Teatro Manzoni Pistoia, Stagione di prosa 2011/2012
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Transcript of Teatro Manzoni Pistoia, Stagione di prosa 2011/2012
Associazione Teatrale Pistoiese 5
Q uesta è la nostra stagione. Così suona lo slogan che accompagna gli appuntamenti del cartellone del teatro Manzoni. La nostra stagione. Di tutti quelli cioè che, a vario titolo, concorrono alla buona riuscita dell’attività del
teatro. Quindi, innanzitutto, è la stagione del pubblico. I volti che trovate sulla copertina di questo libretto di sala sono proprio quelli di coloro che siedono sulle poltroncine del nostro teatro. Sono studenti, lavoratori, casalinghe, pensionati. Sono giovani e meno giovani, come sempre dovrebbe accadere in una sala teatrale e come appunto avviene nel caso dei nostri spettatori, la cui età media si è molto abbassata nel corso delle recenti stagioni di prosa.In questi ultimi anni, durante i quali il nostro teatro ha saputo conquistare un posto di grande rilievo nel panorama nazionale, abbiamo sempre tenuto conto del nostro pubblico. Questo non significa che abbiamo accondisceso in maniera acritica alle richieste più facili e commerciali, ma che siamo entrati in sintonia con le necessità di una platea che si è spesso dimostrata attenta ed esigente. Siamo diventati cioè degli interlocutori affidabili e premurosi, nel tentativo di recepire le sollecitazioni che ci permettessero di definire dei passi in avanti nella nostra proposta, così come di anticipare le richie-ste, di provocarle in qualche modo.Credo che tale scelta di fondo sia alla base dei successi dell’Associazione Teatrale Pistoiese e del posto che i nostri progetti occupano nel cuore e nell’attenzione di quanti ci seguono.
Quelli che stiamo vivendo sono anni difficili per la cultura e lo spettacolo. La crisi economica si è riversata impietosa su un settore sul quale erano già evidenti i danni determinati dalla disattenzione della politica e dalla incuria che nel nostro paese spesso si riserva alle vicende culturali. La risposta di tanti allo stato di incertezza è stata quella di abbassare la qualità delle proposte, di giustificare la mancanza di coraggio nelle scelte con la carenza di fondi. Assistiamo quotidianamente a un uso improvvido e improduttivo di spazi e risorse pubbliche. Abbiamo agito diversamente e forse siamo riusciti a dimostrare che proprio nei momenti difficili si deve essere in grado di distinguere e di rischiare. E il pubblico ha compreso i nostri sforzi e ha risposto con affetto: ha sentito il nostro rispetto nei suoi confronti e ci ha accordato stima e apprezzamento. Anche per tutto ciò, questa è la stagione del nostro pubblico. È certo una stagione ricca di prime, di grandi interpreti, di titoli conosciuti e di nuovi autori, ma soprattutto il cartellone del teatro Manzoni presenta ancora una volta una scelta di spettacoli che vuol fare del teatro, così come sempre dovrebbe essere, un luogo di incontro, di passione, di riflessione, di condivisione.
Giuseppe GrattacasoPresidente
Associazione Teatrale Pistoiese
Associazione Teatrale Pistoiese 7
“L a vita è sogno”, ma anche il Teatro è Sogno e, in momenti di crisi come questo, è importante pensare e riflettere, ma altrettanto importante è sognare, per trovare nuovi spunti, per analizzare il nostro vivere quotidiano e superare
il momento di stallo o di crisi. Forti del successo della passata stagione possiamo dire che al Manzoni il Sogno continua. In un periodo di grandi dibattiti e proteste sulla Cultura e sullo Spettacolo e di mancanza di certezze sulle risorse, l’Associazione Teatrale Pistoiese presenta il programma della stagione 2011/12. Si conferma ancora una volta la centralità del Manzoni non solo a livello provinciale, ma anche regionale: il programma presenta 15 titoli con ben 4 Prime Nazionali e 5 Prime per la Toscana.Segno questo della consolidata stima che il Manzoni riscuote nel panorama teatrale nazio-nale, non solo grazie alla bellezza del Teatro e alla professionalità di tutto lo staff, ma anche per la competenza del pubblico pistoiese, al quale molte compagnie di primo piano sono ben liete di presentare in anteprima i nuovi lavori. Tra le linee guida del cartellone torna il motivo di fondo che ci accompagna da anni: quello dell’intreccio tra i vari linguaggi artistici, ancora più fecondo di spunti. L’apertura con uno spettacolo con musiche, Napoli: chi resta e chi parte di Raffaele Viviani (omaggio allo ‘stori-co’ allestimento di Patroni Griffi) per passare poi alla versione teatrale del film cult Colazione da Tiffany tratto dal romanzo di Truman Capote. Da una pièce di Woody Allen, inedita per l’Italia, ad un testo di Alan Bennett, The history boys, film di ampio richiamo in Inghilterra e uno dei più grandi successi sia di critica sia di pubblico della passata stagione teatrale a Milano. E proprio a uno dei grandi miti del cinema (Marilyn) è dedicato lo spettacolo di Alessia Innocenti, recitato all’interno di alcuni alberghi pistoiesi. Dall’ultimo testo scritto da quel talento unico di acuta osservatrice del nostro tempo che è Franca Valeri all’indagine sulla figura, tanto discussa, di Oriana Fallaci; dalla trasposizione teatrale del più grande successo editoriale degli ultimi anni (Gomorra, anche questo dalla pagina allo schermo e da questo al palcoscenico) ad una Cantata sulle vittime della mafia scritta in versi da Luciano Violante; da una versione dell’Orestea ambientata in una famiglia mafiosa ad un testo ispi-rato agli scritti della rifugiata armena Sonya Orfalian. Senza voler poi considerare Hamlice, lo spettacolo “Premio Ubu 2010” per la miglior regia a Armando Punzo, che è l’occasione per la prima volta al Manzoni della Compagnia della Fortezza di Volterra, l’esperienza più importante di teatro in carcere in Italia. Ed inoltre due testi inglesi, poco visti sinora in Italia: Due di noi di Michael Frayn (l’autore di Rumori fuori scena e di Copenhagen) e Occidente solitario di Martin McDonagh. Unico classico in programma: Trovarsi di Pirandello, cavallo di battaglia di molte primedonne, affidato alla coppia di registi che più hanno rivitalizzato ultimamente il teatro di Pirandello: Vetrano e Randisi, che dirigono una delle attrici più premiate degli ultimi anni, Mascia Musy. Interpreti ‘nuovi’ per Pistoia: Da Vinci, Savino, Solfrizzi, Santamaria, Inaudi, Nigro, De Capitani; poi graditi ritorni: Valeri, De Sio, Maglietta, Barberini, Musy e, dopo lunga assenza, Guerritore. Alla regia nomi come Pugliese e Pa-nici (presenti due volte), Maccarinelli, Marini, il duo Vetrano/Randisi, e, inediti al Manzoni: Punzo, Muscato, la coppia De Capitani/ Bruni e il sudamericano Puerta Lopez. Appuntamento quindi a Teatro, per continuare a sognare insieme.
Saverio Barsanti Direttore artistico Associazione Teatrale Pistoiese
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L’ Associazione Teatrale Pistoiese nasce nel 1984 quando, su iniziativa del Comune e della Provincia di Pistoia, il Teatro Manzoni, a gestione comunale dal 1971, viene ‘trasformato’ in Associazione di Enti Pubblici.
Oltre al Comune di Pistoia e all’Amministrazione Provinciale di Pistoia, soci fondatori dell’ATP, attualmente aderiscono all’Associazione altri 13 Comuni (Agliana, Cutigliano, Lamporecchio, Larciano, Monsummano Terme, Montale, Montecatini Terme, Pescia, Pieve a Nievole, Piteglio, Sambuca Pistoiese, San Marcello Pistoiese e Serravalle Pistoiese) e, come soci privati, la Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia e la Camera di Commercio Industria, Artigianato e Agricoltura di Pistoia.L’Associazione Teatrale Pistoiese costituisce un modello di sistema teatrale territoriale; gestisce da anni, in collaborazione con le rispettive amministrazioni comunali, l’attività del Teatro Manzoni di Pistoia (con manifestazioni programmate anche al Piccolo Teatro Mauro Bolognini), nonché le stagioni di prosa del Teatro Francini di Casalguidi, del Teatro Comunale di Lamporecchio, del Teatro Yves Montand di Monsummano Terme e del Teatro Mascagni di Popiglio. Svolge attività in tutte le discipline dello spettacolo nell’arco di tutto l’anno: cura, infatti, insieme al Comune di Pistoia anche la programmazione artistica e l’organizzazione degli eventi estivi del Pistoia Festival e, con il Comune di Montale, gli appuntamenti di Smilea Estate; con la Provincia di Pistoia, la rassegna Itinerari Musicali/Festival Sentieri Acustici. Ha organizzato, inoltre, la rassegna In Verso Veritas. Poesia, Narrativa e Percorsi del Gusto in collaborazione con Slow Food Pistoia e con il prezioso sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia.Intenso anche l’impegno nell’attività di formazione indirizzata alle giovani generazioni, sia mediante l’organizzazione, su tutto il territorio provinciale, di rassegne per le Scuole Materne, Elementari e per il pubblico delle famiglie (Piccolo Sipario – A Teatro con la scuola e la famiglia) sia con l’elaborazione di progetti specifici di educazione ai linguaggi del teatro destinati a studenti e docenti delle Scuole Medie Superiori (Progetto A Scuola di Teatro), quest’ultimo realizzato da oltre dieci anni in collaborazione con l’Assessorato alla Pubblica Istruzione della Provincia di Pistoia. Importante, dalla stagione 2002/2003, la sua attività di produzione teatrale che ha coinvolto interpreti e registi di prim’ordine della scena nazionale, con spettacoli ospitati nei principali teatri e festival italiani. Si segnala l’attività del Laboratorio Scena&Tecnica dell’Associazione, che si occupa della realizzazione di allestimenti scenografici e scenotecnica: da citare la costruzione delle scene delle produzioni ATP e la camera acustica per il Teatro Manzoni, finanziata dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia. Dal 2009 l’Associazione Teatrale Pistoiese affianca il Comune di Pistoia nelle attività di progettazione ed organizzazione della Scuola Comunale di Musica e Danza “T. Mabellini” di Pistoia.
L’Associazione Teatrale Pistoiese è Ente di Rilevanza Regionale e Nazionale. Dal gennaio 2006 Saverio Barsanti ne cura la direzione artistica.
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PresidenteGiuseppe Grattacaso
Consiglio d’AmministrazioneEmidio Picariello (Vice Presidente)Claudia Bertagni, Sauro Degli Angeli, Enrico Innocenti, Anna Maria Michelon, Gian Michele Mostardini
Collegio dei Sindaci RevisoriSauro Trinci (Presidente)Simona Innocenti, Paolo Piccardi
Direttore ArtisticoSaverio Barsanti
Responsabile Amministrazione e OrganizzazioneMonica Paperetti
Associazione Teatrale PistoieseCorso Gramsci 12751100 Pistoiatel. 0573 99161fax 0573 [email protected]
SegreteriaSara Bruni
AmministrazioneEleonora Tredici
OrganizzazioneDaniela Sanesi (responsabile) Daniela Bruschi
Comunicazione e ImmagineFrancesca MarchianiElisabetta Barbini
BiglietteriaPatrizia Salis, Giulia Bruni
Servizi TecniciGiorgio Gori (responsabile)Emiliano Pona, Marco Barone, Enrico Gentile, Massimo Belotti, Maurilio Mazzotta
Servizio SalaDavid Bargiacchi, Patrizia Gavazzi, Eleonora Lumini, Sonia Ponziani, Alessandro Vivarelli
www.stefanopoggialini.it
stagione di prosa 2011/2012 IN ABBONAMENTO
NAPOLI: CHI RESTA E CHI PARTE da “Caffè di notte e giorno” e “Scalo marittimo” di Raffaele Viviani
con Sal Da Vinci e con la partecipazione di Gigio Morra e con Gaetano Amato, Mario Aterrano, Ciro Capano, Lalla Esposito,Patrizia Spinosi, Lello Radice, Giuseppe Mastrocinque e Tonino Taiutie Federica Aiello, Sergio Celoro, Antonio Fiorillo, Rino De Luca, Marianna Mercurioregia Armando Pugliese
musiche originali di Raffaele Viviani - orchestrazione di Adriano Penninoorchestra dal vivo: Ciro Cascino (pianoforte), Michele Boné (mandolino), Salvatore Dell’Aversano (chitarra), Gaetano Diodato (basso),Giuseppe Di Colandrea (fiati), Gianluca Mirra (batteria) costumi Daniela Ciancio - scene Andrea Taddei
La KOMIKO Production diretta da Francesca Scarano
Durata2 ore e 10 minuti
(compreso intervallo)
Omaggio a Giuseppe Patroni Griffi Dedicato a Lello Scarano
IL TEATRO SI RACCONTA incontro con Sal Da Vinci conduce Giuseppe Grattacaso presidente Associazione Teatrale Pistoiesesabato 5 novembre, ore 17,30 al Saloncino Manzoni (corso Gramsci, 127 - 1° piano) ingresso libero
foto di Oreste Lanzetta
Dopo 35 anni ritorna in scena uno spettacolo culto degli anni ’70 che ha consa-crato al successo attori del calibro di Massimo Ranieri e Angela Luce, allora gio-vanissimi e promettenti artisti. Napoli: chi resta e chi parte è stato uno spettacolo di Giuseppe Patroni Griffi, basato su due atti unici di Raffaele Viviani “Caffè di notte e giorno” e “Scalo Marittimo”, creato per il XVIII Festival dei Due Mondi e rappresen-tato per la prima volta il 3 Luglio 1975 a Spoleto. A distanza di 35 anni, Francesca Scarano, come dedica alla figura del padre Lello e volendo rendere omaggio a Pa-troni Griffi, rimette in scena questo spettacolo, affidandone la regia e la direzione del progetto ad Armando Pugliese, e passando il testimone di quello che fu il ruolo di Massimo Ranieri a Sal Da Vinci, anch’egli napoletano, poliedrico attore e interprete dalla straordinaria voce, che si cimenta per la prima volta in un testo di Raffaele Vivia-ni, affiancato da un cast di 14 bravissimi attori e cantanti. Trait d’union tra passato e presente è la presenza e partecipazione del bravissimo e ormai veterano Gigio Morra che vanta il fatto di aver partecipato ad entrambe le edizioni.
“… il tentativo, da parte no-stra, è quello di restituire un affresco così ironicamente e ferocemente descritto da Viviani di una Napoli nobi-le e plebea, prigioniera del suo destino, dove è il mare che la fa da padrone. Come se gli esseri umani fossero partoriti ad ogni ondata che si infrange sulle scogliere, risucchiati via ad ogni ri-sacca, il mare che fa piazza pulita del caffè del primo tempo per lasciare il posto ad una vastità, quella del-la banchina del secondo, in cui si muovono con ap-parente disinvoltura nuove figure, ma che sembrano qui sospese nell’aria, men-tre tutto è come pervaso da un’eco che ne polveriz-za i contorni, ne attenua la veracità marcata del primo atto…”
Armando Pugliese
venerdì 4 novembre ore 21 (turno V)sabato 5 novembre ore 21 (turno S)domenica 6 novembre ore 16 (turno D)
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HAMLICE Saggio sulla fine di una civiltà drammaturgia Armando Punzocon i detenuti attori della Compagnia della FortezzaAniello Arena, Buonomo Gennaro, Placido Calogero, Dorjan Cenka, Vittorio De Vincenzi, Francesco Felici, Gaetano La Rosa, Massimo Leone, Massimiliano Mazzoni, Sebastiano Minichino, Andrea Pezzoni, Nikolin Pishkashi, Jamel Soltani, Umberto Vittozzie Guido Nardin, Edoardo Nardin, Giacomo Trinci, Gillo Conti Bernini, Francesco Nappi e David Pierella e con Stefano Cencie la partecipazione straordinaria di Maurizio Ripparegia Armando Punzo
musiche originali eseguite dal vivo da Andrea Salvadoriscene Alessandro Marzetticostumi Emanuela Dall’Agliomovimenti di scena/coreografie Pascale Piscinapittura dal vivo Enrico PantaniCarte Blanche/Volterra Teatro – Teatro Metastasio Stabile della Toscana
Durata1 ora e 40 minuti(senza intervallo)
IL TEATRO SI RACCONTA incontro con Armando Punzo e la Compagnia della Fortezzaconduce Saverio Barsanti direttore artistico Associazione Teatrale Pistoiesesabato 19 novembre, ore 17,30 al Saloncino Manzoni (corso Gramsci, 127 - 1° piano) ingresso libero
foto di Stefano Vaja
stagione di prosa 2011/2012 IN ABBONAMENTO
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Per la prima volta a Pistoia la Compagnia della Fortezza, l’esperienza più importante di teatro in carcere in Italia, frutto della passione e del lavoro pluriventennale del regista e drammaturgo Armando Punzo, riconosciuto anche a livello internazionale.Lo spettacolo ha vinto il Premio Ubu 2010 per la miglior regia.
“Da Amleto ad Alice nel Paese delle meraviglie, dalla tragedia del potere nel chiuso di un palazzo all’anarchia di Carroll, al suo mondo alla rovescia e ancora oltre, in un viag-gio di cui non si conosce la fine. La trasformazione è la possibilità di sottrarsi al proprio ruolo definito per sempre. L’origine è nella realtà di questa compagnia che come un doppio sotterraneo offre una riflessione quotidiana su questo tema. È come se lo spirito dei personaggi di Shakespeare potesse sottrarsi alla propria funzione sociale. Come spiriti pensanti, in perenne trasformazione, attraversano libri di altri autori, allontanan-dosi da quello che li conteneva come una prigione di ruoli immutabili. Quello che per altri è teatro per noi, per questi spiriti liberi, è vita negata. Cercano altre parole, altre azioni, un’altra possibilità, forse ancora non prevista, nemmeno ancora immaginata. “L’Essere inerme”, il non ancora nato, il non ancora definito...C’è un laghetto poco lontano da qui, nelle giornate luminose calme e senza vento riflet-te con infinita meraviglia la natura che si affaccia sulle sue rive, un’immagine doppia, appena velata, lontana da quella reale, eppure così fedele, ma cosa accade quando si solleva il vento e nulla è più in equilibrio... lo specchio s’infrange e della serena e rassicurante immagine si perdono i contorni ed emerge una rivolta degli elementi...”
Armando Punzo
venerdì 18 novembre ore 21 (turno V)sabato 19 novembre ore 21 (turno S)domenica 20 novembre ore 16 (turno D)
foto di Stefano Vaja
DUE DI NOI di Michael Frayn
con Emilio Solfrizzi e Lunetta Savinoregia Leo Muscato
scene Antonio Panzutocostumi Barbara Bessiluci Alessandro Verazzi
ErreTiTeatro30 / Leart’
IL TEATRO SI RACCONTA incontro con Emilio Solfrizzi e Lunetta Savinoconduce Giuseppe Grattacaso presidente Associazione Teatrale Pistoiesesabato 17 dicembre, ore 17,30 al Saloncino Manzoni (corso Gramsci, 127 - 1° piano) ingresso libero
foto di Andrea Pizzi
Duratalo spettacolo debutterà nel corso della stagione
stagione di prosa 2011/2012 IN ABBONAMENTO
foto di Marco Delia
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La commedia, rappresentata nel 1970 a Londra, segnò l’esordio teatrale di Michael Frayn, un autore allora sconosciuto, che solo una decina d’anni dopo sarebbe diven-tato famoso in tutto il mondo grazie allo straordinario successo di Rumori fuori scena. Tre atti unici che raccontano emblematiche e paradossali situazioni matrimoniali, con-cepiti per essere recitati da un’unica coppia d’attori, qui rappresentati da due interpreti di straordinaria versatilità come Emilio Solfrizzi e Lunetta Savino.
In Black and silver, un marito e una moglie, entrambi col sistema nervoso logorato da un pargoletto insonne e urlante, tornano in vacanza a Venezia nella stessa camera d’albergo dove avevano trascorso la luna di miele: il confronto passato/presente è ine-vitabilmente comico, tenero, con una punta d’amarezza.
Nella seconda parte, Mr.Foot, la comunicazione di coppia è praticamente azzerata: la moglie sopperisce dialogando in modo surreale con il piede del marito, l’unica parte del corpo che ne tradisce qualche sprazzo emotivo, ad onta della sua ostentata e glaciale indifferenza.
L’ultima situazione, Chinamen, ci offre un vero e proprio virtuosismo drammaturgico e attoria-le: marito e moglie si ritrovano a dover gestire una cena alla quale hanno invitato, per errore, una coppia di amici da poco separati e il nuovo boyfriend di lei. Il meccanismo comico, spin-to al limite della farsa, è potenziato dal fatto che gli stessi due attori, grazie ad un diabolico meccanismo di entrate, uscite e travestimenti, si trovano ad interpretare ben cinque ruoli di-versi, dando vita ad un vorticoso crescendo di equivoci fino al paradosso finale.
Sono passati ormai quarant’anni da quel feli-ce esordio, ma la freschezza di queste piccole pièces è rimasta intatta, a riprova del loro valo-re teatrale e della bravura dell’autore.
venerdì 16 dicembre ore 21 (turno V)sabato 17 dicembre ore 21 (turno S)domenica 18 dicembre ore 16 (turno D)
prima nazionale
Michael Frayn
interno Zoo - Pistoia 0573 571398
COLAZIONE DA TIFFANY tratto dal romanzo di Truman Capoteadattamento teatrale Samuel Adamson traduzione Fabrizia Pompilio
con Francesca Inaudi e Lorenzo Laviae con Mauro Marino, Flavio Bonacci, Anna Zapparoli, Vincenzo Ferrera, Giulio Federico Janni, Cristina Maccà, Ippolita Baldini, Thamisanqa Molepo, Riccardo Florisregia Piero Maccarinelli
scene Gianni Carlucciocostumi Alessandro Laidisegno luci Marcello IazzettiGli Ipocriti
foto di Pino Le Pera
Duratalo spettacolo debutterà nel corso della stagione
IL TEATRO SI RACCONTA incontro con Francesca Inaudi e Lorenzo Laviaconduce Giuseppe Grattacaso presidente Associazione Teatrale Pistoiesesabato 14 gennaio, ore 17,30 al Saloncino Manzoni (corso Gramsci, 127 - 1° piano) ingresso libero
stagione di prosa 2011/2012 IN ABBONAMENTO
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Raccontare di Holly? Innamorarsi di una creatura selvatica? Per tutti Colazione da Tiffany è il film di Blake Edwards con l’indimenticabile Audrey Hepburn e George Peppard… Per quasi tutti, dato che Colazione da Tiffany è un breve romanzo gioiello di Truman Capote pubblicato nel 1958 da cui Samuel Adamson ha tratto una riduzione teatrale. Quando Marco Balsamo mi ha chiesto di dirigere la versione teatrale italiana ho accettato perché Colazione da Tiffany mi sembra un classico del ‘900. Holly Goligthly è una cover girl americana arrivata a New York un po’ lolita cresciuta, un po’ traviata; intorno a lei ruotano i molti personaggi del mondo un po’ ridicolo e patinato dell’East End newyorkese: un agente di Hollywood, un mafioso ita-loamericano, il proprietario di un bar, ricchi diplomatici brasiliani…Lei vive in una modesta casetta dell’E-ast Side popolata da una fauna artisti-ca al limite della sopravvivenza e della trasgressione. Tutti sono un po’ inna-morati di Holly che sembra attraversa-re la vita in punta di piedi: il suo pas-sato, il primo marito, la sua attività di prostituta, le sue feste sgangherate... ma Holly ha una grazia innata e per tutti ‘è in transito’. Nessuno la può fer-mare, catturare o dire che appartenga a lui… Suo contraltare nella drammaturgia è lo scrittore William Parsons (forse un Truman Capote giovane) timido, impacciato, che subisce il suo fascino e la consi-dera una fonte di ispirazione; è platonicamente innamorato di lei anche se con delle sfaccettature che alludono ad altre sue preferenze. Trascinato da Holly a conoscere e vivere la grande New York, William, con l’amico confidente Joe Bell, è la nostra guida fra le pagine del testo teatrale (…). Naturalmente tutto nel nostro spettacolo sarà allusivo; non cercheremo di riprodurre la realtà – a partire dalla scena di Gianni Carluccio – ma solo di far rivivere la favola della bella e umbratile Holly che non può appartenere a nessuno…
Piero Maccarinelli
venerdì 13 gennaio ore 21 (turno V)sabato 14 gennaio ore 21 (turno S)domenica 15 gennaio ore 16 (turno D)
prima nazionale
OCCIDENTE SOLITARIOdi Martin McDonagh traduzione Luca Scarlini
con Claudio Santamaria e Filippo Nigroe con Nicole Murgia e Massimo De Santisregia Juan Diego Puerta Lopez
scene Bruno Buonincontricostumi Caterina Nardimusica originale Riccardo Bertini (Mammooth)
Gli Ipocriti
IL TEATRO SI RACCONTA incontro con Claudio Santamaria e Filippo Nigroconduce Luca Scarlini studioso, operatore e traduttore del testosabato 21 gennaio, ore 17,30 al Saloncino Manzoni (corso Gramsci, 127 - 1° piano) ingresso libero
Duratalo spettacolo debutterà nel corso della stagione
stagione di prosa 2011/2012 IN ABBONAMENTO
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In un mondo immerso nella crudeltà, nell’aggressività e nella disperazione, il dram-ma diventa una commedia nera, dove il delirio e la stravaganza sono tessuti delica-tamente attraverso un umorismo eccentrico, cinico ed ironico. La storia è ambientata in un piccolo villaggio dell’Irlanda, ma non in quanto rappresen-tativo di se stesso; è piuttosto un luogo universale dove i personaggi ed i fatti raccontati sono rappresentativi di una società di disadattati in una condizione di solitudine ed indifferenza.Due fratelli in eterno conflitto, la recente mor-te del padre, l’impos-sibilità di vivere senza dispute e aggressioni, un’atmosfera quotidia-na fatta di litigi e piccole vendette. Uno dei fratelli pensa solo a marcare con la sua iniziale tutto quello che c’è in casa per sot-tolineare al fratello le sue proprietà, a cominciare dalla sua collezione di statuine religiose fino alla stufa a legna di cui ne controlla l’uso; l’altro pensa solo a scroccare cibo partecipando ai funerali solo per i buffet o meglio ancora facendo dispetto al fratello mangiando i suo pacchetti di patatine. Frequentatore assiduo della casa è il giovane prete locale, fragile, debole che beve come una spugna, spesso in compagnia dei due fratelli, di cui cerca invano di appianare la relazione avendo paura che le loro piccole liti finiscano in una strage insanguinata e irreparabile, ma i suoi consigli non saranno mai ascoltati. L’unica figura femminile in mezzo a questo sfacelo è una giovane ragazza, che fa il cor-riere del villaggio vendendo whisky a domicilio; è lei che tentando di confortare il prete turbato, gioca con una miscela toccante di ingenuità e di malizia celando un interesse nascosto, ma il prete ormai riconosce il suo fallimento…La giusta chiave di lettura di questo testo ce l’ha indicata Samuel Beckett quando ha affermato: “Non c’è niente di più comico dell’infelicità”.
Juan Diego Puerta Lopez
venerdì 20 gennaio ore 21 (turno V)sabato 21 gennaio ore 21 (turno S)domenica 22 gennaio ore 16 (turno D)
prima nazionale
Martin McDonagh
LA LAMPADINA GALLEGGIANTE di Woody Allen traduzione Antonia Brancati
con Giuliana De Sioe con Fulvio Falzarano e Mimmo Mancinie Barbara Giordano, Francesco Brandi, Luca Buccarelloregia Armando Pugliese
scene Andrea Taddeicostumi Silvia Polidori
Teatro della Città
Duratalo spettacolo debutterà nel corso della stagione
IL TEATRO SI RACCONTA incontro con Giuliana De Sio conduce Saverio Barsanti direttore artistico Associazione Teatrale Pistoiesesabato 11 febbraio, ore 17,30 al Saloncino Manzoni (corso Gramsci, 127 - 1° piano) ingresso libero
stagione di prosa 2011/2012 IN ABBONAMENTO
foto di Claudio Porcarelli
È una favola postmoderna, semplicissima e illuminante al tempo stesso, delicata e di-vertente, pervasa di un umorismo sottile e intelligente, degno del miglior Woody Allen. La storia è ambientata in una degradata periferia di New York nel 1945 e racconta le vicende di una stravagante famiglia in piena crisi esistenziale. Il padre sogna di vincere alla lotteria e scappare con la sua amichetta, una cameriera di un locale di quart’ordine, ma è assalito dagli strozzini; la madre da ragazzina voleva fare la balle-rina ed ora progetta di vendere fiammiferi personalizzati per corrispondenza, anche se le sue frustrate ambizioni di successo si riversano sul figlio ‘artista’.
Dei due figli, uno appicca gli incendi, l’altro vorrebbe fare il prestigiatore ma è let-teralmente terrorizzato dal pubblico e continua a balbettare. Infine c’è un manager il cui migliore cliente è un cane che canta. Dall’incontro tra madre, con ambizioni artistiche, e manager fallito si sviluppa il nodo drammatico del testo. Dalla penosa esibizione del figlio ‘mago’ davanti al finto impresario si passa al desolante rivelarsi di solitudini che sono destinate a non incontrarsi mai, ed ogni illusione si infrange nel progressivo delinearsi di tante identità fallite e destinate a rimanere tali.
La critica dell’autore al ‘sogno americano’ si fa progressivamente più feroce anche se condotta in chiave quasi metafisica, come se i suoi personaggi fossero sospesi in un’aria malsana, quella stessa aria, o per meglio dire, quegli stessi effluvi di insalubri
caseggiati e di incombenti fabbriche di prodotti, simbolo del benessere americano. È un’opera che conqui-sta ed emoziona, catturando il pub-blico con la magia e la poeticità dei suoi dialoghi e dei suoi personaggi, che difficilmente si dimenticano.
Per chi conosce Allen e la sua co-micità, la sorpresa è notevole: qui è tutto diverso, più intimista e solitario, l’ironia è leggera, amara, sconsola-ta; i personaggi inseguono qualcosa che non trovano mai, ed i loro sogni svaniscono in uno straziante senso di impotenza.
venerdì 10 febbraio ore 21 (turno V)sabato 11 febbraio ore 21 (turno S)domenica 12 febbraio ore 16 (turno D)
prima regionale 23
Woody Allen Pistoia - 0573 30319
THE HISTORY BOYS di Alan Bennett traduzione Salvatore Cabras e Maggie Rose
con Elio De Capitani, Ida Marinelli, Gabriele Calindri, Marco Cacciola,Giuseppe Amato, Marco Bonadei, Angelo Di Genio, Loris Fabiani, Andrea Macchi, Andrea Germani, Alessandro Rugnone, Vincenzo Zamparegia di Ferdinando Bruni e Elio De Capitani
scene e costumi Ferdinando Bruni e Elio De Capitaniluci Nando Frigerio
Teatridithalia
Durata2 ore e 45 minuti
(incluso intervallo)
IL TEATRO SI RACCONTA incontro con Elio De Capitani e la compagnia di “The History Boys”conduce Saverio Barsanti direttore artistico Associazione Teatrale Pistoiesesabato 18 febbraio, ore 17,30 alla Libreria Lo Spazio di via dell’Ospizio (via dell’Ospizio 26/28) ingresso libero
foto di Lara Peviani
stagione di prosa 2011/2012 IN ABBONAMENTO
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The history boys è stato salutato da molti critici come “uno degli spettacoli più importanti ed emozionanti” firmati da Bruni e De Capitani. Ed è diventato un caso per la risposta entusiastica degli spettatori più giovani – adolescenti o poco più – che l’hanno visto e rivisto, per nulla scoraggiati dall’ambientazione ‘scolastica’, dagli innumerevoli riferimenti letterari, filosofici e storici, come dall’inconsueto mescolarsi di cultura alta e pop, tra citazioni di film e brani musicali live. Un successo non del tutto inaspettato, se già la versione originale aveva ottenuto sei Tony Award nel 2004 ed era stata trasformata in film nel 2006, sceneggiata dallo stesso Alan Bennett, scrittore inglese ben noto anche in Italia per i suoi divertentissi-mi romanzi, sebbene poco rappresentato. La commedia mette in scena un gruppo di adolescenti all’ultimo anno di college, impegnati con gli esami di ammis-sione all’università. Sono ragazzi molto diversi tra loro ma affiatati: dal lea-der della classe, il donnaiolo Dakin, al fragilissimo Posner, innamorato – per nulla segretamen-te – di lui, fino al poco convenzionale Scripps, in crisi spi-rituale. L’insegnante di inglese, Hector (Elio De Capitani) e quella di storia, Mrs Lintott (Ida Marinel-li), cercano di stimolare la loro curiosità al di là dei percorsi consueti e preconfeziona-ti, infischiandosene del prestigio, delle tradizioni, dei primati e dei punteggi scolastici, mentre il preside (Gabriele Calindri), per buon nome della scuola, li vorrebbe tutti a Oxford o Cambridge. Si apre così uno scontro che vedrà scendere in campo anche un giovane professore, cinico e ambizioso (Marco Cacciola), incaricato dal preside di dare una “ripulita” allo stile dei ragazzi, renderlo più brillante, ‘giornalistico’ e più spendibile al ‘supermercato del sapere’, con buona pace della ricerca storica e dei dibattiti di metodologia (…).In scena accanto ai “prof” De Capitani, Marinelli, Calindri e Cacciola un gruppo di otto giovani, ‘bravissimi e tutti under 30’: sono attori diplomati alla Scuola del Piccolo Teatro di Milano, alla scuola del Teatro Stabile di Genova, alla Civica di Milano “Paolo Grassi”, alla scuola del Teatro Stabile di Torino e all’Accademia D’arte Drammatica “Silvio D’Amico”, oltre al pianista Andrea Macchi.
venerdì 17 febbraio ore 21 (turno V)sabato 18 febbraio ore 21 (turno S)domenica 19 febbraio ore 16 (turno D)
foto di Lara Peviani
NON TUTTO È RISOLTO di Franca Valeri
con Franca Valeri, Licia Maglietta, Urbano Barberini, Gabriella Franchiniregia Giuseppe Marini
scene Alessandro Chiticostumi Mariano Tufanomusiche Marco Podda
Società per Attori
Durata1 ora e 40 minuti (senza intervallo)
IL TEATRO SI RACCONTA incontro con Franca Valeri, Licia Maglietta, Urbano Barberini, Gabriella Franchiniconduce Saverio Barsanti direttore artistico Associazione Teatrale Pistoiesesabato 10 marzo, ore 17,30 alla Biblioteca San Giorgio (via Pertini) ingresso libero
stagione di prosa 2011/2012 IN ABBONAMENTO
foto di Federico Riva
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La commedia è stata scritta per “questi interpreti” e il fatto già la colloca in una tradizione teatrale. Il dialogo dunque nasce con le sue voci e forse per questa esi-genza ho tanto spesso scritto per me stessa. Perché il titolo? Mi sono egoisticamente aggiudicata una protagonista che al crepuscolo di una vita lunga e avventurosa, reale quanto inventata – l’infelicità scartata con un colpo di tacco, il protagonismo raggiunto con la follia, i legami affettivi temuti come armi – sembra decisa a chiudere le sue par-tite ancora aperte con gli ultimi coprotagonisti della sua esistenza, siano essi persone, luoghi o oggetti. Ma basta anche una piccola mossa all’accanito giocatore per restare ancora, appunto, in gioco. Per lei una cameriera e una bellissima stufa. La vita potrà ancora divertirla? Dopo tutto, dice la signora, “non era nelle intenzioni del Creatore farci divertire”.
Franca Valeri
L’ultima commedia della novantenne Franca Valeri, di cui ho avuto il compito-privilegio di sorvegliare e incoraggiare le sue varie stesure, si è subito imposta alla mia attenzio-ne per un fascino particolare che non mancherà di reclamare i suoi diritti in sede di messinscena: una certa eccentricità di scrittura, unita a quella feconda ir-regolarità, tipica degli artisti più gran-di, quelli che non amano pascersi e riposare su risultati ottenuti e conso-lidati, ma che osano imbattersi, con invidiabile longevità artistica nel caso di Franca Valeri, in territori non ancora esplorati (…). Franca giocava con as-soluta libertà – quella dei veri grandi, non disgiunta cioè da una particolare prudenza – con la propria avventu-ra esistenziale e artistica, montava e rismontava i propri ‘materiali’ in un caos ordinato e regolatissimo (…).Il tema di una vecchiaia capricciosa e caparbia unito a quello di una me-moria strumentalmente lacunosa per lenire o differire il sentimento di una possibile, incipiente fine, spargono e diffondono una musica sottilmente malinconica nei reparti più segreti di una commedia garbata e divertente sì, ma anche ricca di armonici più ra-pinosi e insondabili.
Giuseppe Marini
venerdì 9 marzo ore 21 (turno V)sabato 10 marzo ore 21 (turno S)domenica 11 marzo ore 16 (turno D)
foto di Federico Riva
TROVARSI di Luigi Pirandello
con Mascia Musy e con Angelo Campolo, Ester Cucinotti, Antonio Lo Presti, Giovanni Moschella, Marika Pugliatti, Monia Alfieri, Luca Fiorinoadattamento e regia Enzo Vetrano e Stefano Randisi
luci Maurizio Viani scene e costumi Mela Dell’Erba
Ente Autonomo Regionale Teatro di Messina
Duratalo spettacolo debutterà nel corso della stagione
IL TEATRO SI RACCONTA incontro con Mascia Musy l’incontro è presentato da Giuseppe Grattacaso presidente Associazione Teatrale Pistoiesesabato 17 marzo, ore 17,30 al Saloncino Manzoni (corso Gramsci, 127 - 1° piano) ingresso libero
stagione di prosa 2011/2012 IN ABBONAMENTO
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Trovarsi prosegue l’ormai consolidato rapporto tra Vetrano e Randisi e la dramma-turgia di Luigi Pirandello, già apprezzato dal pubblico e dalla critica in spettacoli come Il berretto a sonagli, L’uomo, la bestia e la virtù, Pensaci, Giacomino! e I giganti della montagna.Qui l’interesse dei due registi-attori si orienta verso un testo tra i meno rappresentati, ma di grande suggestione per il modo del tutto particolare con cui viene affrontata una tematica fortemente pirandelliana, quale è appunto quella dell’identità in relazio-ne all’essere e all’apparire. Il personaggio centrale è un’attrice, Donata Gensi, un personaggio ‘puro’ e ‘autenti-co’, come le attrici che Pirandello ammirava come incarnazione dell’Arte. La ‘verità’ che Donata sa esprimere sul palcoscenico è così credibile che, ad esempio, nessuno reputa possibile che la donna che sa amare con tale trasporto e naturalezza sulla scena non abbia mai vissuto quella esperienza nella vita privata. E quando ciò acca-de, quando cioè Donata si abbandona a un amore assoluto e si scopre a rifare quegli stessi gesti a cui aveva istintivamente dato vita sul palcoscenico, si chiede con paura se Elj – il suo amante giovane, appassionato, ma fatalmente immaturo – potrà capire la differenza tra la donna e l’attrice. Nella riscrittura di Vetrano e Randisi questo spettacolo sarà un viaggio all’indietro nel tempo, un sogno in bilico tra maschera e vita dentro alla mente di Pirandello, tra la vecchiaia da cui vorrebbe fuggire e la giovinezza dell’amante di Donata, tra saggezza e impazienza, tra rimpianti e incomprensioni. Lui che ha scritto Trovarsi per Marta Abba vive nel terrore che qualcuno, giovane e impetuoso come Elj, possa arrivare da lontano e portargliela via.
venerdì 16 marzo ore 21 (turno V)sabato 17 marzo ore 21 (turno S)domenica 18 marzo ore 16 (turno D)
Stefano Randisi e Enzo Vetrano
prima regionale
Monica Guerritore è Oriana Fallaci in… MI CHIEDETE DI PARLARE di Monica Guerritorecon Lucilla Mininnoregia Monica Guerritorericerca e raccolta materiali biografici Emilia Costantini
collaborazione alla regia e autore video Enrico Zaccheola voce di una giornalista è di Emilia Costantinila voce di Francois Pelou è di Rachid Benhadjprogetto luci Pietro Sperdutiscenografia Monica Guerritorecostumi Graziella Pera/Monica GuerritoreFestival di Spoleto/Fondazione Rizzoli - Corriere della Sera/Compagnia Mauri Sturno Durata
1 ora e 10 minuti (senza intervallo)
IL TEATRO SI RACCONTA incontro con Monica Guerritore conduce Saverio Barsanti direttore artistico Associazione Teatrale Pistoiesesabato 24 marzo, ore 17,30 alla Libreria Lo Spazio di via dell’Ospizio (via dell’Ospizio 26/28) ingresso libero
foto di Ivano Trabalza
stagione di prosa 2011/2012 IN ABBONAMENTO
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Immagino una folle, piccola donna, che torna nel luogo della sua solitudine, quella casa di New York, ora non più sua, coperta di teli di plastica, in attesa di nuovi abi-tanti. Là nessuno poteva entrare e una grande giornalista, come Lucia Annunziata, descriverà (rivelando una delicatissima, personale percezione) “un disordine che inquieta, una donna sola, un tappeto di cicche di sigarette per terra...” .È lì che si era rintanata Oriana, nell’ombra. Mentre la Fallaci infiammava il mondo.“… non guardatemi..” chiederà gentilmente alla fine del mio spettacolo “... non guar-datemi morire…” Non mostrando più niente di sé, Oriana è riuscita a salvaguardare il Mito Fallaci. La sua forza e il suo glamour. E a lasciare a noi solo la possibilità di fare delle ipotesi sulle contraddizioni di una grande, rabbiosa, folle donna. La più grande e la più odiata. La prima cronista di guerra, la prima ‘celebrity’. Forse anche la pri-ma vittima della potenza dell’Immagine. Della sua stessa Immagine. Il palcoscenico ci aiuterà a capire. Non c’è luogo più del palcoscenico dove non si possa mentire. Nessun luogo (checché ne pensino molti…). “Una donna non muore se da un’altra parte, un’altra donna, riprende il suo respiro” dice Helene Cixous.Voglio riprendere il suo respiro. Per capire.
Monica Guerritore
Oriana: … non guardatemi… (la donna cerca di nascondere il viso con una mano. Nella penombra si intravede il cranio appena velato da una leggera peluria bruciata dalla chemio) … Io odio la morte. Ho odiato la morte dei miei figli. Ho odiato la morte dei miei amori. Ho odiato la morte di mia madre. Ho odiato la morte di mio padre. Ho odiato la guerra che ho visto accanto a me e dentro di me da quando ho memoria. Di questo odio ho scritto... Quelle parole, come gocce danno corpo e materia al mio cervello, alla mia intelligenza, alla mia rabbia, fredda, lucida. Bene? Male?Quella è la Fallaci. Questa non è . Non guardatemi. “IO” è un altro.La figura femminile le si avvicina Oriana si abbandona a lei, piegando poco le ginoc-chia.Ora è seduta di spalle.Sola. Davanti a lei, una finestra. Al di là, in lontananza, la cupola del Duomo di Firenze.
venerdì 23 marzo ore 21 (turno V)sabato 24 marzo ore 21 (turno S)domenica 25 marzo ore 16 (turno D)
Oriana Fallaci
Uffici: Via Laudesi, 49 • 51100 PISTOIAMostra: Via Ferrucci, 1/3 • 51100 PISTOIATel. 0573.28637 • Fax [email protected]
ATRIDI di Michele Di Martino dall’Orestea di Eschilo
con Pamela Villoresi e David Sebastie con Renato Campese, Silvia Budri Da Maren, Andrea Bacci, Alessia Innocenti, Maurizio Paniciregia Maurizio Panici
impianto scenico Arnaldo Pomodoro elaborato da Giorgio Goricostumi Dialmo Ferrari musiche Stefano Saletti
Associazione Teatrale Pistoiese/Artè Stabile di Innovazione/Teatro dei Due Mari
Durata1 ora e 45 minuti(con un intervallo)
foto di Emiliano Pona
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Una rilettura della feroce saga eschilea degli Atridi che contestualizza in senso con-temporaneo il mito di Oreste: la storia dello scontro tra il modello di giustizia privata di stampo mafioso e le regole del diritto che la società civile riconosce. Orestea/Atridi nasce dall’esigenza forte di rileggere il mito di Oreste calandolo in una realtà che appartenga al nostro presente. La domanda era: quale codice barbarico è ancora vivo oggi? Quale codice affonda le sue radici lontano nel tempo, ma continua a conservare una sua validità nelle pieghe, o meglio nelle piaghe, di questa società? Ci è parso che la cultura e il codice mafioso potessero sostenere opportunamente la nostra idea di contestualizzazione. La saga degli Atridi diventa la storia di una famiglia di po-tere e di mafia, abituata a risolvere i conflitti con l’uso sbrigativo di una giustizia privata che si scontra inevitabilmente con la società civile.Ma Orestea è anche il viaggio di Oreste alla conquista della propria maturità di uomo, un percorso che corre parallelo al cammino della società civile verso la democrazia, verso l’abbandono della barbarie e la conquista della norma, del diritto.
Maurizio Panici
La saga degli Atridi è così aderente alla nostra realtà sociale e civile, da sembrare una delle tante faide familiari che seminano morte, soprattutto in Sicilia, la terra che è una ‘mischia di lutto e di luce’. Il mo-mento cruciale è il pentimento di Oreste, il riconoscimento davanti a un tribunale umano delle sue responsabilità che spezza la cate-na dei delitti familiari, le stragi per guerre di potere. Ma la sua presa di coscienza avviene grazie a Don Pino, il padre gesuita che degli Atridi, insieme a Mario Sinandra, monsignore e contraltare etico-religioso della vita, è il ‘coro’ che agisce nella famiglia, nella socie-tà (...). Don Pino, prete onesto e coraggioso, convince Oreste che è onorevole ‘pentirsi’ e che ‘uomo d’onore’ non è colui che uccide, che si nasconde, ma quello che ha coraggio di ribellarsi...
Michele Di Martino
prima regionalesabato 22 ottobre, ore 21
foto
di E
mili
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Pon
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BYE BABY SUITE di Chiara Guarducci
diretto e interpretato da Alessia Innocenti
Centro Culturale Mobilità delle Arti
Durata40 minuti
(senza intervallo)
Si ringrazia la Direzione dell’Hotel Patria per la cortese collaborazione
foto di Mara Pezzopane
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Lo spettacolo viene ripetuto due volte a sera alle ore 20.30 e alle 22. Capienza limitata: è consigliata la prenotazione
ALTRI PERCORSI
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Trentacinque anni vissuti con un corpo estraneo trentacinque anni con i capelli tinti trentacinque anni con un fantoccio. Ma io non sono Marylin io sono Norma Jean Baker perché la mia anima vi fa orrorecome gli occhi delle rane sull’orlo dei fossi? Marilyn Monroe
Nello spazio intimo di una (vera) stanza d’albergo, pochi spettatori spiano Marilyn Monroe nei vuoti della sua solitudine. Lo spettacolo è un ritratto a nervi scoperti di un’artista abusata e mal compresa, di una donna alla deriva, in una notte che trabocca. Di ricordi, di sogni, ombre. Il monologo inizia dalla stonatura, sgorga dallo spacco tra il Mito e la donna, tra l’icona spumeggiante e l’intimità più scomoda. Una voce spezzata eppure traboccante e la sua musica messa via che adesso invade ogni spazio come un urlo: Marilyn in una notte come tante, forse l’ultima, che consuma pillole ed alcool e si ripercorre d’un fiato, senza pudore, sempre a caccia di un amore che la plachi, di un progetto che la sogni. Ne esce un ritratto mosso, dissacrante e tragico, un’onda che si disfa per rimontare, scandalosa come una preghiera. Un ritratto a nervi scoperti di una donna che visse sulla propria pelle la più grande oggettificazione mediatica di tutti i tempi. Il monologo sgorga dallo spacco tra l’intimità scomoda e indomabile dell’artista e l’immagine ‘com-mestibile’ e abusata di bambola spumeggiante.Pochi spettatori ad ascoltare la sua voce spezzata, solitudine, rabbia, sogni, in un’onda che si disfa per rimontare, scandalosa come una preghiera.
foto
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dal 10 al 13 novembre Hotel Patria Pistoiadal 26 al 29 gennaio (sede da definire)
CANTATA PER LA FESTA DEI BAMBINI MORTI DI MAFIAdi Luciano Violante
con Federico Giani, Alessia Innocenti, Rocco Piciulo, Alice Spisa, Giulia Webera cura di Maurizio Panici
scena Giorgio Goriscenografia digitale Andrea Giansantiluci Emiliano Ponamusiche Stefano Saletti
Associazione Teatrale Pistoiese/Artè Stabile di Innovazione
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Duratalo spettacolo debutterà nel corso della stagione
45Piccolo Teatro Mauro Bologninivenerdì 25 e sabato 26 novembre, ore 21domenica 27 novembre, ore 16
prima nazionale
Un ventoci vuole un vento che passi per tutta l’Italiasuggerirono in un fiato le donneche come il soffio di quei bambini con le palledi biancospinosospinga il coraggio e l’indignazionefaccia lievitare la dignitàe la voglia di libertàTutti d’accordo si guardaronopensaronoe soffiarono insiememettendo in quello sforzo la fiduciae la conoscenzae la memoria e la storiail rimpianto per gli affetti interrottila fierezza della vita vissutala verità e la giustiziail desiderio di costruire un destino diverso… (estratto dal capitolo 26)
Luciano Violante, ex presidente della Camera dei Deputati e magistrato da sempre in prima linea per la difesa dello Stato e della legalità, firma questo testo durissimo e struggente, dove le vittime delle violenze criminali di mafia osservano dal loro aldilà le tristi vicende terrene, avvelenate dal crimine, dalla complicità, dall’omertà e dall’i-nerzia morale. Al centro di questa folla di uccisi stanno i bambini vittime della mafia, per i quali la pietà e la tenerezza degli adulti, donne e uomini, creano una festa che è amore e speranza.Nella Cantata il discorso politico e l’indignazione civile ritrovano la pienezza del loro significato e le loro radici profonde nei sentimenti elementari, l’amore e la sofferenza, la solidarietà e il senso di giustizia. La tragedia che chiamiamo mafia si rivela qui nella sua nuda essenza di offesa all’umanità. Benché l’autore si scusi coi poeti perché “non ha inteso, né avrebbe saputo entrare nel loro campo”, la sua cantata è l’esempio di un ritorno all’uso della poesia come linguaggio destinato ad una udienza collettiva. Un intenso oratorio civile per uno spettacolo davvero speciale: in scena un gruppo di giovani interpreti, coordinati da Maurizio Panici.
SCAMPIA. VOLTI CHE INTERROGANOfotografie di Davide CerulloPiccolo Teatro Mauro Bolognini venerdì 25 novembre 2011, ore 18sarà presente l’autore - ingresso libero
La mostra sarà visitabile in orario di spettacolo nelle date di rappresentazione di “Cantata” e martedì 6 dicembre 2011 dalle ore 15.30 alle ore 18.30 in occasione del Primo Premio Nazionale “Antonino Caponnetto per la cultura della legalità”
Durata1 ora e 30 minuti (senza intervallo)
foto di Marco Ghidelli
stagione di prosa 2011/2012 FUORI ABBONAMENTO ALTRI PERCORSI
GOMORRAdi Roberto Saviano e Mario Gelardi
con Ivan Castiglione, Francesco Di Leva, Giuseppe Gaudino, Giuseppe Miale Di Mauro, Adriano Pantaleo e con la partecipazione straordinaria di Ernesto Mahieuxregia Mario Gelardi
scene Roberto Creacostumi Roberta Nicodemomusiche Francesco Forni video Ciro Pellegrino
Gli Ipocriti
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L’idea che Gomorra potesse mu-tare dimensione e divenire forma teatrale sembra essere parte del suo destino. Ancora non era usci-to il libro che Mario Gelardi e Ivan Castiglione mi chiesero di poter trasformare qualsiasi cosa avessi scritto in forma teatrale. Come se avessero dal primo momento in cui ci eravamo incontrati in mente cosa fare. Come una sorta di ne-cessità. Qualcosa che puoi affron-tare solo assecondandoti ad essa. Il Teatro muta in voce ciò che è parola, concede viso, copre con un mantello di carne le parole, senza opprimerle anzi scoprendole, dandole epidermi-de e quindi rendendo storie di un luogo d’ogni luogo, una faccia tutte le facce, e questo è ciò di cui il potere, qualsiasi potere ha più paura.
Roberto Saviano
Nello spettacolo abbiamo creato una struttura che mettesse in contatto tutte le storie e che utilizzasse il personaggio di Roberto Saviano come un collante tra esse. La volontà era quella di dare un carattere ma anche una faccia ai protagonisti del libro. Si parla di carne e sangue e non solo di carta. Gomorra a teatro è come una sventagliata di Kala-schnikov, rapida, violenta, che si staglia su un vetro blindato facendo fori più grandi e fori più piccoli. Ma è anche il racconto di una città, di un paese, che ci appare sempre in bilico, come il cantiere quasi abbandonato in cui lo spettacolo è ambientato. Un mondo criminale e selvaggio in cui l’occhio dello scrittore Saviano si pone ad illuminare squarci di vita. Abbiamo cercato un senso di movimento circolare, un continuo rincor-rersi di personaggi e storie. Un continuo senso di disagio che non ti fa stare fermo sul posto, che fa cercare, cercare sempre qualcosa di diverso, qualcosa di ‘altro’ da quello che si è e si ha. Attraverso le immagini rarefatte volevamo restituire un simbolismo capace di parlare a tutti, anche ad un pubblico a cui una lingua o un luogo potevano apparire estranei. Lo spettacolo, come il libro, racconta due livelli del crimine, quello più istintivo, animale-sco, violento, costituito dal braccio armato della camorra impersonato dai due spaccia-tori che vogliono fare carriera nel ‘sistema’ Pikachu e Kitkat e quello imprenditoriale, che non si sporca mai le mani direttamente, che coordina a distanza che ha interessi in tutto il mondo, impersonato nelle figure di Mariano e dello Stakeholder, due colletti bianchi del crimine…
Mario Gelardi
Teatro Manzonigiovedì 2 febbraio, ore 21
ALTRI PERCORSI
UNA CENA ARMENAdi Paola Ponticonsulenza storica e culinaria Sonya Orfalian
con Silvia Ajelli e Antonella Attiliregia Danilo Nigrelli
scenografie Luigi Peregodisegno luci Giorgio Cervesi Ripa
Màlbeck Teatro/Comune di Bari
Durata1 ora e 15 minuti (senza intervallo)
stagione di prosa 2011/2012 FUORI ABBONAMENTO ALTRI PERCORSI
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L’idea di questo testo nasce dall’in-contro di Màlbeck Teatro con Sonya Orfalian, figlia della diaspora armena. Sonya ha trascorso la sua infanzia come rifugiata in terra di Libia. All’età di undici anni, dopo il colpo di Stato di Gheddafi, ha trovato asilo a Roma, dove vive anco-ra oggi e svolge la sua attività di artista. Cucina d’Armenia è il suo primo libro: fra una ricetta e l’altra, vediamo scorrere il passato del padre, armeno palestinese, rifugiato in terra di Libia e vissuto sen-za avere mai avuto una cittadinanza né un passaporto, ma solo un lasciapassare verde con la scritta: “Palestinian Refu-gee in Libya”. Una donna e una ragazzina incrocia-no le loro strade in una notte al calore dell’“ojàkh”, il focolare, mentre fuori impazza una tormenta di neve. Gayané ha cinquant’anni e una memoria antica, figlia della diaspora del popolo armeno e sopravvissuta al tentativo sanguinario del popolo turco di annientarla. Nina è appe-na uscita dal liceo, è fresca, sbarazzina, a tratti comica. Le due donne si muovo-no nello spazio come due bestie in gabbia, che lentamente cominciano ad annusarsi. Nina comincia a curiosare in casa e trova alcuni oggetti: il tavlì (backgammon), me-tafora della guerra e rigorosamente usufruibile solo dagli uomini, uno strano vecchio cestino usato dalle nonne quando si andava al bagno turco nei giorni di festa e che conteneva gli “eshklìk” (così pieni di peperoncino da far bruciare le labbra e il mento a causa della dilatazione dei pori per l’umidità), un piccolo crocefisso, rigorosamente della Chiesa Apostolica Armena. E poi la città di Urfa, l’antica Edessa, la città di origi-ne di Gayané: “Ho visto di recente una fotografia del quartiere armeno di Urfa. Vi ho cercato subito un segno, cercavo in verità mia nonna, la cercavo affacciata alla fine-stra della sua casa con la mano che salutava. Volevo trovare un particolare, qualcosa che mi aiutasse ad identificare la sua casa, sebbene sapessi benissimo che nessuno avrebbe potuto, ne potrà, aiutarmi a marcare con un cerchio la casa dei miei cari.”
Una cena armena è la storia di due donne, antitetiche tra loro e insieme specchio della propria immagine, che hanno alla fine la forza di guardarsi in faccia e di passarsi forse un testimone.
Piccolo Teatro Mauro Bolognini venerdì 24 e sabato 25 febbraio, ore 21
Danilo Nigrelli
prima regionale
Associazione Teatrale Pistoiese
IL TEATRO SI RACCONTAincontri con i protagonisti della stagione di prosa 2011/2012
Saloncino Manzoni, corso Gramsci 127 (1°piano) - PistoiaBiblioteca San Giorgio, via Sandro Pertini - Pistoia Libreria Lo Spazio di via dell’Ospizio, via dell’Ospizio 26/28 - Pistoia
ore 17,30 - Ingresso libero
Sabato 5 Novembre (Saloncino Manzoni)SAL DA VINCI
Sabato 19 Novembre (Saloncino Manzoni)ARMANDO PUNZO e la compagnia della Fortezza
Sabato 17 Dicembre (Saloncino Manzoni)EMILIO SOLFRIZZI LUNETTA SAVINO
Sabato 14 Gennaio (Saloncino Manzoni)FRANCESCA INAUDI LORENZO LAVIA
Sabato 21 Gennaio(Saloncino Manzoni) CLAUDIO SANTAMARIA FILIPPO NIGRO
Sabato 11 Febbraio (Saloncino Manzoni) GIULIANA DE SIO
Sabato 18 Febbraio(Lo Spazio di via dell’Ospizio)ELIO DE CAPITANI e la compagnia di “The History Boys”
Sabato 10 Marzo (Biblioteca San Giorgio) FRANCA VALERI LICIA MAGLIETTA URBANO BARBERINIGABRIELLA FRANCHINI
Sabato 17 Marzo(Saloncino Manzoni)MASCIA MUSY
Sabato 24 Marzo (Lo Spazio di via dell’Ospizio)MONICA GUERRITORE
COMUNE DIP I S T O I AAssessorato
all’Educazionee alla Formazione
Piccolo
Teatro
MauroBolognini
Via del Presto, 5
Pistoia
Spettacoli
per le
scuole
m a t e r n e ,
elementari
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le famiglie
dicembre 2011
aprile 2012
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Comune di Monsummano TermeAssociazione Teatrale Pistoiese
TEATRO YVES MONTAND Monsummano Termestagione teatrale 2011/2012piazza del Popolo 89 - info tel. 0572 954474 - 0572 959236inizio spettacoli: ore 21
domenica 30 ottobreMariangela D’AbbraccioTERESA LA LADRAdrammaturgia e parole Dacia Maraini musiche e canzoni originali Sergio Cammariere arrangiamenti Alessandro Nidichitarra Luca Pirozzifisarmonica Gianluca Casadeiviolino Alessandro Golinicontrabbasso Raffaele Toninelli batteria e percussioni Emanuele Pellegrini regia Francesco TavassiTeatro e Società
martedì 8 novembre Alessandro Buggiani, Chiara Di Stefano, Guglielmo Guidi, Totò Onnis, Giovanni Rizzuti, Daniele SquassinaSOGNO DI UNA NOTTE DI MEZZA ESTATE di William Shakespeareadattamento e regia Andrea Battistini Compagnia Anagni/Teatro di Castalia
sabato 19 novembreStefano Altieri, Annalisa Di Nola, Stefano Messina, Carlo Lizzani, Massimiliano Franciosa, Roberto Della Casa, Claudia Crisafio, Elisa Di Eusanio TRAPPOLA PER TOPIdi Agatha Christieregia Stefano MessinaAttori & Tecnici
venerdì 2 dicembreIsa Danieli, Veronica Pivetti SORELLE D’ITALIA avanspettacolo fondamentalistadrammaturgia originale Roberto Buffagnidirezione musicale e pianoforte Alessandro Nidicontrabbasso e batteria Giuliano Nidi vibrafono e percussioni Sebastiano Nidi regia Cristina PezzoliYou Night’d Artistz
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sabato 17 dicembre Amanda SandrelliCREDO IN UN SOLO DIO evento teatrale-musicale per attrice e orchestradrammaturgia Stefano Massinimusiche eseguite dall’Orchestra Multietnica di Arezzo diretta da Enrico Finkregia Stefano Massini Officine della Cultura
domenica 8 gennaio Caterina Vertova, Alice TorrianiMIA FIGLIA VUOLE PORTARE IL VELOdi Sabina Negriregia Lorenzo Loris Fondazione Teatro Fraschini Pavia/Teatro Out Off
domenica 29 gennaioIvan Castiglione, Francesco Di Leva, Giuseppe Gaudino, Giuseppe Miale Di Mauro, Adriano Pantaleo e con la partecipazione straordinaria di Ernesto MahieuxGOMORRAdi Roberto Saviano e Mario Gelardiregia Mario Gelardi Gli Ipocriti
domenica 12 febbraio Enzo Vetrano, Ester Cucinotti, Giovanni Moschella, Stefano Randisi, Antonio Lo Presti, Margherita Smedile, Giuliano Brunazzi, Francesco PennacchiaL’UOMO, LA BESTIA E LA VIRTÙdi Luigi Pirandelloregia Enzo Vetrano e Stefano RandisiTeatro de Gli Incamminati/Diablogues
martedì 21 febbraioPaola Gassman, Pietro LonghiDUE DOZZINE DI ROSE SCARLATTEdi Aldo De Benedettiregia Maurizio Panici ArTè Stabile di Innovazione/Teatro Artigiano
giovedì 8 marzo (Festa della Donna)Magda SitiITALIA Come muoiono le maestretratto da Prima della quiete. Storia di Italia Donati di Elena Gianini Belotti regia Stefano Vercelli Associazione Artisti Drama
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Comune di LamporecchioAssociazione Teatrale Pistoiese
TEATRO COMUNALE Lamporecchiostagione teatrale 2011/2012via della Costituzione 11 - info tel. 0573 81281 - 800627inizio spettacoli: ore 21
domenica 20 novembreVanessa Gravina, Edoardo SiravoLA BISBETICA DOMATAdi William Shakespeareadattamento e regia Armando PugliesePragma srl in coproduzione con Teatro Stabile d’Abruzzo
domenica 4 dicembreDaniele Pecci, Federica Di Martino SCENE DA UN MATRIMONIOdi Ingmar Bergmanadattamento e regia Alessandro D’AlatriTeatro Stabile d’Abruzzo
sabato 10 dicembreGraziano Piazza, Viola GraziosiINTERVISTAdi Theodor Holmantratto dal film di Theo Van Goghregia Graziano PiazzaNeraonda
venerdì 27 gennaioPino Quartullo, ClementinoCHE ORA Èdal film originale di Ettore Scolaadattamento teatrale di Paola e Silvia Scolacon Valentina De Giovannimusiche Armando Trovajoliregia Pino QuartulloLa Città degli Artisti
Comune di Abetone, Cutigliano, Piteglio, San Marcello PistoieseComunità Montana Appennino Pistoiese Associazione Teatrale Pistoiese
TEATRO MASCAGNI Popigliostagione teatrale 2011/2012via delle Corti 57 - Popiglio
Programma in via di definizione
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Comune di Serravalle PistoieseAssociazione Teatrale Pistoiese
TEATRO FRANCINI Casalguidistagione teatrale 2011/2012piazza Vittorio Veneto - Casalguidi
Programma in via di definizione
sabato 25 febbraioNicola Rignanese
MORIRE DA RIDERE o sui fantasmi del palcoscenicoOMAGGIO A ETTORE PETROLINIcon l’ensemble Statale Settantuno Luca Baldini, basso - Massimo Ferri, chitarra Gianni Micheli, clarinetto e con Daniele Bastianelliregia Gianfranco Pedullà e Nicola Rignanese Teatro Popolare d’Arte/ Officine della Cultura
domenica 18 marzo Ottavia Piccolo, Vittorio VivianiL’ARTE DEL DUBBIOversione teatrale di Stefano Massini dal libro di Gianrico Carofiglioregia Sergio Fantoni La Contemporanea
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2011TEATRO MANZONI SABATO 8 OTTOBRE
ORCHESTRA PISTOIESE PROMUSICADirettore: DANIELE GIORGIPianoforte: RAMIN BAHRAMI
TEATRO MANZONI VENERDI 11 NOVEMBRE
ORCHESTRA PISTOIESE PROMUSICACAMERATA STRUMENTALE “CITTÀ DI PRATO”Direttore: ALESSANDRO PINZAUTIPianoforte: ALEXANDRE THARAUD
TEATRO MANZONI SABATO 26 NOVEMBRE
ORCHESTRA PISTOIESE PROMUSICACAMERATA STRUMENTALE “CITTÀ DI PRATO”Violoncello e Direttore: MARIO BRUNELLO
2012TEATRO MANZONI SABATO 28 GENNAIO
ORCHESTRA PISTOIESE PROMUSICAViolino: UTO UGHI
TEATRO MANZONI SABATO 4 FEBBRAIO
I VIRTUOSI ITALIANIPrimo violino e concertatore: ALBERTO MARTINITromba e flicorno: PAOLO FRESU
TEATRO MANZONI DOMENICA 4 MARZO
ORCHESTRA PISTOIESE PROMUSICADirettore: DANIELE GIORGICoro: HARMONIA CANTATA
TEATRO MANZONI VENERDI 13 APRILE
AKADEMIE FÜR ALTE MUSIK BERLIN
TEATRO MANZONI SABATO 21 APRILE
ORCHESTRA PISTOIESE PROMUSICADirettore: DANIELE GIORGIViolino: PAOLO CHIAVACCIVioloncello: ALFREDO PERSICHILLIPianoforte: PIER NARCISO MASI
TEATRO MANZONI SABATO 12 MAGGIOConcerto straordinario FUORI ABBONAMENTO
Recital del pianista
KRYSTIAN ZIMERMAN
INFORMAZIONIFONDAZIONE PISTOIESE PROMUSICAe-mail: [email protected]
BIGLIETTERIA TEATRO MANZONIPrenotazione e acquisto biglietti e abbonamenti 0573 991609 - 27112www.teatridipistoia.it
TEATRO MANZONICorso Gramsci 127, Pistoia
SinfonicaGRANDI SOLISTI
STAGIONE CONCERTISTICA 2011/2012 FONDAZIONE PISTOIESEPROMUSICA
INIZIO CONCERTI ORE 21 8 OTTOBRE 2011 / 12 MAGGIO 2012TEATRO MANZONI PISTOIA
La Stagione è realizzata con la collaborazione organizzativa dell’Associazione Teatrale Pistoiese. stud
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aedra.com
Il laboratorio scenotecnico (via Spartitoio 40 Pistoia) si occupa della realizzazione di allestimenti scenografici e scenotecnici.Da citare, tra le varie realizzazioni, le scene delle produzioni dell’Associazione Teatrale Pistoiese: La vedova scaltra, Marlene, Il Vantone, Appuntamento a Londra, Medea e Atridi.
Nel 2008 è stata costruita dal laboratorio la camera acustica del Teatro Manzoni di Pistoia, finanziata dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia.
SCENA & TECNICA
Il Vantone scena di Giorgio Gori
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Medea progetto scenico di Michele Ciacciofera
Appuntamento a Londra scena di Francesco Ghisu
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Associazione Teatrale Pistoiese
Per contattiGiorgio Gori Responsabile Tecnico Associazione Teatrale Pistoiese0573 991629 [email protected]
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Le produzioni — tournée 2011/2012
APPUNTAMENTO A LONDRA di Mario Vargas Llosa (Premio Nobel 2010)traduzione Ernesto Franco
con Pamela Villoresi, David Sebastiregia Maurizio Panici
scena Francesco Ghisucostumi Lucia Marianimusiche Germano Mazzocchettiluci Emiliano Ponavideo Andrea Giansanti Associazione Teatrale Pistoiese/ArTè Stabile di InnovazioneIn collaborazione con Spoleto52 - Festival dei 2Mondi
Lo spettacolo ha debuttato l’8 e 9 luglio 2009 al Festival dei 2Mondi di Spoleto
La tournée Torino, Maranello (MO), Barga (LU), Budrio (BO), Poggibonsi (SI), Roma, Seravezza (LU), Atri (TE), Milano, Siena, Vezzano (TN), Chiaravalle (AN), Soverato (CZ)
Associazione Teatrale Pistoiese
foto di Emiliano Pona
Le produzioni — tournée 2011/2012
IL VANTONE di Pasolini da Plauto
con Luca Giordana, Massimo Grigò, Roberta Mattei, Dario Mazzoli, Nicola Rignanese, Roberto Valerioregia Roberto Valerio
scena Giorgio Gori costumi Lucia Marianiluci Emiliano PonaAssociazione Teatrale Pistoiese
Lo spettacolo ha debuttato il 3 marzo 2009 al Teatro Leonardo di Milano
La tournée Roma, Firenze, Varese, Santa Croce sull’Arno (PI), Monte San Savino (AR), Massa, Vicchio (FI), Lastra a Signa (FI), Foggia
Associazione Teatrale Pistoiese
Personaggi e interpretiArtrotrogo, Pleusiche e Carione Luca GiordanaSceledro e Acroteleuzio Massimo GrigòMilfidippa e Filocomasio Roberta Mattei Periplecomeno Dario Mazzoli Pirgopolinice Nicola RignanesePalestrione Roberto ValerioLorario Ilario Crudetti
foto di Francesca Pagliai
Le produzioni — tournée 2011/2012
MEDEA di Euripidetraduzione e adattamento Michele Di Martino e Maurizio Panici
con Pamela Villoresi, David Sebastie con Renato Campese, Silvia Budri Da Maren, Maurizio Panici, Andrea Bacci, Evelina Meghnagiregia Maurizio Panici
progetto scenico Michele Ciacciofera elaborato da Giorgio Goricostumi Michele Ciaccioferamusiche Luciano Vavololuci Emiliano Ponacanti Evelina MeghnagiAssociazione Teatrale Pistoiese/ArTè Stabile di Innovazione/Teatro dei Due Mari
Lo spettacolo ha debuttato il 22 maggio 2010 al Festival dei Due Mari di Tindari
La tournée Cormons (GO), Roma, Orvieto, Viareggio (LU), Borgo San Lorenzo (FI), Arezzo, Bagnone (MS), Pisa, Piombino, Cortona, Varese, Treviglio (BG), Meldola (FC), Fossano (CN), Cuneo, Sondrio, Guastalla (RE), Bologna, Rovereto (TN)
Associazione Teatrale Pistoiese
foto di Francesca Pagliai
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Norme di sicurezzaIl pubblico è pregato di prendere visione delle planimetrie esposte nei vari settori del teatro, nelle quali sono indicati i percorsi di esodo e le uscite di sicurezza più vicine rispetto al luogo in cui ci si trova. In caso di evacuazione del teatro si invita il pubblico a osservare e rispettare le seguenti indicazioni: • usare sempre e comunque le uscite di
sicurezza segnalate nei vari settori e le uscite principali della platea e della galleria;
• lasciare il proprio posto in ordine progressivo e con calma senza affollare le uscite;
• aprire le uscite di sicurezza facendo pressione sulle maniglie verso il basso;
• far riferimento al personale di servizio del teatro.
Divieto di fumo Si ricorda che è vietato fumare nei locali del teatro.
Avvertenze Il Teatro si riserva di modificare il programma degli spettacoli per cause indipendenti dalla propria volontà. Gli spettacoli eventualmente annullati verranno sostituiti a discrezione del Teatro. Nel caso di allestimenti o di esigenze particolari di spettacoli il Teatro potrà cambiare posto all’abbonato e/o al possessore del biglietto.
GuardarobaLa sezione femminile C.N.F. della Croce Rossa di Pistoia, per gli spettacoli in abbonamento della stagione del Teatro Manzoni, effettuerà il servizio di assistenza alle persone e collaborerà al servizio di guardaroba. Le offerte saranno devolute al Progetto “Casa dei bambini di Nicola”.
Biglietteria Teatro Manzoni Orario: lunedì chiusodal martedì al giovedì 16.00/19.00venerdì e sabato 11.00/13.00 e 16.00/19.00
In occasione degli spettacoli la Biglietteria aprirà alle 20.00 per gli spettacoli serali e alle 15.00 per gli spettacoli pomeridiani.Tel. 0573 991609 / 0573 27112 www.teatridipistoia.it
È possibile acquistare on line i biglietti per la stagione del Teatro Manzoni su www.teatridipistoia.it Circuito Box Office Tel. 055 210804 www.boxol.it
La biglietteria del Teatro Manzoni è punto vendita
Sistema di ausilio all’ascolto Il Teatro Manzoni dispone di uno speciale sistema di amplificazione magnetica per deboli di udito che pone il teatro pistoiese all’avanguardia in Italia. Il servizio è stato messo a punto da Oticon Italia, di cui è concessionaria Audiomedical Pistoia. Per informazioni: Audiomedical Pistoia Via Panciatichi 16 Tel. 0573 30319 - fax 0573 993039 [email protected]
Caffetteria del Teatro La Caffetteria del Teatro, a cura dello Staff del Caffè Manzoni, è aperta dalle 19.00 per gli spettacoli serali e dalle 15.00 per gli spettacoli della domenica pomeriggio.
Programma di sala
Progetto grafico e impaginazioneMauro Luccarini (Cervelli Riuniti) www.cervelliriuniti.it
Ufficio Comunicazione Associazione Teatrale PistoieseFrancesca Marchiani Elisabetta Barbini
StampaStylgrafica Cascinese
Teatro ManzoniCorso Gramsci, 127 - Pistoia
Piccolo Teatro Mauro BologniniVia del Presto, 5 - Pistoia
www.teatridipistoia.it
Il presente è stato chiuso alla data del 3 novembre 2011
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