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8.1 INTRODUZIONE S ia i sintomi del tumore polmonare che gli effetti collaterali derivanti dal suo trattamento possono peg- giorare la qualità della vita, rendendo difficile fare quelle cose che vi rendono felici e che rendono la vita degna di es- sere vissuta. Possono, inoltre, costituire un ostacolo o impedimento alla vostra guarigione, e pertanto è importantissi- mo curare i sintomi non appena essi si presentano. In tal modo, l’organismo po- trà mantenere la capacità di svolgere le normali funzioni e la qualità della vita non ne sarà troppo danneggiata. La terapia di supporto è quella utilizza- ta sia per gestire i sintomi della malattia che gli effetti collaterali derivanti dal trattamento. Oggi esistono vari tipi di te- rapia di supporto e molti altri emergono continuamente con il passare del tempo. La terapia di supporto nei pazienti af- fetti da tumore polmonare include la gestione dei sintomi, le attività salutari in genere e la riabilitazione. La tera- pia di supporto ha lo scopo di procu- rare il massimo benessere e di preser- vare il buon modo di funzionare del- l’organismo, durante le varie fasi del- la malattia. Ogni persona che vive l’esperienza del tumore polmonare sperimenta tutta una serie di sintomi individuali derivanti dal- la malattia e dal trattamento. Poiché cia- scuno di voi è un essere unico, è im- portante che collaboriate con il perso- nale sanitario che vi segue per riuscire ad elaborare un piano di cura adatto a trattare i vostri bisogni. Andando a colpire un organo vitale co- me il polmone, il tumore provoca spes- so fastidiosi sintomi, come spossatezza, tosse e difficoltà respiratoria, ancora pri- ma che la malattia sia diagnosticata o su- bito dopo. Si possono anche manifesta- re perdita dell’appetito, con conseguen- te calo del peso corporeo, e dolore. Sia- te decisi nella cura dei vostri sintomi, non sopportateli passivamente, perché essi possono essere gestiti efficacemente. Andando a colpire un organo vitale, il tumore del polmone provoca spesso sintomi come spossatezza, dispnea, tosse e dolore fin dalla diagnosi. Se i sintomi non sono curati adeguata- mente, possono causare un peggiora- mento della qualità di vita del pazien- te. La terapia di supporto dovrebbe avere inizio fin dalla diagnosi. Magari non avete sperimentato nessuno dei sintomi che saranno elencati di se- guito e mai li sperimenterete, così come potreste manifestare sintomi che non trovate qui descritti. In entrambi i casi, è fondamentale comprendere ed accet- tare che il modo in cui la persona am- malata si sente è importante. Risolvete i vostri dubbi parlandone con il medico il quale vi aiuterà a trovare le migliori cure per i vostri sintomi. ALCASE Italia - ONLUS Gruppo di Ex-pazienti e Volontari del CuLCaSG per la Solidarietà e l’Informazione sul Cancro del Polmone c/o Day Hospital della Pneumologia Ospedale “A. Carle” Frazione Confreria, 12100 CUNEO - Tel. 0171 441733 - Fax 0171 441764 - E-mail: [email protected] - www.culcasg.org 8 Terapia di Supporto per i Sintomi legati al Cancro del Polmone e al suo Trattamento

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8.1

INTRODUZIONE

Sia i sintomi del tumore polmonareche gli effetti collaterali derivantidal suo trattamento possono peg-

giorare la qualità della vita, rendendodifficile fare quelle cose che vi rendonofelici e che rendono la vita degna di es-sere vissuta. Possono, inoltre, costituireun ostacolo o impedimento alla vostraguarigione, e pertanto è importantissi-mo curare i sintomi non appena essi sipresentano. In tal modo, l’organismo po-trà mantenere la capacità di svolgere lenormali funzioni e la qualità della vitanon ne sarà troppo danneggiata.

La terapia di supporto è quella utilizza-ta sia per gestire i sintomi della malattiache gli effetti collaterali derivanti daltrattamento. Oggi esistono vari tipi di te-rapia di supporto e molti altri emergonocontinuamente con il passare del tempo.

La terapia di supporto nei pazienti af-fetti da tumore polmonare include lagestione dei sintomi, le attività salutariin genere e la riabilitazione. La tera-pia di supporto ha lo scopo di procu-rare il massimo benessere e di preser-vare il buon modo di funzionare del-l’organismo, durante le varie fasi del-la malattia.

Ogni persona che vive l’esperienza deltumore polmonare sperimenta tutta unaserie di sintomi individuali derivanti dal-la malattia e dal trattamento. Poiché cia-

scuno di voi è un essere unico, è im-portante che collaboriate con il perso-nale sanitario che vi segue per riusciread elaborare un piano di cura adatto atrattare i vostri bisogni.Andando a colpire un organo vitale co-me il polmone, il tumore provoca spes-so fastidiosi sintomi, come spossatezza,tosse e difficoltà respiratoria, ancora pri-ma che la malattia sia diagnosticata o su-bito dopo. Si possono anche manifesta-re perdita dell’appetito, con conseguen-te calo del peso corporeo, e dolore. Sia-te decisi nella cura dei vostri sintomi, nonsopportateli passivamente, perché essipossono essere gestiti efficacemente.

Andando a colpire un organo vitale, iltumore del polmone provoca spessosintomi come spossatezza, dispnea,tosse e dolore fin dalla diagnosi. Se isintomi non sono curati adeguata-mente, possono causare un peggiora-mento della qualità di vita del pazien-te. La terapia di supporto dovrebbeavere inizio fin dalla diagnosi.

Magari non avete sperimentato nessunodei sintomi che saranno elencati di se-guito e mai li sperimenterete, così comepotreste manifestare sintomi che nontrovate qui descritti. In entrambi i casi,è fondamentale comprendere ed accet-tare che il modo in cui la persona am-malata si sente è importante. Risolvetei vostri dubbi parlandone con il medicoil quale vi aiuterà a trovare le miglioricure per i vostri sintomi.

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ALCASE Italia - ONLUS Gruppo di Ex-pazienti e Volontari del CuLCaSG per la Solidarietà e l’Informazione sul Cancro del Polmonec/o Day Hospital della Pneumologia Ospedale “A. Carle” Frazione Confreria, 12100 CUNEO - Tel. 0171 441733 - Fax 0171 441764 - E-mail: [email protected] - www.culcasg.org

8Terapia di Supporto per i Sintomilegati al Cancro del Polmone

e al suo Trattamento

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SINTOMI DERIVANTIDALLA MALATTIA

Molte persone affette da cancro del pol-mone manifestano molteplici sintomisia al momento della diagnosi sia du-rante l’evoluzione della malattia. I sin-tomi e segnali della malattia più comu-ni sono (in ordine alfabetico):• anemia;• anoressia (o mancanza di appetito);• confusione;• costipazione;• debolezza;• depressione;• dispnea;• dolore;• formazione intravascolare di coaguli

di sangue (trombi);• gonfiore del collo e del viso;• perdita di peso;• polmonite;• sindromi paraneoplastiche (disturbi

rari e i più vari, che si accompagnanoal tumore ma non sono direttamente daquesto generati);

• spossatezza;• tosse;• tosse accompagnata da sanguinamen-

to (emottisi o emoftoe).

Anemia

Il cancro e la terapia instaurata posso-no causare una riduzione dei valori del-l’emoglobina circolante, contenuta neiglobuli rossi che sono prodotti dal mi-dollo osseo. Questa condizione è defi-nita anemia. L’anemia può provocare,fra le altre cose, spossatezza (vale a di-re una stanchezza straordinaria), respi-ro corto, capogiro, mani e piedi freddi,depressione, accelerazione del battitocardiaco e incapacità a concentrarsi.

Una diminuzione dei globuli rossi si ri-percuote immediatamente su tutto il cor-po, perché sono i globuli rossi a conte-nere l’emoglobina. Questa è il pigmen-to (o sostanza colorata) che trasportal’ossigeno a tutte le altre cellule del cor-po ed influenza, pertanto, la vita stessa.È molto importante, quindi, sia per gua-rire che per avere una buona qualità del-la vita, mantenere sotto controllo il livellodei globuli rossi. Con l’esame del sanguesi misurano anche i livelli di ematocrito(percento di volume occupato dai globulirossi) e, direttamente, d’emoglobina. Perun uomo sano, il livello di ematocrito vadal 42 al 52% mentre per una donna sa-na è più basso e va dal 36 al 46%. Unanormale concentrazione di emoglobinain un uomo sano va da 14,0 a 18 g/dL ein una donna sana da 12,0 g/dL (con unematocrito inferiore al 36%) a 16 g/dL.Gli studi hanno dimostrato che le perso-ne con un livello di emoglobina inferio-re a 12g/dL (ematocrito inferiore al 36%)hanno una peggiore qualità di vita. Mol-te delle persone affette da tumore pol-monare presentano livelli d’emoglobinaal di sotto del normale.

Un numero insufficiente di globuli ros-si (anemia) può avere una profonda ri-percussione sulla qualità della vita.

L’anemia può essere trattata in vari mo-di. Ad esempio, se essa è dovuta a man-canza di ferro, si possono consumarepiù cibi contenenti ferro oppure il me-dico può prescrivere l’eritropoietina(Eprex® o Epogen®), un ormone natura-le, prodotto ora sinteticamente in labo-ratorio, che stimola il midollo osseo aprodurre più globuli rossi.Spesso sono effettuate trasfusioni di

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sangue al fine di ottenere un sollievotransitorio dal disturbo.

Ricordate di informarvi riguardo al vo-stro livello di globuli rossi e d’emoglo-bina, ogni volta che andate dal vostromedico; tenete d’occhio tale livello an-che durante tutto il corso della terapia.Comunque, ci penserà il vostro corpo asegnalarvi quando il numero di globulirossi è sceso sotto il normale perché visentirete stanchi e con il fiato corto.Mantenere nella norma il livello dei glo-buli rossi ha un effetto positivo sullaqualità della vita e sulla capacità di gua-rigione.

Anoressia e perdita di peso

L’anoressia è la perdita del normale ap-petito ed è un comune effetto collatera-le derivante dal cancro e dal suo tratta-mento. Se non è curata, può condurre al-la riduzione della massa muscolare, unproblema molto difficile da affrontareper chi si trova già in pericolo di vita acausa del cancro.

In un paziente sottoposto a trattamento,l’anoressia può essere collegata a nu-merosi fattori, come la depressione deltono dell’umore, la crescita del tumore,la difficoltà a deglutire, il dolore, il cam-biamento di sapori e odori.

L’anoressia non curata può diventaremolto pericolosa. Parlate con il vostromedico o con gli infermieri di qual-siasi problema abbiate rispetto al cibo.

Fra i più comuni cambiamenti nel sen-so del gusto e dell’olfatto ci sono:

• cibo dal sapore metallico o di medici-nale;

• cibo dal sapore dolce;• bisogno di aggiungere sale o zucche-

ro a qualsiasi piatto;• cibo non più gradito quando prima lo

era;• senso di nausea provocato dall’odore

del cibo che cuoce, specie della carne;• generale ipersensibilità all’odore del

cibo.

Se sviluppate un aumento della vostrasensibilità agli odori, può esservi d’aiu-to mangiare cibo lasciato raffreddare atemperatura ambiente e sperimentarepiatti mai provati in precedenza.

Suggerimenti per aumentare le calorienella vostra dieta

Se non riuscite a mangiare a sufficienza in modo da nonperdere peso, provate ad aggiungere alla vostra dieta i ci-bi sotto elencati ad alto contenuto calorico (salvo che nonabbiate problemi di nausea e vomito). Potreste anche con-sumare spuntini fuori pasto a base di frutta secca, formag-gio e crackers o biscotti.

• Burro/margarina: aggiungetene un cucchiaino sui cibicaldi, come minestre, verdure, purè, pasta, riso, uova.

• Panna: potete aggiungere panna da cucina ad ogni piat-to caldo e panna montata sui vostri dessert o su frutta emacedonia, magari mischiata a zucchero di canna.

• Gelato: aggiungetelo ai frullati e ai dessert a base di frut-ta. Tenetene più gusti in frigorifero in modo da consu-marli nei vostri spuntini.

• Maionese: aggiungetela alle insalate e alla carne. Usate-la nei panini o mischiatela a tonno, uova, ecc.

• Burro d’arachidi: se vi piace, spalmatelo su fette di ba-nana e di mela o sul sedano, oppure spalmatelo sul pane.Se è troppo asciutto, mischiatelo con della maionese.

• Usate latte intero, latte condensato oppure un misto di lat-te e panna in parti uguali per la vostra colazione, per lacioccolata calda, per i dolci come il budino, o nelle mi-nestre pronte in scatola.

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Suggerimenti per aumentare le proteinenella vostra dieta

Se non avete molto appetito, può accadere che la carne edaltri cibi proteici non vi siano molto graditi. L’elenco sot-tostante è costituito da cibi e preparazioni ad alto conte-nuto proteico in grado di aumentare il vostro consumo diproteine senza dover aggiungere grandi quantità di cibo al-la vostra dieta.

• Pesce/carne: tagliate a dadini o tritate carne rossa o bian-ca (lo stesso vale per il pesce) in modo da aggiungerli aminestre o altri piatti in umido.

• Formaggio: aggiungete del formaggio grattugiato allapasta, alle minestre, ai sughi, alla verdura, ai vostri piat-ti in umido. Provate a consumare la frutta con dei for-maggi freschi cremosi (tipo il mascarpone e la ricotta) op-pure spalmateli sul pane.

• Uova: tritando finemente le uova sode, potrete aggiun-gerle a salse e insalate senza quasi accorgervene. Con-sumate pasta all’uovo e preparate bevande e dolci a ba-se di uovo, come zabaione caldo o freddo, crema pastic-cera, biscotti savoiardi, ecc.

• Latte scremato in polvere: lo potete aggiungere al nor-male latte intero, alle bevande calde, ai cereali della co-lazione, alle minestre, alle uova strapazzate, alle carne tri-tata, polpette o polpettoni, ai piatti in umido e agli in-gredienti di torte e dolci.

• Gelato: aggiungetelo ai frullati di frutta.

• Prodotti della soia: la soia, in tutte le sue forme, è un’ec-cellente fonte di proteine e può essere aggiunta a quasitutti i cibi senza variarne il sapore e la consistenza.

Altri suggerimenti che vi potranno aiu-tare ad affrontare l’anoressia includono:

• Fare un’abbondante colazione. Può ac-cadere che abbiate più appetito il mat-tino che nelle altre ore della giornata.

• Lasciare che siano gli altri a cucinareper voi, vi farà risparmiare energie evi terrà lontano dagli odori del cibo.

• Fare frequenti spuntini durante tutta lagiornata.

• Mangiare cibi altamente calorici e ag-giungere preparati iperproteici alle vo-stre bevande.

• Non bere durante i pasti. Bere contri-buisce a farvi sentire sazi più facil-mente. È invece molto importante chebeviate fra un pasto e l’altro per man-tenere il vostro corpo ben idratato, spe-cie durante il trattamento.

• Provare a bere un bicchiere di vino obirra poco prima dei pasti. L’alcol po-trebbe aiutarvi a rilassarvi e a stimo-lare l’appetito.

• Provare a praticare una leggera attivitàfisica un’ora prima dei pasti, come unabreve passeggiata.

• Assumere degli integratori come En-sure®, Meritene®, Isocal®, Sustacal®

per assicurare al vostro organismo ilgiusto nutrimento di cui ha bisogno.

L’anoressia può condurre alla caches-sia che può rappresentare un grave pro-blema per chi è malato di tumore pol-monare. La cachessia consiste nell’in-debolimento della massa muscolare e simanifesta nel corso di qualsiasi ma-lattia cronica. Sintomi di questa condi-zione sono riduzione della massa mu-scolare, spossatezza, perdita di con-centrazione e di peso. La precisa causa

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Se ci sono cibi di vostro gradimento chenon vi danno problemi nel mangiarli,mangiateli pure nella quantità che vo-lete. Potete anche fare riferimento aisuggerimenti che avete letto in prece-denza.

Il buon cibo è una buona medicina.Cercate di mangiare bene durante lecure, perché è la migliore terapia disupporto che potete fare da voi stessi.

cachessia: seriariduzione della

massa muscolaredovuta ad una

rapida perdita dipeso

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emboliapolmonare:bloccodell’arteriapolmonare o diuna suaramificazionecausato da uncoagulo disangue

della cachessia non è ancora stata iden-tificata.

Sono disponibili diversi farmaci in gra-do di contrastare la riduzione della mas-sa muscolare conseguente all’anemiae/o anoressia. Fra questi vi sono:• L’acetato di megestrolo (Megace®),

stimolante dell’appetito.• L’ossimetolone (Anadrol®), steroide

anabolizzante per rinforzare il muscolo.• L’ossandrolone (Oxandrolone®), ste-

roide anabolizzante per rinforzare ilmuscolo.

• Il testosterone (Sustanom®, Andro-derm®), ormone maschile che con-trolla lo sviluppo della muscolaturanell’uomo; può fare assumere alladonna tratti virili.

• ormone della crescita umana (Sai-zen®), ormone che facilita l’acquisto dipeso.

Avvisate il vostro medico se doveste:• perdere più di due chilogrammi; • se mangiare diventa doloroso;• se non riuscite a mangiare nulla per

più di un giorno.

La perdita di peso può essere un sinto-mo sia del cancro del polmone che un ef-fetto collaterale del trattamento. Accademolto di frequente anche se è facilmen-te gestibile. Il calo ponderale, tuttavia,può trasformarsi in qualcosa di grave senon è affrontato adeguatamente.

Alcuni studi hanno dimostrato comeuna perdita di peso del 5% o più in pa-zienti affetti da tumore polmonare inci-de negativamente sulle loro funzioni ge-nerali. Non esitate a discutere con il vo-stro medico della vostra anoressia o ca-chessia.

Coaguli di Sangue (Trombi)

Le persone affette da tumore polmona-re sono maggiormente predisposte a svi-luppare coaguli (trombi) di sangue.Questa complicanza è meno frequentenei pazienti affetti da carcinoma a cel-lule squamose o a piccole cellule ri-spetto ai pazienti affetti da adenocarci-noma o da carcinoma a grandi cellule.I coaguli si formano, di solito, nellegambe. Perciò, prestate attenzione agambe o piedi gonfi perché potrebberoindicare la presenza di un trombo.

I trombi possono essere un serio pro-blema. Possono spostarsi attraverso ilflusso sanguigno e raggiungere i pol-moni, provocando un’embolia polmo-nare; oppure possono raggiungere ilcervello, provocando un ictus, o il cuo-re, provocando un infarto. Ognuna diqueste condizioni è molto grave e po-trebbe rivelarsi fatale.

I trombi possono essere trattati con far-maci come l’eparina, cui può seguire lasomministrazione di coumadin®. Il cou-madin provoca una maggiore fluidità delsangue, riducendo così il rischio di coa-guli. È comunque un trattamento che vasomministrato con molta cautela, e se ilvostro medico dovesse ritenerne utilel’impiego, dovrete sottoporvi a frequentiesami del sangue per verificare che ildosaggio del farmaco sia corretto.

Emissione di Sangue con la Tosse

Le persone affette da tumore polmona-re spesso soffrono d’accessi di tosse se-guiti da emissione di sangue dalla boc-ca (emottisi). Questo sintomo è provo-

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cato dal tumore che cresce nei bronchie si manifesta quando la tosse provocala rottura di piccoli vasi sanguigni. Unrimedio può essere rappresentato dallasomministrazione di calmanti per la tos-se e di sostanze ad azione coagulante.

Confusione

Lo stato di confusione, quando occor-re, può derivare da una condizione distress ma può anche essere provocato dametastasi del tumore primitivo. Le me-tastasi al cervello spesso provocano pe-riodi di confusione; ma anche quelle adaltri organi, come il fegato, possono cau-sare alterazioni metaboliche responsa-bili di stati di confusione mentale.

Se vi capita di sperimentare episodi diconfusione, è bene che ne parliate conil vostro medico o con l’infermiere on-cologo. Potreste aver bisogno d’aiutonell’assumere correttamente i medici-nali, evitando così errori ed i relativiproblemi. Il personale infermieristico oun membro della vostra famiglia vi po-tranno preparare una semplice lista dicontrollo per aiutarvi nell’assunzionedei farmaci.

Costipazione

La costipazione (detta anche stipsi o sti-tichezza), non secondaria al trattamento,normalmente è causata dall’inattivitàconseguente al senso di stanchezza av-vertito dal paziente. È, anche per questo,importante cercare di muoversi il piùpossibile. Passeggiare è un esercizio chepuò essere fatto in qualsiasi momento enon costa nulla. Può essere utile anchepraticare la respirazione addominale per

esercitare i muscoli dell’addome. Unesercizio simile allo yoga che può mi-gliorare la stipsi è quello in cui ci si met-te “a quatto zampe”, sul pavimento o sulletto, praticando la respirazione addo-minale (vedere le istruzioni per la respi-razione addominale a pag. 8 del presen-te capitolo). Ripetere quest’esercizio uncerto numero di volte durante il giornopuò aiutarvi a svuotare l’intestino più fa-cilmente. Il personale sanitario potrà an-che prescrivervi dei farmaci adeguati.

Tosse

Una tosse persistente è, fra i sintomi deltumore polmonare, quello che in gene-re spinge le persone a rivolgersi al me-dico. La tosse è il meccanismo che ser-ve a liberare e proteggere le vie respi-ratorie da muco, polvere, agenti irritan-ti e corpi estranei. Nelle vie respirato-rie sono, infatti, presenti dei recettoriche, sensibili agli agenti irritanti, ci sti-molano a tossire.

La tosse, soprattutto un cambiamentodelle sue caratteristiche, rappresenta unimportante segnale d’allarme nel corsodella malattia. Prestate attenzione al mo-do in cui tossite e segnalatene i cambia-menti al vostro medico che, molto pro-babilmente, vi chiederà una dettagliatastoria della vostra tosse e vi prescriveràdegli esami per accertarne le cause.

Fra le cause vi potrebbero essere:• asma;• embolia polmonare (arresto di trombi,

provenienti di solito dalle vene dellegambe, nei polmoni);

• bronchite cronica;• liquido nei o intorno ai polmoni;• scompenso ventricolare sinistro;

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• riflusso degli acidi digestivi dallo sto-maco all’esofago;

• fumo; • presenza di un tumore nelle vie respi-

ratorie;• infezione delle vie aeree superiori o in-

feriori;• disfunzione delle corde vocali.

Esistono diversi modi di curare la tossema, per trovare quello efficace, è impor-tante identificarne la causa. Curare ade-guatamente la tosse potrebbe migliora-re decisamente la vostra qualità di vita.

Quando non è possibile identificare del-le cause specifiche e curabili, può esse-re d’aiuto assumere un calmante dellatosse come il destrometorfano, special-mente nella fase iniziale della malattia.

A volte la tosse viene curata con anti-biotici, ma ricordate che un loro usoprolungato può condurre a fenomeni diresistenza al farmaco e a disturbi ga-strointestinali.

“Il mio problema più grande era latosse e non c’era calmante o anchenarcotico che potesse più aiutarmi.Poi il mio medico mi ha prescritto unnebulizzatore con alcune gocce dimorfina da usare poche volte al gior-no ed è stata la cosa che mi ha aiuta-to di più. Finalmente riuscivo a portareavanti una conversazione e a mangia-re un pasto: che miglioramento!”

-paziente lungosopravvivente-

Quando la malattia è in fase avanzata, eil tumore o il liquido presenti nei pol-moni possono dare dei problemi, può es-sere assunta della morfina. Molti pa-zienti affetti da cancro del polmone han-

no fatto uso di un nebulizzatore per as-sumere la morfina, in modo che questaraggiungesse direttamente la zona ma-lata. Grazie al nebulizzatore è possibi-le eliminare tutti quei sintomi associatiall’assunzione di oppiacei in pillole otramite iniezione.

Depressione

La depressione è molto frequente fra lepersone che si ammalano di cancro alpolmone. Se vi sentite depressi per unperiodo che dura da più di qualche set-timana è bene che ne parliate con il vo-stro medico. Se è stabilito che siete cli-nicamente depressi, esistono molti far-maci in commercio che vi potranno aiu-tare, come ad esempio il cloridato difluoxetina (Prozac®), il cloridato di ser-tralina (Zoloft®) e il cloridato di bupro-pione (Wellbutrin®). Per forme di de-pressione più leggera, che non necessi-tano di farmaci, può esservi d’aiuto fa-re un’attività fisica regolare e mante-nervi socialmente attivi.

Dispnea

La dispnea è un sintomo del tumore pol-monare molto comune e si manifestacome “fame d’aria”. Viene innescata dalmeccanismo di feedback di cui si è par-lato nel Capitolo 1.Quando le cellule del vostro corpo han-no bisogno di una maggiore quantitàd’ossigeno, automaticamente il respirosi fa più rapido.

Durante gli episodi di dispnea si può av-vertire una sensazione d’oppressione alpetto, si respira affannosamente e gli at-ti respiratori sono più corti. Le cause di

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questo disturbo possono essere molte-plici, come l’ostruzione di una via re-spiratoria a causa del tumore, la presen-za di liquido nei polmoni, l’anemia e ladebolezza muscolare. Può anche essereprovocata da altre condizioni, come l’a-sma, la broncopneumopatia cronicaostruttiva (BPCO), l’enfisema o l’insuf-ficienza cardiaca. La sensazione di soffo-camento che si sperimenta durante le cri-si può generare ansia, cosa che purtrop-po peggiora la situazione. Il fatto di sen-tirsi mancare l’aria e la ridotta assunzio-ne di ossigeno possono peggiorare note-volmente la vostra qualità di vita.

La dispnea può essere curata in mol-ti modi, ma è importante identificarnecon precisione la causa.

Identificare la causa della dispnea è diestrema importanza, e per questo è beneche vi rivolgiate a uno specialista in ma-lattie polmonari, come lo pneumologo. Sela causa è stabilita con chiarezza sarà piùsemplice trovare un trattamento efficace.

Eccovi alcuni suggerimenti che potreb-bero esservi d’aiuto nell’affrontare gliepisodi di dispnea.• Se sperimentate questo disturbo, infor-

mate il vostro medico, che vi potràprescrivere l’uso d’ossigeno supple-mentare o di farmaci, come i bronco-dilatatori e gli steroidi, che vi aiute-ranno a respirare meglio. Se utilizza-te l’ossigeno supplementare, assicu-ratevi che sia umidificato altrimentipotrebbe provocarvi secchezza dellevie respiratorie, tosse e altri problemi.

• Chiedete al vostro medico se esiste lapossibilità che siate anemici. L’anemiapuò anche causare senso di soffoca-

mento perché non vi sono sufficientiglobuli rossi a trasportare l’ossigenoalle cellule del corpo.

• Praticate la respirazione controllata,vi darà la sensazione di respirare ab-bastanza aria. Cominciate con un nor-male respiro, mantenendo le labbrachiuse e contando quanti secondi im-piegate a inspirare l’aria dal naso.Espirate dalla bocca, tenendo le labbrasocchiuse, cercando di impiegare ildoppio del tempo che avete impiega-to per inspirare. Non buttate fuori l’a-ria con forza, semplicemente lasciate-la uscire in modo controllato.

• Praticate la respirazione addominale.Le persone affette da tumore polmo-nare sostengono che questa tecnica liaiuta molto a combattere la sensazio-ne di mancanza d’aria. La respirazio-ne addominale permette di utilizzarecompletamente i polmoni, mentre,quando si respira “normalmente”, siutilizza solo il 10 o 20% del tessuto pol-monare. Per praticare questa tecnicaoccorre sdraiarsi sulla schiena, inse-rendo un cuscino dietro alle ginocchia.Poi si appoggia una mano sulla partealta del petto e una sulla parte centra-le, alla base dello sterno, e si espiralentamente, facendo uscire l’aria fra lelabbra socchiuse e spingendo contem-poraneamente con la mano verso il bas-so, in modo che i muscoli addominalisi contraggano e si appiattiscano. Quin-di s’inspira dal naso e si deve sentire in-vece l’addome che si solleva mentre ildiaframma si abbassa. Questo è il modo naturale di respira-re dei neonati e, con un po’ d’eserci-zio, diventerà naturale anche per voi evi permetterà di aumentare di moltola quantità di ossigeno inalato.

• Rilassatevi. Una muscolatura tesa pro-voca un maggior consumo d’ossigeno.

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8.9

Sperimentate delle tecniche di rilas-samento, visualizzazione o altri me-todi che vi possano aiutare a rilassar-vi completamente e utilizzatele du-rante la giornata. Potreste essere tesisenza neanche rendervene conto.

• Cambiate posizione. Sedetevi su di unasedia con i piedi divaricati e le spalleben dritte. Piegatevi in avanti fino adappoggiare i gomiti sulle ginocchia econcentratevi sul rilassamento di spal-le e braccia. Oppure sedetevi accanto adun tavolo basso su cui sistemerete al-cuni cuscini. Incrociate le braccia edappoggiatevi ai cuscini, concentrando-vi sul rilassamento di spalle e braccia.Mantenete la posizione fino a quandovi risulterà confortevole. Se la dispneasi dovesse manifestare mentre statecamminando, appoggiate la schiena adun muro o ad un albero, tenendo lespalle ben dritte e i piedi divaricati, epoi lasciate cadere le spalle in avanticercando di rilassare le braccia.

• Considerate la possibilità di utilizza-re degli integratori dietetici.

• Informatevi sulle possibilità di prati-care delle trasfusioni o di assumereeritropoietina.

• Se l’ostruzione delle vie respiratorie èprovocata da un tumore, chiedete alvostro medico se sia possibile rimuo-verlo o ridurne le dimensioni tramiteintervento chirurgico, chemioterapia,radioterapia o terapia fotodinamica.

Spossatezza (Astenia)

La maggior parte dei pazienti lungoso-pravviventi considera la spossatezza co-me il più debilitante dei sintomi asso-ciati al cancro del polmone e al suo trat-tamento. Il genere di stanchezza che siaccompagna alla malattia è diverso dal-

la stanchezza che si può provare ognigiorno. Ci si sente sopraffatti da un co-stante senso di sfinimento e da dimi-nuite capacità fisiche e mentali. È unsintomo che ha un impatto fortementenegativo sulla capacità di condurre lenormali attività quotidiane.

Durante il corso del trattamento ac-cade che alla spossatezza associataalla malattia si aggiunga la spossa-tezza provocata dal trattamento stes-so, pertanto potrà essere necessariomodificare il proprio stile di vita. Peralcuni, sarà sufficiente fare un son-nellino durante il giorno e/o ridurre al-cune attività, mentre altri saranno co-stretti a ridurre drasticamente le pro-prie attività quotidiane.

La spossatezza che avvertite potrebbemigliorare (ma anche peggiorare) e que-sto per diverse ragioni. Il tumore delpolmone incide fisicamente sulla vostracapacità di respirare: potreste aver per-so del tessuto polmonare a causa del-l’intervento chirurgico e, se non sietestati operati, potrebbe essere il tumorestesso ad impedirvi di respirare libera-mente. Entrambe queste situazioni pos-sono generare spossatezza perché laquantità di ossigeno inalata non è suffi-ciente così come non è sufficiente laquantità di anidride carbonica rilascia-ta all’esterno. La spossatezza può esse-re dovuta sia alla malattia che al suotrattamento ma potrebbe anche esserecausata dall’anemia. È fondamentaleche il vostro medico identifichi la cau-sa della vostra stanchezza. La maggiorparte delle persone che sperimenta spos-satezza durante il trattamento afferma diavvertire un miglioramento gradualecon il passare del tempo.

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Suggerimenti per Conservare le Energie

8.10

Pulizie domestiche• Suddividete le attività nel corso della

settimana• Delegate ad altri i lavori pesanti• Assumete qualcuno che vi aiuti• Utilizzate un carrellino o una cassetta

degli attrezzi per portare con voi gli ar-nesi di pulizia

• Dove possibile, lavorate da seduti• Usate scope, spazzoloni, spazzole per

le ragnatele, ecc. con il manico lungo• Usate palette per raccogliere la spaz-

zatura con il manico lungo

Spesa• Fate la lista della spesa• Organizzatela secondo la collocazione

dei negozi • Combinate le commissioni in modo da

ridurre il numero di viaggi che dovetecompiere

• Chiedete l’assistenza del personale delnegozio per trasportarvi la spesa fino al-l’auto

• Fate la spesa nelle ore in cui c’è menogente: impiegherete meno

• Fate la spesa in compagnia di qualcu-no

• Chiedete a qualcuno di fare la spesaper voi

Cucinare• Mettete insieme tutti gli ingredienti pri-

ma di cominciare• Usate preparati in busta o cibi precotti• Utilizzate pentole e stoviglie che van-

no direttamente in tavola• Utilizzate gli elettrodomestici più pic-

coli (frullatore, tostapane, forno a mi-croonde)

• Usate coltello ed apriscatole elettrici• Usate utensili con l’impugnatura ergo-

nomica• Trasportate le cose su di un carrellino• Sistemate le cose che usate più fre-

quentemente all’altezza del petto, inmodo da poterle prendere senza pie-garvi o allungarvi

• Rivestite il piano cottura e la teglia delforno con fogli di alluminio

• Sedetevi mentre preparate il cibo• Appoggiate i gomiti al tavolo o sul pia-

no di lavoro• Lasciate i piatti in ammollo invece di

strofinarli• Usate la lavastoviglie• Lasciate che i piatti si asciughino da sé• Usate un apriscatole• Se dovete rimescolare degli ingredien-

ti, appoggiate il recipiente che li con-tiene su di un panno umido per mante-nerlo fermo

• Non sollevate pentole pesanti• Non portate pentole in tavola, mettete

il cibo nei piatti direttamente dai for-nelli

• Usate presine in modo da far comple-tamente leva sui manici dei tegami

• Usate tovagliette all’americana invecedi tovaglie, si dispongono più facil-mente e sono facili da pulire

• Usate utensili leggeri• Disponete i contenitori pesanti alla giu-

sta altezza in modo da non doverli sol-levare (sul piano di lavoro, ecc.)

• Trascinate fuori il sacco dell’immon-dizia senza sollevarlo, oppure utilizza-te pattumiere con ruote

Bucato• Utilizzate ceste portabiancheria con

ruote• Impiegate lavatrice e asciugatrice• Se possibile, sedetevi mentre trasferite

il bucato dalla lavatrice all’asciugatri-ce

• Usate detersivi prelavaggio antimac-chia invece di strofinare

• Lavate calze e reggiseni in una saccaper il bucato, per evitare che si annodi-no

• Lasciate scolare il bucato lavato a ma-no e poi comprimete i capi per fare fuo-riuscire l’acqua anziché strizzare

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Suggerimenti per Conservare le Energie

Suggerimenti per Utilizzare al Meglio le Offerte d’Aiuto

8.11

• Sedetevi mentre stirate e regolate l’as-se da stiro alla giusta altezza

• Usate un ferro da stiro leggero e dota-to di spruzzatore

• Non sollevate il ferro per metterlo a po-sto fra una passata e l’altra, appoggia-telo su una pezza d’amianto

• Appendete gli abiti stirati alla manigliadella porta anziché alla sua sommità

• Indossate abiti che non richiedano sti-ratura

Cura dei bambini• Organizzate attività da fare seduti a ta-

vola o sul divano• Invece di andare allo zoo, andate in luo-

ghi dove vi possiate sedere o sdraiare• Se possibile, delegate parte dell’impe-

gno con i bambini ad altri

• Insegnate ai bambini piccoli ad arram-picarsi sulle vostre ginocchia invece diprenderli in braccio

• Insegnate ai bambini a sbrigare alcunilavori di casa sotto forma di gioco

Attività lavorativa• Organizzate l’attività tenendo conto di

quali sono i momenti della giornata incui vi sentite meglio

• Organizzate il vostro luogo o postazio-ne di lavoro in maniera ergonomica, inmodo da poter raggiungere tutto ciòche vi serve con il minore sforzo pos-sibile

• Se possibile, sedete• Programmate delle periodiche pause

per riposarvi.

• Affidate a qualcuno il compito di pre-parare l’elenco dei lavori da svolgere,come occuparsene e come verificarnel’andamento

• Individuate commissioni, momenti ri-creativi e lavori per cui avete bisognodi aiuto: ricordate che l’offerta non vapresa in considerazione solo per cuci-nare i pasti o per avere un passaggio!(portare fuori il cane, ritirare i panniasciutti, portare i bambini allo zoo, to-gliere l’erba in giardino, rammendare,portare fuori la spazzatura, ecc.)

• Abituatevi a dire alle persone che po-treste anche non essere in grado di di-re se avete voglia o meno di accettareun invito, come ad esempio “Mi pia-cerebbe andare al cinema con te saba-to se me la sentirò. Te lo farò saperemezz’ora prima di uscire di casa.”

• Chiedete alla persona che vi aiuta nel-l’organizzazione del lavoro di prepa-

rare delle mappe o delle note scritteper chi vi deve dare un passaggio, op-pure per chi vi aiuta a preparare il pran-zo, in modo che le persone non vi deb-bano richiamare per controllare

• Trovate un sistema per tenere sempred’occhio le situazioni più importanticome chi vi accompagnerà ad una vi-sita, chi passerà a ritirare le medicine,chi vi preparerà il pasto, ecc.

• Se non vi è possibile ringraziare le per-sone individualmente, potreste farlo at-traverso un annuncio sul bollettino par-rocchiale o su di un giornale locale

• La persona che vi aiuta nell’organiz-zazione del lavoro può prendere notadelle idee che si sono mostrate più uti-li per voi, in modo che quando staretemeglio potrete suggerirle ad altre per-sone

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8.12

Eccovi alcuni suggerimenti che vi pos-sono aiutare ad affrontare la spossatez-za derivante dalla malattia o dal tratta-mento:

• Preservate le vostre energie. Prestateattenzione alla tabella dal titolo “Sug-gerimenti per conservare le energie”che offre qualche semplice indicazio-ne per rendervi la vita più facile quan-do vi sentite spossati.

• Riducete al minimo il tempo che pas-sate a letto quando non è necessario.Restare a letto a lungo vi toglie energiae può causare una perdita di vigore del-la vostra muscolatura: meno ci rimanetee meno avrete voglia di rimanerci.

• Fate quotidianamente del moto. L’i-nattività porta alla riduzione della vo-stra massa muscolare, che a sua voltagenera una grande spossatezza. Se fa-cevate attività fisica prima della dia-gnosi, cercate di continuare anche seprobabilmente dovrete ridurre tempo eintensità delle attività. Se non faceva-te del moto, dovreste cominciare, ma-gari, con delle passeggiate o sollevan-do pesi leggeri. Fate qualsiasi cosa visia possibile per cercare di mantenereil vostro tono muscolare. È importan-te che parliate al vostro medico del vo-stro programma di esercizi o attività.

• Fate in modo di riuscire a trovare spa-zi di tempo per riposarvi con tran-quillità e senza essere disturbati. Que-sto vi aiuterà a conservare le energiedi cui avete bisogno per portare avan-ti le cose che dovete o volete fare.

• Cercate di ridurre al minimo il di-spendio emotivo. Individuate i possi-bili motivi di stress nella vostra vita eimpegnatevi per ridurli. Prendete par-te ad attività che vi piacciono e con-centratevi sulle cose importanti della

vostra esistenza. Frequentate un grup-po di sostegno.

• Riducete l’affaticamento mentale conl’uso di tecniche di rilassamento o conattività come l’ascolto di musica, lalettura, l’osservazione della natura.

• Seguite una dieta bilanciata e fate fre-quenti spuntini durante il giorno. Con-sultate un dietologo per assicuravi chela vostra dieta vi fornisca il necessa-rio apporto nutritivo e calorico, te-nendo presente che i bisogni nutritividel vostro corpo possono variare nelcorso della malattia.

• Fate in modo che i cicli di trattamen-to siano organizzati in maniera da nonrendervi continuamente spossati.

• L’anemia derivante dal cancro è cau-sa di spossatezza e va curata adegua-tamente (vedi il paragrafo “Anemia”)

• Informate i vostri amici, familiari eoperatori sanitari della vostra sensa-zione di spossatezza. Spiegate loroquanto vi sentite stanchi riferendovialle vostre attività quotidiane, comead esempio, lavarvi il viso, o salire sullettino del medico.

• Se la vostra stanchezza è dovuta al-l’anemia, il medico provvederà a cu-rarla in modo adeguato.

Dolore

Informate il vostro medico a riguardo diqualsiasi dolore possiate avvertire. Poi-ché il cancro genera dolori che varianonel corso della malattia, è necessario pre-stare loro una continua attenzione perchésarà possibile utilizzare cure diverse.I farmaci per il controllo del dolore e illoro dosaggio vanno determinati indivi-

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8.13

dualmente, in modo da ottenere il mas-simo beneficio con i minori effetti colla-terali. Ricordate che il dolore può esse-re controllato molto bene: è uno dei sin-tomi del cancro che è stato maggiormentestudiato e gli operatori sanitari sono ingrado sia di valutarlo che di trattarlo.

Il controllo del dolore è diventata unascienza sofisticata: assicuratevi di po-ter disporre delle più avanzate solu-zioni tecniche.

L’Organizzazione Mondiale della Sa-nità (OMS) ha messo a punto una sca-la di tre gradini per il trattamento del do-lore associato al cancro.

L’approccio dell’OMS consiglia aglioperatori della sanità di rapportare lapotenza del farmaco con l’intensità deldolore riferito dal paziente. È impor-tante capire che, in caso di dolore giàmolto acuto, non si deve partire dal gra-dino più basso della scala, ma si do-vrebbe immediatamente somministrareil farmaco più efficace. È anche impor-tante non dimenticare che oltre ai far-maci antidolorifici più potenti viene an-che associata una terapia con analgesi-ci minori come il paracetamolo, che pro-voca meno problemi dell’aspirina. È in-dispensabile mantenere un dosaggioadeguato di analgesici per impedire aldolore di “esplodere”.

Il controllo del dolore è diventata unascienza sofisticata: assicuratevi di poterdisporre delle più avanzate soluzionitecniche. Esistono numerosi medicina-li antidolorifici in varia forma (com-presse, liquidi, cerotti, iniezioni). Fate inmodo che il vostro team medico sia

sempre a conoscenza dei dolori che po-tete avvertire affinché vi possa curare.Alcuni ospedali dispongono di centriper il controllo del dolore.

Il dolore peggiora la vostra qualità di vi-ta, quindi collaborate con il personalesanitario che vi ha in cura per affrontar-lo nel migliore dei modi e mantenerlosotto controllo. Ricordate che è più sem-plice controllare il dolore in maniera con-tinua piuttosto che nella sua fase acuta.

Sindromi Paraneoplastiche

I tumori, crescendo, possono dare ori-gine a sintomi in altre parti del corpocon cui non sono fisicamente a contat-to: questo processo è definito sindromeparaneoplastica. Alcuni tumori producono certi tipi d’or-moni che possono causare la sindromedi Cushing, l’ipercalcemia, l’ipertiroi-dismo o problemi renali e possono an-che generare lesioni cutanee. Il vostromedico procurerà di tenere sotto con-trollo le varie funzioni del vostro orga-nismo grazie a visite ed esami del san-gue di routine. Fate in modo che sia sem-pre a conoscenza d’ogni sintomo cheprovate perché potrebbe essere in gradodi aiutarvi con una terapia adeguata.

Polmonite

La polmonite è una malattia molto co-mune fra i pazienti affetti da tumorepolmonare. Quando le secrezioni ten-dono ad accumularsi nei polmoni è fa-cile che si sviluppi un’infezione. Il tipodi polmonite più diffusa fra le personeaffette da tumore polmonare è quellaprovocata dai batteri e può essere cura-ta con antibiotici.

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8.14

Ogni volta che il medico vi visita, no-terete che ausculterà i vostri polmoni, eciò anche per verificare se non avete percaso una polmonite. Poiché le infezio-ni batteriche normalmente causano feb-bre, se vi doveste accorgere che la vo-stra temperatura corporea è aumentatadovrete dirlo immediatamente al medi-co. Potrebbe, infatti, trattarsi di pol-monite di origine batterica. Vi sono di-versi tipi di polmonite e per stabilirne lacausa è probabile che il vostro medicoprelevi un campione del vostro espetto-rato per le analisi.

Gonfiore del Collo e del Viso

La crescita del tumore nei linfonodi deltorace (mediastino) può dare origine acompressione delle grandi vene che por-tano il sangue dalla testa al cuore (venacava superiore), ristagno venoso, e gon-fiore di collo e viso. La radioterapia, ri-ducendo le dimensioni del tumore, po-trà attenuare questi sintomi

Debolezza

La debolezza è un sintomo che può de-rivare sia dalla malattia che dalla tera-pia. Un leggero esercizio fisico potràessere d’aiuto nel ristabilire il tono mu-scolare e nel riguadagnare le forze. Tut-tavia, potreste sentirvi talmente stanchida non riuscire a fare esercizio. Con-sultate il vostro medico o uno speciali-sta in riabilitazione polmonare in meri-to alle terapie di supporto che vi po-trebbero giovare.

EFFETTI COLLATERALIDERIVANTIDAL TRATTAMENTO

Oltre ai sintomi della malattia, il tratta-mento del cancro del polmone può ge-nerare effetti collaterali come:

• confusione e perdita della luciditàmentale;

• costipazione;• caduta di peli/capelli (alopecia);• ulcerazioni della bocca e altri proble-

mi del cavo orale;• mielodepressione;• anemia;• leucopenia (neutropenia/granulocito-

penia);• trombocitopenia;• nausea e vomito;• insensibilità degli arti (neuropatia pe-

riferica).

Confusione e Perditadella Lucidità Mentale

Alcune persone possono manifestaredifficoltà nel mantenere la lucidità men-tale quando ricevono la chemioterapia.Si tratta di un problema che gli stessi pa-zienti hanno denominato “chemiocon-fusione” e che si può manifestare anchein coloro che ricevono la radioterapiaper il controllo delle metastasi cerebra-li. Ci sono persone che sperimentanodifficoltà nel leggere o nel concentrarsie difficoltà di memoria. Normalmente,si tratta di sintomi che tendono a dimi-nuire fino a scomparire con il terminedella chemioterapia, anche se ci sonopersone che hanno dovuto attendere an-che un anno prima di tornare a sentirsicompletamente “normali”.

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Costipazione

La costipazione può rappresentare unproblema che può essere prevenuto oridotto con un’opportuna dieta. Intro-ducete nella vostra dieta abbondantefrutta fresca e verdura (contengono mol-te fibre). È importante che il personalesanitario che vi ha in cura sia a cono-scenza di questo vostro problema. Nondimenticate i rimedi naturali contro lastipsi, come le prugne o il succo di pru-gna, la crusca e il purè di mele cotte.Cercate di evitare i cibi che favorisco-no la pigrizia intestinale come i for-maggi e i latticini in genere.

Caduta di peli e capelli

Per alcune persone, uno degli effetti col-laterali più traumatici derivanti dal trat-tamento del cancro è la perdita dei ca-pelli (alopecia). Pur non trattandosi diun problema che mette in pericolo laloro vita, rappresenta un costante ri-chiamo visivo alla situazione che stan-no vivendo. La chemioterapia colpiscele cellule che si dividono rapidamente,e le cellule dei capelli, proprio comequelle del tumore, si dividono rapida-mente e vengono pertanto uccise. Anchela radioterapia applicata al cranio puòprovocare un diradamento o la comple-ta caduta dei capelli.

Normalmente, i capelli che cadono acausa della chemioterapia poi ricre-scono.

Così come possono cadere i capelli, pos-sono anche cadere i peli del corpo, edentrambi possono cadere completa-

mente o soltanto diradarsi in alcune zo-ne. La caduta in genere si manifesta dauna a quattro settimane dopo l’iniziodella terapia.

Il personale sanitario vi potrà dire seil trattamento cui vi siete sottopostiprovoca o meno la caduta dei peli/ca-pelli.

Prima di cominciare il trattamento po-treste andare dal parrucchiere per farviconsigliare un tipo di parrucca che pos-sa fare al caso vostro oppure potresteacquistare berretti o foulard di vostrogradimento.

Sapevo che avrei perso i capelli, cosìho deciso di rasarmeli in anticipo e diacquistare una parrucca e alcunisplendidi cappelli.

- paziente lungosopravvivente-

In genere, i capelli persi a causa del trat-tamento ricrescono, a volte quando iltrattamento è ancora in corso, altre vol-te dopo che è terminato. I nuovi capel-li potrebbero presentare un colore eduna consistenza diversi. I capelli persia causa della radioterapia non sempre ri-crescono.

Ulcerazioni della Bocca e AltriProblemi del Cavo Orale

I trattamenti contro il cancro del pol-mone possono provocare problemi allabocca, alle gengive e ai denti. Potrestesperimentare:• emorragie;

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• variazioni quantitative della saliva-zione;

• variazioni nel colore della lingua edella bocca;

• difficoltà a mantenere i denti puliti;• difficoltà a deglutire;• dolore provocato dalle ulcerazioni, dal

mughetto (candidosi orale) e da altritipi di infezioni del cavo orale;

• forte secchezza della bocca.

Ciascuno di noi ospita nel proprio cor-po batteri, fermenti e funghi. Quando ilnostro corpo è in condizioni normali, ilsistema immunitario fa in modo chequesti microrganismi non ci causinoproblemi. Se tuttavia una persona sof-fre di leucopenia (valore dei globulibianchi al di sotto della norma), il suoorganismo non riesce a combattere ef-ficacemente contro questi organismi. Lacandidosi della bocca è un problema ge-nerato dallo sviluppo di colonie di unfungo chiamato Candida. La candidosiorale può essere causa di grandi pro-blemi nelle persone affette da neutro-penia. Il fungo comincia a diffondersirapidamente, generando una patinabianca sulla lingua e/o sulle gengive.Spesso si associa a febbre e disturbi ga-strointestinali e può propagarsi ad altreparti del corpo. Per arginarne la cresci-ta e la diffusione può essere utile man-giare dello yogurt o fare degli sciacquicon una soluzione di acqua e aceto o ac-qua ossigenata. Esistono farmaci effi-caci contro la candidosi (topici: gel dadeglutire dopo i pasti, o sistemici: com-presse).

Le ulcere della bocca, causate sia dabatteri e virus che dalla stessa chemio-terapia (specie quella con farmaci divecchia generazione), costituiscono un

altro dei problemi del cavo orale. Qua-lora il disturbo si facesse particolar-mente serio, verrete probabilmente sot-toposti ad esami che ne stabiliscano lacausa. In genere si curano con colluto-ri antisettici o con farmaci antivirali.

Prima di cominciare la terapia, è con-sigliabile andare dal dentista per ri-solvere eventuali problemi dentari estabilire, se necessario, dei controlliperiodici.

È bene che vi curiate i denti prima di co-minciare la terapia, per prevenire even-tuali problemi. È importante, inoltre,mantenere una buona igiene orale anchenei periodi fra un trattamento e l’altro.

Se sperimentate problemi alla bocca o aidenti, parlatene con gli operatori sanita-ri che vi seguono. Per aiutarvi potreste:• utilizzare tamponi di glicerina e/o sa-

liva sintetica in formato spray, solu-zioni o gomma da masticare per sti-molare la salivazione;

• evitare i cibi caldi;• bere molta acqua;• utilizzare quotidianamente il filo in-

terdentale;• non consumare cibi piccanti o aciduli;• utilizzare un dentifricio che contenga

bicarbonato di sodio o utilizzare il bi-carbonato come polvere dentifricia perridurre l’acido nella bocca;

• utilizzare un lubrificante a base d’ac-qua da spalmare sulla lingua e sullepareti della bocca;

• utilizzare uno spazzolino a setole mor-bide;

• mantenere una corretta igiene dellavostra dentiera.

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candidosi dellemucose orali:

un infezione dafunghi che

colpiscel’interno della

bocca

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Mielodepressione

La mielodepressione può rappresenta-re un grave effetto collaterale del trat-tamento contro il cancro, arrivando amettere in pericolo la vita del pazientenella sua forma più grave, e può esseregenerata sia dalla chemioterapia che dal-la radioterapia. Si verifica quando icomponenti del sangue (globuli rossi,globuli bianchi e piastrine) vengonoprodotti in minore quantità dal midolloosseo. Dalle analisi risultano valori in-feriori alla norma sia per i globuli rossiche per quelli bianchi e per le piastrine.

Normalmente, la mielodepressione ge-nerata dalla radioterapia contro il tumo-re polmonare è di forma leggera perchéle ossa che si trovano nella zona che éirradiata producono soltanto una picco-la percentuale degli elementi del sanguenecessari al nostro organismo. Tuttavia,potrebbe rendersi necessaria una dimi-nuzione nel dosaggio delle radiazioni.

La mielodepressione che risulta dallachemioterapia è considerata “dose-li-mitante”, cioè può essere necessaria unavariazione nel dosaggio della chemio-terapia. Se manifestate mielodepressio-ne, il vostro oncologo toracico può de-cidere di ridurre il dosaggio della che-mio, di distanziare le diverse sommini-strazioni o di sospendere completa-mente la cura. Un’altra possibilità è chevi prescriva dei modificatori di rispostabiologica (MRB) che stimolino il mi-dollo osseo a produrre una maggiorequantità di uno dei tre elementi del san-gue. Ciò consentirebbe di poter mante-nere il programma chemioterapico co-sì com’era stato stabilito. Eventuali va-riazioni alla vostra chemioterapia di-

penderanno dalla gravità della vostramielodepressione. La mielodepressio-ne si manifesta in genere da 7 a 14 gior-ni dopo il trattamento e il vostro medi-co vi dirà quando effettuare gli esami delsangue per controllare la situazione.

La mielodepressione può essere di tre ti-pi diversi, come descritto di seguito.

AnemiaL’anemia si manifesta quando il nume-ro di globuli rossi scende sotto il loronormale livello. L’anemia può essereprovocata dalla chemioterapia, in quan-to questo trattamento danneggia i glo-buli rossi e impedisce al midollo osseodi generarne di nuovi.

I sintomi e i trattamenti relativi a que-sto disturbo sono stati descritti prece-dentemente nella parte intitolata “Sin-tomi derivanti dalla malattia”. Se sieteanemici dovreste in ogni caso curarvi,in modo da riuscire a mantenere un’ac-cettabile qualità di vita. Se il vostro li-vello d’emoglobina è uguale o minorea 12 g%, probabilmente vi sentiretemolto stanchi e sarete incapaci di dedi-carvi alle normali attività quotidiane.

La terapia standard prevista per l’ane-mia derivante dal trattamento è la som-ministrazione d’eritropoietina (Eprex®,Epogen®) o la trasfusione di sangue. Latrasfusione, di sangue o di soli globulirossi, produce un immediato beneficioin quanto fornisce al paziente un sup-plemento di globuli rossi in grado ditrasportare l’ossigeno. Purtroppo, però,i globuli rossi si mantengono in vita so-lo per un breve periodo e i benefici del-la trasfusione spariscono dopo pochigiorni. L’eritropoietina è un modifica-

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mielodepres-sione:soppressionedella produzionedi cellule delsangue

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8.18

tore della risposta biologica (MRB) chestimola il midollo osseo a produrre piùglobuli rossi, ed è stato approvato dallaFDA (e dal Ministero della Sanità). Ilsuo impiego produce risultati che ri-chiedono più tempo per manifestarsi mache durano più a lungo.

Se siete anemici dovreste in ogni casocurarvi, in modo da riuscire a mante-nere un’accettabile qualità di vita.

LeucopeniaLa leucopenia è una riduzione del li-vello di globuli bianchi presenti nel san-gue sotto i loro normali valori. I neu-trofili sono un tipo di globuli bianchiche servono al corpo a combattere leinfezioni. Quando il loro livello scendesotto la norma si è in presenza di neu-tropenia.

Le infezioni rappresentano uno degli ef-fetti collaterali più gravi della chemio-terapia. Alcuni tipi di farmaci chemio-terapici possono provocare una ridu-zione dei globuli bianchi e, conseguen-temente, il rischio di sviluppare infe-zioni diventa maggiore.

Informatevi dal personale sanitario chevi ha in cura riguardo ad eventuali se-gni d’infezione che potete aver notato,ed avvisateli se dovesse venirvi la feb-bre o se manifestaste segni d’arrossa-mento o di infiammazione, specie nel-la zona dove sono inseriti gli aghi per lachemioterapia.

Se vi viene la febbre o manifestate se-gni d’infezione, chiamate il medicooppure recatevi al pronto soccorso.

Esistono numerose opzioni per affron-tare il problema della leucopenia, qua-lora si dovesse presentare. Come in ca-so d’anemia derivante da chemioterapia,si può posticipare la chemioterapia e ri-durne il dosaggio.

I fattori di stimolazione delle colonie(CSF) sono in grado di risolvere laneutropenia o la leucopenia molto piùvelocemente di quanto non avvengaspontaneamente, per il normale recu-pero del midollo osseo.

Un fattore di stimolazione delle colonie,anche chiamato G-CSF (Neupogen®), èin grado di risolvere la neutropenia ogranulocitopenia molto più velocemen-te di quanto non avvenga spontanea-mente, grazie al recupero del midolloosseo. Il G-CSF appartiene ad un nuovogruppo di sostanze denominate modifi-catori della risposta biologica (MRB).

Si tratta di fattori che, non agendo di-rettamente sul tumore, sono in grado diprovocare un più rapido aumento nellaproduzione di globuli bianchi. Que-st’aumento aiuta il sistema immunitarioa prevenire o controllare le infezioni econsente la somministrazione di mag-giori dosi di chemioterapia. Il G-CSFpotrebbe essere prescritto al fine di riu-scire a mantenere inalterato il pro-gramma di trattamento stabilito.

Come si è già chiarito, la mielodepres-sione consiste in una riduzione dei livellidi globuli rossi e bianchi e delle pia-strine. L’uso di un modificatore di ri-sposta biologica, come il G-CSF, perstimolare la produzione di globuli bian-chi, non interferisce sulla produzione di

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leucopenia:basso livello di

leucociti oglobuli bianchi;

riduce lacapacità

dell’organismodi combattere le

malattie infettive

neutrofili: sonoun tipo di

globuli bianchiche combattono

le infezioni dabatteri

neutropenia:basso livello dineutrofili; può

provocare unmaggiore rischio

di infezioni dabatteri

monociti /linfociti: sonoun altro tipo diglobuli bianchi

che combattonodi solito le

infezioni davirus e miceti

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trombocitopenia:riduzione dellivello ditrombociti(piastrine) nelsangue

globuli rossi o di piastrine. È consiglia-bile, pertanto, utilizzare il G-CSF incombinazione con altri MRB, per riu-scire a stimolare il midollo osseo a pro-durre sia globuli rossi che bianchi.

Se il livello dei vostri globuli bianchi è in-feriore alla norma, potete usare i seguentiaccorgimenti per aiutare il vostro sistemaimmunitario ad evitare infezioni:• evitate la folla e le persone influenza-

te e raffreddate quando il vostro livel-lo di globuli bianchi è al suo minimo;chiedete al personale medico che vi cu-ra quando è più probabile che questoaccada, in base al vostro trattamento;

• lavatevi spesso le mani, specie primadei pasti;

• consumate cibi cotti, sbucciate fruttae verdura;

• utilizzate il programma della vostralavastoviglie che prevede l’uso di ac-qua bollente;

• usate solo i vostri asciugamani da ba-gno personali; non utilizzate asciuga-mani, bicchieri, posate, ecc. in comune.

Se manifestate sintomi di infezione,contattate immediatamente il vostro me-dico. I sintomi potrebbero essere:• febbre superiore a 37° C;• brividi, sudori freddi;• tosse o mal di gola;• arrossamenti o gonfiore intorno a fe-

rite;• diarrea;• sensazione di bruciore mentre si urina;• prurito o perdite vaginali insolite;• sensazione di “non stare bene”.

TrombocitopeniaLa trombocitopenia è una riduzione dellivello di piastrine nel sangue. Le pia-strine sono i componenti del sangue che

permettono la coagulazione. Vi sonotrattamenti che provocano la riduzionedel numero di piastrine. In caso di trom-bocitopenia, può essere necessaria unatrasfusione di piastrine.

Nausea e Vomito

Molti ritengono che la chemioterapiaprovochi necessariamente nausea e vo-mito. In realtà, non tutti i farmaci che-mioterapici causano questi sintomi edesistono medicine in grado di prevenir-li efficacemente.

Poiché è molto più semplice preveni-re nausea e vomito anziché control-larli una volta che essi si manifestano,è importante considerare la possibilitàdi assumere farmaci contro la nauseaanche se non l’avete ancora avvertita.

Esistono molti farmaci sul mercato percurare efficacemente la nausea e il me-dico potrà prescriverne uno o più (incombinazione), a seconda del tipo dichemioterapia che state eseguendo. So-stanze come la proclorperazina (Com-pagine®) e la metoclopramide (Raglan®,Plasil®) sono normalmente impiegateper il controllo della nausea leggera,mentre il dolasetron (Anzemet®) il gra-nisetron (Kytril®) e l’ondasetron (Zo-fran®) sono utilizzate in caso di graviepisodi di nausea.

La nausea e il vomito derivanti dal trat-tamento contro il cancro del polmonepossono essere controllati adeguata-mente. Informate medici o infermieridei vostri sintomi ed assumete farmaciche possano aiutarvi a contenerli.

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Poiché è molto più semplice prevenirenausea e vomito anziché controllarli unavolta che si manifestano, è importanteconsiderare la possibilità di assumerefarmaci contro la nausea anche se nonl’avete ancora avvertita. Se invece sta-te già assumendo farmaci antinauseama non ne traete giovamento, informa-tene il personale sanitario in modo chevi possa prescrivere qualcosa di piùadatto al vostro caso.

Alcune sostanze chemioterapiche pro-vocano nausea il giorno stesso della som-ministrazione, mentre altre, come adesempio quelle a base di platino (carbo-platino e cisplatino), hanno un effetto ri-tardato. I pazienti che assumono questiultimi tipi di farmaci dovrebbero segui-re un regime farmacologico antinausea di3-5 giorni, a cominciare dal giorno disomministrazione della chemioterapia.Come si è già detto, è molto più sempli-ce prevenire che contenere la nausea.

Fra le attenzioni che potete usare perprevenire la nausea vi è:• seguire una dieta leggera nelle 12 ore

precedenti la chemioterapia;• mantenere casa vostra ben arieggiata

per eliminare gli odori dei cibi;• consumare piccole quantità di cibo a

temperatura ambiente;• mangiare lentamente.

La cosa più importante resta comunquequella di tenere informato il personalesanitario che vi ha in cura riguardo i vo-stri sintomi ed assumere i farmaci chevi possono essere d’aiuto.

Insensibilità degli arti(neuropatia periferica)

La chemioterapia può agire sul sistemanervoso causando formicolio e/o insen-sibilità a mani, piedi o ad entrambi. Que-sta condizione viene definita neuropatiaperiferica e può farvi sentire impacciatinell’uso dei vostri arti. Ad esempio, po-treste avere difficoltà ad afferrarvi i pie-di o a camminare in modo solito, oppu-re potreste trovare difficile abbottonarvigli abiti o svitare il tappo delle bottiglie.

Se manifestate insensibilità di mani e/odi piedi, cercate di prestare molta at-tenzione a non ferirvi. Potreste ancheesercitare i vostri arti durante il giorno,piegandone e distendendone la musco-latura per alcuni minuti.

È comunque fondamentale che informia-te immediatamente il vostro medico nonappena si manifesta questo tipo di distur-bo. Se il sintomo è grave, può anche es-sere necessario interrompere il trattamentocon il farmaco che lo ha provocato.

È comunque fondamentale che infor-miate immediatamente il vostro mediconon appena si manifesta questo tipo didisturbo (la neuropatia periferica). Se ilsintomo è grave, può anche essere ne-cessario interrompere il trattamento conil farmaco che lo ha provocato.

La neuropatia periferica scompare, dinorma, con il termine della chemiote-rapia o con la sua variazione. Può, tut-tavia, accadere che non scompaia: inquesto caso il medico potrebbe consi-gliarvi di seguire un programma di fi-sioterapia.

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RIASSUMENDO

Come avrete notato, sono molti i sinto-mi e gli effetti collaterali derivanti dalconvivere con il cancro del polmone.Vogliamo però sottolineare che un’ade-guata terapia di supporto per questi edaltri sintomi può sicuramente avere unottimo impatto sulla vostra qualità divita. Le opzioni terapeutiche sono mol-te ma è importante che domandiate aiu-to appena i sintomi o gli effetti collate-rali si manifestano in modo da riuscirea controllarli efficacemente.

Purtroppo, potreste scoprire che, nel-l’attuale sistema sanitario, disporre omeno di una terapia di supporto può di-pendere dal suo costo.

Ogni giorno emergono nuove possibilitàdi trattare gli effetti collaterali del can-cro e della sua terapia. La nostra spe-ranza è che possiate beneficiarne.

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