TEORIA E STORIA DELLA TRADUZIONE A.A. 2018/2019

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TEORIA E STORIA DELLA TRADUZIONE A.A. 2019/2020 IDEOLOGIA E TRADUZIONE

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TEORIA E STORIA DELLA TRADUZIONE

A.A. 2019/2020

IDEOLOGIA E TRADUZIONE

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Ideologia e traduzione

➢Traduzione come servizio = responsabilità testuale. Il testo deve essere di qualità, rispondente agli standard della professione.

➢Traduzione come attività professionale = responsabilità interpersonale. Fiducia e discrezione dei contenuti.

Es.

https://strademagazine.wordpress.com/2013/07/03/una-traduttrice-allinferno/

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Ideologia e traduzione

«Translation is not an innocent, transparent activity but it ishighly charged with significance at every stage; it rarely, ifever, involves a relationship of equality between texts,authors or systems»

(Bassnett & Trivedi, Postcolonial translation–Theory andPractice 1999, 2)

La traduzione è manipolazione.

ideologia: griglia di norme, convenzioni e credenze chedetermina le nostre azioni (Jameson 1974)

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Ideologia e traduzione

Quando si parla di ideologia, politica e manipolazione, la traduzione (e, in generale, la riscrittura) diventa centrale:

1. l’immagine di un autore/opera/ genere/

2. raggiungere un pubblico più vasto, estendendo la comunicazione del messaggio.

Il sistema ‘letteratura’ crea delle ‘costrizioni’ anche sugli autori. Es. Shakespeare: non contrastare la sovrana, quindi a non mettere in scena attacchi diretti alla monarchia; evitare la censura puritana, che avrebbe provocato la chiusura del teatro; mostrare riguardo verso il protettore Chamberlain; accattivarsi il pubblico (pagante).

1 ci si adegua al sistema (la grande letteratura è nata così) o

2 lo si contrasta con una interpretazione/scrittura/ riscrittura anticonformista e volutamente oppositiva.

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Ideologia e traduzione

Chi controlla la logica della cultura?

➢Controllo interno: ‘lo specialista’.

detentori di un monopolio di competenza nel loro ‘settore specifico’:

Possono sopprimere ciò che contraddice i princìpi della loro epoca; possono riscriverli per adeguarli all’ideologia dominante

• critici, recensori, insegnanti, traduttori.

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Ideologia e traduzione

➢Controllo esterno: patronato. Centri di potere che ostacolano o agevolano la produzione e diffusione di opere letterarie.

Il patronato dirige l’aspetto ideologico della letteratura, e delega quello artistico allo specialista.

Il patronato regola l’interazione fra il sistema letterario e gli altri sottosistemi, per controllare, se non la produzione, almeno la diffusione della letteratura.

‘il potere si consolida, si rende accetto, imponendosi non solo come proibizione ma anche come forza produttiva trasversale che crea piacere, forma conoscenza e produce pensiero’(Foucault).

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Ideologia e traduzione

Le tre componenti del Patronato:

1. Ideologica, detta la linea di pensiero

2. economica, ovvero sostentamento.

3. sociale: chi accetta la protezione di un gruppo vi si deve anche adeguare.

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Ideologia e traduzione

Il patronato del passato era indifferenziato: le tre componenti erano incarnate da un’unica persona/istituzione. Es. monarca protettore o il signore di corte.

Aspirazione massima era preservare il sistema, perciò si disarmava la dissidenza relegandola alla letteratura dozzinale, ‘popolare’.

L’autore temeva di essere classificato come ‘popolare’, ‘di consumo’, ovvero di essere sostenuto dal grande pubblico. Preferiva allora scrivere per l’élite.

l’ideologia dominante oggi è economica: influenza esercitata dall’industria dello spettacolo7intrattenimento

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Ideologia e traduzione

Situazione dei classici: lo status non varia, cambia l’interpretazione ‘corrente’, ovvero ‘giusta’. Anche quella è riscrittura.

Il caso dell’antologia: testi canonici, estrapolati dal contesto, così da perdere la rete di legami.

Le nuove opere sono immesse nel canone da case editrici prestigiose o da riviste critiche. Le università e le istituzioni educative ne determinano la sopravvivenza, poiché le inseriscono nei piano di studio.

Non tutte le opere di un autore sono ugualmente disponibili (es. Thomas Mann, Doctor Faustus e La montagna incantata/magica i più diffusi, poi i Buddenbrook, mentre Giuseppe e i suoi fratelli introvabile).

Anche testi sovversivi possono essere inglobati, riacquistando così convenzionalità. Es. Brecht, Madre coraggio.

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Principio di polarità e principio di periodicità

➢Principio di polarità: ogni sistema crea un contro-sistema (quindi sviluppi opposizione e resistenza)

➢Principio di periodicità: tutti i sistemi son soggetti a mutamento.

L’evoluzione del sistema letterario si elabora tramite interazione fra il desiderio di stabilità e l’azione delle forze oppositive, gestite dalla componente moderatrice del patronato.

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Ideologia e traduzione

L’immagine dell’opera letteraria proiettata dalla traduzione dipende da ideologia e poetica della letteratura d’arrivo.

L’ideologia detta la strategia di base e quindi le soluzioni ai problemi traduttivi di lingua e di Universo del discorso (oggetti, usanze, realia della cultura di partenza).

Poetica: concezione della poesia e della letteratura propria di una certa area culturale. implicita oppure elaborata in una riflessione più o meno organica

Poetica, in quanto prodotto storico, non è assoluta. Tuttavia tende a comportarsi come tale, a eliminare le precedenti, a negare la propria caducità.

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Ideologia e traduzione

La poetica funge da pietra di paragone per gli specialisti: in base ad essa vengono accettate o rifiutate le opere. Quindi la poetica influenza enormemente la compenetrazione dei sistemi letterari.

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Il caso Pound e la poetica

Homage to Sextus Propertius, Ezra Pound, 1919: si pensava fosse una traduzione, non una reinterpretazione libera ed ispirata.

Feroci critiche, figlie della concezione letterale della traduzione e della visione poetica.

Wilson Hale: “If Mr. Pound were a professor of Latin, there would be nothing left for him but suicide.” 1911.

Charles Granville: poesia nasce da emozioni e il buon poeta le sa suscitare nel lettore; il linguaggio deve essere ‘trasparente’, chiaro, linguaggio armonico, altrimenti non genera emozione.

Pound scriveva in versi aritmici e privi di misura, molto vicino allo stile di Properzio, volutamente oscuro.

Oggi, si ammette il giudizio basato su valori poetologici inadeguati.

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Ideologia e traduzione

Ideologia del traduttore + poetica del tempo = immagine dell’opera letteraria che viene trasmessa dalla traduzione.

Es. Lisistrata : una commedia di Aristofane.

Problemi: riferimenti espliciti al sesso maschile in alcune battute, non riprodotti ma aggirati/ tematica sessuale esplicita; posizione femminile; denuncia della guerra;.

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Ideologia e traduzioneTrattamento imbarazzato dei riferimenti sessuali, che conduce a manipolazione, lasciando intendere che quella sessuale fosse una metafora obbligata da ‘circostanze esterne’ es. l’oligarchia ateniese, o la scarsa educazione del pubblico.

‘quindi il traduttore che non intenda essere ‘traditore’ se non può espungere o alterare può tuttavia, laddove possibile, tradurre in tal guisa da procurare allo studioso (incorruttibile) il sommo piacere di notare che nulla è stato sottratto, al contempo permettendo al lettore che non conosca il testo greco di scorrere senza alcun sospetto su non pochi punti altrimenti sgradevoli – sebbene qualsiasi sforzo sia insufficiente a far sì che questo autore si presti a una lettura (ad alta voce) in una scuola per signorine della buona società’ (Lefevere, 1998, 46)

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Ideologia nelle strategie traduttive

I Dorici parlano un greco rozzo, volto ad affinare la differenza con quello ateniese e a generare comicità.

• Lindsay, 1950: ‘il traduttore ha volto la parlata dei personaggi spartani nel dialetto scozzese, che intrattiene con la lingua inglese una relazione analoga a quella esistente fra il dialetto di Sparta e la lingua parlata ad Atene’. Lo spartano è visto come un precursore del moderno scozzese, ‘scaltro, tirchio, rozzo’.

• Sutherland, 1961: i Dorici parlano con un accento del sud America, perché il dialetto dorico aveva la stessa durezza di quello texano.

I traduttori cadono nella trappola dello stereotipo, e ottengono un effetto anacronistico.

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Ideologia nelle strategie traduttive

I diari di Anna Frank

Due operazioni:

1 la riscrittura di Anne, da quaderni a fogli sciolti, in vista di una pubblicazione dopo la guerra; Riscritture di sapore letterario: ‘sedevo vicinissima ai suoi piedi’ / ‘mi misi a sedere su un cuscino per terra con le mani intrecciate sulle ginocchia e lo osservai attentamente’. (Lefevere 1992, 62).

Cambiamento dei nomi, a simboleggiare il passaggio da un diario ad una storia.

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Ideologia nelle strategie traduttive

2 traduzione da olandese a tedesco: processo di costruzione del personaggio per un’altra cultura.

Traduzione tedesca del manoscritto pre-consegna alla casa editrice olandese ad opera di Anneliese Schütz.

Il giudizio del padre sull’operato: ‘la traduttrice era troppo anziana per quel compito; la pedanteria di certe espressioni non suggerisce affatto il tono fanciullesco; ha inoltre frainteso molte espressioni olandesi’.

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Ideologia nelle strategie traduttive

1. la signora Van Daan ‘tornò e si mise a gridare : screanzati, tedeschi, villani e incivili’. TT: ‘tedeschi’, come spregiativo, scompare.

2. (ST)‘una stanza da bagno per centinaia di persone, e troppo pochi gabinetti. I posti per dormire sono tutti ammassati’. (TT)‘ci sono troppo pochi servizi igienici e gabinetti. Si dice che nelle baracche la gente dorma ammassata’.

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Ideologia nelle strategie traduttive

1. (ST)‘la Gestapo prende una mezza dozzina di ostaggi e li mette contro il muro’. (TT) ‘allora si ha un motivo per fucilare un certo numero di ostaggi’

2. Sull’ ipotetico individuo che potrebbe scopre il rifugio dei Frank: (ST) ‘un colosso, un fascista, che di peggio non ne esistono’. (TT) ‘un colosso invincibile’.

3. (ST)‘perciò, corrono voci di una grande immoralità; numerose donne e ragazze, che restano là per molto tempo, sono incinte’ . (TT) non pervenuto. Si deduce che i tedeschi non hanno mandato a morire donne gravide.

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Ideologia nelle strategie traduttive

Margaret Tyler: «the first true English feminist» (Todd, 1989)

The Mirror of Princely Deeds and Knighthood, romance di Diego Ortúñez de Calahorra: traduzione dallo spagnolo.

‘Instruction of a Christian woman’, Vives 1529: romance non è un genere adatto al pubblico femminile.

La scelta di Tyler è già un manifesto, per genere e contenuto: condizione femminile, matrimonio, violenza.

Tattiche retoriche: la mancanza di esperienza non nega la scrittura: si può raccontare di guerra anche senza averla vissuta; riferimento a ‘aged years’ per rendere il genere innocuo.

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Ideologia nelle strategie traduttive

Tyler a proposito di Ortúñez de Calahorra: «a stranger, before this time unacquainted with our country guise» (Tyler /Boro 2014: 49)

Tyler realizza una «national transposition» (Tyler /Boro, 2014)

Il personaggio del principe Edward: riabilitazione letterariamotivata da nazionalismo. L’ Edward del ST è un personaggio sgradevole, sconfitto in duello da Trebatio. Nel TT è "strong, and valiant" (Tyler 2014: 1) mentre nel ST era solo ‘proud’; nel ST “sobervio” (1617: 7) (‘haughty’, altero, arrogante), nel TT "stout" (caparbio) (2014: 59),con una sfumatura più ambigua

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Studi post-coloniali, traduzione e politica

Prototesto (originale) e metatesto (copia) = Europa imperialista (originale) e colonie (nate per essere copie, e poi percepite tali)

Come possono le colonie liberarsi dall’etichetta e reclamare la propria indipendenza ? ‘Cannibalismo’. Esattamente come la traduzione

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Studi post-coloniali, traduzione e politica

Cosa ci fa capire la prospettiva postcoloniale:

1. per lungo tempo la traduzione è stata un processo a senso unico: testi tradotti in lingue europee e per il beneficio degli europei, invece di rappresentare uno scambio binario;

2. Le norme europee hanno dettato quali testi potevano ‘beneficiare’ della traduzione;

3. Anche la traduzione ha avuto un ruolo essenziale nel processo colonizzatore, contenendo l’alterità e rafforzando la cultura europea.

Il racconto e la resa dell’Altro: politica E ideologia si riflettono anche nelle traduzioni, principale modo di diffusione dell’Altro.

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Studi post-coloniali, traduzione e politica

• 1978, Orientalismo – Edward Said:

Orientalismo : il modo in cui l’Occidente si è messo in relazione con l’Oriente. Il modo in cui lo ha pensato, descritto e rappresentato, sia nelle opere saggistica (studio), sia nelle opere di narrativa (scenario per l’immaginazione e la creazione letteraria).

Da un lato lo sforzo dell’Occidente verso l’Oriente, e una effettiva penetrazione dell’Oriente nella coscienza occidentale.

Dall’altro lato però l’Orientalismo è una rappresentazione falsa dell’Oriente: occidentali sono le categorie di cui si serve e gli interessi e le aspettative cui risponde

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Analisi del discorso e potere

• Potere nel discorso: interazioni sbilanciate a livello di potere (es. poliziotto / testimone o dottore/paziente)

• Potere dietro al discorso: stigmatizzazione di un discorso percepito come deviante a beneficio dell’affermazione di un altro. È questo il tipo di potere che la letteratura coloniale supporta, perché guida l’interpretazione e la percezione del testo

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Analisi del discorso e potere

Capire come il linguaggio trasmette il potere.

«The way social power abuse, dominance and inequality are enacted, reproduced and resisted by texts and talks in the social and political context» (Van Dijk 2003).

Implicature conversazionali e Implicature convenzionali (Grice)

• Implicature conversazionali: rivela qualcosa che non viene detto, ma viene fatto intendere utilizzando il contesto della conversazione.

• Implicature convenzionali: rivela qualcosa che non viene detto, ma viene fatto intendere utilizzando le convenzioni linguistiche. Legate a parole specifiche (‘ma’ come indicatore di contrasto, ‘addirittura’ che segnala azione o evento fuori dalle aspettative) che aggiungono significato.

• Supposizioni del senso comune , terreno comune sul quale si instaura la conversazione, spesso ideologie, implicite nel testo.

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Analisi del discorso e potere Cosa cercare nell’analisi:

Il valore empirico delle parole. Lett. coloniale, linguaggio giornalistico, pubblicitario : il testo usa parole ideologicamente contestabili?

Overwording: usare un numero eccessivo di parole per identificare l’oggetto come deviante.

Il valore relazionale: quale valore ideologico collega le parole del testo (es. comunismo totalitario; fascismo totalitario a seconda del parlante).

Trasferimento metaforico delle parole utilizzate (es. descrizione di popolazione africane in termini animalistici).

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Analisi del discorso e potere

L’organizzazione del discorso sul piano grammaticale:

Strategie morfosintattiche:

•paratassi (coordinazione) vs ipotassi (subordinazione) per evidenziare o sminuire elementi del discorso. Promuovere un’idea rispetto a un’altra oppure metterle sullo stesso livello, lavoro di aggiunta.

• diversa ‘salienza’ (Ulrych 1994): ineguaglianza sintattica =ineguaglianza semantica

• sequenzialità: l’ordine degli elementi gerarchizza l’importanza del contenuto

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Analisi del discorso e potere

Strategie morfosintattiche:

•Forma attiva vs passiva: es. ‘USA attack Lybia’ vs ‘Lybiaattacked by USA’, ‘Lybia attacked’.

La responsabilità diviene sempre più sfumata

• costruzioni verbali vs nominali: la forma nominale oblitera l’azione descritta

Allegation vs ‘the Left has alleged that the Right …’

• Forma transitiva vs intransitiva : ripercussioni su realtà e sul soggetto vs ripercussioni solo sul soggetto . Punto di vista di chi racconta

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Strategie lessicali

•Prosodia semantica: co-occorrenze contribuiscono al significato e rimandano a significati positivi o negativi. Es. to provide è associato a parole dal significato positivo (help, cure, food) ; to cause a parole negative (damage, disgrace); Influenza sui giudizi dei riceventi (Louw 2001)

•Denotazione – connotazione.

•Tematizzazione; se il rema viene inserito in posizione tematica diventa rilevante: info nuova ‘spacciata’ in realtà per data, per conoscenza condivisa

Il linguaggio costruisce l’Altro

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• Strategie pragmatiche

• Intensificazione: espressioni (nomi, aggettivi, avverbi, sintagmi) che contribuiscono all’amplificazione di un aggettivo/nome/avverbio/pronome. sono segnali di soggettività

-’anti: ‘Anche i Wall Street Journal sottolinea lo ‘stupore’ per la vittoria del candidato anti-establishment, un ‘apprendista della politica’ […] Repubblica, 09/11/2016

Qualità anti establishment (Trump) vs pro (Clinton)

- N+N / N + di n

‘altro uomo chiave, impegnato in un ruolo di punta nella squadra di transizione, è il senatore dell’Alabama Jeff Sessions [ …]’ Repubblica, 11/11/2016

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La costruzione dell’immagine sarda

L’approccio dei viaggiatori che giunsero in Sardegna nel diciottesimo secolo coincide perfettamente con ciò che Edward Said descrive in Orientalism: la tendenza a sovrapporre al reale un’immagine preconcetta, formulata prima ancora di essere entrati in contatto con la nuova dimensione.

Siri Neergard «inappropriateness of ideological simplification in the description of what appears to be complex»

L’immagine è quella di una Sardegna magica e demoniaca, un luogo sconosciuto popolato di visioni e misteri; viaggiatori ed intellettuali vi cercavano rifugio, un riparo dal mondo esterno, una connessione cosmica con le forze della natura.

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La costruzione dell’immagine sarda

William Henry Smith, Sketch on the present State of the Island of Sardinia (1828, trad it Tiziana Cardone, Relazionesull’isola di Sardegna, 1998).

«I was convinced that few places, by resisting the assimilating polishes of civilization, had retained such a large portion of primitive character»

«I have endeavoured to expose all the infamy of that horrible state of society [. . . ]: nor am I without hope, that when the sentiments of foreigners are truly known, the Sards may be induced to abandon such barbarous ferocity for more social principles»

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La costruzione dell’immagine sarda

Sea and Sardinia, D.H. Lawrence.

«Sardinia, which is like nowhere. Sardinia, which has no history, no date, no race, no offering».

«a good many fish are slipping through the net of the Old Europeancivilization»: l’isolamento e la lontananza dalla civilizzata Europa sono dei punti di forza, quindi, le tracce di modernità sono ferocemente criticate. «How beautiful maleness is, if it finds the right expression — and how perfectly ridicolous it is made in modern clothes» .

‘La Cagliari di Lawrence è Cagliari per modo di dire: che per ventitré ore ha osservato gli uomini e le case, senza parlare con nessuno, senza conoscere la storia di quelle pietre, e con la testa zeppa di pensieri preparatori per il suo romanzo maggiore’ (Atzeni 1984, ‘La Nuova Sardegna’)

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La costruzione dell’immagine sarda

• Tyndale, 1849, The Island of Sardinia (trad. it. da Lucio Artizzu, L’isola di Sardegna, 2002)

• Jourdan, L’île de Sardaigne (1861) (criticato da Vivanet e Pintor); «Come capire la barbarie in seno alla civiltà, come spiegare la Sardegna?»

• Balzac, Voyage en Sardaigne, traduzione di Maria Grazia Bianco, 2010) : ‘[u]n intero regno desertico, veri selvaggi, nessuna coltivazione, savane di palme selvatiche, cisti [. . . ] ho attraversato foreste vergini, piegato sul collo del cavallo a rischio della vita, perché per attraversarle bisogna camminare lungo un corso d’acqua ricoperto da una volta di liane e di rami che mi avrebbero cavato un occhio, portato via i denti, rotto la testa’.

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La traduzione dell’immagine sarda

• Barone Von Maltzan, 1869. Tradotto da Giuseppe Prunas Tola diciassette anni dopo e pubblicato a Milano nel 1886: Il Barone di Maltzan in Sardegna.

‘La lingua straniera [. . . ] esclude i Sardi come destinatari: tradotti in segni verbali a loro estranei, non hanno possibilità di controllare la trasmissione della propria identità culturale se non impadronendosi dell’idioma altrui’ (Dongu 2012)

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La traduzione dell’immagine sarda

Fattore politico: gli editori motivano la traduzione con l’intento di rendere partecipi i sardi del dibattito che li coinvolgeva: i vincoli fra «quell’isola ricca, bella e cortese» e il continente italiano «non sono più un nome vano, ora che essa partecipa attivamente al risveglio agricolo, industriale, minerario, economico, morale della madre patria»

La scelta dei testi da introdurre all’interno di un polisistemaletterario non è mai ingenua, ma frutto di un attento esame, anche ideologico, che cerca di controllare ed indirizzare la posizione del nuovo testo all’interno del sistema

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La traduzione dell’immagine sarda

Prunas Tola : massiccio apparato paratestuale: note per avviare una interazione con l’autore

rispondere in prima persona ad una visioneabbondantemente prestabilita e fossilizzata.

Il prototesto parla della cultura di arrivo. I presupposti di accettabilità o di adeguatezza non hanno ragione d’essere.

In questo caso l’autore guarda da esterno e il traduttore è in vantaggio, poiché conosce attivamente lingua, cultura, tradizioni: da qui si origina la sicurezza che gli permette in certi passaggi di contrastare l’autore

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La traduzione dell’immagine sarda

TT:‘La spedizione delle lettere tra le due isole è pressochè nulla, quando non si tenga conto dei dispacci ufficiali e della corrispondenza dei malaugurati impiegati, che vengono mandati in Sardegna come in un mezzo esilio. Questi malcapitati impiegati appartenevano a partiti politici estremi e quasi agli antipodi: gli uni erano ultrareazionari, e a seconda della loro provincia partigiani dei Borbone, del Papa, del Granduca di Toscana e del resto di un governo caduto; gli altri erano ultraliberali e radicali, mazziniani, repubblicani o forse predicatori di una nuova fortunosa utopia avvenire’ (Von Maltzan)

‘Che gl’impiegati vengano mandati in Sardegna dal governo come in un mezzo esilio è una frase un poco troppo azzardata e sarebbe inescusabile se non si fosse tratti a ritenere che l’autore l’abbia scritta senza meditarci troppo e basandosi su semplici chiacchiere, senza indagar troppo a fondo se un simile giudizio non fosse avventato o peccasse quanto meno di leggerezza’ (N.d T.)

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La traduzione dell’immagine sarda

TT:‘In Cagliari i vecchi signori sostengono che lo stato sanitario ha peggiorato sensibilmente da quando il popolo non si è più mantenuto fedele al collettu, imperocché questo caldo vestito di cuojo concedeva la più conveniente protezione contro la malaria, che in Sardegna regna quasi in ogni dove’.

‘Le idee dell’autore intorno al clima della Sardegna sono tanto esagerate da potersi dire quasi mendaci [. . . ]. L’autore a questo proposito subisce fallaci impressioni individuali, e riducendo quanto ha tratto dal clima ad un preconcetto preordinato dovea naturalmente esser indotto a prendere sbaragli e svarioni e ad allontanarsi dal vero. Se non fosse ingeneroso e scortese sollecitare insinuazioni si potrebbe pensare che l’autore abbia voluto con tali affermazioni farsi un maggior merito appo i suoi connazionali per aver avuto il coraggio di visitare un paese tanto malsano, nel quale non si trattava più di lottare contro un nemico conosciuto, come ne era il caso nel suo viaggio nella Mecca in travestimento da arabo, ma contro un nemico invisibile’(N.d.T)

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Deledda – La Madre – The Mother

Lawrence sul romanzo: ‘the main interest of the book lies … in the presentation of sheer instinctive life […] an old woman who has never had any sex life – and it is astonishing, in barbaric half-civilization- … succeeds, by her old barbaric maternal power over her son, in finally killing his sex life too. It is the suicide of semi-barbaric natures’ (King 2005, 165).

Prefazione all’edizione 1928, London Cape : ‘an old mysteryin the air, over the forest slopes of Mount Gennargentu, as there is over some old Druid places, the mystery of an unevolved people’ (Lawrence, 161).

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La traduzione dell’immagine sarda - 2

ST S'era un po' vergognato di sua madre, perché serva, perché di quel paesetto di semplici (65)

TT He had always been more or less ashamed of his mother because she was a servant and came from that village of poor simpletons (66)

ST Il peggio è che quei semplici di Aar gli vogliono bene (63)

TT The worst of it is that the simpletons of Aar are attached to the man (44)

«the extension of words meaning ‘weak’ or ‘feeble’ to mean‘feeble -minded’ or ‘stupid’. Ex, ‘daft’ comes from Middle English‘daftle’, gentle. Some of the connotations of ‘simple’ point in thesame direction. Simpleton only has pejorative meaning» (Hock,Joseph 1996, 230).

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La traduzione dell’immagine sarda - 2

ST Difficilmente un altro prete avrebbe acconsentito ad andare nel paesetto sperduto (63)

TT He would have great difficulty in finding another priest willing to bury himself in that remote village’ (64).