T R A I N I N G D A Y S · • Fenomeni e dinamiche di gruppo • I ruoli nel gruppo e la...

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T RAINING D AYS PROPOSTE FORMATIVE PER TENERSI IN FORMA Direzione scientifica: prof. CESARE SCURATI Coordinamento: prof. ANDREA CERIANI in collaborazione con

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Direzione scientifica: prof. CESARE SCURATICoordinamento: prof. ANDREA CERIANI

in collaborazione con

Siamo tutti consapevoli che i processi formativisiano ormai diventati pervasivi delle dinamicheorganizzative e che le azioni formative risultano

essere una delle pratiche più convincenti per ottenere un reale e dura-turo cambiamento sia nelle organizzazioni che negli individui. Comeprofessionisti della formazione e come responsabili della formazionedei futuri formatori, siamo altresì consapevoli che debbano esistereproposte in grado di soddisfare le richieste più sofisticate.

Il programma “Training days” prende forma da alcune centralità:• Recuperare la prassi formativa all’interno di un universo di senso

più ampio che ristabilisca significato all’azione formativa• Dare evidenza e significatività alle competenze strategiche che

costituiscono il sistema teorico e pratico della formazione• Fornire un supporto scientifico e professionale a chi si trova

immerso nel “fare formazione” e sente l’esigenza di uno “spazio diriflessività”

• Diventare uno spazio, un luogo ed un tempo all’interno del qualesperimentare l’apprendimento continuo nella consapevolezza che illifelong learning è una dimensione prima dell’agire individuale e poidell’agire collettivo.

Il programma“Training days”ha come suodestinatario privilegiato il variegato mondo dei formatori, siano essiimpegnati in azienda, in organizzazioni no-profit, in comunità educati-ve, ecc. In questo mondo, eterogeneo e complesso, rientrano a buondiritto anche gli insegnanti, i coordinatori di strutture formative ed edu-cative, i direttori di centri formativi, i responsabili di gruppi di progetto.In ultimo, ma non per questo meno importanti, abbiamo pensato a tutticoloro che nella loro vita professionale intrecciano impegnative rela-zioni di crescita.

L’IDEA

I DESTINATARI

CIAK: form-AZIONEStrumenti dal cinema per la didattica

Docente: Bernhard Scholz

OBIETTIVII film hanno la capacità di agire sulla sfera emozionale, stimolando ilcoinvolgimento personale e favorendo la messa in gioco delle proprieconvinzioni. Il loro impiego nella formazione permette quindi l’intera-zione dinamica dei partecipanti, facilitandone l’apprendimento e ilcambiamento.La visione di un film o di loro spezzoni, scelti secondo specifici obiet-tivi, consentono di esemplificare aspetti e fenomeni complessi. La suc-cessiva discussione in gruppo attiva, a partire dalla storia o dalla meta-fora mostrata sullo schermo, momenti di analisi capaci di entrare nelprofondo.Partendo da questa consapevolezza, il corso si propone di migliorarela capacità di utilizzare opere cinematografiche per la formazioneall'interno di organizzazioni aziendali e non, con particolare riguardoallo sviluppo delle abilità sociali e manageriali.

CONTENUTI• Persona e organizzazione: modelli di riferimento• Il valore didattico della “narrazione” cinematografica• Analogia, esemplificazione, simbologia e metafora • Aspetti metodologici per imparare ad imparare con un film • Strumenti per facilitare l’“apprendimento” con un film• Opportunità e rischi della “didattica cinematografica”

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DOVE E QUANDOUniversità Cattolica del Sacro CuoreVia Carducci, 30 - 20123 Milano

28-29 gennaio 2005

METODOLOGIALa metodologia adottata si basa sulla riflessione guidata sulla propriaesperienza e presuppone l’impiego di tre modalità formative fonda-mentali: dialoghi di approfondimento e di confronto sui modelli di rife-rimento; visione di filmati esemplificativi e discussioni; esercitazioniindividuali e di gruppo.

BERNHARD SCHOLZConsulente di Direzione Aziendale e Formatore per abi-lità manageriali.Laureato in Scienze Politiche e Storia presso leUniversità di Freiburg e Münster in Germania, dal 1982lavora come giornalista per radio, giornali e riviste tede-sche e internazionali. Presidente dell’Istituto Culturale“Robert Schuman Institut e. V.” di Freiburg con lo scopodi incentivare scambi culturali a livello europeo fra gio-

vani lavoratori e studenti universitari, lavora anche come consulente inaziende multinazionali e piccole-medie imprese tedesche e italiane, colla-borando in progetti di riorganizzazione e riprogettazione. Nell’ambito della formazione si occupa principalmente del miglioramentodelle abilità sociali. Ha tenuto seminari sul cinema e sull’uso della metafo-ra cinematografica nelle organizzazioni e ha realizzato diversi storyboardper filmati aziendali. Dal 1998 è Senior Partner della Società PraxisManagement S.r.l. con sede a Milano.

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VISION, IDENTITÀ E AZIONEApplicazione dei livelli logicial processo di apprendimento

Docente: Bruno Demichelis

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OBIETTIVIIl cervello umano e i sistemi sociali costruiscono delle gerarchie o livel-li logici: processi e fenomeni vengono infatti creati dalle relazioni traaltri processi e fenomeni cosicché la realtà può essere analizzata adiversi livelli di descrizione.Analizzare i “livelli logici” significa riferirsi ad una gerarchia di sei livel-li di processi che possono essere visti come una scala di priorità attra-verso cui un individuo o un gruppo organizza la propria esperienza.Qualsiasi cambiamento ad un livello più alto influenza anche i livellisottostanti e viceversa.L’obiettivo del corso è di guidare i partecipanti ad applicare la teoria deilivelli logici ai propri processi quotidiani, consegnando loro strumenti dipronto utilizzo per evitare o affrontare con successo problemi diapprendimento, comunicazione e cambiamento.

CONTENUTI• I “livelli logici in PNL”: spirituale, identità, convinzioni e valori, capa-

cità, comportamento e ambiente• I comportamenti e i modi di essere correlati e dipendenti da diversi

livelli di pensiero e di elaborazione• La relazione tra valori, convinzioni, abilità e comportamenti• I nessi tra ambiti personale, interpersonale, aziendale, sportivo• La correlazione tra i “livelli logici” e i “metaprogrammi” in PNL

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DOVE E QUANDOUniversità Cattolica del Sacro CuoreVia Carducci, 30 - 20123 Milano

4-5 febbraio 2005

METODOLOGIAIl metodo proposto è di tipo “globale”: sono previsti momenti informa-tivi, che presuppongono spiegazioni teoriche indispensabili per la tra-smissione di alcuni contenuti e momenti più propriamente formativi, dicarattere interattivo ed esperienziale, durante i quali verranno propo-ste esercitazioni pratiche, discussioni di gruppo e lavori in sottogruppi.Questa modalità attiva di gestione d’aula rende l’apprendimento piùcoinvolgente e duraturo.

BRUNO DEMICHELISPsicologo dello sport e consulente aziendale.Iscritto all'Albo Nazionale degli Psicologi, è docente del“Corso di perfezionamento in Psicologia dello Sport”all’Università di Siena. Ha conseguito un master degreein “Counseling psychology” e il Dottorato in Psicologiadello Sport presso l’Università di S. Diego (USA) e unMaster in “Programmazione Neurolinguistica”, pressol’Istituto Italiano di Programmazione Neurolinguistica a

Milano. Attualmente svolge attività di consulenza per la formazione inaziende nazionali ed europee, è psicologo dello sport nella società A.C.Milan Calcio e coordinatore scientifico del laboratorio MilanLab.

(continua a pag. 22)

FORMAZIONE A SOGGETTOContaminazioni e suggestionidal teatro

Docente: Marco Alberghini

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OBIETTIVILe tecniche attorali e le leggi che governano il teatro richiedono unvasto patrimonio di conoscenze e abilità che sempre più trovano appli-cazione al di fuori degli spazi scenici canonici, anche e soprattutto, nelmondo della formazione che richiede ormai modalità e sensibilità chesuperino o integrino l’aula tradizionale. Le tecniche teatrali applicatealla formazione sono in grado di scatenare “potenze” e dinamicheinnovative e significative che hanno, anche in un breve periodo, un’e-levatissima efficacia in tutti gli ambiti sperimentati.L’obiettivo di questo workshop, dal taglio prettamente esperienziale, èdi far acquisire una maggior consapevolezza di sé attraverso il con-trollo del proprio corpo e la sperimentazione delle potenzialità perso-nali, migliorando l’efficacia della propria capacità comunicativa e svi-luppando contemporaneamente un piano di miglioramento personale.

CONTENUTI• Conoscere e “sentire” il proprio corpo: sensorialità ed equilibrio• La consapevolezza del sé: identificare e superare i comportamenti

abituali• Il personaggio, gli altri attori e il pubblico: la progettazione della

comunicazione, l’autopercezione e l’eteropercezione, la gestione el’utilizzo dello spazio, la postura e la gestualità

• Lo strumento “voce”: l’articolazione, la dinamica del respiro ed ele-menti minimi di dizione

• Il piano di miglioramento individuale

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DOVE E QUANDOUniversità Cattolica del Sacro CuoreVia Carducci, 30 - 20123 Milano

25-26 febbraio 2005

METODOLOGIAL’intero percorso è di tipo esperienziale basato, in massima parte, sul-l’adozione e la sperimentazione di tecniche mutuate dal teatro e daltraining attorale.Si lavorerà sulla propria fisicità mediante esercizi pratici e verrà utiliz-zato il metodo dell’autosservazione mediante strumenti audiovisivi perincrementare la consapevolezza circa il proprio stile di comunicazione.

MARCO ALBERGHINILaureato in Lettere moderne è attore professionista eformatore. Formatosi alla bottega teatrale di PieroMazzarella, lavora principalmente a teatro, pur vantan-do esperienze televisive e cinematografiche. Dal 1996 è Responsabile di Progetto presso un’impor-tante Scuola di formazione, dove si occupa di tutte lefasi del processo formativo.L’unione di queste due competenze professionali l’ha

portato a specializzarsi nell’introduzione delle tecniche e metodologie atto-rali in ambito formativo, utilizzando in particolare la metafora teatrale per laformazione sulle abilità manageriali.Ha seguito numerosi corsi di perfezionamento, sia in ambito attorale sia inambito formativo, fra cui studi: sul metodo Stanislawsky, sulla conoscenzadi sé (con Mamadou Dioume), sulla comunicazione e il public speaking(con Alberto Lori), sulla formazione formatori (due corsi con SergioCapranico fra i docenti).

IO E IL GRUPPORelazioni dinamichee leadership

Docente: Margherita Sberna

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OBIETTIVIDa sempre l’analisi delle dinamiche di gruppo viene utilizzata per riflet-tere e modificare le condotte, i valori e l’efficacia di un gruppo che sipone un obiettivo comune. Il corso si propone di riprodurre il percorso di vita di un gruppo i cuimembri sono, inizialmente, fra loro estranei, ricostruendo “in laborato-rio” quanto accade nella quotidianità: la differenza risiede, da un lato,nell’accelerazione che consente di sperimentare gli eventi in un tempomolto più breve e concentrato, dall’altro, nell’uso della simulazione chepermette l’apprendimento in un ambiente protetto, nel quale le proprieazioni non hanno conseguenze lesive o irrimediabili. Ogni partecipante contribuirà o ostacolerà questo percorso, ma rac-coglierà comunque informazioni su di sé, sui propri comportamenti,sentimenti, emozioni e limiti: l’obiettivo è comprendere meglio la quo-tidianità e valutare la funzionalità delle proprie azioni in situazioni digruppo.

CONTENUTI• Il gruppo: le relazioni interpersonali e il senso di appartenenza• L’approccio e la socializzazione• La comunicazione verbale e il comportamento non verbale• Fenomeni e dinamiche di gruppo• I ruoli nel gruppo e la leadership• Le norme e la presa di decisione

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DOVE E QUANDOCentro di cultura per lo sviluppo - TigullioVia Ravaschieri, 1 - 16043 Chiavari (GE)

18-19 marzo 2005

METODOLOGIALa metodologia adottata si fonda sull’ipotesi che si riuscirà a gestire ungruppo in rapporto alla comprensione dall’interno dei suoi meccanismied insieme al superamento, o almeno al controllo, dei propri puntideboli in tale contesto. Attraverso esercitazioni, giochi e simulazioni ipartecipanti al workshop saranno stimolati a prendere parte attiva allediverse proposte, pur nella libertà di scegliere in che misura farsi coin-volgere: il grado di apprendimento sarà tuttavia strettamente collega-to alla disponibilità e alla collaborazione.

MARGHERITA SBERNALaureata in Materie Letterarie e in Psicologia, è forma-tore e consulente. Socio fondatore di ARIPS, di cui è stata a lungo presi-dente, e vicepresidente della SIA , ha progettato e coor-dinato attività di formazione alle skills psicologiche einterventi territoriali di Psicologia di Comunità.Ha preso parte a molteplici progetti di ricerca e tuttoralavora come consulente e formatore per numerosi enti.

Come formatore psicosociale, si occupa di sviluppo della creatività e distrumenti didattici. È autrice di svariate pubblicazioni fra articoli e saggi. Alcuni suoi contributi sono: Giochi psicopedagogici, Clup, 1984; T-groupcome simulazione: una ipotesi per futuri sviluppi, Clup, 1987; “La micro-progettazione”, “Giochi psicologici”, “La simulazione”, “Le unità auto-etero-centrate”, “Un caso di ambivalenza e competizone” in AA.VV. La formazio-ne psicologica, Cittastudi, 1994; Psicomunità, Arcipelago, 2000.

LEARNING COMMUNITYStrategie di integrazioneattraverso il cooperative learning

Docente: Alessandro Reati

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OBIETTIVIIl Cooperative Learning è un metodo didattico e anche una filosofiaeducativa che, attraverso il lavoro in gruppo, favorisce l’apprendimen-to sia di contenuti disciplinari sia di comportamenti sociali di collabo-razione e cooperazione.Il corso si propone di fornire un adeguato scenario teorico-metodologicoentro cui inserire il ricco insieme delle diverse prassi che vengono attual-mente definite complessivamente “cooperative learning” ed evidenziarecontemporaneamente i collegamenti tra la dimensione del gruppo d’ap-prendimento cooperativo e le comunità di apprendimento.Sostenendo la validità di alcuni principi base di tipo applicativo, ilworkshop intende promuovere l’elaborazione costruttiva di quanto questemetodologie possano essere applicate nei luoghi di lavoro dei partecipanti.

CONTENUTI• L’apprendimento in relazione alla dimensione sociale• Quale soggetto: l’individuo, il gruppo o la comunità?• I paradigmi chiave dell’intervento di comunità: benessere psicoso-

ciale, empowerment, sviluppo delle reti di relazione e sostegno,implementazione dei processi di crescita e cambiamento, ruolo deiprofessionisti

• La relazione tra cooperative learning e learning community• L’evoluzione storica, i principi teorici di riferimento, i modelli di azio-

ne e la congruenza con i contesti sociali • Il rischio delle distorsioni e delle semplificazioni• Le buone prassi: come progettare e gestire azioni di Cooperative Learning

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DOVE E QUANDOCentro di cultura per lo sviluppo - SarzanaVia San Francesco, 93 - 19038 Sarzana (SP)

15-16 aprile 2005

METODOLOGIAComunicazioni di tipo teorico-metodologico saranno alternate amomenti attivi di elaborazione e sperimentazione, in particolare di tipoprogettuale. A completamento della lezione frontale verranno impie-gati discussioni e simulazioni di gruppo, autocasi e questionari in auto-somministrazione. Coerentemente con il tema del seminario, ci sifocalizzerà sulla dimensione del gruppo di partecipanti, considerando-ne sia le caratteristiche sociologiche sia quelle psicosociali.

ALESSANDRO REATIPsicosociologo, consulente di direzione ed organizza-zione. Iscritto all'Ordine degli Psicologi del Piemonte, siè formato come Psicologo e come EducatoreProfessionale.Esperto in gestione delle risorse umane, svolge attivitàdi consulenza, formazione e ricerca, in particolare all’in-terno di progetti di sviluppo organizzativo e di comunità. Insegna nel Corso di Laurea in Educazione

Professionale della Facoltà di Medicina dell’Università Statale di Milano ecollabora con vari istituti di formazione (universitari e non).È autore di diversi articoli pubblicati in riviste scientifico-professionali e suoicontributi sono stati inseriti nei volumi: Le professioni sociali, Esae, 2001;L’integrazione delle professionalità nei servizi alle persone, FondazioneZancan, 2002; L’educatore professionale, Carocci, 2003; Formazione e svi-luppo organizzativo, F.Angeli, 2003; Le competenze dell’educatore profes-sionale, Carocci, 2004.

PER NEUTRALIZZARE I LIMITIIl contributo della Programmazione Neuro Linguistica

Docente: Patrizia Rovati

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OBIETTIVILa PNL (Programmazione Neuro Linguistica) è una metodologia basa-ta sullo studio del comportamento umano e dei meccanismi che lodeterminano, partendo dal presupposto che ogni comportamento ècontrollato da strategie operanti internamente ed ha quindi una strut-tura che può essere modellata. La PNL studia quindi la struttura dell’esperienza soggettiva, cioè ilmodo in cui ciascun individuo percepisce ed interpreta se stesso ed ilmondo che lo circonda, analizzando ogni comportamento attraverso lasua scomposizione in sequenze di elementi osservabili e modificabili.Obiettivo prioritario del seminario è migliorare, attraverso l’impiego dialcuni elementi di PNL le capacità del formatore e sviluppare le capaci-tà gestionali da impiegare in aula, insegnando ai partecipanti ad avereun ruolo più attivo nei confronti dei molteplici fattori, sia esterni che inter-ni, che influenzano la percezione e determinano il comportamento.

CONTENUTI• Il modello della Programmazione Neuro Linguistica• La creazione di stati idonei all’apprendimento attraverso l’uso dei

sistemi rappresentazionali: teoria e utilizzo• Il linguaggio di precisione: presentazione teorica e sperimentazione• La capacità di rispondere alle domande e le ristrutturazioni linguistiche• L’allineamento dei livelli logici per trovare la propria eccellenza nel-

l'essere• Il formatore: dimostrazione in aula ed esperienza in piccoli gruppi

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DOVE E QUANDOCentro di cultura per lo sviluppo - Domodossolac/o Collegio Mellerio RosminiVia Rosmini, 24 - 28045 Domodossola (VB)

6-7 maggio 2005

METODOLOGIALa PNL è per sua natura un modello che necessita di una sperimen-tazione attiva ed un’applicazione concreta per rendere effettivo l’ap-prendimento delle sue tecniche e strategie. Presentazioni teoriche,dimostrazioni, esercitazioni in piccoli gruppi, discussioni e raccolta difeedback in plenaria caratterizzeranno dunque l'intero percorso.

PATRIZIA ROVATILaureata in Pedagogia presso l’Università di Genova,con specializzazione in Psicologia conseguita pressol’Università di Pavia, ha conseguito un master cometrainer in Programmazione Neuro Linguistica e frequen-tato corsi di aggiornamento sulle dinamiche di gruppo egestione dei gruppi, nonché creatività e utilizzo di stru-menti creativi.Docente e consulente aziendale presso numerose

aziende multinazionali e italiane, dal 1991 è docente nei corsi di PNLdell’Istituto di PNL di Gianni Fortunato presso le sedi di Milano, Bologna,Napoli, Roma, Palermo.È stata dirigente di servizi educativi e responsabile dell’organizzazione dicorsi di formazione per il personale educativo presso il Comune el’Amministrazione Provinciale di Pavia e presso la Regione Lombardia edha collaborato a progetti di ricerca con l’Istituto di Psicologia e Pedagogiadella Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Pavia.

LA CREATIVITÀ VA IN AULAIdee, metodi e strumenti

Docente: Serena Cubico

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OBIETTIVINonostante il valore della creatività sia ormai unanimemente ricono-sciuto e continui a suscitare profondo interesse, attorno a tale concet-to esiste ancora oggi un po’ di confusione.La creatività è uno dei tratti salienti del comportamento umano e con-siste nella capacità di unire elementi esistenti con connessioni nuove,che risultino utili.Il corso intende guidare i partecipanti attraverso un percorso finalizza-to ad imparare a sfruttare al massimo le immense risorse creativedella propria mente, riconoscendo nella creatività un elemento capacedi aggiungere valore e rendere più efficace l’attività del formatore.Conoscere le principali tecniche che favoriscono lo sviluppo della propriacreatività ed imparare come affrontare con creatività i diversi momentidella gestione dell’aula diventano dunque obiettivi imprescindibili attraver-so cui poter poi rivedere e sperimentare i più utilizzati metodi della gestio-ne d’aula così da rendere più coinvolgente e originale l’apprendimento.

CONTENUTI• I significati della creatività e il formatore creativo• Vincoli al pensiero creativo e tecniche che sviluppano la creatività: la

percezione dei problemi (regole e trappole) e la soluzione degli stes-si (logica e creatività)

• La creatività nelle diverse fasi dello sviluppo della relazione col par-tecipante: l’apertura, i momenti critici e la chiusura

• Gestire i creativi• Creatività e apprendimento• I metodi tradizionali e la loro rivisitazione creativa

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DOVE E QUANDOCentro di cultura per lo sviluppo - LuccaVia Santa Gemma, 36 - 55100 Lucca

27-28 maggio 2005

METODOLOGIAIl corso prevede l’integrazione di modalità di formazione tradizionale,qual è la lezione frontale e la discussione, con metodi attivi, tra cuilavori in sottogruppi, esercitazioni, simulazioni (con e senza l’ausilio distrumentazioni audiovisive), giochi didattici, ricerca d'aula e questio-nari di autovalutazione.

SERENA CUBICOPsicologo del Lavoro e Dottoranda in Psicologia delleOrganizzazioni.Consulente in Gestione delle Risorse Umane e forma-tore sulle tematiche di gestione dell’aula, creatività,comunicazione (tecniche di comunicazione e relazioniinterpersonali), automotivazione e motivazione dei col-laboratori, gestione del lavoro di gruppo (leadership,creazione e gestione gruppi di successo), qualità del

servizio e relazione col cliente e bilancio delle competenze. Ha collaborato con l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano ed èattualmente titolare di Assegno di Ricerca presso il Dipartimento di ScienzeEconomiche della Facoltà di Economia dell’Università di Verona, per il“Centro Studi per l’Artigianato”, nonché “Cultore della materia” per gli inse-gnamenti di Organizzazione del Lavoro e Sviluppo delle Risorse Umane,Psicologia del Lavoro, dell’Orientamento e della Formazione Professionalenello stesso Ateneo.

TIME ORIENTEERINGTrasformare il tempoin una risorsa strategica

Docenti: Federica Madonna e Giovanni Sposito

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OBIETTIVIIl tempo è una risorsa, un capitale che tende a decrescere progressiva-mente senza però poter essere rinnovato. Spesso non siamo in grado dipercepire la quantità di tempo che impieghiamo per svolgere azioni chepoi non hanno, all’interno della nostra generale economia di tempo, l’im-portanza che supponiamo. Molte volte, cioè, “perdiamo” del tempo senzariuscire a capire bene dove sia andato a finire. La buona e corretta gestio-ne del tempo diventa un imperativo al quale non è possibile sottrarsi, spe-cie quando gli impegni iniziano a essere gravosi e numerosi. Considerareil tempo come un bene prezioso non significa non poterne riservare unaparte per oziare o per godere dell’essere al mondo, quanto piuttostosignifica che ciascuno è responsabile del proprio capitale. Il workshop sipropone di accrescere nei partecipanti la consapevolezza che il temponon è solo un vincolo ma anche e soprattutto una risorsa, trasmettendoalcuni strumenti indispensabili per la sua gestione ottimale.

CONTENUTI• Qualità e caratteristiche personali di un buon gestore del tempo (pro-

fessionale e personale)• Come definire i propri obiettivi secondo le priorità: analisi dell’uso del

tempo• Il controllo dei fattori esterni e la programmazione di obiettivi perso-

nali a breve e a lungo termine: creazione dell’action plan• Il bersaglio del tempo e il sistema OSA• Motivazione e atteggiamento mentale: gestione degli stati d’animo• Creatività e gestione del tempo: acquisizione di capacità di risposta

creativa alle sfide imposte dal “poco tempo”

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DOVE E QUANDOUniversità Cattolica del Sacro CuoreVia Carducci, 30 - 20123 Milano

10-11 giugno 2005

METODOLOGIALa metodologia adottata per realizzare le attività è di tipo attivo: lalezione frontale ed interattiva sarà integrata con esercitazioni pratiche,role playing individuali e di gruppo nonché simulazioni. Verrannoimpiegati strumenti di autodiagnosi per incrementare la capacità deipartecipanti di conoscere i propri punti di forza e di debolezza, in modotale da poter sviluppare piani di miglioramento personale attraverso letecniche apprese durante il seminario.

FEDERICA MADONNAFormatore e consulente. È Responsabile Sistema Gestione Qualità di KKIENEnterprise Sistemi di Formazione Integrata, società diformazione e consulenza per lo sviluppo delle risorseumane e per l’accompagnamento alla certificazione diqualità ISO 9001:2000. Consulente in progetti formativiper diversi istituti scolastici e amministrazioni pubbliche,ha collaborato nella pubblicazione: Qualità totale nei

processi scolastici. Teoria ed esperienze, F. Angeli, 2004.

GIOVANNI SPOSITOConsulente e trainer dell’apprendimento.

Laureato in Scienze della Formazione, da anni si occu-pa di tematiche riguardanti l’apprendimento. Istruttore ditecniche di memorizzazione, lettura veloce, gestionedel tempo e strategie avanzate di apprendimento epublic speaking, è anche trainer certificato DaleCarnegie e responsabile del progetto “Apprendimentoefficace” nelle scuole per conto di KKIEN EnterpriseSistemi di Formazione Integrata.

IL FORMATORE ALLO SPECCHIOPercorsi di crescita per la professione

Docente: Andrea Ceriani

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OBIETTIVISi fa spesso fatica a ripercorrere gli aspetti che portano il professioni-sta ad essere degno di questo appellativo, le condizioni che creano edefiniscono una certa maturità professionale. Ogni adulto, ogni lavo-ratore dovrebbe di tanto in tanto passare davanti allo specchio edesercitare la pratica riflessiva per ripercorrere la propria storia, rinfre-scare le proprie competenze e sviluppare nuove capacità.Il lavoro che verrà sviluppato parte da una domanda di senso che nonpuò abbandonare il professionista della formazione: che senso ha larelazione con l’altro nella crescita e nel percorso formativo del profes-sionista e in che modo “i luoghi della formazione” possono esseresfruttati in positivo per il sé e per l’identità professionale?Il corso intende favorire la diagnosi dei cambiamenti del formatore e lasua percezione della relazione quale strumento di crescita e di incen-tivo verso la maturità. Si tratta di riflettere sulle proprie credenze e con-vinzioni per generare crescita e apprendimento nell’azione.

CONTENUTI• La competenza del formatore: la tendenza all’autonomia, all’indipen-

denza e al controllo personale sugli eventi della propria vita, la capa-cità di conoscersi

• L’acquisizione di significati, strategie e competenze• Il senso dell’appartenenza: l’apprendimento come scambio di valori• L’acquisizione di strategie e competenze necessarie per l’agire inter-

personale e cooperativo

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DOVE E QUANDOUniversità Cattolica del Sacro CuoreVia Carducci, 30 - 20123 Milano

24-25 giugno 2005

METODOLOGIALe metodologie impiegate saranno improntate ad un coinvolgimentoattivo e diretto dei partecipanti. Verranno impiegati gruppi di apprendi-mento basati su metodi attivi, si utilizzeranno filmati, role playing,simulazioni, autocasi.

ANDREA CERIANIFormatore, docente universitario e consulente gestio-nale. È amministratore unico di KKIEN EnterpriseSistemi di Formazione Integrata, società di consulenzae formazione impegnata in azioni di sviluppo delle risor-se umane.Docente presso l’Università Cattolica del Sacro Cuoredi Milano per l’insegnamento “Teoria e modelli della for-mazione”, è coordinatore delle attività di stage e tiroci-

nio per il Corso di Laurea in Scienze dei processi formativi.Consulente per la gestione di sistemi formativi per diverse aziende e ammi-nistrazioni pubbliche, ha coordinato il corso “Dirigere per l’autonomia”,coinvolgendo 1000 dirigenti scolastici.Tra le sue pubblicazioni troviamo: La simulazione nei processi formativi.Una metodologia per un pensiero creativo progettuale, F. Angeli, 1996; Laqualità totale nei processi scolastici. Teoria ed esperienze, F. Angeli, 2004.Di prossima pubblicazione: Il formatore. Mettere in aula il talento, Armando.

PASSAGGI DI CRESCITAAnalisi transazionale per lo sviluppo di sée il miglioramento delle relazioni

Docente: Bruno Demichelis

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OBIETTIVIL’Analisi Transazionale, una delle teorie psicologiche più conosciute,ha come oggetto di lavoro le transazioni che ci permettono di risalireagli elementi più profondi della personalità e, in particolare, agli statidell’Io, inteso come nucleo dell’identità psicologica.Esistono tre diversi stati (Genitore, Adulto e Bambino) che sono traloro relativamente autonomi, ma non sempre ben integrati: l’AnalisiTransazionale, ampiamente utilizzata anche nella formazione deimanager, permette di riconoscere ed utilizzare consapevolmente edefficacemente le tre dimensioni della personalità.Obiettivo del corso è guidare i partecipanti in una ricerca interiore peraiutarli a scoprire, in sé e negli altri individui, la componente sottesa adogni espressione, così da migliorare la propria capacità relazionale ecomunicativa.Attraverso l’utilizzo dell’Analisi Transazionale è possibile imparare a“leggere” le relazioni umane e facilitare l’attuazione dei cambiamenti.

CONTENUTI• Stati dell’io secondo l’Analisi Transazionale: definizioni, analisi e

studio• Analisi strutturale di primo e secondo grado• Egogramma• Il modello di critica costruttiva e i “rinforzatori” di comportamento• Il triangolo drammatico• I giochi in Analisi Transazionale: copioni e comportamenti• OK corral (analisi delle posizioni esistenzali)

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DOVE E QUANDOCentro di cultura per lo sviluppo - SarzanaVia San Francesco, 93 - 19038 Sarzana (SP)

8-9 luglio 2005

METODOLOGIAIl workshop prevede l'utilizzo sia di modalità informative, incentratesulla trasmissione frontale dei contenuti, sia di tecniche interattive edesperienziali. Verranno, quindi proposte esercitazioni, simulazioni elavori di gruppo per stimolare la riflessione, la discussione e il con-fronto e rendere più dinamico e coinvolgente il processo di apprendi-mento.

BRUNO DEMICHELIS (...continua)È stato partner della P.D.I. di Bergamo, società di con-sulenza e formazione e docente nei corsi di formazioneprofessionale organizzati dalla stessa e riconosciutidalla Regione Lombardia.Ha lavorato come consulente di direzione presso lasocietà Standa s.p.a., come psicologo presso laPolisportiva Mediolanum e come consulente nellagestione delle risorse umane presso il gruppo Fininvest.

Le principali competenze di intervento nell’ambito della formazione riguar-dano: le abilità sociali, la gestione dello stress, il problem solving e decisionmaking, l’analisi del clima e dei bisogni formativi, lo sviluppo top e middlemanagement, le relazioni interne, il coaching individuale e l’efficienza delgruppo.

I CENTRI DI CULTURA

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Centro di cultura per lo sviluppo - TigullioVia Ravaschieri, 1 - Chiavari (GE)

Promuove iniziative culturali e universitarie, e la realizzazionedi attività di ricerca e di formazione per favorire lo svilupposociale, economico e culturale delle popolazioni della Liguria.L’Associazione promuove ricerche e iniziative formative e dieducazione permanente, anche attraverso la creazione dipunti di informazione circa l'orientamento universitario.Il Centro di cultura agisce per inquadrare alcuni dei propriinterventi nel circuito di valorizzazione dei beni storico-artisticial fine di fornire uno strumento di promozione e valorizzazionedel territorio.

Centro di cultura per lo sviluppo - SarzanaVia San Francesco, 93 - 19038 Sarzana (SP)

Si propone di rappresentare un punto di riferimento a fortevalenza culturale e sociale in una vasta area che si estende sututto il territorio della Lunigiana storica. Particolare attenzione- oltre che allo sviluppo di iniziative culturali connesse all'iden-tità storica dei luoghi e delle persone - viene dedicata all'a-spetto sociale ed economico dei problemi esistenti, in partico-lare tra le nuove generazioni.

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Centro di cultura per lo sviluppo - Domodossolac/o Collegio Mellerio - RosminiVia Rosmini, 24 - 28045 Domodossola (NO)

Ha come finalità: il monitoraggio dell’istruzione e della forma-zione nella provincia del Verbano-Cusio-Ossola; l’organizza-zione di corsi di formazione a vari livelli, corsi di aggiornamen-to e di educazione permanente, ponendosi come punto di rife-rimento per l’orientamento universitario; il potenziamento diattività culturali sulle regioni dell’arco alpino.

Centro di cultura per lo sviluppo - LuccaVia Santa Gemma, 36 - 55100 Lucca

Si propone di offrire un’azione di servizio e di proposta incisi-va rispetto alla promozione di attività culturali, formative e diricerca, per lo sviluppo locale e generale, nonché di offrire con-sulenze e supporti tecnici e operativi a persone ed enti cheperseguano il medesimo scopo.

✂SCHEDA DI ISCRIZIONE

(compilare a macchina o in stampatello)

da inviare a Università Cattolica del Sacro CuoreFormazione Permanente - Via Carducci, 30 - 20123 Milano

oppure via fax al n. 02.7234.5706entro e non oltre venti giorni prima dell’inizio dei moduli

Il/la sottoscritto/a .....................................................................................................................................

codice fiscale ..............................................................................................................................................

nato/a .......................................................................................... prov.................. il .................................

indirizzo ............................................................................................................................... n. ....................

città ............................................................................................... (prov..................) c.a.p. ....................

tel. ...................................... cell. ...................................... e-mail ..............................................................

richiede di poter partecipare al/i modulo/i indicati sul retro di questa scheda e,presa visione delle agevolazioni previste, dichiara di aver versato la sommadi € ............................................. a mezzo:

❑ assegno ❑ bancomat ❑ carta di credito❑ bonifico bancario ❑ c.c.p.

Data, .................................... Firma ......................................................................

MODALITÀ DI PAGAMENTOLa quota di iscrizione deve essere versata contemporaneamente all’attodell’iscrizione e non è rimborsabile.Il versamento può essere effettuato mediante:• assegno bancario o circolare, bancomat o carta di credito (VISA,

Mastercard, Eurocard) presso la Formazione Permanente;• conto corrente postale n. 15652209 intestato a:

Università Cattolica del Sacro Cuore - Largo A. Gemelli, 1 - 20123 Milano,indicando il nominativo del partecipante e il titolo del corso sulla causale delversamento;

• bonifico bancario sul conto corrente 000010000191 intestato a: UniversitàCattolica del Sacro Cuore presso Banca Intesa - Ag. 16 - Via Urbano III, 3 -20123 Milano - CIN F - ABI 03069 - CAB 09486, indicando il nominativo delpartecipante e il titolo del corso sulla causale del versamento.

Desidero partecipare al/i seguente/i modulo/i (contrassegnare con una cro-cetta quello/i prescelti):❑ CIAK: forma-AZIONE (Milano)❑ Vision, identità e azione (Milano)❑ Formazione a soggetto (Milano)❑ Io e il gruppo (residenziale a Chiavari)❑ Learning Community (residenziale a Sarzana)❑ Per Neutralizzare i Limiti (residenziale a Domodossola)❑ La creatività va in aula (residenziale a Lucca)❑ Time orienteering (Milano)❑ Il Formatore allo specchio (Milano)❑ Passaggi di crescita (residenziale a Sarzana)

Il costo del singolo modulo è di 400 € + IVA 20%.Le residenzialità prevedono un supplemento da un minimo di 30 € a un mas-simo di 70 € al giorno (pernottamento e prima colazione) che verrà comuni-cato all’atto dell’iscrizione.

SCONTI E AGEVOLAZIONIL’acquisto di un singolo modulo prevede il pagamento del prezzo pieno adeccezione degli iscritti all’Università Cattolica o all’Associazione LudovicoNecchi per i quali è previsto uno sconto del 10% (non cumulabile con le age-volazioni indicate di seguito).L’acquisto di più moduli prevede l’applicazione delle seguenti agevolazioni:

N. corsi acquistati Sconto previsto2 10%4 20%7 30%

10 40%

Informativa ai sensi del D. Lgs. 196/2003L’Università Cattolica del Sacro Cuore, in qualità di titolare del trattamento, garantisce la massi-ma riservatezza dei dati da Lei forniti, in ottemperanza alle disposizioni del D. Lgs. 196/03Le informazioni raccolte verranno utilizzate ai fini organizzativi del corso.In ogni momento, a norma dell’art. 7 del citato decreto, potrà avere accesso ai Suoi dati e chie-derne la modifica o cancellazione.Compilando la scheda d’iscrizione, avrà la possibilità di ricevere materiale informativo su futuree analoghe iniziative promosse dall’Ateneo.Ove fosse interessato, barri la casella qui accanto ❑

UNIVERSITÀ CATTOLICA DEL SACRO CUOREFormazione PermanenteCinque sedi (Milano, Brescia, Piacenza-Cremona, Roma,Campobasso), 14 facoltà, 66 corsi di laurea triennali, 26 corsi dilaurea specialistici, 53 Master e 35 corsi di perfezionamento postlauream. Questi i numeri dell'Università Cattolica del Sacro

Cuore, fondata nel 1921 da padre Agostino Gemelli e riconosciuta giuridicamen-te dallo Stato italiano il 2 ottobre 1924.Tra le università libere, che rilasciano titoli con lo stesso valore legale di quellestatali, è la più completa ed articolata. La rete dei Centri di cultura per lo svilup-po, che si dirama anche nelle isole, ne fanno una università nazionale, inseritanella comunità scientifica internazionale.L'offerta formativa non si esaurisce nel conferimento di un titolo di studio, ma sicompleta con una sempre più mirata attenzione all'educazione continua con laFormazione Permanente dell'Università Cattolica finalizzata alla formazione eall'aggiornamento professionale lungo tutta la vita professionale.Offre: corsi, convegni, seminari, workshop, tavole rotonde, giornate di studionelle sedi dell'Università Cattolica.Si indirizza a: studenti, neo-laureati, professionisti, insegnanti, amministratori efunzionari pubblici, operatori sociali, sanitari ed agricoli, volontari, bancari, azien-dali e dell'informatica.Collabora con: ministeri, enti locali, ASL, uffici scolastici regionali, aziende, ban-che, centri culturali, case editrici, associazioni professionali, enti di formazione edel volontariato.La Formazione Permanente opera in stretto collegamento con il CEPaD (Centrod'Ateneo per l'Educazione Permanente e a Distanza), il cui scopo è di approfon-dire le tematiche della formazione a distanza e di sostenere l'utilizzo delle nuovetecnologie nell'ambito della didattica.

KKIEN ENTERPRISE- Sistemi di Formazione IntegrataSocietà di formazione e consulenza che opera nel settore pubblicoe privato a livello nazionale.Fondata nel 1996 a Milano, si propone come riferimento per orga-

nizzazioni e individui nella gestione delle risorse umane. Il suo nome deriva dal libro de I Ching e indica lo sviluppo graduale per far diven-tare memoria l'enterprise della formazione.Da sempre siamo impegnati nello sviluppo di prodotti innovativi e di qualità nel-l'ambito della consulenza (costruzione di sistemi di qualità per l'accreditamento ela certificazione, analisi organizzativa, gestione delle risorse umane), formazione(tecniche di simulazione, formazione ai comportamenti organizzativi) e ricerca(con università e istituti di ricerca qualificati).

I PARTNER DEL PROGETTO

Vogliamo portare i nostri “naviganti” attraverso il mare procelloso della progettualità complessa.

Passeremo attraverso la zona delle risorse psicosociali personali invitando a riflettere sulla creatività,

l’autoconsapevolezza, l’intraprendenza, il controllo emotivo; affronteremo il vasto campo delle abilità sociali, guardando

con interesse alla capacità di cooperare, alla capacità comunicativa ed empatica; affronteremo, infine, il tema legato

alle competenze organizzative riflettendo ed agendosull'elasticità di pensiero, sulla capacità progettuale e di autoprogrammazione.

Il programma è vasto ed impegnativo: vogliamo condividere con molti la bellezza del cammino.

Le domande di ammissione, corredate da un curriculum, dovranno pervenire entro venti giorni dalla data di inizio dei moduli,

utilizzando l’apposita scheda inserita nella brochure

PER INFORMAZIONIKKIEN Enterprise - Sistemi di Formazione Integrata

Via G.B. Morgagni, 6 - 20129 MilanoTel. 02/29404811 Fax. 1782252045

E-mail: [email protected] Internet: www.kkien.net

PER ISCRIZIONIUniversità Cattolica del Sacro Cuore - Formazione Permanente

Via Carducci, 30 - 20123 MilanoTel. 02.72345701 - Fax 02.72345706

E-mail: [email protected] Internet: www.unicatt.it/formazionepermanente/mi