terapia e diagnostica - old · Azione su effettori più tardivi del pathway Azione su T regolatori...
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Anticorpi monoclonali:terapia e diagnostica
Anticorpi monoclonali
Sono proteine prodotte dal sistema immunitario cherispondono ad un unico determinante antigenico e, cometali, sono altamente specifiche
Con l’avvento della tecnologia degli ibridomi, la loroproduzione ha rivoluzionato l’immunologia e ha avuto unimpatto straordinario sia nella ricerca che nella clinica
Nel 1975 Kohler e Milstein per la prima voltaprodussero una linea cellulare fondendo un linfocita Bnormale, capace di rispondere ad un singolo epitopoantigenico con cellule mielomatose immortali capacedi crescere indefinitamente in vitro
Nel 1984 lo sviluppo diquesta linea ibrida(IBRIDOMA) valse ai duescienziati il premio Nobel
Anticorpo• Sito di legame con l’antigene: sito che lega l’antigene nella
regione variabile
• Dominio variabile : catena variabile pesante (VH) e variabileleggera (VL). Entrambi sono responsabili del legame all’antigene
• Sito di legame con l’effettore:effettrici nel dominio costante
sito che interagisce con molecole
• Dominio costante : regione Fc dell’anticorpo
• Regione che determina la complementarità (CDR) :combinazione di regioni variabili VL e VH che interagiscono conl’epitopo sull’antigene
Struttura dell’anticorpo
Dominiocostante
Dominio variabile
Funzioni effettrici dell’anticorpo
Dipendente dalla classe di anticorpo (IgG, IgM, etc,)
Attiva il sistema complemento (complement dependentcytotoxicity)
Attiva le cellule citotossiche del sistema immunitario(antibody dependent cellular cytotoxicity)
Produzione di anticorpi monoclonali
Come amplificare indefinitamente i linfociti Bspecifici per un dato antigene e selezionare
un singolo clone secernente ?
POTENZIALITA’ TERAPEUTICHE DEGLIANTICORPI MONOCLONALI
Terapia del cancro (neoplasia mammaria, colon- rettale, polmonare, renale,leucemia, linfomi)
Trattamento di malattie autoimmuni (morbo di Crohn, artrite reumatoide,psoriasi, sclerosi multipla)
Cura dell’osteoporosi
Profilassi nel rigetto di trapianti d’organo
Diagnosi di malattie genetiche
Diagnosi di gravidanza e di malattie a trasmissione sessuale
Diagnostica per immagini
Misurazione dei livelli di una proteina o di un determinatofarmaco nel siero
Tipizzazione ematica o tissutale
Identificazione di agenti infettivi
Identificazione di marcatori tumorali specifici Identificazione di cellule specifiche coinvolte nella rispostaimmunitaria
Identificazione e determinazione della concentrazione dideterminati ormoni
Utilizzo come traccianti nella diagnostica per immagini
Utilizzo nella diagnostica
Evoluzione degli anticorpi monoclonali
Problemi relativi ad anticorpi murini nell’uomo
• Risposta immune umana all’anticorpo di topo (HAMA-Human Anti-Mouse Antibodies)
– successivo trattamento può causare allergia o shockanafilattico
• L’anticorpo di topo non attiva il sistema umano delcomplemento o la citotossicità mediata dall’anticorpo.
• Breve emivita
Anticorpi ingegnerizzati mediante tecnologia del DNAricombinante
• Estrazione di mRNA da ibridoma
• Sintesi di cDNA
• Clonaggio e sequenziamento regioni variabili della catenaleggera e della catena pesante dell’anticorpo
Soluzioni
Anticorpi monoclonali chimerici
• Regioni variabili della catena pesantefusi con la regione costante umana
e leggera di topo
• Approssimativamente il 75% della sequenza umana
• Stessa specificità del bersaglio di quelli murini
• Meno immunogenici di quelli murini
• Numerosi anticorpi chimerici approvati da FDA
Anticorpi monoclonali umanizzati
• Sequenze murine delle regioni CDR (complementarity-determining region) (3 da regione variabile della catenapesante e 3 da regione variabile della catena leggera)trapiantate nella regione variabile umana ed espresseall’interno delle regioni costanti umane.
• Approssimativamente il 90% della sequenza umana
• Meno immunogenici di quelli murini o chimerici
• Diversi anticorpi umanizzati approvati da FDA
Anticorpi monoclonali umani
• Anticorpitransgenici
completamente umani, generati in topi (topi che portano geni delle immunoglobuline
umane)
• 100% sequenza umana
• Ingegnerizzatiricombinante
mediante la tecnologia del DNA
1. Inattivare i geni della catena pesante e leggera di topo2. Introdurre i geni umani della catena pesante e leggera nel genoma
murino3. Il topo transgenico può essere immunizzato con antigeni bersaglio
per generare anticorpi umani
ANTICORPI MONOCLONALI
Evoluzione degli anticorpi monoclonali
Evoluzionedegli anticorpimonoclonali
Citotossicità
REAZIONE ACDCC : Antibody Dependent Cellular Cytotoxicity
Meccanismi di azione degli anticorpimonoclonali in clinica
ADCC: citotossicità cellulare anticorpo-dipendente
Meccanismi di azione deglianticorpi monoclonali in clinica
CDC: citotossicitàcomplemento-dipendente
Inibizione dellatrasduzione del segnale
anticorpo-mediata
Strategie per potenziare la rispostaanticorpale (anticorpi coniugati)
Farmaco
Anticorpomonoclonale
Proteina dellasuperficie cellulare
Cellulabersaglio
Farmaco
Anticorpomonoclonale
Proteina dellasuperficie cellulare
Cellulabersaglio
Enzima
Pro-Farmaco
Sistema di indirizzamento del farmaco basato suanticorpi monoclonali
Anticorpi monoclonali nella terapia antitumorale
Difficoltà tecniche nella pratica clinica:
-Proprietà dell’antigene tumorale
-Proprietà dell’anticorpo
-Integrità dei meccanismi immunologiciresponsabili della risposta
Proprietà dell’anticorpomonoclonale
Capacità di indurre apoptosi
Capacità di indurre una risposta citotossicacomplemento-mediata (CDC) o anticorpo mediata(ADCC)
Accesso alle cellule tumorali
Ridotta immunogenicità
Meccanismi di distruzione delle cellule tumorali
Citotossicità mediata anticorpo-dipendente (ADCC), citotossicitàcomplemento mediata (CDC), apoptosi (meccanismi diretti);inibizione della proliferazione cellulare (meccanismi indiretti)
Anticorpi approvati per l’utilizzo in terapia
Anticorpi monoclonali umanizzati approvati peruso clinico
TRASTUZUMAB HER-2 Cancro della mammella
ALEMTUZUMAB CD 52 B-CLL
PALIVIZUMAB RSV RS VIRUS nei bambini
DACLIZUMAB IL-2R Trapianto d’organo
Cetuximab (Erbitux®)
Anticorpo monoclonale chimerico:
- diretto contro il recettore per il fattore di crescitaepidermico (EGFR) iperespresso nel 60-80% dei pazienticon carcinoma del colon-retto
- approvato dal FDA 2004
Meccanismo d’azione di Cetuximab
Anticorpi anti-VEGF
Angiogenesi
Bevacizumab (Avastin®)
- anticorpo hrAb-anti-VEGF, monoclonale murino umanizzatoche si lega a tutte le isoforme di VEGF-A
- approvato dal FDA nel 2004, per il trattamento di primascelta per il tumore metastatico del colon-retto indicato incombinazione con chemioterapia (5-FU/acido folinico, o 5-FU/acido folinico/irinotecan)
- off-label, alla dose di 1 mg o 0.125 mg intravitreo 1 volta almese ha dimostrato miglioramento dell’acuità visiva e unariduzione dell’angiogenesi
PROCESSO ANGIOGENICO
Ranibizumab (Lucentis )
- anticorpo rhuFab V2, è un frammento di un anticorpomurino umanizzato anti-VEGF che si lega a tutte le isoformedi VEGF
- si somministra alla dose di 0.5 mg intravitreo 1 volta almese ha dimostrato miglioramento dell’acuità visiva e unariduzione dell’angiogenesi
- spesso è associato alla terapia fotodinamica
Farmaci a bersagliomolecolare
oTarget therapy
Target therapy e terapia personalizzata
Immunità e tumoriBurnet anni 1950: Immunosorveglianza e cancro Dume1990: Immunoediting (l’immunità protegge dal cancroma nel contempo può favorirne lo sviluppo) Schreiber2010 : tre livelli di Immunoediting-eliminazione del tumore (prevale l’immunità)-fase di equilibrio (honeymoon)-progressione e sopravvento del tumore (sbilanciamento) Negli ultimi decenni sono aumentate le segnalazioni sulcomplesso rapporto tra immunità e cancro Alcune malattie autoimmuni si correlano ad una elevatamanifestazione di tumori
Immunità e tumori
Sono sistemi di regolazione immunitaria che riducono lepossibilità di innesco di processi autoimmuni Esiste un processo di TOLLERANZA CENTRALE e diTOLLERANZA PERIFERICA I processi immunitari delle cellule T sono attivati dallaesposizione ad antigeni MHC e dalla presentazione di unantigene da parte di cellule APC Per prevenire eventi di innesco di autoimmunità sono previstinumerosi checkpoint regolatori. CTLA4 intervieneprecocemente, PD1 più tardivamente
CTLA4 e PD1
CTLA4/B7
PD1/PD-L1
Sono recettori della famiglia recettoriale B7 Sono espressi da cellule T attivate L’espressione è regolata da TCReceptor Modulano l’espressione di proteine e effettori intracellulari Riducono la proliferazione delle cellule T Riducono la fosforilazione ossidativa delle cellule T Riducono la produzione di citochine (IL2 e INF) Aumentano l’apoptosi delle cellule T
CTLA4 e PD1: similitudini
CTLA4 e PD1: differenzeCTLA4Espresso solo da cellule TPresente nei linfociti dei linfonodiIl ligandoè solo B7 di APCDetermina tolleranza immunitaria in una fase piùprecoceAzione su T regolatori certa
PD 1Espresso da T cell, B cell, cellule mieloidi
Presente nelle cellule dei tessuti perifericiLigandi: B7,PD-L1,PD-L2
Azione su effettori più tardivi del pathwayAzione su T regolatori sporadica
Atezolizumab (anti PD-L1)
Febbre,dolori,sonnolenza Maculopapule Diarrea e coliti ulcerose,epatopatia Ipofisiti, tiroiditi Neuropatie, s. di Guillaume-Barré, miastenia Trombocitopenia Nefriti
Tossicità da antagonismo PD-1/PD-L1
IpilimumabMelanoma, carcinoma renale NivolumabMelanoma, carcinoma polmonare NSCLC, carcinomarenale, linfoma di Hodgkin AtezolizumabCarcinoma uroteliale, carcinoma polmonare NSCLC
Indicazioni terapeutiche