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01. L’avvento dell’IT bimodale
02. Cloud Days
03. Attendere, prego
04. La fine della proprietà privata
05. “Any” IT
06. Hybrid IT Manifesto
Perché l’Hybrid Cloud può semplificare la vostra gestione dell’IT
Take IT easy!
Il Cloud è ormai universalmente accettato come un modello efficace di IT. Per la maggior parte
delle aziende lo scenario IT del prossimo futuro riguarderà l’integrazione e il governo di una
molteplicità di fonti interne ed esterne, piuttosto che il controllo diretto della tecnologia, come
è stato tradizionalmente. Il Cloud segna il passaggio dall’informatizzazione dell’efficienza,
incentrata su sistemi e processi core, all’informatizzazione dell’efficacia, incentrata sulla
differenziazione e sull’innovazione del modello di business.
è sempre più marcata l’esigenza di dare maggiore agilità e di ridurre il Total Cost of Ownership
(TCO) dei mondi applicativi tradizionali, mentre inizia ad emergere la richiesta di applicazioni
nuove, legate alla digitalizzazione pervasiva. Queste richiedono logiche e modelli di riferimento
diversi, sia negli strumenti che nelle modalità di sviluppo, di rilascio e di utilizzo.
Dal punto di vista funzionale, il mondo applicativo affronta una notevole trasformazione, con
attenzione e investimenti sempre meno dedicati ai sistemi di backoffice e agli applicativi
tradizionali su cui si è realizzata la prima fase dell’informatizzazione. Ora la differenziazione si
basa sulle applicazioni di interazione con la valorizzazione del patrimonio digitale, che richiedono
architetture nuove, flessibili, scalabili, distribuite ed economiche.
Anche le medie imprese possono avere accesso a piattaforme e strumenti che fin qui
richiedevano grandi investimenti in tecnologia e competenze, grazie alla possibilità di utilizzarle
in modalità “as a Service”, che elimina la necessità di sobbarcarsi investimenti e costi di
mantenimento, a patto che si sia disposti a passare dalla “gestione” al “governo” dei servizi e
delle applicazioni.
Infine, il rapido sviluppo dell’Internet delle Cose comporterà la generazione di enormi moli di dati
da gestire, analizzare, correlare. Ciò richiederà infrastrutture e processi IT in grado di adattarsi in
tempo reale alle mutevoli esigenze di business. Saranno richiesti modelli di accesso e fruizione
nuovi, adatti a soddisfare esigenze ancora inespresse.
L’IT ibrida è la base di ogni strategia di Digital Business e la modalità naturale per realizzarla.
è il modello logico, tecnologico ed operativo in grado di abilitare lo sviluppo e l’esecuzione delle
nuove applicazioni, garantire l’agilità operativa dei processi di business, ottimizzare il TCO.
IL CLouD HA AvvIATo LA TrAsforMAzIone DeLL’IT.
L’IT DeL fuTuro sArà IbrIDA, ALIMenTATA DA TAnTI CLouD InTerConnessI,
InTeroPerAbILI, DIsTrIbuITI.
benvenuTI neLL’erA DeL DIgITAL busIness!
Perché l’Hybrid Cloud può semplificare la
vostra gestione dell’IT
Un nuovo paradigma IT sta emergendo dalla necessità
di mantenere e assicurare il patrimonio applicativo
esistente (grazie a cui le aziende operano) dando
contemporaneamente una risposta adeguata alle nuove
esigenze che maturano con l’evoluzione digitale. La nuova IT
è caratterizzata quindi dal riuscire a combinare e governare
due ambiti di azione, regolati da dinamiche e caratteristiche
diverse e complementari:
Legacy IT: garantire il mantenimento, l’evoluzione, la
continuità, la resilienza dei mondi applicativi tradizionali
(come ERP, CRM, PLM e BI), aumentandone l’agilità e
riducendo il Total Cost of Ownership (TCO). Anche il Legacy
quindi è inserito in un processo di evoluzione verso un
[New]Legacy. Se il TCO aumenta o non si riduce, il valore
del Legacy, o meglio il rapporto costi/benefici legato al
suo mantenimento, diventa sempre minore, come sempre
minori diventano le risorse che è possibile dedicare al
secondo ambito.
Digital business: fornire alle Line of Business (LOB) una
risposta adeguata ed efficace alle richieste di nuove
piattaforme applicative legate allo sviluppo delle strategie
digitali, supportando la creazione di customer data hub,
l’integrazione di piattaforme omni-channel, lo sviluppo di
real time e predictive analytics.
01. L’AvvenTo DeLL’IT bIMoDALe
Cosa significa IT bimodale, quali sono le componenti e le caratteristiche dei due modi, come affrontarle e tenerle in considerazione per la strategia IT aziendale?
It’s a matter of scaleagility
Bimodale: agg. [da bi-+modo]. In statistica, è detta
distribuzione bimodale una distribuzione di frequenza
che presenti due massimi relativi o valori modali in
corrispondenza a due valori f(1), f(2) della frequenza;
la curva rappresentativa è detta curva bimodale.www.sapere.it
I due “modi” della nuova IT hanno requisiti e caratteristiche
diverse ma complementari, che descriviamo come
“scaleagility”.
L’equazione dell’IT bi-modale
LegacyDigital BusinessEfficacia IT
TCO
DIGITAL BUSINESS ECOSYSTEM OMNI-CHANNEL | ANALYTICS | SOCIAL
ERP | CRM FINANCE | HR PORTAL | DOCUMENT
UP & OUT
0
0.01
100 200
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Perché l’Hybrid Cloud può semplificare la
vostra gestione dell’IT
02. CLouD DAys
Ovvero, l’IT ai tempi del Cloud. Il Cloud è realtà affermata, l’IT ibrida è una promessa. Le evidenze ci indicano che l’evoluzione sarà molto rapida ed è necessario prepararsi.
I mondi applicativi tradizionali hanno
l’esigenza di mantenere le loro
caratteristiche di verticalità di business,
sono relativamente statici e richiedono
grande affidabilità e continuità di servizio.
Questi ambienti necessitano di scalabilità
verticale per poter migliorare le prestazioni
e i tempi di risposta. è in questi ambiti che
si possono realizzare notevoli economie
grazie all’adozione di nuove modalità di
sourcing abilitate dal Cloud.
sCALeAgILITy (Legacy IT)
Gli applicativi per il digital business sono
caratterizzati dalla centralità dei dati
(interni ed esterni all’azienda), dalla velocità
di sviluppo e messa in produzione, da
carichi applicativi piccoli, dinamici, privi di
dimensionamento infrastrutturale.
Hanno un ciclo di vita molto rapido e
l’esigenza di scalabilità orizzontale
per poter rispondere in tempo reale ad
esigenze elaborative non pianificate e
non pianificabili.
sCALeAgILITy (DIgITaL BusIness)
91 MIL €
1180 MIL €
320 MIL €229 MIL €
860 MIL €
Cloud Enabling Infrastructure
Public Cloud
672 MIL €+28%
+31%
+40%
La Ricerca evidenzia come il passaggio a un modello
Cloud rappresenta spesso un aumento del valore
apportato ai processi aziendali, che vengono arricchiti
con nuove funzionalità e servizi (31%), mentre nel
restante 63% dei casi ci si ritrova in uno scenario guidato
dalla sostituzione tecnologica e solo nel 6% dei casi si
assiste a una limitazione del supporto ai processi.
Dalla Ricerca emerge, inoltre, che un numero sempre
maggiore di applicazioni, anche vicine al core business
aziendale, si spostano dal tradizionale approccio
on-premise al Cloud. Se si considerano i piani a
breve termine riguardanti l’evoluzione del patrimonio
applicativo delle aziende e qualora sia previsto un cambio
di modello di fruizione, le organizzazioni preferiscono
una transizione verso un modello Cloud (96% dei
casi), rispetto alla internalizzazione. Inoltre, nei casi di
nuova informatizzazione, ovvero tutti i casi in cui, in
precedenza, non era presente un supporto applicativo,
l’approccio Cloud viene preferito nel 54% dei casi.
Osservatorio Cloud & ICT as a Service MIP, Rapporto 2014
p. 02
Perché l’Hybrid Cloud può semplificare la
vostra gestione dell’IT
Infatti, la facilità con cui il Cloud agevola l’accesso ai servizi
infrastrutturali e applicativi rischia di aggravare la logica a
silos che spesso rappresenta l’eredità dell’IT tradizionale.
Questa eredità è in evidente conflitto con l’esigenza
emergente di esporre e consolidare i dati aziendali
provenienti da ogni fonte (interna ed esterna) per trasformarli
in “repository” che consentano di estrarre nuova conoscenza
tramite deep analytics e insights. Ambiti di cui oggi iniziamo
a sperimentare la portata e che richiedono il superamento
definitivo dei silos applicativi, operativi e di processo.
Sempre di più LOB e IT promuoveranno la visibilità di processi
e dati tra i diversi servizi e unità tramite aggregazione
dinamica e funzionale e abiliteranno analytics di nuova
generazione.
Solo con questo approccio le esigenze di business si
trasformano in servizi IT subito e sempre disponibili, in grado
di portare valore misurabile all’azienda.
Secondo un punto di vista internazionale, una ricerca Gartner
del 2014 intitolata “Strategic Road Map for Business Process
Innovation in Hybrid IT”, prevede che entro il 2018 tutti i
processi di business strategici e differenzianti dipenderanno
almeno in parte da servizi cloud pubblici. Secondo Gartner,
inoltre, i “pionieri” dei servizi cloud spendono già il 40%
del budget per reinventare il modo in cui lavorano, mentre
presso gli utenti classificati come “avanzati” e “embrionali”
questa voce scende a meno di un terzo del loro budget.
Le opinioni sono discordi, ma una cosa è certa: il Cloud come
approccio logico e modalità di sourcing, sia infrastrutturale
che applicativo, sarà sempre più diffuso, portando con
sé il progressivo abbandono delle logiche centrate sulla
tecnologia, per passare a quelle basate sul servizio e sul
risultato di business.
Nonostante il Cloud abiliti l’agilità economica e operativa,
non è automatico che essa si trasformi in strategie di
business efficaci. Queste ultime necessitano infatti che si
vada oltre lo strato tecnologico e applicativo e di ripensare
e reinventare i processi operativi, i criteri e le modalità di
sourcing, la struttura di governo dell’IT e l’interfaccia con le
linee di business.
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Il Cloud porterà progressivamente alla diffusione di logiche basate sul servizio
e sul risultato di business.
La strada è dunque segnata? L’IT si sposterà tutta verso il Cloud? Come?
Perché l’Hybrid Cloud può semplificare la
vostra gestione dell’IT
03. ATTenDere Prego
Il messaggio che la funzione IT non può più permettersi di dare nell’era del Cloud è che serva tempo per dare esecuzione alle richieste del business.
Ad essa vengono chieste risposte veloci, affermative, economiche, capaci di dispiegare valore.
Il Cloud vive di agilità, nasconde la complessità, abbassa
le barriere di ingresso, consente l’accesso a risorse,
tecnologie, servizi estremamente complessi rendendoli
fruibili in modo semplice, immediato ed economico, tanto
che in molti casi non è nemmeno necessario passare per il
tramite della funzione IT.
Il Cloud abilita la sperimentazione, l’attivazione e
disattivazione rapida di nuovi servizi. Il test sul campo è
più rapido ed economico dello sviluppo di un business
case approfondito, tanto che le più recenti metodologie di
ridisegno dei modelli di business prevedono esplicitamente
una fase di prototipizzazione.
Il Cloud si accompagna a una distribuzione delle scelte (e
dei budget) IT al di fuori dei confini tradizionali. Genera un
ecosistema distribuito in cui le risorse tecnologiche, gli
applicativi, i singoli workload possono teoricamente essere
attivati internamente o grazie a fornitori esterni “trusted”.
La stessa disponibilità di alcuni di questi servizi è indipen-
dente dalla funzione IT stessa.
Questo scenario richiede alla funzione IT il ridisegno
completo delle proprie logiche e modalità operative, a cui
abbiamo già dedicato un white paper. Occorre acquisire le
capacità, le competenza e le modalità operative necessarie
per governare anziché subire il nuovo scenario ibrido
mantenendo la regia e garantendo affidabilità, sicurezza,
tutela e integrità dei dati e della compliance.
Predictive analytics, real time analytics e what if analysis
saranno alla base della “reinvention” dei processi e delle
modalità di lavoro.
Se già nel 2013 Gartner sosteneva che il private cloud stava
arrivando alla fase di maturità per lasciare spazio a una
nuova fase ibrida e che entro il 2015 quasi tre quarti delle
grandi imprese avrebbero avuto rilasci ibridi, possiamo
intuire quanto questi scenari siano già attuali.
Il concetto di intelligence, ovvero di analisi di ciò che si conosce, verrà superato andando sempre più verso
la contaminazione e correlazione di dati, relazioni ed eventi i cui legami non sono
noti a priori.
Così come il futuro sarà determinato dall’aggregazione dinamica di dati provenienti da fonti diverse (interne ed esterne), anche l’IT sarà sempre più caratterizzato dalla capacità di
progettazione e gestione “multi-sourcing”, ovvero di molteplici fornitori e molteplici
modalità di fruizione.
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Perché l’Hybrid Cloud può semplificare la
vostra gestione dell’IT
Richiedono strumenti evoluti, semplici da attivare,
utilizzare, pagare, sostituire. Che indirizzino rapidamente
e con efficacia opportunità ed esigenze, quando esse si
manifestano. Che non passino per lunghi iter di studio e
pianificazione, bensì vadano dall’idea alla realizzazione in
brevissimo tempo.
Il nuovo dinamismo portato dal Cloud attorno a ciò che le
tecnologie possono fornire al business e per il business
comporta un cambiamento nelle modalità di interazione tra
le funzioni IT e LOB. Line of Business che sempre più guidano
e determinano i requisiti dei servizi tecnologici, arrivando ad
acquisirli direttamente all’esterno nel caso in cui la funzione
interna non si dimostri in grado di soddisfare nei tempi e nei
contenuti le esigenze.
Aumentare l’agilità operativa
per allineare IT e business
Proteggere i dati più critici
e migliorare la continuità aziendale, garantendo sicurezza, integrità e compliance
gestire una complessità tecnologica
sempre crescente e creare valore con maggiore efficacia
scegliere le componenti IT
da esternalizzare per garantire scala, efficacia ed economicità dei servizi
supportare la trasformazione dei processi
di business e l’introduzione di nuovi modelli
Presidiare e monitorare
le performance applicative
04. LA fIne DeLLA ProPrIeTà PrIvATA
Il Cloud abbassa le barriere di ingresso alla tecnologia e consente alle LOB di essere attore protagonista nelle scelte, dando vita a un Chief Digital Office distribuito, in cui convivono ruoli e responsabilità diversi.
L’HybrID IT Pone QuInDI ALLA funzIone IT ALCune sfIDe
riducendo i costi del mantenimento per investire in nuove funzioni e applicativi
ridistribuire il budget
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Le linee di business sono diventate parte integrante e attiva dell’ecosistema IT
dell’azienda.
Perché l’Hybrid Cloud può semplificare la
vostra gestione dell’IT
Un articolo apparso su Forbes.com evidenzia che la quota di IT spending che è già fuori dai confini della funzione è pari al
38%, e la previsione è che superi il 50% entro il 2017. L’articolo prosegue citando direttamente la fonte, ancora Gartner: “uno
spostamento di domanda e di controllo dall’IT verso le unità di business preposte al Digital, più vicine al cliente/consumatore”
(la traduzione è nostra). Si stima inoltre che oltre il 50% della forza vendita “tecnologica” sia già impegnata attivamente nella
proposta commerciale alle business unit e non ai reparti IT. Anche questo scenario non appare distante dalla realtà italiana,
come rileva il precedentemente citato Osservatorio Cloud & IT as a Service del PoliMI:
esIgenze DeLLe LIne of busIness
Aggregazione dati da fonti diverse
per alimentare Analytics e Insights di nuova generazione
Aggiornamento rapido
delle applicazioni
riduzioni di tempi e costi
per lo sviluppo e messa in produzione delle applicazioni
generazione di business value
e risultati in tempi brevissimi
semplificazione dell’iter di design
sviluppo, test e go-live delle applicazioni
positive e rapide
risposte
Nella maggior parte dei casi (63%), il Cloud rende necessaria una forte collaborazione fra ICT e Line of Business lungo tutte le fasi del processo: attività che nei sistemi tradizionali risultano più efficaci se guidate dall’ICT, nel modello Cloud è opportuno che siano invece svolte mantenendo il più possibile vicine le competenze tecniche e di processo dell’ICT alle competenze di Line of Business.
Osservatorio Cloud & ICT as a Service MIP, Rapporto 2014
Le LOB stanno acquisendo un ruolo sempre più importante e spesso codificato anche nella gestione del budget IT: non tanto rispetto ai sistemi di backoffice, ma considerando l’intero ecosistema applicativo a supporto della “Strategia Digitale”, dove l’azienda è più disposta
ad investire e dove vede, percepisce e misura, il maggiore valore e ritorno dell’investimento.
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Perché l’Hybrid Cloud può semplificare la
vostra gestione dell’IT
La discussione che è nata a supporto dell’evoluzione verso
il Digital Business, per evolvere ruoli e funzioni aziendali
esistenti, si sta facendo sempre più fitta e impellente anche
nel nostro Paese. Spesso si sente dire che l’innovazione
dei modelli di business è o sarà incarnata dal Chief Digital
officer, figura che ascolta e interpreta le esigenze IT a
supporto del business e realizza la Digital strategy.
Rispetto ad altre tendenze globali che vediamo come
attuali anche in Italia, la nostra visione sull’affermarsi del
Chief Digital Officer è che, al di là di alcune eccezioni e di
una diffusa tendenza a ristampare i biglietti da visita con
titoli considerati più moderni e innovativi, difficilmente una
sola persona in un’organizzazione italiana potrà guidare
l’evoluzione verso il Digital Business. Vediamo piuttosto
in un “Chief Digital Office”, ossia un “CDO distribuito”,
una soluzione organizzativa alla domanda: “chi ha la
responsabilità di innnovare il business in senso digitale?”.
A questo tema dedicheremo presto un altro approfondimen-
to. In questa sede, quel che ci interessa sottolineare è che il
Cloud, spostando il linguaggio dell’IT dal lessico tecnologico
ai concetti legati a SLA e KPI, favorisce la comunicazione e
l’allineamento indispensabili per realizzare la trasformazio-
ne. Le metriche di business sono la lingua franca ai tempi
del Cloud.
Più una tecnologia diventa di semplice accesso e utilizzo,
più diventa pervasiva e fondamentale. E viceversa.
Se da un lato l’IT come tecnologia aumenta continuamente
la complessità, dall’altro le funzioni d’uso che mette a
disposizione diventano semplici, accessibili, immediate.
Fornisce le risorse e le applicazioni quando servono, dove
servono, con le caratteristiche che servono, per il tempo
che servono, a qualsiasi device e qualsiasi scala.
05. “Any” IT
La nuova IT è progettata per business value e non per tecnologia. Ripensare architetture, processi, competenze e modalità di sourcing per rendere più trasparente la tecnologia all’utilizzatore (le LOB).
Riprogettare trasformando la cultura e il ruolo dell’IT, modificando la catena di responsabilità e visibilità, con l’attezione ai risultati di business.
La nuova IT non è l’immagine della tecnologia, è trasparente alla tecnologia.
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Avete mai provato a cercare su LinkedIn le persone che hanno il titolo di
Chief Digital Officer in Italia?
Entità logica collettiva, i cui membri
condividono la stessa visione di Digital
Business e la interpretano declinandola
in strategie digitali fortemente legate alle
responsabilità individuali, impegnandosi in
un percorso di gestione del cambiamento e
nel coordinamento delle stesse.
CDo DIsTRIBuITO
MArKeTIng
Ceo
IT
r&s
Hr Lob
Perché l’Hybrid Cloud può semplificare la
vostra gestione dell’IT
Any IT
New IT: ANY (time, place, device, scale)
Le parole chiave sono design, interoperabilità e indipendenza
dal luogo fisico e logico. I confini tra il data center aziendale
(qualora esista ancora) e i servizi on Cloud diventano
sempre più indistinti e meno significativi.
E richiede lo sviluppo di modelli operativi, processi, strumenti
di gestione in grado di governare ambienti tradizionali e
ambienti nuovi.
L’IT ibrida estende le caratteristiche del Cloud ad ambiti
eterogenei. Si passa dal controllo alla gestione, dai guru
tecnologici agli orchestratori di servizi. Lo sviluppo di
questi skill richiede uno sforzo notevole alle organizzazioni
tradizionali, dove spesso è necessario l’inserimento di
nuove risorse e l’utilizzo di nuovi partner e fornitori, che
adottino modalità di co-design per la definizione dei servizi
e dei modelli operativi, per soddisfare le specificità operative
(non tanto di componenti di servizio) delle aziende clienti.
nel percorso di trasformazione dell’IT il CIo pone grande
attenzione quindi per:
Progettare l’IT Ibrida non è una scelta tecnologica, ma una
scelta di approccio e di modello, il cui obiettivo ultimo è
la portabilità dei processi di business con l’obiettivo di
massimizzarne l’efficacia nel tempo.
Il cambiamento del paradigma di sourcing è accompagnato
dall’evoluzione della catena di responsabilità, con pressione
sempre maggiore per allineare le scelte IT in termini di
responsabilità e risultati di business.
Questo richiede consapevolezza, conoscenza e diffusione
dei processi di business aziendali, che si trasformano in
esigenze e decisioni IT con responsabilità chiare nella filiera
di presidio dei processi e con attese misurabili in termini di
risultati.
Il focus sugli elementi chiave e sull’efficacia del processo
di business (ridisegnato, se opportuno) consente una
maggiore adozione di elementi standardizzati, che
garantiscono semplicità, economicità e stabilità.
La nuova IT è Hybrid by design.
La trasformazione verso l’IT ibrida richiede una maggiore adozione
di standard operativi.
Lo scenario di arrivo è un ecosistema dove i workload applicativi operano al di fuori dello spazio/tempo. Possono vivere on premise, on cloud, on public in base all’esigenza, della contingenza e alla
convenienza.
Allineare il governo IT
alle nuove logiche di
sourcing: aperte,
multi-source,
focalizzate,
interoperabili
Fornire IT as a Service ai
responsabili dei processi
di business per abilitare
la strategia aziendale, il
cambiamento, la crescita
dinamica e agile
ALLIneAre IL gOVeRnO IT
fornIre IT as a seRVIce
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La nuova IT è bimodale. nessuno dei due modi può essere trascurato.
bIMoDAL sourCIng As A MAnTrA
L’IT ibrida nasce dalla standardizzazione degli elementi costitutivi, del loro modello di interazione e funzionamento, non dalla centralità della personalizzazione.
IT As A servICe Hub
La nuova IT è trasparente agli utenti, ma la funzione IT la vede benissimo. e si preoccupa di sicurezza, affidabilità e protezione.
TrAnsPArenCy As A PurPose
La misura economica dell’IT aziendale non è più esprimibile come “costi dell’IT”. L’IT si misura in termini di impatti diretti e indiretti sui risultati di business.
busIness IMPACT TCo As THe MeTrIC
La velocità non conta, conta l’accelerazione.
ACCeLerATIon As A foCus
Linee guida per un percorso consapevole
THe HybrID IT MAnIfesTo
scala e agilità sono i concetti che guidano il design dell’architettura logica dell’IT. Le due tipologie di workload dell’IT bimodale vanno considerate alla luce dei processi, dei dati e delle interazioni
con il business che le mettono in relazione fra loro.
sCALeAgILITy As A MInDseT
Perché l’Hybrid Cloud può semplificare la
vostra gestione dell’IT
06. THe HybrID IT MAnIfesTo
Linee guida per un percorso consapevole: Cosa devo considerare per trasformare l’IT esistente in una logica Ibrida?
Una startup può sfruttare quanto di meglio disponibile senza
alcuna eredità o stratificazione in termini di dati, processi,
complessità. Ma cosa può fare un’azienda esistente, con una
storia, degli investimenti in applicativi, processi e persone?
Come fare per trasformare in modo sostenibile? Quali
sono le attenzioni, le checklist, i punti sensibili da gestire
consapevolmente?
Deve essere progettata e governata per rispondere a
due esigenze diverse ma complementari. Tenendo in
considerazione solidità e stabilità delle componenti
tradizionali e abilitando le piattaforme per il Digital Business.
Coinvolgendo le LOB nella pianificazione strategica,
comprendendo e supportando gli obiettivi e le metriche di
business.
L’IT bimodale ha bisogno di interlocutori bimodali. Aziende
consolidate nell’IT tradizionale che affiancano alla
componente Legacy le competenze, le soluzioni e i servizi
per il Digital Business. Aziende che superano il rapporto
cliente-fornitore, costruiscono rapporti di lungo termine
basati sulla reciproca conoscenza e fiducia, che hanno
dimensioni reciprocamente compatibili per poter esprimere
il valore e l’attenzione necessari in una fase di rapida
trasformazione.
La nuova IT si costruisce insieme, comprendendo i requisiti
e i risultati di business attesi e trasformandoli nelle metriche
su cui misurare l’efficacia.
La misura economica dell’IT aziendale non può più limitarsi
ai “costi dell’IT” ma richiede una visione complessiva degli
impatti diretti e indiretti sui risultati di business.
Il concetto di TCO deve essere arricchito da tutti gli elementi
che rappresentano la misura degli impatti sul business
aziendale. Vincoli e caratteristiche degli investimenti
Keywords
CAPEX
AGILITY
SCALE OUT
SCALE UPGO TO MARKET
OPEX
SLA
CONTINUITY
MANAGE[co]
BOARD[on]
[re] PLATFORM
SMALL
FAST
CHEAP
JUST GOOD ENOUGH
bIMoDAL sourCIng As A MAnTrAbusIness IMPACT TCo As THe MeTrIC
p. 10
Perché l’Hybrid Cloud può semplificare la
vostra gestione dell’IT
effettuati, rapporto tra capex e opex, metriche di agilità,
flessibilità, time to market e resilienza vanno sintetizzati
in un modello che ne valuti l’impatto non solo in termini di
costo ma di efficacia di business.
La nuova metrica Business Impact TCO tiene
in considerazione dimensioni quali:
• Costi del ciclo di vita pluriennale dell’IT;
• Valutazione tempi e costi di attivazione e
mantenimento di nuovi ambienti e servizi applicativi;
• Riduzione del time to market;
• Agilità nella ridistribuzione delle risorse in base
all’effettiva esigenza;
• Supporto per nuove modalità di sviluppo e rilascio
applicativo;
• Scalabilità orizzontale e verticale;
• Interoperabilità e portabilità dei processi.
La scelta dei fondamenti tecnologici deve garantire
espansione orizzontale e indipendenza tra le diverse
dimensioni infrastrutturali, aprendo allo stesso tempo la
strada all’interoperabilità tra la molteplicità di servizi Cloud
disponibili, per garantire la massima efficacia nel tempo.
La definizione dei contenuti e dei modi dell’IT ibrida passa
per l’astrazione dei processi, dei dati e delle loro modalità di
interazione.
L’IT ibrida nasce dalla standardizzazione degli elementi
costitutivi, del loro modello di interazione e funzionamento,
non dalla centralità della personalizzazione.
Ripensare la catena del valore dell’architettura IT in relazione
agli obiettivi e alle metriche di business, consente di chiarire
quali componenti possono essere ripensate e semplificate,
quali standardizzate ed eventualmente esternalizzate quali
siano quelle di maggior valore per l’azienda.
Evolvere verso l’IT Ibrida significa progettare e governare
un Hub di servizio interoperabile, indipendente dallo spazio
e dal tempo, che possa integrare servizi provenienti da
fornitori diversi, garantendo integrità, sicurezza, protezione
dei dati e compliance.
Il design dell’architettura logica dell’IT deve tenere in
considerazione le due tipologie di workload dell’IT bimodale
e i relativi processi di governo e interazione con il business.
p. 11
Scala e Agilità sono gli elementi centrali di questo processo che affronta la
trasformazione e l’evoluzione con focus sui dati, elemento di interazione
e integrazione dell’IT tradizionale e del Digital Business.
IT As A servICe Hub
sCALeAgILITy As A MInDseT
Perché l’Hybrid Cloud può semplificare la
vostra gestione dell’IT
Le migliori tecnologie sono quelle trasparenti. Questo
concetto si applica in modo estensivo all’IT ibrida che rende
trasparente agli utenti la tecnologia, astraendo i livelli di
ingaggio tecnologico (cloud services, cloud providers,
tecnologie, ecc.), e rende disponibili alle LOB le funzioni
applicative a supporto dei processi di business.
Nel nuovo paradigma ibrido dell’IT bimodale la caratteristica
fondamentale è l’accelerazione. Il poter variare rapidamente
assetto, dimensioni, capacità, scala e geografia.
Vanno privilegiati gli attori che garantiscono modelli
operativi adeguati e certificati, aperti a audit indipendenti,
che condividono le proprie practice operative e che hanno
team in grado di rispondere rapidamente in caso di problemi.
La data sovereignty è un elemento qualificante e, in certi
casi, imprescindibile.
Il percorso verso l’IT ibrida è lungo e va governato allinean-
dolo con l’evoluzione dei processi di business. Richiede un
investimento culturale nella trasformazione operativa e dei
processi. Maggiore la maturità nella gestione dei processi
di business, e maggiore sarà la velocità di realizzazione.
Progettare correttamente la propria roadmap verso l’IT ibrida
consente tempi ridotti tra nascita dell’esigenza e messa
in produzione della soluzione. Una solida organizzazione
IT orientata al governo dei servizi fornisce un nucleo di
accelerazione al business, ed è in grado di trasformare
più rapidamente le opportunità in soluzioni “giuste”,
sperimentando ambienti, verificando prototipi e scenari
per la convergenza rapida verso il modello più adatto alle
esigenze puntuali del business.
TrAnsPArenCy As A PurPose ACCeLerATIon As A foCus
Affrontare grandi accelerazioni richiede grande solidità complessiva: per sopportare
variazioni repentine e significative; per rispondere a salti dimensionali
non pianificati; per assorbire esigenze non prevedibili.
La trasparenza è alla base della fiducia e del presidio della sicurezza aziendale. Mentre l’IT sia apre rendendo possibile
lo spostamento dei workload, l'apertura e integrazione a servizi e dati provenienti
da terzi, deve assumere al contempo un ruolo di abilitatore consenziente, capace
di garantire una protezione "adeguata" alla propria azienda.
p. 12
Il nostro nome è Dedagroup ICT Network, la Federazione delle Competenze. Supportiamo Aziende, Enti Pubblici e Istituti Finanziari
nelle loro strategie IT e digitali, con competenze progettuali, tecnologiche, applicative e di system integration. Orgogliosamente
italiani, operiamo in tutto il mondo e siamo direttamente presenti in Messico, Stati Uniti, Francia, Svizzera e Medio Oriente. Il nostro
fatturato nel 2014 ha superato i 200 milioni e con noi lavorano 1700 persone.
La strategia “innogrativa”, la profonda conoscenza del contesto di business italiano, la vision globale e la determinazione ad ac-
crescere costantemente competenze e metodologie mantenendo l’agilità operativa fanno di noi un partner unico nel percorso di
trasformazione digitale, capace di declinare la strategia nel contesto specifico del cliente senza limitarsi ai soli aspetti IT.
Il nostro gruppo è “powered by Dedagroup People”: l’abitudine a condividere le best practice, le metodologie e le soluzioni pro-
prietarie, l’esperienza come cloud provider pioniere in Italia fanno sì che i team che realizzano i progetti lavorino con concretezza
ed entusiasmo al fianco dei team del cliente supportandoli nell’orchestrazione dei servizi e nella condivisione dei progetti con il
management e le altre funzioni aziendali coinvolte nella digital transformation roadmap.
DeDAgrouP ICT neTWorK: italiani, concreti, trasparenti
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Aprile 2015
roberto Loro
chief Technology Officer di Dedagroup IcT network
Mariangela ziller
Direttrice Marketing e comunicazione di Dedagroup IcT network
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