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La squadra In molti eserciti questa unita comprende da 8 a 10 uomini. La squadra è composta da un gruppo di fucilieri ed un gruppo di mitraglieri. Il primo comprende un massimo di 6 uomini con il comandante, che possono operare in coppia oppure in due gruppi, di quattro e due uomini ciascuno. Il secondo comprende un mitragliere e il vice comandante della squadra. Volume di fuoco Esistono molte varianti sul tema di come comporre la squadra. Le tattiche della squadra si fondano sul principio dalla simultaneità del fuoco, e dello spostamento, quindi, mentre il gruppo fucilieri compie il proprio spostamento, il gruppo mitraglieri deve essere in postazione, essere pronto ad intervenire sparando, se necessario. Durante lo spostamento, i fucilieri, si espongono moltissimo al fuoco nemico ed è quindi indispensabile, che vengano protetti con ogni mezzo a disposizione. Allo stesso modo, soprattutto durante le fasi finali dell’assalto, fuoco e movimento, sono spesso necessari persino all’interno del gruppo fucilieri. A livello di coppia combattente, uno dei due componenti impegna l’avversario, mentre l’altro, compie il suo movimento. Fuoco e movimento, è il termine assegnato all’uso delle armi e dello spostamento sul terreno. Lo scopo, di questa azione, è portare a termine lo spostamento con il minor danno possibile, qualora si verifichi lo scontro con il nemico. Un terreno adatto, ed un preciso fuoco di copertura, sono elementi indispensabili, perché la squadra in movimento sia protetta dal fuoco nemico. Fuoco e movimento vengono utilizzati, anche all’interno di un plotone, in cui una squadra fornisce il fuoco di supporto, mentre le altre due agiscono come gruppi di manovra; oppure all’interno di un’unica squadra, tra i singoli fucilieri, durante l’attraversamento di una zona a rischio. Formazione della squadra. Esistono sei formazioni fondamentali: Fila indiana, Doppia fila, Punta di freccia, Diamante e Schieramento in linea di fronte. Le diverse formazioni, vengono adottate in base ai seguenti fattori: 1. Luogo di spostamento. 2. Provenienza del fuoco nemico. 3. Visibilità. 4. Controllo ottimale della squadra. 5. Necessità di massimo fuoco. La fila indiana, è la formazione principale militare, spesso l’unica possibile nella giungla. E’ perfetta quando si deve avanzare lungo delle barriere o i bordi di una foresta, oppure quando si devono attraversare dei punti molto stretti. E’ facile da controllare, soprattutto di notte, ed è la meno esposta al fuoco proveniente dai lati, in compenso si resta molto esposti al fuoco frontale, ed è molto difficile poter sparare davanti a se. Bersaglio concentrato La doppia fila, può essere utilizzata quando ci si trova su una pista o un sentiero, sufficientemente largo e che quindi consenta di camminare su entrambi i lati del percorso. Anche questa formazione è facile da controllare ed è utile nelle ore notturne, ma costituisce un bersaglio concentrato, per il fuoco nemico. La formazione a punta di freccia, è forse quella più largamente usata per lo spostamento in zone aperte. Il gruppo mitraglieri si dispone sul lato dal quale è probabile provenga l’attacco nemico. La formazione a punta di lancia è una variante della precedente, che può essere applicata, quando non è necessario spiegare il gruppo mitraglieri da un lato particolare. Spostamento notturno La formazione a diamante, viene usata quando si attraversa una zona aperta, nelle ore notturne. E’ facile controllarla e consente ampia osservazione e massima protezione. Si può rispondere al fuoco in qualsiasi direzione, può però rappresentare un bersaglio concentrato. Lo schieramento in linea di fronte, può servire come formazione d’assalto, ma è difficile da controllare. Qualsiasi formazione si scelga, il gruppo mitraglieri dovrebbe solitamente trovarsi sul lato libero, oppure su quello che offre le migliori postazioni di tiro. La distanza, dei vari componenti della squadra, varia a seconda del terreno, ma di regola, tutti devono essere in grado di sentire la voce del comandante. Punta di freccia. Punta di lancia. Diamante.

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La squadra In molti eserciti questa unita comprende da 8 a 10 uomini. La squadra è composta da un gruppo di fucilieri ed un gruppo di mitraglieri. Il primo comprende un massimo di 6 uomini con il comandante, che possono operare in coppia oppure in due gruppi, di quattro e due uomini ciascuno. Il secondo comprende un mitragliere e il vice comandante della squadra. Volume di fuoco Esistono molte varianti sul tema di come comporre la squadra. Le tattiche della squadra si fondano sul principio dalla simultaneità del fuoco, e dello spostamento, quindi, mentre il gruppo fucilieri compie il proprio spostamento, il gruppo mitraglieri deve essere in postazione, essere pronto ad intervenire sparando, se necessario. Durante lo spostamento, i fucilieri, si espongono moltissimo al fuoco nemico ed è quindi indispensabile, che vengano protetti con ogni mezzo a disposizione. Allo stesso modo, soprattutto durante le fasi finali dell’assalto, fuoco e movimento, sono spesso necessari persino all’interno del gruppo fucilieri. A livello di coppia combattente, uno dei due componenti impegna l’avversario, mentre l’altro, compie il suo movimento. Fuoco e movimento, è il termine assegnato all’uso delle armi e dello spostamento sul terreno. Lo scopo, di questa azione, è portare a termine lo spostamento con il minor danno possibile, qualora si verifichi lo scontro con il nemico. Un terreno adatto, ed un preciso fuoco di copertura, sono elementi indispensabili, perché la squadra in movimento sia protetta dal fuoco nemico. Fuoco e movimento vengono utilizzati, anche all’interno di un plotone, in cui una squadra fornisce il fuoco di supporto, mentre le altre due agiscono come gruppi di manovra; oppure all’interno di un’unica squadra, tra i singoli fucilieri, durante l’attraversamento di una zona a rischio. Formazione della squadra. Esistono sei formazioni fondamentali: Fila indiana, Doppia fila, Punta di freccia, Diamante e Schieramento in linea di fronte. Le diverse formazioni, vengono adottate in base ai seguenti fattori: 1. Luogo di spostamento. 2. Provenienza del fuoco nemico. 3. Visibilità. 4. Controllo ottimale della squadra. 5. Necessità di massimo fuoco. La fila indiana, è la formazione principale militare, spesso l’unica possibile nella giungla. E’ perfetta quando si deve avanzare lungo delle barriere o i bordi di una foresta, oppure quando si devono attraversare dei punti molto stretti. E’ facile da controllare, soprattutto di notte, ed è la meno esposta al fuoco proveniente dai lati, in compenso si resta molto esposti al fuoco frontale, ed è molto difficile poter sparare davanti a se. Bersaglio concentrato La doppia fila, può essere utilizzata quando ci si trova su una pista o un sentiero, sufficientemente largo e che quindi consenta di camminare su entrambi i lati del percorso. Anche questa formazione è facile da controllare ed è utile nelle ore notturne, ma costituisce un bersaglio concentrato, per il fuoco nemico. La formazione a punta di freccia, è forse quella più largamente usata per lo spostamento in zone aperte. Il gruppo mitraglieri si dispone sul lato dal quale è probabile provenga l’attacco nemico. La formazione a punta di lancia è una variante della precedente, che può essere applicata, quando non è necessario spiegare il gruppo mitraglieri da un lato particolare. Spostamento notturno La formazione a diamante, viene usata quando si attraversa una zona aperta, nelle ore notturne. E’ facile controllarla e consente ampia osservazione e massima protezione. Si può rispondere al fuoco in qualsiasi direzione, può però rappresentare un bersaglio concentrato. Lo schieramento in linea di fronte, può servire come formazione d’assalto, ma è difficile da controllare. Qualsiasi formazione si scelga, il gruppo mitraglieri dovrebbe solitamente trovarsi sul lato libero, oppure su quello che offre le migliori postazioni di tiro. La distanza, dei vari componenti della squadra, varia a seconda del terreno, ma di regola, tutti devono essere in grado di sentire la voce del comandante. Punta di freccia. Punta di lancia. Diamante.

Fila indiana. In linea di fronte. Doppia fila.

Sei regole per spostarsi in sicurezza1. Non perdere di vista il comandante per eventuali segnali manuali. 2. Restare in contatto con i compagni di squadra ai vostri lati, ma non avvicinarsi troppo. 3. Mantenere il silenzio e prestare attenzione agli ordini. 4. Conservare la propria posizione. 5. Essere sempre concentrati. 6. Essere pronti a cambiare formazione.

Valutare il combattimento

Quando ci si trova di fronte ad un problema, si pensa alle possibili soluzioni e si decide quali siano le più adatte. Nell’esercito, ai comandanti, viene insegnato a far fronte ai problemi tattici in questo modo, intuendoli in sequenza logica per poi elaborare un piano. E’ un processo che assume il carattere di valutazione, ma con la pratica diviene istintivo. Valutare il combattimento riduce il processo allo stretto necessario, per stendere un piano il più velocemente possibile, senza trascurare alcun fattore vitale. La valutazione del combattimento, che è quanto vi competerà si basa sulla valutazione scritta formale. Si tratta di un procedimento, usato dai comandanti superiori e dagli ufficiali di stato maggiore, per risolvere un problema complesso, quando vi è parecchio tempo a disposizione. Da prima si considera quale deve essere lo scopo della missione, quali sono i fattori che verosimilmente influenzeranno lo scopo ed i tipi di intervento possibili, per raggiungere lo scopo prefissato, il che porta per logica conseguenza all’elaborazione di un piano dettagliato. Le valutazioni scritte formali sono usate molto raramente oggigiorno nell’esercito, tranne che per puro esercizio accademico, sebbene possano risultare utili come strumento di chiarificazione se si dispone del tempo necessario. Indipendentemente dal livello di comando personale, la sequenza è la stessa: Scopo, Fattori, Tipo di intervento, Piano. L’obiettivo A livello di plotone e di squadra lo scopo, o missione viene normalmente stabilito dal proprio comandante di compagnia,(scopo del gioco).Si tratterà di liberare ostaggi, di mantenere una certa posizione difensiva, o oppure occupare un dato edificio. Qualunque sia la vostra missione, vi verrà chiarita perfettamente. Una volta che sarete a conoscenza del vostro scopo prenderete in considerazione i fattori, che influenzeranno la missione. Questi possono variare, ma con ogni probabilità rientreranno nelle due principali categorie del caso, il nemico, e il terreno (terreno di importanza tattica, vie d’accesso, ostacoli, tempo e spazio, vie aperte al nemico). Prendere in esame il terreno in un certo dettaglio. E’ solamente analizzando capillarmente il terreno, che riuscirete a superare in astuzia il nemico e a batterlo.

In altre parole, quale parte di terreno occupata rende difficile a chiunque altro mantenere qualunque postazione? Se il nemico ha svolto il suo compito con cura e adeguatamente, occuperà tale posizione, il che renderà ancor più indispensabile eliminarlo il più velocemente possibile. Dopo aver identificato il terreno di importanza tattica, stabilite quali sono le vie d’accesso migliori all’obbiettivo. Probabilmente ve ne saranno diverse, ma voi dovete individuare quella che offre la migliore copertura. Quando scegliete il percorso migliore, pensate alle eventuali sorprese. Anche il nemico avrà fatto la sua valutazione: il percorso che avete scelto è ovvio? Un avvicinamento attraverso un terreno difficile da una posizione inattesa potrebbe coglierlo di sorpresa. Ostacoli Successivamente, Guardate se vi sono ostacoli: dapprima tra la vostra posizione e quella di partenza, poi tra quest’ultima e l’obbiettivo. Meno ve ne sono meglio è; l’ultima cosa che si desidera nel bel mezzo di un assalto, quando si è bersagliati dal fuoco nemico, è dover superare una recinzione o guadare un torrente. Il nemico ovviamente se ne ha l’opportunità, avrà scelto una posizione che comprende un ostacolo naturale, o se ha avuto tempo, ne avrà creati di artificiali. In questo caso il vostro compito sarà più complesso, per creare copertura adeguata, mentre li superate. A questo punto, dovrete considerare il tempo e lo spazio, in altri termini, il tempo che avete a disposizione ed il tempo che impiegherete per coprire la distanza in questione per portare a termine il compito assegnatovi. Se vi è stato assegnato un tempo limite, questo influenzerà la scelta della via d’accesso all’obbiettivo. Infine, considerate le possibili azioni del nemico. Dopo aver considerato tutti questi fattori, siete in condizioni di prendere in esame i tipi di azione possibili. Un attacco a livello di plotone, potrete scegliere fra diverse soluzioni, ed anche eventualmente scegliere tempi diversi: ad esempio tra un attacco immediato con le risorse che vi ritrovate a disposizione o un attacco suddiviso in più tempi. Gli interventi Inoltre dovete decidere, come conseguenza della considerazione di questi fattori, se rientra nelle vostre competenze, attaccare il nemico o se la questione deve essere demandata. In ogni caso, al termine di questo processo di riflessione, dovreste essere in posizione di scegliere il miglior tipo di intervento e definire un piano generale, scegliendo la via d’accesso, la posizione per l’assalto finale e il punto migliore per la squadra incaricata di fornire il fuoco di copertura. Dopo aver fatto tutto questo, verificate il piano. Il procedimento è lo stesso, sia che si pianifichi un attacco o che si decida il metodo migliore per difendere una determinata posizione. Una valutazione del combattimento, offre semplicemente, una sorta di configurazione ad un procedimento che si affida al buon senso. Serve a stabilire che, quando impartite i vostri ordini, non abbiate tralasciato nulla. In battaglia la valutazione deve essere esatta. Valutazione dei compiti Stabilite quali sono i compiti che volete svolgere, e di quanti uomini avete bisogno per espletarli. In una postazione difensiva , l’elenco potrebbe essere il seguente: 1. Operazione di pattuglia. 2. Trincerarsi. 3. Assegnazione dei posti di osservazione. Stabilite se avete uomini a sufficienza per coprire tutti gli incarichi, se no valutate le priorità. Schema analisi del terreno 1. Esiste una buona zona di assembramento, coperta al fuoco nemico? 2. Esiste un punto o una caratteristica del terreno che possono essere usati come base di partenza? 3. Le distanze sono accettabili e potete coprirle nei tempi stabiliti? 4. Quali ostacoli esistono per gli spostamenti? 5. La via d’accesso offre una buona copertura al fuoco nemico? 6. C’è una buona postazione per il tiro d’appoggio? Riuscite a sfruttare al massimo le vostre armi? 7. La via d’accesso può essere impiegata sia di giorno che di notte? Una volta che vi trovate al coperto, mentre vi dirigete al punto di partenza, camminate con ritmo sostenuto, risparmiate le energie per l’assalto. Difesa statica Le buone tattiche difensive sono, una combinazione di guerra di movimento e di guerra di posizione, la battaglia condotta dalle forze mobili di copertura dovrebbe darvi il tempo di preparare la vostra posizione di difesa principale. Lo scopo della battaglia condotta dalle forze di copertura, è di tenere il nemico lontano abbastanza a lungo per preparare una posizione veramente forte. Solitamente non disporrete di forze sufficienti per tentare una difesa puramente statica, potete farlo solo quando può essere tenuto tutto il vostro fronte. A questo scopo avrete bisogno di postazioni difensive ben preparate e che si appoggino reciprocamente, protette da ostacoli, con ulteriori postazioni in profondità e riserve mobili subito pronte. Le concentrazioni di fuoco diretto e indiretto, faranno fallire i tentativi del nemico di irrompere nella vostra area difensiva, o dei rapidi contrattacchi lo fermeranno. Assicuratevi che tutte le postazioni dei plotoni, o delle squadre all’interno delle posizioni difensive, si supportino reciprocamente. Dovrebbero cioè riuscire a fornire fuoco d’appoggio, per contribuire a respingere un attacco contro il plotone o la squadra adiacente. Quando stabilite la vostra posizione di difesa, considerate sempre la possibilità di un attacco, da una direzione inattesa. Perciò, non dimenticate la difesa circolare. Una cosa fondamentale nella difesa statica è l’occultamento delle vostre forze, mediante la mimetizzazione. Se è da un po’ di tempo, che occupate la vostra posizione, è probabile che il nemico sappia dove vi

trovate. Quando siete, in posizione difensiva, provate a considerare la vostra posizione dal punto di vista del nemico. Chiedetevi quale via utilizzerebbe, per sferrare l’attacco e dove collocherebbe il punto di partenza. Disciplina di fuoco Nella foga del momento, è facile sparare dei grossi quantitativi di munizioni, una buona disciplina di fuoco, è importante, sia per realizzare un fuoco efficace, che per controllare il consumo di munizioni. Ciascun uomo deve giocare fino alla fine Dovete tenere duro, e continuare a giocare, comunque vadano le cose. Alcune postazioni possono essere travolte, forse anche la maggioranza, ma se riuscite a resistere, e a fermare l’attacco, metterete in crisi il nemico. Trasmissioni L’affidabilità delle trasmissioni, ha per il fante, la stessa importanza delle sue armi. Il collegamento radio con il comandante di squadra e di plotone, è molto importante. Mimetizzazione Controllate regolarmente la mimetizzazione della vostra postazione, per assicurarvi che si confonda sempre con l’ambiente circostante. Una macchia di vegetazione morta in mezzo a dei cespugli verdi, vi tradirà. Schema delle misure difensive E’ vitale che il nemico sappia il meno possibile sulle vostre postazioni. Ricordatevi quanto segue. 1. Mantenete una rigorosa disciplina di fuoco. 2. Mantenete ben mimetizzata la vostra postazione. 3. Non muovetevi al di fuori dello schema di sentieri. 4. Dovete disporre sentinelle, pattuglie, per impedire al nemico di avvicinarsi a voi senza essere scoperto. 5. Non fate movimenti o rumori inutili. 6. Mantenere una rigorosa disciplina radio, potrebbero sentirvi.

Schema della valutazione di combattimento. Le valutazioni di combattimento, di solito non sono processi scritti, bensì mentali che consentono di analizzare e risolvere i problemi tattici. 1. Scopo. Qual è la vostra missione? Che cosa dovete Ottenere? 2. Fattori. Considerateli uno per uno: A) Forze nemiche. Considerate tutto quanto sapete a proposito del nemico. B) Forze amiche. Che cosa avete a disposizione per combattere? Quale sarà il modo migliore per Impiegarle? C) Terreno: Individuate il terreno vitale e quello di importanza tattica, poi valutate ogni via d’accesso. D) Tempo e spazio: Elaborate una tabella dei compiti che devono essere svolti, con una stima dei tempi necessari. E) Valutazione o stima del compito: Prendete in esame ogni singolo compito e stabilite di quanti giocatori avete bisogno per ognuno, poi stabilite le priorità. 3. Azioni nemiche. Considerate le possibili azioni nemiche e selezionate quella più probabile. 4. L’azione propria. Elencate i tipi di azione possibili e rivedete i vantaggi e gli svantaggi di ognuno. 5. Piano. Scegliete il tipo di intervento migliore e su questo elaborate il vostro piano. A questo punto scrivete o impartite gli ordini.

Ordini

Gli ordini non sono semplici istruzioni, e non sono certo la base per una discussione. Devono essere stati dati, in modo chiaro e conciso, con pause e senza ambiguità, alla radio e sul campo. Tutte le operazioni militari dipendono da ordini chiari e concisi. Un piano per quanto ben congegnato, non funzionerà, se chi dovrà eseguirlo, non capirà esattamente ogni dettaglio. Una buona serie di ordini, non solo comunica informazioni essenziali a chi la deve ricevere, ma permette anche ad un comandante, di dare una impronta personale all’operazione. Un buon comandante dovrebbe riuscire ad ispirare fiducia al resto del gruppo. Ci sono diverse categorie di ordini, quelli dettagliati, impartiti nella zona sicura, prima di una operazione. Ordini di battaglia, impartiti a voce, ordini radio, entrambi sono ordini brevi: gli ordini brevi, sono impartiti normalmente quando siete a contatto con il nemico, lo stesso per gli ordini radio. In una situazione difensiva, è meglio impartire gli ordini in due parti. Gli ordini preliminari danno il via più rapidamente possibile alla preparazione della postazione. I successivi ordini definitivi, possono confermare o modificare, gli ordini preliminari, dopo un collegamento dettagliato. Il miglior piano al mondo fallirà, se non riuscite a comunicarlo ai vostri uomini ed a motivarli, per raggiungere l’obbiettivo. Analogamente, un piano scadente può essere salvato da ordini buoni ed affidabili. Sequenza standard Gli ordini sono sempre dati, seguendo una sequenza standard e quando possibile con l’aiuto di un modello o un disegno. Questo vi aiuta a capire gli ordini complessi in uno schema familiare, ed assicura che le parti importanti non siano trascurate. Le parti principali sono: 1. Terreno. 2. Situazione. 3. Missione. 4. Esecuzione. 5. Servizi di supporto. 6. Comando e trasmissioni. Sulla cartina, il terreno su cui operate, è descritto da sinistra a destra e da fronte a retro, indicando gli oggetti e le caratteristiche salienti, a cui si farà riferimento negli ordini. Se potete osservare il terreno da un punto defilato, tanto meglio, ma se questo, significa lasciare una intera squadra allo scoperto per la durata degli ordini, potrebbe essere meglio illustrarli su un modello del terreno, oltre a foto aeree e cartine, se a disposizione. Tempo Se possibile, dare gli ordini, stando al coperto. Gli uomini non si concentrano su ciò che dite, se sono seduti sotto ad una pioggia torrenziale, sarà ancora più difficile prendere appunti. Compiti dettagliati Quando assegnate a ciascuno la sua missione, dovete poterlo vedere negli occhi, indicarlo e usare il suo nome, e dire il suo compito in modo semplice e chiaro. Conferma Dopo aver dato gli ordini, Date agli uomini il tempo di studiare i propri appunti, e chiedete poi se ci sono domande. Fate poi delle domande sui punti principali degli ordini ,ed in particolare, sul ruolo che ciascuno avrà nell’operazione, per assicurarvi che tutti abbiano capito. Dei buoni ordini permettono agli uomini di fronteggiare gli imprevisti, dato che dovreste già aver illustrato, il cosa fare “se”. Inoltre se capiscono la missione, sapranno se ingaggiare un bersaglio d’opportunità, o continuare a seguire il piano. Catena di comando Il paragrafo del comando e trasmissioni, dovrebbe indicare una catena di comando, in modo che se venite eliminati il vostro vice possa sostituirvi e proseguire l’azione. Sommario dell’esecuzione Qui, è dove convincete la vostra squadra, della bontà del vostro piano. Dovete convincerli, che avranno l’opportunità di infliggere una bella sconfitta all’avversario, con allo stesso tempo, un limitato numero di rischi. Qualsiasi dubbio abbiate, circa il successo dell’operazione, deve restare dentro di voi. Tecniche efficienti per gli ordini e la ricognizione Tutti devono sapere come funziona il sistema di ricognizione ed ordini: non dovete perdere tempo per radunare gli uomini per il gruppo ordini. La squadra deve funzionare come un orologio, tutti devono sapere la parte che hanno nel

meccanismo. Tutto quello che il comandante dovrebbe fare, usando la ricognizione, il piano e gli ordini, è di orientare la macchina nella giusta direzione. Gli ordini, sono una parte vitale di ogni operazione militare. Se volete diventare comandanti, dovete apprendere l’arte, sia di darli che di riceverli.

Tecniche di combattimento urbano

Sette regole di sicurezza per gli spostamenti 1. Non fare mai vedere la propria sagoma, tenersi sempre bassi. 2. Evitare gli spazi aperti. 3. Decidere il prossimo riparo prima di spostarsi. 4. Celare gli spostamenti in qualsiasi modo. 5. Essere rapidi. 6. Stare lontani dal fuoco di copertura. 7. Stare sempre all’erta e pronti a tutto. Prima guardare e poi spostarsi, questa semplice regola ha permesso a molti fanti in ricognizione di non essere individuati. Spostarsi sotto il fuoco nemico è sempre un’operazione difficile, gli spostamenti urbani richiedono tecniche e capacità diverse da quelle usate in un ambiente boschivo o in campagna. Bisogna sempre essere in stato d’allarme e calcolare ogni pericolo. Combattere per le strade e i vicoli di una città è una delle operazioni più dure che possano essere richieste ad un fante. E’ faticoso e molto impegnativo fisicamente. Anche il lavoro di squadra è molto importante; ogni elemento del team, deve sapere perfettamente quello che stanno facendo tutti gli altri. Studio della situazione Guardare distrattamente dietro l’angolo di un edificio è un modo sicuro per essere individuati. Lo si fa’ stando a terra. Bisogna tenere indietro il fucile per nasconderlo alla vista del nemico e indossare l’elmetto.

Muri Quando si scavalca un muro la sagoma deve essere più bassa possibile. Girarsi con il corpo radente al muro.

Attenzione alla testa Quando si passa vicino alle finestre dei piani terra, si deve tenere la testa sotto il davanzale.

Guardare in basso Le finestre del seminterrato possono essere rischiose. Stare molto attenti e non esporre le gambe. Saltate e usate qualsiasi cosa per scavalcarle. Se si riesce a passare senza essere individuati il compagno potrebbe non farcela.

Stare lontani dalle porte I vani delle porte vanno evitati sono bersagli troppo evidenti. Se proprio non c’è alternativa, prima di muoversi si sceglie con cura la posizione successiva.

Farsi coprire Non si lascia mai un edificio uscendo dalla porta senza essere coperti da almeno un compagno. Inoltre ci si deve assicurare che la nuova posizione permetta di coprirlo, quando a sua volta dovrà abbandonare l’edificio

Bersagli scelti Ogni componente del gruppo d’appoggio, deve avere un proprio bersaglio: ad esempio le finestre del primo piano

ella prima casa sulla sinistra, oppure un paio di camini, la porta ecc.… d Ricognizione Un componente della squadra, dovrebbe esplorare attentamente il terreno per individuare tiratori scelti, ostacoli

ifficili da superare e segnali di presenza nemica. d Spostamenti Nel momento in cui s’interrompe lo spostamento, si interrompe anche l'attacco. A questo punto i giocatori si troveranno in balia delle forze nemiche che hanno il vantaggio di una posizione sicura. La forza attaccante, deve dettare il ritmo dello scontro, per non perdere l’iniziativa. L’importante è muoversi velocemente per offrire il minor bersaglio possibile. Mai attraversare direttamente uno spazio aperto, prendere sempre la via più lunga, se questa vi offre maggior protezione. Se si è costretti e restare allo scoperto fare il più presto possibile. Se si sta spostando tutta la squadra, non si attraversa mai le zone scoperte uno alla volta; anche se il primo riesce a passare, gli altri diventeranno bersagli sicuri. Ci si sposta in gruppo, coprendosi. In questo modo si ridurranno i rischi al

ra attraversare tutti “insieme-veloci”! Appena giunti alla nuova postazione, nersi pronti a coprire i compagni.

minimo. Quando si attraversano dei vicoli o delle strade strette, mettersi in fila ad una distanza di 3/5 metri l’uno dall’altro. Al segnale del caposquadte Corsa di squadra Si effettua in gruppo sparso, non in fila uno dopo l’altro per evitare che il nemico riesca a prevederne gli

ostamenti. sp Attraversamento in Squadra di un vicolo Le zone scoperte e persino i vicoli molto stretti presentano al giocatore maggiori ostacoli che non i muri o i

poraneamente. In questo modo l’avversario non può assolutamente prevedere le inte

mucchi di macerie. La procedura, consiste nell’attraversare in gruppo, sparpagliati a 3/5 metri l’uno dall’altro. Quando tutti sono in postazione il comandante da l’ordine e tutti partono contem

nzioni della vostra squadra.

Postazione di tiro In una postazione di tiro, il giocatore deve cercare due cose: un nascondiglio per se stesso e per l’arma, ed un ampio settore di tiro. La valutazione di una qualunque situazione, deve essere per lui un istinto. Il singolo fuciliere determina il successo o il fallimento della sua operazione mediante la scelta e l’uso della postazione di tiro. Ci sono due cose da ricordare: sparare velocemente e con precisione contro la postazione nemica ed evitare di esporsi al fuoco di risposta. In fase di attacco, avrà quasi certamente modo di usare metodi improvvisati detti “postazioni di tiro affrettate”.

sparare da dietro gli angoli degli edifici, da dietro muri bassi, attraverso le finestre ecc. Ad esempio si troverà a Non stare in piedi Quando si spara da dietro l’angolo di un edificio, non stare in piedi, cosi infatti ci si renderà più visibili e la testa sarà sattamente dove l’avversario si aspetta di trovarla. In ginocchio va bene, ma coricati a terra va meglio. e

Finestre e feritoie Solo un pazzo si avvicina in questo modo alla finestra, permettendo all’avversario di individuarlo perfettamente. Bisogna stare indietro, al buio e ben riparati. Questi accorgimenti, restano validi se ci si trova a sparare da una feritoia

occasionale, o un’apertura nel muro. State in dietro per nascondere se stessi, anche se questo riduce il vostro campo parare stando in ginocchio o sdraiati a terra.

visivo e il proprio settore di tiro. Si può s

Tetti e camini (quando è permesso)

Il tetto, offre una postazione di vantaggio, nonostante questo si deve sempre stare attenti a non far apparire il proprio profilo contro il cielo.

Macerie Stare a terra e ben nascosti.

Macerie come queste sono un eccellente riparo grazie al loro profilo irregolare.

Angoli e muri Non si può mai essere certi del lsufficientemente precisi con tu

ato da cui si deve sparare; quindi allenatevi a sparare da entrambi finché non si è tti e due

Quattro regole di sicurezza per entrare in un edificio 1. Scegliere il punto d’accesso, molto tempo prima di raggiungere l’edificio. 2. State lontani alle finestre e dalle porte. 3. Usate i fumogeni (quando è permesso) appena possibile. 4. Procedere, sotto fuoco di copertura. Fuoco di copertura Non si può avere molto fuoco di copertura, sfruttato al momento giusto costringerà l’avversario a ripararsi epermetterà di spostarvi con relativa sicurezza. Quando vi trovate all’interno della stanza

, i bersagli principali sono, le scale e le finestre che si affacciano sui punti e truppe avversarie all’interno d’ingresso, è importante isolare l

Copertura dei punti d’ ingresso Dopo aver preso l’edificio tutte le entrate e le vie di accesso devono essere poste sotto il controllo di un

istaccamento di sicurezza. d Distaccamento di sicurezza E’ opportuno, lasciare indietro un gruppo di sicurezza per bloccare un’eventuale azione avversaria e per comunicare con i compagni, che si trovano nella retroguardia. Entrare dalla finestra del piano terra 1. Due uomini si dispongono uno di fronte all’altro si pieganoppure tengono un’asse. Sostengono l’uomo che si arrampsi solleva finche non riesce a entrare.

o verso il basso, mettono le mani a forma di coppa icherà in modo che riesca a raggiungere il davanzale lo

2. Un che è già all’ interno del locale si sporge dalla fi dalla finestra.

3. Quando i due uomini sono all’interno, possono tirare su il terzo uomo afferrandolo per le mani mentre questo si arrampica sul muri

uomo si appoggia al muro e mette la mani a coppa, mentre l’uomonestra per raggiungere il secondo uomo insieme lo aiutano ad entrare

Spostamenti nell’edificio Finestre Durante l’operazione di sgombero di un edificio dalle truppe avversarie, è molto probabile che, dimenticando il rischio che questo comporta, si passi davanti alle finestre facendosi vedere dall’esterno. Non esponetevi a questo pericolo. State sotto il livello del davanzale.

Ingresso nel locale Occorrono tre uomini per entrare in un locale in modo relativamente sicuro, uno per coprire gli altri e due per entrare, uno si appiattisce contro il muro mentre l’altro l’altro, ispeziona la stanza.

Ingressi e corridoi Non usare l’ingresso principale o i corridoi a meno che non siano l’unica via aperta. Se non è possibile passare da un locale all’altro direttamente, ricordatevi di rimanere radenti al muro in modo tale da mostrare il minor bersaglio possibile.

Riorganizzare le forze Al termine della di sgombero è indispensabile effettuare le seguenti operazioni. 1. rifornire e distribuire le munizioni o ricaricare. 2. Segnare l’edificio affinché tutti sappiano che è stato bonificato. 3. fornire fuoco di copertura per eventuale attacco all’edificio successivo. 4. Organizzare una postazione di difesa se l’edificio non viene liberato dalle vostre forze. Procedure d'entrata Quando le persone sono sotto pressione, entrano in una situazione totalmente non intellettiva, chiamata di reazione condizionata. L'addestramento serve a sviluppare la giusta reazione condizionata ad un dato stimolo. Quando dovete entrare in una stanza, in primo luogo controllate se potete aprire la porta e poi spalancatela, sempre stando dalla parte opposta dei cardini, in modo da ottenere la massima visuale nella stanza. Assicuratevi sempre di aver caricato il giocattolo prima di muovervi. Subito dopo, non appena la porta si muove, buttatevi dentro rapidamente, perchè la cornice della porta, aiuta a prendere la mira contro di voi. Quando inizia il contatto dovete essere tatticamente pronti Non fate mai. Non fermatevi nel vano della porta, spalancatela alla massima apertura, per assicurarvi che nessuno vi sia dietro. Non rimanete davanti alla porta mentre la aprite.

Combattimento ravvicinato

prendere dal panico:

Nel combattimento ravvicinato bisogna sempre mantenere l'equilibrio. Pensate al vostro corpo, come ad una solida piattaforma per armi da cui lanciare proiettili. Tenete lo sguardo appena sopra i mirini in direzione dell'avversario, tra i comandi di puntare e fuoco, identificate il

un avversario a breve distanza, non fatevibersaglio come il nemico. Quando vi troverete davanticoncentratevi sul mirino anteriore per tutta la durata dell'azione e vedrete che riuscirete a colpirlo. Gli angoli sono punti molto pericolosi, statene lontani. Allontanatevi e girate loro intorno in modo da avere un tempo sufficiente a mettere in funzione il vostro giocattolo. Ricordate: più vicini siete all’avversario, più è per lui facile colpirvi.

Non lasciategli l'iniziativa e siate anche molto attenti a non rinunciare alla possibilità di muovervi, per non limitare gravemente le vostre alternative. Addestramento al tiro Le procedure, che vengono insegnate in poligono, hanno ben poco a che fare con quelle che devono diventare automatiche, se si vuole vincere uno scontro nel gioco del soft air. Queste procedure devono diventare parte della vostra memoria motoria, una reazione condizionata che vi entra in testa, dopo averla ripetuta innumerevoli volte. Se dovete pensare alla procedura che dovete applicare, sarete troppo lenti. Non sparate tutto il caricatore, a meno che la situazione

on lo richieda, perché ci vorrebbe più tempo per ricaricare. Per ricaricare mettetevi al riparo, lo stesso vale per inceppamento: non potete permettervi di vagare mentre armeggiate con il fucile. Esercitatevi nelle procedure per

l’inceppamento e il cambio batteria in

nl’

azione.

Camuffarsi e nascondersi Un buon camuffamento e destrezza nel muoversi sul campo, sono doti importanti, tanto quanto essere un buon tiratore,

algono alcune semplici regole, che annulleranno il potere del principale sensore sul ampo di gioco, l’occhio umano.

empre che il vostro camuffamento sia ben fissato, in modo tale che non si muova durante una corsa, o che

anzi un uomo che sa camuffarsi bene e spara male, è facile che sopravviva più a lungo di un tiratore di precisione mal nascosto. Durante una fuga o un avvicinamento è essenziale camuffarsi e nascondersi. Per la mimetizzazione personale vcBadate sv’impedisca i naturali movimenti. Forma L’elmetto, il fucile e altro equipaggiamento, hanno una forma tipica, per lo più regolari e non ci sono, forme regolari in natura. Rompete le linee usando tela, strisce di stoffa, di tinta neutra marrone e verde. Fucili e mitragliatrici hanno forme inconfondibili e sono, per lo più di colore nero. E’ meglio coprire le armi con del nastro adesivo mimetico, o

erde. Una vecchia rete mimetica per veicoli è importantissima fonte di materiale mimetico, è fatta con tessuto di nylon attato per dare un riflesso infrarosso, simile a quello della vegetazione. Fissato sul retro di zaini o spalle, rompe le

agli infrarossi, basato sulla clorofilla.

vtrforme molto bene e aumenta il camuffamento

Mimetizzare il fucile

Riflessi Le superfici dei binocoli e delle bussole, le lenti degli occhiali, possono riflettere la luce. C’è poco da fare quando si

ra presenza, inequivocabilmente. Mettete il binocolo sotto la giacca, la mappa non deve ssere tutta sventolante, un porta mappa che evidenzi solo la parte che v’interessa, è l’ideale.

e anche la pelle. Di notte può riflettere la luce della luna e dei fari, e anche i giocatori di pelle scura devono

tratta di occhiali (soprattutto da vista), ma se usate binocolo o bussola assicuratevi di essere ben nascosti, il riflesso di una lente può segnalare la vostePuò brillarusare la crema per camuffarsi. Sagoma Per molti aspetti, simile alla forma, la sagoma delinea, il profilo della forma umana e l’equipaggiamento che sta portando. La forma della testa e delle spalle di un uomo sono inconfondibili. L’uso di vegetazione aiuta a spezzare la sagoma. Grosse manciate d’erba infilate nell’equipaggiamento, possono confondere la forma delle spalle e aggiunte

sua forma tonda. Attenzione che la vegetazione naturale poi sbiadisce con il passare del tempo, trollatela e se è il caso sostituitela. Nascondere la forma, significa anche muoversi con

ttenzione sul campo.

sull’elmetto spezzano laquindi cambia colore, cona

Suono Potete fare molto rumore mentre siete di pattuglia, gli anfibi possono cigolare, le munizioni sbattere, la radio avere rumori di fondo (attenti al roger beep), usate sempre l’auricolare. Dovete abituarvi ad una vita di silenzio, in cui i segnali visivi, prendono il posto delle parole e le conversazioni avvengano in sottovoce. Un’adeguata sistemazione dell’attrezzatura, fissata come si deve con eventualmente del nastro adesivo, non darà problemi. Una scrollata generale per verificare il tutto, prima di cominciare un’operazione, è l’ideale.

olore C

ggi, tutte le mimetiche in uso, sono progettate per il camuffamento, bisogna solo scegliere, quella che fa, al caso a al luogo in cui operiamo. Il problema con un e dire “Hei eccomi qua”. Se si gioca in zone

bbe la cosa migliore. L’impiego di tela di iuta e

Battle drills

Odell’operazione che si va ha compiere. Non sempre la mimetica si adattl’abbigliamento mimetico sbagliato, otterrete l’effetto opposto, è comurbane una mimetizzazione con grigio, marrone, e rosso spento sarevecchi sacchi vuoti, può essere utile.

Prima del camuffamento.

Dopo, a lavoro finito.

Le sei regole, da tenere presente 1. Controllo armi ed equipaggiamento. 2. Rapida reazione al fuoco nemico. 3. Localizzazione della postazione nemica. 4. Assalto sotto fuoco di copertura.

5. Vincere lo scontro. 6. Riorganizzazione della squadra. Che cosa si deve fare, se la missione da svolgere, consiste nel condurre la propria squadra attraverso una zona ostile, nel

tazione avversaria? Come ci si deve preparare a questa operazione? Che tipo rvare affinchè l’attacco, abbia un esito

ente le regole, per la

localizzare e nell’impadronirsi di una posdi reazione susciterà, il primo impatto con il nemico? Quali accorgimenti ossepositivo? In realtà, durante l’addestramento, s’impara ad attenersi a sei fasi logiche, qualora si fosse chiamati ad assolvere questo tipo di operazione. Nonostante la natura stessa dello scontro, spesso impedisca di osservare strettamsquadra che si accinge ad affrontare il gioco, queste sei fasi, costituiscono comunque un valido strumento sperimentato. 1. Controllo armi ed equipaggiamento Prima di iniziare l’avanzata è opportuno controllare la propria mimetizzazione. I profili dell’equipaggiamento e del proprio corpo, dovrebbero risultare confusi, grazie all’uso di vegetazione,

i, e tutte, sulla stessa frequenza. comandante di squadra deve preparare e diramare gli ordini, prima che la squadra inizi la missione, ragguagliare nei

sulla natura del terreno e la sua morfologia, in base alle informazioni ricevute,

mico

proveniente dal terreno sul quale ci si appresta ad operare. I giocattoli, devono essere preventivamente caricati, puliti e verificato il loro funzionamento. Controllare le radio, se funzionantIllimiti del possibile tutti gli operatori, delle forze nemiche che presumibilmente ci si aspetta di incontrare e la loro ubicazione se conosciuta. Ognuno dovrà ricevere ordini dettagliati, in caso di contatto con la squadra avversaria, in modo tale che tutti sappiano qual’ è il suo compito. Man mano che la squadra si avvicina allo scontro, il comandante comunica gli ordini con un certo anticipo. Tutti i particolari, fanno parte della così detta preparazione alla battaglia. 2. Rapida reazione al fuoco ne

a pericolosa da parte, dell’intera sezione. Se il comandante ha dare ordini con un certo anticipo, la squadra saprà con esattezza dove rifugiarsi. Ognuno deve

nemico

Le squadre, devono essere allenate a procedere senza curarsi degli spari diretti altrove, o dei colpi isolati. D’altro canto il fuoco nemico provocherebbe parecchie perdite, se la sezione proseguisse per la sua strada. La reazione al fuoco nemico consiste, nell’abbandono immediato della zonavuto modo, di individuare la provenienza del fuoco nemico, in modo da poter rispondere. 3. Localizzazione del

utto in vviamente si deve localizzare l’avversario in tempi rapidi, sia per riprendere l’avanzata, che per evitare

alche cosa che si muove, o he in qualche modo riveli la presenza nemica. . Aprendo il fuoco.

are di attirare il fuoco nemico, ordinando a due fucilieri di sparare sul probabile rifugio o postazione.

tri, è un bersaglio difficile da colpire.

Localizzare la postazione dalla quale qualcuno sta sparando, può risultare una operazione molto ardua, sopra tzone edificate. Operdite. Esistono tre sistemi per localizzare il nemico. 1. Osservando. Se si guarda nella direzione dove si presume provengano gli spari, è probabile che notiate quc2 Si può tent3. Spostandosi. Se il nemico non è ancora stato localizzato, il comandante ordina ad altri due uomini di alzarsi, quindi di correre per circa dieci metri e quindi di cambiare posizione. Questa manovra attirerà di sicuro il fuoco nemico, ma non è il caso di preoccuparsi, un uomo che si alza e corre per dieci me 4. Assalto Questa fase è suddivisa in quattro tempi. 1. Ordini. Il comandante di squadra impartisce ordini brevi, in modo tale, che tutti sappiano il loro compito. Inoltre il

ccare solamente una trincea un tiratore scelto o un fortino. Quando ci si rende onto che l’opposizione, gode di forze, di gran lunga superiori, sarà opportuno far intervenire i rinforzi necessari. ’assalto, è la fase finale dell’avanzata nei confronti della postazione nemica. A questo punto sia i fucilieri sia i itraglieri in copertura, faranno uso del massimo fuoco. Questo è il momento più difficile per il comandante di squadra,

qualche modo, i suoi uomini ad abbandonare una postazione di tiro sicura, per andare

gruppo mitraglieri, solitamente è situato in retro guardia, per fornire il fuoco di copertura e deve essere informato di ciò che accadrà, prima che i fucilieri partano all’attacco. 2. Avanzata. L’obbiettivo di questa fase, sta nell’immediato abbandono della posizione, in cui la sezione sia stata attaccata dal nemico, per passare ad un'altra posizione da attaccare di nuovo. Molti spostamenti avverranno su un fianco, al fine di realizzare un angolo di 90°, tra il fuoco di copertura dei mitraglieri e la postazione d’assalto dei fucilieri. In certi casi ad esempio, quando si presenta un angolo morto proprio di fronte al nemico, è meglio spostare il gruppo mitraglieri su un lato e procedere lungo il medesimo asse. 3. Assalto. Di regola, le truppe in attacco, devono essere superiori di numero al nemico, in ragione di 3 a 1. Quindi per definizione, una squadra è in grado di attacLmdeve in fatti convincere in all’assalto attraversare una zona probabilmente scoperta, ed infine cercare di colpire il nemico. Non è una cosa tanto facile. La postazione può essere situata in profondità. Una volta impegnata la squadra nello scontro si dovrà mantenere la pressione usando fuoco e movimento.

5. Vincere lo scontro Nel momento che il nemico viene localizzato con certezza, si deve far fuoco a sufficienza per neutralizzarlo. Dopo aver

into lo scontro, è opportuno conservare un sufficiente volume di fuoco con il gruppo mitraglieri, per consentire ai

. Riorganizzazione della squadra.

vfucilieri di raggiungere una nuova postazione, dalla quale poter attaccare il nemico. 6

ondere ad un eventuale contrattacco.

re efficace. I soldati britannici si addestrano in coppia; uno fornisce fuoco di copertura entre l’altro avanza.

na volta occupata la postazione nemica si diventa molto vulnerabili, l’immediata riorganizzazione è di ssenziale importanza.

il tiro nemico, bisogna uscire immediatamente dalla zona battuta, buttarsi a terra e ispondere al fuoco.

fuoco della squadra deve essere controllato dal comandante.

Subito dopo, aver neutralizzato la postazione avversaria, il comandante deve riorganizzare la propria squadra con molta rapidità e prepararsi a risp E’ difficile controllare il fuoco di una squadra composta da 10 uomini, ma il fuoco deve essere comunque coordinato, per essem Ue Se ci si trova sottor Il Fuoco e movimento A coppie.

Gruppo di fuoco.

Gruppo supporto di fuoco.

l’imboscata

Gruppo mitraglieri.

Tendere Pianificazione dell’imboscata Durante la fase di preparazione, è indispensabile ricordare i seguenti punti:

mico dovrebbe avvicinarsi da una direzione particolare, tuttavia per quanto sicure , bisogna considerare che il nemico potrebbe arrivare da qualsiasi punto.

vicinamento.

il segreto del successo di un’imboscata. Il nemico deve essere colto di fuggire.

ità.

mboscata

1. Avvicinamento. Secondo le informazioni ricevute, il ne

este informazionipossano essere quL’imboscata deve coprire tutti i punti di av2. Zona d’agguato. Una zona scelta con astuzia e abilità, può essereorpresa dal fuoco incrociato, al quale non può ss

3. ProfondL’esperienza insegna, che alla prima raffica di tiri, gli avversari scappano disperdendosi con velocità. E’ quindi opportuno disporre di altre squadre, pronte a colpire coloro che riescono a fuggire. l segreto per il successo di un’iI

d alto livello nelle tecniche dell’imboscata.

ente dell’imboscata.

1. Addestramento a2. Accurata pianificazione. 3. Completa sicurezza in tutte le fasi.

. Buone tecniche. 45. Ubicazione intellig6. Buona disciplina, soprattutto di notte. 7. Sparare con precisione da tutte le postazioni. In attesaLa squadra è tesa ed agitata aspettando l’avversario che si avvicini. Spesso è impossibile identificare coloro che entrano nella zona dell’imboscata, soprattutto dopo il tramonto. Questo spiega perché tutte le altre eventuali forze amiche devono stare lontane dalla zona. Restare immobiliDopo che la squadra ha occupato la propria postazione, non si devono compiere spostamenti, ne provocare rumori. Questa, è una grande prova di disciplina, bisogna saper aspettare con le armi pronte. Non aprire il fuoco

re il fuoco se il bersaglio si sta avvicinando ad un compagno, che si trova in una posizione migliore, ma aprite il fuoco immediatamente.

Non si deve aprise l’avversario ha scoperto l’imboscata, Segnale di aprire il fuoco

Il comandante può dare inizio all’imboscata trasmettendo il segnale di aprire il fuoco ai mitraglieri nelle diverse

colpire

postazioni. Quando gli avversari scappano dal fuoco dei mitraglieri, si spostano senza volere, sempre nella zona dell’imboscata. Sparare perOgni tiro deve colpire il bersaglio. Soltanto all’inizio dell’operazione è facile avere un bersaglio molto chiaro,

volta scattata l’imboscata tutto, diventa più difficile. approfittatene. Una Alcuni erroriArmi in sicura. Inceppamenti dovuti a pallini difettosi. Tutti sparano allo stesso bersaglio. Controllo del fuoco scadente, il comandante non è in grado di interrompere l’attacco e passare alla fase successiva. Il fuoco viene aperto troppo presto. La foga del momentoL’imboscata, è paragonabile ad un fucile carico ed armato, ma senza sicura. Gli incidenti sono piuttosto frequenti, poiché tutti sono tesi ed eccitati. Basta un minimo movimento sbagliato, per scatenare il fuoco. Ecco perché, è tanto

portante tenere le forze amiche ben distanti dalla zona dell’imboscata, dopo che la squadra ha occupato la propria impostazione. Segnali e comandiSoltanto un buon sistema di segnali, consente al comandante di avere il completo controllo dell’operazione e questo è essenziale. E’ indispensabile che ogni membro della squadra, sappia immediatamente quando deve iniziare a sparare e cessare il fuoco, quando sparare a bersagli secondari, quando sospendere l’operazione. Spesso gli ordini vengono dati tramite segnali o per radio, il che significa che il comandante deve stare in una posizione visibile a tutti. Il comandante può trovarsi in testa o in coda al gruppo, se si trova in testa, può decidere quando ordinare di aprire il fuoco. Tuttavia, non essendo questo il posto ideale per controllare il resto dell’operazione, spesso il comandante occupa una postazione in coda, lasciando il compito di aprire il fuoco al comandate in seconda. In ogni caso, qualsiasi componente della squadra, ha il permesso di far proseguire l’azione, aprendo il fuoco e le disposizioni permanenti ordinano di farlo, se qualcuno sospetta di essere stato scoperto. Il segnale di sospensione è molto importante. E’ capitato non avendo ricevuto il segnale, che uno o due elementi, siano rimasti sul posto e abbiano aperto il fuoco sui loro compagni. Scatta la trappola La forza d’assalto è divisa in nuclei di fuoco, il termine resta valido anche per il singolo uomo. Il primo e l’ultimo

ucleo sono detti d’arresto e solitamente sono composti da mitraglieri. Il nome chiarisce subito il loro compito, devono

rovenienza. La località dell’imboscata, viene scelta in modo che, il nemico si trovi costretto a decidere se affrontare il oco delle mitragliatrici o se abbandonare il sentiero, per dirigersi verso un terreno molto difficoltoso. Le imboscate,

vengono spesso realizzate, lungo la curva di un percorso, al fine di coinvolgere le forze avversarie in fuga verso un unico punto. Tutti abbandonano di corsa il sentiero quando si rendono conto della situazione, scappano dal fuoco proveniente dall’esterno della curva, ma in realtà, questo li costringe, ad ammucchiarsi nella zona più pericolosa che corrisponde all’interno della curva. Sparsi tra i due nuclei d’arresto, ci sono i nuclei dei tiratori. Quanti uomini compongono i nuclei? Si tratta di elementi che dipendono unicamente dalle dimensioni della forza d’assalto. La vedetta si apposta lungo il percorso e tiene sotto osservazione, la prevista zona di avvicinamento del nemico. Tuttavia, la vedetta non si limita semplicemente ad avvertire i compagni al primo avvistamento, ma deve anche controllare, l’eventuale presenza di rinforzi o di altre unità nemiche, rimaste di retroguardia. E’ comunque, necessario prevedere l’imprevisto. E’ necessario, coprire tutti i punti di avvicinamento, quando non si conosce con sicurezza da quale parte arriva il nemico. Come qualsiasi trappola, l’imboscata, ha un sensibile meccanismo che la fa scattare, ad esempio; il primo avversario che raggiunge un determinato punto o un segnale del comandante. Selezionare le postazioni per tutti gli interessati. Scegliere un punto di riferimento per tutti, e che tutti lo vedano.

narrestare lo spostamento dell’avversario, sia quando avanza lungo il percorso, che quando retrocede verso il punto di pfu

I giocatori avversari vengono lasciati entrare nella zona coperta del percorso, a questo punto scatta la trappola, ognuno spara sul bersaglio più vicino. Dopo le prime raffiche gli avversari tendono a disperdersi, allontanandosi del vostro fuoco.

Disperdendosi, saranno più difficili da individuare, dovranno essere spinti verso il punto di riferimento.

Giudicare la distanza

grado di visualizzare questa distanza, essa potrà essere utilizzata quale unità di misura urante l’operazione.

La distanza è il primo dato da riferire, quando si vuole indicare un bersaglio alla squadra. Sarebbe opportuno esercitarsi nel giudicare le distanze, in modo da farlo rapidamente e con sicurezza. Un campo da calcio è lungo 100 M, quando si è ind

Per indicare bersagli più difficili, si può utilizzare il metodo dell’orologio. Si forniscono i punti di riferimento immaginando che questi siano sul quadrante di un orologio, quando si è identificato il bersaglio si deve dare conferma dicendo “ visto” o “non visto” a seconda, del caso.

anuale è stato scritto solo ed esclusivamente per il gioco deIl presente m l Soft Air si declina ogni responsabilità, per gli eventuali usi impropri.