Teoria e storia della trADUZIONE A.A. 2018-2019

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TEORIA E STORIA DELLA TRADUZIONE A.A. 2018-2019 Problemi di traduzione

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TEORIA E STORIA DELLA TRADUZIONE

A.A. 2018-2019

Problemi di traduzione

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PROBLEMI DI TRADUZIONE: EQUIVALENZA

She’s as fresh as a daisy’

‘Break a leg!’

‘The leopard doesn’t change his spots’

She’s the apple of my eye

Come li traduciamo?

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PROBLEMI DI TRADUZIONE: EQUIVALENZA

‘He’s as quiet as a mouse’

‘She’s an early bird’

Come li traduciamo?

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PROBLEMI DI TRADUZIONE: EQUIVALENZA

Proverbi, modi di dire, puns e metafore sono

esemplari per descrivere il rapporto lingua -

cultura

‘battere attorno al cespuglio’

???

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PROBLEMI DI TRADUZIONE: EQUIVALENZA

È una traduzione letterale, MA INCOMPRENSIBILE

‘menare il can per l’aia’:

sostituzione DI FUNZIONE, NON DI PAROLE

Nella traduzione di espressioni idiomatiche o metafore, la traduzione non comporta solo la sostituzione di termini a livello lessicale o grammaticale.

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PROBLEMI DI TRADUZIONE: EQUIVALENZA

1. riprodurre la stessa immagine del ST a heart of gold – un cuore d’oro

2. sostituire immagine con immagine quando lo richiedono usi diversi o diverse frequenze d’uso. the brawn and the brain - Il braccio e la mente

3. similitudine, conservando l’immagine, ed eventualmente fornendo una spiegazione della similitudine stessa (con N.d.T.)

4. tradurre il senso espresso dalla metafora o dalla similitudine

5. si può mantenere integra l’immagine, anche nel caso in cui essa sia particolarmente insolita, aggiungendovi una glossa

6. eliminare la metafora se risulta superflua, inutile o ridondante

(Newmark 1988)

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PROBLEMI DI TRADUZIONE: EQUIVALENZA

I have that in me, he thought standing by the pillar-box, which could now

dissolve in tears. Why, Heaven knows. Beauty of some sort probably, and

the weight of the day, which beginning with that visit to Clarissa had

exhausted him with its heat, its intensity, and the drip, drip, of one

impression after another down into that cellar where they stood, deep,

dark, and no one would ever know (Mrs Dalloway )

C’è in me qualcosa, pensò, in piedi accanto alla buca delle lettere, che

anche adesso potrebbe sciogliersi in lacrime. Perché, lo sa il cielo. Una

qualche specie di bellezza, forse; o il peso della giornata, che cominciata

con la visita a Clarissa, l’aveva spossato per il caldo, l’intensità, e il

gocciolio lento di un’impressione dopo l’altra giù in fondo a quella caverna

dove profonde, oscure le impressioni si addensano, e nessuno ne avrebbe

mai saputo nulla. (Fusini)

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PROBLEMI PRATICI DI EQUIVALENZA

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PROBLEMI PRATICI DI EQUIVALENZA : I VINCOLI

DELL’IMMAGINE

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PROBLEMI PRATICI DI EQUIVALENZA: I LIMERICK

‘La letteratura italiana è la più seria delle letterature. Un libro che sia nello stesso tempo ben scritto e umoristico si può quasi dire non esista. Siamo costretti a fingere di sbellicarci per l'umorismo con il quale è disegnato Don Abbondio e a trovare Ariosto divertentissimo. L'italiano, se gli capita un guaio, non ci ride mai sopra: sale sullo scoglio di Leucade e impreca contro i fati’

‘Chi non è capace di ridere di un limerick in fondo non capirà mai nulla dell'Inghilterra e della sua letteratura’

(Giuseppe Tomasi di Lampedusa, Letteratura Inglese, vol. II, L’Ottocento e il Novecento, Milano, Mondadori, 1996, pp. 306-9. )

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IL LIMERICK

Il limerick è un breve componimento definito ‘la moderna forma di epigramma’ . Perfezionato da Edward Lear.

Il limerick è composto da cinque versi, rima AABBA, e da

una struttura piuttosto rigida:

il primo verso presenta il personaggio e una sua peculiarità (solitamente provenienza);

il secondo verso propone la particolarità che introduce l’azione del personaggio;

il terzo e il quarto verso contengono l'azione della storia;

il quinto verso è una ripresa del primo con aggiunta di un attributo del personaggio o la conclusione della storia.

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IL LIMERICK

Quali problemi traduttivi?

vincolo intratestuale, ovvero rima e ritmo: è l’essenza stessa del limerick.

Vincolo iconografico: il limerick di Lear nasce accompagnato da una vignetta che rappresenta la scena.

QUINDI aggirare il problema della rima diventa più difficile se bisogna rispettare il vincolo visivo!

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IL LIMERICK

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IL LIMERICK

There was an old person of Rhodes/ who strongly objected to toads/he paid several cousins / to catch them by dozens/ that futile old person of Rhodes

Ottavio Fatica, 1994. Edizione Einaudi senza illustrazioni

C’era un antico signore di Rodi

Che obiettava, e obiettava sui modi

Pagò sei cuginetti

Per farli perfetti

Quel futile signore di Rodi

Ottavio Fatica, 2002. edizione CON illustrazioni

C’era un certo signore di Rodi

Più dei rospi non c’è altro che odi

Pagò tante cugine

Per pigliarli a dozzine

Che futile il signore di Rodi

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ALICE IN WONDERLAND

Capitolo V, Advice from a Caterpillar, «You are old, father William»

Due approcci:

Annotated Alice di Masolino D’Amico, del 1971.

Aldo Busi, 1988.

Masolino d’Amico: ‘I consigli di un Bruco’.

Busi :‘Larvato consiglio di Bruco’, ‘larva’ più la sottigliezza del suo parlare mai esplicito, quindi ‘larvato’.

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IL PROTOTESTO E I METATESTI

"You are old," said the youth, "one would hardly suppose / That your eye was as steady as ever; / Yet you balanced an eel on the end of your nose / What made you so awfully clever?"

1 "Sei vecchio", disse il giovane, "non si crederebbe, / che il tuo occhio fosse saldo come prima; / eppure hai tenuto un’anguilla in equilibrio sul naso… / cosa ti ha reso così diabolicamente in gamba? "

2 "Sei più vecchio di Noè, la tua faccia è un ring di rughe / C’hai il Parkinson, l’Alzheimer e altri guai, / tuttavia riesci a tenere in equilibrio quattro acciughe / sulla punta del naso: come fai? "

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IL PROTOTESTO E I METATESTI

"I have answered three questions, and that is enough," / Said his father; "don't give yourself airs! / Do you think I can listen all day to such stuff? / Be off, or I'll kick you down-stairs!"

1 "Ho risposto a tre domande, e ora basta" / Disse il padre. "Non darti tante arie! / Credi che possa restare tutto il giorno a sentire questa roba? / Fuori dai piedi o ti sbatto via a calci! "

2 "Ho risposto a tre domande, e mi giran come pale" / Fa papà. "Saputello, quante arie / Che ti dai per qualche quiz, e oltretutto senza sale, / smamma Mike, o ti cavo lingua e carie! ‘

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PROBLEMI DI TRADUZIONE: EQUIVALENZA

Equivalenza nel contesto traduttivo usata da linguisti puri: traduzione intesa unicamente come travaso di segni verbali in altri segni verbali.

Catford: « sostituzione di materiale testuale in una lingua [...] con materiale testuale equivalente in un'altra lingua»

Catford ragiona a livelli di codici isomorfi (ossia costituiti da elementi di forma uguale).

MA

ANISOMORFISMO linguistico: «different languages are structured differently» (Delabastita)

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POPOVIC E L’EQUIVALENZA

1. E. LINGUISTICA : omogeneità sul piano linguistico del testo SL e TL = parola per parola.

2. E. PARADIGMATICA : equivalenza a livello grammaticale.

3. E. STILISTICA : equivalenza funzionale degli elementi che punta ad un’identità espressiva, QUINDI invariante di significato identica.

4. E. TESTUALE : equivalenza della struttura sintagmatica (sintassi)del testo. Forma e configurazione delle due lingue e dei due testi.

Puns, modi di dire etc ricadono nell’equivalenza stilistica.

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NIDA E L’EQUIVALENZA

1. E. FORMALE sia su forma che su contenuto del messaggio. L’intento è volto a permetter la comprensione del messaggio. “One is concerned that the message in the receptor language should match as closely as possible the different elements in the source language”.

2. E. DINAMICA si concentra sull’effetto, quindi la reazione del lettore del TT deve equivalere a quella del lettore del ST.

1: Come facciamo a valutare la reazione? 2 cosa rischia di diventare il metatesto?

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PERDITE E ACQUISIZIONI

Traduzione non è un processo perfetto : più attenzione sulle perdite che sugli arricchimenti

Qualsiasi forma di comunicazione – e quindi anche la traduzione – è soggetta alla legge semiotica del residuo.

Residuo traduttivo (Popovič) e fattore contestuale

1. fattore temporale. Il fattore temporale naturalmente riguarda i traduttori che non traducono opere contemporanee, poiché per altrimenti la distanza temporale con il prototesto sarebbe pari a zero. diversa focalizzazione del traduttore. Nel primo caso, il traduttore si focalizza sull’autore del prototesto, mentre nel secondo si concentra maggiormente sulle esigenze del lettore modello del metatesto.

«tempo della cultura».

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PERDITE E ACQUISIZIONI

1. fattori culturali. ogni testo è una formazione di compromesso, una commistione di tendenze culturali.

l’attività della cultura del prototesto è più forte dell’attività della cultura del metatesto. il lettore della traduzione ha a disposizione molti elementi della protocultura; il residuo comunicativo consiste nella leggibilità del testo (che a volte conserva tratti sintattici tipici della cultura originaria) e nella comprensibilità degli altri elementi culturospecifici.

l’attività della cultura del metatesto è più forte dell’attività della cultura del prototesto. il lettore della traduzione ha a che fare con un testo molto leggibile e scorrevole, dove gli elementi culturospecifici sono quelli della cultura del lettore: in questo caso, il residuo comunicativo consiste nella identità culturale.

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INTRADUCIBILITÀ

CATFORD:

I. LINGUISTICA assenza di sostituti lessicali /sintattici MA si può agire applicando le strutture della lingua di arrivo;

I. CULTURALE mancanza di quelle situazioni presenti in st e assenti nella cultura di arrivo.

Il problema è che, alla luce di quanto detto fin ad ora, l’intraducibilità culturale è inevitabilmente insita nell’attività.

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INTRADUCIBILITÀ

POPOVIC

I. COME MANCANZA di termini nella TL, DI DENOTAZIONE – CONNOTAZIONE (di tipo linguistico)

I. COME MANCANZA DI ESPRESSIONE tra oggetto e lingua di partenza, che non si riesce a realizzare nella tl. (che dipende dal contesto)

Es: pet inglese. Sottende il profondo legame con un certo tipo di animale (soprattutto cane e gatto), che sono parte della famiglia

‘Ke kept a parrot as a pet’ : rende in italiano il termine animale domestico?

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INTRADUCIBILITÀ E REALIA

In generale, «le cose reali» gli oggetti della cultura materiale.

Nel campo degli studi sulla traduzione, «realia», indica parole che significano oggetti della cultura materiale, specialmente se si tratta di una cultura locale. «tipici di un ambiente geografico, di una cultura, della vita materiale o di peculiarità storico-sociali di un popolo, di una nazione, di un paese, di una tribù, e che quindi sono portatrici di un colorito nazionale, locale o storico; queste parole non hanno corrispondenze precise in altre lingue»

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INTRADUCIBILITÀ E REALIA

realia geografici: steppa, prateria, tampa,

puszta(pianure steppose ungheresi) , fiordo,

uadi, mistral, simun, tornado, tsunami

realia di specie: kiwi, koala

realia etnografici : paprika, pie, spaghetti,

empanados,

realia militari: legione, coorte, falange, orda;

archibugio, P38, moschetto, carabina, katjuša;

generale, maresciallo

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INTRADUCIBILITÀ E REALIA

eggnog : una bevanda alcolica tipica del periodo natalizio diffusa in Gran Bretagna, Stati Uniti, Canada e Lussemburgo, i cui ingredienti principali sono latte, uova, liquore (rum, brandy o whisky), noce moscata e altre spezie.

Una specie di zabaione, quindi, ma non proprio uno zabaione. Diffuso solo in alcuni paesi e legato a una determinata festività religioso-consumistica.

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INTRADUCIBILITÀ E REALIA

Come tradurre il realia eggnog?

DIPENDE DAL TESTO (letterario? Guida turistica? Ricettario?)

E

DAL LETTORE IDEALE DI RIFERIMENTO (bambini? Adulti?)

La soluzione sta in un continuum che ha ai due poli opposti l’addomesticamento e lo straniamento:

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INTRADUCIBILITÀ E REALIA

addomesticamento : quando il traduttore “si

avvicina” al lettore, cerca di rendergli la vita

facile, una traduzione più digeribile possibile;

•straniamento quando invece il traduttore

chiede al lettore di “avvicinarsi” al testo, e

lascia che le asperità lo disturbino, senza

offrirgli soluzioni semplicistiche o appiattire il

testo di partenza.

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INTRADUCIBILITÀ E REALIA

Quindi: come tradurre il realia eggnog?

1: non sciogliere in alcun modo il termine: lo straniamento rimane totale, nessuna spiegazione aiuta il lettore nel suo compito di comprensione. Spesso corrisponde la creazione di un neologismo, usando l’originale come calco, traslitterandolo o copiandolo, oppure traducendolo letteralmente. È ciò che succede ad esempio quando eggnog rimane eggnog anche in italiano. Il rischio è ovviamente quello di disorientare il lettore.

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INTRADUCIBILITÀ E REALIA

2: omettere il realia, quindi la sostituzione con

altri realia della cultura ricevente.

Il portato della parola tradotta si sostituisce in

toto a quello della parola da tradurre, creando

corto circuiti culturali : è ciò che accade

quando l’eggnog diventa lo zabaione.

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INTRADUCIBILITÀ E REALIA

3: l ’esplicitazione dei realia, che vengono quindi in qualche modo spiegati.

Si traduce in modo generico e neutro il significato del termine specifico, concentrandosi più sul fornire un’informazione al lettore che sul presentargli un elemento di arricchimento culturale, trascurando spesso il colorito originale della parola.

Eggnog può diventare “bevanda all’uovo”, o “liquore tipico natalizio”. Ma è ovvio che qui tutta la magia di un bell’eggnog dicembrino preparato con l’antica ricetta di famiglia e sorseggiato davanti al caminetto in attesa di scartare i regali si perde del tutto.

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INTRADUCIBILITÀ E REALIA

Dove qualcosa si perde, però, rimane sempre la

possibilità di agire per compensazione

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… PER CONCLUDERE

1. l’esperienza personale è intraducibile

2. le unità basilari – fonemi, monemi etc – delle due

lingue non sono sempre comparabili

3. la comunicazione è possibile tenendo in

considerazione tutte le situazioni degli attori

coinvolti: parlante e ascoltatore, autore e traduttore.

La traduzione non è mai del tutto impossibile perché

la comunicazione non è mai del tutto esaurita

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… PER CONCLUDERE

LEVY: la traduzione è PRAGMATICA , il

traduttore deve scegliere la strategia MINIMAX

:minimo sforzo massima resa.

NON esiste norma che indichi la traduzione

ottimale, ma esiste la soluzione migliore per

quel testo e quel contesto.

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… PER CONCLUDERE

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… PER CONCLUDERE