Supplemento di “Cardiologia negli Ospedali” News Daily · Fattirolli in cui il ciclo...

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di Vincenzo Comito Highlight: tutto il Congresso in 90’ pag. 1 di Annamaria Iorio Resincronizzazione Cardiaca Come selezionare i pazienti? Tra rischio - beneficio … E costi! pag. 1 di Sebastiano Verdoliva e Cinzia Monda Censimento UTIC 2010: una anteprima pag. 1 di Francesca Bux Angina cronica: che fare? pag. 4 di Daniela Mutone Convention 2012 delle UTIC italiane pag. 5 Nuovo Consiglio Direttivo ANMCO biennio 2012 - 2014 pag. 6 Congress News Daily 43° Congresso ANMCO 2012 Supplemento di “Cardiologia negli Ospedali” IN QUESTO NUMERO di Vincenzo Comito di Annamaria Iorio Resincronizzazione Cardiaca Come selezionare i pazienti? Tra rischio - beneficio … E costi! 5 online In Aula Ischia si è concluso il 43° Congresso Nazionale di Cardiologia. A mode- rare il Simposio sulle Hi- ghlight il Dott. Bovenzi ed il Dott. Uguccioni. Proprio da quest’ultimo le parole inaugurali della Sessione: «Il Congresso Nazionale rap- presenta l’espressione della più alta capacità culturale dell’Associazione, una oppor- tunità di scambio di opinioni in un contesto in cui è possibile manifestare il senso di appar- tenenza all’Associazione». Il Prof. Maseri, da sempre at- tivo con impegno e passione all’interno dell’Associazione anche tramite il lavoro della Fondazione “per il Tuo cuore”, ha consegnato il Premio Filippo Maseri Florio ai tre migliori Casi Clinici ANMCO 2012, alle Dott.sse Ferden- zi, Gioffrè e Zagnoni, «Tre donne», ha commentato il Professore, «... Non per un privilegio di genere ma un se- gno dei tempi». Una mano lava l’altra… Entrano nel cuore delle Highlight il Dott. Satullo e la Sig.ra Barro con un riepilogo di quello che è stato il Cardionursing 2012, quest’anno inte- ramente dedicato allo Highlight: tutto il Congresso in 90’ Ultimo giorno del Congresso, ma c’è ancora terreno fertile per interessantissime Sessioni con argomenti stimolanti e controversi che riempiono le Aule, suscitando curiosità e riflessioni! E non si poteva non discutere dell’attualissima e controversa tematica della resincronizzazione cardiaca! Vi è ormai crescente e consolidata evidenza dei benefici in- dotti dalla terapia elettrica di resincronizzazione in pazien- ti con severa disfunzione contrattile del ventricolo sinistro e disturbi della conduzione. Tali benefici si esplicano sia in termini di miglioramento dei sintomi, della qualità di vita e della tolleranza all’esercizio, sia in termini di riduzione delle ospedalizzazioni e della mortalità. In un momento così problematico in campo sanitario, è incessantemen- te richiesta una ottimizzazione delle risorse, rendendo l’utilizzo di terapie come la resincronizzazione cardiaca un momento di difficile scelta terapeutica. La Sessione ha toccato tutti i vari punti dai meccanismi fisiopatologici elettrici alle Linee Guida, alle SEGUE A PAG. 2 SEGUE A PAG. 3 SEGUE A PAG. 4 Nel 1967 vengono aperte le prime due UTIC d’Italia: una del San Camillo di Roma e l’altra del Niguar- da di Milano. Come erava- mo? Eravamo Cardiologi che avevano ottenuto l’U- nità di Terapia Intensiva Cardiologica dove trattare l’infarto miocardico acu- to. A distanza di 45 anni, l’UTIC è la sede unica ed appropriata per la cura e la gestione delle Sindromi Coronariche Acute e di tutte le emergenze cardio- logiche. È risaputo che l’U- TIC costituisce uno snodo nella rete per la gestione delle emergenze. Nell’era della PCI e dell’angiopla- stica primaria come obiet- tivo cardine nel paziente con STEMI facciamo la differenza tra UTIC Hub e UTIC Spoke. Le UTIC Hub orientate a garantire la qualità della riperfusione e la gestione delle com- plicanze dell’IMA, le UTIC Spoke prevalentemente orientate alla funzione di nodo nella rete e alla gestione delle emergenze cardiovascolari che non necessitano immediata- mente di rivascolarizzazio- ne percutanea. È ovvio che Hub & Spoke funzionano di Sebastiano Verdoliva e Cinzia Monda Censimento UTIC 2010: una anteprima

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➜ di Vincenzo Comito Highlight: tutto il Congresso in 90’ pag. 1

➜ di Annamaria Iorio Resincronizzazione Cardiaca Come selezionare i pazienti? Tra rischio - beneficio … E costi! pag. 1

➜ di Sebastiano Verdoliva e Cinzia Monda Censimento UTIC 2010: una anteprima pag. 1

➜ di Francesca Bux Angina cronica: che fare? pag. 4

➜ di Daniela Mutone Convention 2012 delle UTIC italiane pag. 5

Nuovo Consiglio Direttivo ANMCO biennio 2012 - 2014 pag. 6

CongressNews Daily

43° Congresso ANMCO 2012

Supplemento di “Cardiologia negli Ospedali”

IN questo Numero

di Vincenzo Comito

di Annamaria Iorio

Resincronizzazione CardiacaCome selezionare i pazienti? Tra rischio - beneficio … E costi!

5online

In Aula Ischia si è concluso il 43° Congresso Nazionale di Cardiologia. A mode-rare il Simposio sulle Hi-ghlight il Dott. Bovenzi ed il Dott. Uguccioni. Proprio da quest’ultimo le parole inaugurali della Sessione: «Il Congresso Nazionale rap-presenta l’espressione della

più alta capacità culturale dell’Associazione, una oppor-tunità di scambio di opinioni in un contesto in cui è possibile manifestare il senso di appar-tenenza all’Associazione». Il Prof. Maseri, da sempre at-tivo con impegno e passione all’interno dell’Associazione anche tramite il lavoro della

Fondazione “per il Tuo cuore”, ha consegnato il Premio Filippo Maseri Florio ai tre migliori Casi Clinici ANMCO 2012, alle Dott.sse Ferden-zi, Gioffrè e Zagnoni, «Tre donne», ha commentato il Professore, «... Non per un privilegio di genere ma un se-gno dei tempi».

Una mano lava l’altra…Entrano nel cuore delle Highlight il Dott. Satullo e la Sig.ra Barro con un riepilogo di quello che è stato il Cardionursing 2012, quest’anno inte-ramente dedicato allo

Highlight: tutto il Congresso in 90’

Ultimo giorno del Congresso, ma c’è ancora terreno fertile per interessantissime Sessioni con argomenti stimolanti e controversi che riempiono le Aule, suscitando curiosità e riflessioni! E non si poteva non discutere dell’attualissima e controversa tematica della resincronizzazione cardiaca! Vi è ormai crescente e consolidata evidenza dei benefici in-dotti dalla terapia elettrica di resincronizzazione in pazien-ti con severa disfunzione contrattile del ventricolo sinistro e disturbi della conduzione. Tali benefici si esplicano sia in

termini di miglioramento dei sintomi, della qualità di vita e della tolleranza all’esercizio, sia in termini di riduzione delle ospedalizzazioni e della mortalità. In un momento così problematico in campo sanitario, è incessantemen-te richiesta una ottimizzazione delle risorse, rendendo l’utilizzo di terapie come la resincronizzazione cardiaca un momento di difficile scelta terapeutica. La Sessione ha toccato tutti i vari punti dai meccanismi fisiopatologici elettrici alle Linee Guida, alle

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Nel 1967 vengono aperte le prime due UTIC d’Italia: una del San Camillo di Roma e l’altra del Niguar-da di Milano. Come erava-mo? Eravamo Cardiologi che avevano ottenuto l’U-nità di Terapia Intensiva Cardiologica dove trattare l’infarto miocardico acu-

to. A distanza di 45 anni, l’UTIC è la sede unica ed appropriata per la cura e la gestione delle Sindromi Coronariche Acute e di tutte le emergenze cardio-logiche. È risaputo che l’U-TIC costituisce uno snodo nella rete per la gestione delle emergenze. Nell’era

della PCI e dell’angiopla-stica primaria come obiet-tivo cardine nel paziente con STEMI facciamo la differenza tra UTIC Hub e UTIC Spoke. Le UTIC Hub orientate a garantire la qualità della riperfusione e la gestione delle com-plicanze dell’IMA, le UTIC

Spoke prevalentemente orientate alla funzione di nodo nella rete e alla gestione delle emergenze cardiovascolari che non necessitano immediata-mente di rivascolarizzazio-ne percutanea. È ovvio che Hub & Spoke funzionano

di Sebastiano Verdoliva e Cinzia Monda

Censimento UTIC 2010: una anteprima

A"vazione  endocardica  nel  sogge1o  con  LBBB

A"vazione  iniziale:

SETTO  BASALE

A"vazione  finale:

PARETE  INFERIORE  BASALE

oppure,  APICE  VENTRICOLARE

oppure,  PARETE  LATERALE

oppure,  PARETE  POSTERIORE  BASALE

oppure,  PARETE  ANTERIORE  BASALE  

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CONgRESS NEwS DAIly ONlINE 20122

Per favore un etto di mortadella, una TAVI e due MitraClip!Molti i punti riassunti dal Dott. Di Lenarda in ambito di scom-penso cardiaco. Molta attenzione è stata data allo scompenso acuto e all’elevato tasso di mortalità dei pazienti che ne sono affetti. Novità sull’assistenza ventricolare a lungo termine con i primi dati che mostrano risultati simili a quelli del tra-pianto. Si è poi parlato dell’introduzione dell’ivabradina nelle Linee Guida 2012 dello scom-penso e l’estensione delle indicazioni alla CRT. Sempre più definito il ruolo della TAVI nel management del paziente con stenosi aortica ed il futuro della MitraClip.

Dottore ma quest’auricola esattamente che cos’è?Al Dott. Roghi il compito di riassumere in pochi minuti le novità in tema di imaging. Innan-zitutto il contributo dell’ETE nel guidare procedure di interventistica cardiologica innovative, quale la chiusura percutanea dell’auricola sinistra, dalla fase preoperatoria fino al follow - up, dimostrato dallo studio del gruppo del Dott. Mori che collabora in Team con l’equipe del Dott. Santoro, interventista pioniere di tale metodica. Vengono poi riportati i risultati prelimi-nari dello studio CAPIRE, trial inedito che ha utilizzato la TC coronarica in pazienti “outliers”, senza fattori di rischio per aterosclerosi coronarica. L’argomento conclusivo è la divergenza tra l’impiego sempre più ampio della RM nelle patologie cardiovascolari, come ad esempio nella Takotsubo, e lo scarso accesso che ancora sussiste a tale metodica.

“Conosci te stesso”Il Dott. Urbinati che si è occupato delle Highlight sulla prevenzione e riabilitazione, ha iniziato la sua relazione mostrando dati epidemiologici recenti sui fattori di rischio, evi-denziando come obesità e iperglicemia siano in aumento soprattutto nelle regioni del sud Italia. Dato peculiare, la prognosi è peggiore in soggetti con bassa istruzione, da cui

la necessità di rivedere le strategie comunicative del mondo scientifico. E non c’è da stupirsi quando i primi a parlare bene e raz-zolare male siano proprio i Cardiologi, dato emergente dal SOCRATES, Survey che ha svelato come la nostra categoria si consideri a basso rischio nonostante vi sia una prevalenza di fattori di rischio talora più elevata che nella popolazione ge-nerale. Lo studio del Prof. Fattirolli in cui il ciclo riabi-

scompenso cardiaco, dalle evidenze epidemiologiche che mostrano un trend dell’incidenza in aumento, al conseguente maggior carico dell’assistenza e al non trascurabile aumento della spesa dei DRG che ne deriva. Molta enfasi è stata data al lavoro d’Equipe che vede l’agire professionale infermieristico in integra-zione, collaborazione e cooperazione con l’agire professionale medico.

Dolce attesa…La parte del leone in tema di aritmie l’hanno fatta i nuovi farmaci anticoagu-lanti orali ed il loro ruolo nella gestione del paziente con FA, ha sottolineato il Dott. Themistoclakis. Problematiche ormai note quelle dell’aderenza alla terapia in cronico e la diffi-coltà di mantenere i valori di INR nel range previsto con il trattamento dicu-marolico. Da qui le nuove molecole, dabigatran, rivaroxaban e apixaban stu-diate rispettivamente negli Studi RE-LY, ROCKET AF e ARISTOTLE, che prometto-no vantaggi per i pazienti, rispetto alla tradizionale terapia con warfarin, anche in termini di costi.

AAA Cercasi marker!Come confermato dal Dott. Fineschi, anche quando si è parlato di sindromi coro-nariche acute, particolare importanza è stata data ai nuovi farmaci antiag-greganti, prasugrel e tica-grelor. Entrambi i farmaci hanno dimostrato maggiore efficacia rispetto al clopi-dogrel che in futuro avrà

un ruolo esclusivamente nei pazienti ad alto rischio emorragico. Ha poi trattato l’importanza del diabete mellito nei pazienti con SCA soggetti ad una peggiore prognosi e del ruolo attuale delle Troponine ad alta sensibilità e le promesse del microRNA 499-5p can-didato a diventare il “gold standard” nella diagnosi d’infarto miocardico.

di Vincenzo Comito ➜ SEgUE DAllA PRIMA PAgINA

                                                                         La  rete  per  il  cardiopa-co  cronico  Commissione  “Organizzazione  della  Rete  del  Paziente  Cronico”                                                                            ANMCO,  SIC,  SICOA,  GICR,  ARCA,  ANCE,  SIEC,  AIAC,  9ICI-­‐GISE  G  Ital  Cardiol  2009;  10  (Suppl  3-­‐6):  22S-­‐30

Il lavoro di equipè Il lavoro di equipè

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di Annamaria Iorio ➜ SEgUE DAllA PRIMA PAgINA

litativo in ospedalizzazione diurna eseguito in pazienti molto anziani, affetti da cardiopatia ischemica e/o valvolare, ha ottenuto un miglioramento funzionale globale. Aree emergenti quelle della prevenzione della cardio tossicità in car-diooncologia.

E il rene? Ben cotto grazie!Infine relaziona il Dott. Per-na sulle novità in ambito di Cardiologia Clinica, come i risultati dello Studio CLO-SER 1 che non hanno evi-denziato un vantaggio sulla prevenzione delle recidive di

ictus nei pazienti con ictus criptogenetico associato alla presenza di FOP sotto-posti a chiusura percutanea del forame, rispetto a quelli trattati con la sola terapia medica. Interessanti anche i dati del rivoluzionario Stu-

dio Symplicity HTN-1 che ha sottoposto ad ablazione delle arterie renali pazienti con ipertensione arteriosa resistente ottenendo una riduzione dei valori di PA del 33 %. È stato poi presentato l’innovativo sistema esperto

EXA – CAD (modello di intel-ligenza artificiale) utile nella selezione dei pazienti da candidare a chirurgia mag-giore extracardiaca. Dulcis in fundo i saluti conclusivi da parte del nostro nuovo Presidente, il Dott. Bovenzi,

per la prima volta in veste ufficiale. Il Presidente rin-grazia tutti, con particolare affetto il Presidente uscen-te, e lancia un messaggio di ottimismo con l’augurio di andare avanti e continuare la crescita impressionante che l’Associazione ha avuto negli ultimi anni, nonostante i tempi difficili che corrono. È quindi con il sostegno ed il benestare del Presidente che possiamo cominciare, già da oggi, a lavorare per il Congresso ANMCO 2013, anno in cui l’Associazione festeggerà 50 anni di storia! Arrivederci a tutti. ♥

più recenti evidenze e prospettive. Il razionale dell’impie-go della CRT nasce dalla dimostrazione della anomala sequenza di attivazione elettrica in grado di indurre una asincronia di contrazione sia inter che intra ventricolare. Ad introdurre questa interessantissima Sessione il Dott. Zanotto apre la discussione esaminando il razionale fisio-patologico, descrivendo la complessità del fenomeno dal punto di vista elettrico, elettromeccanico, della mecca-nica nelle varie forme di dissincronia, ricordando come il blocco di branca sinistra e durata del QRS siano elementi fondamentali nella determinazione del fenomeno inter ed intraventricolare. Infatti il BBS ritarda l’attivazione inter ed intraventricolare, inducendo variazioni regionali delle condizioni di carico, sovvertendo la fisiologica sequenza (Figura 1). La durata del QRS all’ECG di superficie si confi-gura invece come dato elettrocardiografico per la quantifi-cazione dell’asincronia, che resta però un dato insufficiente e inadeguato se non integrato, e nuovi parametri sono richiesti per ottimizzare la selezione del paziente. Appare quindi intuibile la necessità di un presidio diagnostico nella gestione della CRT complementare all’ECG. In tal senso è stato discusso l’importante ruolo dell’ecocardiografia, con valutazione funzionale ed anatomica, sia in fase pre - impianto sia nella valutazione dell’efficacia della terapia post - impianto. Durante la Sessione sono stati dibattuti, inoltre, parametri emergenti ecocardiografici al fine di in-dividuare e quantificare al meglio il grado di dissincronia. Particolarmente cruciale appare il problema della selezio-ne del paziente al fine di ridurre quella quota di pazienti non - responder che pregiudicano il rapporto costo - be-neficio della CRT. È intuitivo, quindi, come la letteratura dedicata si sia arricchita con rapida espansione di masse di lavori tesi a migliorare l’individuazione dei vari fattori che influenzano la risposta. Il “peso” specifico di numerosi fattori che influenzano l’efficacia della terapia è stato af-frontato dal Dott. Sassone che chiude la Sessione. In una sequenza di interessanti Studi veniva ricordato il ruolo im-portante di vari fattori, come la vitalità miocardica e riser-va contrattile che si configurano come predittori di rispo-sta efficace, e come invece, l’esteso grado di fibrosi iden-tificato con RMN, predice una risposta negativa (Figura 2). Sia la ecocardiografia che la RMN si propongono quindi come pionieri complementari di valutazione e stratifica-zione nella selezione del paziente. Nello specifico della cardiopatia ischemica si sottolineava l’importanza della vitalità della riserva contrattile e dell’estensione di infarto del miocardio come elementi importanti nella selezione dei pazienti. Un approccio integrato e multidisciplinare al paziente candidato a resincronizzazione emergeva quindi dalla Sessione con un ruolo centrale al fine di ottimizzare

A"vazione  endocardica  nel  sogge1o  con  LBBB

A"vazione  iniziale:

SETTO  BASALE

A"vazione  finale:

PARETE  INFERIORE  BASALE

oppure,  APICE  VENTRICOLARE

oppure,  PARETE  LATERALE

oppure,  PARETE  POSTERIORE  BASALE

oppure,  PARETE  ANTERIORE  BASALE  

Leyva    et  al.  –    J  Cardiovasc  Magne0c  Resonance  2011;13:29-­‐37DE-­‐MRI

559  pts

Follow-­‐up:  9.1  years

Risk  of  CV  death:    6-­‐fold  increased  by  pacing  scar

PopulaNon:

  ischemic  eBology  67%nonischemic  eBology  33%

Figura 1

Figura 2

il rischio - beneficio. Nuove e importanti prospettive di ricerca per individuare i fattori predittivi di risposta

sono e saranno nei pros-simi anni una della sfide maggiori per la Cardiologia in campo terapeutico. ♥

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CONgRESS NEwS DAIly ONlINE 20124

Nella giornata di chiusura dei lavori congressuali assistiamo al Forum sulla stratificazione prognostica e sulle scelte cliniche appropriate nell’angina cronica, l’argomento suddiviso in tre tappe, corrispondenti a tre precisi momenti diagnostico - terapeutici: prima della coronaro-grafia, durante la coronarografia e la terapia conservativa. Già si è detto molto nei giorni scorsi, sappiamo bene che i pazienti con angina stabile sono una popolazione a basso rischio di eventi, ma che tuttavia vengono spesso sottoposti a coronarografia senza una adeguata stratificazione del rischio. Il Dott. L. Cortigiani individua due momenti fondamentali su cui fa perno la stratificazione prognostica: la valutazione clinica e i test provocativi. L’utilizzo dei test funzionali risulta senza dubbio vantaggioso e per il paziente e per l’operatore dato che si tratta di metodiche non invasive e a basso costo, l’indicatore prognostico più importante resta sempre l’estensione della necrosi. Ma quale test impiegare? Il semplice ECG da sforzo deve essere la metodica di I livello e quando non possibile, per i limiti noti, dovrebbe essere seguito dall’Echo Stress o dalla scinti-grafia miocardica perfusionale (stesso valore predittivo negativo, minore accuretezza diagnostica e impiego di radiazioni che la prima non ha). La scelta tra le due metodiche dipenderebbe dalla disponibilità in loco e dall’esperienza dell’operatore. L’Echo Stress di nuova generazione pre-vede la valutazione della riserva coronarica, CFR, con cut - off predefinito

pari a 2. L’imaging combinato con la valutazione del flusso coronarico è infatti una tecnica vantaggiosa, come espresso chiaramente nelle ultime Linee Guida ESC. Ma quali decisioni devono invece essere prese durante la valutazione del quadro anatomico? È l’oggetto della relazione del Dott. G. Carretta, che ribadisce l’importanza di una buona stratificazione pro-gnostica rispetto alla valutazione angiografica: bisogna trattare l’ische-mia e non l’anatomia! La Fractional Flow Reserve (FFR) è attualmente il gold - standard per valutare funzionalmente e singolarmente le stenosi coronariche nell’angina stabile. E per concludere l’interessantissimo Forum, la relazione del Dott. Nicosia sulla scelta ragionata della terapia conservativa: quando lasciare il paziente con la terapia farmacologica ottimizzata e quando invece intervenire? La rivascolarizzazione, mediante CABG o PCI, quando cambia la prognosi dei pazienti con angina stabile? La terapia conservativa sarebbe riservata ai pazienti con stenosi corona-riche non significative, funzionalmente ed anatomicamente, che abbiano buona FFR e che non interessino l’arteria discendente anteriore. Uno sguardo al futuro: è in corso un trial sulla TC coronarica e immaginiamo ci sarà una affascinante discussione sui risultati. Una attenta valutazione clinica, quindi, per i pazienti con angina cronica stabile per poterli corret-tamente indirizzare alle diverse procedure diagnostiche ed alla corretta terapia, farmacologica e non. ♥

se ci sono: comunicazione, rete di trasporti efficiente, protocolli condivisi e si-stema con controllo feed - back. Si tratta di mettere in pratica una nuova filosofia, ossia si deve passare dal concetto di ospedale più vicino a quello di ospedale più adatto. È in questo

modo che il trasporto di-viene intelligente. Passi avanti in questo senso se ne sono sicuramente fatti. I risultati del 6° Censimento delle UTIC italiane mostra-no come siamo cresciuti nell’organizzazione. Questo va al di là dei numeri: è il concetto di rete, di squadra

che ha preso finalmente piede nella nostra realtà. Nell’ultimo giorno di lavori a distanza di 5 anni dall’ul-timo incontro, la tanto at-tesa presentazione dei dati (parziali) del Censimento del 2010. Si sono sussegui-ti i Dottori Vassanelli, Ro-meo, De Luca e Cirrincione

che hanno presentato un piccolo assaggio dei dati del Censimento 2010 delle UTIC nazionali. Il Censi-mento rappresenta uno stato di salute della nostra rete, e come ricorda nella conclusione del suo inter-vento il Dott. De Luca, la nostra rete sta lentamente

migliorando ma la strada da percorrere è ancora lunga. Con questo auspicio si chiude l’ultima giornata di lavori del 43° Congres-so Nazionale ANMCO, sperando che al prossimo Censimento la distanza che manca al traguardo sia nettamente ridotta. ♥

di Sebastiano Verdoliva e Cinzia Monda ➜ SEgUE DAllA PRIMA PAgINA

di Francesca Bux

ANGINA CRONICA: CHE FARE?

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Dopo il Simposio delle 9.35 in cui si è riflettuto sul Censimento delle Struttu-re Cardiologiche italiane, in Aula Ischia alle 10.55 è arrivato il momento della Convention 2012 delle UTIC. Il Dott. Pavesi, riproponendo i dati del Censimento 2010 ed in riferimento ad un lavoro preparato negli anni scorsi riguardante l’attività complessiva delle UTIC in Emilia Romagna, ritiene che i presupposti necessari per il funzionamento della “rete per lo STEMI” con accesso diretto all’Emodinamica Hub sono una realtà ma esistono differenze tra le tre macro-regioni (Nord - Centro - Sud) che devono essere risolte (Figura 1). I dati evidenzia-no un aumento di attività delle UTIC Hub che rischia di svuotare le UTIC Spoke, per cui è fondamentale che queste ultime ripensino al proprio ruolo riappro-priandosi della gestione dei pazienti cardiologici complessi perché solo in questo modo riusciranno a mantenere la propria identi-tà all’interno dell’Ospedale. Argomento ripreso anche dalla Dott.ssa Pavan che fa presente come la perdita di pazienti rischia di svilire e trasformare le UTIC Spoke in un luogo di trasferimento e di vedere scomparire la competenza nella gestione dell’emergenza cardiologica dequalificando i Cardiologi con conseguente sovracca-rico delle UTIC Hub. Sembra necessario riconsiderare il modello delle UTIC Spoke e delle UTIC Hub attraverso un percorso di rinnovamento che porti a superare le resi-stenze delle Spoke a far par-te della rete appropriandosi di patologie e competenze cliniche “trascurate” e quel-le delle Hub ad accettare la consapevolezza di essere un anello, benché centrale ma pur sempre un anello, di una rete delle emergenze che deve funzionare secondo il

principio che ciascuno fac-cia al proprio posto la cosa giusta al momento giusto al paziente giusto. Segue la Dott.ssa Lettino che affronta il tema della Competenza Clinica. Ha ricordato come la FIC abbia definito le ca-ratteristiche strutturali delle UTIC e, tra le sue funzioni, ha sottolineato la necessità

di una integrazione culturale facendo un richiamo anche a quella che dovrebbe essere la competenza dei Medici che lavorano in essa (Figura 2). L’ANMCO ha sposato il concetto di competenza pro-fessionale definendo i primi Corsi di Clinical Competence del Cardiologo che lavora in UTIC sia stabilmente sia

sporadicamente, prescin-dendo dalle separazioni in Hub e Spoke e dalla dispo-nibilità variabile di device, con lo scopo di generare un livello minimo di cono-scenza e abilità e un livello successivo di eccellenza. Con l’acquisizione della Competenza Clinica si arriva a valorizzare e tutelare il

ruolo delle UTIC, generando una nuova figura: quella del Cardiologo Intensivista di cui si è sentita la necessità anche in altri paesi europei. Il Dott. Bueno, Presidente Eletto del Working Group on Acute Cardiac Care della ESC, approfondisce l’argo-mento spiegando come in Europa esista ancora molta disomogeneità organizzativa seppure sia condivisa la necessità che la formazione del Cardiologo Interventi-sta sia implementata con programmi nazionali ed internazionali. Del Working Group on Acute Cardiac Care ha esposto la missio-ne, gli obiettivi e le attività con uno sguardo rivolto al futuro delle UTIC che stanno modificandosi come con-seguenza dei cambiamenti gestionali, socio - economici e culturali (Figura 3). Esse provvedono a cure sofistica-te per pazienti sempre più complessi che necessitano spesso di una superspe-cializzazione tecnologica, di una rete coordinata, di protocolli clinici e sistemi di organizzazione che presup-pongono multidisciplinarietà e collaborazione adeguate alle richieste sociali e alle aspettative del paziente. Per tutti i Cardiologi intervenuti quest’anno all’ANMCO la Convention delle UTIC è stata un momento conclu-sivo importante, ma io l’ho vissuto con l’intima emotività e consapevolezza che questo rappresenta il mio ultimo contributo personale al Con-gress News Daily: una espe-rienza non sempre semplice, a tratti faticosa, ma che per-mette a noi Giovani Cardio-logi di “sentirci protagonisti in qualche modo”, offrendo il nostro originale contributo ad uno degli eventi cardiolo-gici più importanti dell’anno. Un ringraziamento partico-lare al Dott. Mario Chiatto, a Luana e Simonetta ed ai miei Colleghi che hanno reso tutto più speciale. ♥

Convention 2012 delle UTIC italiane

di Daniela Mutone

154 ospedali

268 ospedali

292 ospedali ACCESSO DIRETTO IN EMODINAMICA HUB

DA TERRITORIO

Nord (n. 95)

Centro (n. 37)

Sud (n. 38)

Accesso diretto 93% 86% 66%

2001-2012

Working Group on Acute Cardiac Care

ESC Meeting, Munich, August 2012

Acute Cardiac Care Association Association (ACCA)

2001-2012

Working Group on Acute Cardiac Care

ESC Meeting, Munich, August 2012

Acute Cardiac Care Association Association (ACCA)

Figura 1

Figura 2

Figura 3

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CONgRESS NEwS DAIly ONlINE 20126

CONSIglIO DIRETTIVO ANMCO BIENNIO 2012 - 2014

PRESIDENTE FRANCESCO MARIA BOVENZI Ospedale Campo di Marte - Lucca

PRESIDENTE DESIGNATO

DIEgO ARDISSINOAzienda Ospedaliera Universitaria - Parma

PAST - PRESIDENT MARINO SCHERIllOA.O. G. Rummo - Benevento

VICE - PRESIDENTEAttività Culturali

SERENA RAKAR Ospedale Cattinara - A.O.U. Ospedali Riuniti - Trieste

VICE - PRESIDENTEAttività Organizzative e Gestionali

FABRIZIO gIOVANNI OlIVAOspedale Niguarda - Milano

SEGRETARIOGENERALE

ROBERTO CERAVOlO Ospedale Civile Pugliese - Catanzaro

TESORIERE ANgElO SANTE BONgOAzienda Ospedaliero - Universitaria Maggiore della Carità - Novara

C o N s I G L I e r I

MAURIZIO gIUSEPPE ABRIgNANI Ospedale Civile Sant’Antonio Abate - Erice (TP)

gIANFRANCO AlUNNI Azienda Ospedaliera S. Maria della Misericordia - Perugia

FURIO COlIVICCHI Azienda Complesso Ospedaliero S. Filippo Neri - Roma

PAOlO COlONNA Policlinico - Bari

CARMINE RICCIO Azienda Ospedaliera Sant’Anna e San Sebastiano - Caserta

ROBERTO VAllE Ospedale Civile - Chioggia (VE)

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News Daily

43° Congresso ANMCO 2012

Un saluto da tutta la Redazione e un arrivederci al 44° Congresso...

ANMCOAssociAzione nAzionAle Medici cArdiologi ospedAlieri

Via La Marmora, 36 50121 FirenzeTel. 055 51011 Fax 055 5101350e-mail: [email protected]

Congress News Daily 2012Supplemento di “Cardiologia negli Ospedali”Comitato di Redazione 2012

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Cardiologia negli OspedalieditorMario ChiattoCo - editorDomenico GabrielliComitato di RedazioneMaurizio Giuseppe AbriganiPasquale CaldarolaFabrizio Giovanni OlivaSerena RakarRoberto ValleRedazioneSimonetta RicciLuana Di Fabrizioe-mail: [email protected]

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