Traduzione Automatica e Teoria della Traduzione

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Introduzione

u La traduzione automatica si è affermata come oggetto di studio a partire dal secolo scorso

u Ha profondamente modificato il processo e il prodotto della Traduzione

u MA per lungo tempo la teoria della traduzione ha ignorato il fenomeno

u i due campi della traduzione automatica e della teoria della traduzione si sono sviluppati su binari paralleli

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Traduzione automatica e teorie linguistiche della traduzione [1]

u Anni ’60 e ’70, prevalenza dell’approccio linguistico nei Translation Studies: sono state elaborate alcune formulazioni teoriche sul concetto di equivalenza traduttiva e su quello di traduzione che rivelano un certo interesse per la tecnologia

u Catford, Linguistic Theory of Translation (1965): le probabilità di equivalenza traduttiva possano essere espresse sotto forma di regole di traduzione e dunque formalizzabili come istruzioni per algoritmi traduttivi

u «For the purpose of Machine Translation, translation rules may be operational instructions for co-textual search for items marked in the machine glossary by particular diacritics, with instructions to print out the particular conditioned equivalent in each case. Such operational instructions, which if followed, can be guaranteed with a high degree of probability to produce a ‘correct’ result, are known as algorithms. The looser, more contextually based, instructions for human translators are ‘translation rules’; the more rigid, co-textually based, instructions for MT are, strictly speaking, ‘translation-algorithms’. In general, to be effective, translation algorithms must be based on equivalences with probabilities approaching.»

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Traduzione automatica e teorie linguistiche della traduzione [2]u Nida: nel modello del processo di traduzione possiamo invece facilmente intravedere la

somiglianza con l’architettura dei sistemi a transfer di traduzione automatica

1. il traduttore analizza il testo di partenza per interpretarne il messaggio attraverso la trasformazione della struttura superficiale del testo nella sua struttura profonda e l’individuazione delle cosiddette frasi kernel,

2. trasferisce il messaggio del testo di partenza nella lingua di arrivo

3. ristruttura il messaggio secondo le caratteristiche proprie della lingua di arrivo.

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Traduzione Automatica e TranslationStudies [1]

u Dopo questi primi contatti iniziali tra i due ambiti di studio, tuttavia, molta letteratura nell’ambito della teoria della traduzione non ha fatto alcuna menzione della traduzione automatica o, se l’ha fatta, solo molto brevemente e senza approfondirne le implicazioni.

u IDEA DI FONDO: Le teorie della traduzione e quelle sulla traduzione automatica siano discipline totalmente separate con pochi punti di contatto

u convinzione che gli aspetti tecnologici non siano oggetto delle più ampie riflessioni epistemiche della disciplina, bensì riguardino aspetti eminentemente collegati alla pratica professionale

u benché lo sviluppo delle competenze tecnologiche siano state riconosciute come indispensabili nella formazione dei traduttori da oltre un decennio, pochi sforzi sono stati fatti per meglio analizzare e comprendere le implicazioni dell’affermazione delle tecnologie su vasta scala

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Traduzione Automatica e TranslationStudies [2]

u Prima indicazione che la teoria della traduzione avrebbe dovuto in qualche modo occuparsi delle tecnologie per la traduzione: mappa di James Holmes

u tra gli applied translation studies inserisce la branca dei translation aids

u Rivistazione della mappa di Gideon Toury (1995)

u suggerisce la necessità di ampliare la branca degli studi applicati considerando gli strumenti necessari a colmare la distanza tra teoria della traduzione e pratica della traduzione, come ad esempio l’insegnamento della traduzione, la valutazione della qualità della traduzione e infine lo sviluppo di applicazioni di supporto al traduttore

u Ma aldilà di questa classificazione, in realtà la traduzione automatica trova poco spazio di riflessione negli studi sulla traduzione. Probabilmente ciò è dovuto al fatto che l’anno di pubblicazione della mappa corrisponde ancora con una fase pionieristica della traduzione automatica e dunque non si avvertiva l’urgenza di occuparsi di un fenomeno che invece di lì a poco avrebbe radicalmente mutato il mercato della traduzione e la pratica professionale dei traduttori

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Traduzione Automatica e TranslationStudies [3]

u fine degli anni ’80: incremento dell’interesse per le tecnologie della traduzione

u è dovuto al fatto che questo periodo segna un momento di svolta nell’evoluzione della traduzione automatica

1. la sperimentazione da parte di gruppi di ricerca degli approcci empirici alla traduzione automatica (es. IBM)

2. l’avvio delle ricerche nel campo della traduzione vocale

3. sviluppo di applicazioni realmente utilizzabili nei processi di traduzione (es. postazioni di lavoro per i traduttori)

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Sager [1994]u Un primo contributo interessante: Juan C. Sager Language Engineering and

Translation [1994]: l’autore riflette su alcuni aspetti della teoria della traduzione che contribuiscono ad analizzare le implicazioni dell’introduzione delle tecnologie in un processo traduttivo di tipo industriale.

u Cap. The automated dimension of translation

u confronto tra il processo della traduzione umana e quello della traduzione automatica

u traduzione come modifica di un testo, motivato dalle necessità di processi industriali di comunicazione multilingue

u La traduzione è un esercizio di problem solving > il modello di conoscenza alla base del processo traduttivo è cruciale sia nell’identificazione che nella soluzione dei problemi traduttivi

u La differenza tra traduzione umana e traduzione automatica risiede nelle differenti caratteristiche dei due modelli:

u le basi di conoscenza di un traduttore sono flessibili (consentono al traduttore di risolvere problemi mai incontrati in precedenza per il principio di analogia) e in continua espansione

u la struttura del computer è invece rigida e compartimentalizzata, essendo basata su connessioni prestabilite.

u mancanza di compensazione: l’incapacità da parte dei sistemi automatici di trovare delle soluzioni per compensare con forme alternative la mancanza di traducenti per una determinata parola o espressione (es. parafrasi, uso di sinonimi o iperonimi, uso di sensi letterali al posto di quelli figurati e viceversa)

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Salmon [2017]

u Raffronto tra l’intelligenza biologica e quella artificiale nel processo traduttivo

u due categorie di strategie per risolvere problemi:

u gli algoritmi

u le euristiche: “forme di algoritmi non deterministici sempre potenzialmente indagabili in termini formali, ma a volte inafferabili”, fanno sì che la mente umana affronti la traduzione diversamente dal computer.

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Prahl & Petzolt [1997]

u Un altro tentativo di avvicinare i due campi di indagine: volume «Machine Translation and Translation Theory» [1997]. In particolare

u Prahl & Petzolt «Translation problems and translation strategies involved in human and machine translation: Empirical studies»

u un’analisi delle strategie adottate dai traduttori professionisti può aiutare a sviluppare delle ipotesi di soluzione per la traduzione automatica in presenza di testi ambigui

u riflessioni terminologiche: Distinzione di Norde [1991]

u Übersetzungsproblem (problema traduttivo): difficoltà inerenti un testo da tradurre per problemi di ambiguità, indipendentemente dal traduttore

u Übersetzungsschwierigkeit (difficoltà traduttiva) relativo alle difficoltà traduttive originate da fenomeni linguistici problematici o da condizioni particolarmente complesse nel processo traduttivo

u translation mismatch: usato negli studi sulla traduzione automatica per riferirsi alla selezione dell’equivalente traduttivo errato da parte di un sistema di traduzione.

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Prahl & Petzolt [1997]

u Nessuno dei termini è adeguato ad essere applicato sia alla traduzione umana, sia a quella automatica: le autrici distinguono tra potential and actual translation problems,

u i problemi traduttivi potenziali diventano problemi reali quando

u si deve prendere una decisione durante il processo

u ma è presente un deficit informativo

u in un momento specifico del processo traduttivo

u in un certo contesto.

u translation target

u ciò che è importante in una specifica traduzione e dipende dall’ordine effettuato dal committente, in cui si precisano le circostanze rilevanti per la traduzione, ovvero il destinatario, la tipologia testuale e la funzione del testo tradotto.

u determina ciò che è rilevante e deve essere trasferito dal testo di partenza a quello di arrivo

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Schäler [1998]

u «The Problem with Machine Translation»

u registra l’inizio di un fenomeno che al giorno d’oggi è ormai dilagante: l’uso della traduzione automatica senza il ricorso alla fase di revisione da parte dei traduttori

u L’autore sostiene la necessità che i traduttori cambino atteggiamento nei confronti delle tecnologie se non vogliono rimanere esclusi dalle attività più lucrative nel mercato della traduzione

u per fare questo devono essere adeguatamente addestrati

u We must ensure that all aspects of translation activity remain under the control of the translation professional and are not taken over by highly qualified engineers with no feelfor and no knowledge of the human element in natural language. Translation, evenMachine Translation, is not possible without translators. But it is incumbent upontranslators to broaden their concept of translation and to ensure that their skills are recognized as fundamental to all types of translation activity.

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Fine anni ‘90

u Progressivamente, anche se lentamente, la traduzione automatica ha cominciato a guadagnare l’attenzione dei teorici della traduzione, anche se continua ad essere considerata una disciplina a sé stante in quanto caratterizzata da elementi comuni con discipline come l’informatica e la linguistica computazionale

u TEMI DI STUDIOu modo in cui le tecnologie possono essere utilizzate nell’ambiente di lavoro dei

traduttori, pre-editing e post-editing

u formazione dei traduttori alla luce delle nuove competenze richieste dall’affermarsi delle tecnologie nel mercato della traduzione

u qualità della traduzione automatica a confronto con quella umana

u pubblicati una serie di volumi che affrontano l’informatizzazione del processo di traduzione

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Kin Chiew Quah [2006]

u 2006: Kin Chiew Quah rivisita la mappa di Holmes/Toury

u sostituisce la denominazione translation aids con quella di translationtechnology

u indica tutte le sottocategorie necessarie per includere tutti gli sviluppi delle tecnologie allo stato dell’arte

u traduzione automatica (Automatic Translation tools): suddivisa a sua volta in sistemi stand-alone e sistemi per reti

u strumenti di ausilio alla traduzione (Computer aided tools)

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La svolta tecnologica dei TranslationStudies

u svolta tecnologica (technological turn): Cronin [2010], O’Hagan [2013] Alonso & Calvo [2015]

u In particolare: Encyclopedia of Translation Technology, Chan [2014]

u Causa: rapido progresso delle tecnologie e adozioneu soprattutto nell’ambito della traduzione tecnica, e in particolare nel settore della

Localizzazione (Localization: «processo per rendere un prodotto linguisticamente e culturalmente adeguato ad un paese/regione geografica di destinazione (locale) dove questo sarà usato o venduto»)

u non si tratta di una semplice constatazione dell’importanza delle tecnologie nel lavoro del traduttore

u riflette una visione in cui l’uso generalizzato di tutte le forme di tecnologia nelle diverse fasi del lavoro ridefinisce in maniera sostanziale il prodotto, il processo, influisce sugli scopi della traduzione, sull’approccio cognitivo del traduttore, sulle modalità di lavoro e infine sulla sua posizione sociale.

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Approcci cognitivi

u Altri studiosi si sono interessati agli aspetti cognitivi del processo di traduzione e in particolare a determinare se l’uso delle tecnologie influisca sul processo decisionale.

u Es. Risku: le tecnologie non devono essere considerate come artefatti isolati, ma devono essere intesi come parte di una complessa rete in cui i computer funzionano come estensione della memoria e delle conoscenze degli esseri umani.

u Cfr. La mente estesa

u «The extended mind» , Clark & Chalmers

u i processi cognitivi umani sono veicolati non soltanto da ciò che si trova all’interno «del cranio e della pelle», ma anche da ciò che è esterno al corpo.

u nei processi cognitivi le capacità mentali dell’agente si avvalgono di elementi esterni al cervello e al corpo, quali lo stesso ambiente naturale, o anche estensioni ‘culturali’, come il linguaggio o gli artefatti teconologici, che costituiscono l’ambiente sociale.

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Approcci sociologici [1]

u Approccio sociologico = ruolo degli agenti nel processo di traduzione, considerandoli come parte di un più ampio sistema di relazioni sociali

u considera la tecnologia come agente non-umano, che comunque ha un ruolo nel contesto sociale della traduzione

u Olohan [2017] in Technology, Translation and Society: A Constructivist, Critical Theory Approach,

u I Translation studies e le teorie sociali della traduzione non trattano adeguatamente il ruolo della tecnologia e hanno trascurato il fatto che esse riflettano relazioni egemoniche di potere

u Le scelte tecnologiche non sono mai neutrali: la scelta di un certo modello rispetto ad un altro favorisce alcuni gruppi e indebolisce altri.

u la tecnologia opera in un sistema di capitalismo globale anche nel settore della traduzione, con conseguenze importanti sul lavoro dei traduttori

u Svalutazione della professionalità, soprattutto in termini economici > sempre più frequentemente, i lavori che gli vengono commissionati consistono nella revisione di testi già tradotti automaticamente

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Approcci sociologici [2]

u Kenny [2011]

u obblighi etici da parte di chi sviluppa tecnologie rispetto all’uso dei contenuti prodotti dagli utenti, soprattutto quando questi vengono riutilizzati per migliorare il processo di traduzione automatica (es. approccio statistico)

u Moorkens et al. [2016]

u i traduttori hanno diritti legali riguardo la proprietà intellettuale dei testi tradotti e dei database di testi paralleli derivati dal loro lavoro mediante l’uso le tecnologie, ma non sono in grado di affermare i loro diritti per le pratiche lavorative diffuse nel mercato della traduzione

u Moorkens & Lewis [2019]

u Analisi della situazione del mercato della traduzione: proposte concrete sulle questioni etiche per il riuso dei dati prodotti dai traduttori ad opera degli sviluppatori delle tecnologie per la traduzione

u modello: Hess & Ostrom (2007], Institutional Analysis and Development (IAD) Framework

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Hess & Ostrom [2007]: Institutional Analysis and Development (IAD) Framework

u è un approccio, tecnicamente un framework, che aiuta a identificare gli elementi e le relazioni fra questi, da tenere in considerazione nel condurre una analisi sulle forme di azione collettiva relative alla gestione di uno o più beni collettivi.

u Secondo tale approccio, la situazione di azione è condizionata da tre fattori:

1. le caratteristiche fisiche del luogo e le sue condizioni materiali (nel caso, ad esempio, delle foreste ciò riguarda la diversità delle specie presenti, il clima, il terreno);

2. le caratteristiche delle comunità di persone, quali il livello di accettazione delle norme di comportamento e la distribuzione delle risorse tra i membri

3. la configurazione delle regole in uso tra gli attori coinvolti

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Hess & Ostrom [2007]: Institutional Analysis and Development (IAD) Framework

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Adattamento di Moorkens & Lewis [2019]

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Moorkens & Lewis [2019]

u Rilevazione delle caratteristiche fisiche delle risorseu crescente bisogno di dati paralleli da parte degli attuali sistemi neurali

u In parallelo: crescente indebolimento dei traduttori, che vedono il loro lavoro sottopagato e usato dai produttori di software.

u Questa forma di espropriazione dei dati può avvenire in maniera trasparente, attraverso la richiesta del consenso ad utilizzare i dati per uno scopo diverso da quello originale, o senza che l’autore dei dati ne sia consapevole.

u Gli autori suggeriscono inoltre un’azione collettiva da parte delle associazioni di traduttori per il rispetto dell’esercizio del diritto di proprietà dei dati

1. Diritto di accedere per vedere

2. Diritto di contribuire

3. Diritto di estrarre

4. la capacità di emendare o rimuovere il proprio contributo, v) gestione/partecipazione nella regolamentazione delle risorse, vi) diritto di determinare i livelli di accesso da parte di terzi e vii) il diritto di vendere o cedere i diritti e l’accesso.