Tempo

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Spedizione in Abbonamento Postale Regime libero Modena tassa riscossa, Tax percue. Autorizzazione della Filiale di Modena Poste Italiane spa a soli € 0.50 in edicola 19 aprile 2013 ANNO XIV N. 15 ATTUALITà, CULTURA, SPETTACOLO, MUSICA, SPORT E APPUNTAMENTI Settimanale di NELL’ORRORE DI BOSTON IL CARPIGIANO MARCO MALAVOLTA ERA A BOSTON PER CORRERE LA MARATONA, QUELLA MACCHIATA DAL SANGUE DELLE VITTIME DELLE DUE ESPLOSIONI SULLA LINEA DI ARRIVO. RAGGIUNTO AL TELEFONO, RACCONTA DI UNA CITTà CHE NON SI è FATTA PARALIZZARE DALLA PAURA. GIAMPIERO PIRONDINI: IL FOOD BLOGGER DI CARPI UN POMERIGGIO IN CARCERE: NELLA PANCIA DELLA BALENA ERIKA MARRI PRESENTA LA SUA VITA COUNTRY Giampiero Pirondini Erika Marri Marco Malavolta

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Su questo numero: Il carpigiano Marco Malavolta nell'orrore di Boston; 10mila euro al Circolo di Fossoli; Tumore al seno: braccio di ferro tra pubblico e privato; Il dono di Alì; Compleanno di due centenarie alla Tenente Marchi; Sui passi di Odoardo; La formazione tecnica è per tutti; Liceali in Parlamento; Attori di gentilezza; Un pomeriggio in carcere: nella pancia della balena; Giampiero Pirondini il food blogger di Carpi; "Benedette croste sulle ginocchia"; Pachistani a lezione della Croce Rossa; Buon compleanno Bottega di Pittura; A tutta birra: sfatiamo qualche falso mito (parte II); Tesori country in città; La sublime arte della danza.

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Spedizione in Abbonamento Postale Regime libero Modena tassa riscossa, Tax percue. Autorizzazione della Filiale di Modena Poste Italiane spa

a soli € 0.50 in edicola

19 aprile 2013 ANNO XIV N. 15attualità, cultura, spettacolo, musica, sport e appuntamenti

Settimanale di

nell’orrore di Boston

Il carpIgIano Marco Malavolta era a Boston per correre la Maratona, quella MacchIata dal sangue delle vIttIMe delle due esplosIonI sulla lInea dI arrIvo. raggIunto al telefono, racconta

dI una cIttà che non sI è fatta paralIzzare dalla paura.

gIaMpIero pIrondInI: Il food Blogger dI carpI

un poMerIggIo In carcere:nella pancIa della Balena

erIka MarrI presentala sua vIta country

Giampiero Pirondini

Erika Marri

Marco Malavolta

2 19.04.2013 n° 15

TrA le rIghe...

FrAse dellA seTTImANA...

Libri da non perdere!

Direttore responsaBile Gianni prandicaporeDattoresara GellireDaZioneJessica Bianchi, Francesca Desiderio, Enrico Gualtieri, Francesca Zanni, Marcello Marchesini, Clarissa Martinelli, Chiara Sorrentino.

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attualità, cultura, spettacolo, musica, sport e appuntamenti

COOPERATIVA RADIO BRUNO arlRegistrazione al Tribunale di Modena N. 1468 del 9 aprile 1999

Chiuso in redazione il 17 aprile 2013

La IenaIl graffio

FOTO dellA seTTImANA

Il prete di fossoli - don francesco venturelli fra internati e guerra civiledi danilo sacchi“Era un prete. Poi fu detto educatore, apostolo, martire. Ma probabilmente era soprattutto

un uomo che faceva il prete. Uno che badava a fare ciò che doveva, ciò che andava fatto secondo la sua coscienza. Un uomo come tanti”.

Don Francesco Venturelli, di temperamento energico e pratico, ostile al Fascismo e al Comuni-

smo, nel 1935 è arciprete di Fossoli dove, nel 1942, viene costruito un Campo di prigionia. Dopo aver assistito i prigionieri di guerra alleati, nel dicembre 1943, quando la Repubblica Sociale Italiana vi concentra gli ebrei catturati in Italia, come cappellano del Campo si prodiga in tutti i modi per aiu-tare i prigionieri. Il suo impegno continua anche dopo che le SS hanno trasformato Fossoli in un campo di transito per la de-portazione di ebrei, civili e politici. Instan-cabile, si fa carico di tutte le richieste degli internati e cerca di soddisfarle, fornendo persino zoccoli di legno per camminare nel fango. Aiuta perseguitati, partigiani e gente comune, senza distinzioni politiche e, per questo, viene minacciato da tede-schi e fascisti di Salò. Dopo la Liberazione continua l’opera di assistenza nel Campo, ora a fascisti e a tedeschi prigionieri della polizia alleata e partigiana. Questo suo aiutare chiunque sarà motivo di sospetti e malanimo. Don Francesco Venturelli viene assassinato la sera del 15 gennaio 1946, un delitto rimasto oscuro, poco indagato, che le parti sociali hanno sempre trattato con disagio e riluttanza. Ancora oggi la sua memoria è controversa. Il 25 aprile 2006 il Presidente della Repubblica gli ha conferito la Medaglia d’oro alla Memoria. Il prete di Fossoli - Don Francesco Venturelli fra internati e guerra civile (Edizioni Mursia), scritto da Danilo sacchi, con la prefa-zione della storica carpigiana anna maria ori, sarà presentato venerdì 19 aprile, alle 21, presso la libreria la Fenice di Carpi e domenica 21 aprile alle 16.30 in Parrocchia a Fossoli.

“Questa via è una pista da corsa, ci mettiamo la Coop e 200 nuovi alloggi e la frittata è fatta”.Dichiarazione di un residente di via Sigonio durante la presentazione al Kalinka del nuovo Piano Particolareggiato della via, tratta da La Gazzetta di Carpi dell’11 aprile.

Continua la contrazione dei consumi. Carpi reagisce e dà i natali a nuovi supermercati. La matematica non è un’opinione...

un odioso taglio di spesa comunale

ma era proprio necessario taglia-re la spesa per il ‘pronto taxi’, il servizio serale a favore dei

giovani carpigiani da e per le discoteche della zona, evitando loro l’uso delle auto private, come ha deciso di fare la Giunta campedelli? Possibile che in un Bilancio, che è comunque sempre di 60 milioni di euro, non sia possibile trovare qualche migliaio di euro per integrare questo servizio, cui peraltro i giovani trasportati contribuiscono con una quota? Fra le tante spese del Comune questa è una di quelle che l’opinione pubblica considera utile e necessaria al pari di quelle sanitarie e quelle a sostegno di bambini e anziani. Una spesa sociale che salvaguarda i nostri ragazzi dai pericoli della strada nelle serata del fine settima-na, considerate a rischio e per questo definite ‘stragi del sabato sera’. E perchè non si è levata dalla Giunta, come è stato fatto in passato, una protesta contro il Governo Monti per i continui tagli alla spesa sociale e per i mancati trasferimenti di risorse al Comune? E a questo riguardo è stata coinvolta l’onorevole cecilia Guerra, sottosegretario modenese del Pd nel Governo Monti, per ottenere qual-che contributo al fine di ‘coprire’ questa spesa e non solo? I genitori dei ragazzi carpigiani attendono una risposta.

Cesare Pradella

Viale Manzoni

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sIsmA e rIcOsTruzIONe

l’amministrazione comunale di novi di modena ha avviato

un vero e proprio labora-torio urbano dove tutti i cittadini possono dialogare, scambiarsi informazioni e formulare idee. L’avvio è stato reso ufficiale dall’as-semblea informativa sulla LR 16/2012 (indetta il 10 aprile a Rovereto) e dalla presentazione della Dichia-razione di intenti dell’Am-ministrazione in Consiglio Comunale (un documento

E’ partito per il Comune di Novi un percorso partecipativo per coinvolgere la comunità nella redazione del Piano della Ricostruzione

fatti il centro tuoche inquadra il percorso in relazione a quanto le norme richiedono). E’ già in corso la fase di attivazione caratte-rizzata da incontri “a piccoli gruppi” e interviste dedicati a chi abita e vive il territo-rio: rappresentanti eletti, associazioni di categoria, figure tecniche, realtà sociali e culturali organizzate (asso-ciazioni e comitati), cittadini

interessati. La modalità “a piccoli gruppi” e intervista consentirà a tutti di espri-mersi in modo approfondito e di essere partecipi non solo del Piano per la rico-struzione, ma anche nella definizione del percorso che lo accompagna. L’obiettivo di questa prima fase è infatti quello di definire il progetto del percorso partecipativo,

individuare i temi rilevanti, rendere evidenti i diversi punti di vista sulle questioni in gioco, condividere aspet-tative ed esigenze. Il referen-te del percorso (facilitatore incaricato) avrà il compito di sollecitare tutti i soggetti, anche quelli che abitual-mente non prendono parte ad assemblee o momenti pubblici, con particolare

attenzione alle differenze di genere, abilità, età, lingua e cultura. In un percorso così importante per il futuro del territorio, non può mancare il contributo di bambini e giovani. Oltre alle attività organizzate, durante l’intero percorso il referente sarà disponibile per i cittadini il mercoledì dalle 8 alle 20, in modo da favorire la parte-cipazione anche di chi per propri impegni non potrà prendere parte alle attività più strutturate.

e’ di oltre 127mila euro il contributo dei Centri sociali che, attraverso

l’ANCeSCAO provincia-le, l’Associazione Centri Sociali Comitati Anziani e Orti sarà destinato alla ricostruzione post sisma: una cifra, in parte già versata, che il Coordinamento modenese ha deciso di distribuire fra 5 progetti in altrettante realtà. Ecco i destinatari: Comune di Camposanto (43.000, già dati) per la sala polivalente Ariston (opera completata); Asp Comuni Area Nord (40.000), per realizzare orti in nuove residenze per anzia-ni soli; circolo Arci Arcoba-leno di Medolla (12.000, già dati); Circolo La Fontana di Fossoli (10.000). Il quinto progetto, per cui restano 22.600 euro, sarà invece scelto a breve.L’iniziativa è stata illustrata dal presidente dell’Ancescao modenese Esarmo Righini, alla presenza di donatori e beneficiari: Ada Menozzi coordinatrice dei centri An-cescao di Carpi, Paolo Ne-gro, per l’Asp comuni Area Nord, Antonella Baldini, sindaco di Camposanto, Riccardo Consoli, presi-dente del circolo di Medolla

Da sinistra Baldini, Menozzi, Righini, Negro, Consoli e Donzelli

E’ di oltRE 127.000 EuRo il CoNtRibuto dEi CENtRi soCiali ChE, attRavERso l’aNCEsCao PRoviNCialE, saRà dEstiNato alla RiCostRuzioNE Post sisma

10mila euro al circolo di fossolie Carlo Donzelli, presidente del cir-colo polivalente di Fossoli. “Ritene-vamo giusto – ha spiegato Righini – rendere conto a tutti i cittadini di quanto fatto dai centri sociali italiani a favore di chi è stato colpito dal terremoto del maggio scorso. E’ giusto per un dovere di tra-sparenza e come segno di ricono-scenza verso tanta disinteressata ge-nerosità. La nostra associazione si è dimostrata, anche

in questa tragica occasione, una realtà positiva, attiva e solidale”. La solidarietà del sistema Ancescao, ha ricor-dato il presidente del Coor-dinamento provinciale, si è manifestata subito, nell’im-mediatezza degli eventi, con la mobilitazione dei centri dell’area carpigiana, che hanno garantito assistenza d’ogni tipo alla popolazione colpita e alla cittadinanza in genere, per diverse settima-ne. L’impegno è poi conti-nuato attraverso una rac-colta fondi che ha coinvolto tutta l’Ancescao, in ogni sua articolazione, locale e nazionale. “L’Associazione nazionale ha aperto una sot-toscrizione con 10.000 euro seguita dal Coordinamento

Regionale con 5.000 e quello Provinciale con 2.500. Si è giunti a 164mila euro, dei quali 99mila destinati al nostro territorio. Poi ne sono arrivati 26.250 dai centri carpigiani (raccolti in loco e arrivati da fuori, come i 3.850 dal circolo Arci Pieve di Nevole, nel pistoiese). E ancora, 2.000 da Latina (facenti parte di quanto già dato al circolo di Medolla) e 350 da San Faustino: in tutto 127.600. Per gestirli, il Coordinamento ha lavorato a progetti da sviluppare nel tempo. Ricordo infine la raccolta autonoma di alcuni centri, con consegna diretta: Campogalliano, Nonantola e S. Agnese (al Comune di Novi)”.

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Per il secondo anno torna il turismo di sollievo per consentire a persone non autosufficienti di godere di un periodo di vacanza assistito

una vacanza per tuttiper il secondo anno

consecutivo la Fonda-zione cassa di rispar-

mio di carpi e la Fondazio-ne casa del Volontariato - in collaborazione con il centro servizi per il Volon-tariato, Gruppo assisten-za Familiari alzheimer, unione sportiva Hanicap carpi, alice (associazione per la lotta all’ictus cere-

brale), comitato comunale soggiorni anziani, Grup-po parkinson e amici del cuore – promuove Turismo di sollievo assistito: una vacanza per tutti, l’iniziativa che consente a persone par-zialmenti non autosufficienti

e ai loro accompagnatori un soggiorno di vacanza assi-stito, affiancati da operatori socio sanitari. L’iniziativa nasce dalla consapevolezza di come quello estivo sia da sempre un periodo critico per le famiglie che hanno uno

dei propri componenti in situazione di malattia cronica e in condizione di parziale non autosuf-

ficienza. In questo periodo dunque, alla fatica dei mesi di cura si aggiunge spesso, per il caregiver familiare, quella

del caldo. La località di vacanza sarà Igea Marina, presso la casa vacanze Mare e Verde: la struttura, di fronte al mare, of-fre un ampio spazio esterno e i locali sono

attrezzati per l’ospitalità di persone disabili. Il periodo di soggiorno è strutturato su due turni da 10 giorni l’uno, da lunedì 10 giugno a giovedì 20 e da giovedì 20 a dome-nica 30. Le iscrizioni saranno raccolte presso il Comitato soggiorno anziani, nell’uf-ficio n°8, al 1° piano della Casa del Volontariato di viale Peruzzi, 22, sino al 30 aprile.

Presso l’oncologia di Carpi è entrata in funzione la cuffia refrigerata Paxman

chemio: una cuffia per non perdere i capellitra gli ‘effetti collaterali’ dei trattamenti chemio-terapici in Oncologia,

ovvero nella somministrazio-ne di quei farmaci che hanno la capacità di distruggere nel modo più mirato possibile le masse tumorali, vi è anche la perdita dei capelli. Il problema potrebbe apparire secondario, ma in realtà è di primaria impor-tanza per la salute psico-fisica del paziente. In un momento di insicurezza e fragilità legato alla non facile convivenza con una malattia invasiva, l’individuo percepisce ogni ‘trasformazio-ne’ – in questo caso la perdita, seppur temporanea, dei capelli – come un trauma. Ridurre al minimo questo disagio significa

incoraggianti è la cuffia refri-gerata Paxman che, a partire da questi giorni, è stata messa a disposizione dei pazienti del Reparto di Oncologia dell’Ospe-dale di Carpi, grazie al contri-buto dell’associazione malati oncologici. Il sistema Paxman, ideato in Gran Bretagna, riesce a evitare, nel 50-70% dei casi, la perdita dei capelli dovuta all’uso di alcuni chemiotera-pici. Attualmente, in Italia, il sistema è utilizzato soltanto in un altro ospedale, ad Avellino. Dopo aver visitato due struttu-re pubbliche inglesi, l’equipe dell’Oncologica del Ramazzini,

diretta da Fabrizio artioli con il coordinamento infermieristico di angela righi e in collabora-zione con Amo, hanno deciso di acquistare una cuffia Paxman, del valore di circa 30mila euro. Il sistema consiste nel raffreddamen-to controllato del cuoio capelluto attraverso l’uso di una cuffia, ed è stato inventato a Manchester dalla famiglia di impren-ditori Paxman. “Il principio per cui il raffreddamento del cuoio ca-pelluto durante l’infusione della chemioterapia riduce la perdita di capelli è nota – spiega Angela

Righi, caposala del Reparto di Medicina Oncologica del Ra-mazzini - anche se il problema, sinora, è stato il mantenimen-to delle basse temperature. In passato, infatti, queste cuffie

erano costituite da una gelatina che veniva raffredda-ta in freezer ma, una volta indos-sata, perdeva velocemente il proprio potere refrigerante. La cuffia Paxman, invece, mantiene

costante la temperatura a - 4 °C e permette di trattare 2 pazienti per volta, per un totale di 4 al giorno”.

Angela Righi

E’ Nata a CaRPi, gRaziE all’imPEgNo di aNNa moliNaRi, la dElEgazioNE dElla FoNdazioNE umbERto vERoNEsi

tumore al seno: braccio di ferro tra pubblico e privato

da anni la nota stilista carpigiana Anna Molinari ha raccol-

to l’eredità del padre, Guido, finanziando con grande ge-nerosità progetti e attrezza-ture per potenziare l’ospeda-le di Carpi e contribuire così al miglioramento dell’offerta sanitaria del nostro territorio. Un impegno costante il suo che l’ha spinta ad accettare l’invito dell’oncologo Um-berto Veronesi, a fondare e presiedere una Delegazione della Fondazione Umberto Veronesi alla Corte dei Pio. In occasione della forma-lizzazione dell’incarico, la Molinari ha organizzato per le dipendenti di Blufin S.p.A. un seminario relativo alla prevenzione senologica, lo scorso 15 aprile, presso la Biblioteca Loria. “Purtroppo - ha spiegato - il cancro mi ha strappato numerosi cari, tra cui mio padre e mia sorel-la, ho quindi accettato con gioia l’invito del professor Veronesi a entrare in questa grande famiglia, da anni im-pegnata nel promuovere la ricerca”. A presenziare alla nascita della delegazione carpigiana anche il chirurgo Paolo Veronesi, direttore del Dipartimento di Seno-logia dell’Istituto Europeo di Oncologia Umberto Veronesi di Milano, nonché presidente della Fondazione voluta dal padre, la quale “opera da dieci anni con un

grande obiettivo: contribu-ire al progresso scientifico, attraverso la ricerca, vero e proprio motore della co-noscenza, e la divulgazio-ne”. Veronesi figlio ha poi snocciolato alcuni numeri relativi al tumore al seno, la patologia oncologica più frequente nella popolazione femminile. “1 donna su 9 corre il rischio di ammalarsi di tumore alla mammel-la nel corso della propria vita. Ogni anno, in Italia, si registrano 40mila nuovi casi di tumore al seno ma, mentre l’incidenza aumenta, la mortalità è in progressivo calo”. Impedire lo sviluppo di tali patologie, ha ammesso il medico, “è impossibile, poiché non conoscendo le cause, non possiamo ri-muoverle. Possiamo però agire sulla prevenzione

secondaria, arginando gli effetti della malattia, attra-verso una diagnosi precoce e limitando così il rischio di morte”. Veronesi dopo aver elencato i progressi legati alla diagnostica e le nuove tecniche chirurgiche, sempre più mirate e conservative, ha spezzato una lancia a favore della sanità privata. “Da noi, allo IEO, in ambito senologico, molti interventi sono fatti in Day Surgery. Una donna entra al mattino e alla sera viene dimessa. Trattamento completo in otto ore: chirurgia e ra-dioterapia intraoperatoria compresa”. Uno spot che è suonato alquanto stridente soprattutto alle orecchie di chi è stato costretto a subire il lungo calvario legato a una malattia invasiva come il cancro e a quelle dei medici

presenti in sala, consapevoli che la radioterapia esterna, nella maggior parte dei casi, è molto più efficace di quella intraoperatoria . “Lo scree-ning mammografico che le Regioni portano avanti per le over 50 - ha proseguito Veronesi - non è sufficiente. Non basta sottoporsi a una mammografia ogni due anni: è molto meglio sottoporsi a controlli annuali”. Laddove la mano pubblica non arriva per mancanza di fondi, la donna deve farsi protagoni-

sta della propria salute. “A partire dai 35/40 anni ogni donna, soprattutto se in fa-miglia si sono registrati casi di tumore alla mammella, deve entrare in un percorso di prevenzione personalizza-to. Fare ecografie o risonan-ze”. Un messaggio forte e chiaro quello lanciato dal direttore del Dipartimento di Senologia dell’IEO: noi ci siamo. Un boccone amaro da digerire soprattutto per chi, nel pubblico, si spende ogni giorno, assicurando altis-

simi standard di cura e un approccio multidisciplinare alle patologie oncologiche. Un conto infatti è cercare di ampliare il proprio “bacino di utenza”, un altro è lan-ciare messaggi controversi. “Aderire alla campagna di screening - ha commentato il dottor Fabrizio Artioli, primario del Reparto di Oncologia dell’Ospedale di Carpi - salva la vita. Le donne devono aderirvi, con-sapevoli che nell’Area Nord per quelle a maggior rischio sono già previsti percorsi personalizzati, creati ad hoc per ciascuna di loro. La sani-tà della nostra Regione fun-ziona, lo screening copre una fascia di età che va dai 45 ai 74 anni e ci ha permesso in dieci anni di fare diagnosi sempre più precoci”.

Jessica Bianchi

In foto Paolo Veronesi, Anna Molinari e il sidaco Campedelli

migliorare la fiducia in se stessi e stimolare atteggiamenti positivi verso la terapia. Fra le varie so-

luzioni proposte per contrastare la caduta dei capelli l’unica che a oggi abbia dimostrato risultati

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“Quanto è dura cambiare sistema di mobilità”. In questi giorni mi sono capitati alcuni inconvenienti che

volevo condividere con voi, giusto per farvi comprendere quale possa essere il potenziale blocco che ferma le persone nel perseguire la “de-automobilizza-zione”. Ossia liberarsi della macchina come primo mezzo per spostarsi da un luogo all’altro. Anno 2012. trenitalia non riesce a raggiungere gli obiettivi di qualità fissati dalla regione emilia romagna. Come risarcimento le viene imposto di offrire gratuitamente un abbonamento per il mese di aprile agli utenti. Fin qua parrebbe tutto perfet-to. Danno = risarcimento. Tutto bene fino a quando non ti accorgi che, se insieme al treno hai unito anche l’au-tobus, diventa un macello. C’è chi ha dovuto fare il giro di tre uffici per avere la possibilità di fare un abbonamento come quello di marzo. Tutto per una cifra che si aggira tra i 30 e i 50 euro di risarcimento. Devo ammettere che, in

cambiare sistema di mobilità è duraquesto caso,me la sono presa comoda, perché mi sono recato a fare le pratiche per il bus il 1° aprile. Ma confidavo che tutto potesse andare liscio. La mattina mi sveglio e decido di prendere il treno dopo, poichè l’ufficio degli autobus in stazione apre nello stesso momento in cui passa il mezzo, quindi mezzora l’avrei comunque persa.“Ciao, dovrei fare l’integrativo del bus per il mese di aprile”.“Mi dispiace, ma siamo rientrati oggi e le macchinette non funzionano. Devi andare alla stazione delle corriere. Loro riescono a farti l’abbonamento”. “Non c’è altro modo?”.“No, altrimenti vieni domani”.Sperando di fare in tempo a prendere il bus che mi avrebbe portato al lavoro in orario, parto di gran carriera. Rie-sco a fare la tessera speciale sostitutiva del mio abbonamento (non ho ben

capito perché hanno dovuto darmi un’altra tessera, visto che ce l’ho già), ma come previsto perdo l’autobus per il lavoro. Ora di permesso bruciata per la causa.Qualche giorno dopo, molto felici, io e un collega ci rechiamo nell’ufficio preposto per prendere possesso di una chiave per i depositi biciclette. La mail di conferma specificava di portare 20 euro e la carta di identità. Arriviamo e l’impiegato ci dice: “ce l’avete la targa della bicicletta?”, “Come?” rispondia-mo. “Le bici devono essere targate, altrimenti non sappiamo di chi sono”. Considerazione giustissima!“Beh, dacci la targa che così facciamo la pratica”.“La targa ve la do, ma non posso darvi la chiave. Dovete prima registrarvi e poi attaccare l’adesivo alla bicicletta”.Con questa ultima affermazione la gior-

nata si è rovinata del tutto. Altra ora persa, ma questa volta senza nemmeno mettersi in tasca uno straccio di risul-tato. Ero partito con la presunzione di accaparrarmi prima il luogo sicuro e poi di trovare una bici adatta al mio scopo, ma nulla da fare. Riparerò. La scorsa settimana invece, è nata la possibilità di passare un weekend a Perugia per far vedere anche Assisi a due ragazze tedesche conosciute su Couchsurfing. Ma muoversi in autobus tra i paesini umbri è possibile? Ottocento siti In-ternet differenti, aggiornati a periodi anche antecedenti all’invenzione del transistor. Informazioni contrastanti e incomplete. A differenza del sito Tre-nitalia, che riporta tutti i treni e ti dà le coincidenze, sembra sia impossibile generare uno standard di ricerca, anche visuale, per non far sì che una persona quando deve cambiare provincia si trovi

davanti a simboli diversi, layout diversi, regole differenti. Ma alla fine siamo riusciti a districarci tra le informazioni mendaci presenti sui vari siti, chiedendo diretta-mente sul posto. Ma quante persone desistono, scegliendo la macchina per paura di non poter usufruire di un ser-vizio che invece esiste?Sono queste le cose che ostacolano le persone al cambiamento. E’ con tristez-za che una persona inizia a pensare che forse è proprio vero che i servizi pubblici non vivono del fatturato che fanno, quindi hanno un interesse mar-ginale a conquistare la maggior parte del mercato possibile.

Jungo e dintorni... by Luca “Locco” [email protected]

Civitas Padus e la Carpi di ieri

come eravamo...

Dirce Franciosi

e’ un compleanno davvero speciale quello festeggiato sabato 13 aprile presso la

casa residenza Tenente Marchi: ben due signore hanno compiu-to infatti 100 anni, un secolo di storia, esperienza e saggezza.Domenica Guaitoli ha sempre vissuto in centro storico (tanti anni in via Rovighi e poi in corso Alberto Pio) ed è conosciuta per essere stata una bravissima rica-matrice tanto da confezionare corredi da sposa. La signora, ri-masta vedova e con due figli, ha sempre vissuto in famiglia fino al terremoto dello scorso anno quando la situazione particolar-mente compromessa del centro storico, chiuso per settimane, ha obbligato i figli al ricovero in struttura.

Festa di auguri alla tenente marchi per i cent’anni di due ospiti

compleanno centenario per domenica e dirce

Domenica Guaitoli

Originaria di Reggio Emilia, l’altra centenaria che ha festeg-giato sabato è Dirce Franciosi, nubile. Ha fatto la contadina con il fratello in mezzadria fino alla pensione poi, rimasta sola dopo la morte del fratello, si è trasferita a Carpi vicino alla nipote, che la segue tuttora. In-sieme a un’altra ospite che compirà 100 anni in giugno è l’anziana che da più tempo abita nella casa residenza Tenente Luigi Marchi. Alla festa hanno partecipato amici, ospiti della casa di riposo e il personale della struttura. Giovanni taurasi, presidente del Consiglio Comu-nale di Carpi, ha portato i saluti da parte dell’Amministrazione e consegnato alle due signore un mazzo di fiori. civitas padus è un’associa-

zione culturale, trasversale e aperta a tutta la cittadinanza

che si pone l’obiettivo di diffondere la cultura storica e ambientale del nostro territorio, promuovendone la riscoperta, la conservazione e la tutela. Un modo per riscoprire i valori identitari della “civiltà del Po”. Sette componenti del sodalizio presieduto da raffaello silvestri, domenica 14 aprile, si sono alternati sul Rialzato di Piazza Martiri per accogliere una piccola folla ansiosa di ammirare i gazebo allestiti. “Per festeggiare i 150 anni della nostra piazza abbia-mo raccolto un centinaio di fotogra-fie, quasi tutte provenienti dall’archi-vio privato di mauro D’orazi, per mostrare alla cittadinanza la Carpi di ieri”, ha commentato il segretario

di Civitas Padus, massimo losi. Numerosi coloro che hanno gradito l’iniziativa dell’associazione: “molti nostalgici si sono lasciati andare ai ricordi, altri ancora, ammirando il monumento di Manfredo Fanti

svettare in Piazza, continuavano a ripetere che lì dovrebbe tornare... Alcuni cittadini ci hanno chiesto di collaborare e di ripetere l’esperienza, ampliando il numero di fotografie. Saremo felici di farlo”, conclude Losi.

alidad shiRi a 16 aNNi ha sCRitto uN RomaNzo autobiogRaFiCo a quattRo maNi iNsiEmE all’iNsEgNaNtE di alFabEtizzazioNE giNa abbatE, ChE saRà a CaRPi luNEdì 22 aPRilE PER iNCoNtRaRE gli studENti iN sala PERuzzi

Il dono di alìI

l suo nome, Alidad, vuol dire “dono di Alì” e la sua storia è un dono che ha voluto condividere

con gli altri. La racconta in Via dalla pazza guerra. Un ragazzo in fuga dall’Afghanistan la cui lettura è da raccomandare ai giovani italiani e stranieri che frequentano le nostre scuole, ai loro genitori, agli insegnan-ti, agli amici, ai cittadini tutti. “E’ una storia che accomuna molti giovani arrivati in Occidente alla ricerca di un po’ di pace, un tetto, un letto, un pasto sicuro e soprattutto persone amiche” si legge nella prefazione, “fino a quando la nostra società non induce in loro nuovi bisogni, sono queste le cose che veramente contano per i ragazzi come Alidad”.Leggere la sua storia ha certamente aiutato gli studenti dell’ITC Meucci a riflettere sulle differenze di oppor-tunità di gran parte degli abitanti del nostro pianeta e a interrogarsi sulle

origini dell’immigrazione e delle ingiustizie sociali. “La collabora-zione con Porta Aperta – spiega la professoressa Manuela Barbaro, responsabile del Progetto Intercul-tura dell’Istituto superiore Meucci – ha consentito negli ultimi anni di approfondire le tematiche legate all’immigrazione. Alle attività e ai laboratori di Immigrazione in movi-mento, è seguita, nell’anno successi-vo, la riflessione sul film Terraferma di Emanuele Crialese”.“Quest’anno Porta Aperta ha pro-posto la lettura del libro Via dalla pazza guerra. Un ragazzo in fuga dall’Afghanistan - spiega Linda Oliviero dell’associazione – storia di un ragazzo di dodici anni che, ri-masto orfano, si avventura nel viag-gio verso l’Europa, per arrivare in Italia a quattordici anni, nel 2005, ed essere accolto nel Villaggio del Fanciullo di Merano, dove ha iniziato

a frequentare la scuola e a imparare l’italiano”. Si tratta di un romanzo appassionante, di un’avventura per tanti versi rocambolesca che Ali-dad è stato in grado di rielaborare e raccontare sotto la guida di Gina Abbate, l’insegnante di alfabetizza-zione che gli ha fatto muovere i primi passi nella nuova lingua, facendolo ‘rinascere’ in Italia.“E’ uno dei suggerimenti – racconta Linda - che ha lasciato Bruna Lodi, scomparsa nell’ottobre del 2010: Gina Abbate era una collega che Bruna stimava e ho ripreso quegli appunti per contattarla a Merano e proporle di incontrare gli studenti per approfondire le tematiche del libro”. Gina Abbate, che per molti anni ha insegnato presso una Scuola media di Merano e oggi si occupa di alfa-betizzazione degli alunni stranieri, sarà a Carpi lunedì 22 aprile in Sala Peruzzi per incontrare gli studenti del Meucci.

Da sinistra Linda Oliviero e Manuela Barbaro

6 19.04.2013 n° 15

“Odoardo, maestro del silenzio

e dell’umiltà, ci insegni cose che sui libri non si imparano. E qui davanti alla tua immagine, al giardino del giusto, ti invochiamo: guidaci sempre sulla via del bene, senza per questo pensare diessere eroi”.

continua per il terzo anno consecutivo l’impegno di Lapam Carpi per so-

stenere l’Istituto Tecnico Leo-nardo da Vinci, vera e propria “cerniera tra scuola e mondo del lavoro”, ha dichiarato Carlo Alberto Medici, in grado di formare tecnici preparati di cui il tessuto economico e produt-tivo locale necessita. Malgrado la “grandinata di dati negativi con cui ogni giorno i media ci bombardano”, ha commentato Franco Rubbiani, responsabile Ufficio Studi Lapam, infatti, il tasso di occupazione tra i diplo-mati del Da Vinci è altissimo. “A parte otto studenti che si sono dedicati all’istruzione universi-taria, tutti i ragazzi di Meccanica diplomatisi lo scorso anno stanno lavorando”, ha sottolineato il docente Bruno Pisani. Anche quest’anno il progetto Lapam per la Scuola ha propo-sto percorsi di orientamento e di esperienza con il mondo del lavoro per le classi seconde e degli incontri di preparazione al lavoro incentrati sulla redazione dei curricula con simulazione dei colloqui di lavoro per le classi quinte. “Coinvolti 42 ragazzi

CoNtiNua PER il tERzo aNNo CoNsECutivo l’imPEgNo di laPam CaRPi PER sostENERE l’istituto tECNiCo lEoNaRdo da viNCi, vERa E PRoPRia “CERNiERa tRa sCuola E moNdo dEl lavoRo”.

la formazione tecnica è per tutti

delle classe seconde e 96 delle quinte”, ha spiegato la vicepresi-de Angela Mirotti. Ragazzi che, ribadisce Rubbiani, “hanno un vero e proprio tesoro tra le mani. L’Itis offre sbocchi occupaziona-li eccezionali per l’alto grado di preparazione tecnico - scientifica che offre ai propri studenti. Spes-so durante le simulazioni di col-loquio emerge una paura genera-lizzata tra i giovani che conside-rano lo studio poco importante, a causa dell’incertezza dovuta alla crisi economica e al panora-

ma politico del Paese. Il nostro compito quindi è anche quello di sostenerli, incoraggiandoli a dare il massimo”. Lapam mette inoltre a disposizione 4 premi di 300 euro ciascuno, per premiare le migliori tesine d’esame, una per ogni indirizzo di specializza-zione del Da Vinci (elettronica, chimica ambientale, informatica e meccanica). “Un’opportunità che piace ai ragazzi, che solletica la loro voglia di mettersi alla pro-va e di sperimentare”, prosegue Medici. Tesine che, negli anni

scorsi, hanno riservato anche delle piacevoli sorprese alla giuria esaminatrice, composta di docenti e imprenditori: “alcuni prototipi sperimentali ideati dai nostri studenti hanno convinto alcuni imprenditori che hanno chiesto loro di poterli sviluppare insieme”, conclude Pisani. Per l’edizione 2013, è stata poi istitu-ita una borsa di studio di 400 euro per le alunne delle classi terze e quarte, grazie a un’idea di Maria Capone, amatissimo dirigente scolastico, nonché storica ex pro-

fessoressa di Informatica tragica-mente scomparsa in un incidente d’auto. “L’obiettivo di Maria Capone era quello di dimostrare come la formazione tecnica non sia solo una questione da uomini ma che, al contrario, anche le ragazze possono trovare un posto importante qui, al Da Vinci”, ha concluso Mirotti. Studentes-se che, ad oggi, rappresentano ancora una minoranza all’Itis: sono infatti solo 43 su 710. Una collaborazione stretta, quella nata tra la scuola e l’associazione di categoria, capace di produrre risultati importanti, come ha ribadito Gloria Cattani, neo dirigente del Leonardo da Vin-ci: “grazie a questa sinergia, a Carpi si registra un’inversione di tendenza rispetto ad altri territori. Qui, gli iscritti agli istituti tecnici superano quelli del Liceo, segno evidente che la vicinanza tra mondo della scuola e impresa dà i suoi frutti. Non dimentichiamo infatti che la ripresa economica passa anche attraverso la forma-zione tecnica e l’avvicinamento degli studenti durante tutto il loro percorso scolastico al tessuto imprenditoriale locale”.

Jessica Bianchi

Da sinistra Rubbiani, Mirotti, Medici, Cattani, Cestari e Pisani

mERColEdì 15 E giovEdì 16 maggio, allE 21, PREsso il tEatRo CiNEma CoRso di CaRPi, saRà PREsENtato uNo sPEttaColo di stoRia, attualità, musiCa E RECitazioNE lEgato alla FiguRa di odoaRdo FoChERiNi

sui passi di odoardoO

doardo che cammi-na tra le sue lettere, sullo sfondo il

Campo di concentramen-to e transito di Fossoli, l’internamento che riuscì a far evitare agli oltre 100 ebrei dal lui salvati, prima di finirci lui stesso. L’uo-mo fu arrestato l’11 marzo

del 1944, per essere poi deportato nel campo di Hersbrurk, in Germania, dove morì il 27 dicembre dello stesso anno. E’ questo il Focherini rappresentato dall’opera pittorica - rea-lizzata da Guido Armani e Pietro Morra, docenti di educazione artistica presso l’istituto che dell’Eroe e Beato carpigiano porta il nome – inaugurato nel salo-ne dell’istituto. Ancora più

stretti, dunque, i legami fra Odoardo Focherini, mar-tire dei campi di sterminio nazisti, e la scuola media carpigiana a lui intitolata. A benedire il quadro, alla pre-senza degli studenti delle classi terze dell’istituto e dei familiari di Odoardo, il vescovo di Carpi, Monsi-gnor Francesco Cavina. “Signore fa sì che tutti coloro che guarderanno questa immagine sappiano

trarre da essa forza e corag-gio, nella convin-zione che vivere insieme a Gesù sia un guada-gno nella nostra vita terre-na e in

quella eterna”. Il vescovo ha poi sottolineato come l’impresa di Focherini sia stata possibile grazie alla sua vicinanza con Cristo: “un amico straordinario che non ci abbandona mai, anche quando la vita è difficile”. Nel corso del-la cerimonia gli studenti hanno cantato, letto brani dalle lettere di Focherini alla moglie, recitato poesie e intonato preghiere, cre-

ando più di un momento di sincera e palpabile emozio-ne. Come quella suscitata dalla giovane Sara alla lettura di un’invocazione al martire: “Odoardo, maestro del silenzio e dell’umiltà, ci insegni cose che sui libri non si imparano. E qui davanti alla tua immagi-ne, al giardino del giusto, ti invochiamo: guidaci sempre sulla via del bene, senza per questo pensare di essere eroi”. Ma le occa-sioni per ricordare e omag-giare la figura di questo carpigiano che ha saputo scegliere e fare il bene non finiscono qui: mercoledì 15 e giovedì 16 maggio, alle 21, presso il Teatro Cinema Corso di Carpi, sarà infatti presentato uno spettacolo di storia, attualità, musica e recitazione legato alla figura di Odoardo Focheri-ni. “Questo è un bellissimo

momento – ha dichiarato una delle nipoti di Focheri-ni rivolgendosi ai giovani – e vorrei ringraziare tutti dell’impegno. Ho visto lo spettacolo che andrà in scena a maggio, e devo confessare che mi è rimasto nel cuore. Sono convinta che Odoardo sia con Dio in questo momento ma è an-che qui con voi, a sorrider-vi e promettervi aiuto, per la vostra crescita culturale e umana”.

719.04.2013 n° 15

giovanni tizian ha incontrato lo scorso 12 aprile i ragazzi dell’istituto vallauri di Carpi

la mafia spiegata a scuola

il giornalista Giovanni tizian che vive sotto scorta da mesi, sta indagando sulla morte di suo padre, vittima di mafia e sulla ‘ndrangheta. Venerdì 12 aprile ha incontrato i giovani studenti

dell’istituto Vallauri di Carpi. Autore di Gotica e La nostra guerra non è mai finita - Viaggio nelle viscere della ‘ndrangheta e nella memoria collettiva, Tizian ha parlato ai ragazzi delle mafie e dei loro traffici, tra cui quello legato alla cocaina, citando anche il nuovo libro-inchiesta ZeroZeroZero di roberto saviano.

alCuNi studENti dEl liCEo FaNti haNNo iNCoNtRato lE massimE CaRiChE PolitiChE iN PaRlamENto E haNNo PRoPosto loRo alCuNE idEE

roma: arriviamo!u

na vera e propria avventura quella che aspetta due

classi del Liceo scientifico Manfredo Fanti di Carpi, la quarta e la quinta della sezione “B”, partite alla volta di Roma per incon-trare in Parlamento i nostri dirigenti politici e la presi-dente della Camera, Laura Boldrini. I ragazzi propor-ranno delle modifiche alla Riforma Gelmini riguar-danti i vari ordini scolasti-ci, dalla Primaria all’Uni-versità. La proposta di legge verte principalmente sul reinserimento della seconda lingua al Liceo scientifico per permettere così ai ragazzi delle scuo-le medie che non hanno ancora le idee chiare circa il proprio futuro scolastico, di optare per un indirizzo scientifico senza rinuncia-re agli studi linguistici. Il programma delle classi del Fanti prevede varie attività spalmate in due giorni. Il primo giorno i liceali ver-ranno accolti dalla Boldrini e incontreranno i deputati regionali, mentre il secon-do giorno si dedicheranno ad attività in biblioteca,

alla visita del Transatlan-tico e, infine, assisteranno a una seduta della Camera. “Siamo molto contenti - af-fermano entusiasti i ragazzi della 5B, capitanati dalla professoressa Chiara Car-

nelli che li accompagnerà in Parlamento - è un’op-portunità unica. Nella vita difficilmente ci ricapiterà di trascorrere una giornata in Parlamento”. Quale è lo scopo di que-

sta iniziativa? “Andremo in Parlamento e discuteremo circa la nostra proposta di legge. Sarà un vero dibattito. Secondo noi, quella del potenziamento linguistico, può essere una

proposta interessante. Inol-tre abbiamo molte doman-de specifiche da porre ai nostri deputati”, esclamano Martina Tosi e Valerio Arletti.cosa ne pensate dell’at-

tuale sistema politico? “E’ evidente che il sistema politico attuale presenta delle grosse falle - conti-nua Arletti - basti pensare che a quasi due mesi dalle elezioni non si sia ancora raggiunta una maggioran-za! La politica italiana è incapace di cambiare. E’ un sistema bloccato. Noi giovani possiamo fare molto ma mi aspetterei una partecipazione più ampia, anche a livello locale”. Un altro studente invece, Federico Landi, pare pre-occupato per il suo - e non solo - futuro lavorativo: “terminata la scuola non vi sono sbocchi nel mondo del lavoro. Si resta inevitabil-mente a piedi”.Quest’esperienza romana aiuterà i ragazzi a sentirsi partecipi di ciò che accade tutti i giorni in Parlamento. Inoltre, il proporre concre-tamente una modifica a una riforma, responsabilizza i giovani che dovrebbero - il condizionale è d’obbligo - avere il diritto e il dovere di scegliere e proporre ciò che credono sia più giusto per il proprio futuro.

Alessandro Troncone

si è tENuta, dal 15 al 20 aPRilE, PREsso il ComPRENsivo CaRPi 2, la sEttimaNa dElla gENtilEzza PER sENsibilizzaRE gli aluNNi sull’imPoRtaNza dEgli atti di altRuismo gRatuito E disiNtEREssato

attori di gentilezzal

unedì un ragazzino si è reso disponibile a ce-dervi il posto sull’au-

tobus, un altro ha aiutato la mamma a scaricare la spesa dall’auto, una dodicenne ha aiutato un non vedente, suo vicino di casa: portano tutti una spilletta col logo della Settimana della gentilezza e hanno cambiato il volto alla zona sud di Carpi. L’ini-ziativa è stata organizzata dal Comprensivo Carpi 2 coinvolgendo tutte le scuole e 1.300 bambini e ragazzi che sono diventati amba-sciatori di un valore ormai desueto, la gentilezza, quella che viene dal cuore, spontanea, disinteressata e accogliente, diversa dalla cortesia, formale ed este-riore. “Siamo partiti dalla gestione cooperativa degli spazi collettivi - spiega il proessor Marco Caiffa, uno degli organizzatori - affrontando il tema dello spazio inteso non solo come luogo fisico, ma capace di coinvolgere la sfera sentimentale. La scuola si vorrebbe così aprire agli spazi intimi dei ragazzi, ga-rantendo loro la possibilità di aprirsi agli altri”. Siamo disposti a farlo con un gesto

di gentilezza? Questa è la provocazione a cui i bambi-ni e i ragazzi hanno risposto con la loro spontaneità e il loro entusiasmo nel corso di tutta la settimana, prodigan-dosi in gesti di gentilezza a random, a casaccio. Gesti gentili verso perfetti scono-

sciuti, senza avere la pro-spettiva di ricevere qualcosa in cambio: “performance di gentilezza” le ha definite il professor Caiffa, come quelle degli artisti concet-tuali.I ragazzi della Scuola me-dia G. Fassi hanno misura-

to la loro febbre da genti-lezza su grandi termometri appesi ai muri su cui hanno annotato tutti i loro gesti disinteressati; alle Scuole Rodari hanno realizzato laboratori creativi, “il Tg delle buone notizie” e la pulizia dell’area cortiliva;

alle Vinci i bambini hanno incontrato i volontari della Croce Rossa Italiana men-tre gli alunni delle classi quinte hanno fatto attività con un medico dell’Avis. Sabato 20 aprile è in pro-gramma la festa conclusiva ma “la naturale propensione

dei giovani a essere gentili con spontaneità verso gli estranei resterà come princi-pio ispiratore - si augura il preside Attilio Desiderio - perché nella nostra epoca e nel nostro contesto sociale, l’obiettivo è quello di una concreta diffusione della gentilezza, del senso civico, del rispetto delle regole, della cosa pubblica, delle persone e dell’ambiente, nel quadro di una più armonica convivenza tra gli uomini”.Alla Festa della gentilezza alcune associazioni di vo-lontariato verranno ospitate e proporranno le loro attivi-tà, saranno presenti i Ladri di Carrozzelle, una spe-ciale rock band, e verranno coinvolte attivamente anche le famiglie. I genitori, infat-ti, diventeranno imbianchini e tinteggeranno alcune aule delle Fassi.“Si terrà poi la premiazione della classe più gentile - conclude la professoressa Jenny Poletti - a opera del Movimento italiano per la Gentilezza e l’intenzione è quella di rendere la Setti-mana della gentilezza una tradizione del Comprensivo Carpi 2”.

Sara Gelli

Da sinistra Jenny Poletti, il vicepreside Nicola Costa e

Attilio Desiderio

8 19.04.2013 n° 15

uN PomERiggio alla Casa CiRCoNdaRialE saNt’aNNa di modENa

nella pancia della balenaQuando l’ennesima inferriata si è chiu-sa dietro di me, a

colpirmi sono state due cose soltanto. Il silenzio e la puzza. Entrare in carcere è come varcare un confine. Ma ad at-tenderti, dall’altra parte, non c’è un altro paese da scopri-re. Ad aspettarti c’è il vuoto. E’ la bocca della balena che ti inghiotte e ti ingloba. Ti senti scomparire in un luogo senza tempo. Sospe-so. Chiuso. Claustrofobico. Celato dietro mura altissime. Nascosto agli occhi della gente. Come se, lo sguardo di chi è là fuori potesse esse-re ferito da tanta bruttezza. Da tanto squallore. Mentre a pungere è solo lo sguardo ferito di chi, lì, si trascina, un giorno dopo l’altro. In un altrove alienante, dove ogni cosa cambia contorno. Dove anche il più piccolo gesto quotidiano è interdetto. La pancia della balena puzza. Terribilmente. Di sigaret-te. Cibo stantio e dolore. Dolore che non può essere lavato dal vento, perché lì, lungo quei lunghi corridoi, il vento bussa, ma non entra mai. Percorriamo corridoi deserti, abitati soltanto da un silenzio innaturale. Qualche murales spezza il grigiore. Non è abbastanza per scal-firne lo squallore. Inferriata dopo inferriata, giungiamo finalmente a destinazione. Intorno nessuno. Ma dove sono tutti? Non abbiamo risposte. Ad accogliere il nostro esiguo gruppetto dietro l’ennesima porta, il Gruppo di lavoro della se-zione femminile della Casa Circondariale S. Anna di Modena (dal progetto di la-boratorio espressivo d’Arte e di Danzamovimentoterapia rientrante nel progetto Arti inAttese proposto e realizza-to da ArServizi, promosso dall’Associazione Gruppo Carcere-Città di Modena, patrocinato dalla Direzio-ne Casa Circondariale S.Anna di Modena, Comu-ne e Ausl di Modena, con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena). Le ragazze che da

Quando l’ennesima inferriata

si è chiusa dietro di me, a colpirmi sono state due cose soltanto.Il silenzio e la puzza.

“Ho una figlia - racconta

una giovane donna che a sua volta pare una bambina - ma non posso vederla quanto vorrei... lei è la bellezza che vive dentro di me. La mia luce, la mia aria”. Laddove aria e luce paiono plastificate. “Perchè le sbarre accecano il sole”.

“Non dobbiamo mollare,

anche se tutto ciò che rende bello un essere umano viene ammazzato dal carcere”.

mesi curano anche la rubri-ca Un, due, tre... cella sul nostro settimanale mi hanno invitata, mercoledì 10 aprile, alla “prima” dello spettacolo Alice persa nel paese delle meraviglie. Lei… l’altro e lo specchio. Un onore per me. Il nonsense dei racconti di L. Carroll, Le avventure di Alice nel Paese delle Mera-viglie e Attraverso lo spec-chio, rivive in questo atto unico, dove immaginario e realtà si fondono e si con-fondono. Le ragazze danno voce a un mondo altro, che non è quello della fantasia, bensì lo stato allucinatorio

del carcere. “Un incubo senza fine” in grado di sca-raventare la piccola Alice in un indi-stinto “lag-giù”, dove ogni cosa è nemica, sconosciuta. Assurda. Am-biguo e carico di suggestio-ni, nel mondo distorto di Alice, tempo e spazio paio-no spalmarsi. Dilatarsi. “Dove sono?”

domanda Alice, “qual è la via per uscire da qui?”. “Giro, giro, ma non mi trovo”. Straniante, la pancia delle balena, non ha punti di riferimento, non offre appigli né ripari. E’ estranea. Spersonalizzante. “Non voglio stare tra i matti: io non sono matta. E non sono nemmeno un animale, sono una carcerata e mi chiamo Alice”, ironizza la narratrice,

puntando i piedi per terra. Perchè è soprattutto una voce, ciò che le detenute vor-rebbero ritrovare. Così come un contatto. Diretto, col mondo. Quello vero. Quel-lo lassù. Precipitate in un incubo in cui i giorni scorro-no lenti come anni, “perché non c’è mai nulla da fare”, le ragazze tentano di ritrovarsi. Di rivedere sul proprio viso, “il riflesso di ciò che sono state”. Lo specchio è un tema che torna. Ricorrente. Ossessivo. Così come la sospensione della realtà. Perché quando il mondo “è chiuso fuori”, l’angoscia di chi è recluso esplode. Come “un grido spezzato in gola” o “un fruscio continuo nella testa”. La prigionia è soffo-cante, ripetono le ragazze in scena durante brevi, ma intensi monologhi. Ogni

giorno passato dietro le sbarre ti obbliga a “un corpo a corpo con te stesso, per ritrovare un’innocenza in-teriore mai perduta”. Nono-stante la grettezza. Malgrado il senso di abbandono e di solitudine che ti investono dopo aver “varcato il primo muro”. E a tornare, di conti-nuo, compulsivamente, è il concetto di tempo. Infinito. Perchè nel buio, “in mezzo agli altri internati”, il tempo pare eterno. Paralizzante. “E quando hai qualcuno da pensare, in mezzo a tutto quel tempo, vorresti poterlo strappare persino dai sogni”. Perchè l’assenza diventa in-sostenibile. Totale. “Ho una figlia - racconta una giovane donna che a sua volta pare una bambina - ma non posso

Quando il mondo “è chiuso

fuori”, l’angoscia di chi è recluso esplode. Come “un grido spezzato in gola” o “un fruscio continuo nella testa”.

E a tornare, di continuo, è il concetto

di tempo. Infinito. Perchè nel buio, “in mezzo agli altri internati”, il tempo pare eterno.

vederla tanto quanto vorrei... lei è la bellezza che vive den-tro di me. La mia luce, la mia aria”. Laddove aria e luce paiono plastificate. Irreali. “Perchè le sbarre accecano il sole”. Ma mai cedere alla rassegnazione: “se ti rasse-gni sei finita”. Ci vogliono coraggio e forza. “Non dobbiamo mollare, anche se tutto ciò che rende bello un essere umano viene ammaz-zato dal carcere”. Eppure queste donne, mentre dan-zano tra il pubblico, lascian-dosi andare al ritmo della musica, sono belle. Alice si è svegliata dall’incubo. Il loro non è ancora finito. Un ponte è stato però gettato. Noi, “gli altri” abbiamo guardato oltre. Varcato le sbarre. Lo specchio ci ha rimandato gli sguardi di donne come noi. Abbiamo squarciato la pan-cia della balena e allungato le mani, le une verso le altre. Avrei voluto restare ancora. Scambiare più parole. Non è stato possibile. La balena mi ha rivomitato fuori. Grata, ho goduto del tepore del sole e del profumo della prima-vera. “Viva la libertà” avete ripetuto in scena ragazze. Grazie a voi ne ho colto davvero il senso.

Jessica Bianchi

Foto di Daniela Calzolari

919.04.2013 n° 15

il Food bloggER CaRPigiaNo giamPiERo PiRoNdiNi Ci RaCCoNta la sua PassioNE PER la CuCiNa

Buono come il pane...Parola d’ordine: fantasia. Ma anche originalità e improv-

visazione. Sono questi gli ingredienti principali della cucina del trentenne carpi-giano Giampiero Piron-dini, fondatore dell’appe-titoso blog pirocreations.blogspot.it e della pagina Facebook Piro Creations. Impiegato nel settore ali-mentare dall’anima rock, è infatti lo storico batterista dei Disclose, Giampiero da qualche mese ha scoperto un’altra gustosa passione. Un amore, quello per la cu-cina, nato un po’ per gioco e un po’ per necessità. “Sono soltanto sei mesi che mi di-letto tra i fornelli. Purtroppo - sorride - il tempo è poco ma imparare a cucinare semplifica la vita”. La sua e quella di Elisa, la sua com-pagna, “cavia” di ogni piat-to. “Non l’ho conquistata prendendola per la gola, ma devo dire che saper prepa-rare una buona cenetta aiuta a consolidare il rapporto e a darsi una mano”. E non può che essere così dal momen-to che i due convoleranno a nozze a ottobre... Mal-grado pizza e lasagne gli facciano brillare gli occhi, Giampiero ha un obiettivo davanti a sè: riuscire a fare un “buon sushi. Praticamen-te un’impresa impossibile. L’assemblaggio è un’ope-

razione improba”. Ma tra le mani di Giampiero nascono gustose delizie lievitate, “pane soprattutto. In tutte le sue forme”. Il segreto? “Sarà che adoro il salato”, commenta. “Amo la tradizione gastro-nomica della nostra terra: è insuperabile, ma mi piace anche sperimentare nuovi piatti. Oltre a tenermi stretti

i consigli di mia madre quindi, ho iniziato a cercare in Rete ricette e curiosi-tà per giocare col cibo e ideare accostamenti diversi. Innovativi e originali”. Indicazioni che Giampiero personalizza dando loro qualche tocco speciale: “in cucina è tutto lecito. Si deve osare e poi avere il coraggio di assaggiare”, ride. “Elisa

è un giudice severo. Grazie a lei perfeziono le ricette e poi le pubblico on line”. La conquista della Rete per Giampiero è una sfida divertente, “mi sono lan-ciato senza sapere esatta-mente a cosa sarei andato incontro. Mi piace pensare di poter offrire qualche idea da portare sulle tavole altrui. Il blog è nato un mese

fa, mentre su Facebook la mia pagina ha già 221 membri, dapprima amici e poi sconosciuti a caccia di sapori. E’ divertente leg-gere i commenti di chi si è cimentato con le mie ricette e le ha trovate buone. E’ un incentivo a fare sempre di più e meglio”. In televisio-ne impazza la moda della cucina, ma partecipare a un

talent come Masterchef non è decisamente nelle note del nostro food blogger: “preferirei di gran lunga, un giorno, poter vivere di que-sta mia passione, curando sempre di più il mio blog”. Il suo mito? Neanche a dir-lo, è una delle food blogger più famose d’Italia, Sonia Peronaci, guru degli chef fai da te, nonché fondatrice del cliccatissimo Giallo-zafferano. Perfettamente a suo agio tra carne, farina e spezie, Giampiero ci confida un segreto: “spesso apro il frigorifero e improv-viso. Basta poco per fare un ottimo piatto: buone materie prime di stagione e fanta-sia”. Quindi, care signore e signori, quando il vostro frigo langue, non disperate, digitate Piro Creations e scoprirete che con una me-lanzana, un pomodoro e una gamba di sedano si possono fare miracoli culinari. E se cucinare vi fa proprio venire l’orticaria, potreste sempre chiedere a Giampiero di farvi da chef per un giorno. “Risultato garantito e lava pure le stoviglie” Parola di Elisa. E se lo dice lei, dob-biamo proprio crederci.

Jessica Bianchi

Giampiero Pirondini

10 19.04.2013 n° 15

Continua a pagina 11

“Stiamo tutti bene”. Queste le poche parole di Marco

Malavolta sufficienti a ras-sicurare la figlia ma non a evitare ansia e apprensione perché “loro sono lontani e non posso non pensare alle vittime di questa tragedia e alle loro famiglie”. Marco Malavolta era a Boston insieme alla moglie Erica Contrasti, all’altra figlia e al genero per correre la maratona, quella macchiata dal sangue di tante persone vittime delle due esplosioni sulla linea di arrivo. Altri ordigni sono stati disinne-scati e la città si è imme-diatamente mobilitata per gestire l’emergenza. Dopo quello squillo del telefono di casa, Eleono-ra Malavolta non è più riuscita a contattare la sua famiglia. “Mio padre aveva chiamato subito dopo aver superato il traguardo della maratona di Boston e si lamentava al telefono perché avrebbe voluto fare meglio”. Un ottimo tempo quello ottenuto dall’atleta carpigiano, 58 anni e una grande passione per la corsa: ha finito la gara in 3 ore e 26 minuti piazzandosi 27esimo nella sua catego-ria. “Non era la prima maratona a cui papà partecipava per-ché aveva già corso per due volte alla maratona di New

il CaRPigiaNo maRCo malavolta ERa a bostoN iNsiEmE alla mogliE ERiCa CoNtRasti, a uNa FigliaE al gENERo, PER CoRRERE la maRatoNa, quElla maCChiata dal saNguE di taNtE PERsoNE vittimE dEllE duE EsPlosioNi sulla liNEa di aRRivo

“stiamo tutti bene”

York. L’idea di partecipa-re a quella di Boston l’ha entusiasmato fin da subito e avevano organizzato una breve vacanza per visitare l’America”. Malavolta con la moglie, la figlia e il genero è rientrato in albergo dopo la corsa per fare una doccia. In quel mo-mento un rumore enorme,

assordante ha seminato il panico tra gli atleti. Il bilan-cio parziale parla di almeno tre vittime e oltre cento fe-riti di cui sei particolarmen-te gravi. “Al momento di uscire per andare a pranzo i miei genitori hanno sentito il frastuono delle ambu-lanze e hanno capito che era successo qualcosa di

grave. Per questo mi hanno immediatamente richia-mato per tranquillizzarmi. Per fortuna io l’ho saputo da loro”. Eleonora intorno alle 21,30 era davanti alla Tv “e non sapevo ancora dell’attentato perché stavo guardando un film. Mio padre ha telefonato quando io ero all’oscuro ed è stato

un bene perché mi ha evi-tato tanta angoscia”. “Sono stata presente tante volte in occasione delle competi-zioni di mio padre” rac-conta Eleonora. “Doveva essere una giornata di sport, di attesa per i risultati della gara, per le premiazioni, e invece si è trasformata in paura e sconforto. Provo

dolore pensando che i cor-ridori invece di attendere la cerimonia di premiazione, hanno aspettato ascoltando continui aggiornamenti sul numero dei morti e dei feriti e sulla dinamica di esplosioni di cui non capi-sco ancora il perché”.

Sara Gelli

1119.04.2013 n° 15

Marco Malavoltail giorno dopo le bombe, Bo-

ston reagisce e riprende a vivere. La testimonianza di

marco malavolta, raggiunto al telefono, racconta di “una città che non si è fatta para-lizzare dall’attentato che ha scatenato l’inferno”.Malavolta, carpigiano di 58 anni, aveva già tagliato la linea del traguardo in 3h e 26 minuti, un ottimo tempo.“Transitavano, al momento dell’esplosione, gli atleti che avevano impiegato più di quattro ore per completare la gara e tanti dovevano an-cora arrivare. Io mi trovavo già in albergo e ho saputo della tragedia da un ragazzo del nostro gruppo, rientra-to immediatamente dopo l’esplosione”.“La gloriosa corsa di Boston - prosegue Malavolta - si svolge ogni anno dal 1897 nel Patriots Day. In questo giorno di festa, la gente si riversa per le strade per seguire la maratona, il cui arrivo è nella centralissima Copley Square”.Quelle pentole a pressione piene di migliaia di piccole biglie e chiodi appuntiti “hanno colpito la zona in cui sostava il pubblico poco prima dell’arrivo”, là dove si trovava anche il piccolo martin richard, ucciso a 8 anni mentre aspettava il papà al traguardo.“Nell’impegno organizzativo della gestione dei soccorsi Boston ha dato il massi-mo: considerate che erano almeno 27mila i corridori e i 15 pullman organizzati per contenere le loro cose erano stati piazzati nell’ultimo chilometro della maratona, la zona poi blindata.

al telefono da Boston

Il Boston Common, l’immen-so parco della città è stato invaso da migliaia di persone e, in poco tempo, è diventa-to un grande parcheggio di mezzi dell’esercito, dell’Fbi e

della Polizia Urbana”.“Oggi (ndr. il giorno dopo l’attentato) la gente è tornata a lavorare. L’atten-tato non ha paralizzato gli americani”.

12 19.04.2013 n° 15

Paolo Crepet

labbaik association italy ha organizzato un incontro insieme ai volontari del comitato di Carpi della Croce Rossa italiana

pachistani a lezione dalla croce rossa

la sezione carpigiana di labbaik associa-tion italy ha orga-

nizzato un incontro con i volontari del comitato di Carpi della croce rossa italiana affinché mo-strassero alla comunità pachistana le manovre di disostruzione pediatrica

delle vie aree. Piccoli gesti in grado di salvare la vita dei più piccoli. Uomini e donne pachistani hanno partecipato alla lezio-ne, lo scorso 13 aprile, presso i locali della Scuola Fassi. “Grazie di cuore ai volontari della Cri, al loro presidente massimo re

e al dirigente della scuola, attilio Desiderio per averci messo a disposizio-ne gli spazi della scuola. E’ nostra intenzione - ha commentato la giovane presidentessa di Labbaik Associatin Italy, nosheen ilyas - organizzare altre lezioni con la Cri”.

auditoRium EsauRito iN oCCasioNE dEll’iNCoNtRo CaRPigiaNo CoN lo PsiChiatRa Paolo CREPEt

“Benedette croste sulle ginocchia”“

Abbiamo realizzato un’idea particolar-mente perversa: dare

tutto ai bambini, cosicché, soddisfatti, non desideras-sero più nulla. Diventando di conseguenza adolescenti senza passioni. Ci piace spegnere ogni desiderio dei nostri figli, esaudendolo im-mediatamente. Il problema è che educare non ha nulla a che fare con l’appagamento di bisogni materiali”. E’ que-sta l’impietosa analisi della famiglia o, meglio, della ‘sfamiglia’, proposta dallo psichiatra e sociologo Paolo Crepet, lo scorso 11 aprile, all’Auditorium della Biblio-teca Loria, nel corso dell’ul-timo appuntamento della rassegna I libri di San Rocco, organizzata da Fondazione Cassa di Risparmio di

Carpi e San Rocco Arte & Cultura in collaborazione con Biblioteca e il patroci-nio del Comune di Carpi. Una fotografia tutt’altro che rassicurante quella scattata da Crepet, davanti a una platea che ha registrato il tutto esaurito. “Sono venuto per dirvi quel che penso – ha dichiarato – altrimenti sarei rimasto a casa. E quel che penso è che così non ce la facciamo. Quella che stiamo

ché si tratta principalmente, e soprattutto in Italia, di una crisi culturale”. Ma cos’è la famiglia oggi? “Viviamo in contesti che non hanno nulla a che fare con quella che io e le persone della mia generazione chiamavamo famiglia. Quella di oggi è piccola, fragile e ‘democra-tica’, nel senso che si tende

genitore, devo contare quanto mia figlia? Non siamo in Parla-mento e, da che mondo è mondo, la famiglia è una piramide. Sono i nostri stessi figli a chiedercelo, implicitamente. Vogliono un capitano da seguire, non un bancomat. Anche perché di-temi come si fa a interloquire o amare un bancomat”. La crisi dell’adolescenza ha molto a che fare con l’ab-dicazione dei genitori, dal proprio ruolo di educatori, per divenire servitori che sacrificano l’autonomia dei figli sull’altare del soddisfa-cimento di bisogni sempre più effimeri. “La grande ossessione è quella di elimi-

nare qualsiasi dolore e frustra-zione dalla vita dei propri figli, crescendo nuove generazioni dipendenti dai genitori, quando invece bisogne-rebbe insegnar

loro a costruire la propria esistenza in modo autono-mo. La vita più bella è quella che ognuno si costruisce. Che noia se ce l’avessero regalata. Ad asili e scuole materne con i pavimenti anti infortunio io preferisco quel-le coi pavimenti veri, quelli che i bambini incontreranno per tutto il resto della vita. Che se ci cadi sopra fanno male. Benedette croste sulle ginocchia”.

Marcello Marchesini

affrontando è una crisi ardua e se pensiamo sia semplice-mente di natura economica, siamo dei buontemponi, per-

a un’uguaglianza dove, alla fine, a comandare, sono dei piccoli venerati come Buddha. Chi ha detto che io,

1319.04.2013 n° 15

L’Angolo di Cesare Pradella“Il sindaco di novi è sordo a ogni richiesta”

in occasione della ricorren-za del 150° anniversario del club alpino italiano,

il coro cai di carpi, diretto

Canti tradizionali della montagna per l’appuntamento in programma sabato 20 aprile, alle 21, presso il Centro sociale gorizia di Carpi

armonia dei monti

dal maestro alessandro Dal-lari, e il coro comelico di santo stefano di cadore, diretto dal maestro luciano

casanova Fuga, propon-gono un repertorio di canti tradizionali di montagna nell’ambito della Rassegna

Corale dal tema Armonia dei monti in programma sa-bato 20 aprile, alle 21, presso il Centro sociale Gorizia in via

Cuneo, 51 a Carpi. Interviene alla manifestazione arian-na agnoletto con letture di testi dedicati alla coralità

carpigiana. L’ingresso è libero e le offerte verranno devolute alla ricostruzione degli istituti scolastici carpigiani.

e’ severo il giudizio del Gruppo consiliare di minoranza Progetto

Comune sull’operato della Giunta Comunale del sinda-co di Novi di Modena, Luisa Turci. Il Gruppo l’accusa del “mancato coinvolgimento delle minoranze e della po-polazione nelle scelte per la ricostruzione del paese e della frazioni” e di “non voler di-scutere pubblicamente con i cittadini le decisioni relative ad alcuni interventi urgenti di interesse collettivo”. Tra que-sti, vengono citati la Scuola di musica, la Biblioteca, la Casa di riposo, il Centro medico di base e la sede provvisoria del Municipio. “Decisioni e scelte della massima importanza che la Giunta non può pretende-re di assumere nel chiuso di

dine del giorno da presentare al Consiglio Comunale sulle scelte di fondo per la ricostru-zione del territorio. “Perchè la ricostruzione – incalzano i consiglieri di minoranza – non deve avere nessun colore politico e nessuna bandiera, come chiedono i cittadini, esa-sperati dalla lentezza con cui procedono i promessi lavo-ri di recupero e di ripristino dell’edilizia privata e pub-blica e dell’eccessiva buro-crazia a loro carico, quasi che la mano pubblica, invece di favorirli e facilitarli, cercas-se di ostacolarli con assurde

norme amministrative”. Un richiamo severo che ha tro-vato un inaspettato avallo da parte dello stesso sindaco Turci costretta, dopo mesi di silenzio, a rivolgere una chiara critica alla Regione e al suo presidente Vasco Errani ap-punto, per i complessi e, a volte incomprensibili, adem-pimenti burocratici che hanno sinora impedito ai proprietari di abitazioni e di capannoni artigianali (e ai loro tecnici) di presentare i progetti per eseguire i lavori e ottenere i previsti e promessi aiuti finan-ziari dalla Regione.

Luisa Turci una stanza, tra pochi, senza coinvolgere il Consiglio Co-munale e la gente. Il luogo pre-scelto per la sede provvisoria del Municipio, ad esempio - affermano i consiglieri di Pro-getto Comune – non è affatto condiviso dalla popolazione, come risulta da primi sondag-gi e dai commenti raccolti tra i cittadini e una decisione come questa non può prescindere dal loro parere”. Altro motivo di critica è la mancata parte-cipazione del Gruppo consi-liare del Pd a una riunione dei vari schieramenti convocata per concordare un unico or-

guardando le foto di come siamo e di come eravamo, 50

anni son passati... e oggi noi quasi tutti ci siam trovati per ricordare e passare insieme quei bei giorni ormai andati, abbia-

Gli scolari della 3A delle Guido Fassi, anno 1962/1963: Dante Attolini, Claudio Baracchi, Davide Baraldi, Viler Beltrami, Dimes Bertacchini, Rino Carnevali, Pasquale De Angelis, Bruno Forghieri, Luigi Gasparini, Mario Lasagni, Geremia Losi, Walter Maccaferri, Nansen Malagoli, Norberto Malagoli, Marino Manetti,

Neri Valentini, Maino Parmigiani, Tiziano Perli, Omer Reggiani, Alberto Sabbadini, Lorenzo Sguotti, Rino Veronesi, Maurizio Veroni e Loris Vincenzi.

gli sColaRi dElla 3a dEllE guido Fassi, aNNo 1962/1963, FEstEggiaNo 50 aNNi di amiCizia

cinquant’anni dopo, ancora insieme!

mo ricordato quei buoni professori e le marachelle combinate. Poi, infine, con due risate, son terminate!“Che bello” abbiamo detto, “dopo tanto tempo di nuovo rincontrarci” e con questo proposito davanti a un bel

piatto di tortellini ci siam seduti e... a presto.

Gli scolari della 3A delle Guido Fassi, anno

1962/1963, ringrazia-no per l’impeccabile

organizzazione Walter Maccaferri

14 19.04.2013 n° 15

A tutta birra! a cura di Erik Cantarelli

nell’ultima “puntata” c’era-vamo lasciati parlando di quanto fondamentale sia la

schiuma: c’è più birra in un boc-cale servito con la schiuma che in uno servito senza!Questo tema ci porta a un altro interessante falso mito, forse il più diffuso e temuto.la Birra GonFia e FainGrassare... parliamone: Premesso che le bevande alcoliche fanno ingrassare, un consumo moderato di buona birra non è comunque un peccato capitale in una dieta bilanciata. Un bicchiere di Lager o Pilsner infatti non contiene più calorie di uno equivalente di succo d’arancia (ricordiamo che la buona birra è una bevanda del tutto naturale composta esclusiva-mente da acqua, malto, luppolo e lievito). Quel che gonfia nella birra è la quantità eccessiva di anidride carbonica. Tutte queste bollicine non danno niente in più al sapo-re, l’eccesso di CO2 svanisce solo nel momento in cui il prodotto è correttamente spillato in quanto lo scopo di quest’ultima è quello di favorire la produzione di schiuma, non di essere ingerita, una corretta mescita priva la bevuta da tutto ciò

sfatiamo qualche falso mito! (parte II)

che dà gonfiore... ma Dopo la Birrasi “sGasa”: Meglio! Se si fa un corretto utilizzo della CO2 il vantaggio va tutto al corpo della birra, avremo dunque una bevanda più corposa e il sapore non potrà che giovarne, occhio però a non esagerare: quando non ne fa più, non ne fa più! per me una Doppio malto: La dicitura “doppio malto” non indica altro che un prodotto con grada-zione superiore a 14,5 Gradi Plato (l’unità di misura del grado zucche-rino). Non c’entra nulla la quantità di malto o, meglio, c’entra poiché più malto vuol dire più zuccheri ma doppia rispetto a che? Manca com-pletamente un riferimento, infatti una birra doppio malto potrebbe benissimo avere un decimo di malto in più di una che non lo è! per me una cHiara, non mi piacciono le Birre amare:Il colore della birra non c’entra nulla con l’amaro o con la gradazione al-colica, è bensì dato dal tipo di malto utilizzato; una birra fatta con solo

malto chiaro darà una birra chia-ra, mentre l’aggiunta di malti tostati, o comunque più scuri, darà un colore più scuro. La componente di amaro è data dal luppolo che viene inserito

in due fasi della cotta del mosto e oltre ad amaricare, dà aromi alla birra. Sicuramente un uso di malti tostati darà un sapore più amarogno-lo ma del tutto diverso da quello del luppolo, sarà appunto un sen-tore di tostato (più simile a quello del caffè). Per capire bene questa diffe-renza è consigliabi-le confrontare una IPA (India Pale Ale) con una Stout.

sabato 13 aPRilE bottEga di PittuRa ha FEstEggiato 15 aNNi di PREsENza aRtistiCa a CaRPi CoN l’iNauguRazioNE di uNa CollEttiva

Buon compleanno Bottega di pitturas

ette artisti, sette sen-sibilità e stili diversi, ma una sola grande

passione che li accomu-na: quella per l’arte. Sono Mauro Filippini, Gian-paolo Sabbadini, Gianni Bizzarri, Thea Campe-delli, Ida Carani, Maria Ramos e Giuliano Salsi che, nel 1998, fondarono il Circolo Artistico Cultu-rale Bottega di Pittura, un luogo in cui arte e umanità si fondono. Per festeggiare il 15° anno di vita del circolo, i sette artisti hanno organiz-zato una mostra collettiva di pittura nella splendida cornice della Sala Ex Poste a Palazzo Pio, in collabora-zione con il Club Giardino e con il patrocinio della Città di Carpi. L’inaugurazione è avvenuta il 13 aprile scorso con grande partecipazione

proprio vissuto e la propria visione poetica della realtà circostante. Nata quindici anni fa, Bottega di Pittura ha contribuito, nel corso degli anni, alla valorizzazione dell’arte e della cultura a Carpi e zone limitrofe dive-nendo un punto di riferimen-to per artisti e appassionati del territorio. Come in un sodalizio artistico d’altri tempi, Bottega di Pittura è da sempre aperta a chiunque desideri condividere nuove idee ed esporre le proprie creazioni, senza timore di contaminazione o rivalità. La mostra resterà aperta al pubblico fino a domenica 21 aprile, osservando i seguenti orari di apertura: feriali dalle 17 alle 19 e festivi dalle 10 alle 12,30, e dalle 17 alle 19 (giorno di chiusura: lunedì).

Chiara Sorrentino

da parte della comunità carpigiana. Il visitatore della mostra intraprende un affa-

scinante percorso tra paesag-gi, ritratti, atmosfere diverse e ogni quadro racchiude,

in modo inequivocabile, la cifra stilistica dell’artista che l’ha creato, come in un

viaggio attraverso le visioni e le sensazioni di sette artisti, ciascuno dei quali con il

Da sinistra Mauro Filippini, Gianpaolo Sabbadini, Thea Campedelli, Ida Carani, Maria Ramos e Gianni Bizzarri. Foto di Max Pecoraro

nati per Vincere? – la disabilità fa cultura domenica

occuperà Piazza Martiri e parte di Piazza Garibal-di. Un grande evento di chiusura dopo quattro mesi di approfondimenti, spettacoli, musica e teatro, per diffondere sul territorio la cultura della disabilità e della diversità. Per tutto il pomeriggio si potranno leg-

domenica 21 aprile dalle 15 alle 19

nati per vincere in piazza Martirigere i libri viventi, persone che sotto un ombrellone si aprono come un libro e raccontano le loro sfide nelle relazioni affettive e nello sport. Il basket in carrozzina, lo showdown, il tiro con l’arco, l’handbyke, il karate, l’equitazione e gli altri sport paralimpici da ve-

dere e da provare. Anche il noto gruppo romano ladri di carrozzelle occuperà il centro storico di Carpi. E poi i racconti al buio, il museo da toccare, il bar dei non udenti. Tutto questo in Piazza Martiri e in Piazza Garibaldi, domenica 21 aprile, dalle 15 alle 19.

domenica 21 aprile, alle 17, in Cortile d’onore

cisco e la Banda di carpi in concerto

Domenica 21 aprile, alle 17, il musicista stefano Bellotti “cisco” si esibirà in un concerto insieme al corpo Bandisti-

co città di carpi, per ricordare la Liberazione di Carpi dall’occupazione nazi-fascista avvenuta nel 1945. Il concerto, titolato Resistenza si terrà presso il Cortile d’Onore di Palazzo Pio. L’ingresso è libero. L’evento si inserisce nel pro-gramma comunale Mese della Memoria ed è patrocinato dal comune di carpi.

Cisco

1519.04.2013 n° 15

dalla CREazioNE di oggEtti CouNtRY ai CoRsi di CuCito CREativo E oggEttistiCa haNdmaNdE. quEsto E altRo aNCoRa è il PRogEtto CouNtRY hEaRt dElla CaRPigiaNa ERiKa maRRi

tesori country in cittàu

no stile che emana calore, amore per le tradizioni e acco-

gliente semplicità. Un modo di vivere la casa che evoca altri mondi, culture ed epo-che. E’ lo stile country che la carpigiana Erika Marri ha portato in città con il suo progetto Country heart, un mondo di idee e creazioni country, che si è ritagliato il suo spazio anche su un sito on line. “Quando ero bam-bina - ci racconta Erika - mi divertivo a creare bambo-le con lana e scampoli di tessuto. Adoravo quei ritagli di svariate fogge e colori che mi venivano donati dalla sar-ta e con i quali davo forma alla mia fantasia.Poi, a causa del lavoro da modellista e stilista, nel mio laboratorio di taglio che mi impegnava gran parte della giornata, misi da parte per parecchio tempo questa mia passione finché, dopo un viaggio negli Stati Uniti, ho acquistato una rivista di cucito creativo. Da quel momento mi sono innamo-rata dello stile country, ho ripreso a creare oggetti e non ho più smesso. Le mie prime creazioni sono state le bambole realizzate con la tecnica della tiratura dei fili che consente di scolpire le diverse espressioni del viso e le pieghe del corpo, ma poi la curiosità mi ha indotta a ci-

mentarmi in compiti sempre più complessi e affascinanti, come la creazione di bam-bole in porcellana e tessuto e di orsi in mohair. Ho appro-fondito le mie conoscenze e affinato le mie capacità, fino a giungere a utilizzare le tec-niche appliquè, patchwork, punch needle, origami con tessuto per la realizzazione di tovaglie, cuscini, coperte, tende e tanto altro ancora. Tuttavia, oggi Country heart non è solo bambole e pupazzi, ma rappresenta uno stile di vita. Infatti, ho recentemente dato vita a una

nuova linea di arredo tessile per la casa e a una linea di grembiuli in lino dall’ef-fetto volutamente vissuto per diffondere l’atmosfera country attraverso i gesti di ogni giorno”. Nel giro di pochi anni, Erika ha fatto del suo hobby la propria occu-pazione principale, parteci-pando a numerose fiere del settore e organizzando corsi per insegnare tutti i segreti del suo mestiere. “Quando insegno, oltre a tecnica e metodo, cerco di comunicare anche tutto il mio amore e il mio entusiasmo per lo stile

country. Durante ogni corso, dopo alcune lezioni, accade quella che io definisco “la magia”, ovvero l’istante in cui l’allieva si rende conto di quante cose belle riesce a creare da sola. Ciascuno di noi è un artista potenziale. Deve soltanto concedere libero sfogo alla propria creatività”. I corsi di Count-ry heart sono adatti anche ai principianti nell’arte del cucito creativo e, per chi de-sidera respirare un’atmosfe-ra conviviale di altri tempi, Erika organizza anche una serie di incontri creativi dal titolo Home Sewing Day (Il giorno del cucire in casa), durante il quale, tra una fetta di torta e una tazza di thè in compagnia, si impara, ci si diverte, e si crea in un ambiente confortevole e rilassante come la casa. “Lo stile country regala emozioni uniche - ha concluso Erika - e permette a chiunque di cre-are oggetti speciali da donare agli altri o custodire per sé. Tesori preziosi poiché fatti con le proprie mani. Capaci di racchiudere un mondo in-triso di ricordi e sensazioni. Vi aspetto numerosi ai miei corsi per condividere con voi le incantevoli sensazioni che il country può regalare”.Per informazioni è pos-sibile visitare il sito ww.countryheart.eu.

Chiara SorrentinoErika Marri

16 19.04.2013 n° 15

1719.04.2013 n° 15

di Massimo LoschiAl mè dialètt...

di Massimo Loschi

di clarissa [email protected]

gite scolastiche: sono sempre meno

la giornata internazionale dei rom e dei sinti

VIA mIlAzzO IV

Srada di poco conto e capirlo non è difficile

le case importanti… poste a mattinoa sera, quelle case più modestecon le lotte di mettere insieme il

desinare e la cena.

A riceverti erano porte apertele risate sincere sapevano di Primavera,fiammate di gerani dipingevano le

finestre e le voci si inseguivano in quell’aria chiara.

Un trincetto, un ago, scandivano il tempo

i giorni ruzzolavano diversi e sempre uguali

ed i piccoli diventavano adulti a un colpo di vento.

Noi… scapestrati, a fare castellimentre dire… vecchio! era cosa

inconcepibile,eravamo puledri che il tempo

avrebbe domato.

iii e iV. continua l’omaggio a via milazzo, la strada che mi ha visto fanciullo. la via, pur confinando con la campagna, iniziava da piazzale ramazzini.

VIA mIlAzzO III

A m’bastêva pôch, dó bucini d’prédaun cariulêin tirèe cun un

pcôun d’lasaed mìll culór impivèn la giurnêda

quatêr faciutêin dêintr’a la bisaca.

‘Na côrda per saltêr, s-ciancô e canêla

‘na bôcia d’pêsa, sfrùmblà per la casa

e sêinsa tgnir côunt d’rìs-ç ó d’na sighêda

una matêina ed sól... per fêr fugasa.

Più bìrìchin d’achsè, a n’crèd ch’a s’pôsa

pêrò cativ... mai, gnanch fêrl’apôsta

dl’argint viv, dla vója d’cùrèr... la cólpa.

Dôp, vincitór, spavêld fin su la pôrtae in cà... già pulšêin ch’sèrca la sò

ciôsatimôróš, per avérla fata grôsa.

VIA mIlAzzO IV

Strêda d’pôch côunt e a capirl’a s’fà prêsti

al cà impôrtanti...vultêdi a matêinaa sira, cal cà achsè più môdêsti

còl lôti d’mètr’insèm dišnêr e sêina.

Mô i gnivèn incôuntèr pôrti avêrtii rìdèr s-cêt saivn’ed primavéra,

vampi ed gêrani piturêvn’al fnêstrie al vóš s’curivn’adrée

in cl’aria cêra.

Un trìnsètt, ‘na gùcià, i spighlêvn’al têimp

i giórèn i rušlêvèn divêrs e sèmpr’uguée

e i cìcch dvintêvèn grand a un cólp ed vêint.

Nuêtêr scàvèsàcôl.., a fêr castéemêinter dir… vêç! éra un dir sêinsa

sêins,érèn puléder che al têimp

avrèv dumèe.

VIA mIlAzzO III

Mi bastava poco, due palline di pietraun carrettino trascinato da un poco

di spagoe mille colori riempivano il giorno quattro figurine dentro alla tasca

Una corda per saltare, il gioco della Lippa

una palla di stracci o la fionda per la caccia

e senza curarmi dei rischi o di una sgridata

un mattino di sole per marinare la scuola.

Più monello di così, non credo sia possibile

però, cattivo… mai, nemmeno a farlo di proposito

dell’argento vivo, del desiderio di correre… la colpa.

Più tardi, vincitore, spavaldo alla portain casa… già pulcino che cerca la sua

chiocciatimoroso, per averla fatta grossa.

si terrà lunedì 13 maggio, alle 21, presso il Centro sociale guerzoni di Carpi, l’ultimo incontro della rassegna una serata in san Rocco

rinviato il concerto di serena daolio

e’ stato rinvia-to l’ultimo appuntamento

del cartellone de Una serata in San Rocco: la celebre soprano carpigiana serena Daolio (in foto) arti-sta acclamata a livello internazionale, terrà il suo concerto lunedì 13 maggio. Il luogo resta lo stesso: il Cen-tro sociale Guerzoni, in via Genova, 1 a Carpi, alle 21. Il programma propo-sto sarà a sorpresa, scelto direttamente dalla soprano che, anche quest’anno, come da tradizione, non dimentica il caloroso pubblico della sua città, che l’ha sempre seguita con affetto e partecipazione. Serena Daolio sarà accompagnata al pianoforte dal maestro paolo andreoli.Dopo i suoi dieci spettacoli gratuiti della stagione 2012/2013, la rassegna Una serata in San Rocco – organizzata da Fondazione cassa di risparmio di carpi e san rocco arte & cultura - che hanno alternato musica, ironia, teatro e danza, dà appuntamento al prossimo inverno. Il concerto di Serena Daolio sarà a ingresso gratuito, sino a esaurimento posti disponibili. Non si accettano prenotazioni.

l’8 aprile, si è celebrata la Gior-nata internazionale di Rom e Sinti, Romano Dives. La

data commemora l’8 aprile 1971, quando si tenne a Londra il primo congresso internazionale dei popoli Rom, che diede il via alla creazione della romani union, associazione mondiale riconosciuta dopo pochi anni anche dalle Nazioni Unite. In occasione della ricorrenza, il presi-dente della Camera, laura Boldri-ni, lo scorso 8 aprile, ha ricevuto otto ragazzi e ragazze di origine Rom residenti in Italia. “Mi hanno

raccontato otto storie diverse, di famiglie a volte presenti in Italia da secoli, oppure arrivate dopo la tragedia dell’ex Jugoslavia e il crollo del blocco sovietico. Ragazzi orgogliosi della cittadinanza italiana o in attesa di vedersela riconoscere perché fuggiti dalla guerra privi di documenti. Il sogno è quello dell’in-serimento e di un lavoro”, racconta Boldrini sul suo profilo Facebook. La storia dei Rom e dei Sinti è spesso poco conosciuta. Secondo il presidente, che dal 1998 al 2012 ha lavorato come portavoce dell’Alto

Commissario delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR), la manca-ta conoscenza delle realtà e delle storie di queste popolazioni, che da secoli vivono nei territori italiani ed europei, porta - e ha portato - a episodi di razzismo e discrimina-zione nei loro confronti. L’auspicio è quindi quello che una maggiore conoscenza reciproca sia veicolo di una sempre maggiore integrazione. In Italia vivono circa 180mila Rom, di cui almeno 40mila nei cosid-detti “campi nomadi”. In merito, le richieste avanzate al presidente della camera dall’associazione 21 luglio, che ha accompagnato i ragazzi a Montecitorio, sono due: “il riconoscimento tra le minoran-ze culturali tutelate, visto che per consistenza si tratta della seconda minoranza d’Italia e il superamen-to del sistema dei mega-campi, a favore di soluzioni più vivibili da concordare con le famiglie”.

Per APPrOFONdIrewww.21luglio.org

di Francesca Zanni, laureata in Storia, Culture e Civiltà Orientali e in Cooperazione internazionale, Sviluppo e

Diritti Umani presso l’Università di Bologna

Islam e dintorni...

venerdì 19 aprile, alle 21.30, al 10+design in via montecuccoli 12/14 a modena

cruise party: tra divertimento e solidarietà

Venerdì 19 aprile, per il secondo compleanno di alberto Fontana, Fujiko,

10+Design e chiara ciroldi rea-lizzano un’emozionante festa tra amici che sarà anche un’occasione speciale per dare il proprio contri-buto ad ail modena onlus. L’Asso-ciazione italiana contro le leucemie-linfomi e mieloma promuove la ricerca scientifica, sensibilizza

l’opinione pubblica relativamente alla lotta contro le malattie del san-gue e cerca di migliorare la qualita di vita dei malati e dei suoi familiari. L’appuntamento è il 19 aprile al Cruise Party, presso 10+ Design, in via Montecuccoli, 12/14 a Modena, dalle 21.30. Cena degustazione preparata dagli chef della cucina cafè livre/la saletta, accompa-gnati dal sound esperto di andrea

mazzali dj e del jazz live 3 Kings, con la straordinaria voce di Kenneth Bailey. Durante la serata sarà possibile fare un’offerta a sostegno dell’Ail, che sarà presente con la sua struttura. A ogni donazione verrà consegnato un regalo personale a tema con la festa.

cara clarissa,ripenso nostalgica alle mie gite scolastiche al liceo. sono nata nel 1970, a scuola mi portarono a vedere parigi, roma e praga. adesso ho una figlia che frequenta il liceo scientifico manfredo Fanti e non andrà in gita. Ho appeso al frigorifero il resoconto del consiglio di classe dove si spiega il perché tante sezioni quest’anno non andranno in gita. mi dispiace. e’ una perdita seria per i ragazzi, io conservo i ricordi delle gite fatte, come i più belli mai vissuti.

cinzia

cara Cinzia, quello che segnali è un problema diffuso in Italia. Purtroppo

sempre meno famiglie riescono a farsi carico dei costi di una gita e la scelta di molte scuole è quella di non discriminare i ragazzi che non possono permettersi di far affrontare tale spesa ai genitori.

Altro aspetto non marginale della questione è l’indennità per i profes-sori, ormai inesistente: i docenti sono infatti chiamati a farsi carico di responsabilità e rischi senza ricevere alcun tornaconto di natura economica. A queste condizioni, calano gli insegnanti disposti a farsi cari-co del controllo 24 ore su 24 di adolescenti lontani da casa, anche se supportati da genitori tra gli accompagnatori. Ne abbiamo parlato a Brunomattina, su Ra-dio Bruno, qualche giorno fa; ci sono genitori addirittura contenti all’idea che i figli non vadano in gita perché “è una perdita di tempo e sono giorni sottratti allo studio”, ha scritto una madre. Io, invece, la vedo come te. Ogni viaggio è un’esperienza di vita che

arricchisce l’anima se vissuto con curiosità e interesse; divertirsi con i compagni di classe crea gruppo, squadra e alimenta amicizie che possono durare per tutta la vita. Le lezioni in classe, quando non ci sono insegnanti appassionati, di-ventano noiose e grigie; osservare coi propri occhi dipinti originali, sculture, palazzi antichi, parchi storici e ridere hanno un valore culturale che sarebbe splendido non disperdere. Si sta andando nella direzione di livellare verso il basso tutto. Niente escluso. Il peggio è che succeda anche nel mondo della scuola.

18 19.04.2013 n° 15

l’AFOrIsmA dellA seTTImANA...

APPuNTAmeNTI APPuNTAmeNTI

“Ama tutti, credi a pochi e non far del male a nessuno”. William Shakespeare

il CENtRo stoRiCo Cambia volto Col PREmio loRia

la cultura è di casa a carpi il 20 aprile

sabato 20 aprile, a Carpi, appuntamento con la XVI edizione del Premio Arturo

Loria. Una no stop consacrata alla cultura, alla promozione dei talenti ‘scoperti’ dal Premio e agli amanti della lettura, presso la Bi-blioteca Multimediale e in centro storico.Alle 10, presso la Sala esposi-tiva della Biblioteca, il docente dell’Accademia di Belle Arti di Bologna, ideatore della rivista Canicola e del Festival internazio-nale del fumetto d’autore BilBol-Bul, Edo Chieregato, tratterà di graphic novel e fumetto; alle 11, presso l’Aula didattica, il fonda-tore di CineAgenzia e seleziona-tore dei documentari al Festival Internazionale di Ferrara, Stefano Campanoni approfondirà le tecniche dell’opera audiovisiva; a svelare i segreti del racconto letterario saranno invece la scrit-trice Alessandra Burzacchini e Martino Gozzi, scrittore e docen-te di tecniche narrative presso la Scuola Holden di Torino. Alle 16, presso la Sala espositiva della Biblioteca, verrà inaugura-ta Cinque racconti, la mostra di tavole originali dei fumettisti An-drea Bruno, Francesco Cattani, Gabriella Giandelli, Giacomo Monti e Michelangelo Setola a cura di Edo Chieregato e Liliana Cupido. A seguire, alle 17.00, un live painting musicale dell’artista Andrea Bruno.Alle 18.30 si entrerà nel vivo della premiazione del concorso nazionale dedicato alla narrazione breve, con la proclamazione dei vincitori delle tre sezioni e la con-segna dei premi, il tutto con una madrina d’eccezione: Lella Costa. L’attrice e scrittrice sarà protago-

nista, alle 21, presso l’Auditorium Loria, di Come una specie di sorriso.Dalle 9 alle 19 a riempire il Por-tico Lungo di Piazza Martiri, la Loggia del Grano e Piazza Gari-baldi saranno, per la prima volta a Carpi, Libri sotto i portici, una mostra-mercato del libro raro, di qualità e introvabile.Contemporaneamente, sul rial-zato di Piazza Martiri, Artisti in piazza: pittori, scultori, artisti del ferro, del vetro e della ceramica in una performance live, creeranno le loro opere sotto gli occhi del pubblico. Per i più piccoli invece, in via Paolo Guaitoli, laboratori di découpage e lavorazione della creta. Dalle 16 alle 18, in prossimità del-le librerie La Fenice, Mondadori e Radice Labirinto si terranno poi le Letture in pillole, brevi momenti di reading da passeggio a cura della Compagnia del Teatro di Corte. Ancora si terrà Libri nel cassetto, il primo spazio di bo-okcrossing in centro storico, che si terrà presso la Loggia del Grano dalle 9 alle 19. Alle 19.30 al Coo-kies kitchen bar, si terrà un momento dedicato a Comodini d’autore, il fortu-nato web contest per creare il primo comodino virtuale della storia della letteratura, che ha raccolto quasi 200 immagini inviate da lettori di ogni età

e collocazione geografica. Al Coo-kies si svolgerà la premiazione del vincitore decretato dagli utenti di Facebook e, per continuare con l’atmosfera informale e intima che ha caratterizzato il concorso, si terrà il concerto del trio jazz Minoù Griotes e l’inaugurazione della mostra di tavole originali dell’artista Valentina Maddalena Lugli.Alle 19.30 allo Spazio Meme – in via Giordano Bruno, 4 - l’inau-gurazione della mostra Storia di una madre, di AKA B, libera-mente tratto dalla favola di Hans Christian Andersen e curata da Francesca Pergreffi e Filippo Bergonzini, con un live painting dell’artista. La mostra continuerà sino al 22 maggio. Insomma sabato 20 aprile, a Car-pi, la cultura sarà, in tutte le sue forme, decisamente protagonista, in una giornata di festa ricca di iniziative per tutti i gusti e le età.

Lella Costa

teatro carpI17 aprile - ore 21Il cardinale LambertiniCompagnia AnfitrioneCon Andrea FerrariDi Alfredo TestoniAdattata e diretta da Andrea FerrariCinema Teatro Eden

MostrecarpI19 aprile - 9 giugnoSi scambiavano i paesaggi OttoNovecento, tra letteratura e arte a ModenaLa mostra si sviluppa in due sedi: Loggia di primo ordine di Palazzo dei PioPalazzo Foresti

Fino al 21 aprile15 anni di presenza Artistica a CarpiEspongono gli artisti:Gianni Bizzarri, Thea Campedelli, Ida Carani, Mauro Filippini, Maria Ramos, Gianpaolo Sabbadini, Giuliano Salsi Sala Ex Poste

22 - 27 aprileLa guerra in casa. Vita quotidiana a Carpi nel 1943 - 1945Galleria Il Borgogioioso

Fino al 28 aprileAlfabeto delle fiabe Un grande alfabetiere e un itinerario poetico tra i personaggi, i luoghi e i simboli della fiaba popolareSala Cervi di Palazzo dei Pio

Fino al 30 aprileL’umorismo ai tuoi piedi Personale di Marco De AngelisO&A Centro Affari

eventicarpI 19 aprile, ore 22Maria Antonietta Kalinka Arci Club

19 aprile - ore 21Presentazione del volume Il prete di Fossoli. Don Francesco Venturelli fra internati e guerra civile Di Danilo Sacchi La Fenice

19 aprile - ore 15Storie di terremoti Auditorium Loria

19 aprile - 5 maggioFesta Democratica di PrimaveraCircolo Arci Arcobaleno

20 aprile - ore 21Rassegna Corale Armonia dei montiEvento nella ricorrenza del 150° anniversario del Club Alpino ItalianoCon un repertorio di Canti Tradizionali di MontagnaProgrammaCoro CAI CarpiDiretto dal Maestro Alessandro DallariLa cordialità carpigianaLetture di Arianna AgnolettoCoro Comelico di Santo Stefano di CadoreDiretto dal Maestro Luciano Casanova FugaIngresso a offerta liberaIl ricavato sarà devoluto alla ricostruzione di Istituti Scolastici di Carpi colpiti dal sisma Centro Gorizia

20 aprile - ore 22.30Jacco GardenerMattatoio Culture Club

20 aprile - ore 10/19.30Premio Arturo Loria 2013 Premiazione e EventiBiblioteca Loria e Centro Storico

20 aprile - ore 21Al proces dla sgnoura AmaliaFilodrammatica Culturale Pievese Il Teatro del RenoCircolo Loris Guerzoni

20 aprile, ore 17Tris Cello Piano Quartet Sala dei Mori di Palazzo Pio

21 aprile - ore 16/19Amici diamo inizio alle danze!Galleria Il Borgogioioso

21 aprile - ore 18L’intervento di Emergency in ItaliaIncontro con:Andrea Bellardinelli, Responsabile Programma ItaliaOusmane Thiam, Mediatore culturale del Programma ItaliaDurante la serata sarà proiettato il documentario Life in Italy is okMigranti, stranieri, nuovi poveri raccontano la loro vita in Italia e l’aiuto ricevuto dai medici di EmergencyAuditorium Loria

21 aprile - ore 17Resistenza - Concerto di Cisco Concerto di Cisco e del Corpo Bandistico Città di Carpi, diretto da Pietro RustichelliCortile d’Onore

22 aprile - ore 18.30Presentazione dei libri:La guerra sulla pelle di Davide Angeli La guerra di mamma di

1919.04.2013 n° 15

APPuNTAmeNTI

aPPuNtamENto CoN miNimoNdi, Xiii FEstival di lEttERatuRa E illustRazioNE PER Ragazzi a PaRma, PREsso il Palazzo dEl govERNatoRE, FiNo al 28 aPRilE

la letteratura per i piccoli

a un anno esatto dalle ultime Schegge di Liberazione ballabili che si svolsero a

Rimini, dopo tante vicissitudini, tra cui il terremoto che ci ha colpiti, tor-nano, laddove sono nate, a Carpi, le Schegge di Liberazione. I festeg-giamenti avranno luogo in tre luoghi diversi: all’Ex Campo di concentra-mento di Fossoli, dalle 14 alle 19, nel Cortile d’Onore di Palazzo Pio e, infine, al circolo mattatoio. Al campo, la Fondazione ex campo Fossoli propone Parole e musica: alle 14, visite guidate al Campo di Fossoli e, dalle 15, Racconti e suoni nel Campo, con musiche e letture a cura di Forum teatri in movimen-to e istituto musicale Vecchi-tonelli, con qualche scheggia letta qua e là per il campo. Seguirà un concerto dell’orchestra dell’usi-gnolo. Nel Cortile d’Onore, alle 19.30, anpi e arci carpi propon-gono un appuntamento all’insegna di Canti e letture Resistenti, insieme a Schegge di Liberazione e al coro delle mondine di novi di modena. Al Circolo Mattatoio di via Rodolfo Pio, alle 21.30, the Villains in concerto. A seguire Dj set.

25 aprile

schegge di liberazione

la Mostra

minimondi 2013 ospita a Palazzo del Governatore, la mostra Musica per i

miei occhi, una collettiva composta dal lavoro di 11 talenti del panorama nazionale e internazionale di illustrazio-ne e grafica. chiara armellini, irene Bacchi, andrea Baldelli (corpoc), nicholas Blechman, lorenzo Bravi, Blandine minot, umberto mischi, andrea musso, marco Goran ro-mano, Jacopo rosati e leonardo sonnoli sono gli ospiti della Mostra collettiva quest’anno dedicata al tema della musica. Gli illustratori e graphic designer coinvolti interpretano la musica attraverso il proprio linguag-gio espressivo. La direzione artistica dell’esposizione è curata da umberto mischi, illustratore e graphic designer freelance. La mostra sarà accompagna-ta da una serie di laboratori realizzati dagli autori dei lavori esposti: Giusep-pe Verdi in concerto con pennelli e matite, con Andrea Musso; Bla, bla, bla con Lorenzo Bravi; ABCDOREMI con Umberto Mischi e Andrea Baldelli (CORPOC); Orchestra di Carta, con Marco Goran Romano; La rumorosa giornata di... con Jacopo Rosati; Musi-ca a pezzetti con Chiara Armellini.

minimondi, Festival di letteratura e illustrazio-ne per bambini e ragazzi

da 0 a 19 anni, torna a Parma, per la prima volta nella prestigiosa sede di Palazzo del Governatore in Piazza Garibaldi, fino al 28 aprile con numerosi appuntamen-ti. L’immagine di copertina del festival è stata realizzata da Guido Scarabottolo, stimato illustratore di fama internazionale che da anni lavora per il mondo dell’editoria per adulti e ragazzi. Il Festival Minimondi è promosso dall’omo-nima associazione, patrocina-to, promosso e co-organizzato dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Parma, con il soste-gno della Provincia di Parma e della Regione Emilia Romagna. Insieme a loro i comuni di Mon-techiarugolo e Busseto. Ideato nel 2001 da Silvia Barbagallo, che lo dirige ora insieme a Paola Cantarelli, con l’obiettivo di promuovere e stimolare la lettura tra i giovani, Minimondi vuole

avvicinare scrittori, illustratori ed editori a bambini e ragazzi, annul-lando le distanze tra autori e lettori attraverso incontri, presentazioni di libri, letture animate, mostre, atelier, laboratori di scrittura e illustrazione. L’edizione 2012 ha coinvolto più di 2mila ragazzi, numerose famiglie e adulti ap-passionati nel corso degli oltre 50 appuntamenti che si sono tenuti in città e in numerosi Comuni. Più di 60 incontri e oltre 40 ospiti per questa tredicesima edizione: autori, illustratori, artisti, narrato-ri, designer, che saranno l’anima della manifestazione, tra questi

Giuseppe Festa, Luca Raffaelli, Fabrizio Casa, Anna Pavigna-no, Umberto Mischi, Lorenzo Bravi, Alessandro Gatti, Giulia Sagramola. Un ricco programma dedicato la mattina alle scuole e il pomeriggio e il fine settima-na a bambini e famiglie. Anche quest’anno aprirà il Bookshop con la sua vasta scelta di pubblicazio-ni italiane e straniere dedicate al giovane pubblico della manifesta-zione che, per questa edizione, si sposterà al primo piano di Palazzo del Governatore fino al 28 aprile (aperto dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 19 e sabato, domenica e 25 aprile dalle 10 alle 20). Il Festival Minimondi ospita, il 24 aprile, alle 17, presso l’Auditorium di Palazzo del Governatore, Amo chi legge… e gli regalo un libro, progetto promosso da Associa-zione Italiana Editori in col-laborazione con Associazione Italiana Biblioteche, Nati per leggere e Associazione Italiana Librai in occasione de Il Maggio dei libri, campagna nazionale del Centro per il Libro/MiBAC. Due le novità di questa edizione. Lo spazio Le Nid dedicato ai picco-lissimi (0-3 anni), un nido in cui un narratore racconterà storie per poi lasciare spazio a chi è seduto ad ascoltare per toccare, mordere, cercare le storie. Perché il nido è pieno di storie, piccole storie che prendono vita, attraverso la narrazione. Uno spazio morbido e luogo in cui stare, dove si ascolta, si guarda, si crea. Inoltre, la serie di incontri pensata per genitori, educatori, insegnanti e bibliote-cari realizzata in collaborazione con l’istituzione Biblioteche del Comune di Parma: cinque appuntamenti che affronteranno temi legati ai primi anni di vita dei bambini, che rifletteranno sul cosa significa essere genitori, sulle pratiche per avvicinare i bambini all’indipendenza nel dormire e sul valore della lettura nella primissi-ma infanzia.

Guido Scarabottolo

Gaetana Morgese Saranno presentiDavide AngeliMariarosaria Castaldi, parente dell’autriceIntroduceFrancesco Lioce, presidente dell’Anpidi CarpiInterviene Giuliano Albarani, presidente dell’Istituto Storico di ModenaLibreria La Fenice

23 aprile - ore 15Vertigini e disturbi dell’equilibrio Queste sensazioni che provo da cosa dipendono? Cosa devo fare?Relatore: dottor Giorgio GuidettiCentro Sociale Gorizia

24 aprile - ore 18Presentazione del libro: C’è urgente bisogno di Carabinieri Di Danilo De Masi L’autore converserà con Marika Losi della Fondazione ex Campo FossoliEx Sinagoga

25 aprile - dalle 10Festa della Liberazione Ore 10Ritrovo presso il Cimitero Urbano con deposizione delle corone al Sacrario dei CadutiOre 10.30Di fronte al MunicipioDiamo voce alla CostituzioneLetture di articoli della Costituzione Saluto di Francesco Lioce, presidente di Anpi CarpiIntroduce Giovanni Taurasi, presidente del ConsiglioIntervento di Enrico Campedelli, sindaco Accompagnamento musicale a cura del Corpo Bandistico Città di CarpiOre 14.30Carpi - Fossoli, biciclettata resistente ritrovo davanti al Municipio, sosta al Poligono di tiro di Cibeno e arrivo al Campo Ore 14 - 19- Ex Campo FossoliParole e musicaProgramma a cura della Fondazione Fossoli:Ore 14 Visite al Campo Ore 15 Racconti e suoni nel CampoMusiche e letture a cura dell’Istituto musicale Vecchi-Tonelli e Forum Teatri in MovimentoOre 15.30 Fili di memoriaOre 15.30 Storie e coseLaboratori per i più piccoli a cura dei ragazzi del Circostrass e Coop GiravoltaOre 16.30 Donne Resistenti Concerto dell’Ensemble di fiati L’Usignolo, con Elsa BossiOre 19 - Mattatoio Aperitivo di festa resistente Ore 19.30 - Cortile d’Onore Canti e letture ResistentiCoro delle Mondine di Novi e Barabba-log in Schegge di LiberazioneOre 21.30 - Mattatoio The Villains in concerto

20 19.04.2013 n° 15

PrOVINcIAlI – riscatto Virtus, rilancio limidi

clAssIFIcA

PrOssImO AVVersArIO – cuneo

PrOssImO TurNO

Pesistica di scena al PalaPatria

le pesiste parmigiane brillano nella sfida coi francesi

il comitato Fipe emilia romagna con la collaborazione della s.G. la patria 1879 ha organizzato la gara

di pesistica internazionale tra le sele-zioni delle regioni Emilia Romagna e

Rhone-Alpes. La gara si è svolta presso il PalaPatria, lo scorso 13 aprile. Belle prestazioni individuali per le pesiste della labas di Parma. Ottimi secondi posti per l’atleta Gabriele Kasauskai-

Finali dei Campionati italiani di Karate

ricco medagliere per i Black dragons

Domenica 14 aprile si sono tenute le Finali dei Campionati Italiani di Karate a Seveso. La società sportiva dei Black Dragons, in forze alla

sG la patria 1879, si è presentata con una squadra di venti atleti. Ricco il medagliere conquistato dagli sportivi di casa nostra. Primo gradino del podio per Francesco capobianco (1° nella categoria Junior, dai 18 ai 21 anni) e matteo trotta (1° nella categoria cadetti fino a 14 anni). Ottimi piazzamenti anche per lilian porcireanu, Davide Giagnorio, tony mingione, alfonso Gri-maldi, Fraied mouhamed, mattia landini, michele conte, matteo Bertazzoni e riccardo Guidotti.

te seconda (38kg di strappo + 41kg di slancio) nella cat.58kg e per l’atleta irene claudia toma (50kg di strappo + 65kg di slancio) cat. 63kg davanti alla sua compagna di squadra Jurgita alminaite. Ottima prestazione per la giovane pesista rasa alminaite che è arrivata prima a pari merito con la francese Vanessa pellenard ha fat-to 116kg di totale facendo 55 nello strappo e 61 nello slancio e ha fatto i minimi di interesse nazionale (che sono 114kg) nella cat. 69kg. Nella catego-ria 53kg marilisa carlino si è dovuta fermare allo strappo non riuscendo a proseguire la gara per una fastidio al polso. Nonostante questi ottimi risultati la Regione Emilia Romagna si è dovuta arrendere alla francese Rhone-Alpes che ha portato a Carpi una selezione davvero fortissima.

Cosi’ NEl giRoNE di RitoRNoTrapani 30Lecce 24

San Marino 23 Virtus Entella* 23

Albinoleffe 22Cremonese 19 FeralpiSalò 18

carpi 17 Sudtirol 17

Portogruaro 14Pavia* 14

Lumezzane 13 Como 12

Reggiana 10Tritium 9Cuneo* 9Treviso* 8

*una gara in più

calcIo – il CaRPi Ci CREdE FiNo iN FoNdo: sbaNCa salò all’ultimo assalto (1-0) E dEColla al tERzo Posto!

volere volarestavolta il matCh-wiNNER è PaPiNi, l’uomo dElla quadRatuRa.domENiCa i biaNCoRossi attENdoNo il CuNEo E CERCaNo l’ENNEsimo RECoRd di uN CiClo iRRiPEtibilE.

eccellenZa. Un Borelli gremito e caldissimo, dentro e fuori metafora, incornicia l’epilogo più scontato che rimanda il verdetto: la paura di perdere trionfa sulla volontà di vincere (0-0). Non sfonda dunque la correggese, sbatte anzi contro l’ex numero uno biancorosso accialini che salva a più riprese il Rolo e tiene aperta la lotta al secondo posto. In extremis, pecorari si ritrova il match-point sulla racchetta, ma lo spreca. Il nulla di fatto comunque consolida il vantaggio degli uomini di salmi, che ora possono amministrare 5 lunghezze di margine nei 5 turni ancora da disputare. Domenica prossima, il duello a di-stanza vivrà forse il momento decisivo: il Rolo ospita la capolista Lupa Piacenza, decisa a strappare il suggello aritmetico sul titolo e sulla promozione in serie D; mentre napoli e compagni faranno visita al Monticelli (penultimo), drammati-camente in caccia di punti salvezza.promoZione. La solierese spreca il bel gol-lampo di alessandro prandi e viene raggiunta dalla Casalgrandese, (1-1), lasciando sul campo il cuore, e mol-te recriminazioni al cospetto di una big del campionato. La stagione è virtual-mente conclusa, le ultime passerelle in programma non sposteranno granché la classifica. Né i giudizi: nannini può andare molto orgoglioso del lavoro svolto e delle risposte ottenute dal suo giovane gruppo, in un anno di difficile transizio-ne, pieno di complessità.

e.G.

l’anomalia del campionato

Delle quattro curve che restano al Carpi, la principale trappola è nascosta proprio nella prossima. Domenica arriva la squadra più ambigua del cam-pionato. E non solo. E’ un’anomalia dell’intera Prima Divisione. Detiene

infatti un primato abbastanza controverso da leggere: è l’unica squadra ad aver raccolto più punti in trasferta (17) che sul proprio campo (12). Non c’è un caso analogo nel Girone B. Né, tra l’altro, in serie A. Solo due in B (Empoli e Vicenza). Il cuneo è questo e molti altri paradossi. È stata una grande sorpresa dell’andata (ottava al giro di boa). Ed è altresì una delle più lente del ritorno. Certamente la più peggiorata in corso d’opera. Viene da un inverno disastroso per risultati e qualità di calcio. Sui pantani ha smarrito intensità, coesione. Nel 2013 ha vinto solo a Pavia. Otto volte su 13 ha subito gol. Solo in 5 partite è riuscita a segnarne. L’acquisto di omar torri (dal Lumezzane: centravanti classico, spigoloso e lun-ghissimo) ha aggiunto verticalità al sistema di gioco (base 4-3-1-2, con possibili varianti sulla trequarti), però non molta semplificazione in fase realizzativa. Ben più provvidenziale è stata la firma di simone loria (integrato a marzo, dopo 10 stagioni tra A e B), la cui esperienza ha restituito un po’ di solidità al reparto arretrato. Con lui in campo, i piemontesi di mister ezio rossi sono imbattuti da 4 gare. Vale momentaneamente l’uscita dai playout l’ultimo dei 6 punti consecutivi, strappato di gagliarda rimonta al Como in inferiorità numerica (espulso in avvio il capocannoniere marco martini, che dunque mancherà per squalifica). Ma la paura sale, perché il tempo della salvezza stringe: il turno di riposo da osservare riduce inevitabilmente le chances e i margini d’errore. Al Cabassi, insomma, è prevista battaglia.

la quintultima domenica dà conferme decise a tutte le la-titudini della classifica. Prin-

cipalmente a nord. A questo punto è molto probabile che la top 5 attuale si conservi fino al traguardo. Resta però da definire la griglia, ovvero posizioni ed accoppiamenti. Saranno sostanzialmente gli scontri diretti a determinarli. TESTA - Vincono le primissime, rinnovando il duello per il titolo che finirà davvero sul filo del pun-to. Perciò, inevitabilmente, logorerà moltissimo gli sconfitti. Rimane sen-sibilmente favorito il Trapani, pur con un calendario più complesso. Ma ha i numeri migliori del 2013: è nettamente la prima squadra del ritorno, con l’attacco più prolifico, la massima differenza reti, il più co-spicuo rendimento esterno e la più lunga striscia d’imbattibilità (non perde dal 9 dicembre). E dispone di un margine importante, due punti pieni, cioè il privilegio di un mezzo passo falso nei confronti del Lecce. Che comunque dovrà battere almeno tre avversarie su quattro in corsa per un obiettivo.PLAYOFF - Più sotto, vince anche l’Entella dimostrando di avere qual-cosa in più del San Marino. Perde solo il Sudtirol, lasciando qualche speranza alla Cremonese. E con-fermando un’involuzione ormai abbastanza prolungata. Pagherà più di chiunque l’escursione termica pri-maverile, venendo dal lungo inverno freddo di Bolzano. Intanto ha lasciato sul campo 10 degli ultimi 15 punti, e prosegue decimata da squalifiche ed acciacchi. Forse sta scoprendo in Testardi un ingranaggio disfun-zionale al proprio gioco originale, quando invece sperava di trarne il valore aggiunto. Sicuramente sta

svelando di essere andata, fin qui, ben oltre se stessa. Prevalentemente per merito di Vecchi, un allenatore più bravo di tutti i colleghi ma anche dei suoi stessi giocatori: è come se adesso questa forza esclusiva ne stia segnando il limite.

PAPINI - Così ne approfitta in pieno il Carpi, che sorpassa al terzo posto. E si dimostra, una volta ancora, la contender più completa e più in for-ma del momento. La vittoria di Salò è arrivata all’ultimo assalto, dopo un’ora e mezza abbastanza bloccata.

Ovvero per manifesta superiorità di fiducia. Ha deciso Papini, “l’uomo più semplice” di Vasco Rossi. Cioè il calcio essenziale, responsabile e sincero di un mediano a tutto campo, che ha stabilito la quadratura di una squadra complicata che ambiva a diventare totale. L’aggettivo resta ap-punto questo. I numeri della gestione Brini impressionano per coinvolgi-mento e trasversalità. Il suo Carpi ha saputo vincere tutti i tipi di gare che gli sono state proposte. Si è im-posto con pazienza o con furore, a seconda dei casi. Sempre di carattere, mai senza qualità. Alternando fasi di sopraritmo e di sot-toritmo. E sintesi efficaci, immediate, di manovre orizzontali e verticali. Non ha ancora concesso un gol a gioco in movimento, pur dovendo sostituire, a turno, tutti i difensori titolari (prima Letizia, poi Terigi e Sperotto, per ultimo l’affa-ticato Poli): significa che c’è un’or-ganizzazione stabile e automatica, una grande collaborazione in fase di non possesso tra tutti i reparti. Ha

Trapani 56 Lecce 54 carpi 47

Sudtirol 46 Virtus Entella* 46

San Marino 42 Albinoleffe (-6) 40Cremonese (-1) 39

FeralpiSalò 39Pavia* 37

Lumezzane 36 Cuneo* 31

Portogruaro (-1) 30Como (-1) 29 Reggiana 25Tritium 18

Treviso* (-1) 14

* una gara in più

Domenica 21/4/2013, 31a giornata, ore 15.

Carpi-Cuneo; Como-Lumezzane; Lecce-Feralpisalò; Pavia-Albinoleffe; Portogruaro-Reggiana;S an Marino-

Trapani; Sudtirol-Virtus Entella; Tritium-Cremonese.

mandato a segno 8 giocatori diversi nel giro di 6 partite, le tre punte e soprattutto l’intera batteria di curso-ri: significa che c’è una ricchissima varietà di gioco d’attacco.FINO IN FONDO - La corsa di Pa-pini (in foto) a braccia aperte verso i

tifosi è una polaroid esatta e suggestiva. Contiene il messaggio che dà la stura al finale di stagione: “ci crediamo fino in fondo, vogliamo volare. Sulle ali c’è tanto posto: accom-pagnateci”. Domenica al Cabassi, il quartultimo

round. Arriva il Cuneo, avversario decadente ma colloso. In palio c’è un record, l’ennesimo di un ciclo stra-ordinario e irripetibile: mai il Carpi ha vinto cinque partite consecutive in campionati di terzo livello. E’ il primo richiamo della Storia, quasi una sorta di segnaletica verso l’ap-puntamento che conterà di più.

Enrico Gualtieri

seconDa. Doppio sussulto d’orgoglio: la Virtus batte 4Ville (2-1) e Nove-se (1-0), e si riscatta ritrovando condizione, gioco e uomini-gol (elardino e Barletta). Ma, probabilmente, il tempo dei sogni è già scaduto. Va malissimo, invece, a tutte le nostre compagini impelagate nella lotta per non retrocedere. Cade sul filo di lana la Fossolese, pressoché compromessa; perde netta-mente la cabassi in casa e scende al terzultimo posto; crolla il s.marino a S.Prospero di Correggio (0-4) e torna a rivedere l’inferno.terZa. Campionato alterno e foriero di colpi di scena: identicamente alle scorse edizioni, sarà una corsa imprevedibile fino all’ultimo metro dell’ultima curva. Il limidi si scuote e torna in vetta, appaiando le rivali: contro Etnia (4-1), si scatena Vullo (tripletta). Preziosi successi in trasferta per cortilese (3-2 a S.Anna, di grande rimonta) e carpine (2-1 a Bagnolo, firmato Culzoni). Scivola infine lo united a Campogalliano (0-1), e si allontana dai playoff.

regIONAlI – Nulla di fatto al Borelli

2119.04.2013 n° 15

Caterina tagliavini, classe ‘98, in forze alla società mondial quartirolo è stata convocata per uno stage nazionale

Il brivido dell’azzurro per caterina

se non fosse che la Pasqua è già passata, si potrebbe affer-mare che si tratta veramente

della sorpresa all’interno dell’uovo. E che sorpresa, dal momento che nella storia della società mon-dial Quartirolo - che quest’anno festeggia i 50 anni di vita e fa parte, da tre anni, del consorzio città di carpi Volley insieme alla Goldoni pallavolo e alla pol. san marinese - mai un’atleta era stata convocata per uno stage di allenamenti della durata di tre giorni presso il centro Federale pavesi Fipav a Milano.caterina tagliavini, classe ‘98, assaporerà il brivido dell’Azzurro dal 21 al 23 aprile. Non sarà una passeggiata ma di certo non è per tutti riuscire a calamitare l’attenzio-ne dei selezionatori Nazionali e sarà un’esperienza di crescita tecnica e umana, indipendentemente che ci

possa essere o no un seguito. Tanti auguri da parte di “dirigenti, tecnici e delle oltre 300 atlete che fanno parte del Consorzio”.

tabellinoappignano - cec carpi: 2 - 3

paoloni appignano: Catalini 5, Grassi, Cenci 9, Partenio 5, Ran-dazzo 23, Tartaglione 12, Calistri (L), Bulfon, Provvisiero, Vitelli ne, Diamantini 10, Santangelo ne, Pizzi-nichini ne, Ricci 10. All.: Rosichinicec carpi: Astolfi 6, Bigarelli 13, Lirutti 15, De Marco 3, Lancellotti 13, Rau 11, Trentin (L); Raimondi 7, Zanon 2, Zaghi ne, Di Primio ne. All.: Molinariarbitri: Nampli e Paolierinote: ace 8/5, battute sbagliate 15/15, muri 20/11, errori punto 47/31; Paoloni Appignano attacco 35%, ricezione 39% (prf 25%), Cec Carpi attacco 43%, ricezione 58% (prf 47%); tempi tecnici e parziali primo set 8-4, 16-11, 21-17, secondo set 8-7, 12-16, 18-21, terzo set 8-5, 15-16, 20-21, quarto set 8-5, 15-16, 20-21, quinto set 5-4, 7-10, 7-12; durata set 32’, 33’, 32’, 26’, 14’

Pallavolo b masChilE: iNaRREstabili biaNCoblu

la cec espugna appignano 3 a 2u

na grande Cec fa sua la battaglia di Appignano, un 2-3 lungo due ore e

mezza pieno di emozioni, sor-passi, controsorpassi e ribaltoni. I primi tre set in particolare sono stati ricchi di sorprese. La prima frazione di gioco si apre con i giovani padroni di casa all’at-tacco e in fuga 8-4 e 16-11 alle soste. Il -5 dura fino al 19-14, quando i biancoblu accorciano fino al 19-17 con Lancellotti, un errore dei padroni di casa e De Marco. La Cec resta in rincorsa fino al 24-22, quando Randazzo infila quattro errori consecutivi (battuta e tre attacchi) e Carpi si ritrova 24-26 e 1-0. Appignano non accusa il colpo e riprende a giocare pallone su pallone: 8-7 al primo stop, poi Lirutti accelera e con tre attacchi vincenti uniti al primo turno di Rau e all’ace di Astolfi è 12-16. Questa vol-ta il copione si ribalta rispetto al primo set ed è l’Universal a perdere il set dopo essere stata avanti 22-24: Catalini mura Lirutti per il 24 pari, Carpi ha un’altra palla set sul 25-24 ma Tartaglione annulla e Randazzo segna il sorpasso (26-25); quan-do Astolfi mette fuori il servizio

del 27-26 è allora Diamantini a murare Bigarelli per il 28-26 che riporta in parità il computo dei set. L’equilibrio regna sovrano e il terzo set si gioca tutto punto a punto fino alla volata finale: Ric-ci annulla il set-ball carpigiano sul 23-24, poi Diamantini mura Zanon (25-24) e Randazzo stop-pa Lirutti per il 26-24 che porta avanti i marchigiani. La Cec non è però incline ad arrendersi e il quarto set è un assolo biancoblu: 6-8, strappo decisivo sull’11-16 con un ottimo Raimondi (suben-trato in corso a De Marco) che si prende poi anche l’onere di chiu-dere il set (18-25). E’ tie-break: si cambia campo sul 7-8 con l’attacco di Bigarelli, poi Rai-mondi e due errori del Paoloni spediscono la Cec 7-11. Carpi ha il match in pugno e non si lascia sfuggire l’occasione di chiudere, con il finale di 9-15. La Cec è

così la terza squadra a espugnare il campo di Appigna-no dopo Ravenna e Santa Croce.

Pallavolo serie b2 femminile - texcart - bakery: 1 - 3

delusione in casa texcart

Quasi tris della texcart che dopo aver tolto qualche punto alla se-conda e terza della classe fa paura anche alla capolista che suda le fatidiche sette camice per avere ragione sulle carpigiane.

Il primo parziale a netto favore delle ospiti che spingono sull’acceleratore per aggiudicarsi la matematica certezza della promozione. Nulla da fare per Città di Carpi che non riesce a opporre un’adeguata resistenza.Tutto cambia dal 24 a 18 per il Bakery nel secondo parziale. La Texcart rimonta le avversarie e ai vantaggi si aggiudica il parziale, compiendo un vero salto di qualità nel gioco. Da questo punto in poi la partita è molto equili-brata e il gioco diventa spumeggiante e intenso. Il terzo set si definisce solo nel finale, quando le piacentine riescono a prevalere, forti di una maggiore incisività in attacco. Nel quarto parziale le padrone di casa fanno tremare le avversarie portandosi più volte in vantaggio e mettendo in discussione la matematica promozione. Occorre tutta la rosa a disposizione del Backe-ry, unitamente a una maggiore prestanza fisica per riuscire ad agguantare il pari. Si va ancora ai vantaggi ma questa volta prevalgono le piacentine. Finisce in lacrime da entrambe le parti: di gioia per la meritata promozione per quanto riguarda la formazione ospite e di delusione in casa Texcart per la matematica certezza di dover abbandonare ogni possibilità di salvezza.

22 19.04.2013 n° 15

l’assessore a sport e benessere del Comune di Carpi, d’addese ha fatto visita ai ragazzi diversamente abili di matemagica durante una lezione al Judo Club Carpi

a lezione di Judo

l’assessore a Sport e Benessere del Comune di Carpi, c. alberto D’ad-dese ha fatto visita ai ragazzi diversamente abili di matemagica duran-te una lezione al Judo club carpi. Gli atleti sono stati entusiasti della

visita e dell’atmosfera gioiosa e spensierata creatasi durante l’occasione. I ragazzi e gli educatori poi, hanno particolarmente apprezzato la partecipazio-ne dell’assessore, al momento del saluto (REI), gesto di educazione, rispetto e segno forte di appartenenza al gruppo.

20 PiazzamENti NEllE vaRiE disCiPliNE E CatEgoRiE d’Età PER il gRuPPo ChE PRatiCa KuNg Fu wushu PREsso l’assoCiazioNE sPoRtiva dilEttaNtistiCa di via liguRia, 3 a CaRPi

ricco medagliere per sparkling project g

rande spettacolo agoni-stico, buon livello tec-nico degli atleti e buona

organizzazione di gara. Questo lo scenario del VIII Trofeo di Wushu Città di Bologna svoltosi lo scorso 7 aprile per il gruppo carpigiano Cina guidato dagli insegnanti Mirko Forghieri, Giuseppe Vitale e Daniele Mari.Il gruppo che pratica kung fu wushu presso l’associazione sportiva dilettantistica Sparkling Project di Carpi, in via Liguria 3, ha dato il massimo, conquistando 20 piazzamenti nelle varie disci-pline e categorie d’età: forme di base e avanzate a mano nuda e con armi (sciabola spada e bastone), combattimenti prestabiliti a mano nuda e con armi (sciabola contro sciabola), aggiudicandosi inoltre il terzo posto come società parte-cipante. Di particolare rilievo i risultati dei giovanissimi che da soli hanno vinto 11 medaglie. Tra i pre-agonisti:BAMBINI (6-8 anni)Jessica Spiga: argento per le forme base a mani nude e argen-

to per la specialità ad armi corte (sciabola).RAGAZZI (9-10 anni)Yanchen Forghieri: bronzo per le forme base a mani nude e argen-to per la specialità ad armi corte (spada).Daniele Pagliani oro per le forme

base a mani nude, bronzo per la specialità ad armi corte (spada) e bronzo per quella ad armi lunghe (bastone). CADETTI (11-14 anni)Sara Napolitano: argento per le forme base a mani nude e oro per la specialità ad armi corte (scia-

bola).Tra gli agonisti:JUNIORES (15-18 anni)Francesca Falconi: oro per le forme base a mani nude e oro per la specialità ad armi lunghe (bastone).SENIORES (oltre i 19 anni)

Mirko Forghieri: bronzo per la specialità individuale ad armi corte (spada).Mirko Forghieri e Giuseppe Vitale oro per il combattimento prestabilito in coppia nella specia-lità ad armi corte (sciabola). Daniele Mari, Mirko Forghieri e Giuseppe Vitale argento per combattimento prestabilito due contro uno a mani nude.Luca Bavutti, Marco Gasparini e Emanuele Papa oro per com-battimento prestabilito due contro uno a mani nude.

Momenti di festa dei bambini del Judo Club Carpi e dei ragazzi di Matemagica con l’apertura di un grande uovo di Pasqua

I ragazzi di Matemagica coi maestri

D’Addese al momentodel Rei

lunedì 22 aprile, alle 20.45, presso il Circolo g. graziosi in via sigonio, 25

giovani, sport & alimentazione

il csi di carpi organizza un incontro lunedì 22 aprile, alle 20.45, presso il Circolo G. Graziosi in via Sigonio, 25 a Carpi dal tema: Giovani, Sport & Alimentazione - Come alimentarsi, errori da evitare, cosa fa bene e

cosa fa male. Il convegno è rivolto a tutti coloro che si interessano di attività sportiva per i giovani, ovvero dirigenti, tecnici, operatori sportivi e genitori per far loro conoscere il modo migliore di affrontare, dal punto di vista alimentare, la pratica di uno sport. I relatori saranno il dottor Gustavo savino, Medicina dello Sport dell’Asl di Modena e la dottoressa Ylenja persi, dietista dell’Asl di Modena.

Pallamano serie aterraquilia battuta 28 a 26 dal Fasano

amaro in bocca per i biancorossi

rimane il grido strozzato in gola ai ragazzi di serafini che toccano con un dito l’impresa

nella gara d’andata dei quarti di fina-le play-off scudetto; 15’’ al termine (26-25 per i locali) e palla in mano ai biancorossi, ma purtroppo non viene fischiato un fallo su radojevic, il pallone in gioco, ne approfitta il Fasano che, a fil di sirena, in contro-piede, conquista una sudata vittoria. Rimane l’amaro in bocca in tutto il clan carpigiano, consapevole di aver giocato una gara di carattere contro una formazione che in campionato (Girone C) aveva vinto 18 gare su 18. Anche l’inizio di gara vede i bian-corossi protagonisti, avanti seppur sempre con il minimo vantaggio (2-3 all’8’ e 4.5 al 14’), malavasi protago-nista con parate fondamentali (anche 2 tiri di rigore), i locali raggiungono la parità (5-5 al 17’) e provano l’allungo (7-5 al 18’). Terraquilia soffre in difesa e la mano calda di rubino porta i suoi sull’ 11-6 al 22’, i biancorossi cercano di limitare i danni, provano a rientrare in partita (12-8 al 25’), ma vengono tenuti a distanza, con un parziale di 3-0 che porta Fasano al massimo vantaggio 15-8 al 28’. Secondo tempo che i biancorossi hanno giocato col cuore, piano piano recuperano nel punteggio che vedeva il Fasano avanti 20-14 al 9’, Radojevic ritrova la via della rete (7 tutte nel secondo periodo) e il contro-piede di Di matteo riportano sotto i biancorossi (21-19 al 14’), ma Fasano risponde (23-19 al 15’), i ragazzi di Serafini hanno il merito di non mol-lare e dal 25-22 al 22’ agguantano con e. piccinini la parità sul 25-25 al 24’, Terraquilia Carpi ci crede, ma un gol annullato a Brzic (discutibile) decreta la vittoria del Fasano. Sabato in casa al Vallauri, alle 18, i ragazzi di Serafini si aspettano tutto il calore del pubblico per conquistare una vittoria che permetterebbe di disputare gara 3 quarti di finale play-off scudetto.

bocce - Raffa. Nel Campionato serie a, mP Filtri Rinascita batte Fontespina di macerata

la rinascita ritrova la vittoria

sabato 13 aprile la mp Filtri rinascita ha battuto Fontespina di macerata, 1 a 0. L’incontro che doveva essere una passeggiata per gli atleti di casa nostra, in realtà si è rivelato uno dei più duri e spettaco-

lari dell’intero campionato. Nell’individuale paolo signorini della Rinascita si è misurato con Domenico Dari ed è parità (8 a 5 e 5 a 8). La terna di casa composta da paleari - luraghi e Viscusi si confronta con la terna macera-tese, castagna, agostini e sabbatini. Ancora nulla di fatto, coi punteggi 6 a 8 e 8 a 4, è di nuovo parità. Il primo turno si chiude quindi 0 a 0 per le due formazioni. Nemmeno la coppia Luraghi - Viscusi riesce a sbloccare il risultato: vince la prima partita contro Agostini - Sabbatini per 8 a 6 ma soccombe 3 a 8 nella seconda. A decidere le sorti è la coppia della Rinascita, Signorini - Paleari che, contro Castagna - Dari, vince entrambi gli scontri per 8 a 1 e 8 a 7. Il sudato risultato finale è quindi MP Filtri Rinascita 1, Fontespi-na di Macerata 0.classiFica Finale: la Pinetina 34 punti, mp Filtri rinascita 29, L’Aquila 28, Montegranaro 22, Fashion Cattel 21, Ancona 2000 16, Colbordolo 16, Montegridolfo 15, Cacciatori 10 e Fontespina Macerata 9.prossimo aVVersario: MP Filtri Rinascita, sabato 20 aprile, a Roma, incontrerà la prima in classifica la pinetina. Incontro decisivo per decidere le sorti del campionato.

Raffa - maschile

I risultati

Domenica 14 aprile, nella Gara nazionale a Coppie, disputatasi a Lodi, ancora un secondo posto per paolo e marco luraghi della mp Filtri rinascita.

classiFica Finale: 1 - Ricci e Mussini (Brescia Bocce); 2 - luraghi e luraghi (mp Filtri rinascita); 3 - Giuliani e Mercanti (Caccialanza) e 4 - Sguardi e Bilieri (Caccialanza).

i l campione del mondo della mp Filtri rinascita, paolo signorini, sale sul podio in occasione del Gran Premio Baltur Centese di Ferrara, gara nazionale Individuale rientrante nel circuito Fib.

classiFica Finale: 1° Fabio Cedrini (Canova Budrio); 2° Luca Cavazzuti (Rubierese); 3° Andrea Mazzoni (Bardolino); 4° paolo signorini (mp Filtri rinascita, modena).

2319.04.2013 n° 15

ha PREso il via daNzaNdo iN touR, la KERmEssE di daNza ChE PER il tERzo aNNo aNimERà la PRoviNCia di modENa CoN lE suE CoREogRaFiE, CoiNvolgENdo dECiNE di sCuolE E CENtiNaia di ballERiNE E ballERiNi

la sublime arte della danza saRaNNo quattRo lE datE di sElEzioNE PRima di aRRivaRE allE duE FiNalissimE il 12 maggio a miRaNdola E il 18 maggio a CaRPi.

“La danza è una necessità emotiva che si esprime attraverso stili” dai tanti

colori differenti, ha commentato Marina Finozzi di Lega Danza Uisp Modena. “Un’arte - le fa eco la collega Kenia Cabrera - in grado di far esprimere l’essere, l’anima del danzatore. La danza è in grado di toccare le corde di tutti ed è una attività che fa bene a chi la pratica. Insegna la disci-plina, la collaborazione, aiuta a prendere consapevolezza del proprio corpo, a vincere la timi-dezza e ad acquisire fiducia in se stessi”. Quello della danza è un mondo colorato e pieno di grazia e passione ma, spesso, animato da una fortissima competizione. “Competizione che, alle volte, può oscurare il sano spirito spor-tivo”, prosegue Marina Finozzi.

“La manifestazione nata tre anni fa, grazie alla vincente collabo-razione con il Comitato Amici del Parco Carpi, Danzando in Tour, - ha commentato Vera Tavoni, dirigente UispModena responsabile ginnastica e danza - è una kermesse preziosa per far incontrare e interagire i balleri-ni dell’intera provincia (ma, a partire da quest’anno, c’è stata un’apertura anche alle scuole di Reggio Emilia) in un’atmosfera giocosa ed emozionante”. Quattro le selezioni che si terranno: dopo Mirandola, sarà la volta di Scan-diano, Carpi e Modena. “Hanno aderito 35 scuole di danza, per un totale di oltre mille ballerini, suddivisi nelle categorie Under 8, Under 12, Under 16 e Over 16. Circa la metà di loro - continua Vera Tavoni - giungerà in finale”.

Considerato l’elevatissi-mo numero di danzatori, le finalissime saranno due: il 12 maggio a Mirandola, all’interno del Palatenda Ert e, il 19 maggio, nel Cortile d’Onore di Palazzo Pio a Carpi. “Una kermesse importante, aperta a tutti e capace di attrarre tanti giovani che, ballando, non solo si divertono, ma si dedicano anche a un’impegnativa disci-plina sportiva, perché, lo ricordiamo, fare sport accresce il benessere psicofisico”, ha sottoli-neato C. Alberto d’Ad-dese, assessore a Sport e Benessere del Comune di Carpi. Danzando in

tour, ha aggiunto Norberto Losi, presidente del Comitato Amici del Parco, “è nato in punta in piedi, per dare un palcoscenico in più ai ragazzi. Per consentire loro di esibirsi, di avere maggiore visibilità. Siamo orgogliosi di questa manifestazione che, anno dopo anno, continua a crescere”. Grazie agli sforzi profusi, l’asso-ciazione carpigiana ha raccolto dei fondi, poi consegnati alla Uisp, grazie ai quali tutte le scuo-le di danza colpite dal terremoto del maggio scorso, potranno partecipare alla kermesse gratui-tamente. “Un segno di solidarietà e sensibilità - ha concluso Vera Tavoni - che è stato accolto con grande gioia da coloro che hanno vissuto il dramma del sisma”. Buona danza a tutti.

Jessica Bianchi

Da sinistra Fontanesi, D’Addese, Andreini, Federici, Tavoni, Losi, Finozzi e Cabrera

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