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1 PARROCCHIA DI SANT’ANDREA APOSTOLO – UDINE/PADERNO - Piazza Paderno 1 – 33100 UDINE Tel. 0432 42809 / email: [email protected] Anno VI – n. 281/14/20 VERSO LA SETTIMANA SANTA 2020 “DOVE VUOI CHE PREPARIAMO PER CELEBRARE LA PASQUA?” (Mt 26,17) “Dove vuoi che prepariamo per celebrare la Pasqua?”, chiedono i discepoli a Gesù. Quest’anno, per la situazione di emergenza che stiamo attraversando, non sarà possibile celebrare la Pasqua insieme, in chiesa, nella comunità. Ma non possiamo non celebrare la Pasqua! È il cuore della nostra fede! Anzi, proprio in questa situazione difficile, è ancor più necessario per noi cristiani vivere la Pasqua di Gesù, crocifisso e risorto, che è la nostra speranza. E dunque quest’anno la Pasqua la celebreremo nelle case.

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PARROCCHIA DI SANT’ANDREA APOSTOLO –

UDINE/PADERNO - Piazza Paderno 1 – 33100 UDINE Tel. 0432 42809 / email: [email protected]

Anno VI – n. 281/14/20

VERSO LA SETTIMANA SANTA 2020

“DOVE VUOI CHE PREPARIAMO PER CELEBRARE LA PASQUA?” (Mt 26,17)

“Dove vuoi che prepariamo per celebrare la Pasqua?”, chiedono i discepoli a Gesù.

Quest’anno, per la situazione di emergenza che stiamo attraversando, non sarà possibile celebrare la Pasqua insieme, in chiesa, nella comunità. Ma non possiamo non celebrare la Pasqua! È il cuore della nostra fede! Anzi, proprio in questa situazione difficile, è ancor più necessario per noi cristiani vivere la Pasqua di Gesù, crocifisso e risorto, che è la nostra speranza. E dunque quest’anno la Pasqua la celebreremo nelle case.

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Allora, lo spazio della casa è chiamato a diventare luogo della nostra liturgia, del nostro celebrare, dell’incontro con il Signore. Le relazioni più intime, con le persone con cui viviamo in questo periodo, possono diventare tempio del Signore, cioè luogo in cui Dio viene ad abitare e si fa riconoscere. Accade già, ogni giorno, nella condivisione del cibo, nella cura del corpo, nella malattia, nell’amore… Ma ora tutto questo può essere celebrato in memoria della Pasqua di Gesù. Per la Settimana Santa di quest’anno (naturalmente per chi lo desidera) in ogni casa e in ogni famiglia siamo chiamati a preparare la Pasqua, cioè a predisporre spazi e segni e altri elementi che richiamino la fede e ci aiutino a celebrare: la Bibbia o il Vangelo, un pane, un crocifisso, dei ceri o delle candele, una tovaglia particolare, dei fiori, dei disegni dei bambini… E anche chi vive da solo celebra la Pasqua di Gesù, nostra speranza e consolazione. Dio nostro Padre vede nel segreto della tua stanza e ascolta le tue preghiere, forse ancora di più perché segrete! Nella Settimana Santa ci saranno le Celebrazioni di papa Francesco e del nostro arcivescovo Andrea Bruno trasmesse in televisione. Inoltre, anche noi sacerdoti ci troveremo a celebrare i vari momenti della Settimana Santa nella nostra chiesa parrocchiale. Sarà bello poterci raccogliere tutti, in comunione spirituale, sentendoci uniti come fratelli e sorelle di una grande famiglia. Ma vera celebrazione della Pasqua quest’anno sarà anche quella vissuta in casa, sentendoci in comunione con tante persone, vicine e lontane, che condividono la stessa fede. Non perdiamo, dunque, l’occasione di vivere la Pasqua anche nella semplicità e intimità delle nostre case, attorno alla tavola di famiglia. Sarà il modo per rendere più vero l’incontro con Gesù crocifisso e risorto, e per partecipare più autenticamente alle celebrazioni trasmesse in televisione o in streaming facebook o watsapp web. Troverete qui un sussidio per la preghiera personale in casa per la domenica prossima “Passione del Signore” e quello per un momento penitenziale personale. Inoltre, una scheda introduttiva per aiutarvi a preparare il Triduo pasquale. Ci sostiene in questo tempo la preghiera della Chiesa, che ogni giorno celebra la Liturgia delle Ore (Lodi, Vespri, Compieta…) e che possiamo pregare scaricando l’App Liturgia delle Ore della CEI. Vi ricordiamo tutti nella preghiera e vi auguriamo una buona preparazione alla Pasqua del Signore

I vostri sacerdoti

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5 aprile DOMENICA DELLE PALME «ENTRA, SIGNORE!»

PREGHIERA IN FAMIGLIA Oggi possiamo seguire la liturgia della Domenica delle Palme trasmessa dai vari mezzi di comunicazione: ricordiamo in particolare la celebrazione presieduta dall’Arcivescovo (ore 10 su Telefriuli e Radio Spazio 103) e dal Papa (ore 11 su Rai 1 e su TV2000). Anche nella nostra chiesa parrocchiale la Santa Messa sarà celebrata alle ore 10.00 e trasmessa via streaming. Si può partecipare alla celebrazione seguendo il foglietto domenicale scaricabile dal sito della parrocchia: https://bit.ly/2UXf6su.

Ogni famiglia però si organizzi per un momento di preghiera vissuto insieme secondo questa proposta.

Nei giorni che precedono si provveda a procurarsi dei rami d’ulivo o altra pianta, oppure a realizzare dei mazzetti di erbe campestri, addobbandoli con dei nastri colorati. Sulla tavola (oppure sul mobile dove sono collocati abitualmente i segni religiosi della famiglia) si pongono una candela accesa, un crocifisso (possibilmente quello che è appeso in una delle stanze di casa) una Bibbia aperta, alcuni rametti di ulivo o altro (uno in più dei componenti familiari). Mentre tutti i componenti della famiglia tengono in mano il rametto il capofamiglia dà inizio alla preghiera:

SALUTO INIZIALE Si può cominciare ascoltando un canto, come ad esempio Hosanna di Marco Frisina - https://www.youtube.com/watch?v=uuUwY80QDXc o altro canto adatto.

Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen! Il Signore è in mezzo a noi, riuniti nel suo nome! Benedetto il suo amore per sempre!

ENTRIAMO IN PREGHIERA Preghiamo. Dio onnipotente ed eterno, attraverso un ramo di ulivo hai annunciato a Noè e ai suoi figli il tempo della misericordia e l’inizio dell’alleanza con ogni uomo. Attraverso i rami di ulivo hai voluto che il tuo Figlio Gesù fosse salutato come Messia, Re di pace, umile e mite, venuto per compiere l’Alleanza definitiva e portare la riconciliazione: sii benedetto per questi rami che ci ricordano la tua

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alleanza perenne con tutta la creazione. Sii benedetto per questi ramoscelli segno della gioia pasquale che ci prepariamo a vivere, e accordaci nella tua benedizione di accogliere gioiosamente colui che viene, Gesù Cristo, il Re, benedetto ora e nei secoli dei secoli. Amen. (L) Sei giorni prima della solenne celebrazione della Pasqua, quando il Signore entrò in Gerusalemme, gli andarono incontro i fanciulli: portavano in mano rami di palma, e acclamavano a gran voce: (T) Osanna nell’alto dei cieli: Gloria a te, Gesù, che vieni, pieno di bontà e di misericordia. (L) Sollevate, porte, i vostri frontali, alzatevi, porte antiche, ed entri il re della gloria. Chi è questo re della gloria? Il Signore degli eserciti è il re della gloria. (T) Osanna nell’alto dei cieli: Gloria a te, Gesù, che vieni, pieno di bontà e di misericordia. (Sal 23,9-10)

ASCOLTIAMO LA PAROLA

Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 21,1-11) Quando furono vicini a Gerusalemme e giunsero presso Bètfage, verso il monte degli Ulivi, Gesù mandò due discepoli, dicendo loro: «Andate nel villaggio di fronte a voi e subito troverete un’asina, legata, e con essa un puledro. Slegateli e conduceteli da me. E se

qualcuno vi dirà qualcosa, rispondete: “Il Signore ne ha bisogno, ma li rimanderà indietro subito”». Ora questo avvenne perché si compisse ciò che era stato detto per mezzo del profeta: «Dite alla figlia di Sion: “Ecco, a te viene il tuo re, mite, seduto su un’asina e su un puledro, figlio di una bestia da soma”». I discepoli andarono e fecero quello che aveva ordinato loro Gesù: condussero l’asina e il puledro, misero su di essi i mantelli ed egli vi si pose a sedere. La folla, numerosissima, stese i propri mantelli sulla strada, mentre altri tagliavano rami dagli alberi e li stendevano sulla strada. La folla che lo precedeva e quella che lo seguiva, gridava: «Osanna al figlio di Davide! Benedetto colui che viene nel nome del Signore! Osanna nel più alto dei cieli!». Mentre egli entrava in Gerusalemme, tutta la città fu presa da agitazione e diceva: «Chi è costui?». E la folla rispondeva: «Questi è il profeta Gesù, da Nàzaret di Galilea». Parola del Signore. Lode a te, o Cristo!

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MEDITIAMO E APRIAMO LO SGUARDO La folla lo riconosce come il Messia atteso, il discendente di Davide che viene finalmente a cambiare la storia. Ma chi è che si trova davanti? In effetti Gesù non ha proprio nulla di guerresco: entra a Gerusalemme su di un'asina che ha accanto a sé il giovane puledro. Strano ingresso, questo di Gesù a Gerusalemme. Perché non fa proprio nulla per suscitare un'immagine di potenza, di forza. Anzi, quello che appare è la sua mitezza: egli avanza disarmato e disarmante nella sua semplicità. Da dove nasce, allora, l'entusiasmo descritto dai vangeli? Probabilmente dalla percezione che quell'uomo nella sua bontà e limpidezza, nella sua misericordia e compassione, è veramente l'inviato di Dio. È con questi contrassegni che Dio ha deciso di rivelarsi, di manifestarsi al suo popolo. Ma allora perché, di lì a poco, Gesù non potrà contare su nessuna difesa da parte della gente? Forse perché, oggi come duemila anni fa, è terribilmente difficile credere che Dio arrivi nella debolezza, nella fragilità e accetti di soffrire, di essere torturato e ucciso pur di manifestare il suo amore. Così quell'oscuro episodio di festa, fatto di acclamazioni e di gesti semplici, resta sempre piantato lì, all'inizio della settimana santa. A ricordarci perennemente la nostra infedeltà, appena arriva il momento della prova. E nello stesso tempo la sua determinazione a correre fino in fondo il rischio di volerci bene, senza difese, senza reti di protezione. A qualsiasi costo. (R. Laurita)

COMUNIONE SPIRITUALE Signore Gesù, credo che tu sei presente nel santissimo Sacramento: ti amo sopra ogni cosa e ti desidero nell’anima mia! Poiché ora non posso riceverti sacramentalmente vieni almeno spiritualmente in me.

Momento di adorazione personale Come già venuto ti abbraccio e tutto mi unisco a Te: non permettere che abbia mai a separarmi da Te! Gesù, mio Bene, dolce Amore, infiamma questo mio cuore, sicché tutto arda sempre per Te. Ti adoro ogni momento, o vivo Pane del cielo, gran Sacramento! Amen.

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PADRE NOSTRO…

PREGHIERA CORALE (L) Tu, Signore, non vieni come un re arrogante con una splendida corona! (T) Vieni, semplicemente, a prendere posto tra i poveri e servire loro con dolcezza la grande tenerezza di Dio. (L) Tu, Signore, non vieni come un giudice severo con terribili tribunali! (T) Vieni, misericordioso, a rialzare i peccatori e presentare a loro con bontà il sovrabbondante perdono di Dio. A questo punto ognuno dei componenti della famiglia porta il ramo di ulivo in una delle stanze della casa: es. i genitori nella camera dei figli (e viceversa), in cucina etc; una volta ritornati sul luogo della preghiera, colui che guida mette l’ultimo ramo di ulivo vicino al crocifisso, mentre tutti pregano il seguente testo. (T) Vieni, Signore, entra nella nostra famiglia, entra nella nostra vita! Vieni, Signore, vieni a cambiare il nostro cuore! Entra, Signore, e canti in noi la musica del tuo Vangelo! Un genitore riappende il crocifisso, con il ramo di ulivo, al muro. Quindi conclude con la preghiera di benedizione della famiglia.

BENEDIZIONE DELLA FAMIGLIA All’inizio della grande settimana dei cristiani, guarda, Signore, la tua famiglia sulla quale invochiamo il tuo aiuto: proteggila e custodiscila sempre, perché sostenuta dalla tua grazia viva nella concordia e testimoni nel mondo la tua gloria. Per Cristo nostro Signore. (T) Amen.

CONCLUSIONE (G) Il Signore Gesù, che condivise con i suoi amici i giorni della Passione e si fermava volentieri a Betania nella casa di Lazzaro, Marta e Maria rimanga sempre con noi, ci preservi da ogni male e ci conceda di essere un cuore solo e un’anima sola. (T) Amen.

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Grande, Signore, è la tua misericordia

Momento di preghiera penitenziale personale e familiare

È ormai vicina la Pasqua, che quest’anno vivremo senza poterci riunire in comunità e che celebreremo dunque personalmente o in famiglia. Desideriamo entrare in relazione ancora una volta con l’avvenimento centrale e fondante per la nostra fede: la resurrezione di Gesù Cristo, Figlio di Dio, accogliendo in noi l’amore con il quale gratuitamente ci ha amato. Purtroppo, non sarà possibile accostarsi alla confessione sacramentale. Per questo offriamo alcuni spunti utili a una preghiera penitenziale. La Pasqua di quest’anno sarà feconda in noi e potrà trasformare la nostra vita quanto più confesseremo a Dio Padre il nostro bisogno e il nostro desiderio di essere salvati e riportati a essere uomini con il cuore di figli, capaci di amarci ancora come Gesù ci ha amato.

Entriamo in preghiera Ci si può preparare con un breve silenzio. Poi la preghiera si alterna tra la Guida (G.) e Tutti (T.).

G. Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. T. Amen. G. Dal profondo a te grido, o Signore; T. Signore, ascolta la mia voce. G. Se consideri le colpe, Signore, Signore, chi ti può resistere? T. Ma con te è il perdono: redimerai il tuo popolo da tutte le sue colpe. G. Io spero nel Signore, spera l’anima mia, T. attendo la sua parola. G. L’anima mia è rivolta al Signore più che le sentinelle all’aurora, T. perché con il Signore è la misericordia e grande è con lui la redenzione.

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G. Preghiamo. Padre santo e misericordioso, che richiami sempre i tuoi figli con la forza e la dolcezza dell’amore, spezza le durezze del nostro orgoglio e crea in noi un cuore nuovo, capace di ascoltare la tua parola e di accogliere il dono della vita nel tuo Figlio, che vive e regna nei secoli dei secoli. T. Amen.

In ascolto G. Invochiamo lo Spirito Santo, perché apra i nostri cuori all’annuncio della Misericordia: T. Vieni, Spirito Santo, Spirito della luce, vieni e libera il cuore di ogni uomo dalle tenebre del peccato. Vieni, Spirito d’amore, e ricolma il cuore di ogni uomo che senza amore e verità non può vivere. Vieni e donaci la piena comunione con te, con il Padre e con il Figlio, nella vita e nella gioia eterna, per cui siamo stati creati e a cui siamo destinati. Amen. (Giovanni Paolo II)

DAL VANGELO SECONDO GIOVANNI (13,1-14) Prima della festa di Pasqua Gesù, sapendo che era venuta la sua ora di passare da questo mondo al Padre, avendo amato i suoi che erano nel mondo, li amò fino alla fine. Durante la cena, Gesù si alzò da tavola, depose le vesti, prese un asciugamano e se lo cinse attorno alla vita. Poi versò dell’acqua nel catino e cominciò a lavare i piedi dei discepoli e ad asciugarli con l’asciugamano di cui si era cinto. Venne dunque da Simon Pietro e questi gli disse: «Signore, tu lavi i piedi a me?». Rispose Gesù: «Quello che io faccio, tu ora non lo capisci; lo capirai dopo». Gli disse Pietro: «Tu non mi laverai i piedi in eterno!». Gli rispose Gesù: «Se non ti laverò, non avrai parte con me». Quando ebbe lavato loro i piedi, riprese le sue vesti, sedette di nuovo e disse loro: «Capite quello che ho fatto per voi? Voi mi chiamate il Maestro e il Signore, e dite bene, perché lo sono. Se dunque io, il Signore e il Maestro, ho lavato i piedi a voi, anche voi dovete lavare i piedi gli uni agli altri».

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Tempo personale Ciascuno sceglie un posto nella casa, magari con un crocifisso e una candela accesa.

Per la riflessione personale Pietro pensa di aver già capito Gesù, si è fatto un’idea chiara di lui, nonostante Gesù lo avesse altre volte rimproverato, come quando cercò di distoglierlo dalla via della croce: “Dio te ne scampi”, aveva detto. Pietro pensa anche di conoscere bene se stesso, sicuro di sé, della sua forza e della sua volontà; di lì a poco dirà infatti: “questo non ti accadrà mai”, e prenderà la spada per opporsi all’arresto di Gesù. Capiamo allora il disagio di Pietro quando Gesù pretende di stare in relazione con lui come servo. È il disagio di chi vede infrangersi l’idea di messia che si era fatto e vede infrangersi la propria immagine di perfezione, dato che il gesto che Gesù chiede di fare rivela a Pietro il suo bisogno di essere lavato. È lo stesso disagio che proviamo ogni volta che ci accostiamo alla riconciliazione, ma, se lo accettiamo, ci permette di vincere il nostro orgoglio, di lasciare che Gesù metta le mani anche sul nostro piede sporco e cioè di lasciarci amare proprio lì dove le nostre forze hanno fallito, proprio lì dove le illusioni della nostra volontà sono crollate, lasciandoci feriti e umiliati. Non basta esserci fatti un’idea di Dio, avere delle convinzioni, magari con la presunzione di averlo capito. Salvezza non è un’idea, ma un’esperienza: quella di essere stati amati come non immaginavamo, in un modo che ancora e ogni volta ci sorprende e ci spiazza. L’amore offerto da Gesù in croce, creduto e accolto nelle ferite della nostra carne e nelle nostre miserie, quell’amore ci salva: ci permette infatti di aver parte con Gesù alla sua vita risorta di Figlio e di fratello. Il segno che ‘siamo parte’ di Lui è il nuovo desiderio e la capacità di lavare i piedi gli uni agli altri, avvertendo nel cuore sentimenti nuovi verso gli altri, che prima ci apparivano concorrenti e ora un po’ più fratelli. Spunti per la revisione di vita

Che cosa mi impedisce maggiormente di riconoscermi bisognoso di

perdono? In quali aspetti e davanti a quali fatti emerge più forte il mio orgoglio?

Chi e che cosa mi è più difficile perdonare?

Penso ai più grandi doni che Dio mi ha concesso e che rendono degna e

solida la mia vita (il battesimo, la fede, persone e situazioni, scelte di vita come il matrimonio o la consacrazione… il dono del tempo e della salute…). Li ho coltivati e custoditi? Quando e in che modo li ho invece trascurati o sviliti?

Quali inviti o appelli in questo tempo ho sentito rivolti a me, alla mia

responsabilità, alla mia generosità? Come ho risposto?

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Nel tempo personale ciascuno, davanti a Dio Padre e in dialogo con Lui, riconosce i propri peccati. Può poi concludere con una richiesta personale di perdono, ad esempio con l’Atto di dolore, oppure così:

Signore Gesù, che volesti esser chiamato amico dei peccatori, per il mistero della tua morte e risurrezione liberami dai miei peccati e donami la tua pace, perché io porti frutti di carità, di giustizia e di verità.

Rendimento di grazie Si può concludere il tempo personale con questa preghiera oppure, se vissuto con altri, si può stabilire un momento nel quale ritrovarsi insieme per rendere grazie e scambiarsi un segno di pace. Si può pregare con il Salmo 39.

Ho sperato, ho sperato nel Signore, ed egli su di me si è chinato, ha dato ascolto al mio grido. Mi ha tratto da un pozzo di acque tumultuose, dal fango della palude; ha stabilito i miei piedi sulla roccia, ha reso sicuri i miei passi. Mi ha liberato dalla morte Mi ha messo sulla bocca un canto nuovo, lode al nostro Dio! Ci si può scambiare un segno di pace.

G. Preghiamo. Ricorda, o Padre, che nel sangue del tuo Figlio, nostra pace e riconciliazione, hai distrutto il peccato del mondo; accogli la nostra lode per il tuo perdono e fa’ che si estenda in ogni parte della terra la libertà che Cristo ci ha donato. Egli vive e regna nei secoli dei secoli. T. Amen.

G. Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna. T. Amen.

Non potendo ricorrere facilmente al sacramento della Riconciliazione, ricordo che è

possibile ottenere il perdono dei peccati, anche gravi, attraverso una preghiera di

pentimento sincero (il Confesso a Dio onnipotente, l’Atto di dolore, l’Agnello di

Dio…) e il proposito di ricevere quando possibile l’assoluzione sacramentale (cfr.

Catechismo della Chiesa Cattolica, nn. 1451-1542).

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Per prepararsi a celebrare la Pasqua nelle case struttura

celebrativa del Triduo in casa Questo testo, inviato per tempo, ha lo scopo di aiutare i fedeli a PREPARARSI per CELEBRARE NELLE PROPRIE CASE LA PASQUA di quest’anno. Nei prossimi giorni della Settimana Santa verranno inviati i sussidi completi per celebrare il Triduo pasquale in casa.

Schema della proposta celebrativa del Triduo pasquale celebrato in casa

per preparare il cuore e predisporre ciò che serve

Giovedì Santo - Cena del Signore – Prima di cena –

Per preparare Sulla tavola di casa si può stendere una tovaglia particolare e porre la Bibbia o il Vangelo aperto sul brano evangelico di questo giorno (Gv 13,1-15). Al centro della tavola si dispone un pane (sarebbe bello riuscire a farlo in casa… ma va bene qualunque pane). La tavola potrebbe essere arricchita anche dai disegni che i bambini precedentemente hanno realizzato sul tema della Lavanda dei piedi, oppure sui gesti di amore che si vivono in famiglia o tra amici o delle persone di cui abbiamo notizia, oppure sulla Comunità che normalmente si ritrova a celebrare la Messa con i suoi sacerdoti.

Struttura della preghiera

Inizio

Introduzione

Preghiera

Vangelo (Giovanni 13,1-15)

Breve silenzio

Atto di amore Pensando alle persone con le quali si vive e a quanti si stanno spendendo in questo tempo, si cerca di riconoscere gli aspetti belli, le qualità, le ricchezze e si esprime gratitudine. [Se qualche famiglia lo ritiene possibile e opportuno, si può anche compiere il gesto della lavanda dei piedi gli uni agli altri].

Preghiera per i sacerdoti

Benedizione sul pane

Condivisione del pane

Terminato il momento celebrativo, tutti sono invitati a preparare insieme per la cena di famiglia.

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Venerdì Santo - Passione del Signore – Nel pomeriggio –

Per preparare Sulla tavola di casa si può stendere la tovaglia particolare usata la sera prima, con la Bibbia o il Vangelo aperto sul brano evangelico di questo giorno (una parte di Gv 18,1 – 19,42). Al centro della tavola si dispone un crocifisso coperto con un panno (se in casa non si trova un crocifisso, si cerca di costruire una croce con due elementi incrociati: due pezzi di legno o altro, oppure disegnandola su un foglio). Ricordiamo che in questo giorno vengono proposti il digiuno e l’astinenza dai cibi pregiati. La situazione che stiamo vivendo in questo tempo ci porta già a tante rinunce, ma il segno di qualche forma di digiuno e astinenza ci può aiutare a ritrovare il primato di Dio e di ciò che è più prezioso ai suoi occhi.

Struttura della preghiera Si inizia in silenzio

Preghiera

Vangelo (Giovanni 19,1-34)

Breve silenzio

Svelamento e contemplazione del Croce

Preghiera universale

Atto di fede: bacio della Croce

Si conclude in silenzio

Sabato Santo - Sepoltura del Signore – Si suggerisce di fare una semplice preghiera al mattino o prima del pranzo –

Veglia pasquale - Risurrezione del Signore – La sera del Sabato Santo, prima di iniziare la cena –

Per preparare Ci si ritrova, prima di iniziare la cena, attorno alla tavola di famiglia. La tavola è preparata con la solita tovaglia, con la Bibbia o il Vangelo aperto sul brano evangelico di questo giorno (Mt 28,1-10), e anche con delle decorazioni (di carta, di stoffa…). Sulla tavola si dispongono: una candela grande da mettere al centro, e altre candele, una per ogni membro della famiglia (sarebbe significativo usare anche le candele ricevute al Battesimo), una ciotola con acqua, dei fiori (se ci sono). I bambini possono preparare disegni vivaci e colorati, da mettere sulla tavola o nella stanza, che esprimano la speranza, la gioia, la festa perché Gesù è risorto e il suo amore è più grande di ogni male. Si possono anche preparare (o costruire) strumenti musicali e inserire canti nella preghiera.

Struttura della preghiera Inizio

Accensione della candela centrale

Benedizione sulla luce

Accensione di tutte le candele

Annuncio pasquale

Accensione delle luci

Lettura (Esodo 14,15-15,1)

Salmo responsoriale (Esodo 15,1b-6.17-18)

Canto dell’Alleluia

Vangelo (Matteo 28,1-10)

Breve silenzio

Risonanza

Benedizione sull’acqua

Rinnovo delle promesse battesimali

Segno della Croce con l’acqua

Padre nostro

Preghiera conclusiva

Scambio degli auguri di Pasqua

Si inizia la cena nella gioia del Signore risorto.

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Domenica di Pasqua - Risurrezione del Signore

Per preparare La tavola è preparata con la tovaglia, con la Bibbia o il Vangelo aperto sul brano evangelico di questo giorno (Gv 20,1-9), con la candela e dei fiori (se ci sono). Si possono anche preparare (o costruire) strumenti musicali e inserire canti nella preghiera. Invitiamo a vivere il giorno di Pasqua con la dignità e la gioia di un vero giorno di festa: vestirsi a festa, curare la preparazione del cibo e della tavola, inviare auguri a parenti, amici e a persone sole che possono avere bisogno del nostro ricordo…

ORARI

Struttura della preghiera

Inizio

Invocazione di perdono

Gesto dei tre segni di Croce

Atto di speranza: Sequenza di Pasqua

Vangelo (Giovanni 20,1-9)

Bacio del libro dei Vangeli

Credo apostolico

Intercessioni

Gesto di prossimità

Benedizione pasquale

CELEBRAZIONI DEL SANTO PADRE FRANCESCO (teletrasmesse da TV 2000 o RAI 1)

5 aprile 2020 Domenica delle Palme e della Passione del Signore ore 11.00 Commemorazione dell’ingresso di Gesù in Gerusalemme e Santa Messa 9 aprile 2020 Giovedì Santo ore 18.00 Santa Messa nella Cena del Signore 10 aprile 2020 Venerdì Santo ore 18.00: Celebrazione della Passione del Signore ore 21.00: Via Crucis (sul Sagrato della Basilica di San Pietro) 11 aprile 2020 Sabato Santo ore 21.00 Veglia pasquale nella notte santa 12 aprile 2020 Domenica di Pasqua – Risurrezione del Signore ore 11.00 Santa Messa del giorno

CELEBRAZIONI DELL’ARCIVESCOVO ANDREA BRUNO

5 aprile 2020 Domenica della Passione del Signore ore 10.00 Santa Messa dalla Basilica delle Grazie

Diretta TV: Telefriuli 9 aprile 2020 Giovedì Santo ore 19.30 Santa Messa nella Cena del Signore dalla Cattedrale

Diretta streaming

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10 aprile 2020 Venerdì Santo ore 15.30 Celebrazione della Passione del Signore dalla chiesa dell’Ospedale 11 aprile 2020 Sabato Santo ore 20.30: Veglia pasquale nella notte santa dalla Cattedrale

Diretta streaming 12 aprile 2020 Domenica di Pasqua – Risurrezione del Signore ore 10.00 Santa Messa del giorno dalla cattedrale

Diretta TV Telefriuli e diretta streaming

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NN EE LL LL AA CC HH II EE SS AA PP AA RR RR OO CC CC HH II AA LL EE DD II PP AA DD EE RR NN OO

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5 aprile 2020 Domenica della Passione del Signore ore 10.00 Santa Messa

Diretta streaming: facebook e canale youtube 9 aprile 2020 Giovedì Santo ore 09.00 Recita delle Lodi e dell’Ufficio delle letture ore 19.30 Santa Messa (suonano le campane) 10 aprile 2020 Venerdì Santo ore 09.00 Recita delle Lodi e dell’Ufficio delle letture ore 17.00 Celebrazione della Passione del Signore 11 aprile 2020 Sabato Santo ore 09.00 Recita delle Lodi e dell’Ufficio delle letture ore 20.00 Veglia pasquale nella notte santa (suonano le campane) 12 aprile 2020 Domenica di Pasqua – Risurrezione del Signore ore 10.00 Santa Messa del giorno

Diretta streaming: facebook e canale youtube Dal sito dell’arcidiocesi di Udine si possono trovare anche questi sussidi:

• Scheda catechistica, con link interni ai materiali • Scheda per la domenica • Ti accompagno: video catechesi dell’Arcivescovo • L’Ufficio Liturgico della Conferenza Episcopale Italiana ha pubblicato – in versione PDF

liberamente scaricabile – un sussidio per la preghiera domestica nella Settimana Santa, dalla domenica delle Palme (5 aprile) fino alla domenica di Pasqua, Risurrezione del Signore (12 aprile).

Page 15: Tel. 0432 42809 / email: parrocchiapadernoud@gmail.com ...Il Signore degli eserciti è il re della gloria. (T) Osanna nell’alto dei ieli: Gloria a te, Gesù, che vieni, pieno di

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«Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?». Mt 27,46

«Uomo dei dolori, che ben conosci il patire…»: non c’è altra invocazione che in questo giorno mi ritorni in mente. Non c’è invocazione che meglio mi sveli la prossimità straordinaria di Dio alla nostra fragilità, al nostro dolore, alla nostra umanità ferita.

La domenica delle Palme, quest’anno segna l’inizio di una settima davvero unica nel suo genere. La Grande Settimana, che fonda la nostra fede, non darà il ritmo liturgico alle nostre giornate. Non ci ritroveremo tutti nello straordinario momento della Missa in Coena Domini. Non adoreremo insieme la croce. Non condivideremo insieme la gioia di sentire le campane suonare alla festante intonazione del Gloria e dell’Alleluia. Ci sembrerà di continuare a vivere il lungo sabato santo che ha già segnato il tempo della Quaresima: digiuno eucaristico, chiese vuote, silenzio, attesa. Eppure, proprio in questo momento, dobbiamo riscattare la speranza. È questa la notte in cui custodire l’olio. È questo il momento in cui non allontanarci dalla croce, non fuggire, non rinnegare, non svendere. Colui che contempliamo è il Crocifisso, che pur di salvarci si è lasciato raggiungere dalla morte e sferzare dalle sue armi. Colui in cui crediamo è il Dio assolutamente prossimo, che pur di riscattarci da ogni forma di morte si è lasciato uccidere. Oggi, guardando a lui, Dio crocifisso, dobbiamo credere che la notte finirà, che la luce tornerà a splendere, che la speranza che abbiamo coltivato non sarà delusa, che la vita vincerà. Oggi, possiamo credere. Oggi, nel buio, ci è chiesto di credere. Oggi, nella paura che attanaglia e toglie l’ossigeno, dobbiamo rimanere nel suo amore e credere. La vita risorgerà!

Leggi anche la lettera dell’arcivescovo a tutti i fedeli:

http://arcivescovo.diocesiudine.it/wd-doc-ufficiali/emergenza-coronavirus-lettera-ai-fedeli-1-aprile-2020/

Page 16: Tel. 0432 42809 / email: parrocchiapadernoud@gmail.com ...Il Signore degli eserciti è il re della gloria. (T) Osanna nell’alto dei ieli: Gloria a te, Gesù, che vieni, pieno di

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PP rr ee gg hh ii ee rr aa pp ee rr ii pp aa ss tt ii P r a n z o - T i r i n g r a z i a m o S i g n o r e G e s ù p e r c h é p o s s i a m o i n i z i a r e i n s i e m e l a S e t t i m a n a S a n t a . I l c i b o c h e p r e n d i a m o r i n s a l d i l a n o s t r a f a m i g l i a , r a l l e g r i l a n o s t r a c a s a e c i r e n d a a t t e n t i a l l e f r a g i l i t à d e i n o s t r i f r a t e l l i e a c o l o r o c h e n o n h a n n o i l p a n e . P e r C r i s t o n o s t r o S i g n o r e . ℞ . A m e n .

C e n a – S i g n o r e , v e n g a a n o i l a f a m e d e l l a t u a P a r o l a , p e r c h é p i ù n u t r i e n t e d e l p a n e è i l v a n g e l o , p i ù g i o i o s o d e l v i n o è i l t u o a m o r e . L a c o n d i v i s i o n e d e l c i b o a t t o r n o a q u e s t a t a v o l a , c i f a c c i a a s s a p o r a r e u n p o ’ l a c o m u n i o n e c h e s p e r i m e n t i a m o n e l l ’ e u c a r e s t i a , d i c u i a d e s s o a b b i a m o f a m e . S i i b e n e d e t t o n e i s e c o l i d e i s e c o l i . A m e n