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TEORIE E MODELLI DELLA COMUNICAZIONE 14/05/2019 Dott.ssa Giulia Palazzolo

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TEORIE E MODELLI DELLA COMUNICAZIONE

14/05/2019 Dott.ssa Giulia Palazzolo

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UN MODELLO ‘ELEMENTARE’

• Claude Shannon e Warren Weaver, The Mathematical Theoryof Communication (1949)

• Pensato per le macchine artificiali di comunicazione (es. telefoni, telegrafi, sistemi d’allarme ecc.).

• Viene esteso al campo della comunicazione umana da George A. Miller (1951, Language and Communication)

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Il fenomeno comunicativo consiste nel trasferimento di un messaggio, codificato in un segnale secondo le regole di un codice, da un mittente a un ricevente. Il segnale viaggia materialmente su un canale fisico (es. canale fonico-uditivo). Tutto il resto è rumore (noise) ( Cfr. Miller 1951)

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UNA VISIONE DI TIPO ‘POSTALE’

• La comunicazione è un processo lineare di codifica-decodifica: è sufficiente condividere il codice, gli utenti e ilcontesto non giocano alcun ruolo.

• Il codice (es. lingua storico-naturale) è strumento di input-output: comunica un pensiero già formato (funzionecomunicativa o espressiva).

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IL CONCETTO DI FORMATIVITÀ

• Wilhelm von Humboldt (1836, Sulla diversità delle lingue):

“Il linguaggio è l’organo formativo del pensiero [….]” (p. 41, ed.

1991). In ogni lingua è insita una peculiare visione del mondo: è una rete che condiziona l’accesso alla realtà, traccia intorno al popolo

che la parla un ‘cerchio’.

• Ferdinand de Saussure (1916, Corso di linguistica generale) sviluppa il concetto di ‘formatività’ in quello di ‘arbitrarietà radicale’.

Il linguaggio costituisce (in parte) il pensiero che comunica: svolge una funzione cognitiva.

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FERDINAND DE SAUSSURE(1857-1913)

Corso di linguistica generale (1916)

Adozione di una prospettiva semiologica: la linguistica generale è parte della sémiologie.

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FERDINAND DE SAUSSURE

“La guerre, je vous dis, la guerre!”

ATTO DI PAROLE: atto linguistico concreto, individuale, idiosincratico, irripetibile, prodotto nell’hic et nunc dello

scambio comunicativo.

Esso si compone di:

• Una fonia: atto fonico concreto.• Un senso: atto di significazione concreto (‘contenuto

psicologico’).

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FERDINAND DE SAUSSURE

Perché ci capiamo?

Gli individui appartenenti alla stessa comunità parlante condividono lo stesso codice: la LANGUE,

sistema astratto (‘psichico’) di segni depositato nella memoria (nel cervello) di ciascun parlante.

PAROLE: fatto individuale (concreto)

LANGUE: fatto sociale (astratto)

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ARBITRARIETÀ RADICALE(O ORIZZONTALE)

La lingua (langue) è una forma (sistema di distinzioni, di pertinenze), che, parallelamente e simultaneamente, ‘ritaglia’, in maniera arbitraria, i due

domini amorfi, indistinti, del suono (piano dell’espressione: sostanza fonica) e del pensiero (piano del contenuto: sostanza significazionale).

Si generano così SIGNIFICANTI (o ‘immagini acustiche’; classi fonologiche) e SIGNIFICATI (o ‘concetti’; classi semantiche), le due facce indissolubili

del SEGNO

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• Entità ‘psichica’ biplanare, unione indissolubile di unsignificante (‘immagine acustica’, classe fonologica) e di unsignificato (‘concetto’, classe semantica).

• I segni del sistema langue sono valori (‘fanno sistema’): sidefiniscono, sia sul piano fonologico che semantico, nellerelazioni oppositive e differenziali che intrattengono gli unicon gli altri.

IL SEGNO

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Ferdinand de Saussure formula la prima teoria organica della comunicazione linguistica: il circuito della parole.

Atto comunicativo concreto fra A e B:

A : 1) fenomeno psichico; 2) fenomeno fisiologico; 3) fenomeno fisico.

B : 1) fenomeno fisico; 2) fenomeno fisiologico; 3) fenomeno psichico.

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INDIVIDUO A

1) Fenomeno psichico: nel ‘cervello’ di A sono depositati i segni del sistema linguistico(langue), unioni di significanti (‘immagini acustiche’) e significati (‘concetti’).

2) Fenomeno fisiologico: Viene concretamente emessa una fonia, con associato un senso.Siamo di fronte al concreto atto di parole, individuale e irripetibile.

3) Fenomeno fisico: propagazione di onde sonore dal mittente al ricevente.

INDIVIDUO B (inversione del processo)

1) Fenomeno fisico: propagazione di onde sonore dal mittente al ricevente.2) Fenomeno fisiologico: analisi in termini acustico-uditivi della fonia3) Fenomeno psichico: la fonia viene ricondotta a una immagine acustica (significante) e

psichicamente associata al concetto corrispondente (significato).

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LA “VULGATA SAUSSURIANA”

“La linguistica ha per unico e vero oggetto la lingua considerata in se stessa e per se stessa” (CDL: 282).

• Primato e autonomia della langue, della lingua comesistema astratto di segni, svincolato dall’uso.

Cfr. Lepschy, G. (1966), Linguistica strutturale

La linguistica strutturale non coglie la relazione dialettica che intercorrefra langue e parole (v. ad esempio Hjelmslev, I fondamenti della teoria dellinguaggio, 1943).

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LE ARTICOLAZIONI DELLA SEMIOTICA

Charles W. Morris, Lineamenti di una teoria dei segni (1938)

• SEMANTICA: si occupa dei rapporti fra segno e oggetto, suodesignatum.

• PRAGMATICA: si occupa dei rapporti fra i segni e i loro utenti.

• SINTATTICA: si occupa rapporti che un segno intrattiene congli altri segni.

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APPROCCI PRAGMATICI

Nei primi decenni del Novecento, l’attenzione per il linguaggio in uso è stata propria di studiosi estranei all’ambito più propriamente

linguistico.

ALAN GARDINER(1879-1963)

KARL BÜHLER(1879-1963)

(egittologo) (psicologo)

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ALAN GARDINER(1879-1963)

Speech and Language (1932)

• LANGUAGE: repertorio linguistico potenziale (unità di base: la parola).

• SPEECH: attualizzazione concreta del linguaggio (unità di base: la frase).

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L’ACT OF SPEECHAtto linguistico concreto, atto di parole

• MEANING: significato letterale, socialmente condiviso, cristallizzato nellaparola dalla tradizione culturale.

• THING MEANT: la ‘cosa intesa’, ciò che i parlanti, in quella data situazionecomunicativa, intendono comunicare.

James: “Rain!”Mary: “What a bore!”

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L’ACT OF SPEECH

• I significati letterali (meanings) sono indizi (clues) di ciò che il parlante intende dire (thing meant).

• Alla ricerca del senso concorrono: 1) condizioni esterne; 2) situazioni di attesa e di ruolo dei parlanti; 3) piste interpretative aperte dalle parole e dalle frasi dei parlanti in quel dato contesto.

BRONISLAW MALINOWSKI, Il problema del significato nei linguaggi primitivi (1923): nozione di “contesto di situazione”.

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KARL BÜHLER(1879-1963)

Teoria linguistica. La funzione rappresentazionale del linguaggio

(1934)

• Le manifestazioni linguistiche sono calate nella lorodimensione spazio-temporale e socio-culturale (“concretoevento del parlare”).

• Nozioni centrali: Sprechakt (atto del parlare) eSprechhandlung (attività del parlare).

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L’ORGANONMODELL

1) FUNZIONE ESPRESSIVA (Ausdrück) : è sintomo della soggettività delmittente (Sender).

2) FUNZIONE APPELLATIVA (Appell): è segnale per un ricevente(Empfänger).

3) FUNZIONE SIMBOLICA (Darstellung): è simbolo (rappresentazione,Darstellung) di oggetti e stati di cose (Gegenstände und Sachverhalte).

Nella comunicazione effettiva, il segno linguistico si ‘carica’ di funzioni:

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LA FUNZIONE SIMBOLICA

Correttivo psicologico-cognitivo: la nozione di CAMPO (Feld).

• CAMPO DI INDICAZIONE: trama di relazioni percettive, che ilsoggetto (ich) intrattiene in virtù della sua presenza fisica in unqui (hier) e in un adesso (jetzt) determinati.

• CAMPO SIMBOLICO: sistema di valori funzionali corrispondentea ciascuna lingua storico-naturale (‘contesto’).

La dialettica fra i due campi spiega gli usi ellitticidel linguaggio (‘discorso empratico’): la situazione

comunicativa colma le lacune del segnale.

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LA COMUNICAZIONE FRA DISCORSO E TESTO

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ÉMILE BENVENISTE(1902-1976)

La “SVOLTA PRAGMATICA” sul versante linguistico:

LA LINGUISTICA DEL DISCORSO

L’ENUNCIAZIONE: evento unico e irripetibile, in cui il parlante si ‘appropria’ della lingua, ponendosi come soggetto (‘messa in discorso’, atto stesso di produrre un enunciato).

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ÉMILE BENVENISTE

SEMIOTICAStudia la lingua come sistema

astratto di segni, indipendentemente dalla sua

realizzazione concreta.

SEMANTICAStudia la lingua come

attualizzata in una situazione comunicativa concreta.

Il segno significa La parola comunica[frase]

APPARATO FORMALE DELL’ENUNCIAZIONE: alcuni elementi linguistici

acquistano la propria referenza solo se impiegati concretamente da un soggetto in una data situazione comunicativa (es. indici di persona, indici dell’ostensione).

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LINGUISTICA DEL DISCORSO E LINGUISTICA DEL TESTO

Guardano entrambe al sistema linguistico nella sua attualizzazione:

• DISCORSO: ‘messa in discorso’ (orale o scritta) della lingua (enunciazione).

• TESTO: sequenza comunicativa empiricamente attestata (unità superiore alla frase), fissata su un supporto qualsiasi (orale o scritto) unità comunicativa, struttura olistica.

COESIONE (dei mezzi formali) e COERENZA (dei contenuti semantici)sono i due principali criteri della testualità.