINI

Commessa: Sistemi produttivi sostenibili per le produzioni ittiche Progetto: Sviluppo sostenibile del sistema agroindustriale Dipartimento: Agroalimentare Responsabile: GENOVESE LUCREZIA

Risultati conseguiti Valutazione delle performances di crescita, dell'integrità morfo-funzionale della mucosa intestinale,del corredo enzimatico digestivo, della colesterolemia e della glicemia in Pagellus bogaraveo alimentato con concentrato proteico di riso. Nell'ambito della stessa esperienza, valutazione della digeribilità delle diete sperimentali e relativo calcolo dei Coefficienti di Utilizzazione Digestiva. Definizione del pattern enzimatico dell'apparato digerente di Anguilla anguilla. Utilizzo di A.anguilla come modello sperimentale per lo studio dell'azione gastroprotettiva della capsaicina. Caratterizzazione morfologica ed ultrastrutturale dello spermatozoo di Sparus aurata. Messa a punto di protocolli analitici per il rilevamento precoce nelle acque di stabulazione di agenti batterici patogeni per le specie allevate (Photobacterium, Flavobacterium, Vibrio, Aeromonas). Validazione di un set di parametri biochimici ed ematologici quali indicatori dello stato di benessere animale. Valutazione della risposta a stress acuto (infezione sperimentale) in spigola e orata. Prodotti della ricerca (2006)

Principali collaborazioni UniMessina Facoltà di Scienze UniMessina Facoltà di Medicina Veterinaria CESPOM (Consorzio Ricerca) Progetto Impresa Siracusa COISPA Tecnologia e Ricerca Bari

Risorse umane e finanziarie

Anno risorse finanziarie

totali allocate di cui risorse

da terzi costi

figurativi valore

effettivo A B C D = A + C

2006 347 107 7 354 Valori in migliaia di euro

personale equivalente tempo pieno

anno Brevetti Articoli ISI

Articoli non ISI

Articoli in atti di

Convegno Libri Rapporti Risultati

progettuali

Risultati di valorizzazione

applicativa Abstract Attività

editoriali

2006 0 1 8 0 0 0 0 0 0 0

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ricercatori totale1 3

Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività Associato e incaricato di ricerca

Dottorando e specializzando Borsista Assegnista Professore

visitatore Collaboratore professionale Altro Totale

0 0 0 0 0 0 1 1 Dinamica della fascia costiera: interazione tra sedimenti, circolazione e subsidenza

Commessa: Interazione terra-mare e dinamica sedimentaria delle zone costiere Progetto: Il sistema terra: interazioni tra terra solida, mare, acque interne, atmosfera

e biosfera Dipartimento: Terra e Ambiente Responsabile: MARSELLA ENNIO

Risultati conseguiti Cartografia digitale informatizzata in scala 1:10.000 della fascia marina costiera circostante la Regione Campania. Modelli stratigrafici e stratigrafico-sequenziali della sequenza tardo-quaternaria relativa a bacini sedimentari selezionati del margine continentale sud-tirrenico. Modelli semi-quantitativi dell'evoluzione neogenica del margine continentale sud-tirrenico costruite con metodologie di analisi di bacino e modeling tettonico. Modelli della distribuzione dei microinquinanti organici ed inorganici; elaborazione di algoritmi in grado di definire lo stato di tossicità dei sedimenti marini e costruzione di un software utile alla gestione dei datasets geochimici (Porto di Napoli). Modelli morfobatimetrici DTM di alta risoluzione dell'apparato vulcanico sommerso dello Stromboli e DTM di dettaglio della Sciara del Fuoco mostranti la morfoevoluzione dell'area soggetta allo tsunami del 2003. Tomografia sismica tridimensionale del Vulcano Stromboli. Modellistica costiera per la spiaggia dei Maronti (Isola d'Ischia) finalizzata all'individuazione di tecniche di ripascimento del litorale in erosione. Prodotti della ricerca (2006)

Principali collaborazioni Università Federico II di Napoli, Seconda Università di Napoli, Università Parthenope di Napoli, Università di Palermo, Stazione Zoologica Anton Dohrn di Napoli, Università della Tuscia, INGV-Osservatorio Vesuviano di Napoli, INGV-Roma, CNR-ISMAR, Sezione di Geologia Marina di Bologna, CNR-ISMAR, Sede di Venezia, Regione Campania, Autorità Portuale di Napoli, Autorità Portuale di Salerno, Regione Sardegna, Ministero dell'Ambiente, ICRAM, WASS-Whitehead Alenia Sistemi Subacquei S.p.a.- società per lo sviluppo e l'integrazione dei sistemi subacquei, Nautilus S.p.a. - servizi per l'oceanografia e la gestione delle risorse ambientali; GeoResources Consulting BV -Rotterdam - società olandese di consulenza per la geologia e la geofisica.

Risorse umane e finanziarie

Anno risorse finanziarie

totali allocate di cui risorse

da terzi costi

figurativi valore

effettivo A B C D = A + C

2006 3628 2500 365 3993 Valori in migliaia di euro

anno Brevetti Articoli ISI

Articoli non ISI

Articoli in atti di

Convegno Libri Rapporti Risultati

progettuali

Risultati di valorizzazione

applicativa Abstract Attività

editoriali

2006 0 3 3 0 0 1 0 0 16 0

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personale equivalente tempo pienoricercatori totale

6 13

Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività Associato e incaricato di ricerca

Dottorando e specializzando Borsista Assegnista Professore

visitatore Collaboratore professionale Altro Totale

0 5 1 7 1 0 6 20 Assetto geologico di siti mediterranei ed oceanici e rischi connessi nelle aree costiere

Commessa: Creazione e distruzione della litosfera oceanica Progetto: Il sistema terra: interazioni tra terra solida, mare, acque interne, atmosfera

e biosfera Dipartimento: Terra e Ambiente Responsabile: MILIA ALFONSA

Risultati conseguiti Milia A. et al(2006)Rapid changes of the accommodation space in the Late Quaternary succession of Naples Bay, Italy. Elsevier book series Develop. in Volcanology 9. 53-68. Bellucci F. et al(2006)Structural control on the Upper Pleistocene ignimbrite eruptions in the Neapolitan area (Italy):planar volcano tectonic faults versus caldera faults. Elsevier book series Develop. in Volcanology 9. 165-182. Milia A. et al(2006)Gravitational instability of submarine volcanoes offshore Campi Flegrei (Naples Bay, Italy).Elsevier book series Develop. in Volcanology 9.69-83C. Biscarini C. et al(2006)Hydrogeological risk analysis in coastal area.IHP-UNESCO,CNR-GNDCI2907. Porfido S. et al(2006)Seismically induced ground effects of the 1805, 1930 and 1980 earthquakes in the S.Apennines, Italy.Boll.Soc.Geol.It. Guerrieri L. et al(2006)The Inqua intensity scale.APAT. Guerrieri L. et al(2006)Earthquake environmental effects (EEE) and intensity assessment:the INQUA scale project. Boll.Soc.Geol.It. Violante C. et al(2006)Seafloor base maps, geological features and volcanic hazard assessment:examples from the Bay of Naples,Campania, Southern Italy.5 Eu.Cong.Reg.Geol.Cartography, Barcelona,E. Prodotti della ricerca (2006)

Principali collaborazioni INQUA, APAT, Università la Sapienza, Università dell'Insubria, Centro di Cultura e Storia Amalfitana, Università Parthenope, Università del Sannio, Università del Molise, Accademia delle Scienze, Russia, Università di Napoli Federico II, Università di Camerino

Risorse umane e finanziarie

Anno risorse finanziarie

totali allocate di cui risorse

da terzi costi

figurativi valore

effettivo A B C D = A + C

2006 732 11 24 756 Valori in migliaia di euro

anno Brevetti Articoli ISI

Articoli non ISI

Articoli in atti di

Convegno Libri Rapporti Risultati

progettuali

Risultati di valorizzazione

applicativa Abstract Attività

editoriali

2006 0 0 0 0 3 0 0 0 10 0

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personale equivalente tempo pienoricercatori totale

8 9

Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività Associato e incaricato di ricerca

Dottorando e specializzando Borsista Assegnista Professore

visitatore Collaboratore professionale Altro Totale

0 0 0 0 0 0 0 0 Modelli numerici per lo studio degli ecosistemi marini planctonici pelagici e costieri

Commessa: Circolazione e produttività del mare Progetto: Il sistema terra: interazioni tra terra solida, mare, acque interne, atmosfera

e biosfera Dipartimento: Terra e Ambiente Responsabile: PERILLI ANGELO

Risultati conseguiti L'utilizzo della tecnica di ottima interpolazione (VIFOP) ha consentito di ridurre sensibilmente gli effetti della fase di spin-up durante l'inizializzazione del modello, riducendo sensibilmente il rumore che inficiava gran parte della previsione. Dal settembre 2006 i sistemi di previsione numerica sono operativi su scala giornaliera mediante una serie di procedure automatizzate che consentono di emettere su web, www.imc-it.org, i risultati della previsione. É stata sviluppata un'interfaccia grafica per la visualizzazione on-line dei risultati della previsione mediante una serie di mappe bidimensionali per ogni giorno di previsione e a predeterminate profondità. Diversi esperimenti di trasporto di inquinanti in aree costiere (Golfo di Oristano) sono stati eseguiti attraverso l'uso di modelli numerici ad alta risoluzione spaziale, al momento non accoppiati al modello di circolazione regionale. Sono stati analizzati i dati delle campagne oceanografiche (idrologici e biologici) e confrontati con i risultati delle simulazioni numeriche. Prodotti della ricerca (2006)

Principali collaborazioni Gli utenti generici hanno specificato, tramite contatti informali, il tipo di mappe idoneo alla diffusione. Sono dunque state indicate le variabili di rilievo e i livelli di profondità. La scelta dei livelli e' particolarmente importante per l'individuazione di particolari processi fisici. Nella regione del Canale di Sicilia questi sono stati individuati nella i) diffusione di acqua atlantica; ii) diffusione di acqua levantina; iii) dinamica delle acque profonde. Utenti generici: INGV (I); ENEA (I); HCMR (G); CLS (F); IFM-Kiel (D); CNRS (F); UAT (G); IFREMER (F); CSIC (E) Gli utenti specifici hanno esposto le loro esigenze di modellistica trovando quindi la soluzione piu' adatta per ciascuno di essi. Il focus principale e' stato la scelta del sottodominio tridimensionale su cui fornire i dati per passare alla selezione delle variabili, alla scelta della cadenza e del tipo temporale (medie o snapshot) e infine alla scelta del formato di scambio. Utenti specifici: IOI-MOC, University of Malta Ci sono stati contatti con utenti non scientifici interessati ai risultati della previsione per attivita' sportive di vario genere (vela, ecc.).

anno Brevetti Articoli ISI

Articoli non ISI

Articoli in atti di

Convegno Libri Rapporti Risultati

progettuali

Risultati di valorizzazione

applicativa Abstract Attività

editoriali

2006 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

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Risorse umane e finanziarie

Anno risorse finanziarie

totali allocate di cui risorse

da terzi costi

figurativi valore

effettivo A B C D = A + C

2006 285 71 7 293 Valori in migliaia di euro

personale equivalente tempo pieno

ricercatori totale2 2

Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività Associato e incaricato di ricerca

Dottorando e specializzando Borsista Assegnista Professore

visitatore Collaboratore professionale Altro Totale

0 0 0 0 0 0 0 0 Stratigrafia dei margini continentali in Italia meridionale con particolare riferimento al Quaternario

Commessa: Margini continentali Progetto: Il sistema terra: interazioni tra terra solida, mare, acque interne, atmosfera

e biosfera Dipartimento: Terra e Ambiente Responsabile: BUDILLON FRANCESCA

Risultati conseguiti Parte dei risultati delle attività del modulo è stata presentata in alcuni convegni nazionali (2) ed internazionali (3), in un lavoro pubblicato: (BUDILLON F., et al 2006-Sediment transport and deposition during extreme sea storm events at the Salerno Bay (Tyrrhenian Sea): comparison of field data with numerical model results,Nat. Hazards Earth Syst. Sci., 6, 839–852) e in due sottoposti a referaggio. I risultati possono essere riassunti in 3 principali linee di ricerca: successioni espanse oloceniche: geocronologia degli eventi registrati nel record del margine campano, tramite analisi di dettaglio di carotaggi e correlazioni a scala locale e regionale: eventi vulcanici, tempestiti, collassi gravitativi di barre di tempesta (ultimi 2000 anni); evoluzione del margine attraverso studio dei collassi gravitativi: individuazione di una nicchia complessa sulla scarpata campana mai segnalata prima e studi morfologici e stratigrafici di dettaglio; Baia di Augusta, è stata stabilità una "sincronia" tra tanatocenosi nei sedimenti marini e antropizzazione dell'area e valutata l'inefficacia in questo contesto delle datazioni 14C su organismi marini. Prodotti della ricerca (2006)

Principali collaborazioni ISMAR, Commessa Margini Continentali; Dipartimento di Ingegneria ambientale Seconda Università di Napoli, SUN; Dipartimento di Scienze Ambientali Seconda Università di Napoli; Dipartimento Di Scienze della Terra "Federico II" , Univ. Napoli; Dipartimento di Scienze per l'Ambiente, Università Parthenope, Napoli; California, S. Cruz, California, USA Columbia Univ., New York, USA; Ciesm, The mediterranean Science Commission, Monaco;

anno Brevetti Articoli ISI

Articoli non ISI

Articoli in atti di

Convegno Libri Rapporti Risultati

progettuali

Risultati di valorizzazione

applicativa Abstract Attività

editoriali

2006 0 3 0 0 0 0 0 0 8 0

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North Carolina State University, USA; Centro Interdipartimentale di Servizi di Archeologia, Università degli Studi di Napoli Orientale

Risorse umane e finanziarie

Anno risorse finanziarie

totali allocate di cui risorse

da terzi costi

figurativi valore

effettivo A B C D = A + C

2006 215 87 4 219 Valori in migliaia di euro

personale equivalente tempo pieno

ricercatori totale1 2

Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività Associato e incaricato di ricerca

Dottorando e specializzando Borsista Assegnista Professore

visitatore Collaboratore professionale Altro Totale

0 4 2 5 1 0 3 15 Sedimenti del Mediterraneo centrale ed evoluzione paleoclimatica recente (inferiore a 50 Ka)

Commessa: Cambiamenti climatici: paleoclimatologia Progetto: Cambiamenti globali Dipartimento: Terra e Ambiente Responsabile: IORIO MARINA

Risultati conseguiti I risultati del 2006 sono stati presentati in 5 comunicazioni ed abstract a congressi internazionali e 1 nazionali . Pubblicazioni internazionali 3, Pubblicazioni sottomesse internazionali ed accettate 1. Inoltre tra più di 2000 interventi orali presentati all' Annual Meeting della Geological Society of America (Filadelfia 22-25 ottobre 2006), 78 sono stati scelti, registrati e pubblicati sul sito GSA. Tra questi anche un nostro intervento, unico come italiano, è stato registrato ed è ascoltabile all' indirizzo http://gsa.confex.com/gsa/2006AM/finalprogram/. Numero 76. BUON ASCOLTO! I principali risultati scientifici conseguiti nell' ambito del modulo consistono: analisi di alta risoluzione sedimentologiche, petrofisiche, isotopiche e micropaleontologiche in sedimenti marini del Tirreno Orientale hanno individuato i principali ecobioeventi degli ultimi 10.000 anni con riconoscimento di periodicità di circa 800 anni in alcuni proxy climatici. Inoltre è stato riconosciuto l' intervallo corrispondente al sapropel S1_equivalente nei depositi di piattaforma continentale. Le analisi di alta risoluzione paleomagnetiche e petrofisiche hanno permesso di registrare le variazioni paleosecolari del campo magnetico terrestre negli ultimi 25 ky estendendo così il record Holocenico dei 12 ky gia esistente costituendo un "Framework" cronologico continuo di supporto per i dati paleontologici ed isotopici. Una probabile escursione a 20 ky è stata trovata nel Tirreno orientale comparabile in caso di conferma con la Halina Pali excursion riscontrata alle Hawaii. L' analisi di dettaglio di sedimenti continentali recenti (Travertini di Tivoli) ha consentito di interpretare una regolare organizzazione verticale delle litofacies e di interpretarne il significato in termini sia di idrodinamica che clima. Sono stati infatti riconosciuti dei trend regolari che vanno dalla scala millimetrica a quella decametrica (organizzazione gerarchica) e che suggeriscono climi da più a meno umidi e regimi da maggiore a minore idrodinamica. I risultati preliminari suggeriscono la natura climatica del segnale anche se ulteriori indagini necessitano per meglio comprendere l'entità delle forzanti registrate nelle sequenze ritmiche.

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Prodotti della ricerca (2006)

Principali collaborazioni Oltre al personale esterno partecipano: Budillon Francesca, Sedimentologia /Sismo-stratigrafia, IAMC, Napoli Coe Rob, Paleomagnetismo, Univ. California, S. Cruz, California, USA D'Argenio Bruno, Cronostratigrafia/sedimentologia Univ. Napoli Federico II/IAMC Napoli Dinares-Turell Jouma, Paleomagnetismo, INGV, Roma Ferraro Luciana, Foraminiferi, IAMC, Napoli, Liddicoat Joe, Paleomagnetismo, Columbia Univ., New York, USA Lubritto Carmine, isotopi del carbonio, II Univ. di Napoli, SUN, Caserta Macri Patrizia, Paleomagnetismo,INGV, Roma Sagnotti Leonardo, Paleomagnetismo,INGV, Roma Sprovieri Mario Geoch.isotopica, IAMC Napoli, Emanuela Petruccione Sismostratigrafia/sedimentologia Univ. Napoli Federico II, Dott. Alejandro Tassone,Consejo Nacional de Investigaciones Científicas y Técnicas Buenos Aires – Argentina

Risorse umane e finanziarie

Anno risorse finanziarie

totali allocate di cui risorse

da terzi costi

figurativi valore

effettivo A B C D = A + C

2006 149 54 3 151 Valori in migliaia di euro

personale equivalente tempo pieno

ricercatori totale1 1

Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività Associato e incaricato di ricerca

Dottorando e specializzando Borsista Assegnista Professore

visitatore Collaboratore professionale Altro Totale

1 0 0 3 1 0 0 5 Ruolo dei microorganismi nei cicli biogeochimici dell'oceano antartico e processi di ossidazione in ambienti polari

Commessa: Processi evolutivi in ambienti estremi - polari Progetto: Cambiamenti globali Dipartimento: Terra e Ambiente Responsabile: LA FERLA ROSABRUNA

Risultati conseguiti Al fine di fornire una mappatura dei processi microbici negli strati epi- meso- e bati-pelagici del Mare di Ross ed una preliminare caratterizzazione biogeochimica sono stati elaborati i dati ottenuti nella percedente campagna ABIOCLEAR. I risultati ottenuti da misure di biomassa (totale e frazionata), morfometria picoplanctonica, attività respiratoria della comunità microbica e produzione batterica hanno consentito l'analisi della variabilità delle biomasse e dei processi microbici in relazione alle differenti caratteristiche trofiche delle aree studiate. Attualmente sono stati sottomessi alla rivista scientifica Journal Marine Systems ed ancora in fase di referaggio, tre lavori presentati al 3rd International Conference on the Oceanography of the Ross Sea, Antarctica, nell'ottobre 2005. Si è inoltre provveduto a fornire metadati pregressi per la banca dati nell'ambito della linea 9 del progetto VECTOR.

anno Brevetti Articoli ISI

Articoli non ISI

Articoli in atti di

Convegno Libri Rapporti Risultati

progettuali

Risultati di valorizzazione

applicativa Abstract Attività

editoriali

2006 0 2 0 0 0 0 0 0 6 0

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A seguito del recupero della strumentazione immersa in Artico (Isole Svalbard) l'anno precedente è stato definito l'effetto dell'interferenza del biofilm marino sulla corrosione dell'acciaio inox Avesta-Polarit duplex 2205 in acque Artiche. Prodotti della ricerca (2006)

Principali collaborazioni ISMAR-CNR (Bologna, Trieste, LaSpezia, Genova), ENEA, SZN

Risorse umane e finanziarie

Anno risorse finanziarie

totali allocate di cui risorse

da terzi costi

figurativi valore

effettivo A B C D = A + C

2006 191 0 7 198 Valori in migliaia di euro

personale equivalente tempo pieno

ricercatori totale1 2

Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività Associato e incaricato di ricerca

Dottorando e specializzando Borsista Assegnista Professore

visitatore Collaboratore professionale Altro Totale

0 0 0 0 0 0 0 0 Influenza delle deposizioni atmosferiche sul ciclo biogeochimico di IPA e metalli tossici (Hg) in ecosistemi marini

Commessa: Dinamica degli scambi di microinquinanti all'interfaccia biosfera-atmosfera-oceano

Progetto: Cambiamenti globali Dipartimento: Terra e Ambiente Responsabile: CARDELLICCHIO NICOLA

Risultati conseguiti - Pubblicazioni - Comunicazioni a Congressi - Rapporti tecnici e relazioni - Mappe di contaminazione Prodotti della ricerca (2006)

anno Brevetti Articoli ISI

Articoli non ISI

Articoli in atti di

Convegno Libri Rapporti Risultati

progettuali

Risultati di valorizzazione

applicativa Abstract Attività

editoriali

2006 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

anno Brevetti Articoli ISI

Articoli non ISI

Articoli in atti di

Convegno Libri Rapporti Risultati

progettuali

Risultati di valorizzazione

applicativa Abstract Attività

editoriali

2006 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0

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Principali collaborazioni Nel corso del progetto sono state avviate collaborazioni con: - CESI RICERCA, Milano - Università di Torino, Dipartimento di Chimica - Università La Sapienza - Roma, Dipartimento di Chimica - Università di Lecce, Diaprtimento di Scienza dei Materiali

Risorse umane e finanziarie

Anno risorse finanziarie

totali allocate di cui risorse

da terzi costi

figurativi valore

effettivo A B C D = A + C

2006 - - - - Valori in migliaia di euro

personale equivalente tempo pieno

ricercatori totale0 0

Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività Associato e incaricato di ricerca

Dottorando e specializzando Borsista Assegnista Professore

visitatore Collaboratore professionale Altro Totale

0 1 0 1 0 0 0 2 Particellato sospeso e microorganismi nei processi biogeochimici

Commessa: Variazioni nella composizione biogeochimica del mare Progetto: Cambiamenti globali Dipartimento: Terra e Ambiente Responsabile: GIULIANO LAURA

Risultati conseguiti A1) Mappatura di biomassa e attività microbiche enzimatiche, respiratoria e di produzione batterica nella colonna d'acqua; contributo alle conoscenze del biota profondo; contributo alla conoscenza del bilancio del C e nella variabilità dei sink e source di CO2 nel mediterraneo; biogeografia della azoto-fissazione zolfo-riduzione, produzione di metano, ad opera dei microrganismi in relazione alla profondità ed alla salinità; identificazione dei microrganismi che svolgono un ruolo chiave nei cicli biogeochimici; identificazione dei geni chiave, indicatori di attività funzionali relative al ciclo dell'azoto, del carbonio e dello zolfo. A2) Determinazione degli effetti di inquinanti inorganici ed organici sulle comunità picoplanctoniche; definizione della struttura e funzionamento della catena alimentare microbica in ambienti soggetti ad inquinamento chimico; individuazione di microrganismi "bioindicatori" di uno stress ambientale. A3) Correlazioni tra le variabili esaminate e definizione dei loro trend evolutivi; realizzazione di uno specifico data base per la loro gestione in collaborazione con l'Università di Genova. Pubblicazioni scientifiche, partecipazione a congressi Prodotti della ricerca (2006)

anno Brevetti Articoli ISI

Articoli non ISI

Articoli in atti di

Convegno Libri Rapporti Risultati

progettuali

Risultati di valorizzazione

applicativa Abstract Attività

editoriali

2006 0 1 2 0 0 0 0 0 0 0

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Principali collaborazioni -Dipartimento Scienze del Mare, Università Politecnica delle Marche, Ancona -Dipartimento di Scienze e Tecnologie Biologiche, Università di Lecce -Dipartimento di Chimica Università di BARI -Università di Genova DIST -Dipartimento Scienza del Mare Università di Ancona -CNRS / Université de la Méditerranée Centre d'Océanologie de Marseille -Division of Microbiology, GBF-National Research Center for Biotechnology, Braunschweig, Germany -Department of Biological Sciences Essex University -Environmental Sciences Division, Oak Ridge National Laboratory (USA) -Stazione Zoologica di Napoli -CNR-ISMAR (Istituto Scienze del Mare) -Bologna, Trieste, Venezia -CNR- IBF (Istituto di Biofisica) Pisa -CONISMA -INGV (Istituto Nazionale Geologia e Vulcanologia)-Bologna -OGS Trieste

Risorse umane e finanziarie

Anno risorse finanziarie

totali allocate di cui risorse

da terzi costi

figurativi valore

effettivo A B C D = A + C

2006 223 0 8 230 Valori in migliaia di euro

personale equivalente tempo pieno

ricercatori totale1 3

Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività Associato e incaricato di ricerca

Dottorando e specializzando Borsista Assegnista Professore

visitatore Collaboratore professionale Altro Totale

0 0 0 0 0 0 0 0 Approcci integrati al monitoraggio costiero

Commessa: Qualità del Mare e delle acque costiere Progetto: Qualità dei sistemi ambientali Dipartimento: Terra e Ambiente Responsabile: CRISAFI ERMANNO

Risultati conseguiti Sono state messi a punto sistemi idonei di raccolta campioni d'acqua per la determinazione di solidi sospesi e qualità microbiologica dei siti e sediemento superficiale per analisi granulometriche; aggiornamento dati sulla distribuzione degli enterococci nell'area costiera siciliana ed in ambienti di transizione, allestimento di una collezione di ceppi di enterococci destinati ad uno studio tassonomico-epidemiologico. Le aree esaminate sono state inoltre caratterizzate tracciando i profili CTD utilizzando una sonda subacquea per l'acquiasizione dei parametri oceanografici di base. La raccolta dati così finalizzata ha consentito di produrre prodotti sulla qualità ambientale utilizzabili dai gestori delle politiche ambientali. I risultati ottenuti dai test vaccinali, hanno permesso di studiare la risposta anticorpale alle proteine vaccinali di Photobacterium e i parametri fisiologici indicatori di stress negli animali stabulati.

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Prodotti della ricerca (2006)

Principali collaborazioni DBAEM Uni Messina, CISAC Palermo, Comune e Provincia Regionale Messina, Assessorato cooperazione Regione Sicilia, Giano Ambiente, Progetto Impresa Siracusa, Enitecnologie, Syndial Priolo,GBF Germania,Institute of Genetics of Industrial microorganism (GIM) Mosca, ARPA Sicilia, Uni Urbino, Uni Sassari; Stazione Zoologica "A. Dohrn, OGS Trieste, Parco Scientifico e Tecnologico della Sicilia, CIESM

Risorse umane e finanziarie

Anno risorse finanziarie

totali allocate di cui risorse

da terzi costi

figurativi valore

effettivo A B C D = A + C

2006 2029 933 365 2394 Valori in migliaia di euro

personale equivalente tempo pieno

ricercatori totale7 10

Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività Associato e incaricato di ricerca

Dottorando e specializzando Borsista Assegnista Professore

visitatore Collaboratore professionale Altro Totale

0 3 0 1 0 0 7 11 Ecologia delle aree costiere e di transizione: Processi e funzioni

Commessa: Qualità degli ambienti lagunari e di transizione Progetto: Qualità dei sistemi ambientali Dipartimento: Terra e Ambiente Responsabile: DI BITETTO MASSIMILIANO

Risultati conseguiti Nella prima fase di attività sono stati perseguiti i seguenti risultati. E' stata riprodotta la circolazione indotta da venti, marea, e onde nell'area costiera del Golfo di Oristano e della Laguna di Cabras. Tali dati hanno permesso di attuare una zonazione dell'ambiente investigato basata su parametri idrologici in modo da poter fornire una base comparativa per i dati biologici. E' stata fatta un'analisi comparativa preliminare tra i dati relativi alle caratteristiche idrologiche e sedimentarie, e quelli relativi alla struttura dei popolamenti macrobentonici nella Laguna di Cabras e in un'area antistante del Golfo di Oristano. Sono stati analizzati i dati relativi all'abbondanza naturale degli isotopi stabili del carbonio e dell'azoto (d13C e d15N) in vari produttori primari, consumatori primari e secondari della Laguna di Santa Giusta. Nell'ambito dello studio delle relazioni preda-predatore, sono stati identificati il valori soglia ai quali si verifica una diminuzione significativa delle performance antipredatorie in varie specie di pesci. Prodotti della ricerca (2006)

anno Brevetti Articoli ISI

Articoli non ISI

Articoli in atti di

Convegno Libri Rapporti Risultati

progettuali

Risultati di valorizzazione

applicativa Abstract Attività

editoriali

2006 0 19 3 14 9 7 0 0 14 0

anno Brevetti Articoli ISI

Articoli non ISI

Articoli in atti di

Convegno Libri Rapporti Risultati

progettuali

Risultati di valorizzazione

applicativa Abstract Attività

editoriali

2006 0 2 1 0 1 0 0 0 1 0

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Principali collaborazioni Università di Tor Vergata laboratorio di Ecologia; Istituto di Scienze Marine CNR-ISMAR Venezia; Università della Tuscia Dip Decos ICRAM; Department of Animal Ecology and Ecophysiology, Radboud University Nijmegen, Olanda; National Museum of Natural History Naturalis, Leiden, Olanda; Dipartimento di Biologia Animale, Università di Palermo, Palermo; Dipartimento di Scienze Ambientali, Università di Parma, Parma; National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA), Charleston SC, USA; IMC – International Marine Centre, Località Sa Mardini, Oristano. University of Copenhagen, Danimarca; University of Bergen, Norvegia; SAMS Oban, UK; CNRS Montpellier, Francia; Università di La Rochelle, Francia; Friday Harbor Laboratories, University of Washington, USA.

Risorse umane e finanziarie

Anno risorse finanziarie

totali allocate di cui risorse

da terzi costi

figurativi valore

effettivo A B C D = A + C

2006 203 69 4 208 Valori in migliaia di euro

personale equivalente tempo pieno

ricercatori totale1 2

Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività Associato e incaricato di ricerca

Dottorando e specializzando Borsista Assegnista Professore

visitatore Collaboratore professionale Altro Totale

0 0 0 0 0 0 0 0 Studio dei processi ecologici in ambiente marino finalizzato alla osservazione ed alla gestione delle risorse viventi

Commessa: Approccio ecosistemico per un uso sostenibile delle risorse viventi in ambiente marino oligotrofico (Canale di Sicilia)

Progetto: Sostenibilità dei sistemi terrestri ed acquatici Dipartimento: Terra e Ambiente Responsabile: BADALAMENTI FABIO

Risultati conseguiti Valutazione acustica della biomassa di specie pelagiche (sardine e acciughe) sulla piattaforma continentale a sud della costa meridionale della Sicilia. Stima preliminare del tasso di sfruttamento della popolazione di acciuga (Engraulis encrasicolus). Studio dei fattori ambientali alla base della distribuzione spaziale e della condizione degli stadi larvali di acciuga. Stesura, in collaborazione con alcuni colleghi afferenti ad altri moduli della Commessa P04.001, di un rapporto sullo "stato delle risorse demersali e dei piccoli pelagici e le prospettive di pesca sostenibile nello Stretto di Sicilia". Determinazione di elementi in traccia e di elementi pesanti in acqua di mare e nei sedimenti. Prototipo elettroacustico per il controllo del comportamento di delfini durante le azioni di pesca. Inizio della implementazione di laboratori di oceanografia, acustica applicata, biogeochimica e biologia molecolare presso i locali della ex tonnara di Capo Granitola già consegnati al CNR. Sigla di un Accordo Quadro CNR-Regione Siciliana (RS) e di un Protocollo d'intesa CNR-RS-MIUR per il potenziamento del CNR in Sicilia. Protocollo d'intesa CNR-RS-MIUR-MIT e Capitaneria di porto per l'ICT.

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Prodotti della ricerca (2006)

Principali collaborazioni - MIUR, MIPAF, Ministero Infrastrutture e Trasporti, Ministero Affari Esteri, Ministero Innovazione Tecnologica, Regione Siciliana (Presidenza, Assessorato Pesca, Assessorato Industria, Assessorato Bilancio, Assessorato Formazione) per la definizione di iniziative di collaborazione strategica e per lo sviluppo di Progetti di Ricerca, Formazione, Potenziamnento e diffusione della cultura scientifica. - Università di Venezia Ca' Foscari (Dip. Scienze Ambientali), Università di Palermo (Dip. di Zoologia, Dip. di Ingegneria Ambientale, Dip. di Geochimica, Dip. di Applicazioni intedisciplinari della Fisica), Università di Vigo (Spagna), SIBM, Univ. di Joinville (Brasile) per lo sviluppo di attività di ricerca sull'ambiente marino e di tesi di dottorato. - FAO, Univ. di Malta, Malta Centre For Fisheries Sciences, INSTM di Tunisi, NMR di Tripoli, The Russian Federal Research Institute of Fisheries & Oceanography (VNIRO) di Mosca - A.N. Servetsov Institute of Ecology & Evolution, Russian Academy of Sciences (Iee-Ras) per lo studio dei fenomeni di accoppiamento fra processi fisici e biologici del mare e per lo sviluppo di nuove metodologie e strumentazioni oceanografiche.

Risorse umane e finanziarie

Anno risorse finanziarie

totali allocate di cui risorse

da terzi costi

figurativi valore

effettivo A B C D = A + C

2006 9487 5361 470 9957 Valori in migliaia di euro

personale equivalente tempo pieno

ricercatori totale28 51

Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività Associato e incaricato di ricerca

Dottorando e specializzando Borsista Assegnista Professore

visitatore Collaboratore professionale Altro Totale

0 0 0 17 0 13 11 41 Approccio integrato alla gestione sostenibile della fascia costiera

Commessa: Gestione sostenibile della fascia costiera Progetto: Sostenibilità dei sistemi terrestri ed acquatici Dipartimento: Terra e Ambiente Responsabile: CECERE ESTER

Risultati conseguiti Attività svolte L'attività di ricerca svolta nel 2006 si è sviluppata nei seguenti progetti: 1)MIUR "Individuazione di siti idonei all'acquicoltura" (SICA) 2)POR-Puglia 2000-2006 "Attività di policoltura integrata alla mitilicoltura: progetto pilota nei mari di Taranto" (POINT) 3)MIUR "Innovazione tecnologica in molluschicoltura" (INTEMOL) 4)FIRB 2001 "Indagini conoscitive per la biorimediazione del diossido di carbonio tramite macroalghe"

anno Brevetti Articoli ISI

Articoli non ISI

Articoli in atti di

Convegno Libri Rapporti Risultati

progettuali

Risultati di valorizzazione

applicativa Abstract Attività

editoriali

2006 0 7 1 0 0 6 0 0 3 0

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5)POR-Puglia 2000-2006 "Caratterizzazione biologica e biocenotica del lago salmastro di Acquatina (Frigole, Lecce) ai fini di un miglioramento nella gestione della pesca nel rispetto dell'ambiente" (CaGePRA) 6)POR-Puglia 2000-2006 "Valutazione e gestione della risorsa "mazzancolla" in aree costiere pugliesi" (GERIMA) 7)Studio degli effetti delle variazioni climatiche sull'ecologia di specie patogene emergenti negli ambienti costieri salmastri del Mar Piccolo di Taranto e dell'Area lagunare di Capo Peloro (Me) (Progetto VECTOR) 8)Contratto CESIRICERCA "Attività sperimentali per la valutazione della speciazione del mercurio in ambiente marino costiero" 9)Progetto ACTIBIOMAR (POR 2006-2009):"Estrazione di principi attivi da biomasse marine e loro potenziale utilizzazione in farmaceutica e dietetica" Risultati conseguiti 1-2-3-4:Relazioni 1-2-7-9:Repertori bibliografici 2-3-4-8:Protocolli e metodologie anche analitiche 8:Mappe di distribuzione di inquinanti 2:Prototipo di impianto pilota 2:Informazioni sull'impiego di Policheti e macroalghe quali biorimediatori 4:Fotobioreattore per la coltivazione di macroalghe in presenza di CO2 4:Informazioni sull'uso di macroalghe per la biorimediazione di CO2 2:Valutazioni economiche 2:Sito web 2:Opuscolo divulgativo 1-2-3:Seminari 7:Caratterizzazione tassonomica e variabilità spazio-temporale delle comunità planctoniche (stadi attivi) e cisti dei mari di Taranto 5-7:Distribuzione spazio-temporale e caratterizzazione della biodiversità del fitoplancton, del picoplancton e dei cianobatteri, incluse le specie potenzialmente tossiche 7:Liste di batteri eterotrofi,vibrioni coltivabili e classici indicatori di contaminazione fecale in aree per la molluschicoltura 7:Andamento stagionale delle variabili chimico-fisiche nella colonna d'acqua. Composizione biochimica del particellato sospeso 7:Processi chimico-fisici all'interfaccia acqua-sedimento 2-8:Tesi di Laurea/Dottorato 1-2-3-4-5-6-7:Pubblicazioni 1-2-3-4-5-6-7:Partecipazioni a congressi Prodotti della ricerca (2006)

Principali collaborazioni -Dipartimento di Scienze e Tecnologie Biologiche e Ambientali,Università di Lecce -Il Vivaio Tarantino S.c. a r.l. -Dipartimento di Biologia e Patologia Vegetale, Università di Bari -Dipartimento di Chimica, Università di Bari -Istituto di Veterinaria, Università di Bari -Conarma, Università di Lecce -Stazione Zoologica di Napoli -Università di Potsdam, Germania -Istituto per lo Studio degli Ecosistemi-CNR, Pallanza

anno Brevetti Articoli ISI

Articoli non ISI

Articoli in atti di

Convegno Libri Rapporti Risultati

progettuali

Risultati di valorizzazione

applicativa Abstract Attività

editoriali

2006 0 22 2 0 2 6 3 5 24 0

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-Istituto per lo Studio degli Ecosistemi-CNR, Firenze -Centro Interdipartimentale di Biologia Marina, Livorno -ICRAM, Roma -Dipartimento di Scienze del Mare, Università di Ancona -Dipartimento di Chimica, Università di Roma "la Sapienza" -Dipartimento di Chimica, Università di Torino -Dipartimento di Scienze dei Materiali, Università di Lecce -Dipartimento di Scienze Chimiche e dei Biosistemi, Università di Siena -Dipartimento Biologia Animale, Università di Palermo

Risorse umane e finanziarie

Anno risorse finanziarie

totali allocate di cui risorse

da terzi costi

figurativi valore

effettivo A B C D = A + C

2006 928 460 343 1271 Valori in migliaia di euro

personale equivalente tempo pieno

ricercatori totale2 3

Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività Associato e incaricato di ricerca

Dottorando e specializzando Borsista Assegnista Professore

visitatore Collaboratore professionale Altro Totale

0 0 0 2 0 1 5 8 Valutazione degli apporti di piena eccezionali sulla piattaforma continentale della Campania meridionale e della Calabria

Commessa: Piene e inondazioni Progetto: Rischi naturali ed antropici del territorio Dipartimento: Terra e Ambiente Responsabile: BUDILLON FRANCESCA

Risultati conseguiti Prodotti della ricerca (2006)

Principali collaborazioni

Risorse umane e finanziarie

Anno risorse finanziarie

totali allocate di cui risorse

da terzi costi

figurativi valore

effettivo A B C D = A + C

2006 3 3 0 3 Valori in migliaia di euro

personale equivalente tempo pieno

anno Brevetti Articoli ISI

Articoli non ISI

Articoli in atti di

Convegno Libri Rapporti Risultati

progettuali

Risultati di valorizzazione

applicativa Abstract Attività

editoriali

2006 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

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ricercatori totale0 0

Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività Associato e incaricato di ricerca

Dottorando e specializzando Borsista Assegnista Professore

visitatore Collaboratore professionale Altro Totale

0 0 0 0 0 0 0 0 Fenomeni di instabilità delle scarpate sottomarine dell'Italia meridionale

Commessa: Rischi ed eventi geologici sottomarini e costieri Progetto: Rischi naturali ed antropici del territorio Dipartimento: Terra e Ambiente Responsabile: AIELLO GEMMA

Risultati conseguiti Prodotti della ricerca (2006)

Principali collaborazioni

Risorse umane e finanziarie

Anno risorse finanziarie

totali allocate di cui risorse

da terzi costi

figurativi valore

effettivo A B C D = A + C

2006 21 21 0 21 Valori in migliaia di euro

personale equivalente tempo pieno

ricercatori totale0 0

Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività Associato e incaricato di ricerca

Dottorando e specializzando Borsista Assegnista Professore

visitatore Collaboratore professionale Altro Totale

0 0 0 0 0 0 0 0 Sviluppo di sistemi integrati per l'acquisizione, l'analisi e la gestione delle informazioni.

Commessa: Analisi dei processi nella colonna d'acqua, nel fondo/sottofondo e metodologie innovative

Progetto: Osservazione della Terra Dipartimento: Terra e Ambiente Responsabile: DI BITETTO MASSIMILIANO

anno Brevetti Articoli ISI

Articoli non ISI

Articoli in atti di

Convegno Libri Rapporti Risultati

progettuali

Risultati di valorizzazione

applicativa Abstract Attività

editoriali

2006 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

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Risultati conseguiti E' stata realizzata l'osservazione dello stato del mare, sia in ambiente costiero che di mare aperto, e sviluppati di sistemi integrati per l'acquisizione, l'analisi e la gestione delle informazioni. Nello specifico sono state: -organizzate dal gruppo di ricerca (3) e partecipato (4) campagne oceanografiche di mare aperto a scala di bacino con misure in contemporanea dei diversi di parametri di tipo ecologico. In tale campagne sono state monitorate le acque dell'intero Mediterraneo, da Est ad Ovest. -effettuate manutenzioni di catene correntometriche e test di strumentazione innovativa. -implementati modelli numerici di circolazione -creati algoritmi specifici per l'analisi dei dati in situ e da misure in laboratorio; -realizzate 2 campagne con N/O Thetis in ambiente costiero per il monitoraggio morfo-batimetrico dei fondali marini -effettuate analisi delle facies sedimentarie marino-costiere -messa a punto di tecniche specifiche per l'energetica dei pesci. -completato il vettore (catamarano) dotato di tecnologia x acquisizione di dati morfobatimetrici. -realizzato un archivio dati. Prodotti della ricerca (2006)

Principali collaborazioni - ISMAR-CNR La Spezia (misure chimico-fisiche e bilogiche della colonna d'acqua) - ISMAR-CNR Venezia (modellistica numerica di circolazione e di qualità delle acque) - IAMC-CNR Taranto (validazione di modelli numerici di qualità delle acque) - ISSIA-CNR Genova (strumentazione oceanografica) - Stazione Zoologica Antohn Dohrn Napoli (oceanografia biologica) - IMC Internation Marine Centre (logistica, misure in situ, strumentazione oceanografica, laboratorio di sedimentologia) - AMP del Sinis (logistica e servizi locali) - CNR-IBF Pisa (misure di DOC Dissolved Organic Carbon) - ENEA La Spezia (misure chimiche e biologiche) - Università della Tuscia (misure multidisciplinari e test di strumentazione innovativa) - Università di Firenze (misure chimiche e biologiche) - PMI-AQS Mare (strumentazione innovativa). - Imperial College di Londra (UK) (utilizzo del VEW per la codifica e l'integrazione di modelli numerici ecologici) - Università di Copenhagen (strumentazione respirometria) -Università di La Rochelle (strumentazione telemetria)

Risorse umane e finanziarie

Anno risorse finanziarie

totali allocate di cui risorse

da terzi costi

figurativi valore

effettivo A B C D = A + C

2006 1711 1092 349 2060 Valori in migliaia di euro

personale equivalente tempo pieno

ricercatori totale3 5

anno Brevetti Articoli ISI

Articoli non ISI

Articoli in atti di

Convegno Libri Rapporti Risultati

progettuali

Risultati di valorizzazione

applicativa Abstract Attività

editoriali

2006 0 7 0 2 0 0 0 0 0 0

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Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività Associato e incaricato di ricerca

Dottorando e specializzando Borsista Assegnista Professore

visitatore Collaboratore professionale Altro Totale

0 0 0 0 0 0 0 0 Processi integrati per il risanamento di sedimenti marini

Commessa: Risanamento di siti inquinati Progetto: Controllo dell'inquinamento e recupero ambientale Dipartimento: Terra e Ambiente Responsabile: SPROVIERI MARIO

Risultati conseguiti 1.Caratterizzazione ambientale di siti inquinati in lagune del Vietnam orientale,Messicoe Turchia, soprattutto legata alla distribuzione di microinquinanti organici (IPA e Pesticidi) 2.Definizione del processo di caratterizzazione ambientale del Porto di Napoli (IPA, PCB, Pesticidi, Idrocarburi, Metalli pesanti) 3.Messa a punto di tecniche di decontaminazione (soil washing, geossidazione, photoremediation) per sedimenti caratterizzati da composizione chimica e granulomterica differente prelevati in aree fortemente antropizzate (Porto di Napoli, Area industriale di Bagnoli). 4.Pubblicazione di 6 articoli su riviste internazionali riguardanti i risultati ottenuti. Prodotti della ricerca (2006)

Principali collaborazioni ISMAR-CNR (Bologna) IDPA-CNR (Venezia) Università "Federico II", Napoli UNAM (Mazatlan, Messico) Institut de Ciències del Mar de Barcelona, Barcelona, Spain Università "Carlo Bo", Urbino Stazione Zoologica "Anton Dohrn", Napoli Università Parthenope, Napoli Osservatorio Vesuviano, Napoli INGV, Roma

Risorse umane e finanziarie

Anno risorse finanziarie

totali allocate di cui risorse

da terzi costi

figurativi valore

effettivo A B C D = A + C

2006 27 8 0 27 Valori in migliaia di euro

personale equivalente tempo pieno

ricercatori totale0 0

anno Brevetti Articoli ISI

Articoli non ISI

Articoli inatti di

Convegno Libri Rapporti Risultati

progettuali

Risultati di valorizzazione

applicativa Abstract Attività

editoriali

2006 0 4 0 0 0 0 0 0 0 0

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Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività Associato e incaricato di ricerca

Dottorando e specializzando Borsista Assegnista Professore

visitatore Collaboratore professionale Altro Totale

0 0 0 0 0 0 0 0 Attività RSTL Ecologia Virtuale

Responsabile: PERILLI ANGELO Risultati conseguiti Prodotti della ricerca (2006)

Principali collaborazioni

Risorse umane e finanziarie

Anno risorse finanziarie

totali allocate di cui risorse

da terzi costi

figurativi valore

effettivo A B C D = A + C

2006 0 0 0 0 Valori in migliaia di euro

personale equivalente tempo pieno

ricercatori totale0 0

Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività Associato e incaricato di ricerca

Dottorando e specializzando Borsista Assegnista Professore

visitatore Collaboratore professionale Altro Totale

0 0 0 0 0 0 0 0 Principali risorse strumentali utilizzate Diversità delle risposte antipredatorie nei pesci

Responsabile: DOMENICI PAOLO Risultati conseguiti

anno Brevetti Articoli ISI

Articoli non ISI

Articoli in atti di

Convegno Libri Rapporti Risultati

progettuali

Risultati di valorizzazione

applicativa Abstract Attività

editoriali

2006 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

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Prodotti della ricerca (2006)

Principali collaborazioni

Risorse umane e finanziarie

Anno risorse finanziarie

totali allocate di cui risorse

da terzi costi

figurativi valore

effettivo A B C D = A + C

2006 0 0 0 0 Valori in migliaia di euro

personale equivalente tempo pieno

ricercatori totale0 0

Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività Associato e incaricato di ricerca

Dottorando e specializzando Borsista Assegnista Professore

visitatore Collaboratore professionale Altro Totale

0 0 0 0 0 0 0 0 Principali risorse strumentali utilizzate Elenco pubblicazioni dell’Istituto

Articoli ISI

1 MARMO R., AMODIO S. - A Neural Network for classification of chambers arrangement in foraminifera - LECTURE NOTES IN ARTIFICIAL INTELLIGENCE, Vol. 2955, Pagg. 271-278

2 FAIMALI M., GARAVENTA F., CHELOSSI E., PIAZZA V., SARACINO O.D., RUBINO F., MARIOTTINI G.L., PANE L. - A new photodegradable molecule as a low impact ballast water biocide: efficacy screening on marine organisms from different trophic levels - MARINE BIOLOGY, Vol. 149, Pagg. 7-16

3 BIANDOLINO F., PRATO E., - A preliminary investigation of lipids and fatty acids composition of Gammarus aequicauda (Crustacea: Amphipoda) and its main food source. - JOURNAL OF THE MARINE BIOLOGICAL ASSOCIATION OF THE UNITED KINGDOM, Vol. 86, Pagg. 345-348

4 STABILI L., MERCURIO M., LICCIANO M., LONGO C., CAVALLO R. A., GIANGRANDE A., CORRIERO G. - Accumulo microbiologico in Spongia officinalis var. adriatica (Schmidt) (Porifera, Demospongiae). - BIOLOGIA MARINA MEDITERRANEA, Vol. 13(2), Pagg. 146-147

5 Jovane L. (1), Florindo F. (1), Sprovieri M. (2), Pälike H. (3) - Astronomic calibration of the late Eocene/early Oligocene Massignano section (central Italy) - GEOCHEMISTRY GEOPHYSICS GEOSYSTEMS, Vol. 7, Pagg. -

6 Sprovieri R. (1), Sprovieri M. (2), Caruso A. (3), Pelosi N. (2), Bonomo S. (1), Ferraro L. (2) - Astronomic forcing on the planktonic foraminifera assemblage in the Piacenzian Punta Piccola section (Southern Italy). - PALEOCEANOGRAPHY, Vol. 21, Pagg. -

7 SARACINO O.D., RUBINO F. - Ballast water monitoring in cargo vessels in Taranto Harbour (Ionian Sea) - BIOLOGIA MARINA MEDITERRANEA, Vol. 13, Pagg. 1052-1054

anno Brevetti Articoli ISI

Articoli non ISI

Articoli in atti di

Convegno Libri Rapporti Risultati

progettuali

Risultati di valorizzazione

applicativa Abstract Attività

editoriali

2006 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

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8 Ferraro L. (1), Sprovieri M. (1), Alberico I. (2), Lirer F. (1), Prevedello L. (1), Marsella E. (1) - Benthic foraminifera and heavy metals distribution: A case study from the Naples Harbour (Tyrrhenian Sea, Southern Italy). - ENVIRONMENTAL POLLUTION, Vol. 142, Pagg. 274-287

9 Cavallo R.A., Acquaviva M.I., Narracci M. - Biodiversità di vibrioni in acqua e sedimento prelevati nel mar Piccolo di Taranto - BIOLOGIA MARINA MEDITERRANEA, Vol. 13(2), Pagg. 66-67

10 Alabiso G., Giacomini M., Milillo M., Ricci. P. - Chemical-physical conditions in the Taranto sea system from 2002 to 2004 - BIOLOGIA MARINA MEDITERRANEA, Vol. 13(1), Pagg. 1055-1058

11 CAROPPO C., DECEMBRINI F. - Comunità fitoplanctoniche nell’area Stretto di Messina: distribuzione e biodiversità. - BIOLOGIA MARINA MEDITERRANEA, Vol. 13, Pagg. 110-111

12 CARUSO G., CAROPPO C., AZZARO F., RAFFA F., DECEMBRINI F. - Comunità microbica nello Stretto di Messina: distribuzione e diversità funzionale. - BIOLOGIA MARINA MEDITERRANEA, Vol. 13, Pagg. 112-113

13 Sfriso A., Cecere E., Petrocelli A., Lenzi M. - Confronto della flora marina presente in alcuni ambienti di transizione italiani - BIOLOGIA MARINA MEDITERRANEA, Vol. 13(2), Pagg. 214-215

14 G. ZAPPALA', F. Reseghetti, G.M.R. Manzella - Design of an automatic multiple launcher for expendable probes - OCEAN SCIENCE, Vol. 3, Pagg. 997-1009

15 WILLIS T. J., BADALAMENTI F. & MILAZZO M. - Diel variability in counts of reef fishes and its implications for monitoring. - JOURNAL OF EXPERIMENTAL MARINE BIOLOGY AND ECOLOGY, Vol. 331, Pagg. 108-120

16 CASTRIOTA L., FINOIA M.G., CAMPAGNUOLO S., PIPITONE C. & ANDALORO F. - Diet of juvenile Pagrus pagrus (Sparidae) from sandy bottoms of the southern Tyrrhenian Sea - CYBIUM, Vol. 30, Pagg. 291-295

17 Cardellicchio N., Buccolieri A., Giandomenico S., Lerario V.L. Lopez L., Pizzulli F. - Distribution and Occurence of Polycyclic Aromatic Hydrocarbons (PAHs) in Sediments from the Mar Grande and Gulf of Taranto (Ionian Sea, Southern Italy). - ANNALI DI CHIMICA, Vol. 96, Pagg. 51-64

18 BADALAMENTI F., DI CARLO G., D’ANNA G., GRISTINA M. & TOCCACELI M., - Effects of dredging activities on the growth and population dynamics of Posidonia oceanica (l.) Delile in the Mediterranean Sea: the case study of Capo Feto (SW Sicily, Italy). - HYDROBIOLOGIA, Vol. 555, Pagg. 253-261

19 Meager JJ, Domenici P , Shingles C, Utne-Palm AC - Escape responses in juvenile Atlantic cod Gadus morhua L.: the effects of turbidity and predator speed - JOURNAL OF EXPERIMENTAL BIOLOGY, Vol. 209, Pagg. 4174-4184

20 M. Mancuso, R. Avendaño-Herrera, R. Zaccone, A. E. Toranzo, B. Magariños - Evaluation of different DNA-based fingerprinting methods for typing Photobacterium damselae ssp. piscicida - BIOLOGICAL RESEARCH, Vol. 39, Pagg. 71-82

21 GIACALONE V.M., GAROFALO G., D’ANNA G., BADALAMENTI F. & PIPITONE C., - FI.S.A.R.: a data-managing and processing software for automated telemetry systems. - MARINE TECHNOLOGY SOCIETY JOURNAL, Vol. 40(1), Pagg. 47-50

22 STABILI, L., LICCIANO M., GIANGRANDE A., LONGO C., MERCURIO M., NONNIS MARZANO C., CORRIERO G. - Filtering activity of Spongia officinalis var. adriatica (Schmidt) (Porifera, Demospongiae) on bacterioplankton: implications for bioremediation of polluted seawater - WATER RESEARCH, Vol. 40, Pagg. 3083-3090

23 Caruso G., De Pasquale F., Mancuso M., Zampino D., Crisafi E. - Fluorescent antibody-viability staining and b-glucuronidase assay as rapid methods for monitoring Escherichia coli viability in coastal marine waters - JOURNAL OF IMMUNOASSAY & IMMUNOCHEMISTRY, Vol. 27, Pagg. 1-13

24 AMODIO S. - Foraminifera diversity changes and paleoenvironmental analysis. The Lower Cretaceous shallow-water carbonates of San Lorenzello, Campanian Apennines, southern Italy. - FACIES, Vol. 52, Pagg. 53-67

25 Cannas, M., Schaefer, J., Domenici, P. & Steffensen, J. F. - Gait transition and oxygen consumption in swimming striped surf perch (Embiotoca lateralis) - JOURNAL OF FISH BIOLOGY, Vol. 69, Pagg. 1612-1625

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26 Schneiker, S., Martins dos Santos, V.A.P., Bartels, D., Bekel, T., Brecht, M., Buhrmester, J., Chernikova, T.N., Denaro, R., Ferrer, M., Gertler, C., Goesmann, A., Golyshina, O.V., Kaminski, Ph., Khachane, A.N., Lang, S., Linke, B., Mchardy, A.C., Meyer, - Genome sequence of the ubiquitous hydrocarbon-degrading marine bacterium Alcanivorax borkumensis - NATURE BIOTECHNOLOGY, Vol. 24(8), Pagg. 997-1004

27 Magni P, De Falco G, Falugi C, Franzoni M, Monteverde M, Perrone E, Sgro M, Bolognesi C - Genotoxicity biomarkers and acetylcholinesterase activity in natural populations of Mytilus galloprovincialis along a pollution gradient in the Gulf of Oristano (Sardinia, western Mediterranean) - ENVIRONMENTAL POLLUTION, Vol. 142, Pagg. 65-72

28 PERRONE C., CECERE E., FURNARI G. - Growth pattern assessment in the genus Acanthophora (Rhodophyta, Ceramiales) - PHYCOLOGIA, Vol. 45, Pagg. 37-43

29 Buccolieri A., Buccolieri G., Cardellicchio N., Dell’Atti A. - Heavy metals in PM10 sampled in the urban area of Campi Salentina (Apulia, Southern Italy). - ANNALI DI CHIMICA, Vol. 96, Pagg. 147-157

30 Censi P. (1), Spoto S.E. (1), Saiano F. (2), Sprovieri M. (3), Mazzola S. (4), Nardone G. (5), Di Geronimo S.I. (1), Punturo R. (1), Ottonello D.(5) - Heavy metals in coastal water systems. A case study from trhe northwestern Gulf of Thailand - CHEMOSPHERE, Vol. 64, Pagg. 1167-1176

31 Cardellicchio N., Buccolieri A., Di Leo A., Spada L. - Heavy metals in marine sediments from the Mar Piccolo of Taranto (Ionian Sea, Southern Italy). - ANNALI DI CHIMICA, Vol. 96, Pagg. 727-741

32 BUCCOLIERI A., BUCCOLIERI G., CARDELLICCHIO N., DELL’ATTI A. DI LEO A., MACI A. - Heavy metals in marine sediments of Taranto gulf (Ionian Sea, Sorthern Italy) - MARINE CHEMISTRY, Vol. 99, Pagg. 227-235

33 CAROPPO C., STABILI L., ARESTA M., CORINALDESI C., DANOVARO R. - Impact of heavy metals and PCBs on marine picoplankton. - ENVIRONMENTAL TOXICOLOGY, Vol. 21, Pagg. 541-551

34 PRATO ERMELINDA, BIANDOLINO FRANCESCA - Lisfe history of the amphipod Corophium insidiosum ( Crustacea: Amphipoda) from Mar Piccolo (Ionian sea, Italy) - SCIENTIA MARINA, Vol. 70, Pagg. 355-362

35 Lefrancois C, Shingles A, Domenici P - Locomotor kinematics and behaviour in the escape response of European sea bass, Dicentrarchus labrax L., exposed to hypoxia - MARINE BIOLOGY, Vol. 149, Pagg. 969-977

36 La Ferla R., Azzaro M., Maimone G. - Microbial respiration and trophic regimes in the Northern Adriatic Sea (Mediterranean Sea) - ESTUARINE COASTAL AND SHELF SCIENCE, Vol. 69, Pagg. 196-204

37 Azzaro M., La Ferla R, Azzaro F. - Microbial respiration in the aphotic zone of the Ross Sea (Antarctica) - MARINE CHEMISTRY, Vol. 99, Pagg. 199-209

38 Penna A., Bertozzini E., Battochhi C., Galluzzi L., Giacobbe M.G., Vila M., Garcés E., Lugliè A., Magnani M. - Monitoring of HAB species in the Mediterranean Sea through molecular methods - JOURNAL OF PLANKTON RESEARCH, Vol. , Pagg. -

39 STABILI L., CAROPPO C., CAVALLO R.A. - Monitoring of a coastal mediterranean area: culturable bacteria, phytoplankton, environmental factors and their relationships in the Southern Adriatic Sea - ENVIRONMENTAL MONITORING AND ASSESSMENT, Vol. 121, Pagg. 303-325

40 PRATO ERMELINDA, BIANDOLINO FRANCESCA - Monocorophium insidiosum (Crustacea, Amphipoda) as a candidate test species in sediment toxicity test - BULLETIN OF ENVIRONMENTAL CONTAMINATION AND TOXICOLOGY, Vol. 77, Pagg. 1-8

41 GIACALONE V.M., D’ANNA G., PIPITONE C. & BADALAMENTI F., - Movements and residence time of spiny lobsters, Palinurus elephas released in a marine protected area: an investigation by ultrasonic telemetry. - JOURNAL OF THE MARINE BIOLOGICAL ASSOCIATION OF THE UNITED KINGDOM, Vol. 86, Pagg. 1101-1106

42 Beloqui, A., Pita, M., Polaina, J., Arturo Mart1´nez-Arias, A. M., Golyshina, O. V., Zumàrraga, M., Yakimov, M. M., Garcia-Arellano, H., Alcalde, M., Fernàndez, V. M., Kieran Elborough, K., Andreu, J. M., Antonio Ballesteros, A., Francisco J. Plou, F. J., - Novel polyphenol oxidase mined from a metagenome expression library of bovine rumen. Biochemical properties, structural analysis, and phylogenetic relationships - JOURNAL OF BIOLOGICAL CHEMISTRY, Vol. 281, Pagg. 22933-22942

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43 Cardellicchio N., Di Leo A., Giandomenico S., Santoro S. - Optimization of Microwave Digestion for Mercury Determination in Marine Biological Samples by Cold Vapour Atomic Absorption Spectrometry. - ANNALI DI CHIMICA, Vol. 96, Pagg. 159-165

44 Sprovieri M. (1), Coccioni R. (2), Lirer F. (1), Pelosi N. (1), Lozar F. (3) - Orbital tuning of a lower Cretaceous composite record (Maiolica Formation, central Italy) - PALEOCEANOGRAPHY, Vol. 21, Pagg. -

45 Petrocelli A., Cecere E. - Photosynthetic activity of the introduced seaweed Hypnea cornuta (Gigartinales, Rhodophyta) in the Mar Piccolo of Taranto: preliminary results - BIOLOGIA MARINA MEDITERRANEA, Vol. 13(1), Pagg. 745-747

46 M.M. Yakimov, Cappello, S., Crisafi, E., Tursi, A., Savini, A., Corselli, C., Scarfi, S. and Giuliano L. - Phylogenetic survey of metabolically active microbial communities associated with the deep-sea coral Lophelia pertusa from the Apulian Plateau, Central Mediterranean Sea - DEEP-SEA RESEARCH PART I-OCEANOGRAPHIC RESEARCH PAPERS, Vol. 53, Pagg. 62-75

47 CAROPPO C., TURICCHIA S., MARGHERI M.C. - Phytoplankton assemblages in coastal waters of the Northern Ionian Sea (Eastern Mediterranean), with special reference to cyanobacteria - JOURNAL OF THE MARINE BIOLOGICAL ASSOCIATION OF THE UNITED KINGDOM, Vol. 86, Pagg. 927-937

48 SARACINO O.D., RUBINO F. - Phytoplankton composition and distribution along the Albanian coast, South Adriatic Sea - NOVA HEDWIGIA, Vol. 83, Pagg. 253-266

49 PRATO E., BIANDOLINO F., SCARDICCHIO C. - Postembryonic growth, development and reproduction of Gammarus aequicauda (Martynov, 1931) in laboratory culture - ZOOLOGICAL STUDIES, Vol. 45 (4, Pagg. 503-509

50 STABILI L., LICCIANO M., GIANGRANDE A., FANELLI G., CAVALLO R. A. - Sabella spallanzanii filter-feeding on bacterial community: ecological implications and applications - MARINE ENVIRONMENTAL RESEARCH, Vol. 61, Pagg. 74-92

51 De Falco G, Baroli M, Murru E, Piergallini G, Cancemi G - Sediment analysis evidences two different depositional phenomena influencing seagrass distribution in the Gulf of Oristano (Sardinia – western Mediterranean) - JOURNAL OF COASTAL RESEARCH, Vol. 22, Pagg. 1043-1050

52 De Falco G (1), Baroli M (2), Murru E (2), Piergallini G (2), Cancemi G (3) - Sediment analysis evidences two different depositional phenomena influencing seagrass distribution in the gulf of Oristano (sardinia ¡V western Mediterranean) - JOURNAL OF COASTAL RESEARCH, Vol. 22(5), Pagg. 1043-1050

53 PRATO E., DILEO A., BIANDOLINO F., CARDELLICCHIO N. - Sediment toxicity tests using two species in sediment toxicity testing. - BULLETIN OF ENVIRONMENTAL CONTAMINATION AND TOXICOLOGY, Vol. 76, Pagg. 629-636

54 BUDILLON, F., VICINANZA, D., FERRANTE, V., IORIO M. . - Sediment transport and deposition during extreme sea storm events at the Salerno Bay (Tyrrhenian Sea): comparison of field data with numerical model results - NATURAL HAZARDS AND EARTH SYSTEM SCIENCES, Vol. 6, Pagg. 839-852

55 Calace N., Cardellicchio N., Petronio B.M., Pietrantonio M., Pietroletti M. - Sedimentary humic substances in the northern Adriatic sea (Mediterranean sea). - MARINE ENVIRONMENTAL RESEARCH, Vol. 61, Pagg. 40-58

56 Daffonchio, D., Borin, S., Brusa, T., Brusetti, L., van der Wielen, P.W.J.J., Bolhuis, H., Yakimov, M.M., D’Auria, G., Giuliano, L., Marty, D., Tamburini, C., Terry J. McGenity, T.J., Hallsworth, J.E., Sass, A.M., Timmis, K.N., Tselepides,A., de Lange, G. - Stratified prokaryote network in the oxic-anoxic transition of a deep sea halocline - NATURE, Vol. 440, Pagg. 203-207

57 Gentile, G., Giuliano, L., D’Auria, G., Smedile, F., De Domenico, M., Yakimov, M.M. - Study on bacterial communities in Antarctic marine areas by a combination of 16S rRNA and 16S rDNA gene sequencing - ENVIRONMENTAL MICROBIOLOGY, Vol. 8(12), Pagg. 2150-2161

58 Giacomini M., Alabiso G. - Temperature study in the Mar Piccolo of Taranto - BIOLOGIA MARINA MEDITERRANEA, Vol. 13(1), Pagg. 242-245

59 Paglianti, A., Domenici, P. - The effect of size on the timing of visually mediated escape behaviour in staghorn sculpin Leptocottus armatu s - JOURNAL OF FISH BIOLOGY, Vol. 68 , Pagg. 1177-1191

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60 Urs Neumeier, Patrick L. Friend, Uffe Gangelhof, Jens Lunding, Morten Lunndkvist, Alessandro Bergamasco, Carl L. Amos, Mogens R. Flindt - The influence of fish feed pellets on the stability of seabed sediment, a laboratory flume investigation - ESTUARINE COASTAL AND SHELF SCIENCE, Vol. , Pagg. -

61 Micale V., Garaffo M., Genovese L., Spedicato M.T., Muglia U. - The ontogeny of the alimentary tract during larval development in common pandora Pagellus erythrinus L. - AQUACULTURE, Vol. 251, Pagg. 354-365

62 Leonardi M., Azzaro F., Galletta M., Giacobbe M.G., Masò M., Penna A. - Time-series evolution of toxic organisms and related environmental factors in a brackish ecosystem of the Mediterranean Sea - HYDROBIOLOGIA, Vol. 555, Pagg. 299-305

63 STABILI L., GRAVILI C., PIRAINO S., BOERO F., ALIFANO P. - Vibrio harveyi associated with Aglophenia octodonta (Hydrozoa, Cnidaria) - MICROBIAL ECOLOGY, Vol. 52, Pagg. 603-608

64 Povero P., Castellano M., Ruggieri N., Monticelli L. S., Saggiomo V., Chiantore M., Guidetti M., Cattaneo-Vietti R. - Water column features and their relationship with sediments and benthic communities along the Victoria Land coast, Ross Sea, summer 2004 - ANTARCTIC SCIENCE, Vol. 18, Pagg. 603-613

Articoli non ISI

1 AIELLO GEMMA e MARSELLA ENNIO - Analisi geologico-geomorfologica della fascia marina costiera circostante il Promontorio del Cilento per studi di cartografia geologica regionale - Bollettino della Società Geologica Italiana, Vol. xxx, Pagg. x-y

2 MARICCHIOLO G., GARAFFO M., MICALE V., GENOVESE L. - Anestesia e risposta allo stress indotto in Pagellus bogaraveo. Confronto tra MS222 e olio di garofano. - Biologia Marina Mediterranea, Vol. 13(1), Pagg. 522-526

3 MANCUSO, M., ZACCONE, R., GENOVESE, L., MARICCHIOLO, G., CALABRO, A., MARINO, F. - Brown spot disease: un fattore limitante la riproduzione controllata di mazzancolla (Melicertus kerathurus) (Forskäll, 1775) - Ittiopatologia, Vol. 3, Pagg. 15-20

4 Alabiso G., Giacomini M., Milillo M., Ricci P. - Chemical-physical conditions in the Taranto sea system from 2002 to 2004 - Biol. Mar. Medit. , Vol. 1, Pagg. 242-245

5 MANCUSO M., MARICCHIOLO G., ZACCONE R. - Determinazione rapida di Vibrio spp. durante lo sviluppo larvale di Penaeus kerathurus (Forskall, 1775) in microcosmo. - Biologia Marina Mediterranea, Vol. 13(1), Pagg. 514-517

6 Mancuso M., Maricchiolo G., Zaccone R., - Determinazione rapida di Vibrio spp. durante lo sviluppo larvale di Penaeus keraturus (FORSKÄLL, 1775) in microcosmo - Biologia Marina Mediterranea , Vol. 13 (1, Pagg. 514-517

7 CARUSO G., GAI F., PALMEGIANO G.B., DE PASQUALE F., COSTANZO M.T., GENOVESE L. - Effetto della somministrazione di farina di riso sui patterns enzimatici di Pagellus bogaraveo ed Oncorhynchus mykiss. - Biologia Marina Mediterranea, Vol. 13(1), Pagg. 492-495

8 Guzzi L., Martinotti W., Cardellicchio N. - Emissioni e controllo del mercurio nella generazione elettrica a carbone: parte prima: emissioni. - La Chimica e l’Industria, Vol. 88, Pagg. 34-39

9 Guzzi L., Martinotti W., Cardellicchio N. - Emissioni e controllo del mercurio nella generazione elettrica a carbone: parte seconda: controllo delle emissioni e ricettività ambientale. - La Chimica e l’Industria, Vol. 88, Pagg. 38-42

10 Denaro M.G., Caruso G., Genovese L. - Gastro-protective effect of capsaicin in Anguilla anguilla: evidence from an experimental study on gastric bags - Ittiopatologia, Vol. 3, Pagg. 3-3

11 SPROVIERI M., SAMMARTINO S., SALVAGIO MANTA D., MARSELLA E., FERRARO L. - Heavy metals in top core sediments from the southern Campania shelf (Italy): hints to define large-scale geochemical backgrounds - Chemistry and Ecology, Vol. 22, Pagg. 65-91

12 RUGGIERI S., AIELLO G. e MARSELLA E - Integrated marine geophysical data interpretation of the Naples Bay continental slope (Southern Tyrrhenian sea, Italy) - Bollettino di Geofisica Teorica Applicata, Vol. 454, Pagg. 1-15

13 ZENONE A., BUFFA G., D’ANNA G., LO MARTIRE M., MARTINO G., SARÀ G. - Messa a punto di impianti di mitilicultura in una ipotesi di riduzione del carico organico da maricoltura - Biologia Marina Mediterranea, Atti XXXVI Congresso SIBM Trieste, Vol. 13, Pagg. 323-325

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14 Penna A., Fusco G., Bertozzini E. Vila M., Garcés E., Giacobbe M.G., Lugliè A., Masò M., Galluzzi L., Magnani M. - Monitoring of HAB species in the Mediterranean Sea through a filter system-PCR assay detection method - African Journal of Marine Science , Vol. 28, Pagg. 241-243

15 MICALE V., Caruso G:, Garaffo M., Genovese L., Spedicato M.T. & Muglia U. - Morphological development and enzyme activities of the digestive tract in larval pandora, Pagellus erythrinus L. - Italian Journal of Anatomy and Embryology, Vol. 111, Pagg. 109-109

16 FERRARO L., LIRER F. - Morphological variations of benthonic foraminiferal tests from Holocene sediments of the Punta Campanella shelf (South Tyrrhenian Sea) - Coccioni R. & Marsili A. (eds.), Proceedings of the Second and Third Italian Meetings on Environmental Micropaleontology. Grzybowski Foundation Special Publication, Vol. 11, Pagg. 45-58

17 COSTANZO M.T., GAI F., MARICCHIOLO G., PALMEGIANO G.B., MICALE V., GENOVESE L., MICARI P., SALPIETRO L. - Parziale sostituzione della farina di pesce con il concentrato proteico di riso nella dieta del rovello (Pagellus bogaraveo). - Biologia Marina Mediterranea, Vol. 13(2), Pagg. 126-127

18 MICALE V., Costanzo M.T., Genovese L. & Muglia U. - Preliminary histological investigation on the intestinal mucosa of the blackspot sea bream Pagellus bogaraveo - Italian Journal of Anatomy and Embryology, Vol. 111 , Pagg. 108-108

19 Giacomini m., Alabiso G. - Temperature study in the Mar Piccolo di Taranto - Biol. Mar. Medit., Vol. 13, Pagg. 242-245

20 PRATO Ermelinda , BIANDOLINO Francesca, SCARDICCHIO Christian - Test for acute toxicity of copper, cadmium and mercury to five species of marine organisms - Turkish Journal of Zoology, Vol. 30, Pagg. 285-290

21 Cucco A, Perilli A, De Falco G, Ghezzo M, Umgiesser G - Water Circulation and Transport Time Scales in the Gulf of Oristano - Chemistry and Ecology , Vol. 22, Pagg. 307-331

Articoli in atti di Convegno

1 Prato E., Acquaviva M. I. , Biandolino F. , Narracci M., Cavallo R. A. - Bioassays Utilization for Toxicity Assessment of Sediments along Apulia Coast. - International Symposium Environment, Identities and Mediterranean area, Corte

2 D. Giordano, B. Busalacchi, F. Perdichizzi, A. Perdichizzi, A. Profeta, P. Rinelli, S. Greco - Abundance trend of Octopus vulgaris and Eledone cirrhosa (Mollusca: Cephalopoda) in the Southern Tyrrhenian Sea (Central Mediteranean) - XXXVII Congresso Biologia Marina Mediterranea , Grosseto

3 D. Giordano, B. Busalacchi, P. Consoli, A. Perdichizzi, Rinelli P.,Greco S. - Analisi dei trend di abbondanza di alcune specie di crostacei di importanza commerciale nel tirreno Meridionale - XXXVI Congresso Biologia Marina Mediterranea , Trieste

4 Azzaro F., Raffa F., Marini A., Rinelli P. - Caratteristiche idrobiologiche del Golfo di S. Eufemia (Tirreno sud-occidentale): estate 2006 - XXXVII Congresso Biologia Marina Mediterranea , Grosseto

5 Caruso G., Caroppo C., Azzaro F., Raffa F., Decembrini F. - Comunità microbica nello Stretto di Messina: distribuzione e diversità funzionale - XXXVII Congresso Biologia Marina Mediterranea , Grosseto

6 Maimone G., La Ferla R., Raffa F., Azzaro F., Azzaro M., Leonardi M. - Findings of phototrophic picoplankton in the aphotic zone of the Ionian Sea - XVII congresso AIOL, Napoli

7 F. Raffa, F. Decembrini, T.S. Hopkins - Hydrophysical mesoscale factors affacting phytoplankton distribution in a southern Adriatic sea coastal (Gulf of Manfredonia) - XVII congresso AIOL, Napoli

8 Gangemi E., Giacobbe M.G., Fraga S. - Il complesso delle specie ciguateriche nelle Lagune di Capo Peloro (Messina, Sicilia) - Congresso Biologia Marina Mediterranea ,

9 Giacobbe, M.G., Vila, M., Masó, M., Garcés, E., Lugliè, A., Sechi, N., Gangemi, E., Galletta, M., Gotsis-Skretas, O., Ignatiades, L. - La diffusione del genere Alexandrium (Dinophyceae) nelle acque costiere mediterranee è correlata alle attività umane? - Congresso Biologia Marina Mediterranea ,

10 Penna A., Bertozzini E., Batocchi C., Giacobbe M.G., Galluzzi L., Lugliè’ A., Masò M., Prioli S., Milandri A., Pompei M., Magnani M. - Monitoraggio di aree costiere interessate da fitoplancton tossico: approcci molecolari e nuove proposte di controllo - Congresso Biologia Marina Mediterranea ,

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11 Caruso G., Maricchiolo G., Mancuso M., Genovese L., Zaccone R. - Parametri immunologici ed ematologici quali indicatori dello stato di salute in specie ittiche in allevamento intensivo: prove di infezione sperimentale con Photobacterium damselae subsp. piscicida in Dicentrarchus labrax - XXXVII Congresso Biologia Marina Mediterranea , Grosseto

12 Caruso, G. Maricchiolo, M. Mancuso, L. Genovese, Zaccone R. - Parametri immunologici ed ematologici quali indicatori dello stato di salute in specie ittiche in allevamento intensivo: prove di infezione sperimentale con Photobacterium damselae subsp. piscicida in Dicentrarchus labrax - XXXVIi Congresso Biologia Marina Mediterranea , Grosseto

13 Angelo Perilli, Antonio Olita, Luca Massi, Marco Marcelli - Spatial and temporal variability of chlorophyll-a distribution in the Sardinian Sea: focus on the relationships with dynamical features - Proceedings del XVI Congresso della Società Italiana di Ecologia, Viterbo - Civitavecchia

14 Azzaro M., La Ferla R., Maimone G., Cavezza R., Ribera d’Alcalà M. - Tassi di consumo di O2 nell’epi-, meso- e bati-pelago del Mar Tirreno - XVII congresso AIOL, Napoli

15 Simeone, S., Cucco, A, Como, S., De Falco, G., Magni, P.,Perilli, A - The role of hydrodynamic on sediment distribution in the Cabras Lagoon (Sardinia) - Proceedings del XVI Congresso della Società Italiana di Ecologia, Viterbo - Civitavecchia

16 Caruso G., Denaro M.G., Donato E., Genovese L. - Ulteriore contributo alla caratterizzazione degli enzimi digestivi in Anguilla anguilla L. - XXXVII Congresso Biologia Marina Mediterranea , Grosseto

Libri

1 Catalano G., Budillon G., La Ferla R., Povero P., Ravaioli M., Saggiamo V., Accorsero A., Azzaro M., Carrada G.C., Giglio F., Langone L., Mangoni O., Misic C., Modigh M. - A global budget of carbon and nitrogen in the Ross Sea (Southern Ocean) - Carbon and Nutrient Fluxes in Continental Margins: A Global Synthesis, : Liu KK, Atkinson L, Quiñones R, Talaue-McManus L, Springer, Berlin

2 F. Fiesoletti, A. Specchiulli, F. Spagnoli, G. ZAPPALA' - A new realtime monitoring network in the Gulf of Manfredonia - Southern Adriatic Sea - European Operational Oceanography: Present and Future, Proceedings of the Fourth International Conference on EuroGOOS , H. Dahlin, N.C. Flemming, P. Marchand, S. E. Peter, Brest, France

3 G. ZAPPALA', G. Manzella - An automatic multiple launcher for expendable probes - European Operational Oceanography: Present and Future, Proceedings of the Fourth International Conference on EuroGOOS , H. Dahlin, N.C. Flemming, P. Marchand, S. E. Peter, Brest, France

4 G. Caruso, G. ZAPPALA', E. Crisafi - Assessment of Escherichia coli viability in coastal Sicilian waters by - Environmental Problems in Coastal Regions VI, Brebbia C.A., Southampton

5 Giuseppe Pernice, Francesca Apollo (curatori) - Capo Feto: un progetto di riqualificazione e ripristino ambientale finalizzato alla conservazione e allo sviluppo sostenibile - , N.T.R. - IRMA - Special Publication n. 10,

6 Galluzzi L., Penna A., Bertozzini E., Giacobbe M.G., Vila M., Garcés E., Prioli S., Foglini A., Magnani M. - Development of a PCR-based method for the detection of the dinoflagellate Alexandrium minutum in contaminated Mytilus galloprovincialis mussels - Proceedings of the 5th International Conference on Molluscan Shellfish Safety, K. Henshilwood, B. Deegan, T. McMahon, C. Cusack, , Rinville, Oranmore, Galway, Ir

7 M. Marcelli, A. Di Maio, V. Piermattei, G. ZAPPALA', G. Manzella - Development of new technologies for the high variabilità phenomena data acquisition in the MFSTEP-VOS project - European Operational Oceanography: Present and Future, Proceedings of the Fourth International Conference on EuroGOOS , H. Dahlin, N.C. Flemming, P. Marchand, S. E. Peter, Brest, France

8 Milia A., Torrente M.M., Giordano F - Gravitational instability of submarine volcanoes offshore Campi Flegrei (Naples Bay, Italy) - Volcanism in the Campania Plain, Vesuvius, Campi Flegrei and Ignimbrites, B. De Vivo, Napoli

9 G. ZAPPALA'., G. Caruso, F. Azzaro, E. Crisafi - Marine environment monitoring in coastal Sicilian waters - Water Pollution VIII: Modelling, Monitoring and Management, Brebbia C.A. , Bologna

10 Denaro R., Cappello S., Bergamasco A., Yakimov M. Giuliano L. - Metodi di trattamento biologico- Bioremediation in ambiente marino - Le tecnologie ambientali in ambiente marino, Area Science Park Editions, Trieste

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11 Giacobbe M.G., M. Maso’, A. Milandri, A. Penna, R. Poletti - Plankton toxicity and shellfish contamination by phycotoxins in a new Mediterranean locality - Proceedings of the 5th International Conference on Molluscan Shellfish Safety, K. Henshilwood, B. Deegan, T. McMahon, C. Cusack, , Rinville, Oranmore, Galway, Ir

12 Milia A., Torrente M.M., Giordano F.and. Mirabile L - Rapid changes of the accommodation space in the Late Quaternary succession of Naples Bay, Italy: the influence of volcanism and tectonics - Volcanism in the Campania Plain, Vesuvius, Campi Flegrei and Ignimbrites, B. De Vivo, Napoli

13 Bellucci F, Milia A., Rolandi G. and Torrente M.M - Structural control on the Upper Pleistocene ignimbrite eruptions in the Neapolitan area (Italy): planar volcano tectonic faults versus caldera faults - Volcanism in the Campania Plain, Vesuvius, Campi Flegrei and Ignimbrites, B. De Vivo, Napoli

14 Cecere E. - The Seaweed Resources of Italy - World Seaweed Resources, A.Critchley, M.Ohno & Largo D.B. , Amsterdam

Rapporti

1 Genovese L., Micale V., Maricchiolo G., Greco S. - Acquacoltura responsabile di nuove specie ittiche: consolidamento e ampiamento delle conoscenze per il trasferimento tecnologico

2 Giacobbe M.G., Lugliè A., Milandri A., Penna A. - Approcci integrati e innovativi per lo studio e mitigazione di HABs nella molluschicoltura

3 Zaccone R. - Biotecnologie finalizzate al miglioramento quali-quantitativo dei prodotti dell’acquacoltura nell’area mediterranea. Ricerca industriale per lo sviluppo e la messa a punto di vaccini e kit diagnostici di nuova generazione da produrre in aree ad obbiet 1

4 R. Zaccone - Biotecnologie finalizzate al miglioramento quali-quantitativo dei prodotti dell’acquacoltura nell’area mediterranea. Ricerca industriale per lo sviluppo e la messa a punto di vaccini e kit diagnostici di nuova generazione da produrre in aree ad obbiet 1

5 R. Zaccone - Biotecnologie finalizzate al miglioramento quali-quantitativo dei prodotti dell’acquacoltura nell’area mediterranea. Ricerca industriale per lo sviluppo e la messa a punto di vaccini e kit diagnostici di nuova generazione da produrre in aree ad obbiet 1

6 Pastore M., Prato E., Biandolino F.: - Caratterizzazione biologica e biocenotica del Lago salmastro di Acquatina (Frigole, LE) ai fini di un miglioramento della gestione pesca nel rispetto dell’ambiente. Progetto POR “Contenuti stomacali delle specie ittiche del Lago salmastro di Acquatina”.

7 CAROPPO C. - Caratterizzazione biologica e biocenotica del Lago salmastro di Acquatina (Frigole, LE) ai fini di un miglioramento della gestione pesca nel rispetto dell’ambiente. Progetto POR “Le comunità picoplanctoniche del Lago salmastro di Acquatina"

8 Cavallo R.A., Acquaviva M.I., Caroppo C., Narracci M., Prato E - Ecotossicologia, biota e fitoplancton. Relazione finale sull’attività di ricerca “Monitoraggio degli ecosistemi marini (gennaio 2005 – marzo 2006). Convenzione tra Regione Puglia e CNR - IAMC – Taranto

9 Alabiso Giorgio, Milillo Matteo, Ricci Patrizia - Monitoraggio acqua. Relazione finale sull’attività di ricerca “Monitoraggio degli ecosistemi marini (gennaio 2005 – marzo 2006). Convenzione tra Regione Puglia e CNR - IAMC – Taranto

10 Cecere E., Fanelli G., Giangrande A., Petrocelli A., Pierri C., Portacci G. - Opuscolo divulgativo Progetto Por Puglia POINT

11 Rinelli P., Perdichizzi F., Giordano D., Busalacchi B., Profeta A. - Progetto CAMBIOL - Programma Nazionale Raccolta Dati ex reg. CE 1543/00 e 1639/01

12 Rinelli P., Perdichizzi F., Giordano D., Profeta A., Busalacchi B., Potoschi A. - Progetto GRUND - Programma Nazionale Raccolta Dati ex Reg. CE 1543/00 e 1639/01

13 Rinelli P., Perdichizzi F., Giordano D., Busalacchi B., Profeta A., Potoschi A. - Progetto MEDITS - Programma Nazionale Raccolta Dati ex Reg. CE 1543/00 e 1639/01

14 Rinelli P., Giordano D., Perdichizzi F., Romeo T., Consoli P. - Progetto MIPAF-Studio per la definizione dell'habitat e delle migrazioni del pesce spada in Mediterraneo tramite l'impiego di marche satellitari

15 Rinelli P., Perdichizzi F., Giordano D., Profeta A., Busalacchi B., Azzaro F., Raffa F., Nardone G., Marini A. - Progetto POR Calabria - Distribuzione di larve e forme giovanili e caratterizzazione del ciclo riproduttivo e trofico delle principali specie demersali nella fascia costiera compresa fra C.po Suvero e P.ta Pezzo

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16 Cecere E., Fanelli G., Petrocelli A., Portacci G - Progetto Por Puglia: Point - POlicoltura INtegrata in Taranto

17 Prato E. , Biandolino F. - Protocollo per l’uitilizzo dell’anfipode Gammarus aequicauda nei test di tossicità.

18 Marsella Ennio, Favali Paolo, Castellano Mario, Aiello Gemma, Di Fiore Vincenzo, Passaro Salvatore, Ruggieri Stefano, Scotto di Vettimo Paolo, Iavarone Michele, Bortoluzzi Giovanni, Ligi Marco, Ferrante Valentina, Sgroi Tiziana, Frugoni Francesco - Report on the seismic refraction and morphobathymetric investigations on the Stromboli volcano

19 Cecere E., Fanelli G., Giangrande A., Petrocelli A., Pierri C., Portacci G. - Sito WEB Progetto Por Puglia POINT: www.porpoint.it

20 Pastore M., Prato E., Biandolino F. - Valutazione e gestione della risorsa Mazzancolla (Melicertus kerathurus) in aree della fascia costiera della Puglia secondo un modello ecosistemico innovativo per la razionalizzazione dello sfruttamento. Progetto POR “Contenuti stomacali di Melicert

Risultati progettuali

1 Cecere E., Giangrande A., Fanelli G., Alabiso G., Cavallo R.A., Petrocelli A., Pierri C., Portacci G., Saracino O.D., Schirosi R., Stabili L. - Attività di Policoltura Integrata alla mitilicoltura: progetto pilota nei mari di Taranto

2 Alabiso Giorgio, Petrocelli Antonella, Cecere Ester - Realizzazione di un fotobioreattore per la coltivazione di macroalghe marine in presenza di concentrazioni di CO2 superiori a quella atmosferica

3 Cecere Ester, Petrocelli Antonella, Alabiso Giorgio - Verifica del potenziale di utilizzazione di macroalghe marine per l’abbattimento del diossido di carbonio attraverso lo studio del processo fotosintetico

Risultati di valorizzazione applicativa

1 Prato E., Cardellicchio N., Di Leo A., Giandomenico S., Biandolino F - Crostacei Anfipodi come bioindicatori

2 Cavallo Rosa Anna, Stabili Loredana, Narracci Marcella, Acquaviva Maria - Gli invertebrati filtratori come biorimediatori

3 Alabiso Giorgio, Milillo Matteo, Ricci Patrizia - Global change e serie storiche 4 Caroppo Carmela, Stabili Loredana - Le comunita' picoplanctoniche come bioindicatori 5 Cecere Ester, Petrocelli Antonella, Alabiso Giorgio - Le macroalghe come biorimediatori Principali risorse strumentali dell’Istituto

L'Istituto è dotato di strumentazioni, apparecchiature e impianti di elevata tecnologia per lo svolgimento delle attività di propria competenza che riguardano lo studio dell'Ambiente Marino Costiero. E' dotato di grandi attrezzature quali navi oceranografiche attrezzate per la ricerca a mare con strumenti utili a realizzare: - posizionamento satellitare: GPS con correzione differenziale; - batimetria: multibeam ed ecoscandaglio - caratterizzazione morfo-acustica del fondale: Side Scan Sonar; - analisi sismostratigrafica del sottofondo marino ad altissima risoluzione: Sub Bottom Profiler (SBP); - analisi sismostratigrafica del sottofondo marino ad alta risoluzione: Sparker 1kJ; - campionamenti: benna (Van Veen o Shipek) carotiere e vibro-carotiere; - software di acquisizione dati e software GIS per la georeferenziazione dei dati. -Prospezioni sismiche:(Airgun, Watergun, compressori, verricelli, cavi sismici 24/48 canali, sismografi - Monitoraggio della qualità delle acque sia lungo la fascia marina costiera che in acque interne (lagune, laghi, corsi d'acqua): sonda Idroprob - Determinazione di metalli in tracce ed ultra-tracce: Spettrometro di massa con sorgente a plasma

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(ICP-MS) - Prospezioni subacquee: ROV della Mariscope e telecamera rimorchiabile da piccole barche con operatività fino a 300 m di profondità per mappatura biocenotica Inoltre è dotato di una serie di strumenti di laboratorio per la determinazione di parametri fisici, chimici e biologici nei sedimenti e nelle acque Considerazioni generali ed elementi di autovalutazione

Considerazioni generali L'azione principale di tutte le componenti dell'Istituto é rivolta a riaffermare il superamento delle difficoltà attuali e pregresse presenti nel mondo della ricerca. Un'azione svolta a potenziare uno spirito di squadra che possa sostenere le sfide attuali, L'Istituto é fortemente impegnato nella ricerca di standard di lavoro e di produzione scientifica elevati coniugati alla necessaria capacità di autofinanziamento. L'Istituto é ben radicato con la sua azione e le sue ricerche nel territorio tanto da essere individuato da molte realtà locali come un punto di riferimento nella loro azione e programmazione istituzionale. Elementi di autovalutazione Nel 2006 l'Istituto per l'Ambiente Marino Costiero è stato orientato alla riorganizzazione delle attività di ricerca in relazione alle nuove forme scientifico-organizzative del CNR e al Programma Scientifico del Dipartimento Terra ed Ambiente in cui l'IAMC è pienamente inserito con il coordinamento di 5 commesse e la partecipazione ad altre 9 tramite moduli di attività. L'IAMC partecipa inoltre alle attività del Dipartimento Agroalimentare con 2 moduli di attività, nei quali vengono sviluppati aspetti relativi ai settori pesca e acquacoltura. Le risorse finanziarie sono costituite per lo più da finanziamenti esterni su progetti UE, MIUR, MIPAF, MINA, PNRA ed Enti Locali (Regioni, ARPA, Autorità Portuali) e, in misura minore, da contratti di ricerca con società ed enti privati. Sono attualmente attive numerose convenzioni, contratti e prestazioni con Enti Locali e Territoriali, con Organismi e Organizzazioni Internazionali, con EE PP di Ricerca, Industrie e PMI per l'importo complessivo già ricordato 14 milioni di euro circa. L'attività scientifica svolta dall'IAMC nel 2006 è documentata da numerosi lavori pubblicati su riviste internazionali, partecipazioni e organizzazione di convegni internazionali e scuole di specializzazione ed é focalizzata su problematiche connesse alla valutazione della qualità e della gestione sostenibile della fascia costiera e delle sue risorse, con risvolti di tipo applicativo di grande interesse per gli Enti preposti al controllo ed alla gestione dell'ambiente marino e costiero, oltre che su problematiche che hanno carattere di ricerca di base (circolazione oceanica , clima e paleoclimatologia, strutture geologiche di aree marine, cartografia geologica marina. La rilevanza scientifica delle attività dell'IAMC in ambito nazionale ed internazionale, è documentata, oltre che dai collegamenti con le istituzioni straniere, che si concretizzano in scambi di ricercatori, anche dai rapporti di collaborazione e consulenza con vari Enti (Ministeri, Regioni, ARPA) che si avvalgono delle competenze dell'Istituto per lo svolgimento della loro attività istituzionali. Ricercatori IAMC coordinano inoltre importanti progetti di ricerca internazionali (UE, CIESM) e nazionali (MIUR, Regioni). L'IAMC svolge un'intensa attività di formazione in proprio, su specifici progetti finanziati dal MIUR, dalla Regione Sicilia, e nell'ambito di convenzioni stipulate con vari corsi di laurea degli Atenei di Napoli, Palermo, Viterbo e Messina, con stages finalizzati alla preparazione delle tesi di laurea. Partecipa, con propri ricercatori nel Collegio dei Docenti e a dottorati di ricerca con le Università di Napoli, Viterbo, Messina e Bari. Le unità di personale in formazione sono stimabili in un centinaio. L'Istituto possiede, nelle sue sedi, numerosi laboratori attrezzati e centri di calcolo per lo studio delle caratteristiche fisiche, chimiche e biologiche delle acque e dei sedimenti marini e per la valutazione delle risorse della pesca. Ha in dotazione diverse imbarcazioni quali il MB/R Luigi Sanzo per il prelievo di acque e sedimenti in aree costiere e per il monitoraggio automatico in superficie ed a varia profondità di parametri chimico-fisici indicatori della qualità delle acque. Tra la strumentazione di campo messa a punto dall'Istituto va ricordata una boa oceanografica d'altura e un sistema di

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telemetria dei pesci di Oristano e una rete di piattaforme costiere automatiche per il rilevamento di parametri fisico-chimici e correntometrici a Messina. Per quanto riguarda la sede di Napoli vanno ricordati i numerosi laboratori, tra cui quelli di geochimica organica, inorganica e isotopica tra i più attrezzati d'Italia, il laboratorio di petrofisica per l'identificazione delle proprietà fisiche di sedimenti e rocce ed uno di sedimentologia. Altre infrastrutture di ricerca rilevanti, uniche in Italia presso una struttura pubblica di ricerca, sono state realizzate a Messina con un impianto sperimentale di acquicoltura che si estende su una superficie di circa 900 mq, suddiviso in due settori, uno coperto ed uno esterno con una ventina di vasche di dimensioni variabili per prove di allevamento di pesci, crostacei e molluschi in vasca ed in laboratorio a media scala ("mesocosmi"), costituito da 2 vasche di circa 20 metri cubi, monitorabili con strumentazione avanzata per lo studio di "controllato" dell' ecosistema marino ed in particolare per lo studio dell'effetto di sostanze inquinanti (di vario tipo) sugli organismi marini . L'attività scientifica della sede di Messina ha focalizzato inoltre l'attenzione sui microorganismi indicatori di qualità dell'ambiente marino con particolare riferiemento alla tassonomia e fisiologia dei batteri idrocarburoclastici (BIC)e al ciclo di vita di specie HAB per la gestione di bloom algali tossici. Notevole impulso è stato dato alle biotecnologie applicate al risanamento di aree marine contaminate da petrolio mediante misure di degradazione in mesoscala e l'implementazine di nuove tecnologie innovative. A Taranto, ricerche sulla biodiversità e l'oceanografia degli ecosistemi costieri, si avvalgono del battello oceanografico "A. Cerruti" e del gommone "Aristocle" dotati di moderne attrezzature (sonda multiparametrica, campionatore multiplo tipo rosetta, correntometri). Di recente acquisizione: sono un ROV per prospezioni subacquee di dettaglio; una telecamera subacquea rimorchiabile da imbarcazione e strumentazioni per saggi ecotossicologici (Microtox) anche su liquidi biologici estratti da bivalvi marini oltre ad altra strumentazione di elevata precisione per la determinazione di composti organici ed inorganici in varie matrici. Le ricerche sulla biodiversità e l'oceanografia chimica e fisica degli ecosistemi costieri, sono finalizzate alla gestione sostenibile della fascia costiera, soprattutto in ambienti soggetti a forte antropizzazione. A tale obiettivo si mira sempre di più studiando, nell'ambito di specifici progetti, tecniche innovative di acquicoltura e, contemporaneamente, di biorimediazione. Si fa osservare che la sede dell'IAMC di Taranto è l'unica nel CNR a condurre studi sulle macroalghe marine, anche con ricadute applicative. Caratterizzante e fondamentale è l'attività di ricerca sul Mar Piccolo, ambiente lagunare e segregato, che risente fortemente di varie forzanti antropiche; gli studi comprendono: il monitoraggio dell'introduzione di specie alloctone, la raccolta di dati sulle variabili chimico-fisiche e del particellato nella colonna d'acqua che ha portato ad ottenere serie storiche di grande utilità per la formulazione di modelli matematici in ambienti lagunari, gli studi sulla biodiversità delle comunità dei vari comparti, studi di speciazione di inquinanti e trasferimento lungo le reti trofiche. Tali ricerche hanno fatto della sede un punto di riferimento per la comunità scientifica nazionale ed internazionale, che si occupa della gestione di ambienti lagunari. L'attività scientifica della sezione di Oristano è incentrata sulla modellistica numerica di circolazione ed ecologica, sulla pianificazione e realizzazione di campagne oceanografiche, sulla realizzazione di algoritmi specifici per l'automatizzazione dell'analisi dei dati oceanografici finalizzate allo studio dell'ambiente marino costiero e di mare aperto. Altre importanti attività sono relative all'oceanografia operativa e agli esperimenti sulla fisiologia dei pesci finalizzati allo studio delle risorse marine e alla gestione delle Aree Marine Protette. Intensa è anche l'attività di insegnamento ai corsi di laurea dell'università della Tuscia di Viterbo, sono impegnati nell'attività di tutoraggio di tesi di laurea e dottorati di ricerca ed effettuano stage a giovani ricercatori. Inoltre la sezione di Oristano possiede laboratori attrezzati con macchine performanti per il calcolo numerico, strumenti oceanografici per le misure fisiche ed ottiche, strumenti per lo studio della fisiologia dei pesci. Le sedi di Mazara del Vallo e Castellammare del Golfo svolgono studi di Oceanografia multidisciplinare. Tra le più importanti attività vanno ricordate: la valutazione degli stock ittici del canale di Sicilia che, con un approccio ecosistemico e interfacciandosi con gli Enti competenti in materia, hanno contribuito a significativi avanzamenti scientifici. migliorando la gestione delle risorse studiate e gli studi sulla fascia costiera che hanno posto le due strutture come punto di

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riferimento internazionale per la comunità scientifica che si occupa di aree marine protette e di gestione della fascia costiera. Significativi gli studi sulla ricostruzione delle reti trofiche con isotopi stabili di azoto e carbonio e la modellistica, con reti neurali e automi cellulari; e il recupero di habitat importanti (praterie a Posidonia), con "tecniche morbide" di ingegneria ambientale" oltre che studi di valutazione d'impatto ambientale. Commesse e Moduli L'attività scientifica 2006 dell'IAMC è stata organizzata in 5 commesse e 9 moduli relative prevalentemente alla fascia costiera e al suo sviluppo sostenibile: • Geologia Marina con particolare riguardo alla Fascia Costiera • Caratterizzazione e valorizzazione delle risorse della fascia costiera • Scienze della pesca • Gestione e sostenibilità della fascia marino costiera • Oceanografia biologica ed ecofisiologia degli animali marini • Analisi di ecosistemi ed influenza antropica nella fascia costiera Le 5 Commesse 2005 sono: 1. TA-P01.001: Interazione terra- mare e dinamica sedimentaria delle zone costiere. 2. TA-P06.001: Analisi dei processi nella colonna d'acqua nel fondo/sottofondo e metodologie innovative. 3. TA-P04.002: Gestione sostenibile della fascia costiera. 4. TA-P03.002: Qualità del mare e delle acque costiere. 5. TA-P04.001: Approccio ecosistemico per un uso sostenibile delle risorse viventi in ambiente marino oligotrofico (canale di Sicilia). Proposta di interventi organizzativi Come è noto L'IAMC deriva dall'accorpamento di quattro preesistenti Istituti di medie dimensioni (Geomare sud di Napoli, IRMA di Mazara del Vallo, Talassografico di Messina e Talassografico di Taranto) e di una sezione (Oristano) ed è attualmente costituito da una rete di strutture distribuite in varie regioni (Campania, Sicilia, Puglia e Sardegna). Le risorse complessive dell'Istituto, in cui operano circa 130 unità di personale strutturato, circa 50 unità di personale a contratto e circa 100 unità di personale in formazione, sono stimabili in circa 20 milioni di euro /anno e comportano la gestione amministrativo-contabile derivante da 14 milioni di euro circa tra contratti attivi e passivi. Risulta evidente la difficoltà gestionale in relazione ai nuovi regolamenti dell'Ente che prevedono la delega di responsabilità scientifiche ma in misura molto limitata di quelle gestionali-amministrative. Le difficoltà legate all'impossibilità di delegare alcune azioni gestionali sono acuite dalla natura stessa delle attività tecnico-scientifiche sviluppate da IAMC che, nella gran parte dei casi, hanno ricadute applicative sul territorio. Da qui la necessità di instaurare rapporti sistematici con gli Enti locali. La possibilità di mantenere l'operatività di un Istituto di tale complessità e di garantirne il funzionamento alla luce del nuovo assetto derivante dal riordino del CNR è legata fortemente alla possibilità di aumentare le capacità professionali e le potenzialità del personale, sia in termini di qualità che di numero di addetti alla struttura amministrativa della sede, ed alla possibilità di delega di alcuni aspetti della gestione a coloro che hanno la responsabilità delle strutture più grandi (Messina, Mazara e Taranto). Questa situazione, se valutata assieme alla realtà ancora più complessa sotto gli aspetti gestionali dell'ISMAR, l'altro Istituto del CNR che si occupa di Scienze del Mare, suggeriscono una organizzazione diversa nel settore Mare, nel quale peraltro il CNR risulta di gran lunga l'Ente che ha maggior peso in Italia in termini di ricercatori, infrastrutture e finanziamenti. Più che una fusione dei due Istituti, che porterebbe – con le norme vigenti – ad una sorta di paralisi gestionale, varrebbe la pena di considerare un diverso accorpamento delle attuali sezioni di IAMC e ISMAR con criteri disciplinari (ad es. geologia e geofisica marine, biologia marina, oceanografia, pesca) nell'ambito dell'attuale dipartimento Terra e Ambiente. In alternativa si potrebbe pensare ad un nuovo dipartimento "Mare", con missione da precisare in termini di riorganizzazione dell'intero

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comparto e tenendo conto che il CNR attualmente detiene ancora, per qualità e numero del suo personale scientifico e tecnico, per laboratori e per infrastrutture per la ricerca a mare, inclusa una la flotta composta da 3 navi e da numerosi imbarcazioni minori, la prevalenza scientifica e tecnica nel settore. Questa riorganizzazione richiede peraltro uno sforzo dell'Ente per favorire la progressione di carriera di quanti, ricercatori, tecnologi , tecnici e amministrativi svolgono un lavoro che per esperienza, responsabilità e capacità scientifiche e tecniche non è consono al loro livello stipendiale attuale. Tanto più che un simile stato di passività nel riconoscimento dei meriti individuali finisce per scoraggiare e disamorare quanti svolgono con dedizione il loro lavoro, sopperendo anche alla pigrizia e inattività di molti altri.

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ISTITUTO DI BIOLOGIA AGRO-AMBIENTALE E FORESTALE Direttore: Prof Giuseppe Scarascia-Mugnozza Sede principale: Via Guglielmo Marconi, 2 - 05010 Porano (TR) Articolazione territoriale: Sezione di Legnaro, Sezione di Monterotondo, Sezione di Ricerca/Unità

staccata di Napoli Sito web dell'Istituto: www.ibaf.cnr.it Dipartimento di prevista afferenza Terra e Ambiente Missione

Sviluppare le ricerche sulla risposta eco-fisiologica e genetica di piante e sistemi agro-forestali ai fattori dell'ambiente, con particolare riferimento ai cambiamenti climatici e ai fattori di inquinamento e degrado ambientale. L'approccio di fondo secondo cui si è sviluppata l'attività di ricerca dell'Istituto consiste nel considerare le piante e i sistemi agro-forestali come importanti biorisorse non solo alimentari ma, potenzialmente, molto utili per la risoluzione di fondamentali problemi di natura ambientale, dalla mitigazione dei cambiamenti ambientali, al disinquinamento dell'aria e del terreno, dal recupero ambientale di ecosistemi degradati al rifornimento di biomasse per l'energia e l'industria. Attività di ricerca (2006) Commesse

• Sostenibilità, biodiversità e qualità nella gestione del sistema agro-forestale. • Struttura e funzionamento degli ecosistemi terrestri • Dinamica degli scambi biogeochimici naturali (C, N e P) all'interfaccia biosfera-atmosfera-oceano • Relazione tra ecosistemi terrestri ed inquinanti: ripristino ecologico, biorimedio e biomitigazione Moduli

• Sostenibilità, biodiversità e qualità nella gestione del sistema agro-forestale. • La progettazione integrata sul territorio • Fisiologia ambientale, biodiversità e genomica funzionale • Biogeochimica e relazione suolo-pianta-atmosfera • Biodiversità, genomica funzionale e fisiologia ambientale • Agroselvicoltura e produzione di biomassa • Ripristino ecologico, biorimedio e biomitigazione RSTL

• Trasduzione del segnale di stress nelle piante • Controllo del metabolismo sintetico e degradativo dei carboidrati

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Attività Commesse Sostenibilità, biodiversità e qualità nella gestione del sistema agro-forestale.

Progetto: Risorse biologiche e tutela dell'agroecosistema Dipartimento: Agroalimentare Responsabile: SATTIN MAURIZIO

Risultati conseguiti Mappe a livello nazionale diffusione di popolazioni resistenti agli erbicidi. Arricchimento collezione semi di pop. resistenti. Caratterizzazione fisiologica e molecolare e strategie di gestione sostenibile di popolazioni resistenti. Indici di crescita e partizione di plantule di due specie in condizioni limitanti di temperatura. Dati flora infestante spontanea della soia in Veneto e valutazione della sua competitività. Realizzazione di 3 biobed sperimentali basati su diversi substrati e messa a punto delle metodiche analitiche per gli eluati. Dati sulla selettività di erbicidi su pioppo in rapporto a dose ed epoca di applicazione. Danno da competizione dovuto a flora mista su pioppo e stima periodo critico. Progettazione e costruzione di prototipo di stazione mobile per campionamento runoff. Studi preliminari sull'utilizzo della Pteris in relazione alla capacità iperaccumulatrice di As. Caratterizzazione di due ecotipi di noce. Prog. IMONT: sampling dei materiali (caso studio Noce) da caratterizzare. Costituzione LABAGRO Italia-Cina, Zoucheng Municipalità. Relazioni tra ambiente, contenuto di calcio nei frutti contenuto di acido ascorbico e acido ossalico libero e salificato. Prodotti della ricerca (2006)

Principali collaborazioni Società: Syngenta, Bayer, Dow Agrosciences, Dupont, Isagro, SIAPA, BASF, Coop. Terremerse, Bagnacavallo (RA), ENI (VE). Centro Ricerche sul riso, Mortara (PV). Institute of Integrated Pest Management, Slagelse (Danimarca). School of Plant Biology, University of Western Australia, Perth. CNR-IPP (FI). Azienda ERSAF-Reg. Lombardia. CRA-ISSEL, Arezzo; Muzeum of Natural Art, Budapest (Hungary);Zoucheng municipality (Cina); università Shandong (Cina). CNR-IBBA (MI); CNR-IBIMET; MTA (Ungheria); Di.S.A.F.Ri.-Università della Tuscia. Univ. della Basilicata. Dipartimento di Agronomia Ambientale e Produzioni Vegetale e Dipartimento di Medicina Ambientale e Sanità Pubblica - Università di Padova. Azienda ERSAF-Reg. Lombardia.

Risorse umane e finanziarie

Anno risorse finanziarie

totali allocate di cui risorse

da terzi costi

figurativi valore

effettivo A B C D = A + C

2006 1313 550 44 1358 Valori in migliaia di euro

personale equivalente tempo pieno

ricercatori totale6 8

anno Brevetti Articoli ISI

Articoli non ISI

Articoli in atti di

Convegno Libri Rapporti Risultati

progettuali

Risultati di valorizzazione

applicativa Abstract Attività

editoriali

2006 0 6 5 0 0 0 0 0 3 0

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Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività Associato e incaricato di ricerca

Dottorando e specializzando Borsista Assegnista Professore

visitatore Collaboratore professionale Altro Totale

3 3 1 0 0 0 1 8 Principali risorse strumentali utilizzate Laboratori di fisiologia ed ecofisiologia, laboratori di genetica e biologia molecolare, laboratori per l'analisi dei prodotti, attrezzature per la crescita delle piante in ambienti controllati ed in pieno camppo, attrezzature di precisione per trattamenti erbicidi, strumentazione per il monitoraggio di parametri climatici e della qualità delle acque superficiali. Struttura e funzionamento degli ecosistemi terrestri

Progetto: Il sistema terra: interazioni tra terra solida, mare, acque interne, atmosfera e biosfera

Dipartimento: Terra e Ambiente Responsabile: LORETO FRANCESCO

Risultati conseguiti - sono stati determinati fattori e meccanismi di resistenza a stress abiotici e biotici: antiossidanti, metaboliti secondari. Sono stati individuati fattori limitanti: la fotosintesi, la crescita di piante nello spazio, e fattori alla base dell'innesco di incendi. - Sono continuate le indagini sulla biodiversita' forestale con l'uso di marcatori genetici, identificando e determinando: livello di diversita' genetica e relazioni filogenetiche tra popolazioni di piante, cianobatteri, crostacei, insetti e micromammiferi; geni implicati nella risposta a stress abiotici; piante ultrasecolari di olivo. - Sono state effettuate misure di flussi di CO2 e H2O da siti forestali nell'ambito del progetto integrato europeo CarboEurope-IP e di mineral dust durante tempeste di sabbia. Sono stati preparati prototipi di strumentazione per la misura di flussi di gas traccia biogenici. Sono state misurate emissioni di monoterpeni potenzialmente capaci di contribuire alla produzione di ozono e aerosoli organici secondari. E' stato sviluppato un modello di assorbimento di CH4 dai suoli agricoli e forestali (1x1 km), ed una metodologia per valutare l'emissione di metano da risaie e wetlands. Prodotti della ricerca (2006)

Principali collaborazioni Sono in corso numerose collaborazioni con Istituzioni scientifiche nazionali ed internazionali. Particolarmente forti sono le collaborazioni con strutture del Max Planck Institute-Germania (Institute for Chemical Ecology, Institute of Biogeochemistry), con l'USDA (USA), con il CNRS e l'INRA (Francia), con il CSIC (Spagna). Si contano almeno 20 collaborazioni con Universita' estere. A livello nazionale sono partciolarmente strette le collaborazioni con Istituti ENEA e MIPAF. Per le singole collaborazioni e convenzioni con strutture pubbliche si rimanda agli specifici moduli. Sono anche in corso collaborazioni con aziende private specialmente miranti allo sviluppo di tecnologie innovative nel settore ambientale (diagnostica di inquinanti e gas traccia).

anno Brevetti Articoli ISI

Articoli non ISI

Articoli in atti di

Convegno Libri Rapporti Risultati

progettuali

Risultati di valorizzazione

applicativa Abstract Attività

editoriali

2006 2 25 23 15 1 8 5 1 23 2

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Risorse umane e finanziarie

Anno risorse finanziarie

totali allocate di cui risorse

da terzi costi

figurativi valore

effettivo A B C D = A + C

2006 4263 814 276 4541 Valori in migliaia di euro

personale equivalente tempo pieno

ricercatori totale19 33

Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività Associato e incaricato di ricerca

Dottorando e specializzando Borsista Assegnista Professore

visitatore Collaboratore professionale Altro Totale

3 9 0 3 0 6 7 28 Principali risorse strumentali utilizzate I partecipanti applicano le principali tecnologie di indagine di a) biologia molecolare (Estrazione di acidi nucleici, elettroforesi, reazioni di PCR con primer specifici, sequenziamento, clonaggio di frammenti di DNA e/o geni, ottenimento di cDNA, quantificazione dei prodotti genici, librerie sottrattive, Southern e Northern blotting, analisi di sequenza, analisi di microsatelliti, colture in vitro su mezzi semisolidi e liquidi, tecniche di micropropagazione, organogenesi, embriogenesi somatica; b) biochimica (analisi di enzimi e substrati con tecniche spettrofotometriche, radiometriche e fotometriche); c) chimica analitica (analisi gas-cromatografiche (GC (FID-PID), HPLC, HS-GC) e spettrometria di massa. La commessa gesticse la grande infrastruttura di laboratorio per la spettrometria di massa (MASF) associata al network of excellent ACCENT, che include GC-MS, LC-MS, IRMS e PTR-MS; d) ecofisiologia (stazioni di flussi in campo (torri) con anemometri sonici e IRGA, strumentazione di laboratorio e di campo per misura di gravitropismo, scambi gassosi (IRGA, ossimetri) e fotochimica (fluorimetri, spettroradiometri). Dinamica degli scambi biogeochimici naturali (C, N e P) all'interfaccia biosfera-atmosfera-oceano

Progetto: Cambiamenti globali Dipartimento: Terra e Ambiente Responsabile: BRUGNOLI ENRICO

Risultati conseguiti Impianto sperimentale sulle successioni secondarie in ambienti degradati. Modello agroforestale polifunzionale effettivo su cicli ecosistemici C e H2O. Analisi GIS usi territoriali in zone marginali. Analisi isotopiche interazione ambiente-produttività agroforestale. Socio-economia dell'uso del suolo. Flussi di C e microbiologia rizosferica e cellulosolitica. Simulazione dei flussi di nutrienti a livello di bacino e di costa. Nuovo modello a scala di bacino che integra dati socio-economici in un modello biogeochimico classico. Alternanze di cicli wet and dry su biomassa, diversità e metabolismo di comunità microbiche naturali in fiumi a regime temporaneo. Studio comunità microbiche in sistemi lagunari ad elevata concentrazione di DOC. Microbiologia delle componenti organica ed inorganica dell'aerosol marino e dello strato superficiale dell'acqua di mare. Misure di tensione superficiale e solubilità della frazione organica dell'aerosol. Effetti dell'aerosol organico sul clima. Rapporti isotopici del C e concentrazione atmosferica di CO2, CO e O3 alla stazione MZS. Sistema trasportabile determinazione colorimetrica del pH e sistema potenziometrico determinazione della CO2 totale.

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Prodotti della ricerca (2006)

Principali collaborazioni L'attività si avvale di collaborazioni in ambito nazionale e soprattutto internazionale. Infatti, i partecipanti alla commessa collaborano ad una serie di attività internazionali e nazionali. Ad esempio, si ha la partecipazione a diversi network internazionali (ESF, SIBAE, Stable Isotope Biosphere-Atmosphere Exchange, BASIN: Biosphere Atmosphere Stable isotope Network) e collaborazione con istituzioni universitarie e non: Max Plank, Institute for Biogeochemistry, Jena, Germania, Dept. of Plant Biology, University of Utah, USA, Università di Zurigo (CH) Cambridge University (UK) e l'Università di Paris-Sud (France), Weizmann Istitute of Science, Israele, la University of Delaware, USA e l'Istituto di Scienze del Mare del CSIC, Spagna, l'Australian National University, Canberra, Australia. Altre collaborazioni potranno essere attivate con Università canadesi. Le collaborazioni attive a livello nazionale riguardano Istituti del CNR (ISMAR, ISE,… ), Stazione Zoologica di Napoli e diverse Università. I committenti sono prevalentemente UE, ESF, Ministeri, Regioni ed Enti locali, privati.

Risorse umane e finanziarie

Anno risorse finanziarie

totali allocate di cui risorse

da terzi costi

figurativi valore

effettivo A B C D = A + C

2006 2161 397 158 2319 Valori in migliaia di euro

personale equivalente tempo pieno

ricercatori totale8 17

Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività Associato e incaricato di ricerca

Dottorando e specializzando Borsista Assegnista Professore

visitatore Collaboratore professionale Altro Totale

0 0 0 2 0 1 1 4 Principali risorse strumentali utilizzate Gli Istituti partecipanti alla commessa sono equipaggaite nei settori della chimica, biochimica, biologia, fisica dell'atmosfera, biologia molecolare, ecologia microbica, ecofisiologia, ecologia e modellistica. I partecipanti alla commessa hanno competenze specifiche per lo studio dei cicli biogeochimici mediante tecniche analitiche diverse che vanno dalla spettroscopia, alla chimica analitica, alla cromatografia, a tecniche basate su radioisotopi, spettrometria di massa per isotopi stabili, e analisi territoriale georeferenziata. Queste competenze sono fondamentali nello studio dei cicli biogeochimici e degli scambi tra atmosfera, biosfera e idrosfera, e per formulare modelli di previsione del cambiamento globale. La commessa dispone inoltre di competenze nello approccio socio-economico, indispensabile per comprendere e modellizzare gli effetti sui cicli biogeochimici dovuti ai cambiamenti d'uso del suolo.

anno Brevetti Articoli ISI

Articoli non ISI

Articoli in atti di

Convegno Libri Rapporti Risultati

progettuali

Risultati di valorizzazione

applicativa Abstract Attività

editoriali

2006 0 9 3 18 1 6 0 0 9 0

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Relazione tra ecosistemi terrestri ed inquinanti: ripristino ecologico, biorimedio e biomitigazione

Progetto: Controllo dell'inquinamento e recupero ambientale Dipartimento: Terra e Ambiente Responsabile: MASSACCI ANGELO

Risultati conseguiti I 20 cloni di salicacee selezionati per l'assorbimento di Cd evidenziano che i salici assorbono per pianta più Cd dei pioppi. L'80% del Cd rimane nelle radici dei pioppi ed il 50% in quelle dei salici. Per studiare l'effetto del cd su tutta la stagione è stato realizzato un sistema (mesocosmo) con capacità di 10 mila litri. Esperimenti con salicacee, felce e vetiveria in un sito inquinato a Porto Marghera confermano che Pteris iperaccumula Arsenico anche in pieno campo e le salicacee controllano bene il bilancio idrico del sito arricchendolo di sostanza organica. Il biorimedio del legno impregnato con creosoto tramite funghi conferma che Pleurotus ostreatus cresce in presenza di creosoto e ne degrada i componenti. Dopo 30 giorni fenoli vengono eliminati e gli idrocarburi degradati del 60-70% attraverso enzimi ligninolitici ossidativi. Gli studi di miscele organiche con reflui oleari evidenziano presenza di solfati, fosfati, nitrati e flora microbica capace di crescere su bio-fenoli, assenza di fitotossicità, piena compatibilità nell'impiego in ambito vivaistico per la coltivazione di Alloro, Cipresso, Clorofito e Pelargonio e per la fungicoltura industriale. Prodotti della ricerca (2006)

Principali collaborazioni Le attività di questa commessa sono svolte in collaborazione con Università Italiane e straniere come l'Università della Tuscia (VT) e di Orihuela (Spagna),il Dip.to di Scienze Ambientali dell'Università degli Studi di Siena; Dip.to di Biologia Molecolare dell'Università degli Studi di Siena; Dip.to di Scienze Animali, Vegetali e dell'Ambiente, Università del Molise; il C.S.I.C. (Spagna), gli Istituti CNR come ISAFoM con sede a Napoli ed IMC con sede a Montelibretti. Inoltre sono state intraprese collaborazioni con organizzazioni private di ricerca come Enitecnologie S.p.a. e con imprese produttive come il Vivaio Campino di Siena e l'ECOSABINA srl di Palombara Sabina (Roma).

Risorse umane e finanziarie

Anno risorse finanziarie

totali allocate di cui risorse

da terzi costi

figurativi valore

effettivo A B C D = A + C

2006 1871 215 126 1998 Valori in migliaia di euro

personale equivalente tempo pieno

ricercatori totale9 16

Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività Associato e incaricato di ricerca

Dottorando e specializzando Borsista Assegnista Professore

visitatore Collaboratore professionale Altro Totale

0 2 1 3 0 0 0 6 Principali risorse strumentali utilizzate Per il conseguimento degli obbiettivi preposti sono state utilizzate risorse strumentali analitiche di base per la determinazione di metalli pesanti da varie matrici. E' stato assemblato uno strumento portatile basato su fluorescenza a raggi X di cui si sta migliorando la portabilità per misure in

anno Brevetti Articoli ISI

Articoli non ISI

Articoli in atti di

Convegno Libri Rapporti Risultati

progettuali

Risultati di valorizzazione

applicativa Abstract Attività

editoriali

2006 0 4 3 6 5 3 1 0 19 2

Page 52: TERRA E - cnr.it · • Analisi dei processi nella colonna d'acqua, nel fondo/sottofondo e metodologie innovative ... veneziano con traccianti isotopici naturali e tomografia geoelettrica.

situ.Sono state utilizzate Apparecchiature per il campionamento e per la preparazione del campione per analisi chimico-fisiche e microbiologiche; Spettrometria ad assorbimento atomico, Cromatografia ionica ed alta pressione, Respirometria dinamica, N-kieldhal analyzer, attrezzature per la determinazione del carbonio totale ed umico, per la conta microbica totale, per la Fluorescence In Situ Hybridization (FISH) analyses sui nitrificanti, celle climatiche a temperatura ed umidità relativa controllata. Attività Moduli Sostenibilità, biodiversità e qualità nella gestione del sistema agro-forestale.

Commessa: Sostenibilità, biodiversità e qualità nella gestione del sistema agro-forestale.Progetto: Risorse biologiche e tutela dell'agroecosistema Dipartimento: Agroalimentare Responsabile: SATTIN MAURIZIO

Risultati conseguiti Prodotti della ricerca (2006)

Principali collaborazioni

Risorse umane e finanziarie

Anno risorse finanziarie

totali allocate di cui risorse

da terzi costi

figurativi valore

effettivo A B C D = A + C

2006 1313 550 44 1358 Valori in migliaia di euro

personale equivalente tempo pieno

ricercatori totale6 8

Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività Associato e incaricato di ricerca

Dottorando e specializzando Borsista Assegnista Professore

visitatore Collaboratore professionale Altro Totale

3 3 1 0 0 0 1 8

anno Brevetti Articoli ISI

Articoli non ISI

Articoli in atti di

Convegno Libri Rapporti Risultati

progettuali

Risultati di valorizzazione

applicativa Abstract Attività

editoriali

2006 0 6 5 0 0 0 0 0 3 0

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La progettazione integrata sul territorio

Commessa: Emigranti italiani nel mondo e identità locale quali risorse per lo sviluppo del territorio. Un progetto per le aree protette della Sicilia

Progetto: Impresa, territorio, innovazione e sviluppo: il capitalismo italiano dalle aziende familiari alla globalizzazione

Dipartimento: Identità Culturale Responsabile: IANNUZZI FERDINANDO

Risultati conseguiti Grazie alla stimolazione e al sostegno delle capacità progettuali, sono stati elaborati alcuni progetti per lo sviluppo del territorio e il net-work ha partecipato ad alcune Call di programmi comunitari e/o regionali i cui obiettivi sono l'integrazione di aree del Mediterraneo, il riequi-librio economico/sociale delle regioni, la realizzazione di processi di sviluppo economico sostenibile, la gestione e valorizzazione del patrimo-nio naturale e culturale, della biodiversità. I progetti presentati sono attualmente in fase di valutazione. Risultato particolarmente rilevante è l'iniziativa "La vetrina dei progetti" sviluppata insieme alle Univ. del Piemonte Orientale e di Palermo. L'iniziativa è volta a valorizzare quel-le energie locali che, nonostante siano portatrici di una spinta al cam-biamento ed alla crescita, rischiano di disperdersi nella burocrazia e nel disinteresse collettivo. Ci si riferisce ai giovani che progettano e ai territori che progrediscono, ai quali si vogliono creare occasioni di crescita. La I edizione si è tenuta nel 2005 ospitava esperienze in qual-che modo già di successo; la II edizione si terrà nel 2007 ed è dedicata alla presentazione di idee, progetti. Prodotti della ricerca (2006)

Principali collaborazioni Facoltà di Economia dell'Università degli Studi di Roma "La Sapienza", Facoltà di Scienza della Comunicazione dell'Università degli Studi di Salerno, Facoltà di Scienze Ambientali dell'Università Parthenope, Università degli Studi del Piemonte Orientale, Università degli Studi di Palermo Stazione Zoologica Dohrn, Consorzio Promos Ricerche, KPMG, Ega, Gruppo Moccia, Strutture e Sistemi, Riformed, Parco regionale dei Campi Flegrei, Parco Nazionale del Cilento e del Vallo di Diano.

Risorse umane e finanziarie

Anno risorse finanziarie

totali allocate di cui risorse

da terzi costi

figurativi valore

effettivo A B C D = A + C

2006 - - - - Valori in migliaia di euro

personale equivalente tempo pieno

ricercatori totale0 0

Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività Associato e incaricato di ricerca

Dottorando e specializzando Borsista Assegnista Professore

visitatore Collaboratore professionale Altro Totale

0 0 0 0 0 0 0 0

anno Brevetti Articoli ISI

Articoli non ISI

Articoli in atti di

Convegno Libri Rapporti Risultati

progettuali

Risultati di valorizzazione

applicativa Abstract Attività

editoriali

2006 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

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Fisiologia ambientale, biodiversità e genomica funzionale

Commessa: Struttura e funzionamento degli ecosistemi terrestri Progetto: Il sistema terra: interazioni tra terra solida, mare, acque interne, atmosfera

e biosfera Dipartimento: Terra e Ambiente Responsabile: LORETO FRANCESCO

Risultati conseguiti - sono state identificate limitazioni diffusive della fotosintesi dopo esposizione prolungata a ozono. - è stata evidenziata la possibilità di produrre germinelli di rucola in assenza di gravita'. - sono state rilevate variazioni nei contenuti di poliammine libere in foglie giovani di leccio. - E'stata confermato che l'isoprene rimuove specie ossidative. -sono state studiate le conseguenze delle ondate di calore sulla fisiologia delle piante. - sono stati individuati e valutati marcatori (ISSR e microsatelliti) in popolazioni di castagno ed e' stato valutato il livello di diversita' genetica inter e intra-popolazione. - sono stati individuati marcatori genetici alla base di meccanismi di resistenza a stress salino. - è stata studiata la selettività degli attrezzi sul gambero bianco, ed i meccanismi che regolano la crescita in crostacei macruri. - sono stati misurati pool dei precursori di isoprenoidi volatili su foglie con innovative tecniche di spettrometria. - e stata individuata una relazione tra emissione di isoprene e acido abscissico fogliare, - sono state individuate emissioni di metanolo, acetaldeide e composti C-6 reattivi in piante esposte a stress. Prodotti della ricerca (2006)

Principali collaborazioni Non esistono scostamenti significativi. Tutte le collaborazioni elencate precedentemente sono ancora attive. Si segnalano le collaborazioni con Universita' di Barcellona (Spagna), CSIC (Spagna), Universita' di San Paolo (Brasile), FZK-IMK (Garmisch, Germania), Phytosphere Institute (Juelich, Germania), University of Lancaster (UK), e University of Wageningen (Olanda) che hanno portato durante il 2006 a scambi di visite tra i ricercatori. A livello nazionale si segnalano le strette collaborazioni con Universita' della Tuscia, Universita' di Perugia, Universita' del Molise ENEA, CRA e numerosi altri Instituti del CNR (specialmente IVALSA, ISAFOM e IGV).

Risorse umane e finanziarie

Anno risorse finanziarie

totali allocate di cui risorse

da terzi costi

figurativi valore

effettivo A B C D = A + C

2006 1547 503 78 1625 Valori in migliaia di euro

personale equivalente tempo pieno

ricercatori totale6 12

anno Brevetti Articoli ISI

Articoli non ISI

Articoli in atti di

Convegno Libri Rapporti Risultati

progettuali

Risultati di valorizzazione

applicativa Abstract Attività

editoriali

2006 2 12 2 2 0 5 0 0 6 0

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Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività Associato e incaricato di ricerca

Dottorando e specializzando Borsista Assegnista Professore

visitatore Collaboratore professionale Altro Totale

0 6 0 2 0 0 0 8 Biogeochimica e relazione suolo-pianta-atmosfera

Commessa: Dinamica degli scambi biogeochimici naturali (C, N e P) all'interfaccia biosfera-atmosfera-oceano

Progetto: Cambiamenti globali Dipartimento: Terra e Ambiente Responsabile: BRUGNOLI ENRICO

Risultati conseguiti E' stato realizzato un impianto sperimentale con quattro tesi di rinverdimento per lo studio delle successioni secondarie in ambienti montani degradati. Sette varietà di Phaseolus spp. a crescita indeterminata tipiche di ambienti sub-montani sono state caratterizzate agronomicamente, fisiologicamente e geneticamente (fase di iscrizione allo RVV ARSIAL, Regione Lazio). I risultati hanno permesso l'elaborazione di un modulo agroforestale polifunzionale, attualmente in sperimentazione per definirne le funzioni ecosistemiche di base. Tale modulo è in studio a fini di sviluppo sostenibile e conservazionistici in ambienti marginali soggetti ad abbandono e degrado paesaggistico. Un'analisi territoriale effettuata con metodiche GIS lungo la media ed alta valle dell'Aniene ha evidenziato l'importanza dell'adozione di metodi innovativi e sostenibili di uso del suolo. Le metodiche di analisi isotopica per la tracciabilità di prodotti tipici sono state messe a punto. La capacità di uso di diverse fonti di carbonio è stata caratterizzata in Azospirillum ed in altri batteri isolati dalla rizosfera di sorgo. Prodotti della ricerca (2006)

Principali collaborazioni L'attività si avvale di collaborazioni in ambito nazionale e internazionale. Partecipazione a diversi network internazionali (ESF, SIBAE, Stable Isotope Biosphere-Atmosphere Exchange, BASIN: Biosphere Atmosphere Stable isotope Network); collaborazione con istituzioni universitarie e non: Max Plank, Institute for Biogeochemistry, Jena, Germania, Dept. of Plant Biology, University of Utah, USA, Università di Zurigo (CH), Cambridge University (UK) e Università di Paris-Sud (France), Weizmann Istitute of Science, Israele, University of Delaware, USA, University of Berkeley, CA, USA, University of Lisbon, Portugal, Australian National University, Canberra, Australia. Le collaborazioni attive a livello nazionale riguardano Istituti del CNR, diverse Università, WWF, Regioni, Provincie, Comunità Montane e Comuni. I committenti sono prevalentemente UE, ESF, Ministeri, Regioni, Enti locali, privati.

Risorse umane e finanziarie

Anno risorse finanziarie

totali allocate di cui risorse

da terzi costi

figurativi valore

effettivo A B C D = A + C

2006 976 227 55 1031 Valori in migliaia di euro

personale equivalente tempo pieno

anno Brevetti Articoli ISI

Articoli non ISI

Articoli in atti di

Convegno Libri Rapporti Risultati

progettuali

Risultati di valorizzazione

applicativa Abstract Attività

editoriali

2006 0 7 3 11 1 0 0 0 2 0

Page 56: TERRA E - cnr.it · • Analisi dei processi nella colonna d'acqua, nel fondo/sottofondo e metodologie innovative ... veneziano con traccianti isotopici naturali e tomografia geoelettrica.

ricercatori totale3 8

Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività Associato e incaricato di ricerca

Dottorando e specializzando Borsista Assegnista Professore

visitatore Collaboratore professionale Altro Totale

0 0 0 2 0 1 0 3 Biodiversità, genomica funzionale e fisiologia ambientale

Commessa: Risposta degli ecosistemi terrestri ai cambiamenti globali Progetto: Cambiamenti globali Dipartimento: Terra e Ambiente Responsabile: VILLANI FIORELLA

Risultati conseguiti Diversità genetica: i risultati hanno confermato un elevato grado di differenziamento genetico tra due gruppi di popolazioni (Turchia occidentale, Turchia orientale ) e la presenza di una zona ibrida naturale tra questi due gruppi. Tra le popolazioni europee analizzate quelle greche sono risultate geneticamente intermedie tra le popolazioni dell'europa occidentale e quelle della Turchia occidentale. Genomica funzionale: All'interno degli EST sequenziati sono stati identificati polimorfismi al livello di mutazioni puntiformi (SNPs) sia nei parentali della progenie mappata sia in un subset di campioni provenienti da una collezione di progenie/provenienze europee mantenute nel campo sperimentale dell'Istituto. Le analisi delle misure fenologiche effettuate su questa collezione hanno mostrato una elevato grado di variazione per il carattere 'apertura gemme' correlato con l'origine geografica delle popolazioni. Comparative mapping in Fagaceae: sono stati selezionati primers per 144 loci microsatellitari e sono state avviate le analisi sui parentali delle tre specie: quercia, faggio, castagno. Lo screening è in corso di svolgimento. Prodotti della ricerca (2006)

Principali collaborazioni Collaborazioni nazionali: Università della Tuscia-DISAFRI; Università di Torino -Dipartimento di Colture Arboree; CNR- Istituto di Genetica Vegetale Collaborazioni internazionali: Francia: INRA, UMR Biogeco; INRA, Unité Amélioration, Génétique et Physiologie Forestières Spagna : C.I.F.Lourizan Grecia : Aristotle University of Thessaloniki - Department of Forestry and Natural Environment UK: Horticultural Research International, East Malling; Natural Environment research Council, CEH Finlandia: University of Oulu, Department of Biology Olanda: Wageningen University and Research

anno Brevetti Articoli ISI

Articoli non ISI

Articoli in atti di

Convegno Libri Rapporti Risultati

progettuali

Risultati di valorizzazione

applicativa Abstract Attività

editoriali

2006 0 1 2 0 0 0 0 0 2 0

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Risorse umane e finanziarie

Anno risorse finanziarie

totali allocate di cui risorse

da terzi costi

figurativi valore

effettivo A B C D = A + C

2006 263 2 22 285 Valori in migliaia di euro

personale equivalente tempo pieno

ricercatori totale1 3

Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività Associato e incaricato di ricerca

Dottorando e specializzando Borsista Assegnista Professore

visitatore Collaboratore professionale Altro Totale

0 0 0 1 0 0 0 1 Agroselvicoltura e produzione di biomassa

Commessa: Sostenibilità, valorizzazione e gestione degli ecosistemi terrestri, produttivi e naturali

Progetto: Sostenibilità dei sistemi terrestri ed acquatici Dipartimento: Terra e Ambiente Responsabile: MALVOLTI MARIA EMILIA

Risultati conseguiti Attività 1 Prog. MiPA RiSelv.Italia.Analisi maternità: identificate 3 madri J.nigra differente efficienza ibridogena: N23 (22.7%), N17 (70%), N24 (87.7).Analisi paternità: identificati padri J.regia differente successo riproduttivo: V15, B6, B7.Fingerprinting famiglie halfsib 10 loci SSR. Pianta triploide feconda:genera ibridi diploidi, piante J.nigra e genotipi con aberrazioni cromosomiche.MIUR Biofrum:Identificazione multidisciplinare ecotipi Montella e Pescasseroli.Prog. MAE Costituzione LABAGRO Italia-Cina in Cina per analisi congiunte risorse genetiche. Attività 2 Prog.E.U. SAFE:divulgazione risultati conseguiti (attuale PAC non favorisce s. agroforestali, anche se fonti legname di pregio e protezione biodiversità, erosione suoli, effetto serra). Modelli simulazione.Prog. Lazio: Produzioni biomassa alte> 20 t ss ha-1anno-1 (secondo ciclo biennale piantagioni nord Italia) Nuovo impianto SRF pioppo (prov. Roma) x smaltimento reflui zootecnici,con dosi di applicazione simili alle colture erbacee. Robinia: evidente rusticità x piantagioni SRF in zone marginali; necessità di selezione clonale e raccolta meccanizza Prodotti della ricerca (2006)

Principali collaborazioni CRA-ISSEL, Arezzo; Muzeum of Natural Art, Budapest (Hungary);Zoucheng municipality (Cina); università Shandong (Cina). CNR-IBBA (MI); CNR-IVALSA (FI; MTA (Ungheria)Di.S.A.F.Ri.-Università della Tuscia; Azienda Agricola Torreimpietra di N. Carandini-Roma; Società ATENA, Acquasparta (Terni); Franco Alasia Vivai (Cuneo); I.C.R.A.F., Nairobi , Kenia; Department of Biology, Plant and Vegetation Ecology, Campus Drie Eiken, Belgio.

anno Brevetti Articoli ISI

Articoli non ISI

Articoli in atti di

Convegno Libri Rapporti Risultati

progettuali

Risultati di valorizzazione

applicativa Abstract Attività

editoriali

2006 0 1 8 5 4 0 0 0 7 2

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Risorse umane e finanziarie

Anno risorse finanziarie

totali allocate di cui risorse

da terzi costi

figurativi valore

effettivo A B C D = A + C

2006 266 79 23 289 Valori in migliaia di euro

personale equivalente tempo pieno

ricercatori totale1 2

Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività Associato e incaricato di ricerca

Dottorando e specializzando Borsista Assegnista Professore

visitatore Collaboratore professionale Altro Totale

0 1 0 1 0 0 0 2 Ripristino ecologico, biorimedio e biomitigazione

Commessa: Relazione tra ecosistemi terrestri ed inquinanti: ripristino ecologico, biorimedio e biomitigazione

Progetto: Controllo dell'inquinamento e recupero ambientale Dipartimento: Terra e Ambiente Responsabile: MASSACCI ANGELO

Risultati conseguiti E' stata effettuata la selezione di 20 cloni di salicacee per l'abilità di assorbire e tollerare Cadmio (Cd). Si è evidenziato che i salici assorbono per pianta più Cd dei pioppi e ne trattengono il 50% nelle radici rispetto all'80% dei pioppi. Solo nel pioppo Nigra-Poli rimane nella radici il 65% di Cd assorbito. Per studiare l'effetto di trattamenti per l'intero ciclo stagionale è stato costruito un impianto sperimentale (mesocosmo) della capacità di 1000 litri di volume per unità. Sono stati inoltre svolti esperimenti con salicacee, felce e vetiveria in un sito industriale di Porto Marghera inquinato con Arsenico (AS).Si conferma l'abilità di Pteris di iperaccumulare As e l'utilità delle salicacee per il controllo idrologico e l'arricchimento in sostanza organica del suolo. Gli studi di biorimedio del legno impregnato con creosoto hanno invece evidenziato che il micelio di Pleurotus ostreatus cresce abbondantemente in presenza di tale sostanza e la degrada fino al 70%. Prodotti della ricerca (2006)

Principali collaborazioni Le attività di questo modulo sono svolte in collaborazione con Università Italiane e straniere come l'Università della Tuscia (VT), di Parma, di Campobasso e di Orihuela (Spagna) e con il C.S.I.C (Spagna). Alcun attività nell'ambito del Fitorimedio sono svolte per Enitecnologie S.p.a.

Risorse umane e finanziarie

Anno risorse finanziarie

totali allocate di cui risorse

da terzi costi

figurativi valore

effettivo A B C D = A + C

2006 1410 175 89 1499 Valori in migliaia di euro

anno Brevetti Articoli ISI

Articoli non ISI

Articoli in atti di

Convegno Libri Rapporti Risultati

progettuali

Risultati di valorizzazione

applicativa Abstract Attività

editoriali

2006 0 1 2 2 5 0 0 0 17 2

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personale equivalente tempo pienoricercatori totale

7 11

Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività Associato e incaricato di ricerca

Dottorando e specializzando Borsista Assegnista Professore

visitatore Collaboratore professionale Altro Totale

0 2 1 1 0 0 0 4 Attività RSTL Trasduzione del segnale di stress nelle piante

Responsabile: DE AGAZIO MARINA Risultati conseguiti Prodotti della ricerca (2006)

Principali collaborazioni

Risorse umane e finanziarie

Anno risorse finanziarie

totali allocate di cui risorse

da terzi costi

figurativi valore

effettivo A B C D = A + C

2006 232 7 14 246 Valori in migliaia di euro

personale equivalente tempo pieno

ricercatori totale1 2

Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività Associato e incaricato di ricerca

Dottorando e specializzando Borsista Assegnista Professore

visitatore Collaboratore professionale Altro Totale

0 0 0 0 0 0 0 0 Principali risorse strumentali utilizzate Controllo del metabolismo sintetico e degradativo dei carboidrati

Responsabile: BATTISTELLI ALBERTO

anno Brevetti Articoli ISI

Articoli non ISI

Articoli in atti di

Convegno Libri Rapporti Risultati

progettuali

Risultati di valorizzazione

applicativa Abstract Attività

editoriali

2006 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0

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Risultati conseguiti Prodotti della ricerca (2006)

Principali collaborazioni

Risorse umane e finanziarie

Anno risorse finanziarie

totali allocate di cui risorse

da terzi costi

figurativi valore

effettivo A B C D = A + C

2006 178 17 15 193 Valori in migliaia di euro

personale equivalente tempo pieno

ricercatori totale1 2

Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività Associato e incaricato di ricerca

Dottorando e specializzando Borsista Assegnista Professore

visitatore Collaboratore professionale Altro Totale

0 0 0 0 0 0 0 0 Principali risorse strumentali utilizzate Elenco pubblicazioni dell’Istituto

Brevetti

1 M. Maschietti, M.L. Bianchini - Residual shelf life indicator, especially useful for perishable foods 2 M. Maschietti, M.L. Bianchini - Residual shelf life indicator, especially useful for perishable foods

Articoli ISI

1 Noe SM, P. Ciccioli, E. Brancaleoni, F. Loreto, U. Niinemets. - . Emissions of monoterpenes linalool and ocimene respond differently to environmental changes due to differences in physico-chemical characteristics - ATMOSPHERIC ENVIRONMENT, Vol. 40, Pagg. 4649-4662

2 G. SCARASCIA MUGNOZZA, C. CALFAPIETRA, R. CEULEMANS, B. GIELEN, M.F. COTRUFO, P. DE ANGELIS, D. GODBOLD, M.R. HOOSBEEK, O. KULL, M. LUKAC, M. MAREK, F. MIGLIETTA, A. POLLE, C. RAINES, M. SABATTI, N. ANSELMI, and G. TAYLOR - 10 Reponses to Elevated (CO2) of a Short Rotation, Multispecies Poplar Plantation: The POPFACE/EUROFACE Experiment - ECOLOGICAL STUDIES, Vol. 187, Pagg. 174-195

3 Luo ZB, Calfapietra C, Liberloo M, Scarascia-Mugnozza G, Polle A. - Carbon partitioning to mobile and structural fractions in poplar wood under elevated CO2 (EUROFACE) and N fertilization. - GLOBAL CHANGE BIOLOGY, Vol. 12(2), Pagg. 272-283

4 M CASASOLI, J DERORY, C MORERA-DUTREY, O BRENDEL, JM GUEHL, F VILLANI, A KREMER - Comparison of QTLs for adaptive traits between oak and chestnut based on an EST consensus map - GENETICS, Vol. 172, Pagg. 533-546

anno Brevetti Articoli ISI

Articoli non ISI

Articoli in atti di

Convegno Libri Rapporti Risultati

progettuali

Risultati di valorizzazione

applicativa Abstract Attività

editoriali

2006 0 3 0 0 0 0 0 0 1 0

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5 Rouphael Y, Cardarelli M, Rea E, Battistelli A, Colla G. - Comparison of the subirrigation and drip-irrigation systems for greenhouse zucchini squash production using saline and non-saline nutrient solutions. - AGRICULTURAL WATER MANAGEMENT, Vol. 82 2 , Pagg. 99-117

6 Galli E., Rapanà P., Tomati U., Polcaro C. M., Brancaleoni E., Frattoni M. - Degradation of creosote by Pleurotus ostreatus mycelium in creosote-treated wood. - FRESENIUS ENVIRONMENTAL BULLETIN, Vol. 15, Pagg. 720-723

7 Nogues I, Brilli F, Loreto F - Dimethylallyl diphosphate and geranyl diphosphate pools of plant species characterized by different isoprenoid emissions. - PLANT PHYSIOLOGY, Vol. 141 2, Pagg. 721-730

8 Bonzini S., Verro R., Otto S., Lazzaro L., Finizio A., Zanin G., Vighi M - Experimental validation of a Geographical Informations Systems-based procedure for predicting pesticide exposure in surface water. - REVIEWS IN ENVIRONMENTAL SCIENCE AND BIO-TECHNOLOGY, Vol. 40, Pagg. 7561-7569

9 Hoosbeek MR, Li YT, Scarascia-Mugnozza GE - Free atmospheric CO2 enrichment (FACE) increased labile and total carbon in the mineral soil of a short rotation Poplar plantation. - PLANT AND SOIL, Vol. 281, Pagg. 247-254

10 Fares S., C.Barta, F. Brilli, M. Centritto, L. Ederli, F. Ferranti, S. Pasqualini, L. Reale, D. Tricoli, F. Loreto - Impact of high ozone on isoprene emission, photosynthesis and histology of developing Populus alba leaves directly or indirectly exposed to the pollutant. - PHYSIOLOGIA PLANTARUM, Vol. 128, Pagg. 456-465

11 Girlanda M, Selosse MA, Cafasso D, Brilli F, Delfine S, Fabbian R, Ghignone S, Pinelli P, Segreto R, Loreto F, Cozzolino S, Perotto S. - Inefficient photosynthesis in the Mediterranean orchid Limodorum abortivum is mirrored by specific association to ectomycorrhizal Russulaceae. - MOLECULAR ECOLOGY, Vol. 15(2), Pagg. 491-504

12 C.M.Rivera; A. Battistelli; S.Moscatello; S. Proietti; Y. Rouphael; M. Cardarelli; G. Colla - Influence of Simulated Microgravity on Growth, Yield, and Quality of Leafy Vegetables: Lettuce and Rocket - EUROPEAN JOURNAL OF HORTICULTURAL SCIENCE, Vol. 71(4), Pagg. -

13 Rivera CM, Battistelli A, Moscatello S, Proietti S, Rouphael Y, Cardarelli M, Colla G. - Influence of simulated microgravity on growth, yield, and quality of leafy vegetables: Lettuce and rocket. - EUROPEAN JOURNAL OF HORTICULTURAL SCIENCE, Vol. 71(1), Pagg. 45-51

14 Velikova V., F. Loreto, T. Tsonev, F. Brilli, A. Edreva - Isoprene prevents the negative consequences of high temperature stress in Platanus orientalis leaves. Funct - PLANT BIOLOGY, Vol. 33, Pagg. 931-940

15 M.COLTORTI, L.ABBAZZI, M.P. FERRETTI, P.IACUMIN, F. PAREDES RIOS, M. PELLEGRINI, P. PIERUCCINI, M. RUSTIONI, G. TITO, L. ROOK - Last Glacial mammals in South America: a new scenario from the Tarija Basin (Bolivia) - NATURWISSENSCHAFTEN, Vol. 10, Pagg. -

16 Morari F, Lugato E, Berti A, Giardini L. - Long-term effects of recommended management practices on soil carbon changes and sequestration in north-eastern Italy. - SOIL USE AND MANAGEMENT, Vol. 22(1), Pagg. 71-81

17 Godbold DL, Hoosbeek MR, Lukac M, Cotrufo MF, Janssens IA, Ceulemans R, Polle A, Velthorst EJ, Scarascia-Mugnozza G, De Angelis P, Miglietta F, Peressotti A. - Mycorrhizal hyphal turnover as a dominant process for carbon input into soil organic matter. - PLANT AND SOIL, Vol. 281, Pagg. 15-24

18 Sartorato I, Zanin G, Baldoin C,De Zanche C. - Observations on the potential of microwaves for weed control - WEED RESEARCH, Vol. 46(1), Pagg. 1-9

19 Loreto F., C. Barta, F. Brilli, I. Nogues. - On the induction of volatile organic compound emissions by plants as consequence of wounding or fluctuations of light and temperature - PLANT CELL AND ENVIRONMENT, Vol. 29, Pagg. 1820-1828

20 Forti G., A. Agostiano, R. Barbato, R. Bassi, E. Brugnoli, G. Finazzi, F.M. Garlaschi, R. C. Jennings, B.A. Melandri, M. Trotta, G. Venturoli, G. Zanetti, D. Zannoni and G. Zucchelli - Photosynthesis research in Italy: A review - PHOTOSYNTHESIS RESEARCH, Vol. 88, Pagg. 211-240

21 Rennenberg H., F. Loreto, A. Polle, F. Brilli, S. Fares, R.S. Beniwal, A. Gessler - Physiological responses of forest trees to heat and drought. - PLANT BIOLOGY, Vol. 8, Pagg. 556-571

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22 Tholl D, Boland W, Hansel A, Loreto F, Rose USR, Schnitzler JP - Practical approaches to plant volatile analysis - PLANT JOURNAL, Vol. 45(4), Pagg. 540-560

23 Pintó-Marijuan M., de Agazio M., Zacchini M., Fleck I. - Seasonal and diurnal monitoring of leaf polyamine content in Quercus ilex L. resprouts after fire in relation to changes in rradiation and photosynthetic parameters. - TREES-STRUCTURE AND FUNCTION, Vol. 20, Pagg. 649-655

24 Masin R., Zuin M.C., Otto S., Zanin G - Seed longevity and dormancy of four summer annual grass weeds in turf - WEED RESEARCH, Vol. 46, Pagg. 362-370

25 Eichhorn MP, Paris P, Herzog F, Incoll LD, Liagre F, Mantzanas K, Mayus M, Moreno G, Papanastasis VP, Pilbeam DJ, Pisanelli A, Dupraz C. - Silvoarable systems in europe - past, present and future prospects - AGROFORESTRY SYSTEMS, Vol. 67(1), Pagg. 29-50

26 Wittmann C, Pfanz H, Loreto F, Centritto M, Pietrini F, Alessio G. - Stem CO2 release under illumination: corticular photosynthesis, photorespiration or inhibition of mitochondrial respiration? - PLANT CELL AND ENVIRONMENT, Vol. 29(6), Pagg. 1149-1158

27 Otto S., Altissimo L., Zanin G. - Terbuthylazine contamination of the aquifer north of Vicenza (North-East Italy) - ENVIRONMENTAL SCIENCE AND POLLUTION RESEARCH, Vol. , Pagg. -

28 Monti A, Brugnoli E, Scartazza A, Amaducci MT. - The effect of transient and continuous drought on yield, photosynthesis and carbon isotope discrimination in sugar beet (Beta vulgaris L.). - JOURNAL OF EXPERIMENTAL BOTANY, Vol. 57(6), Pagg. 1253-1262

29 Barta C., F. Loreto - The relationship between the methyl-erythritol phosphate (MEP) pathway leading to emission of volatile isoprenoids and abscisic acid content in leaves - PLANT PHYSIOLOGY, Vol. 141, Pagg. 1676-1683

30 Ragonese S, Bianchini ML. - Trawl selectivity trials on the deep-water rose shrimp (Parapenaeus longirostris) in sicilian waters. - HYDROBIOLOGIA, Vol. 557, Pagg. 113-119

31 Liberloo M, Calfapietra C, Lukac M, Godbold D, Luos ZB, Polle A, Hoosbeek MR, Kull O, Marek M, Raines C, Rubino M, Taylor G, Scarascia-Mugnozza G, Ceulemans R. - Woody biomass production during the second rotation of a bio-energy Populus plantation increases in a future high CO2 world. - GLOBAL CHANGE BIOLOGY, Vol. 12(6), Pagg. 1094-1106

Articoli non ISI

1 Clelia Cirillo - Agro Falerno: opere realizzate a tutela dell’emergenza naturale del Lago di Falciano - FOREST 3 (Rivista on-line), Vol. , Pagg. -

2 F.VILLANI, G. ERIKSSON, , G. BUCCI, P. ARAVANOUPOULOS, R. BOTTA, S. DIAMANDIS, J. FERNANDEZ LOPEZ, G. GARROD, C. ROBIN, F. ROMANE, K. RUSSELL, A. VANNINI, A. AKKAK, E. ALIZOTI, T. BARRENECHE, R. BLANCO SILVA, E. BUCK, M. CASASOLI, M. CHERUBINI, A. DROUZAS - Complexity of Gene Resources Conservation and Utilisation of a differently managed multipurpose tree species (Castanea sativa Mill.): what, where and how to conserve. - Advances on Horticultural Science, Vol. 20, Pagg. 117-129

3 F. Villani, G. Eriksson, G. Bucci, P. Aravanoupoulos, R. Botta, S. Diamandis, J. Fernandez-Lopez, G. Garrod, C. Robin, F. Romane, K. Russell, A. Vannini, A. Akkak, E. Alizoti, T. Barreneche, R. Blanco Silva, E. Buck, M. Casasoli, M. Cherubini, A. Drouzas, - Complexity of gene resources conservation and utilization of a differently managed multipurpose tree species (Castanea sativa Mill.): what, where and how to conserve - Adv. Hort. Sci., , Vol. 20, Pagg. 117-129

4 Masin R., Berti A., Otto S., Zanin G. - Confronto tra soluzioni di pre e post-emergenza con o senza terbutilazina nel diserbo del mais nella Pianura Padana. In: Caratteristiche agronomiche, economiche e ambientali dei diserbanti del mais: il caso studio della terbutilazina. - Edizioni Agronomica-Coop. Terremerse, Vol. , Pagg. 87-104

5 Sattin M., - Evoluzione della resistenza agli erbicidi in Italia e in Europa. Preservare l’efficacia degli erbicidi - L’Informatore Agrario, Vol. 20, Pagg. 19-21

6 A. Pisanelli, A. Ecosse, A. Perali, G. Scarascia Mugnozza, F. Cannata, G. Olimpieri, P. Paris - I sistemi agroforestali in Europa. - Alberi e Territorio, Vol. 12, Pagg. -

7 P. Paris, A. Ecosse, G. Scarascia Mugnozza, A. Pisanelli, F. Cannata, G. Olimpieri - Il progetto Safe e i suoi risultati. - Alberi e Territorio, Vol. 12, Pagg. -

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8 A.BELLOCCHI, M.FORNARA, V. MAZZON, E. CIRICIOFOLO, P.CACCIARI, S. DEL PUGLIA, G. OLIMPIERI, V. VECCHIARELLI, E. GOSPARINI, A. ARCANGELI, G. PICCIONI, E. DESIDERIO - LAZIO E UMBRIA: Risultati 2005-06 della rete nazionale - L'INFORMATORE AGRARIO, Vol. 35, Pagg. -

9 A. Pisanelli, C. Holding Anyonge, G. Scarascia Mugnozza, E. Pantanella - La divulgazione è essenziale per la gestione delle foreste. - Alberi e Territorio, Vol. 12, Pagg. -

10 Sattin M., Zanin G., - La resistenza agli erbicidi: un processo evolutivo in ambiente agricolo - Agronomica, Vol. 5, Pagg. 20-25

11 P. Paris, R. Sacchetti, G. Scarascia Mugnozza, A. Pisanelli, F. Cannata, L. Todaro - La robinia a turno breve vince nelle zone marginali. - Terra e Vita, Vol. 48, Pagg. -

12 P. Paris, L. Todaro, R. Sacchetti, G. Scarascia Mugnozza, A. Pisanelli, F. Cannata - La robinia per le piantagioni da biomassa in zone marginali - Alberi e Territorio, Vol. 10, Pagg. 10-11

13 Sattin M., Campagna C., Dalla Valle N., Fornaia L., Guardone A., Magnani D., Sbriscia C., Scarabel L., Tabacchi M., Tracchi G., Zanin G - L’evoluzione della resistenza del papavero agli erbicidi - . L’Informatore Agrario, Vol. 21, Pagg. 71-76

14 M.L. Bianchini, G.B. Giusto, G. Nardone, S. Ragonese - Mapping rough bottoms and ship wrecks as a tool for implementing - Naturalista Sicil., Vol. 30, Pagg. 373-378

15 Fila G., Sartorato I. - Modellazione della competizione interspecifica per la gestione integrata delle erbe infestanti in agricoltura biologica. - Agroindustria, Vol. 5, Pagg. 73-82

16 G. OLIMPIERI, M. CHERUBINI - Orzo da zootecnia: quali varietà scegliere - L'INFORMATORE AGRARIO, Vol. 32, Pagg. -

17 A. Profeta, N. Spanò, M.L. Bianchini, G. Nardone, G. Iaria, S. Ragonese - Osservazioni sul popolamento ittico associato ad alcuni relitti nelle acque costiere siciliane. - Biol.Mar. Medit., Vol. 13, Pagg. 752-755

18 M. Alimonti, G. Scarascia Mugnozza, M.A. Berardi & M. Lauteri, - Produzioni di nicchia in Valle dell’Aniene e sviluppo sostenibile del territorio - Considerazioni di ecologia del paesaggio e caratterizzazione fisiologica di cultivar tipiche di fagiolo - EM-Linea Ecologic, Vol. 3, Pagg. 10-22

19 MATTIONI C., MICHELI M., CHERUBINI M., VILLANI F., BUCCI G - Role of domestication in shaping Castanea sativa genetic variation in Europe. - Tree Genetics and Genomics , Vol. 1, Pagg. -

20 Clelia Cirillo - Trasporti e mobilità nelle aree protette - FOREST 3, Vol. , Pagg. - 21 A.BELLOCCHI, A.M. DEL PINO, P. CACCIATORI, G. PICCIONI, V. VECCHIARELLI, G. OLIMPIERI,

M. ORFEI, M. FORNARA, E. GRAGANO, M. CHERUBINI, V. RAGGI, M. MONOTTI, E. DESIDERIO - UMBRIA E LAZIO: Risultati della 33° Sperimentazione Nazionale - L'INFORMATORE AGRARIO, Vol. 33, Pagg. -

22 M. Lauteri, G.A. Alessio, P. Paris, - Using oxygen stable isotopes to investigate the soil-plant-atmosphere hydraulic continuum in complex stands of walnut. - Acta Horticolturae, Vol. 1, Pagg. 223-230

Articoli in atti di Convegno

1 P. Paris, A. Pisanelli, A. Musicanti, A. Ecosse, G. Scarascia Mugnozza, M. Lauteri, F. Cannata - Agroforestry systems as an alternative to pure forest plantations for timber production on arable lands in Italy - 7th Extension Working Party IUFRO Symposium “Communication strategies for multiple partner involvement in forestry extension, ORVIETO TR

2 P. Paris, A. Pisanelli, A. Musicanti, A. Ecosse, G. Scarascia Mugnozza, M. Lauteri, F. Cannata, - Agroforestry systems as an alternative to pure forest plantations for timber production on arable lands in Italy. - 7th Extension Working Party Symposium, IUFRO, “Communication Strategies for Multiple Partner Involvement Extension”, ORVIETO

3 M.C. Monteverdi, M. Lauteri, M. Cosimi, R. Valentini, - Biodiversity of plant species (Tamarix spp., Populus alba, Haloxylon ammodendron) and adaptation to drought and salt conditions. Selection of species for sustainable reforestation activity to combat desertification. - Conference on Biosaline Agriculture & High Salinity Tolerance, Gammarth TUNISIA

4 Rapanà P., Galli E., Di Mario F., Tomati U. - Biotechnological applications of white-rot basidiomycetes. - Congresso Nazionale della SIMGBM, ORVIETO

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5 M.C. Monteverdi, M. Lauteri, M. Cosimi, R. Valentini - Carbon stable isotopes to investigate variability in salt resistance in desert plant species (Tamarix aphylla, T. jordanis, T. elongata, Haloxylon ammodendron) and Populus alba (clone 14P11) - International Conference on Biosaline Agriculture & High Salinity Tolerance, Gammarth, Tunisia

6 A. Pisanelli, P. Paris - Farmers’ awareness of silvoarable agroforestry systems: perception and interest in Italy - 7th Extension Working Party IUFRO Symposium “Communication strategies for multiple partner involvement in forestry extension”. , ORVIETO TR

7 Di Mario F., Galli E., Rapanà P., Tomati U - Fungal biomass as an alternative source of chitin and chitosan. - 10th International Conference on Chitin and Chitosan , Le Corum, Montpellier

8 Malvolti M.E., Pollegioni P., Batoli S - Genetic variation of walnut (Juglans regia L.) in Europe. - Noble Hardwoods Network, Report of the Sixth and Seventh Meeting. International Plant Genetic Resources Institute, ROMA

9 Marco Alimonti e Marco Lauteri, - I fagioli tipici della Valle dell’Aniene nel contesto paesaggistico. - Seminario teorico-pratico con visita ai campi sperimentali del CNR-IBAF ad Arsoli nell’ambito del progetto “Sementi Contadine – Liberare la Biodiversità”., AGOSTA - RM

10 M. Cristina Monteverdi, Marco Lauteri, Marco Cosimi and Riccardo Valentini - Identification of plant species and technologies for fighting desertification and for CO2 sequestration. - Congress “Isotope as Tracers of Ecological Change, Tomar - Portogallo

11 M.L. Bianchini, S. Ragonese - Innovative approaches for eco compatible recreational activities in coastal waters. - Proc. IV MWWD,

12 Bongi, G. and Paris, P - Leaflet Heterogeneity in Juglans regia : an un-adverted bias in assimilation models. - Vth Int. Walnut Symp, Sorrento

13 Francesca Chiocchini, Marco Lauteri, Marco Alimonti and Giuseppe Scarascia Mugnozza - Perspectives in linking stable isotopes and GIS analyses. - IUFRO Landscape Ecology Conference, locorotondo BARI

14 M.C. Monteverdi, M. Lauteri, M. Sabatti, M. Cosimi, R. Valentini, - Poplar, a species to restore salt affected and degraded lands? Physiological comparison of adaptative traits among different species under salt stress conditions. - Symposium “Meeting the Needs of a Growing World through Poplar and Willow Science: Combining Traditional and Novel Approaches in the Genomic Era, Nanjing CINA

15 Marco Lauteri e Marco Alimonti, - Recupero ambientale e paesaggistico della ex-cava di inerti sulla panoramica Arsoli – Cervara di Roma. - Seminario teorico-pratico con visita agli impianti della ex-cava, nell’ambito del Master di primo livello in “Architettura e Paesaggio” patrocinato dalle Università degli Studi “La Sapienza” e “La Tuscia”, ARSOLI

16 Marco Alimonti, Giuseppe Scarascia Mugnozza and Marco Lauteri, - The ecological landscape of Middle Aniene Valley. Towards a local ecological network within Agenda 21 programme for sustainable development and nature conservation. - IUFRO Landscape Ecology Conference, , Locorotondo BARI

17 Marco Lauteri, Alessandra Macuz, Marco Alimonti and Giuseppe Scarascia Mugnozza - The stable isotope approach in investigating the soil-plant-atmosphere hydraulic continuum in forest ecosystems. - IUFRO Landscape Ecology Conference,, Locorotondo BARI

18 M.L. Bianchini, S. Ragonese - Una idea per lo sviluppo di attività turistiche eco compatibili lungo le coste italiane - Proc. Simp. “Monitoraggio costiero mediterraneo: problematiche e tecniche di misura, sassari

19 Marco Lauteri - Una rete ecologica per lo sviluppo sostenibile della Valle dell’Aniene? - Giornata di indagine socio-economica, divulgazione sulle risorse agro-ambientali, divulgazione sui processi di sviluppo sostenibile e di Agenda 21 locale della Valle dell’Aniene, Agosta RM

20 Lauteri, M., Alessio, G.A. and Paris, P. - Using Oxygen Stable Isotopes to Investigate the Soil-Plant-Atmosphere Hydraulic Continuum in Complex Stand of Walnut. Proc - Vth International Walnut Symposium, Sorrento

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Libri

1 Pollegioni, P., Major, A., Bartoli, S., Ducci, F., Proietti, R. and Malvolti, M.E. - APPLICATION OF MICROSATELLITE AND DOMINANT MOLECULAR MARKERS FOR THE DISCRIMINATION OF SPECIES AND INTERSPECIFIC HYBRIDS IN GENUS JUGLANS. - , ISHS , LEUVEN - BELGIO

2 Clelia Cirillo - Ambiente Territorio e Ricerca - , Comune di Falciano del Massico, Falciano del Massico3 Tomati U., Rapanà P. - An integrated approach to the recycle of organic wastes from agro-industrial

system: the representative example of olive oil mill industry by-products - , Tripathi, ITALIA 4 Tomati U., Rapanà P. - An integrated approach to the recycle of organic wastes from agro-industrial

system: the representative example of olive oil mill industry by-products - , Tripathi , ROMA 5 Macuz A., Tinelli A., Lauteri M. & Scarascia-Mugnozza G. - Diversificazione dell’uso delle risorse

idriche in biocenosi forestali mediterranee ed analisi degli isotopi stabili dell’acqua. - , Scritti e Documenti XXVII. Accademia Nazionale del, ROMA

6 Clelia Cirillo - L'avifauna del Lago di Falciano - , , 7 Clelia Cirillo - L'emergenza naturale del Lago di Falciano - , , 8 D. Avanzato, F. Ducci, F. Gorian, L. Gui, A. Major, E.M. Malvolti, G. Mezzalira, P. Pollegioni, R.

Proietti, - PROPAGATION ABILITY OF SELECTED WALNUT HYBRIDS (JUGLANS REGIA L. × J. NIGRA L.) - , ISHS, LEUVEN - BELGIO

9 M.E. Malvolti, D. Avanzato - V International Walnut Symposium - , ISHS Acta Horticulturae , Leuven - BELGIO

10 M.E.MALVOLTI D. AVANZATO - proceedings of the Fifth International Walnut Symposium - , ISHS, BELGIUM

Rapporti

1 (S. Ragonese [resp.], M.L. Bianchini, S. Gancitano, G.B. Giusto, G. Ingrande, G. Norrito, G. Sinacori, F. Bertolino, A. De Santi, G.D. Nardone, U. Morara, M. Zaccaria, M. Camilleri - Campagna sperimentale con rete a strascico (Grund 2005) effettuata nella sub area geografica 16 (Stretto di Sicilia e mari adiacenti).

2 Ragonese [resp.], F. Bertolino, M.L. Bianchini, A. De Santi, S. Gancitano, G.B. Giusto, G. Ingrande, R. Micalizzi, U. Morara, G.D. Nardone, G. Norrito, G. Sinacori, A. Titone, M. Zaccaria) - MEDITS 2006 nella sub area geografica 16

3 S. Ragonese, R. Di Giovanni, S. Gancitano, G.B. Giusto, G. Sinacori, M.L. Bianchini - Procedures for determining sex and macroscopic maturity stages employed within the experimental bottom trawl surveys carried out in the Strait of Sicily (Central Mediterranean Sea)

4 S. Ragonese, R. Di Giovanni, S. Gancitano, G.B. Giusto, G. Sinacori, M.L. Bianchini - Procedures for determining sex and macroscopic maturity stages employed within the experimental bottom trawl surveys carried out in the Strait of Sicily (Central Mediterranean Sea)

5 G.B. Giusto, M.L. Bianchini, S. Ragonese - Relazione tecnica sul possibile impiego della nave oceanografica

Attività editoriali

1 Iannuzzi F. - Atti convegno "La tutela dell'ambiente in Campania: dieci anni di storia per parchi e riserve proiettati verso l'Europa,

2 Iannuzzi F - Il Mediterraneo e le Aree Interne: risorse, sviluppo e territorio 3 A. Pisanelli; G. Scarascia Mugnozza, C. Holding - Pubblicazione dei proceedings: “Communication

strategies for multiple partner involvement in forestry extension” 4 A. Pisanelli; G. Scarascia Mugnozza, C. Holding - Strategie di comunicazione nella divulgazione

forestale. News letter “Ricercaforestale”. Principali risorse strumentali dell’Istituto

L'Istituto si è dotato negli anni di importanti infrastrutture e grandi attrezzature, alcune delle quali piuttosto rare nel panorama degli Istituti di ricerca e universitari in campo ecologico-agrario e

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forestale. Le grandi apparecchiature sono le seguenti: - laboratorio di spettrometria di massa dotato di quattro spettrometri per analisi di abbondanza isotopica di isotopi stabili di Carbonio, Ossigeno, Idrogeno, Azoto. Le analisi possono essere effettuate su campioni vegetali, di aria, acqua e terreno per la determinazione di cicli biogeochimici all'interno degli ecosistemi terrestri e per la quantificazione dell'efficienza fotosintetica e di uso delle risorse da parte dei sistemi agro-forestali. Nel laboratorio di spettrometria è presente anche uno spettrometro di massa a reazione di trasferimento protonico per la determinazione ad alta risoluzione dei composti organici volatili; questa tecnica innovativa consente il monitoraggio in tempo reale di una varieta' di specie organiche (alcheni, alcoli, aldeidi, composti aromatici, chetoni, nitrili ed isoprenoidi) con un limite di rilevazione della concentrazione dell'ordine delle parti per trilione e con una frequenza di rilevazione dell'ordine delle frazioni di secondo. Il laboratorio raggruppa gli spettrometri localizzati sia nella sede di Porano che in quella di Monterotondo i quali operano in rete tra loro in modo da poter fornire anche un servizio per gli altri Istituti di ricerca e per le Imprese. - laboratorio di biodiversità e genomica molecolare con un sequenziatore DNA, PCR quantitativa, nuove camere di coltura di tessuti e micropropagazione - laboratorio di biochimica e analisi di composti inquinanti con HPLC, spettrofotometri, spettrofotometri ad assorbimento atomico, scintillatore, fluorimetro a raggi X per analisi di metalli pesanti nei tessuti vegetali, analizzatori di fluorescenza a immagini e di dinamica di fluorescenza in vivo - sistema da pieno campo per la misura in vivo dell'assorbimento e della emissione di composti inquinanti (ozono, metano, composti volatili del carbonio – VOC, NOx) da parte di piante agrarie e alberi forestali; - tre stazioni eddy covariance per la stima degli scambi di energia e di massa (vapor d'acqua, CO2) tra foreste e atmosfera montata su torri alte circa 25 nei seguenti ecosistemi forestali: in una faggeta del Parco Nazionale d'Abruzzo, in collaborazione con l'Università della Tuscia; in una pineta di Pinus laricio nel Parco Nazionale della Sila, all'interno del bacino idrologico sperimentale dell'Istituto CNR-ISAFM (sezione di Cosenza); in una foresta di querce caducifoglie in pianura Padana (provincia di Parma), in collaborazione con il programma europeo di monitoraggio degli ecosistemi forestali CONECOFOR del MIPAF. Le stazioni di rilevamento forestale fanno parte della rete europea EUROFLUX per la determinazione dell'assorbimento di carbonio e altri gas serra, da parte degli ecosistemi terrestri; - camera per il trattamento controllato di materiale vegetale con diserbanti per la valutazione dello spettro e dei livelli di resistenza delle piante, sia utili che infestanti, agli erbicidi; - "camera calda" per il trattamento controllato e l'analisi di piante e altro materiale sperimentale con marcatori radioattivi. Tra le infrastrutture disponibili nell'Istituto si possono ricordare: - 3 campi sperimentali per circa 40 ha di superficie per prove di pieno campo di modelli agroselvicolturali, piantagioni da legno pregiato e biomassa, fasce arboree per la depurazione delle acque, collezioni di germoplasma forestale; - 4 serre per l'allevamento di materiale vegetale sperimentale; - sei camere di crescita per l'allevamento di specie e genotipi vegetali in condizioni controllate di temperatura, umidità, composizione atmosferica e radiazione luminosa; - "banca del germoplasma" di funghi commestibili ovvero utili alla depurazione di reflui agro-industriali, con oltre 600 specie e ceppi differenti; - grande infrastruttura europea EUROFACE di pieno campo per la simulazione di cambiamenti climatici su piantagioni agro-forestali da biomassa, in collaborazione con il Centro di eccellenza dell'Università della Tuscia (Viterbo) e l'Istituto CNR-IBIMET (Firenze). Considerazioni generali ed elementi di autovalutazione

Considerazioni generali L'obiettivo scientifico, culturale e applicativo del progetto che sottende alla costituzione dell'IBAF è

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pertanto quello di creare un gruppo di ricerca capace di rispondere all'esigenza di miglioramento dell'ambiente, nelle sue diverse componenti biologica, idrologica, pedologica e atmosferica, con l'impiego di "tecnologie verdi" ovvero mediante l'uso di piante e sistemi agroforestali in grado di produrre biomassa per usi energetici e industriali, sostanze naturali ad alto valore aggiunto, assorbimento di gas serra e mitigazione dei cambiamenti ambientali, disinquinamento di acque, terreni e reflui agro-industriali, miglioramento del paesaggio. Questa attenzione per le coltivazioni cosiddette no-food non esclude che ricerche e metodologie applicative elaborate dai ricercatori dell'Istituto possano essere applicate anche a specie agrarie di interesse agro-alimentare, in particolare nel campo estremamente importante della qualità dei prodotti, ma oggi è quanto mai sentita la carenza di informazioni scientifiche e di tecnologie operative per migliorare un ambiente sempre più degradato facendo ricorso il più possibile a sistemi e interventi naturali e poco invasivi. Le tematiche di ricerca sulla funzionalità delle piante agrarie e forestali e sui meccanismi ereditari alla base delle risposte all'ambiente rivestono attualmente un'importanza decisiva per il futuro della biosfera e, in particolare, del genere umano, se soltanto qui si considera l'insieme delle Convenzioni internazionali sulla protezione dell'ambiente quali quelle sulla Desertificazione, sull'Inquinamento e i Cambiamenti climatici e sulla Biodiversità. Tutti questi accordi intergovernativi, in via di concreta attuazione, riguardano in maniera rilevante gli agroecosistemi e gli ecosistemi forestali soprattutto in termini di interazioni funzionali con i fattori dell'ambiente, spesso in via di rapido cambiamento e degradazione. E', quindi, opportuno incrementare le conoscenze di base sui meccanismi fisiologici ed evolutivi che controllano la crescita e lo sviluppo dell'insieme degli organismi agroforestali, le loro relazioni reciproche nonché le risposte agli stress ambientali, compresi l'inquinamento ed i prevedibili cambiamenti climatici. L'Istituto di Biologia AgroAmbientale e Forestale presenta sicuramente notevoli potenzialità all'interno della rete, completamente rinnovata, degli Istituti del CNR, potenzialità difficilmente riscontrabili in altri Istituti, in particolare per la capacità di collegare le ricerche fisiologiche ed ecologiche con quelle sull'evoluzione e l'adattabilità delle specie, condotte sia in ambiente naturale che in condizioni controllate e di laboratorio. Gli aspetti scientifici di base dovranno poi raccordarsi con la sperimentazione di tipo applicativo per contribuire alla risoluzione dei grandi problemi di natura ambientale e produttiva che ci sono di fronte, soprattutto in ambiente euro-mediterraneo. Elementi di autovalutazione L'Istituto di Biologia Agroambientale e Forestale ha sede in Porano (Terni) nella seicentesca Villa Paolina; l'Istituto comprende anche tre unità distaccate, a Montelibretti (Roma), a Legnaro (Padova) e a Napoli. Le due strutture più consistenti in termini di personale, la sede di Porano e l'unità di Montelibretti, sono anche fisicamente vicine essendo localizzate ad una distanza di circa 70 km tra loro, nell'area di Roma Nord mentre la struttura di Legnaro è ospitata nell'ambito del Campus agro-ambientale di Agripolis dell'Università di Padova e quella di Napoli nell'Area di ricerca CNR-Napoli 1. Le tematiche di ricerca dell'Istituto rientrano nell'ambito delle risposte fisiologiche ed evolutive delle piante agrarie e forestali ai fattori ambientali, inclusi gli stress ecologici, l'inquinamento e i cambiamenti ambientali a livello globale. La missione scientifica comprende sia una dimensione di ricerca fondamentale sui meccanismi fisiologici ed ereditari coinvolti sia l'importante aspetto applicativo dello sviluppo di "tecnologie verdi" con l'impiego di piante, alberi e micro-organismi per il miglioramento dell'ambiente e la mitigazione dei mutamenti ambientali. In particolare, cinque sono le tematiche che vengono sviluppate trasversalmente dalle varie sezioni: - fisiologia della produttività agraria e forestale e resistenza a stress ambientali; - fitorimedio, biorimedio e mitigazione dei cambiamenti a livello globale e dell'impatto ambientale dei prodotti fitosanitari; - ecofisiologia della competizione intra- e interspecifica e dinamica di popolazioni in comunità naturali e coltivate; qualità delle tecniche colturali (es. controllo malerbe e gestione diserbanti) e dei prodotti; - modelli e sistemi colturali polispecifici, agricoli e agroforestali;

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- conservazione genetica di specie vegetali e fungine agro-forestali: identificazione e gestione della biodiversità genetica in rapporto al cambiamento globale e allo sviluppo sostenibile. Pertanto, l'attività scientifica dell'Istituto è perfettamente in linea con le diverse Convenzioni internazionali sulla protezione dell'ambiente quali quelle sulla Desertificazione, sui Cambiamenti climatici e sulla Biodiversità. L'IBAF afferisce al Dipartimento Terra e Ambiente (TA) e partecipa al Dipartimento Agro-alimentare (AG); questi riferimenti si riflettono nell'organizzazione dei moduli e delle commesse dell'Istituto: di queste, tre commesse riguardano TA mentre una riguarda AG e lo stesso rapporto sussiste nella ripartizione tra i due Dipartimenti dei moduli dell'Istituto. Queste attività di ricerca hanno prodotto nel 2006 oltre 40 pubblicazioni (il dato ovviamente non è definitivo poiché alcuni lavori sono in corso di stampa), in gran parte su riviste scientifiche internazionali, con indici di impatto significativi e in alcuni casi, decisamente elevati. Sono stati anche organizzati direttamente dall'Istituto convegni internazionali e sessioni di convegni (Marie Curie Network VOCBAS; European Forest Institute; Network of Excellence ACCENT, Azioni COST, Weed Research Society, Seminari di assistenza tecnica internazionale con Cina, Seminari su progetti europei di genomica molecolare di specie arboree ecc.). I risultati delle ricerche troveranno impiego nell'interpretazione dei cambiamenti ambientali, indotti dall'incremento di concentrazione di gas serra, dall'inquinamento e dalle alterazioni dell'uso del suolo, nonché per definire le potenzialità di mitigazione/adattamento da parte degli ecosistemi terrestri. Rapporti con l'Università e altri Enti di Ricerc I rapporti tra CNR e Università sono fondamentali per la funzionalità stessa dell'Istituto; infatti, il flusso regolare di laureandi e dottorandi che frequentano l'IBAF così come l'attività di docenza e formazione, svolta dai nostri ricercatori, consente un continuo scambio di idee e di nuove energie per la ricerca, tra CNR e Università. Inoltre, le ricerche svolte dall'Istituto richiedono anche grandi infrastrutture scientifiche che, in alcuni casi, possono essere reperite proprio presso istituzioni universitarie così da rendere utili e necessarie le significative sinergie con il modo accademico. Stretti rapporti sono stati sviluppati nel tempo, e rafforzati negli ultimi anni, soprattutto con l'Università di Roma (numerose tesi di laurea in cotutela), della Tuscia (convenzioni di dottorato di ricerca, docenze di nostri ricercatori e ricerche in comune presso infrastrutture europee), di Padova (tesi di laurea e dottorati di ricerca, associazione di docenti universitari), del Molise (dottorati di ricerca e docenze di nostri ricercatori) e di Perugia (corsi di specializzazione in comune e docenze di nostri ricercatori). Nell'ultimo anno sono state poi avviate efficaci collaborazioni con i Centri di eccellenza MIUR dell'Università della Tuscia (Foreste e Clima) e di Trento (Prevenzione e Difesa Idrogeologica) mentre l'istituto partecipa attivamente alle ricerche del Consorzio ILTER sulle ricerche ecologiche di lungo termine. In collaborazione con l'Università della Tuscia, INGV e altri Istituti CNR, l'IBAF ha un ruolo di rilievo nel programma CARBOITALY del MIUR-MATT-MIPAF, sul bilancio del carbonio dei sistemi agro-forestali, e nell'Integrated Project UE CIRCE sui cambiamenti climatici in area mediterranea. Con il CFS ha diversi finanziati dalla UE sul monitoraggio degli ecosistemi forestali e del loro bilancio di Carbonio. Infine con MIPAF è stato approvato un progetto sulla qualità di colture da frutto in rapporto ai parametri ambientali. Importante è anche i progetti di ricerca ottenuti da varie imprese private: SYNGENTA su meccanismi di tolleranza delle malerbe e metodi di inetrvento ecocompatibili, ENI Tecnologie sull'impiego di piante e alberi per il disinquinamento, in particolare nella Laguna di Venezia. Rapporti con Istituzioni internazionali L'Istituto ha tradizionalmente sviluppato e mantenuto nel tempo frequenti e intense relazioni scientifiche con numerosi organismi di ricerca internazionali quali, solo per citarne alcuni, l'Istituto Max Planck di Biogeochimica in Germania, le Università di Yale e Washington in USA, l'Università di

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Edimburgo, alcuni laboratori INRA e CNRS in Francia e l'Accademia Cinese di Scienze Forestali. Questi rapporti si sono tradotti in scambi di ricercatori, organizzazione di ricerche e workshops in collaborazione, pubblicazioni su riviste internazionali e sviluppo di nuove metodiche e apparecchiature scientifiche. Peraltro, l'Istituto è recentemente diventato coordinatore di una rete europea Marie Curie nel campo delle emissioni biogeniche di composti volatili del carbonio il che favorirà ulteriormente l'arrivo di giovani ricercatori dall'estero e l'intensificarsi dei rapporti con altri Istituti di ricerca. L'Istituto nel corso del 2006 ha rafforzato la collaborazione con organismi scientifici e tecnici internazionali quali, ad esempio, la FAO (Agenzia dell'ONU per l'agricoltura, le foreste e l'alimentazione) e l'IPGRI (Istituto internazionale per le risorse genetiche vegetali e la biodiversità), attraverso convegni internazionali (es. Agroforestry and small stakeholders) e attività di ricerca comuni (p.es. Raccolta e caratterizzazione di germoplasma fungino in Siria con IPGRI) per affrontare tematiche scientifiche e problemi tecnici di enorme portata per il benessere alimentare e ambientale di intere popolazioni e di vasti territori del globo, soprattutto nei Paesi in via di sviluppo: in questi casi i temi della conservazione e valorizzazione del germoplasma vegetale, agrario e forestale, della resistenza delle piante a stress ambientali (p.es. siccità e salinità) e della protezione del suolo acquistano anche un significato di grande valore operativo ed etico. Di notevole rilievo, in questo contesto, è l'accordo sottoscritto nel 2006 con il World Agroforestry Centre (ICRAF-CGIAR) di Nairobi per l'attuazione di attività di ricerca sulle tematiche agroforestali nei paesi in via di sviluppo e del bacino del Mediterraneo; in conseguenza di questo accordo è attivo presso l'Istituto un Project Office con una ricercatrice dell'ICRAF che collabora stabilmente con ir ricercatori IBAF in diverse attività progettuali. A livello di Unione Europea, l'IBAF ha partecipato attivamente alla fase di programmazione e di implementazione della Piataforma Tecnologica Europea sulle Foreste e i prodotti forestali con un ruolo attivo all'interno dello Scientific Council europeo e quindi nella fase di predisposizione dei primi Bandi del VII PQ della Ricerca. Rapporti con Enti locali Il rapporto con gli Enti locali è discretamente sviluppato anche se va fortemente potenziato sia in termini di progetti di ricerca mediante bandi aperti sia con convenzioni per sperimentazione, trasferimento tecnologico e attività di formazione. Attualmente sono in atto accordi con la Provincia Autonoma di Trento (fisiologia del carbonio e qualità della fruttificazione, ecosistemi forestali e cambiamenti ambientali), la Regione Lombardia (valutazione di piantagioni da biomassa per energia e uso industriale), la Regione Veneto (fasce arboree per il paesaggio e il disinquinamento), Comunità montane dell'Umbria (valutazione di germoplasma di castagno e robinia) e del Lazio (recupero cave e ambienti degradati), Provincia di Terni (rete europea di ecositi – Ecolink), Parchi e Riserve regionali del Lazio (sviluppo di progetti LIFE e INTERREG), Parco Nazionale della Murgia e Parchi Regionali del Lazio. Proposta di interventi organizzativi L'Istituto è stato in grado, anche nel corso del 2006, di potenziare in modo significativo e di mettere a regime, la propria dotazione di infrastrutture e di grandi apparecchiature scientifiche, soprattutto grazie ai fondi ricevuti nell'anno precedente per tale destinazione dalla sede centrale del CNR e da alcuni finanziamenti esterni (Ministero Ambiente-Progetto bilaterale Italia/USA e progetti europei VOCBAS/ISONET). Grazie a tali finanziamenti l'Istituto ha organizzato un grande laboratorio di spettrometria di massa con quattro Spettrometri per isotopi stabili (3 a Porano e 1 a Montelibretti) e 1 Spettrometro a trasferimento protonico per composti volatili; un laboratorio di genomica funzionale con Sequenziatore DNA e PCR-RT e sistemi per proteomica; inoltre si sta realizzando un'innovativo Fluorimetro a raggi X per analisi di metalli pesanti nei tessuti vegetali (tale apparecchiatura costituisce una realizzazione originale dell'Istituto ottenuta in collaborazione con ITABC-CNR). E' stata anche rinnovata interamente la struttura delle serre per l'allevamento sperimentale di materiale vegetale nonché il laboratorio di micropropagazione. Con tali apparecchiature sicuramente l'Istituto

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potrà far fronte in modo più adeguato alle sfide che vengono dall'avvio dei nuovi progetti europei del VII Programma Quadro e di progetti nazionali con Strutture pubbliche e Imprese. Rimangono però ancora da risolvere alcune determinanti criticità organizzative che, in ordine di priorità, sono le seguenti: - riutilizzo di n. 6 posizioni da ricercatore liberate per quiescenza e per concorso; queste posizioni potrebbero essere anche messe a concorso, in parte, con contratto temporaneo (es. quinquennale come in molti Paesi europei) ma vanno comunque rapidamente attivate poiché in caso contrario sarà sempre più difficile mantenere l'attività di ricerca in linea con gli standard internazionali (ad esempio la Francia e la Spagna hanno avviato un massiccio reclutamento di nuovi ricercatori); - cofinanziamento degli assegni di ricerca e delle borse di studio (es. per dottorato, in collaborazione con le Università) che l'Istituto attiva ogni anno (nel 2006 in numero di circa 30) grazie ai finanziamenti di ricerca da fondi esterni (nazionali ed europei); inoltre, nel 2006 l'Istituto con fondi propri ha anche attivato due posizione di ricercatori art. 23. Queste forme di assunzione temporanea di giovani ricercatori sono fondamentali per svolgere la ricerca programmata, per mantenere un flusso continuo di nuove idee e intelligenze nell'ambito delle strutture scientifiche, per preparare nuove generazioni di ricercatori nonché per dare uno sbocco lavorativo ai nuovi laureati e dottori di ricerca; si ritiene comunque importante che il CNR attivi una politica di cofinanziamento di questi contratti per incentivare, da una parte, la ricerca di fondi esterni e, dall'altra, per manifestare concretamente l'interesse del più importante Ente di Ricerca italiano verso la formazione e l'avviamento alla ricerca scientifica delle giovani generazioni. - riutilizzo di almeno una parte dei posti da tecnico (di ricerca e amministrazione) che in questi anni si sono resi disponibili per quiescenza (in numero di 8 negli ultimi 3 anni), rischiando di compromettere del tutto la capacità di ricerca dell'Istituto sia per le attività di laboratorio che in serra e in pieno campo; la tempestività nel far fronte a queste esigenze è fondamentale per consentire un adeguato passaggio di competenze ed esperienze preziose dall'attuale personale tecnico a favore dei più giovani; è da sottolineare, inoltre, la garve situazione amministrativa poiché i due responsabili dell'amministrazione della sede di Porano e della sezione di Montelibretti hanno ancora dopo anni un contratto a tempo determinato pur gestendo bilanci e contratti di grande rilevanza e responsabilità: - dare adeguato riconoscimento, mediante avanzamenti di carriera, all'esperienza , all'impegno e ai risultati scientifici raggiunti dai ricercatori permanenti che da anni prestano la loro attività nell'ambito dell'Istituto; - mantenimento, aggiornamento e potenziamento delle apparecchiature e delle larghe infrastrutture di ricerca, per poter intercettare la nuova spinta a favore dell'innovazione e della ricerca che si sta sviluppando a livello europeo e nel mondo; - l'elemento di maggiore preoccupazione che si è manifestato nel 2006 è tuttavia la situazione dell'Istituto che, in modo del tutto arbitrario, illogico e con totale assenza di trasparenza, è stato eliminato dalla lista degli Istituti "confermati"; e ciò nonostante la posizione di rilievo ricoperta dall'IBAF dal punto di vista scientifico nel Dipartimento TA e a livello generale del CNR, gli attivi rapporti internazionali dei ricercatori, la coerenza e la rilevanza della propria missione scientifica con quella del Dipartimento Terra e Ambiente. Non è il caso, anche per motivi di spazio, di riesaminare tutta la documentazione e le argomentazioni che sono state opposte a questa decisione e portate all'attenzione di Presidente, Direttore Generale, Consiglio di amministrazione e Comitato di Valutazione del CNR; si sottolinea soltanto che a tutte queste sollecitazioni non è stata data la minima risposta e si ritiene che questo non sia un atteggiamento dignitoso e rispettoso soprattutto nei confronti di ricercatori e tecnici che quotidianamente si impegnano per sostenere la ricerca ecologica italiana nel più vasto e competitivo contesto scientifico internazionale. Altre proposte riguardano: - la costituzione di unità miste di ricerca tra CNR e Università per far fronte all'esigenza di dotarsi di adeguate masse critiche nei confronti delle nuove sfide della ricerca europea (es. VII programma quadro della ricerca) e internazionale;

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- la definizione di un ruolo significativo per il CNR nell'ambito delle Piattaforme Tecnologiche europee che nei prossimi anni verosimilmente indirizzeranno e guideranno la ricerca scientifica e tecnologica europea in collaborazione con le realtà produttive dell'intero continente; - definizione dei rapporti tra CNR e realtà regionali nel campo della ricerca per far sì che il patrimonio scientifico e tecnologico dell'Ente sia valorizzato a vantaggio dell'intera comunità nazionale nel nuovo panorama istituzionale-organizzativo del nostro Paese evitando il rischio di una marginalizzazione del CNR e, parallelamente, di una moltiplicazione e frammentazione delle strutture di ricerca a livello locale. Inoltre, all'interno del CNR andrebbero meglio definiti i rapporti tra commesse e Istituti per evitare il rischio di confusione di ruoli e competenze nella definizione degli indirizzi di fondo della ricerca e nella predisposizione degli strumenti organizzativi e gestionali per il loro conseguimento. Un altro punto da definire rapidamente e in modo soddisfacente è la riorganizzazione delle competenze riguardanti i rapporti internazionali del CNR, anzitutto europei, affinché sia valorizzata l'unità dell'Ente, sia rafforzato il grande prestigio di cui ancora gode nella comunità scientifica europea e internazionale, sia utilizzato al meglio il patrimonio di esperienze e di relazioni che il CNR ha accumulato nel corso degli anni.

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ISTITUTO PER LA DINAMICA DEI PROCESSI AMBIENTALI Direttore: Prof Paolo Cescon Sede principale: Calle Larga Santa Marta, 2137 - 30123 Venezia (VE) Articolazione territoriale: Sezione di Milano, Padova Sito web dell'Istituto: www.idpa.cnr.it Dipartimento di prevista afferenza Terra e Ambiente Missione

Apportare un contributo originale alla comprensione della evoluzione dell’ambiente, terrestre e marino, inteso come un sistema in equilibrio dinamico determinato da processi fisici, chimici, geologici e biologici. La missione è comprensiva delle attività di alta consulenza scientifica verso imprese ed enti pubblici nei settori dell’utilizzo di materiali e risorse naturali, della gestione e pianificazione territoriale, della valutazione dei rischi naturali, della contaminazione chimica ambientale, dell’analisi di inquinanti presenti a livello di tracce e subtracce in matrici reali, della salvaguardia del patrimonio culturale. Attività di ricerca (2006) Commesse

• Cambiamenti climatici: paleoclimatologia • Qualità del Pianeta-Contaminazione Chimica Moduli

• Media multidimensionali: tecniche di interpretazione di dati telerilevati multidimensionali • Conoscenza materica di siti, manufatti, descrizione del loro stato di conservazione e metodologie

di intervento. • Eventi estremi, studio degli incendi. • studio del partizionamento cationico e proprietà termoelastiche in relazione alla stabilità di fasi

minerali. • geologia delle catene orogeniche alpidiche. Geofisica crostale e litosferica con elaborazione di

modelli 2D e 3D nell'area italiana. Cartografia geologica di base e tematica. • Ricostruzioni paleoclimatiche in ambienti alpini, mediterranei e remoti. • Processi di trasformazione e meccanismi di trasferimento di microcomponenti e microinquinanti

anche in riferimento al global change. • Caratterizzazione geochimica di acque marine e di transizione. • Processi di trasferimento di microinquinanti attraverso aerosol atmosferico. • Distribuzione ed effetto di inquinanti nella valutazione della qualità delle acque interne:

speciazione chimica e qualità degli ambienti acquatici. • Microinquinanti organici ed inorganici in aree a diversa antropizzazione • Valutazione e caratterizzazione di materiali lapidei usati a scopo ornamentale e industriale.

Valorizzazione e fruizione della georisorsa "paesaggio naturale". • Caratterizzazione dei corpi idrici sotterranei, modelli di flusso e monitoraggio geofisico tempo-

variante. • Messa a punto di metodologie modulari per la riduzione dei rischi naturali • Ricostruzioni paleoambientali e paleoecologiche sulle successioni quaternarie e metodi geofisici

per la loro caratterizzazione;analisi geomorfico-quantitativa a scala di bacino • trattamento dell'incertezza del dato e validazione della sua qualità.

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RSTL

• Il grande evento che ha cambiato l?area mediterranea 40000 anni fa: l?Ignimbrite Campana • Nuovi sensori per la misura di metalli in matrici reali complesse. • Le uova di struzzo per lo studio del paleoclima nelle zone aride per gli ultimi 10.000 anni. • L'evoluzione degli alpeggi nel quadro dei mutamenti e dell'economia dell'ambiente alpino. • La percezione della pericolosità nell'Isola di Fogo (Arcipelago di Capo Verde) Attività Commesse Cambiamenti climatici: paleoclimatologia

Progetto: Cambiamenti globali Dipartimento: Terra e Ambiente Responsabile: RAVAZZI CESARE

Risultati conseguiti Scopo primo della commessa è la produzione di serie temporali di parametri paleoclimatici a diverse scale nel Quaternario e alla scala di lunghi intervalli del tempo geologico (Traias-Cretaceo, Messiniano). Nel 2006 le attività si sono rivolte all'Olocene medio-recente (ultimi 8000 / 2000 anni) in ambienti lacustri, marini costieri e artici (paleolimnologia, palinologia, micropaleontologia, petrofisica, geoarcheologia) e inoltre agli ultimi cicli glaciale-interglaciale in Mediterraneo (lunghe successioni marine e miste, oscillazioni glacioseustatiche, travertini), in oceano (flussi biogeochimici) e nel ghiaccio antartico. Diversi metodi geocronologici sono stati applicati a vulcaniti e travertini (U/Th, Fission Tracks, Ar-Ar) e sabbie fluviali (14C, OSL), consentendo il posizionamento cronologico di numerosi eventi nel Pleistocene Medio e Superiore. Questi dati in parte sono confluiti in diversi progetti internazionali di durata pluriennale. Pubblicati 12 articoli ISI e organizzati due convegni (AIQUA e INQUA- SEQS). Contributo all'attività formativa in ambito universitario nazionale e di cooperazione bilaterale; realizzazione di volumi, carte ed articoli di carattere divulgativo. Prodotti della ricerca (2006)

Principali collaborazioni Si riportano le principali collaborazioni internazionali attive nel 2006: - CNRS, Istitute Des Sciences et de l'Evolution, Montpellier - Dept. Earth Envirinomental Sciences, University Illinois, Chicago - Ist. Paleontology, Univ. Berlino - EAWAG, Ist. Federale di Scienze Ambientali e Tecnologiche, Dubendorf,CH - GeoForschungsZentrum, Potsdam, Germania - Environmental Change Research Centre, University College London - Department of Ecology and Systematics, Division of Hydrobiology, University of Helsinki, Finland - Laboratoire de Chrono-Ecologie UMR UFR des Sciences et Techniques Besançon, France - Institute F. A. Forel & Dept. Geology Paleontology University Geneva, CH - CONICET y Centro Atómico Bariloche (CAB-CNEA), Bariloche, Argentina - Institute for Environmental Physics, Heidelberg Academy of Sciences

anno Brevetti Articoli ISI

Articoli non ISI

Articoli in atti di

Convegno Libri Rapporti Risultati

progettuali

Risultati di valorizzazione

applicativa Abstract Attività

editoriali

2006 0 24 7 2 5 0 0 0 29 0

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Risorse umane e finanziarie

Anno risorse finanziarie

totali allocate di cui risorse

da terzi costi

figurativi valore

effettivo A B C D = A + C

2006 1709 214 192 1900 Valori in migliaia di euro

personale equivalente tempo pieno

ricercatori totale10 15

Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività Associato e incaricato di ricerca

Dottorando e specializzando Borsista Assegnista Professore

visitatore Collaboratore professionale Altro Totale

13 2 0 6 1 0 5 27 Principali risorse strumentali utilizzate Le attività della commessa commessa si sono servite sia di laboratori dislocati presso gli Istituti partecipanti (una selezione delle tecniche più salienti: Laboratorio di petrofisca e paleomagnetismo, IAMC Napoli; Laboratorio di geochimica isotopica, IGG Pisa; Laboratorio ICP-SFMS e TIMS, IDPA Venezia; Laboratorio di Palinologia, IDPA Milano; Laboratorio di limnologia fisica, chimica, idrobiologia, ISE Verbania-Pallanza; Laboratorio di isotopi stabili, cronologia e radiochimica, IGAG Roma; Laboratorio di geochimica, spettrofotometria, ISMAR Bologna), sia di altri istituti di ricerca partecipanti o in conto terzi (in particolare per quanto riguarda alcune tecniche isotopiche come la datazione radiometrica 14C e le tecniche di carotaggio). Qualità del Pianeta-Contaminazione Chimica

Progetto: Qualità dei sistemi ambientali Dipartimento: Terra e Ambiente Responsabile: CESCON PAOLO

Risultati conseguiti I risultati conseguiti hanno messo in luce come le aree sottoposte a maggiore carico antropico siano maggiormente contaminate; in particolare, è emerso come nelle aree lagunari esistano differenti meccanismi di rimobilizzazione degli elementi in traccia legati a meccanismi di risospensione e/o subossigenazione dell'acqua. La presenza di alcuni composti organici (PCN, PAH, PCB) nell'aerosol della laguna veneta sembra direttamente correlata a processi di combustione. I risultati hanno contribuito a perfezionare i modelli matematici sulla speciazione-distribuzione-bioaccumulo-tossicità) e sulla stima del trasporto del sedimento e dei flussi di sostanze inquinanti. Dalle analisi dei campioni di neve nelle aree più remote, come quelle della catena Himalaiana, si è stati in grado di dimostrare che le concentrazioni medie dei principali ioni hanno un andamento stagionale indipendente dalla localizzazione geografica, ma dipendente prevalentemente dal regime alternato consonale, evidenziando come esistano delle variazioni stagionali nel carico di sostanze inquinanti. Le attività di ricerca hanno portato alla pubblicazione di numerosi lavori su riviste scientifiche internazionali. Prodotti della ricerca (2006)

anno Brevetti Articoli ISI

Articoli non ISI

Articoli in atti di

Convegno Libri Rapporti Risultati

progettuali

Risultati di valorizzazione

applicativa Abstract Attività

editoriali

2006 0 7 0 0 0 2 0 0 6 0

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Principali collaborazioni Le attività della Commessa sono proseguite oltre il coordinamento dei Moduli, arricchendosi di importantissime e solidissime collaborazioni sia a livello nazionale che internazionale. Le cooperazioni più fruttuose, oltre a quelle instaurate tra i ricercatori dei vari moduli sono state quelle con le Università di Firenze, Ferrara, Venezia, con il Politecnico di Milano, con il Joint Research Centre di Ispra. Oltre a ciò sono stati presi contatti con vari gruppi di ricerca nell'ambito dell'"Action Goup on Environmental Contamination in Antarctica" dello SCAR (Scientific Committee on Antarctic Research) per coordinare e armonizzare le attività di ricerca a livello internazionale.

Risorse umane e finanziarie

Anno risorse finanziarie

totali allocate di cui risorse

da terzi costi

figurativi valore

effettivo A B C D = A + C

2006 774 344 75 849 Valori in migliaia di euro

personale equivalente tempo pieno

ricercatori totale3 4

Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività Associato e incaricato di ricerca

Dottorando e specializzando Borsista Assegnista Professore

visitatore Collaboratore professionale Altro Totale

6 1 1 0 0 0 1 9 Principali risorse strumentali utilizzate -ICP-SFMS e ICP-QMS -Laboratorio di spettrometria di massa GC-HRMS/HPLC-MS -clean room -camera fredda -laboratorio chimico Attività Moduli Media multidimensionali: tecniche di interpretazione di dati telerilevati multidimensionali

Commessa: Media multidimensionali: tecniche di interpretazione di dati telerilevati multidimensionali

Progetto: Media Multidimensionali Dipartimento: ICT Responsabile: BORDOGNA GLORIA

Risultati conseguiti Tra le pubblicazioni sull'argomento: Cura dell'edizione del libro "Flexible Databases supporting Imprecision and Uncertainty" (G.Bordogna e G.Psaila) per Springer Verlag; G.Bordogna, M. Pagani, G.Pasi "A dynamical Hierarchical fuzzy clustering algorithm for document filtering", in "Soft Computing for Information Retrieval on the Web", Springer Verlag. Sono stati inoltre prodotti 5 articoli in Atti di convegno internazionale con referee e 4 rapporti interni di progetti. Si è contribuito all'organizzazione dei seguenti congressi: FQAS 2006: Flexible Query Answering Systems, Univ. Milano Bicocca Giugno 2006;

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1st Intern. Workshop on Flexible Database and Information System Technology della conferenzq internazionale DEXA, Cracovia, Sett. 2006. Partecipazione al comitato di programma di: ACM CIKM06 Conf. on Information and Knowledge Management, Arlington, USA, nov. 2006; International Conference on Database and Expert Systems Applications, Crakow, Poland, Sett. 2006; 28th European Conf.on Information Retrieval Research, Londra, UK, 2006; 7th Intern. Conf. on Flexible Query Answering Systems 2006", Milano,Giugno 7-10, 2006; IEEE Intern. Conf. on Fuzzy Systems Vancouver, Canada, 2006. Sono state seguite tesi di laurea dell'università di bergamo e di Milano Bicocca. Sono stati sviluppati programmi di analisi di dati con tecniche di clustering "fuzzy"; algoritmi di indicizzazione di forme in immagini digitali; moduli prototipali per la fusione consensuale di dati spaziali. Prodotti della ricerca (2006)

Principali collaborazioni IREA CNR Università di Milano Bicocca, DISCO Università di Bergamo, Dip. Ingegneria Informatica Petroceramics s.r.l., spin off dell'Università degli Studi di Milano Università di Strathclyde, Glasgow, UK ATOS ORIGIN, Madrid. SP Università Joseph Fourier, Grenoble, FR Università di Lugano Radio Televisione della Svizzera Italiana

Risorse umane e finanziarie

Anno risorse finanziarie

totali allocate di cui risorse

da terzi costi

figurativi valore

effettivo A B C D = A + C

2006 75 1 10 85 Valori in migliaia di euro

personale equivalente tempo pieno

ricercatori totale1 1

Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività Associato e incaricato di ricerca

Dottorando e specializzando Borsista Assegnista Professore

visitatore Collaboratore professionale Altro Totale

0 0 0 1 0 0 0 1

anno Brevetti Articoli ISI

Articoli non ISI

Articoli in atti di

Convegno Libri Rapporti Risultati

progettuali

Risultati di valorizzazione

applicativa Abstract Attività

editoriali

2006 0 1 0 5 2 4 0 0 1 0

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Conoscenza materica di siti, manufatti, descrizione del loro stato di conservazione e metodologie di intervento.

Commessa: Conoscenza materica di siti, manufatti, descrizione del loro stato di conservazione e metodologie di intervento (CASELLATO)

Progetto: Diagnosi, intervento e conservazione del patrimonio culturale Dipartimento: Patrimonio Culturale Responsabile: RELLA ROCCO

Risultati conseguiti Progetto Battistero: Il monitoraggio dei composti organici nell'intorno delle porte bronzee del Battistero di Firenze è continuato con lo studio del pulviscolo atmosferico campionato ad intervalli regolari stagionali. L'indagine è stata estesa alla determinazione degli stessi inquinanti riscontrati nel pulviscolo atmosferico su targhette di prova in metallo con la stessa composizione delle leghe delle due porte. Sugli elementi orizzontali delle targhette di prova è stato determinato il contenuto degli elementi chimici derivanti da sali idrosolubili. Studio delle malte: Oltre 80 campioni di malte ed intonaci provenienti da edifici storici sono stati analizzati misurando il contenuto di 10 cationi e 3 anioni per comprendere le cause del degrado e facilitare l'opera di restauro e risanamento. La metodica è stata applicata anche alle caratterizzazione chimica di terrecotte. Localizzazione e contestualizzazione dei siti archeologici e dei paesaggi archeologici attraverso gli strumenti dello scavo archeologico stratigrafico e del survey geoarcheologico. Ricerche geoarcheologiche ed archeobiologiche sulle Terramare padane (S. Rosa di Poviglio). Archeometallurgia del rame: Provenienza dei minerali cupriferi dalle miniere Alpine e uso di elementi in traccia e isotopi stabili del Cu come traccianti. Ricostruzione cronologica e geografica della diffusione delle tecnologie vetrarie nella preistoria del Nord Italia. Caratterizzazione petrografica di 5 asce neolitiche provenienti dagli scavi del Castello di Tremona (Canton Ticino, Svizzera). Archeo-Geofisica: Sono stati eseguiti rilievi geofisici per l'individuazione di manufatti nell'area di Bagnolo San Vito (Mantova) nell'area della Necropoli Etrusca Prodotti della ricerca (2006)

Principali collaborazioni Soprintendenze Archeologiche, Musei, Enti locali, Istituti CNR e Università italiane.

Risorse umane e finanziarie

Anno risorse finanziarie

totali allocate di cui risorse

da terzi costi

figurativi valore

effettivo A B C D = A + C

2006 198 30 17 215 Valori in migliaia di euro

personale equivalente tempo pieno

ricercatori totale1 2

anno Brevetti Articoli ISI

Articoli non ISI

Articoli in atti di

Convegno Libri Rapporti Risultati

progettuali

Risultati di valorizzazione

applicativa Abstract Attività

editoriali

2006 0 2 3 1 3 1 0 0 3 0

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Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività Associato e incaricato di ricerca

Dottorando e specializzando Borsista Assegnista Professore

visitatore Collaboratore professionale Altro Totale

3 0 0 0 0 0 0 3 Eventi estremi, studio degli incendi.

Commessa: Struttura e funzionamento degli ecosistemi terrestri Progetto: Il sistema terra: interazioni tra terra solida, mare, acque interne, atmosfera

e biosfera Dipartimento: Terra e Ambiente Responsabile: RELLA ROCCO

Risultati conseguiti È stato prodotto un rapporto completo sul monitoraggio ambientale e sui risultati di prove di simulazione che sarà inserito nella imminente banca dati on-line degli ordigni incendiari da cui potranno attingere informazioni molti degli organi periferici del Corpo Forestale dello Stato. L'attuazione della banca dati ha richiesto, per ogni ordigno catalogato, l'effettuazione di prove pratiche di laboratorio per la ricostruzione dell'ordigno e per la verifica dell'efficacia nell'innesco di incendi boschivi. La ricostruzione degli ordigni in laboratorio si basava sulle evidenze chimico-fisiche ottenute dai reperti rinvenuti. Le prove di efficacia erano seguite da un'accurata indagine sui residui. Ciò è ritenuto estremamente importante se finalizzato all'addestramento del personale CFS coinvolto nella raccolta di indizi e reperti analizzabili. Ciascuna relazione finale era corredata di foto degli ordigni, del loro funzionamento, dei residui potenzialmente reperibili, dal modo più opportuno di campionare e conservare i reperti, dei metodi analitici utilizzabili, con esempi di risultati e loro interpretazione. Prodotti della ricerca (2006)

Principali collaborazioni - CNR-ICIS, Padova - Nucleo Investigativo Antincendio Boschivo (NIAB) del CFS - Ministero delle Politiche Agricole e Forestali - Società Autostrada Brescia Verona Vicenza Padova S.p.A. - Autostrade per l'Italia S.p.A. - Veneto Stade S.p.A.

Risorse umane e finanziarie

Anno risorse finanziarie

totali allocate di cui risorse

da terzi costi

figurativi valore

effettivo A B C D = A + C

2006 190 44 8 199 Valori in migliaia di euro

personale equivalente tempo pieno

ricercatori totale1 1

anno Brevetti Articoli ISI

Articoli non ISI

Articoli in atti di

Convegno Libri Rapporti Risultati

progettuali

Risultati di valorizzazione

applicativa Abstract Attività

editoriali

2006 0 0 1 0 0 0 0 0 0 0

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Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività Associato e incaricato di ricerca

Dottorando e specializzando Borsista Assegnista Professore

visitatore Collaboratore professionale Altro Totale

0 0 0 0 0 0 0 0 studio del partizionamento cationico e proprietà termoelastiche in relazione alla stabilità di fasi minerali.

Commessa: Ruolo dei materiali geologici nei processi naturali Progetto: Il sistema terra: interazioni tra terra solida, mare, acque interne, atmosfera

e biosfera Dipartimento: Terra e Ambiente Responsabile: DIELLA VALERIA

Risultati conseguiti I risultati ottenuti dalla ricerca rispondono agli obiettivi che erano stati proposti: nel contesto delle indagini rivolte a contribuire a comprendere i meccanismi di stabilizzazione di fasi minerali, ed in particolare di miche in regimi di alta pressione ed alta temperature. Sono stati condotti studi sulle phengiti 2M1 e 3T e sulle biotiti. Attraverso esperimenti di alta pressione presso sorgenti a luce di sincrotrone, e' stata studiata la stabilità relativa di phengiti, in particolare tra il politipo 2M1 e quello 3T. Si è concluso che le differenze osservate in termini di stabilizzazione in funzione del rapporto P/T possono essere ascritte ai diversi valori del parametro elastico K' (derivata prima del bulk modulus rispetto alla pressione) [Curetti et al, 2006]. Nell'ambito delle miche, si è dedicata poi attenzione alle proprietà termiche ed elastiche di biotiti mediante misure ad alta temperatura (laboratorio convenzionale) e ad alta pressione (luce di sincrotrone) e misure effettuate utilizzando la spettroscopia Mössbauer per comprendere i processi di ossidazione ad alta temperatura. Da queste è stato possibile un confronto con le misure precedenti su phlogopiti, che hanno rilevato forte similarità in termini di proprietà elastiche. Sulla base dei dati termoelastici, un'analisi accurata della stabilità a alta temperatura e pressione ha portato alla definizione del contributo energetico di deformazione all'energia di Gibbs e ha dimostrato come la maggior propensione della phlogopite a stabilizzare ad alta pressione rispetto alla biotite, sia riconducibile a proprietà inerenti il volume molare [Pavese et al. 2006]. E' stato avviato lo studio dell'incertezza nella definizione dell'energia di Gibbs di una fase minerale in funzione delle incertezze sulle proprietà termoelastiche e sulle occupanze di sito. Prodotti della ricerca (2006)

Principali collaborazioni Dipartimento di Scienze della Terra - Università degli Studi di Milano: diffrazione da cristallo singolo e polveri (alta temperatura), TEM, modellistica delle equazioni di stato. Dipartimento di Scienze Mineralogiche e Petrologiche - Università degli Studi di Torino: diffrazione da cristallo singolo (alta temperatura), da polveri (alta temperatura), TEM. Dipartimento di "Chimica e Fisica della Terra ed Applicazioni alle Georisorse e ai Rischi Naturali (CFTA)" - Università degli Studi di Palermo: tecniche di massima entropia e computazionali in genere.

anno Brevetti Articoli ISI

Articoli non ISI

Articoli in atti di

Convegno Libri Rapporti Risultati

progettuali

Risultati di valorizzazione

applicativa Abstract Attività

editoriali

2006 0 4 0 0 1 0 0 0 0 0

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Risorse umane e finanziarie

Anno risorse finanziarie

totali allocate di cui risorse

da terzi costi

figurativi valore

effettivo A B C D = A + C

2006 198 45 13 211 Valori in migliaia di euro

personale equivalente tempo pieno

ricercatori totale1 2

Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività Associato e incaricato di ricerca

Dottorando e specializzando Borsista Assegnista Professore

visitatore Collaboratore professionale Altro Totale

2 0 0 1 0 0 2 5 geologia delle catene orogeniche alpidiche. Geofisica crostale e litosferica con elaborazione di modelli 2D e 3D nell'area italiana. Cartografia geologica di base e tematica.

Commessa: Geodinamica ed evoluzione della litosfera continentale Progetto: Il sistema terra: interazioni tra terra solida, mare, acque interne, atmosfera

e biosfera Dipartimento: Terra e Ambiente Responsabile: BIELLA GIANCARLO

Risultati conseguiti Le ricerche svolte nel modulo sono articolate nelle seguenti linee: 1) Elaborazione di modelli crostali e litosferici 2-D e 3-D nell'area italiana da dati di sismica attiva e passiva; 2) Geologia ed evoluzione delle catene orogeniche alpidiche; 3) Realizzazione di cartografia geologica di base e derivata : sviluppo di tecniche analitiche di terreno ed elaborazione di dati in ambiente GIS; 4) Processi sedimentari sin-rift di età cenozoica nell'area del mare di Ross (Antartide). I principali risultati conseguiti possono essere così riassunti: Attività 1): Modelli crostali 2D e 3D dei Campi Flegrei e del Tirreno meridionale (CROP 04). Metodi di inversione 3D sismo-gravimetrici. Attività 2): Dati petrofisici sperimentali di unità alpine e appenniniche. Elaborazione di un nuovo metodo analitico per la delimitazione delle dimensioni critiche delle scaglie crostali coinvolte nella dinamica delle zone attive della litosfera. Riconoscimento del segnale strutturale e metamorfico della convergenza Varisica nel basamento sudalpino con l'analisi strutturale alla scala da mega a microscopica nel basamento metamorfico e microscopica nei clasti dei conglomerati permiani. Evoluzione termo-meccanica della crosta intermedia e inferiore nelle zone di rift continentale. Ricostruzione dell'evoluzione permo-triassica nei basamenti sudalpini con lo studio delle relazioni deformazione-metamorfismo a scala regionale nelle Alpi Orobie. Vincolo dei tassi di sollevamento e subsidenza per mezzo di indicatori paleogeotermici. Modello genetico ed evolutivo dei carbonati intrabacinali sin-rift. Ridefinizione delle falde della catena alpina in termini di unità litotettoniche e tettonometamorfiche. Studio dei fenomeni chimico-fisici relativi alla distribuzione di elementi quali Be, Y, REE e As nel basamento della falda M. Leone-Arbola, durante l'orogenesi alpina. Caratterizzazione del magmatismo triassico nel basamento sudalpino. Caratterizzazione sedimentologica dei sistemi torbiditici oligocenici ed analisi di bacino nelle Langhe (Bacino Terziario Ligure-Piemontese) e relazioni con l'evoluzione alpino-appenninica. Impatto sul territorio e modifiche all'ambiente prodotte dalle eruzioni vulcaniche.

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Attività 3) Coordinamento dei rilevamenti geologici in scala 1:50.000 per i fogli Bormio e Ponte di Legno (Lombardia), Merano e San Leonardo (Provincia di Bolzano) e della stesura delle relative note illustrative. Realizzazione di cartografia geologica e strutturale e sviluppo di tecniche analitiche di terreno ed elaborazione di dati in ambiente GIS; realizzazione di modelli strutturali e loro influenza sull'evoluzione dei vulcani. Attività 4) Caratterizzazione sedimentologica, strutturale e microstrutturale delle successioni sedimentarie cenozoiche perforate nel Victoria Land Basin (VLB). Obbiettivi conseguiti: conclusione del logging di tutte le macrostrutture presenti all'interno delle carote recuperate nell'area del VLB. Analisi di circa 100 sezioni sottili delle varie macrostrutture (vene, faglie, fratture) al fine di acquisire un database delle stesse e dei loro riempimenti; ogni macrostruttura è stata caratterizzata sulla base del fabric (al microscopio petrografico e in catodoluminescenza), della mineralogia del riempimento (SEM collegato a microsonda EDS e/o TEM). I riempimenti sono costituiti prevalentemente da cemento carbonatico e/o minerali argillosi. Sono state quindi identificate le varie generazioni di cementi cartonatici presenti in vene/faglie (paragenesi), quindi correlate agli indicatori cinematici per riconoscere l'eventuale controllo della tettonica sulla cementazione. Si è conclusa, a fine dicembre, la prima campagna di perforazione ANDRILL-MIS con il recupero di una successione sedimentaria di quasi 1300 metri, che sarà studiata nel corso del 2007. Prodotti della ricerca (2006)

Principali collaborazioni Università di Milano Dipartimento Scienze della Terra; Università di Milano Bicocca, Dip. di Scienze dell'Ambiente e del Territorio; Università di Milano Bicocca, Dipartimento di Scienze Geologiche e geotecnologie; INGV, sezione di Catania; UNAM-Messico; Università di Salta, Argentina; Freji Universitat di Amstersdam, Paesi Bassi; GNV; Ministero degli Affari Esteri; Conacyt, Messico; CEREGE, Aix-en-Provence, France Geochron Laboratories, Massachussetts, USA Politecnico di Zurigo (ETH), Svizzera

Risorse umane e finanziarie

Anno risorse finanziarie

totali allocate di cui risorse

da terzi costi

figurativi valore

effettivo A B C D = A + C

2006 393 104 32 425 Valori in migliaia di euro

personale equivalente tempo pieno

ricercatori totale2 3

anno Brevetti Articoli ISI

Articoli non ISI

Articoli in atti di

Convegno Libri Rapporti Risultati

progettuali

Risultati di valorizzazione

applicativa Abstract Attività

editoriali

2006 0 8 5 0 10 0 0 0 7 0

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Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività Associato e incaricato di ricerca

Dottorando e specializzando Borsista Assegnista Professore

visitatore Collaboratore professionale Altro Totale

9 0 0 2 0 0 1 12 Ricostruzioni paleoclimatiche in ambienti alpini, mediterranei e remoti.

Commessa: Cambiamenti climatici: paleoclimatologia Progetto: Cambiamenti globali Dipartimento: Terra e Ambiente Responsabile: RAVAZZI CESARE

Risultati conseguiti Le ricerche sopra menzionate hanno messo a disposizione nuovi siti di riferimento per la conoscenza dell'evoluzione paleoclimatica a scala globale. Sono stati inoltre prodotti nuovi proxy data relativi agli effetti regionali dei più significativi eventi climatici del Quaternario: (i) per l'ultimo interglaciale (Eemiano), di cui manca tuttora adeguata documentazione in Italia; (ii) Per l'ultima glaciazione e l'Olocene dell'Antartide sono state stimate le biodisponibilità di Fe ed altri elementi bioessenziali mediante prove di solubilizzazione e filtrazione di campioni di ghiaccio. (iii) per la transizione medio-olocenica, di cui non conosciamo gli effetti sul clima regionale delle prealpi e della Pianura Padana; (iiii) per gli ultimi 5 cicli climatici, con particolare riguardo a: effetti delle terminazioni delle glaciazioni sull'evoluzione geologica e paleoambientale del bacino padano-adriatico; struttura degli interglaciali e di altre fase temperate nel bacino padano. Prodotti della ricerca (2006)

Principali collaborazioni - Istituti del CNR coinvolti nella Commessa Paleoclimatologia (in particolare: ISE, IGG, IGAG) - Progetto Europeo EPICA MIS - Institute of Plant Science, University of Bern - Institute of Geology, University of Bern - Dipartimento di Risorse Naturali e Culturali, Università di Ferrara - Dipartimento di Georisorse e Territorio, Università di Udine - Dipartimento di Scienze della Terra, Università di Milano - Dip. di Scienze dell'Ambiente e del Territorio, Univ. di Milano Bicocca - Dipartimento di Scienze della Terra, Università di Torino - Dipartimento di Scienze della Terra, Università "La Sapienza" Roma - Institute for Environmental Physics, Heidelberg Academy of Sciences - Direzione Generale Territorio e Urbanistica, Regione Lombardia - Museo Tridentino di Scienze Naturali

Risorse umane e finanziarie

Anno risorse finanziarie

totali allocate di cui risorse

da terzi costi

figurativi valore

effettivo A B C D = A + C

2006 335 67 22 357 Valori in migliaia di euro

personale equivalente tempo pieno

anno Brevetti Articoli ISI

Articoli non ISI

Articoli in atti di

Convegno Libri Rapporti Risultati

progettuali

Risultati di valorizzazione

applicativa Abstract Attività

editoriali

2006 0 7 1 0 2 0 0 0 3 0

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ricercatori totale2 2

Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività Associato e incaricato di ricerca

Dottorando e specializzando Borsista Assegnista Professore

visitatore Collaboratore professionale Altro Totale

2 1 0 1 0 0 0 4 Processi di trasformazione e meccanismi di trasferimento di microcomponenti e microinquinanti anche in riferimento al global change.

Commessa: Processi evolutivi in ambienti estremi - polari Progetto: Cambiamenti globali Dipartimento: Terra e Ambiente Responsabile: CESCON PAOLO

Risultati conseguiti Nell'ambito della collaborazione con il Korea Polar Research Institute (KOPRI) è stata portata a termine la determinazione dei profili temporali dei metalli in tracce (TE) e delle terre rare (REE) in una carota di ghiaccio estratta sul ghiacciaio East Rongbuk ad una altitudine di 6518 m. La carota studiata è stata raccolta nel 2002 e raggiunge una lunghezza di 108.83 m coprendo un intervallo temporale di circa 1700 anni (1650 ± 10 yrs). Per la quantificazione del contenuto degli elementi studiati si è utilizzata la spettrometria di massa ad alta risoluzione con sistema di ionizzazione al plasma accoppiato induttivamente unitamente a delle procedure ultrapulite di trattamento dei campioni, per minimizzare il rischio di contaminazione degli stessi. Considerando che i livelli di concentrazione dei TE e REE nella neve/ghiaccio campionata in siti remoti possono risultare estremamente bassi anche inferiori al pg/g (1pg/g = 1x10-12g/g), si è accoppiato lo spettrometro di massa ad una unità di desolvatazione che, oltre a aumentare la sensibilità strumentale, consente di ridurre il livello di molti interferenti spettroscopici. I risultati ottenuti analizzando un gruppo di 55 campioni hanno mostrato concentrazioni piuttosto eterogene, evidenziando per i TE marcate differenze tra gli elementi di origine crostale e quelli di origine antropica presenti a livello di ng/g e pg/g rispettivamente. I REE hanno invece confermato il loro classico comportamento geochimico per il quale il contenuto dei LREE (Light REE) a livello crostale è maggiore di quello dei HREE (Heavy REE). Per studiare possibili correlazioni tra questi due gruppi di analiti, è stata condotto uno studio statistico attraverso l'analisi multivariata. Ciò ha consentito di individuare correlazioni tra Sr, U, Cd e Ca, Mg, So4- e Cl- tipicamente elementi origine marina e quindi individuando un possibile trasporto dall'Oceano Indiano attraverso il monsone estivo. Tuttavia un'altra possibile ipotesi per spiegare la stretta correlazione specialmente tra Sr e Ca, So4- potrebbe nascere dal fatto che queste specie sono presenti nelle polveri minerali di origine evaporitica di cui sono ricche le confinanti zone desertiche del Taklamakan e del bacino del Quaidam. Il naturale andamento delle concentrazioni dei REE ed i caratteristici fattori di arricchimento hanno sottolineato la loro origine prettamente crostale. Il presente studio ha quindi permesso di definire una mappa delle concentrazioni degli inquinanti inorganici in un'area remota come la regione himalayana e di determinare i loro contributi naturali ed antropici. Ciò ha consentito, in quest'ultimo caso, attraverso la ricostruzione dei rispettivi profili temporali, di evidenziare anche per questa area remota il caratteristico comportamento riscontrabile a livello planetario, dell'aumento della presenza di questi inquinanti nell'ambiente a partire dal 1800. Nell'ambito delle ricerche in Antartide, nell' area compresa tra la long. 166° E e 165° W e tra la lat. 71° S e 78° S (Mare di Ross, Oceano Meridionale) sono stati effettuati campionamenti di acqua subsuperficiale per studiare la distribuzione di elementi in tracce: cadmio (Cd), piombo (Pb), rame (Cu) e zinco (Zn). I campioni analizzati sono stati prelevati in anni diversi (1994-2001), ma sempre nell'estate australe. Sebbene la mappa dei campioni analizzati non sia sinottica, essa ha permesso di valutare la distribuzione della concentrazione di metallo totale disciolto e la speciazione di Cd, Pb, Cu

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e Zn in questa area. Per le analisi in questo studio sono state applicate le tecniche voltammetriche (DPASV e CSV). Lo studio della speciazione ha evidenziato che il Cd, il Pb e lo Zn sono complessati da una singola classe di leganti naturali, mentre il Cu presenta una distribuzione che coinvolge due classi di leganti, una di leganti più forti ed una di leganti più deboli. I risultati riguardanti la concentrazione di metallo totale disciolto degli elementi studiati sono consistenti con le caratteristiche geochimiche degli elementi stessi. È anche stata studiata la relazione tra le diverse masse d'acqua presenti in questa area del Mare di Ross e la distribuzione degli elementi in tracce. Si è osservato che queste diverse masse d'acqua, prodotte prevalentemente da fenomeni fisici, sono differenziate nella composizione chimica per componenti maggiori e per elementi in tracce. Sono anche state condotte misure preliminari di speciazione degli stessi elementi su campioni di microlayer e corrispondente acqua subsuperficiale. Un articolo riguardo la distribuzione della concentrazione totale disciolta degli elementi in tracce è stato pubblicato nel JEM (2005), mentre è in preparazione una pubblicazione sulla speciazione degli elementi in tracce (da sottoporre al MicroChemical Journal). F. Corami et al., Distribution of Trace Metals in the Western Ross Sea, Southern Ocean. 2005 Journal of Environmental Monitoring, (7), 1256-1264 Prodotti della ricerca (2006)

Principali collaborazioni - Korean Polar Reasearch Institute - Laboratoire de Glaciologie et Geophisique de l'Environnement, CNRS, Grenoble (France) - Programma Nazionale Ricerche in Antartide (PNRA)

Risorse umane e finanziarie

Anno risorse finanziarie

totali allocate di cui risorse

da terzi costi

figurativi valore

effettivo A B C D = A + C

2006 157 22 10 168 Valori in migliaia di euro

personale equivalente tempo pieno

ricercatori totale1 1

Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività Associato e incaricato di ricerca

Dottorando e specializzando Borsista Assegnista Professore

visitatore Collaboratore professionale Altro Totale

3 0 0 0 0 0 1 4 Caratterizzazione geochimica di acque marine e di transizione.

Commessa: Qualità del Mare e delle acque costiere Progetto: Qualità dei sistemi ambientali Dipartimento: Terra e Ambiente Responsabile: TURETTA CLARA

Risultati conseguiti

anno Brevetti Articoli ISI

Articoli non ISI

Articoli in atti di

Convegno Libri Rapporti Risultati

progettuali

Risultati di valorizzazione

applicativa Abstract Attività

editoriali

2006 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

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Prodotti della ricerca (2006)

Principali collaborazioni

Risorse umane e finanziarie

Anno risorse finanziarie

totali allocate di cui risorse

da terzi costi

figurativi valore

effettivo A B C D = A + C

2006 0 0 0 0 Valori in migliaia di euro

personale equivalente tempo pieno

ricercatori totale0 0

Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività Associato e incaricato di ricerca

Dottorando e specializzando Borsista Assegnista Professore

visitatore Collaboratore professionale Altro Totale

0 0 0 0 0 0 0 0 Processi di trasferimento di microinquinanti attraverso aerosol atmosferico.

Commessa: Qualità dell'atmosfera Progetto: Qualità dei sistemi ambientali Dipartimento: Terra e Ambiente Responsabile: GAMBARO ANDREA

Risultati conseguiti L'attività di ricerca ha previsto lo studio del ruolo dell'aerosol nel trasferimento di inquinanti organici in aree urbane e della relazione tra i composti organici solforati di origine naturale e i cicli climatici e stagionali nella Laguna di Venezia. In particolare sono state determinate le concentrazioni di microinquinanti organici ed elementi in tracce nelle deposizioni atmosferiche secche e umide in una stazione della Laguna di Venezia. I dati ottenuti, congiuntamente a quelli prodotti nel 2005, permettono di ottenere un interessante trend temporale (14 mesi) che mette in evidenza la forte stagionalità della concentrazione di tutti i composti e gli elementi indagati e di stimarne il flusso verso il sistema acquatico lagunare. Il flusso di IPA e PCB mostra valori maggiori nel periodo inverno-primavera e minori nell'estate. Si osserva inoltre che per tutto il periodo di studio il flusso di IPA dovuto alle deposizioni umide è superiore a quello delle deposizioni secche con valori superiori a quelli riscontrati in letteratura. Per quanto riguarda i metalli si osserva che elementi quali Ca, Na, Mg, Al, K, Fe mostrano i flussi di deposizione sia secca che umida notevolmente superiori a quelli di elementi quali V, Cr, Mn, Zn, Cu, Cd, Pb. Per il primo gruppo di elementi si possono identificare degli andamenti stagionali differenti per i flussi dovuti alle deposizioni secche rispetto alle deposizioni umide. In particolare i flussi maggiori per le deposizioni secche si hanno nel periodo invernale e di fine primavera mentre per le deposizioni umide i valori maggiori si hanno nei periodi primavera-estate. Per quanto riguarda il secondo gruppo di elementi l'evoluzione stagionale del flusso dovuto alle deposizioni mostra valori maggiori nel periodo invernale per le deposizioni secche e nel perido estivo per le deposizioni umide.

anno Brevetti Articoli ISI

Articoli non ISI

Articoli in atti di

Convegno Libri Rapporti Risultati

progettuali

Risultati di valorizzazione

applicativa Abstract Attività

editoriali

2006 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

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Sono stati inoltre valutati i flussi medi turbolenti (PM2.5) ed i processi di diffusione di tutti gli inquinanti indagati. Per quanto riguarda la stima del flusso medio turbolento degli IPA i valori maggiori si sono riscontrati durante il mese invernale con valori di circa un ordine di grandezza maggiori di quelli nel periodo primaverile. Lo studio dei rapporti dei singoli composti ha messo in evidenza l'origine petrogenica di tutti i campioni analizzati. Nella stima del flusso di diffusione all'interfaccia acqua-atmosfera i risultati ottenuti, seppur indicativi, mettono in evidenza un andamento stagionale legato alla temperatura e alla velocità del vento e valori di flusso che per gli IPA in alcuni periodi nell'anno assumono valori paragonabili a quello delle deposizioni atmosferiche. Per quanto riguarda i composti organici solforati volatili l' evoluzione temporale della concentrazione di DMS, DMSP e DMSO in acqua superficiale e nei sedimenti della Laguna di Venezia è messa in relazione ai cicli climatici e stagionali attraverso il confronto con i principali parametri metereologici (radiazione solare, piovosità, temperatura, ecc..). I dati ottenuti hanno permesso di identificare i periodi di massima produzione di composti organici solforati e le speci fitoplanctoniche responsabili di questa produzione e di individuare, infine, le condizioni ambientali e climatiche che favoriscono questa produzione attraverso l'individuazione dei parametri metereologici (temperatura, radiazione solare, piovosità, vento ecc..) più significativi. Pubblicazioni 2007 A. Gambaro, L. Manodori, G. Toscano, D. Contini, A. Donateo, F. Belosi, F. Prodi, P. Cescon. Organic and inorganic compounds in the Venice lagoon PM2.5 and their correlation with micrometeorology. Ann. Chim. 97 (5-6) (2007), pp. 343-358. L. Manodori, A. Gambaro, I. Moret, G. Capodaglio, P. Cescon. "Air-sea gaseous exchange of PCB at the Venice Lagoon (Italy)" Marine Pollution Bulletin, 2007. Accepted Prodotti della ricerca (2006)

Principali collaborazioni Tutte le collaborazioni previste sono state avviate.

Risorse umane e finanziarie

Anno risorse finanziarie

totali allocate di cui risorse

da terzi costi

figurativi valore

effettivo A B C D = A + C

2006 242 187 16 258 Valori in migliaia di euro

personale equivalente tempo pieno

ricercatori totale0 0

Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività Associato e incaricato di ricerca

Dottorando e specializzando Borsista Assegnista Professore

visitatore Collaboratore professionale Altro Totale

1 1 0 1 0 0 0 3

anno Brevetti Articoli ISI

Articoli non ISI

Articoli in atti di

Convegno Libri Rapporti Risultati

progettuali

Risultati di valorizzazione

applicativa Abstract Attività

editoriali

2006 0 3 0 0 0 0 0 0 0 0

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Distribuzione ed effetto di inquinanti nella valutazione della qualità delle acque interne: speciazione chimica e qualità degli ambienti acquatici.

Commessa: Qualità delle acque interne Progetto: Qualità dei sistemi ambientali Dipartimento: Terra e Ambiente Responsabile: CAIRNS WARREN RAYMOND LEE

Risultati conseguiti In questo progetto si propongono delle metodologie analitiche in grado di determinare le specie chimiche con cui As e Hg sono presenti nell'ambiente e quindi in grado di fornire elementi per valutare la loro effettiva biodisponibilità e tossicità. Le cinque specie ioniche dell'As, arsenobetaina, arsenico(III), acido dimetilarsinico, acido dimetilarsonico e arsenico(V), sono state rilevate in campioni di acque della laguna di Venezia mediante una tecnica accoppiata HPLC-ICP-MS. La separazione delle specie anioniche dell'arsenico è stata effettuata mediante colonne a scambio anionico (PRP-X100) usando tampone fosfato come eluente. Il cromatogramma risulta disturbato da elevate concentrazioni di cloruro e la sensibilità dell'ICP-MS e ridotto a causa delle alte concentrazioni di sodio; la diluizione dei campioni alza i limiti di rilevabilità del metodo rendendo impossibile la misura su campioni di acqua di mare a concentrazione naturale. Il problema è stato parzialmente risolto mediante la separazione preliminare degli analiti dagli interferenti usando microcolonne a scambio anionico e cationico. I risultati mettono in evidenza la possibilità di trattenere e rilasciare quantitativamente e quindi di determinare contemporaneamente l'arsenobetaina, l'As(III), l'acido monometilarsinico ed il dimetilarsonico utilizzando metanolo come modificatore di matrice, eliminando il sodio con l'uso di una colonna a scambio cationico. I limiti di rilevabilità raggiunti con la metodologia sviluppata sono soddisfacenti per l'analisi di acque a media e bassa salinità (di fiume, falda e potabile) per i quali non è necessaria la diluzione. É stata a messa a punto una metodologia cromatografica per la separazione e la determinazione delle più importanti specie chimiche con cui il mercurio è presente nelle acque naturali (Hg 2+ e metil mercurio cloruro). La metodologia è basata sulla formazione di coppie ioniche con L-cisteina e 2 mercaptoetanolo e la separazione mediante cromatografia liquida con colonna C-18 (HPLC a fase inversa) ed accoppiando un rivelatore selettivo (ICP-MS). La metodologia messa a punto per la speciazione di Hg richiede una fase di preconcentrazione in linea (circa 10 volte). La procedura, che utilizza una microcolonna C-18 in linea inserita nel loop di campionamento, ha consentito di raggiungere limiti di rilevabilità inferiori a 0.2 ng/L. Questo metodo è stato applicato su campioni di acque di lago alpino dove è stata rilevata solo la presenza di Hg2+ (intervallo di concentrazione tra <0.2 e 1.1 ng/L).Nelle acque della Laguna di Venezia la specie Hg2+ presenta un intervallo di concentrazione tra 0.2 a oltre 30 ng/L, mentre il metil mercurio risulta sotto il limite di rilevabilità in acqua subsuperficiale; in 2 campione di acqua superficiale sono stati rivelati livelli tra 2 e 7 ng/L. Una importante frazione del metil mercurio nelle acque marine risulta presente in forma particellata, non ancora misurabile in modo riproducibile con questo metodo. I risultati saranno presentati all'European Plasma Spectrochemistry Winter Conference (febbraio 2007). Prodotti della ricerca (2006)

Principali collaborazioni Le collaborazioni previste con CORILA e laboratori privati sono state avviate e proseguono tuttora.

anno Brevetti Articoli ISI

Articoli non ISI

Articoli in atti di

Convegno Libri Rapporti Risultati

progettuali

Risultati di valorizzazione

applicativa Abstract Attività

editoriali

2006 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

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Risorse umane e finanziarie

Anno risorse finanziarie

totali allocate di cui risorse

da terzi costi

figurativi valore

effettivo A B C D = A + C

2006 261 167 17 278 Valori in migliaia di euro

personale equivalente tempo pieno

ricercatori totale1 1

Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività Associato e incaricato di ricerca

Dottorando e specializzando Borsista Assegnista Professore

visitatore Collaboratore professionale Altro Totale

1 1 0 0 0 0 1 3 Microinquinanti organici ed inorganici in aree a diversa antropizzazione

Commessa: Qualità del Pianeta-Contaminazione Chimica Progetto: Qualità dei sistemi ambientali Dipartimento: Terra e Ambiente Responsabile: TURETTA CLARA

Risultati conseguiti I risultati ottenuti nello studio di una laguna del Vietnam e del suo bacino scolante hanno evidenziato che l'impatto antropico sulla laguna di Tam Giang-Cau Hai (TGCH) è legato soprattutto alle attività portuali oltre che ai fiumi che vi sversano; le concentrazioni di metalli pesanti sono ad un livello, pur se superiore al background naturale, inferiore ai limiti di legge eccetto nel caso dell'As. Gli studi nell'area del bacino scolante di TGCH hanno messo in risalto l'impatto negativo, ancora contenuto, delle zone industrializzate sull'ambiente circostante. Sono state poste in evidenza chiare differenze nella distribuzione areale dei vari analiti considerati; risulta comunque evidente che i diversi apporti dei vari elementi sono dovuti a ben definite sorgenti puntuali rappresentate da contaminazione "urbana" e da attività produttive. Due elementi in particolare invece (Cr e Pb) mostrano una distribuzione diffusa legata al traffico ed al trasporto "long range" (2 comunicazioni a 2nd International Workshop "Natural Environment, Sustainable Protection and Conservation: Italy - Vietnam Cooperation Perspectives". Haiphong (Vietnam) 1). Gli studi condotti in due diverse aree della laguna di Venezia, con esperimenti sui flussi bentici, hanno evidenziato come gli elementi in traccia possono essere rimobilizzati a causa di meccanismi di risospensione e/o subossigenazione dell'acqua. Nonostante le differenze di concentrazione osservate nei siti studiati, i flussi bentici di elementi quali Cu, Fe, Mn e Zn non mostrano particolari differenze e sembrano essere controllati da processi chimici e diffusivi. È risultato inoltre evidente che il sedimento, qualora intervengano perturbazioni fisiche, rappresenta una sorgente di elementi in traccia per la colonna d'acqua mentre la mobilità degli elementi legata a processi chimici e/o diffusivi mostra differenze anche tra elementi con caratteristiche geochimiche simili. Gli esperimenti effettuati hanno inoltre messo in evidenza come il complessamento dei metalli con leganti organici sposti l'equilibrio "metallo disciolto/metallo particolato" verso la fase disciolta aumentando la mobilità dei metalli stessi. La presenza di alcuni composti organici (PCN, PAH, PCB) nell'aerosol della laguna veneta sembra essere principalmente legata a processi di combustione (1 pubblicazione su Atmospheric Environment 2). È però possibile fare alcune considerazioni differenziando i diversi siti considerati: rurale, industriale e marino. Nel sito "rurale" sono stati rilevati valori costanti durante tutto l'arco dell'anno di PCN senza particolari relazioni con temperatura PAH E PCB; ciò porta a ritenere che essi siano emessi in modo continuo da una sorgente indipendente. Nel sito "industriale" sono stati trovati

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valori di PCN più alti durante il periodo invernale e strettamente correlati ai valori di PAH; questo consente di individuare quale sorgente primaria i processi di combustione che sono maggiormente presenti nel periodo invernale. Una sorgente secondaria potrebbe comunque essere rappresentata dalle industrie situate sopravento rispetto al sito di campionamento. Il sito "marino" mostra una debole correlazione tra PCN e temperatura e tra PCN e PAH ed un aumento in concentrazione durante i mesi invernali; tutto ciò permette di ipotizzare quale sorgente primaria per i PCN processi di combustione distanti. Le analisi su spezzoni di carote di ghiaccio della Groenlandia per lo studio dei meccanismi di trasporto "long range" sono in corso. Analisi di Terre Rare (1 lavoro metodologico su Analytical Chemistry 3) per comprendere gli scambi che avvengono tra basse, medie ed alte latitudini e riconoscere eventi particolari (eruzioni vulcaniche) che consentano datazioni di successioni stratigrafiche e correlazioni tra carote di differenti aree utili per le ricostruzioni paleoclimatiche 1 - 2nd International Workshop on Management and Protection of Vietnam Natural Environment and Resources: "Natural Environment, Sustainable Protection and Conservation: Italy - Vietnam Cooperation Perspectives". Haiphong (Vietnam), 18 July 2006. A: G. Capodaglio, C. Turetta, S. Giuliani, W. Cairns, L.G. Bellucci, C. Nguyen Huu, M. Frignani. "Distribution of heavy metals in the Tam Giang-Cau Hai lagoon and in soils of the province of Thua Thien-Hue". B: G. Capodaglio, C. Turetta, S. Romano, W. Cairns, L.G. Bellucci, M. Frignani, C. Nguyen Huu, S. Albertazzi. "Heavy metals and radiotracers in the Lang Co lagoon, Central Vietnam". 2 - L. Manodori, A. Gambaro, R. Zangrando, C. Turetta, P. Cescon. "Polychlorinated Naphthalenes in the gas-phase of the Venice Lagoon atmosphere". Atmospheric Environment, 40 (11), 2020-2029, 2006. 3 - P. Gabrielli, C. Barbante, C. Turetta, A. Marteel, C. Boutron, G. Cozzi, W. Cairns, C. Ferrari, P. Cescon. "Direct determination of Rare Earth Elements at the subpicogram per gram level in antarctic ice by ICP-SFMS using a desolvation system". Analytical Chemistry, 78 (6), 1883-1889, 2006. Prodotti della ricerca (2006)

Principali collaborazioni Le collaborazioni in atto proseguono proficuamente. Si prevede di continuare con tali collaborazioni anche nel futuro.

Risorse umane e finanziarie

Anno risorse finanziarie

totali allocate di cui risorse

da terzi costi

figurativi valore

effettivo A B C D = A + C

2006 408 298 20 428 Valori in migliaia di euro

personale equivalente tempo pieno

ricercatori totale1 1

Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività Associato e incaricato di ricerca

Dottorando e specializzando Borsista Assegnista Professore

visitatore Collaboratore professionale Altro Totale

6 1 1 0 0 0 1 9

anno Brevetti Articoli ISI

Articoli non ISI

Articoli in atti di

Convegno Libri Rapporti Risultati

progettuali

Risultati di valorizzazione

applicativa Abstract Attività

editoriali

2006 0 3 0 0 0 0 0 0 0 0

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Valutazione e caratterizzazione di materiali lapidei usati a scopo ornamentale e industriale. Valorizzazione e fruizione della georisorsa "paesaggio naturale".

Commessa: Valutazione e gestione delle georisorse Progetto: Sostenibilità dei sistemi terrestri ed acquatici Dipartimento: Terra e Ambiente Responsabile: TESTA BRUNO

Risultati conseguiti Riguardo alle georisorse, sono stati svolti numerosi studi sulle pietre ornamentali delle valli piemontesi (Alpi Centro-Occidentali). In area bergamasca, oltre alla redazione della carta di prospezione per l'estrazione del calcare da calce, sono stati svolti studi di tipo ambientale e floristico-vegetazionale. In America meridionale (Perù) è stato eseguito lo studio giacimentologico, mineralogico e gemmologico del giacimenti di opale di Acarì. Realizzazione della carta geologica del Parco delle Orobie Valtellinesi corredata da sezioni, schemi stratigrafico-strutturali e note esplicative. Revisione della reale potenzialità estrattiva lombarda di rocce carbonatiche industriali: individuazione, di zone calcaree adatte alla coltivazione mineraria di roccia per la produzione di calce nella media Val Brembana (BG) in base a parametri geologico-stratigrafici, lito-geochimici e di sostenibilità ambientale I° Workshop del progetto Interreg IIIA - OPENALP, in compartecipazione dei partners autsriaci. Avvio dell'Osservatorio naturalistico alpino presso l'ITIM di Agordo. Studio cristallografico e chimico eseguito su un meteorite ferroso rinvenuto presso il Lago del Vajont : analisi in microsonda elettronica e immagini in elettroni retrodiffusi. Studio ambientale del bacino del torrente Borlezza; determinazione dei parametri idrologici e idraulici per il calcolo delle portate di magra/di morbida e della componente idrologica del DMV; determinazione della "qmeda" e dei parametri correttivi M, N, F, Q, A, T, secondo le metodiche previste dalla R. Lombardia (P.TU.A.), dal Politecnico di Milano e dall'Autorità di Bacino del Fiume Po; valutazione della risorsa idrica disponibile e quantificazione delle portate. Prodotti della ricerca (2006)

Principali collaborazioni Università Milano Bicocca - Dip. Scienze Geologiche e Geotecnologie Università di Milano - Dip. Scienze della Terra Comunità Montana Agordina - Agordo Istituto Minerario di Agordo "U. Follador" (Belluno) Parco Nazionale Alti Tauri, Tirolo - Austria Unicalce S.p.A. ZS Zollet Service spa, S. Giustina (BL)

anno Brevetti Articoli ISI

Articoli non ISI

Articoli in atti di

Convegno Libri Rapporti Risultati

progettuali

Risultati di valorizzazione

applicativa Abstract Attività

editoriali

2006 0 1 1 0 9 1 0 0 0 0

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Risorse umane e finanziarie

Anno risorse finanziarie

totali allocate di cui risorse

da terzi costi

figurativi valore

effettivo A B C D = A + C

2006 269 59 29 298 Valori in migliaia di euro

personale equivalente tempo pieno

ricercatori totale2 2

Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività Associato e incaricato di ricerca

Dottorando e specializzando Borsista Assegnista Professore

visitatore Collaboratore professionale Altro Totale

1 0 0 0 0 0 1 2 Caratterizzazione dei corpi idrici sotterranei, modelli di flusso e monitoraggio geofisico tempo-variante.

Commessa: Gestione sostenibile di acque interne Progetto: Sostenibilità dei sistemi terrestri ed acquatici Dipartimento: Terra e Ambiente Responsabile: DE FRANCO ROBERTO

Risultati conseguiti Le attività che seguono 1) e 2) si inquadrano nell'ambito del progetto finanziato dal CORILA per la linea di ricerca 3.10 Linea 3.10. Determinazione dei flussi di acque sotterranee nel sistema lagunare veneziano mediante traccianti isotopici naturali e tomografia geoelettrica. 1) Data base dati elettrotomografici tempo variante; sezioni elettrotomografiche nel tempo (Chioggia); Sono state acquisite e preprocessate ed elaborate 1200 sezioni di pseudo resistività apparente nell'arco del periodo novembre 2005 - settembre 2006. Stima delle fluttuazioni di resistività delle unità interessate da contaminazione salina e loro correlazione con sorgenti naturali e antropiche (marea, pluviometria, canali adiacenti) E' stato ulteriormente ottimizzato il prototipo di elettrotomografo digitale producendo la versione beta che stata oggetto di verifiche in laboratorio e sul campo. 2)Acquisizione Dati geochimici e isotopici e loro distribuzione spaziale, caratterizzazione delle acque coinvolte nel processo di ingressione marina nell'area della laguna veneta meridionale. Relativamente ai risultati inerenti i punti 1) e 2) è stata preparato il report di attività annuale per il Progetto CORILA linea 3.10. Gli stessi risultati sono stati oggetto di comunicazioni a congressi, pubblicazione su atti e oggetto di stampe di articoli/interviste su riviste divulgative e siti web. 3) Simulazione del flusso e del trasporto in aree interessata da fenomeni pregressi di inquinamento, mediante l'applicazione di modelli distribuiti tridimensionali. Suddivisione degli acquiferi in molti strati in modo da potere differenziare la distribuzione delle tessiture e quindi della conducibilità e riprodurre una dettagliata propagazione del pennacchio di inquinamento. Caratterizzazione geofisica di discariche industriali mediante metodi geoelettrici. Individuazione delle anomalie geoelettriche imputabili a perdite delle discariche che interessano le falde superficiali. Indicazioni sullo stato di integrità della discarica e indicazioni di intervento e saggi di verifica (accordo quadro di ricerca Environ: indagini geofisiche nell'area di discarica industriale di Cesano Maderno)

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Prodotti della ricerca (2006)

Principali collaborazioni CNR-IRSA, CNR-ISMAR CEREGE – CNRS, Francia Regione dell'Umbria, Università di Perugia Dip. Scienze della Terra Consorzio Adige – Bacchiglione, Università di Padova, CORILA - COnsorzio RIcerche LAguna Veneta-Venezia Dip. Scienze dell'Ambiente e del Territorio, Università di Milano-Bicocca

Risorse umane e finanziarie

Anno risorse finanziarie

totali allocate di cui risorse

da terzi costi

figurativi valore

effettivo A B C D = A + C

2006 288 58 15 303 Valori in migliaia di euro

personale equivalente tempo pieno

ricercatori totale2 3

Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività Associato e incaricato di ricerca

Dottorando e specializzando Borsista Assegnista Professore

visitatore Collaboratore professionale Altro Totale

3 0 0 0 0 0 0 3 Messa a punto di metodologie modulari per la riduzione dei rischi naturali

Commessa: Valutazione dei Rischi Posti da Fenomeni Naturali ed Antropici e Strategie di Mitigazione

Progetto: Rischi naturali ed antropici del territorio Dipartimento: Terra e Ambiente Responsabile: MARCELLINI ALBERTO

Risultati conseguiti Quantificazione della potenzialità di dissesto mediante modelli predittivi statistico-probabilistici (Weights of Evidence modeling technique, Favourability Functions e Neural Networks). Individuazione di una serie di scenari di rischio, cioè di aree caratterizzate dalla concomitante presenza di alti livelli di suscettibilità/pericolosità ed elementi vulnerabili. Predisposizione di Piani di Protezione Civile rivolti alla gestione di possibili emergenze causate da fenomeni calamitosi. Applicazione di metodologie di analisi statistica (Weights of Evidence Modeling Technique, Regressione Logistica) per lo studio e la mappatura della vulnerabilità degli acquiferi. Sviluppo e test di alcune applicazioni di Information Technology mediante creazione di banche dati orientate al miglioramento della loro usabilità e semplicità in campo geoambientale. Partecipazione alla stesura degli indirizzi per gli studi di microzonazione sismica della Regione Emilia-Romagna. In particolare sono stati messi a punto i coefficienti di amplificazione sismica e time-histories del terremoto di riferimento, comune per comune, della Regione Emilia-Romagna da usare nelle indagini di microzonazione sismica. Gli indirizzi sono stati recepiti con apposita delibera da parte della Giunta regionale.

anno Brevetti Articoli ISI

Articoli non ISI

Articoli in atti di

Convegno Libri Rapporti Risultati

progettuali

Risultati di valorizzazione

applicativa Abstract Attività

editoriali

2006 0 0 1 2 1 0 1 0 4 0

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Messa a punto di una tecnica per la valutazione della pericolosità sismica disaggregata, basata su un approccio "full probabilistic". Con ARPA Lombardia è stata installata una stazione sismica digitale nella zona della Frana Ruinon (Valfurva). La stazione é attualmente collegata, via Internet, al nostro Istituto e alla sede dell'ARPA Lombardia con un software che permette, oltre al recupero dati, anche un risettaggio dell'apparecchiatura. Sempre nell'ambito della collaborazione con Arpa Lombardia sul monitoraggio sismico è continuata la gestione delle stazioni sismiche situate a Bergamo e Milano. Sono stati elaborati i dati raccolti da una campagna di misure di rumore ambientale sulla Torre Civica di Soncino e sul suolo circostante. Si sono ottenuti i valori del modo fondamentale e degli overtoni della Torre. Nell'ambito del Progetto INGV-DPC S3 "Scenari di scuotimento e di danno atteso in aree di interesse prioritario e/o strategico" é stata effettuata una campagna di microtremori a Sabbio Chiese, con particolare riferimento al Municipio e al Santuario della Madonna della Rocca. Prodotti della ricerca (2006)

Principali collaborazioni Le attività di ricerca si svolgono prevalentemente in seno a progetti, convenzioni e collaborazioni nazionali ed internazionali. La messa a punto e l'applicazione della metodologia "Weights of Evidence Modeling Technique" è avvenuta con la collaborazione (tuttora in essere) con il Servizio Geologico degli Stati Uniti. Sono in atto collaborazioni con: Univ. Studi Milano-Bicocca, Univ. Studi Milano, Univ Studi di Urbino. E' stato finanziato (2006) un Progetto Marie Curie - Research Training Network dal titolo "Mountain Risks: from prediction to management and governance" , della durata di 4 anni e in collaborazione con altri 15 centri di ricerca europei (Work Block Leader: S. Sterlacchini, P. Giacomelli). Dal punto di vista istituzionale, si collabora con: Comunità Montana Valtellina di Tirano, Regione Lombardia, Autorità di Bacino del Fiume Po, Regione Emilia-Romagna, ARPA Lombardia, utilizzatori delle metodologie e dei risultati delle ricerche di cui sopra. Collaborazioni con l'ambito privato: Globo s.r.l., Villa d'Almè (Bg), NUMERIA srl (Cremona).

Risorse umane e finanziarie

Anno risorse finanziarie

totali allocate di cui risorse

da terzi costi

figurativi valore

effettivo A B C D = A + C

2006 360 70 32 392 Valori in migliaia di euro

personale equivalente tempo pieno

ricercatori totale1 3

Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività Associato e incaricato di ricerca

Dottorando e specializzando Borsista Assegnista Professore

visitatore Collaboratore professionale Altro Totale

0 2 0 0 0 0 0 2

anno Brevetti Articoli ISI

Articoli non ISI

Articoli in atti di

Convegno Libri Rapporti Risultati

progettuali

Risultati di valorizzazione

applicativa Abstract Attività

editoriali

2006 0 1 1 2 1 1 0 0 3 0

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Ricostruzioni paleoambientali e paleoecologiche sulle successioni quaternarie e metodi geofisici per la loro caratterizzazione;analisi geomorfico-quantitativa a scala di bacino

Commessa: Evoluzione geologica recente, pedogenesi ed erosione del suolo Progetto: Rischi naturali ed antropici del territorio Dipartimento: Terra e Ambiente Responsabile: ROSSI PIETRO MARIO

Risultati conseguiti Le ricerche svolte nel modulo sono articolate nelle seguenti linee: 1) Ricostruzioni paleoambientali e paleoecologiche sulle successioni quaternarie; 2) Paleosuoli e loess dell'area circummediterranea; 3) Metodi geofisici per la caratterizzazione dei depositi plio-quaternari, anche in aree urbane; 4) Analisi geomorfico-quantitativa e tecnologie informatiche per la gestione di dati geoambientali. I principali risultati conseguiti posso essere così riassunti: Attività 1 - Note conclusive sulle successioni lacustri pleistoceniche alpine e prealpine. Quadro cronostratigrafico dettagliato dell'evoluzione geologica e paleoambientale del margine prealpino. Organizzazione del convegno internazionale dell'INQUA-SEQS, Milano 2006, "Quaternary stratigraphy and Evolution of the Alpine Region in the European and Global Framework". Datazioni in OSL (Optically Stimulated Luminescence) su sequenze stratigrafiche del Tardi Glaciale-Olocene nella pianura padana presso Imola. Attività 2 - Caratterizzazione sedimentologica e micromorfologica di paleosuoli provenienti dal settore nord occidentale dell'Italia settentrionale, per l'identificazione dei processi pedogenetici ascrivibili a fasi climatiche passate e messa in luce delle disomogeneità nei parent material in vista di una valutazione di provenienza delle contaminazione alloctone. In particolare è stato affrontato lo studio delle sequenze loess-paleosuoli in aree ai confini tra Gruppo di Voltri e margine padano-alessandrino, che sembrano estendere il bacino di sedimentazione padano-adriatico verso lo spartiacque ligure piemontese. Ancora, la caratterizzazione dei paleosuoli ha fornito dati di estremo rilievo nella ricostruzione dell'evoluzione pleistocenica del bacino intermontano dell'alta val d'Agri. Attività 3 - Sezioni sismiche tomografiche e analisi della distribuzione del campo delle velocità delle onde sismiche. Sezioni sismostratigrafiche geologiche. Stesura di rapporti conclusivi delle attività di rilievo geofisico per Regione Lombardia e Umbria nell'ambito del Progetto CARG. Caratterizzazione e modellazione dei sistemi deposizionali alluvionali quaternari della pianura padana per mezzo dell'integrazione di metodi geofisici (sondaggi elettrici verticali, tomografie elettriche, georadar), sismici (basati sulla registrazione di rumore ambientale) geologici, geostatistici e numerici. Caratterizzazione geofisica e individuazione di zone contaminate nei depositi superficiali in aree industriali (Accordo quadro ENVIRON: indagini nell'area industriale di Ferrara) Attività 4 - L'analisi delle forme di versante correlata all'integrazione GIS di dati di carattere pedologico, agronomico, vegetazionale, geomorfologico e geolitologico, ha permesso di tracciare ipotesi per lo sviluppo agro/enologico in ambiente vallivo e pedemontano. Prodotti della ricerca (2006)

Principali collaborazioni Centro di Cronometria interdipartimentale (CuDAM), Milano Dip. Scienze dei materiali- Universita' Milano Bicocca Dip. Scienze Geologiche e Geotecnologie - Università Milano-Bicocca Dip. Scienze Ambiente e Territorio - Università Milano-Bicocca Dip. Scienze della Terra, Università di Milano Università di Genova, Dipteris Istituto per lo studio e la difesa del suolo di Firenze

anno Brevetti Articoli ISI

Articoli non ISI

Articoli in atti di

Convegno Libri Rapporti Risultati

progettuali

Risultati di valorizzazione

applicativa Abstract Attività

editoriali

2006 0 6 3 0 8 2 0 0 16 2

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Università di Gent (Belgio) Università di Neuchatel, Dip. Geologia, Svizzera. Regione Lombardia Regione Umbria Museo Tridentino di Scienze Naturali

Risorse umane e finanziarie

Anno risorse finanziarie

totali allocate di cui risorse

da terzi costi

figurativi valore

effettivo A B C D = A + C

2006 717 141 41 758 Valori in migliaia di euro

personale equivalente tempo pieno

ricercatori totale3 6

Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività Associato e incaricato di ricerca

Dottorando e specializzando Borsista Assegnista Professore

visitatore Collaboratore professionale Altro Totale

3 1 0 1 0 0 2 7 trattamento dell'incertezza del dato e validazione della sua qualità.

Commessa: Elaborazione, validazione, archiviazione ed interoperabilità dati: Spatial Data Infrastracture, tecnologie GRID e servizi WEB.

Progetto: Osservazione della Terra Dipartimento: Terra e Ambiente Responsabile: BORDOGNA GLORIA

Risultati conseguiti General Chair del Workshop FlexDBIST'06: 1st International Workshop on Flexible Database and Information System Technology della conferenzq internazionale DEXA, Cracovia 6 Settembre 2006. Organizzazione e docenza del Corso Sistemi Informativi III presso il dip. Ingegneria Informatica Univ. di Bergamo, laurea specialistica in Ingegneria informatica anno 2005/2006. Edizione di un libro della Springer Verlag intitolato " Flexible Databases supporting Imprecision and Uncertainty" (G. Bordogna e G. Psaila editors), nella serie "Studies in Fuzziness and Soft Computing", Agosto 2006. Articoli su riviste internazionali, su libri editi da case editrici internazionali, negli atti di convegni internazionali con referee. Partecipazione alla scuola NATO Advanced Research Workshop on Fuzziness and Uncertainty in GIS for Environmental Security and Protection, 28-06/1-07/ 2006 Kiev, Ucraina, in qualità di docente per il tema, "A fuzzy Approach to Model Spatial Information Fusion in GISs" (Marco Pagani). Correlatore di due Tesi di Laurea specialistica dell'università di Milano Bicocca, dip. Informatica. Programmi di archiviazione e analisi di dati con tecniche di "clustering" per l'identificazione di associazioni significative tra curve di prestazione dei materiali e attributi relativi alla loro caratterizzazione in termini di composizione, materie prime, e parametri del processo di produzione.

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Prodotti della ricerca (2006)

Principali collaborazioni Università di Bergamo Università di Milano Bicocca, Dipartimento di Scienze Ambientali Società Petroceramics Università di Milano, Dipartimento di Scienze della Terra

Risorse umane e finanziarie

Anno risorse finanziarie

totali allocate di cui risorse

da terzi costi

figurativi valore

effettivo A B C D = A + C

2006 161 36 11 172 Valori in migliaia di euro

personale equivalente tempo pieno

ricercatori totale1 1

Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività Associato e incaricato di ricerca

Dottorando e specializzando Borsista Assegnista Professore

visitatore Collaboratore professionale Altro Totale

0 0 0 1 0 0 0 1 Attività RSTL Il grande evento che ha cambiato l?area mediterranea 40000 anni fa: l?Ignimbrite Campana

Responsabile: BARBANTE CARLO Risultati conseguiti Prodotti della ricerca (2006)

Principali collaborazioni

Risorse umane e finanziarie

Anno risorse finanziarie

totali allocate di cui risorse

da terzi costi

figurativi valore

effettivo A B C D = A + C

2006 1 1 0 1 Valori in migliaia di euro

anno Brevetti Articoli ISI

Articoli non ISI

Articoli in atti di

Convegno Libri Rapporti Risultati

progettuali

Risultati di valorizzazione

applicativa Abstract Attività

editoriali

2006 0 1 0 2 5 0 0 0 0 0

anno Brevetti Articoli ISI

Articoli non ISI

Articoli in atti di

Convegno Libri Rapporti Risultati

progettuali

Risultati di valorizzazione

applicativa Abstract Attività

editoriali

2006 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

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personale equivalente tempo pienoricercatori totale

0 0

Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività Associato e incaricato di ricerca

Dottorando e specializzando Borsista Assegnista Professore

visitatore Collaboratore professionale Altro Totale

0 0 0 0 0 0 0 0 Principali risorse strumentali utilizzate Nuovi sensori per la misura di metalli in matrici reali complesse.

Responsabile: CAPODAGLIO GABRIELE Risultati conseguiti Prodotti della ricerca (2006)

Principali collaborazioni

Risorse umane e finanziarie

Anno risorse finanziarie

totali allocate di cui risorse

da terzi costi

figurativi valore

effettivo A B C D = A + C

2006 1 1 0 1 Valori in migliaia di euro

personale equivalente tempo pieno

ricercatori totale0 0

Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività Associato e incaricato di ricerca

Dottorando e specializzando Borsista Assegnista Professore

visitatore Collaboratore professionale Altro Totale

0 0 0 0 0 0 0 0 Principali risorse strumentali utilizzate Le uova di struzzo per lo studio del paleoclima nelle zone aride per gli ultimi 10.000 anni.

Responsabile: CREMASCHI MAURO

anno Brevetti Articoli ISI

Articoli non ISI

Articoli in atti di

Convegno Libri Rapporti Risultati

progettuali

Risultati di valorizzazione

applicativa Abstract Attività

editoriali

2006 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

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Risultati conseguiti Prodotti della ricerca (2006)

Principali collaborazioni

Risorse umane e finanziarie

Anno risorse finanziarie

totali allocate di cui risorse

da terzi costi

figurativi valore

effettivo A B C D = A + C

2006 11 0 0 11 Valori in migliaia di euro

personale equivalente tempo pieno

ricercatori totale0 0

Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività Associato e incaricato di ricerca

Dottorando e specializzando Borsista Assegnista Professore

visitatore Collaboratore professionale Altro Totale

0 0 0 0 0 0 0 0 Principali risorse strumentali utilizzate L'evoluzione degli alpeggi nel quadro dei mutamenti e dell'economia dell'ambiente alpino.

Responsabile: RAVAZZI CESARE Risultati conseguiti Prodotti della ricerca (2006)

Principali collaborazioni

Risorse umane e finanziarie

Anno risorse finanziarie

totali allocate di cui risorse

da terzi costi

figurativi valore

effettivo A B C D = A + C

2006 24 0 1 25 Valori in migliaia di euro

anno Brevetti Articoli ISI

Articoli non ISI

Articoli in atti di

Convegno Libri Rapporti Risultati

progettuali

Risultati di valorizzazione

applicativa Abstract Attività

editoriali

2006 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

anno Brevetti Articoli ISI

Articoli non ISI

Articoli in atti di

Convegno Libri Rapporti Risultati

progettuali

Risultati di valorizzazione

applicativa Abstract Attività

editoriali

2006 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

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personale equivalente tempo pienoricercatori totale

0 0

Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività Associato e incaricato di ricerca

Dottorando e specializzando Borsista Assegnista Professore

visitatore Collaboratore professionale Altro Totale

0 0 0 0 0 0 0 0 Principali risorse strumentali utilizzate La percezione della pericolosità nell'Isola di Fogo (Arcipelago di Capo Verde)

Responsabile: GROPPELLI GIANLUCA Risultati conseguiti Prodotti della ricerca (2006)

Principali collaborazioni

Risorse umane e finanziarie

Anno risorse finanziarie

totali allocate di cui risorse

da terzi costi

figurativi valore

effettivo A B C D = A + C

2006 17 0 0 17 Valori in migliaia di euro

personale equivalente tempo pieno

ricercatori totale0 0

Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività Associato e incaricato di ricerca

Dottorando e specializzando Borsista Assegnista Professore

visitatore Collaboratore professionale Altro Totale

0 0 0 0 0 0 0 0 Principali risorse strumentali utilizzate Elenco pubblicazioni dell’Istituto

anno Brevetti Articoli ISI

Articoli non ISI

Articoli in atti di

Convegno Libri Rapporti Risultati

progettuali

Risultati di valorizzazione

applicativa Abstract Attività

editoriali

2006 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

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Articoli ISI

1 Girardi V.A.V., Ferrario A., Corriera C.T., Diella V. - A comparison of selected Precambrian Brazilian chromitites: chromite, PGE-PGM, Re/Os as parental source indicators. - JOURNAL OF SOUTH AMERICAN EARTH SCIENCES, Vol. 20, Pagg. 303-313

2 Borgatti L., Ravazzi C., Donegana M., Corsini A., Marchetti M., Soldati M. - A lacustrine record of early Holocene watershed events and vegetation history, corsara in Badia, Dolomites (Italy) - JOURNAL OF QUATERNARY SCIENCE, Vol. 21, Pagg. 1-17

3 Damiani M.L., Groppelli G., Norini G., Bertino E., Gigliuto A., Nucita A. - A lava flow simulation model for the development of the volcanic hazard map for Mount Etna (Italy). - COMPUTERS & GEOSCIENCES, Vol. 32, Pagg. 512-526

4 Ravazzi C., Donegana M., Vescovi E., Arpenti E., Caccianiga M., Kaltenrieder P., Londeix L., Marabini S., Mariani S:, Pini R., Vai G.B., Wick L. - A new Late-glacial site with Picea abies in the northern Apennine foothills: an exception to the model of glacial refugia of trees. - VEGETATION HISTORY AND ARCHAEOBOTANY, Vol. , Pagg. -

5 Merli M., Pavese A. - About the reliability of the Maximum Entropy Method in reconstructing electron density: the case of MgO. - ZEITSCHRIFT FUR KRISTALLOGRAPHIE, Vol. 221, Pagg. 613-620

6 Tondi R., de Franco R. - Accurate assessment of 3-D crustal velocity and density parameters: application to Vesuvius data sets. - PHYSICS OF THE EARTH AND PLANETARY INTERIORS, Vol. 159, Pagg. 183-201

7 De Beaulieu J.-L., Andrieu-Ponel V., Cheddadi R., Guiter F., Ravazzi C., Reille M., Rossi S. - Apport des longues séquences lacustres à la connaissance des variations des climats et des paysages pléistocènes. - COMPTES RENDUS PALEVOL, Vol. 5, Pagg. 65-72

8 V. Gaspari, C. Barbante, G. Cozzi, P. Cescon, C. F. Boutron, P.Gabrielli, G. Capodaglio, C. Ferrari, J.R. Petit, B. Delmonte - Atmospheric iron fluxes over the last deglaciation: Climatic implications. - GEOPHYSICAL RESEARCH LETTERS, Vol. 33, Pagg. -

9 Corazzato C., Tibaldi A. - Basement fracture control on type, distribution, and morphology of parasitic volcanic cones: an example from Mt. Etna, Italy. - JOURNAL OF VOLCANOLOGY AND GEOTHERMAL RESEARCH, Vol. 158, Pagg. 177-194

10 Marinoni N., Pavese A., Riva A., Cella F., Cerulli T. - Chromatic weathering of black limestone quarried in Varenna (Lake Como, Italy). - BUILDING AND ENVIRONMENT, Vol. 42, Pagg. 68-77

11 P. Gabrielli, John M.C. Plane, C. F. Boutron, S. Hong, G. Cozzi, P. Cescon, C. Ferrari, P. J. Crutzen, J. R. Petit, Vladimir Y. Lipenkov and C. Barbante - Climatic control on the accretion of meteoric and super-chondritic iridium-platinum to the Antarctic ice cap. - EARTH AND PLANETARY SCIENCE LETTERS, Vol. 250, Pagg. 459-469

12 A. STURARO, R. RELLA, G. PARVOLI, D. FERRARA, F. TISATO. - Contamination of dry foods with trimethyldiphenylmethanes by migration from recycled paper and board packaging. - FOOD ADDITIVES AND CONTAMINANTS, Vol. (23)4, Pagg. 431-436

13 Cremaschi M., Pelfini M., Santillo M. - Cupressus dupreziana: a dendroclimatic record for the middle-late Holocene in the central Sahara. - HOLOCENE, Vol. 16, Pagg. 293-303

14 P. Gabrielli, C. Barbante, C. Turetta, A. Marteel, C. Boutron, G. Cozzi, W. Cairns, C. Ferrari, P. Cescon. - Direct determination of Rare Earth Elements at the subpicogram per gram level in antarctic ice by ICP-SFMS using a desolvation system. - ANALYTICAL CHEMISTRY, Vol. 78 , Pagg. 1883-1889

15 Curetti N., Levy D., Pavese A., Ivaldi G. - Elastic properties and stability of coexisting 3T and 2M1 phengite polytypes. - PHYSICS AND CHEMISTRY OF MINERALS, Vol. 32, Pagg. 670-678

16 Agnini C., Muttoni G., Kent D.V, Rio D. - Eocene biostratigraphy and magnetic stratigraphy from Possagno, Italy: The calcareous nannofossil response to climate variability. - EARTH AND PLANETARY SCIENCE LETTERS, Vol. 241, Pagg. 815-830

17 Pergalani F., De Franco R., Compagnoni M., Caielli G. - Evaluation of site effects using numerical and experimental analyses in Città di Castello (Italy) - SOIL DYNAMICS AND EARTHQUAKE ENGINEERING, Vol. 26, Pagg. 941-951

18 Ravazzi C. - Forum: Comment on ‘‘Paleoclimatic record of the past 22,000 years in Venice (Northern Italy): Biostratigraphic evidence and chronology’’ by Serandrei Barbero et al. [Quaternary International 140–141, 37–52] - QUATERNARY INTERNATIONAL, Vol. 148, Pagg. 165-167

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19 Felletti F., Bersezio R., Giudici M. - Geostatistical simulation and numerical upscaling to model groundwater flow in a sandy-gravel, braided river aquifer analogue - JOURNAL OF SEDIMENTARY RESEARCH, Vol. 76, Pagg. 1215-1229

20 R. Rella, A. Sturaro, G. Parvoli, D. Ferrara, U. Casellato - Identification of Binding Media in Paintings. - CHROMATOGRAPHIA, Vol. , Pagg. -

21 Bordogna G., Chiesa S., Geneletti D. - Linguistic modelling of imperfect spatial information as a basis for simplifying spatial analysis - INFORMATION SCIENCES, Vol. 176, Pagg. 366-389

22 Zappa G., Bersezio R., Felletti F., Giudici M. - Modeling heterogeneity of gravel-sand braided stream, alluvial aquifers at the facies scale - JOURNAL OF HYDROLOGY, Vol. 325, Pagg. 134-153

23 Sesana L., Fumagalli M., Carnevale M., Polla G., Facchini U., Colombo A., Tunesi A., De Capitani L., Rusconi R. - Natural radionuclides in the rocks of the Valle del Cervo pluton in Piedmont - RADIATION PROTECTION DOSIMETRY, Vol. , Pagg. 1-8

24 Artioli G., Dapiaggi M., Fornasini P., Sanson A., Rocca F., Merli M. - Negative thermal expansion in cuprite-type compounds: A combined synchrotron XRPD, EXAFS, and computational study of Cu2O and Ag2O. - JOURNAL OF PHYSICS AND CHEMISTRY OF SOLIDS, Vol. 67, Pagg. 1918-1922

25 L. Manodori, A. Gambaro, R. Piazza, S. Ferrari, A. M. Stortini, I. Moret, G. Capodaglio. - PCBs and PAHs in microlayer and sub-surface water samples of the Venice Lagoon (Italy). - MARINE POLLUTION BULLETIN, Vol. 52, Pagg. 184-192

26 Garzanti E., Ando’ S., Vezzoli G., Ali Abdel Megid A., El Kammar A. - Petrology of Nile River sands (Ethiopia and Sudan): sediment budgets and erosion patterns. - EARTH AND PLANETARY SCIENCE LETTERS, Vol. 252, Pagg. 327-341

27 L. Manodori, A. Gambaro, R. Zangrando, C. Turetta, P. Cescon. - Polychlorinated Naphthalenes in the gas-phase of the Venice Lagoon atmosphere. - ATMOSPHERIC ENVIRONMENT, Vol. 40, Pagg. 2020-2029

28 Norini G., Groppelli G., Lagmay A.M.F., Capra L. - Recent left-oblique slip faulting in the central-eastern Trans-Mexican Volcanic Belt: Seismic hazard and geodynamic implications. - TECTONICS, Vol. 25, Pagg. 1-21

29 L. Manodori, A. Gambaro, I. Moret, G. Capodaglio, W.R.L. Cairns, P. Cescon . - Seasonal evolution of gas-phase PCB concentrations in the Venice Lagoon area. - CHEMOSPHERE, Vol. 62, Pagg. 449-458

30 E. W. Wolff, ....C. Barbante, P. Gabrielli, V. Gaspari et all. - Southern Ocean sea-ice extent, productivity and iron flux over the past eight glacial cycles. - NATURE, Vol. 440, Pagg. 491-496

31 Dapiaggi M., Artioli G., Mazzocchia C., Merlini M. - Structural characterization of high-temperature K-exchanged sodalite - ZEITSCHRIFT FUR KRISTALLOGRAPHIE, Vol. 23, Pagg. 437-442

32 Scardia G., Muttoni G., Sciunnach D. - Subsurface magnetostratigraphy in the Po Plain (Italy): temporal constraints on onset of the Ice Ages, erosion, and uplift in the Southern Alps. - GEOLOGICAL SOCIETY OF AMERICA BULLETIN, Vol. 118, Pagg. 1299-1312

33 Bellotti F., Capra L., Groppelli G., Norini G. - Tectonic evolution of the central-eastern sector of Trans Mexican Volcanic Belt and its influence on the eruptive history of the Nevado de Toluca Volcano (Mexico) - JOURNAL OF VOLCANOLOGY AND GEOTHERMAL RESEARCH, Vol. 158, Pagg. 21-36

34 Garzanti E., Ando’ S., Vezzoli G. - The Continental Crust as a Source of Sand (Southern Alps cross-section, Northern Italy). - JOURNAL OF GEOLOGY, Vol. 114, Pagg. 533-554

35 Kozhurin A., Acocella V., Kyle P.R., Lagmay F.M., Melekestsev I.V., Ponomareva V., Rust, D., Tibaldi A., Tunesi A., Corazzato C., Rovida A., Sakharov A., Tengonciang A., Uy H. - Trenching studies of active faults in Kamchatka, eastern Russia: Palaeoseismic, tectonic and hazard implications. - TECTONOPHYSICS, Vol. 417, Pagg. 285-304

Articoli non ISI

1 Guastoni A., Pezzotta F., Vignola P. - Characterization and genetic inferences of arsenates, sulfates and vanadates of Fe, Cu, Pb, Zn from Mount Cervandone (Western Alps, Italy). - Periodico di Mineralogia, Vol. LXXVI, Pagg. 141-150

2 Adamo I., Pavese A., Prosperi L., Diella V., Ajò D., Dapiaggi M., Mora C., Manovella F., Salasso F., Giuliano V. - Characterization of omphacite jade from the Po valley, Piedmont, Italy. - Journal of Gemmology, Vol. 30, Pagg. 215-226

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3 Biella G., de Franco R., Marsella E., Caielli G. - Deep Structures in southern Italy. Evidences from the Gargano-Pantelleria seismic refraction experiment (1971). - Boll. Soc. Geol. It., Vol. Spec., Vol. 1, Pagg. 1-13

4 Zanoni D, Bado L, Spalla M.I., Zucali M, Gosso G. - Evoluzione strutturale e metamorfica pre- sin- e post-intrusiva nell'incassante dei plutoni oligocenici di Biella e Traversella. - Rend. Soc. Geologica Italiana, Vol. 2, Pagg. 196-198

5 Chiesa S., Ravelli R. - Franciacorta: una viticoltura modernissima con una lunga storia. - Bollett. Soc. Geologica Italiana, Vol. 6, Pagg. 129-134

6 Soldati M., Borgatti L., Cavallin A., De Amicis M., Frigerio S., Giardino M., Mortara G., Pellegrini G.B., Ravazzi C., Surian N., Tellini C. - Geomorphological evolution of slopes and climate changes in Northern Italy during the Late Quaternary: spatial and temporal distribution of landslides and landscape sensitivity implications. - Geografia Fisica e Dinamica Quaternaria, Vol. 29, Pagg. 165-183

7 R. Rella, A. Sturaro - Il Prezioso Contributo della Chimica Analitica - SILVAE, Vol. 5, Pagg. 175-188 8 Oppizzi P., Vignola P. - Il sito archeologico del Castello di Tremona: aspetto petro-mineralogici. -

Bullettin d’Etudes Prehistoriques et Archeologiques Alpines, Vol. 17, Pagg. 104-107 9 Aldighieri B., Bonardi L., Comolli R., Conforto A., Mariani L., Mazzoleni G., Rizzotti T. - La

viticoltura in Valchiavenna (SO): il progetto Pianazzola. - Bollett. Soc. Geologica Italiana, Vol. 6, Pagg. 17-27

10 Kockelmann W., Chapon L.C., Engels R., Schelten J., Neelmeijer C., Walcha H.M., Artioli G., Shalev S., Perelli-Cippo E., Tardocchi M., Gorini G., Radaelli P.G. - Neutrons in cultural heritage research - J. Neutron Res., Vol. 14, Pagg. 37-42

11 Spalla M.I., Zanoni D, Spreafico E, Zucali M. And Gosso G. - Quantitative P-T path reconstruction in pebbles from Permian conglomerates of Southern Alps: a key to individuate parent rocks and to constrain the timing of basins evolution. - Schrift. .Deuts. Gesel. Geowiss., Vol. 45, Pagg. 157-158

12 de Franco R., Biella G - Salt intrusion monitoring in the Venice lagoon with timevariant geo-electrical tomography - Bollettino della Comunita’ scientifica in Australasia , Vol. 104, Pagg. -

13 Spalla M.I., Diella V., Pigazzini N., Siletto G.B., Gosso G. - Significato tettonico della transizione Cld-And nelle metapeliti de Basamento Sudalpino (Alta Val Camonica). - Rendiconti della Società geologica italiana, Vol. 2 ns, Pagg. 182-183

14 Cermesoni B., Martinelli A., Oppizzi P., Vignola P. - Sintesi delle indagini archeologiche condotte a Tremona - loc. Castello (Canton Ticino, Svizzera), 1991-2006. - Bullettin d’Etudes Prehistoriques et Archeologiques Alpines, Vol. 17, Pagg. 85-98

15 Mazzoleni G., Aldighieri B., Conforto A., Mariani L., Murada G. - Valtellina: un tipico terroir per il vitigno Nebbiolo. - Bollett. Soc. Geologica Italiana, Vol. 6, Pagg. 97-106

Articoli in atti di Convegno

1 Bordogna G., Pagani M., Pasi G., Villa R.. - A Flexible News Filtering Model Exploiting a Hierarchical Fuzzy Categorization - FQAS 2006, Milano

2 Bordogna G., Pagani M. - A fuzzy Approach to Model Spatial Information Fusion in GIS - NATO Advanced Research Workshop on Fuzziness and Uncertainty in GIS for Environmental Security and Protection, Kiev

3 Bordogna G., Pagani M., Pasi G., Antoniolli L., Invernizzi F. - An Incremental Hierarchical Fuzzy Clustering Algorithm Supporting News Filtering - IPMU 2006,

4 Bordogna G., Pagani M., Psaila G. - Database Model and Algebra for Complex and Heterogeneous Spatial Entities - 12th International Symposium on Spatial Data Handling, Vienna

5 Angelini I., Artioli G., Polla A., De Marinis R.C. - Early Bronze Age faience from North Italy and Slovakia: A comparative archaeometric study. - 34th International Symposium on Archaeometry, Zaragoza

6 Bellini R., Bonomi T., Cavallin A. - Hydrogeological database use in heterogeneous aquifer materials parameterization. - MODFLOW and More 2006: Managing Ground- Water Systems, Golden (Colorado US)

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7 Bertino E., Damiani M.L., Groppelli G., Norini G., Aldighieri B., Borgonovo S., Comoglio F., Pasquaré G. - Modelling Lava Flow to Assess Hazard on Mount Etna (Italy). From Geological Data to a Preliminary Hazard Map - iEMSs Third Biennial Meeting: «Summit on Environmental Modelling and Software», Burlington, USA

8 de Franco R., Biella G., Corsi A., Morrone A., Boniolo G., ALozej A., Saracco G., Chiozzotto B., Giada M., Barbetta M., Bassan V., Bisaglia V., Abba T., Mazzuccato A, Claude C., Conchetto E., Gasparetto-Stori G., Mayer A., Rizzetto F., Tosi L., Teatini P. - Monitoraggio del cuneo salino mediante elettro-tomografia tempo variante: test site Casetta (Chioggia, talia). - V Riunione Annuale CORILA, Venezia

9 Pagani M., Marcellini A., Crespellani T., Martelli L., Tento A., Daminelli R.. - Seismic microzonation regulations of the Emilia-Romagna region (Italy). - Third International Symposium on the Effects of Surface Geology on Seismic Motion, Grenoble

10 Pasi G., Bordogna G., Villa R. - The PENG System: practice and experience - DEXA workshop FLEXDBIST-06, Cracovia

11 Kraft D.H., Pasi G., Bordogna G. - Vagueness and Uncertainty in Information Retrieval: How Can Fuzzy Sets Help?. - International Workshop on Research Issues in Digital Libraries, Kolkata (India)

Libri

1 de Franco R., Caielli G., Tondi R. - 2-D P velocity models and development of refraction data imaging techniques. - In Geophysical Exploration of the Campi Flegrei (Southern Italy) Caldera’ Interiors: Data, Methods and Results, A. Zollo, P. Capuano, M. Corciulo eds. , Doppiavoce, Napoli

2 Bonomi T., Cavallin A., Marchetti M., Sironi S. - 3D geological model of the northern Po Plain near Brescia. - Mapping Geology in Italy G. Pasquarè, C. Venturini (eds.) e G. Groppelli (Ass.Ed.). , Selca, Firenze

3 Bordogna G., Pagani M., Pasi G. - A dynamical Hierarchical fuzzy clustering algorithm for document filtering - Soft Computing for Information Retrieval on the Web, Springer Verlag,

4 Capuano P., Zollo A., Auger E., Caielli G., Chiarabba C., Convertito V., D’Auria L., de Franco R., Emolo A., Judenherc S., Lovisa L., Makris J., Michelini A., Moretti M., Priolo E., Russo G., Virieux J. - Campi Flegrei active seismic experiments waveforms compilation. - In “Geophysical Exploration of the Campi Flegrei (Southern Italy) Caldera’ Interiors: Data, Methods and Results”, A. Zollo, P. Capuano & M. Corciulo eds. , Doppiavoce, Napoli

5 Sciesa E., Cazzaniga C., Gargantini M., Mazzoleni G., Pozza F. - Centri abitati instabili della provincia di Bergamo. - Centri abitati instabili della provincia di Bergamo. Sciesa E., Cazzaniga C., Gargantini M. e Sfondrini G. Eds. (CNR, Regione Lombardia, Università degli Studi di Milano)., CNR GNDCI, Roma

6 Bordogna G., Psaila G. (editors) - Flexible Databases supporting Imprecision and Uncertainty - , Springer Verlag, Heidelberg

7 Zanchi A., Salvi F., Natoli E., De Amicis M., Jadoul F., Sterlacchini S. - GIS and 3D geological reconstruction of the Zuccone gravitational deformation, Val Taleggio (Southern Alps). - Geological Mapping in Italy. Pasquaré G., Venturini C. (Eds.) e Groppelli G. (ass. ed.) , APAT - Servizio Geologico d'Italia, Roma

8 Zanchi A. - High angle Faults in the coal-bearing deposits of the Leffe Basin along the creek Re section. - Field Trip Guide - The Quaternary of the Italian Alps (Donegana & Ravazzi Eds.), CNR-IDPA, INQUA-SEQS e Univ. Milano Bicocca, Milano

9 Bedogne’ F., Montrasio A., Sciesa E. - I minerali della medio-alta Valtellina, delle Orobie valtellinesi e della val Poschiavo. - I minerali della medio-alta Valtellina, delle Orobie valtellinesi e della val Poschiavo, Tip. Bettini, Sondrio

10 Cavallo A., Colombo A., Tunesi A. - Il marmo di Ornavasso (VB, Piemonte): cave, usi storici, caratteristiche petrografiche e tecniche - Il marmo di Ornavasso (VB, Piemonte): cave, usi storici, caratteristiche petrografiche e tecniche., GEAM, Torino

11 Tibaldi A., Lagmay A.M.F. - Interaction between volcanoes and their basement. - , J. Volcanology and Geothermal Research,

12 de Franco R., Tondi R., Vanorio T., Virieux J. - Joint 3D Seismo-Gravity Inversion (theoretical development). - In Geophysical Exploration of the Campi Flegrei (Southern Italy) Caldera’ Interiors: Data, Methods and Results, A. Zollo, P. Capuano, M. Corciulo eds., Doppiavoce, Napoli

Page 104: TERRA E - cnr.it · • Analisi dei processi nella colonna d'acqua, nel fondo/sottofondo e metodologie innovative ... veneziano con traccianti isotopici naturali e tomografia geoelettrica.

13 De Amicis M., Frigerio S. - La rappresentazione dello spazio - In Diamantini D., Bisiani R (eds.) Mobilità e Società dell’Informazione, Edizioni Angelo Guerini e Associati, Milano

14 Cavallo A., Colombo A., Tunesi A. - Le beole di Vogogna (VB, Piemonte): cave, usi storici, caratteristiche petrografiche e tecniche. - Badino V. e Baldassarre G. (Eds): Le risorse lapidee dall’antichità ad oggi in area Mediterranea, GEAM, Torino

15 Gosso G., Salvi F., Spalla M.I., Zucali M. - Map of deformation partitioning in the polydeformed and polymetamorphic Austroalpine basement of the Central Alps (Upper Valtellina and Val Canonica, Italy). - Mapping Geology in Italy G. Pasquarè, C. Venturini (eds.) e G. Groppelli (Ass.Ed.). , Selca, Firenze

16 Pasquaré G. e Venturini C. (Eds.), Groppelli G. (Assistant Ed.) - Mapping geology in Italy - , APAT - Servizio Geologico d'Italia, Roma

17 Di Paola S., Spalla M. I. - Maps of foliation trajectories and metamorphic imprints: a tool for individuatine tectonometamorphic units in the Southalpine basement (Como Lake area). - Mapping Geology in Italy G. Pasquarè, C. Venturini (eds.) e G. Groppelli (Ass.Ed.)., Selca, Firenze

18 Colombo A., Folladori E., Galimberti L., Rodeghiero F., Zanni A. Ravagnani D., Signori G. - Measurement of natural radioactivity in magmatic, metamorphic and sedimentary ornamental stones. - Cardu M., Ciccu R., Lovera E., Michelotti E.(Eds) : Mine Planning and Equipment Selection, ,

19 Barberini V., Colombo A., Galimberti L., Tunesi A., Signori G. - Petrography and physical properties of some of the most used Italian and foreign ornamental stones - Cardu M., Ciccu R., Lovera E., Michelotti E.(Eds): Mine Planning and Equipment Selection 2006, ,

20 Cavallo A., Colombo A., Tunesi A. - Pietre verdi della Val d’Ossola e Valmalenco a confronto (Alpi centro-occidentali) - Badino V. e Baldassarre G. (Eds): Le risorse lapidee dall’antichità ad oggi in area Mediterranea, GEAM, Torino

21 Bordogna G., Psaila G. - Preface - Flexible Databases supporting Imprecision and Uncertainty, Springer Verlag, Heidelberg

22 Scardia G., Muttoni G., Ravazzi C. - Preliminary paleomagnetic investigation on the Pianico-Sellere lacustrine sequenze (northern Italy). - Field Trip Guide - The Quaternary of the Italian Alps (Donegana & Ravazzi Eds.), CNR-IDPA, INQUA-SEQS e Univ. Milano Bicocca, Milano

23 Bordogna G., Pagani M., Psaila G. - SQL spatial with Customizable soft selection conditions - Flexible Databases supporting Imprecision and Uncertainty, Springer Verlag, Heidelberg

24 Trombino L., Quario Rondo G., Mozzi P. - Sedimentologia e Pedogenesi del Riempimento di Doline. - In: Sauro U., Ferrarese F., Francese R., Miola A., Mozzi P., Quario Rondo G., Trombino L. , Valentini G Eds. Studio Pluridisciplinare del Rilievo a Doline nell'Ambito del Giardino Botanico di Monte Faverghera. Aspetti Geomorfologici e Paleoambientali. , Università degli Studi di Padova, Padova

25 Branca S., Coltelli M., Del Carlo P., Groppelli G., Norini G., Pasquaré G. - Stratigraphic approaches and tools in the geological mapping of Mt. Etna Volcano. - Mapping Geology in Italy G. Pasquarè, C. Venturini (eds.) e G. Groppelli (Ass.Ed.). , Selca, Firenze

26 Angelini I., Nicola C., Artioli G. - Studio analitico dei materiali vetrosi - In: Venturino Gambari M. “Navigando lungo l’Eridano. La necropoli protogolasecchiana di Morano sul Po”, Museo Civico, Casale Monferrato

27 Angelini I., Artioli G. - Studio archeometallurgico di noduli metallici da Santa Caterina Tredossi - Pizzi C. Ed. “L’abitato dell’età del bronzo di Santa Caterina Tredossi (Cremona), Comune di Milano, Settore Cultura Musei e Mostre, Milano

28 Frigerio S., De Amicis M., Cavallin A., Zanchi A. - Tecnologia Mobile e Ambiente - Diamantini D., Bisiani R. (eds.) Mobilità e Società dell’Informazione, Angelo Guerini e Associati,

29 Broglio A., Cremaschi M., Peresani M., Sibilia E. - The Cave of Fumane. - Field Trip Guide - The Quaternary of the Italian Alps (Donegana & Ravazzi Eds.), CNR-IDPA, INQUA-SEQS e Univ. Milano Bicocca, Milano

30 Cremaschi M., Ferraro F. - The Fumane Rockshelter – Palaeoclimatic significance of the stratigraphic sequenze. - Field Trip Guide - The Quaternary of the Italian Alps (Donegana & Ravazzi Eds.), CNR-IDPA, INQUA-SEQS e Univ. Milano Bicocca, Milano

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31 Ravazzi C. - The Garda glacial amphitheatre: a short introduction - Field Trip Guide - The Quaternary of the Italian Alps (Donegana & Ravazzi Eds.), CNR-IDPA, INQUA-SEQS e Univ. Milano Bicocca, Milano

32 Pini R., Ravazzi C. - The Pollen record from the Leffe Basin: long-term Vegetation dynamic and climate change. - Field Trip Guide - The Quaternary of the Italian Alps (Donegana & Ravazzi Eds.), CNR-IDPA, INQUA-SEQS e Univ. Milano Bicocca, Milano

33 Ravazzi C. - The Stratigraphic setting of the Piànico-Sellère Basin - Field Trip Guide - The Quaternary of the Italian Alps (Donegana & Ravazzi Eds.), CNR-IDPA, INQUA-SEQS e Univ. Milano Bicocca, Milano

34 Pinti D.L., Quidelleur X., Chiesa S., Ravazzi C., Gillot P.-Y. - The Tephra in the carbonatic varved bed of the Pianico Formation: volcanology and geochronology. - Field Trip Guide - The Quaternary of the Italian Alps (Donegana & Ravazzi Eds.), CNR-IDPA, INQUA-SEQS e Univ. Milano Bicocca, Milano

35 Zanchi A. - The deformational mega-structures of the Pianico-Sellere basin: wich evidence for their Origin? - Field Trip Guide - The Quaternary of the Italian Alps (Donegana & Ravazzi Eds.), CNR-IDPA, INQUA-SEQS e Univ. Milano Bicocca, Milano

36 Ravazzi C. - The late Neogene and Quaternary Evolution of the eastern Orobic Prealps between the Serio and Oglio rivers. - Field Trip Guide - The Quaternary of the Italian Alps (Donegana & Ravazzi Eds.), CNR-IDPA, INQUA-SEQS e Univ. Milano Bicocca, Milano

37 Cavallo A., Colombo A., Tunesi A. - The “green stones” from Ossola Valley (Piedmont, northern Italy): historical uses, petrographic and geochemical investigations. - Cardu M., Ciccu R., Lovera E., Michelotti E.(Eds): Mine Planning and Equipment Selection 2006, ,

38 Perego R., Ravazzi C. - Val Nossana – Cima di Grem (SIC IT2060009). Descrizione floristico-vegetazionale dei singoli habitat e loro stato di conservazione. - Rete Natura 2000: i Siti di Importanza Comunitaria in provincia di Bergamo; a cura di M. Lorenzi e R. Ferlinghetti;, Prov. di Bergamo, Servizio Aree Protette., Bergamo

39 Ferraro F., Cremaschi M. - Val Sorda: a key Loess-paleosol Sequenze for the upper Pleistocene of the Southern Margin of Alps. - Field Trip Guide - The Quaternary of the Italian Alps (Donegana & Ravazzi Eds.), CNR-IDPA, INQUA-SEQS e Univ. Milano Bicocca, Milano

40 Perego R., Ravazzi C. - Valle Parina (SIC IT2060008). Descrizione floristico-vegetazionale dei singoli habitat e loro stato di conservazione. - Rete Natura 2000: i Siti di Importanza Comunitaria in provincia di Bergamo; a cura di M. Lorenzi e R. Ferlinghetti, Prov. di Bergamo, Servizio Aree Protette, Bergamo

41 Perego R., Ravazzi C., Marchesi E. - Valle Sedornia, Val Zurio e Pizzo della Presolana (SIC IT2060005). Descrizione floristico-vegetazionale dei singoli habitat e loro stato di conservazione. - , Prov. Di Bergamo, Servizio Aree Protette., Bergamo

Rapporti

1 Colosio D., Daminelli R., Marcellini A., Poggi V., Rossi P.M., Tento A., Testa B. - Analisi delle caratteristiche dinamiche di alcuni edifici rappresentativi del Comune di Sabbio Chiese

2 Bordogna G., Pasi G., Pagani M., Villa R. - D3.2 Information filtering evaluation, deliverable del progetto Europeo STREP PENG

3 de Franco R., Biella G., Caielli G., Boniolo G., Corsi A., Lozej A., Morrone A. - Esecuzione di rilievi Geofisici per la realizzazione del foglio Geologico 1:50000 Seregno: Prospezione sismica a riflessione area Oggiono/Annone – Castello Brianza.

4 de Franco R., Biella G., Caielli G., Boniolo G., Corsi A., Lozej A., Morrone A. - Esecuzione di rilievi geofisici per la realizzazione del foglio geologico 1:50.000 – Foligno (PG). Prospezione Sismica a Riflessione Area Foligno – Casevecchie

5 Vignola P. - Le cartine dei perché. Geologia. Parco delle Orobie Valtellinesi. 6 Bernabo’ Brea M., Cremaschi M., Pizzi C. - Poviglio Santa Rosa. Campagna di scavo agosto 2005 7 Pagani M., Bordogna G. - Rappresentazione delle curve prestazionali e loro clustering 8 Pagani M., Bordogna G. - Risultati analisi dati composizioni e parametri prestazionali attrito-usura - I9 Pagani M., Bordogna G. - Risultati analisi dati parametri di processo e paramteri prestazionali attrito-

usura - II

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Risultati progettuali

1 de Franco R., Corsi A., Morrone A., Ambrogio A. - Mangusta 2 GET georesistivimetro elettrotomografo 2 canali

Attività editoriali

1 AAVV - Flexible Databases supporting Imprecision and Uncertainty 2 Donegana M., Ravazzi C. Eds. - Quaternary stratigraphy and Evolution of the Alpine Region in the

European and Global Framework. Field Trip Guide: the Quaternary of the Italian Alps. 14-15 sept. 2006.

3 Pini R., Ravazzi C. Eds. - Quaternary stratigraphy and Evolution of the Alpine Region in the European and Global Framework. Milano 11-15 sept. 2006. Volume of abstracts.

Principali risorse strumentali dell’Istituto

Le principali risorse strumentali che consentono di attuare i programmi di ricerca nazionali ed internazionali sono state acquisite prevalentemente con finanziamenti esterni. Esse costituiscono uina vera piattaforma tecnologica per los tudio dei sistemi ambientali e dei processi che li governano, consentendo di ottenere una produzione scientifica qualificata su piano internazionale. Le grandi apparecchiature scientifiche e le strutture più significative sono le seguenti: - Inductively Coupled Plasma-Optical Emission Spectrometers (ICP-OES Liberty) - Inductively Coupled Plasma Mass Spectrometer (ICP-SFMS) - Quadrupole Inductively Coupled Pasma (Q-ICP) - Liquid Crhomatography Mass Spectrometry-Mass Spectrometry (LC-MS/MS) - Gaschromatography High Resolution Mass Spectrometry (GC-HRMS) - High Pressure Liquid Chromatography (HPLC) - Gaschromatography MAss Spectrometry (GC-MS) - Inductively Coupled Plasma -Optical Emission Spectrometrs - Cromatografo Liquido ad Alta Prestazione con Rivelatore a Fotodiodi (HPLC-PDA) - Clean Room - Cold Room - Microsonda elettronica JEOL JXA-8200 - Diffrattometro Panalytical X'pert PRO - Microscopio elettronico a trasmissione FEI Tecnai F20ST Per quanto attiene il settore geologico-geofisico-ambientale della osservazione della terra l'istituto dispone di strumentazione geofisica e geomatica volta all'acquisizione, processamento, trattamento del dato geofisico-geomatico ed all'inversione dati acquisiti. Sia gli strumenti hardware di campo che quelli geomatici coprono un ampio spettro di attività di acquisizione e trattamento del dato mediante l'utilizzo delle più innovative tecniche geofisiche-geomatiche. In tale ambito non sono trascurabili le risorse strumentali che sono frutto di attività di Ricerca e Sviluppo Tecnologico (R&DT) interno all'Istituto (elettrotomografo digitale a controllo remoto per acquisizioni tempo varianti). Tra le risorse strumentali di piattaforma va anche evidenziato il laboratorio mobile che supporta la maggior parte dell'attività sperimentali di campo e di esplorazione geofisica. Considerazioni generali ed elementi di autovalutazione

Considerazioni generali I risultati raggiunti nel 2006 dimostrano anzitutto che il prodotto scientifico ottenuto è eccellente, basti pensare alle due pubblicazioni su NATURE e alle significative collaborazioni con importanti istituzioni scientifiche straniere, nonchè alla partecipazione a Progetti nazionali ed internazionali. Nonostante i ritardi nelle erogazioni dei finanziamenti di nuovi progetti di ricerca acquisiti, il contributo da fonti esterne dimostra il dinamismo delle interazioni di IDPA nel territorio.

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L'Istituto presenta un parco di grossa strumentazione scientifica che consente di approfondire difficili processi ambientali quali i cicli biogeochimici e la ricostruzione del clima del passato. La proiezione di IDPA verso nuove tematiche quali le biotecnologie e le nanotecnologie ambientali sottolinea l'intraprendenza e la vivacità dei ricercatori. Il contributo di nuove conoscenze potrà ulteriormente accrescere qualora siano assegnati nuovi posti di ricercatore e si possa disporre di strutture di laboratorio adeguate alle crescenti esigenze della ricerca sperimentale. Elementi di autovalutazione Nel corso del 2006 IDPA ha continuato il proprio percorso evolutivo nell'attività e nelle collaborazioni scientifiche, nella formazione e nell'incremento di risorse provenienti da fonti non tradizionali ma da accordi di collaborazione e di consulenza scientifica con Enti pubblici e privati. Questo è il frutto di una perfetta sinergia fra i gruppi di Milano, Venezia e Padova sia nell'ambito della integrazione scientifica sia in quello della comune ricerca di risorse esterne per attività di supporto scientifico al territorio che, in questo caso, comprende aree di forte sviluppo industriale ed antropico in presenza di sistemi di grande sensibilità ambientale quali la Laguna di Venezia, i paesaggi costruiti degli hinterland o i territori montani, e quindi caratterizzate da una significativa domanda di saperi multidisciplinari che IDPA è in grado di offrire. L'avvio della nuova Commessa sulla "Contaminazione Chimica" non solo ha stimolato l'Istituto ad affrontare una tematica di grande interesse scientifico con importanti ricadute socio-economiche consentendo al DTA di acquisire una posizione leader in questo campo a livello europeo, ma ha aperto una nuova strada di collaborazioni con il mondo esterno, con conseguente reclutamento di risorse, visto che l'inquinamento chimico è una delle grandi emergenze esistenti. In questo contesto IDPA ha intrapreso attività scientifiche in nuovi campi con lo scopo di mettere a punto e sviluppare metodologie per la soluzione di problemi che investono il mondo produttivo che si apre a nuove frontiere con l'introduzione delle nanotecnologie e delle biotecnologie. In questi due settori IDPA ha avviato progetti riguardanti la contaminazione, la bonifica ed il controllo ambientale in sistemi naturali ed in processi produttivi grazie a finanziamenti ottenuti in collaborazione con Aziende nell'ambito delle politiche per il rilancio e per lo sviluppo del Nord-Est. Continuano le collaborazioni con FIAT, Porto di Venezia ecc. Anche nell'area Milano-Dalmine è sempre crescente la collaborazione con aziende pubbliche e private come Ideal standard Industriale SpA, Environ SpA e ZS Zollet Service Scarl, sulla base di accordi dove la ricerca scientifica svolge un ruolo fondamentale a supporto della competitività dell'azienda. IDPA ha anche favorito la nascita di una società di spin-off, la Petroceramics SpA (con privati ed Università di Milano), attiva per ricerca, sviluppo e fornitura di apparecchiature e tecnologie nel settore dei ceramici tecnici ed avanzati, dei lapidei, delle materie prime minerali e del cemento, oltre che per soluzioni sul recupero e riutilizzo di scarti industriali. Nell'ambito della promozione dei Metadistretti per la Regione Lombardia, IDPA ha concluso il progetto "Materiali e processi tecnologici innovativi per la realizzazione di sistemi tribologici ad elevata efficienza". Sempre per Enti Regionali o Nazionali IDPA partecipa ai progetti CARG (Carta Geologica) in alcune aree della Lombardia, dell'Alto Adige e della Sicilia. E' terminato l'esperimento messo a punto da IDPA per CORILA (Consorzio di Ricerche per la Laguna veneta) imperniato in ricerche sulla desertificazione e per la gestione della risorsa idrica. I risultati di rilievo ottenuti si collocano ad un alto livello tecnologico-sperimentale e hanno trovato riscontri in diversi consessi internazionali. Nonostante il ritardo nella erogazione di finanziamenti assegnati da Istituzioni e da Enti pubblici il 2006 registra un significativo incremento di risorse esterne rispetto all'anno precedente. Tutto ciò è reso possibile dal continuo rafforzamento dell'attività di ricerca di base ed applicata come è dimostrato dai prodotti scientifici ottenuti, dalle collaborazioni internazionali e dalla notevole azione di formazione per la preparazione di giovani nelle tematiche ambientali affrontate da IDPA. Nel corso del 2006 l'Istituto ha svolto i previsti programmi scientifici ed ha prodotto n.27 pubblicazioni scientifiche su qualificate riviste JCR ad elevato IF. Anche quest'anno i risultati della nostra ricerca polare sono apparsi su 2 lavori nella rivista NATURE (2006, 440, 491-496 e 2006, 444, 195-198).

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In ambito internazionale IDPA ha ottenuto dallo SCAR – Hobart (Australia) Luglio 2006, il riconoscimento di costituire il primo Action Group mondiale: Environmental Contamination in Antartica. IDPA ha ricevuto da INQUA (International Quaternary Association)-SEQS (Subcommission on European Quaternary Stratigraphy) il compito di organizzare il Convegno "Quaternary stratigraphy and Evolution of the Alpine Region in the European and Global Framework" con relative escursioni; convegno tenutosi regolarmente e con ottimo successo a Milano nel settembre 2006 presso l'Università di Milano Bicocca. IDPA ha anche contribuito ad organizzare la 7a Conferenza Internazionale su "Flexible Query Answering Systems (FQAS 2006)" svoltasi presso l'Università di Milano Bicocca nel giugno 2006. L'elenco dei progetti e delle collaborazioni internazionali è ricco e di ottimo livello in quanto riguarda prestigiose Istituzioni scientifiche straniere. Sono degni di nota: un progetto Marie Curie - Research Training Network dal titolo "Mountain Risks: from prediction to management and governance" , della durata di 4 anni e in collaborazione con altri 15 centri di ricerca europei (Work Block Leader: S. Sterlacchini di IDPA e P. Giacomelli); la messa a punto e l'applicazione della metodologia "Weights of Evidence Modeling Technique" è avvenuta con la collaborazione (tuttora in essere) con il Servizio Geologico degli Stati Uniti. L'attività di formazione è stata significativa e si è concretizzata in: n° 8 Assegni di Ricerca n° 3 Borse di Dottorato di Ricerca n° 1 Tutorati o cotutorati CNR di dottorati di Ricerca banditi dalle Università n° 1 Borse Marie-Curie-UE n° 22 fra Collaborazioni Professionali ed Occasionali con giovani laureati impegnati in attività e supporto alla ricerca. n° 3 Contratti di collaborazione coordinata e continuativa A questo proposito è doveroso segnalare che un brillante assegnista IDPA, Premio Ippolito 2006, ha ricevuto l'ambita offerta, da parte di una prestigiosa Università U.S.A, di un irrinunciabile contratto pluriennale di ricerca ed insegnamento. Non è l'unico caso in Italia ma è significativo che ciò accade in IDPA. Se da una parte cresce la convinzione circa il raggiungimento di una posizione scientifica riconosciuta ed apprezzata a livello internazionale da parte dell'Istituto, che in tal modo contribuisce allo sviluppo scientifico del DTA, cresce anche l'amarezza per la incapacità del Paese a trattenere i giovani più brillanti rinunciando quindi ad opportunità di crescita culturale e socio-economica. Risulta positivo il fatto che nel 2006 l'Istituto abbia svolto attività per la diffusione della cultura scientifica ambientale con un finanziamento MIUR sulla Legge 6/2000 Iniziativa per la diffusione della cultura scientifica. Progetti Annuali. Proposta di interventi organizzativi La continua crescita dell'attività scientifica e della domanda di ricerca a supporto dello sviluppo del territorio determina la necessità di: - ulteriori spazi - personale strutturato - aggiornamento del parco grosse strumentazioni Si esprime inoltre l'interesse scientifico-organizzativo alla partecipazione alle attività EV-K2 e Polo Artico. Per i prossimi anni l'Istituto deve consolidare il suo ottimale posizionamento attuale evitando azioni che possano mutare l'attuale organizzazione che è frutto di un approfondito lavoro di scelte culturali, scientifiche ed organizzative, e di potenziamento delle strutture di ricerca che hanno consentito il raggiungimento dell'attuale livello di competitività scientifica.

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ISTITUTO DI GEOLOGIA AMBIENTALE E GEOINGEGNERIA Direttore: Dott. Giovanni Accordi Sede principale: Via Bolognola, 7 - (Via Salaria Km 11,600) - 00138 Roma (RM) Articolazione territoriale: Sezione di Torino, Sezione di Cagliari, Roma Sito web dell'Istituto: www.igag.cnr.it Dipartimento di prevista afferenza Terra e Ambiente Missione

Studi di base e applicativi riguardanti la storia geologica piu' recente del pianeta. Reperimento e sfruttamento delle risorse minerarie e dei materiali geologici, nonche' studi di base per la geologia degli idrocarburi. Mitigazione dei rischi indotti dall'attivita' antropica (industriale e non) e dei rischi naturali, relativi agli effetti di terremoti, vulcani e frane. Modelli evolutivi geologici, tettonici e geomorfologici in aree continentali, costiere e marine. Tecnologie di scavo e di stabilizzazione, connessi problemi di sicurezza del lavoro, caratterizzazione fisico meccanica di rocce, indagini e monitoraggi per la stabilita'. Attività di ricerca (2006) Commesse

• Evoluzione geologica recente, pedogenesi ed erosione del suolo • Risanamento di siti inquinati • Metodi recupero, tecniche di scavo e valorizzazione delle risorse ambientali Moduli

• Conoscenza materica di siti, manufatti, descrizione del loro stato di conservazione e metodologie di intervento.

• Studio delle interazioni tra fluidi e solidi nei processi di metasomatismo del mantello e nella genesi ed evoluzione dei magmi.

• Struttura crostale ed evoluzione geodinamica della penisola italiana - Partecipazione al Progetto CROP

• Stratigrafia fisica e isotopica di successioni continentali e marine del Quaternario • Determinazione delle sorgenti di inquinamento e valutazione dei caratteri idrologici e

idrogeologici degli acquiferi mediante metodi isotopici • Definizione dello stato di equilibrio di suoli vulcanici; cartografia geochimica. • Giacimentologia e minerali metallici e industriali • Analisi geotecnica dei fenomeni di instabilità in pendii naturali e artificiali • Sviluppo di un sistema di supporto decisionale basato su una rete informativa regionale per la

gestione dei rischi ambientali e delle emergenze connessi alle perdite su larga scala di bacini sterili di miniera

• Fenomeni di instabilità gravitativa delle aree di piattaforma e di scarpata continentale italiane. • Geologia del Quaternario, valutazioni di pericolosità geologica, sottosuolo di aree urbane. • Recupero di metalli pesanti da acque reflue • Sviluppo di tecnologie di "soil washing"; valutazione del "rischio amianto" • Trattamento dei materiali geologici; tecniche e sicurezza degli scavi; recupero dei materiali di

scarto

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RSTL

• Migrazione di radionuclidi naturali in formazioni argillose: analogo naturale del comportamento di elementi radioattivi mobilizzati da rifiuti radioattivi confinati

• Analisi di sequenze sedimentarie recenti e riconoscimento di depositi attribuibili a eventi di tipo tsunami

• Età e genesi di superfici relitte dell'Appennino e loro rapporti con le successioni stratigrafiche • Analisi delle relazioni tra intensità di fratturazione e rischi sanitari associati al radon Attività Commesse Evoluzione geologica recente, pedogenesi ed erosione del suolo

Progetto: Rischi naturali ed antropici del territorio Dipartimento: Terra e Ambiente Responsabile: CAVINATO GIAN PAOLO

Risultati conseguiti Nell'ambito delle attivita' della Commessa sono stati conseguiti i seguenti risultati: EVOLUZIONE GEOLOGICA RECENTE Ricostruzione del quadro cronostratigrafico di dettaglio dell'evoluzione geologica e paleoambientale delle successioni lacustri pleistoceniche alpine e prealpine. E' stato organizzato a Milano il convegno internazionale dell'INQUA-SEQS, "Quaternary stratigraphy and Evolution of the Alpine Region in the European and Global Framework". Sono stati consegnati i rapporti conclusivi delle attività di rilievo geofisico per Regione Lombardia e Umbria nell'ambito dei Progetto CARG, nel quale sono stati effettuate sezioni sismiche tomografiche e analisi della distribuzione del campo delle velocità delle onde sismiche. E' stato prodotto un modello 3D di distribuzione delle superfici di appoggio basale dei depositi quaternari del bacino di Alessandria. E' stato realizzato uno schema morfotettonico e morfoevolutivo comprendente il settore Alessandrino delle Langhe e del Monferrato, con l'inquadramento delle manifestazione idrotermali del distretto di Acqui Terme e dell'attività sismica a media e bassa intensità. Sono state prodotte carte geologiche in scala 1:10.000 di ampi settori dei bacini idrografici del Cecina e dell'Ombrone, con analisi morfotettonica per delineare i rapporti d'interferenza tra gli elementi strutturali e la dinamica fluviale. Sono state completate le analisi tassonomiche delle ostracofaune salmastre neogeniche, genere Vestalenula e Loxoconchissa, con l'istituzione complessiva di 10 nuove specie. Sono in via di completamento le analisi delle ostracofaune delle successioni di lago-mare messiniane delle porzioni di carota delle perforazioni ODP 974B, 975B e 978A. Questi dati stanno concorrendo a delineare un nuovo schema biostratigrafico basato sugli ostracodi per l'intervallo Messiniano evaporitico e post-evaporitico dell'Italia centro-meridionale. Sono stati integrati gli studi sistematici, evoluzionistici e degli effetti delle variazioni climatiche globali del passato sulla struttura delle comunità a mammiferi e delle faune a vertebrati continentali (erbivori e carnivori) di depositi neogenico-quaternari dell'Italia centro-meridionale. In particolare, in base ai dati raccolti ed ai risultati ottenuti, si evince come le variazioni climatiche di portata globale siano il fattore primo che regola la scomparsa/diffusione degli erbivori. Ne risulta un'alterazione profonda degli equilibri delle comunità a mammiferi (e dell'ecosistema) che determina una ristrutturazione dovuta prevalentemente a fattori di competizione/coevoluzione intraguild che porta al raggiungimento di un nuovo equilibrio. In base ai risultati ottenuti si può ragionevolmente supporre che questi cambi di struttura possono aver consentito la penetrazione di gruppi umani in Europa occidentale già intorno a 1.4 MA, quando si assiste ad una riorganizzazione delle guilds. Sono state effettuate campagne di ricognizione, di campionamento e di scavo a Pirro Nord (Apricena, Foggia) dove sono stati scoperti numerosi manufatti litici che testimoniano la più antica presenza dell'uomo in Europa.

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E' stata progettata e realizzata una banca dati geologico-tecnica di Roma su piattaforma GIS, comprendente gran parte delle informazioni disponibili presso enti pubblici e società private, destinata alla consultazione e alla realizzazione di un modello integrato del sottosuolo della capitale. I dati codificati ed estratti dalla banca dati hanno permesso di realizzare un modello litologico-tessiturale 2D e 3D delle alluvioni pleistocenico-oloceniche del F. Tevere e dei suoi affluenti anche attraverso i metodi della statistica e della geostatistica multivariata. Sono state realizzate carte geologico-strutturali 2D e 3D del sottosuolo del nucleo industriale di Rieti-Cittaducale ai fini della valutazione di pericolosita' geologiche. PEDOGENESI ED EROSIONE DEL SUOLO Caratterizzazione sedimentologica e micromorfologica dei paleosuoli per l'identificazione dei processi pedogenetici e messa in luce delle disomogeneità nei parent material. In particolare è stato affrontato lo studio della sequenza loess-paleosuoli in aree ai confini tra Gruppo di Voltri e margine padano-alessandrino. Caratterizzazione sedimentologica e micromorfologica di paleosuoli (Gruppo di Voltri-margine padano-alessandrino). Sono sviluppate metodologie di upscaling per modellistica erosione suolo in ambienti terrazzati; sono stati prodotti elaborati relativi a una paleo-superficie, ora esposta, di età >3Ma in zona alpina; è stato osservato il restringimento dell'alveo tributario del Fiume Po dal 1800 ad oggi; sono stati sviluppati strumenti di supporto per la gestione del suolo in applicazione PAC dell'Emilia-Romagna. E' stata allestita una carta di vulnerabilità all'inquinamento da nitrati da agricoltura alla 1:100,000; si è contribuito alla realizzazione di un "Manuale di Valutazione delle Terre" Prodotti della ricerca (2006)

Principali collaborazioni Nell'ambito delle attivita' sono continuate le collaborazioni con numerose Università Italiane (Torino, Milano, Milano Bicocca, Bologna, Genova, Firenze, Pisa, Roma La Sapienza, RomaTre, Potenza), straniere (Portsmouth, ETH, Zalf, Leuven, Gent, Neuchatel, Barcellona, Valencia, University of Arizona, Usa), con Enti di Ricerca nazionali (INGV, APAT, Centro di Cronometria interdipartimentale (CuDAM), Milano, Istituto per lo studio e la difesa del suolo di Firenze e ISPRA) e stranieri (CEBAS-CSIC, CNR-CSIC e CNR-RAS), Enti locali e regionali (Regione Piemonte, Veneto, Emilia Romagna, Toscana, Lombardia, Umbria, Calabria), Autorità Bacino Arnoe Museo Tridentino di Scienze Naturali

Risorse umane e finanziarie

Anno risorse finanziarie

totali allocate di cui risorse

da terzi costi

figurativi valore

effettivo A B C D = A + C

2006 3121 374 217 3338 Valori in migliaia di euro

personale equivalente tempo pieno

ricercatori totale16 30

Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività Associato e incaricato di ricerca

Dottorando e specializzando Borsista Assegnista Professore

visitatore Collaboratore professionale Altro Totale

17 1 0 1 0 0 2 21

anno Brevetti Articoli ISI

Articoli non ISI

Articoli in atti di

Convegno Libri Rapporti Risultati

progettuali

Risultati di valorizzazione

applicativa Abstract Attività

editoriali

2006 0 22 8 22 22 24 2 0 22 2

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Principali risorse strumentali utilizzate Risanamento di siti inquinati

Progetto: Controllo dell'inquinamento e recupero ambientale Dipartimento: Terra e Ambiente Responsabile: BELARDI GIROLAMO

Risultati conseguiti Modulo TA.P07.014.001 - Fattori chimici, biochimici, fisici e biologici che determinano la qualità e le funzioni del suolo in relazione alla valutazione del rischio ecologico; - Decontaminazione di suoli inquinati da PCB mediante tecniche integrate di bioremediation – phytoremediation; - Messa a punto di una metodica chimico- biologica per la determinazione della biodisponibilità dei metalli pesanti che può essere inserita nelle procedure di analisi di rischio ecologico. Modulo TA.P07.014.002 - Risultati preliminari circa la possibilità di utilizzare la flottazione per decontaminare terreni contaminati da metalli pesanti mediante l'utilizzo di una classe di collettori di sintesi capaci di reagire selettivamente con tutti i cationi metallici da separare. I risultati delle prove di laboratorio hanno sostanzialmente confermato le premesse teoriche per la progettazione delle molecole di sintesi;. - Sviluppo di metodologie di quantificazione della tremolite in matrici complesse. - Utilizzo delle specie "Mirabilis jalapa" ed "Helichrysum italicum" per il risanamento di terreni contaminati da piombo e zinco mediante Phytoremediation; Modulo TA.P07.014.003 Le ricerche si sono concentrate sul Lago di Massacciuccoli e dei suoi canali. Le analisi di bulk hanno evidenziato il contenuto elevato di carbonio organico del sedimento nei canali afferenti al lago. Nei sedimenti prelevati nello specchio palustre predomina il carbonio inorganico e la calcite rappresenta il 80% della composizione mineralogica, che fa presupporre una sua origine autigena. Normalizzando rispetto all'alluminio il contenuto dei metalli presente nel sedimento si sono individuati campioni anomali principalmente localizzati nella parte meridionale del lago, in corrispondenza della bonifica agricola. Il livello di sedimento 0-5 cm ha un più alto contenuto di As che si registra nei canali di drenaggio della bonifica agricola. In molti casi l'aumento di As è associato ad un aumento di Mn, Pb, Zn e Fe. Inoltre si riscontra una correlazione significativa tra As nel sedimento e Mn e Fe nelle acque che fa ipotizzare un'influenza su tali parametri da parte dell'ambiente redox. L'analisi dell'attività del 14C ha permesso l'individuazione nelle carote analizzate dello spike bomb, corrispondente all'anno 1963. Ciò ha permesso di datare tale livello e stimare il tasso di sedimentazione nei diversi punti del lago. Modulo TA.P07.014.005 L'attività è stata effettuata su due siti contaminati: - Sito di Rho (Milano). Caratterizzazione microbica dei microrganismi presenti all'interno dell'acqua di falda e dei microcosmi anaerobici sviluppati. E' stato utilizzato l'approccio biomolecolare, ed in particolare la tecnica FISH (Fluorescence In Situ Hybridization). E' stato così possibile definire sonde molecolari specifiche che, applicate, hanno consentito di identificare i maggiori componenti dei consorzi microbici: è stata così rilevata la presenza massiva di Dehalococcoides spp. in tutti i consorzi in grado di produrre etilene, oltre alla presenza di batteri appartenenti ad altri generi, quali Dehalobacter, Sulforospirillum, Geobacter, Syntrophomonas. E' stato definito un Protocollo di Indagine per la valutazione di fattibilità di un Processo anaerobico in situ per la decontaminazione di falde contaminate da solventi clorurati.

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- Sito di Napoli Orientale. Sono state ottenute colture arricchite ed estremamente attive in grado di degradare aerobicamente l'MTBE. Si è rilevata mediante FISH la presenza di un cocco EUB positivo, probabile degradatore dell'MTBE. Modulo TA.P07.014.006 Le ricerche si sono concentrate sulla: - Caratterizzazione ambientale di siti inquinati in lagune del Vietnam orientale, Messico e Turchia, soprattutto legata alla distribuzione di microinquinanti organici (IPA e Pesticidi); - Definizione del processo di caratterizzazione ambientale del Porto di Napoli (IPA, PCB, Pesticidi, Idrocarburi, Metalli pesanti); - Messa a punto di tecniche di decontaminazione (soil washing, geossidazione, photoremediation) per sedimenti caratterizzati da composizione chimica e granulomterica differente prelevati in aree fortemente antropizzate (Porto di Napoli, Area industriale di Bagnoli). Modulo TA.P07.014.007 Il modulo è entrato a far parte della commessa nel 2007. Lo studio è focalizzato sulle modalità di migrazione di uranio nel deposito argillificato di Pomezia, analogo naturale per lo studio dei processi di migrazione di radionuclidi in ambienti caratterizzati da particolari condizioni al contorno come quelle che si possono instaurare nei cosiddetti "mixed waste hazardous deposits". L'obiettivo è quello di acquisire conoscenze più dettagliate per quanto riguarda le conseguenze sullo sviluppo di gas da depositi ubicati in formazioni argillose, la diffusione in acqua di porosità in presenza di un elevato gradiente chimico della specie migrante, il trasporto di radionuclidi in formazioni argillose in condizioni di pH estremi. Prodotti della ricerca (2006)

Principali collaborazioni Modulo TA.P07.014.001 Le Attività che fanno parte del Modulo sono svolte anche attraverso una fitta rete di collaborazioni che, in diversi casi, può contare su rapporti ormai consolidati. Oltre ai normali stretti e continuativi rapporti con colleghi operanti in enti scientifici ed università italiane e straniere, l'attualità e l'interesse delle ricerche svolte si esprime anche con le numerose collaborazioni con Enti Pubblici italiani e industrie che ha consentito l'acquisizione di nuove entrate nel 2006 per l'approfondimento dei risultati ottenuti nell'ambito delle ricerche legate alla valutazione del rischio ecologico. Modulo TA.P07.014.002 E' in corso una collaborazione con il Dipartimento di chimica organica dell'università La Sapienza di Roma per lo studio e la sintesi di molecole ad azione chelante selettiva verso metalli pesanti e con il Dipartimento di Scienze della Terra dell'Università di Roma La Sapienza per lo sviluppo di tecniche, in particolare, diffrattometriche per la caratterizzazione e quantificazione di amianto in massa. Sono in corso, con diverse società che operano nel campo delle forniture di granulati per opere civili derivanti da attività di coltivazione di cave di "pietre verdi", delle attività aventi per oggetto il controllo qualità dei prodotti commerciali. Modulo TA.P07.014.003 Le attività sono state in gran parte svolte nell'ambito di una tesi di dottorato in collaborazione il prof. Gian Maria Zuppi dell'Università Cà Foscari di Venezia. Ciò ci ha permesso di acquisire conoscenze in particolare sull'analisi chimica del sedimento. Le analisi di 13C e 14C sono state svolte in collaborazione con il dott. Jean Luc Michelot del Laboratorio di Idrologia e Geochimica Isotopica (IDES) dell'Università di Paris XI. Presso tale laboratorio sono state eseguite anche le analisi di 34S.

anno Brevetti Articoli ISI

Articoli non ISI

Articoli in atti di

Convegno Libri Rapporti Risultati

progettuali

Risultati di valorizzazione

applicativa Abstract Attività

editoriali

2006 0 13 2 10 1 9 0 0 12 0

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La collaborazione con la dott.ssa Franca Frascari dell'istinto ISMAR di Bologna ha permesso di sviluppare le problematiche inerenti lo studio dei rilasci di inquinanti da parte di sedimenti lacustri ed analisi dell'acqua di poro. Modulo TA.P07.014.005 Sono state consolidate le principali collaborazioni stabilite nel corso degli anni, ed in particolare quelle che si sono mostrate efficaci in occasione di lavoro in comune su due Siti Contaminati italiani di ampia rilevanza: Sito di Rho (Milano), contaminato da solventi clorurati. Collaborazioni con: - Provincia di Milano - Dipartimenti di Chimica e di Ingegneria Idraulica, Trasporti e Strade, Università di Roma "La Sapienza" - School of Civil and Environmental Engineering, Cornell University, Ithaca (NY, USA) Sito di Interesse Nazionale di Napoli Orientale, contaminato da idrocarburi alifatici e aromatici, e MTBE: La KRC di Napoli, compagnia proprietaria del Sito, ha offerto accesso ai campi di prelievo e prove, nell'ambito del Progetto finanziato dal MIUR, Aquatec. In tale ambito è prevista l'attivazione di un nuovo contratto in collaborazione con il Prof. Arienzo dell'Università Federico II di Napoli. E' anche proseguita la partecipazione alla UE Coordination Action Eurodemo, in cui l'IRSA è uno dei 25 Partners, che ha lo scopo di diffondere le tecnologie innovative di Bonifica a livello Europeo. Modulo TA.P07.014.006 ISMAR-CNR (Bologna) IDPA-CNR (Venezia) Università "Federico II", Napoli UNAM (Mazatlan, Messico) Institut de Ciències del Mar de Barcelona, Barcelona, Spain Università "Carlo Bo", Urbino Stazione Zoologica "Anton Dohrn", Napoli Università Parthenope, Napoli Osservatorio Vesuviano, Napoli INGV, Roma Modulo TA.P07.014.007 - Dipartimento scienze dell'ambiente Università di Napoli - SOGIN

Risorse umane e finanziarie

Anno risorse finanziarie

totali allocate di cui risorse

da terzi costi

figurativi valore

effettivo A B C D = A + C

2006 3400 752 227 3628 Valori in migliaia di euro

personale equivalente tempo pieno

ricercatori totale12 28

Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività Associato e incaricato di ricerca

Dottorando e specializzando Borsista Assegnista Professore

visitatore Collaboratore professionale Altro Totale

2 0 0 2 0 1 0 5

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Principali risorse strumentali utilizzate Diffrattometro a raggi X modello Siemens D500 e Bruker D8 Advance; Microsonda elettronica modello Cameca SX50; Microscopio elettronico e microscopi ottici; Spettroscopia atomica in emissione di plasma (ICP e ICP-MS; Spettroscopia Mossbauer; Apparecchiature per test mineralurgici; Apparecchiature presenti presso la sede di Pisa dell'ISE, comprendenti anche una serra climatizzata per le prove di phytoremediation; termociclizzatore per PCR, apparato elettroforetico, softwares di individuazione di sonde molecolari specifiche da utilizzare in microscopia microscopi ottici in epifluorecenza per la visualizzazione di batteri ibridati tramite FISH (fluorescence in situ hybridization),cappe anaerobie, reattori biologici, gas cromatografi equipaggiati con detector FID e massa, cromatografo ionico, spettrofotometro IR; Spettrometria alfa, spettrometria di massa per solidi, spettrometria di massa per gas; Celle per elettrodeposizione; Analizzatore di granulometria mediante diffrazione laser He/Ne. Metodi recupero, tecniche di scavo e valorizzazione delle risorse ambientali

Progetto: Controllo dell'inquinamento e recupero ambientale Dipartimento: Terra e Ambiente Responsabile: AGUS MICHELE

Risultati conseguiti Nel settore dell'Ingegneria e Sicurezza degli Scavi sono stati portati avanti studi relativi alle seguenti tematiche: a) taglio delle rocce. Studi sull'incremento dell'efficienza di taglio dei getti d'acqua ad alta pressione mediante il miglioramento della struttura del getto e quindi il processo di trasferimento dell'energia al materiale tagliato. E' stato posto in evidenza il vantaggio ottenibile dall'impiego di additivi, costituiti da polimeri a lunga catena, che inducono una maggiore coerenza nei getti e conseguentemente una maggiore concentrazione di energia; b) scavo delle rocce. E' stata valutata la possibilità di applicazione combinata della tecnologia waterjet allo scavo meccanizzato. Utilizzando prototipi di macchine da laboratorio sono state realizzate prove di scavo su campioni di piroclastiti, in condizioni analoghe a quelle industriali. E' stato realizzato un prototipo di macchina da laboratorio per lo studio dell'impiego della tecnologia waterjet in combinazione con le tecnologie di scavo meccanizzato; c) analisi di stabilità delle masse rocciose. E' stata condotta una ricerca per valutare gli effetti del collasso dei vuoti di coltivazione della miniera di San Giovanni su un costone roccioso a cielo aperto che incombe su un antico villaggio minerario. Sono stati realizzati modelli di calcolo per la comprensione della situazione strutturale ed effettuate misure in situ per la verifica delle ipotesi di calcolo e per il controllo del fenomeno. Studio analogo è stato condotto nella miniera di Acquaresi. Nel quadro di un contratto triennale con la ASL 1 di Carrara sono stati effettuati studi sullo stato di sollecitazione naturale e/o indotto determinato con differenti tecniche: fratturazione idraulica e sovracarotaggio. In tale ambito sono proseguiti i test di laboratorio per la calibrazione di cellette di misura della deformazione triassiale in fase di avanzato sviluppo. In corso d'anno le ricerche in questo settore hanno riguardato inoltre: determinazioni di laboratorio finalizzate alla caratterizzazione fisico – meccanica di rocce di varia provenienza; analisi su case history al fine di elaborare un documento avente per tema l'interferenza dell'attività estrattiva sulla statica di versante; studi sull'applicabilità dei microtunnelling e dei tunnelling in area urbana; monitoraggi di pendii antropizzati in aree minerarie; d) decontaminazione suoli. Uno studio ha riguardato l'applicazione della tecnologia dei getti d'acqua ad alta velocità alla bonifica dei siti contaminati. E' stato valutato, mediante simulazione numerica, l'effetto su un plume di contaminante organico di una barriera attiva costituita da una linea di colonne di terreno trattato con i getti d'acqua ad alta velocità; è stata

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quindi dimostrata la competitività economica di questa tecnologia rispetto a quelle tradizionali. Conclusione del Progetto PON "Applicazioni di zeoliti naturali per lo sviluppo di tecniche agronomiche innovative e per il miglioramento della compatibilità ambientale" con la stesura del rapporto finale. In corso d'anno è stato attivato un contratto di ricerca con la Progemisa S.p.A., sulla messa in sicurezza del sito minerario di Baccu Locci: Lo studio ha riguardato sia il trattamento di acque contenenti metalli pesanti, compreso As, provenienti da cantieri minerari abbandonati, sia il trattamento di campioni provenienti da discariche minerarie. E' stata verificata la possibilità di utilizzo di materiali di scarto provenienti da lavorazioni industriali quali: fanghi rossi, residuo del processo Bayer per la produzione di allumina, scarti di marmo e ceneri volanti da centrali termoelettriche alimentate a carbone per la messa in sicurezza di siti minerari contaminati da metalli pesanti. Sono state effettuate prove preliminari per valutare l'impiego degli scarti di lavorazione del tufo per l'abbattimento di microinquinanti organici. E' stato intrapreso uno studio per ottenere zeoliti sintetiche da vulcaniti e/o argille, mediante trattamento con soluzioni di NaOH a differenti concentrazioni. E' stato messo a punto, a livello di laboratorio, un processo per la produzione di solfato di potassio a partire da un grezzo a kainite e salgemma mediante metatesi diretta da langbeinite. Nell'ambito della tematica di studio dei sali idrati complessi di potassio è stata affinata mediante diffrazione ai raggi X di polveri con metodica avanzata la struttura del solfato esaidrato di potassio e ferro (FeSO4K2SO46H2O). Sono proseguiti gli studi sui metacaolini per un loro utilizzo in malte idrauliche di elevata qualità. Sono stati approfonditi gli studi su alcuni tufi piroclastitici largamente utilizzati nella pratica costruttiva di numerose aree della Sardegna. Sono state effettuate campagne di campionamento delle emissioni al fine di sviluppare metodiche di campionamento e analisi per i macro e micro inquinanti originati dalla combustione e co-combustione di rifiuti e materie prime usate nelle produzioni industriali Prodotti della ricerca (2006)

Principali collaborazioni Enti e Istituzioni pubbliche nazionali quali: Regione Piemonte, Regione Autonoma della Sardegna, Comune di Orani (Nuoro), Comune di Modica (RG), ASL 1 di Carrara, Progemisa S.p.A., Dip.Chimica dei Materiali Roma "La Sapienza",CINIGEO (Roma). Società private, per lo più nell'ambito di contratti a titolo oneroso, quali: società Rio Tinto (NU), Cooperativa Cavatori di Canalgrande (MS), Cooperativa Cavatori di Gioia – Piastrone (MS), FB cave srl (MS), Bordigoni Gina srl (MS), Società Lasa per l'Industria del Marmo (BZ), Fratelli Casavecchia srl (PU), Fratelli Caruso srl Comiso (RG), Consorzio COCIV (MI), Italkali S.p.A., Astaldi spa (CZ), Maffei Sarda srl, Associazione dei Cementifici AITEC. In ambito internazionale: Austrian Research Centers di Seibersdorf, Vienna, Austria; Moscow State Inst,. Steel and Alloys, Mosca; Inst. of Microbiology della National Academy of Sciences of Armenia, Yerevan, Armenia; Inst. Of Technology and Mineral Processing, Tirana, Albania, Univ. Tecnica, Kosice, Slovacchia; Inst. Fur Werkstoffkunde, Univ. Hannover, Germania; Inst. GEONICS Academy of Sciences, Ostrava, Repubblica Ceca; Dumansky Inst. National Academy of Sciences of Ukraine, Kiev.

Risorse umane e finanziarie

Anno risorse finanziarie

totali allocate di cui risorse

da terzi costi

figurativi valore

effettivo A B C D = A + C

2006 2754 438 172 2927 Valori in migliaia di euro

personale equivalente tempo pieno

ricercatori totale11 22

anno Brevetti Articoli ISI

Articoli non ISI

Articoli in atti di

Convegno Libri Rapporti Risultati

progettuali

Risultati di valorizzazione

applicativa Abstract Attività

editoriali

2006 0 14 9 62 4 12 2 0 3 0

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Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività Associato e incaricato di ricerca

Dottorando e specializzando Borsista Assegnista Professore

visitatore Collaboratore professionale Altro Totale

12 0 0 0 0 0 3 15 Principali risorse strumentali utilizzate Sono state utilizzate le apparecchiature scientifiche in dotazione ai seguenti laboratori dell'IGAG delle sedi di Roma, Cagliari e Torino: laboratorio di analisi chimiche strumentali (in particolare: spettrometro ICP-AES, ICP-MS, AAS, C-H-N-600 e MAC-400 Leco, diffrattometro RX, spettrometro a fluorescenza X, sistema di gestione a microonde 230V/50HZ con sensore di temperatura ATC-400 CE, termocriostato modello Julabo e cromatografo ionico modello Dionex DX-120); laboratori di microanalisi elettronica WDS-EDS e di microscopia elettronica a scansione con EDS; laboratori di mineralurgia e idrometallurgia; laboratori di caratterizzazione geotecnica delle rocce e qualificazione dei materiali litoidi; laboratorio di sicurezza e igiene del lavoro; laboratorio di modellazione numerica e calcolo automatico. Impianto pilota per la flottazione dei carboni. Presso i laboratori dell'IIA: spettrometro di massa ad alta risoluzione. Attività Moduli Conoscenza materica di siti, manufatti, descrizione del loro stato di conservazione e metodologie di intervento.

Commessa: Conoscenza materica di siti, manufatti, descrizione del loro stato di conservazione e metodologie di intervento (CASELLATO)

Progetto: Diagnosi, intervento e conservazione del patrimonio culturale Dipartimento: Patrimonio Culturale Responsabile: CAVARRETTA GIUSEPPE

Risultati conseguiti Le attività svolte nel corso del 2006 sono state realizzate essenzialmente con fondi esterni provenienti da attività vincolate nell'ambito di progetti FIRB e di contratti di ricerca a titolo oneroso. Questa precisazione va fatta per mettere in evidenza le capacità dei Ricercatori IGAG che operano nel modulo di attrarre risorse dall'esterno, con buoni risultati anche in termini di produzione scientifica. Nel corso del 2006 si sono notevolmente sviluppate le ricerche archeometriche nel settore dei marmi antichi. In particolare sono state effettuate analisi isotopiche del carbonio e dell'ossigeno sui campioni di una collezione di marmi antichi di provenienza nota che consta di oltre 1300 pezzi, allo scopo di creare il primo database organico di dati isotopici sui marmi utilizzati in antichità classica. Un database per determinare la provenienza dei marmi antichi attraverso le analisi isotopiche dell'ossigeno e del carbonio è stato già realizzato e pubblicato in corso d'anno in un libro dal titolo The Isotopic Signature of Ancient White Marble, Autori: Donato Attanasio, Mauro Brilli, and Neil Ogle. Nell'ambito di un Progetto FIRB, partito nel settembre 2005, sono stati intrapresi studi archeometrici, archeologici e storici sui marmi antichi dell'Africa Proconsolare e della Mauretania. Nel 2006 si è concluso un altro Progetto di Ricerca FIRB che, partito nel 2001, ha riguardato la definizione delle caratteristiche composizionali e della provenienza di materiali marmorei costituenti alcuni supporti epigrafici ritrovati nella città Romana di Uthina (Tunisia). Il progetto ha inoltre affrontato lo studio dei materiali utilizzati per la realizzazione di cippi miliari di epoca romana rinvenuti in Sardegna. I risultati della ricerca sono stati in parte già presentati in occasione di convegni internazionali e pubblicati su riviste internazionali. L'attività di ricerca in collaborazione con il dipartimento di Scienze Archeologiche e Storico-Artistiche dell'Università di Cagliari e con l'Institute National du Patrimoine di Tunisi ha prodotto nuove importanti acquisizioni sulle caratteristiche, sulle tipologie e sulle provenienze dei marmi colorati

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presenti nella città romana di Uthina e in altre antiche città della Tunisia. La ricerca ha consentito inoltre di individuare le antiche cave romane sfruttate per l'estrazione di marmi neri in epoca imperiale (Djebel Azeiza, Djebel Oust, Ain El Ksir), delle quali non si conoscevano nel dettaglio le caratteristiche dimensionali e le tipologie dei materiali estratti. Il lavoro di prospezione geoarcheologica condotto in Tunisia ha consentito quindi di definire la precisa ubicazione di numerose cave di marmi neri e colorati utilizzati in antichità, precisandone i parametri isotopici e di classificazione mineralogico-petrografica, indispensabili per il loro inserimento nella banca dati mondiale di riferimento per la definizione della provenienza. Sempre nel 2006 è stata attivata una collaborazione con l'equipe archeologica dell'Università di Padova impegnata nello scavo dell'area del foro romano di Nora (Cagliari). All'unità di ricerca della Sede di Cagliari dell'IGAG è stato affidato il compito di definire la natura e la provenienza dei materiali da costruzione e decorativi utilizzati nelle diverse fasi abitative della città. Da questa collaborazione scaturiranno diversi lavori scientifici e la possibilità di accedere a finanziamenti in ambito regionale. Sono stati infine campionati alcuni siti archeologici in Italia per studiare la diffusione del marmo "greco scritto", i cui giacimenti sono stati localizzati a Cap de Garde presso Annaba (Algeria). E' proseguita infine la collaborazione con la Soprintendenza Archeologica delle Province di Cagliari ed Oristano, che ha portato alla realizzazione di diversi lavori scientifici (articoli su riviste, capitoli di libri) che riferiscono sui risultati delle analisi archeometriche e geoarcheologiche finalizzate alla definizione di produzioni ceramiche locali di età pre-protostorica e storica attestate in Sardegna. Prodotti della ricerca (2006)

Principali collaborazioni Con ricercatori dell'Istituto di Struttura della Materia del CNR (Dott. D. Attanasio), del Dipartimento di Lettere e Filosofia dell'Università degli Studi di Roma "La Sapienza" (prof. Patrizio Pensabene), del Dipartimento di Scienze della Terra dell'Università degli Studi di Roma "La Sapienza"( prof.ssa Maria Preite Martinez), del Dipartimento di Storia dell'Architettura dell'Università di Venezia (prof. Lorenzo Lazzarini), del Dipartimento di Scienze Archeologiche e Storico-Artistiche dell'Università di Cagliari (prof. Antonio Corda, Prof.ssa Rossana Martorelli), del Dipartimento di Storia dell'Università di Sassari (prof. Teatini). Con l'Institut National du Patrimoine di Tunisi e con la Soprintendenza Archeologica per le Provincie di Cagliari ed Oristano. Sono state attivate, infine, collaborazioni con Amministrazioni Comunali della Sardegna (Comune di Segariu, Comune di Tergu) nell'ambito di contratti di ricerca a titolo oneroso.

Risorse umane e finanziarie

Anno risorse finanziarie

totali allocate di cui risorse

da terzi costi

figurativi valore

effettivo A B C D = A + C

2006 258 35 15 273 Valori in migliaia di euro

personale equivalente tempo pieno

ricercatori totale2 2

Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività Associato e incaricato di ricerca

Dottorando e specializzando Borsista Assegnista Professore

visitatore Collaboratore professionale Altro Totale

2 0 0 0 0 0 0 2

anno Brevetti Articoli ISI

Articoli non ISI

Articoli in atti di

Convegno Libri Rapporti Risultati

progettuali

Risultati di valorizzazione

applicativa Abstract Attività

editoriali

2006 0 0 3 0 5 0 0 0 4 0

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Studio delle interazioni tra fluidi e solidi nei processi di metasomatismo del mantello e nella genesi ed evoluzione dei magmi.

Commessa: Il sistema Terra e sua evoluzione nel tempo: modalità ed effetti dei processi di differenziazione chimica ed isotopica

Progetto: Il sistema terra: interazioni tra terra solida, mare, acque interne, atmosfera e biosfera

Dipartimento: Terra e Ambiente Responsabile: BARBIERI MARIO

Risultati conseguiti Sulla base dell'analisi chimica e mineralogica dei numerosi inclusi presenti nelle piroclastiti è stato possibile mettere in evidenza il ruolo dei fluidi nell'interazione tra magma e carbonati. Tali fluidi, in parte di origine magmatica, ma in parte non trascurabile derivante dall'effetto termico dei fusi nei confronti delle rocce incassanti, sono responsabili delle variazioni chimico-mineralogiche osservabili nei prodotti di reazione, ma sono soprattutto responsabili del comportamento geochimico delle Terre Rare e delle variazioni isotopiche osservate degli isotopi dell'ossigeno e dello stronzio. E'stato realizzato un database elettronico con le principali caratteristiche geochimiche dei prodotti "anorogenici" dell'areale circum-Mediterraneo (circa 8000 analisi di rocce totali). Dallo studio comparato delle rocce cenozoiche della Sardegna con i prodotti vulcanici cenozoici dell'areale circum-Mediterraneo sono emerse importanti peculiarità geochimiche delle lave Plio-Pleistoceniche della Sardegna. E' stato proposto un modello petrogenetico di dettaglio capace di spiegare tali "anomalie" geochimiche. Prodotti della ricerca (2006)

Principali collaborazioni Le ricerche vengono svolte con il supporto del dott. Brilli, responsabile del Laboratorio Isotopi Stabili, dell'Istituto e con la collaborazione fattiva e preziosa del Professore Angelo Peccerillo, dell'Università di Perugia. Il Prof. Peccerillo è riconosciuto internazionalmente un'autorità in materia e le ricerche oltre ad un interesse specifico riguardante la genesi e l'evoluzione del Magmatismo Alcalino Potassico dell'Italia, presentano un carattere innovativo in quanto sulla base di lavori di carattere petrografico sperimentale cercherà di verificare, in laboratorio, la natura e l'entità delle modificazioni indotte nelle lave, dall'interazione con le rocce sedimentarie locali. E' continuata la collaborazione con il prof. Evgenii Sharkov, in Turchia, in collaborazione con il prof. Mehmet Keskin, ed in Libia. Allo stato attuale sono in fase di analisi campioni di rocce plutoniche e vulcaniche della Francia meridionale, in collaborazione con il prof. Vincenzo Morra, e delle Isole Baleari, in collaborazione con il dott. Svend Duggen.

Risorse umane e finanziarie

Anno risorse finanziarie

totali allocate di cui risorse

da terzi costi

figurativi valore

effettivo A B C D = A + C

2006 308 17 44 352 Valori in migliaia di euro

personale equivalente tempo pieno

ricercatori totale1 3

anno Brevetti Articoli ISI

Articoli non ISI

Articoli in atti di

Convegno Libri Rapporti Risultati

progettuali

Risultati di valorizzazione

applicativa Abstract Attività

editoriali

2006 0 3 1 0 0 0 0 0 1 0

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Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività Associato e incaricato di ricerca

Dottorando e specializzando Borsista Assegnista Professore

visitatore Collaboratore professionale Altro Totale

3 0 0 0 0 0 0 3 Struttura crostale ed evoluzione geodinamica della penisola italiana - Partecipazione al Progetto CROP

Commessa: Geodinamica ed evoluzione della litosfera continentale Progetto: Il sistema terra: interazioni tra terra solida, mare, acque interne, atmosfera

e biosfera Dipartimento: Terra e Ambiente Responsabile: SCROCCA DAVIDE

Risultati conseguiti Le attività di ricerca svolte in questo modulo hanno contribuito ad ampliare in modo significativo le conoscenze sulla struttura crostale e sull'evoluzione geodinamica della penisola italiana e dei mari circostanti. Le ricerche sono state sviluppate, anche con la consolidata partecipazione di diversi universitari associati all'IGAG, integrando l'interpretazione di linee sismiche a riflessione (tra cui quelle acquisite nell'ambito del progetto CROP), con studi di geofisica, geologia strutturale, geomorfologia, sedimentologia e stratigrafia. Tali ricerche, che hanno previsto collaborazioni con diversi soggetti (e.g., altri istituti del CNR, INGV, università e società private), hanno molteplici ricadute applicative quali la definizione di modelli sismo-tettonici aggiornati, la ricerca di nuove fonti energetiche o l'individuazione di aree idonee per lo stoccaggio geologico della CO2. Le attività svolte nel corso del 2006 sono brevemente descritte di seguito. CARATTERIZZAZIONE DELLE STRUTTURE SISMOGENETICHE PRESENTI NEL MAR TIRRENO MERIDIONALE Nell'ambito delle attività previste nel Progetto S2 "Valutazione del potenziale sismogenetico e probabilità dei forti terremoti in Italia" (convenzione INGV-DPC 2004-2006) è stato assegnato a ricercatori che partecipano alle attività di questo modulo un contratto di ricerca per contribuire alla caratterizzazione delle strutture sismogenetiche presenti nel Mar Tirreno meridionale. L'interpretazione dei dati sismici disponibili ha permesso la definizione dell'assetto strutturale e dell'evoluzione tettonica del tratto compreso tra il bacino di Trapani ed il bacino di Cefalù. Inoltre, per migliorare la definizione della struttura crostale dell'area analizzata, è stato realizzato in collaborazione con l'ISMAR (Sede di Geologia Marina di Bologna) il reprocessing delle linee sismiche CROP M-28A e M-6A. Infine, in collaborazione con ricercatori dell'INGV è stata migliorata la localizzazione ipocentrale della sequenza sismica del settembre 2002. I primi risultati di questi studi sono stati presentati al convegno 2006 del GNGTS, mentre sono attualmente in corso di preparazione diverse pubblicazioni. CINEMATICA DELLE ZONE DI SUBDUZIONE La cinematica della zone di subduzione è stata analizzata in due diversi sistemi di riferimento: nel primo caso la placca a tetto è considerata fissa mentre nel secondo sia la placca a tetto che aletto si muvono rispetto al mantello. I risultati di questa analisi, svolta in collaborazione con ricercatori del Dipartimento di Scienze della Terra dell'Università "La Sapienza" di Roma, hanno fornito interessanti indicazioni sui processi geodinamici a scala globale che sono in corso di stampa su una rivista ad alto Impact Factor (Earth-Science Reviews). ANALISI DEI PROCESSI TETTONICI ATTIVI NELL'APPENNINO CENTRO-SETTENTRIONALE Sono stati studiati i processi tettonici attivi lungo il fronte dell'Appennino centro-settentrionale, il contesto geodinamico in cui si realizzano i fenomeni di subsidenza che interessano la porzione

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orientale della pianura padana e i ratei di attività di alcune strutture attive riconosciute nel suo sottosuolo. Tali risultati sono stati pubblicati nel 2006 su Le Scienze e sui Rendiconti della Società Geologica Italiana (Atti del convegno GIGS); un altro lavoro è in stampa su volume speciale della nuova serie Springer-Verlag "Frontiers in Earth Sciences". Inoltre, è stata ricostruita l'evoluzione tettonica del fronte di accrezione nell'Appennino centro-settentrionale e le sue relazioni con i processi di segmentazione della litosfera in subduzione. Un lavoro è stato pubblicato nel 2006 su una rivista ad elevato impact factor (Terra Nova). ASSETTO STRUTTURALE DELL'APPENNINO MERIDIONALE È stata analizzata l'evoluzione delle unità alloctone dell'Appennino meridionale lungo il tracciato del CROP-04. Un lavoro è in stampa sul Bollettino della Società Geologica Italiana. Le tematiche affrontate in questo modulo si sono dimostrate capaci di attrarre contributi finanziari nell'ambito della partecipazione scientifica a diversi progetti quali ad esempio, il citato contratto di ricerca nell'ambito della convenzione 2004-2006 INGV-DPC. Inoltre, nel corso del 2006 è stata impostata la partecipazione a uno studio di fattibilità per lo stoccaggio geologico di CO2 nell'alto Lazio, finanziato dall'ENEL, in collaborazione con un gruppo di ricerca composito che include l'INGV, diverse università e altre società private. Tale gruppo di ricerca, che già vanta partnership con prestigiosi istituti di ricerca in Europa, si propone l'obiettivo di sviluppare la partecipazione a progetti europei su simili tematiche. Infine, le attività svolte hanno avuto anche consistenti ricadute sul piano della formazione con due Assegni di Ricerca banditi nell'ambito IGAG e nell'ambito della collaborazione con il Dipartimento di Scienze della Terra dell'Università "La Sapienza" di Roma con oltre dieci Tesi di Laurea e con i contributi di due Dottorati Prodotti della ricerca (2006)

Principali collaborazioni Nell'ambito delle attività del modulo è stata sviluppata in particolare la collaborazione con ricercatori e docenti del Dipartimento di Scienze della Terra, Università degli studi di Roma "La Sapienza" associati all'Istituto di Geologia Ambientale e Geoingegneria. Inoltre, diverse tematiche di ricerche (quali ad esempio la caratterizzazione delle strutture sismogenetiche presenti nel Mar Tirreno meridionale) hanno previsto una fruttuosa collaborazione anche con ricercatori dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia e dell'Istituto di Istituto di Scienze Marine. Da tali collaborazioni stanno nascendo proposte per nuovi progetti di ricerca. Le ricerche effettuate nell'ambito dello studio di fattibilità per lo stoccaggio geologico di CO2 nell'alto Lazio, finanziato dall'ENEL, viene svolto in collaborazione con un gruppo di ricerca composito che include l'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, diverse università (e.g., Dipartimento di Scienze Geologiche di Roma 3 e Dipartimento di Scienze della Terra, Università degli studi di Roma "La Sapienza") e alcune società private (ENEL e Independent Energy Solution). Tale gruppo di ricerca, che già vanta partnership con prestigiosi istituti di ricerca in Europa, si propone l'obiettivo di sviluppare la partecipazione a progetti europei su simili tematiche.

Risorse umane e finanziarie

Anno risorse finanziarie

totali allocate di cui risorse

da terzi costi

figurativi valore

effettivo A B C D = A + C

2006 190 35 7 198 Valori in migliaia di euro

personale equivalente tempo pieno

ricercatori totale

anno Brevetti Articoli ISI

Articoli non ISI

Articoli in atti di

Convegno Libri Rapporti Risultati

progettuali

Risultati di valorizzazione

applicativa Abstract Attività

editoriali

2006 0 5 2 6 0 1 0 0 0 0

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1 2

Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività Associato e incaricato di ricerca

Dottorando e specializzando Borsista Assegnista Professore

visitatore Collaboratore professionale Altro Totale

2 0 0 1 0 0 1 4 Stratigrafia fisica e isotopica di successioni continentali e marine del Quaternario

Commessa: Cambiamenti climatici: paleoclimatologia Progetto: Cambiamenti globali Dipartimento: Terra e Ambiente Responsabile: SPOSATO ANDREA

Risultati conseguiti Attività scientifica connessa alle ricerche paleoclimatiche Organizzazione del convegno "Tefrostratigrafia del Quaternario recente italiano tra vulcanologia e scienza del Quaternario". AIQUA, INGV, CNR IGAG, Roma 21-23,06,2006. Il convegno ha in seguito dato vita ad un volume dei proceeding a cura anche di personale IGAG (dott. Biagio Giaccio), accettato per la pubblicazione dal Journal of Volcanolgy and Geothermal Research, che raccoglierà oltre 20 contributi presentati da studiosi italiani, francesi, tedeschi e statunitensi. Il successo dell'iniziativa ha inoltre dato spunto per la nascita di un gruppo di lavoro internazionale per favorire scambi scientifici e costruire un database tefrostratigrafico di riferimento per l'area del Mediterraneo centrale. In ambito paleoclimatico le correlazioni tefrostratigrafiche sono tra i più affidabili strumenti di correlazione ed offrono la possibilità di valutare sincronicamente le variazioni climatico-ambientali in diversi archivi naturali marini e continentali di regioni anche molto distanti tra di loro. In questo contesto la nascita del gruppo di lavoro, la creazione del database e gli studi in corso rivestono estrema importanza. Risultati di ricerche specifiche - I risultati dello studio sull'impatto climatico dell'eruzione dell'Ignimbrite Campana (IC, c. 40 ka) indicano che il raffreddamento globale indotto dall'evento eruttivo, stimato intorno ai 3-4 °C, si determinò esattamente all'inizio dell'HE4, con probabile prolungamento ed amplificazione degli effetti climatico-ambientali e conseguente notevole impatto sui gruppi paleolitici. Questa ipotesi è argomentata sulla base delle tendenze e dei processi climatici in prossimità dell'evento dell'IC, sui parametri fisici e chimici dell'eruzione nonché sulle evidenze archeologiche derivanti dall'analisi sia del contesto generale europeo che di alcune importanti sequenze stratigrafico-culturali contenenti il tefra dell'IC distribuite in un'ampia area tra l'Italia meridionale e la Russia. - In base alle analisi tessiturali e chimiche preliminari di una successione di tefra rinvenuta nel bacino di Sulmona (almeno 10 livelli) sono stati individuati almeno due cicli lacustri, il primo databile alla fase recente del Pleistocene medio-base Pleistocene superiore ed il secondo alla parte dell'Olocene. In base alla identificazione di alcuni tefra marker, entrambe le successioni di limi bianchi mostrerebbero un elevato tasso di sedimentazioni e quindi una alta risoluzione paleoclimatica. - Individuazione di marker temporali e stratigrafici per la definizione del quadro climatico-ambientale di contesti paleolitici dell'Appennino meridionale (Frigento, Irpinia). Questi risultati iniziali, oltre a fornire un primo quadro cronologico degli orizzonti culturali di Frigento, hanno sicuramente risvolti rilevanti sul piano più ampio dell'evoluzione dei sistemi pedosedimentari di versante dell'area irpina nel corso dell'ultimo ciclo glaciale, evoluzione che appare chiaramente legata ad interazioni tra apporti piroclastici e processi erosivi-pedogenetici, questi a loro volta controllati da fattori climatico-ambientali.

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- Le indagini degli isotopi dell'Idrogeno e dell'Ossigeno di una successione dettagliata di campioni di ghiaccio del permafrost della Yacutia (Russia) hanno permesso di fornire importanti risultati per ricostruire le variazioni climatiche degli ultimi 60 ka.. - Le analisi morfologiche, stratigrafiche e paleontologiche effettuate sui depositi alluvionali della valle dell'Aniene e le analisi microstrutturali sui numerosi livelli carbonatici intercalati, hanno permesso di inquadrare l'evoluzione paleoclimatica e paleoambientale della valle, corroborate da numerose datazioni uranio/torio e da numerose analisi sulla malacofauna. Prodotti della ricerca (2006)

Principali collaborazioni Per loro natura i progetti in corso sono a forte connotazione interdisciplinare e richiedono, oltre alle competenze dei ricercatori dell'IGAG, esperienze maturate in differenti settori scientifici (vulcanologia, petrologia, geochimica isotopica, geologia marina, gloaciologia, paleontologia, simulazioni climatiche numeriche, archeologia, antropologia, ...). In questo conteso interdisciplinare, l'IGAG ha sviluppato negli anni un'estesa rete di collaborazioni con vari enti di ricerca, nella quale svolge anche ruoli centrali di coordinamento e di forte interazione fra i vari soggetti coinvolti. In particolare sono attualmente in corso collaborazioni con i seguenti centri di ricerca e istituzioni nazionali ed internazionali: - Dipartimento di Scienze della Terra, Università di Camerino - Dipartimento di Scienze Geologiche e Geotecnologiche, Università di Milano "Bicocca" - Dipartimento di Scienze della Terra, Università di Pisa - Dipartimento di Biologia Evolutiva e Comparata, Università di Napoli Federico II - Dipartimento di Geofisica e Vulcanologia, Università di Napoli Federico II - Dipartimento di Studi Geologici e Ambientali, Università del Sannio - Dipartimento di Scienze della Terra, Università di Napoli Federico II - Dipartimento di Scienze della Terra, Università Parma - Dipartimento di Scienze Ambientali, Università di Venezia - Dipartimento di Storia dell'Università di Roma "Tor Vergata" - Dipartimento di Scienze della Terra, Università di Roma "La Sapienza" - Dipartimento di Scienze Geologiche, Università di Genova. - Dipartimento delle Risorse naturali e culturali, Università di Ferrara - Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia - Servizio Sismico Nazionale - Greenland Ice Core Project (GRIP) Team - Soprintendenza Archeologica dell'Abruzzo - Soprintendenza Archeologica del Lazio - Soprintendenza Archeologica di Salerno, Avellino e Benevento - Russian Academy of Sciences - University of Colorado - University of Arizona - University o Illinois - Boston University - University College London - ETH/PSI AMS 14C lab Zürich - Comune di Frigento (Avellino)

anno Brevetti Articoli ISI

Articoli non ISI

Articoli in atti di

Convegno Libri Rapporti Risultati

progettuali

Risultati di valorizzazione

applicativa Abstract Attività

editoriali

2006 0 1 1 2 2 0 0 0 6 0

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Risorse umane e finanziarie

Anno risorse finanziarie

totali allocate di cui risorse

da terzi costi

figurativi valore

effettivo A B C D = A + C

2006 149 1 9 159 Valori in migliaia di euro

personale equivalente tempo pieno

ricercatori totale1 2

Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività Associato e incaricato di ricerca

Dottorando e specializzando Borsista Assegnista Professore

visitatore Collaboratore professionale Altro Totale

6 1 0 1 0 0 5 13 Determinazione delle sorgenti di inquinamento e valutazione dei caratteri idrologici e idrogeologici degli acquiferi mediante metodi isotopici

Commessa: Qualità delle acque interne Progetto: Qualità dei sistemi ambientali Dipartimento: Terra e Ambiente Responsabile: BRILLI MAURO

Risultati conseguiti a) L'utilizzo dei dati idrogeologici e quelli isotopici attraverso la cartografia informatica consente una delimitazione rigorosa delle aree di ricarica delle sorgenti esaminate quindi una precisa individuazione delle zone da proteggere dal punto di vista ambientale. Il metodo e' stato collaudato attarverso lo studio dell'area di ricarica della sorgente di S. Susanna che si trova nella parte orientale della piana di Rieti. E' stata determinata la composizione isotopica dell'ossigeno delle acque della sorgente S. Susanna e delle precipitazioni, attraverso un campionamento a cadenza mensile svolto tra marzo 2005 - marzo 2006. Le analisi isotopiche delle acque meteoriche sono state effettuate campionando le acque di 8 pluviometri, quattro dei quali posizionati a diverse quote lungo i versanti sud-occidentale e orientale del Terminillo. I restanti 4 pluviometri sono costituiti da stazioni pluviometriche gestite dal Centro Appenninico Carlo Jucci dell'Università di Perugia. L'area di ricarica della sorgente S. Susanna è risultata includere la maggior parte della struttura del M. Terminillo, in parziale accordo con quanto proposto in letteratura. La definizione dell'area di ricarica di questa sorgente ha permesso di effettuare considerazioni sulla variazioni della disponibilita' della risorsa idrica in funzione delle variazioni climatiche negli ultimi 60 anni, attraverso l'integrazione dei dati prodotti da questa ricerca e da dati pluviometrici e di temperatura ottenuti dall'archivio del Servizio Idrografico e Mareografico Nazionale. b)Nel corso del 2006 è stato messo in opera il metodo per effettuare le analisi isotopiche dell'azoto e dell'ossigeno sui nitrati. Queste analisi sono estremamente utili per individuare le fonti dei nitrati nelle acque superficiali e sotteranee e quindi distinguere l'origine antropica da quella naturale. I nitrati, oltre ad essere una fonte di inquinamento, costituiscono un indicatore dello stato di salute della risorsa idrica. Il metodo e' stato collaudato nelle acque sotterranee della Pianura Pontina che presentano un notevole inquinamento da nitrati, la cui origine e' in diversi casi incerta. E' in corso un campionamento, iniziato alla fine del 2006 e che si concludera' alla fine del 2007, in diversi pozzi dell'area con lo scopo di monitorare le variazioni dei parametri isotopici, oltre che quelli chimici, prodotti dall'ARPALAZIO - Sez. di Latina.

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Prodotti della ricerca (2006)

Principali collaborazioni a) Al monitoraggio delle acque meteoriche e sotterranee dell'idrostruttura del Terminillo collaborano i prof. M. Barbieri e M. Petitta che svolgono rispettivamente la trattazione dei dati idrogeochimici e l'idrogeologici del lavoro. b) E' in corso attualmente una collaborazione con la Regione Lazio per studiare la provenienza dei nitrati che inquinano le falde sotterranee della pianura Pontina. Sullo stesso argomento collabora personale del Dipartimento di Scienze Geologiche dell'Università La Sapienza di Roma (prof. U. Masi, dott. M. D'antona).

Risorse umane e finanziarie

Anno risorse finanziarie

totali allocate di cui risorse

da terzi costi

figurativi valore

effettivo A B C D = A + C

2006 122 6 8 130 Valori in migliaia di euro

personale equivalente tempo pieno

ricercatori totale0 1

Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività Associato e incaricato di ricerca

Dottorando e specializzando Borsista Assegnista Professore

visitatore Collaboratore professionale Altro Totale

2 0 0 0 0 0 0 2 Definizione dello stato di equilibrio di suoli vulcanici; cartografia geochimica.

Commessa: Qualità del suolo Progetto: Qualità dei sistemi ambientali Dipartimento: Terra e Ambiente Responsabile: VOLTAGGIO MARIO

Risultati conseguiti Sono stati conseguiti interessanti avanzamenti nella tecnica della determinazione degli isotopi del Ferro con spettrometria di massa in condizioni di termoionizzazione di campioni solidi utilizzando il frazionamento degli isotopi che normalmente si verifica durante le analisi di a motivo della differente cinetica di evaporazione. Tale frazionamento è la causa principale di incertezza del valore misurato ma quando il numero degli isotopi analizzati è almeno uguale a 3 i singoli frazionamenti tra gli isotopi possono essere utilizzati , per trovare il valore vero, cioè non frazionato, della composizione isotopica del campione. La misura di tale frazionamento in più subcampioni dello stesso campione consente di irrobustire i risultati raggiunti con tale tecnica arrivando ad incertezze comparabili con quelle misurate nella spettrometria di massa con plasma. Procedure per l'analisi isotopica del ferro su campioni vegetali (muschi) per determinare la composizione isotopica del ferro da precipitazioni umide e secche. Studi della diversa riparizione nel suolo degli isotopi del ferro: applicazione della tecnica per i suoli della zona di Muravera (Progetto Geobasi) e studio sull'inquinamento da ferro e metalli pesanti nella città di Terni utilizzando campioni di muschi.

anno Brevetti Articoli ISI

Articoli non ISI

Articoli in atti di

Convegno Libri Rapporti Risultati

progettuali

Risultati di valorizzazione

applicativa Abstract Attività

editoriali

2006 0 0 0 2 0 0 0 0 0 0

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Mappatura e stima dei flussi di H2S e di AsH3 dai suoli nella zona vulcanica dei Colli Albani. Procedure per l'analisi di flusso dei gas dal suolo relativamente all'idrogeno solforato ed arsina. Le zone in studio : fascia compresa tra Pomezia e Trigoria e la zona di Bagno di Tivoli. Utilizzazione di tecniche di elaborazione delle immagini satellitari per l'affinamento della stima del flusso. Mappatura dei flussi di radon dal suolo nella provincia di Frosinone e della distribuzione del radon e radio nelle acque sotterranee di tale provincia. Interpretazione geochimica di dati geobotanici sul selenio nei grani italiani in collaborazione con l'Istituto Superiore di Sanità. Prodotti della ricerca (2006)

Principali collaborazioni Dipartimento di Scienze della Terra - Università degli Studi di Roma La Sapienza; Istituto Superiore di Sanità – Roma.

Risorse umane e finanziarie

Anno risorse finanziarie

totali allocate di cui risorse

da terzi costi

figurativi valore

effettivo A B C D = A + C

2006 410 6 24 434 Valori in migliaia di euro

personale equivalente tempo pieno

ricercatori totale2 4

Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività Associato e incaricato di ricerca

Dottorando e specializzando Borsista Assegnista Professore

visitatore Collaboratore professionale Altro Totale

0 0 0 0 0 0 0 0 Giacimentologia e minerali metallici e industriali

Commessa: Valutazione e gestione delle georisorse Progetto: Sostenibilità dei sistemi terrestri ed acquatici Dipartimento: Terra e Ambiente Responsabile: PALOMBA MARCELLA

Risultati conseguiti 1) MINERALI METALLICI 1a) Mineralizzazioni metallifere correlate al vulcanismo terziario Mineralizzazioni stratiformi terziarie. Definizione del modello genetico delle mineralizzazioni cuprifere di tipo "stratabound" alla base del bacino miocenico del Logudoro. Mineralizzazioni "porphyry copper" ed "epitermali". Individuazione di un sistema porphyry a Cu, Au e Mo e un sistema epitermale di tipo acido-solfatico nell'area di Siliqua-Decimoputzu. La zona di brecciazione idrotermale monomictica ad alcuni chilometri di distanza dal centro porfirico, e

anno Brevetti Articoli ISI

Articoli non ISI

Articoli in atti di

Convegno Libri Rapporti Risultati

progettuali

Risultati di valorizzazione

applicativa Abstract Attività

editoriali

2006 0 2 0 1 0 0 0 0 0 0

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contenente Au in valori sensibili, ha consentito di ipotizzare l'esistenza di un circuito idrotermale completo. Analisi di dettaglio dei rapporti di coesistenza tra il sistema porphyry e quello epitermale: le osservazioni di campagna, le relazioni spaziali e temporali tra il porphyry, l'epitermale e la roccia incassante, suggeriscono lo sviluppo di un'alternanza di fenomenologie di tipo porphyry e di brecciazione idrotermale, a cui hanno fatto seguito numerosi episodi epitermali, con formazione di alterazione argillica avanzata, silicizzazione e mineralizzazione a metalli preziosi inclusa nella breccia. 1b) Mineralizzazioni a metalli base e preziosi insediate nel Paleozoico Nuove prospezioni nella Sardegna centrale hanno permesso di definire, seguendo l'orizzonte mineralizzato ordoviciano-siluriano, le relazioni tra le deposizioni primarie di metallo (protore), le strutture geodinamiche e la rimobilizzazione dei metalli durante gli eventi ercinici successivi. Nell'area di Castello Medusa, le anomalie geochimiche dell'orizzonte mineralizzato hanno rivelato l'esitenza di un protore che costituisce un nuovo interessante prospect per metalli preziosi e PGE. Nell'ambito degli scambi internazionali per la mobilità breve del C.N.R., sono state avviate nuove collaborazioni tra ricercatori dell'Università di Addis Abeba (Etiopia) e dell'IGAG della Sez. di Cagliari, che da anni studiano le mineralizzazioni a metalli preziosi del Rift etiopico. Nelle aree interessate dal vulcanismo terziario sardo sono state individuate similitudini con le aree etiopiche investigate. Studi sulle ricorrenze idrotermali tardo-erciniche ad Au orogenico della Sardegna Sud-orientale. Le campionature e i nuovi rilevamenti effettuati nell'area mineraria dismessa di Baccu Locci e nel settore di Monte Ollasteddu-Monte Cardiga, hanno come obiettivo l'acquisizione di dati finalizzati ad ottenere: - una migliore conoscenza del contesto geologico-strutturale nel quale sono maturati gli eventi mineralizzanti, - nuove osservazioni sulle paragenesi ad Au (quarzo – ankerite e solfuri e solfosali di As, Fe, Pb, Zn, Cu, Ag, Sb con oro nativo/electrum), - nuovi dati geochimici sui corpi mineralizzati, - informazioni su possibili connessioni col magmatismo tardoercinico (granitoidi, lamprofiri). 2) ARCHEOMETALLURGIA L'attività di ricerca del 2006 si è sviluppata nel campo degli studi di carattere archeominerario ed archeometallurgico, svolti avendo come filo conduttore l'origine e l'approvvigionamento di minerali e metalli nelle culture dell'Età del Bronzo gravitanti sull'area mediterranea, con particolare riguardo alla posizione rivestita dalla Sardegna in tale contesto. 3) MINERALI INDUSTRIALI Sono stati conclusi e pubblicati gli studi relativi alla: - geologia, mineralogia e geochimica dei depositi di MI associati al vulcanismo cenozoico della Sardegna, - applicazione integrata di metodologie geologico-geofisiche per il miglioramento della stima delle riserve in depositi di MI, - geochimica elementare e isotopica (Sr-Nd) e fluidi mineralizzanti nelle albititi della Sardegna centrale, che hanno contribuito alla risoluzione delle problematiche relative sia agli aspetti economici, sia alla modellizzazione dei processi genetici, - redazione e pubblicazione di carte geologiche tematiche sulle caratteristiche chimico-mineralogico-petrografiche degli affioramenti di albitite della Sardegna centrale, mediante lo sviluppo di un geo-database ed applicazione di tecniche GIS, - prospezione e campionature delle mineralizzazioni di zeoliti (Sardegna settentrionale e centrale) e caratterizzazione delle associazioni mineralogiche campionate, - mineralizzazione di fluorite nella Sardegna centro-meridionale,

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- caratterizzazione di paleosuoli quaternari affioranti nell'area centro-occidentale della Sardegna e appartenenti ai conoidi alluvionali del fiume Tirso, - caratterizzazione mineralogica di vulcaniti cenozoiche dell'Etiopia; correlazioni tra mineralogia e contenuto in fluoruri della roccia (Tesi di laurea Specialistica "Sviluppo di sistemi di defluorazione di acque potabili a servizio di piccole comunità etiopi con l'utilizzo di materiali adsorbenti locali"), - valorizzazione delle risorse, con l'applicazione di tecniche informatiche per la gestione dei dati territoriali (GIS e tecniche di trattamento/analisi dei dati). Prodotti della ricerca (2006)

Principali collaborazioni Collaborazioni scientifiche con: Dip. di Sc. della Terra (Univ. di Cagliari, Univ. "La Sapienza", Roma); INGV (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia); Inst. of Geology (UIGGM), Novosibirsk, Russia; Dep. of Appl. Geoscience, Sciences and Geophysics (Univ. of Leoben, Austria); Dep. of Mineralogy and Petrology (Univ. di Atene, Grecia); Dep. of Earth Science (Univ. di Addis Abeba, Etiopia). Sono inoltre attive collaborazioni scientifico-tecniche con partner industriali: Maffei Sarda (Orani), Soc. Sarda Bentoniti (Oristano), Sarda Silicati (Florinas). Partecipazione a Progetti nazionali e internazionali: 1) "Au-Ag-Te-Se deposits" (IGCP Project 486); "Le risorse lapidee dall'antichità ad oggi in area mediterranea. Sperimentazioni integrate per la conoscenza, restauro e valorizzazione" (Progetto COFIN 2004, UO di Cagliari).

Risorse umane e finanziarie

Anno risorse finanziarie

totali allocate di cui risorse

da terzi costi

figurativi valore

effettivo A B C D = A + C

2006 347 2 15 362 Valori in migliaia di euro

personale equivalente tempo pieno

ricercatori totale2 3

Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività Associato e incaricato di ricerca

Dottorando e specializzando Borsista Assegnista Professore

visitatore Collaboratore professionale Altro Totale

5 0 0 0 0 0 1 6 Analisi geotecnica dei fenomeni di instabilità in pendii naturali e artificiali

Commessa: Frane e altri movimenti in massa Progetto: Rischi naturali ed antropici del territorio Dipartimento: Terra e Ambiente Responsabile: CRAVERO MASANTONIO

Risultati conseguiti Relativamente allo studio del ruolo delle precipitazioni nell'innesco dei movimenti franosi in argille sovraconsolidate è stato messo a punto un modello numerico di filtrazione preliminare in regime transitorio agli elementi finiti per lo studio dell'influenza delle precipitazioni meteoriche sulle pressioni interstiziali nel versante. Parallelamente è stato predisposto un sistema di misura in

anno Brevetti Articoli ISI

Articoli non ISI

Articoli in atti di

Convegno Libri Rapporti Risultati

progettuali

Risultati di valorizzazione

applicativa Abstract Attività

editoriali

2006 0 5 2 4 1 0 0 0 5 0

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continuo dei livelli piezometrici sul sito campione di Orvieto. I risultati del modello sono stati poi confrontati con le misure di livello piezometrico per un intero anno idrologico. Le variazioni di pressione interstiziale fornite dal modello sono in buon accordo con quelle misurate mettendo in evidenza i tempi necessari alle precipitazioni per produrre incrementi delle pressioni interstiziali nella coltre di frana da cui dipendono i movimenti più superficiali e veloci. Relativamente allo studio delle frane sul fianco NW di Stromboli (Sciara del Fuoco)sono state eseguite indagini sperimentali e studi di modellistica che hanno fornito utili indicazione per spiegare le frane avvenute nel 2002 e per formulare scenari di instabità futuri. Dalle prove di laboratorio, eseguite su attrezzature di grandi dimensioni, sono state ricavate delle indicazioni sulla resistenza dei materiali vulcanoclastici asciutti, che di per se aiutano a spiegare l'evoluzione del versante emerso. I risultati delle stesse prove sono stati utilizzati come input delle analisi tensio-deformative con modelli 3D in campo elasto-plastico della fase di innesco delle frane del 30 dicembre 2002. Dalle analisi emerge la compatibilità del quadro deformativo desunto dall'analisi morfologica e strutturale del versante con le deformazioni (calcolate) indotte dalla spinta di un'intrusione magmatica relativamente superficiale. Sull'Isola di Vulcano sono stati studiati i fenomeni di instabilità del settore NE del cono della Fossa e l'influenza che su di essi hanno l'attività di degassamento e i fenomeni di idrotermalismo. In particolare è stato impostato lo studio per l'analisi delle variazioni di pressioni interstiziali dovute alla condensa dei vapori prodotti dal degassamento, con misure di suzione in situ e caratterizzazione geotecnica dei materiali coinvolti in condizioni asciutte e di saturazione totale e parziale. E' stata inoltre completata la caratterizzazione dei materiali rocciosi che costituiscono la base del cono e che verosimilmente sono sede dei movimenti gravitativi profondi che hnno lasciato forti segni sulla morfologia del versante. E' stato condotto uno studio sui fattori che influenzano i movimenti di grandi frane in formazioni strutturalmente complesse dell'Appennino centrale su cui sorgono centri storici e nuovi insediamenti abitativi. Sono state eseguite analisi dei dati di spostamento ed idraulici e formulati dei modelli evolutivi del versante sulla base delle variazioni delle condizioni idrauliche, che sembrano condizionare i movimenti, caratterizzati da un'evoluzione costante a cui si sovrappone una componente ricorsiva funzione delle condizioni meteorologiche stagionali. Nell'ambito di uno studio condotto su un movimento franoso che ha interessato un fronte di coltivazione in una cava di calcare "maiolica" sfruttata per la produzione di aggregati è stata sviluppata, in sito ed in laboratorio, attività di caratterizzazione geomeccanica dei materiali rocciosi e particolarmente delle discontinuità di strato, a basso angolo su cui si è impostato il franamento. Le determinazioni sperimentali su discontinuità prive di riempimento hanno evidenziato una forte variabilità dei parametri di resistenza al taglio sia di picco che residui nonché della resistenza attritiva tra superfici nominalmente lisce. Su questi effetti si può verosimilmente sovrapporre l'incidenza peggiorativa connessa alla presenza di riempimenti fini particolarmente se rammolliti da dall'acqua. (tale aspetto non è stato però oggetto di sperimentazione). L'influenza della variabilità delle caratteristiche di resistenza sulla stabilità è stata valutata anche mediante analisi ad elementi distinti DEM. L'incidenza di eventuali carichi idraulici, anche nei periodi di intensa piovosità non si ritiene svolga un ruolo significativo per lo stato di fessurazione e di distensione superficiale della massa rocciosa.. Un ruolo ritenuto invece fortemente significativo è quello degli eventi dinamici prodotti dalle operazioni di abbattimento in cava. In tal senso sulla scorta di misure di vibrazioni, particolarmente effettuate durante un abbattimento di prova, si è rilevato che la reiterata azione dinamica di eventi brevi ma intensi (accelerazioni orizzontali dell'ordine di 0.3-0.4g) sui blocchi costituenti la porzione superficiale della parete rocciosa può indurre spostamenti anche pluridecimetrici. Questo fatto si evidenzia in sito ed è riproposto anche da modelli DEM. Dagli studi sulla caduta massi sono emerse linee guida per la progettazione di interventi passivi di di difesa Prodotti della ricerca (2006)

anno Brevetti Articoli ISI

Articoli non ISI

Articoli in atti di

Convegno Libri Rapporti Risultati

progettuali

Risultati di valorizzazione

applicativa Abstract Attività

editoriali

2006 0 2 2 4 2 2 0 0 1 0

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Principali collaborazioni Università di Roma La Sapienza - Dipartimento di Ingegneria Strutturale e Geotecnica; Università di Roma La Sapienza - Dipartimento di Scienze della Terra; Università di Roma La Sapienza - Dipartimento di Idraulica, Trasporti e Strade; Seconda Università di Napoli - Dipartimento di Ingegneria Civile; Università di Roma Tre - Dipartimento di Fisica; INGV Sedi Catania e Palermo; Provincia Autonoma di Trento; Università di Torino, Università di Pisa.

Risorse umane e finanziarie

Anno risorse finanziarie

totali allocate di cui risorse

da terzi costi

figurativi valore

effettivo A B C D = A + C

2006 265 32 11 276 Valori in migliaia di euro

personale equivalente tempo pieno

ricercatori totale1 3

Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività Associato e incaricato di ricerca

Dottorando e specializzando Borsista Assegnista Professore

visitatore Collaboratore professionale Altro Totale

2 0 0 0 0 0 0 2 Sviluppo di un sistema di supporto decisionale basato su una rete informativa regionale per la gestione dei rischi ambientali e delle emergenze connessi alle perdite su larga scala di bacini sterili di miniera

Commessa: Valutazione dei Rischi Posti da Fenomeni Naturali ed Antropici e Strategie di Mitigazione

Progetto: Rischi naturali ed antropici del territorio Dipartimento: Terra e Ambiente Responsabile: BORTOLUSSI AUGUSTO

Risultati conseguiti L'attività svolta ha consentito di ottenere i seguenti risultati: - coinvolgimento degli "utenti finali" (enti di controllo ambientale e di protezione civile); - caratterizzazione dei siti campione oggetto di studio; - lo sviluppo del sistema informatico di supporto decisionale basato sui modelli di flusso di esondazione e sull'analisi del rischio. Prodotti della ricerca (2006)

Principali collaborazioni Joanneum Research Institute for Digital Image Processing; Austria Geosoft Ltd.;United Kingdom ACS S.p.A. Italy Universidade de Aveiro; Dep. de Geosciencias; Portugal Instituto Nacional de Engenharia, Tecnologia e Inovação; Portugal

anno Brevetti Articoli ISI

Articoli non ISI

Articoli in atti di

Convegno Libri Rapporti Risultati

progettuali

Risultati di valorizzazione

applicativa Abstract Attività

editoriali

2006 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

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Instituto Superior Tecnico; Centro de Valorizacao de Recursos Minerais; Portugal Consejo Superior de Investigaciones Cientificas; Centro de Ciencias Medioambientales; Espana Universidad de Huelva; Dep. de Geologia; Espana Univiversidad de Se villa; Dep. de Geografia Humana; Espana Tratamientos y Proyectos Medioambientales ; Espana Universitat Politecnica de Catalunya; Dep. de Fisica Aplicada; Espana CNR, IBIMET; Italia Fondazione per la Meteorologia Applicata; Italia Univerisita' di Cagliari; Dip. di Geoingegneria e Tecnologie ambientali; Italia Aristotle University of Thessaloniki; Dep. of Mineralogy, Petrology, and Economic Geology; Greece National Technical University of Athens; Dep. of Water Resources; Greece Instituto Superior Tecnico; Centro de Estudos de Hidrossistemas; Portugal

Risorse umane e finanziarie

Anno risorse finanziarie

totali allocate di cui risorse

da terzi costi

figurativi valore

effettivo A B C D = A + C

2006 66 34 2 68 Valori in migliaia di euro

personale equivalente tempo pieno

ricercatori totale0 0

Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività Associato e incaricato di ricerca

Dottorando e specializzando Borsista Assegnista Professore

visitatore Collaboratore professionale Altro Totale

0 0 0 0 0 0 0 0 Fenomeni di instabilità gravitativa delle aree di piattaforma e di scarpata continentale italiane.

Commessa: Rischi ed eventi geologici sottomarini e costieri Progetto: Rischi naturali ed antropici del territorio Dipartimento: Terra e Ambiente Responsabile: TOMMASI PAOLO

Risultati conseguiti E' stato messo a punto un modello concettuale per l'interpretazione dei fenomeni di instabilità sottomarini della Sciara del Fuoco del 30 dicembre 2002 e delle condizioni di stabilità in periodi di normale attività del vulcano, basato sul comportamento meccanico dei materiali vulcanoclastici in condizioni di saturazione e sull'evoluzione della frana ricostruita attraverso gli elementi morfologici e la sequenza di eventi avvenuti. A tale scopo sui materiali saturi vulcanoclastici sono state eseguite diverse serie di prove di laboratorio triassiali CIU-K0, per validare i risultati delle precedenti prove di taglio anulare con misura delle pressioni interstiziali (caratterizzate da un minore controllo dello stato tensionale). Le prove sono state eseguite variando la granulometria del materiale nelle condizioni di drenaggio impedito che caratterizzano verosimilmente il deposito nelle fasi di accelerazione delle deformazioni o con carichi improvvisi o applicati molto velocemente, quali quelle verificatesi la mattina del 30 dicembre 2002. Pertanto le prove sono state condotte su materiale, ricostituito alle tensioni in sito, avente due granulometrie: a) quella degli orizzonti vulcanoclastici in condizioni naturali; b) quella delle fasce di taglio formatesi nella prima fase di deformazione (in cui è avvenuta comminuzione del materiale naturale). I percorsi tensionali e il comportamento tensio-deformativo dei materiali è stato messo in relazione con i fenomeni avvenuti. Si è così messo in evidenza che il materiale avente la

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granulometria tipica degli orizzonti vulcanoclastici non raggiunge instabilità in tali condizioni anche se manifesta un momentaneo calo di resistenza. Se invece si simula la fase iniziale di deformazioni avvenuta nei due giorni precedenti la frana, attraverso l'aggiunta al materiale di una sensibile quantità di fini, quale quella prodottasi nella comminuzione che accompagna la fase iniziale di deformazione, si assiste ad una completa liquefazione statica del materiale che giustifica il comportamento osservato la mattina del 30 dicembre, allorchè un collasso istantaneo ha prodotto una frana improvvisa con generazione di onde di maremoto. Nell'ambito del monitoraggio della parte sommersa della Sciara sono state effettuate campagne oceanografiche in cui sono stati realizzati rilievi multibeam, sismica e campionamenti del fondale. Sono stati monitorati attraverso ripetuti rilievi multibeam i cambiamenti intercorsi nel pendio sottomarino della Sciara del Fuoco a seguito delle frane del 2002-2003, mettendo in evidenza l'evoluzione del processo di riempimento della nicchia della frana del 2002 e verificando l'insorgenza di fenomeni di instabilità successivi alla frana e legati al progressivo raggiungimento di una nuova condizione di equilibrio del versante. Si è così constatato quanto veloce sia il processo di riequilibrio del deposito sottomarino, che spiega la mancanza di evidenze di instabilità nei rilievi precedenti la frana. E' stata inoltre realizzata una campagna oceanografica con l'obiettivo di studiare i fondali dell'isola di Pantelleria con l'esecuzione di rilievi ecometrici multifascio e campionamenti del fondale per una prima ricognizione dei fenomeni di instabilità che caratterizzano i fondali dell'isola. Prodotti della ricerca (2006)

Principali collaborazioni Università di Roma La Sapienza - Dipartimento di Ingegneria Strutturale e Geotecnica; Università di Roma La Sapienza - Dipartimento di Scienze della Terra; Università di Bologna - Dipartimento di Scienze della Terra e Geologico-ambientali; INGV Catania; Università di Catania - Dipartimento di Scienze Geologiche; CNR - IGG Roma

Risorse umane e finanziarie

Anno risorse finanziarie

totali allocate di cui risorse

da terzi costi

figurativi valore

effettivo A B C D = A + C

2006 109 3 6 115 Valori in migliaia di euro

personale equivalente tempo pieno

ricercatori totale1 1

Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività Associato e incaricato di ricerca

Dottorando e specializzando Borsista Assegnista Professore

visitatore Collaboratore professionale Altro Totale

2 0 0 0 0 0 0 2

anno Brevetti Articoli ISI

Articoli non ISI

Articoli in atti di

Convegno Libri Rapporti Risultati

progettuali

Risultati di valorizzazione

applicativa Abstract Attività

editoriali

2006 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0

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Geologia del Quaternario, valutazioni di pericolosità geologica, sottosuolo di aree urbane.

Commessa: Evoluzione geologica recente, pedogenesi ed erosione del suolo Progetto: Rischi naturali ed antropici del territorio Dipartimento: Terra e Ambiente Responsabile: CAVINATO GIAN PAOLO

Risultati conseguiti I risultati conseguiti durante il 2006 possono essere riassunti come di seguito: SOTTOSUOLO DI AREE URBANE E' stata progettata e realizzata una banca dati geologico-tecnica di Roma su piattaforma GIS, comprendente gran parte delle informazioni disponibili presso enti pubblici e società private, destinata alla consultazione e alla realizzazione di un modello integrato del sottosuolo della capitale. I dati codificati ed estratti dalla banca dati hanno permesso di realizzare un modello litologico-tessiturale 2D e 3D delle alluvioni pleistocenico-oloceniche del F. Tevere e dei suoi affluenti. I metodi della statistica e della geostatistica multivariata hanno contribuito alla ricostruzione spaziale dei corpi sedimentari all'interno dei depositi alluvionali. Metodologie analoghe sono state utilizzate per l'analisi e la ricostruzione di alcuni parametri fisico-meccanici delle alluvioni, come fase preliminare alla realizzazione di un modello geotecnico.). L'esperienza maturata sulle caratteristiche geologiche del sottosuolo di Roma, hanno consentito all'IGAG di essere riconosciuto come Centro di Competenza del Servizio di Protezione Civile "...per la valutazione, il monitoraggio e la mitigazione dei rischi di tipo geologico, idrogeologico e geochimico in aree urbane...", così come stabilito dal Decreto del Capo del Dipartimento della Protezione Civile n. 1922 del 15 maggio 2006. Nell'ambito delle attività definite nell'Accordo di Programma Quadro tra il DPC e il CNR, l'IGAG ha ratificato un progetto di servizio quinquennale dell'importo di 2,250 Milioni di Euro, dal titolo "Progetto URBISIT- Sviluppo di sistemi informativi geografici e di ormativi geografici e di procedure per la valutazione della pericolosità geologica in aree urbane e per la definizione di modelli finalizzati alla microzonazione sismica". GEOLOGIA DEL QUATERNARIO: Nell'ambito dello studio delle ostracofaune salmastre neogeniche, sono state completate le analisi tassonomiche dei genere Vestalenula e Loxoconchissa, con l'istituzione complessiva di 10 nuove specie. Sono in via di completamento le analisi delle ostracofaune delle successioni di lago-mare messiniane di Maccarone (Marche) e Ponte Ginori (Toscana), mentre sono state riviste le ostracofaune delle porzioni di carota delle perforazioni ODP 974B, 975B e 978A. Questi dati, assieme a quelli acquisiti nel corso del 2005 su numerose sezioni coeve della Romagna e dell'Abruzzo hanno concorso a delineare un nuovo schema biostratigrafico basato sugli ostracodi per l'intervallo Messiniano evaporitico e post-evaporitico dell'Italia centro-meridionale. Sono stati integrati gli studi sistematici, evoluzionistici e degli effetti delle variazioni climatiche globali del passato sulla struttura delle comunità a mammiferi e delle faune a vertebrati continentali (erbivori e carnivori); tali faune provengono da depositi neogenico-quaternari dell'Italia centro-meridionale (Bacino Tiberino, Tarquinia, Area Romana, Frosinone, Benevento, Bacino del Mercure e Gargano). Importanti risultati in collaborazione con l'CNR-CSIC e CNR-RAS, che hanno permesso di testare la validità di nuovi approcci metodologici. In particolare, in base ai dati raccolti ed ai risultati ottenuti, si evince come le variazioni climatiche di portata globale siano il fattore primo che regola la scomparsa/diffusione degli erbivori. Ne risulta un'alterazione profonda degli equilibri delle comunità a mammiferi (e dell'ecosistema) che determina una ristrutturazione dovuta prevalentemente a fattori di competizione/coevoluzione intraguild che porta al raggiungimento di un nuovo equilibrio. In base ai risultati ottenuti si può ragionevolmente supporre che questi cambi di struttura possono aver consentito la penetrazione di gruppi umani in Europa occidentale già intorno a 1.4 MA, quando si assiste ad una riorganizzazione delle guilds. Sono state effettuate campagne di ricognizione, di campionamento e di scavo a Pirro Nord (Apricena, Foggia) dove sono stati scoperti numerosi manufatti litici che testimoniano la più antica presenza dell'uomo in Europa. Tale scoperta è stata presentata alla stampa e al pubblico in una Conferenza dal titolo "Il sito di Pirro Nord (Fg): testimonianze della prima presenza dell'uomo in Europa 1,5 milioni di anni fa".

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E' stata inquadrata cronologicamente la successione lacustre quaternaria di Sulmona sulla base di orizzonti di tefra, probabilmente correlati a eruzioni di apparati peritirrenici. VALUTAZIONI DI PERICOLOSITA' GEOLOGICA Sono state realizzate carte geologico-strutturali (carta geologica a scala 1:10.000, carta del tetto del substrato carbonatico, carta degli spessori dei depositi quaternari) per definire un modello geologico 2D e 3D del sottosuolo del nucleo industriale di Rieti-Cittaducale ai fini della valutazione di pericolosita' geologiche. Prodotti della ricerca (2006)

Principali collaborazioni Nell'ambito delle attivita' sono continuate le collaborazioni con numerose Universita' Italiane (Roma La Sapienza, Roma Tre, Firenze, Bologna, Milano, Pisa, Potenza,Torino), straniere (ETH Zurigo, Francia, Spagna, Grecia, Marocco, Russia, University of Arizona, Usa) e con Enti di Ricerca italiani (INGV, APAT) e stranieri (CNR-CSIC e CNR-RAS).

Risorse umane e finanziarie

Anno risorse finanziarie

totali allocate di cui risorse

da terzi costi

figurativi valore

effettivo A B C D = A + C

2006 1028 38 56 1084 Valori in migliaia di euro

personale equivalente tempo pieno

ricercatori totale6 10

Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività Associato e incaricato di ricerca

Dottorando e specializzando Borsista Assegnista Professore

visitatore Collaboratore professionale Altro Totale

13 0 0 0 0 0 0 13 Recupero di metalli pesanti da acque reflue

Commessa: Meccanismi e processi di rimozione di inquinanti dalle acque Progetto: Controllo dell'inquinamento e recupero ambientale Dipartimento: Terra e Ambiente Responsabile: ABBRUZZESE CARLO

Risultati conseguiti Sono stati individuati i principali parametri elettrochimici e biologici che controllano l'efficacia e l'efficienza dei processi. Il confronto dei risultati della sperimentazione in laboratorio applicata ai due processi ha permesso di determinare che attraverso il procedimento elettrochimico realizza una elevata rimozione dello zinco (99 % Zn) unitamente a elevati rendimenti faradici, ridotti consumi energetici (circa 20 kWh/kg) ed apprezzabile purezza dei depositi (95%). Per quanto riguarda il processo biologico, sono stati individuati i ceppi più idonei di microorganismi, quali le specie batteriche Thiobacillus ferrooxidans, Thiobacillus thiooxidans e Leptospirillum

anno Brevetti Articoli ISI

Articoli non ISI

Articoli in atti di

Convegno Libri Rapporti Risultati

progettuali

Risultati di valorizzazione

applicativa Abstract Attività

editoriali

2006 0 13 3 15 2 2 0 0 3 0

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ferrooxidans, caratterizzati da essere batteri autoctoni, dall'azione ossidante verso ferro e zolfo e dalla possibilità di vita a temperatura ambiente; nonché i batteri zolfo-riducenti quali Desulfovibrio e Desulfotomaculum sp. I suddetti ceppi di microrganismi sono stati raccolti e selezionati da effluenti acidi di miniera; il processo biologico ha dimostrato un'elevata efficienza nella rimozione del cadmio (98 % Cd)con l'impiego di microorganismi del genere Desulfovibrio e Desulfotomaculum. Prodotti della ricerca (2006)

Principali collaborazioni Le collaborazioni pluriennali in corso sono sviluppate a livello nazionale ed internazionale. In particolare in ambito nazionale esse coinvolgono prevalentemente il Dipartimento di Chimica, Ingegneria Chimica e Materiali dell'Università di L'Aquila. In ambito internazionale la collaborazione scientifica é in svolgimento da un lato con il Dumansky Institute of Colloid & Water Chemistry di Kiev (Ucraina); dall'altro lato, nel quadro di Accordi bilaterali pluriennali di Cooperazione Scientifica e Tecnologica, con l'Institute of Geotechnics (Accademia Slovacca delle Scienze) di Kosice (Rep. Slovacca) e la National Academy of Natural Resources di Tirana (Albania).

Risorse umane e finanziarie

Anno risorse finanziarie

totali allocate di cui risorse

da terzi costi

figurativi valore

effettivo A B C D = A + C

2006 341 7 22 363 Valori in migliaia di euro

personale equivalente tempo pieno

ricercatori totale1 4

Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività Associato e incaricato di ricerca

Dottorando e specializzando Borsista Assegnista Professore

visitatore Collaboratore professionale Altro Totale

0 0 0 0 0 0 0 0 Sviluppo di tecnologie di "soil washing"; valutazione del "rischio amianto"

Commessa: Risanamento di siti inquinati Progetto: Controllo dell'inquinamento e recupero ambientale Dipartimento: Terra e Ambiente Responsabile: BELARDI GIROLAMO

Risultati conseguiti Sono stati ottenuti i primi risultati circa la possibilità di applicare la tecnica della flottazione per decontaminare terreni pesantemente contaminati da metalli pesanti. L'applicazione della flottazione per il "soil remediation" è una pratica recente. Le maggiori difficoltà sono relazionate principalmente alla varietà e peculiarità delle specie e in cui è presente il metallo nonché alla granulometria. La maggior parte degli studi riportati in letteratura riguardano l'uso di reattivi convenzionali, quali xantati, previa modifica della struttura chimica delle specie metallo-portanti attraverso la solfurazione. Sulla base delle analisi di caratterizzazione minero-petrografica e di speciazione sono

anno Brevetti Articoli ISI

Articoli non ISI

Articoli in atti di

Convegno Libri Rapporti Risultati

progettuali

Risultati di valorizzazione

applicativa Abstract Attività

editoriali

2006 0 0 2 2 0 2 0 0 1 0

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stati selezionati delle classi di reattivi convenzionali (classici) capaci di agire in particolare sulle specie mineralogiche portanti i metalli e dei reattivi di sintesi capaci di reagire selettivamente con tutti i cationi metallici da separare. Le molecole di sintesi sono state progettate sulla base delle proprietà coordinative dei centri metallici e funzionalizzate in modo da agire da collettore di flottazione per un'ampia gamma di metalli indipendentemente dal loro intorno chimico. Negli esperimenti di laboratorio è stato utilizzato un campione di stream sediment prelevato in prossimità di una discarica mineraria in Sardegna. Il materiale risulta contaminato principalmente da Zn (5000 ppm circa) , Pb (328 ppm circa) e Cu (170 ppm circa) ed in minor misura da Cr, Ni, Cd e Sb associati in particelle miste di Fe e Mn. Le prove di flottazione a livello di laboratorio sono state eseguite sulla granulometria inferiore ai 300 μm in cella da laboratorio Minerais & Metaux. Sono stati investigati gli effetti, sul tenore e recupero dei metalli pesanti, della struttura dei collettori (gruppo funzionale, configurazione della catena) nonché i principali parametri operativi di flottazione quali pH, dosaggio del reattivo e schiumogeno, granulometria del materiale. I risultati delle prove di laboratorio hanno sostanzialmente confermato le premesse teoriche sia per la progettazione delle molecole di sintesi che per la scelta dei collettori convenzionali. Sono state quindi sviluppate le prime ipotesi circa la modellazione dei fenomeni di adsorbimento/desorbimento dei contaminanti inorganici dalla matrice solida a seguito di azioni chimico-fisiche. Sono state individuate le molecole ed il loro campo d'impiego (pH e dosaggio) per la flottazione selettiva di particelle contenenti metalli pesanti. Nel contempo sono state sviluppate delle strategie di controllo e simulazione dei parametri di processo in impianti di soil-washing. Per ciò che concerne il rischio amianto sono state sviluppate delle metodologie di quantificazione della tremolite in matrici complesse. L'attività di ricerca ha consentito all'IGAG di diventare un partner di riferimento per istituti di ricerca collegate ad imprese private impegnate nella bonifica di siti contaminati quali l'Enitecnologie S.p.a. (ora ENI S.p.a.) ed Ecotec S.p.a.. Gli studi sulla caratterizzazione e quantificazione dell'amianto in materiali naturali ha consentito all'IGAG di diventare un istituto di riferimento sia per le imprese private impegnate nella produzione di granulati commerciali e nella gestione di materiali di risulta di opere civili (Italfer, RFI, COCIV ecc.) sia per istituzioni pubbliche preposte al controllo ambientale quali ARPA e ASL di diverse regioni italiane (Liguria, Toscana, Piemonte). Prodotti della ricerca (2006)

Principali collaborazioni E' in corso una collaborazione con il Dipartimento di chimica organica dell'università La Sapienza di Roma per lo studio e la sintesi di molecole ad azione chelante selettiva verso metalli pesanti e con il Dipartimento di Scienze della Terra dell'Università di Roma La Sapienza per lo sviluppo di tecniche, in particolare, diffrattometriche per la caratterizzazione e quantificazione di amianto in massa. Sono in corso, con diverse società che operano nel campo delle forniture di granulati per opere civili derivanti da attività di coltivazione di cave di "pietre verdi", delle attività aventi per oggetto il controllo qualità dei prodotti commerciali.

Risorse umane e finanziarie

Anno risorse finanziarie

totali allocate di cui risorse

da terzi costi

figurativi valore

effettivo A B C D = A + C

2006 1347 165 61 1409 Valori in migliaia di euro

personale equivalente tempo pieno

ricercatori totale

anno Brevetti Articoli ISI

Articoli non ISI

Articoli in atti di

Convegno Libri Rapporti Risultati

progettuali

Risultati di valorizzazione

applicativa Abstract Attività

editoriali

2006 0 2 1 2 1 5 0 0 0 0

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5 13

Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività Associato e incaricato di ricerca

Dottorando e specializzando Borsista Assegnista Professore

visitatore Collaboratore professionale Altro Totale

1 0 0 0 0 0 0 1 Trattamento dei materiali geologici; tecniche e sicurezza degli scavi; recupero dei materiali di scarto

Commessa: Metodi recupero, tecniche di scavo e valorizzazione delle risorse ambientaliProgetto: Controllo dell'inquinamento e recupero ambientale Dipartimento: Terra e Ambiente Responsabile: AGUS MICHELE

Risultati conseguiti Nel settore dell'Ingegneria e Sicurezza degli Scavi, relativamente anche all'igiene del lavoro, sono stati sviluppati studi relativi alle seguenti tematiche: a) taglio delle rocce. Studi sull'incremento dell'efficienza di taglio dei getti d'acqua ad alta pressione mediante il miglioramento della struttura del getto e quindi il processo di trasferimento dell'energia al materiale tagliato. In particolare si è posto in evidenza il vantaggio ottenibile dall'impiego di additivi, costituiti da polimeri a lunga catena, che inducono una maggiore coerenza nei getti e conseguentemente una maggiore concentrazione di energia; b) scavo delle rocce. E' stata valutata la possibilità di applicazione combinata della tecnologia waterjet allo scavo meccanizzato. Utilizzando prototipi di macchine da laboratorio sono state realizzate prove di scavo su campioni di piroclastiti, in condizioni analoghe a quelle industriali. E' stato realizzato un prototipo di macchina da laboratorio per lo studio dell'impiego della tecnologia waterjet in combinazione con le tecnologie di scavo meccanizzato; c) analisi di stabilità delle masse rocciose. E' stata condotta una ricerca per valutare gli effetti del collasso dei vuoti di coltivazione della miniera di San Giovanni su un costone roccioso a cielo aperto che incombe su un antico villaggio minerario. Sono stati realizzati modelli di calcolo per la comprensione della situazione strutturale ed effettuate misure in situ per la verifica delle ipotesi di calcolo e per il controllo del fenomeno. Studio analogo è stato condotto nella miniera di Acquaresi. Nel quadro di un contratto triennale con la ASL 1 di Carrara sono stati effettuati studi sullo stato di sollecitazione naturale e/o indotto determinato con differenti tecniche: fratturazione idraulica e sovracarotaggio. In tale ambito sono proseguiti i test di laboratorio per la calibrazione di cellette di misura della deformazione triassiale in fase di avanzato sviluppo. In corso d'anno le ricerche in questo settore hanno riguardato inoltre: determinazioni di laboratorio finalizzate alla caratterizzazione fisico – meccanica di rocce di varia provenienza; analisi su case history al fine di elaborare un documento avente per tema l'interferenza dell'attività estrattiva sulla statica di versante; analisi dei risultati di prove in vera grandezza su barriere paramassi; studi sull'applicabilità dei microtunnelling e dei tunnelling in area urbana; tecniche di calcolo per il dimensionamento di opere di sostegno in galleria; studi sugli effetti dinamici degli esplosivi su strutture sotterranee; monitoraggi di pendii antropizzati in aree minerarie; d) decontaminazione suoli. Uno studio ha riguardato l'applicazione della tecnologia dei getti d'acqua ad alta velocità alla bonifica dei siti contaminati. E' stato valutato, mediante simulazione numerica, l'effetto su un plume di contaminante organico di una barriera attiva costituita da una linea di colonne di terreno trattato con i getti d'acqua ad alta velocità; è stata quindi dimostrata la competitività economica di questa tecnologia rispetto a quelle tradizionali. Conclusione del Progetto PON "Applicazioni di zeoliti naturali per lo sviluppo di tecniche agronomiche innovative e per il miglioramento della compatibilità ambientale" con la stesura del rapporto finale. In corso d'anno è stato attivato un contratto di ricerca con la Progemisa S.p.A., sulla messa in sicurezza del sito minerario di Baccu Locci: Lo studio ha riguardato sia il trattamento di acque contenenti metalli pesanti, compreso As, provenienti da cantieri minerari abbandonati, sia il trattamento di campioni provenienti da discariche minerarie. Con la sperimentazione è stata verificata la possibilità di utilizzo di materiali di scarto provenienti da

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lavorazioni industriali quali: fanghi rossi, residuo del processo Bayer per la produzione di allumina, scarti di marmo e ceneri volanti da centrali termoelettriche alimentate a carbone per la messa in sicurezza di siti minerari contaminati da metalli pesanti. E' stato intrapreso uno studio per ottenere zeoliti sintetiche da vulcaniti e/o argille, mediante trattamento con soluzioni di NaOH a differenti concentrazioni. E' stato messo a punto, a livello di laboratorio, un processo per la produzione di solfato di potassio a partire da un grezzo a kainite e salgemma mediante metatesi diretta da langbeinite. Il lavoro è stato condotto in collaborazione con la Italkali S.p.a. in previsione di una sua applicazione a livello industriale. Nell'ambito della tematica di studio dei sali idrati complessi di potassio è stata affinata, mediante diffrazione ai raggi X di polveri con metodica avanzata, la struttura del solfato esaidrato di potassio e ferro (FeSO4K2SO46H2O). Sono proseguiti gli studi sull'impiego di metacaolini in malte idrauliche di elevata qualità. Sono stati approfonditi gli studi su alcuni tufi piroclastitici largamente utilizzati nella pratica costruttiva di numerose aree della Sardegna. Prodotti della ricerca (2006)

Principali collaborazioni Enti e Istituzioni pubbliche nazionali quali: Regione Piemonte, Regione Autonoma della Sardegna, Comune di Orani (Nuoro), Comune di Modica (RG), ASL 1 di Carrara, Progemisa S.p.A., Cinigeo (Roma), Italkali S.p.A.. Società private, per lo più nell'ambito di contratti a titolo oneroso, quali: società Rio Tinto (NU), Cooperativa Cavatori di Canalgrande (MS), Cooperativa Cavatori di Gioia – Piastrone (MS), FB cave srl (MS), Bordigoni Gina srl (MS), Società Lasa per l'Industria del Marmo (BZ), Fratelli Casavecchia srl (PU), Fratelli Caruso srl Comiso (RG), Consorzio COCIV (MI), Astaldi spa (CZ), Maffei Sarda srl. In ambito internazionale: Austrian Research Centers di Seibersdorf, Vienna, Austria; Moscow State Inst,. Steel and Alloys, Mosca; Inst. of Microbiology della National Academy of Sciences of Armenia, Yerevan, Armenia; Inst. Of Technology and Mineral Processing, Tirana, Albania, Univ. Tecnica, Kosice, Slovacchia; Inst. Fur Werkstoffkunde, Univ. Hannover, Germania; Inst. GEONICS Academy of Sciences, Ostrava, Repubblica Ceca; Dumansky Inst. National Academy of Sciences of Ukraine, Kiev, Ucraina.

Risorse umane e finanziarie

Anno risorse finanziarie

totali allocate di cui risorse

da terzi costi

figurativi valore

effettivo A B C D = A + C

2006 2477 287 149 2626 Valori in migliaia di euro

personale equivalente tempo pieno

ricercatori totale10 20

Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività Associato e incaricato di ricerca

Dottorando e specializzando Borsista Assegnista Professore

visitatore Collaboratore professionale Altro Totale

12 0 0 0 0 0 3 15

anno Brevetti Articoli ISI

Articoli non ISI

Articoli in atti di

Convegno Libri Rapporti Risultati

progettuali

Risultati di valorizzazione

applicativa Abstract Attività

editoriali

2006 0 14 7 58 4 7 0 0 3 0

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Attività RSTL Migrazione di radionuclidi naturali in formazioni argillose: analogo naturale del comportamento di elementi radioattivi mobilizzati da rifiuti radioattivi confinati

Responsabile: VOLTAGGIO MARIO Risultati conseguiti Lo studio della migrazione di radionuclidi naturali in formazioni argillose considerate quale analogo naturale del comportamento di elementi radioattivi mobilizzati da rifiuti radioattivi confinati è stato applicato ad un tufo altamente argillificato presente nella serie vulcanica affiorante nella solforata di Pomezia (Colli Albani). In tale livello è presente una piccola ma significativa anomalia locale di uranio che si conserva unicamente nel livello argillificato mentre a tetto e a letto del livello le formazioni vulcaniche sono completamente alterate e impoverite in uranio avendo subito per migliaia di anni l'azione lisciviante delle soluzioni acide per acido carbonico e acido solfidrico presenti nel gas della Solforata. Un tale ambiente potrebbe prodursi anche se in grado non così elevato, negli ambienti confinati profondi in presenza cioè di argilla di riempimento del deposito e di gas sviluppati per radiolisi. Lo studio ha permesso di verificare, attraverso la datazione della fase di formazione dell'anomalia, stabilita con i metodi dei disequilibri radioattivi attorno a circa 35 mila anni fa, che il livello in oggetto rappresenta effettivamente un analogo naturale di depositi radioattivi profondi che necessitano di diverse decine di migliaia di anni per il decadimento radioattivo. La presenza e l'abbondanza di minerali argillosi nel livello studiato e la conseguente bassa permeabilità all'ossigeno dell'aria sono evidentemente la causa della conservazione di un micro ambiente riducente all'interno del livello. Ciò impedisce l'ossidazione dell'acido solfidrico e la formazione di solfati al suo interno, dove si conserva viceversa abbondante zolfo allo stato colloidale. Prodotti della ricerca (2006)

Principali collaborazioni Sogin s.p.a. - studio dei prodotti di radiolisi di cementi per il confinamento di nateriali radioattivi Università di Napoli- Dipartimento di Scienze ambientali. Prof. Dario Tedesco

Risorse umane e finanziarie

Anno risorse finanziarie

totali allocate di cui risorse

da terzi costi

figurativi valore

effettivo A B C D = A + C

2006 124 45 2 126 Valori in migliaia di euro

personale equivalente tempo pieno

ricercatori totale0 1

Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività Associato e incaricato di ricerca

Dottorando e specializzando Borsista Assegnista Professore

visitatore Collaboratore professionale Altro Totale

0 0 0 0 0 0 0 0

anno Brevetti Articoli ISI

Articoli non ISI

Articoli in atti di

Convegno Libri Rapporti Risultati

progettuali

Risultati di valorizzazione

applicativa Abstract Attività

editoriali

2006 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

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Principali risorse strumentali utilizzate Spettrometro di massa Finnigan MAT 262 con quadrupolo Spettrometro di massa ORTEC per spettrometria alfa Spettrometro gamma Ortec Analisi di sequenze sedimentarie recenti e riconoscimento di depositi attribuibili a eventi di tipo tsunami

Responsabile: TOZZI MARIO Risultati conseguiti Prodotti della ricerca (2006)

Principali collaborazioni

Risorse umane e finanziarie

Anno risorse finanziarie

totali allocate di cui risorse

da terzi costi

figurativi valore

effettivo A B C D = A + C

2006 0 0 0 0 Valori in migliaia di euro

personale equivalente tempo pieno

ricercatori totale0 1

Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività Associato e incaricato di ricerca

Dottorando e specializzando Borsista Assegnista Professore

visitatore Collaboratore professionale Altro Totale

0 0 0 0 0 0 0 0 Principali risorse strumentali utilizzate Età e genesi di superfici relitte dell'Appennino e loro rapporti con le successioni stratigrafiche

Responsabile: MESSINA PAOLO Risultati conseguiti Nel 2006 sono proseguiti i rilievi fotogeologici e le attività di campagna relativi ai siti idonei ai campionamenti di rocce per le analisi con elementi cosmogenici. Purtroppo le esigue risorse finanziarie avute finora a disposizione non hanno permesso di avviare il programma relativo alle analisi di laboratorio (in collaborazione con l'ETH di Zurigo) che devono essere necessariamente

anno Brevetti Articoli ISI

Articoli non ISI

Articoli in atti di

Convegno Libri Rapporti Risultati

progettuali

Risultati di valorizzazione

applicativa Abstract Attività

editoriali

2006 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

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numerose e sono molto costose. Poiché questa ricerca è stata giudicata finanziabile, per il futuro si confida nelle opportune risorse in tempi ragionevolmente definiti. Le attività di campagna hanno permesso di individuare nuovi marker stratigrafici indispensabili per la definizione dell'età delle varie formazioni geologiche continentali plio-quaternarie. I principali marker sono rappresentati da livelli vulcanici caratteristici di importanti eruzioni degli apparati peritirrenici laziali o campani. Questi dati saranno in seguito utilmente confrontati con i dati delle superfici relitte opportunamente studiate e datate con il metodo degli elementi cosmogenici. Attraverso l'utilizzo di programmi GIS è stata ottenuta una restituzione bi- e tridimensionale degli elementi geologici e geomorfologici finora individuati. Prodotti della ricerca (2006)

Principali collaborazioni Come previsto la ricerca viene svolta in collaborazione con Università ed Enti di ricerca nazionali ed internazionali, ed in particolare con l'INGV, l'Università "La Sapienza" e "Roma 3" di Roma. Per quanto riguarda le determinazioni degli elementi cosmogenici è stata avviata una collaborazione con l'ETH di Zurigo mentre le analisi paleomagnetiche, se necessarie, saranno avviate con l'INGV. La collaborazione con l'ETH di Zurigo attende di passare alla fase operativa (avvio delle analisi degli elementi cosmogenici) non appena saranno disponibili le necessarie risorse economiche.

Risorse umane e finanziarie

Anno risorse finanziarie

totali allocate di cui risorse

da terzi costi

figurativi valore

effettivo A B C D = A + C

2006 105 3 3 108 Valori in migliaia di euro

personale equivalente tempo pieno

ricercatori totale1 1

Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività Associato e incaricato di ricerca

Dottorando e specializzando Borsista Assegnista Professore

visitatore Collaboratore professionale Altro Totale

0 0 0 0 0 0 0 0 Principali risorse strumentali utilizzate Computer PC e programmi GIS per l'archiviazione e la restituzione 2D e 3D degli elementi geologici e geomorfologici studiati. Analisi delle relazioni tra intensità di fratturazione e rischi sanitari associati al radon

Responsabile: SCROCCA DAVIDE Risultati conseguiti I rischi sanitari associati al radon sono ormai ben noti. Ciononostante, i flussi di radon misurati al suolo, a parità di roccia presente nel substrato, possono variare sensibilmente in funzione di diversi parametri. Tra questi assume una particolare rilevanza l'intensità di fratturazione che, causando un

anno Brevetti Articoli ISI

Articoli non ISI

Articoli in atti di

Convegno Libri Rapporti Risultati

progettuali

Risultati di valorizzazione

applicativa Abstract Attività

editoriali

2006 0 1 2 3 0 0 0 0 1 0

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incremento della porosità e della permeabilità della roccia, influenza le modalità di migrazione del radon. Per migliorare la comprensione delle relazioni tra intensità di fatturazione, flusso di radon e rischi sanitari associati sono stati sviluppati studi volti a caratterizzare i sistemi naturali di fratture (orientazione e densità) presenti nelle rocce vulcaniche affioranti nel settore orientale dei Monti Sabatini e a misurare la concentrazione di 226Ra, 232Th e 40K nelle formazioni geologiche affioranti e i flussi di radon al suolo e indoor. In particolare, sono state realizzate misure di spettrometria gamma e radonometria nel settore orientale dei Monti Sabatini (Lazio settentrionale) volte a definire una zonazione di massima dei flussi di radon e la correlazione con la natura geologica delle rocce presenti nel substrato. In collaborazione con ricercatori dell'INGV (sez. di Pisa), è stata avviata l'interpretazione di lineamenti (faglie e zone di frattura) da DEM e da foto aeree. Inoltre, è stata impostata la struttura del sistema informativo territoriale in cui saranno progressivamente inserite le diverse tipologie di dati. Tali dati potranno essere integrati con studi epidemiologici di tipo residenziale sui rischi sanitari associati al radon all'interno di un apposito sistema informativo territoriale. Prodotti della ricerca (2006)

Principali collaborazioni Dipartimento di Scienze della Terra, Università degli studi di Roma "La Sapienza". Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia

Risorse umane e finanziarie

Anno risorse finanziarie

totali allocate di cui risorse

da terzi costi

figurativi valore

effettivo A B C D = A + C

2006 80 4 2 82 Valori in migliaia di euro

personale equivalente tempo pieno

ricercatori totale0 1

Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività Associato e incaricato di ricerca

Dottorando e specializzando Borsista Assegnista Professore

visitatore Collaboratore professionale Altro Totale

0 0 0 0 0 0 0 0 Principali risorse strumentali utilizzate Elenco pubblicazioni dell’Istituto

Articoli ISI

1 Lanphere M., Champion D., Melluso L., Morra V., Perrotta A., Scarpati C., Tedesco D., Calvert A. - 40Ar/39Ar ages of the AD 79 eruption of Vesuvius, Italy - BULLETIN OF VOLCANOLOGY, Vol. 69(3), Pagg. 259-263

anno Brevetti Articoli ISI

Articoli non ISI

Articoli in atti di

Convegno Libri Rapporti Risultati

progettuali

Risultati di valorizzazione

applicativa Abstract Attività

editoriali

2006 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

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2 Voltaggio M., Masi U., Spadoni M., Zampetti G. - A methodology for assessing the maximum expected radon flux from soils in Northern Latium (Central Italy) - ENVIRONMENTAL GEOCHEMISTRY AND HEALTH, Vol. 28, Pagg. 541-551

3 Palombo M.R., Valli A.F.M., Arca M., Tuveri C. - A new bovid, Asoletragus gentryi n. gen et sp., from Monte Tuttavista (Orosei, eastern Sardinia, Italy) - RIVISTA ITALIANA DI PALEONTOLOGIA E STRATIGRAFIA, Vol. 113, Pagg. 459-471

4 Ligas P., Palomba M. - An integrated application of geological-geophysical mothodologies as a cost-efficient tool in improving the estimation of the clay deposit potential. A case study from south-central Sardinia (Italy) - ORE GEOLOGY REVIEWS, Vol. 29, Pagg. 162-175

5 Moigne A-M, Palombo M.R. - An interpretation of large mammal fauna from La Caune de l'Arago (France) in comparison to a Middle Pleistocene biochronological frame from Italy - ANTHROPOLOGIE, Vol. 110, Pagg. 788-831

6 Cara S., Carcangiu G., Massidda L., Meloni P., Sanna U., Tamanini M. - Assessment of pozzolanic potential in lime-water systems of raw and calcined kaolinic clays from Donnigazza Mine (Sardinia-Italy) - APPLIED CLAY SCIENCE, Vol. 33-1, Pagg. 66-72

7 Palombo M.R. - Biochronology of the Plio-Pleistocene terrestrial mammals of Sardinia: the state of the art - HELLENIC JOURNAL OF GEOSCIENCES, Vol. 41, Pagg. 47-66

8 Carucci A., Cappai G., Piredda M. - Biodegradability and toxicity of pharmaceuticals in biological wastewater treatment plants - JOURNAL OF ENVIRONMENTAL SCIENCE AND HEALTH PART A-TOXIC/HAZARDOUS SUBSTANCES & ENVIRONMENTAL ENGINEERING, Vol. 41-9, Pagg. 1831-1842

9 Lustrino M. - Comment on high-pressuremelting esperiments on garnet clinopyroxenite and the alkalic to tholeiitic transition in ocean-island basalts - EARTH AND PLANETARY SCIENCE LETTERS, Vol. 241, Pagg. 993-996

10 Castorina F., Masi U., Padalino G., Palomba M. - Constraints from geochemistry and Sr-Nd isotopes for the origin of albitite deposits from central Sardinia (Italy) - MINERALIUM DEPOSITA, Vol. 41, Pagg. 323-338

11 Oreste P. - Correlated probabilistic analysis of the excavation times and costs in tunnelling. - JOURNAL OF MINING SCIENCE, Vol. 42, 3, Pagg. 269-286

12 Rossetti F., Tecce F., Aldega L., Brilli M., Faccenna C. - Deformation and fluid flow during orogeny at the palaeo-Pacific active margin of Gondwana: the Early Palaeozoic Robertson Bay accretionary complex (north Victoria Land, Antarctica) - JOURNAL OF METAMORPHIC GEOLOGY, Vol. 24,1, Pagg. 33-53

13 Billi A., Tiberti M.M., Cavinato G.P., Cosentino D., Di Luzio E., Keller J.V.A., Kluth C., Orlando L., Parotto M., Praturlon A., Romanelli M., Storti F., Wardell N. - First results from the CROP- 11 deep seismic profile, central Apennines, Italy: evidence of mid-crustal folding - JOURNAL OF THE GEOLOGICAL SOCIETY OF LONDON, Vol. 163, Pagg. 583-586

14 Spadoni M. - Geochemical mapping using a geomorphologic approach beased on catchments - JOURNAL OF GEOCHEMICAL EXPLORATION, Vol. 90, Pagg. 183-196

15 Godio A., Strobbia C., DeBacco G. - Geophysical characterisation of a rockslide in an alpine region. - ENGINEERING GEOLOGY, Vol. 83, Pagg. 273-286

16 Ubaldini S., Massidda R., Vegliò F., Beolchini F. - Gold stripping by hydro-alcoholic solutions from activated carbon: experimental results and data analysis by a semi-empirical model - HYDROMETALLURGY, Vol. 81, Pagg. 40-44

17 Palomba M., Marchi M., Padalino G. - Industrial mineral occurrences associated with Cenozoic volcanic rocks of Sardinia (Italy) - ORE GEOLOGY REVIEWS, Vol. 29, Pagg. 118-145

18 Tommasi P., Pellegrini P., Boldini D., Ribacchi R. - Influence of rainfall regime on hydraulic conditions and movement rates in the overconsolidated clayey slope of the Orvieto hill (Central Italy) - CANADIAN GEOTECHNICAL JOURNAL, Vol. 1, Pagg. 70-86

19 Van der Made J., Palombo M.R. - Large deer from the Pleistocene of Sardinia - HELLENIC JOURNAL OF GEOSCIENCES, Vol. 41, Pagg. 163-176

20 Palombo M.R., Mussi M. - Large mammal guilds at the time of the first human colonisation of Europe: the case of the Italian Pleistoncene record - QUATERNARY INTERNATIONAL, Vol. 149, Pagg. 94-103

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21 Giaccio B., Sposato A., Gaeta M., Marra F., Palladino D.M., Taddeucci J., Barbieri M., Messina P., Rolfo M.F. - Mid-distal occurrences of the Albano Maar pyroclastic deposits and their relevance for reassessing the eruptive scenarios of the most recent activity at the Colli Albani Volcanic District, Central Italy. (doi:10.1016/j. quaint.2006.10.013) - QUATERNARY INTERNATIONAL, Vol. , Pagg. -

22 Lustrino M., Sharkov E. - Neogene volcanic activity of western Syria and its relationship with Arabian plate kinematic - JOURNAL OF GEODYNAMICS, Vol. 42, Pagg. 115-139

23 Djamali M., Esu D., Gliozzi E., Okhravi R., Souliè-Marsche I. - Palaeoenvironment and geological evolution of a late Quaternary lacustrine-palustrine carbonate complex: Zaranda Basin, Saveh, Central Iran - PALAEOGEOGRAPHY PALAEOCLIMATOLOGY PALAEOECOLOGY, Vol. 237, Pagg. 315-334

24 Carboni S., Palomba M., Vacca A., Carboni G. - Paleosols provide sedimentation, relative age, and climatic information about the alluvial fan of the River Tirso (Central-Western Sardinia, Italy) - QUATERNARY INTERNATIONAL, Vol. 156-7, Pagg. 79-96

25 Palombo M.R., Valli A.F.M. - Plio-Pleistocene Mammalian Faunas from France and Italian peninsula: species richness, turnover patterns, and ecological structure - HANTKENIANA, Vol. 5, Pagg. 56-60

26 Lynch R.J., Muntoni A., Ruggeri R., Winfield K.C. - Preliminary tests of an electrokinetic barrier to prevent heavy metal pollution of soils - ELECTROCHIMICA ACTA, Vol. , Pagg. -

27 Pinto D., Balic Zunic T., Bonaccorsi E., Borodaev Y.S., Garavelli A., Garbarino C., Makovicky E., Mozgova N.N., Vurro F. - Rare sulfosalts from Vulcano, Aeolian Islands, Italy. VII Cl-bearing Galenobismutite. - CANADIAN MINERALOGIST, Vol. 44, Pagg. 443-457

28 Zanetti M.C., Godio A. - Recovery of foundry sands and iron fractions from an industrial waste landfill. - RESOURCES CONSERVATION AND RECYCLING, Vol. 48, Pagg. 396-411

29 Bertocchi A.F., Ghiani M., Peretti R., Zucca A. - Red Mud and Fly Ash remediation of mine sites contaminated with As, Cd, Cu, Pb and Zn - JOURNAL OF HAZARDOUS MATERIALS, Vol. B 134, Pagg. 112-119

30 Ballirano P., Belardi G. - Rietveld refinement of the Tutton salt K2[Fe(H2O)6](SO4)2 - ACTA CRYSTALLOGRAPHICA SECTION E-STRUCTURE REPORTS ONLINE, Vol. E62, Pagg. i58-i60

31 Doglioni C., Carminati, Cuffaro M. - Simple kinematics of subduction zones - INTERNATIONAL GEOLOGY REVIEW, Vol. 48, Pagg. 479-493

32 Manconi I., Carucci A., Lens P., Rossetti S. - Simultaneous biological removal of sulfide and nitrate by autotrophic denitrification in an activated sludge system - WATER SCIENCE AND TECHNOLOGY, Vol. 53-12, Pagg. 91-99

33 Palombo M.R. - The Plio-Pleistocene Mammals from Sardinia: biochronology and faunal renewal - HANTKENIANA, Vol. 5, Pagg. 49-55

34 Sardella R.,Palombo M.R., Petronio C., Bedetti C., Pavia M. - The early Middle Pleistocene large mammal faunas of Italy: An overview - QUATERNARY INTERNATIONAL, Vol. 149, Pagg. 104-109

35 Cammarata G., Fidelibus C., Cravero M., Barla G. - The hydro-mecanically coupled response of rock fractures - ROCK MECHANICS AND ROCK ENGINEERING, Vol. , Pagg. -

36 Federici I., Cipollari P., Cosentino D., Gliozzi E. - The late Messinian Lago-mare episode in the Central Mediterranean Basin: new data from the onshore Mondragone & well (Gariglioano Plain, centrl Italy) - SEDIMENTARY GEOLOGY, Vol. 188-9, Pagg. 293-317

37 Cavinato G.P., Di Luzio E., Moscatelli M., Vallone R., Papale S., Valente A. - The new Col di Tenda tunnel between Italy and France: integrated geological investigations and geophysical prospections for preliminary studies - ENGINEERING GEOLOGY, Vol. 88, Pagg. 90-109

38 Mele G., Sandvol E., Cavinato G.P. - The new Col di Tenda tunnel between Italy and France: integrated geological investigations and geophysical prospections for preliminary studies - EARTH AND PLANETARY SCIENCE LETTERS, Vol. 249, Pagg. 425-435

39 Scoppola B., Boccaletti D., Bevis M., Carminati E., Doglioni C. - The westward drift of the lithosphere: a rotational drag? - GEOLOGICAL SOCIETY OF AMERICA BULLETIN, Vol. 118, Pagg. 199-209

40 Scrocca D. - Thrust front segmentation induced by differential slab retreat in the Apennines (Italy) - TERRA NOVA, Vol. 18, Pagg. 154-161

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41 Onnis A., Carucci A., Cappai G. - Titration biosensors for the estimation of the biochemical nitrate demand of municipal and industrial wastes - JOURNAL OF INDUSTRIAL MICROBIOLOGY & BIOTECHNOLOGY, Vol. 33-3, Pagg. 243-246

42 Dentoni V., Massacci G., Radwanek-Bak B.D. - Visual impact of quarrying in the Polish Carpathians - GEOLOGICAL QUARTERLY, Vol. 50, 3, Pagg. 383-390

43 M. Macrì, A. Maras, P.F. Moretti, M. Serracino - “Sunset quartz”: A new gem material from Brazil - GEMS & GEMOLOGY, Vol. XLII, Pagg. 277-279

Articoli non ISI

1 Strobbia C., Godio A., De Bacco G. - Interfacial waves analysis for the geotechnical characterisation of marine sediments in shallow water. - Bollettino di Geofisica Teorica e Applicata., Vol. 47, Pagg. 145-162

2 Agus M., Cara S., Lazzarini L., Mola M. - A laboratory characterization of black limestones (Neri Antichi) from Zeugitania (Tunisia) - Marmora, Vol. 2, Pagg. 71-82

3 Passariello B., Quaresima S., Santarsiero A., Barbaro M. - An ICP-MS and HPLC application - Ecological Chemistry and Engineering , Vol. 13, Pagg. 1105-1113

4 Badino V., Blengini G.A., Zavaglia K. - Analisi tecnico-economico-ambientale degli aggregati per l’industria delle costruzioni in Italia. Parte 1a – I prodotti e l’offerta di mercato - GEAM, Vol. 1-2, Pagg. 5-14

5 Badino V., Blengini G.A., Zavaglia K. - Analisi tecnico-economico-ambientale degli aggregati per l’industria delle costruzioni in Italia. Parte 2a – La stima dei fabbisogni - GEAM Geoingegneria Ambientale e Mineraria, Vol. 118, Pagg. 5-16

6 Scrocca D., Carminati E., Doglioni C., Marcantoni D. - Arretramento dello slab adriatico e tettonica compressiva attiva nell’Appennino centro-settentrionale - Rendicoonti Società Geologica Italiana, Vol. 2, Pagg. 180-181

7 Lustrino M. - Composition, perography and mineral chemistry of ODP Site 1224 Eocene ferrobasalts (Leg 200; North Pacific Ocean) - Prooceedings Ocean Drilling Program Science , Vol. 200, Pagg. 1-28

8 Vinai R., Oggeri C, Peila D., Pelizza S. - Condizionamento con schiuma dei terreni per applicazioni EPB: sperimentazione mediante un nuovo apparato di laboratorio. - Gallerie e Grandi Opere Sotterranee., Vol. 78, Pagg. 39-47

9 Oggeri C., Peila D., Valfré A. - Dimensionamento di barriere paramassi a rete - Le Strade, Vol. 1421, Pagg. 158-164

10 Ubaldini S., Abbruzzese C., Fornari P., Luptakova A., Prascakova M. - Electrowinning and bioremediation processes for toxic metals removal from Acid Mine Drainage - Acta Metallurgica Slovaca, Vol. 12, Pagg. 405-410

11 Valera R.G., Valera P. - Georesources in Bronze Age, Sardinia - Instrumentum, bulletin du Groupe de travail europèen sur l'artisanat et les productions manufacturées dans l'Antiquitè, Vol. 23, Pagg. 12-14

12 Carminati E., Doglioni C., Scrocca D. - I fragili equilibri della Pianura Padana - Le Scienze, Vol. 450, Pagg. 86-94

13 Clerici C., Wojtowicz M. - Importanza attuale delle prove di abrasione sulle pietre verdi ai fini della valutazione del rischio derivante dall’amianto in natura - Giornale degli Igienisti Industriali, Vol. 31, 3, Pagg. 189-209

14 Ciccu R., Cigagna M., Grosso B., Tronci B., Bortolussi A., Gallo C. - Indagine sull'applicabilità della tecnologia water-jet alla bonifica dei siti contaminati - GEAM Geoingegneria Ambientale e Mineraria, Vol. 116, , Pagg. 51-59

15 Bergamin L., Di Bella L., Frezza V., Devoti S., Nisi M.F., Silenzi S., Carboni M.G. - Late Quaternary palaeoenvironmental evolution at the Versilian coast (Tuscany, Italy): micropalaentological proxies - Proceedings of the Second and Third Italian Meetings on Environmental Micropaleontology - Grzybowski Foundation Special Pubblications, Vol. 11, Pagg. 1-11

16 Meloni P., Argiolas S., Ardau F., Floris D., Vernier A., Massidda L., Carcangiu G. - Le piroclastiti dell'Antica Forum Traiani (Fordongianus) - Sardegna Centrale: tecniche di estrazione, lavorazione e specificità di utilizzo nel corso dei secoli - GEAM Geoingegneria Ambientale e Mineraria, Vol. , Pagg. -

17 Bosi C., Messina P, Moro M. - Quaternary geological map of the upper Aterno valley (Central Italy) - Mapping Geology in Italy , Vol. , Pagg. -

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18 Palombo M.R., Valli A.F.M., Kostopoulos D.S., Alberdi M.T., Spassov N., Vislobokova I. - Similarity relationships between the Pliocene to Middle Pleistocene Large Mamma Faunas of Southern Europe from Spain to the Balkans and the North pontic Region - Courier Forschungsinstitut Senckenberg, Vol. 256, Pagg. 215-235

19 Fadda S., Fiori M., Matzuzzi C., Grillo S.M., Pretti S. - Spatial distribution patterns of metals in the sediments of artificial reservoirs in South Sardinia, Italy - Journal of Nepal Geological Society, Vol. , Pagg. -

20 Lazzarini L., Agus M., Cara S. - The Ancient quarries of Neri Antichi (black limestones) from Zeugitania (Tunisia) - Marmora, Vol. 2, Pagg. 59-70

21 Fadda S., Fiori M., Matzuzzi C. - Use of Global Positioning System (GPS) in post-mining lanscape reconstruction and visual impact assesment: a case study - Journal of Nepal Geological Society, Vol. , Pagg. -

22 Bosi C., Messina P, Moro M. - Use of allo-morphosequential units in the Quaternary geological map of the upper Aterno valley (Central Apennines) - Mapping Geology in Italy , Vol. , Pagg. 107-112

23 Palombo M.R., Giovinazzo C. - What do Cenograms tell us about mammalian palaeoecology? The example of Plio-Pleistocene Italian faunas - Courier Forschungsinstitut Senckenberg, Vol. 256, Pagg. 215-2

Articoli in atti di Convegno

1 Cardu M., Innaurato N, Mancini R, Oreste P, Cicala T. - Analysis and interpretation of monitoring data during tunnelling excavation using TBMs. - XV Int. Symp. on Mine Planning & Equipment Selection (MPES2006), Torino

2 Mancini R, Cardu M., Giraudi A, Lovera E. - A critical review of the site laws for blasting vibrations control. - Proceedings 15th Int, Symp. on Mine Planning and Equipment Selection (MPES2006), Torino

3 Cigna C., Francese S., Giglietta A., Lembo F. , Nobile S., Patrucco M. - A methodological approach for the characterization of dust and noise environmental pollution and workers exposure at Italian dimension stone shops. - AIHCE 2006, Chicago (Illinois)

4 Peila D., Guardini C., Pelizza S., Fuganti A., Jacopini A. - A room and pillar granite mine in the North-East of Italy. - 15th International Symposium on Mine Planning and Equipment Selection (MPES 2006), Torino

5 Falcini F., Milli S., Moscatelli M., Salusti E., Stanzone O., - A simple three layers model for the behaviour of turbidity current as a functional of the Richardson number: sedimentological implications - Geologia del Quaternario, valutazioni di pericolosità geologica, sottosuolo di aree urbane, Modena

6 Falcini F., Milli S., Moscatelli M., Salusti E., Stanzione O., - A simple three layers model for eulerian behaviour of a turbidity current as a function of the Richardson number: sedimentological implication for the interpretation of the turbidite facies - International Research Conference on , Londra

7 Cigna C., Di Gregorio A., Fava 9) C.Cigna, A.Di Gregorio, Fava I., Lovera E., Patrucco M., Savoca D., Secchi C. - A sustainable approach specially developed for the opencast extractive activities: some proposal as under evaluation in Regione Lombardia - CISAP 2 – 2 nd International Conference on Safety & Environment in Process Industry., Napoli

8 Pizzi A., Galadini F., Di Vincenzo M., Esestime P., Falcucci E., Giaccio B., Gori S., Messina P., Sposato A. - Active faults in the Majella area (Abruzzi Apennines, Central Italy). Abstract in Special Session On Seismotectonics And Seismic Hazard Of The Adria Region - ADRIA-2006 1st International Congress Special Session On Seismotectonics And Seismic Hazard Of The Adria Region, Urbino

9 Cigna C., Francese S., Nobile S., Patrucco M. - An analytical approach to the lateral open hood based dust exhaust systems design and efficiency evaluation. - VENT 2006 , Chicago (ILL)

10 Cravero M., Piana F., Ponti S., Tallone S., Balestro G., Morelli M - Analysis of fracture patterns constrained by suitable geological model - 41th U.S. Rock Mech. Symp. GoldenRock2006 - (ARMA/U.S.), Golden (CO, USA)

11 Cardu M., Oreste P, Guidarelli D. - Analysis of the performances of the EPB excavation system in urban areas. - XV Int. Symp. on Mine Planning and Equipment Selection (MPES2006), Torino

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12 Manca M.G., Palomba M. - Application of the Geographic Information System techniques in the field of mineral resources: the case study of albite mineral deposit from central Sardinia (Italy) - 5th Europ. Congrs. on Regional Geoscientific Cartography and Infornation Systems, Barcellona

13 Beolchini F., Ubaldini S., Massidda R., Vegliò F., De Michelis I., Lancia A. - Biotechnological treatment of a refractory ore: effect on gold leaching processes - 23rd International Mineral Processing Congress, Istanbul, Turkey

14 Argiolas S., Carcangiu G., Floris D., Massidda L., Meloni P., Vernier A. - Caratteristiche fisico-meccaniche e durabilità di alcune piroclasti sarde - 8° Convegno IAMAT -Associazione Italiana di Metallurgia, Palermo

15 Scrocca D., Doglioni C., Recanati R., Chiarabba C., Guerrini M., Ferrante V., Anastasio M. - Caratterizzazione delle principali strutture sismogenetiche nell’offshore della Sicilia settentrionale - 25° Convegno Gruppo Nazionale di Geofisica della Terra Solida, Roma

16 Cravero M., Iabichino G. - Caratterizzazione geomeccanica e misura dello stato di sforzo in un cantiere sotterraneo parietale per l’estrazione del marmo nelle Alpi Apuane. - Atti Convegno “Le Cave in Sotterraneo”, DITAG - Politecnico di Torino (Ed. GEAM), Torino

17 Monticelli F., Oggeri C., Oreste P.P., Pelizza S., Peila D. - Cemented backfilling in the Fontane underground talc mine. - International Symposium on Mine Planning and Equipment Selection (MPES2006), Torino

18 Cosentino D., Gliozzi E., Grossi F., Lo Mastro S., Florindo F., Bertini A., Cipollari P., - Ciclicità e variazioni paleoambientali nel Mediterraneo centrale durante l'evento post-evaporitico del Messiniano: analisi integrata della sezione di Fonte dei Pulcini (Taranta Peligna, M.gna della Maiella) - Geologia del Quaternario, valutazioni di pericolosità geologica, sottosuolo di aree urbane, Chieti

19 Fadda S., Fiori M., Grillo S.M. - Coexistence of porphyry and epithermal environmental within volcanic complexes in Sardinia, Italy - IGCP - International Geological Correlation Program. Project 486, Izmir, Turkey

20 Iabichino G., Gullì D., Cravero M., Bianchini S. - Comparison between 2D overcoring and hydraulic fracturing stress measurements in the Apuane Alps. - Int. Symp. on In-Situ Rock Stress Measurement, Interpretation and Application, Norwegian University of Science and Technology (NTNU), , Trondheim

21 Del Greco O, Oggeri C. - Control and stability features for mineral industrial waste landfill in Italy. - Proc. 15th. Symp. on Ind. Min. Plan. Equip. selection (MPES2006), Torino

22 Cazzola C., Clerici C., Zanetti G., Lombardo M., Marvaso M., Rostagnotto A., Clerici J. - Controllo del articolato aerodisperso in ambienti indoor dell’A.S.L.1 (Torino) in relazione alla presenza di coibentazioni in lana minerale. - 12° Convegno di Igiene Industriale “Le Giornate di Corsara”,

23 Andreozzi G.B., Ballirano P., Belardi G. - Crystal chemical and structural characterization of fibrous tremolite from Val di Susa (Italy) - XXXV Congresso AIC, Ferrara

24 Saroli M., Moro M., Salvi S., Tolomei C., Attori S., Gori S., Falcucci E., Stramondo S., Doumaz F., Messina P., Galadini F. - Deformazione tettonica e/o gravità: casi di studio in Appennino centro-meridionale - 25 Congresso Nazionale Gruppo Nazionale di Geofisica della Terra Solida, Roma

25 Mancini R., Garbarino E., Michelotti E. - Demolition and rubble recycling as new operation fields for mining technologies and machinery. - International Symposium on Mine Planning and Equipment Selection,

26 Gullì D., Iabichino G., Cravero M. - Design and calibration of a new triaxial strain cell for rock stress measurement. - Int. Symp. on In-Situ Rock Stress Measurement, Interpretation and Application, Norwegian University of Science and Technology (NTNU)., Trondheim

27 Mancini R., Cardu M., Lovera E., Michelotti E. - Diamond Wire Saws for Different Applications: Requirements and Performances. - Proceedings of International Symposium on Industrial Minerals and Building Stones., Istambul

28 Carucci A., Cappai G., De Gioannis G., Muntoni A. - Effect of the duration of MSW mechanical biological pre-treatment on leachate characteristic - VIII Simposio Italo-Brasileiro de Engenharia Sanitaria e Ambiental, Fortaleza (CE)

29 De Gioannis G., Muntoni A., Raga R. - Effects of separate collection efficiency on the costs of msw management system - A case study - Biomass and Waste to Energy Symposium, Venezia

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30 Pizzi A., Falcucci E., Gori S., Galadini F., Messina P., Di Vincemmo M., Esestime P., Giaccio B., Sposato A. - Faglie attive nell’area del massiccio della Maiella (Appennino abruzzese, Italia centrale) - 25 Congresso Nazionale Gruppo Nazionale di Geofisica della Terra Solida, Roma

31 Castorina F., Voltaggio M., Masi U - Fattibilità delle sistematiche isotopi del Fe e del Cu e preliminari applicazioni allo studio dei suoli - Workshop progetto Geobasi, Roma

32 Del Greco O, Oggeri C. - Finalità e tecniche di monitoraggio geotecnico nelle cave in sotterraneo di pietre ornamentali. - “Le cave in sotterraneo” - Politecnico di Torino (Ed. GEAM), Torino

33 Cravero M., Gullì D., Iabichino G., Gardenato M. - Geomechanical measurements and monitoring of quarry exploitations in the Alpi Apuane basin. - Proc. 15th Int. Symp. on Mine Planning and Equipment Selection (MPES2006)., Torino

34 Bigi S., Casero P., Corrado S., Milli S., Moscatelli M., Stanzione O. - Geometric framework and thermal history of the Laga basin: constraints for integrated basin analysis - European Geosciences Union 2006, Vienna, Austria

35 Ubaldini S., Abbruzzese C., Luptakova A., Prascakova M., Kusnierova M., Slesarova A. - Heavy metals removal from Acid Mine Drainage by innovative technologies - 10th Conference on Environment and Mineral Processing, Ostrava, Czech Republic

36 De Gioannis G., Muntoni A., Pisanu A. - Hydrogen production from municipal and agricultural wastes - Biomass and Waste to Energy Symposium, Venezia

37 Argiolas S., Carcangiu G., Floris D., Massidda L., Meloni P., Vernier A. - Idoneità funzionale di alcune piroclastiti sarde nella realizzazione di pavimentazioni - 22 Convegno Internazionale Scienza e Beni Culturali, Bressanone

38 Romeo C.R., Badino V., Blengini G.A., Sandrone R. - Il problema della conservazione dell’arenaria nei monumenti: il caso della facciata della chiesa di San Lorenzo in Saliceto (CN) in pietra di langa. - Proc. Conf. "Le risorse lapidee dall’antichità ad oggi in area mediterranea., Canosa di Puglia (Bari)

39 Bortolussi A., Ciccu B., Grosso B. - Improvement of abrasive jet efficiency in cutting operations - Proc. of 18th International Conference on Water Jetting "Transferring Technology" , Gdansk, Poland

40 Bortolussi A., Ciccu R., Dentoni V., Massacci G., Mulas I., Usala S. - Influence of pressure and nozzle diameter on plain water jet noise emission - Proc. of the 15th International Symposium on Mine Planning and Equipment Selection, Torino

41 Folle D., Mancini M., Moscatelli M., Patera A., Raspa G., Stigliano F., Vallone R., Cavinato G.P., Cavarretta G., Milli S., Garbin F., Storoni Ridolfi S. - Integrated geological and geotechnical modelling of Rome - International Association for Mathematical Geology XIth International Congress, Liegi

42 Desalvo F., Lanzino F., Giambra M.A., Belardi G. - Italkali process for the production of fertilizer K2SO4 from a kainite-halite run-of-mine - XXIII International Mineral Processing Congress, Istambul, Turchia

43 Pelizza S., Peila D., Guardini C., Fuganti A., Jacopini A. - La coltivazione in sotterraneo di granito, in località Canal San Bovo (TN). - , Torino

44 Bergamini M., Chiaia B., Lovera E., Manzone G., Patrucco M. - Land reclamation at an opencast Italian asbestos mine: some problems recently faced - Mine Planning and Equipment Selection (MPES 2006), Torino

45 Gliozzi E., Grossi F., Cosentino D. - Late Messinian biozonation using ostracods: a proposal - 2° Colloquium on the Messinian Salinity Crises revisited, Parma

46 Doglioni C., Carminati E., Cuffaro M. - Lithosphere-asthenosphere decoupling - General Assembly of the European Geosciences Union, Wien

47 Camisassi A., Cigna C., Nava S., Patrucco M., Savoca D. - Load and hauling machinery: an evaluation of the hazard involved as a basis for an effective risk evaluation. - Mine Planning and Equipment Selection (MPES 2006), Torino

48 Ubaldini S., Fornari P., Beolchini F., Pennesi C., Totti C., Vegliò F. - Metal remediation of acid mine drainage by electrowinning and biosorption processes - 2nd International Conference on Advances in Mineral Resources Management and Environmental Geotechnology, Athens, Greece

49 Mancini R., Lovera E., Michelotti E. - Mine equipment and methods finding applications in civil engineering works. - 15th International Symposium on Mine Planning and Equipment Selection (MPES 2006), Torino

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50 Grosso B., Manca P.P., Sarritzu R. - Mine voids and rock slope instability at San Giovanni mine (SW of Sardinia, Italy) - Proc. of the 15th International Symposium on Mine Planning and Equipment Selection, Torino

51 Carcangiu G., Farci A., Massidda L., Meloni P. - Mix design e durabilità di una diga in calcestruzzo dei primi del '900 - 8° Convegno AIMAT - associazione Italiana di Metallurgia, Palermo

52 Cravero M., Iabichino G. - Monitoraggi e Analisi Geomeccaniche in attività estrattive a cielo aperto per la mitigazione della potenziale instabilità e la sua interferenza con l’ambiente. - MIR2006 - Instabilità di Versante, XI Ciclo di Conferenze di Ingegneria e Meccanica delle Rocce, DIPLAB Geomeccanica - DISTRG, Politecnico di Torino, Torino

53 Spriano S., Matekovits I., Faga M. G., Michelotti E., Mancini R. - New metal matrixes for cobalt-free diamond tools. - 15th International Symposium on Mine Planning and Equipment Selection (MPES 2006), Torino

54 Baralis L., Cigna C., Patrucco M., Savoca D. - Occupational exposure to vibrations: some considerations with reference to the recently issued regulations. - Mine Planning and Equipment Selection (MPES 2006), Torino

55 Ligios S., Gliozzi E., Krstic N., - Occurence of Vestalrnula (Darwinuloidea, Ostracoda) in the Neogene of Italy and Serbia - Geologia del Quaternario, valutazioni di pericolosità geologica, sottosuolo di aree urbane, Trieste

56 Agus M., Ghiani M., Serci A., Peretti R., Zucca A. - Perlite-obsidian separation using electric mothods - Proceedings of the XXIII International Mineral Processing Congress, Instabul, Turchia

57 Cosentino D., Pasquali V., Cipollari P., Ghiozzi E., Castorina F., Artoni A., - Pre-, syn- and post-evaporitic Messinian deposits in the central Apenine orogenic system: stratigraphy, paleogeography and tectono-sedimentary significance - 2° Colloquium on the Messinian Salinity Crises revisited, Parma

58 Mancini R., Cardu M., Michelotti E. - Predictability and Prediction of Ground Vibrations in Demolition Blasting. - EFEE Second World Conference on Explosives and Blasting Technique., Amsterdam

59 Mancinelli G., Rossi L., Sabetta L., Brilli M., Mola M., Volpi G., Marri N., Costantini M.L. - Relazione studio isotopico delle reti trofiche acquatiche a base detrito nei bacini lacustri di Bracciano e Vico (Italia Centrale): un'analisi preliminare - Lagune laghi e invasi artificiali italiani, Roma

60 Mandrone S., Rossi D., Costantini M.L., Rossi E., Allegroni A., Brilli M., Rossi L. - Relazione tra eterogeneità e fragilità circumlacuale dei laghi di Bracciano e Vico - Lagune laghi e invasi artificiali italiani, Roma

61 Fubelli G., Cipollari P., Cosentino D., Faranda C., Gliozzi E., Ligios S., Pasquali V., Smedile A. - Ricostruzione paleoambientale ed evoluzione stratigrafico-sequenziale della fascia costiera pliocenica compresa tra le foci del Paleo-Farfa e del Paleo-Corese (Sabina, Italia centrale) - Geologia del Quaternario, valutazione di pericolosità geologia, sottosuolo di aree urbane, Modena

62 Cravero M., Gullì D., Iabichino G., Valentino D. - Rock Stress Measurements in Alpi Apuane quarry sites by means of hydraulic fracturing (HF). - Int. Symp. on In-Situ Rock Stress Measurement, Interpretation and Application. - Norwegian University of Science and Technology (NTNU), Trondheim

63 Belardi G., Desalvo F. - Simulation of the Realmonte (Sicily) mine comminution plant through a scaled-up process from laboratory tests - XXIII International Mineral Processing Congress, Istambul, Turchia

64 Rolfo M.F., Giaccio B., Sposato A. - Siti del Paleolitico medio nell'area dei Colli Albani e loro contesto morfologico e pedo-tefrostratigrafico - 40 Riunione Scientifica dell'Istituto Italiano di Preistoria e Protostoria: Strategie di Insediamento fra Lazio e Campania in età Preistorica e Protostorica - 3 dic. 2005, Roma, Napoli, Pompei

65 Scrocca D., Carminati E., Doglioni C., Marcantoni D., - Slab retreat and active shortening along the central-northern Apennines - General Assembly of the European Geosciences Union, Wien

66 Peila D., Oggeri C. - Sperimentazioni in sito su una struttura “a ombrello” per la stabilizzazione del manto nevoso. - "L’ingegneria e la neve" - Politecnico di Torino (Ed. GEAM), Torino

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67 Mancini R., Michelotti E., Spriano S., Matekovits I. - Studies on the abatement of metal pollution of fine waste from stone sawing by diamond wire. - 15th International Symposium on Mine Planning and Equipment Selection (MPES 2006), Torino

68 Stanzione O., Milli S., Moscatelli M., Falcini F., - Tectonic and climate control on turbidite sedimentation: the Messinian deposits of the Laga formation (Central Italy) - Geologia del Quaternario, valutazioni di pericolosità geologica, sottosuolo dei aree urbane, Modena

69 Stanzone O., Milli S., Moscatelli M., Falcini F., - Tectonic and paleotopography control on turbidite sedimentation in confined basin: the lower Messinian wedge top sedimentation of the Laga formation (central Italy) - International Research Conference on , Londra

70 Pelizza S., Oggeri C., Oreste P. Peila D. - The Candoglia quarry: the stability of the large room and the enlargement of the recoverable marble rock body. - 15th International Symposium on Mine Planning and Equipment Selection (MPES 2006), Torino

71 Gliozzi E., Medici M.R. - The Tiberino Lake (Umbria, central Italy), an example of Middle/Late Pliocene ostracod population in a fossil - Geologia del Quaternario, valutazioni di pericolosità geologica, sottosuolo di aree urbane, Trieste

72 Badino V., Blengini G.A., Zavaglia K. - The contribution of the extractive activity to the life cycle impacts of buildings - Proc. Mine Planning and Equipment Selection (MPES 2006), Torino

73 Grosso B., Manca P.P., Sarritzu R. - The control of instability induced to the ground surface by the collapse of underground mining structures - Proc. of the 15th International Symposium on Mine Planning and Equipment Selection, Torino

74 Giaccio B., Sposato A., Gaeta M., Hajdas I., karner D.B., Marra F., Palladino D.M., Taddeucci J., Renne P.R. - The late Pleistocene explosive activity of the Albano Maar, Alban Hills Volcanic District, Central Italy - new data for a reappraisal of the eruptive dynamics and history - COV4 Meeting Schedule Monday, 23 January, 2006, Quito, Ecuador

75 Congiu A., Garbarino C., Peretti R., Zucca A. - Ultramafic Inclusion in the Pozzomaggiore Area: Chimical-mineralogical Chraracterization and Mineral Processing - Proceedings of the Xth Conference on Environmental and Mineral Processing, Ostrava, Czech Republic

76 Carucci A., Marconi I., Manigas L. - Use of Membrane Bioreactors for the bioremediation of chlorinated compounds polluted groundwater - Proc. of the 7th Int. Symposium on Waste Management Problems in Agro-Industries, Amstredam

77 Carcangiu G., Farci A., Floris D., Massidda L., Meloni P. - Uthina Colonia Julia (Tunisia): il singolare degrado di un basalto romano dal momento del suo diseppellimento - Convegno di studi di Bressanone, Padova

78 Carucci A., Caredda P., Manigas L., Manconi I., - Utilizzo di bioreattori a membrana per il risanamento di acque di falda contaminate da composti clorurati - Seminari di "Ecomondo 2006",

79 Ubaldini S., Fornari P., Abbruzzese C., Vegliò F. - Valorisation of residue organic substances by electrochemical applications - 17th International Congress of Chemical and Process Engineering (CHISA 2006), Prague, Czech Republic

80 Fadda S., Fiori M., Matzuzzi C., Pretti S., Valera P. - Volcanic-Sedimentary metal deposition in paleomargin environmental: the - IAGOD - XII th Quadriennal International Association on the Genesis of Ore Deposits , Mosca

81 Fadda S., Fiori M., Matzuzzi C. - Water resources in post-mining landscape 3-dimensional reconstruction: a project of an open-pit recovery - Proceedings of the 15th IASTED International Conference , Honolulu, Hawaii, USA

82 Cigna C., Francese S., Lembo F., Nobile S., Patrucco M. - Workers’ health and safety conditions in the stone sector: a research program on noise and airborne dust technical evaluation and control. - Mine Planning and Equipment Selection (MPES 2006), Torino

83 Ciccu R., Grosso B., Loddo C., Bortolussi A. - enhancement of tool performance in mechanical excavation with waterjet assistance - Proc. of the 15th International Symposium on Mine Planning and Equipment Selection, Torino

84 Ciccu R., - the potential of stone branch in Egypt - Proc. of 15th International Symposium on Mine Planning and Equipment Selection, Torino

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Libri

1 Tommasi P., Boldini D., Graziani A., Rotonda T. - Analisi della stabilità di fianchi di edifici vulcanici attivi: i casi di Stromboli e Vulcano - Instabilità di Versante: Interazione con le infrastrutture, i centri abitati e l'ambiente, Patron, Bologna

2 Cara S. - Analisi mineralogica e petrografica - Archeologia urbana a Cagliari: Scavi in Vico III Lanusei (1966-1997), Scuola Sarda Editrice, Cagliari

3 Tommasi P., Rotonda T., Ribacchi R. - Caratterizzazione geotecnica della pozzolana di Orvieto - Scritti in onore di Arturo Pellegrino, Hevelius, Benevento

4 Lembo F., Mammoliti G., Patrucco M., Debernardi M.L., Marmo L., Nobile S., Tommasini R. - Esplosioni da polveri nei processi di finitura di manufatti in alluminio e leghe nella realtà produttiva ASL 14 VCO: metodi di progettazione e gestione degli impianti ai fini della conservazione e del miglioramento della sicurezza nel tempo. - a cura di: Regione Piemonte - Assessorato Sanità, Asl 14 Dip. Prevenzione Spresal - Politecnico di Torino DITAG, ed. Presgrafica, Ornavasso (VB), , Ornavasso (VB)

5 Cardu M., Cigna C., Giglietta A., Lembo F., Lovera E., Marini P., Nobile S., Patrucco M. - Evoluzione tecnologica ed aspetti di sicurezza del lavoro nelle attività di lavorazione delle pietre ornamentali: analisi preliminare nelle realtà produttiva del Verbano Cusio Ossola. - a cura di: Regione Piemonte Assessorato Sanità, Asl 14 Dip. Prevenzione Spresal - Politecnico di Torino DITAG,, ed. Presgrafica, Ornavasso (VB), Ornavasso (VB)

6 Carucci A., Milia S. - Fanghi aerobici granulari per il trattamento biologico delle acque reflue - Processi e tecnoligie innovative per la depurazione delle acque reflue, Edizioni CSISA, Catania

7 Tassi F., Vaselli O., Moratti G., Piccardi L., Minissale A., Poreda R., Delgado Huertas A., Bendkik A., Chenakeb M.,Tedesco D. - Fluid geochemistry versus tectonic setting: the case study of Morocco - Tectonics of the Western Mediterranean and North Africa, The Royal Geological Society , London

8 Agus M., Bortolussi A., Garbarino C., Lazzarini L., Turi B. - I marmi bianchi di Uthina: indagine archeometrica sui reperti provenienti dal settore di scavo italo-tunisino - Scavi archeologici ad Uthina. 2. I materiali, Askòs, Cagliari

9 Cara S., Carcangiu G., Sangiorgi S., Tamanini M. - La ceramica grezza di Uthina: analisi archeologica e archeometrica di una campionatura della US 1064 - Scavi archeologici ad Uthina. 2. I materiali, Askòs, Cagliari

10 Cara S., Carcangiu G., Floris D., Massidda L., Meloni P., Tamanini M. - Le malte delle principali strutture idrauliche della città di Uthina - Scavi archeologici ad Uthina. 2. I materiali, Askòs, Cagliari

11 Fais S. - Metodi geofisici nell'esplorazione del sottosuolo - Seatzu S., Capriata R., Tobbia D., Paolo Sorba, La Maddalena

12 Albonico C, Gaschino C., Clerici C., Marini P., Cazzola C., Zanetti G., Castello P., Agnesod G., Operti C., Zappa C. Roscio F. - Ricerca della presenza di amianto e valutazione della radioattività nelle discariche del giacimento minerario di Cogne (Valle d’Aosta). - Volume edito da ARPA – Valle d’Aosta., ARPA – Valle d’Aosta, Aosta

13 Scarascia Mugnozza G., Bianchi Fasani G., Esposito C., Martino S., Saroli M., Di Luzio E., Evans S.G. - Rock avalanche and mountain slope deformation in a convex dip-slope: the case of the MAiella Massif, Central Italy - Landslides from Massive Rock Slope Failure, NATO Sciente Series, Springer Verlag,

14 Fedele F.G., Giaccio B., Isaia R., Orsi G., Carrol M., Scaillet B. - The Campanian Ignimbrite factor: towards a reappraisal of the Middle to Upper Palaeolithic - Natural Dissasters and Cultural Change (One World Archaeology 45), UCL Press, London, UK

15 Giaccio B., Hajdas I., Peresani M., Fedele F.G., Isaia R. - The Campanian Ignimbrite tephra and its relevance for the timing of the Middle to Upper Paleolithic shift - When Neanderthals and Modern Humans Met, Tubingen Publication in Prehystory, Tubingen

16 Attanasio D., Brilli M., Ogle N. - The Isotopic Signature of Ancient Marbles - , L’Erma di Bretschneider, Roma

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Rapporti

1 Iabichino G. Cravero M. - Caratterizzazione geomeccanica di materiali rocciosi provenienti dalla cava di inerti Bertolucci e Fiore (ex Maddaleni) località al Faro o Scaletta , frazione di Sesto a Moriano (Lucca), eseguita da IGAG-CNR sede Torino in relazione a proc. Penale 7266/0.

2 Belardi G., Passeri L. - Caratterizzazione minero-petrografica e determinazione indici di rilascio di pietre verdi provenienti dal comune di Sauze D'oulx (TO)

3 Iabichino G., M. Cravero - Determinazioni dello stato di sollecitazione piano e tridimensionale mediante la tecnica del sovracarotaggio presso i cantieri di coltivazione della cava Piastriccion B- N.5 (Carrara, MS).

4 Belardi G., Passeri L. - Dimensionamento di mulini pilota per la macinazione del salgemma ottenuto come sottoprodotto dopo la reazione di conversione kainite-langbeinite (processo Italkali S.p.a.) in trommel sperimentale

5 Messina P., Galadini F., Saroli M. - Indagini per la caratterizzazione dell’evoluzione neotettonica in prospettiva di valutazione della pericolosità sismica

6 Cravero M., Iabichino G., Tommasi P. - Metodologie per la valutazione degli aspetti geotecnici delle opere di ingegneria e delle attività estrattive a cielo aperto nella stabilità di versanti naturali e scavi artificiali

7 Iabichino G. - Relazione conclusiva di consulenza tecnico scientifica disposta dalla provincia di Lucca e finalizzata ad individuare le cause delle frane avvenute in Sesto di Moriano (LU) presso i cantieri di coltivazione della cava di inerti di calcestruzzo denominata

8 Belardi G. - Relazione geo-petrografica e mineralogica dei litotipi presenti nella cava 9 Belardi G. - Relazione sulle analisi minero-petrografiche e prove mineralurgiche eseguite su un

campione di sabbia silicea fornito dalla società Olivotto Industries S.p.a.. 10 Belardi G. - Relazione sulle prove mineralurgiche eseguite su catalizzatori esausti contenenti

molibdeno 11 Ubaldini S. - Remediation ways for copper waste dams of mineral processing plants in Albania and

recommendations to reduce present pollution, conform European Union Standards 12 Accordi G., Belardi G., Spaziani E., Moscatelli M., Spadoni M., Vallone R., Voltaggio M., Albano M. -

Studio geologico strutturale, mineralogico e mineralogico delle formazioni attraversate dalla galleria Musinè-Gravio ai fini della valutazione e della riduzione del rischio amianto e da metalli pesanti nelle operazioni di scavo della galleria [...]

13 Iabichino G., Cravero M. - Studio: “Prova di resistenza alla compressione triassiale; prova di resistenza consolidata drenata triassiale a più livelli con alta pressione di confinamento”.

14 Ubaldini S. - Study of relations of mineralization, acidity and autochtonous bacteria occurrence in acid mine drainage

15 Cavinato G.P., Accordi G., Mancini M., Moscatelli M., Patera A., Stigliano F., Vallone R., Albano M., - Sviluppo della qualità ambientale del Nucleo industriale Rieti-Cittaducale. Convenzione tra CNR-IGAG e ARPALazio

16 Abbruzzese C., Ubaldini S. - Trattamento dei residui solfurati di rame di Gjegjan per la riduzione dell’inquinamento del Lago Fierza

17 Belardi G., Passeri L. - Trattamento mineralurgico di sabbie per l'industria del vetro Principali risorse strumentali dell’Istituto

Le moderne ricerche sull'evoluzione ambientale e sulle risorse naturali richiedono l'impiego di grandi apparecchiature analitiche e di impianti per sperimentazioni di processi tradizionalmente installati e gestiti dal CNR, anche nell'ambito delle Universita' ove gli ex-Centri di Studio hanno determinato considerevoli crescite del patrimonio strumentale. La dotazione di laboratori e apparecchiature della Sede e delle Sezioni dell'IGAG è tra le più rilevanti a livello nazionale nel settore di competenza. Sin dalla loro entrata in funzione, i laboratori analitici e gli impianti di trattamento sono stati largamente messi a disposizione della comunità scientifica nazionale e internazionale sotto forma di collaborazioni scientifiche e di convenzioni di ricerca, nonchè di attività di servizio a titolo gratuito o oneroso. Le risorse strumentali dell'IGAG, consultabili singolarmente alla voce "Strumentazione", sono

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distribuite nei seguenti laboratori: LABORATORIO ISOTOPI STABILI LABORATORIO DI CRONOLOGIA U-Th e di RADIOCHIMICA LABORATORIO DI CRONOLOGIA RADIOCARBONIO (C-14) LABORATORIO ISOTOPI RADIOGENICI LABORATORI di ANALISI CHIMICHE STRUMENTALI LABORATORI DI FLUORESCENZA RX e di DIFFRATTOMETRIA RX SU POLVERI LABORATORI di MICROANALISI ELETTRONICA WDS-EDS e di MICROSCOPIA ELETTRONICA A SCANSIONE CON EDS LABORATORIO di ANALISI TERMICA GRAVIMETRIA E MICROGRAVIMETRIA LABORATORIO GIS LABORATORIO DI INTERPRETAZIONE SISMICA E MODELLAZIONE GEOLOGICA 3D LABORATORIO DI IDROMETALLURGIA LABORATORIO DI MINERALURGIA LABORATORIO AMIANTO LABORATORI DI CARATTERIZZAZIONE GEOMECCANICA-GEOTECNICA DELLE ROCCE LABORATORIO DI MODELLAZIONE NUMERICA E CALCOLO AUTOMATICO LABORATORIO QUALIFICAZIONE MATERIALI LITOIDI LABORATORIO DI SICUREZZA ED IGIENE DEL LAVORO SERVIZIO CONSULTAZIONE RILIEVI AEROFOTOGRAMMETRICI Considerazioni generali ed elementi di autovalutazione

Considerazioni generali L'Istituto di Geologia Ambientale e Geoingegneria (IGAG) è nato dalla fusione di cinque Istituti e Centri di Studio già aventi sede a Roma, Cagliari e Torino. La sede centrale è in Via Bolognola, 7 (Via Salaria Km 11,600) - 00138 Roma. L'Istituto si avvale di circa 150 persone tra ricercatori CNR ed universitari, tecnici e personale amministrativo. Le tematiche istituzionali sono: Studi di base e applicativi riguardanti la storia geologica più recente del pianeta. Reperimento e sfruttamento delle risorse minerarie e dei materiali geologici, nonchè studi di base per la geologia degli idrocarburi. Mitigazione dei rischi indotti dall'attività antropica (industriale e non) e dei rischi naturali, relativi agli effetti di terremoti, vulcani e frane. Modelli evolutivi geologici, tettonici e geomorfologici in aree continentali, costiere e marine. Tecnologie di scavo e di stabilizzazione, connessi problemi di sicurezza del lavoro, caratterizzazione fisico meccanica di rocce, indagini e monitoraggi per la stabilità. I cambiamenti dell'ambiente a scala globale e lo sviluppo sostenibile sono da oltre un decennio al centro dell'interesse del mondo scientifico internazionale. Il contributo delle scienze della Terra è insostituibile in quanto fornisce, attraverso una retrospettiva temporale, una lettura del territorio interpretandolo come il prodotto di un insieme di processi geodinamici, morfogenetici, sedimentari e paleobiologici, attivi da decine o centinaia di migliaia di anni, durante i quali numerosi cicli climatici hanno esercitato il loro influsso in maniera determinante. L'ambiente attuale, con tutti i suoi elementi e fattori, va dunque visto come una "istantanea" risultante da un'evoluzione complessa sulla quale gli eventi del Quaternario e anche gli interventi di natura antropica hanno lasciato un'impronta dominante. Le notevoli implicazioni sono riscontrabili in numerosi campi, basti citare la costituzione prevalentemente quaternaria del sottosuolo delle maggiori città e l'importanza della sua conoscenza nelle scelte strategiche proprie della dialettica urbanistica. Dall'identificazione e dall'interpretazione delle tracce dell'evoluzione ambientale conservate nella parte più superficiale della crosta terrestre possono quindi essere raccolti gli elementi indispensabili

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per: formulare valutazioni a carattere paleoclimatico e paleoambientale; elaborare modelli geologico-evolutivi anche di interesse applicativo e nella prospettiva della mitigazione dei rischi naturali; incrementare le conoscenze di base sull'evoluzione geologica recente; reperire e valorizzare le risorse naturali per sfruttarle con modalità ecocompatibili. Nel campo delle risorse non rinnovabili, è da rilevare che con il ridimensionarsi dell'importanza (per il nostro Paese) del settore industriale riguardante la giacimentologia e l'ingegneria delle materie prime e degli scavi, il campo di attività di ricerca si è spostato da un'area strettamente limitata alle miniere e cave ed alla elaborazione dei loro prodotti, ad una più vasta, comprendente le tematiche geominerarie in senso lato, il trattamento e riciclo dei materiali reflui, la salvaguardia dell'ambiente, e gli aspetti geoingegneristici legati all'uso del sottosuolo e alle grandi opere civili. Tale espansione è stata fortemente stimolata dalla crescente importanza del problema ambientale, che, anche limitatamente al settore della valorizzazione di risorse minerarie, rende necessario un ampliamento di interessi rispetto a quelli tipici dell'attività estrattiva del passato. In tal senso assumono forte rilievo, nell'ambito degli interessi di studio ed operativi dell'Istituto, anche gli aspetti relativi ad indagini sulla gestione (smaltimento, stoccaggio) dei reflui dell'attività estrattiva e, più generalmente, sulla corretta chiusura del "ciclo d'uso" dei prodotti stessi o da essi derivati. Una parte cospicua delle attività di ricerca dell'IGAG è dedicata alla difesa dalle catastrofi naturali, con particolare riferimento agli effetti di terremoti e frane. Nell'ambito della ricerca geo-sismologica si inseriscono attività dedicate alla definizione delle sorgenti sismogeniche e alla caratterizzazione geologica di dettaglio in prospettiva di microzonazione sismica. La caratterizzazione delle sorgenti sismogeniche, soprattutto nei termini di definizione dei tempi di ritorno e del tempo intercorso dall'ultima attivazione, rappresenta un passo fondamentale per le valutazioni di pericolosità sismica. E' altresì operazione necessaria per la realizzazione di scenari di danno in caso di terremoto. La microzonazione sismica, ottenuta mediante l'integrazione di dati geologici di dettaglio e indicazioni geofisiche sulla risposta sismica dei terreni, dovrebbe rappresentare il documento irrinunciabile su cui pianificare gli interventi edilizi e l'espansione urbanistica. Le ricerche sulla stabilità dei versanti sono volte all'analisi di alcuni tipi di frane che caratterizzano vaste aree del territorio italiano nella prospettiva di fornire sia dei criteri per la scelta e dimensionamento degli interventi sia delle metodologie per la valutazione della pericolosità e del rischio ad esse associati, da utilizzare nella conservazione del patrimonio esistente e nella pianificazione territoriale. In particolare vengono analizzati i meccanismi che governano la stabilità in condizioni statiche e sotto azioni sismiche dei centri storici costituiti su rilievi e di alti versanti montuosi in ambiente alpino e su edifici vulcanici nonché l'evoluzione di frane e deformazioni gravitative sottomarine. In tutti i casi, oltre allo studio della fase di innesco segue anche la valutazione delle aree di invasione delle valanghe di roccia/detriti generabili dalle frane, fondamentale per un'analisi complessiva del rischio. L'Istituto ha maturato, nel corso di anni di attività, sia competenze nelle tecniche di indagine della geologia marina, sia conoscenze delle diverse aree marine che sono state oggetto di studio dei ricercatori durante le campagne oceanografiche condotte sulle navi del CNR. Tali conoscenze riguardano aspetti specifici della geologia marina, quali la dinamica dei processi fisici nei vari ambienti sedimentari (trasporto e accumulo di sedimenti, mobilità di forme di fondo, erosione localizzata in zone di accelerazione delle correnti sottomarine, ecc.), l'assetto stratigrafico e geomorfologico determinato dall'evoluzione Quaternaria dei margini continentali, il contesto tettonico-strutturale regionale (evoluzione di lungo periodo dei bacini e attività tettonica recente). Nel corso dell'anno l'Istituto si è attivato per proporre, organizzare e gestire un progetto di ampio respiro che si propone di implementare la conoscenza della geomorfologia delle aree marine italiane attraverso la raccolta di dati morfobatimetrici ad altissima risoluzione e la creazione di banche dati e carte batimetriche di elevato dettaglio. Le principali attività riguarderanno l'acquisizione di nuovi dati a completamento dell'attuale copertura dei margini italiani, e l'integrazione con dati pre-esistenti, al fine di creare carte tematiche ad uso delle autorità nazionali che gestiscono risorse e rischi territoriali.

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I dati saranno acquisiti a mezzo di ecoscandaglio multi-fascio (multibeam), sistema già ampiamente utilizzato da tutti i gruppi di ricerca operanti nel campo della Geologia Marina. Lo scopo è quello di definire e rappresentare i principali lineamenti geomorfologici dei fondali marini, in particolar modo quelli derivanti da dinamiche morfo-sedimentarie che implicano mobilità e/o instabilità dei sedimenti e conseguenti situazioni di pericolosità per le infrastrutture e le aree costiere urbanizzate. I prodotti attesi costituiranno uno strumento di base per attività di ricerca e per la gestione del territorio marino, in gran parte ancora sconosciuto. Elementi di autovalutazione L'Istituto nasce nel 2002 accorpando 5 preesistenti Istituti e Centri di Studio dediti allo studio della parte più recente e superficiale della crosta terrestre e alla valorizzazione delle risorse minerarie, incluse le cosiddette materie prime-seconde. Le sue tematiche di ricerca abbracciano: studi di base e applicativi sulla storia geologica più recente del pianeta; reperimento e sfruttamento delle risorse minerarie e dei materiali geologici; studi di base per la geologia degli idrocarburi; mitigazione dei rischi naturali (terremoti, vulcani e frane) e indotti dall'attività antropica; modelli evolutivi geologici, tettonici e geomorfologici in aree continentali, costiere e marine; tecnologie di scavo e di stabilizzazione e problemi connessi di sicurezza del lavoro, caratterizzazione fisico-meccanica di rocce, indagini e monitoraggi per la stabilità. Il nuovo Istituto, superata agevolmente la fase di riorganizzazione dell'Ente, in sintonia con l'operato del Comitato Ordinatore prima e del Dipartimento Terra e Ambiente dal maggio 2006, è ora responsabile di 4 Commesse e 16 Moduli, più uno esterno del Dipartimento Patrimonio Culturale. La parte preminente delle attività dell'Istituto attiene a problematiche di interesse ambientale riguardanti i siti inquinati, le frane, l'amianto, le gallerie, ma anche di interesse sociale, su cui è continuamente puntata l'attenzione dell'opinione pubblica e dei media. A tal fine l'integrazione delle competenze geologico-stratigrafiche e strutturali in ambiente sia continentale che marino con quelle geochimiche e geotecniche e quelle dell'ingegneria mineraria e chimica è una risorsa pregiata. Ne sono testimoni le realizzazioni congiunte di importanti progetti svolti ad esempio per ANAS spa, nonché di offerta di alta consulenza a RFI in merito alla valutazione e riduzione del rischio amianto nella realizzazione della linea ad alta capacità Torino-Lione. In merito alla valutazione complessiva dell'attività e dei prodotti scientifici realizzati nel 2006, si è raggiunto un buon equilibrio tra ricerche di base e ricerche "orientate" all'interesse specifico di committenti pubblici e privati, con buoni risultati anche per la produzione di articoli scientifici: 42 articoli ISI, 23 articoli non ISI, 83 articoli in atti di convegni, 16 libri o parti di libri, 17 rapporti scientifici, 21 abstract. Qui di seguito sono richiamati i risultati particolarmente significativi dell'attività dell'Istituto nel 2006. Nell'ambito del Progetto Roma (Modulo: Geologia del Quaternario, valutazioni di pericolosità geologica, sottosuolo di aree urbane) è stata sviluppata la prima banca-dati geologico-tecnica di Roma, destinata alla realizzazione di un modello integrato del sottosuolo della capitale. Ciò ha consentito all'IGAG di essere riconosciuto Centro di Competenza del Servizio di Protezione Civile "...per la valutazione, il monitoraggio e la mitigazione dei rischi di tipo geologico, idrogeologico e geochimico in aree urbane...", con Decreto del Dipartimento della Protezione Civile. Pertanto, nell'ambito dell'Accordo di Programma Quadro tra il DPC e CNR del 20 giugno 2006 dell'Intesa operativa tra DPC ed IGAG del dicembre 2006, l'IGAG sarà impegnato nel Progetto di servizio quinquennale UrbiSIT, per lo sviluppo di sistemi informativi geografici e di procedure finalizzate alla valutazione della pericolosità geologica e alla definizione di modelli utili alla microzonazione sismica nell'area urbana di Roma. Similmente, per l'esperienza acquisita nel campo della geologia marina e lo sviluppo di conoscenze sui rischi e gli eventi geologici sottomarini e costieri, nel 2006 l'Istituto è stato riconosciuto "Centro di Competenza del DPC per i rischi geologici in aree costiere e marittime" ed attiverà un secondo Progetto di Servizio quinquennale, denominato MAGIC (Marine Geohazards along the Italian Coasts). Esso consisterà in un'attività coordinata di tutta la comunità dei geologi marini italiani per fornire il DPC di strumenti conoscitivi per gestire situazioni di emergenza, mitigare i rischi legati a processi geologici in atto sui fondali dei mari italiani e raccogliere dati batimetrici ad altissima risoluzione, insostituibili per la conoscenza dei fondali stessi. L'IGAG coinvolgerà e collaborerà con

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tutte le istituzioni ed i principali gruppi di ricerca italiani nel campo della Geologia marina: due Istituti CNR, IAMC e ISMAR, nove sedi universitarie, Bologna, Cagliari, Genova, Milano Bicocca, Parma, Palermo, Roma Sapienza, Sannio e Trieste e l'OGS di Trieste. La rilevanza in ambito nazionale del Progetto MAGIC, ha indotto l'IGAG a richiedere ed ottenere dal Dipartimento Terra e Ambiente l'attivazione di una nuova specifica Commessa di sviluppo competenze (TA.P05.011.003 Geomorfologia dei Margini Continentali Italiani). Altro risultato di rilievo nel 2006 è stato l'individuazione dei meccanismi a cui sono legate le frane dell'isola di Stromboli che hanno generato le onde di maremoto nel dicembre 2002 (Modulo: Analisi geotecnica dei fenomeni di instabilità in pendii naturali e artificiali). L'analisi, la prima su base quantitativa sui vulcani italiani e una delle più complete in campo internazionale, ha consentito di individuare gli elementi più importanti dei meccanismi di instabilità. Il risultato principale è la formulazione di un modello concettuale sullo sviluppo delle frane subaeree e sottomarine basato sulla comprensione del comportamento meccanico dei materiali. Nell'ambito dello studio è stata avviata una collaborazione con l'Università di Kyoto (Disaster Prevention Research Institute). Nel 2006 è stato anche reso noto con la pubblicazione su una nota rivista internazionale del settore geotecnico uno studio sui movimenti franosi che interessano il pendio in argilla del colle di Orvieto in cui si quantifica l'influenza delle precipitazioni sulla stabilità dei versanti in base a misure in sito dei livelli piezometrici e di spostamento di elevata precisione, raccolte per oltre 20 anni. Questi dati, unici nel loro genere in pendii argillosi, hanno consentito di capire l'influenza delle variazioni climatiche a medio termine sulla velocità e sulla riattivazione dei movimenti in argille consistenti, molto diffuse sul territorio italiano. Nell'ambito del Modulo: Metodi di recupero, tecniche di scavo e valorizzazione delle risorse ambientali, sono state messe a punto tecniche di utilizzo di materiali di scarto di lavorazioni industriali (fanghi rossi da produzione di allumina, scarti di marmo e ceneri volanti da centrali termoelettriche a carbone) per la messa in sicurezza di siti minerari contaminati da metalli pesanti. Il Modulo: Determinazione delle sorgenti di inquinamento e valutazione dei caratteri idrologici e idrogeologici degli acquiferi mediante metodi isotopici ha avviato innovative ricerche sugli isotopi dell'azoto e dell'ossigeno dei nitrati al fine di individuare le fonti di inquinamento di questo soluto nocivo alla salute, importante indicatore di qualità delle acque "interne". Sono stati elaborati i dati isotopici dell'idrogeno e dell'ossigeno dell'acqua con l'ausilio delle tecniche di cartografia informatica (GIS) e si è ottenuto un metodo per stimare con notevole dettaglio aree vulnerabili all'inquinamento antropico. Le ricerche legate al Modulo: Definizione dello stato di equilibrio di suoli vulcanici; cartografia geochimica hanno per la prima volta in Italia prodotto dati isotopici sul Ferro con spettrometria TIMS utilizzando una tecnica originale senza uso del doppio spike. In collaborazione con l'Istituto Superiore di Sanità e con l'Istituto Nazionale per la Nutrizione è stato realizzato un originale modello basato su dati sperimentali e variabili geochimiche e pedoclimatiche per la stima del contenuto di selenio bioaccessibile nei suoli agrari. Le ricerche metodologiche geochimiche applicate ai beni culturali del Modulo Conoscenza materica di siti, manufatti, descrizione del loro stato di conservazione e metodologie di intervento, hanno portato alla pubblicazione del libro "The Isotopic Signature of Ancient White Marbles", contenente il primo database organico sulla composizione isotopica dei marmi antichi, di notevole importanza per studi sulla loro provenienza. Volendo comunque esprimere un giudizio critico sulle attività qui esposte, è da rilevare una relativa dispersione su di una molteplicità di problematiche scientifiche, che abbracciano lo spettro della geologia ambientale. Questo apparente "difetto", comune a diversi Istituti nati dall'aggregazione di preesistenti Istituti e Centri di Studio, trae origine dall'esistenza e convivenza di qualificate competenze scientifiche anche lontane tra loro, la cui riconversione, comunque difficile da realizzare, potrebbe rivelarsi non strategica, poiché interromperebbe ricerche scientificamente valide, con pregiate collaborazioni nazionali e internazionali e contratti attivi, sulle quali si sono comunque già realizzati investimenti. D'altro canto è utile ricordare come la struttura delle commesse e dei moduli del Dipartimento Terra e Ambiente sia stata costruita con rigore e coerenza delle attività dei diversi Istituti afferenti e partecipanti. La "bontà" dell'impianto è corroborata anche dalla valutazione appena conclusasi da

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parte dei Responsabili di Progetto e del Consiglio Scientifico del DTA, che hanno sostanzialmente confermato l'impianto preesistente, apportando alcune variazioni migliorative senza stravolgerne le impostazioni basilari. Nel caso dell'IGAG le variazioni sono nate al suo interno per esigenze finalizzate a intraprendere lo sviluppo di nuovi progetti, di cui si evidenzia anche la cospicua rilevanza economica. Proposta di interventi organizzativi L'Istituto di Geologia Ambientale e Geoingegneria del CNR detiene un patrimonio intellettuale, di competenza disciplinare e tematica, nonchè di laboratori ad alta tecnologia che merita di essere conservato e amplificato a beneficio del Paese, con particolare riferimento alla sua visibilità e funzione sia nell'interesse sociale che per quello delle grandi imprese pubbliche e private. Attualmente l'IGAG è in sviluppo, realizzando una pregiata e rara integrazione delle competenze di geologi, geochimici, ingegneri minerari, chimici, geotecnici. La sua dimensione è niente affatto trascurabile, soprattutto se si considera il numero dei ricercatori associati nelle tre sedi distaccate in regime di convenzione con le Università di Roma e di Cagliari e con il Politecnico di Torino. Purtroppo diversi ricercatori hanno raggiunto un'età prossima alla messa in quiescenza ed una simile situazione richiederebbe una immissione in ruolo di nuove forze in grado di rivitalizzare e proseguire attività che altrimenti rischiano di esaurirsi. E' in corso la vendita da parte dell'Ente della sede principale di Roma – Via Salaria ed è già iniziata la fase preparatoria del trasferimento dell'IGAG presso l'Area della Ricerca di Montelibretti; questa operazione va vista come un'opportunità di crescita e sviluppo, non solo per gli ampi spazi che verranno messi a disposizione sia per studi che per laboratori, ma soprattutto perchè si intende costituire insieme a IIA, IRSA e IBAF il "Polo degli Istituti dell'Ambiente" dell'area romana. Una simile agglomerazione potrà far nascere nuove progettualità integrate che l'Ente dovrebbe favorire ed incoraggiare coll'immissione "mirata" in ruolo di personale, qualora si presentino nuove opportunità di bandire posti di Ricercatore. Nella prospettiva di una contrazione del numero totale degli Istituti del CNR, il nome di Istituto di Geologia Ambientale e Geoingegneria dovrebbe venire valorizzato anche nell'eventualità di un suo possibile accorpamento ad un altro Istituto. Se si considerano le collaborazioni che si vanno sponteneamente e naturalmente configurando nell'ambito delle commesse, si osserva che esistono vaste aree di affiancamento delle ricerche dell'IGAG con quelle dell'IDPA, dell'IRPI, dell'IGG e di altri. L'operazione di ulteriore accorpamento di Istituti dovrebbe derivare da un concreto e strategico progetto di costituzione di uno o più soggetti deputati ad occupare uno specifico spazio nell'ambito della ricerca nazionale riguardante i rischi naturali e la salvaguardia dell'ambiente. Occorre perciò pensare in termini di un cospicuo investimento in nuove risorse di personale e di infrastrutture ad alta tecnologia nel quale il "Polo degli Istituti dell'Ambiente" giocherà un ruolo fondamentale: in tale scenario di costruzione di "futuro", con un ampio "ringiovanimento" dell'età media dei ricercatori, la fiducia e la motivazione dei gruppi di ricerca coinvolti sarebbero garanzia di successo. In merito all'efficacia dell'aggregazione dei moduli nelle commesse, è già stato rilevato l'anno scorso come le diverse attività configurate all'interno delle singole commesse sono da considerare una "sommatoria" di ciò che era già programmato, piuttosto che le diverse parti di un grande progetto unitario costruito a partire da un foglio bianco. Nel corso del 2006 qualche miglioramento si è realizzato a livello di integrazione delle attività, anche grazie alla nuova attività di indirizzo del DTA. E' purtroppo da rilevare che finché non saranno ufficializzate le nomine dei Responsabili di Commessa, il processo di integrazione ed armonizzazione del sistema Progetti-Commesse-Moduli continuerà a mostrare alcuni limiti. Ancora in merito allo sviluppo delle attività dell'IGAG, i fattori che hanno limitato una migliore realizzazione delle ricerche si ritrovano nella scarsezza di fondi istituzionali e di personale di ricerca, a fronte della contrazione dei ranghi per pensionamenti o passaggi a altri Enti. Si avverte infatti la carenza di nuove figure di ricercatori che possano dare nuovo impulso alle attività dell'Istituto, in particolare: i) un ricercatore esperto di Geologia Marina, dinamica sedimentaria costiera, Geologia del Quaternario e Ambientale, in grado di coordinare le attività di ricerca dell'Istituto tese in particolare allo studio delle aree costiere e di margine continentale italiane; ii) un ricercatore per le attività inerenti i processi mineralurgici, per sopperire sia alle crescenti richieste di collaborazione

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con le imprese private che alle attività di ricerca istituzionale; iii) uno per lo sviluppo delle attività inerenti la diffrattometria: il reparto che si occupa di diffrazione ai raggi X risulta infatti un indispensabile supporto a tutte le attività dell'Istituto; iiii) uno per le attività di caratterizzazione minero-petrografica associate sia alle ricerche di carattere istituzionale che relative ai rapporti di collaborazione in corso con imprese private, per le quali si avverte la mancanza di una figura professionale specializzata in petrografia. A tal proposito è da segnalare una situazione difficilmente sostenibile di mancanza di supporto amministrativo, con gravi conseguenze per la gestione dell'Istituto, a causa del passaggio in quiescenza del Segretario amministrativo e di un'altra unità di personale anch'essa facente parte della segreteria amministrativa. E' doveroso ribadire, come già fatto negli anni addietro, che la scarsezza dei fondi istituzionali è soprattutto riferita agli alti costi di gestione e manutenzione delle apparecchiature scientifiche che nell'IGAG sono pregiate, numerose, essenziali per le ricerche, ma purtroppo ormai tutte vetuste e bisognose di essere sostituite con altre più moderne e funzionali. A fronte di attività di ricerca largamente condotte a carico di entrate esterne, parte dei fondi istituzionali disponibili è stata utilizzata nel 2005 per avviare questo processo di rinnovo di apparecchiature ad alta tecnologia; ma per ora si tratta di "una goccia in un oceano". Occorre quindi varare un'importante e strategica operazione di rinnovamento del pregiato patrimonio di apparecchiature scientifiche che ha sempre caratterizzato e distinto il CNR nello scenario della ricerca nazionale. E' nella tradizione del CNR impiantare a gestire grandi apparecchiature che sono state e sono tuttora usate a beneficio dell'intera comunità scientifica nazionale, non solo del CNR: si tratta quindi di dare continuità a una funzione cui né l'Ente né il Paese possono rinunciare, così valorizzando la straordinaria capacità del personale che ha sempre dimostrato di saper gestire laboratori ad alta tecnologia, con carattere di continuità e apertura all'esterno.

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ISTITUTO DI GEOSCIENZE E GEORISORSE Direttore: Dott. Giovanni Gianelli Sede principale: Via Giuseppe Moruzzi, 1 - 56124 Pisa (PI) Articolazione territoriale: Sezione di Padova, Sezione di Firenze, Sezione di Roma, Sezione di

Torino, Sezione di Pavia Sito web dell'Istituto: www.igg.cnr.it Dipartimento di prevista afferenza Terra e Ambiente Missione

Studiare la Terra attraverso la sua evoluzione geologica per comprenderne gli equilibri futuri ai fini di uno sviluppo sostenibile. Studiare le georisorse, e, in particolare, l'energia geotermica e la risorsa acqua. Eseguire ricerche sulle possibili mitigazionii dell'effetto dell'uomo sull'ambiente. Attività di ricerca (2006) Commesse

• Ruolo dei materiali geologici nei processi naturali • Il sistema Terra e sua evoluzione nel tempo: modalità ed effetti dei processi di differenziazione

chimica ed isotopica • Geodinamica ed evoluzione della litosfera continentale • Valutazione e gestione delle georisorse Moduli

• Caratterizzazione dei materiali geologici e loro utilizzazione • Geochimica del sistema litosfera-astenosfera • Geodinamica ed evoluzione della litosfera continentale • Paleoclimatologia • Utilizzazione di georisorse rinnovabili • Contributi geologici e mineralogici • Metodologie geochimiche per la previsione di eventi sismici • Tettonica attiva e geomorfologia • Caratterizzazione dei flussi di biogas • Ambienti lacustri e alluvionali RSTL

• Studio della crosta basaltica dell'Islanda (ICDP) • Evoluzione della parte Nord del rift Afro-arabico e distribuzione regionale delle georisorse • Smeraldi archeologici (I - II secolo D.C.) - provenienza e rotte commerciali

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Attività Commesse Ruolo dei materiali geologici nei processi naturali

Progetto: Il sistema terra: interazioni tra terra solida, mare, acque interne, atmosfera e biosfera

Dipartimento: Terra e Ambiente Responsabile: OBERTI ROBERTA

Risultati conseguiti Il personale afferente alla commessa ha prodotto un rilevante numero di pubblicazioni (articoli e capitoli di libri), comunicazioni a convegni, rapporti e protocolli analitici e di monitoraggio ambientale. Anche se articolata in tre moduli con vocazioni diverse, nel suo insieme la commessa si è dimostrata un opportuno contenitore di progetti che si occupano della caratterizzazione dei geomateriali a livello atomico, dei rapporti chimismo-struttura-proprietà, delle loro variazioni in condizioni non ambientali, e utilizzano queste informazioni per la ricostruzione dei processi geologici, per il monitoraggio e la mitigazione della contaminazione ambientale, per lo studio di materiali di origine geologica impiegati in costruzioni e oggetti di interesse storico/artistico (beni culturali), per progettare utilizzi tecnologici, farmacologici o comunque rivolti al benessere dei geomateriali e dei loro analoghi sintetici. A questi temi si accompagna lo sviluppo metodologico sia per il miglioramento e l'allargamento dei campi di applicazione delle singole tecniche utilizzate, sia per la messa a punto di approcci multianalitici di tecniche indipendenti e concorrenti a definire chimismo (maggiori, minori e tracce), struttura e ordinamento cationico, e proprietà termodinamiche, di conduzione e di incorporazione e di rilascio in condizioni ambientali e non. La commessa ha funzionato quindi come contenitore per lo sviluppo di competenze multidisciplinari. I resoconti dettagliati dei risultati si trovano nei rendiconti di modulo. Qui si sottolineano brevemente alcuni aspetti. Il modulo IDPA ha ottenuto risultati rilevanti per la comprensione dei campi di stabilità dei politipi di fengite ad alta P e T, che è stata messa in relazione con la derivata prima del bulk modulus rispetto alla pressione. Sono state inoltre studiate le proprietà termiche ed elastiche di biotiti, stimando il contributo energetico di deformazione all'energia di Gibbs, e i loro processi di ossidazione ad alta temperatura. Il modulo IGG ha riportato risultati importanti per: lo sviluppo metodologico; la modellizzazione cristallochimica e termodinamica dei geomateriali; la comprensione dettagliata del politipismo e delle transizioni di fase; la comprensione del controllo strutturale sulla conduttività ionica, dei meccanismi di incorporazione e rilascio di metalli pesanti in idrossiapatite, di Tl nel pirocloro e di principi farmacologici in minerali argillosi; la futura progettazione di materiali con applicazioni tecnologici; le relazioni (positive e negative) tra geomateriali e salute umana, con particolare enfasi su anfiboli fibrosi e materiali argillosi; la ricostruzione dei processi petrogenetici in materiali terrestri e non. Il modulo IMAA ha svolto un'intensa attività di monitoraggio del rischio mineralogico e geochimico soprattutto nell'ambito della regione Basilicata. Le problematiche affrontate sono la individuazione e caratterizzazione di anfiboli fibrosi in suolo acqua e aria e la caratterizzazione e gestione di siti e acque inquinati da metalli pesanti. Per la valutazione del rischio, è stato realizzato un sito web per raccogliere, condividere e gestire i dati geografici, geologici, petrografici, mineralogici, i risultati del monitoraggio, e i dati epidemiologici. Intensa anche l'attività (in parte effettuata in collaborazione col modulo IGG) di caratterizzazione della mineralogia e geochimica dei minerali argillosi, con lo scopo di sfruttare le loro proprietà per impieghi produttivi e per la salute e il benessere umano (fangoterapia). Si segnala una ricerca sperimentale sul ruolo dei batteri e dell'acido ossalico sulla genesi di caolinite. Il lavoro fatto nell'anno ha anche posto le basi per ulteriori collaborazioni tra i moduli, soprattutto nel settore "minerali e salute". L'imponente attività di ricerca della commessa, di livello elevato e ben inserita nel contesto internazionale, è stata portata a termine con molti sforzi del personale e con risorse finanziarie spesso

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insufficienti ad assicurare la manutenzione e l'updating delle apparecchiature (moduli IDPA e IGG). Il modulo IMAA, anche grazie alla sua connotazione fortemente applicativa ha invece trovato ottimi spazi di finanziamento nelle amministrazioni locali e regionali, instaurando e consolidando rapporti che si protrarranno anche nei prossimi anni. Questo però a scapito del tempo e delle energie che potrebbero essere impiegate per l'avanzamento delle metodologie e per una ricerca dapprima di base ma con forti potenzialità applicative. Risultano quindi urgenti interventi per migliorare il finanziamento delle ricerche di base, anche per rendere possibile la formazione di personale più giovane a cui trasmettere le conoscenze acquisite e da indirizzare verso nuovi campi di ricerca di forte interesse per la commessa (ad esempio, le modellizzazioni teoriche ed i calcoli ab initio). Prodotti della ricerca (2006)

Principali collaborazioni Numerose le collaborazioni scientifiche con Università e EPR nazionali e non, anche continuate nel tempo, nelle quali i ricercatori afferenti alla commessa hanno spesso ruolo trainante e di coordinamento. In prima fila le collaborazioni con le università ospitanti le UO (FI, MIStatale, PD, PV, PI, RM Sapienza, TO) e il personale universitario associato alla commessa (idem + BA, Basilicata, ME, NAParthenope, RMtre, PA). I dettagli nei rendiconti di modulo. Le collaborazioni con amministrazioni locali o entità produttive sono invece limitate per i moduli IDPA e IGG. Il modulo IDPA ha una collaborazione pluriennale con la Ideal Standard per lo studio delle proprietà dei materiali ceramici. Il modulo IGG svolge limitata attività di servizio analitico, effettuata per finanziare la ricerca. Ottimo invece l'inserimento presso le amministrazioni locali e regionali e le entità produttive del modulo IMAA, attivo anche nella produzione di rapporti, protocolli e manuali per la divulgazione dei risultati presso gli operatori dei diversi settori produttivi che utilizzano i geomateriali argillosi e gli enti che esercitano un'azione di controllo ambientale e di tutela della salute umana.

Risorse umane e finanziarie

Anno risorse finanziarie

totali allocate di cui risorse

da terzi costi

figurativi valore

effettivo A B C D = A + C

2006 3412 961 483 3895 Valori in migliaia di euro

personale equivalente tempo pieno

ricercatori totale16 29

Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività Associato e incaricato di ricerca

Dottorando e specializzando Borsista Assegnista Professore

visitatore Collaboratore professionale Altro Totale

20 0 0 5 0 3 4 32

anno Brevetti Articoli ISI

Articoli non ISI

Articoli in atti di

Convegno Libri Rapporti Risultati

progettuali

Risultati di valorizzazione

applicativa Abstract Attività

editoriali

2006 0 49 8 4 3 2 0 0 47 0

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Principali risorse strumentali utilizzate Modulo IGG: Strumentazione di proprietà (totale o parziale del CNR) n. 3 diffrattometri RX per cristallo singolo Philips PW1100 a rilevatore puntuale (acquisto1973-1984, software rinnovato anni 90) Unità di Pavia n. 1 diffrattometro RX per cristallo singolo Bruker AXS Smart Apex a rilevatore bidimensionale (2000) Unità di Pavia, in comproprietà con il Dipartimento di Scienze della Terra. n. 1 microsonda ionica (SIMS) Camera IMS 4F (1986) Unità di Pavia n. 2 microsonde laser (LA-ICP-MS) con sorgenti Nd-YAG e ad eccimeri, acquistate quasi completamente con fondi PNRA (1997 e 2005), in gestione a IGG, Unità di Pavia n. 1 diffrattometro RX per cristallo singolo Cad4 Enraf-Nonius a rilevatore puntuale (1990) Unità di Firenze n. 1 microsonda elettronica JEOL JXA 8600 con sistema microanalitico WDS a 4 spettrometri della Tracor Northen acquistata da INGV e appoggiata all'IGG (1991), Unità di Firenze n. 1 microscopio elettronico in trasmissione TEM Philips CM12 con annesso sistema in scansione STEM con rivelatore di elettroni retrodiffusi e sistema di microanalisi in spettrometria di dispersione di energia EDS Edax con software PV9800 (1991) Unità di Torino, in comproprietà con il Dipartimento ospitante n. 1 microsonda Elettronica Cameca Camebax CX 827 (1992), comproprietà col Dipartimento ospitante, Unità di Roma n. 1 fluorescenza X Philips PW1480/10 (1988), Unità di Roma n. 1 spettrometro Infrarosso FTIR Equinox 55, Bruker, (1998), Unità di Roma n. 1 microscopio infrarosso, IRscope II, Bruker (1998), Unità di Roma n. 1 microsonda SX50 Cameca, Unità di Padova (2005) n. 1 diffrattometro RX per polveri Philips X'Change (1980), Unità di Padova n. 1 fluorescenza Philips PW 2400 (in comproprietà con il Dipartimento), Unità di Padova n. 1 assorbimento atomico Perkin Elmer (1980), Unità di Padova Accesso a strumentazione di proprietà delle Università ospiti n. 1 diffrattometro RX per cristallo singolo Bruker P4 a rilevatore puntuale equipaggiato con una apparecchiatura per studi in temperatura "in situ" (2000) Unità di Firenze n. 1 diffrattometro automatico Oxford equipaggiato di CCD con apparecchiatura per studi in bassa temperatura (azoto e elio) "in situ". Centro di Cristallografia Strutturale CRIST Universita' di Firenze. n. 1 diffrattometro RX per cristallo singolo Bruker P4, con dispositivo per acquisizioni ad alte e basse temperature (1995). Unità di Pisa n. 1 diffrattometro RX per polveri D8Advance Bruker (2005), Unità di Pisa n. 1 microscopio elettronico a scansione PHILIPS XL30 con microanalisi EDAX DX4, Unità di Pisa n. 1 diffrattometro RX per polveri Seifert, modello MZIV (1982), Unità di Roma n. 1 spettrofotometro ICP-AES, Vista RL, Varian (2000), Unità di Roma n. 1 diffrattometro RX per cristallo singolo, Siemens P4, a rilevatore puntuale (1995), Unità di Roma n. 1 diffrattometro RX per cristallo singolo Siemens con rivelatore puntuale (1980), Unità di Padova n. 1 diffrattometro RX per cristallo singolo STOE con rivelatore bidimensionale (2004), Unità di Padova n. 1 diffrattometro RX per polveri Philips X'PERT PRO (2000), Unità di Padova n. 1 diffrattometro RX per cristallo singolo SIEMENS-Bruker P4 con rivelatore puntuale, dotato di sistema riscaldante fino a 600°C (1980), Unità di Torino Vengono inoltre utilizzati dispositivi per la raccolta dei dati di diffrazione da cristallo singolo e da polvere) e di dati spettroscopici (XAS) in luce di sincrotrone (principalmente a ELETTRA, Trieste e ESRF, Grenoble) Modulo IDPA:

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Si tratta solo di strumentazione di proprietà del Dipartimento di Scienze della Terra dell'Università degli studi di Milano n. 1 microscopio elettronico a scansione con microsonda a dispersione d'energia (SEM-EDS), Cambridge Stereoscan 360 dotato di microsonda elettronica EDS ISIS (1980) n. 1 microscopio elettronico a trasmissione (TEM) della FEI modello TECNAI F20-ST (2004); n. 1 diffrattometro a raggi-x da cristallo singolo, modello x-calibur-Oxford Diffraction (2000). n. 1 microsonda elettronica JEOL del DST Milano, accesso a pagamento; Modulo IMAA: Diffrattometro RX per polveri Rigaku MINIFLEX (2001) Micro-diffrattometro RX per polveri Rigaku D/MAX Rapid (2003) Diffrattometro RX pr polveri Rigaku D/MAX (2001) Microscopio elettronico Leica CAmbridge Stereoscan 440 (1993) Microscopio elettronico Zeiss HR-FESEM SUPRA 40 (2006) Sistema di microanalisi RX Oxford mod. LINK PENTAFET (1993) Sistema di microanalisi RX Oxford INCA ENERGY 350 (2006) Analizzatore termico differenziale Seiko Instruments EXTAR 6000 (1995) Spettrometro infrarosso Thermo ¼FT-IR NICOLET 5700 (2005) con interfaccia TG-DTA/FT-IR Thermo NICOLET X700/380 (2007) Laboratorio mobile (su camper) (2004) Il sistema Terra e sua evoluzione nel tempo: modalità ed effetti dei processi di differenziazione chimica ed isotopica

Progetto: Il sistema terra: interazioni tra terra solida, mare, acque interne, atmosfera e biosfera

Dipartimento: Terra e Ambiente Responsabile: TONARINI SONIA

Risultati conseguiti La commessa è articolata in due moduli: 1- Geochimica del sistema litosfera astenosfera (IGG) 2 – Studio delle interazioni tra fluidi e solidi nei processi di metasomatizzazione del mantello e nella genesi ed evoluzione dei magmi (IGAG). Gli obiettivi, i programmi e l'attività dei due moduli sono strettamente legati. I due moduli presentano anche le stesse difficoltà nel reperimento di risorse economiche e nella manutenzione delle attrezzature scientifiche necessarie all'attività della commessa. I principali temi affrontati sono stati: 1) La subduzione di placche crostali nel mantello. Questo processo geologico ha un impatto diretto sulla società perché è proprio nelle aree convergenti, che si registrano i terremoti di maggiore intensità e le più intense manifestazioni vulcaniche esplosive. In questo contesto è stata studiata l'attività magmatica dell'area mediterranea dove gli studi su Stromboli, Colli Albani, Campi Flegrei, e Ischia hanno permesso di incrementare notevolmente le conoscenze sul sistema magmatico attuale di questi vulcani, di identificare i diversi magmi che partecipano alle eruzioni, di definire il ruolo che le interazioni tra questi magmi hanno nell'innescare l'attività magmatica e di controllare la posizione strutturale delle bocce eruttive. Il modulo "IGAG" in collaboarzione con l'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia e con il Dipartimento di Storia dell'Università di Tor Vergata (Roma), ha proseguito gli studi finalizzati alla ricostruzione degli eventi vulcanici che hanno interessato l'area dei Colli Albani (Vulcano Laziale). E' stato possibile riconoscere una successione piroclastica,costituita da quattro

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unità eruttive che affiorano estesamente nel settore settentrionale dei Colli Albani fino a circa 15 km di distanza dal Maar di Albano. Inoltre, studi multidisciplinari integrati hanno consentito di delimitare l'area ricoperta dai depositi piroclastici riconducibili all'attività vulcanica del Maar di Albano, ampliando, notevolmente l'area interessata da questa attività esplosiva, fino a distanze dell'ordine di cento km, fornendo, quindi, informazioni particolarmente utili alla valutazione del rischio vulcanico, in un'area così densamente popolata come quella Romana. Sono anche continuate le ricerche sui proietti inclusi nelle piroclastiti albane per definire l'entità delle interazioni tra rocce incassanti e i magmi alcalino potassici. Gli studi svolti nei campi geotermici di Berlin e Ahuachapan (El Salvador) hanno evidenziato un diverso contesto geologico nei due campi geotermici: a Berlin è presente un'anomalia geotermica regionale amplificata dalla presenza di camere magmatiche superficiali, ad Ahuachapan il sistema geotermico appare legato a piccole camere magmatiche locali in un complesso sistema di fratturazioni che produce piccole superficiali anomalie geotermiche dando importanti informazioni per lo sfruttamento dei campi geotermici e per localizzare nuovi pozzi. Lo studio di fluidi e gas nelle aree geotermiche di Larderello e di Bacon-Manito (Filippine) con metodi geochimici ed isotopici ha permesso di evidenziare le interazioni che questi fluidi hanno con i bacini idrogeologici e gli effetti inquinanti che hanno sui sistemi idrogeologici stessi. Sempre più importanti sono gli studi sui sistemi idrogeologici, le loro caratteristiche e la loro vulnerabilità agli inquinanti sia naturali che antropici. 2) Cronologia dei processi geologici nella litosfera continentale. La datazione degli eventi geologici è alla base di ogni ricostruzione dell'evoluzione della crosta terrestre. L'attività geocronologica della commessa ha coperto le esigenze di ricostruzione temporale dell'evoluzione magmatica; in particolare sono stati determinate le età di alcuni massicci intrusivi della catena Sardo-Corsa, sono state determinate le età del metamorfismo di alta pressione legato all'orogenesi Alpina così come le eclogiti delle Alpi Liguri. Nella Terra Vittoria, in Antartide, l'attività cronologica è stata focalizzata alla definizione dell'evoluzione temporale della tettonica cenozoica allo scopo di ricostruire l'evoluzione climatica nel Neogene. Sempre nella Terra Vittoria i dati geocronologici sono stati utilizzati per ricostruire le relazioni tra il Gondwana, il cratone dell'Antartide orientale e l'orogenesi di Ross. 3) Sviluppo di nuove metodologie analitiche. Particolare importanza per l'attività di questa commessa è lo sviluppo di nuove metodologie come le determinazioni in situ degli elementi leggeri (B, Li, Be) con la microsonda ionica, le applicazioni delle determinazioni di età Pb/Pb a minerali quali la monazite. E' inoltre iniziato un lavoro di messa a punto di una metodologia per la determinazione degli isotopi del cromo in acque. Prodotti della ricerca (2006)

Principali collaborazioni La commessa ha numerose collaborazioni con le università italiane e straniere. Numerosi ricercatori e professori delle università di Pisa, Pavia, Padova, Firenze e Roma sono associati. Le collaborazioni internazionali a vario livello sono il naturale quadro di riferimento dell'attività di ricerca della commessa. Particolare importanza hanno i programmi legati a INGV, PNRA, MIUR ed Enti Locali.

Risorse umane e finanziarie

Anno risorse finanziarie

totali allocate di cui risorse

da terzi costi

figurativi valore

effettivo A B C D = A + C

2006 2189 302 244 2433 Valori in migliaia di euro

personale equivalente tempo pieno

ricercatori totale

anno Brevetti Articoli ISI

Articoli non ISI

Articoli in atti di

Convegno Libri Rapporti Risultati

progettuali

Risultati di valorizzazione

applicativa Abstract Attività

editoriali

2006 0 31 4 2 3 0 0 0 36 0

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12 17

Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività Associato e incaricato di ricerca

Dottorando e specializzando Borsista Assegnista Professore

visitatore Collaboratore professionale Altro Totale

13 0 0 1 0 4 0 18 Principali risorse strumentali utilizzate Spettrometro di massa per gas nobili MAP 215-50. Lo spettrometro è equipaggiato con un laser Nd-YAG e un laser a CO2 per l'estrazione dei gas (Pisa). All'interno della commessa lo spettrometro è utilizzato per la datazione delle rocce vulcaniche e plutoniche Plio-Pleistoceniche; studi sull'attivazione della dinamica transtensiva cenozoica nella Terra Vittoria (Antartide); e relazioni tra l'evoluzione tectono metamorfica e le caratteristiche isotopiche dell'argon nei minerali metamorfici. Spettrometro di massa per gas rari (MAP 215-50) dotato di Ion Counting e di quadrupolo (Spectralab 200, VG-Micromass) (Pisa). Lo strumento è utilizzato per misure di composizione isotopica ed abbondanze dei cinque gas nobili stabili (He, Ne, Ar, Kr, Xe) contenuti nei fluidi, nelle rocce e nei minerali. Spettrometria di massa Finnigan MAT 262 multicollettore, spettrometro di massa VG 54E con un singolo collettore (Pisa). Gli strumenti sono utilizzati per misure di composizione isotopica e di concentrazione (diluizione isotopica) per le sistematiche isotopiche Rb-Sr, Sm-Nd, U-Pb e B. Le applicazioni vanno dalla evoluzione di crosta e mantello negli archi magmatici e in sistemi anatettici post collisionali allo studio dei traccianti isotopici negli acquiferi e dei processi che controllano l'evoluzione chimica delle acque Spettrometro di massa per solidi (TIMS) a collettore singolo e geometria estesa Micromass VG 54E (Padova). Lo spettrometro è utilizzato nella geocronologia dei basamenti cristallini; nei processi di evoluzione chimica ed isotopica dei sistemi magmatici, anche attraverso studi di modellizzazione LA-ICP-MS (Pavia), acquistata con un finanziamento del Progetto Nazionale Ricerche in Antartide (PNRA), associa uno spettrometro di massa a settore magnetico a doppia focalizzazione con sorgente al plasma tipo ELEMENT I (ThermoFinnigan) ad una microsonda laser. Lo strumento è utilizzato per determinazioni elementari (da Li a U) su matrici silicatiche e non e per la geocronologia U-Th-Pb di zirconi e monaziti. La microsonda ionica (Cameca ims 4f, Pavia) è stata acquisita nell'ambito del Progetto Strategico Nazionale del CNR: "Microsonda ionica per ricerche avanzate nel Settore delle Scienze della Terra". Essa impiega i metodi della Spettrometria di Massa a Ioni Secondari (SIMS). La microsonda ionica è utilizzata per determinazione di elementi in tracce: Li-U in matrici silicatiche (minerali e vetri), e non silicatiche; determinazione di elementi volatili: H, (C), F, Cl in matrici varie. Spettrometria di massa Finnigan MAT 262 multicollettore, spettrometro di massa VG 54E con un singolo collettore (Roma). Gli strumenti sono utilizzati per misure di composizione isotopica per le sistematiche isotopiche Rb-Sr, Sm-Nd, disequilibri del Th. Le applicazioni vanno dallo studio dei vulcani attivi alle applicazioni più prettamente ambientali.

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Geodinamica ed evoluzione della litosfera continentale

Progetto: Il sistema terra: interazioni tra terra solida, mare, acque interne, atmosfera e biosfera

Dipartimento: Terra e Ambiente Responsabile: POLINO RICCARDO

Risultati conseguiti Definizione di modelli di evoluzione tettono-metamorfica (P-T path) e/o tettono-stratigrafica in settori di catena del sistema orogenico Alpi-Appennino settentrionale, nell'Anti-Atlas marocchino, Himalaya, Antartide e placca caraibica.Elaborazione ed interpretazione di dati strutturali, raccolti sia alla scala delle strutture maggiori mediante nuovi rilevamenti geologici, sia alla mesoscala, in funzione dello sviluppo di modelli geodinamici in transpressione di settori di catena dell'area mediterranea. Gli studi sono stati condotti in settori del sistema Atlasico (Marocco) e in Appennino settentrionale. Ricostruzione della storia deformativa polifasica delle Unità Liguri (Unità Antola, Appennino settentrionale).Sviluppo di un modello evolutivo spazio-temporale del sistema deposizionale di avanfossa oligo-miocenica dell'Appennino settentrionale mediante studio biostratigrafico dei nannofossili calcarei. Ricostruzione dell'evoluzione tettono-metamorfica dell'unità ofiolitica di Tacagua della Cordillera de la Costa (Venezuela), lungo il margine meridionale della placca caraibica.Sviluppo di modelli di evoluzione delle unità tettono-metamorfiche delle Alpi nordoccidentali. Elaborazione di modelli di evoluzione tettono-stratigrafica dei bacini sedimentari interni ed esterni al sistema orogenico delle Alpi occidentali.Completamento della fase di raccolta ed elaborazione di dati geocronologici derivanti da analisi di zirconi dei plutoni carbonifero-devoniani del ciclo Admiralty (Antartide), e di zirconi separati dai meta-sedimenti incassanti. Confronto tra pattern di eta' di zirconi ereditati dai magmi e di zirconi detritici dei metasedimenti rivolto alla valutazione delle affinità con il magmatismo coevo della Tasmania e del settore meridionale dell'Australia. Caratterizzazione sedimentologica, strutturale e microstrutturale delle successioni sedimentarie cenozoiche perforate nel Victoria Land Basin. Stima dei tassi di esumazione in aree selezionate dell'Appennino centro-meridionale, Sicilia e Marocco e nelle liguridi al confine calabro-lucano. Analisi dell'incidenza di parametri fisici (estreme variazioni nel brittle-ductile coupling, debole frizione basale, influenza di configurazioni reologiche preesistenti la deformazione) nello sviluppo di strutture estensionali e sulle relazioni fra tettonica e magmatismo.Ricostruzione del quadro evolutivo del bacino di Sant'Arcangelo (Appennino meridionale), area di ricerca petrolifera. Individuazione dell'influenza di livelli duttili nella deformazione di bacini neogenici in Appennino settentrionale (Val di Cecina). Individuazione di strutture litosferiche, con emissioni di fluidi ricchi in carbonio ed elio di derivazione mantellica (Marocco).Realizzazione di modelli crostali 2D e 3D dei Campi Flegrei e del Tirreno meridionale (CROP 04). Messa a punto di metodi di inversione 3D sismo-gravimetrici. Elaborazione di dati petrofisici sperimentali di unità tettoniche alpine e appenniniche. Ricostruzione della storia evolutiva tardo-triassica di unità di basamento subalpine. Ricostruzione di tassi di subsidenza ed uplift mediante l'utilizzo di indicatori paleogeotermici. Sviluppo di modelli genetici ed evolutivi di unità carbonatiche intrabacinali sin-rift. Studio dell'impatto sul territorio e delle modifiche all'ambiente prodotte da attività vulcaniche.Ricostruzione dell'evoluzione tettonica del fronte di accrezione nell'Appennino centro-settentrionale e studio delle relazioni con i processi di segmentazione della litosfera in subduzione. Analisi dei processi tettonici attivi lungo il fronte dell'Appennino centro-settentrionale, del contesto geodinamico in cui si realizzano i fenomeni di subsidenza che interessano la porzione orientale della pianura padana e dei ratei di attività di alcune strutture attive riconosciute nel sottosuolo. Ricostruzione della storia evolutiva delle unità alloctone dell'Appennino meridionale lungo il tracciato del CROP-04. Studi per la caratterizzazione delle strutture sismogenetiche nel Tirreno meridionale. Stesura e stampa di una monografia geologica del Vulcano Monte Vulture in Basilicata. Determinazione e datazione dei basalti MORB della Mirdita meridionale, delle ofioliti del Gruppo del Tambor in Guatemala. Datazione dei primi eventi vulcanici della piattaforma atesina.Modellazione geometrica dei corpi idrici significativi sotterranei (CISS) in

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mezzi porosi e in mezzi fratturati (Toscana).Sviluppo di metodologie nel campo della modellistica strutturale e in quello della trattazione informatica del dato geologico. Editing di stampa di carte geologiche nell'ambito di progetti nazionali ed internazionali a diverse scale (1:50.000 CARG, 1:50.000 Marocco, 1:10.000 Regione Toscana). Allestimento e messa a punto dei laboratori di Archeomagnetismo e Biostratigrafia dell'IGG-CNR.I risultati delle ricerche svolte sono documentati da pubblicazioni scientifiche su riviste internazionali (33 articoli ISI), riviste nazionali, proceedings, abstracts Prodotti della ricerca (2006)

Principali collaborazioni La commessa si avvale della collaborazione di numerosi Dipartimenti di Scienze della Terra italiani (Università di Camerino, Firenze, Milano, Padova, Pavia, Pisa, Potenza, Roma, Torino, Urbino), stranieri (Albania, Argentina, Australia, Bulgaria, Cuba, Etiopia, Francia, Gran Bretagna, Grecia, Marocco, Messico, Olanda, Russia, Svizzera, Turchia, USA), ed istituti di ricerca (INGV e in ambito CNR). Sono inoltre attive collaborazioni con le Regioni Toscana, Umbria, Piemonte, e Val d'Aosta, APAT, ARPA Piemonte e numerosi Enti territoriali e imprese (ENEL, ENI-AGIP, Internazionale Marmi e Macchine ecc.).

Risorse umane e finanziarie

Anno risorse finanziarie

totali allocate di cui risorse

da terzi costi

figurativi valore

effettivo A B C D = A + C

2006 3647 924 348 3996 Valori in migliaia di euro

personale equivalente tempo pieno

ricercatori totale23 30

Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività Associato e incaricato di ricerca

Dottorando e specializzando Borsista Assegnista Professore

visitatore Collaboratore professionale Altro Totale

27 0 1 15 0 6 2 51 Principali risorse strumentali utilizzate - Laboratorio di Microcarotaggio Stratigrafico (DUNE_LAB) - Laboratorio di Modellizzazione Tettonica - Electron microprobe laboratory - Laboratorio di Microanalisi - Laboratorio spettrometria XRF - Laboratorio di Archeomagnetismo Valutazione e gestione delle georisorse

Progetto: Sostenibilità dei sistemi terrestri ed acquatici Dipartimento: Terra e Ambiente Responsabile: GIANELLI GIOVANNI

anno Brevetti Articoli ISI

Articoli non ISI

Articoli in atti di

Convegno Libri Rapporti Risultati

progettuali

Risultati di valorizzazione

applicativa Abstract Attività

editoriali

2006 0 44 11 11 33 1 0 3 42 0

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Risultati conseguiti La ricerca comprende sia studi sui campi geotermici attivi, sia indagini e simulazioni numeriche su serbatoi petroliferi. I moduli conducono ricerche di carattere minerario e ambientale. Buona parte della ricerca si basa su fondi esterni, industriali o comunitari. Studi di idrogeologia sono invece finanziati per lo più da enti locali (Regione Toscana, provincie). Geotermia: 1) E' stato completata una prima fase dello studio delle rocce di copertura dei campi geotermici amiatini, arrivando alla conclusione che esse hanno subito un' alterazione idrotermale dovuta a fluidi ricchi in CO2, compatibili con la formazione di caolinite. 2) Attivazione del progetto UE (I-GET), con acquisizione e interpretazione di dati geofisici nei campi geotermici toscani. Ulteriore elaborazione dati sul campo di Larderello, con nuove proposte delle struttura geologica e termica, e della evoluzione del sistema nel tempo, con lavori presentati su riviste e a congressi internazionali. E' stato organizzato un workshop a Volterra, dove sono state dibattute le problematiche relative alla struttura profonda dei campi geotermici e alla possibilità del loro sfruttamento; la zona geotermica di Larderello è stata riconosciuta da esperti internazionali come un case history degno di studi scientifici avanzati e di un possibile futuro sondaggio scientifico. Il convegno ha analizzato gli aspetti geologici, geofisici e petrofisici delle rocce serbatoio caratterizzate da temperature vicine o superiori al punto critico dell'acqua o di salamoie naturali. Il convegno è in sostanza stato l'inizio di una nuova frontiera della geotermia. 3) Sono proseguiti gli studi sul sistema geotermico del monte Amiata (visto come analogo naturale di un sito di confinamento di gas serra, con studi sulle fasi carbonatiche e loro possibili condizioni di formazione; Serbatoi petroliferi: 4) E' stata completata, per la prima volta, una banca di dati termodinamici di specie acquose, gas e minerali, usabili alle temperature e pressioni delle rocce serbatoio petrolifero. Questo lavoro è stato la base per eseguire uno studio di modellistica computerizzata di dolomitizzazione di un serbatoio petrolifero del Mar Caspio. I risultati della simulazione (verifica di un processo complesso, della durata di milioni di anni, di flusso di acqua marina in rocce calcaree) hanno confermato il modello geologico concettuale ipotizzato dalla compagnia petrolifera ENI. Ricerche minerarie 5) Metodologie per una corretta pianificazione delle attività estrattive di materiale lapideo; carta geologica del Parco delle Orobie Valtellinesi. 6) Nel settore dei giacimenti di minerali metallici sono proseguite le ricerche nel deposito aurifero di Furtei, sulle associazioni polimetalliche a metalli preziosi, tellururi e solfosali. Rilievi di campagna e campionature sono stati effettuati nel Sarrabus-Gerrei e Sulcis, per definire e caratterizzare i solfuri metallici presenti nell'area e valutare la potenzialità economica delle mineralizzazioni. Proseguono inoltre gli studi sulla mineralizzazione cuprifera "stratabound" del Logudoro (Sardegna settentrionale), i rilievi di campagna per la caratterizzazione dei solfuri metallici nella Sardegna meridionale e le mineralizzazioni a As-Sb-W-Au del basamento Paleozoico (Sardegna Sud-orientale).Nel settore dei minerali e rocce industriali, è proseguite la prospezione e campionatura delle mineralizzazioni di zeoliti (Sardegna settentrionale e centrale) e la loro caratterizzazione. Sono stati conclusi e pubblicati gli studi relativi alla geologia, mineralogia e geochimica di depositi di minerali industriali associati al vulcanismo cenozoico della Sardegna, nonchè quelli relativi alle alterazioni e isotopi stabili dei depositi di caolino della Sardegna settentrionale e nord-occidentale. Sono state concluse e pubblicate le ricerche riguardanti l'applicazione integrata di metodologie geologico-geofisiche per il miglioramento della stima delle riserve in depositi di argille, sui fluidi mineralizzanti e sulla geochimica elementare e isotopica (Sr-Nd) nelle albititi della Sardegna centrale. Su questi ultimi depositi, mediante lo sviluppo di un geo-database ed applicazione di tecniche GIS, sono state redatte e pubblicate carte geologiche tematiche relative alle caratteristiche chimico-mineralogico-petrografiche dei vari affioramenti. Proseguono gli studi dei depositi di fluorite nella Sardegna centro-meridionale. 7) Nella U.O. di Padova sono stati eseguiti degli studi sulle ceneri di carbone e sul loro possibile utilizzo nel confezionamento di calcestruzzi. La ricerca, per ora sostenuta solo da fondi esterni, potrebbe aprire nuovi interessanti filoni di ricerca.

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Prodotti della ricerca (2006)

Principali collaborazioni Snam Progetti SpA Via Toniolo 1, 61032, Fano (PU) Enel Produzione Geotermica, Via Andrea Pisano 120, 56100, Pisa CREGU-UMR G2R 7566, BP 23, 54501, Vandoeuvre-les-Nancy Cedex, France Lawrence Berkeley National laboratory, University of California, Berkeley, CA 94720 USA Comunità Montana Agordina Istituto Minerario di Agordo (Agordo-Belluno) Parco Nazionale Alti Tauri, Tirolo - Austria Unicalce S.p.A. ZS Zollet Service spa, S. Giustina (BL) Dip. di Sc. della Terra (Univ. di Cagliari, Univ. "La Sapienza", Roma); INGV (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia); Inst. of Geology (UIGGM), Novosibirsk, Russia; Dep. of Appl. Geoscience, Sciences and Geophysics (Univ. of Leoben, Austria); Dep. of Mineralogy and Petrology (Univ. di Atene, Grecia); Dep. of Earth Science (Univ. di Addis Abeba, Etiopia). Sono inoltre attive collaborazioni scientifico-tecniche con partner industriali: Maffei Sarda (Orani), Soc. Sarda Bentoniti (Oristano), Sarda Silicati (Florinas).

Risorse umane e finanziarie

Anno risorse finanziarie

totali allocate di cui risorse

da terzi costi

figurativi valore

effettivo A B C D = A + C

2006 2912 675 209 3121 Valori in migliaia di euro

personale equivalente tempo pieno

ricercatori totale13 19

Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività Associato e incaricato di ricerca

Dottorando e specializzando Borsista Assegnista Professore

visitatore Collaboratore professionale Altro Totale

9 0 0 4 0 2 2 17 Principali risorse strumentali utilizzate 2 strumentazioni magnetotelluriche Phoenix-V5. Banda di frequenza 320-5•10-4Hz. 3 strumentazioni magnetotelluriche Narod Intelligent Magnetotelluric Systems (NIMS). Banda di frequenza 1-3•10-5Hz, 24 bit digital sampling, very low power consumption. 1 strumentazione magnetotellurica a sorgente controllata Geometrics Stratagem. Banda di frequenza 105-11.7Hz Diffrattometro di polveri a raggi-X Microscopio Elettronico a scansione 4 microscopi ottici luce trasmessa con accessori per osservazioni minero petrografiche 3 sistemi di misura conducibilità termica di rocce 2 Sustemi per studi microtermometrici di inclusioni fluide Microgravimetro per monitoraggio variazioni dimassa epicrostali Sistema di misura parametri fisici in pozzo

anno Brevetti Articoli ISI

Articoli non ISI

Articoli in atti di

Convegno Libri Rapporti Risultati

progettuali

Risultati di valorizzazione

applicativa Abstract Attività

editoriali

2006 0 18 8 5 10 1 0 0 7 0

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Attività Moduli Caratterizzazione dei materiali geologici e loro utilizzazione

Commessa: Ruolo dei materiali geologici nei processi naturali Progetto: Il sistema terra: interazioni tra terra solida, mare, acque interne, atmosfera

e biosfera Dipartimento: Terra e Ambiente Responsabile: OBERTI ROBERTA

Risultati conseguiti Il modulo si avvale di 7.9 ricercatori CNR e 38 mesi uomo di personale universitario associato, un gruppo di lavoro qualificato con competenze complementari, ageduate allo studio interdisciplinare di materiali complessi come i geomateriali e alla individuazione delle possibili applicazioni tecnologiche, ambientali e per la salute umana delle conoscenze sviluppate. Il lavoro di ricerca ha prodotto un elevato numero di articoli (38+6+4), comunicazioni a congressi (34), l'organizzazione di eventi scientifici e la produzione di 2 capitoli di libri. Si segnalano per la loro rilevanza: l'estensione dei metodi di analisi di elementi leggeri (H, Li, B e F) ad altre matrici e fasi mineralogiche; la risoluzione di complessi problemi relativi alla geminazione, al politipismo e alle strutture modulate; lo studio cristallochimico e petrogenetico di minerali chimicamente complessi; la risoluzione della struttura e la definizione della sistematica delle arrojaditi; sviluppi nella cristallochimica degli anfiboli e nell'individuazione di solide basi per una nuova classificazione; le relazioni chimica-struttura in miche da metapeliti HP/LT e da ambienti vulcanici; lo studio di soluzioni solide (elementi maggiori e in tracce) nei granati con una combinazione innovativa di tecniche diffrattometriche, spettroscopiche e computazionali ab initio; la ricostruzione della storia termica di materiale extraterrestre, tra cui una meteorite marziana (a supporto della formazione abiogenica della magnetite); lo studio cinetico e termodinamico dell'ordinamento in spinelli e pirosseni; nuove informazioni sulle transizioni di fase in pirosseni, anfiboli e feldspati; i meccanismi e le cinetiche di incorporazione e rilascio di Tl nel pirocloro e di cationi pesanti (Pb, Zn, Cu e Cd) nell'idrossiapatite; lo studio della mobilità di silice ed allumina in soluzioni idrotermali; la comprensione del disordine strutturale e dei suoi legami con la conduttività ionica in minerali chimicamente e strutturalmente complessi; la sintesi di microtubi monocristallini di rutilo con potenziali applicazioni tecnologiche; l'individuazione e la caratterizzazione di fasi fibrose nell'ambiente e in tessuti umani e animali; lo studio dell'incorporazione e rilascio di principi attivi farmacologici in minerali argillosi. Le competenze sviluppate all'interno del modulo hanno inoltre permesso di ottenere informazioni rilevanti che sono stati utilizzate e rendicontate nell'ambito di altre commesse (cito ad esempio TA.P01.006.003, geodinamica, e TA.P01.005.002, geochimica). Nel complesso, i risultati prodotti mostrano come le tecniche di caratterizzazione chimica e strutturale proprie delle scienze della Terra si siano evolute per permettere una conoscenza dettagliata della composizione chimica (elementi maggiori e in tracce), della struttura cristallina, dell'ordinamento cationico a corto e a lungo raggio, delle variazioni cristallochimiche che avvengono in relazione alle variazioni P-T-X-pH del sistema, dei rapporti tra chimica, struttura e proprietà chimico fisiche e "funzionali" dei geomateriali. All'interno del modulo si è perseguito sia lo sviluppo delle singole metodologie che la combinazione di tecniche indipendenti, ottenendo competenze interdisciplinari che permettono di affrontare problematiche più complesse. Attenzione crescente è stata posta alle possibili applicazioni delle conoscenze di base acquisite in campi culturalmente vicini (caratterizzazione e preservazione di beni culturali) o lontani (e quindi più difficili da interfacciare) quali la scienza dei materiali, le problematiche ambientali (inquinamento da metalli pesanti o fasi fibrose) e la salute umana (convegno Geologia e Salute, interazione tra minerali fibrosi e tessuti biologici, cristallizzazione di biominerali, possibile utilizzo dei minerali argillosi come carrier di principi farmacologici). Si sono poste le basi per maggiori interazioni con il modulo 03 (IMAA), più orientato al monitoraggio del territorio e alla salvaguardia della salute umana, e auspicabilmente con altri Istituti e Dipartimenti del CNR.

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A fronte di questi risultati positivi e di queste potenzialità si segnala una crescente difficoltà a perseguire le ricerche, dovuta a: (1) il continuo ridursi del personale a causa del passare degli anni e del mancato turn over; (2) l'incipiente obsolescenza di alcune apparecchiature analitiche e l'impossibilità di aggiornarle o di sostituirle; (3) la riduzione dei fondi per la ricerca, ormai tale da non permettere non solo il lancio di nuovi progetti ma anche il proseguimento di quelli in corso. La ricerca di finanziamenti esterni per ricerche fondamentalmente di base (che comunque necessitano ancora di messa a punto e di test, e magari di nuove attrezzature, prima di poter arrivare a quella capacità applicativa rapida che permette contratti con entità produttive) non è banale, e spesso si riduce ad attività di puro servizio analitico che ovviamente stornano tempo e risorse. Prodotti della ricerca (2006)

Principali collaborazioni L'interazione tra le varie unità del modulo è adeguata, e si sta ulteriormente potenziando attraverso collaborazioni strette e continuative. Numerose e di ottimo livello le collaborazioni scientifiche con Università e EPR nazionali e non, anche continuate nel tempo, nelle quali i ricercatori afferenti al modulo hanno spesso ruolo trainante e di coordinamento. Tra queste, sono regolate da convenzioni quelle con le Università ospitanti le Unità operative (FI, PD, PV, PI, RM Sapienza, TO), dalle quali dipende quasi tutto il personale universitario associato al modulo. Altri associati provengono da RMTre e ME. Si segnala inoltre una collaborazione nell'ambito del PNRA sulle meteoriti (PD) e una collaborazione nell'ambito di un progetto PRIN 05 di cristallografia tra personale afferente alla commessa dalle unità di PI, PV e TO. Le altre collaborazioni strumentali alla ricerca prodotta possono essere evinte dalla lista delle pubblicazioni. Le collaborazioni con amministrazioni locali o entità produttive sono invece limitate, come prevedibile dalla forte connotazione di ricerca di base del modulo, e si riferiscono ad attività di servizio analitico effettuata per finanziare la ricerca.

Risorse umane e finanziarie

Anno risorse finanziarie

totali allocate di cui risorse

da terzi costi

figurativi valore

effettivo A B C D = A + C

2006 1961 131 246 2207 Valori in migliaia di euro

personale equivalente tempo pieno

ricercatori totale12 22

Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività Associato e incaricato di ricerca

Dottorando e specializzando Borsista Assegnista Professore

visitatore Collaboratore professionale Altro Totale

17 0 0 0 0 2 0 19

anno Brevetti Articoli ISI

Articoli non ISI

Articoli in atti di

Convegno Libri Rapporti Risultati

progettuali

Risultati di valorizzazione

applicativa Abstract Attività

editoriali

2006 0 38 6 4 2 0 0 0 34 0

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Geochimica del sistema litosfera-astenosfera

Commessa: Il sistema Terra e sua evoluzione nel tempo: modalità ed effetti dei processi di differenziazione chimica ed isotopica

Progetto: Il sistema terra: interazioni tra terra solida, mare, acque interne, atmosfera e biosfera

Dipartimento: Terra e Ambiente Responsabile: TONARINI SONIA

Risultati conseguiti I principali temi affrontati nell'ambito di questo modulo sono stati: 1) La subduzione di placche crostali nel mantello. Questo processo geologico ha un impatto diretto sulla società perché è proprio nelle aree convergenti, che si registrano i terremoti di maggiore intensità e le più intense manifestazioni vulcaniche esplosive. Inoltre, le emissioni gassose che accompagnano il vulcanismo esplosivo hanno importanti riflessi sul clima globale. D'altra parte, i depositi mineralogici economicamente sfruttabili, l'energia geotermica e la maggioranza della crosta continentale, vale a dire il suolo sul quale noi viviamo, sono il risultato dei processi subduttivi. In questo contesto è stata studiata l'attività magmatica dell'area mediterranea dove gli studi su Stromboli, Colli Albani, Campi Flegrei, e Ischia hanno permesso di incrementare notevolmente le conoscenze sul sistema magmatico attuale di questi vulcani, di identificare i diversi magmi che partecipano alle eruzioni, di definire il ruolo che le interazioni tra questi magmi hanno nell'innescare l'attività magmatica e di controllare la posizione strutturale delle bocce eruttive. Per esempio: lo studio dell'attività magmatica del vulcano Astroni (Campi Flegrei) ha permesso di collegare l'inizio dell'attività vulcanica alla risalita di un magma più profondo che interseca una piccola camera magmatica superficiale in cui residui di un magma precedente evolve per cristallizzazione frazionata. La dinamica di questa eruzione suggerisce che nei Campi Flegrei è tuttora presente una rete di piccole sacche in cui i magmi stazionano. Gli studi svolti nei campi geotermici di Berlin e Ahuachapan (El Salvador) hanno evidenziato un diverso contesto geologico nei due campi geotermici: a Berlin è presente un'anomalia geotermica regionale amplificata dalla presenza di camere magmatiche superficiali, ad Ahuachapan il sistema geotermico appare legato a piccole camere magmatiche locali in un complesso sistema di fratturazioni che produce piccole superficiali anomalie geotermiche dando importanti informazioni per lo sfruttamento dei campi geotermici e per localizzare nuovi pozzi. La subduzione di fluidi interstiziali e minerali idrati (entrambi presenti nei sedimenti oceanici e nella crosta oceanica alterata), la loro distillazione in profondità, il loro trasporto attraverso il mantello e la loro re-immissione nell'atmosfera è il più profondo e complesso ciclo idrogeologico, ed ha importanti conseguenze sul budget totale di volatili quali H2O e CO2. Il ritorno in superficie di fluidi e gas nelle aree geotermiche di Larderello e di Bacon-Marrito (Filippine) è stato studiato con metodi geochimici ed isotopici permettendo di evidenziare le interazioni che questi fluidi hanno con i bacini idrogeologici e gli effetti inquinanti che hanno sui sistemi idrogeologici stessi. 2) Cronologia dei processi geologici nella litosfera continentale. La datazione degli eventi geologici è alla base di ogni ricostruzione dell'evoluzione della crosta terrestre. Nei terreni orogenici la determinazione della variabile tempo può fornire stime dell'età e della durata di un evento tettono-metamorfico, permettendo confronti con i modelli teorici. I metodi di datazione principalmente applicati alle scienze della terra si basano sul decadimento radioattivo d'isotopi di alcuni elementi (e.g. K, Sm, Rb, U). L'attività geocronologica della commessa ha coperto le esigenze di ricostruzione temporale dell'evoluzione magmatica; in particolare sono stati determinate le età di alcuni massicci intrusivi della catena Sardo-Corsa, sono state determinate le età del metamorfismo di alta pressione legato all'orogenesi Alpina così come le eclogiti delle Alpi Liguri. Nella Terra Vittoria, in Antartide, l'attività cronologica è stata focalizzata alla definizione dell'evoluzione temporale della tettonica cenozoica allo scopo di ricostruire l'evoluzione climatica nel Neogene. Sempre nella Terra Vittoria i dati geocronologici sono stati utilizzati per ricostruire le relazioni tra il Gondwana, il cratone dell'Antartide orientale e l'orogenesi di Ross.

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3) Sviluppo di nuove metodologie analitiche. Particolare importanza per l'attività di questa commessa è lo sviluppo di nuove metodologie come le determinazioni in situ degli elementi leggeri (B, Li, Be) con la microsonda ionica, le applicazioni delle determinazioni di età Pb/Pb a minerali quali la monazite. E' inoltre iniziato un lavoro di messa a punto di una metodologia per la determinazione degli isotopi del cromo in acque. Prodotti della ricerca (2006)

Principali collaborazioni Il modulo si avvale di numerose collaborazioni con Università Italiane e Straniere. L'esistenza di numerosi progetti finanziati da vari Enti esterni (INGV, PNRA, MIUR, Enti Locali) consentono di mantenere l'operatività e anche una adeguata produzione scientifica. Tutto ciò implica un impegno notevole da parte dei ricercatori per reperire sul mercato tecnico-scientifico i fondi necessari per mantenere attive le linee di ricerca del CNR. (University of South Florida; Rice University, Houston; GEOMOC, Macquarie University, Sidney)

Risorse umane e finanziarie

Anno risorse finanziarie

totali allocate di cui risorse

da terzi costi

figurativi valore

effettivo A B C D = A + C

2006 1881 285 200 2081 Valori in migliaia di euro

personale equivalente tempo pieno

ricercatori totale11 15

Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività Associato e incaricato di ricerca

Dottorando e specializzando Borsista Assegnista Professore

visitatore Collaboratore professionale Altro Totale

10 0 0 1 0 4 0 15 Geodinamica ed evoluzione della litosfera continentale

Commessa: Geodinamica ed evoluzione della litosfera continentale Progetto: Il sistema terra: interazioni tra terra solida, mare, acque interne, atmosfera

e biosfera Dipartimento: Terra e Ambiente Responsabile: POLINO RICCARDO

Risultati conseguiti Elaborazione di modelli di evoluzione tettono-metamorfica (P-T path) e/o tettono-stratigrafica in settori di catena del sistema orogenico Alpi-Appennino settentrionale, nell'Anti-Atlas marocchino, Himalaya, Antartide e placca caraibica. Studio della storia deformativa varisica del settore orientale della catena Anti-Atlasica (Marocco) nell'ipotesi di un modello evolutivo polifasico in transpressione. Per lo stesso settore di catena è stata inoltre studiata l'evoluzione post-varisica mediante analisi di tracce di fissione su apatite. Analisi strutturale lungo il margine meridionale della catena dell'Alto-Atlas (Marocco) ed elaborazione dei dati cinematici.

anno Brevetti Articoli ISI

Articoli non ISI

Articoli in atti di

Convegno Libri Rapporti Risultati

progettuali

Risultati di valorizzazione

applicativa Abstract Attività

editoriali

2006 0 28 3 2 3 0 0 0 35 0

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Ricostruzione della storia deformativa alpina e appenninica dell'unità di flysch ad elmintoidi nell'Appennino ligure-emiliano (Unità Antola) e ridefinizione della successione stratigrafica mediante studio biostratigrafico dei nannofossili calcarei. Definizione delle fasi di attivazione e disattivazione del sistema deposizionale di avanfossa in funzione del modello geodinamico di migrazione spazio-temporale del sistema fronte di catena-foredeep; i vincoli derivanti dall'analisi biostratigrafica (nannofossili calcarei) dei depositi emipelagici di apertura e chiusura della sedimentazione torbiditica-silicoclastica. Ricostruzione dell'evoluzione tettono-metamorfica dell'unità ofiolitica di Tacagua della Cordillera de la Costa (Venezuela), lungo il margine meridionale della placca caraibica. Sviluppo di modelli di evoluzione delle unità tettono-metamorfiche delle Alpi nordoccidentali. Elaborazione di modelli di evoluzione tettono-stratigrafica dei bacini sedimentari interni ed esterni al sistema orogenico delle Alpi occidentali. Completamento della fase di raccolta ed elaborazione di dati geocronologici derivanti da analisi di zirconi dei plutoni Carbonifero-Devoniani del ciclo Admiralty (Antartide), e di zirconi separati dai meta-sedimenti incassanti. Confronto tra pattern di eta' di zirconi ereditati dai magmi e di zirconi detritici dei metasedimenti rivolto alla valutazione delle affinità con il magmatismo coevo della Tasmania e del settore meridionale dell'Australia. Stima dei tassi di esumazione in aree selezionate dell'Appennino centro-meridionale, Sicilia e Marocco e nelle liguridi al confine calabro-lucano. Analisi dell'incidenza di parametri fisici (estreme variazioni nel brittle-ductile coupling, debole frizione basale, influenza di configurazioni reologiche preesistenti la deformazione) nello sviluppo di strutture estensionali e sulle relazioni fra tettonica e magmatismo. Ricostruzione del quadro evolutivo del bacino di Sant'Arcangelo (Appennino meridionale), area di ricerca petrolifera. Individuazione dell'influenza di livelli duttili nella deformazione di bacini neogenici in Appennino settentrionale (Val di Cecina). Individuazione in Marocco di strutture litosferiche, con emissioni di fluidi ricchi in carbonio ed elio di derivazione mantellica. Stesura e stampa di una monografia geologica del Vulcano Monte Vulture in Basilicata. Determinazione e datazione dei basalti MORB della Mirdita meridionale, delle ofioliti del Gruppo del Tambor in Guatemala. Datazione dei primi eventi vulcanici della piattaforma atesina. Modellazione geometrica dei corpi idrici significativi sotterranei (CISS) in mezzi porosi dell'area costiera della Regione Toscana; riperimetrazione dei CISS su base geologica in scala 1:10.000 e realizzazione di carte delle isobate del substrato e carte delle isobate e isopache delle coperture. Modellazione geometrica di acquiferi in mezzi fratturati mediante analisi geologico-strutturale delle unità rocciose permeabili; definizione delle aree di ricarica e dei settori di acquifero sepolto fino alla profondità di 300m dell'interfaccia impermeabile/permeabile corrispondente al tetto dell'acquifero. Sviluppo di metodologie nel campo della modellistica strutturale e in quello della trattazione informatica del dato geologico. Editing di stampa di carte geologiche nell'ambito di progetti nazionali ed internazionali a diverse scale (1:50.000 CARG, 1:50.000 Marocco, 1:10.000 Regione Toscana). Allestimento e messa a punto dei laboratori di Archeomagnetismo e Biostratigrafia dell'IGG-CNR. I risultati delle ricerche svolte sono documentati da pubblicazioni scientifiche su riviste internazionali e nazionali e da Carte Geologiche. Prodotti della ricerca (2006)

Principali collaborazioni Collaborazione con numerosi Dipartimenti di Scienze della Terra italiani (Università di Camerino, Firenze, Padova, Pavia, Pisa, Potenza, Roma, Torino, Urbino), stranieri (Albania, Argentina, Australia, Bulgaria, Cuba, Etiopia, Francia, Gran Bretagna, Grecia, Marocco, Olanda, Russia, Svizzera, Turchia), ed istituti di ricerca (INGV e in ambito CNR). Sono inoltre attive collaborazioni con

anno Brevetti Articoli ISI

Articoli non ISI

Articoli in atti di

Convegno Libri Rapporti Risultati

progettuali

Risultati di valorizzazione

applicativa Abstract Attività

editoriali

2006 0 31 4 5 23 0 0 3 35 0

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le Regioni Toscana, Umbria, Piemonte, e Val d'Aosta, APAT, ARPA Piemonte e numerosi Enti territoriali e imprese (ENEL, ENI-AGIP, Internazionale Marmi e Macchine ecc.).

Risorse umane e finanziarie

Anno risorse finanziarie

totali allocate di cui risorse

da terzi costi

figurativi valore

effettivo A B C D = A + C

2006 3064 785 309 3373 Valori in migliaia di euro

personale equivalente tempo pieno

ricercatori totale20 26

Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività Associato e incaricato di ricerca

Dottorando e specializzando Borsista Assegnista Professore

visitatore Collaboratore professionale Altro Totale

16 0 1 12 0 6 0 35 Paleoclimatologia

Commessa: Cambiamenti climatici: paleoclimatologia Progetto: Cambiamenti globali Dipartimento: Terra e Ambiente Responsabile: MINISSALE ANGELO

Risultati conseguiti Miglioramenti delle conoscenza dei singoli periodi studiati con la messa in evidenza di numerosi episodi paleocimatici sia del Cenozoico che del Mesozoico, in particolare al passaggio Trias-Giura e a quello Cretaceo-Terziario. I risultati hanno riguardato non solo aree italiane, ma anche Mediterranee ed Atlantiche, che sono state integrate a quelle più marcatamente locali Italiane Con i risultati dello studio di biostratigrafia integrata (radiolari, nannofossili calcarei e calpionellidi) in alcune sezioni (Tignale, Viadanica e Cadria) del Giurassico medio-Cretaceo inferiore nelle Alpi Meridionali. Nell'ambito delle datazioni, sono state ottenute età coincidenti Ar-Ar, U/Th e Tracce di Fissione, pur affette da elevato errore, su una riolite di Basiluzzo. E' stata effettuata l'elaborazione finale dei dati relativi ai tefra inclusi nel ghiaccio blu in Antartide (Frontier Mts). Si sono concluse le analisi di sezioni nel lagonegrese (Basilicata e Calabria) dove è stato possibile mettere in evidenza la un evento paleoclimatico di tipo umido in prossimità del limite julico-tuvalico. Si sono iniziate, e costituiranno una rilevante parte nei prossimi anni, le indagini polliniche sulle sezioni travertinose di cave a Tivoli nel Lazio e di Rapolano in Toscana. Pubblicazioni su riviste ISI e partecipazione a convegni, come di sotto elencato. Prodotti della ricerca (2006)

Principali collaborazioni 1) CNR-ISMAR di Bologna 2) CNR-IGAG di Roma 3) Dip. Biologia-Univ. Padova

anno Brevetti Articoli ISI

Articoli non ISI

Articoli in atti di

Convegno Libri Rapporti Risultati

progettuali

Risultati di valorizzazione

applicativa Abstract Attività

editoriali

2006 0 5 2 0 0 0 0 0 9 0

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4) Facoltà di Geologia-Univ. Barcellona 5) Progetto Nazionale Antartide 6) Dip. Sci. Terra-Univ. Siena 7) Dip. Sci. Terra – Univ. Padova 8) Dip. Sci. Terra – Univ. Firenze 9) CNRS - Ist. Des Sciences e des Evolution, Montpellier 10) Dept. Earth Envir. Sci. University Illinois, Chicago 11) Dip. Sci. Terra, Univ. Milano 12) Ist. Di Paleontologia, Univ. Berlino

Risorse umane e finanziarie

Anno risorse finanziarie

totali allocate di cui risorse

da terzi costi

figurativi valore

effettivo A B C D = A + C

2006 485 23 60 544 Valori in migliaia di euro

personale equivalente tempo pieno

ricercatori totale3 5

Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività Associato e incaricato di ricerca

Dottorando e specializzando Borsista Assegnista Professore

visitatore Collaboratore professionale Altro Totale

4 0 0 0 0 0 0 4 Utilizzazione di georisorse rinnovabili

Commessa: Valutazione e gestione delle georisorse Progetto: Sostenibilità dei sistemi terrestri ed acquatici Dipartimento: Terra e Ambiente Responsabile: GIANELLI GIOVANNI

Risultati conseguiti La ricerca comprende sia studi sui campi geotermici attivi, sia indagini e simulazioni numeriche su serbatoi petroliferi. Buona parte della ricerca si basa su fondi esterni, industriali o comunitari. Studi di idrogeologia sono invece finanziati per lo più da enti locali (Regione Toscana, provincie). Geotermia: 1) E' stato completata una prima fase dello studio delle rocce di copertura dei campi geotermici amiatini, arrivando alla conclusione che esse hanno subito un' alterazione idrotermale dovuta a fluidi ricchi in CO2, compatibili con la formazione di caolinite. 2) Prosecuzione delle attività del progetto UE (I-GET), con acquisizione e interpretazione di dati geofisici nei campi geotermici toscani. Ulteriore elaborazione dati sul campo di Larderello, con nuove proposte delle struttura geologica e termica, e della evoluzione del sistema nel tempo, con lavori presentati su riviste e a congressi internazionali. I-GET è un progetto innovativo di ricerca che vuole individuare le tecniche geofisiche più idonee a scoprire le zone produttive dei campi. L'esperimento consiste nella integrazione di dati di sismica 3-D, magnetotellurica 3-D, sismica passiva, petrofisica con modelling sviluppato ad hoc. Si è continuato con l'organizzazione di un workshop a Volterra, che si è poi svolto nel 2007, nell'ambito del progetto UE Engine. Nel 2006 c'è stata la partecipazione e la parziale organizzazione di un workshop a Podtsdam (progetto Engine) relativo all'esplorazione geotermica. La zona geotermica di Larderello è stata riconosciuta da esperti internazionali come un case history degno di studi scientifici avanzati e di un possibile futuro sondaggio scientifico. Durante il convegno sono stati undividuati i principali obiettivi dell'esplorazione geotermica che sono: a) distribuzione della temperatura in profondità; b)

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campo di stress; c) circolazione sotterranea. Si noti che il compito di IGG nelprogetto Engine è quello di coordinare le attività europee nel campo dell'esplorazione geotermica; 3) Sono proseguiti gli studi sul sistema geotermico del monte Amiata (visto come analogo naturale di un sito di confinamento di gas serra, con studi sulle fasi carbonatiche e loro possibili condizioni di formazione; Serbatoi petroliferi: 4) E' stata completata, per la prima volta, una banca di dati termodinamici di specie acquose, gas e minerali, usabili alle temperature e pressioni delle rocce serbatoio petrolifero. Questo lavoro è stato la base per eseguire uno studio di modellistica computerizzata di dolomitizzazione di un serbatoio petrolifero del Mar Caspio. I risultati della simulazione (verifica di un processo complesso, della durata di milioni di anni, di flusso di acqua marina in rocce calcaree) hanno confermato il modello geologico concettuale ipotizzato dalla compagnia petrolifera ENI. Altre attività di modellistica si sono concentrate sulla predizione degli effetti chimici e fisici indotti dallo stoccaggio dei gas serra in campi petroliferi e giacimenti di gas idrocarburi esauriti ed in acquiferi salini profondi. Un ampio numero di simulazioni numeriche, svolte accoppiando la fluido-dinamica con la chimica, suggerisce che il confinamento geologico in serbatoi petroliferi della Pianura Padana è possibile e non induce interazioni tra fluidi e rocce in grado di determinare in superficie situazioni critiche ai fini della sicurezza e della preservazione ambientale. La predittività dei modelli numerici attualmente a disposizione non permette tuttavia di escludere che in un arco temporale di alcune centinaia/migliaia di anni, a fronte di condizioni geologiche e geochimiche particolarmente sfavorevoli, su scala locale possano esistere possibilità di fuga dei gas verso la superficie. Condizioni di rilevante criticità possono essere associate alla riapertura di faglie per fenomeni tettonici (sismi) ed alla perdita di tenuta dei serbatoi di stoccaggio per alterazione dei cementi dei pozzi dimessi. Sono state completate le complesse procedure per l'attivazione del P.O.N. Si.Ri.Pro., che prevede un'indagine di sismica e magnetotellurica attraverso la Sicilia centrale. Una parte del progetto prevede specificatamente la verifica di eventuali risorse geotermiche presenti nel sottosuolo in Sicilia. Si è inotre continuato con l'attività di raccolta di dati bibliografici e la messa a punto della strumentazione geofisica. Prodotti della ricerca (2006)

Principali collaborazioni Snam Progetti SpA Via Toniolo 1, 61032, Fano (PU) Questa collaborazione riguarda studi di modellistica di confinamento di gas serra e di gas acidi in serbatoi petroliferi. Enel Produzione Geotermica, Via Andrea Pisano 120, 56100, Pisa Questa collaborazione riguarda gli studi geotermici in Toscana e nel centro America ed è attiva fin dai primi tempi di esistenza del vecchi Istituto Internazionale per le Ricerche Geotermiche, ora confluito nell'IGG. CREGU-UMR G2R 7566, BP 23, 54501, Vandoeuvre-les-Nancy Cedex, France Questa collaborazione riguardo lo studio delle inclusioni fluide e nasce da una consolidata e positiva collaborazione tra i ricercatori dei due Istituti. Lawrence Berkeley National laboratory, University of California, Berkeley, CA 94720 USA Questa collaborazione riguarda gli studi di modellistica geochimica e fluidodinamica.

Risorse umane e finanziarie

Anno risorse finanziarie

totali allocate di cui risorse

da terzi costi

figurativi valore

effettivo A B C D = A + C

2006 2296 614 165 2461 Valori in migliaia di euro

anno Brevetti Articoli ISI

Articoli non ISI

Articoli in atti di

Convegno Libri Rapporti Risultati

progettuali

Risultati di valorizzazione

applicativa Abstract Attività

editoriali

2006 0 12 5 1 0 0 0 0 2 0

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personale equivalente tempo pienoricercatori totale

9 14

Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività Associato e incaricato di ricerca

Dottorando e specializzando Borsista Assegnista Professore

visitatore Collaboratore professionale Altro Totale

3 0 0 4 0 2 0 9 Contributi geologici e mineralogici

Commessa: Frane e altri movimenti in massa Progetto: Rischi naturali ed antropici del territorio Dipartimento: Terra e Ambiente Responsabile: TATEO FABIO

Risultati conseguiti Prodotti della ricerca (2006)

Principali collaborazioni

Risorse umane e finanziarie

Anno risorse finanziarie

totali allocate di cui risorse

da terzi costi

figurativi valore

effettivo A B C D = A + C

2006 - - - - Valori in migliaia di euro

personale equivalente tempo pieno

ricercatori totale0 0

Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività Associato e incaricato di ricerca

Dottorando e specializzando Borsista Assegnista Professore

visitatore Collaboratore professionale Altro Totale

0 0 0 0 0 0 0 0

anno Brevetti Articoli ISI

Articoli non ISI

Articoli in atti di

Convegno Libri Rapporti Risultati

progettuali

Risultati di valorizzazione

applicativa Abstract Attività

editoriali

2006 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

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Metodologie geochimiche per la previsione di eventi sismici

Commessa: Valutazione dei Rischi Posti da Fenomeni Naturali ed Antropici e Strategie di Mitigazione

Progetto: Rischi naturali ed antropici del territorio Dipartimento: Terra e Ambiente Responsabile: CIONI ROBERTO

Risultati conseguiti Il corretto funzionamento delle stazioni di monitoraggio automatico di parametri chimico-fisici e fisici nelle acque naturali è stato assicurato dai frequenti interventi di manutenzione ordinaria (e straordinaria quando necessario). L'acquisizione dei dati e la loro validazione è essenziale per ottenere affidabili serie temporali. Lo studio delle possibili correlazioni tra attività sismica e variazione dei parametri chimici e chimico-fisici nelle acque sotterranee è stato condotto mediante tecniche di analisi delle serie temporali quali il filtraggio, lo studio dei trend e delle periodicità, l'effetto di variabili esterne (quale l'andamento delle precipitazioni), la definizione ed individuazione di eventuali anomalie, il confronto con i dati sismici. Su siti di particolare interesse per la loro posizione in relazioni alle strutture tettoniche ed alle caratteristiche chimiche e chimico-fisiche delle acque erogate, la lunghezza delle serie di dati adesso disponibili ha permesso di rilevare degli andamenti delle serie temporali utili per studiare la correlazione tra variabili esterne (prevalentemente di tipo meteorologico) e parametri misurati; questa situazione facilita l'individuazione di possibili anomalie precursive. In un caso (stazione di Equi Terme, in Lunigiana) è stato osservato un incremento anomalo (non spiegabile dalla chimica delle acque) della pressione parziale di CO2 disciolta nelle acque sorgive poco tempo prima dell'accadimento di un terremoto (M. 3.7) con epicentro situato a circa 15 Km dalla stazione di monitoraggio. In considerazione dell'importanza che viene attribuita a questo parametro ai fini dello studio dei precursori sismici è stato progettato e realizzato (brevetto CNR) uno strumento portatile per la determinazione in situ del contenuto totale di carbonio inorganico disciolto nelle acque. La versione automatica di questo strumento è in corso di realizzazione. Continua l'attività di sperimentazione del sensore di sapore (e-tongue) che ha fornito risultati molto promettenti nell'ambito della caratterizzazione rapida delle acque e della individuazione di eventuali inquinanti nei circuiti idropotabili. Prodotti della ricerca (2006)

Principali collaborazioni Attività di ricerca pianificate, anche sotto forma di tutoraggio di dottorati di ricerca, sono svolte con il Dipartimento di scienze della terra dell'Università degli studi di Pisa e con il Dipartimento di Ingegneria dell'Informazione della stessa Università. Nell'ambito dello sviluppo di strumentazione per la misura di gas disciolti è in atto una collaborazione con l'Università di Genova (DIPTERIS). L'attività di ricerca inerente le problematiche di sorveglianza ed identificazione nello stoccaggio di gas metano in serbatoi naturali sarà effettuata in collaborazione e col supporto finanziario di Snamprogetti (gruppo ENI).

anno Brevetti Articoli ISI

Articoli non ISI

Articoli in atti di

Convegno Libri Rapporti Risultati

progettuali

Risultati di valorizzazione

applicativa Abstract Attività

editoriali

2006 0 1 0 0 0 0 0 0 2 0

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Risorse umane e finanziarie

Anno risorse finanziarie

totali allocate di cui risorse

da terzi costi

figurativi valore

effettivo A B C D = A + C

2006 344 38 41 385 Valori in migliaia di euro

personale equivalente tempo pieno

ricercatori totale1 3

Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività Associato e incaricato di ricerca

Dottorando e specializzando Borsista Assegnista Professore

visitatore Collaboratore professionale Altro Totale

1 0 0 1 0 0 0 2 Tettonica attiva e geomorfologia

Commessa: Evoluzione geologica recente, pedogenesi ed erosione del suolo Progetto: Rischi naturali ed antropici del territorio Dipartimento: Terra e Ambiente Responsabile: MORATTI GIOVANNA

Risultati conseguiti Due capitoli di libri nella prestigiosa serie "Special Publications" della Geological Society of London, una comunicazione a convegno, due rapporti per la Regione Toscana. Importanti risultati sono stati inoltre ottenuti nell'ambito dei progetti cartografici della Regione Piemonte (Progetto CARG, Foglio 211 "Dego" e Foglio 194 "Acqui Terme") e della Regione Toscana (Convenzione Regione Toscana/IGG). In Piemonte sono state analizzate le successioni fluviali quaternarie intensamente e attivamente deformate dei settori piemontesi delle Langhe e del basso Monferrato attraverso la fotointerpretazione e il rilevamento di terreno delle superfici di modellamento fluviale distribuite nelle aree collinari e nelle fasce pedecollinari localizzate al margine sud-occidentale del Bacino Plio-Quaternario di Alessandria. La scansione stratigrafica delle successioni fluviali è stata condotta con l'ausilio di una serie di profili "allostratigrafici" su cui sono stati proiettati e interpolati i lembi di depositi fluviali preservati da rimodellamento erosivo e le relative superfici di appoggio basali. I profili hanno riguardato i bacini del T. Belbo, del F. Bormida di Millesimo, del F. Bormida di Spigno, del T. Erro, del T. Visone e del T. Orba, per una lunghezza complessiva di circa 130 km. In base agli elementi di datazione, al grado di alterazione dei suoli e al grado di rimodellamento delle superfici sono state corrispondentemente definiti e gerarchizzati due gruppi di unità a limiti inconformi: - il primo gruppo comprende le unità (2) più elevate. La petrografia dei clasti, del tutto simile a quella che caratterizza le unità più recenti, è congruente con un bacino di alimentazione impostato nell'area di affioramento delle unità metamorfiche delle Alpi Liguri. La distribuzione dei depositi e la maggiore frammentarietà che li caratterizza rispetto alle unità più recenti delineano tuttavia fasce di divagazione fluviali (con direzioni di deflusso ad andamento circa S-N) connesse a un reticolato idrografico (paleo-Bormida) presumibilmente svincolato rispetto a quello attuale. I depositi conservati lungo le creste spartiacque registrerebbero pertanto le fasi che hanno contraddistinto nel Pleistocene medio-superiore l'esumazione del margine settentrionale del Bacino delle Langhe; l'esumazione è a sua volta da mettere in relazione con la migrazione verso Nord dell'area depocentrale del Bacino di Alessandria iniziatasi a partire dalle fasi terminali dell'Oligocene; - il secondo gruppo è rappresentato dalle unità (11) altimetricamente meno elevate connesse ad una configurazione delle fasce di modellamento fluviale del F. Bormida e dei bacini affluenti non dissimili dalle attuali. La loro distribuzione altimetrica riflette una sostanziale uniformità nella distribuzione

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dei tassi di approfondimento erosivo del reticolato idrografico, congruente con un sollevamento differenziale (maggiore nel settore a monte di Acqui Terme) dell'area. La distribuzione planimetrica delle forme e dei depositi delle diverse unità evidenzia inoltre una significativa stabilità nel tempo delle fasce di divagazione sia dei Fiumi Bormida di Spigno e di Millesimo, sia del T. Erro; questa stabilità si accorda con una fase di accentuata attività tettonica sin-morfogenetica tuttora attiva, testimoniata dai tassi di sollevamento desunti da misurazioni geodetiche e compresi tra 0,5 e 1,5 mm/a, dal rapido approfondimento nel substrato da parte del reticolato idrografico e dal diffuso sviluppo di ingrown meander lungo le principali fasce di fondovalle. Questa spiccata dinamicità ha imposto come unica risposta al sistema idrografico quella di un rapido approfondimento nel substrato: essa rappresenta l'ultima tappa di un processo deformativo discontinuo a carattere differenziale che ha portato, nel corso del plio-quaternario, alla strutturazione del sistema morfotettonico delle Langhe. Nel settore del bacino di Alessandria e dei pianalti che raccordano la pianura ai rilievi delle Langhe è iniziata l'analisi e l'interpretazione dei dati di sottosuolo (stratigrafie di pozzi per acqua e di sondaggi) raccolti fino a questo momento (circa 350 stratigrafie). I primi risultati confermano nel tempo una progressiva estensione verso i quadranti settentrionali delle aree in attivo sollevamento a spese del Bacino di Alessandria caratterizzato per contro da un abbassamento relativo. In Toscana sono state studiate le successioni quaternarie, prevalentemente continentali, della porzione terminale del bacino del Fiume Cecina e del corso medio del Fiume Ombrone attraverso fotointerpretazione, rilevamento in scala 1:10.000 con riconoscimento delle principali superfici di discontinuità ed attribuzione dei depositi a sintemi e sub-sintemi, analisi dei dati di sottosuolo disponibili, analisi morfostrutturali e geologico-strutturali per la caratterizzazione delle faglie recenti. Prodotti della ricerca (2006)

Principali collaborazioni Università degli Studi di Firenze, Dipartimento di Scienze della Terra Università degli Studi di Torino, Dipartimento di Scienze della Terra Regione Piemonte Regione Toscana, Servizio Geologico Regione Toscana, Servizio Sismico

Risorse umane e finanziarie

Anno risorse finanziarie

totali allocate di cui risorse

da terzi costi

figurativi valore

effettivo A B C D = A + C

2006 231 8 30 261 Valori in migliaia di euro

personale equivalente tempo pieno

ricercatori totale2 3

Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività Associato e incaricato di ricerca

Dottorando e specializzando Borsista Assegnista Professore

visitatore Collaboratore professionale Altro Totale

1 0 0 0 0 0 0 1

anno Brevetti Articoli ISI

Articoli non ISI

Articoli in atti di

Convegno Libri Rapporti Risultati

progettuali

Risultati di valorizzazione

applicativa Abstract Attività

editoriali

2006 0 0 0 0 2 0 0 0 1 0

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Caratterizzazione dei flussi di biogas

Commessa: Controllo delle emissioni in atmosfera Progetto: Controllo dell'inquinamento e recupero ambientale Dipartimento: Terra e Ambiente Responsabile: RACO BRUNELLA

Risultati conseguiti Nell'anno 2006 è proseguito l'impegno conseguente alle numerose campagne di monitoraggio dei flussi di biogas dal suolo e captato in numerosi impianti di smaltimento di rifiuti sia urbani che speciali. Com'è noto trattasi di attività innovativa che risponde ad una precisa domanda di mercato non priva di risvolti scientifici. In quest'ottica numerosi contatti sono stati avviati e traformati in convenzioni per la misura di flussi di biogas dal suolo in impianti RSU. Da questo punto il ritorno economico per l'Istituto di appartenenza è stato notevole ed ha permesso la sopravvivenza attiva non solo di questo settore, ma di larga parte della ricerca di base ad esso affine. Affiancata a questa attività ed ad essa strettamente connessa è il monitoraggio delle acque interne e circostanti l'impianti di smaltimento; anche questo è stato oggetto di numerose convenzioni e progetti finanziati dalla Regione Toscana, e sommato allo studio del biogas ha fatto si che si potesse fornire un quadro completo delle emissioni nell'ambiente degli impianti sviluppando un approccio integrato alla questione che è oggetto di alcuni lavori scientifici da noi pubblicati o in corso di stesura. Mi piace sottolineare in questo contesto che l'attività sopra descritta ha coinvolto numerosi giovani in formazione fornendo loro l'occasione per una acquisizione di una professionalità specifica in un campo emergente come quello del monitoraggio ambientale. Infine, la creazione di una Società di Spin off operante nel settore è la riprova della validità delle scelte impostate nell'ottica della funzione di trasmissione delle conoscenze sviluppate nell'Ente, nell'ambito della società produttiva e con ricadute occupazionali e inerenti la qualità della vita collettiva. Infine sempre nell'ambito delle attività in questo settore è stato pressochè concluso lo studio dei flussi in atmosfera dal campo geotermico di Larderello che utilizza le stesse tecniche di misura e che riguarda la caratterizzazione delle emissioni, in questo caso naturali, in atmosfera. Prodotti della ricerca (2006)

Principali collaborazioni Come citato anche nel paragrafo precedente sono state consolidate collaborazioni con Piccole e Medie Imprese ed enti pubblici gestori del territorio, sotto forma di convenzioni di ricerca, di progetti e consulenze (Belvedere SpA, ASAV SpA, Ecofor SpA, P&I srl, Quadrifoglio SpA, Publiambiente SpA, Regione Toscana, Povincia di Pisa). A ciò va aggiunto quanto in corso di progettazione o consolidamento del rapporto di lavoro.

Risorse umane e finanziarie

Anno risorse finanziarie

totali allocate di cui risorse

da terzi costi

figurativi valore

effettivo A B C D = A + C

2006 628 251 60 688 Valori in migliaia di euro

personale equivalente tempo pieno

ricercatori totale2 5

anno Brevetti Articoli ISI

Articoli non ISI

Articoli in atti di

Convegno Libri Rapporti Risultati

progettuali

Risultati di valorizzazione

applicativa Abstract Attività

editoriali

2006 0 0 2 0 0 0 0 0 0 0

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Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività Associato e incaricato di ricerca

Dottorando e specializzando Borsista Assegnista Professore

visitatore Collaboratore professionale Altro Totale

1 0 0 1 0 1 0 3 Ambienti lacustri e alluvionali

Commessa: Risanamento di siti inquinati Progetto: Controllo dell'inquinamento e recupero ambientale Dipartimento: Terra e Ambiente Responsabile: GUIDI MASSIMO

Risultati conseguiti Su 15 carote sono state effettuate determinazioni di Al, Ca, Si, K, Mg, As, Fe, Mn, Cr, Cu, Pb, Ni, Zn, V ed il contenuto di carbonio organico sui livelli: 0-5, 5-15 e 25-40 cm (ultimo). Su 5 carote selezionate sono state effettuate determinazioni di C-13 e C-14. Sono stati inoltre ripetuti campionamenti di acqua del Lago di Massaciuccoli in modo da evidenziare cambiamenti temporali del chimismo con particolare riferimento all'ambiente redox. Sono stati effettuati profili di parametri fisici e chimico-fisici e campionamenti a diverse profondità. Sono stati determinati cationi ed anioni utili allo studio geochimico dei processi di dissoluzione –precipitazione di fasi minerali con particolare riferimento ai sistemi redox del Ferro e Manganese. Sono state effettuate determinazioni isotopiche di C-13 e S-34 per lo studio dei processi di ossidazione della materia organica in ambienti anaerobici in cui avviene la riduzione di S(IV) a S(-II). Sono state inoltre raccolte 3 carote per effettuare misure di consumo di ossigeno. E' in sviluppo un modello che fa uso degli isotopi dell'acqua per lo studio del tasso di evaporazione e per la valutazione dei flussi di acqua. Le analisi di bulk hanno evidenziato il contenuto elevato di carbonio organico del sedimento nei canali afferenti al lago. Nei sedimenti prelevati nello specchio palustre predomina il carbonio inorganico e la calcite rappresenta il 80% della composizione mineralogica, che fa presupporre una sua origine autigena. Normalizzando rispetto all'alluminio il contenuto dei metalli presente nel sedimento si sono individuati campioni anomali principalmente localizzati nella parte meridionale del lago, in corrispondenza della bonifica agricola. Il livello di sedimento 0-5 cm ha un più alto contenuto di As che si registra nei canali di drenaggio della bonifica agricola. In molti casi l'aumento di As è associato ad un aumento di Mn, Pb, Zn e Fe. Inoltre si riscontra una correlazione significativa tra As nel sedimento e Mn e Fe nelle acque. Ciò fa ipotizzare un'influenza su tali parametri da parte dell'ambiente redox. L'analisi dell'attività del C-14 ha permesso l'individuazione nelle carote analizzate dello spike bomb, corrispondente all'anno 1963. Ciò ha permesso di datare tale livello e stimare il tasso di sedimentazione nei diversi punti del lago. Prodotti della ricerca (2006)

Principali collaborazioni Le attività sono state in gran parte svolte nell'ambito di una tesi di dottorato in collaborazione il prof. Gian Maria Zuppi dell'Università Cà Foscari di Venezia. Ciò ci ha permesso di acquisire conoscenze in particolare sull'analisi chimica del sedimento. Le analisi di 13C e 14C sono state svolte in collaborazione con il dott. Jean Luc Michelot del Laboratorio di Idrologia e Geochimica Isotopica (IDES) dell'Università di Paris XI. Presso tale laboratorio sono state eseguite anche le analisi di delta34S.

anno Brevetti Articoli ISI

Articoli non ISI

Articoli in atti di

Convegno Libri Rapporti Risultati

progettuali

Risultati di valorizzazione

applicativa Abstract Attività

editoriali

2006 0 0 0 1 0 0 0 0 2 0

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La collaborazione con la dott.ssa Franca Frascari dell'istinto ISMAR di Bologna ha permesso di sviluppare le problematiche inerenti lo studio dei rilasci di inquinanti da parte di sedimenti lacustri ed analisi dell'acqua di poro

Risorse umane e finanziarie

Anno risorse finanziarie

totali allocate di cui risorse

da terzi costi

figurativi valore

effettivo A B C D = A + C

2006 743 355 60 803 Valori in migliaia di euro

personale equivalente tempo pieno

ricercatori totale2 5

Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività Associato e incaricato di ricerca

Dottorando e specializzando Borsista Assegnista Professore

visitatore Collaboratore professionale Altro Totale

1 0 0 0 0 0 0 1 Attività RSTL Studio della crosta basaltica dell'Islanda (ICDP)

Responsabile: OTTOLINI LUISA Risultati conseguiti Risultati conseguiti 2006 Nell'ambito del progetto internazionale di trivellazione profonda della crosta oceanica alterata (IDDP), il gruppo di ricerca del CNR-IGG, Pavia ha portato avanti, in collaborazione con CNR-IGG, Pisa, la ricerca a tema libero iniziata nel 2005 avente come obiettivo la comprensione dei processi di alterazione idrotermale da acqua di mare/acque meteoriche che avvengono nel campo geotermico di Reykjanes (estremità occidentale della Penisola omonima, Islanda Sud Occidentale). Al lavoro svolto nel 2005, consistito principalmente nella definizione petrografica delle sezioni sottili di 10 cuttings, due campioni di lava non alterata raccolti in prossimità del pozzo RN-17 ed un campione di dolerite (dicco intrusivo) campionato nel pozzo RN-19 ad oltre 2000 metri di profondità, sono seguite nel 2006 indagini in-situ sia di costituenti maggiori e minori (tecnica EMPA) delle paragenesi magmatiche (clinopirosseno, plagioclasio) e idrotermali (anfibolo, quarzo, epidoto, prenite, calcite, minerali argillosi), che di elementi in traccia mediante microsonda ionica (tecnica SIMS). Lo studio micro-analitico è stato eseguito su frammenti di cuttings inglobati in resina epossidica. I dati ottenuti sono stati quindi confrontati con quelli prodotti da indagini isotopiche (Sr e Nd) mediante spettrometria di massa a ionizzazione termica (TIMS) su minerali separati (clinopirosseni, plagioclasi, epidoti) e rocce totali, e con le concentrazioni degli elementi in traccia nelle roccia totale ottenuti mediante spettrometria di massa ad accoppiamento induttivo (ICP-MS; Dip.to Scienze della Terra, Università di Pisa). I campioni sono risultati affetti da una notevole disomogeneità composizionale nelle singole fasi, sia lateralmente che in profondità alla scala del micron. Nell'insieme, i dati geochimici ottenuti sulle singole fasi non hanno mostrato una chiara relazione sistematica tra profondità di campionamento ed intensità di alterazione idrotermale, ed hanno suggerito che quest'ultima abbia coinvolto una fase fluida (acqua di mare) esterna al sistema magmatico. In particolare, i risultati della ricerca hanno

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mostrato che l'alterazione da acqua di mare è stata efficace nel modificare significativamente le caratteristiche geochimiche dei campioni fino a profondità inferiori a 2000 metri mentre a profondità maggiori i cuttings registrano un'alterazione meno intensa a causa di una ridotta permeabilità delle rocce. Parte del lavoro svolto nel 2006 è stato oggetto di una comunicazione all'85° Congresso SIMP (27-30 settembre 2006, Fluminimaggiore, Cagliari). Tutti i risultati ottenuti nella ricerca sono presentati e discussi in un lavoro scientifico esteso sottomesso alla rivista internazionale Chemical Geology. Sono in corso ulteriori indagini volte alla caratterizzazione di costituenti leggeri e volatili (mediante SIMS) su minerali magmatici (plagioclasi e clinopirosseni), cui si affiancherà nel corso dell'anno quella su minerali secondari. Prodotti della ricerca (2006)

Principali collaborazioni CNR-IGG, Pisa -Dipartimento di Scienze della Terra, Università di Pisa -ISOR Iceland Geosurvey, Reykjavik (Islanda)

Risorse umane e finanziarie

Anno risorse finanziarie

totali allocate di cui risorse

da terzi costi

figurativi valore

effettivo A B C D = A + C

2006 26 7 0 26 Valori in migliaia di euro

personale equivalente tempo pieno

ricercatori totale0 0

Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività Associato e incaricato di ricerca

Dottorando e specializzando Borsista Assegnista Professore

visitatore Collaboratore professionale Altro Totale

0 0 0 0 0 0 0 0 Principali risorse strumentali utilizzate Microsonda ionica (SIMS) CAMECA IMS 4f, CNR-IGG (Pavia) -Microsonda elettronica CAMECA SX 50, CNR-IGG (Padova) -Spettrometro di massa ICP-MS Fisons PQ2 Plus®, Dip.to Scienze della Terra (Università di Pisa) -Spettrometro di massa TIMS Finnigan Mat 262, CNR-IGG (Pisa)

anno Brevetti Articoli ISI

Articoli non ISI

Articoli in atti di

Convegno Libri Rapporti Risultati

progettuali

Risultati di valorizzazione

applicativa Abstract Attività

editoriali

2006 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

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Evoluzione della parte Nord del rift Afro-arabico e distribuzione regionale delle georisorse

Responsabile: BONINI MARCO Risultati conseguiti Le tematiche svolte hanno riguardato vari aspetti e settori del sistema del rift Afro-Arabico: 1) Prosecuzione rilievo strutturale del Rift Etiopico. L'analisi ha permesso una migliore caratterizzazione delle faglie quaternarie, evidenziandone una complessa evoluzione cinematica contraddistinta da alternanza di movimenti a componente destra e sinistra. La datazione tramite C14 di marker stratigrafici permetterà anche la stima di slip-rates di alcune faglie attive rappresentative del campo di stress attuale. E' stato inoltre effettuato uno studio delle relazioni tra deformazione e sedimentazione nelle Regione dei Laghi. I risultati permettono una comparazione tra evoluzione tettonica e cambiamenti climatici tardo pleistocenici e olocenici, entrambi registrati dai sistemi fluvio-lacustri associati al rifting. 2) Esperimenti di modellizzazione analogica hanno indagato il processo estensionale in funzione della struttura reologica pre-rift della litosfera continentale. Una serie di modelli analogici ha investigato l'evoluzione del Mar Rosso mostrando come l'assottigliamento litosferico e stile dei margini passivi possano derivare da Moho con geometria iniziale asimmetrica. Una seconda serie sperimentale ha investigato lo sviluppo del ramo occidentale del rift Africano. Gli esperimenti, implementati da modelli numerici a scala litosferica, hanno mostrato come l'eredità tettonica giochi un ruolo fondamentale nella strutturazione (in termini di geometria e cinematica delle faglie normali e dei bacini sedimentari) di tale rift. Prodotti della ricerca (2006)

Principali collaborazioni

Risorse umane e finanziarie

Anno risorse finanziarie

totali allocate di cui risorse

da terzi costi

figurativi valore

effettivo A B C D = A + C

2006 26 6 0 26 Valori in migliaia di euro

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ricercatori totale0 0

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Dottorando e specializzando Borsista Assegnista Professore

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0 0 0 0 0 0 0 0 Principali risorse strumentali utilizzate

anno Brevetti Articoli ISI

Articoli non ISI

Articoli in atti di

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progettuali

Risultati di valorizzazione

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2006 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

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Smeraldi archeologici (I - II secolo D.C.) - provenienza e rotte commerciali

Responsabile: AURISICCHIO CARLO Risultati conseguiti L'attività di ricerca sugli smeraldi archeologici tesa alla loro caratterizzazione chimico-mineralogica, al fine di poter indicare con un elevato grado di affidabilità la loro provenienza o meglio la loro miniera di origine ed il sito di lavorazione, è continuata nel 2006 su vari fronti. All'inizio dell'anno è stato pubblicato il lavoro: "Emerald and gold necklace from Oplontis, Vesuvian Area, Naples, Italy, Journal of Archaeological Science 33: 725-734",che presenta i risultati dello studio di una collana in oro e smeraldi, ritrovata in una villa suburbana di Oplontis, (Torre Annunziata, Napoli), distrutta dall'eruzione del Vesuvio del 79 d.C. Il confronto tra i risultati ottenuti con diverse tecniche analitiche non-distruttive (SEM, EMPA, micro-FTIR, analisi gemmologiche e statistiche) su gemme archeologiche e campioni di riferimento, cioè smeraldi le cui miniere di provenienza erano ben note ed attive in epoca imperiale romana, ha permesso di poter indicare, con buona attendibilità che le miniere egiziane, situate lungo la costa del Mar Rosso, Alto Egitto (El Sikait) sono la più probabile origine delle gemme che decorano questa affascinante collana. Dal punto di vista analitico è stata eseguita un'indagine mediante SIMS, per determinare gli elementi in traccia contenuti in un set di smeraldi provenienti da alcune delle più famose miniere presenti nei vari continenti. I risultati ottenuti, hanno permesso di differenziare le varie miniere sulla base della concentrazione di alcuni elementi in traccia, e quindi di raggruppare quelle miniere la cui origine è correlata a processi genetici similari. Il lavoro è stato presentato, sotto forma di presentazione orale, al 19° General Meeting of the International Mineralogical Association, Kobe, Japan, 2006. La possibilità che gli smeraldi possano formarsi in ambienti geologici differenti nei quali le interazioni fluido-roccia favoriscono l'integrazione Cr/V con Be, ha suggerito un modello di formazione basato sull'arricchimento di alcune tracce in presenza degli elementi maggiori indispensabili. Questo lavoro ha riscosso notevole interesse, per la possibilità che offre di poter caratterizzare la singola miniera sulla base della sua impronta genetica anche se esiste il problema della applicabilità del metodo analitico a gemme archeologiche; tuttavia si può ritenere del tutto trascurabile la distruttività indotta dalla sonda SIMS. Il lavoro è attualmente in fase di stesura. E' stato infine pubblicato un articolo dal titolo "Gemme archeologiche" su un volume: "De Re Metallica", edito dalla Università degli Studi di Roma "La Sapienza" e curato dai Proff: M. Cavallini, G.E. Gigante. In questo volume viene presentata una raccolta di monografie sulla produzione antica di manufatti in metallo e pietre preziose e le loro imitazioni moderne. Il lavoro presentato insieme al prof. G. Graziani del Dipartimento di Scienze della Terra di Roma "La Sapienza" offre una panoramica sulle possibilità che si aprono allo studio delle gemme dal confronto tra le analisi gemmologiche e scientifiche, mettendo in evidenza la loro reciproca utilità. In particolare, lo studio delle inclusioni solide, liquide e gassose, può essere particolarmente valido se accoppiato a tecniche spettroscopiche quali ad es. FTIR, Raman, etc. Infine vorrei ricordare che la scarsità dei fondi a disposizione ha impedito di portare a compimento lo studio della collezione di smeraldi del Museo Archeologico di Napoli, che è in stand-by da alcuni anni. Tale studio, unito a quello già portato a termine sugli smeraldi delle sovrintendenze di Pompei ed Ercolano, dovrebbe portare alla pubblicazione di un volume che metta a confronto dati storici, gemmologici e scientifici sulle singole gemme. Prodotti della ricerca (2006)

anno Brevetti Articoli ISI

Articoli non ISI

Articoli in atti di

Convegno Libri Rapporti Risultati

progettuali

Risultati di valorizzazione

applicativa Abstract Attività

editoriali

2006 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0

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Principali collaborazioni

Risorse umane e finanziarie

Anno risorse finanziarie

totali allocate di cui risorse

da terzi costi

figurativi valore

effettivo A B C D = A + C

2006 8 2 0 8 Valori in migliaia di euro

personale equivalente tempo pieno

ricercatori totale0 0

Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività Associato e incaricato di ricerca

Dottorando e specializzando Borsista Assegnista Professore

visitatore Collaboratore professionale Altro Totale

0 0 0 0 0 0 0 0 Principali risorse strumentali utilizzate Spettrometro FTIR Equinox 55 e IR scope II Bruker (10000-50 cm-1) Elenco pubblicazioni dell’Istituto

Articoli ISI

1 Battaglia S., Leoni L., Sartori F. - A method for determining the CEC and chemical composition of clays via XRF. - CLAY MINERALS, Vol. 41, Pagg. 717-725

2 Montegrossi G., Tassi F., Vaselli O., Bidini E., Minissale A. - A new, rapid and reliable method for the determination of sulphur reduced (S-II) species in natural water discharges. - APPLIED GEOCHEMISTRY, Vol. 21, Pagg. 849-857

3 Bindi L., Petrícek V., Withers R.L., Zoppi M., Bonazzi P. - A novel high-temperature commensurate superstructure in a natural bariopyrochlore: a structural study by means of a multiphase crystal structure refinement. - JOURNAL OF SOLID STATE CHEMISTRY, Vol. 179, Pagg. 729-738

4 Biagi S. Gherardi F., Gianelli G. - A simulation study of CO2 sequestration in the Arno river plain (Tuscany, Italy). - ENERGY SOURCES, Vol. 28, Pagg. 923-932

5 Narcisi B., Petit J.R., Tiepolo M - A volcanic marker (92 ka) for dating deep east Antarctic ice cores. - QUATERNARY SCIENCE REVIEWS, Vol. , Pagg. -

6 Catanzariti R., Perilli N. - Age of the Ottone unit in the Zignago area (external Ligurian units, northern Apennines): Constrains from calcareous nannofossils. - OFIOLITI, Vol. 31, Pagg. 11-24

7 Orlandi P., Pasero M. - Allanite-(La) from Buca della Vena mine, Apuan Alps, Italy, an epidote group mineral. - CANADIAN MINERALOGIST, Vol. 44, Pagg. 173-178

8 Di Vincenzo G., Talarico F., Kleinschmidt G. - An 40Ar-39Ar investigation of the Mertz Glacier area (George V Land, Antarctica): implications for the Ross Orogen - East Antarctic Craton relationship and Gondwana reconstructions. - PRECAMBRIAN RESEARCH, Vol. , Pagg. -

9 Mesto E., Schingaro E., Scordari F., Ottolini L. - An electron microprobe analysis, secondary ion mass spectrometry and single crystal X-ray diffraction study of phlogopites from Mt. Vulture, Potenza, Italy: Consideration of cation partitioning. - AMERICAN MINERALOGIST, Vol. 91, Pagg. 182-190

10 Corti G., Manetti P. - Asymmetric rifts due to asymmetric Mohos: An experimental approach. - EARTH AND PLANETARY SCIENCE LETTERS, Vol. 245, Pagg. 315-329

11 Del Ventisette C., Montanari D., Sani F., Bonini M. - Basin inversion and fault reactivation in laboratory experiments. - JOURNAL OF STRUCTURAL GEOLOGY, Vol. 28, Pagg. 2067-2083

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12 Pennisi M., Bianchini G., Muti A., Kloppmann W., Gonfiatini R. - Behaviour of boron and strontium isotopes in groundwater-aquifer interactions in the Cornia plain (Tuscany, Italy). - APPLIED GEOCHEMISTRY, Vol. 21, Pagg. 1169-1183

13 Morelli M., Piana F. - Comparison between remote sensed lineaments and geological structures in intensively cultivated hills (Monferrato and Langhe domains, NW Italy). - INTERNATIONAL JOURNAL OF REMOTE SENSING, Vol. 27, Pagg. 4471-4493

14 Di Vincenzo G., Tonarini S., Lombardo B., Castelli D., Ottolini L. - Comparison of 40Ar – 39Ar and Rb-Sr data on phengites from the UHP Brossasco-Isasca unit (Dora Maira massif, Italy): Implications for dating white mica. - JOURNAL OF PETROLOGY, Vol. 47, Pagg. 1439-1465

15 Bindi L., Downs R.T., Harlow G.E., Safonov O.G., Yu. Litvin A., Perchuk L.L., Uccida H., Menchetti S. - Compressibility of synthetic potassium-rich clinopyroxene: In situ high-pressure single-crystal X-ray study. - AMERICAN MINERALOGIST, Vol. 91, Pagg. 802-808

16 Mccallum S., Domeneghetti M.C., Schwartz J.M., Mullen E.K., Zema M., Camara F., Mccammon C., Ganguly J. - Cooling history of lunar Mg-suite gabbrononite 76255, troctolite 76535 and Stillwater pyroxenite SC-936: The record in exsolution and ordering in pyroxenes. - GEOCHIMICA ET COSMOCHIMICA ACTA, Vol. 70, Pagg. 6068-6078

17 Conte A.M., Perinelli C., Trigila R. - Cooling kinetics experiments on different Stromboli lavas: Effect on crystal morphologies and phases composition. - JOURNAL OF VOLCANOLOGY AND GEOTHERMAL RESEARCH, Vol. 155, Pagg. 179-200

18 Krivovichev S.V.,Chernyshov D.Y., Dobelin N., Armbruster T., Kahlenberg V., Kaindl R., Ferraris G., Tessadri R., Kaltenhauser G. - Crystal chemistry and polytypism of tyrolite - AMERICAN MINERALOGIST, Vol. 91, Pagg. 1378-1384

19 Spengler D., Van Roermund H.L.M., Drury M.R., Ottolini L., Mason P.R.D., Davies G.R - Deep origin and hot melting of an archaean orogenic peridotite massif in Norway. - NATURE, Vol. 440, Pagg. 913-917

20 Molli G., Tribuzio R., Marquer D. - Deformation and metamorphism at the eastern border of the Tenda Massif (NE Corsica): a record of subduction and exhumation of continental crust - JOURNAL OF STRUCTURAL GEOLOGY, Vol. 28, Pagg. 1748-1766

21 Bonini M. - Detachment folding-related Miocene submarine slope instability in the Romagna Apennines (Italy). - JOURNAL OF GEOPHYSICAL RESEARCH, Vol. 111, Pagg. -

22 Montegrossi G., Di Benedetto F., Minissale A., Paladini M., Pardi L.A., Romanelli M., Romei F. - Determination and significance of the Mn(II) Zero-Field Splitting (ZFS) interaction in the geochemistry of travertines. - APPLIED GEOCHEMISTRY, Vol. 21, Pagg. 820-825

23 Brunelli D., Seyler M., Cipriani A., Ottolini L., Bonatti E. - Discontinuous/episodic partial melt extraction from the melting region beneath the Mid Atlantic Ridge. - JOURNAL OF PETROLOGY, Vol. 47, Pagg. 745-771

24 Oberti R., Quartieri S., Dalconi M.C., Boscherini F., Iezzi G., Boiocchi M. - Distinct local environments for Ca along the non-ideal pyrope-grossular solid solution: a new model based on crystallographic and EXAFS analysis. - CHEMICAL GEOLOGY, Vol. 335, Pagg. 347-359

25 Rinaldi R., Artigliato A., Santo A.P., Vagelli G., Walzer C.T., Bastin G.F., Gauvin R. - Editorial - MICROCHIMICA ACTA, Vol. 155, Pagg. 1-3

26 Rossetti F., Storti, F., Busetti M., Lisker F., Di Vincenzo G., Läufer A., Rocchi S., Salvini F. - Eocene initiation of Ross Sea dextral faulting and implications for East Antarctic neotectonics. - JOURNAL OF THE GEOLOGICAL SOCIETY OF LONDON, Vol. 163, Pagg. 119-126

27 Arrighi S., Tanguy J.-C., Rosi M. - Eruptions of the last 2200 years at Vulcano and Vulcanello (Aeolian islands, Italy) dated by high-accurancy archeomagnetism. - PHYSICS OF THE EARTH AND PLANETARY INTERIORS, Vol. 159, Pagg. 225-233

28 Chirstensen J.N., Dallai L. - Eruptive history and petrologic evolution of the Albano multiple maar (Alban hills, central Italy). - BULLETIN OF VOLCANOLOGY, Vol. 68, Pagg. 567-591

29 Freda C., Gaeta M., Karner D.B., Marra P., Renne P.R., Taddeucci J., Scarlato P., Chirstensen J.N., Dallai L. - Eruptive history and petrologic evolution of the Albano multiple maar (Alban hills, central Italy). - BULLETIN OF VOLCANOLOGY, Vol. 68, Pagg. 567-591

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30 Magnani M., Fugjii T., Orihashi Y., Yasuda A., Hirata T., Santo A.P., Vaggelli G. - Evidence of primitive melt heterogeneities preserved in plagioclase-hosted melt inclusions of South Atlantic MORB. - GEOCHEMICAL JOURNAL, Vol. 40, Pagg. 277-290

31 Montanini A., Tribuzio R., Anczkiewicz R. - Exhumation history of a garnet pyroxenite-bearing mantle section from a continent-ocean transition (Northern Apennine ophiolites, Italy) - JOURNAL OF PETROLOGY, Vol. 47, Pagg. 1943-1971

32 Bindi L., Evain M., Pradel A., Albert S., Ribes M., Menchetti S. - Fast ionic conduction character and ionic phase-transitions in disordered crystals: The complex case of the minerals of the pearceite-polybasite group. - PHYSICS AND CHEMISTRY OF MINERALS, Vol. 33, Pagg. 677-690

33 Quintiliani M., Andreozzi G.B., Graziani G. - Fe2+ and Fe3+ quantification by different approaches and fO2 estimation for Albanian Cr-spinels. - AMERICAN MINERALOGIST, Vol. 91, Pagg. 907-916

34 Speranza F., Maritan L., Mazzoli C., Morandi Bonacossi D., D'Ajello - First directional archaeomagnetic results from Syria: evidence from Tell Mishrifeh/Qatna. - GEOPHYSICAL JOURNAL INTERNATIONAL, Vol. 165, Pagg. 47-52

35 Perinelli C., Armienti P., Dallai L. - Geochemical and O-isotope constraints on the evolution of lithospheric mantle in the Ross sea rift area (Antarctica). - CONTRIBUTIONS TO MINERALOGY AND PETROLOGY, Vol. 151, Pagg. 245-266

36 Dawoud M., Eliwa H.A., Traversa G., Atia M.S. - Geochemistry, mineral chemistry and petrogenesis of dyke swarms from North Eastern Desert, Egipt. - GEOLOGICAL MAGAZINE, Vol. 143, Pagg. 115-135

37 Villa I., Ruggieri G., Puxeddu M., Bertini G. - Geochronology and isotope transport systematics in a subsurface granite from the Larderello-Travale geothermal system (Italy). - JOURNAL OF VOLCANOLOGY AND GEOTHERMAL RESEARCH, Vol. 152, Pagg. 20-50

38 Bertini G., Casini M., Gianelli G., Pandeli E. - Geological structure of a long-living geothermal system, Larderello, Italy. - TERRA NOVA, Vol. 18, Pagg. 163-169

39 Di Benedetto F., Andreozzi G.B., Baldi G., Barzanti A., Bernardini G.P., Faso V., Pardi L.A, Romanelli M. - HF2EPR spectroscopy of Fe3+ impurities in a blue hercynite-based pigment. - JOURNAL OF THE EUROPEAN CERAMIC SOCIETY, Vol. 26, Pagg. 2301-2305

40 Malasoma A., Marroni M., Musumeci G., Pandolfi L. - High pressare mineral assemblage in granitic rocks from continental units, Alpine Corsica, France. - GEOLOGICAL JOURNAL, Vol. 41, Pagg. 49-59

41 Fauquette S., Suc J.-P., Bertini A., Popescu S.-M., Warny S., Bachiri Taoufiq N., Perez Villa M.-J., Ferrier J., Chikhi H., Subally D., Feddu N., Clauzon G. - How much the climate forced the Messinian salinity crisis? Quantified climatic conditions from pollen records in the Mediterranean region. - PALAEOGEOGRAPHY PALAEOCLIMATOLOGY PALAEOECOLOGY, Vol. 238, Pagg. 281-301

42 Pilla G., Sacchi E., Zuppi G.M., Braga G., Ciancetti G. - Hydrochemistry and isotope geochemistry as tools for groundwater hydrodynamic investigation in multilayer aquifers: a case study from Lomellina, Po plain, South-Western Lombardy, Italy. - HYDROGEOLOGY JOURNAL, Vol. 14, Pagg. 795-808

43 Ali A.A., Martinez M., Fauvart N., Roiron P., Fioraso G., Guedon J.-L., Terral J.-F., Carcaillet C. - Incendies et peuplements à Pinus mugo dans les Alpes occidentales (Val de Suse, Italie) durant la transition tardiglaciaire-holocène: un zone refuge évidente - COMPTES RENDUS BIOLOGIES, Vol. 329, Pagg. 494-501

44 Maritan L., Nodari L., Mazzoli C., Milano A., Russo U. – - Influence of firing conditions on ceramic products: experimental study on clay rich in organic matter. - APPLIED CLAY SCIENCE, Vol. 31, Pagg. 1-15

45 Renna M.R., Tribuzio R., Tiepolo M. - Interaction between basic and acid magmas during the latest stages of the post-collisional Variscan evolution: Clues from the gabbro–granite association of Ota (Corsica–Sardinia batholith). - LITHOS, Vol. 90, Pagg. 92-110

46 Malusa M.G., Vezzoli G. - Interplay between erosion and tectonics in the western Alps. - TERRA NOVA, Vol. 18, Pagg. 104-108

47 Francalanci L., Varekamp J.C., Vougioukalakis G.E., Innocenti F., Manetti P. - Is there a compositional gap at Nisyros volcano? A comment on: Magma generation at the esternmost section of the Hellenic arc: Hf, Nd, Pb, and Sr isotope geochemistry of Nisyros and Yali volcanoes (Greece). - LITHOS, Vol. , Pagg. -

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48 Tiepolo M., Bouman C., Vannucci R., Schwieters J.B. - Laser ablation multicollector ICPMS determination of delta11B in geological samples - APPLIED GEOCHEMISTRY, Vol. 21, Pagg. 788-801

49 Malusà M.G., Philippot P., Zattin M., Martin S. - Late stages of exhumation constrained by structural, fluid inclusion and fission track analyses (Sesia-Lanzo unit, Western European Alps). - EARTH AND PLANETARY SCIENCE LETTERS, Vol. 243, Pagg. 565-580

50 Raffone N., Le Fèvre B., Ottolini L., Vannucci R., Zanetti A. - Light-Lithophile Element Metasomatism of Finero Peridotite (W Alps): A Secondary-Ion Mass Spectrometry Study. - MICROCHIMICA ACTA, Vol. 155, Pagg. 251-255

51 Bonazzi P., Bindi L., Pratesi G., Menchetti S. - Light-induced changes in molecular arsenic sulfides: state of the art and new evidence by single-crystal X-ray diffraction. - AMERICAN MINERALOGIST, Vol. 91, Pagg. 1323-1330

52 Cerrina Feroni A., Bonini M., Martinelli P., Moratti G., Sani F., Montanari D., Del Ventisette C. - Lithological control on thrust-related deformation in the Sassa-Guardistallo Basin, (Northern Apennines hinterland, Italy). - BASIN RESEARCH, Vol. 18, Pagg. 301-321

53 Benna P., Bruno E. - Long range Al, Si equilibrium configuration in strontium feldspar treated at high temperatures. - MINERALOGICAL MAGAZINE, Vol. 70, Pagg. 65-71

54 Jochum K.P., et al. - MPI-DING reference glasses for in situ microanalysis: New reference values for element concentrations and isotope ratios. - GEOCHEMISTRY GEOPHYSICS GEOSYSTEMS, Vol. 7, Pagg. -

55 Melluso L., Mahoney J.J., Dallai L. - Mantle sources and crustal input as recorded in high-Mg Deccan Traps basalts of Gujarat (India). - LITHOS, Vol. 89, Pagg. 259-274

56 Tsypkin G., Calore C., Marcolini M. - Mathematical modeling of cold water injection into depleted high-temperature geothermal reservoir . - HIGH TEMPERATURE, Vol. 44, Pagg. 453-459

57 Piccardo G.B., Zanetti A., Poggi E., Spagnolo G., Müntener O. - Melt/peridotite interaction in the Southern Lanzo peridotite: Field, Textural and geochemical evidence. - LITHOS, Vol. , Pagg. -

58 Medard E., Schmidt M.W., Schiano P., Ottolini L. - Melting of amphibole-bearing wehrlites: an experimental study on the origin of ultra-calcic nepheline-normative melts. - JOURNAL OF PETROLOGY, Vol. 47, Pagg. 481-504

59 Vagelli G., Borghi A., Cossio R., Fedi M., Giuntini L., Lombardo B., Marino A., Massi M., Olmi F., Petrelli M. - Micro-PIXE analysis of Monazite from Dora Maira Massif (Western Alps, Italy). - MICROCHIMICA ACTA, Vol. 155, Pagg. 305-311

60 Bellatreccia F., Ottolini L., Della Ventura G. - Microanalysis of Hydrogen, Boron and Fluorine in Vesuvianite by Means of SIMS, EPMA and FTIR. - MICROCHIMICA ACTA, Vol. 155, Pagg. 91-94

61 Baroni C., Fasano F. - Micromorphological evidence of warm-based glacier deposition from the Ricker hills Tillite (Victoria Land, Antarctica) - QUATERNARY SCIENCE REVIEWS, Vol. 25, Pagg. 976-992

62 Calliari I., Dabalà M., Zanesco M., Olmi F., Vaggelli G., Bernardo E. - Microstructural characterisation of a nitrided steel previously decarburised. - MICROSCOPY AND MICROANALYSIS, Vol. 12, Pagg. 335-339

63 Agrosì G., Bosi F., Lucchesi S., Melchiorre G, Scandale E. - Mn-tourmaline crystals from island of Elba (Italy): Growth history and growth marks. - AMERICAN MINERALOGIST, Vol. 91, Pagg. 944-952

64 Rinaldi R., Artigliato A., Santo A.P., Vagelli G., Walzer C.T., Bastin G.F., Gauvin R. - Modern developments and applications in microbeam analysis. - MICROCHIMICA ACTA, Vol. 155, Pagg. 1-3

65 De Vito C., Pezzotta F., Ferrini V., Aurisicchio C. - Nb-Ti-Ta oxides in the gem-mineralized and “hybrid” Anjanabonoina granitic pegmatite, central Madagascar: a record of magmatic and postmagmatic events. - CANADIAN MINERALOGIST, Vol. 44, Pagg. 87-103

66 Arias A., Oddone M., Bigazzi G., Di Muro A., Principe C., Norelli P. - New data for the characterization of Milos obsidian. - JOURNAL OF RADIOANALYTICAL AND NUCLEAR CHEMISTRY, Vol. 268, Pagg. 371-386

67 Burke E.A.J., Ferraris G. - New minerals approved in 2005 and nomenclature modifications approved in 2005 by the Commission on New Minerals and Mineral Names, International Mineralogical Association - CANADIAN MINERALOGIST, Vol. 44, Pagg. 547-552

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68 Zanettin B., Bellieni G., Justin Visentin E. - New radiometric age of volcanic rocks in the central Eritrean plateau (from Asmara to Adi Quala): Considerations on stratigraphy and correlations. - JOURNAL OF AFRICAN EARTH SCIENCES, Vol. 45, Pagg. 156-161

69 Rocchi S., Lemasurier W.E., Di Vincenzo G. - Oligocene to Recent erosion and glacial history in Marie Byrd Land, West Antarctica, inferred from exhumation of the Dorrel Rock intrusive complex and from volcano morphologies. - GEOLOGICAL SOCIETY OF AMERICA BULLETIN, Vol. 118, Pagg. 991-1005

70 Bertotti G., Mosca P., Juez J., Polino R., Dunai T. - Oligocene to present kilometres scale subsidence and exhumation of the Ligurian Alps and the tertiary Piedmont basin (NW Italy) revealed by apatite (U-Th)/He thermochronology: correlation with regional tectonics. - TERRA NOVA, Vol. 18, Pagg. 18-25

71 Hawthorne F.C., Oberti R. - On the classification of amphiboles. - CANADIAN MINERALOGIST, Vol. 44, Pagg. 1-21

72 Braga R., Morten L., Zanetti A. - Origin of a mica megacryst in an alkaline dyke from the Veneto volcanic province, Italy. - EUROPEAN JOURNAL OF MINERALOGY, Vol. 18, Pagg. 223-231

73 Oberti R., Camara F., Della Ventura G., Iezzi G., Benimoff A.I. - Parvo-mangano-edenite and parvo-manganotremolite, two new Group 5 monoclinic amphiboles from Fowler, New York, and comments on the solid solution between Ca and Mn2+ at the M4 site. - AMERICAN MINERALOGIST, Vol. 91, Pagg. 526-532

74 Zanetti A., D’Antonio M., Spadea P., Raffone N., Vannucci R., Brugeir O. - Petrogenesis of mantle peridotites from the Izu-Bonin-Mariana (IBM) forearc. - OFIOLITI, Vol. 31, Pagg. 183-200

75 Crispini L., Di Vincenzo G., Palmeri R. - Petrology and 40Ar–39Ar dating of shear zones in the Lanterman Range (northern Victoria Land, Antarctica): implications for metamorphic and temporal evolution at the terrane boundaries. - MINERALOGY AND PETROLOGY, Vol. , Pagg. -

76 Orlando A., Abebe T., Manetti P., Santo A.P., Corti G. - Petrology of mantle xenoliths from Megado and Dilo, Kenya rift, Southern Ethiopia. - OFIOLITI, Vol. 32, Pagg. 71-87

77 Levi N., Ellero A., Ottria G., Pandolfi L. - Polyorogenic deformation history recognized at very shallow structural levels: the case of the Antola Unit (Northern Apennine, Italy). - JOURNAL OF STRUCTURAL GEOLOGY, Vol. 28, Pagg. 1694-1709

78 Battaglia S., Leoni L. - Preliminary results on a simple technique to correct the XRD intensities from the preferred orientation effects. - ZEITSCHRIFT FUR KRISTALLOGRAPHIE, Vol. 1, Pagg. 169-174

79 Le Fèvre B., Ottolini L. - Preparation of Reference Glasses for in-situ Analysis of Lithium and Boron. - MICROCHIMICA ACTA, Vol. 155, Pagg. 189-194

80 Principe C., Tanguy J.-C., Arrighi S., Le Goff M. - Reply to the comment on “Chronology of Vesuvius” activity from A.D. 79 to 1631 based on archeomagnetism of lavas and historical sources” by R. Lanza and E. Zanella. - BULLETIN OF VOLCANOLOGY, Vol. 68, Pagg. 397-398

81 Camara F., Ottolini L., Devouard B., Garvie L.A.J., Hawthorne - Sazhnite-(La), Na3LaSi6O15(H2O2)2, a new mineral from the Aris phonolite, Namibia: Description and crystal structure. - MINERALOGICAL MAGAZINE, Vol. 70, Pagg. 405-418

82 Hawthorne F.C., Oberti R., Martin R.F. - Short range order in amphioboles from the Bear lake diggings, Ontario. - CANADIAN MINERALOGIST, Vol. 44, Pagg. 1171-1179

83 Balitsky V.S, Balitsky D.V., Balitsky S.D., Aurisicchio C., Roma A.M. - Silica and alumina transfer in supercritical aqueous fluids and growing of topaz monocrystals in them. - GEOCHEMISTRY INTERNATIONAL, Vol. 44, Pagg. 175-181

84 Bonazzi P., Bindi L., Zoppi M., Capitani G.C., Olmi F. - Single-crystal diffraction and transmission electron microscopy studies on "silicified" pyrochlore from Narssârssuk, Julianehaab district, Greenland. - AMERICAN MINERALOGIST, Vol. 91, Pagg. 794-801

85 Oberti R., Quartieri S., Dalconi M.C., Boscherini F., Iezzi G., Boiocchi M., Eeckhout S. - Site preference and local geometry of Sc in garnets: I. Multifarious mechanisms in the pyrope-grossular join. - AMERICAN MINERALOGIST, Vol. 91, Pagg. 1230-1239

86 Quartieri S., Oberti R., Boiocchi M., Dalconi M.C., Boscherini F., Safonova O., Woodland A.B. - Site preference and local geometry of Sc in garnets: II. The crystal-chemistry of octahedral Sc in the andradite- Ca3Sc2Si3O12 join. - AMERICAN MINERALOGIST, Vol. 91, Pagg. 1240-1248

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87 Terzano R., Spagnuolo M., Medici L., Tateo F., Vekemans B., Janssens K., Ruggiero P. - Spectroscopic investigation on the chemical forms of Cu during the synthesis of zeolite X at low temperature. - APPLIED GEOCHEMISTRY, Vol. 21, Pagg. 993-1005

88 Ottolini L., Cámara F., Hawthorne F.C - Strategies for Quantification of Light Elements in Minerals by SIMS: H, B and F. - MICROCHIMICA ACTA, Vol. 155, Pagg. 229-233

89 Zanettin B., Bellieni G., Justin Visentin E. - Stratigraphy and evolution of the trachy-ryolitic volcanism of the Senafe area (Eastern Eritrean Plateau) - JOURNAL OF AFRICAN EARTH SCIENCES, Vol. 45, Pagg. 478-488

90 Zema M., Tarantino S.C., Giorgiani A. - Structural changes induced by cation ordering in ferrotapiolite. - MINERALOGICAL MAGAZINE, Vol. 70, Pagg. 319-328

91 Evain M., Bindi L., Menchetti S. - Structural complexity in minerals: twinning, polytypism and disorder in the crystal structure of polybasite, (Ag,Cu)16(Sb,As)2S11. - ACTA CRYSTALLOGRAPHICA, Vol. B62, Pagg. 447-456

92 Marschall H.R., Ludwig T, Altherr R., Kalt A., Tonarini S. - Syros Metasomatic Tourmaline: evidence for very High-delta11B Fluids in Subduction Zones. - JOURNAL OF PETROLOGY, Vol. 47, Pagg. 1915-1942

93 Agostini S., Corti G., Doglioni C., Carminati E., Innocenti F., Tonarini S., Manetti P., Di Vincenzo G., Montanari D. - Tectonic and magmatic evolution of the active volcanic front in El Salvador: insight into the Berlín and Ahuachapán geothermal areas. - GEOTHERMICS, Vol. 35, Pagg. 368-408

94 Bindi L., Evain M., Menchetti S. - Temperature dependence of the silver distribution in the crystal structure of natural pearceite, (Ag,Cu)16(As,Sb)2S11. - ACTA CRYSTALLOGRAPHICA, Vol. B62, Pagg. 212-219

95 Armienti P., Francalanci L., Landi P. - Textural effects of steady state behaviour of the Stromboli feeding system. - JOURNAL OF VOLCANOLOGY AND GEOTHERMAL RESEARCH, Vol. , Pagg. -

96 Landi P., Francalanci L., Pompilio M., Rosi M., Corsaro R.A., Petrone C.M., Nardini I., Miraglia L. - The December 2002-2003 effusive event at Stromboli volcano, Italy: Insights into the shallow plumbing system by petrochemical studies. - JOURNAL OF VOLCANOLOGY AND GEOTHERMAL RESEARCH, Vol. 155, Pagg. 263-284

97 Bertini A. - The Northern Apennines palynological record as a contribute for the reconstruction of the Messinian palaeoenvironments. - SEDIMENTARY GEOLOGY, Vol. 188/9, Pagg. 235-258

98 Cámara F., Oberti R., Chopin C., Medenbach O. - The arrojadite enigma: I. A new formula and a new model for the arrojadite structure. - AMERICAN MINERALOGIST, Vol. 91, Pagg. 1249-1259

99 Chopin C., Oberti R., Cámara F. - The arrojadite enigma: II. Compositional space, new members and nomenclature of the group. - AMERICAN MINERALOGIST, Vol. 91, Pagg. 1260-1270

100 Gonfiantini R., Pennisi M. - The behaviour of boron isotopes in natural waters and water-rock interactions. - JOURNAL OF GEOCHEMICAL EXPLORATION, Vol. 88, Pagg. 114-117

101 Kisch H.J., Sassi R., Sassi F.P. - The bo lattice parameter and chemistry of phengites from HP/LT metapelites. - EUROPEAN JOURNAL OF MINERALOGY, Vol. 18, Pagg. 207-222

102 Camara F., Iezzi G., Tiepolo M., Oberti R. - The crystal chemistry of lithium and Fe3+ in synthetic orthopyroxene. - PHYSICS AND CHEMISTRY OF MINERALS, Vol. 33, Pagg. 475-483

103 Boiocchi M., Callegari A., Ottolini L. - The crystal structure of piergorite-(Ce), Ca8Ce2(A10.5Fe3+0.5)Sigma1( , Li, Be)2Si6B8036(OH,F)2:A new borosilicate from Vetralla, Italy, with a modified hellandite type chain. - AMERICAN MINERALOGIST, Vol. 91, Pagg. 1170-1177

104 Nespolo M., Ferraris G. - The derivation of twin laws in non-merohedric twins. Application to the analysis of hybrid twins. - ACTA CRYSTALLOGRAPHICA SECTION A-CRYSTAL PHYSICS DIFFRACTION THEORETICAL AND GENERAL CRYSTALLOGRAPHY, Vol. A62, Pagg. 336-349

105 Rivalenti G., Zanetti A., Girardi V.A.V., Mazzucchelli M., Tassinari C.G.C, Bertotto G.W. - The effect of the Fernando de Noronha plume on the mantle lithosphere in north-eastern Brazil. - LITHOS, Vol. , Pagg. -

106 Aurisicchio C., Corami A., Ehrman S., Graziani G., Nunziante C. S - The esmerald and gold necklace from Oplontis, Vesuvian Area, Naples, Italy. - JOURNAL OF ARCHAEOLOGICAL SCIENCE, Vol. 33, Pagg. 725-734

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107 Cortes J.A., Wilson M., Condliffe E., Francalanci L. - The occurrence of forsterite and highly oxidizing conditions in basaltic lavas from Stromboli volcano, Italy. - JOURNAL OF PETROLOGY, Vol. 47, Pagg. 1345-1373

108 Pennisi M., Gonfiantini R., Grassi S. Squarci P. - The utilization of boron and strontium isotopes for the assessment of boron contamination of the Cecina river alluvial aquifer (central-western Tuscany, Italy). - APPLIED GEOCHEMISTRY, Vol. 21, Pagg. 643-655

109 Martignago F., Andreozzi G.B., Dal Negro A. - Thermodynamics and kinetics of cation ordering in natural and synthetic Mg(Al,Fe3+)2O4 spinels from in situ high-temperature X-ray diffraction. - AMERICAN MINERALOGIST, Vol. 91, Pagg. 306-312

110 Piana F., Tallone S., Cavagna S., Conti A. - Thrusting and faulting in metamorphic and sedimentary units of Ligurian Alps: an example of integrated field work and geochemical analyses. - INTERNATIONAL JOURNAL OF EARTH SCIENCES, Vol. 95, Pagg. 413-430

111 Gaeta M., Freda C., Christensen J.N., Dallai L., Marra F., Karner D.B., Scarlato P. - Time-depend geochemistry of clinopyroxene from Alban hills (central Italy): Clues to source and evolution of ultrapotassic magmas. - LITHOS, Vol. 86, Pagg. 330-346

112 Schiavi F., Tiepolo M., Pompilio M., Vannucci R. - Tracking magma dynamics by laser ablation (LA)-ICPMS trace element analysis of glass in volcanic ash: The 1995 activity of Mt. Etna. - GEOPHYSICAL RESEARCH LETTERS, Vol. 33, Pagg. -

113 Roghi G., Ragazzi E., Gianolla P. - Triassic Amber of the Southern Alps (Italy). - PALAIOS, Vol. 21, Pagg. 143-154

114 Bortolotti V., Chiari M., Kodra A., Marcucci M., Marroni M., Mustafa F., Prela M., Pandolfi L., Principi G., Saccani E. - Triassic MORB magmatism in the southern Mirdita zone (Albania) - OFIOLITI, Vol. 31, Pagg. 1-9

115 Manzella A., Zaja A. - Volcanic structure of the southern sector of Mt. Etna after the 2001 and 2002 eruptions defined by magnetotelluric measurements. - BULLETIN OF VOLCANOLOGY, Vol. 69, Pagg. 41-50

116 Borghi A., Compagnoni R., Cossio R., Giuntini L., Massi M., Olmi F., Santo A.P., Vaggelli G. - Yttrium geothermometry applied to garnets from different metamorphic grades analised by EPMA and μ-PIXE techniques. - MICROCHIMICA ACTA, Vol. 155, Pagg. 105-112

Articoli non ISI

1 Orlandi P., Cortecci G., Protano G., Riccobono F. - Mineral assemblages, stable isotopes and fluid inclusions in ore veins from the Macigno formation at Calafuria (Livorno mountains, northern Tuscany, Italy). - Periodico di Mineralogia., Vol. 75, Pagg. 73-84

2 Chelazzi L., Bindi L., Olmi F., Menchetti S., Peccerillo A., Conticelli S. - A lamproitic component in the high-K calc-alkaline volcanic rocks of the Capraia Island, Tuscan Magmatic Province: evidence from clinopyroxene crystal chemical data. - Periodico di Mineralogia, Vol. 75, Pagg. 75-94

3 Della Ventura G., Bellatreccia F., Cámara F., Oberti F., Lorand J.P., Parodi G.C., Carlier G., Di Domenico, D. - Carbon-bearing cordierite from Allumiere (Tolfa volcanic center, Latium, Italy): occurrence, crystal-structure and FTIR microspectroscopy. - Periodico di Mineralogia, Vol. 75, Pagg. 113-126

4 Baietto A., Cadoppi P., Perello P., Martinotti G. - Controllo strutturale della circolazione termale nel Massiccio dell’Argentera (Alpi Occidentali). - Rendiconti Società Geologica Italiana., Vol. 2, Pagg. 73-75

5 Ardit M., Fioretti A.M., Molin G., Ramous E., Bauer U.-C. - Determination of the origin of unusual glass with metallic spherule inclusions found in the area between Inzingkofen and Sigmaringen (Bavaria, Germany), South-West of the Steinheim-Ries craters. - Periodico di Mineralogia, Vol. 75, Pagg. 11-24

6 Minisini D., Trincardi F., Asioli A - Evidence of slope instability in the southwestern Adriatic margin. - Natural Hazards and earth System Sciences, Vol. 6, Pagg. 1-20

7 Benvenuti M., Costagliola P., Dini A., Lattanzi P., Ruggieri G., Vaselli O., Tanelli G. - Evolution of the hydrothermal system at La Crocetta “feldspar” mine: fluid inclusion and stable isotope constrains on the environment of late stage veins. - Periodico di Mineralogia, Vol. 75, Pagg. 39-50

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8 Balestro G., Cadoppi P., Tallone S. - Evoluzione strutturale della bassa Val di Susa e Val Sangone: la zona di deformazione Col del Lis-Trana. - Rendiconti Società Geologica Italiana, Vol. 2, Pagg. 76-77

9 Orlando A., Borrini D. - High temperature gas-mixing furnace: experimental set up and applications to Earth Sciences. - Periodico di Mineralogia, Vol. 75, Pagg. 233-240

10 Ruggieri G., Petrone C.M., Gianelli G., Arias A., Torio Henriquez E. - Hydrothermal alteration in the Berlin geothermal field (El Salvador): new data and discussion on the natural state of the system. - Periodico di Mineralogia, Vol. 75, Pagg. 293-312

11 Orlandi p., Cortecci G., Bramanti A. - La mineralizzazione idrotermale a solfuri di ferro e barite nei pressi di Cascina Terme (Val d’Era, Toscana). - Atti Società Toscana di Scienze Naturali, Memorie, Serie A., Vol. 110, Pagg. 61-66

12 Bacci M., Corallini A., Orlando A., Picollo M., Radicati B. - La vetrata di Niccolò di Pietro Gerini della chiesa di S. Maria nella Certosa del Galluzzo a Firenze: vetri soggetti a processi disgregativi: indagini e restauro. - Kermes. La Rivista del Restauro, Vol. 63, Pagg. -

13 Muti A., Cerbai N., Pennisi M., Bianchini G., Giacomet R., Zucconi G. - Le sorgenti fredde dei Monti della Gherardesca (bacino del fiume Cornia, Toscana meridionale): idrogeologia e geochimica. Il Progetto Boromed. - Acque Sotterranee, Vol. 104, Pagg. 9-26

14 Petrone C.M., Olmi F., Braschi E., Francalanci L. - Mineral chemistry profile: a valuable approach to unravel magma mixing processes in the recent volcanic activity of Stromboli, Italy. - Periodico di MIneralogia, Vol. 75, Pagg. 277-292

15 Raco B., Cioni R., Guidi M., Scozzari A., Lelli M., Lippo G. - Monitoraggio del flusso di biogas diffuse dal suolo da discariche RSU: il caso di Legoli, Peccioli (PI). - RS-Rifuiti Solidi, Vol. XX, Pagg. 120-136

16 Menchetti S., Vaggelli G. (Editors) - Periodico di Mineralogia. Dedicated to the Memory of Filippo Olmi. - Periodico di Mineralogia, Vol. 75, Pagg. 1-336

17 Pandeli E., Santo A.P., Morelli M., Orti L. - Petrological and geological data of porphyritic dikes from the Capo Arco area (Eastern Elba island, northern Tyrrhenian sea). - Periodico di Mineralogia, Vol. 75, Pagg. 241-254

18 Fiora L., Borghi A., Vaggelli G., Zoja A. - Studio petrografico sui graniti Cinesi. - L'Informatore Marmista, Vol. 532, Pagg. 13-24

19 Minissale A. - The carbon cycle: implications on tectonics and climate changes. - Periodico di Mineralogia, Vol. , Pagg. 25-34

20 Giannandrea P., LA Volpe L., Principe C., Schiattarella M. - Unità stratigrafiche a limiti inconformi e storia evolutiva del vulcano medio-pleistocenico di Monte Vulture (appennino meridionale, Italia). - Bollettino Società Geologica Italiana., Vol. 125, Pagg. 67-92

21 Fanelli M., Bellucci L. - Utilizzazione delle risorse geotermiche: le pompe di calore. - Scienza online, Vol. 33-34, Pagg. -

22 Raco B., Cioni R., Guidi M., Lelli M., Torcivia T., Turini M. - Variabilità spaziale della composizione del biogas nella discarica di Legoli Peccioli (Pisa). - Geologia dell’Ambiente., Vol. 14, Pagg. 7-14

Articoli in atti di Convegno

1 Balestro G., Piana F. - A geological knowledge base model for storing data and sharing interpretations of geological maps. - 5th European Congress on Regional Geoscientific Cartography and Information Systems: earth and water., Barcelona, Catalonia.

2 Cerrina Feroni A., Ellero A., Levi N., Ottria G., Pardini E., Pei A. - A structural geological approach for the exploitation of groundwater resources in buried rock aquifers: the experience of the Tuscany Region (Italy). - 5th European Congress on Regional Geoscientific Cartography and Information Systems: earth and water., Barcelona, Catalonia.

3 Cravero M., Piana F., Ponti S., Tallone S., Balestro G., Morelli M. - Analysis of fracture patterns constrained by suitable geological model. - Proc. of 41st U.S. Rock Mechanics Symposium, Golden (CO)

4 Baneschi I., Gonfiantini R., Guidi M., Zuppi G.M. - Evaporation process in Massaciuccoli Lake (Northern Tuscany) - International Workshop on Isotopic Effect in Evaporation, Pisa

5 Grassi S., Squarci P. - Fenomeni di deterioramento della qualita’ delle acque della pianura costiera nei comuni di Cecina e Rosignano M°. - Primo Congresso Regionale di Scienze Naturali Fascia Toscana Mediterranea: Codice Armonico.,

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6 Yanev Y., Boev B., Doglioni C., Innocenti F., Manetti P., Pecskay Z., Tonarini S., D'Orazio M - Late alpine ultra-to high potassic volcanic rocks in Republic of Macedonia: Mineralogy, geochemistry, an gas. - Geosciences 2006,

7 Maritan L., Mazzoli C., Pompermaier A., Basso P., Zanovello P. - Le malte dei pavimenti di età imperiale del complesso di Via Neroniana (Montegrotto Terme – Padova): indagini preliminari. - Convegno Nazionale AIAr, Caserta.

8 Maritan L., Mazzoli C., Rigaldo P., Pesavento Mattioli S., Mazzocchin S. - Le olle romane dello scavo di via Neroniana (Montegrotto Terme – Padova): indagini preliminari. - Convegno Nazionale AIAr., Caserta.

9 Bigazzi G., Oddone M. - Metodi per il riconoscimento della provenienza dell'ossidiana. - Atti della XXXIX Riunione Scientifica Materia prime e Scambi nella Preistoria Italiana, Firenze

10 Tateo F., Medici L., Summa V. - Minerali utilizzati a scopi terapeutici, dalla tradizione ancestrale alla farmacologia moderna. - 1° Seminario Nazionale di Studio "Geologia & Salute"., Pesaro.

11 Summa V., Tateo F., Giannossi M.L. - Possibili rischi nell'utilizzo dei "rimedi naturali" a base di argille. - 1° Seminario Nazionale di Studio , Pesaro.

12 Cerrina Feroni A., Ellero A., Ottria G. - Possible touristic exploitation of geological outcrops: the case of Rocca Grimalda (Piedmont Region, Italy). - 5th European Congress on Regional Geoscientific Cartography and Information Systems: earth and water., Barcelona, Catalonia.

13 Piccardo G.B., Rampone E., Triburzio R., Molli G., Borghini G., Poggi E. - The Ligurian ophiolites: remnants of the Jurassic Tethys oceanic lithosphere - Polar ridges meeting and workshop 2006, Sestri Levante

Libri

1 Schreurs G., et al. - Analogue benchmarks of shortening and extension experiments. - Analogue and numerical modelling of crustal-scale processes., Geological Society, London

2 Petrone C.M., Francalanci L., Ferrari L., Schaaf P., Conticelli S. - Cerro Grande Volcanic Complex (Nayarit, Mexico): Inferences on volcanology and magma evolution. - Neogene-Quaternary continental margin volcanism: A perspective from Mexico., Geological Society of America ,

3 Stoppa F., Rosatelli G., Principe C. - Classificazione modale delle vulcaniti del monte Vulture - La Geologia del monte Vulture, Grafiche Finiguerra, Lavello

4 Droy-lefaix M.T., Tateo F. - Clays and clay minerals as drugs. - Handbook of Clay Science - Developments in Clay Science, F. Bergaya, B.K.G. Theng and G. Lagaly,

5 Carretero M.I., Gomes C.S.F., Tateo F. - Clays and human health. - Handbook of Clay Science - Developments in Clay Science, F. Bergaya, B.K.G. Theng and G. Lagaly ,

6 Corti G., Cuffaro M., Doglioni C., Innocenti F., Manetti P. - Coexisting geodynamic processes in the Sicily channel. - Postcollisional tectonics and magmatism in the Mediterranean region and Asia. , Geological Society of America.,

7 Tassi F., Vaselli O., Moratti G., Piccardi L., Minissale A., Poreda R., Delgado Huertas A., Bendkik A., Chenakeb M., Tedesco D. - Fluid geochemistry versus tectonic setting: the case study of Morocco. - Tectonics of the Western Mediterranean and North Africa. , Geological Society, London

8 Buettner A., Principe C., Villa I.G., Brocchini D. - Geocronologia 39Ar - 40Ar del monte Vulture - La geologia del monte Vulture, Grafiche Finiguerra, Lavello

9 Cioni R., Marini L., Raco B. - Il lago Piccolo di Monticchio: geochimica dei fluidi e valutazione del rischio di eruzione limnica - La geologia del monte Vulture, Grafiche Finiguerra, Lavello

10 Giardino C., Pinarelli L. - Indagini sulla composizione isotopica del Pb nei lingotti dei ripostigli di S. Imbenia. - I ripostigli sardi algheresi della tarda età nuragica: nuove ricerche archeometallurgiche., C. Giardino, F. Lo Schiavo,

11 Corti G., Lucia S., Bovini M., Sani F., Mazzarini F. - Interaction between normal faults and pre-existing thrust systems in analogue models. - Analogue and Numerical Modelling of Crustal-Scale Processes., Geological Society of London., London.

12 Principe C. - Introduzione alla geologia del monte Vulture - La Geologia del Monte Vulture, Grafiche Finiguerra, Lavello

13 Principe C. (a cura di:) - La geologia del monte Vulture - , Grafiche Finiguerra, Lavello

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14 Cerrina Feroni A., Marroni M., Ottria G., Pandolfi L. - Mapping of poliphase folding at upper structural levels: An example from the Val Borbera (northern Apennines). - Mapping geology of Italy,., Selca., Firenze.

15 Massironi M., Zampieri D., Caporali A. - Miocene to present major fault linkages through the Adriatic indenter and the Austroalpine-Penninic collisional wedge (Alps of NE Italy). - Tectonics of the western Mediterranean and north Africa, Geological Society of London, London

16 Mosca P. - Neogene basin evolution in the Western Po Plain (NW Italy). Insights from seismic interpretation, subsidence analysis and low temperature (U-Th)/He thermochronology. - , Netherlands Research School Geology, Amsterdam

17 Giannandrea P., Principe C., La Volpe L., Schiattarella M. - Note illustrative alla nuova carta geologica alla scala 1:25.000 del monte Vulture - La geologia del monte Vulture, Grafiche Finiguerra, Lavello

18 Barféty J.-C., Polino R., Mercier D., Caby R., Fourneaux J.-C., Avec la collaboration de Dela Pierre F., Fabre R., Fioraso G. - Notice explicative, Carte géol France (1/50 000), feuille Nevache – Bardonecchia – Modane (799). - Carte Geologique de la France, BRGM, Orleans

19 Moratti G., Chalouan A. - Preface. - Tectonics of the Western Mediterranean and North Africa. , Geological Society, London

20 Rinaldi R., Artigliato A., Santo A.P., Vagelli G., Walzer C.T., Bastin G.F., Gauvin R. - Proceedings of the 9th Workshop of European Microbean analysis Society (EMAS) and the 3rd Meeting og the International Union of Microbean Analysis Societies (IUMAS), Florence, Italy, may 22-26, 2005 - , Springer Verlag,

21 Borghi A., Vaggelli G., Fiora L., Castelli D., Callegari E., Alciati L. - Riflessi in pietra - Riflessi in pietra. L'antico Egitto illuminato da Dante Ferretti. Catalogo della mostra (Torino, 3 febbraio-30 giugno 2006.), Skira,

22 Petrone C.M., Francalanci L., Ferrari L., Schaaf P., Conticelli S. - San Pedro-Cerro Grande volcanic complex (Nayarit, Mexico): Inferences on volcanology and magma evolution - Neogene-Quaternary continental margin volcanism: A perspective from Mexico, Geological Society of America,

23 Principe C., Giannandrea P. - Storia evolutiva del monte Vulture - La geologia del monte Vulture, Grafiche Finiguerra, Lavello

24 Molli G., Vaselli L. - Structures, interference patterns, and strain regime during midcrustal deformation in the Alpi Apuane (Northern Apennines, Italy). - Geological Society of America, Special paper 414, Geological Society of America,

25 Moratti G., Chalouan A. (eds). - Tectonics of the western Mediterranean and North Africa. - Tectonics of the western Mediterranean and North Africa., Geological Society of London., London.

26 Benvenuti M., Bonini M., Moratti G., Sani F. - Tectono-sedimentary evolution of the Plio-Pleistocene Sant'Arcangelo Basin (Southern Apennines, Italy). - Tectonics of the western Mediterranean and North Africa., Geological Society of London., London.

27 Vlahou M., Christofides G., Eleftheriadis G., Pinarelli L., Koroneos A - Tertiary volcanic rocks from Samothraki island (north Aegean, Greece): Sr and Nd isotope constraints on their evolution. - Post-collisional tectonics and magmatism in the Eastern Mediterranean region. , Y. Dilek, S. Pavlides (editors). ,

28 Dini A., Innocenti F., Rocchi S., Westerman D. S. - The Late Miocene Christmas-tree laccolith complex of the island of Elba. - Mapping geology of Italy., Selca., Firenze.

29 Petrone C.M., Francalanci L., Ferrari L. Schaaf P., Conticelli S. - The San Pedro-Cerro Grande volcanic complex (Nayarit, Mexico): Inferences on volcanology and magma evolution. - Neogene quaternary continental margin volcanism: A perspective from Mexico., Geological Society of America,

30 Giosa P., Principe C. - Utilizzi industriali dei materiali del monte Vulture - La geologia del monte Vulture, Grafiche Finiguerra, Lavello

Risultati di valorizzazione applicativa

1 Giannandrea P., La Volpe L., Principe C., Schiattarella M. - Carta geologica del Monte Vulture alla scala 1:25.000

2 Barféty J.-C., Polino R., Mercier D., Dela Pierre F., Fioraso G., Giardino M., Caby R., Fabre R. - Carte géologique de France (1/50 000), feuille 799: Nevache – Bardonecchia – Modane.

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3 Benvenuti M., Bonini M., Moratti G., Sani F. - Geological map of the Sant'Arcangelo basin (Basilicata, Italy).

Principali risorse strumentali dell’Istituto

- n. 3 diffrattometri di polveri a raggi X Philips con Goniometro PW1050 (Pisa - Firenze - Padova) - n. 2 cromatografi ionici (Pisa) - n. 2 sistemi per studi microtermometrici di inclusioni fluide 3000 (Pisa) - n. 2 spettrometri di massa per analisi isotopi stabili in acque, carbonati e gas (Pisa) - n. 3 gascromatografi per analisi chimiche di gas (Pisa) - n. 3 sistemi di misura di conducibilità termica di rocce (Pisa) n. 4 Diffrattometri a cristallo singolo, uno dei quali con rivelatore bidimensionale (Pavia) - n. 4 microscopi ottici luce trasmessa con accessori per osservazioni minero petrografiche (Pisa) - Analisi Termiche TG + DTA (Padova) - Catodoluminescenza (Pavia) - Diffrattometro cristallo singolo (Firenze) - Gas Cromatografo EA 1110 CHNS -CE Instrument (Padova) - Gas cromatografo EA 1108 CHNS-O Fisons Instruments (Roma) - Microscopio a riflessione e trasmissione BX60 Pol Olympus (Roma) - Microscopio elettronico in trasmissione con microanalizzatore Phylips CM12 (Torino) - Microsonda ionica (Spettrometro di massa a ioni secondari, SIMS) (Pavia) - Orion EA960 per analisi Cl, F, e titolazioni potenziometriche in H2O, minerali e rocce (Padova) - Scanner A0 colori (Pisa) - Sistema idrotermale 2Kb e 700°C Autoclaves Engineers (Roma) - Spettrofotometro ICP (Torino) - Spettrometro AAS per analisi Cationi in H2O, ed elementi maggiori, minori e in traccia (Padova) - Spettrometro Assorbimento Atomico per analisi cationi in acque e di elementi in tracce (Pisa) - Spettrometro Automatico Philips PW 1480 (Pisa) - Spettrometro FTIR Equinox 55 e IR scope II Bruker (10000-50 cm-1) (Roma) - Spettrometro ICP-MS con ablazione laser (Pavia) - Spettrometro di massa MAP215-50 per gas rari (Pisa) - Spettrometro di massa MAP215-50 per gas rari con estrazione laser (Pisa) - Spettrometro di massa a ionizzazione termica Finnigan MAT 262 (Pisa) - Spettrometro di massa a ionizzazione termica VG54E (Padova) - Spettrometro di massa a ionizzazione termica VG54E (Pisa) - Spettrometro di massa ad ionizzazione termica Finingan Triton (Firenze) - Spettrometro di massa per isotopi stabili Finningan 250 Delta S (Pisa) - Stereo microscopio SZX-12 con luce polarizzata e foto camera digitale Olympus (Roma) - camera climatica Heraeus (Firenze) - cella fredda per analisi campioni di ghiaccio e rocce a temperature inferiori a 0°C (Pisa) - Contatore proporzionale tritio per misure del contenuto di tritio nelle acque (Pisa) - Fluorescenza X Philips PW2400 con cambia campione automatico PW 2510 (Padova) - Gc-ms (detector a trappola ionica) (Firenze) - Microgravimetro per monitoraggio variazioni di massa epicrostali (Pisa) - Microscopio Nomarsky (Firenze) - Microsonda elettronica Cameca (Padova) - Microsonda elettronica Cameca CX-827 (Roma) - Microsonda elettronica Jeol (Firenze) - Microsonda raman (Firenze) - Misuratore di temperatura in pozzo montato su carrello Ellebi (Pisa) - n. 3 Fluorescenza X Philips PW1480/10 con cambia campione automatico PW1500/00 (Pisa- Firenze -Roma) - Pyston cylinder (Firenze) - Sistema magnetotellurica MT V5 per carattezizzazione elettrica del sottosuolo (Pisa)

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- n. 3 Sistemi di magnetotellurica NIMS 5 a bassa frequenza (Pisa) - n. 1 Sistema di magnetotellurica STRATAGEM ad alta frequenza (Pisa) - n. 1 Sistema misura parametri fisici in pozzo (Pisa) - Scintillatore liquido "Quantulus" della Perkin Elmer (Pisa) - Spettrometro di massa per gas ThermoElectron Delta Plus Advantage (Pisa) - Interfaccia GC/C/TC III con incluso gascromatografo mod. Trace 2002 (Pisa) - Microscopio elettronico a scansione della Perkin Elmer (Pisa) - Rilevatore di Radon (Pisa) - Spettrometro ad Emissione Atomica completo di autocampionatore e nebulizzatore (Pisa) - Sistema Laser Fusin e Step Heating (Pisa) - Microscopio ZEISS completo (Pisa) Considerazioni generali ed elementi di autovalutazione

Considerazioni generali L'Istituto di Geoscienze e Georisorse (IGG) ha iniziato la sua attività il 1° gennaio 2002 e comprende oltre alla Sede cinque Sezioni territorialmente distinte, a Firenze, Padova, Pavia, Roma e Torino ed una Sezione di Ricerca a Pisa. Nell'IGG esistono realtà diverse per capacità di reperimento delle risorse esterne e per tipo di attività. In particolare: • un nucleo di ricercatori e tecnici CNR e la maggioranza degli associati universitari, svolge prevalentemente attività di ricerca di base con una notevole produzione scientifica legata all'alta potenzialità analitica dell'IGG. A queste ricerche il CNR aveva garantito risorse con una ricaduta in termini di visibilità a livello internazionale sia con pubblicazioni sia con partecipazione a progetti vari (UE, EUROPROBE, PNRA ecc.). • un'altro gruppo di ricercatori svolge parzialmente o principalmente attività di ricerca a carattere applicato in settori nei quali è più facile poter reperire risorse esterne attraverso Ministeri, Regioni, Enti Locali ed Aziende Pubbliche e Private. Parte di questa attività di ricerca e servizio finanziata dal committente, per la sua natura e in qualche caso per obblighi legati alle convenzioni, necessita di tempi relativamente lunghi perché portino a risultati pubblicabili su riviste scientifiche altamente qualificate. I risultati sono peraltro inizialmente pubblicati sui rapporti di avanzamento e sulle relazioni finali dei progetti. Questo materiale riveste un interesse elevato per l'Industria e per gli Enti governativi e locali che hanno commissionato i progetti. Lo stesso discorso vale per la produzione delle carte geologiche, documenti importantissimi e sicuramente ad alto fattore di impatto. La presenza nell'Istituto di queste due componenti fondamentali, ha permesso l'inizio di un processo virtuoso che vede collaborare attivamente i ricercatori in in un continuo scambio tra ricerca di base e ricerca finalizzata rendendo particolarmente efficace il trasferimento delle conoscenze dell'Istituto al territorio ed in ultimo alla società civile. Per il 2006 tutte le diverse componenti scientifiche, tecniche e culturali dell'IGG hanno compiuto uno sforzo straordinario per mantenere elevato lo standard della produzione scientifica, come dimostrato dall'alto numero di pubblicazioni su riviste internazionali ad alto impact factor. I contratti con l'industria e gli enti locali hanno permesso l'accertamento di una cifra vicina a 1800000 euro. Purtroppo solo una minima parte di queste risorse finanziarie (in gran parte spese per pagare personale a tempo determinato) si sono potute investire in ricerca (miglioramento dei laboratori, messa a punto di nuove metodologie, perfezionamento di tecniche analitiche, ecc). Parte di queste risorse sono finite per coprire le spese generali di base. POSSIBILITA' DI DIVERSO ACCORPAMENTO In maniera molto seria e ponderata i proponenti la costituzione dell'IGG valutarono a suo tempo la possibilità di aggregare altri Organi dell'ex Comitato di Scienze Geologiche e Minerarie, ma ritennero

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opportuno soprassedere a tale eventualità. Per l'IIRG e l'IGGI di Pisa fu a suo tempo valutata anche la possibilità di un accorpamento con l'INGV. Anche in questo caso si decise di non prendere iniziative, e si dette ampio credito alla creazione dell'attuale IGG. L'IGG, per numero di Sezioni e per il numero di personale in organico, rappresenta la struttura più grande operante nel settore delle Scienze della Terra in Italia dopo l'INGV. Prima del 2006 non sembrava pertanto opportuna una ulteriore riorganizzazione ed espansione senza aver prima consolidato la struttura esistente. La progressiva diminuzione dei fondi istituzionali, l'incertezza sulla futura possibilità di migliorare e incrementare le possibilità analitiche e il progressivo decremento delle forze lavorative apre ora nuovi possibli scenari. In generale si può dire che il personale sarebbe anche disposto a ristrutturazioni importanti, purchè in esse si veda una chiara volontà di rilancio della ricerca nel settore delle Scienze della Terra. Il 2006 (con, putroppo, una coda anche più carica di ombre con l'inizio 2007) è stato un anno di sofferenza per la perdurante incertezza nel reperimento di fondi e per la preoccupante presenza di un numero di personale precario cresciuto oltre una soglia fisiologia di corretto rapporto numerico con il personale di ruolo. La qualità e la quantità della ricerca fanno dell'IGG un punto di riferimento di alto livello per il CNR. Il matenimento di tale livello passa attraverso una politica di assunzione di giovani ricercatori, valutazione e progressione delle carriere del personale esistente e finanziamenti adeguati per acquisti di nuove attrezzature ed il mantenimento di quelle esistenti. Il non vedere realizzati questi obiettivi potrebbe richiedere un riposizionamento delle prospettive e delle progettualità future dell'IGG. Elementi di autovalutazione Premessa Le nuove iniziative CNR attraverso i Comitati Ordinatori dei Dipartimenti hanno indotto l'IGG a riorganizzare la ricerca (precedentemente articolata in 5 macrolinee che si sviluppavano in 12 progetti) in commesse e moduli di attività. L'IGG partecipa interamente all'attività del Dipartimento Terra e Ambiente, coordinando 4 commesse e partecipando ad altre commesse con 6 moduli di attività. Inoltre finanzia con l'11% dei fondi della dotazione ordinaria 3 ricerche a tema libero; tutto ciò ha comportato un grosso sforzo organizzativo sia dal punto di vista scientifico che amministrativo. In particolare, da un punto di vista strettamente amministrativo, si è stati costretti a diminuire le linee di attività accorpandole secondo la nuova struttura della ricerca. La riorganizzazione ha determinato come conseguenza un notevole aggravio di lavoro per l'esiguo numero di personale amministrativo preposto agli aspetti contabili-gestionali, riducendo di fatto la capacità di spesa dell'Istituto. Attività di Ricerca La riorganizzazione della ricerca in commesse e moduli di attività ha condotto alla limitazione del numero di linee di ricerca con una diminuzione anche delle attività "libere". Per queste ultime si è richiesto di accedere ai fondi appositamente previsti dall'Ente ma, ad oggi, le domande fatte sono ancora in attesa di valutazione e quindi di finanziamento. L'autovalutazione della ricerca dell'Istituto è stata effettuata sulla base della seguente articolazione: a. attività di ricerca valutata in accordo ai risultati ottenuti e pubblicati b. laboratori c. attività svolta per commesse esterne all'Ente d. attività editoriale e formativa Attività di ricerca - Nel 2006 l'IGG ha mantenuto gli standard di eccellenza degli anni precedenti. A tutt'oggi sono stati pubblicati 107 articoli su riviste ISI, 21 su riviste nazionali, 11 su atti di convegni nazionali e internazionali, 28 articoli in libri di editori internazionali e nazionali, 3 carte geologiche, più un prodotto multimediali. Un segnale indicativo del peso scientifico dell'IGG nel contesto italiano e internazionale delle Scienze della Terra è dato dagli inviti rivolti ai nostri ricercatori da importanti Istituzioni straniere, dalla presenza degli stessi in progetti internazionali, dall'alto numero di ricercatori stranieri che chiedono di essere ospitati dall'IGG per svolgere attività di ricerca, dalle crescenti richieste di prestazioni analitiche da parte di Enti stranieri ed italiani.

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Laboratori - Uno dei settori di più grande impatto dell'IGG è rappresentato dai laboratori analitici che rendono l'Istituto uno dei centri italiani più attrezzati e dotati di capacità tecnico-scientifiche afferenti alle Scienze della Terra. Si deve tuttavia notare che la maggior parte delle apparecchiature esistenti supera mediamente dieci anni di età e che solo la dedizione e l'alta professionalità dei responsabili dei Laboratori e dei pochi tecnici rimasti riescono a rendere ancora competitivi i vari settori analitici. Nel campo della cristallografia le attrezzature presenti nella Unità tecnico-amministrativa di Pavia vengono normalmente utilizzate, con continuità, da ricercatori italiani e stranieri. Inoltre a Pavia esiste l'unica microsonda ionica operante in Italia nel settore di Scienze della Terra oltre ad un apparecchio ICP-MS con ablazione laser. A Firenze, Padova e Roma sono presenti tre microsonde per l'analisi chimica di minerali. A Pisa esistono Laboratori dedicati alla Geocronologia, che includono, tra l'altro, l'unico spettrometro di massa ad ablazione laser usato per datazioni Ar39/Ar40 operante attualmente in Italia. Sempre a Pisa esistono laboratori di chimica isotopica che sostemgono ricerche pure ed applicate nei campi dell'idrogeologia, dell'ambiente e della geotermia. Attività per Commesse esterne all'Ente e conto terzi - Nel complesso, l'attività esterna dell'IGG può essere suddivisa in due principali campi: 1. servizio che comprende le attività per conto terzi dalle quali si reperiscono importanti risorse destinate ad integrare la dotazione ordinaria-CNR; tale attività sottrae significativo tempo alla ricerca. 2. ricerca fondamentale, che rientra in gran parte nelle attività delle Commesse del Dipartimento e che costituisce motivo di interesse scientifico tale da consentire la pubblicazione dei risultati. Una gran parte delle risorse acquisite attraverso questi canali viene tuttavia utilizzata per il pagamento di personale a tempo determinato; al momento sono in questa condizione trenta unità di personale di cui dodici ricercatori art. 15, o equiparati, venti assegnisti, quattro contrattisti e due borsisti. Questo personale a tempo determinato va a coprire, almeno in parte, la carenza di personale venuta a determinarsi con l'andata in pensione di diversi dipendenti che non sono stati sostituiti con nuove assunzioni. Il 2006 è stato un anno durante il quale si sono avute ulteriori acquisizioni di risorse esterne, derivate specialmente da soggetti privati oltre che da Enti pubblici e CE. Sono attualmente attive numerose convenzioni, contratti e prestazioni con: Enti Locali e Territoriali; Organismi e Organizzazioni Internazionali Enti Pubblici di Ricerca, Industrie e Piccole-medie Imprese per un importo di circa 1.863.000 � nel 2006. Tra le più significative convenzioni si ricordano quelle con SNAM Progetti ed ENI per ricerche inerenti il confinamento della CO2 e per i processi di dolomitizzazione di carbonati; con vari soggetti privati per studi sulle emissioni di metano e anidride carbonica da discariche per RSU; con le Regioni Toscana, Liguria, Val d'Aosta e Piemonte e con l'APAT per la realizzazione della Cartografia Geologica Regionale e per attività ad essa connessa; con il Ministero dell'Ambiente per ricerche e studi sull'inquinamento delle acque del bacino del fiume Cecina ed infine con vari soggetti pubblici e privati per lo studio e la caratterizzazione della circolazione idrica sotterranea ed il reperimento di risorse idriche. L'IGG ha inoltre due progetti nel campo della geotermia già approvati e finanziati dall'Unione Europea e ne ha presentato altri due riguardanti le emissioni di biogas da discariche urbane. Attività editoriali e formative : 1) E' stato preparato un progetto, in collaborazione con la Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa, per un Master in Geotermia da tenere presso il Centro Studi di Alta Formazione di Volterra. Le attività editoriali hanno riguardato la pubblicazione delle due riviste internazionali "Geothermics" e Ofioliti" di proprietà dell' IGG/CNR . In particolare "Ofioliti" ha raggiunto un Impact Factor di 1,6, raddoppiando così quello iniziale. "Geothermics", la cui redazione editoriale è presso l'IGG è diffusa dall'Elsevier Science e ha pubblicato i sei fascicoli annui previsti.Per quest'ultima rivista si prevede però un futuro difficile perchè la persona preposta al coordinamento per conto dell'IGG è prossima

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alla pensione. In conclusione, l'attività dell'IGG si è mantenuta ad un elevato livello scientifico; l'Istituto ha partecipato a numerose attività editoriali e divulgative e ha acquisito importanti quote finanziarie sia attraverso convenzioni di ricerca che prestazioni conto terzi: esse sono state impegnate nell'integrazione della dotazione ordinaria e, soprattutto, nell'acquisizione di personale assunto a tempo determinato che ha permesso di far fronte alla forte diminuzione del personale di ruolo, avvenuta negli ultimi anni. Fin dalla costituzione dell'IGG (gennaio 2002) molto tempo è stato dedicato alla riorganizzazione dei laboratori analitici, indispensabili per poter svolgere una ricerca competitiva a livello internazionale. Notevoli sforzi sono stati dedicati all'acquisizione di risorse esterne; l'introduzione di un tariffario per le prestazioni analitiche è risultato uno strumento di grande utilità ed efficacia. In alcuni settori analitici, il lavoro dei Laboratori è stato così intenso da raggiungere non solo l'autosufficienza ma anche da consentire uno sviluppo di mezzi tecnico-scientifici e di personale non di ruolo. Degno di nota è il fatto che, attraverso la collaborazione con il PNRA e l'Università di Siena è stato possibile acquisire e installare nel 2005 un nuovo Spettrometro di Massa per isotopi stabili, consentendo di potenziare una importante branca di ricerca nel campo della geochimica isotopica.Un ulteriore potenziamento di questo laboratorio è stato fatto nel 2006. Come già accennato in precedenza la strumentazione dell'IGG seppur di grande valore tecnologico andrebbe aggiornata e ammodernata. Le risorse economiche sono tuttavia troppo scarse per questo processo di rinnovamento tecnologico. Per fare un esempio la Microsonda installata presso la Unità Operativa di Padova è stata sostituita con grande sforzo economico, con una "relativamente" più recente, dismessa da una Università svizzera. Infine si segnala un importante impegno organizzativo che riguarda i rapporti con le Università che ospitano le Unità Operative. L'IGG, nato dalla fusione di 2 Istituti e 7 Centri, ha circa il 40% del personale dislocato presso sedi universitarie: purtroppo a tutt'oggi, dopo l'entrata in vigore del nuovo regolamento, non appaiono chiari i rapporti tra il CNR e le Università. Infatti nelle unità tecnico-amministrative create in sostituzione delle Sezioni non appare ancora ben definito il ruolo dei ricercatori e del personale universitario. Un punto particolarmente critico per l'IGG è stata la crescita, negli ultimi anni, del personale precario. Scelta necessaria, perchè le numerose commesse industriali o di enti pubblici (indispensabili per la sopravvivenza dell'Istituto), con tempi stretti di consegna dei rapporti e il pagamento a raggiungimento degli stadi di avanzamento, richiedono delle risorse umane aggiunte. Tuttavia queste risorse umane, valide ed indispensabili, rischiano alla fine di disperdersi in lavori routinari di laboratorio e raccolta dati di tipo industriale, con scarse ricadute scientifiche. La via di uscita da questa spirale perversa sarebbe la riduzione e selezione delle commesse industriali e la stabilizzazione del numero di precari su livelli accettabili. Questo però comporterebbe la probabile chiusura di alcuni laboratori non sostenuti da fondi esterni, e un abbattimento della potenzialità analitica dell'IGG. Inoltre i rapporti con i Dipartimenti che ospitano le U.O. distaccate ne risentirebbero in modo negativo. Proposta di interventi organizzativi In sostanza se vogliamo continuare ad essere competitivi sul piano della ricerca internazionale con le più agguerrite strutture scientifiche straniere occorre avere risorse, anche distribuite in più esercizi, per poter acquistare strumentazione di nuova tecnologia. Questi sforzi andrebbero concentrati in modo particolare nel settore della geochimica isotopica, in modo da non disperdere il grande patrimonio di competenze e di credibilità internazionale acquisiti negli anni, di valorizzarlo ed eventualmente di orientarlo verso progetti applicativi, come la geotermia, il confinamento dei gas serra, i monitoraggi ambientali per prevenire i rischi di inquinamento e lo studio degli eventi climatici del passato. Si spera che il Dipartimento di Terra e Ambiente nel programmare le proprie attività tenga conto di questa esigenza volta ad impedire la marginalizzazione di quei settori di ricerca che avevano raggiunto nel passato livelli di prestigio internazionale.

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Si ritiene, vista anche la complessità amministrativa, che sarebbe opportuno ridurre al minimo la partecipazione a commesse e moduli per rendere più efficace la spesa e raccomandando inoltre che i fondi assegnati alla ricerca arrivino in un'unica soluzione, e in quantità adeguata alle necessità dell'Istituto, permettendo così una migliore e reale programmazione delle attività dell'Istituto, il più possibile svincolata dalle entrate esterne, che da sole non permettono l'attivazione di un corretto "flusso di cassa" tale da consentire sia la gestione del personale non strutturato sia l'operatività dei laboratori.

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ISTITUTO PER LO STUDIO DELL'INQUINAMENTO ATMOSFERICO Direttore: Dott. Ivo Allegrini Sede principale: Via Salaria Km 29,300 C.P. 10 - 00015 Monterotondo (RM) Articolazione territoriale: RENDE, LARA Sito web dell'Istituto: www.iia.cnr.it Dipartimento di prevista afferenza Terra e Ambiente Missione

Studio dei processi di emissione, trasporto, trasformazione e deposizione degli inquinanti atmosferici in ambienti di vita, urbani, industriali e remoti. Interazione e scambi tra l'atmosfera e gli ecosistemi superficiali. Caratterizzazione ambientale mediante metodi avanzati di monitoraggio da piattaforme al suolo od aeroportate. Attività di ricerca (2006) Commesse

• Processi evolutivi in ambienti estremi - polari • Dinamica degli scambi di microinquinanti all'interfaccia biosfera-atmosfera-oceano • Qualità dell'atmosfera • Sostenibilità dell'atmosfera • Tecniche di misura in-situ e reti di monitoraggio • Controllo delle emissioni in atmosfera Moduli

• Sviluppo di nuovi materiali e tecniche per il restauro e la conservazione dei Beni Culturali • Indagini Innovative per il monitoraggio delle superfici di manufatti di interesse architettonico,

storico-artistico e archeologico • Scambi gassosi tra gli ecosistemi naturali e antropizzati e l'atmosfera • Sviluppo di sistemi integrati (DPSIR) finalizzati alla definizione di strategie di controllo e

mitigazione dei carichi di N e P su scala di bacino. • Variabilità dei processi chimici e fisici nella troposfera Artica e Antartica e all'interfaccia

atmosfera-icepack • Monitoraggio e modelli dinamici per lo studio dei processi di scambio di microinquinanti semi-

volatili all'interfaccia atmoafera-oceano-biosfera. • Monitoraggio e modelli per lo studio della dinamica degli inquinanti atmosferici in aree urbane,

industriali e remote. • Modelli a rete neurale per lo studio dei cambiamenti climatici • Studio dell'impatto dei cambiamenti climatici sugli ecosistemi mediterranei • Monitoraggio e modellistica della qualità dell'aria per aree urbane, industriali e remote • Sviluppo di modelli (atmosferici-economici) dinamici integrati come strumenti di supporto alle

decisioni • Sviluppo di strumentazione on-line per inquinanti atmosferici e modelli di ottimizzazione delle

reti di monitoraggio • Sviluppo di metodologie di calibrazione, ottimizzazione, GIS database multi-layer, down-scaling e

up-scaling • Integrazione di immagini telerilevate a diversa risoluzione spaziale e spettrale. • Messa a punto di metodologie applicative per il monitoraggio delle aree urbane attraverso

l'utilizzo di dati telerilevati.

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• Monitoraggio, sviluppo di tecnologie di controllo e regolamentazione delle emissioni • Tecnologie e procedure per lo smaltimento dei rifiuti e contenimento dell'inquinamento RSTL

Attività Commesse Processi evolutivi in ambienti estremi - polari

Progetto: Cambiamenti globali Dipartimento: Terra e Ambiente Responsabile: AZZOLINI ROBERTO

Risultati conseguiti Prodotti della ricerca (2006)

Principali collaborazioni

Risorse umane e finanziarie

Anno risorse finanziarie

totali allocate di cui risorse

da terzi costi

figurativi valore

effettivo A B C D = A + C

2006 5272 918 421 5694 Valori in migliaia di euro

personale equivalente tempo pieno

ricercatori totale25 39

Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività Associato e incaricato di ricerca

Dottorando e specializzando Borsista Assegnista Professore

visitatore Collaboratore professionale Altro Totale

3 0 0 2 0 2 13 20 Principali risorse strumentali utilizzate

anno Brevetti Articoli ISI

Articoli non ISI

Articoli in atti di

Convegno Libri Rapporti Risultati

progettuali

Risultati di valorizzazione

applicativa Abstract Attività

editoriali

2006 0 31 9 20 4 1 0 0 80 0

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Dinamica degli scambi di microinquinanti all'interfaccia biosfera-atmosfera-oceano

Progetto: Cambiamenti globali Dipartimento: Terra e Ambiente Responsabile: SPROVIERI FRANCESCA

Risultati conseguiti Sviluppo di un data base sulla qualità dell'aria; Campagne di misura on-shore per caratterizzare i maggiori microinquinanti in atmosfera presso siti urbani, industriali e rurali; Sviluppo di un Database per il censimento dei rilasci diretti e indiretti ai bacini idrici e zone costiere; ·Campagne integrate di misura a scala locale/regionale in ecosistemi di studio (bacini) individuati sia in funzione della specificità del bacino stesso (nei suoi aspetti fisici,chimici e biologici, nonché delle caratteristiche geomorfologiche,idrodinamiche e strutturali) che degli apporti di inquinanti nelle acque determinati dagli insediamenti produttivi (sorgenti di emissione).Analisi dei fattori socio-economici che maggiormente determinano le emissioni/rilasci di inquinanti. studio dell'accumulo e rilascio del mercurio nell'ecosistema marino del Mar Piccolo di Taranto.Sono stati studiati le varie classi di composti sotto cui il mercurio è presente nei sedimenti e nelle acque interstiziali; stabili del carbonio e dell'azoto si è cercato di ricostruire il percorso di migrazione del mercurio attraverso le reti trofiche marine. Prodotti della ricerca (2006)

Principali collaborazioni Per il Modulo TA.P02.007.001: Sono in corso, in particolare, collaborazioni con diverse Università ed Istituti Europei ed internazionali: - IVL, Göteborg, Sweden; - UGOT, Göteborg, Sweden; - IJS, Ljubljana, Slovenia; - TECHNION, Haifa, Israel; - LCABIE, Pau, France; - UOL, Ljublijana, Slovenia; - IASA, Athens, Greece; - NILU, Kjeller, Norway; - IEIA, Katowice, Poland; - NILU Polka, Katowice, Poland; - CNR-Istituto di Biofisica di Pisa; - IAMC, Per il Modulo TA.P02.007.002: Nel corso del progetto sono state avviate collaborazioni con: - CESI RICERCA, Milano - Università di Torino, Dipartimento di Chimica - Università La Sapienza - Roma, Dipartimento di Chimica - Università di Lecce, Diaprtimento di Scienza dei Materiali

anno Brevetti Articoli ISI

Articoli non ISI

Articoli in atti di

Convegno Libri Rapporti Risultati

progettuali

Risultati di valorizzazione

applicativa Abstract Attività

editoriali

2006 0 2 0 12 0 6 0 0 0 0

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Risorse umane e finanziarie

Anno risorse finanziarie

totali allocate di cui risorse

da terzi costi

figurativi valore

effettivo A B C D = A + C

2006 487 100 22 509 Valori in migliaia di euro

personale equivalente tempo pieno

ricercatori totale3 5

Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività Associato e incaricato di ricerca

Dottorando e specializzando Borsista Assegnista Professore

visitatore Collaboratore professionale Altro Totale

0 1 0 1 0 0 0 2 Principali risorse strumentali utilizzate Cluster su base Linux con 12 nodi biprocessore; Stazioni di Monitoraggio Atmosferico; Spettrofotometro UV-Vis Jasco V-530; Assorbimento Atomico GBC 932 PLUS HRGC 6890N Agilent Sistema Gas Massa 5973 INERT con Gascromatografo 6890N Agilent; Cromatografo Ionico DIONEX DX 120; HPLC Agilent Serie 1100; Spettrometro ICP-MS 7500 CE Qualità dell'atmosfera

Progetto: Qualità dei sistemi ambientali Dipartimento: Terra e Ambiente Responsabile: PERRINO CINZIA

Risultati conseguiti Sono stati realizzati numerosi studi di valutazione della qualità dell'aria in aree del Centro, Nord e Sud Italia, Israele, Serbia, Cina ed Artide, con creazione di banche-dati dedicate ed interpretazione dei principali eventi di inquinamento atmosferico. La qualità dell'aria nei siti presi in esame è stata evidenziata mediante realizzazione di cartografie tematiche degli inquinanti. Sono state effettuate studi di mass closure sul materiale articolato atmosferico. La concentrazione di inquinanti in fase gassosa e particellare (SO2, CO, O3, PM10) è stata valutata per mezzo di simulazioni modellistiche in aree urbane ed industriali. Sono state utilizzate tecniche d'inversione per ottenere l'andamento diurno dei profili della concentrazione di O3 ed NO2 nei primi 1000 metri di quota. E' stata creata una banca-dati delle concentrazioni di microinquinanti organici ed elementi in tracce nelle deposizioni atmosferiche secche e umide nella Laguna di Venezia. E' stato arricchito di circa 1500 termini il contenuto terminologico del Thesaurus Prodotti della ricerca (2006)

anno Brevetti Articoli ISI

Articoli non ISI

Articoli in atti di

Convegno Libri Rapporti Risultati

progettuali

Risultati di valorizzazione

applicativa Abstract Attività

editoriali

2006 0 17 10 19 2 24 0 0 10 0

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Principali collaborazioni MATT, MIUR, Regione ed ARPA Lazio, Comune di Roma, ISPSEL, Università di Roma1, Roma2, Roma3, Servizio Meteorologico dell'Aeronautica, INFN, Istituto di Biofisica CNR, Regione Calabria, Istituto Commercio Estero, ARIANET srl, Milano, ECOPLAN spa, Torino, CORILA, TAU e Technion (Israele), NILU-Kjeller (Norvegia), National Museum of Denmark, IVL e UGOT-Göteborg (Svezia), IJS e UOL-Ljublijana (Slovenia), LCABIE-Pau (Francia), IASA-Atene (Grecia), IEIA e NILU Polka-Katowice (Polonia), DG-Research, DG-Environment, Univ. of Michigan (USA), EPA (USA), SEPA (Cina), Suzhou EPB/ERC-Beijing (Cina), EPB/EMC-Shanghai (Cina), EMC -Lanzhou (Cina), Tsinghua University-Pechino e Tongji University-Shanghai (Cina), Desert Research Institute-Lanzhou (Cina), Universidade Federal de Santa Maria (RS), Brasile; Università di Graz e di Innsbruck (Austria); Instituto Nacional de Pesquisas Espaciais, Brasile; SOREQ Nuclear Research Centre, STIL, Bulgarian Academy of Science, University of Evora, Portogallo; Università di Cape Coast, Ghana, Universitade Federal do Rio Grande do SUL (Brasile).

Risorse umane e finanziarie

Anno risorse finanziarie

totali allocate di cui risorse

da terzi costi

figurativi valore

effettivo A B C D = A + C

2006 7322 5429 325 7647 Valori in migliaia di euro

personale equivalente tempo pieno

ricercatori totale13 19

Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività Associato e incaricato di ricerca

Dottorando e specializzando Borsista Assegnista Professore

visitatore Collaboratore professionale Altro Totale

1 1 0 8 0 13 1 24 Principali risorse strumentali utilizzate Il Personale partecipante alla Commessa dispone di una varietà di strumenti di ultima generazione per la determinazione degli inquinanti atmosferici con tecniche analitiche diverse, fra cui la cromatografia ionica, la fluorescenza di raggi X, la microscopia elettronica, l'analisi termo-ottica dei composti del carbonio, la gascromatografia-spettrometria di massa, la cromatografia liquida- spettrometria di massa. Sono inoltre utilizzati analizzatori, automatici e manuali, per la determinazione della concentrazione di inquinanti (ozono, ossidi di azoto, materiale particellare), per la misura del numero di particelle sospese in atmosfera, per la valutazione delle proprietà di rimescolamento della bassa atmosfera mediante monitoraggio della radioattività naturale. Infine sono disponibili sistemi sequenziali per il campionamento di inquinanti in fase gassosa e particellare e sistemi di arricchimento fra cui trappole adsorbenti, linee di diffusione, campionatori passivi e sistemi di filtrazione Sostenibilità dell'atmosfera

Progetto: Sostenibilità dei sistemi terrestri ed acquatici Dipartimento: Terra e Ambiente Responsabile: PIRRONE NICOLA

Risultati conseguiti Nel corso del 2006 le attività sviluppate nell'ambito della Commessa di cui sopra hanno supportato le attività internazionali del Ministero dell'Ambiente, della Commissione Europea e delle Nazioni Unite. Nel seguito si riportano i riferimenti più rilevanti per linea di attività/progetto ad essa associato:

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(a) UNEP-Governing Council, 24th Session, 5-9 February 2007, Nairobi, Kenia. Il Dr. Pirrone ha svolto per conto dell'Italia (Ministero dell'Ambiente) la negoziazione del protocollo internazionale sui metalli pesanti (Hg, Pb e Cd). In questo contesto sono stati presentati i risultati più rilevanti conseguiti nell'ambito della Commessa sulla Sostenibilità dell'Atmosfera. Nell'ambito dello UNEP-Governing Council del 5-11 Febbraio 2007 è stato raggiunto un accordo preliminare che verrà perfezionato per il prossimo UNEP-Governing Councl del 2009. In questo contesto il GC ha chiesto al Chair della UNEP-Global Partnerhsip on Mercury Transport and Fate Research (Dr. Pirrone) di fornire un updated report per il prossimo GC (2009) al fine di finalizzare un protocollo internazionale che avrà il carattere di un legally binding instrument. A tal fine, la Sezione di Rende dell'IIA, di cui il Dr. Pirrone è il Responsabile, organizzerà un workshop internazionale (Maggio 2008) a cui verranno invitati i maggiori esperti inerenti l'inquinamento da metalli pesanti su scala emisferica e globale, gli stakeholders, e rappresentanti della Commissione Europea. (b) UNEP-Mercury Fate and Transport Partnership, Global Mercury Assessment Programme. L'Italia, Giappone, USA, Canada, Sud Africa, Cina e ONU sono membri effettivi di questa partnership, per la quale il Dr. Pirrone svolge le funzioni di Chair. Le attività sviluppate hanno creato le premesse per l'avvio di un negoziato internazionale a Nairobi nel Febbraio 2007. I risultati conseguiti sulle tematiche di sostenibilità della qualità dell'aria su scala globale hanno visto un vasto riconoscimento in ambito UNEP. (c) Commissione sullo Sviluppo Sostenibile (CSD-15), Ministero dell'Ambiente. Il Dr. Pirrone è membro della Task Force del Ministero dell'Ambiente per la Commissione sullo Sviluppo Sostenibile (CSD-15) e in questo ambito ha contribuito a redigere il capitolo sull'inquinamento atmosferico su scala urbana e continentale. Il Report è stato inviato dal Ministero dell'Ambiente, capofila a livello Europeo, alla Commissione Europea ed è stato oggetto di negoziato durante l'ultimo meeting di New York (Marzo 2007). (d) UNECE-Hemispheric Transport of Air Pollution (HTAP) Il Dr. Pirrone in qualità di Chair della Task Force on Mercury on Hemispheric and Global Scale sta coordinando la preparazione del report che rappresenterà la base tecnico-scientifica per la revisione della convenzione UNECE-HTAP nel Febbraio del 2009. I risultati conseguiti nell'ambito della Commessa sulla Sostenibilità dell'Atmosfera sono stati presentati al meeting organizzato a Mosca nel Giugno 2006, il quale ha dato l'avvio alle attività finalizzate alla revisione della convenzione UNECE- HTAP nel Febbraio 2009. (e) Accordo bi-laterale (2002-2007) Ministero dell'Ambiente-U.S. Environmental Protection Agency Esso è finalizzato allo studio dell'inquinamento atmosferico su scala regionale e globale ed è coordinato dal Dr. Pirrone. L'obiettivo è quello di definire le relazioni source-receptor per i maggiori metalli pesanti. I risultati conseguiti hanno contribuito e rivedere i programmi di monitoraggio atmosferico nella regione dei Great Lakes e della Florida. (f) Progetto europeo MERCYMS (http://www.cs.iia.cnr.it/MERCYMS/project.htm) E' stato concluso il progetto europeo MERCYMS coordinato dal Dr. Pirrone, i cui risultati sull'analisi degli scenari di sostenibilità delle politiche europee e internazionali sull'inquinamento da mercurio sono stati fatti propri dalla Commissione Europea nell'elaborazione della Strategia Europea sul Mercurio approvata dal Parlamento Europeo nel Luglio 2006. Al riguardo sono stati pubblicati diversi articoli dalla stampa nazionale e internazionale, interviste radiofoniche da emittenti italiane ed estere, ivi compreso dall'ufficio stampa del CNR.

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I risultati presenti nell'ambito delle attività di cui sopra (a-f) sono stati fatti propri dallo Steering Body dello UNECE-European Monitoring Environmental Program (EMEP) di cui il Dr. Pirrone è Capo della Delegazione Italiana. Inoltre per motivi di brevità non sono stati riportati altri risultati non meno importanti conseguiti nell'ambito della Commessa, sono stati sviluppati modelli atmosferici integrati con modelli socio-economici correntemente impiegati a livello europeo e internazionale. Inoltre i risultati conseguiti nell'ambito della commessa sono stati presentati in una serie di plenary e opening lectures nel contesto di convegni e workshops internazionali. Prodotti della ricerca (2006)

Principali collaborazioni Nel contesto della presente commessa sono attive numerose collaborazioni con le maggiori istituzioni universitarie e di ricerca europee e internazionali, nel seguito si riportano alcune tra quelle più significative: In Europa: NILU, Kjeller, Norvegia; IVL, GOteborg, Svezia; GKSS, Amburgo, Germania; Jozef Stefan Institute, Lubiana, Slovenia; CNRS, Pau, Francia; Univ. of Athens, Grecia; IFREMER, Nance, Francia; Univ. of East Anglia, UK; MCE-Moscow In Medio Oriente: Technion, Haifa, Israele; Univ. of Alexandria, Egitto; Negli USA: Univ. of Michigan; US-EPA; NOAA; Univ. of Florida; MIT; Harvard; ORNL; Univ. of Meryland; Univ. of California. In Cina: Chinese Academy of Science-Guyang;

Risorse umane e finanziarie

Anno risorse finanziarie

totali allocate di cui risorse

da terzi costi

figurativi valore

effettivo A B C D = A + C

2006 1296 887 54 1350 Valori in migliaia di euro

personale equivalente tempo pieno

ricercatori totale3 6

Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività Associato e incaricato di ricerca

Dottorando e specializzando Borsista Assegnista Professore

visitatore Collaboratore professionale Altro Totale

0 0 0 1 0 1 1 3 Principali risorse strumentali utilizzate Le seguenti infrastrutture sono Cluster su base Linux con 12 nodi biprocessore Stazione Sperimentale Marina della Sezione di Rende del CNR-IIA Stazione Sperimentale ad Alta Quota della Sezione di Rende del CNR-IIA Laboratorio Mobile della Sezione di Rende del CNR-IIA Laboratori di Analisi Ambientale della Sezione di Rende del CNR-IIA

anno Brevetti Articoli ISI

Articoli non ISI

Articoli in atti di

Convegno Libri Rapporti Risultati

progettuali

Risultati di valorizzazione

applicativa Abstract Attività

editoriali

2006 0 2 0 12 0 8 0 0 1 1

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Tecniche di misura in-situ e reti di monitoraggio

Progetto: Osservazione della Terra Dipartimento: Terra e Ambiente Responsabile: DE SANTIS FRANCO

Risultati conseguiti E' stato realizzato un sistema integrato di monitoraggio costituito da una rete di sensori in grado di rilevare la presenza in aria di inquinanti gassosi e non e l'inquinamento elettromagnetico. Ci si proponeva di conseguire il duplice risultato di fornire un quadro complessivo ed esaustivo della situazione ambientale di una citta di medie dimensioni ed allo stesso tempo acquisire esperienze da poter trasferire in seguito ad altri scenari. Nello specifico la tecnica messa a punto è stat applicata alla città di Parma. In ambito EuroSkyRad: si sono ottenuti risultati interessanti nel campo della calibrazione dei fotometri Cimel tramite confronto con le misure simultanee effettuate con il radiometro solare Prede e analizzate con il cosiddetto metodo del "SKYRAD improved Langley plot". Si sono studiate procedure di acquisizione autoadattive e metodologie acustiche per l'analisi ambientale. Si sono simulati dati di tipo elettromagnetico, da verificare poi sul campo in modalità attiva, per il loro impiego in indagini geologiche. Mappature spazio-temporali della distribuzione di particolato nel PBL. Sviluppo ed applicazione di tecniche magnetiche e geoelettriche per il monitoraggio di siti contaminati anche mediante l'utilizzo di esperimenti in condizioni controllate. Si sono studiate procedure di acquisizione autoadattive e metodologie acustiche per l'analisi ambientale. Si sono simulati dati di tipo elettromagnetico, da verificare poi sul campo in modalità attiva, per il loro impiego in indagini geologiche. In particolare si sono conseguiti i seguenti risultati:a.progettazione dell'hardware dedicato: la sezione di trasmissione di alta potenza avviene con fasi alternate per minimizzare il fenomeno di isteresi magnetica; la sezione di precondizionamento dei segnali in ricezione consente la eliminazione della rete di servizio per la sincronizzazione, tramite l'impiego di amplificatori logaritmici a grande dinamicab.definizione delle specifiche di impiego, finalizzata alla costruzione di un prototipo dimostratore, nell'ambito del contratto attivo in corso con la Società Carbon Power (U.S.A.). Altro risultato di rilievo riguarda l'elaborazione del Progetto di Attuazione ed il coordinamento di 26 iniziative progettuali, di sostegno alla innovazione tecnologica, nell'ambito del Programma PRAI – FESR (U.E. e REGIONE LIGURIA). Il responsabile del presente Modulo, per delega del Presidente del CNR, svolge il ruolo di capofila operativo per l'attuazione del Programma. Temi affini a quelli del Dipartimento T e A. sono relativi all'energia, all'ambiente, allo sviluppo sostenibile (per la modellazione di impianti e processi complessi) e all'impiego di apparati elettronici, strumentazione geologica e mareografica (per la sicurezza dei natanti negli approdi portuali). Prodotti della ricerca (2006)

Principali collaborazioni Nell'ambito del progetto nazionale QUITSAT (ASI): Carlo Gavazzi Space, Bologna; Dip. DEA dell'Università di Brescia; Dip. di Scienze Ambientali dell'Univ. Milano-Bicocca; Centro di Eccellenza CETEMPS dell'Università degli Studi dell'Aquila; NASA Goddard Space Flight Center, Greenbelt, Maryland (USA); Parasol Project, Université des Sciences et Techniques de Lille (Francia). Nell'ambito del programma EuroSkyRad: Depto. Termodinámica, acultat de Física, Universitat de València (Spagna); Center for Climate System Research, University of Tokyo, Chiba (Giappone); Plymouth Marine Laboratory, Plymouth (Regno Unito). Nell'ambito del progetto GMES – PROMOTE 2: Carlo Gavazzi Space, Bologna; KNMI (Olanda). Carbon Power (Pmi Americana).Regione Liguria - Assessorato allo Sviluppo Economico e Attività Produttive. .Università degli Studi di Genova. .Smithsonian Institute (per la definizione del prototipo terrestre TDEM). .Fondazione Europea per lo Spazio – SPACE.

anno Brevetti Articoli ISI

Articoli non ISI

Articoli in atti di

Convegno Libri Rapporti Risultati

progettuali

Risultati di valorizzazione

applicativa Abstract Attività

editoriali

2006 0 12 1 6 2 6 0 0 5 1

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Risorse umane e finanziarie

Anno risorse finanziarie

totali allocate di cui risorse

da terzi costi

figurativi valore

effettivo A B C D = A + C

2006 2058 815 123 2182 Valori in migliaia di euro

personale equivalente tempo pieno

ricercatori totale7 15

Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività Associato e incaricato di ricerca

Dottorando e specializzando Borsista Assegnista Professore

visitatore Collaboratore professionale Altro Totale

0 0 0 2 0 0 0 2 Principali risorse strumentali utilizzate Messa a punto di una tecnologia innovativa basata su sensori per gas a stato solido di ultima generazione, da impiegare in un sistema di telemonitoraggio dell'inquinamento atmosferico. La centralina multigas utilizzata è basata sulla tecnologia dei sensori a stato solido. Essa è stata realizzata in modo da consentire il monitoraggio delle concentrazioni ambientali di inquinanti gassosi quali: CO, NOx e NO2. L'apparecchio risulta estremamente versatile, di piccole dimensioni, autonomo a basso consumo energetico, controllabile da remoto ed in grado di trasmettere i dati rilevati in tempo reale. Queste unità di monitoraggio ambientale sono nate con l'intento di offrire una tecnologia a basso costo, compatta, versatile ed affidabile di supporto e/o alternativa alla strumentazione analitica convenzionale. Si è inoltre nell'ambito della commessa sviluppato un prototipo con innovative caratteristiche hardware di ricetrasmissione, per una specifica applicazione e più in generale lo studio delle tecniche di compressione del segnale di filtraggio non-lineare, l'identificazione parametrica dei sistemi dinamici connessi, l' applicazione di software per reti neurali. Nell'ambito del programma di collaborazione EuropSkyRad, si è svolta nel corso del 2006 l'attività di confronto tra le misure fatte a Valencia (Spagna) con il fotometro Cimel, avendo l'obiettivo di applicare il metodo del "SKYRAD improved Langley plot" alle misure effettuate con fotometri Cimel non termostatati e soggetti, quindi, a subire effetti di deriva termica. Sono stati inoltre impiegati: 1) sistemi di acquisizione con sensori di tipo SQUID (Superconducting Quantum Interference Device) 2) sensori TDEM (Time Domain Electromagnetic Method) 3) prototipo di trasmettitore a tempificazione programmabile e fase alternata comandata di microprocessore- rice-trasmettitore tramite coils di varie dimensioni 4) prototipo di ricevitore impiegante amplificatori logaritmici e scanner analogici comandati da porte usb tramite sequenze di istruzioni generate da compilatori ad hoc in linguaggio matlab. Controllo delle emissioni in atmosfera

Progetto: Controllo dell'inquinamento e recupero ambientale Dipartimento: Terra e Ambiente Responsabile: ROTATORI MAURO

Risultati conseguiti L'attività è consistita nel redigere e definire, nell'ambito dell'attuazione della direttiva IPPC, i criteri e le procedure, efficaci ed applicabili dalle aziende sottoposte ad autorizzazione integrata ambientale, per la corretta gestione degli strumenti e delle linee di misura al fine di raggiungere il corretto controllo dell'inquinamento atmosferico. Sono stati prodotti documenti che dovranno essere recepiti dalla legge italiana per l' applicazione delle migliori tecniche disponibili in vari settori industriali

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Inoltre è stato effettuato uno studio sulla formazione delle diossine da un impianto di agglomerazione del ferro.Sono stati effettuati campionamenti in diversi assetti di marcia dell'impianto e di alimentazione dell'impianto. Per quanto attiene al biogas del suolo a diverse profondità si è analizzato oltre ai componenti principali, il 13C nella CO2 e nel CH4 e 2H nel CH4,al fine di studiare le cinetiche di trasformazione della CO2 in metano, processo che avviene nei livelli più superficiali del suolo.Gli obiettivi previsti sono stati in gran parte raggiunti. Prodotti della ricerca (2006)

Principali collaborazioni È stata stipulata una convenzione con il ministero dell'ambiente a supporto della Direzione Salvaguardia Ambientale per la redazione dei documenti finalizzati all'individuazione delle migliori tecnologie disponili per vari settori industriali e per il monitoraggio ambientale. Inoltre è stata avviata una collaborazione con la facoltà di Ingegneria dell'Università dell'Aquila per la realizzazione di un sistema integrato di procedure che, in maniera organica, permettano di affrontare e risolvere le problematiche poste dalla necessità di valutare e garantire l'accuratezza dei dati misurati con riferimento alle emissioni in atmosfera. E' stato stipulato un contratto con la soc. Servola di Trieste per lo studio delle diossine dall'impianto di agglomerazione del ferro dello stabilimento. Sono state attivate collaborazioni con Piccole e Medie Imprese operanti sul territorio nei settori della tecnologia d'avanguardia e della fornitura di servizi sui rifiuti. Le collaborazioni con i ricercatori di altri istituti coinvolti nella commessa non sono decollate

Risorse umane e finanziarie

Anno risorse finanziarie

totali allocate di cui risorse

da terzi costi

figurativi valore

effettivo A B C D = A + C

2006 2956 2090 166 3122 Valori in migliaia di euro

personale equivalente tempo pieno

ricercatori totale4 12

Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività Associato e incaricato di ricerca

Dottorando e specializzando Borsista Assegnista Professore

visitatore Collaboratore professionale Altro Totale

1 0 0 10 0 3 0 14 Principali risorse strumentali utilizzate Sono stati impiegati essenzialmente campionatori isocinetici per il prelievo delle polveri a monte e a valle dell'impianto wet fine dell'agglomerato di Servola. Al fine di ottimizzare la parte di purificazione dei campioni estratti di diossina sono stati messi a confronto dei sistemi automatizzati di purificazione basati sulla separazione con colonne di gel di silice e allumina in un caso e gelpermeation. Quest'ultimo è un prototipo sul quale si sta lavorando per ottenere efficienze di recupero delle diossine in conformità di quanto previsto dalla norma tecnica che prevede l'impiego di colonne di purificazione manuali. In laboratorio sono stati impiegati gascromatografi accoppiati a spettrometri di massa ad alta e bassa risoluzione del quali si è cercato di valutare le differenze in termini di sensibilità e risoluzione

anno Brevetti Articoli ISI

Articoli non ISI

Articoli in atti di

Convegno Libri Rapporti Risultati

progettuali

Risultati di valorizzazione

applicativa Abstract Attività

editoriali

2006 0 1 3 6 0 3 0 0 0 0

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Attività Moduli Sviluppo di nuovi materiali e tecniche per il restauro e la conservazione dei Beni Culturali

Commessa: Sviluppo di nuovi materiali e tecniche per il restauro e la conservazione dei Beni Culturali

Progetto: Diagnosi, intervento e conservazione del patrimonio culturale Dipartimento: Patrimonio Culturale Responsabile: DE SANTIS FRANCO

Risultati conseguiti Nell'ambito del modulo è stata effettueta una sperimentazione volta a valutare ed a qualificare una tecnologia basata su sensori per gas a stato solido da impiegare in un sistema di monitoraggio dell'inquinamento atmosferico all'interno di strutture museali. La centralina multigas utilizzata è basata sulla tecnologia dei sensori a stato solido. Essa è stata realizzata in modo da consentire il monitoraggio delle concentrazioni ambientali di inquinanti gassosi quali NOx e NO2 e con un modulo a parte il monitoraggio delle particelle. Il software di gestione della centralina è modulabile secondo le diverse esigenze ed è in grado di fornire un dato mediato su una base temporale a scelta. Prodotti della ricerca (2006)

Principali collaborazioni

Risorse umane e finanziarie

Anno risorse finanziarie

totali allocate di cui risorse

da terzi costi

figurativi valore

effettivo A B C D = A + C

2006 118 35 5 123 Valori in migliaia di euro

personale equivalente tempo pieno

ricercatori totale0 1

Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività Associato e incaricato di ricerca

Dottorando e specializzando Borsista Assegnista Professore

visitatore Collaboratore professionale Altro Totale

0 0 0 0 0 0 0 0

anno Brevetti Articoli ISI

Articoli non ISI

Articoli in atti di

Convegno Libri Rapporti Risultati

progettuali

Risultati di valorizzazione

applicativa Abstract Attività

editoriali

2006 0 1 0 0 1 0 0 0 0 0

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Indagini Innovative per il monitoraggio delle superfici di manufatti di interesse architettonico, storico-artistico e archeologico

Commessa: Indagini Innovative per il monitoraggio delle superfici di manufatti di interesse architettonico, storico-artistico e archeologico

Progetto: Diagnosi, intervento e conservazione del patrimonio culturale Dipartimento: Patrimonio Culturale Responsabile: DE SANTIS FRANCO

Risultati conseguiti E' continuato lo studio l'esame del particolato atmosferico all'interno e all'esterno della Galleria dell'Accademia ha consentito di studiare i processi di degrado ed i metodi più idonei per la conservazione. Il programma di indagini elaborato dall'Istituto Inquinamento Atmosferico ha comportato l'esecuzioni di indagini relative al prelievo e alla quantificazione del Particolato Totale Sospeso (PTS) e del PM10 che è presente nella sala dove è esposto il David. Le misure sono state effettuate con due prelevatori fissi di particelle (PM10) e con un prelevatore portatile (PTS). Il contatto delle superfici delle opere d'arte con il particolato atmosferico e gli altri agenti ambientali genera fenomeni di degrado, quali opacizzazione, corrosione, scolorimento ecc.... Ogni campionamento è stato ripetuto con l'impianto di condizionamento acceso e spento sia durante l'orario d'apertura della galleria che durante il periodo di chiusura al pubblico. Per valutare la presenza di eventuali gradienti verticali in ogni postazione di campionamento le misure sono state ripetute a tre differenti altezze (1, 4 e 8 m). Inoltre al fine di avere una visione completa dell'andamento delle concentrazioni di particolato nell'arco di una "giornata tipo" cioè in presenza di pubblico e con l'impianto di condizionamento acceso si è provveduto ad effettuare più misure in diverse posizioni all'interno della galleria ad una altezza di circa 1 metro dal suolo. Dall'analisi dei dati si può osservare come i livelli di concentrazione in ambiente esterno siano sensibilmente maggiori rispetto a quelli misurati all'interno della sala del David. Prodotti della ricerca (2006)

Principali collaborazioni

Risorse umane e finanziarie

Anno risorse finanziarie

totali allocate di cui risorse

da terzi costi

figurativi valore

effettivo A B C D = A + C

2006 128 44 5 133 Valori in migliaia di euro

personale equivalente tempo pieno

ricercatori totale0 1

Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività Associato e incaricato di ricerca

Dottorando e specializzando Borsista Assegnista Professore

visitatore Collaboratore professionale Altro Totale

0 0 0 0 0 0 0 0

anno Brevetti Articoli ISI

Articoli non ISI

Articoli in atti di

Convegno Libri Rapporti Risultati

progettuali

Risultati di valorizzazione

applicativa Abstract Attività

editoriali

2006 0 1 0 0 1 0 0 0 0 0

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Scambi gassosi tra gli ecosistemi naturali e antropizzati e l'atmosfera

Commessa: Struttura e funzionamento degli ecosistemi terrestri Progetto: Il sistema terra: interazioni tra terra solida, mare, acque interne, atmosfera

e biosfera Dipartimento: Terra e Ambiente Responsabile: CENTRITTO MAURO

Risultati conseguiti Sono stati conseguiti i seguenti risultati nei diversi campi di indagine: 1) sono state identificate le limitazioni diffusive e non diffusive della fotosintesi e l'efficienza dell'uso idrico in piante sia agrarie che forestali in risposta a differenti intensità di stress idrico, lungo gradienti altidutinali ed in funzione della diversa profondità della falda idrica in ambiente desertico; 2) è stato individuato l'impatto di diversi livelli di stress idrico sulla firma spettrale di piante sia agrarie che forestali; 3) è stato determinato il contributo dei tessuti corticali alla fotosintesi di piante di forestali; 5) sono state individuate le relazioni funzionali che intercorrono tra l'emissione di isoprene e la respirazione in piante di pioppo in risposta ad elevate concentrazioni di CO2, di ozono ed ad alte temperature; 6) sono state identificate la soglia di disaccoppiamento tra fotosintesi e l'emissione di isoprene ed il diverso contributo tra le sorgenti di carbonio cloroplastico ed extra-cloroplastico in risposta a livelli crescenti di stress idrico. Prodotti della ricerca (2006)

Principali collaborazioni Le collaborazioni in corso sono: - Dr. F. Loreto, CNR - Istituto di Biologia Agroambientale e Forestale, Monterotondo; - Prof. S. Liu, Chinese Academy of Forestry, Cina; - Prof. S. Whabi, Faculté des sciences Semlalia, Marocco; - Prof. M. Ben Mimoun, Institut National Agronomique de Tunisie, Tunisia; - Dr. C. Di Bella, Instituto de Clima y Agua, Argentina; - Prof. M. Tariq, University of Arid Agriculture, Pakistan; - Dr. R. Serraj, International Rice Research Institute, Filippine; - Prof. A. Alvino, Università degli Studi del Molise.

Risorse umane e finanziarie

Anno risorse finanziarie

totali allocate di cui risorse

da terzi costi

figurativi valore

effettivo A B C D = A + C

2006 274 44 10 284 Valori in migliaia di euro

personale equivalente tempo pieno

ricercatori totale2 3

anno Brevetti Articoli ISI

Articoli non ISI

Articoli in atti di

Convegno Libri Rapporti Risultati

progettuali

Risultati di valorizzazione

applicativa Abstract Attività

editoriali

2006 0 3 1 6 0 0 3 0 2 0

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Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività Associato e incaricato di ricerca

Dottorando e specializzando Borsista Assegnista Professore

visitatore Collaboratore professionale Altro Totale

0 0 0 0 0 0 0 0 Sviluppo di sistemi integrati (DPSIR) finalizzati alla definizione di strategie di controllo e mitigazione dei carichi di N e P su scala di bacino.

Commessa: Dinamica degli scambi biogeochimici naturali (C, N e P) all'interfaccia biosfera-atmosfera-oceano

Progetto: Cambiamenti globali Dipartimento: Terra e Ambiente Responsabile: CINNIRELLA SERGIO

Risultati conseguiti I risultati conseguiti nel 2006 hanno riguardato la costruzione del modello, la produzione di articoli scientifici e la presentazione a convegni. Il modello è stato costruito attraverso lo studio dello stato dell'arte in materia di modelli biogeochimici e modelli socio-economici; la scelta dell'ambiente di programmazione tenendo conto dell'integrazione dei modelli nei Sistemi Informativi Geografici; il disegno concettuale del modello a scala di bacino; la costruzione delle routine. Tra gli articoli scientifici si segnalano: -, Un Sistema Integrato Telerilevamento-GIS-WEBGIS per la Gestione Dinamica del Patrimonio Forestale Mediterraneo. (in coll. Allegrini, Guglietta, Pirrone) Fiera Ecomondo, Rimini, 8-11 Nov. - Sviluppo di un sistema integrato per la gestione e la salvaguardia della funzionalità ecologica del patrimonio forestale (GESFO). (in coll. Gensini, Pirrone). TR - CNR/IIA/2006/14. - ELME 24 month Technical Report. (in coll. Pirrone, Trombino) TR - CNR/IIA/2006/06. - Identification and assessment of the environmental pathways of Mercury: from source to environment by chemical function. ELME Deliverable 4.2. (in coll. Pirrone, Trombino) TR - CNR/IIA/2006/07. Prodotti della ricerca (2006)

Principali collaborazioni Le principali collaborazioni attivate sono state con: - Consejo Superior Investigaciones Cientificas (CSIC), Spain, Joan Albaiges; - University of Plymouth, (MCPRG), UK, Laurence Mee; - Centre for Environment, Fisheries and Aquaculture Science ( CEFAS ), UK Eva Garnacho; - Analytical and Environmental Group, University of Averio (UoA), Portugal, Armando Duarte; - Gdansk University of Technology ( TUG ), Poland, Jacek Namiesnik; - University of Bath ( UoB ), UK, Philip Cooper;

Risorse umane e finanziarie

Anno risorse finanziarie

totali allocate di cui risorse

da terzi costi

figurativi valore

effettivo A B C D = A + C

2006 103 24 4 107 Valori in migliaia di euro

personale equivalente tempo pieno

ricercatori totale

anno Brevetti Articoli ISI

Articoli non ISI

Articoli in atti di

Convegno Libri Rapporti Risultati

progettuali

Risultati di valorizzazione

applicativa Abstract Attività

editoriali

2006 0 1 0 2 0 6 0 0 0 0

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1 1

Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività Associato e incaricato di ricerca

Dottorando e specializzando Borsista Assegnista Professore

visitatore Collaboratore professionale Altro Totale

0 0 0 0 0 0 0 0 Variabilità dei processi chimici e fisici nella troposfera Artica e Antartica e all'interfaccia atmosfera-icepack

Commessa: Processi evolutivi in ambienti estremi - polari Progetto: Cambiamenti globali Dipartimento: Terra e Ambiente Responsabile: AZZOLINI ROBERTO

Risultati conseguiti E' stato eseguito per la prima volta un programma di misure simultanee di flussi di NO, NO2, HONO e HNO3 dalle superfici nevose a Ny-Ålesund, Svalbard da Febbraio ad Aprile 2006. I risultati, che sono differenti dagli studi pubblicati precedentemente, includono le relazioni di dipendenza dei flussi atmosferici dalla chimica della neve, dalla temperatura, dal rapporto di mescolamento di background atmosferico dell'ozono ed ossidi alogenati e dal campo radioattivo. In tale ambito sono state anche eseguite analisi chimiche, mediante cromatografia ionica, conducibilià e pH, e fisiche di campioni di neve per tutto il periodo di misura. Il maggior risultato è che l'acido nitroso viene conservato nelle superfici nevose alcaline fino a che la superficie stessa viene resa acida nel trattenere l'inquinamento atmosferico. Tale meccanismo può essere applicato ad altre superfici come le piante o gli ambienti di città. Si sta continuando a coordinare con successo il programma multidisciplinare internazionale IPY OASIS. OASIS ora unisce circa 200 scientifici di 22 paesi operanti in più di 60 programmi di ricerca. L'IPY è iniziato il 1 Marzo 2007, e nonostante l'insufficienza internazionale di finanziamenti governativi si è in grado di iniziare in tempo alcune delle nostre attività di ricerca. L'ufficio di coordinamento OASIS ha assistito a livello internazionale al processo di compilazione delle proposte di molti gruppi scientifici. E' stato creato un sito internet di OASIS (www.OASIShome.net) e sono stati organizzati meetings internazionali come l'IGAC meeting. Prodotti della ricerca (2006)

Principali collaborazioni - Collaborazioni con i ricercatori Dott. Teo Georgiadis e Dott.ssa Marianna Nardino del CNR-IBIMET di Bologna per le misure micrometeorologiche dei flussi di massa. - Collaborazione con il Prof. Florent Dominé del CNRS-LGGE (Grenoble) e del Prof. Martin King di RHUL (London) e della loro unità di ricerca durante la campagna sperimentale di Febbraio- Aprile 2006 a Ny-Ålesund. Tale collaborazione proseguirà per tutto il programma IPY riguardante il progetto OASIS. - Collaborazione con IPY program AICI nell'organizzare un workshop a Grenoble, Francia allo scopo di scrivere insieme alla comunità scientifica polare tre articoli internazionali sulla fotochimica polare dell'azoto, sulla diminuzione dell'ozono in Artico e sulla chimica degli alogeni, e sulle proprietà della neve.

anno Brevetti Articoli ISI

Articoli non ISI

Articoli in atti di

Convegno Libri Rapporti Risultati

progettuali

Risultati di valorizzazione

applicativa Abstract Attività

editoriali

2006 0 1 0 7 1 0 0 0 0 0

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- Collaborazione con il Prof. Michael Hoffmann della California Institute of Technology (Caltech, USA) per il progetto OASIS per misurare l'emissione di azoto da campioni naturali di neve in laboratorio ad ambiente controllato. - Collaborazioni con 200 ricercatori di 22 paesi per il progetto OASIS.

Risorse umane e finanziarie

Anno risorse finanziarie

totali allocate di cui risorse

da terzi costi

figurativi valore

effettivo A B C D = A + C

2006 1223 525 92 1315 Valori in migliaia di euro

personale equivalente tempo pieno

ricercatori totale4 8

Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività Associato e incaricato di ricerca

Dottorando e specializzando Borsista Assegnista Professore

visitatore Collaboratore professionale Altro Totale

0 0 0 0 0 0 0 0 Monitoraggio e modelli dinamici per lo studio dei processi di scambio di microinquinanti semi-volatili all'interfaccia atmoafera-oceano-biosfera.

Commessa: Dinamica degli scambi di microinquinanti all'interfaccia biosfera-atmosfera-oceano

Progetto: Cambiamenti globali Dipartimento: Terra e Ambiente Responsabile: SPROVIERI FRANCESCA

Risultati conseguiti Sono stati conseguiti seguenti risultati: ·Database sulle emissioni dei microinquinanti nell'area Mediterranea, per il censimento delle emissioni naturali ed antropiche dei principali microinquinanti nei diversi ecosistemi ambientali;sviluppo e messa a punto delle versioni stand-alone dei modelli atmosferici per la modellazione dei principali processi di emissione-trasporto-trasformazioni chimico/fisiche e processi di deposizione sui corpi recettori;Campagne di misura on-shore per caratterizzare i maggiori microinquinanti in atmosfera presso siti urbani, industriali e rurali;Campagne intensive di monitoraggio dei principali microinquinanti presenti in atmosfera a cadenza stagionale presso la Stazione Sperimentale Marina del CNR-IIA, Sez. di Rende sita sulla costa Tirrenica Calabrese;Una campagna oceanografica(Luglio 2006)sulla nave del CNR (URANIA) per lo studio delle diverse specie di mercurio presenti in atmosfera,nella colonna d'acqua e nei sedimenti,flussi all'interfaccia aria/acqua. La campagna oceanografica è stata realizzata nel settore orientale del Mar Mediterraneo; Analisi socio-economica per l'individuazione dei fattori di pressione. Prodotti della ricerca (2006)

Principali collaborazioni Sono in corso, in particolare, collaborazioni con diverse Università ed Istituti Europei ed internazionali:

anno Brevetti Articoli ISI

Articoli non ISI

Articoli in atti di

Convegno Libri Rapporti Risultati

progettuali

Risultati di valorizzazione

applicativa Abstract Attività

editoriali

2006 0 1 0 12 0 6 0 0 0 0

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- IVL, Göteborg, Sweden; - UGOT, Göteborg, Sweden; - IJS, Ljubljana, Slovenia; - TECHNION, Haifa, Israel; - LCABIE, Pau, France; - UOL, Ljublijana, Slovenia; - IASA, Athens, Greece; - NILU, Kjeller, Norway; - IEIA, Katowice, Poland; - NILU Polka, Katowice, Poland; - CNR-Istituto di Biofisica di Pisa; - IAMC.

Risorse umane e finanziarie

Anno risorse finanziarie

totali allocate di cui risorse

da terzi costi

figurativi valore

effettivo A B C D = A + C

2006 487 100 22 509 Valori in migliaia di euro

personale equivalente tempo pieno

ricercatori totale3 5

Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività Associato e incaricato di ricerca

Dottorando e specializzando Borsista Assegnista Professore

visitatore Collaboratore professionale Altro Totale

0 0 0 0 0 0 0 0 Monitoraggio e modelli per lo studio della dinamica degli inquinanti atmosferici in aree urbane, industriali e remote.

Commessa: Variazioni nella composizione dell'atmosfera Progetto: Cambiamenti globali Dipartimento: Terra e Ambiente Responsabile: CECINATO ANGELO

Risultati conseguiti Dati di concentrazione ed evoluzione spazio-temporale degli inquinanti organici (particolati e gassosi) a Montelibretti e nella regione metropolitana di Roma. Individuazione di "nuovi" inquinanti utili all'indagine (composti polari, acidi bicarbossilici). Risultati preliminari sulle relazioni tra caratteristiche fisiche e chimiche, e tra chimica e tossicità ambientale dell'atmosfera. Prodotti della ricerca (2006)

Principali collaborazioni Programma ACCENT (Network of Excellence europeo). DIPIA ISPESL (Progetto ITALIA).

anno Brevetti Articoli ISI

Articoli non ISI

Articoli in atti di

Convegno Libri Rapporti Risultati

progettuali

Risultati di valorizzazione

applicativa Abstract Attività

editoriali

2006 0 6 1 10 2 21 0 0 13 0

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Università USTHB di Algeri Università di Perugia

Risorse umane e finanziarie

Anno risorse finanziarie

totali allocate di cui risorse

da terzi costi

figurativi valore

effettivo A B C D = A + C

2006 688 396 15 703 Valori in migliaia di euro

personale equivalente tempo pieno

ricercatori totale2 3

Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività Associato e incaricato di ricerca

Dottorando e specializzando Borsista Assegnista Professore

visitatore Collaboratore professionale Altro Totale

0 0 0 1 0 1 0 2 Modelli a rete neurale per lo studio dei cambiamenti climatici

Commessa: Cambiamenti climatici: Climatologia dinamica Progetto: Cambiamenti globali Dipartimento: Terra e Ambiente Responsabile: PASINI ANTONELLO

Risultati conseguiti Le innovative metodiche adottate hanno condotto a risultati originali in tutti i campi di applicazione, aprendo anche interessanti prospettive di futuri sviluppi. In particolare, in studi di "attribution" si sono valutati nel dettaglio i ruoli di forzanti naturali e antropogeniche nell'influenzare la temperatura degli ultimi 150 anni a scala globale e regionale, mentre in studi su modelli non lineari semplificati si è valutata la predicibilità in scenari climatici passati e futuri. Tali risultati sono stati pubblicati su riviste internazionali, atti di convegni e libri. Prodotti della ricerca (2006)

Principali collaborazioni Sono proseguite le collaborazioni con Servizio meteorologico dell'Aeronautica militare, INFN e Dipartimento di fisica dell'Università La Sapienza.

Risorse umane e finanziarie

Anno risorse finanziarie

totali allocate di cui risorse

da terzi costi

figurativi valore

effettivo A B C D = A + C

2006 103 29 6 109 Valori in migliaia di euro

personale equivalente tempo pieno

ricercatori totale1 1

anno Brevetti Articoli ISI

Articoli non ISI

Articoli in atti di

Convegno Libri Rapporti Risultati

progettuali

Risultati di valorizzazione

applicativa Abstract Attività

editoriali

2006 0 1 0 0 3 0 0 0 0 0

Page 222: TERRA E - cnr.it · • Analisi dei processi nella colonna d'acqua, nel fondo/sottofondo e metodologie innovative ... veneziano con traccianti isotopici naturali e tomografia geoelettrica.

Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività Associato e incaricato di ricerca

Dottorando e specializzando Borsista Assegnista Professore

visitatore Collaboratore professionale Altro Totale

0 0 0 0 0 0 0 0 Studio dell'impatto dei cambiamenti climatici sugli ecosistemi mediterranei

Commessa: Risposta degli ecosistemi terrestri ai cambiamenti globali Progetto: Cambiamenti globali Dipartimento: Terra e Ambiente Responsabile: CENTRITTO MAURO

Risultati conseguiti Tutti i risultati previsti sono stati perseguiti. In particolare: 1) studio dell'impatto dei cambiamenti climatici e dell'aumento della siccità sull'efficienza dell'uso idrico delle piante; 2) studio dei dati telerilevati al fine di classificare le diverse tipologie vegetazionali e quindi creare mappe che diano informazioni diacroniche sia a livello geografico che ecologico; 3) studio delle relazioni funzionali che intercorrono tra l'emissioni di isoprene e la respirazione, dimostrando che la respirazione ha un ruolo centrale nel determinare gli effetti opposti dell'elevata [CO2] e dell'elevata T sull'emissioni di isoprene; 4) studio delle emissioni di mercurio causate dagli incendi dei boschi; 5) valutazione dell'impatto dei carichi inquinanti di VOC, O3, NOx, NO2 e SO2 sulla vegetazione. 6) messa a punto per i BTX (Benzene, Toluene, Xileni) del nuovo dispositivo diffusionale a simmetria radiale attraverso una serie di prove di laboratorio e di campagne di misura su campo. Prodotti della ricerca (2006)

Principali collaborazioni Non esistono scostamenti significativi. Tutte le collaborazioni elencate precedentemente sono ancora attive.

Risorse umane e finanziarie

Anno risorse finanziarie

totali allocate di cui risorse

da terzi costi

figurativi valore

effettivo A B C D = A + C

2006 1 0 2 3 Valori in migliaia di euro

personale equivalente tempo pieno

ricercatori totale0 0

Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività Associato e incaricato di ricerca

Dottorando e specializzando Borsista Assegnista Professore

visitatore Collaboratore professionale Altro Totale

0 0 0 0 0 0 0 0

anno Brevetti Articoli ISI

Articoli non ISI

Articoli in atti di

Convegno Libri Rapporti Risultati

progettuali

Risultati di valorizzazione

applicativa Abstract Attività

editoriali

2006 0 1 0 3 0 2 0 0 2 0

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Monitoraggio e modellistica della qualità dell'aria per aree urbane, industriali e remote

Commessa: Qualità dell'atmosfera Progetto: Qualità dei sistemi ambientali Dipartimento: Terra e Ambiente Responsabile: PERRINO CINZIA

Risultati conseguiti Banca-dati della concentrazione e composizione chimica giornaliera del PM10 e PM2.5 a Montelibretti (intero anno), con particolare riferimento ai metalli, ad anioni e cationi ed ai composti del carbonio; banca-dati della concentrazione e composizione chimica del PM10 e PM2.5 in altre aree del centro, nord e sud Italia, ed a Tel Aviv; descrizione ed interpretazione dei principali eventi di inquinamento atmosferico nelle aree succitate con particolare riferimento agli eventi naturali di materiale particellare; valutazione della distribuzione spaziale dei principali inquinanti e loro modellizazione a Suzhou (Cina); inventario delle emissioni, valuitazione preliminare dei principali inquinanti e progettazione di una rete di monitoraggio a Lanzhau (Cina); realizzazione di un sistema di monitoraggio dell'inquinamento nel villaggio olimipico di Pechino; valutazione preliminare della qualità dell'aria a Pancevo (Serbia) mediante campionatori passivi (SO2, NOx, O3, NH3, BTX, VOC) e fornitura di un mezzo mobile per le emissioni industriali; individuazione della relazione funzionale fra emissione di isoprene e respirazione in piante di pioppo esposte ad ozono; interpretazione delle variazioni della concetrazione di carbonili e idrocarburi in un sito artico; valutazione delle prestazioni del dispositivo diffusionale a simmetria radiale per VOC; realizzazine di cartografie tematiche di inquinanti in aree industriali ed urbane; individuazione di indici di torbidità della colonna atmosferica; valutazione della reattività fotocatalitica di materiali contenenti biossido di Titanio (TiO2), disponibili in commercio, per la rimozione degli ossidi di azoto dall'atmosfera (si è osservato che la reattività fotocatalitica dipende, oltre che dalla variazione dell'umidità relativa, anche dalla natura dei diversi substrati in quanto la presenza di substrati acidi per i materiali fotocatalitici produce l'effetto indesiderato di conversione di NO2 in NO); misure di campo per la valutazione della reattività fotocatalitica di un asfalto bituminoso contenete un rivestimento cementizio a base di TiO2; misura di inquinanti inorganici in fase gassosa e particellare nell'ambito del programma EMEP per la valutazione del trasporto transfrontaliero degli inquinanti atmosferici; espansione del Thesaurus con terminologia su inquinamento e cambiamenti climatici; realizzazione di una banca-dati relativa alle emissioni di inquinanti ed ai dati socio-economici dell'area di Cosenza-Rende. Prodotti della ricerca (2006)

Principali collaborazioni Tel Aviv University (Israele), Technion-Haifa (Israele), NILU-Kjeller (Norvegia), Tsinghua University (Bejing), Peking University(Bejing), Bejing EPB, Shangai EPB, Suxhou EMC, Lanzhou EMC, Urumqi EPB, Istituto Vinca (Belgrado), Istituto per la Salute Pubblica di Pancevo, CNR-IBAF, Comune di Roma, MIUR, Regione Lazio, ARPA Lazio, ISPESL,APAT, MATT, UNEP, FAO, UBA Austria, Università di Modena, Arpa Calabria, ASL$ COsenza, Università Calabria, Comune Cosenza, Comune Rende, Università di Roma1, Roma2, Roma3, Servizio Meteorologico dell'Aeronautica, EPA (USA).

anno Brevetti Articoli ISI

Articoli non ISI

Articoli in atti di

Convegno Libri Rapporti Risultati

progettuali

Risultati di valorizzazione

applicativa Abstract Attività

editoriali

2006 0 9 10 6 2 24 0 0 6 0

Page 224: TERRA E - cnr.it · • Analisi dei processi nella colonna d'acqua, nel fondo/sottofondo e metodologie innovative ... veneziano con traccianti isotopici naturali e tomografia geoelettrica.

Risorse umane e finanziarie

Anno risorse finanziarie

totali allocate di cui risorse

da terzi costi

figurativi valore

effettivo A B C D = A + C

2006 6294 4887 254 6548 Valori in migliaia di euro

personale equivalente tempo pieno

ricercatori totale10 15

Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività Associato e incaricato di ricerca

Dottorando e specializzando Borsista Assegnista Professore

visitatore Collaboratore professionale Altro Totale

0 0 0 7 0 13 1 21 Sviluppo di modelli (atmosferici-economici) dinamici integrati come strumenti di supporto alle decisioni

Commessa: Sostenibilità dell'atmosfera Progetto: Sostenibilità dei sistemi terrestri ed acquatici Dipartimento: Terra e Ambiente Responsabile: PIRRONE NICOLA

Risultati conseguiti Nel corso del 2006 le attività sviluppate nell'ambito della Commessa di cui sopra hanno supportato le attività internazionali del Ministero dell'Ambiente, della Commissione Europea e delle Nazioni Unite. Nel seguito si riportano i riferimenti più rilevanti per linea di attività/progetto ad essa associato: (a) UNEP-Governing Council, 24th Session, 5-9 February 2007, Nairobi, Kenia. Il Dr. Pirrone ha svolto per conto dell'Italia (Ministero dell'Ambiente) la negoziazione del protocollo internazionale sui metalli pesanti (Hg, Pb e Cd). In questo contesto sono stati presentati i risultati più rilevanti conseguiti nell'ambito della Commessa sulla Sostenibilità dell'Atmosfera. Nell'ambito dello UNEP-Governing Council del 5-11 Febbraio 2007 è stato raggiunto un accordo preliminare che verrà perfezionato per il prossimo UNEP-Governing Councl del 2009. In questo contesto il GC ha chiesto al Chair della UNEP-Global Partnerhsip on Mercury Transport and Fate Research (Dr. Pirrone) di fornire un updated report per il prossimo GC (2009) al fine di finalizzare un protocollo internazionale che avrà il carattere di un legally binding instrument. A tal fine, la Sezione di Rende dell'IIA, di cui il Dr. Pirrone è il Responsabile, organizzerà un workshop internazionale (Maggio 2008) a cui verranno invitati i maggiori esperti inerenti l'inquinamento da metalli pesanti su scala emisferica e globale, gli stakeholders, e rappresentanti della Commissione Europea. (b) UNEP-Mercury Fate and Transport Partnership, Global Mercury Assessment Programme. L'Italia, Giappone, USA, Canada, Sud Africa, Cina e ONU sono membri effettivi di questa partnership, per la quale il Dr. Pirrone svolge le funzioni di Chair. Le attività sviluppate hanno creato le premesse per l'avvio di un negoziato internazionale a Nairobi nel Febbraio 2007. I risultati conseguiti sulle tematiche di sostenibilità della qualità dell'aria su scala globale hanno visto un vasto riconoscimento in ambito UNEP. (c) Commissione sullo Sviluppo Sostenibile (CSD-15), Ministero dell'Ambiente.

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Il Dr. Pirrone è membro della Task Force del Ministero dell'Ambiente per la Commissione sullo Sviluppo Sostenibile (CSD-15) e in questo ambito ha contribuito a redigere il capitolo sull'inquinamento atmosferico su scala urbana e continentale. Il Report è stato inviato dal Ministero dell'Ambiente, capofila a livello Europeo, alla Commissione Europea ed è stato oggetto di negoziato durante l'ultimo meeting di New York (Marzo 2007). (d) UNECE-Hemispheric Transport of Air Pollution (HTAP) Il Dr. Pirrone in qualità di Chair della Task Force on Mercury on Hemispheric and Global Scale sta coordinando la preparazione del report che rappresenterà la base tecnico-scientifica per la revisione della convenzione UNECE-HTAP nel Febbraio del 2009. I risultati conseguiti nell'ambito della Commessa sulla Sostenibilità dell'Atmosfera sono stati presentati al meeting organizzato a Mosca nel Giugno 2006, il quale ha dato l'avvio alle attività finalizzate alla revisione della convenzione UNECE- HTAP nel Febbraio 2009. (e) Accordo bi-laterale (2002-2007) Ministero dell'Ambiente-U.S. Environmental Protection Agency Esso è finalizzato allo studio dell'inquinamento atmosferico su scala regionale e globale ed è coordinato dal Dr. Pirrone. L'obiettivo è quello di definire le relazioni source-receptor per i maggiori metalli pesanti. I risultati conseguiti hanno contribuito e rivedere i programmi di monitoraggio atmosferico nella regione dei Great Lakes e della Florida. (f) Progetto europeo MERCYMS (http://www.cs.iia.cnr.it/MERCYMS/project.htm) E' stato concluso il progetto europeo MERCYMS coordinato dal Dr. Pirrone, i cui risultati sull'analisi degli scenari di sostenibilità delle politiche europee e internazionali sull'inquinamento da mercurio sono stati fatti propri dalla Commissione Europea nell'elaborazione della Strategia Europea sul Mercurio approvata dal Parlamento Europeo nel Luglio 2006. Al riguardo sono stati pubblicati diversi articoli dalla stampa nazionale e internazionale, interviste radiofoniche da emittenti italiane ed estere, ivi compreso dall'ufficio stampa del CNR. I risultati presenti nell'ambito delle attività di cui sopra (a-f) sono stati fatti propri dallo Steering Body dello UNECE-European Monitoring Environmental Program (EMEP) di cui il Dr. Pirrone è Capo della Delegazione Italiana. Inoltre per motivi di brevità non sono stati riportati altri risultati non meno importanti conseguiti nell'ambito della Commessa, sono stati sviluppati modelli atmosferici integrati con modelli socio-economici correntemente impiegati a livello europeo e internazionale. Inoltre i risultati conseguiti nell'ambito della commessa sono stati presentati in una serie di plenary e opening lectures nel contesto di convegni e workshops internazionali. Prodotti della ricerca (2006)

Principali collaborazioni Nel contesto della presente commessa sono attive numerose collaborazioni con le maggiori istituzioni universitarie e di ricerca europee e internazionali, nel seguito si riportano alcune tra quelle più significative: In Europa: NILU, Kjeller, Norvegia; IVL, GOteborg, Svezia; GKSS, Amburgo, Germania; Jozef Stefan Institute, Lubiana, Slovenia; CNRS, Pau, Francia; Univ. of Athens, Grecia; IFREMER, Nance, Francia; Univ. of East Anglia, UK; MCE-Moscow In Medio Oriente: Technion, Haifa, Israele; Univ. of Alexandria, Egitto;

anno Brevetti Articoli ISI

Articoli non ISI

Articoli in atti di

Convegno Libri Rapporti Risultati

progettuali

Risultati di valorizzazione

applicativa Abstract Attività

editoriali

2006 0 2 0 12 0 8 0 0 1 1

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Negli USA: Univ. of Michigan; US-EPA; NOAA; Univ. of Florida; MIT; Harvard; ORNL; Univ. of Meryland; Univ. of California. § In Cina: Chinese Academy of Science-Guyang;

Risorse umane e finanziarie

Anno risorse finanziarie

totali allocate di cui risorse

da terzi costi

figurativi valore

effettivo A B C D = A + C

2006 1296 887 54 1350 Valori in migliaia di euro

personale equivalente tempo pieno

ricercatori totale3 6

Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività Associato e incaricato di ricerca

Dottorando e specializzando Borsista Assegnista Professore

visitatore Collaboratore professionale Altro Totale

0 0 0 1 0 1 1 3 Sviluppo di strumentazione on-line per inquinanti atmosferici e modelli di ottimizzazione delle reti di monitoraggio

Commessa: Tecniche di misura in-situ e reti di monitoraggio Progetto: Osservazione della Terra Dipartimento: Terra e Ambiente Responsabile: DE SANTIS FRANCO

Risultati conseguiti E' stato realizzato un sistema integrato di monitoraggio costituito da una rete di sensori in grado di rilevare la presenza in aria di inquinanti gassosi e non e l'inquinamento elettromagnetico. Le condizioni emissive locali sono eterogenee per la presenza di un nodo autostradale di notevole importanza, di strade urbane e periurbane ad elevata densità di traffico, di emissioni da riscaldamento domestico e di emissioni da impianti industriali diversificati. con cui ci si propone di conseguire il duplice risultato di fornire un quadro complessivo ed esaustivo della situazione ambientale della città emiliana ed allo stesso tempo acquisire esperienze da poter trasferire in seguito ad altri scenari. Prodotti della ricerca (2006)

Principali collaborazioni L'attività sperimentale di monitoraggio si avvale del contributo di ARPA e di Euromobility per l'apporto di conoscenze ed esperienze settoriali e della partecipazione attiva del Comune di Parma, della AUSL e di Legambiente.

anno Brevetti Articoli ISI

Articoli non ISI

Articoli in atti di

Convegno Libri Rapporti Risultati

progettuali

Risultati di valorizzazione

applicativa Abstract Attività

editoriali

2006 0 8 1 5 2 6 0 0 5 1

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Risorse umane e finanziarie

Anno risorse finanziarie

totali allocate di cui risorse

da terzi costi

figurativi valore

effettivo A B C D = A + C

2006 1419 771 37 1456 Valori in migliaia di euro

personale equivalente tempo pieno

ricercatori totale4 9

Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività Associato e incaricato di ricerca

Dottorando e specializzando Borsista Assegnista Professore

visitatore Collaboratore professionale Altro Totale

0 0 0 2 0 0 0 2 Sviluppo di metodologie di calibrazione, ottimizzazione, GIS database multi-layer, down-scaling e up-scaling

Commessa: Elaborazione, validazione, archiviazione ed interoperabilità dati: Spatial Data Infrastracture, tecnologie GRID e servizi WEB.

Progetto: Osservazione della Terra Dipartimento: Terra e Ambiente Responsabile: FEBO ANTONIO PLINIO

Risultati conseguiti Il contenuto terminologico della banca dati attualmente è di circa 7.500 termini. La struttura concettuale e relazionale è stata espansa e aggiornata. Il software di gestione è stato potenziato, sono state definite le specifiche per l'intefaccia web. Prodotti della ricerca (2006)

Principali collaborazioni FAO; Ministero Ambiente e Tutela Territorio; APAT; UNEP; UBA Austria; Comune di Roma; ISKO Italia.

Risorse umane e finanziarie

Anno risorse finanziarie

totali allocate di cui risorse

da terzi costi

figurativi valore

effettivo A B C D = A + C

2006 193 29 7 201 Valori in migliaia di euro

personale equivalente tempo pieno

ricercatori totale1 2

anno Brevetti Articoli ISI

Articoli non ISI

Articoli in atti di

Convegno Libri Rapporti Risultati

progettuali

Risultati di valorizzazione

applicativa Abstract Attività

editoriali

2006 0 1 1 7 0 0 0 0 0 0

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Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività Associato e incaricato di ricerca

Dottorando e specializzando Borsista Assegnista Professore

visitatore Collaboratore professionale Altro Totale

0 0 0 0 0 2 0 2 Integrazione di immagini telerilevate a diversa risoluzione spaziale e spettrale.

Commessa: Sviluppo ed integrazione di tecnologie attive e passive per il monitoraggio di suolo e sottosuolo

Progetto: Osservazione della Terra Dipartimento: Terra e Ambiente Responsabile: CASACCHIA RUGGERO

Risultati conseguiti Integrando immagini riprese con modalità diverse sono state realizzare carte tematiche di supporto per gli studi di inquinamento atmosferico. Lo studio dei suoli urbani ha evidenziatola relazione tra firme spettrali e modalità di circolazione dei veicoli; lo studio dei suoli rurali mostra la potenzialità di osservare e descrive lo stato di maturità di un suolo in funzione della sua risposta spettrale. I minerali del gruppo dei serpentini mostrano una risposta nettamente riconoscibile nelle diverse matrici litologiche.L'analisi della risposta spettrale della neve ha permesso di individuare su immagini Landsat delle Isole Svalbard superfici nevose con diverso grado di metamorfismo. La messa a punto dell'algoritmo per la correzione atmosferica ha permesso sia la restituzione di immagini in riflettanza sia la determinazione dei parametri atmosferici da remoto tramite metodi pixel based. Studio di modelli fiscici per la stima dei Parametri Otticamente Attivi dei corpi idrici e per la creazione di mappe sinottiche dei POA della laguna Venezia, di Stretto di Messina e baia di Kisumo. Il contenuto terminologico dei due thesauri è stato portato ad oltre 6000 termini e la struttura aggiornata Prodotti della ricerca (2006)

Principali collaborazioni Roma Tre dipartimento di scienze geologiche Università di Roma La Sapeienza, dip. Sc. Della Terra Università di Firenze – dip. Sc. Della Terra Ente Autonomo flumendosa – cagkliari Arpa veneto- Centro Valanghe di Arabba Università di Genova Dip.Teris Valencia University (ES), Department of Physics, Remote Sensing Group and Solar Radiation Group Durham University, Department of Geography (UK) NERC, Airborne Remote Sensing Facility (UK) Centro di Ricerca Progetto San Marco, Dipartimento Aerospaziale, Università di Roma"La Sapienza" CNR –IMAA –PZ CNR – ISMAR-VE CNR-ITABC-RM

anno Brevetti Articoli ISI

Articoli non ISI

Articoli in atti di

Convegno Libri Rapporti Risultati

progettuali

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applicativa Abstract Attività

editoriali

2006 0 9 3 17 2 9 0 0 7 1

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Risorse umane e finanziarie

Anno risorse finanziarie

totali allocate di cui risorse

da terzi costi

figurativi valore

effettivo A B C D = A + C

2006 2078 1576 130 2208 Valori in migliaia di euro

personale equivalente tempo pieno

ricercatori totale4 6

Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività Associato e incaricato di ricerca

Dottorando e specializzando Borsista Assegnista Professore

visitatore Collaboratore professionale Altro Totale

0 0 0 5 0 1 1 7 Messa a punto di metodologie applicative per il monitoraggio delle aree urbane attraverso l'utilizzo di dati telerilevati.

Commessa: Sviluppo di tecnologie per la generazione, il trattamento e l'interpretazione di immagini e dati telerilevati della superficie terrestre

Progetto: Osservazione della Terra Dipartimento: Terra e Ambiente Responsabile: FIUMI LORENZA

Risultati conseguiti I risultati conseguiti dal modulo nel corso dell'anno 2006, possono essere in breve riassunti : sono state messe a punto metodologie di lavoro riproducibili e applicabili su vasta scala, finalizzate ad avere una ricaduta operativa e per rispondere alle esigenze della Pubblica Amministrazione. In particolare nell'ambito della Convenzione n. 358 del 31-3-05 con la Provincia di Napoli, che si è conclusa nel settembre 2006, sono state prodotte mappe georeferenziate, con caratterizzate discariche, coperture in cemento-amianto ed inquinamento delle acque costiere per un reale uso nel monitoraggio del territorio della Provincia di Napoli. Si precisa che l'attività di servizio ha costituito un'interessante banco di prova per l'individuazione e lo sviluppo di nuove attività di ricerca, anche se ha impegnato il gruppo di lavoro per quasi tutto l'anno 2006, in modo quasi esclusivo. Le attività si sono concluse con le campagne a terra per la validazione del dato telerilevato, svolte congiuntamente dai ricercatori LARA e dai tecnici della Provincia di Napoli. Attualmente il gruppo di lavoro è impegnato nel divulgare attraverso pubblicazioni, i risultati conseguiti da questa attività di monitoraggio. Inoltre nel corso dell'anno 2006, l'attività di ricerca è proseguita con l'individuazione dei parametri chimico/fisici e spettrali che caratterizzano i diversi stati di alterazione delle coperture in cemento-amianto. A tal proposito è iniziata nell'anno 2006 una sperimentazione su Via Tiburtina Roma volta all'integrazione di analisi chimico-mineralogico di alcuni campioni di materiale prelevato su coperture in cemento-amianto, con dati estratti dalla scena MIVIS. La suddetta attività viene svolta il collaborazione con l'ISPESL Laboratorio Polveri e Fibre. Il monitoraggio a scala regionale della qualità dell'aria. Prodotti della ricerca (2006)

anno Brevetti Articoli ISI

Articoli non ISI

Articoli in atti di

Convegno Libri Rapporti Risultati

progettuali

Risultati di valorizzazione

applicativa Abstract Attività

editoriali

2006 0 7 1 11 0 5 0 0 7 1

Page 230: TERRA E - cnr.it · • Analisi dei processi nella colonna d'acqua, nel fondo/sottofondo e metodologie innovative ... veneziano con traccianti isotopici naturali e tomografia geoelettrica.

Principali collaborazioni Il LARA ha da tempo avviato collaborazioni scientifiche con diverse Istituzioni scientifiche Nel corso dell'anno sono state fondamentali per lo svolgimento del programma di ricerca le collaborazioni con gli enti sotto citati: - ISPESL – DIL, ISPESL – DIPIA, APAT, Sistema Informativo Nazionlale Ambientale SINAnet, Università di Roma "La Sapienza" Dip. di Idraulica Trasporti e Strade. Inoltre, nel corso dell'anno sono state avviate nuove collaborazioni tra le quali quella con il Comune di Pomezia, e con il consorzio MIDEURO, quest'ultimo per l'avvio di programmi di ricerca con i paesi del medio oriente. - Valencia University (ES), Department of Physics, Remote Sensing Group (Prof. Josè Moreno) e con Department of Physics, Solar Radiation Group (Prof. Maria Urtillas) per la caratterizzazione dei parametri radiativi dell'atmosfera.

Risorse umane e finanziarie

Anno risorse finanziarie

totali allocate di cui risorse

da terzi costi

figurativi valore

effettivo A B C D = A + C

2006 297 146 8 306 Valori in migliaia di euro

personale equivalente tempo pieno

ricercatori totale1 2

Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività Associato e incaricato di ricerca

Dottorando e specializzando Borsista Assegnista Professore

visitatore Collaboratore professionale Altro Totale

0 0 0 0 0 0 0 0 Monitoraggio, sviluppo di tecnologie di controllo e regolamentazione delle emissioni

Commessa: Controllo delle emissioni in atmosfera Progetto: Controllo dell'inquinamento e recupero ambientale Dipartimento: Terra e Ambiente Responsabile: ROTATORI MAURO

Risultati conseguiti Sono stati prodotti documenti che dovranno essere recepiti dalla legge italiana per l' applicazione delle migliori tecniche disponibili in vari settori industriali. Prodotti della ricerca (2006)

Principali collaborazioni È stata stipulata una convenzione con il ministero dell'ambiente a supporto della Direzione Salvaguardia Ambientale per la redazione dei documenti finalizzati all'individuazione delle migliori tecnologie disponili per vari settori industriali e per il monitoraggio ambientale. Inoltre è stata avviata una collaborazione con la facoltà di Ingegneria dell'Università dell'Aquila per la realizzazione di un sistema integrato di procedure che, in maniera organica, permettano di affrontare

anno Brevetti Articoli ISI

Articoli non ISI

Articoli in atti di

Convegno Libri Rapporti Risultati

progettuali

Risultati di valorizzazione

applicativa Abstract Attività

editoriali

2006 0 1 1 6 0 3 0 0 0 0

Page 231: TERRA E - cnr.it · • Analisi dei processi nella colonna d'acqua, nel fondo/sottofondo e metodologie innovative ... veneziano con traccianti isotopici naturali e tomografia geoelettrica.

e risolvere le problematiche poste dalla necessità di valutare e garantire l'accuratezza dei dati misurati con riferimento alle emissioni in atmosfera.

Risorse umane e finanziarie

Anno risorse finanziarie

totali allocate di cui risorse

da terzi costi

figurativi valore

effettivo A B C D = A + C

2006 2328 1839 106 2434 Valori in migliaia di euro

personale equivalente tempo pieno

ricercatori totale3 7

Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività Associato e incaricato di ricerca

Dottorando e specializzando Borsista Assegnista Professore

visitatore Collaboratore professionale Altro Totale

0 0 0 9 0 2 0 11 Tecnologie e procedure per lo smaltimento dei rifiuti e contenimento dell'inquinamento

Commessa: Metodi recupero, tecniche di scavo e valorizzazione delle risorse ambientaliProgetto: Controllo dell'inquinamento e recupero ambientale Dipartimento: Terra e Ambiente Responsabile: GUERRIERO ETTORE

Risultati conseguiti - Partecipazione a convegni internazionali con presentazione di dati relativi all'impiego degli scarti di lavorazione del tufo per l'abbattimento di microinquinanti organici; Apporto scientifico nella stesura di linee guida sui metodi di analisi e sui sistemi di campionamento manuali e in continuo di microinquinanti nell'ambito delle commissioni tecniche istituite presso enti nazionale ed europei (Unichim, gruppo di lavoro sulle emissioni presso l'Istituto Superiore di Sanità, certificazione ISO9001). Prodotti della ricerca (2006)

Principali collaborazioni - Attualmente si sta collaborando con l'associazione dei cementifici AITEC ai fini di stilare un progetto comune; Si sta collaborando con il Dipartimento di Chimica dei Materiali della Facoltà di Ingegneria dell'Università "La Sapienza" di Roma.

Risorse umane e finanziarie

Anno risorse finanziarie

totali allocate di cui risorse

da terzi costi

figurativi valore

effettivo A B C D = A + C

2006 277 151 23 301 Valori in migliaia di euro

personale equivalente tempo pieno

ricercatori totale

anno Brevetti Articoli ISI

Articoli non ISI

Articoli in atti di

Convegno Libri Rapporti Risultati

progettuali

Risultati di valorizzazione

applicativa Abstract Attività

editoriali

2006 0 0 2 4 0 5 2 0 0 0

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1 2

Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività Associato e incaricato di ricerca

Dottorando e specializzando Borsista Assegnista Professore

visitatore Collaboratore professionale Altro Totale

0 0 0 0 0 0 0 0 Attività RSTL Elenco pubblicazioni dell’Istituto

Articoli ISI

1 Costabile F., Bertoni G., De Santis F., Wang F., Hong W., Liu F., Allegrini I. - A preliminary assessment of major air pollutants in the city of Suzhou, China. - ATMOSPHERIC ENVIRONMENT PART B-URBAN ATMOSPHERE, Vol. 40, Pagg. 6380-6395

2 Shi Z., Liu S., Liu X., Centritto M. - Altitudinal variation in photosynthetic capacity, diffusional conductance, and 13C of butterfly bush (Buddleja davidii Franch.) plants growing at high elevations. - PHYSIOLOGIA PLANTARUM, Vol. 128, Pagg. 722-731

3 Bassani C.; Cuomo V.; Lanorte V.; Pignatti S.; Tramutoli V.; - Assessment of Water Vapor Content from MIVIS TIR Data - ANNALS OF GEOPHYSICS-ITALY, Vol. 49, Pagg. 127-131

4 Alberotanza L.; Cavalli R.M.; Pignatti S.; Zandonella A. - Classification of Submersed Acquatic Vegetation of the Venice Lagoon Using MIVIS Airborne Data - ANNALS OF GEOPHYSICS-ITALY, Vol. 49, Pagg. 271-276

5 Cavalli R.M.; Pignatti S.; Zappitelli E.; - Correction of Sun Glint Effect on MIVIS Data of the Sicily Campaign in July 2000 - ANNALS OF GEOPHYSICS-ITALY, Vol. 49, Pagg. 277-286

6 Domine F., Salvatori R., Legagneux L., Salzano R., Fily M., Casacchia R. - Correlation between the specific surface area and the short wave infrared (SWIR) reflectance of snow: preliminary investigation. - COLD REGIONS SCIENCE AND TECHNOLOGY, Vol. 46, Pagg. 60-68

7 Martin Ferm, John Watt, Samantha O’Hanlon, Franco De Santis and Costas Varotsos - Deposition measurement of particulate matter in connection with corrosion studies - ANALYTICAL AND BIOANALYTICAL CHEMISTRY, Vol. 384, Pagg. 1320-1330

8 Fares S., Barta C., Brilli F., Centritto M., Ederli L., Ferranti F., Pasqualini S., Reale L., Tricoli D., Loreto F. - Impact of high ozone on isoprene emission, photosynthesis and histologyof developing Populus alba leaves directly or indirectly exposed to the pollutant. - PHYSIOLOGIA PLANTARUM, Vol. 128, Pagg. 456-465

9 Astolfi M.L., Canepari S., Catrambone M., Perrino C., Pietrodangelo A. - Improved characterisation of inorganic components in airborne particulate matter - ENVIRONMENTAL LETTERS, Vol. 3, Pagg. 186-191

10 Perrino C., Canepari S., Cardarelli E., Catrambone M., Sargolini T. - Inorganic constituents of urban air pollution in the Lazio region (Central Italy) - ENVIRONMENTAL MONITORING AND ASSESSMENT, Vol. -, Pagg. ---

11 Hedgecock I.M., Pirrone N., Trunfio G.A., Sprovieri F. - Integrated mercury cycling, transport, and air-water exchange (MECAWEx) model. - JOURNAL OF GEOPHYSICAL RESEARCH, Vol. , Pagg. -

12 Bassani C.; Cavalli R.M.; Madonna F.; Palombo A.; Pignatti S.; - Laboratory Activity for a New Procedure of MIVIS Calibration and Relative Validation with Test Data - ANNALS OF GEOPHYSICS-ITALY, Vol. 49, Pagg. 45-56

13 Allegrini A.; Anselmi S.; Cavalli R.M.; Manes F.; Pignatti S.; - Multiscale Integration of Satellite, Airborne and Field Data for Mediterranean Vegetation Studies in the Natural Area of the Castelporziano Estate (Rome) - ANNALS OF GEOPHYSICS-ITALY, Vol. 49, Pagg. 167-175

14 Pasini A., Lorè M., Ameli F. - Neural network modelling for the analysis of forcings/temperatures relationships at different scales in the climate system. - ECOLOGICAL MODELLING, Vol. 191, Pagg. 58-67

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15 Karin Acker1#, Antonio Febo2, Sebastian Trick3*, Cinzia Perrino2, Paolo Bruno2**, Peter Wiesen4, Detlev Möller1, Wolfgang Wieprecht1, Renate Auel1, Marco Giusto2, Andreas Geyer3*, Ulrich Platt3, Ivo Allegrini2 - Nitrous acid in the urban area of Rome. - ATMOSPHERIC ENVIRONMENT, Vol. 40, Pagg. 3123-3133

16 Abbate G.; Cavalli R.M.; Pascucci S., Pignatti S.; Poscolieri M.; - Relations Between Morphological Settings And Vegetation Covers in a Medium Relief Landscape of Central Italy - ANNALS OF GEOPHYSICS-ITALY, Vol. 49, Pagg. 153-165

17 Costabile F., De Santis F., Wang F., Hong W., Liu F., Allegrini I. - Representativeness of urban highest polluted zones for sitting traffic-oriented air monitoring stations in a Chinese city. - JSME INTERNATIONAL JOURNAL SERIES B-FLUIDS AND THERMAL ENGINEERING, Vol. 49, Pagg. 35-41

18 Cinnirella S., Pirrone N. - Spatial and temporal distributions of mercury emissions from forest fires in Mediterranean region and Russian federation. - ATMOSPHERIC ENVIRONMENT PART B-URBAN ATMOSPHERE, Vol. 40, Pagg. 7346-7361

19 Costabile F., Wang F., Hong W., Liu F., Allegrini I. - Spatial distribution of traffic air pollution and evaluation of transport vehicle emission dispersion in ambient air in urban areas. - JSME INTERNATIONAL JOURNAL SERIES B-FLUIDS AND THERMAL ENGINEERING, Vol. 49, Pagg. 27-34

20 Wittmann C., Pfanz H., Loreto F., Centritto M., Pietrini F., Alessio G. - Stem CO2-release under illumination: corticular photosynthesis, photorespiration or inhibitionof mitochondrial respiration? - PLANT CELL AND ENVIRONMENT, Vol. 29, Pagg. 1149-1158

21 H. J. Beine, A. Amoroso, F. Dominé, M. D. King, M. Nardino, A. Ianniello, J. L. France - Surprisingly small HONO emissions from snow surfaces at Browning Pass, Antarctica. - ATMOSPHERIC CHEMISTRY AND PHYSICS, Vol. 6, Pagg. 2569-2580

22 Cavalli R.M.; Fusilli L.; Guidi A.; Pascucci S.; Pignatti S.; Vannicelli Casoni L.; Vinci M.; - The natural areas of Rome Province detected by airborne remotely sensed data - ANNALS OF GEOPHYSICS-ITALY, Vol. 49, Pagg. 187-199

23 Canepari S., Cardarelli E., Perrino C., Catrambone M., Pietrodangelo A., Strincone M. - Two-stage chemical fractionation method for the analysis of elements and non-volatile inorganic ions in PM10 samples: application to ambient samples collected in Rome (Italy). - ATMOSPHERIC ENVIRONMENT, Vol. 40, Pagg. 7909-7923

24 Mabilia R., Cecinato A., Guerriero E., Possanzini M. - Uncertainties of polynuclear aromatic hydrocarbon and carbonyl measurements in heavy-duty diesel emission. - JOURNAL OF SEPARATION SCIENCE, Vol. 29, Pagg. 302-307

25 Mazzocchi F. - Western science and traditional knowledge - EMBO REPORTS, Vol. 7, Pagg. 463-466

Articoli non ISI

1 Astolfi M.L., Canepari S., Cardarelli E., Catrambone M., Perrino C. - Analisi elementare e ionica su un singolo campione di PM: assicurazione e controllo di qualità - Atti del Convegno Nzionale sul Particolato Atmosferico PM2006 - SCI, Vol. -, Pagg. ---

2 Gariazzo C., Silibello C., Finardi S., Radice P., Piersanti A., Cecinato A., Perrino C., Nussio F., Pelliccioni A., Argentini S., Gobbi ., Di Filippo P. - Applicazione e validazione di un sistema modellistico integrato per la ricostruzione dell'inquinamento atmosferico primario e secondario su scala regionale e urbana - Atti del Convegno Nazionale sul Particolato Atmosferico PM2006 - SCI, Vol. -, Pagg. ---

3 Perrino C., Catrambone M., Pietrodangelo A., Sargolini T. - Artifact positivi e negativi nella determinazione di carbonio organico ed elementare nel PM - Atti del Convegno Nazionale sul Particolato Atmosferico PM2006 - SCI, Vol. -, Pagg. ---

4 Merola P., Allegrini A., Guglietta D., Sampieri S. - Buried archaeological structures detection using MIVIS hyperspectral airborne data - Infrared Spaceborn Remote Sensing, Vol. 6297, Pagg. -

5 Achilli M., Balducci C., Campanella L., Canepari S., Cardarelli E., Catrambone M., Cattani G., Cecinato A., Di Filippo P., Ghighi S., Inglessis M., Marconi A., Perrino C., Pietrodangelo A., Pomata D., Riccardi C., Spicaglia S. - Correlazione fra tossicità delle frazioni granulometriche del PM e loro composizione - Atti del Convegno nazionale sul Particolato Atmosferico PM2006 - SCI, Vol. -, Pagg. ---

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6 Astolfi M.L., Canepari S., Cardarelli E., Catrambone M., Perrino C., Pietrodangelo A. - Determination of non-volatile ions and elements in airborne particulate matter: development of a sample-by-sample quality control scheme - Atti del Workshop IUPAC-APAT: , Vol. -, Pagg. ---

7 Mazzocchi F., Gnoli C. - Il Vaisesika e le categorie di Ranganathan. - AIDA Informazioni, Vol. 3-4, Pagg. 17-28

8 Fiumi L., Mari R., Atturo C., Fontinovo G, Zucaro A., Palma G. - Il monitoraggio del territorio della Provincia di Napoli - Cartographica , Vol. 17, Pagg. 21-26

9 Astolfi M.L., Canepari S., Catrambone M., Perrino C., Pietrodangelo A. - Improved characterisation of inorganic components in airborne particulate matter. - Environmental Chemistry Letters, Vol. 3, Pagg. 186-191

10 Perrino C., Catrambone M., Dalla Torre S., Rantica E., Sargolini T. - Influenza delle sorgenti naturali ed antropogeniche sulla composizione e concentrazione del materiale particellare nella regione Lazio - Atti del Convegno Nazionale sul Particolato Atmosferico PM2006 - SCI, Vol. -, Pagg. ---

11 Perrino C. - Natura e sorgenti del materiale particellare sospeso in atmosfera - Atti del Convegno "Qualità dell'Aria e Salute Umana" - ECOMONDO, Vol. -, Pagg. ---

12 Rotatori M, Guerriero E, Bianchini M, Gigliucci PF, Guarnieri A, Lutri A, Mosca S, Rossetti G, Vardè M - PCDD/F PROFILES OF AN IRON ORE SINTERING PLANT - Organohalogencompounds, Vol. 68, Pagg. 2248-2251

13 Bai, X., Li,H., Zhang, Q., Costabile, F., Fang, D., - Progress of research on artificial neural network in air pollution prediction - SCIENCE & TECHNOLOGY REVIEW, Vol. 24 (1, Pagg. 77-81

14 Manni A, Saviano G, Rotatori M,Guarnieri A, Guerriero E - RECOVERY OF WASTES FROM THE QUARRYING OF BUILDING MATERIALS IN THE ROMAN PROVINCE AS PRODUCTS FOR ORGANIC POLLUTANTS REMOVAL FROM LIQUID WASTES - Organohalogen Compounds, Vol. 68, Pagg. 2326-2329

15 Casacchia R., Mazzarini F., Spinetti C., Colini L., Neri M., Behncke B., Buongiorno M.F., De Santis V., Grignetti A., Salvatori R. - Riflettanza di superfici vulcaniche: la campagna 2003 sul Monte Etna - Rivista Italiana di Telerilevamento, Vol. 36, Pagg. 55-67

16 Merola P., Allegrini A., Guglietta D., Sampieri S. - Study of buried archaeological sites using Vegetation indices - Remote Sensing for Environmental Monitoring, Vol. 6366, Pagg. -

Articoli in atti di Convegno

1 Costabile F., Wang Q., Bertoni G., Ciuchini C., Wang F., Allegrini I. - A preliminary assessment of BTX pollution in urban air in the city of Lanzhou - Air Pollution XIV,

2 Cavalli R.M., Laneve G., Pignatti S., Santini F., - Analisi dei parametri di qualità dell’acqua per il controllo della proliferazione delle macrofite - Simposio “Il monitoraggio costiero mediterraneo: problematiche e tecniche di misura”, SASSARI

3 Beine H.J. - Arctic Ocean – Atmosphere – Sea Ice – Snowpack (OASIS) Interactions Affecting Atmospheric Biogeochemistry, Climate and Ecosystems in the Arctic - EGS, Vienna

4 Beine H.J. - Arctic Ocean – Atmosphere – Sea Ice – Snowpack (OASIS) Interactions Program - Eos Trans. AGU, San Francisco

5 Beine H.J. - Arctic Ocean – Atmosphere – Sea Ice – Snowpack Interactions Affecting Atmospheric Biogeochemistry, Climate and Ecosystems - PNRA, ROMA

6 Sprovieri F., Cofone F., Armentano A., Pirrone N. - Atmospheric mercury as a coastal site in the south of Italy: overview of a six-year observations programme. - Mercury 2006. Conference on Mercury as a Global Pollutant, Madison, Wisconsin, USA

7 Pirrone N. (presenting author), Hedgecock J.M., Sprovieri F., Trunfio G.A., Cinnirella S. - Atmospheric-ocean integrated mercury research: aimed at understanding the mercury cycle in the Mediterranean region. - Mercury 2006. Conference on Mercury as a Global Pollutant, Madison, Wisconsin, USA

8 Fiumi L., Atturo C., Fontinovo G. - Caratterizzazione delle coperture in cemento-amianto tramite dati MIVIS - Telerilevamento e Gis per la protezione dell'ambiente, Rimini

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9 Centritto M., Wahbi S., Sun P., Liu S., Loreto F. - Changes in spectral reflectance indices and physiological parameters in olive (Olea europaea L.) in response to waterstress. - Olivebioteq 2006: Biotechnology and Quality of Olive Tree Products Around the Mediterranean Basin, Marsala-Mazara del Vallo, Ital

10 Alberotanza L., Barbaro I., Braga F., Cavalli R.M., Pignatti S., Salviato S., Santini F., Zandonella A. - Classificazione della vegetazione sommersa della laguna di Venezia tramite dati iperspettrali da aereo e da satellite - atti del Simposio “Il monitoraggio costiero mediterraneo: problematiche e tecniche di misura”, Sassari, ottobre 2006, Sassari

11 Cecinato A., Brachetti A., Balducci C., Morozzi G., De Bartolomeo A., Fabiani R., Rosignoli P. - Composizione chimica e tossicità ambientale delle polveri sospese nell’aria di Roma - Qualità dell’Aria e Salute Umana – Ecomondo 2006, Rimini

12 Balducci C., Di Filippo P., Pomata D., Brachetti A., Cecinato A. - Composti polari e acidi organici nel particolato atmosferico di Taranto e Provincia - Workshop nazionale “Sicurezza, salute e Ambiente come Fattori competitivi per le Moderne Aree Industriali, Lecce

13 Salzano R. R.Casacchia , R.Salvatori, M.Angelone 2006 - Confronto tra tecniche geochimiche e radiometriche per il monitoraggio di suoli urbani. - 10a Conferenza Nazionale ASITA , Bolzano

14 Caiafa C., Salerno E., Proti A., Fiumi L., - Depend component analysis as a tool for blind spectral unmixing of remote sensed images - EUSIPCO , Firenze

15 Plini P., Felluga B., Mazzocchi F. - Developing environmental terminologies: the case study of Inland Water. - MACL Conference - Multilingualism and Applied Comparative Linguistics, Bruxelles, Belgium

16 Gildmeister, A. , Pirrone, N., Keeler, G. - Dry deposition of atmospheric mercury to the Mediterranean basin. - Mercury 2006. Conference on Mercury as a Global Pollutant, Madison, Wisconsin, USA

17 Centritto M., Loreto F. - Emission of biogenic volatile organic compounds in response to elevated CO2, rising temperature and drought kinetics. - 3rd International Conference on the Water Resources in the Mediterranean Basin WATMED 3, Tripoli, Lebanon

18 Rotatori M., Guerriero E., Gigliucci P.F., Guarnieri A., Lutri A., Mosca S., Rossetti G., Vardè M. - Evaluation of organic micropollutants in a steel sintering plant. - 17th International Mass Spectrometry Conference, Prague, Czech Republic

19 Rotatori M., Guerriero E., Bianchini M., Gigliucci P.F., Guarnieri A., Lutri A., Mosca S., Rossetti G., Vardè M. - Evaluation of organic micropollutants in the area surrounding a refinery. - First European Chemistry Congress, Budapest, Hungary

20 Andersson, M., Gardfeldt, K., Wangberg, I., Sprovieri, F., Pirrone, N., Zagar, D., Lindqvist, O. - Evasion of mercury from the Mediterranean sea. - Mercury 2006. Conference on Mercury as a Global Pollutant, Madison, Wisconsin, USA

21 Allegrini A., Guglietta D., Mercuri E. - Evoluzione di aree boschive incendiate mediante telerilevamento iperspettrale - GIS e telerilevamento per l’osservazione dell’ambiente, rimini

22 Zizek, S.,. Horvat, M., Kotnik, J., Vidjak, O., Zvonaric, T., Pirrone, N. - Hg speciation in zooplankton in open and coastal Mediterranean waters. - Mercury 2006. Conference on Mercury as a Global Pollutant, Madison, Wisconsin, USA

23 Sampieri S., Allegrini A., Guglietta D., Merola P. - Il MIVIS come strumento di indagine ambientale per l’individuazione di anomalie termiche da inquinamento ambientale nel suolo ed in acqua - GIS e telerilevamento per l’osservazione dell’ambiente, rimini

24 Cecinato A., Di Filippo P., Pomata D., Brachetti A., Balducci C. - Il ciclo dei microinquinanti dalle fonti alle matrici - Workshop nazionale “Sicurezza, salute e Ambiente come Fattori competitivi per le Moderne Aree Industriali, Lecce

25 Cecinato A., Balducci C., Di Menno Di Bucchianico A. - Investigation of uncertainty related to measurements of particulate organic pollutants - APAT& IUPAC Inter-national Workshop “Combining and Reporting Analytical Results, Roma

26 Brilli F., Barta C., Fortunati A., Centritto M., Loreto F. - Isoprene emission occurs indipendently of photosynthesis in drought stressed leaves. - Joint CACGP / IGAC / WMO Symposium. ATMOSPHERIC CHEMISTRY AT THE INTERFACES 2006, Cape Town, South Africa

27 Plini P., Mazzocchi F., Di Franco S. - La classificazione e la struttura relazionale nel Thesaurus: l'esperienza di EARTh - 1ª Italian IA Summit, Roma

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28 Alberotanza L., Barbaro I., Braga F., Cavalli R.M., Pignatti S., Salviato S., Santini F., - Messa a punto di tecniche semiempiriche e di inversione dei dati remoti per la stima quantitativa dei parametri di qualità dell’acqua, risultati preliminari delle campagne di misura sperimentali nella laguna di Venezia - Simposio “Il monitoraggio costiero mediterraneo: problematiche e tecniche di misura”, Sassari, SASSARI

29 Horvat, M.,. Ogrinc, N., Fajon, V., Gibica, D., Kotnik, J., Monperrous, M., Amoroux, D., Tessier, E., Cossa, D., Pirrone, N. - Metrological aspects of mercury speciation in marine waters: sediments and biota-experience from the MERCYMS Project. - Mercury 2006. Conference on Mercury as a Global Pollutant, Madison, Wisconsin, USA

30 Cecinato A., Balducci C., Brachetti A. , Di Filippo P. - Neutral polar and organic acid components in airborne particulates - 15th IUAPPA Regional Conference & 17th EFCA Speciality Conference, Lille (France)

31 Ceci P., Fardelli A., Rotatori M., Allegrini A. - Nuove tecniche di controllo e prevenzione degli incidenti industriali rilevanti. - GIS e telerilevamento per l’osservazione dell’ambiente, rimini

32 Rotatori M., Di Filippo P., Guerriero, E., Cecinato A. - PCB, PCDD e PCDF nel particolato atmosferico di Taranto e provincia - Workshop nazionale “Sicurezza, salute e Ambiente come Fattori competitivi per le Moderne Aree Industriali, Lecce

33 Rotatori M., Guerriero E., Bianchini M., Gigliucci P.F., Guarnieri A., Lutri A., Mosca S., Rossetti G., Vardè M. - PCDDF profiles of an iron ore sintering plant. - Dioxin2006: 26th International Symposium on Halogenated Persistent Organic Pollutants, Oslo, Norway

34 Sprovieri F., Pirrone N. - Particle size distribution of trace elements at a coastal site in the south of Italy. - 7th International Aerosol Conference, St. Paul, Minnesota, USA

35 Zagar, D., Rajar, R., Gardfeldt, k., Andersson, M., Horvat, M., Kotnik, J., Kallos, G., Vaudori, A., Pirrone, N. - Possible contribution of hydrotermal vents and tectonic activity as a source of mercury in the Mediterranean. - Mercury 2006. Conference on Mercury as a Global Pollutant, Madison, Wisconsin, USA

36 Manni A., Saviano G., Rotatori M., Guarnieri A., Guerriero E. - Recovery of wastes from the quarrying of building materials in the roman province as products for organic pollutants removal from liquid wastes - Dioxin2006: 26th International Symposium on Halogenated Persistent Organic Pollutants, Oslo, Norway

37 Cavazzini A., Pizzaferri G., Gelli A., Allegrini A., Bo F., Migliazzi M. - Redazione di una carta di uso del suolo a scala 1:25000 mediante procedura semiautomatica applicata alle immagini MIVIS - GIS e telerilevamento per l’osservazione dell’ambiente, rimini

38 Mazzocchi F., Plini P. - Refining thesaurus relational structure: implications and opportunities. - 10° German ISKO Conference , Vienna, Austria

39 Beine H. J. , Amoroso A. , Esposito G. , Nardino M. , Dominé F. - Relationship Between NO2 and HONO Fluxes Above Snow Surfaces in the Marine Arctic at Ny-Ålesund, Svalbard - IGAC/CACGP/WMO, Cape Town, South Africa

40 Sun P., Centritto M., Liu S. & Casacchia R. - Relationships between spectral reflectance and physiological parameters in olive (Olea europaea L.) in response to water stress - International Conference on Forest and Water in a Changing Environment, Beijing, China

41 Mandrone S., Rossi D., Costantini M.L., Rossi E., Allegrini A., Brilli M., Rossi L. - Relazione tra eterogeneità e fragilità circumlacuale dei Laghi di Bracciano e Vico - Giornata mondiale dell’Acqua, roma

42 Cavalli R.M., Laneve G., Pignatti S. , Santini F. - Remote Sensing and Physical Modelling approach for Macrophyte and Water Quality Parameters Monitoring - Simposio Internazionale “GlobWetland: Looking at Wetlands from Space”, FRASCATI

43 Atturo C., Cianfrone C., Ferrara V., Fiumi L., Fontinovo G., Ottavi C.M. - Remote sensing detector techniques for Brownfield identification and monitoring by GIS tools. - The Sustainable City 2006, Fourth International Conference on Urban Regeneration and Sustainability, Tallinn, Estonia

44 Plini P., De Santis V., Salvatori F. - Ricostruzione in ambiente GIS, delle operazioni del Corpo d'Armata Alpino durante la campagna di Russia (1942-1943). - 10a Conferenza Nazionale ASITA, Bolzano

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45 Wahbi S., Centritto M., Tahi H., Wakrim R., Aganchich B. & Serraj R. - Réponses Physiologiques et Agronomiques de l’Olivier au dessèchement Partiel des Racines (Partial Root Drying: PRD) - The 3rd International Conference on the Water Resources in the Mediterranean Basin WATMED 3, Tripoli, Libano

46 Vaupotik, J., Kotnik, Joze, Repinc, U., Kobal, I., Horvat, M., Pirrone, N. - Selected radionuclides and dissolved gaseous mercury in coastal and deep sea waters in the Mediterranean. - Mercury 2006. Conference on Mercury as a Global Pollutant, Madison, Wisconsin, USA

47 Plini P., Salvatori R., Valt M., De Santis V. - SnowTerm: a terminology database on snow and ice. - 21st Polar Libraries Colloquy (PLC), Rome (Italy)

48 Pirrone N., Sprovieri F., Cofone F., Armentano A. - Spatial and temporal distributions of atmospheric mercury and its compounds over the Mediterranean sea. - Mercury 2006 Conference on Mercury as a Global Pollutant, Madison, Wisconsin, USA

49 Allegrini A., Merola P. - Studio dell’evoluzione delle risorse idriche superficiali - GIS e telerilevamento per l’osservazione dell’ambiente, rimini

50 Rotatori, R. Salvatori, A. Grignetti, E. Guerriero, R.Casacchia - Studio tramite tecniche GIS del posizionamento delle centraline per il monitoraggio dell’inquinamento atmosferico - 12° convegno di igiene industriale , Corvara

51 Batschi W.D., Legat R., Plini P., Stallbaumer H. - SuperThes Web Visualizer, Accessing and Viewing Thesaurus Databases via WWW - EnviroInfo 2006, Graz, Austria

52 Salvatori R. P.M. Colella, R. Salzano, M.Biscotto, R.Casacchia. - Supporto alla progettazione di una rete di monitoraggio della qualità dell’aria mediante tecniche GIS ed elaborazione di immagini satellitari. - 10a Conferenza Nazionale ASITA, Bolzano

53 Allegrini A., Merola P., Guglietta D., Sampieri S. - Tecniche di telerilevamento per l’individuazione di strutture antropiche sepolte - GIS e telerilevamento per l’osservazione dell’ambiente, rimini

54 Cavalli R.M., Fusilli L., Pascucci S., Pignatti S., - Telerilevamento iperspettrale come strumento di indagine per la gestione degli ambienti naturali - 10ª fiera Ecomondo, RIMINI

55 Hedgecock J.M., Trunfio G.A., Pirrone N., Sprovieri F. - The Mediterranean sea: quantifying emission and deposition. - Mercury 2006. Conference on Mercury as a Global Pollutant, Madison, Wisconsin, USA

56 Amoroso A. , Beine H. J. , Esposito G. , Ianniello A., Nardino M. , Dominé F., Montagnoli M., Allegrini I. - The relantionship of snow surface nitrous acid emissions and snow temperature variations - IGAC/CACGP/WMO , Cape Town, South Africa

57 Sprovieri F., Manna G., Armentano A., Cofone F., Pirrone N. - Total mercury concentrations in sea water and sediments in the Mediterranean basin. - Mercury 2006 Conference on Mercury as a Global Pollutant, Madison, Wisconsin, USA

58 Dominè F., Ianniello A., Amoroso A., Beine H.J. - Transfer of sea salt from the Arctic ocean to the atmosphere, and its impact on bromine activation - IGAC/CACGP/WMO Symposium, Cape Town, South Africa

59 Allegrini A., Cinnirella S., Guglietta D., Pirrone N. - Un sistema integrato telerilevamento-GIS-WEBGIS per la gestione dinamica del patrimonio forestale mediterraneo. - GIS e Telerilevamento per l'osservazione dell'Ambiente, Rimini, Italy

60 Cecinato A., Balducci C., Brachetti A. - Use of organic fingerprints for assessing the relative importance of sources of airborne particles - 15th IUAPPA Regional Conference & 17th EFCA Speciality Conference, Lille (France)

61 Merola P., Allegrini A., Guglietta D., Sampieri S. - Using Vegetation Indices to study archaeological areas - 2nd International Workshop “From Space to Place”, roma

62 Cecinato A., Di Filippo P., Brachetti A., Tagliacozzo G. - Uso dei campionatori diffusionali per la misura degli idrocarburi aromatici - Workshop nazionale “Sicurezza, salute e Ambiente come Fattori competitivi per le Moderne Aree Industriali, Lecce

63 Fiumi L., Atturo C., Fontinovo G. - Uso di dati telerilevati a diversa scala integrati a tecniche di laboratorio per indagini urbanistico-ambientali - Telerilevamento e GIS per la Protezione dell'ambiente, Rimini

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64 Vinciguerra V., Napoli A., Vigi S., Ciuchini C., Bertoni G. - Valutazione della concentrazione “indoor” di CO2 mediante campionamento passivo a lungo termine - XXII Congresso Nazionale della Società Chimica Italiana, SCI 2006, Firenze

Libri

1 Costabile F., Wang Q., Bertoni G., Ciuchini C., Wang F., Allegrini I. - A preliminary assessment of BTX pollution in urban air in the city of Lanzhou. - Air Pollution XIV (AIR POLLUTION 2006) Edited by: JWS LONGHURST, University of the West of England, UK and CA BREBBIA, WIT press, UK, pp. 241-250., WIT Press,, Southampton,

2 Pasini A. - Alle frontiere della conoscenza sul clima: i modelli e i loro risultati. - Kyoto e dintorni. I cambiamenti climatici come problema globale., Edizioni Franco Angeli, Milano

3 Costabile F., Wang F., Hong W., Liu F., Allegrini I. - CFD modelling of traffic-related air pollutants around urban street-canyon in Suzhou. - Air Pollution XIV (AIR POLLUTION 2006) Edited by: JWS LONGHURST, University of the West of England, UK and CA BREBBIA, WIT press, UK, pp. 297-306., Wit Press, Southampton

4 R.Casacchia e R.Salvatori - Cartografia delle coperture nevose in ambiente artico. - Telerilevamento applicato , Mako edizioni, , Quartu S.E

5 Pasini A. - Introduzione - Kyoto e dintorni. I cambiamenti climatici come problema globale., Edizioni Franco Angeli, Milano

6 Pasini A. - Kyoto e dintorni. I cambiamenti climatici come problema globale. - , Edizioni Franco Angeli, Milano

7 F. De Santis, R. Bellagotti, F. Vichi, I. Allegrini - Monitoraggio degli inquinanti atmosferici nei musei - La Fruizione sostenibile del bene culturale, Nardini, Firenze

8 Rosanna Mabilia, Ivo Allegrini - Ruoli, fattori e responsabilità dell'inquinamento urbano - , Rosanna Mabilia, Ivo Allegrini, Monterotondo Roma

9 R.Casacchia e R.Salvatori - Spettroradiometria di campo - Telerilevamento applicato a cura di M.A:Dessena e M.A:Melis, Mako edizioni, , Quartu S.E

Rapporti

1 Costabile, F. and Allegrini, I - Air Pollution Emission Monitoring in Shanghai. 2 Costabile, F. and Allegrini,I. - Air Quality Monitoring Improvement in Urumqi (China). 3 Pirrone N. - An integrated approach to assess the mercury cycling in the Mediterranean basin

(MERCYMS). Final Technical Report + Annexes + CD Rom. 4 Salvatori R., R. Casacchia, A. Grignetti - Analisi Ambientali con immagini a diversa risoluzione

spaziale. 5 Perrino C., Pietrodangelo A. - Analisi chimica preliminare della frazione organica volatile di campioni

di terre di filtrazione degli sciroppi di glucosio destinati all'alimentazione umana 6 Mabilia R., Ciuchini C., Tomasi Scianò M.C. - Certificazione dell'analizzatore air TOXIC su BTX

AIROMOTEC AGSA. 7 Allegrini I., Mabilia R. - Commissione Nazionale per l'emergenza inquinamento atmosferico (Decreto

DSA/2005/160). 8 Balducci C. - Concentraioni d'inquinanti organici nelle sabbie sahariane 9 Balducci C. - Concentrazioni d'inquinanti organici (IPA,Nitro-IPA, acidi) nelle polveri sospese 10 Pomata D. - Convenzione CNR – ISPESL. Determinazione di IPA e Nitro-IPA nelle polveri sospese

nell’aria urbana. Relazione II anno attività svolta nell’ambito dell’Assegno di Ricerca sul tema 11 M.Rotatori, Rosamaria Salvatori & Roberto Salzano- - Criteri per la localizzazione ed

equipaggiamento di stazioni di monitoraggio della qualità dell’aria in immissione ed emissione 12 Pirrone N., Cinnirella S., Trombino G. - ELME 24 month Technical Report. 13 Salvatori R., R.Casacchia, A. Grignetti, - Evoluzione ambientale costiera tramite telerilevamento. 14 Costabile, F., Guerriero, E., Biscotto, M., Allegrini, I. - Feasibility study and system design for the

Olimpic Village Monitoring system of Beijing 15 Costabile, F. and Allegrini, I - Framework for monitoring Air quality in a city like Shanghai

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16 Salvatori R., R.Salzano, M. Rotatori, A. Grignetti - GIS per la distribuzione spaziale dell’inquinamento atmosferico: sistemi di monitoraggio passivi e convenzionali in aree urbane e industriali.

17 Alessia Allegrini - Georeferenziazione delle immagini iperspettrali MIVIS 18 Perrino C. - Guidance to the use of diffusion lines. Guidance to the determination of trhe chemical

composition of atmospheric particulate matter 19 Pirrone N., Cinnirella S., Trombino G. - Identification and assessment of the environmental pathways

of mercury: from source to environment by chemical function. ELME Deliverable 4.2 20 Cecinato A. - Idrocarburi policiclici aromatici (IPA) e benzo(a)pirene (BaP) nel materiale particolato

atmosferico. Proposta di Metodo di Riferimento per l’Analis 21 Bertoni G., Bianchini M., De Santis F., Guarnieri A., Guerriero E., Rotatori M., Salvatori R. - Indagine

ambientale per la predisposizione della rete di monitoraggio della qualità dell'aria nella zona circostante la raffineria di Gela

22 Alessia Allegrini - Individuazione e mappatura delle coperture di cemento-amianto tramite analisi di dati iperspettrali MIVIS

23 Guerriero Ettore - Istruzioni operative per la gestione dei laboratori nell'ambito del Sistema Gestione Qualità ISO 9001

24 Perrino C., Catrambone M., Dalla Torre S., Rantica E., Sargolini T. - Italian - Israeli Cooperation Project "Modellying System for Urban Air Pollution". III Tecnical Report of the Italian Team

25 Perrino C., Catrambone M., Dalla Torre S., Rantica E., Sargolini T. - Italian-Israeli cooperation on environmental technologies - Project "Modelling System for Urban Air Pollution. III Technical Report of the Italian Team: Brindisi campaign.

26 Perrino C., Catrambone M., Dalla Torre S., Rantica E., Sargolini T. - Italian-Israeli cooperation on environmental technologies - Project "Modelling System for Urban Air Pollution. IV Technical Report of the Italian Team: Tel Aviv campaign.

27 Salzano R., R. Casacchia, R. Salvatori & M.Angelone - La spettroradiometria come tecnica “low-cost” per il monitoraggio dell’inquinamento da traffico veicolare in ambiente urbano

28 Hedgecock I.M., Pirrone N. - MERCYMS Final Technical Report, Annex 2.1: Chasing quicksilver modeling the atmospheric lifetime of HgO(g) in the marine boundary layer at various latitudes

29 Hedgecock I.M., Trunfio G.A., Pirrone N., Sprovieri F. - MERCYMS Final Technical Report, Annex 2.2: Mercury chemistry in the MBL: Mediterranean case and sensitivity studies using the AMCOTS (Atmospheric Mercury Chemistry over the Sea) model.

30 Sprovieri F., Pirrone N. - MERCYMS Final Technical Report, Annex 3.2: Evaluation of the MERCYMS coastal and Mediterranean sea measurement data base concerning TGM

31 Cinnirella S., Hedgecock I.M., Pirrone N. - MERCYMS Final Technical Report, Annex 5.2: The WebGis and the practical working tool.

32 Orrico M., Cinnirella S., Sprovieri F., Hedgecock I.M., Pirrone N. - MERCYMS Final Tecnical Report, Annex 5.1: Dissemination of MERCYMS results in the scientific community and to Governmental and non-Governmental organisations.

33 De Santis F., Bellagotti R., Catrambone M., Romagnoli P., Vichi F. - Misure delle particelle atmosferiche all'interno della Galleria dell'Accadenia.

34 Fiumi Lorenza, Atturo Catia, Fontinovo Giuliano, Zucaro Amalia - Monitoraggio del territorio della Provincia di Napoli

35 De Santis F., Salvatori R., Bellagotti R., Salzano R., Vichi F. - Monitoraggio della qualità dell'aria nel territorio limitrofo alla Centrale di 750 mw di Termoli (CB): esposizione ed analisi dei risultati ottenuti nelle campagne effettuate nel periodo invernale 2005-2006

36 Allegrini Alessia, D’Allura Salvatore, Guglietta Daniela, Merola Pasquale, Sampieri Simone - Monitoraggio di anomalie termiche attraverso tecniche di remote sensing: il caso Augusta-Melilli

37 Allegrini Alessia, Guglietta Daniela, Mercuri Elisabetta, Merola Pasquale, Sampieri Simone - Monitoraggio di anomalie termiche attraverso tecniche di remote sensing: il caso Campania

38 Allegrini Alessia, Merola Pasquale, Simone Sampieri - Monitoraggio in quota dell’area veneziana con il sensore MIVIS e monitoraggio spaziale di microinquinanti dispersi al suolo. Primo rapporto tecnico

39 Perrino C., Catrambone M., Dalla Torre S., Pietrodangelo A., Rantica E., Sargolini T. - Monitoraggio microinquinanti atmosferici Centrale di Cogenerazione di Ferrara (EBP)

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40 Perrino C., Catrambone M., Dalla Torre S., Pietrodangelo A., Rantica E.. Sargolini T. - Monitoraggio microinquinanti atmosferici Centrale di Cogenerazione di Ferrara (EBP)

41 Cecinato A. - Particolato Organico Sospeso: Chimica, Sorgenti, Trasformazioni 42 Cecinato A. - Progetto Impatto sulla Salute di particolari Condizioni Ambientali e di Lavoro, di

Provvedimenti di Pianificazione Territoriale. Attività di Ricerca svolta dall’Unità Operativa UO-6 (IIA-CNR): Relazione Tecnica

43 Ivo Allegrini, Rosanna Mabilia - Rapporto finale GdL n.7 CNEIA 44 Tagliacozzo G. - Relazione sull’attività svolta nell’ambito dell’Incarico di Collaborazione

Professionale Misura di Aldeidi e Chetoni Atmosferici 45 Cecinato A. - Relazione tecnica sul contenuto organico delle polveri sospese atmosferiche,

dimensionalmente discriminate, collezionate a Roma 46 Cecinato A. - Rendicontazione del 2° anno d’attività del progetto Indici chimici e meteoclimatici di

qualità ambientale delle aree urbane (n. RBAU01S7E7) 47 Cecinato A. - Rendicontazione dell’attività svolta nell’anno 2005 nell’ambito del Programma Accent48 Costabile, F., Allegrini, I. - Research project on Suzhou Air Quality Monitoring 49 Fiumi Lorenza, Atturo Catia, Fontinovo Giuliano - STUDIO PER LA MESSA A PUNTO DI UN

METODO CHE PERMETTA LA DIAGNOSI DELL'ALTERAZIONE DELLE COPERTURE IN CEMENTO-AMIANTO TALE DA FAR PREVEDERE A BREVE TEMPO UN POSSIBILE RILASCIO DI FIBRE DI AMIANTO

50 Fino A., Giancola D., Gugliotta G., Leonardi C., Mazziotti C., Rotatori M. - Supporto alle attività del Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio per l'attuazione della normativa vigente in materia di valutazione e gestione della qualità dell'aria ambiente e di contenimento delle emissioni dei principali inquinanti.

51 Fino A., Giancola D., Gugliotta G., Leonardi C., Mazziotti C. - Supporto alle attività del Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio per l'attuazione della normativa vigente in materia di valutazione e gestione della qualità dell'aria ambiente e di contenimento delle emissioni dei principali inquinanti..

52 Fiumi Lorenza, Atturo Catia, Giuliano Fontinovo - Sviluppo di metodologie per il monitoraggio e la gestione delle aree costiere ad elevato rischio per la salute umana e per l'ambiente

53 Cinnirella S., Gensini M., Pirrone N. - Sviluppo di un sistema integrato per la gestione e la salvaguardia della funzionalità ecologica del patrimonio forestale (GESPO). Primo rapporto tecnico -scientifico intermedio.

54 Salzano R., Casacchia R., Salvatori R. - Tecniche di spettroradiometria per lo studio dell'inquinamento urbano

55 Costabile, F., Guerriero E., Biscotto, M., Allegrini, I. - Terms of Reference for Chemical Laboratory to support air quality Monitoring in Beijing

56 Costabile, F., Guerriero, E., Biscotto, M., Allegrini, I - Terms of Reference for Chemical Laboratory to support air quality Monitoring in Beijing

57 Costabile, F., Allegrini, I. - The Air Quality Monitoring System of Suzhou: system integration and data interpretation scheme

58 De Santis F., Allegrini I., Salvatori R., Bellagotti R., Salzano R., Vichi F. - Valutazione della qualità dell'aria dell'area circostante la Centrale termoelettrica di Termoli (CB) nell'anno precedente alla marcia Maggio 2005-Aprile 2006

59 Ianniello A., Allegrini I., Spataro F., Esposito G. - Valutazione della reattività fotocatalitca del rivestimento ECO-14 per la riduzione degli ossidi di azoto in atmosfera

60 Rotatori M., Guerriero E., Bianchini M., Gigliucci P.F., Rossetti G., Guarnieri A., Mosca S., Vardè M., Lutri A. - Valutazione delle emissioni gassose in atmosfera del forno di agglomerazione Soc. Servola S.p.A.

61 Ianniello A., Allegrini I., Spataro F., Esposito G. - Verifica dell'efficienza dell'abbattimento di agenti inquinanti di un manto bituminoso drenante in cui è stata colata una malta fotocatalitica contenente TiO2

Risultati progettuali

1 Guerriero Ettore - Chemical Laboratory and Olympic Village Monitoring Project

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2 Centritto M. - Combating desertification with native plants: ecological characteristics and water use efficiency of Nitraria tangutorum along desertification gradient

3 Guerriero Ettore - PROGETTO INTERDIPARTIMENTALE SPETTROMETRIA DI MASSA 4 Centritto M. - Predicting the impact of climate change on agricultural forest ecosystems 5 Centritto M. - Water use optimisation of crops in drought prone areas

Attività editoriali

1 Rosanna Mabilia, Ivo Allegrini - Ruoli, fattori e responsabilità dell'inquinamento urbano- Progetto per una ricerca internazionale di tematizzazione ed individuazione di soluzioni scientifiche

2 AA.VV. - Telerilevamento e GIS per la Protezione dell’Ambiente 3 AA.VV. - volume 49, N.1. Annals of Geophysics - Principali risorse strumentali dell’Istituto

Considerazioni generali ed elementi di autovalutazione

Considerazioni generali Elementi di autovalutazione L'attività dell'Istituto è proseguita nell'ambito generale di un rafforzamento delle conoscenze nei settori di interesse per il mandato dell'Istituto stesso. I moduli attivati nell'Istituto sono in grado di studiare tutti i processi responsabili del ciclo degli inquinanti atmosferici, ossia le emissioni, le trasformazioni chimiche in atmosfera e le deposizioni. Questi studi hanno riguardato tutti gli aspetti dell'ambiente atmosferico, ossia l'ambiente interno dei luoghi di vita (indoor pollution), l'inquinamento in aree industriali ed urbane, i processi di inquinamento regionale e globale, nonché in aree remote od estreme quali q1uelle polari. In particolare, per le emissioni è proseguito lo studio delle emissioni da impianti industriali, con particolare riferimento per quelli che causano problemi di accettabilità sociale, quali inceneritori e impianti di produzione di energia elettrica. Per queste sono state messe a punto tecniche di valutazione delle ricadute degli inquinanti a terra molto avanzate e risolutive. Sono state anche sviluppate metodiche per la valutazione dell'inquinamento negli ambienti interni, in particolare nei luoghi di vita per la lo studio dell'esposizione della popolazione che hanno portato alla messa a punto di una metodica di valutazione delle emissioni da materiale da costruzione e da arredamento, utilizzato anche per lo studio delle tecniche di fotocatalizzazione, rivelatesi particolarmente efficaci per l'abbattimento delle concentrazioni ambientali di ossidi di azoto. Una notevole quantità di questi studi è stata anche finalizzata alla valutazione dell'effetto degli inquinanti sulla conservazione delle opere di interesse artistico e culturale. Le attività per la valutazione dell'inquinamento in aree urbane hanno mostrato un notevole incremento, in sia in termini di numero e qualità di misure sperimentali, che in termini di risultati. In questo settore sono state studiate metodiche per la pianificazione delle osservazioni quali la progettazione delle reti di rilevamento e l'analisi del territorio per la loro localizzazione, anche utilizzando tecniche di telerilevamento. Particolare importanza è stata data allo studio del particolato che ha permesso di chiarire la genesi e l'evoluzione di questa forma di inquinamento. Fondamentali sono stati gli studi sull'inquinamento a livello di mesoscala dovuto ad ozono che hanno consentito di chiarire i processi per la formazione e per la distribuzione di questo inquinante. Gran parte delle ricerche in aree urbane ed a mesoscala sono state effettuate mediante apposite campagne di misura che hanno visto l'Istituto impegnato soprattutto nelle città italiane ed in Cina. Notevole è stata anche l'attività a livello globale con lo studio dell'inquinamento da Mercurio che costituisce una delle sostanze più importanti emesse dalle attività antropiche. Sono stati studiati modelli di previsione e di distribuzione e criteri per l'inventario delle emissioni in un ottica internazionale alla luce dell'importanza del mercurio come fondamentale per l'inquinamento dell'emisfero boreale e quindi per i cambiamenti globali.

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Molto significativa è stata anche l'attività in ambienti estremi e polari che, oltre a proseguire le attività già programmate nell'ambito del Programma Nazionale di Ricerca in Antartide, hanno anche riguardato lo studio dei processi di emissione di ossidi di azoto da superfici innevate, anche in ambienti di montagna Italiani. In particolare sono proseguiti gli studi relativi ai processi di emissione di ossidi di azoto, in particolare acido nitroso dalle superfici innevate, considerando questo processo come uno di quelli che può efficacemente opporsi alla presenza di grandi quantità di inquinanti nelle aree remote. Molto importante è stata anche la presenza dell'Istituto nella pianificazione e nell'organizzazione scientifica e tecnica delle campagne in aree polari. La partecipazione di ricercatori dell'Istituto alle attività del Consorzio per l'Attuazione del PNRA, a quelle della Commissione Nazionale (CSNA) hanno portato le strutture dell'Istituto a maturare un elevato grado di operatività in questo settore. Tale operatività si è concretizzata nella pianificazione delle attività dell'Istituto e del CNR nell'ambito dell'International Polar Year (IPY) nell'ambito del quale sono stati elaborati ben quattro progetti che hanno ricevuto lo status ufficiale di progetti IPY. Dall'insieme di queste attività sono anche scaturiti nuovi strumenti di misura come in seguito illustrato. Una parte importante dell'attività dell'Istituto è stata finalizzata ai processi di deposizione ed alla loro modellazione. Infatti, al fine di poter chiarire i processi di interazione tra gli ecosistemi atmosferici e quelli superficiali è necessario studiare le interfasi attraverso le quali sono svolti gli scambi di sostanze che possono avere notevoli effetti sull'ambiente. Gli scambi tra l'ambiente idrico marino ed oceanico e l'atmosfera, in particolare per il Mercurio, rivestono grande importanza per il controllo di questo inquinante. Rilevante è anche stata la parte di osservazioni mediante mezzi aerei o satellitari. Infatti queste due piattaforme possono fornire dati molto importanti su vaste aree territoriali contribuendo a chiarire i processi di evoluzione ambientale attraverso l'analisi di indicatori specifici rilevabili mediante tecniche multi ed iperspettrali. In questo ambito sono stati effettuati interventi e programmi molto importanti per il contrasto alla illegalità ambientale in supporto all'azione delle forze di polizia. Da queste attività nasce anche la possibilità, verificata sperimentalmente, di valutare la capacità di assorbimento del biossido di carbonio da parte dei corpi vegetali in supporto al protocollo di Kyoto ed al processo di commercio dei crediti di emissione. Analogamente, questi studi si rivelano molto importanti per la valutazione delle emissioni da corpi forestali in particolare per quanto riguarda i composti organici volatili, precursori dell'Ozono. Oltre all'aspetto puramente scientifico, l'Istituto ha fornito un importante supporto allo sviluppo della legislazione in ambito nazionale ed internazionale, e fornendo gli elementi per la pianificazione degli interventi legislativi. Tale attività è stata anche sviluppata all'estero non solo assistendo gli enti internazionali per la protezione dell'ambiente, ma anche fornendo supporto tecnico a Paesi in via di sviluppo. L'attività internazionale, già di per se notevole, ha avuto in questo settore un notevole impulso che ha portato l'Istituto a proseguire le sue collaborazione scientifiche nell'area Europea e Nordamericana, ed a sviluppare nuove relazioni nell'area Mediterranea, nei Balcani ed in Cina. In questo settore, l'Istituto ha inteso anche ampliare i suoi orizzonti attraverso la partecipazione a numerose iniziative all'estero ed anche in Italia, quali convegni, mostre, etc. nelle quali ha avuto l'occasione di presentare alcuni dei suoi risultati. In campo nazionale, appare rilevante il contributo fornito dall'Istituto alla gestione dell'ambiente atmosferico nei grandi centri urbani del Paese fornendo indicazioni circa la possibile riduzione delle fonti inquinanti. L'attività tecnica e scientifica dell'Istituto, nonché le sue attività di supporto tecnico, hanno portato, come nel passato, allo sviluppo di nuove tecniche e strumentazioni per la rilevazione degli inquinanti atmosferici. In particolare, è proseguito lo sviluppo di un analizzatore innovativo per la rilevazione di piccole quantità (parti per trilione) da utilizzarsi in ambienti remoti. L'elevata sensibilità dello strumento ha permesso di verificare le ipotesi circa le emissioni naturali di ossidi di azoto da neve e ghiaccio. La modifica di questa apparecchiatura ha portato alla possibilità di misurare piccole concentrazioni di acido nitrico che, nelle aree urbane potrebbe costituire un importante precursore di particolato secondario. E' stato sviluppato un sistema per la misura dell'inquinamento basato su sensori innovativi e montato su una piattaforma mobile per la misura bidimensionale delle concentrazioni. E' proseguita lo studio e la valutazione di apparecchiature per la misura di particolato, mentre è stato sviluppato un nuovo dispositivo per la caratterizzazione di PM10 mediante sistemi ottici basati su un laser pulsato. Queste apparecchiature sono state in parte sviluppate per le esigenze operative dell'Istituto, ed in parte a supporto delle aziende italiane. Le realizzazioni strumentali dell'Istituto sono state oggetto di presentazioni a molte

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fiere ed esposizioni di settore nazionali ed internazionali. A proposito della collaborazione con Aziende, è opportuno osservare che questo supporto non si limita allo sviluppo di dispositivi di eventuale interesse commerciale, ma è anche orientato al supporto alle loro attività mediante consulenze di alta qualità sui processi produttivi e le ricadute sulle emissioni. Un altro aspetto molto rilevante dell'attività dell'Istituto è relativo allo sviluppo di relazioni culturali con Enti di altri Paesi ed allo sviluppo dei programmi formativi per i quali l'Istituto ha ottenuto l'accreditamento ISO. Tali programmi hanno un ampio respiro poiché includono la preparazione di Tesi di Laurea in discipline tecniche e scientifiche, il supporto a Dottorandi di Ricerca per le maggiori Università Italiane dei quali tre unità sono impegnate nell'Istituto con Assegni di Ricerca. L'Istituto organizza anche stages per i corsi di Laurea breve e per la formazione di personale tecnico per le altre amministrazioni. Tra questi corsi, appaiono molto rilevanti quelli destinati alla formazione di tecnici per la gestione delle reti di rilevamento in Cina. I programmi di formazione trovano poi il loro naturale completamento nell'attività di insegnamento che alcuni ricercatori dell'Istituto svolgono per Università e per altri Enti. Tutta l'attività dell'Istituto si concretizza poi con un elevato numero di pubblicazioni, partecipazioni a convegni e congressi, nonché organizzazione di workshop specifici che lo po Proposta di interventi organizzativi L'Istituto ha raggiunto livelli di operatività e di sviluppo scientifico e tecnico che lo pongono ai massimi livelli nazionali ed a rilevanti livelli internazionali per quanto riguarda lo studio dell'inquinamento atmosferico. Nell'anno 2005, le ricerche si sono sviluppate con le Unità Operative dell'Istituto che sono state trasformate in Moduli di Commessa. Tale trasformazioni, non ha portato rilevanti effetti sulla struttura generale e sull'organizzazione dell'Istituto stesso in quanto, mentre le attività scientifiche e tecniche si sono sviluppate appunto per Moduli di Commessa, la trasversalità culturale presente da lungo tempo nell'Istituto permette di poter conseguire rilevanti risultati anche nel sistema organizzativo verso il quale il CNR evolverà nei prossimi anni. L'istituto, nel suo complesso, soffre comunque dei problemi generali che sono comuni alla Comunità scientifica nazionale e di problemi particolari che, adeguatamente risolti, potrebbero consentire una maggiore e più qualificata presenza dell'Ente nelle scienze ambientali in generale ed in quelle dell'inquinamento atmosferico in particolare. La struttura organizzativa dell'Istituto non presenta quindi problemi ed essa è arrivata ad un livello di operatività qualitativo e quantitativo che può anche essere utilizzato per programmi di ampio respiro che coinvolgono più commesse e più unità operative dell'Ente non necessariamente afferenti l'Istituto. I problemi dei quali si auspica la soluzione sono quelli di visione strategica a lungo termine. Infatti, si ritiene che uno degli elementi principali che caratterizza l'Ente e l'Istituto, sia la presenza di una consistente base di conoscenza culturale, altrimenti chiamate con il termine riduttivo di "competenze". Tali competenze mettono in grado lì'Istituto di rispondere praticamente ad ogni sollecitazione che proviene dall'Esterno, sia di tipo tecnico che di tipo culturale, ma esse debbono necessariamente essere ampliate al fine di costituire una filiera che nel tempo possa assicurare il massimo risultato. E' quindi necessario incrementare adeguatamente il numero di Assegni di ricerca che dovrebbero essere messi a disposizione dall'Ente in modo da non condizionare l'attività di formazione agli obbiettivi specifici e necessariamente limitati dei committenti che, finora, si sono fatti carico del finanziamento della quasi totalità degli assegni. Ciò risulta di primaria importanza per i corsi di Dottorato di Ricerca che assicurano la presenza di personale adeguatamente formato per i compiti della ricerca futura. Un altro problema che merita adeguata soluzione consiste nell'ammodernamento del parco strumentale dell'Istituto che, sebbene possa vantare strumentazioni all'avanguardia, necessita di un continuo aggiornamento, anche alla luce del fatto che è proprio la disponibilità di un parco strumentale adeguato che riesce a svolgere una notevole azione di attrazione sia culturale che di commesse esterne. Da questo punto di vista, poter contare su un finanziamento continuo, anche se quantitativamente anche relativamente ridotto, può sicuramente migliorare la situazione. Tutti gli sforzi finora profusi dall'Istituto e, eventualmente profusi dall'Ente nel futuro per accrescere la presenza culturale o strumentale all'interno dell'Istituto stesso ed alle commesse che esso verrà chiamato a svolgere, rischiano però di essere vanificati se a queste azioni non si accompagnerà un adeguato sostegno in termini di strutture e di spazio. Ad esempio, la disponibilità di una sala adeguatamente strumentata per i programmi di alta formazione, sicuramente contribuirebbe ad

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accrescere l'importanza dell'Istituto nel settore delle conoscenze ambientali. L'attrezzatura auspicabile potrebbe consistere in sistemi di trasmissione veloci per l'interfaccia con strutture e reti esterne in una sorta di E-Learning ambientale, compreso di utilizzazione di strutture di realtà virtuale. Queste strutture saranno sicuramente molto importanti anche per lo sviluppo dei programmi di ricerca inerenti le commesse. Analogamente, il potenziamento delle strutture tecniche e scientifiche delle tre principali stazioni di rilevamento dell'Istituto (Stazione di Villa Ada a Roma, stazione "Arnaldo Liberti" dell'Area della Ricerca Roma I e stazione di Longobucco, nella Sila cosentina) potrebbe costituire un elemento di più elevata attrazione scientifica e tecnica oltre a costituire il supporto più adeguato alle necessità scientifiche delle unità di ricerca dell'Istituto anche in vista di un potenziamento della sua attività comunitaria ed internazionale. Nel dettaglio, le strumentazioni di cui l'Istituto necessita a breve scadenza si riferiscono ad un sistema integrato per la valutazione dell'inquinamento da particolato in atmosfere ambientali composto di analizzatori in grado di selezionare le particelle singole dalla frazione inalabile alle particelle ultrafini, nonché a dispositivi di misura delle componenti organiche semivolatili presenti sia in fase vapore che in fase particellare. Per quanto riguarda il problema dello spazio, anche se le statistiche a disposizione non sono molto precise, appare fin troppo evidente che il rapporto tra la superficie disponibile ed il numero di personale operante nell'Istituto, si pone a livelli estremamente bassi, probabilmente il più basso in assoluto nel CNR. Negli anni passati, la Direzione non ha mai mancato l'occasione di portare all'attenzione degli Organi Direttivi questa esigenza, purtroppo con scarsissimi risultati pratici. Alla luce della nuova riorganizzazione del CNR questa esigenza è ancora più forte e quindi una risposta adeguata costituisce da solo un passo fondamentale verso nuovi obbiettivi. Per quanto invece riguarda l'organizzazione in commesse all'interno dell'Istituto, l'ampia flessibilità delle strutture organizzative dell'Istituto stesso sviluppata nel passato prossimo, ha contribuito ad assorbire molto efficacemente la nuova struttura organizzativa dell'Ente alla quel l'Istituto può rispondere in modo efficace e produttivo in relazione agli obbiettivi generali del Dipartimento di afferenza (Ambiente) e dei Dipartimento con i quali ci si aspettano e si auspicano fattive collaborazioni (Energia e Trasporti, Scienze della vita, Patrimonio Culturale) le quali ribadirebbero e rafforzerebbero quelle già in essere.

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ISTITUTO DI METODOLOGIE PER L'ANALISI AMBIENTALE Direttore: Prof Vincenzo Cuomo Sede principale: Contrada S. Loja - C.P. 27 - 85050 Tito Scalo (PZ) Articolazione territoriale:

Sito web dell'Istituto: www.imaa.cnr.it Dipartimento di prevista afferenza Terra e Ambiente Missione

"Sviluppare attività di ricerca nell'area tematica a livello nazionale ed internazionale e il relativo trasferimento tecnologico agli utenti. Promuovere attività di formazione in cooperazione con università italiane e straniere. Tematiche statutarie: ' Osservazioni della Terra dal suolo, da aereo e da satellite per lo studio dell'atmosfera, idrosfera, litosfera e biosfera e delle loro interazioni, per lo sviluppo delle applicazioni meteo-climatiche e per la previsione, prevenzione e mitigazione dei rischi; ' Caratterizzazione chimico-fisica di suolo e sottosuolo; ' Monitoraggio, pressione antropica e gestione delle risorse agrarie e naturali; ' Sviluppo di tecniche avanzate di monitoraggio ambientale basate sull'integrazione di metodiche chimico-fisiche, biologiche e geologiche, in situ ed in remote sensing; ' Metodologie integrate per la pianificazione ambientale." Attività di ricerca (2006) Commesse

• Gestione distribuita dati di Scienze della Terra, Diffusione verso la Societa' dell'Informazione • Modellistica Ambientale per la Sostenibilità • Elaborazione, validazione, archiviazione ed interoperabilità dati: Spatial Data Infrastracture, tecnologie

GRID e servizi WEB. • Sviluppo ed integrazione di tecnologie attive e passive per il monitoraggio di suolo e sottosuolo Moduli

• Integrazione di tecniche di Osservazioni della Terra, modellistica e pianificazione ambientale per lo sviluppo di Tool ICT per le scienze della Terra

• Media-Net: Rete di eccellenza CNR e Laboratorio Virtuale per l'analisi e la sintesi di media multidimensionali (mdm)

• Analisi e sintesi di dati eterogenei per un monitoraggio assistito del degrado di Beni Culturali • Applicazioni delle Osservazioni della Terra per il monitoraggio ambientale, il controllo del territorio e la

protezione dei rischi: genesi, proprietà e valorizzazione dei materiali argillosi • Struttura dei sistemi precipitanti • Applicazioni delle Osservazioni della Terra per il monitoraggio ambientale, il controllo del territorio e la

protezione dai rischi: monitoraggio degli inquinanti atmosferici • Modellistica per la Sostenibilità Energetico - Ambientale • Applicazioni delle Osservazioni della Terra per il monitoraggio ambientale, il controllo del territorio e la

protezione dai rischi: frane, fattori d'instabilità e caratteristiche dei sedimenti argillosi • Sviluppo ed integrazione di tecniche di Osservazioni della Terra dal suolo e da satellite per il profiling

dell'atmosfera • Integrazione di tecniche osservative in situ ed in remote sensing per il monitoraggio di inquinanti

atmosferici e le ricadute al suolo • Integrazione di tecniche di Osservazioni della Terra, modellistica e pianificazione ambientale • Sviluppo ed integrazione di tecniche di Osservazione della Terra dal suolo e da satellite per il

monitoraggio di suolo e sottosuolo • Integrazione e validazione di tecniche di interferometria SAR con metodologie geofisiche in-situ

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• Applicazione delle Osservazioni della Terra per il monitoraggio ambientale, il controllo del territorio e la protezione dai rischi: nubi e precipitazioni

RSTL

• La risonanza stocastica nella dinamica degli aerosol atmosferici • "Fenomeni di ""clusterizzazione"" temporale in processi puntuali naturali (terremoti, eruzioni,

incendi,..)" • Approccio meccanico-statistico alla caratterizzazione dinamica della copertura vegetale su scale

climatiche • I minerali argillosi come proxy per lo studio delle variazioni paleoclimatiche • Autogenesi di minerali argillosi in condizioni diagenetiche. • La microdiffrazione X: risoluzione strutturale e quantitativa con metodo Rietveld • "Studio delle dinamiche delle trasformazioni antropiche dell'ambiente mediante l'analisi di ""segni"" e

""tracce"" rilevabili da dati telerilevati e non." • Spettroscopia Laser su aerosol atmosferici in camera ad atmosfera controllata Attività Commesse Gestione distribuita dati di Scienze della Terra, Diffusione verso la Societa' dell'Informazione

Progetto: Media Multidimensionali Dipartimento: ICT Responsabile: NATIVI STEFANO

Risultati conseguiti In linea con i risulati attesi, la commessa ha svolto un importante attivita' legata alla modellazione ed alla codifica di dati geospaziali multidimensionali e dei relativi servizi di geomatica. Tale attivita' e' inserita in importanti iniziative esterne sia a livello nazionale che internazionale che si occupano di temi legati alle Spatial Data Infrastructure (SDI) e del Monitoraggio Globale e della Sicurezza (GMES). Sono state progettate e sviluppate soluzioni middleware per la catalogazione e distribuzione di dati di Osservazione della Terra; sono stati progettati e sviluppati modelli semistrutturati e mark-up language per la mediazione strutturale e semantica di dati multidimensionali. Queste tecniche sono state sviluppate nell'ambito dell'Interoperability Experiment GALEON sponsorizzato dall'OGC, dei progetti Europei CYCLOPS e GridCC, del progetto Regionale sulla Val d'Agri, dei lavori di INSPIRE sui metadati e delle collaborazioni con: UCAR (USA) sui modelli per Atmospheric Sciences, e con ENEA/INGV sui modelli per Ocenography. Prodotti della ricerca (2006)

Principali collaborazioni Rispetto alle collaborazioni previste, tutte realizzate, occorre segnalare le seguenti nuove iniziative: collaborazione con il Ministero della Difesa per la rappresentanza nazionale nel DGIWG (Digital Geographic Information Working Group) per la specifica geospaziale nel settore della difesa e quindi NATO; collaborazione con IEEE (Institute of Electrical and Electronics Engineers, Inc.) per la sperimentazione dell'iniziativa internazionale denominata GEOSS; supporto alle iniziative del CNIPA nel settore della geo-informazione e di INSPIRE; Telespazio e l'Unione Industriale di Potenza per il progetto per i distretti nazionali per la Regione Basilicata denominato TeRN, attivita' di sinergia con la comunita' scientifica internazionale per l'otganizzazione di sessioni in AGU (American Geophysics Union), EGU (European Geoscience Union) e OGF ed edizioni speciali di giornali internazionali.

anno Brevetti Articoli ISI

Articoli non ISI

Articoli in atti di

Convegno Libri Rapporti Risultati

progettuali

Risultati di valorizzazione

applicativa Abstract Attività

editoriali

2006 0 0 2 8 0 0 2 1 11 0

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Risorse umane e finanziarie

Anno risorse finanziarie

totali allocate di cui risorse

da terzi costi

figurativi valore

effettivo A B C D = A + C

2006 537 169 100 637 Valori in migliaia di euro

personale equivalente tempo pieno

ricercatori totale 2 4

Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività Associato e incaricato di ricerca

Dottorando e specializzando Borsista Assegnista Professore

visitatore Collaboratore professionale Altro Totale

0 0 0 1 0 3 4 8 Principali risorse strumentali utilizzate Infrastruttura LAN 10 GBE Storage Area Network 9 TB on-line Tape Library LTO, 30 TB Network Attached Storage 1 TB (x5) WS Linux/Windows (x7) Sistema di pubblicazione Web Modellistica Ambientale per la Sostenibilità

Progetto: Sostenibilità dei sistemi terrestri ed acquatici Dipartimento: Terra e Ambiente Responsabile: COSMI CARMELINA

Risultati conseguiti Le attività del 2006 hanno riguardato: Sviluppo della metodologia e delle interfacce per l'integrazione dei modelli nazionali e dei parametri provenienti da LCA ed ExternE nel modello NEEDS TIMES Pan Europeo; Implementazione e calibrazione del modello NEEDS –TIMES Italia; Messa a punto e valutazione di tecniche deterministico-stocastiche per la spazializzazione di dati puntuali al fine di ottenere mappe integrabili con strumenti di gestione ed utilizzabili per lo studio dinamico a più variabili di dati non omogeneamente campionati; Predisposizione di pagine web con mappe GIS mediante il modulo ArcIMS per la visualizzazione di cartografia tematica. Avanzamenti dei programmi interni sull'utilizzo di NAMEA (National Accounting Matrix with Environmental Accounts) per valutare l'efficienza ambientale nell'economia italiana con applicazione alla regione Lazio (in collaborazione con ISTAT). Analisi sull'impatto delle politiche delle energie rinnovabili sui mercati delle biomassa in Europa e in Italia (in collaborazione con Federlegno-Arredo). Strategia di risposta del settore cartario alle politiche di emission trading europeo (EU ETS)(in collaborazione con Assocarta). Prodotti della ricerca (2006)

anno Brevetti Articoli ISI

Articoli non ISI

Articoli in atti di

Convegno Libri Rapporti Risultati

progettuali

Risultati di valorizzazione

applicativa Abstract Attività

editoriali

2006 0 2 0 1 1 9 1 0 0 0

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Principali collaborazioni VI PQ UE: • Partners IP NEEDS Collaborazioni internazionali: • Partners Programma ETSAP - AIE • EEA-Agenzia Europea per l'Ambiente, • MERIT (Olanda) • PREST (UK) • Tyndall Center for Climate Change Research (UK) • Wuppertal Istitut (Germania) • ZEW(Germania) • INRA (Francia) • ISI Fraunhofer (Germania) • REC (Budapest) Principali Collaborazioni nazionali: • Partners Progetto IMPRESAMBIENTE-BASILICATA • Regione Basilicata • DIFA – UNIBAS • DAPIT - UNIBAS • CNR - INFM COHERENTIA • CNISM - Consorzio Nazionale Interuniversitario per le Scienze Fisiche della Materia • DSF – Dipartimento di Scienze Fisiche – Università Federico II Napoli • CIMA - Centro di ricerca interuniversitario in monitoraggio ambientale • IEFE Università Bocconi • APAT • Agenzia Milanese Mobilità e Ambiente • Associazioni di settori industriali

Risorse umane e finanziarie

Anno risorse finanziarie

totali allocate di cui risorse

da terzi costi

figurativi valore

effettivo A B C D = A + C

2006 800 216 17 816 Valori in migliaia di euro

personale equivalente tempo pieno

ricercatori totale 4 7

Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività Associato e incaricato di ricerca

Dottorando e specializzando Borsista Assegnista Professore

visitatore Collaboratore professionale Altro Totale

1 3 0 0 0 2 3 9 Principali risorse strumentali utilizzate Metodologie e modelli messi a punto nell'ambito dell'Implementing Agreement Energy Technology Systems Analysis Programme dell'Agenzia Internazionale dell'Energia (ETSAP – AIE http://www.etsap.org) NAMEA (National Accounting Matrix with Environmental Accounts)

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Elaborazione, validazione, archiviazione ed interoperabilità dati: Spatial Data Infrastracture, tecnologie GRID e servizi WEB.

Progetto: Osservazione della Terra Dipartimento: Terra e Ambiente Responsabile: NATIVI STEFANO

Risultati conseguiti In accordo con le previsioni, sono state: potenziate le infrastrutture di archiviazione e comunicazione e la loro interconnessione con i sistemi di ricezione sviluppati servizi ed applicazioni per OT su piattafrome avanzate: cluster per la classificazione di immagini telerilevate e Grid per dati SAR, per la virtualizzazione di sensori e per modelli previsionali della qualità dell'aria condotte campagne di misura consolidate in archivi e banche dati, utilizzando formati e modelli predisposti all'interoperabilità e la condivisione dei sistemi sviluppate soluzioni middleware (schemi e modelli concettuali, servizi e protocolli Web-based, linguaggi di codifica) dedicati ai dati e all'informazione di OT sviluppate soluzioni per la modellazione e la formalizzazione della conoscenza per le Scienze della Terra e l'Ambiente e per l'interoperabilità semantica Inoltre si è partecipato alla definizione degli standard ICT legati all'OT in ambito internazionale. Le attività svolte contribuiscono al raggiungimento di risultati complessi a sviluppo pluriennale quali lo sviluppo di una piattaforma integrata per il supporto decisionale per l'ambiente e l'utilizzo di dati OT in ambienti GIS DSS e DL Prodotti della ricerca (2006)

Principali collaborazioni Tutte le intenzioni di collaborazione e nei rispettivi orientamenti tecnici sono confermate. Nuove iniziative/collaborazioni: Spatial Data Interest Community (SDIC) di INSPIRE denominata INTERO (Italian National earTh & Environment Research cOmmunity) promossa da CNR, Presidenza del Consiglio – Dipartimento di Protezione Civile e Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e Ministero della Difesa. Partecipazione come rappresentanza Italiana nei Drafting Team di INSPIRE. Partecipazione al Comitato di coordinamento delle SDIC Italiane del CNIPA. Proponente dell'Interoperability Experiment OGC GALEON (Geo-interface to Atmosphere, Land, Earth, Ocean netCDF) insieme a UCAR,NASA e George Mason Univ. Hanno aderito a GALEON: ESRI, RSI, CadCorp, JPL, Int. Univ. Bremen, NERC, Univ. of Alabama Huntsville, Texas A&M Univ., FNMOC, EDINA, Harvard Univ., etc. Collaborazione con Finmeccanica/Telespazio (bandi PNR-MIUR e MAP-MIT), ENEA ed INGV (parti del progetto MERSEA e bando PNR-MIUR), INFN (bandi del 7FP, STREP GridCC).

Risorse umane e finanziarie

Anno risorse finanziarie

totali allocate di cui risorse

da terzi costi

figurativi valore

effettivo A B C D = A + C

2006 1686 617 267 1954 Valori in migliaia di euro

personale equivalente tempo pieno

ricercatori totale 7 11

anno Brevetti Articoli ISI

Articoli non ISI

Articoli in atti di

Convegno Libri Rapporti Risultati

progettuali

Risultati di valorizzazione

applicativa Abstract Attività

editoriali

2006 0 8 1 23 6 1 3 3 1 0

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Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività Associato e incaricato di ricerca

Dottorando e specializzando Borsista Assegnista Professore

visitatore Collaboratore professionale Altro Totale

0 3 1 5 0 6 3 18 Principali risorse strumentali utilizzate Cluster HPC LINUX 16+2 nodes Infrastruttura LAN 10 GBE Storage Area Network 9 TB on-line Tape Library LTO, 30 TB Network Attached Storage 1 TB (x5) WS Linux/Windows (x7) Accesso a infrastruttura Grid EGEE Sistema di pubblicazione Web Sistemi di ricezione di dati satellitari (NOAA/HPRT, MSG/HRIT, AVHRR, ecc.) Sviluppo ed integrazione di tecnologie attive e passive per il monitoraggio di suolo e sottosuolo

Progetto: Osservazione della Terra Dipartimento: Terra e Ambiente Responsabile: LAPENNA VINCENZO

Risultati conseguiti Le attività sono state finalizzate allo sviluppo ed all'integrazione di tecnologie innovative di Osservazioni della Terra (OT) per lo studio ed il monitoraggio dei fenomeni ambientali che avvengono negli strati superficiali di suolo e sottosuolo. I principali risultati conseguiti sono: - tecniche innovative per l'analisi di immagini SEVIRI-MSG e MODIS; - stima dei flussi di CO2 a partire da misure in-situ e campagne di telerilevamento da aereo; - messa a punto di una metodologia per l'analisi del comportamento idrologico di un versante e studio dei processi di infiltrazione, evapotraspirazione e deflusso mediante l'utilizzo del modello SVAT; - analisi delle firme spettrali di suoli urbani e rurali, sviluppo di un algoritmo per la correzione atmosferica dei dati multi ed iperspettrali; - tecniche per l'analisi di serie temporali di immagini satellitari finalizzate al monitoraggio dei rischi ambientali; - sviluppo ed integrazione di tecniche in-situ, da aereo e da satellite per lo studio di fenomeni ambientali nell'interfaccia aria-suolo-sottosuolo. La qualità dei risultati conseguiti è testimoniata dalla pubblicazione di oltre 50 articoli su riviste internazionali. Prodotti della ricerca (2006)

Principali collaborazioni - Dept. of Biological and Agricultural Engineering, Texas A&M Univ., USA; - Dept. of Physics, Valencia University, Spagna; - NERC Airborne Remote Sensing Facility, UK; - Dept. of Geography, Durham University, UK; - NASA Goddard Space Flight Center, USA; - University of Electrocommunication – Tokyo, Giappone; - Chiba University, Giappone;

anno Brevetti Articoli ISI

Articoli non ISI

Articoli in atti di

Convegno Libri Rapporti Risultati

progettuali

Risultati di valorizzazione

applicativa Abstract Attività

editoriali

2006 0 40 10 52 7 20 0 2 32 1

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- Centre d'Etudes Spatiales de la Biosphere – Toulouse, Francia; - Geoelectromagnetic Research Institute – Mosca, Russia; - Technological Education Institute of Crete, Grecia; - CNRS - CEREGE, Francia; - CNES Missione Demeter, Francia; - Saxon Academy of Sciences (Leipzig), Germania; - Istituto Nazionale di Geofisica (sedi di Catania e Palermo); - Consorzio Interuniversitario di Monitoraggio Ambientale (CIMA); - Consorzio Nazionale Interuniv. per le Scienze della Materia(CNISM); - Università della Basilicata; - CETEMPS – Università dell'Aquila; - Università degli Studi "Federico II" di Napoli; - Università degli Studi di Bari; - Università degli Studi della Calabria; - Università di Bologna. - Università Roma Tre; - Università di Firenze; - Università di Roma La Sapienza;

Risorse umane e finanziarie

Anno risorse finanziarie

totali allocate di cui risorse

da terzi costi

figurativi valore

effettivo A B C D = A + C

2006 4221 2934 481 4703 Valori in migliaia di euro

personale equivalente tempo pieno

ricercatori totale 10 15

Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività Associato e incaricato di ricerca

Dottorando e specializzando Borsista Assegnista Professore

visitatore Collaboratore professionale Altro Totale

1 7 1 9 0 2 5 25 Principali risorse strumentali utilizzate - Strutture informatiche degli istituti afferenti - Campo sperimentale per la validazione dati satellitari - Sistema di ricezione, processamento ed archiviazione dati satellitari - Sistema di mezzi mobili per misure chimico-fisiche e geofisiche - Rete di monitoraggio geofisico - Laboratorio geochimico, Laboratorio di tecniche integrate di monitoraggio chimico-fisico e biologico. - Laboratorio di spettrofotoradiometria e radiometria - Reti di sensori per misure idrauliche e sistemi TDR per la stima del contenuto d'acqua - Velivolo Sky Arrow ERA

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Attività Moduli Integrazione di tecniche di Osservazioni della Terra, modellistica e pianificazione ambientale per lo sviluppo di Tool ICT per le scienze della Terra

Commessa: Gestione distribuita dati di Scienze della Terra, Diffusione verso la Societa' dell'Informazione

Progetto: Media Multidimensionali Dipartimento: ICT Responsabile: NATIVI STEFANO

Risultati conseguiti In linea con i risulati attesi, la commessa ha svolto un importante attivita' legata alla modellazione ed alla codifica di dati geospaziali multidimensionali e dei relativi servizi di geomatica. Tale attivita' e' inserita in importanti iniziative esterne sia a livello nazionale che internazionale che si occupano di temi legati alle Spatial Data Infrastructure (SDI) e del Monitoraggio Globale e della Sicurezza (GMES). Sono state progettate e sviluppate soluzioni middleware per la catalogazione e distribuzione di dati di Osservazione della Terra; sono stati progettati e sviluppati modelli semistrutturati e mark-up language per la mediazione strutturale e semantica di dati multidimensionali. Queste tecniche sono state sviluppate nell'ambito dell'Interoperability Experiment GALEON sponsorizzato dall'OGC, dei progetti Europei CYCLOPS e GridCC, del progetto Regionale sulla Val d'Agri, dei lavori di INSPIRE sui metadati e delle collaborazioni con: UCAR (USA) sui modelli per Atmospheric Sciences, e con ENEA/INGV sui modelli per Ocenography. Prodotti della ricerca (2006)

Principali collaborazioni Sono attive collaborazioni consolidate con importanti attori nel settore quali ESA-ESRIN, NCAR/UCAR/UNIDATA, NOAA, Protezione Civile, ENEA, INGV, Telespazio. Inoltre sono in atto partecipazioni alle iniziative: Open Geospatial Consortium, GMES, CEN TC 287, GEOSS e CNIPA. Altre collaborazioni sono in corso, su queste tematiche, con altri Istituti del CNR sia nel Dip. ICT che Terra e Ambiente. Tra le nuove iniziative: collaborazione con il Ministero della Difesa per la rappresentanza nazionale nel DGIWG (Digital Geographic Information Working Group) per la specifica geospaziale nel settore della difesa e quindi NATO; collaborazione con IEEE (Institute of Electrical and Electronics Engineers, Inc.) per la sperimentazione dell'iniziativa internazionale denominata GEOSS; supporto alle iniziative del CNIPA nel settore della geo-informazione e di INSPIRE; Telespazio e l'Unione Industriale di Potenza per il progetto per i distretti nazionali per la Regione Basilicata denominato TeRN, attivita' di sinergia con la comunita' scientifica internazionale per l'otganizzazione di sessioni in AGU (American Geophysics Union), EGU (European Geoscience Union) e OGF.

Risorse umane e finanziarie

Anno risorse finanziarie

totali allocate di cui risorse

da terzi costi

figurativi valore

effettivo A B C D = A + C

2006 537 169 100 637 Valori in migliaia di euro

personale equivalente tempo pieno

ricercatori totale 2 4

anno Brevetti Articoli ISI

Articoli non ISI

Articoli in atti di

Convegno Libri Rapporti Risultati

progettuali

Risultati di valorizzazione

applicativa Abstract Attività

editoriali

2006 0 0 2 8 0 0 2 1 11 0

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Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività Associato e incaricato di ricerca

Dottorando e specializzando Borsista Assegnista Professore

visitatore Collaboratore professionale Altro Totale

0 0 0 1 0 3 4 8 Media-Net: Rete di eccellenza CNR e Laboratorio Virtuale per l'analisi e la sintesi di media multidimensionali (mdm)

Commessa: Media-Net: Rete di eccellenza CNR e Laboratorio Virtuale per l'analisi e la sintesi di media multidimensionali (mdm)

Progetto: Media Multidimensionali Dipartimento: ICT Responsabile: NATIVI STEFANO

Risultati conseguiti Prodotti della ricerca (2006)

Principali collaborazioni

Risorse umane e finanziarie

Anno risorse finanziarie

totali allocate di cui risorse

da terzi costi

figurativi valore

effettivo A B C D = A + C

2006 1 0 0 1 Valori in migliaia di euro

personale equivalente tempo pieno

ricercatori totale 0 0

Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività Associato e incaricato di ricerca

Dottorando e specializzando Borsista Assegnista Professore

visitatore Collaboratore professionale Altro Totale

0 0 0 0 0 0 0 0 Analisi e sintesi di dati eterogenei per un monitoraggio assistito del degrado di Beni Culturali

Commessa: Analisi e sintesi di dati eterogenei per un monitoraggio assistito del degrado di Beni Culturali

Progetto: Diagnosi, intervento e conservazione del patrimonio culturale Dipartimento: Patrimonio Culturale Responsabile: PIGNATTI MORANO DI CUSTOZA STEFANO

anno Brevetti Articoli ISI

Articoli non ISI

Articoli in atti di

Convegno Libri Rapporti Risultati

progettuali

Risultati di valorizzazione

applicativa Abstract Attività

editoriali

2006 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

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Risultati conseguiti I risultati raggiunti dal modulo riguardano la realizzazione di attività sperimentale in situ con tecniche multisensore. Tale attività ha permesso la messa in opera di un database che integra tutte le informazione dei diversi sensori nei test sites, sulla base dei quali mettere a punto tecniche di estrazione delle informazione geofisiche necessarie a caratterizzare il manufatto di interesse. Su più siti di interesse sono state verificate le metodologie di elaborazione dati per identificare quelle maggiormente performanti in funzione del problema analizzato. In particolare per i dati ottici iperspettrali da immagine è stata valutata la loro utilità rispetto alle classiche tecniche (vedi foto-interpretazione) per la sorveglianza del territorio attraverso una indicizzazione dei risultati. I risultati preliminari derivanti dall'analisi statistica multivariata dei dati relativi ai campioni di ceramiche e argille provenienti dallo scavo del santuario di Torre di Satriano di Lucania supportano l'ipotesi di una produzione locale dei manufatti. Le tipologie di impasto (Tipo A, B e C) ricalcano a grandi linee la varietà compositiva delle argille naturali provenienti dallo scavo. Prodotti della ricerca (2006)

Principali collaborazioni • Natural Environment Research Council (UK), • Durham University; • Technological Education Institute of Crete, Grecia; • CNR (sezione dell'IBAM, IREA), • Università Federico II, • Università di Bari, • Università della Basilicata; • Soprintendenza ai Beni Archeologici della Basilicata • Scuola di specializzazione in Archeologia, Università della Basilicata (sede di Matera)

Risorse umane e finanziarie

Anno risorse finanziarie

totali allocate di cui risorse

da terzi costi

figurativi valore

effettivo A B C D = A + C

2006 91 10 2 94 Valori in migliaia di euro

personale equivalente tempo pieno

ricercatori totale 1 1

Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività Associato e incaricato di ricerca

Dottorando e specializzando Borsista Assegnista Professore

visitatore Collaboratore professionale Altro Totale

0 1 0 2 0 0 1 4

anno Brevetti Articoli ISI

Articoli non ISI

Articoli in atti di

Convegno Libri Rapporti Risultati

progettuali

Risultati di valorizzazione

applicativa Abstract Attività

editoriali

2006 0 2 0 8 0 0 0 0 0 0

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Applicazioni delle Osservazioni della Terra per il monitoraggio ambientale, il controllo del territorio e la protezione dei rischi: genesi, proprietà e valorizzazione dei materiali argillosi

Commessa: Ruolo dei materiali geologici nei processi naturali Progetto: Il sistema terra: interazioni tra terra solida, mare, acque interne, atmosfera e

biosfera Dipartimento: Terra e Ambiente Responsabile: FIORE SAVERIO

Risultati conseguiti Lo studio sui minerali dell'amianto in natura hanno portato alla elaborazione di una carta della pericolosità nelle aree al confine calabro-lucano. E' in corso di elaborazione la messa a punto di un algoritmo per la valutazione del rischio basato non solo sulla presenza di amianto nelle rocce e della presenza di bersagli ma anche dello stato fisico dei litotipi e della dimensione delle fibre. Sono stati ultimati gli esperimenti di alterazione di anfibolo e tremolite ed i risultati saranno presentati nel 2007. Relativamente alle indagini sulla mobilità di elementi chimici in sedimenti a dominante argillosa sono state ultimate le carte geochimiche nei siti inquinati di interesse nazionale di Tito Scalo e della Val Basento, entrambi in Basilicata. Le indagini hanno portato alla elaborazione di un nuovo modello di formazione degli interstratificati kaolinite-smectite in suoli e sedimenti vulcanici. La biodissoluzione di particolato silicatico con soluzioni simili ai fluidi polmonari sono ancora in corso. Approfondimento sulla mobilità chimica di geomateriali impiegati in fangoterapia e studio dei meccanismi di rilascio di principi attivi farmacologici in matrici minerali. Prodotti della ricerca (2006)

Principali collaborazioni Alle attività scientifiche previste dal modulo hanno collaborato, oltre a docenti dell'Università di Bari, di Catania, di Napoli e della Basilicata nella veste di "associati", anche colleghi dell'IGG-CNR, della EEZ-CSIC di Granada (Spagna) e del Museo di Storia Naturale di Londra (Gran Bretagna). Inoltre, hanno collaborato imprenditori del settore, enti pubblici locali e regionali. Per l'espletamento delle attività si fatto riferimento anche a collaboratori esterni contrattati con fondi derivanti da finanziamenti esterni.

Risorse umane e finanziarie

Anno risorse finanziarie

totali allocate di cui risorse

da terzi costi

figurativi valore

effettivo A B C D = A + C

2006 1253 785 224 1477 Valori in migliaia di euro

personale equivalente tempo pieno

ricercatori totale 3 5

Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività Associato e incaricato di ricerca

Dottorando e specializzando Borsista Assegnista Professore

visitatore Collaboratore professionale Altro Totale

1 0 0 4 0 1 2 8

anno Brevetti Articoli ISI

Articoli non ISI

Articoli in atti di

Convegno Libri Rapporti Risultati

progettuali

Risultati di valorizzazione

applicativa Abstract Attività

editoriali

2006 0 7 2 0 0 2 0 0 13 0

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Struttura dei sistemi precipitanti

Commessa: Cambiamenti climatici: ciclo idrologico Progetto: Cambiamenti globali Dipartimento: Terra e Ambiente Responsabile: ROMANO FILOMENA

Risultati conseguiti - Nuove procedure per il retrieval delle caratteristiche microfisiche delle nubi basate sui nuovi sensori satellitari. - Modelli ed osservazioni della struttura del top delle nubi precipitanti che contribuiscano alla migliore comprensione della loro formazione - Osservazioni a larga scala delle interazioni aerosol-nubi. - Stime di precipitazione e validazione dell'algoritmo. Si noti che il problema della validazione delle stime satellitari di precipitazione è, al momento attuale, il problema più pressante che spesso impedisce un più vasto utilizzo dei prodotti disponibili a causa della mancanza di dati certi sui loro margini di errore. Prodotti della ricerca (2006)

Principali collaborazioni L'attività si volge e si svolgerà nell'ambito di progetti finanziati dalla Commissione Europea per le ricerche sul clima e l'idrologia, da EUMETSAT nell'ambito della Satellite Application Facility (SAF) in collaborazione con l'ISAC/CNR, col Met Office a il CIMSS (Cooperative Institute for Meteorological Satellite Studies).

Risorse umane e finanziarie

Anno risorse finanziarie

totali allocate di cui risorse

da terzi costi

figurativi valore

effettivo A B C D = A + C

2006 52 1 1 53 Valori in migliaia di euro

personale equivalente tempo pieno

ricercatori totale 0 0

Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività Associato e incaricato di ricerca

Dottorando e specializzando Borsista Assegnista Professore

visitatore Collaboratore professionale Altro Totale

0 1 0 1 0 1 0 3

anno Brevetti Articoli ISI

Articoli non ISI

Articoli in atti di

Convegno Libri Rapporti Risultati

progettuali

Risultati di valorizzazione

applicativa Abstract Attività

editoriali

2006 0 3 1 9 0 0 0 0 0 0

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Applicazioni delle Osservazioni della Terra per il monitoraggio ambientale, il controllo del territorio e la protezione dai rischi: monitoraggio degli inquinanti atmosferici

Commessa: Variazioni nella composizione dell'atmosfera Progetto: Cambiamenti globali Dipartimento: Terra e Ambiente Responsabile: PAVESE GIULIA

Risultati conseguiti Le misure radiometriche ottenute in Granada hanno dato origine ad un data-set di circa 200 spettri dai quali si otterranno informazioni sulla variabilità dell' aerosol urbano sotto l'influenza di polveri sahariane. Le misure radiometriche di estinzione della radiazione solare diretta sono state integrate da misure dell'estinzione al suolo per lo studio della variabilità dell'aerosol nella bassa troposfera. Il confronto dei dati AVANTES con quelli CIMEL ottenuti durante la campagna di misure Lecce 2005 ha evidenziato la necessità, per i radiometri CIMEL, di calibrazioni più frequenti. Mediante tecniche lidar si sono ottenuti profili di distribuzioni in troposfera di aerosol (proprietà ottiche, quali coefficienti di retrodiffusione ed estinzione, e lidar ratio) e della loro evoluzione temporale. In particolare tale caratterizzazione è stata effettuata anche in corrispondenza di strati di polveri sahariane. L'upgrade del sistema lidar ha consentito di incrementare le capacità multiwavelength di misura a quindi anche la quantità di informazioni sugli aerosol. Prodotti della ricerca (2006)

Principali collaborazioni Dr. F. Esposito (DIFA, Univ. Della Basilicata) Prof. C. Serio (DIFA, Univ. Della Basilicata) Prof. M. Perrone (Univ. Di Lecce) Prof. L. Alados Arboledas (Univ. Di Granada) Dr. J. Olmo Reyes (Univ. di Granada) Dr. Hassan Lyamani (Univ. di Granada)

Risorse umane e finanziarie

Anno risorse finanziarie

totali allocate di cui risorse

da terzi costi

figurativi valore

effettivo A B C D = A + C

2006 151 54 2 154 Valori in migliaia di euro

personale equivalente tempo pieno

ricercatori totale 1 1

Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività Associato e incaricato di ricerca

Dottorando e specializzando Borsista Assegnista Professore

visitatore Collaboratore professionale Altro Totale

2 0 0 0 0 1 1 4

anno Brevetti Articoli ISI

Articoli non ISI

Articoli in atti di

Convegno Libri Rapporti Risultati

progettuali

Risultati di valorizzazione

applicativa Abstract Attività

editoriali

2006 0 0 1 4 0 0 0 0 0 0

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Modellistica per la Sostenibilità Energetico - Ambientale

Commessa: Modellistica Ambientale per la Sostenibilità Progetto: Sostenibilità dei sistemi terrestri ed acquatici Dipartimento: Terra e Ambiente Responsabile: COSMI CARMELINA

Risultati conseguiti Definizione delle variabili di scambio e dei meccanismi di trading attraverso le nazioni nel modello Pan Europeo, con l'implementazione di opportune interfacce software; Definizione dei parametri di scenario per il per il raggiungimento di obiettivi strategici a scala nazionale ed europea; Sviluppo e calibrazione ai dati Eurostat 2000 – 2005 del modello NEEDS Italia; Determinazione dei valori all'equilibrio di vettori energetici, livelli di utilizzo delle tecnologie e costi di beni e servizi del modello NEEDS Italia per lo scenario di riferimento (orizzonte temporale 2000 – 2050). Realizzazione di un algoritmo per la spazializzazione della temperatura media giornaliera in Sud Italia alla scala di 1km x 1Km finalizzato al confronto con indici di vegetazione da satellite (AVHRR) alla stessa scala. Stima delle correlazioni tra variazioni climatiche sub-annuali e fenologia della vegetazione per la caratterizzazione degli andamenti di regime delle differenti coperture vegetali. Predisposizione di pagine web con mappe GIS mediante il modulo ArcIMS per la visualizzazione di cartografia tematica all'interno della rete intranet di Istituto utilizzando il software ORACLE Prodotti della ricerca (2006)

Principali collaborazioni Chalmers University (SE), CIEMAT (ES), CRES (EL), ECN (NL), ENERO (RO), IPTS-JRC (ES), KANLO (FR), Katholieke Universiteit Leuven (BE), PSI (CH), Risø National Laboratory – (DK), Tallin University of Technology – TTU (EST), University of Stuttgart - IER (DE), VTT (FI), CNR – INFM COHERENTIA, Politecnico di Torino

Risorse umane e finanziarie

Anno risorse finanziarie

totali allocate di cui risorse

da terzi costi

figurativi valore

effettivo A B C D = A + C

2006 727 216 14 741 Valori in migliaia di euro

personale equivalente tempo pieno

ricercatori totale 4 6

Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività Associato e incaricato di ricerca

Dottorando e specializzando Borsista Assegnista Professore

visitatore Collaboratore professionale Altro Totale

1 3 0 0 0 2 3 9

anno Brevetti Articoli ISI

Articoli non ISI

Articoli in atti di

Convegno Libri Rapporti Risultati

progettuali

Risultati di valorizzazione

applicativa Abstract Attività

editoriali

2006 0 1 0 1 1 1 1 0 0 0

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Applicazioni delle Osservazioni della Terra per il monitoraggio ambientale, il controllo del territorio e la protezione dai rischi: frane, fattori d'instabilità e caratteristiche dei sedimenti argillosi

Commessa: Frane e altri movimenti in massa Progetto: Rischi naturali ed antropici del territorio Dipartimento: Terra e Ambiente Responsabile: SUMMA VITO

Risultati conseguiti Mediante l'attività, prevista per l'anno 2006, di caratterizzazione composizionale granulometrica e mineralogica dei sedimenti a prevalente componente argillosa interessati da movimenti franosi è stato possibile individuare, come atteso, dei fattori di rischio da frana. In particolare, si è osservato che alcuni caratteri mineralogici e granulometrici possono influenzare la stabilità di un'area in frana. Prodotti della ricerca (2006)

Principali collaborazioni Non ci sono scostamenti tra quelle previste inizialmente e quelle realizzate nell'anno.

Risorse umane e finanziarie

Anno risorse finanziarie

totali allocate di cui risorse

da terzi costi

figurativi valore

effettivo A B C D = A + C

2006 224 134 3 227 Valori in migliaia di euro

personale equivalente tempo pieno

ricercatori totale 1 1

Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività Associato e incaricato di ricerca

Dottorando e specializzando Borsista Assegnista Professore

visitatore Collaboratore professionale Altro Totale

0 0 0 0 0 3 0 3 Sviluppo ed integrazione di tecniche di Osservazioni della Terra dal suolo e da satellite per il profiling dell'atmosfera

Commessa: Sviluppo ed integrazione di tecnologie attive e passive per il sondaggio dell'atmosfera

Progetto: Osservazione della Terra Dipartimento: Terra e Ambiente Responsabile: PAPPALARDO GELSOMINA

Risultati conseguiti Profiling delle proprietà ottiche di aerosol troposferici mediante tecniche lidar. Individuazione dei punti critici nell'ottimizzazione del data processing e delle procedure di Quality Assurance per dati lidar.Integrazione di dati lidar dal suolo (EARLINET) con dati satellitari (TOMS, MODIS) per la caratterizzazione degli aerosol di origine sahariana.Studio di fenomeni di trasporto attraverso l'integrazione di dati lidar e di modelli.Completamento del progetto di un sistema lidar Raman multicanale montato su mezzo mobile per lo studio delle proprietà ottiche e microfisiche degli aerosol troposferici. Primi

anno Brevetti Articoli ISI

Articoli non ISI

Articoli in atti di

Convegno Libri Rapporti Risultati

progettuali

Risultati di valorizzazione

applicativa Abstract Attività

editoriali

2006 0 6 0 1 0 0 1 0 3 0

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confronti tra misure lidar di aerosol e nubi dal suolo con le misure preliminari satellitari di CALIPSO. I risultati ottenuti dalle tecniche interferometriche per il profiling atmosferico mostrano un robusto accordo con misure colocate di radiosondaggio per spettri osservati su mare. Lo sviluppo di una tecnica per la stima dell'emissività superficiale di una superficie omogeneamente ricoperta da alberi ha consentito di applicare la stessa metodologia, con le stesse performances, anche a spettri misurati su una regione omogeneamente coperta da alberi nei pressi dell'istituto. Prodotti della ricerca (2006)

Principali collaborazioni NASA – GSFC ; NASA – Langley Research Center Joint Center for Earth Systems Technology – Maryland, USA MPI für Meteorologie, Hamburg, Germany Aristotelio Panepistimio Thessalonikis, Greece Univ. Politecnica de Catalunya, Barcelona, Spain Meteorologisches Inst. der LMU, Munich, Germany Leibniz-IfT, Leipzig, Germany RIVM, Bilthoven, The Netherlands Dep. de Fisica Aplicada, Univ. de Granada, Spain Zentrum für Dynamik komplexer Systeme, Univ. Potsdam, Germany Inst. of Physics National Academy of Sciences, Minsk, Bjelarus Swedish Defence Research Agency (FOI), Linköping, Sweden NILU, Tromsö, Norway Observatory of Neuchatel, Switzerland INOE, Bucharest, Romania Ethnikon Metsovion Polytechnion Athinon, Athens, Greece CIEMAT, Madrid, Spain JRC Inst. for Environment and Sustainability, Ispra, Italy IPSL, Paris, France EPFL, Losanne, Switzerland Inst. of Geophysics, Polish Academy of Sciences, Belsk, Poland INFM, Napoli, Italy Inst. of Electronics, BAS, Sofia, Bulgaria Forschungszentrum Karlsruhe, IMK-IFU, Garmisch-Partenkirchen, Germany DWD.ESA ; CNISM.Univ. di Lecce – Dipartimento di Fisica Univ. de L'Aquila - Dipartimento di Fisica.ISAC.IFAC.

Risorse umane e finanziarie

Anno risorse finanziarie

totali allocate di cui risorse

da terzi costi

figurativi valore

effettivo A B C D = A + C

2006 543 156 229 772 Valori in migliaia di euro

personale equivalente tempo pieno

ricercatori totale 3 4

Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività Associato e incaricato di ricerca

Dottorando e specializzando Borsista Assegnista Professore

visitatore Collaboratore professionale Altro Totale

0 2 0 0 0 2 1 5

anno Brevetti Articoli ISI

Articoli non ISI

Articoli in atti di

Convegno Libri Rapporti Risultati

progettuali

Risultati di valorizzazione

applicativa Abstract Attività

editoriali

2006 0 3 2 11 0 1 1 0 10 0

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Integrazione di tecniche osservative in situ ed in remote sensing per il monitoraggio di inquinanti atmosferici e le ricadute al suolo

Commessa: Tecniche di misura in-situ e reti di monitoraggio Progetto: Osservazione della Terra Dipartimento: Terra e Ambiente Responsabile: PAPPALARDO GELSOMINA

Risultati conseguiti Mappature spazio-temporali della distribuzione di particolato nel PBL. Sviluppo ed applicazione di tecniche magnetiche e geoelettriche per il monitoraggio di siti contaminati anche mediante l'utilizzo di esperimenti in condizioni controllate. Messa a punto di integrazione di tecniche di osservazione per lo studio delle correlazioni tra inquinamento atmosferico e inquinamento al suolo. Prodotti della ricerca (2006)

Principali collaborazioni

Risorse umane e finanziarie

Anno risorse finanziarie

totali allocate di cui risorse

da terzi costi

figurativi valore

effettivo A B C D = A + C

2006 86 0 2 88 Valori in migliaia di euro

personale equivalente tempo pieno

ricercatori totale 1 1

Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività Associato e incaricato di ricerca

Dottorando e specializzando Borsista Assegnista Professore

visitatore Collaboratore professionale Altro Totale

0 0 0 0 0 0 0 0 Integrazione di tecniche di Osservazioni della Terra, modellistica e pianificazione ambientale

Commessa: Elaborazione, validazione, archiviazione ed interoperabilità dati: Spatial Data Infrastracture, tecnologie GRID e servizi WEB.

Progetto: Osservazione della Terra Dipartimento: Terra e Ambiente Responsabile: SIMONIELLO TIZIANA

Risultati conseguiti Messa in opera della nuova infrastruttura di rete IMAA con dorsale a 10 Gb/s, e connessione 1 Gigabit-to-the-Desktop. Web-services per catalogo di dati OT (ISO19115) con funzionalità di query. Prodotti satellitari in NRT (es. detection e tracking di plumes vulcanici). Potenziamento sistema di ricezione dati (EOS-Terra e Aqua, NPP, METOP-1, NPOESS).

anno Brevetti Articoli ISI

Articoli non ISI

Articoli in atti di

Convegno Libri Rapporti Risultati

progettuali

Risultati di valorizzazione

applicativa Abstract Attività

editoriali

2006 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

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Software per visualizzazione RT di dati lidar ground-based. Intercalibrazione di profiler a microonde e radiosonde PTU. Modello gerarchico per integrazione dati per monitoraggio di processi di degrado territoriale. Standard di strumentazione ground-based per prodotti h24 real-time. Dialetto XML per codifica dati netCDF/CF (ncML: netCDF Markup Language). Servizio di aggregazione cataloghi THREDDS per dati oceanografici con modalità push. Sviluppo di librerie di accesso a server WMS mediante GoogleMap. Aggiornamento e potenziamento del portale ImpresAmbiente, incremento iscrizioni 20%. Organizzazione eventi per la diffusione dell'innovazione ed il trasferimento tecnologico. Partecipazione ai Drafting Teams per le implementing rules di INSPIRE. Più di 20 pubblicazioni su rivista internazionale. Prodotti della ricerca (2006)

Principali collaborazioni Tutte le intenzioni di collaborazione sono confermate. Nuove iniziative/collaborazioni: Spatial Data Interest Community (SDIC) di INSPIRE denominata INTERO (Italian National earTh & Environment Research cOmmunity) promossa da CNR, Presidenza del Consiglio – Dipartimento di Protezione Civile e Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e Ministero della Difesa. Partecipazione come rappresentanza Italiana nei Drafting Team di INSPIRE. Partecipazione al Comitato di coordinamento delle SDIC Italiane del CNIPA. Proponente dell'Interoperability Experiment OGC GALEON (Geo-interface to Atmosphere, Land, Earth, Ocean netCDF) insieme a UCAR, NASA e George Mason Univ. Hanno aderito a GALEON: ESRI, RSI, CadCorp, JPL, Int. Univ. Bremen, NERC, Univ. of Alabama Huntsville, Texas A&M Univ., FNMOC, EDINA, Harvard Univ., etc. Collaborazione con Finmeccanica/Telespazio (bandi PNR-MIUR e MAP-MIT), ENEA ed INGV (parti del progetto MERSEA e bando PNR-MIUR), INFN (bandi del 6FP, STREP GridCC).

Risorse umane e finanziarie

Anno risorse finanziarie

totali allocate di cui risorse

da terzi costi

figurativi valore

effettivo A B C D = A + C

2006 990 463 217 1208 Valori in migliaia di euro

personale equivalente tempo pieno

ricercatori totale 4 5

Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività Associato e incaricato di ricerca

Dottorando e specializzando Borsista Assegnista Professore

visitatore Collaboratore professionale Altro Totale

0 2 0 2 0 4 3 11 Sviluppo ed integrazione di tecniche di Osservazione della Terra dal suolo e da satellite per il monitoraggio di suolo e sottosuolo

Commessa: Sviluppo ed integrazione di tecnologie attive e passive per il monitoraggio di suolo e sottosuolo

Progetto: Osservazione della Terra Dipartimento: Terra e Ambiente Responsabile: PERGOLA NICOLA

anno Brevetti Articoli ISI

Articoli non ISI

Articoli in atti di

Convegno Libri Rapporti Risultati

progettuali

Risultati di valorizzazione

applicativa Abstract Attività

editoriali

2006 0 6 0 12 1 0 2 3 1 0

Page 263: TERRA E - cnr.it · • Analisi dei processi nella colonna d'acqua, nel fondo/sottofondo e metodologie innovative ... veneziano con traccianti isotopici naturali e tomografia geoelettrica.

Risultati conseguiti I principali risultati conseguiti riguardano: - la partecipazione a progetti internazionali (UE-IP Project Eurorisk/Preview; UE-STREP Project GRIDCC; INTERREG SE-RISK; NoE GMOSS) - la partecipazione a network e/o working team internazionali (es. IGOS working group; missione DEMETER della CNES; progetto bilaterale con University of Tokyo) - la partecipazione a progetti di rilevanza nazionale (Progetto MIUR Hydrogeosite; Progetto ASI Morfeo; Progetti INGV-DPC "Etna", "Volcano" e "Microzoanazione sismica") - la stipula di convenzioni con il sistema di utenti finali per attività di supporto tecnico-scientifico e trasferimento tecnologico. - la pubblicazione di oltre 40 articoli su riviste internazionali del settore con sistema peer-review. Prodotti della ricerca (2006)

Principali collaborazioni NASA Goddard Space Flight Center, USA; University of Electrocommunication – Tokyo, Giappone; Chiba University, Giappone; Centre d'Etudes Spatiales de la Biosphere – Toulouse, Francia; Geoelectromagnetic Research Institute – Mosca, Russia; Technological Education Institute of Crete, Grecia; CNRS - CEREGE, Francia; Centro Oceanografico di Southampton SOC-NERC (London - UK); CNES Missione Demeter, Francia; Progetto Marco Polo, facolta Ingegneria, Università di Roma `La Sapienza'; Joint Research Center – Ispra, EU; Saxon Academy of Sciences (Leipzig), Germania; National History Museum, Mineralogical Department, London; Università della Basilicata; CETEMPS – Università dell'Aquila; Università degli Studi "Federico II" di Napoli; Università degli Studi di Bari; Università degli Studi della Calabria; Università di Bologna; Istituto Nazionale di Geofisica (sedi di Catania e Palermo); Consorzio Interuniversitario di Monitoraggio Ambientale (CIMA); Consorzio Nazionale Interuniversitario per le Scienze della Materia (CNISM);

Risorse umane e finanziarie

Anno risorse finanziarie

totali allocate di cui risorse

da terzi costi

figurativi valore

effettivo A B C D = A + C

2006 1941 1354 335 2276 Valori in migliaia di euro

personale equivalente tempo pieno

ricercatori totale 5 6

Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività Associato e incaricato di ricerca

Dottorando e specializzando Borsista Assegnista Professore

visitatore Collaboratore professionale Altro Totale

1 5 0 1 0 1 3 11

anno Brevetti Articoli ISI

Articoli non ISI

Articoli in atti di

Convegno Libri Rapporti Risultati

progettuali

Risultati di valorizzazione

applicativa Abstract Attività

editoriali

2006 0 28 6 32 4 6 0 2 25 0

Page 264: TERRA E - cnr.it · • Analisi dei processi nella colonna d'acqua, nel fondo/sottofondo e metodologie innovative ... veneziano con traccianti isotopici naturali e tomografia geoelettrica.

Integrazione e validazione di tecniche di interferometria SAR con metodologie geofisiche in-situ

Commessa: Sviluppo di tecnologie per la generazione, il trattamento e l'interpretazione di immagini e dati telerilevati della superficie terrestre

Progetto: Osservazione della Terra Dipartimento: Terra e Ambiente Responsabile: PERRONE ANGELA

Risultati conseguiti - Mappe di deformazione relative ad un'area dell'Appennino Lucano di 400 Km2 comprendente l'abitato di Potenza e parte del suo territorio occidentale; - Individuazione di un'area affetta da una deformazione media dell'ordine di alcuni centimetri nell'arco temporale 1992 – 2000; - Mappa di deformazione relativa all'abitato e al territorio comunale di Satriano di Lucania (Potenza) e serie storiche relative a tutti i punti coerenti; - Carta geologico-geomorfologica dell'abitato di Satriano di Lucania e delle aree limitrofe; - Tomografie di resistività elettrica per la caratterizzazione geofisica delle aree affette da differente grado di deformazione; - Integrazione dato satellitare, dato geologico-geomorfologico e dato geofisico in-situ nel sistema Grass GIS. Prodotti della ricerca (2006)

Principali collaborazioni Le attività svolte sono state realizzate in collaborazione con l'Istituto per il Rilevamento Elettromagnetico dell'Ambiente (IREA) del CNR di Napoli e con le amministrazioni locali. In particolare, dati di natura tecnica sono stati forniti dall'Autorità di Bacino della Basilicata, dalla Regione Basilicata e dall'Ufficio Tecnico di Satriano di Lucania.

Risorse umane e finanziarie

Anno risorse finanziarie

totali allocate di cui risorse

da terzi costi

figurativi valore

effettivo A B C D = A + C

2006 15 0 0 15 Valori in migliaia di euro

personale equivalente tempo pieno

ricercatori totale 0 0

Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività Associato e incaricato di ricerca

Dottorando e specializzando Borsista Assegnista Professore

visitatore Collaboratore professionale Altro Totale

0 1 0 0 0 0 1 2

anno Brevetti Articoli ISI

Articoli non ISI

Articoli in atti di

Convegno Libri Rapporti Risultati

progettuali

Risultati di valorizzazione

applicativa Abstract Attività

editoriali

2006 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0

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Applicazione delle Osservazioni della Terra per il monitoraggio ambientale, il controllo del territorio e la protezione dai rischi: nubi e precipitazioni

Commessa: Sviluppo e integrazione di tecnologie avanzate attive e passive per lo studio di nubi e precipitazioni

Progetto: Osservazione della Terra Dipartimento: Terra e Ambiente Responsabile: ROMANO FILOMENA

Risultati conseguiti Stime di precipitazione e validazione dell'algoritmo utilizzando dati misurati da radar meteorologici Profili di temperatura e umidità dell'atmosfera con tecniche IR per aree chiare e tecniche combinate MW/IR per aree nuvolose. Prodotti della ricerca (2006)

Principali collaborazioni L'attività si volge in collaborazione col Met Office, col CIMSS (Cooperative Institute for Meteorological Satellite Studies) e il Dipartimento di Fisica di Bologna.

Risorse umane e finanziarie

Anno risorse finanziarie

totali allocate di cui risorse

da terzi costi

figurativi valore

effettivo A B C D = A + C

2006 86 34 1 87 Valori in migliaia di euro

personale equivalente tempo pieno

ricercatori totale 1 1

Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività Associato e incaricato di ricerca

Dottorando e specializzando Borsista Assegnista Professore

visitatore Collaboratore professionale Altro Totale

0 1 0 1 0 2 0 4 Attività RSTL La risonanza stocastica nella dinamica degli aerosol atmosferici

Responsabile: AMODEO ALDO Risultati conseguiti Prodotti della ricerca (2006)

anno Brevetti Articoli ISI

Articoli non ISI

Articoli in atti di

Convegno Libri Rapporti Risultati

progettuali

Risultati di valorizzazione

applicativa Abstract Attività

editoriali

2006 0 3 1 9 0 0 0 0 0 0

anno Brevetti Articoli ISI

Articoli non ISI

Articoli in atti di

Convegno Libri Rapporti Risultati

progettuali

Risultati di valorizzazione

applicativa Abstract Attività

editoriali

2006 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

Page 266: TERRA E - cnr.it · • Analisi dei processi nella colonna d'acqua, nel fondo/sottofondo e metodologie innovative ... veneziano con traccianti isotopici naturali e tomografia geoelettrica.

Principali collaborazioni

Risorse umane e finanziarie

Anno risorse finanziarie

totali allocate di cui risorse

da terzi costi

figurativi valore

effettivo A B C D = A + C

2006 7 0 0 8 Valori in migliaia di euro

personale equivalente tempo pieno

ricercatori totale 0 0

Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività Associato e incaricato di ricerca

Dottorando e specializzando Borsista Assegnista Professore

visitatore Collaboratore professionale Altro Totale

0 0 0 0 0 0 0 0 Principali risorse strumentali utilizzate "Fenomeni di ""clusterizzazione"" temporale in processi puntuali naturali (terremoti, eruzioni, incendi,..)"

Responsabile: TELESCA LUCIANO Risultati conseguiti Prodotti della ricerca (2006)

Principali collaborazioni

Risorse umane e finanziarie

Anno risorse finanziarie

totali allocate di cui risorse

da terzi costi

figurativi valore

effettivo A B C D = A + C

2006 7 0 0 8 Valori in migliaia di euro

personale equivalente tempo pieno

ricercatori totale 0 0

Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività Associato e incaricato di ricerca

Dottorando e specializzando Borsista Assegnista Professore

visitatore Collaboratore professionale Altro Totale

0 0 0 0 0 0 0 0

anno Brevetti Articoli ISI

Articoli non ISI

Articoli in atti di

Convegno Libri Rapporti Risultati

progettuali

Risultati di valorizzazione

applicativa Abstract Attività

editoriali

2006 0 2 0 0 1 0 0 0 1 0

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Principali risorse strumentali utilizzate Approccio meccanico-statistico alla caratterizzazione dinamica della copertura vegetale su scale climatiche

Responsabile: LANFREDI MARIA Risultati conseguiti Prodotti della ricerca (2006)

Principali collaborazioni

Risorse umane e finanziarie

Anno risorse finanziarie

totali allocate di cui risorse

da terzi costi

figurativi valore

effettivo A B C D = A + C

2006 7 0 0 8 Valori in migliaia di euro

personale equivalente tempo pieno

ricercatori totale 0 0

Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività Associato e incaricato di ricerca

Dottorando e specializzando Borsista Assegnista Professore

visitatore Collaboratore professionale Altro Totale

0 0 0 0 0 0 0 0 Principali risorse strumentali utilizzate I minerali argillosi come proxy per lo studio delle variazioni paleoclimatiche

Responsabile: DI LEO PAOLA Risultati conseguiti Prodotti della ricerca (2006)

anno Brevetti Articoli ISI

Articoli non ISI

Articoli in atti di

Convegno Libri Rapporti Risultati

progettuali

Risultati di valorizzazione

applicativa Abstract Attività

editoriali

2006 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

anno Brevetti Articoli ISI

Articoli non ISI

Articoli in atti di

Convegno Libri Rapporti Risultati

progettuali

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2006 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

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Principali collaborazioni

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Anno risorse finanziarie

totali allocate di cui risorse

da terzi costi

figurativi valore

effettivo A B C D = A + C

2006 8 0 0 8 Valori in migliaia di euro

personale equivalente tempo pieno

ricercatori totale 0 0

Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività Associato e incaricato di ricerca

Dottorando e specializzando Borsista Assegnista Professore

visitatore Collaboratore professionale Altro Totale

0 0 0 0 0 0 0 0 Principali risorse strumentali utilizzate Autogenesi di minerali argillosi in condizioni diagenetiche.

Responsabile: CAVALCANTE FRANCESCO Risultati conseguiti Prodotti della ricerca (2006)

Principali collaborazioni

Risorse umane e finanziarie

Anno risorse finanziarie

totali allocate di cui risorse

da terzi costi

figurativi valore

effettivo A B C D = A + C

2006 7 0 0 8 Valori in migliaia di euro

personale equivalente tempo pieno

ricercatori totale 0 0

Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività Associato e incaricato di ricerca

Dottorando e specializzando Borsista Assegnista Professore

visitatore Collaboratore professionale Altro Totale

0 0 0 0 0 0 0 0

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2006 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

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Principali risorse strumentali utilizzate La microdiffrazione X: risoluzione strutturale e quantitativa con metodo Rietveld

Responsabile: MEDICI LUCA Risultati conseguiti Prodotti della ricerca (2006)

Principali collaborazioni

Risorse umane e finanziarie

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totali allocate di cui risorse

da terzi costi

figurativi valore

effettivo A B C D = A + C

2006 7 0 0 7 Valori in migliaia di euro

personale equivalente tempo pieno

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Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività Associato e incaricato di ricerca

Dottorando e specializzando Borsista Assegnista Professore

visitatore Collaboratore professionale Altro Totale

0 0 0 0 0 0 0 0 Principali risorse strumentali utilizzate "Studio delle dinamiche delle trasformazioni antropiche dell'ambiente mediante l'analisi di ""segni"" e ""tracce"" rilevabili da dati telerilevati e non."

Responsabile: LASAPONARA ROSA Risultati conseguiti Prodotti della ricerca (2006)

anno Brevetti Articoli ISI

Articoli non ISI

Articoli in atti di

Convegno Libri Rapporti Risultati

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editoriali

2006 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

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Articoli non ISI

Articoli in atti di

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2006 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

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Principali collaborazioni

Risorse umane e finanziarie

Anno risorse finanziarie

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2006 7 0 0 8 Valori in migliaia di euro

personale equivalente tempo pieno

ricercatori totale 0 0

Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività Associato e incaricato di ricerca

Dottorando e specializzando Borsista Assegnista Professore

visitatore Collaboratore professionale Altro Totale

0 0 0 0 0 0 0 0 Principali risorse strumentali utilizzate Spettroscopia Laser su aerosol atmosferici in camera ad atmosfera controllata

Responsabile: PAVESE GIULIA Risultati conseguiti Prodotti della ricerca (2006)

Principali collaborazioni

Risorse umane e finanziarie

Anno risorse finanziarie

totali allocate di cui risorse

da terzi costi

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effettivo A B C D = A + C

2006 7 0 0 8 Valori in migliaia di euro

personale equivalente tempo pieno

ricercatori totale 0 0

Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività Associato e incaricato di ricerca

Dottorando e specializzando Borsista Assegnista Professore

visitatore Collaboratore professionale Altro Totale

0 0 0 0 0 0 0 0

anno Brevetti Articoli ISI

Articoli non ISI

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Convegno Libri Rapporti Risultati

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applicativa Abstract Attività

editoriali

2006 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

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Principali risorse strumentali utilizzate Elenco pubblicazioni dell’Istituto

Articoli ISI

1 Telesca L, Lasaponara R, Lanorte A - 1/f(alpha) fluctuations in the time dynamics of Mediterranean forest ecosystems by using normalized difference vegetation index satellite data - PHYSICA A-STATISTICAL MECHANICS AND ITS APPLICATIONS, Vol. 361-2, Pagg. 699-706

2 Colangelo G, Lapenna V, Perrone A, Piscitelli S, Telesca L. - 2D Self-Potential tomographies for studying groundwater flows in the Varco d'Izzo landslide (Basilicata, southern Italy) - ENGINEERING GEOLOGY, Vol. 88, Pagg. 274-286

3 Buongiorno MF, Cavalli RM, Cuomo V, Pignatti S - Airborne remote sensing for geophysical and environmental application - Roma - April 14-16, 2003 - Introduction - ANNALS OF GEOPHYSICS, Vol. 49, Pagg. V-VI

4 Telesca L, Lovallo M - Are global terrorist attacks time-correlated? - PHYSICA A-STATISTICAL MECHANICS AND ITS APPLICATIONS, Vol. 362, Pagg. 480-484

5 Bassani C., Cuomo V., Lanorte V., Pignatti S., Tramutoli V., - Assessment of water vapor content from MIVIS TIR data - ANNALS OF GEOPHYSICS, Vol. 49, Pagg. 127-132

6 Alberotanza L., Cavalli R.M., Pignatti S., Zandonella A., - Classification of Submersed Acquatic Vegetation of the Venice Lagoon Using MIVIS Airborne Data - ANNALS OF GEOPHYSICS-ITALY, Vol. 49, Pagg. 271-276

7 Chakhmouradian A.R., Medici, L. - Clinohydroxylapatite: a new apatite-group mineral from northwestern Ontario (Canada), and new data on the extent of Na-S substitution in natural apatites - EUROPEAN JOURNAL OF MINERALOGY, Vol. 18, Pagg. 105-112

8 Telesca L, Bernardi M, Rovelli C. - Clustering structures in the time-ocurrence series of lightning - FRACTALS-COMPLEX GEOMETRY PATTERNS AND SCALING IN NATURE AND SOCIETY, Vol. 14, Pagg. 63-70

9 Cimini D., T. J. Hewison, L. Martin - Comparison of brightness temperatures observed from ground-based microwave radiometers during TUC - METEOROLOGISCHE ZEITSCHRIFT, Vol. 15, Pagg. 19-25

10 Cavalli R.M., Pignatti S., Zappitelli E - Correction of sun glint effect on MIVIS data of the Sicily campaign in July 2000-2002 - ANNALS OF GEOPHYSICS, Vol. 49, Pagg. 277-286

11 Lasaponara R, Tedesca L. - Decadal variability in multitemporal satellite SPOT-VEGETATION NDII data - INTERNATIONAL JOURNAL OF REMOTE SENSING, Vol. 27, Pagg. 4685-4692

12 Telesca L, Lasaponara R, Lanorte A. - Discrimination of vegetational patterns in burned and unburned areas - INTERNATIONAL JOURNAL OF NONLINEAR SCIENCES AND NUMERICAL SIMULATION, Vol. 7, Pagg. 279-284

13 Bavusi M., Lapenna V. and Rizzo E., - Electromagnetic methods to characterize the Savoia di Lucania waste dump (Southern Italy) - ENVIRONMENTAL GEOLOGY, Vol. 51, Pagg. 301-308

14 Telesca L, Lasaponara R - Emergence of temporal regimes in fire sequences - PHYSICA A-STATISTICAL MECHANICS AND ITS APPLICATIONS, Vol. 360-2, Pagg. 543-547

15 Lasaponara Rosa. - Estimating spectral separability of satellite derived parameters for burned areas mapping in the Calabria region by using SPOT-Vegetation data - ECOLOGICAL MODELLING, Vol. 196, Pagg. 265-270

16 Telesca L, Lasaponara R. - Fire-induced variability in satellite SPOT-VGT NDVI vegetational data - INTERNATIONAL JOURNAL OF REMOTE SENSING, Vol. 27, Pagg. 3087-3095

17 Tateo F , Summa V , Giannossi ML , Ferraro G . - Healing clays: Mineralogical and geochemical constraints on the preparation of clay-water suspension ( - APPLIED CLAY SCIENCE, Vol. 33, Pagg. 181-194

18 Anastasio A., Caggiano R., Macchiato M., Paolo C., Paino S., Ragosta M., Cortesi M.L. - Heavy metal concentration in dairy products from sheep milk collected in two regions of Southern Italy - ACTA VETERINARIA SCANDINAVICA, Vol. 47, Pagg. 69-74

19 Margherita E, Brunetti G, Garcia-Izquierdo C, Cavalcante F, Fiore S, Senesi N. - Humic substances and clay minerals in organically-amended semiarid soils - SOIL SCIENCE, Vol. 171, Pagg. 322-333

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20 Finizola A, Revil A, Rizzo E, Piscitelli S, Ricci T, Morin J, Angeletti B, Mocochain L, Sortino F. - Hydrogeological insights at Stromboli volcano (Italy) from geoelectrical, temperature, and CO2 soil degassing investigations - GEOPHYSICAL RESEARCH LETTERS, Vol. 33, Pagg. 17304-

21 Dudek T, Cuadros J, Fiore S. - Interstratified kaolinite-smectite: Nature of the layers and mechanism of smectite kaolinization - AMERICAN MINERALOGIST, Vol. 91, Pagg. 159-170

22 Marchese F, Pergola N, Telesca L - Investigating the temporal fluctuations in satellite advanced very high resolution radiometer thermal signals measured in the volcanic area of Etna (Italy) - FLUCTUATION AND NOISE LETTERS, Vol. 6, Pagg. L305-L316

23 Perrone A , Zeni G , Piscitelli S , Pepe A , Loperte A , Lapenna V , Lanari R - Joint analysis of SAR interferometry and electrical resistivity tomography surveys for investigating ground deformation: the case-study of Satriano di Lucania (Potenza, Italy) - ENGINEERING GEOLOGY, Vol. 88, Pagg. 260-273

24 Bassani C., Cavalli R. M., Palombo A., Pignatti S. and Madonna F - Laboratory activity for a new procedure of MIVIS calibration and relative validation with test data - ANNALS OF GEOPHYSICS, Vol. 49, Pagg. 45-56

25 Galli P, Bosi V, Piscitelli S, Giocoli A, Scionti V - Late Holocene earthquakes in southern Apennine: paleoseismology of the Caggiano fault - INTERNATIONAL JOURNAL OF EARTH SCIENCES, Vol. 95, Pagg. 855-870

26 Festa Vincenzo, Caggianelli Alfredo, Kruhl Joern H., Liotta Domenico, - Late-Hercynian shearing during crystallization of granitoid magmas (Sila massif, southern Italy): regional implications - GEODINAMICA ACTA, Vol. 19, Pagg. 185-195

27 Avanzi G., Palombo A., Pignatti S., - MIVIS image geocoding experience on merging position attitude system data and public domain GPS stream (ASI-GeoDAF) - ANNALS OF GEOPHYSICS, Vol. 49, Pagg. 11-20

28 Chianese D., M. D’Emilio, M. Bavusi, V. Lapenna, M. Macchiato - Magnetic and ground probing radar measurements for soil pollution mapping in the industrial area of Val Basento (Basilicata Region, Southern Italy): a case study - ENVIRONMENTAL GEOLOGY, Vol. 49, Pagg. 389-404

29 Telesca L, Lapenna V. - Measuring multifractality in seismic sequences - TECTONOPHYSICS, Vol. 423, Pagg. 115-123

30 Napola A , Pizzigallo MDR , Di Leo P, Spagnuolo M , Ruggiero P - Mechanochemical approach to remove phenanthrene from a contaminated soil - CHEMOSPHERE, Vol. 65, Pagg. 1583-1590

31 Lasaponara R, Lanorte A, Pignatti S - Multiscale fuel type mapping in fragmented ecosystems: preliminary results from hyperspectral MIVIS and multispectral Landsat TM data - INTERNATIONAL JOURNAL OF REMOTE SENSING, Vol. 27, Pagg. 587-593

32 Allegrini A., Anselmi S., Cavalli R.M., Manes F., Pignatti S., - Multiscale integration of satellite, airborne and field data for Mediterranean vegetation studies in the natural area of the Castelporziano Estate (Rome) - ANNALS OF GEOPHYSICS-ITALY, Vol. 49, Pagg. 167-175

33 Lasaponara R, Masini N. - On the potential of QuickBird data for archaeological prospection - INTERNATIONAL JOURNAL OF REMOTE SENSING, Vol. 27, Pagg. 3607-3614

34 Lasaponara Rosa. - On the use of principal component analysis (PCA) for evaluating interannual vegetation anomalies from SPOT/VEGETATION NDVI temporal series - ECOLOGICAL MODELLING, Vol. 194, Pagg. 429-434

35 Ragosta M , Caggiano R , D'Emilio M , Sabia S , Trippetta S , Macchiato M. - PM10 and heavy metal measurements in an industrial area of southern Italy - ATMOSPHERIC RESEARCH, Vol. 81, Pagg. 304-319

36 D'Emilio M, Macchiato M, Coppola R, Loperte A, Ragosta M. - Pollution levels in the industrial area of Potenza (southern Italy) - FRESENIUS ENVIRONMENTAL BULLETIN, Vol. 15, Pagg. 36-42

37 Telesca L, Lasaponara R. - Pre- and post-fire behavioral trends revealed in satellite NDVI time series - GEOPHYSICAL RESEARCH LETTERS, Vol. 33, Pagg. L14401-

38 Telesca L, Lasaponara R - Quantifying intra-annual persistent behaviour in SPOT-VEGETATION NDVI data for Mediterranean ecosystems of southern Italy - REMOTE SENSING OF ENVIRONMENT, Vol. 101-1, Pagg. 95-103

39 Telesca L, Balasco M, Romano G, Lapenna V, Siniscalchi A. - Quantifying persistent behavior in Earth's apparent resistivity time series - FLUCTUATION AND NOISE LETTERS, Vol. 6, Pagg. L371-L378

40 Abbate G., Cavalli R.M., Pascucci S., Pignatti S. Poscolieri M., - Relationships Between Morphological Settings And Vegetation Covers In A Medium Relief landscape Of Central Italy - ANNALS OF GEOPHYSICS-ITALY, Vol. 49, Pagg. 153-165

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41 Mona L., Amodeo A, Pandolfi M, Pappalardo G - Saharan dust intrusions in the Mediterranean area: Three years of Raman lidar measurements - JOURNAL OF GEOPHYSICAL RESEARCH-ATMOSPHERES, Vol. 111, Pagg. 16203-

42 Masini N, Lasaponara R. - Satellite-based recognition of landscape archaeological features related to ancient human transformation - JOURNAL OF GEOPHYSICS AND ENGINEERING, Vol. 3, Pagg. 230-235

43 Lacava T, Di Leo EV, Pergola N, Tramutoli V - Space-time soil wetness variations monitoring by a multi-temporal microwave satellite records analysis - PHYSICS AND CHEMISTRY OF THE EARTH, Vol. 31, Pagg. 1274-1283

44 Terzano R, Spagnuolo M, Medici L, Tateo F, Vekemans B, Janssens K, Ruggiero P. - Spectroscopic investigation on the chemical forms of Cu during the synthesis of zeolite X at low temperature - APPLIED GEOCHEMISTRY, Vol. 21, Pagg. 993-1005

45 Medici L, Morone A - Structural surface analysis of Sm1Ba2Cu3O7-x thin film by pulsed laser deposition - JOURNAL OF PHYSICS AND CHEMISTRY OF SOLIDS, Vol. 67, Pagg. 41-42

46 Cimini D, Hewison TJ, Martin L, Guldner J, Gaffard C, Marzano FS - Temperature and humidity profile retrievals from ground-based microwave radiometers during TUC - METEOROLOGISCHE ZEITSCHRIFT, Vol. 15, Pagg. 45-56

47 Langone A., Gueguen E., Prosser G., Caggianelli A - The Curinga-Girifalco fault zone (northern Serre, Calabria) and its significance within the Alpine tectonic evolution of the western Mediterranean - JOURNAL OF GEODYNAMICS, Vol. 42, Pagg. 140-158

48 Cosmi Carmelina, Loperte Simona, Macchiato Maria, Marmo Gerardo, Pietrapertosa Filomena, Proto Monica, Salvia Monica - The environmental balance: An application to an industrial district of southern Italy for supporting strategic sustainable planning - FRESENIUS ENVIRONMENTAL BULLETIN, Vol. 15, Pagg. 782-790

49 Cavalli R.M., Guidi A., Pascucci S., Pignatti S., Vannicelli Casoni L., Vinci M - The natural areas of Rome Province detected by airborne remotely sensed data - ANNALS OF GEOPHYSICS, Vol. 49, Pagg. 187-199

50 Malferrari D, Brigatti MF, Laurora A, Medici L, Pini S - Thermal behavior of Cu(II)-, Cd(II)-, and Hg(II)-exchanged montmorillonite complexedwith cysteine - JOURNAL OF THERMAL ANALYSIS AND CALORIMETRY, Vol. 86, Pagg. 365-370

51 Telesca L, Nikolitanga I, Vallianatos F. - Time-scaling analysis of southern Aegean seismicity - CHAOS SOLITONS & FRACTALS, Vol. 28, Pagg. 361-366

52 Villani MG , Mona L , Maurizi A , Pappalardo G , Tiesi A , Pandolfi M , D'Isidoro M , - Transport of volcanic aerosol in the troposphere: The case study of the 2002 Etna plume - JOURNAL OF GEOPHYSICAL RESEARCH-ATMOSPHERES, Vol. 111, Pagg. D21102-

53 Hewison TJ, Cimini D, Martin L, Gaffard C, Nash J - Validating clear air absorption models using ground-based microwave radiometers and vice-versa - METEOROLOGISCHE ZEITSCHRIFT, Vol. 15, Pagg. 27-36

54 Telesca L, Lasaponara R. - Vegetational patterns in burned and unburned areas investigated by using the detrended fluctuation analysis - PHYSICA A-STATISTICAL MECHANICS AND ITS APPLICATIONS, Vol. 368, Pagg. 531-535

Articoli non ISI

1 Vallianatos, Filippos; Makris, John; Saltas, Vassilios; Telesca, Luciano; Lapenna, Vincenzo - An investigation of the 1/f± long-range fluctuations in short-term time variability of ULF geomagnetic data - Communications in Nonlinear Science and Numerical Simulation, Vol. 11, Pagg. 745-758

2 Tanner LH, Schiattarella M, Di Leo P. - Carbon isotope record of upper triassic strata of the Lagonegro basin, southern Apennines, Italy: preliminare results - New Mexico Museum of Natural History and Science Bulletins, Vol. 37, Pagg. 23-28

3 Lasaponara R, Lanorte A, Pignatti S. - Characterization and mapping of fuel types for the Mediterranean ecosystems of Pollino National Park in southern Italy by using hyperspectral MIVIS data - Earth Interactions, Vol. 10, Pagg. 1-11

4 Bellver R., Huertas F.J. , Fiore S. - Distribución de Fe y Mn en aguas subsuperficiales en el río Basento (Basilicata, Italia) - MACLA Revista de la Sociedad Espanola de Mineralogia , Vol. 6, Pagg. 85-88

5 Amodeo A, J. Bösenberg, A. Ansmann, D. Balis, C. Böckmann, A. Chaikovsky, A. Comeron, V. Mitev, A. Papayannis, G. Pappalardo, M. R. Perrone, V. Rizi, V. Simeonov, P. Sobolewski, N. Spinelli, D. V. Stoyanov, T. Trickl, M. Wiegner - EARLINET: the European Aerosol Lidar Network - Óptica Pura y Alicada, Vol. 39, Pagg. 1-10

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6 Lasaponara R - Estimating interannual variations in vegetated areas of Sardinia island using SPOT/VEGETATION NDVI temporal series - IEEE Geoscience and remote sensing Letters, Vol. 3, Pagg. 481-483

7 Nativi S, G.M.R. Manzella, F. Paolucci, P. Mazzetti, L. Pecci, L. Bigagli, F. Reseghetti - Federated data bases for the development of an operational monitoring and forecasting system of the ocean: the THREDDS Dataset Merger - Advances in Geosciences, Vol. 8, Pagg. 39-47

8 Lasaponara R, Masini N. - Identification of archaeological buried remains based on the normalized difference vegetation index (NDVI) from QuickBird satellite data - IEEE Geoscience and Remote Sensing Letters, Vol. 3, Pagg. 325-328

9 Garcia-Palma S., Rozalen M.L., Huertas F.J. S. Fiore - Linares J. Cinetica de disolucion de montmorilonita en presencia de ligandos organicos (salicilato y oxalato). Implicaciones en medioambiente y salud - Materiales Arcillos: de La Geologia a las Nueva Aplicaciones, Vol. 61-75, Pagg. 6471-6479

10 Bigagli L., S. Nativi, P. Mazzetti - Mediation to deal with information heterogeneity application to Earth System Science - Advances in Geosciences, Vol. 8, Pagg. 3-9

11 Madonna F., A. Amodeo, C. Cornacchia, G. D’Amico, L. Mona, M.Pandolfi, G. Pappalardo, V. Cuomo - Multichannel microwave radiometer and water vapour Raman lidar: comparisons and synergies - Rivista Italiana di telerilevamento, Vol. 35, Pagg. 115-130

12 Lazzari M, Geraldi E, Lapenna V, Loperte A - Natural hazards vs human impact: an integrated methodological approach in geomorphological risk assessment on the Tursi historical site, Southern Italy - Landslides, Vol. 3, Pagg. 275-283

13 Pavese G., F. Esposito, L. Leone, R. Restieri, M. Calvello - Optical properties of atmospheric aerosols from radiometric ground-based measurements in South Italy - Chemical Engineering Transactions, Vol. 10, Pagg. 357-362

14 Westwater E. R., S. Crewell, C. Mätzler, and D. Cimini - Principles of surface-based microwave and millimeter wave radiometric remote sensing of the troposphere - Quaderni della Società Italiana di Elettromagnetismo, Vol. 1, Pagg. 50-90

Articoli in atti di Convegno

1 Ricciardelli E., F. Romano and . V. Cuomo - Physical and statistical approach for MSG cloud identification - 15th International TOVS Study Conference, Maratea, Potenza.

2 Nativi S, L. Bigagli, B. Domenico, J. Caron, E. Davis. - A Standards-Based, Web Services Gateway to NetCDF Datasets - 22nd IIPS Conference, San Francisco, USA.

3 Mazzetti P., Simoniello T., Lanfredi M., Macchiato M., Nativi S., Bigagli L., Cuomo V. - Advanced Infrastructure for Enabling Collaborative Research in a Wide Area Network in: Information and Communication Technologies. - ICTTA '06 2nd, Damascus, Syria.

4 Bassani C., V. Estellés, R. M. Cavalli, S. Pignatti, J. A - Aerosol Optical Thickness within the FieldSpec FR PRO Spectral Domain during SEN2FLEX Campaign - ESA Conference: “SENtinel-2 and FLuorescence EXperiment (SEN2FLEX)” , Noordwijk, Netherlands.

5 Pavese G., F. Esposito, L. Leone, R. Restieri, G. Masiello, M. Calvello, C. Serio - Aerosol optical properties in two mountain sites in South Italy - Conference on Visibility , Vienna, Austria.

6 Manzella G, P. Mazzetti, S. Nativi, L. Bigagli, L. Pecci - Aggregation and Push-Based Distribution of THREDDS Catalogs in Operational Information Systems - Fall AGU Meeting, San Francisco, USA.

7 Cavalli R. M. , G. Laneve, S. Pignatti e F. Santini, - Analisi dei parametri di qualità dell'acqua per il controllo della proliferazione delle macrofite - Il monitoraggio costiero mediterraneo: problematiche e tecniche di misura, Sassari

8 Romano F., D. Cimini, E. Ricciardelli, and V. Cuomo - Analysis of day- and night-time Arctic clouds by means of hyperspectral infrared and ground-based observations - 15th International TOVS Study Conference, Maratea, Potenza.

9 Ferretti R., C. Faccani, M. Cacciani, F. Cardillo, F. Congeduti, C. Cornacchia, K. De Sanctis, F. De Tomasi, P. Di Girolamo, T. Di Iorio, A. di Sarra, G. Fiocco, M. G. Frontoso, M. Iarlori, F. Madonna, D. Meloni, G. Pappalardo, M. R. Perrone, S. Piacent - Assimilation of LIDAR data from the Italian network: Impact on the high resolution precipitation forecast during the LAUNCH campaign - International Symposium on Tropospheric Profiling: Needs and Technologies 7th, Boulder, Colorado.

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10 Liberti M., M. Carone, R. Coppola, M. D’Emilio, M. Lanfredi, M. Macchiato & T. Simoniello - Badland area mapping from Landsat-ETM data. - Proceedings of 2nd EARSeL Workshop on Remote Sensing of Land Use and Land Cover, Bonn, Germania.

11 Esposito F. , G. Pavese, L. Leone, M. R. Perrone, F. De Tomasi, A. M. Tafuro, L. Alados-Arboledas, H. Lyamani - CIMEL and AVANTES high resolution spectrometers: a comparison study of aerosol parameters - Conference on Visibility , Vienna, Austria.

12 Mona L. , A. Amodeo, A. Boselli, C. Cornacchia, G. D’Amico, F. Madonna, M. Pandolfi, G. Pappalardo - CNR-IMAA lidar systems and ancillary instruments for aerosol, clouds and water vapor study – 7th - International Symposium on Tropospheric Profiling: Needs and Technologies, Boulder, Colorado.

13 Alberotanza L, I. Barbaro, F. Braga, R. M. Cavalli, S. Pignatti ,S. Salviato, F. Santini, A. Zandonella - Classificazione della vegetazione sommersa della laguna di Venezia tramite dati iperspettrali da aereo e da satellite - Il monitoraggio costiero mediterraneo: problematiche e tecniche di misura, Sassari

14 Westwater, E. R., D. Cimini, V. Mattioli, A. J. Gasiewski, M. Klein, V. Leuski - Clear-Air Forward Microwave and Millimeterwave Radiative Tranfer Models for Arctic Conditions - 15th International TOVS Study Conference, Maratea, Potenza.

15 Coppola R., Liberti M., D'Emilio M., Lanfredi M., Simoniello T.,Macchiato M. - Combined approach for air temperature spatialization using DEM, latitude and sea distance: variability of monthly data in Southern Italy - International Workshop on Spatial Data Methods for Environmental and Ecological Processes, Foggia

16 Balasco M., Harabaglia P., Lapenna V., Rizzo E., Siniscalchi A.., Tamburiello G. - DERT and Magnetotelluric investigation of Bradano foredeep deposits (Venosa, Southern Italy). - European Association of Geoscientists & Engineers (EAGE), , Helsinki, Finland.

17 Telesca L. and R.Lasaponara - Discriminating between burned and unburned vegetation covers - 3rd General Assembly of the European Geosciences Union, Vienna, Austria.

18 Pappalardo G., J. Bösenberg, A. Amodeo, A. Ansmann, A. Apituley, D. Balis, C. Böckmann, A. Chaikovsky, A. Comeron, V. Freudenthaler, G. Hansen, V. Mitev, A. Papayannis, M.R. Perrone, A. Pietruczuk, M. Pujadas, F. Ravetta, V. Rizi, V. Simeonov, N. Spinel - EARLINET-ASOS: European Aerosol Research Lidar Network -Advanced Sustainable Observation System - 7th International Symposium on Tropospheric Profiling: Needs and Technologies, Boulder, Colorado.

19 Pappalardo G. , J. Bösenberg, A. Amodeo, A. Ansmann, A. Apituley, L. A. Arboledas, D. Balis, C. Böckmann, A. Chaikovsky, A. Comeron, V. Freudenthaler, G. Hansen, V. Mitev, D. Nicolae, A. Papayannis, M.R. Perrone, A. Pietruczuk, M. Pujadas, J.-P. Putaud, - EARLINET-ASOS: programs and perspectives for the aerosol study on continental scale - Proc. SPIE, Lidar technologies, techniques, and measurements for atmospheric remote sensing II, Stockholm, Sweden.

20 Beinat Alberto , Franco Coren, Barbara Fico, Carla Pietrapertosa, - Esperienze di integrazione dati laserscanning aerei ed iperspettrali per lo studio del manto nevoso - 10a Conferenza Nazionale ASITA, Federazione delle Associazioni Scientifiche per le Informazioni Territoriali e Ambientali, Bolzano

21 Telesca L. and Lasaponara R - Estimation of fire-induced variability in vegetation covers by using Detrended Fluctuation Analysis - ICFFR Conference, Coimbra, Portogallo

22 Pappalardo G., J. Bösenberg, A. Amodeo, A. Ansmann, A. Apituley, D. Balis, C. Böckmann, A. Chaikovsky, A. Comeron, V. Freudenthaler, G. Hansen, V. Mitev, A. Papayannis, M.R. Perrone, A. Pietruczuk, M. Pujadas, F. Ravetta, V. Rizi, V. Simeonov, N. Spinel - European Aerosol Research Lidar Network -Advanced Sustainable Observation System (EARLINET-ASOS - 23rd International Laser Radar Conference, Nara, Japan.

23 V. Freudenthaler, C. Böckmann, J. Bösenberg, G. Pappalardo - European Aerosol Research Lidar Network -Advanced Sustainable Observation System (EARLINET-ASOS Plans FOR Quality Assurance - 23rd International Laser Radar Conference, Nara, Japan.

24 Pascucci S., R.M. Cavalli, L. Fusilli, S. Pignatti, M. Poscolieri, - Evaluation of Hyperion sensor performance in discriminating land cover types - Proceedings IEEE GOLD Remote Sensing Conference , Bari

25 Masini N., and Lasaponara R. - Evaluation of the spectral capability of quickbird imagery for the detection of archaeological buried remains - II INTERNATIONAL CONFERENCE REMOTE SENSING IN ARCHAEOLOGY – FROM SPACE TO PLACE, Roma

26 Mona L. , A. Amodeo, G. D’Amico, M. Pandolfi, G. Pappalardo - Five years of lidar ratio measurements over Potenza, Italy - Proc. SPIE, Lidar technologies, techniques, and measurements for atmospheric remote sensing II, Stockholm, Sweden.

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27 Domenico B, S. Nativi, T. Whittaker, A. Wolf, L. Bigagli - GALEON Phase 2: Testing Gateways Between Formal Standard Interfaces and Existing Community Standard Client/server Implementations - Fall AGU Meeting, San Francisco, USA.

28 Domenico B, S. Nativi, J. Caron, L. Bigagli, E. Davis - GALEON: standards-based web services for interoperability among Earth sciences data systems - Proceedings of IGARSS’06, Denver, USA.

29 Coren Franco, Adolfo Fadiga, Alessandro Pavan, Carla Pietrapertosa, Paolo Sterzai - Generazione di mappe forestali mediante sistemi integrati di telerilevamento - 10a Conferenza Nazionale ASITA, Federazione delle Associazioni Scientifiche per le Informazioni Territoriali e Ambientali, Bolzano

30 Nativi S, L. Bigagli, P. Mazzetti, U. Mattia - Geo-Information Catalog Services Interoperability: an Experimented Tool - Fall AGU Meeting, San Francisco, USA.

31 Cuomo V, P. Soddu, S. Rainone, R. Dolce, S. Nativi, D. Dello Buono - GeoInformation for the Environment: the INTERO SDIC experience - 12th EC GI & GIS Workshop, Innsbruck, Austria.

32 Cimini, D., E. R. Westwater, A. J. Gasiewski, M. Klein, V. Leuski, V.Mattioli, S. Dowlatshahi, and J. Liljegren - Ground-Based Millimeter- and Submillimeter-Wave Observations of the Arctic Atmosphere - Specialist Meeting on Microwave Remote Sensing (Microrad), , Puerto Rico

33 Cavalli R.M. , L. Fusilli, S. Pascucci, S. Pignatti, M. Poscolieri, - Hyperspectral remote sensing as a tool for natural mapping and archaeological investigation - Proceedings of International Center for Earth Sciences, 2o Encuentro, Buenos Aires, Argentina.

34 Lasaponara R., and N. Masini - Identification and spatial characterization of buried remains using VHR satellite images - SPIE Conference , Stoccolma, Svezia.

35 Gueguen, E.; Martemucci V. e Formicola W. - Il carsismo dell’area di Minervino Murge - Proceed. Spelaion, Minervino Murge (Ba).

36 Cicco N, B., Dichio, A., Sofo, V., Lattanzio, C., Xiloyannis - Influence of Calcium on the Activity of Enzymes Involved in Kiwifruit Ripening - 6th International Kiwifruit symposium, Rotorua, New Zealand.

37 Simoniello T., Lanfredi M., Carone M.T., Coppola R., Liberti M.. - Integrazione di dati satellitari multirisoluzione per il monitoraggio di aree soggette a fenomeni di Land Degradation: il caso studio della regione Basilicata - Ecomondo2006, Rimini

38 DI LEO P., NAPOLA A., PIZZIGALLO M.D.R., SALVATORE C. D. & ANCONA V. - Interazioni tra molecole organiche e minerali argillosi:un approccio meccanochimico per il recupero di suoli argillosi inquinati. - 85° Congresso SIMP, Fluminimaggiore, Iglesias.

39 Madonna F., Güldner J., Damico G., Engelbart D.A.M., Pappalardo G. - Intercomparison of two microwave profilers during launch-2005 - International Symposium on Tropospheric Profiling (ISTP), Boulder, Colorado.

40 Mona L. , A. Amodeo, G. D’Amico, M. Pandolfi, G. Pappalardo - Lidar ratio climatology: 5 years of systematic Raman lidar measurements over Potenza, Italy - 23rd International Laser Radar Conference, Nara, Japan.

41 Lasaponara R., A. Lanorte - Mapping of fuel cover using remote sensing - Remote Sensisng of Land Use and Land Cover- Application & Development, Bonn, Germania.

42 Alberotanza L , I. Barbaro, F. Braga, R. M. Cavalli, S. Salviato, S. Pignatti e F. Santini, - Messa a punto di tecniche semiempiriche e di inversione dei dati remoti per la stima quantitativa dei parametri di qualità dell'acqua, risultati preliminari delle campagne di misura sperimentali nella laguna di Venezia - Il monitoraggio costiero mediterraneo: problematiche e tecniche di misura, Sassari

43 Cimini D., E. R. Westwater, A. J. Gasiewski, M. Klein, V. Leuski, and J. C. Liljegren - Millimeter- and submillimiter-wave Observations of Low Vapor and Liquid Water Amounts in the Arctic Winter - 16th Atmospheric Radiation Measurement (ARM) , Albuquerque, NM.

44 Lasaponara R., A. Lanorte - Multiscale fuel type characterization by using multisensor remote sensing data for the Mediterranean ecosystems of Southern Italy - IEMSS conference, Burlington, Vermont, USA.

45 Lasaponara R., and A. Lanorte - Multispectral fuel type characterization based on remote sensing data and Prometheus model - ICFFR Conference, Coimbra, Portogallo

46 Bavusi M., Rizzo E., Lapenna V., Piscitelli S. - Municipal waste dump geophysical investigations. - European Association of Geoscientists & Engineers (EAGE), Helsinki, Finland.

47 Gould M, J. Rocha, S. Nativi, J. Nogueras-Iso, M. Manso - Near-term metadata challenges - 12th EC GI & GIS Workshop, Innsbruck, Austria.

48 INVERNIZZI C., CORRADO S., DI LEO P., SCHIATTARELLA M., ZATTIN M. - New data on the thermo-baric evolution of the Liguride units, southern Italy - General Assembly of the European Geosciences Union, Vienna, Austria.

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49 INVERNIZZI C., ALDEGA L., CORRADO S., D’ERRICO M., DI LEO P., MAZZOLI S., ZATTIN M - New thermo-baric data from the (meta-)sedimentare units of northern Calabria (Italy): implications fortectonic burial and exhumation in the southern Apennines - General Assembly of the European Geosciences Union, Vienna, Austria.

50 Cimini D., F. Romano, E. Ricciardelli, and V. Cuomo - On the role of surface emissivity in polar night-time cloud detection - 15th International TOVS Study Conference, Maratea, Potenza.

51 Pavese G. , F. Esposito, L. Leone, R. Restieri, M. Calvello - Optical properties of atmospheric aerosols from radiometric ground-based measurements in South Italy - Advanced Atmosphric Aerosols Symposium, Milano

52 Lasaponara R., and N. Masini - Performance evaluation of data fusion algorithms for the detection of archaeological features by using satellite QuickBird data - II INTERNATIONAL CONFERENCE REMOTE SENSING IN ARCHAEOLOGY – FROM SPACE TO PLACE, Roma

53 Simonello T., Carone M.T., Coppola R., D’Emilio M., Lanfredi M-, Liberti M.& MacchiatoM.. - Preliminary study to monitor land degradation phenomena through landscape metrics - Proceedings of 2nd EARSeL Workshop on Remote Sensing of Land Use and Land Cover, Bonn, Germania.

54 Lasaponara R., and A. Lanorte - Remote characterization of Fuel type using satellite data - SPIE Conference , Stoccolma, Svezia.

55 Cavalli R. M., G. Laneve, S. Pignatti and F. Santini - Remote sensing and physical modelling approach for macrophyte and water quality parameters monitoring - Simposium 'GlobWetland', Frascati (RM)

56 Pavese G., F. Esposito, L. Leone, R. Restieri, M. Calvello - Saharan dust intrusion in the Mediterranean basin: three cases-study - Conference on Visibility , Vienna, Austria.

57 Lasaponara R., and L.Telesca - Satellite –based estimation of fire-induced variability in vegetation cover - Remote Sensisng of Land Use and Land Cover- Application & Development, Bonn, Germania.

58 Lasaponara R., and N. Masini, - Satellite-based Identification of archaeological features - Remote Sensisng of Land Use and Land Cover- Application & Development, Bonn, Germania.

59 Palmer, J. M., D. Cimini, F. Romano, and V. Cuomo - Standard back-propagation artificial neural networks for cloud liquid water path retrieval from AMSU-B data - 15th International TOVS Study Conference, Maratea, Potenza.

60 Domenico B, J. Caron, S. Nativi, L. Bigagli - Standards-Based, Web Services for Interoperable Geosciences Data Systems - AGU special sessions on Earth and Space Science Informatics, Baltimora, USA.

61 DI LEO P. , PAPPALARDO A. - Studio dell’evoluzione paleoclimatica del Pleistocene inferiore-medio in Italia meridionale mediante proxy mineralogici e geochimici. - 85° Congresso SIMP, Fluminimaggiore, Iglesias.

62 Liberatore D., G. Spera, M. Mucciarelli, N. Masini, A. Calia, A. Capriuoli, V. Racina, L. Nuzzo, E. Rizzo, L. Binda, L. Cantini - THE FAÇADE AND THE ROSE-WINDOW OF TROIA CATHEDRAL (APULIA, ITALY)”. - V International Conference on Structural Analysis of Historical Constructions, New Delhi, India.

63 Cavalli R.M. , L. Fusilli, S. Pascucci, S. Pignatti - Telerilevamento iperspettrale come strumento di indagine per la gestione degli ambienti naturali - Atti della 10a fiera Ecomondo, Rimini

64 Larar A. M. , D. K. Zhou, W. L. Smith, Sr., X. Liu, P. Di Girolamo, G. Pappalardo, V. Cuomo, S. A. Mango - Temperature and moisture measurement validation using passive and active remote and in-situ observation systems - 7th International Symposium on Tropospheric Profiling: Needs and Technologies, Boulder, Colorado.

65 Westwater, E. R., D. Cimini, V. Mattioli, A. J. Gasiewski, M. Klein, V. Leuski, and J. S. Liljegren - The 2004 North Slope Of Alaska Arctic Winter Radiometric Experiment: Overview and Highlights - Specialist Meeting on Microwave Remote Sensing (Microrad), , Puerto Rico

66 Westwater, E. R., D. Cimini, V. Mattioli, A. J. Gasiewski, M. Klein, V. Leuski, and J. C. Liljegren - The 2004 North Slope of Alaska Arctic Winter Radiometric Experiment: Overview and Recent Results - 16th Atmospheric Radiation Measurement (ARM) , Albuquerque, NM.

67 Zhou D. K. , A. M. Larar, W. L. Smith, Sr., X. Liu, P. Di Girolamo, G. Pappalardo, V. Cuomo, S. A. Mango - Upper tropospheric moisture variation observed with ultraspectral sounders and validation - 7th International Symposium on Tropospheric Profiling: Needs and Technologies, Boulder, Colorado.

Libri

1 Telesca L., Bernardi M. , Rovelli C. - Clustering Phenomena in the Time Distribution of Lightning - Complexus mundi : emergent patterns in nature , World Scientific, Hackensack, N.J.

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2 Revil A. , K. Titov , C. Doussan , Lapenna V. - Applications of the self-potential method to hydrological problems - Hydrogeophysics, Springer, Netherlands

3 Cosmi C. , M. Blesl, A. Kanudia, S. Kypreos, R, Loulou, K. Smekens, M. Salvia, D. Van Regemorter and V. Cuomo - Integration of country energy system models in a Pan European framework for supporting EU policies - Environmental Economics and Investment Assessment, K. ARAVOSSIS, University of Thessaly, C.A. BREBBIA, Greece

4 Carone M.T., Simoniello T. - Landscape Metrics Temporal Dynamics in a Mediterranean Area - Pattern and Processes in Forest Landscapes, Accademia Italiana di Scienze Forestali, Firenze

5 Simoniello T., Carone M.T., Lanfredi M., Liberti M. & Macchiato M - Multi-scale landscape metrics analysis, from Landsat, IKONOS and QuickBird data - Pattern and Processes in Forest Landscapes, Accademia Italiana di Scienze Forestali, Firenze

6 Telesca, L. Lapenna, V. Macchiato, M. - Multifractal variability in self-potential signals measured in seismic areas - SPECIAL PUBLICATION- GEOLOGICAL SOCIETY OF LONDON, GEOLOGICAL SOCIETY, Great Britain

7 M. Schiattarella, P. Di Leo, P. Beneduce, S.I. Giano, and C. Martino - Tectonically driven exhumation of a young orogen: an example from southern Apennines, Italy - Geological Society of America Special Paper, Sean D. Willett, Niels Hovius, Mark T. Brandon, an, Boulder Stati Uniti

Rapporti

1 Loperte A., Perrone A., Colangelo G. - Caratterizzazione della frana di Ripacandida (Basilicata) 2 Aromando A., Cavalcante F., Fiore S. - Carta degli affioramenti di rocce contenenti amianto nell’area

Calabro-Lucana del Monte Pollino 3 Perrone A., Loperte A., Lapenna V. - EURORISK- PREVIEW: Fieldwork Report 4 Perrone A.,Piscitelli S., Lapenna V. - EURORISK-PREVIEW: Landslide Service Specification technical

report 5 Gueguen E - Il ciclo dell’acqua 6 Cuomo V., Fiore S., Lapenna V., Rizzo E. - Rapporto finale Progetto HYDROGEOSITE 7 Viggiano M. - The Ground-Based Fast Forward Line-By-Line Model for IASI”, software and report in the

framework of the project 8 Piscitelli S., Loperte A., Rizzo E., Perrone A., Lapenna V. - Tomografie geoelettriche ad alta risoluzione per

l'esplorazione geologica dell'area urbana di Tusla (Bosnia) 9 Lapenna V., Gueguen E., Rizzo E., Bavusi M - Tomografie per la Procura della Repubblica di Trani

Risultati progettuali

1 Cosmi C., Pietrapertosa F., Loperte S., Salvia M., Marmo G. - Implementazione del modello NEEDS-TIMES Italia

2 Conte D., Nativi S., Mazzetti P. - Interconnessione IMAA 3 Nativi S., Mazzetti P., Bigagli L. - Markup language per la comunità Net-CDF e GIS 4 Mazzetti P., Nativi S., Bigagli L. - WCS ENVI-GRID

Risultati di valorizzazione applicativa

1 Pergola N., Tramutoli V., Lacava T., Filizzola C., Dello Buono D. - Emergenza MERAPI 2 Dello Buono D., Lapenna V., Pergola N., Simoniello T. - Sistema interoperabile per MESIMEX 3 Bavusi M., Guegen E., Lapenna V., Rizzo E. - Tomografie geoelettriche per il monitoraggio di discariche

RSU 4 Proto M., Marmo G., Salvia M., Cosmi C., - Upgrade Portale IMPRESAMBIENTE R&D Principali risorse strumentali dell’Istituto

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Considerazioni generali ed elementi di autovalutazione

Considerazioni generali Elementi di autovalutazione Nel corso del 2006 le attività dell'IMAA si sono ulteriormente potenziate sia in ambito nazionale che internazionale. In sintesi i punti di forza sono: •La presenza di personale giovane e fortemente motivato nelle attività di ricerca. Sull'IMAA gravitano oltre 130 unità di personale (34 ricercatori, 3 tecnologi; 9 tecnici, 3 amministrativi; 12 assegnisti; 16 dottorandi; 15 associati universitari ed oltre 50 tra collaboratori e stagisti) con una età media inferiore ai 40 anni ed una elevata produttività scientifica. Molti ricercatori ricoprono incarichi di responsabilità in ambito nazionale ed internazionale. Nel corso del 2007 la presenza di personale giovane sarà ulteriormente rafforzata mediante l'assunzione di 10 nuovi assegnisti di ricerca. • Una elevata produttività scientifica. I 34 ricercatori dell'IMAA hanno pubblicato oltre 120 articoli nel biennio 2004-2005 ed oltre 60 articoli nell'anno 2006 su riviste internazionali con sistema peer-review. Molti articoli sono stati pubblicati su riviste leader nel settore delle Scienze della Terra e dell'Ambiente (Physical Review Letters, Journal of Geophysical Research, Geophysical Research Letters, Remote Sensing of Environment, etc..) • Una forte presenza in programmi internazionali spesso con ruoli di responsabilità e coordinamento che si è ulteriormente rafforzata nel corso del 2006. L'IMAA partecipa a numerosi progetti del VI PQ dell'Unione Europea (IP-NEEDS; IP-EURORISK/Preview; NoE-GMOSS; STREP-GRIDCC; CA-EARLINET ASOS; SSA-CYCLOPS; IP-GEOMON). Nel seguito si fa riferimento solo ai progetti in cui l'IMAA ha responsabilità di coordinamento. L'IMAA è coordinatore del progetto infrastrutturale "EARLINET- ASOS European Aerosol Research LIdar NETwork Advanced Sustainable Observation System" che prevede la partecipazione di 21 team di diversi paesi europei. L'IMAA è responsabile, nell'ambito del Progetto Integrato NEEDS, della Stream " RS2a: Energy systems modelling and internalisation strategies, including scenarios building" in cui coordina 16 partners ed il cui obiettivo è la messa a punto del modello del sistema energetico alla scala dei 25 paesi membri. Inoltre partecipa come partner al programma dell'Intelligent Energy - Europe (IEE) nell'ambito del progetto "RES2020 - Monitoring and Evaluation of RES directives implementation in EU27 and policy recommendations for 2020". L'IMAA ha la responsabilità scientifica della SSA–Cyclops. L'IMAA è membro affiliato internazionale dell'UCAR/USA e dell' Open Geospatial Consortium ed è stato tra i promotori dell'interoperability experiment GALEON in collaborazione con Nasa UCAR e George Mason University. L'IMAA ha promosso la partecipazione del CNR, in collaborazione con il Dip.to di Protezione Civile, il Min. dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e lo Stato Maggiore della Difesa, al Progetto "INTERO Italian National earTh & Environment Research cOmmunity" nell'ambito dell'iniziativa europea INSPIRE. L'IMAA è Italian Contracting Party dell'Energy and Technology System Assessment Programme dell'Agenzia Internazionale dell'Energia (ETSAP-IEA). Inoltre l'IMAA partecipa a programmi della CNES (missione DEMETER) e della NASA (Validazione di CALIPSO). L'insieme di queste attività internazionali costituisce un volano per l'attrazione di ricercatori italiani e stranieri presso i propri laboratori e la partecipazione a network e working groups. • Un'intensa collaborazione con altri istituti del CNR (vedi interventi organizzativi) ed il sistema universitario (UNIBAS, UNICAL, UNINA, UNISA, UNIBA, UNIBO, POLIMI), che si concretizza attraverso attività di ricerca congiunte (numerosi ricercatori e docenti universitari svolgono attività di ricerca presso i laboratori IMAA), il cofinanziamento di assegni di ricerca e di borse di dottorato e attività di docenza e formazione di ricercatori CNR presso le università. • Una significativa presenza in programmi e/o progetti nazionali con collaborazioni con alcuni tra i maggiori enti di ricerca nazionali (ASI, INGV) e con consorzi universitari (CNIT, CNISM). L'IMAA è soggetto attuatore dei progetti "HYDRO_GEO_SITE" e "REVILAB - Realizzazione di una rete ad alta velocità per l'interconnessione dei laboratori IMAA" del MIUR, è responsabile di azioni nei progetti MORFEO, SEISMASS e VULCANI dell'ASI ed è responsabile di U.O. nei progetti "Etna", "Vulcano", "Microzonazione sismica" e "Terremoti probabili" dell'INGV-DPC. L'IMAA è sede di un'unità operativa del

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Consorzio Nazionale Interuniversitario delle Telecomunicazioni ed ha consolidate collaborazioni con il Consorzio Nazionale Interuniversitario per le Scienze Fisiche della Materia (CNISM). • Una notevole capacità di progettare e realizzare grandi infrastrutture di ricerca. Le principali facilities operative presso i laboratori dell'IMAA sono: - Il Campo Sperimentale per la misura della radiazione atmosferica. La strumentazione principale è costituita da un lidar Raman per la misura di aerosol, da un lidar Raman per il profiling del vapor d'acqua, da uno spettrometro di Fourier BOMEM operante nel TIR, da uno spettrometro di Fourier ad elevata risoluzione spettrale operante nel FTIR, da un MW profiler a 12 canali, da un radiometro Mechelle operante nel VIS-NIR, da un radiometro Cimel, da un ceilometer, da una stazione BSRN e da un sistema automatico di radiosondaggio della VAISALA. - Il Sistema di ricezione/processamento ed archiviazione di dati satellitari comprensivo di un'antenna HRPT per la ricezione dei dati NOAA, attualmente in fase d'estensione alla banda X , di un'antenna HRIT per la ricezione dei dati MSG, di un sistema di storage che permette di trattare in linea fino a 30 Tbyte di dati, di una rete d'istituto ad alta velocità (10 Gb/s) e di un infrastruttura computazionale ad alta velocità strutturata su due poli in modo da poter sperimentare tecnologie GRID. - Il Sistema di mezzi mobili costituito da un sistema Lidar ad assorbimento differenziale montato su mezzo mobile; un sistema per misure interferometriche e radiometriche; un sistema per misure chimico-fisiche e geofisiche ed un sistema per misure geochimiche e mineralogiche. - Il Campo Prove sperimentali Hydrogeosite per lo studio in condizioni controllate di fenomeni di contaminazione di suoli e falde mediante tecniche, chimico-fisiche, geochimiche e geofisiche. • Una significativa presenza nell'ambito di progetti di ricerca industriale ed una forte collaborazione con il sistema imprenditoriale. L'IMAA ha un consolidato rapporto con il sistema produttivo, con Confindustria Basilicata, con Sviluppo Italia Basilicata e con il Consorzio per lo Sviluppo Industriale della Provincia di Potenza con i quali ha siglato protocolli d'intesa. Nel corso del 2006 l'IMAA è stato tra i soggetti promotori di un consorzio pubblico-privato (TeRN) che vede la partecipazione del CNR, di Telespazio, del Consorzio RELUIS ed ARPAB finalizzato a svolgere attività nell'ambito delle Osservazioni della Terra e della mitigazione e prevenzione dei rischi naturali. Il Progetto TeRN è strettamente collegato alla realizzazione del Distretto Tecnologico della Regione Basilicata. Oggetto del distretto è lo sviluppo delle tecnologie per la protezione e prevenzione dai rischi naturali. Infine nel novembre 2006 l'IMAA-CNR tramite il consorzio TeRN è stato il "pivot" per la costituzione del Centro di Competenza Tecnologica sui Rischi Ambientali che ha come nodo principale la Regione Basilicata ed altri cinque nodi secondari nelle regioni obiettivo 1. Al Centro partecipano le principali università italiane con sede nel mezzogiorno ed i principali enti di ricerca nazionali che operano nel settore ambientale. • Un forte rapporto con il sistema territoriale ed una costante azione di supporto al sistema degli utenti finali. L'IMAA è Centro di Competenza per il Dip. di Protezione Civile (D.M. n.252 del 26 febbraio) ed ha accordi di collaborazione e/o progetti congiunti con AMRA-Regione Campania; Regione Lombardia, ARPA Emilia Romagna; Provincia di Potenza; Autorità di Bacino della Regione Basilicata; Agenzia Lucana per lo Sviluppo e l'Innovazione in Agricoltura; Corpo Forestale dello Stato). L'IMAA da tempo promuove attività di collaborazione con altre regioni dei paesi del bacino del mediterraneo e dei balcani (Tunisia e Serbia-Montenegro). Nell'ambito del programma INTERREG-ARCHIMED (Progetti Mild-Map Media e SE-RISK) l'istituto promuove attività di ricerca, in collaborazione con la Regione Basilicata e Creta (Grecia) per il monitoraggio di aree ad elevato rischio naturale e ambientale. Nel corso del 2006 è stato avviato in collaborazione con il Dip. Ambiente della Regione Basilicata un progetto per la realizzazione di una Spatial Data Infrastructure per l'interoperabilità e la condivisione dati nel settore ambientale. • La partecipazione a programmi di Alta Formazione in collaborazione con il sistema universitario. L'IMAA finanzia direttamente Borse di Dottorato e coinvolge un numero elevato di laureandi nelle attività sperimentali dei propri Laboratori. L'IMAA organizza stages per studenti di Master universitari e Scuole di Alta Formazione. Le principali attività formative riguardano le partecipazioni al Dottorato in "Metodi e Tecnologie per il Monitoraggio Ambientale" e "Ingegneria dell' Ambiente" (UNIBAS); in "Scienze Fisiche" (UNIBO); in "Ingegneria Informatica ed Automatica" (UNINA) ed in "Scienze della Terra" (UNIBA). • Una forte propensione all'autofinanziamento. Sin dalla sua costituzione l'IMAA si è caratterizzato con una

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forte propensione all'autofinanziamento. Il fattore di amplificazione per il 2006 è di 3.4 (preconsuntivo 2006: risorse totali 6.117 Meuro; Risorse interne 1.805 MEuro; Risorse esterne 4.312 MEuro - consuntivo 2005: risorse totali 5.011 Meuro; Risorse interne 1.784 MEuro; Risorse esterne 3.227 MEuro). Per il 2007 vi sarà un ulteriore aumento della capacità di autofinanziamento poichè sono stati già siglati contratti attivi per oltre 5Ml di euro Proposta di interventi organizzativi Nel corso del 2006 vi è stata una costante attenzione di tutto il personale a realizzare interventi organizzativi che consentissero di rendere più proficua le attività dell'istituto. L'attività organizzativa va ovviamente vista in relazione alle attività complessive dell'Istituto: esse riguardano sia le attività strettamente scientifiche, sia la ricerca industriale sia i rapporti con gli end-user istituzionali in ciò includendo anche il rapporto con il sistema territoriale. A) Iniziative intra-istituto: Nel corso del 2006 sono stati completati gli interventi avviati nel corso del 2005 per migliorare sia la rete telematica interna e sia l'interconnessione del polo CNR di Tito ad altre realtà scientifiche ed al sistema degli utenti finali. E' stata completata la rete ad alta velocità (1 Gigabit) per l'interconnessione in fibra ottica di tutti i laboratori dell'IMAA e dell'Area della Ricerca del CNR di Tito ed è stata realizzata una rete wireless per tutti i laboratori (ivi compresi alcune stazioni di misura e di radiosondaggio ubicate all'esterno dei laboratori). Le caratteristiche della nuova rete telematica hanno consentito anche l'introduzione della tecnologia VOICE-IP per la telefonia con conseguente riduzione dei costi di esercizio. E' continuata anche nel corso del 2006 l'attività finalizzata al potenziamento del polo CNR di Marsico Nuovo mediante l'acquisizione di 3 stazioni magnetotelluriche per il Laboratorio Geofisico ed un nuovo microscopio a scansione elettronica per il laboratorio Geochimica. Inoltre sono stati completati gli impianti tecnici (rete informatica, sistema idraulica etc..) necessari per il funzionamento del Campo Sperimentale Hydrogeosite. Alcune delle attività intra-istituto hanno anche in prospettiva una valenza interistituto. Sono infatti in fase di installazione sul ripetitore installato nel 2005 a Monte Li Foj (Picerno) antenne che permettono l'interconnessione veloce mediante tecnologie wi-fi alla rete gestita dal Centro di Competenza per Rischi Ambientali della Regione Campania che si innesta sulla rete in fibra ottica operativa a Napoli. Il sistema renderà possibile lo sviluppo di sistemi innovativi di early warning per il monitoraggio di aree ad elevato rischio sismico ed idrogeologico e permetterà all'IMAA d'interconnettersi in modo estremamente efficiente con gli istituti del CNR in area napoletana e con il CNISM. B) Iniziative inter-istituto e per l'ENTE: Il quadro delle iniziative intra-istituto trova riscontro nell'organizzazione in moduli e commesse. l'IMAA contribuisce alle attività del Dip. Terra e Ambiente, al quale afferisce, con n.2 commesse e n.6 moduli, del Dip. ICT con n.1 commessa ed n.1 modulo ed al Dip. Patrimonio Culturale con n.1 modulo. In particolare anche nel corso del 2006 sono continuate le collaborazioni con IREA, IAC, IRPI, IRSA, IFAC, IIA, ISAC, ISMAR, IBAM e IAMC (vedasi testi inseriti nel PdGP) . Sono state inoltre rafforzate le collaborazioni con il polo napoletano del Consorzio Interuniversitario per la Fisica della Materia, con AMRA e con il Consorzio Nazionale Interuniversitario per le Telecomunicazioni che ha una sede operativa presso l'IMAA. Molte di queste collaborazioni sono trasversali a più moduli e commesse ed avvengono nell'ambito di progetti nazionali o internazionali, di rapporti istituzionali con end-user di livello nazionale ed in particolare con il Dipartimento di Protezione Civile delle Presidenza del Consiglio di cui l'IMAA è Centro di Competenza. Di particolare rilievo sono stati gli interventi organizzativi a supporto di azioni di trasferimento tecnologico e che hanno favorito il potenziamento del quadro di collaborazioni con il sistema produttivo. Nel corso del 2006 l'IMAA ha svolto un ruolo determinate per la creazione del consorzio pubblico-privato TeRN "Tecnologie per le Osservazioni della Terra e i Rischi Naturali" finanziato dal MiUR ai sensi dell'Art. 13 del D.M. 593 del 8 agosto 2000 nell'ambito di un Accordo di Programma Quadro tra MIUR, MEF e Regione Basilicata. L'APQ ha come obiettivo strategico lo sviluppo di attività di ricerca industriale e di sviluppo precompetitivo finalizzata alla creazione di un distretto tecnologico in Regione Basilicata che ha come oggetto l'innovazione nel campo delle tecnologie di rilevazione e monitoraggio sistematico per la prevenzione e mitigazione dei rischi naturali ed ambientali. Su tali temi è in corso una forte competizione alla scala europea ed il posizionamento italiano è molto forte grazie alla filiera che si è realizzata tra ricerca, imprese ed utenti (in particolare Dipartimento di Protezione Civile). Le principali attività del consorzio TeRN riguardano le seguenti tematiche:

Page 282: TERRA E - cnr.it · • Analisi dei processi nella colonna d'acqua, nel fondo/sottofondo e metodologie innovative ... veneziano con traccianti isotopici naturali e tomografia geoelettrica.

• Osservazioni della Terra dal suolo, da aereo e da satellite per il monitoraggio, la previsione e la prevenzione di fenomeni di dissesto idrogeologico; • Prevenzione e mitigazione di calamità naturali; • Tecnologie dell'Informazione e delle Comunicazioni (ICT) e tecnologie Grid per la condivisione dei dati e l'interoperabilità dei servizi in applicazioni inerenti le Osservazioni della Terra, nel contesto più generale della Società dell'Informazione (IST). Infine va sottolineato il ruolo determinate dell'IMAA, tramite il Consorzio TeRN, nella realizzazione del progetto del Centro di Competenza Tecnologica sulla tematica "Analisi e prevenzione del rischio ambientale" approvato con Decreto n. 2935 del 29 dicembre 2006 del Ministero dell'Università e della Ricerca. Il Centro di Competenza Tecnologica ha come obiettivo primario il potenziamento di un networking fra vari soggetti tecnico-scientifici ed il mondo imprenditoriale ed ha come azioni prioritarie l'erogazione di servizi ad elevato contenuto scientifico-tecnologico nel campo dell'analisi dei rischi ambientali, attraverso la diffusione di know-how specifico di settore, l'attivazione di processi formativi di carattere integrato per lo sviluppo di competenze trasversali, la promozione di azioni di brokeraggio finalizzate a far incontrare la domanda e l'offerta sia nella rete delle regioni Obiettivo 1 che in contesti più ampi. Il CCT si inquadra in un modello "a rete" costituito da un numero limitato di nodi: il nodo principale ha sede in Regione Basilicata e gli altri 5 nodi secondari sono dislocati nelle altre Regioni Obiettivo 1. Ogni nodo avrà una funzione di interfaccia sul proprio territorio tra la domanda delle imprese e la presenza dei servizi di innovazione tecnologica disponibili in tutta la rete. Il punto di forza della rete consiste nell'essere fortemente radicata al territorio attraverso la presenza distribuita dei nodi secondari e, nello stesso tempo, rappresentare una struttura unitaria di riferimento per promuovere azioni coordinate sullo scenario nazionale ed internazionale. In tale ambito vi è stata una proficua collaborazione tra Dipartimento Terra ed Ambiente ed IMAA, il che ha favorito la partecipazione coordinata degli istituti CNR afferenti al Dipartimento Terra ed Ambiente con sedi nelle regioni obiettivo 1 al Centro di Competenza Tecnologica attraverso i poli regionali. C) Aspetti critici Aspetti critici di carattere generale sono la rigidità nella spesa introdotta dal sistema dei moduli e delle commesse ed una mancanza di chiarezza nel sistema di responsabilità. Si suggerisce inoltre di dare maggior rilevanza alle attività CNR capaci di esprimere leadership a livello nazionale ed internazionale. Nello specifico delle questioni riguardanti l'istituto elementi di criticità sono: 1) la riduzione delle risorse ordinarie da destinare al potenziamento ed alla manutenzione delle grandi apparecchiature; 2) la mancanza di interventi finalizzati all'immissione in ruolo di giovani ricercatori 1) Le risorse ordinarie, che peraltro saranno ulteriormente ridotte nel corso del 2007, non consentono di coprire neppure le spese minime di gestione dell'istituto (es. riscaldamento, manutenzione ordinaria delle apparecchiature etc..). 2) La mancanza di interventi a favore dell'inserimento in ruolo di nuovo personale è un forte fattore limitante per la partecipazione dell'istituto a progetti internazionali. Va sottolineato che presso l'IMAA già operano 12 ricercatori, 1 tecnologo e 2 tecnici/amministrativi con contratti a tempo determinato (art.15 o art.23), di cui solo due gravano su risorse ordinarie dell'ente. Inoltre presso l'istituto operano oltre 30 unità di personale tra assegnisti, dottorandi e contrattisti che gravano sempre su risorse esterne. Questo di fatto costituisce un fattore limitante per l'accesso ad ulteriori risorse, con un ovvio danno per l'IMAA e di conseguenza per il CNR.