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Sulla strada – Rassegna stampa 10 - 11 febbraio 2016 PRIMO PIANO Incidente all'ospedale, ma l'ambulanza arriva da 4 chilometri di distanza L'automedica era impegnata in un altro soccorso, è stato necessario far intervenire la Pubblica Assistenza di Pitelli La Spezia, 10 febbraio 2016 - Una donna viene investita da un'ambulanza nelle strade interne dell'ospedale e per soccorrerla e portarla al pronto soccorso dello stesso nosocomio, distante solo poche decine di metri, viene attivata un'ambulanza di una pubblica assistenza della periferia, la cui sede si trova a 4 chilometri di distanza dall'ospedale. Accade alla Spezia, dove nella tarda mattinata di oggi un'ambulanza della Pubblica assistenza di Pitelli è stata fatta intervenire dal 118 all'interno dell'ospedale Sant'Andrea per soccorrere una donna che, investita da un'altra ambulanza, aveva subito una ferita alla fronte e un sospetto trauma alla spalla. Con l'automedica impegnata in altro soccorso, la scelta del 118 è caduta sull'associazione pitellese, che ha condotto in codice giallo la donna. Fonte della notizia: lanazione.it NOTIZIE DALLA STRADA Nuovo vice capo Polizia, è Luigi Savina Attuale questore Milano, arrestò boss Brusca e Alghieri ROMA, 11 FEB - Nato a Chieti nel 1954, entrato in Polizia nel 1980, Luigi Savina, nuovo vice capo della Polizia, nominato dal consiglio dei ministri ieri sera, da dirigente della squadra mobile di Palermo fu autore della cattura dei boss del calibro di Antonino Madonia, Michelangelo La Barbera, Vincenzo, Giovanni Brusca e Pietro Aglieri. Laureato in Giurisprudenza inizia la sua carriera alla questura di Venezia come dirigente della sezione omicidi. Dal '91 al '93 dirige la squadra mobile della questura di Pescara e dal '93 al '94 lavora presso il servizio centrale operativo del Dipartimento di Ps a Roma. Arriva a Palermo nel '94 dove rimarrà fino al '97 per passare poi a Napoli. Dopo un breve ritorno alla questura di Pescara, nel 2000 viene nominato capo del contingente della Polizia italiana in Albania. Nel 2004 diventa questore di Terni, nel 2006 di Ferrara, nel 2008 di Padova, nel 2011 di Cagliari e nel 2012 questore di Milano dove era attualmente. Nel 2002 ha pubblicato un libro sull'interrogatorio nei reati violenti. Fonte della notizia: ansa.it Scagionata per l'incidente stradale Attende da sei anni il risarcimento MESTRE 10.02.2016 - Era stata indagata come "pirata" della strada , per non essersi fermata in seguito a un incidente stradale avvenuto nel 2009 nei pressi del casello di Padova Est, sulla A4. Ma lei, un'automobilista di Chirignago che oggi ha 31 anni, si era fermata all'uscita successiva per chiamare i soccorsi. Dopo essere scagionata dal giudice per l'incidente provocato da una manovra azzardata di un automobilista di Mirano che le aveva tagliato la strada, la giovane ha dovuto fare causa alla compagnia assicuratrice che non ha ancora

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Page 1: Sulla strada – Rassegna stampa 10 - 11 febbraio 2016 · Sulla strada – Rassegna stampa 10 - 11 febbraio 2016 PRIMO PIANO Incidente all'ospedale, ma l'ambulanza arriva da 4 chilometri

Sulla strada – Rassegna stampa 10 - 11 febbraio 2016

PRIMO PIANO Incidente all'ospedale, ma l'ambulanza arriva da 4 chilometri di distanza L'automedica era impegnata in un altro soccorso, è stato necessario far intervenire la Pubblica Assistenza di Pitelli La Spezia, 10 febbraio 2016 - Una donna viene investita da un'ambulanza nelle strade interne dell'ospedale e per soccorrerla e portarla al pronto soccorso dello stesso nosocomio, distante solo poche decine di metri, viene attivata un'ambulanza di una pubblica assistenza della periferia, la cui sede si trova a 4 chilometri di distanza dall'ospedale. Accade alla Spezia, dove nella tarda mattinata di oggi un'ambulanza della Pubblica assistenza di Pitelli è stata fatta intervenire dal 118 all'interno dell'ospedale Sant'Andrea per soccorrere una donna che, investita da un'altra ambulanza, aveva subito una ferita alla fronte e un sospetto trauma alla spalla. Con l'automedica impegnata in altro soccorso, la scelta del 118 è caduta sull'associazione pitellese, che ha condotto in codice giallo la donna. Fonte della notizia: lanazione.it NOTIZIE DALLA STRADA Nuovo vice capo Polizia, è Luigi Savina Attuale questore Milano, arrestò boss Brusca e Alghieri ROMA, 11 FEB - Nato a Chieti nel 1954, entrato in Polizia nel 1980, Luigi Savina, nuovo vice capo della Polizia, nominato dal consiglio dei ministri ieri sera, da dirigente della squadra mobile di Palermo fu autore della cattura dei boss del calibro di Antonino Madonia, Michelangelo La Barbera, Vincenzo, Giovanni Brusca e Pietro Aglieri. Laureato in Giurisprudenza inizia la sua carriera alla questura di Venezia come dirigente della sezione omicidi. Dal '91 al '93 dirige la squadra mobile della questura di Pescara e dal '93 al '94 lavora presso il servizio centrale operativo del Dipartimento di Ps a Roma. Arriva a Palermo nel '94 dove rimarrà fino al '97 per passare poi a Napoli. Dopo un breve ritorno alla questura di Pescara, nel 2000 viene nominato capo del contingente della Polizia italiana in Albania. Nel 2004 diventa questore di Terni, nel 2006 di Ferrara, nel 2008 di Padova, nel 2011 di Cagliari e nel 2012 questore di Milano dove era attualmente. Nel 2002 ha pubblicato un libro sull'interrogatorio nei reati violenti. Fonte della notizia: ansa.it Scagionata per l'incidente stradale Attende da sei anni il risarcimento MESTRE 10.02.2016 - Era stata indagata come "pirata" della strada , per non essersi fermata in seguito a un incidente stradale avvenuto nel 2009 nei pressi del casello di Padova Est, sulla A4. Ma lei, un'automobilista di Chirignago che oggi ha 31 anni, si era fermata all'uscita successiva per chiamare i soccorsi. Dopo essere scagionata dal giudice per l'incidente provocato da una manovra azzardata di un automobilista di Mirano che le aveva tagliato la strada, la giovane ha dovuto fare causa alla compagnia assicuratrice che non ha ancora

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risarcito il danno da quasi diecimila euro nonostante una sentenza del giudice di pace. Ora si è rivolta a una società specializzata, Studio 3A, che ora notificherà il precetto di pagamento. Fonte della notizia: ilgazzettino.it Giovane centauro morì in un incidente: 16 mesi all'automobilista Accolta la richiesta di patteggiamento della 23enne alla guida dell'auto contro cui, nel 2014, si schiantò il motociclo condotto da Sergio Bassani LECCE 10.02.2016 - Morì sul colpo nell'incidente stradale avvenuto il 19 luglio 2014, poco prima delle 20, in piazzale Siena, nella zona 167 di Lecce. Oggi a poco più di un anno dalla scomparsa di Sergio Bassani, 28enne leccese, è arrivato il verdetto per la conducente dell'auto coinvolta nel sinistro. Un anno e quattro mesi per omicidio colposo è la pena concordata da M.M., queste le iniziali del suo nome, 23 anni, di Lecce. La richiesta di patteggiamento, formulata attraverso l'avvocato difensore Vittorio Vernaleone, è stata così accolta dal gup (giudice per l'udienza preliminare) Giovanni Gallo che ha riconosciuto alla ragazza il beneficio della sospensione della pena. Stando alla perizia svolta dal consulente Lelly Napoli per conto del pubblico ministero Massimiliano Carducci, Bassani era alla guida di una moto Ktm e procedeva a una velocità non inferiore ai 40 Km/h con la ruota anteriore alzata, quando si è trovato di fronte l’autovettura Daewoo Matiz, condotta dalla 23enne. Accanto a lei sedeva un'amica in stato interessante che, per fortuna, riportò ferite lievi. Secondi i rilievi, la Daewoo, provenendo da via Siracusa e procedendo su via Argento, nell'effettuare manovra di svolta a sinistra, non avrebbe accordato la precedenza (violando il primo e secondo comma dell'articolo 145 del codice della strada, oltre che il primo e il terzo dell'articolo 154 che regola le norme da adottare in caso di cambiamento di corsia o direzione). Per Bassani, purtroppo, furono inutili i soccorsi. Intervenuti sul posto i sanitari del 118 non poterono fare altro che accertarne il decesso. Fonte della notizia: lecceprima.it SCRIVONO DI NOI Senza patente uccise bimba, arrestato Romeno pluripregiudicato era evaso dai domiciliari MONZA, 11 FEB - Un romeno pluripregiudicato è stato arrestato con l'accusa di essere l'automobilista che, sotto effetto di alcol e droga e senza patente, il 26 dicembre investì e uccise ad Aprilia (Latina) Stella Manzi, otto anni, che era in auto con i genitori. Daniel Domnar, 23 anni, era stato posto ai domiciliari a casa della madre a Desio (Monza), dalla quale era evaso per fuggire in Irlanda, dove è stato arrestato. Domnar era alla guida di una Ford Ka quando travolse l'auto su cui viaggiavano Stella Manzi e i genitori. Dopo la concessione dei domiciliari, il giovane era fuggito. Ad individuarlo i carabinieri del Nucleo Investigativo di Monza, al termine di un'indagine svolta in collaborazione con il Raggruppamento Carabinieri Investigazioni Scientifiche di Roma. I carabinieri lo hanno individuato in Irlanda, a Dublino, dove si nascondeva presso alcuni connazionali. Fonte della notizia: ansa.it Droga: polizia Pescara arresta trafficante con 10 kg di hashish Pescara, 11 feb. - All'interno dell'auto, occultato sotto il sedile posteriore, un pacco sigillato con nastro adesivo contenente cento panetti di hashish da cento grammi ciascuno, per un totale di dieci chili. A scoprire la droga, con il successivo arresto del trafficante, sono stati gli agenti della Squadra Mobile della questura di Pescara. I panetti recavano su un lato la scritta "London", impressa con uno stampo, come se fosse una sorta di marchio di origine. Infatti, i trafficanti sono soliti apporre dei segni distintivi per distinguere la propria merce da quella delle organizzazioni rivali. In manette e' finito un albanese di 34 anni, con precedenti penali, residente ad Alba Adriatica. Poco prima della mezzanotte, due pattuglie della Squadra Mobile, impegnate in un operazione di controllo del territorio assieme ad un equipaggio della Polizia

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Stradale, hanno fermato lo straniero sull'autostrada A/14 nelle vicinanze del casello autostradale di Pescara sud. Agli agenti non e' sfuggita la circostanza che l'uomo fosse particolarmente nervoso e inquieto, soprattutto perche' non ha saputo spiegare in maniera convincente la ragione del suo viaggio. Cosi' e' scattata la perquisizione che ha consentito di rinvenire l'ingente quantitativa di droga. Su disposizione del pm di turno, Mirvana Di Serio, l'arrestato e' stato poi trasferito in carcere. Il valore dello stupefacente sequestrato sul "mercato" dello spaccio al dettaglio ammonta a non meno di 30.000 euro, in quanto avrebbe consentito la preparazione di circa diecimila singole dosi. Gli investigatori ritengono che la droga fosse destinata allo smercio sulla piazza teramana e pescarese. Sono comunque in corso ulteriori approfondimenti per risalire sia ai fornitori che ai destinatari della grossa partita sequestrata e per accertare eventuali responsabilita' ulteriori. Fonte della notizia: agi.it Sequestrati 4 cuccioli di cane con documenti falsi Gli animali erano su un camion, ora si trovano al rifugio di Fenil del Turco Rovigo, 10 febbraio 2016 - La Polizia Stradale effettuando dei controlli nel territorio di Rovigo ha fermato un camion nel quale sono stati trovati 4 cuccioli sprovvisti di microchip e con passaporto falsificato. Gli agenti hanno provveduto al sequestro dei piccoli e del mezzo e a multare il conducente. I poliziotti hanno portato i cagnolini presso il Rifugio Cipa di Fenil del Turco gestito dalla Lega Nazionale per la Difesa del Cane-sezione Rovigo. Al momento i piccolini stanno bene e riposano tranquilli. Per ora non si possano né adottare né vedere dato che devono prima intervenire i provvedimenti necessari da parte dell’autoritá giudiziaria. Fonte della notizia: ilrestodelcarlino.it Contrasto alle "stragi del sabato sera", controlli a tappeto della polizia stradale 10.02.2016 - Gli uomini della polizia stradale di Viterbo e dei distaccamenti di Tarquinia e Monterosi, proseguono con assiduità nella loro attività di contrasto delle “stragi del sabato sera”, allo scopo di contribuire a far diminuire il numero di incidenti, nei quali sono coinvolti maggiormente i giovani, che si verificano nei weekend e nelle ore notturne, anche a causa dell’eccessiva velocità e della guida sotto l’effetto di alcool o droghe. Per tali ragioni, lo scorso fine settimana sono stati effettuati dei controlli sulla rete viaria provinciale da parte di equipaggi della Polstrada, sotto la direzione del dirigente Porroni, finalizzati, principalmente, alla prevenzione del fenomeno costituito dalla guida in stato di ebbrezza, dall’eccesso di velocità e dal mancato uso dei sistemi di ritenuta anteriori e posteriori: 189 sono state le auto sottoposte a verifica e 228 persone controllate; 49 i soccorsi prestati; 39 le infrazioni al codice della strada contestate soprattutto per eccesso di velocità e per mancato uso delle cinture di sicurezza; dei 113 conducenti controllati tramite precursore, un soggetto è stato denunciato per guida in stato di ebbrezza; una patente di guida è stata ritirata per un totale di 40 punti-patente decurtati. Sono stati, anche, rilevati tre incidenti, di cui due con soli danni e uno con feriti. Inoltre, prosegue senza sosta l’attività di controllo di tipo amministrativo presso le rivendite auto, le officine, le carrozzerie, gli autodemolitori e i gommisti della provincia da parte della squadra di polizia giudiziaria della sezione Polizia Stradale di Viterbo, insieme a personale dei distaccamenti di Monterosi e di Tarquinia. Si tratta di una serie costante e meticolosa di accertamenti che spaziano da quelli amministrativi a quelli tecnici e specialistici, per arrivare a sanzioni anche di tipo penale. Autorizzazioni, licenze e rispetto delle normative legate allo smaltimento dei rifiuti, si pensi alle stesse automobili da demolire, alle acque reflue di un’officina o agli pneumatici usurati, sono le principali verifiche che gli agenti della Polstrada effettuano nell’ambito di tali attività commerciali. Nel mese di gennaio, la squadra di polizia giudiziari sezionale ha effettuato diversi controlli amministrativi specialistici che hanno interessato una rivendita auto, due carrozzerie, un gommista e un’autofficina, nelle località di Viterbo, Tarquinia e Monterosi svolgendo accertamenti tecnici su un totale di 16 autoveicoli e su 11 persone titolari o consegnatari delle attività commerciali. Sono state riscontrate alcune infrazioni relative al codice della strada, ma la maggior parte delle attività commerciali è stata

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trovata in regola. La sicurezza di tutti i soggetti che utilizzano le strade rappresenta un obiettivo primario per la Polizia Stradale. Fonte della notizia: correrediviterbo.corr.it Dall’Ucraina a Reggio con documenti e preziosi La polizia stradale ha fermato un furgone che stava entrando in città Il corriere non aveva le autorizzazioni per il trasporto di merce tra i due paesi REGGIO EMILIA. Un faro acceso, forse per la prima volta a Reggio su un fenomeno che finora era visto come un momento di folklore. Il faro è quello che la polizia stradale del distaccamento di Guastalla ha acceso dopo aver fermato, mentre entrava in città al volante di un vecchio furgone, un uomo di 49 anni, di origine ucraina, che - al termine di un controllo - è stato multato e denunciato per trasporti illegali tra l'Ucraina e l'Italia. Si tratta di uno dei primi casi di presunte irregolarità riscontrate all'interno di un fenomeno - quello dei "mercati delle badanti" - che a Reggio è particolarmente conosciuto. Li vediamo tutte le domeniche. Sui controviali della circonvallazione o nello spiazzo antistante l'ex Foro Boario. Sono i furgoni provenienti - o diretti - in Ucraina, che costituiscono il principale collegamento tra l'universo delle badanti che vivono e lavorano a Reggio Emilia e il loro paese d'origine. I furgoni in genere trasportano alimenti, vestiario e magari corrispondenza. Ma non è sempre così. E proprio il blitz della Polstrada lo dimostra: nel furgone del 49enne, oltre a vivande che si trovano solo a Kiev e dintorni, oltre a vestiario destinato alle badanti e alle loro famiglie, gli agenti avrebbero trovato anche documenti intestati ad altri cittadini ucraini, eppoi monili, oggetti preziosi ed effetti personali che non appartenevano al corriere. Un caso isolato? Difficile dirlo. Certo sono tanti i corrieri che lungo la “tratta” Reggio-Kiev fanno la spola ogni settimana. Lo sanno tutti. Ma forse non tutti sanno che, per trasporti di questo tipo servono autorizzazioni particolari. In particolare, chi trasporta merce in questa maniera deve disporre o di una autorizzazione bilaterale (ovvero concessa da uno dei due paesi) o di una autorizzazione internazionale. Autorizzazioni che il quarantanovenne di origine ucraina non è stato in grado di mostrare agli agenti della polizia stradale che lo hanno fermato mentre stava per entrare in città. Poiché l’ucraino risultava privo delle autorizzazioni necessarie, gli agenti della polstrada decidevano di sottoporre a fermo l’autocarro ed a sanzionare il trasportatore multandolo per una violazione che prevede una somma fino a 12.394 euro. Le indagini della polizia continuano, e riguardano soprattutto quello che il quarantanovenne aveva appena fatto arrivare a Reggio dall'Ucraina. Il sospetto degli investigatori è che dietro questi trasporti si possa celare un contrabbando di merce illegale. Infine la polstrada ha sequestrato anche l’attrezzatura utilizzata dall’ucraino per pesare la merce che il furgone trasportava. Fonte della notizia: gazzettadireggio.gelocal.it Pluripregiudicati e clandestini sorpresi con documenti falsi in A1 La carta di identità e la patente greca risultavano originali, come stampato, ma le fotografie dei titolari erano state sostituite, mentre sui dati anagrafici era stata applicata una specie di pellicola Arezzo, 9 febbraio 2016 - Tentano di ingannare i poliziotti e vengono arrestati. Ieri pomeriggio la pattuglia della Sottosezione Polizia Stradale in servizio sull’A1 all’altezza di Monte San Savino hanno controllato una Ford KA con a bordo due persone: B.B. del 76 e D.A. del 75, gli occupanti hanno esibito i documenti, carta d’identità e patente di guida, di nazionalità greca. Tutto poteva sembrare normale, ma non agli occhi esperti dei poliziotti della Stradale, che non si sono lasciati ingannare. La carta di identità e la patente greca risultavano originali, come stampato, ma le fotografie dei titolari erano state sostituite, mentre sui dati anagrafici era stata applicata una specie di pellicola; inoltre la carta di identità risultava rubata ed inserita nella banca dati europea come da ricercare e sequestrare. In realtà i due occupanti erano di origine albanese e il passeggero era un pluripregiudicato per stupefacenti, clandestino e in Italia senza fissa dimora. A questo punto è scattata la perquisizione che ha consentito di rinvenire 12 grammi di cocaina nascosti sotto il sedile posteriore. In pratica, usando i documenti falsi, i due albanesi speravano di potersi spostare liberamente sul territorio italiano

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per compiere i loro traffici, ma i poliziotti della Stradale di Arezzo non sono cascati nel tranello e li hanno arrestati per porli a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. Fonte della notizia: lanazione.it SALVATAGGI Modena, fuga e schianto, due strappati alle fiamme Un'auto non si ferma all’alt della polizia e va contro un muro. Nello scontro s’incendia: l’autista scappa, gli agenti salvano i passeggeri. Ora è caccia al fuggitivo di Carlo Gregori MODENA 10.02.2016 - Un episodio ancora carico di risvolti oscuri è avvenuto ieri prima dell’alba in zona Villaggio Artigiano: un’auto è fuggita a un controllo della polizia e durante l’inseguimento si è schiantata sotto il cavalcavia della via Emilia. Il mezzo ha preso fuoco e, mentre il conducente scappava, gli agenti hanno tratto in salvo dalle fiamme un 25enne svenuto e una 15enne reggiana ferita. Cosa facessero lì e perché scappassero, è ancora da chiarire. La ragazza ora è ricoverata a Baggiovara. UNA FUGA LAMPO DOPO AVER VISTO LA POLIZIA. Tutto si svolge nell’arco di pochi minuti. Sono le 3.30 passate da poco. Una pattuglia della Squadra Volante della Polizia passa per un controllo in via Emilio Po. Gli agenti notano una Renault Clio con tre giovani a bordo e si avvicinano. Ma il guidatore della Clio ingrana la marcia e scappa a tutta velocità. La polizia sta dietro ai fuggitivi senza però mai avvicinarsi troppo. LA SBANDATA ALLA CURVA CON VIA CABASSI. Poi all’improvviso, vicino all’incrocio con via Cabassi, in una curva la Clio sbanda, il guidatore non la controlla più e si schianta contro una massicciata vicino al pilone del cavalcavia del bowling. Dopo il fragore scoppia un incendio dell’auto. Gli agenti scendono in fretta e furia dell’auto di pattuglia. Intanto il guidatore dell’auto, l’unico che non ha perso i sensi, apre lo sportello e scappa a gambe levate nel buio. Ma in quel momento ai poliziotti interessa di più la sorte dei due viaggiatori incastrati: un ragazzo e una ragazzina molto giovane. Con cura li estraggono dal sedile posteriore mentre le fiamme ormai rischiano di ustionarli e li mettono in salvo. IL PROPRIETARIO DELL'AUTO E' ILLESO. Subito dopo viene dato l’allarme e in pochi minuti arrivano due ambulanze del 118 e i vigili del fuoco che in breve tempo spegneranno l’incendio. Il ragazzo è illeso e si riprenderà in pochi minuti. È un brindisino di 25 anni. Lo sottopongono all’alcoltest ma risulta pulito. La ragazzina è invece in condizioni più serie ma non corre pericolo di vita. Nell’urto ha battuto con violenza la testa. Ora è ricoverata in osservazione a Baggiovara. Si è poi scoperto che si tratta di una quindicenne di Sant’Ilario d’Enza (Reggio). Cosa ci faceva una adolescente su quell’auto con due adulti nel cuore della notte in una città a più di 50 chilometri da casa? È stato per lei che i due uomini sono scappati dal controllo della polizia? Mentre proseguono le indagini della polizia stradale di Modena, intervenuta per i rilievi, la ragazzina resta sotto stretta osservazione medica. La polizia stradale sta cercando il conducente fuggito, ancora sconosciuto. L’auto è di proprietà del 25enne pugliese: sarà forse lui a chiarire i lati oscuri di questa fuga. Fonte della notizia: gazzettadimodena.it NO COMMENT… Rovigo, dormivano nelle Volanti durante il servizio: condannati 22 agenti 10.02.2016 - Puniti i 'furbettì della Questura - quasi l'intera squadra mobile di Rovigo e alcuni delle Volanti - abituati, durante il lavoro notturno, a dormire sonni tranquilli in ufficio o nelle macchine di servizio invece di pattugliare il territorio ed eseguire i controlli anticrimine. La Cassazione ha confermato le condanne a carico di 22 agenti messi sotto inchiesta dal loro capo e dal questore Amalia Di Ruocco. Le pene inflitte - dalla Corte di Appello di Venezia il 7 novembre 2014 - variano da dieci mesi a due anni e sette mesi di reclusione, sono tutte sospese e con il beneficio della non menzione. Le accuse sono di truffa e falso e per alcuni anche di abbandono del posto di servizio. Gli agenti sono stati intercettati nelle macchine e negli uffici, le cimici erano state messe dappertutto e la truffa è venuta a galla tanto che il pm ha chiesto il giudizio immediato. I poliziotti facevano finta di pattugliare quando rispondevano

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all'autoradio, dicevano che il motore non si sentiva perchè andavano piano, ma il Gps li ha scoperti in fermo 'siestà. In Cassazione i 'furbettì in divisa hanno usato linee difensive definite dai supremi giudici come «grottesche» e «assurde»: secondo alcuni per motivi di privacy le auto di servizio non si potrebbero intercettare, per farlo, servirebbe il permesso dei sindacati di categoria. «Va ricordato - scrive la Cassazione nel verdetto 5550 depositato oggi, udienza del 25 novembre - che l'abitacolo di un autoveicolo privato non può essere considerato luogo di privata dimora; meno che mai può esserlo quello di una vettura di servizio della polizia di Stato» perchè «esso è il luogo di lavoro, non solo per chi vi si trova al momento della intercettazione, ma anche per chi, pur non presente in esso, sta coordinando il servizio». «D'altra parte - prosegue la sentenza - sostenere che la intercettazione 'sul luogo del lavorò debba essere effettuata con il benestare delle associazioni sindacali sarebbe affermazione al limite del grottesco». La Suprema Corte ha ritenuto, inoltre, «al limite della provocazione» l'assunto difensivo di chi ha sostenuto che anche il capo della mobile e il questore andavano inquisiti perchè mentre le indagini erano in corso facevano finta di niente così divenendo complici degli indagati. «È evidente (o almeno dovrebbe esserlo) - rilevano gli 'ermellinì - che tanto il capo della squadra mobile, quanto il questore, stavano adempiendo al loro dovere in virtù della delega conferita dal pm». «Diversamente ragionando, anche lo stesso sostituto procuratore avrebbe dovuto essere iscritto nel registro degli indagati in quanto concorrente nei delitti sui quali stava svolgendo (e delegando) attività di indagine, o come favoreggiatore degli stessi: l'assunto sarebbe grave, se non fosse assurdo», hanno concluso i supremi giudici. I fatti contestati si sono svolti dal 3 gennaio al 5 marzo del 2008. Fonte della notizia: ilmessaggero.it PIRATERIA STRADALE Due ragazzi investiti a Cuasso al Monte, arrestato pirata della strada Guidava senza patente l'auto del convivente della madre: il giovane è stato rintracciato dai carabinieri dopo una breve ricerca. Cuasso al Monte (Varese), 11 febbraio 2016 - E' stato arrestato dai carabinieri un pirata della strada 20enne che mercoledì sera, attorno alle 21, ha investito due ragazzi di 16 e 17 anni a Cuasso al Monte ed è fuggito senza prestare soccorso. Il giovane originario della Giordania, privo di patente, era alla guida di una Opel Astra sottratta al convivente della madre. Stava percorrendo a forte velocità via Scampini quando ha travolto i due giovani, che camminavano assieme ad altri coetanei. Poi è andato a sbattere contro una recinzione, ha abbandonato l'auto ed è fuggito a piedi. I due feriti, soccorsi dal personale del 118 e trasportati all'ospedale di Circolo di Varese, hanno riportato alcune lesioni. Il pirata della strada, rintracciato poco dopo dai carabinieri, è stato arrestato con l'accusa di lesioni personali colpose, guida senza patente, omissione di soccorso e furto dell'auto del convivente della madre. Fonte della notizia: ilgiorno.it Investe una ciclista e fugge, è caccia al pirata della strada E' successo in viale delle Olimpiadi a Empoli, la donna è stata trasportata al San Giuseppe. Indaga la polizia municipale EMPOLI 11.02.2016 - Ha investito una donna in bici ed è fuggito. Ora è caccia all'automobilista. E' successo giovedì 11 febbraio, intorno alle 11 in viale delle Olimpiadi - angolo via Ticino - a Empoli. Sul posto è intervenuta una pattuglia della polizia municipale dell'Unione, oltre all'ambulanza della Misericordia, che ha trasportato la ciclista al San Giuseppe: le sue condizioni non sono gravi. Nel frattempo - partendo anche dal suo racconto e da quello di alcuni testimoni (la zona in quel momento era particolarmente frequentata per la presenza del mercato settimanale), sono scattate le indagini per individuare l'auto pirata. Fonte della notizia: iltirreno.gelocal.it Investe due ragazzi e fugge: pirata della strada subito preso dai Carabinieri

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L'investimento ieri sera poco prima delle 21 sulla strada di Cavagnano 11.02.2016 - Molta paura per un gruppo di ragazzi di Cuasso al Monte che ieri sera, poco prima delle 21, sono stati investiti da un’auto che viaggiava a forte velocità sulla strada di Cavagnano. L’uomo al volante, dopo aver centrato due dei cinque giovani (gli altri sono riusciti a scansare la vettura per un soffio) che stavano camminando lungo via Scampini, non si è fermato per verificare le condizioni dei ragazzi, ma proseguendo la corsa è andato a sbattere con l’auto contro una recizione, ha abbandonato l’auto ed è quindi fuggito. Immediati i soccorsi, grazie ad una giovane operatrice del 118 e all’intervento dell’automedica e di un’ambulanza di Sos Tre Valli Cunardo. I due ragazzi, entrambi di 17 anni, sono stati portati all’Ospedale di Circolo di Varese in codice giallo con lesioni serie ma non sono in pericolo di vita. I Carabinieri di Porto Ceresio subito intervenuti, anche grazie alle testimonianze di chi ha assistito all’incidente sono riusciti a risalire immediatamente all’autore del grave fatto, che è stato arrestato poco dopo nella sua abitazione. Si tratta di un ragazzo straniero di 19 anni, già noto alle forze dell’ordine della zona per vari reati, che ha sottratto l’auto al convivente della madre e si è messo al volante pur essendo senza patente. Il ragazzo è stato arrestato con diversi capi d’accusa: fuga in caso di incidente, omissione di soccorso, lesioni gravissime, guida senza patente e furto aggravato. Ora si trova nel carcere dei Miogni e già in giornata dovrebbe essere processato per direttissima. Fonte della notizia: varesenews.it Fugge dopo l’incidente denunciato un giovane Per compiere una spacconata è andato fuori strada con l’auto della madre ha urtato contro una vettura in sosta e ferito due diciassettenni di Sabrina Chiellini CASTELFRANCO DI SOTTO 10.02.2016 - È durata poco la fuga di un automobilista “pirata” che dopo avere causato un incidente stradale, urtato contro un’auto in sosta e ferito due diciassettenni che erano in sella a un ciclomotore. Il conducente, 22 anni, nato in Georgia e residente a Fucecchio, è stato denunciato dai carabinieri della radiomobile della compagnia di San Miniato per omissione di soccorso e fuga a seguito di incidente stradale. E tutto questo probabilmente è accaduto per una bravata che il giovane, alla guida di una Mercedes classe C di proprietà della madre, voleva compiere davanti agli amici che aveva incontrato nei pressi di un bar a Castelfranco di Sotto. L’incidente è avvenuto l’altra sera, in viale Due Giugno. Stando a quanto è stato ricostruito dai carabinieri, il 22enne si è messo alla guida della Mercedes e, forse anche per l’eccessiva velocità, ha perso il controllo dell’auto. Si è schiantato prima contro una Dacia che era parcheggiata al margine della strada e poi con un ciclomotore Piaggio in sella al quale c’erano due diciassettenni, uno georgiano residente a Fucecchio e l’altro albanese residente nel comune di Santa Croce sull’Arno. Questi ultimi sono rimasti feriti e sono stati soccorsi dai mezzi inviati dal 118. Ma l’automobilista non si è fermato e non ha cercato di capire se i ragazzi feriti avevano bisogno di aiuto. Grazie ad alcune testimonianze le indagini e le ricerche dell’auto hanno preso subito la strada giusta. Tanto che poco dopo il 22enne è stato rintracciato a Fucecchio, con l’auto piuttosto ridotta male. I feriti sono stati trasportati all’ospedale San Giuseppe di Empoli e sono state loro riscontrate lesioni giudicate guaribili in circa dieci giorni. Hanno riportato un trauma cranico ed escoriazioni alle braccia e alle gambe. Quando l’automobilista è stato rintracciato è stato sottoposto all’alcoltest che ha dato esito negativo. Poi ha raccontato ai carabinieri di essersi allontano perché si era reso conto di avere combinato un bel guaio e ne temeva le conseguenze. Fuggendo però ha aumentato i suoi problemi. La vettura è stata presa in consegna dai carabinieri della compagnia di San Miniato e lui dovrà difendersi dalla denuncia. Poi è emerso che forse l’incidente era la conseguenza di una spacconata. Fonte della notizia: iltirreno.gelocal.it Como, scontro tra due camion Buttato fuori strada dal Tir pirata Incidente stradale in via Oltrecolle alle 13.30: due camion si sono urtati, uno è finito fuori strada. Il conducente trasferito in “codice verde” all’ospedale

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09.02.2016 - Incidente stradale in via Oltrecolle intorno alle 13.30. Due camion, che procedevano in direzione opposta, si sono urtati e uno è finito fuori strada abbattendo tra l’altro un palo della luce. Tanta paura per il conducente - un uomo di 66 anni - che per fortuna è rimasto ferito in modo non grave. Sul posto Croce Rossa e Vigili del fuoco. L’altro camion, anziché fermarsi, si è allontanato. Il conducente del camion è stato trasferito in “codice verde” all’ospedale Sant’Anna per i necessari accertamenti. Fonte della notizia: laprovinciadicomo.it CONTROMANO Contromano in tangenziale «Più scritte e cartelli» Pedemontana: «Ogni miglioria va studiata. Un aiuto dai navigatori». L’esperto Sidoli: tante indicazioni a terra come in Gran Bretagna 11.02.2016 - Contromano sulla nuova tangenziale di Como. Poteva trasformarsi in tragedia la distrazione del pensionato comasco che, al volante della sua Panda, ha sbagliato direzione ed è entrato in A9 dalla Pedemontana in direzione Svizzera e dopo aver sfiorato alcuni veicoli si è scontrato con altri due. La tangenziale pare trarre in inganno gli automobilisti: molti, infatti, sbagliano verso: l’allarme era già scattato le scorse settimane e, su La Provincia, meno di un mese fa, si dava conto di numerose vetture incorse nell’errore, tanto da percorrere i 2.4 chilometri della Pedemontana in direzione contraria. Adesso che la tragedia è stata a un passo, bisogna correre ai ripari. E Pedemontana ne è ben cosciente. «Il tema della segnaletica è importantissimo – spiega il presidente della società Massimo Sarmi – l’incidente si è aggiunto alle riflessioni che già facciamo abitualmente. L’attenzione da parte nostra c’è tutta ed è massima: sappiamo di esserci inseriti in un sistema viario già esistente e ogni miglioria è dev’essere studiata, tenuta in considerazione e coordinata con altri soggetti. Non parlo solo di segnaletica viaria, anche gli strumenti web e di navigazione, ormai molto utilizzati, devono essere il più precisi possibili, così da fornire un aiuto ai guidatori». «Purtroppo – commenta Carlo Sidoli, ex direttore di Quattroruote – le strade senza caselli sono soggetti a questo tipo di problemi. Certo, sbagliare già implica una bella distrazione. Se, però, i fatti accadono, allora bisogna incrementare la segnalazione, con tutta probabilità insufficiente». Fonte della notizia: laprovinciadicomo.it Trento, ancora un'auto contromano alla rotonda di via Maccani In mattinata, una Renault Clio ha imboccato contromano la rotonda del Poli TRENTO 10.02.2016 - Ennesimo episodio di un contromano in mattinata, verso le 11 e 30, alla rotonda del Poli di via Maccani. Una Renault Clio ha imboccato la rotonda in senso contrario. Per fortuna le altre auto sono riuscite a fermarsi in tempo, ma sarebbe bastato poco per arrivare allo scontro. Fonte della notizia: trentinocorrierealpi.gelocal.it Inseguimento contromano in città Non si ferma all’alt dei poliziotti, la fuga finisce davanti ai cancelli dello stadio: cerca di picchiare un agente, arrestato di Francesca Gori GROSSETO 10.02.2016 - Sono stati impegnati tre ore, lanciati con la volante a tutta velocità per le strade della città all’inseguimento di un’auto, una Fiat Stilo, che di fronte alla paletta della polizia ha accelerato anziché fermarsi. E alla fine, gli uomini della questura hanno arrestato un romeno di 34 anni che vive a Grosseto. Tutto è cominciato la sera di lunedì 8 febbraio in via Monterosa quando la volante ha incrociato l'auto a bordo della quale c’erano tre persone. I poliziotti hanno cominciato a seguire la vettura che stava viaggiando verso via Aurelia. Uno dei due passeggeri è sceso in via del Terminillo e la Stilo ha ripreso la sua marcia. Ha girato un po’ tra le strade che attraversano via Roma e una volta arrivati in via Trento, i poliziotti hanno deciso di fermare l'auto, affiancandola ed esibendo la paletta. Ma Daniel Ionel,

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il trentaquattrenne che era al volante, ha ingranato la marcia imboccando contromano via Porto Loretano e poi, sempre in senso contrario via Vetulonia raggiungendo poi il cancello dello stadio. È qui che è finita la corsa della Fiat Stilo, costretta a fermarsi davanti al cancello dello Zecchini dopo essere stata affiancata da due volanti della questura. I due uomini che erano nell’abitacolo sono scesi spalancando le portiere contemporaneamente: il passeggero ha cominciato a correre in direzione dello stadio e una volta arrivato al tornello d’ingresso dell’impianto, è riuscito a entrarci sotto e a entrare dentro allo Zecchini. C’era un sovrintendente di polizia che lo stava inseguendo, ma che non è riuscito a fermarlo. Daniel Ionel invece, è stato accerchiato dagli agenti che erano sulle due pattuglie e ha cercato di divincolarsi in ogni modo. Ha cercato di aggredire un assistente capo, per cercare di neutralizzarlo e guadagnare così una via di fuga. Il poliziotto era riuscito a fermarlo, ma il trentaquattrenne lo ha strattonato con forza e ha tentato di colpirlo più volte. Alla fine, sono caduti entrambi per terra andando a sbattere sul marciapiede. Una volta immobilizzato, l’uomo è stato portato in questura mentre gli agenti hanno perquisito prima la sua auto, poi la sua abitazione. Nella sua auto hanno trovato una dose di eroina, una pallina di hashish e un mattarello di legno oltre a una tessera sanitaria risultata poi rubata a una donna qualche settimana fa. Nell’abitazione di Ionel, invece, non è stato trovato niente. Il poliziotto che è caduto per terra per fermare il romeno ha riportato alcuni traumi al polso e al gomito: ne avrà per una settimana. Anche l’uomo che è stato arrestato è stato visitato dal personale del 118: qualche escoriazione e qualche contusione anche per lui. L’uomo è stato arrestato e portato nelle camere di sicurezza della questura, su disposizione del sostituto procuratore Giuseppe Coniglio. Ieri mattina in tribunale si è svolta l’udienza di convalida dell’arresto: il trentaquattrenne, che aveva anche un precedente per tentato omicidio, è stato rimesso in libertà dal giudice Andrea Stramenga. L’arresto è stato convalidato e l’uomo, difeso dall’avvocato Cecilia Dragotta, dovrà tornare in tribunale martedì per il processo. Fonte della notizia: iltirreno.gelocal.it Auto contromano in A9 provoca un frontale Incidente tra Como Centro e la barriera di Grandate sulla carreggiata Sud. Quattro le persone ferite, soccorse dal 118 e dai vigili del fuoco 09.02.2016 - Grave incidente stradale poco prima delle 18 sull’autostrada dei Laghi, nel tratto tra lo svincolo di Lazzago e la barriera di Grandate in direzione Milano. Un’utilitaria che viaggiava contromano in direzione Svizzera si è scontrata frontalmente con un’altra auto diretta verso Milano. Uno scontro violentissimo, avvenuto sulla corsia di sorpasso. Immediati i soccorsi da parte dei 118 e dei vigili del fuoco, che sono dovuti intervenire per estrarre un ferito rimasto incastrato tra le lamiere dell’auto. Due persone, secondo le prime notizie, sono ferite in modo serio. L’autostrada è bloccata con lunghe code per chi arriva dalla Svizzera. Fonte della notizia: laprovinciadicomo.it INCIDENTI STRADALI A piedi sul Raccordo di Roma, donna investita e uccisa Camminava in mezzo alla carreggiata tra le uscite Aurelia e Boccea quando è stata travolto da un'auto 11.02.2016 - Una donna è morta all'alba dopo esser stata investita da un'auto sul Grande raccordo anulare di Roma. Come si apprende dalla polizia stradale, camminava in mezzo alla carreggiata interna tra le uscite Aurelia e Boccea quando è stata travolta. L'automobilista si è fermato e ha chiamato i soccorsi. Inutili i soccorsi per la vittima che, sbalzata in aria dall'impatto, è morta sul colpo. Sul posto la polizia stradale, il personale Anas e la polizia mortuaria. Il tratto di strada è stato chiuso per circa tre ore per consentire i rilievi e si sono formate code di circa un chilometro, verso le 8.30 il Gra è stato completamente riaperto al traffico. Ieri uno scontro tra quattro mezzi aveva mandato in tilt la circolazione all'altezza degli svincoli Prenestina (uscita 15) e La Rustica (uscita 16). Fonte della notizia: roma.repubblica.it

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Incidente stradale sulla Flaminia, la vittima è Burgos Santana: lascia due figli Oltre al giovane deceduto, come riferisce una nota dell'ufficio stampa dell'Azienda Ospedaliera in contatto con il 118 regionale, non vi sono altri feriti 11.02.2016 - E' Burgos Santana il giovane 28enne che ha perso la vita a seguito di un terribile incidente avvenuto ieri in una galleria della Flaminia. Il giovane lascia una compagna e due figli piccoli. L'incidente – L'impatto è avvenuto in località Vittiano, lungo il tratto di Flaminia che unisce Foligno a Nocera Umbra. L’incidente, sulle cui cause stanno effettuando accertamenti agenti della Polizia Stradale, è avvenuto in una galleria. Oltre al giovane deceduto, come riferisce una nota dell’ufficio stampa dell’Azienda Ospedaliera, non vi sono altri feriti. Non è stato possibile effettuare alcuna attività di soccorso al giovane automobilista da parte degli operatori sanitarie partiti in ambulanza dalla postazioni di Nocera Umbra e Foligno. La causa della morte è stata provocata dallo schiacciamento del rachide cervicale. Fonte della notizia. perugiatoday.it Fabrizio, carabiniere di 33 anni muore in un grave incidente stradale di Paola Treppo GORIZIA 10.02.2016 - Arma in lutto per la tragica morte di Fabrizio Spagnoli, un carabiniere di 33 anni di Castel Castagna che prestava servizio dal 2007 in seno al 13° Reggimento Carabinieri Friuli Venezia Giulia di stanza a Gorizia. Il militare è deceduto a causa di un grave incidente stradale accaduto nella prima serata di ieri, martedì 9 febbraio, mentre stava percorrendo la strada regionale che da Loqua raggiunge a Salcano, nella periferia di Nova Gorica, in Slovenia, a bordo di una Volkswagen Golf. Stava tornando a casa ed era a pochi chilometri da confine. A quanto si è appreso, il 33enne avrebbe perso il controllo del mezzo che poi si è cappottato per andata quindi a finire in un fosso. Spagnoli è morto sul colpo a causa delle gravi ferite riportate. La polizia slovena che ha rilevato l’incidente ha avvisato nella notte il Comando Provinciale di Gorizia che a sua volta ha contattato il 13° Reggimento Carabinieri Friuli Venezia Giulia, comandato dal Colonnello Patrizio La Spada. La famiglia del 33enne, il papà Silvio e il fratello Carlo, di Giulianova, sta raggiungendo in queste ore il Friuli. La salma del carabiniere è stata trasportata all’ospedale di Lubiana. I militari del 13° cercheranno di fare tutto il possibile per aiutare i congiunti in questo terribile momento di dolore. A ricordare Spagnoli il Colonnello La Spada: «Come tutti i militari del 13° Reggimento Carabinieri Friuli Venezia Giulia - dice addolorato - anche lui ha avuto una selezione importante, un iter selettivo preciso; faceva servizio di mantenimento, un ragazzo che rimpiangeremo tutti. Una persona a modo, per bene, discreto, molto educato. Un professionista, con alle spalle molte missioni all'estero. Ci mancherà molto. Siamo in stretto contatto con la famiglia cui vanno le nostre più sentite condoglianze». Fonte della notizia: ilgazzettino.it Incidente in A14 tra 4 auto un tir e un furgone, 4 feriti e traffico in tilt Chiusi i caselli autostradali di Grottammare e San Benedetto per lo scontro avvenuto in direzione Sud Ascoli, 10 febbraio 2016 - Chiusi i caselli autostradali dell’A14 di Grottammare e San Benedetto per un incidente che ha coinvolto quattro auto, un tir e furgone. Quattro le persone rimaste ferite, una in modo grave, nello scontro avvenuto intorno alle 18.30 sull’autostrada A14 all’altezza del casello di San Benedetto del Tronto-Porto d’Ascoli, in direzione sud. Sulla dinamica sta indagando la polizia stradale. Sul posto anche i vigili del fuoco e le ambulanze del 118. Fonte della notizia: ilrestodelcarlino.it ESTERI

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Francia: un altro incidente ad un pullman con scolaresca, 6 morti Ieri, in un un analogo scontro nel centro della Francia, due ragazzi di 12 e 15 anni erano rimasti uccisi 11.02.2016 - Nuovo incidente questa mattina ad un pullman con una scolaresca francese in gita, nella Charente Maritime (Francia occidentale), a Rochefort. Almeno sei ragazzi sono rimasti uccisi nello scontro fra il veicolo e un camion, secondo quanto si è appreso. Ieri, in un un analogo scontro nel centro della Francia, due ragazzi di 12 e 15 anni erano rimasti uccisi. Il gravissimo incidente è avvenuto alle 7:15, quando un pulmino scolastico che portava i ragazzi a scuola ha urtato un tir che trasportava brecciolino. Il bilancio provvisorio è di sei morti e tre feriti, fra i quali il conducente del minibus. Secondo una prima ricostruzione, fornita alla radio Europe 1 dal presidente del consiglio del dipartimento Charente-Maritime ed ex ministro dei Trasporti Dominique Busserau, "si tratta di un pullman di linea utilizzato per il trasporto scolastico, probabilmente collegava Rochefort-sur-Mer a l'Ile d'Oleron". Incrociando il camion, il minibus "ha urtato una sponda, un grosso oggetto metallico che sul camion consente di tenere fermo il carico. Questo pezzo del Tir si è staccato ed è caduto sul pulmino, schiacciandone la parte posteriore". Otto occupanti sui 17-18 che ne conteneva il mezzo sono usciti indenni. I due autisti coinvolti nell' incidente dello scuolabus in cui questa mattina sono morti sei adolescenti a Rochefort, in Francia, sono stati posti in stato di fermo. Obiettivo è capire meglio la dinamica del tragico incidente. In Francia, il fermo giudiziario dura 24 ore. Già ieri, altri due giovanissimi erano morti nello schianto di un altro pullman durante una gita scolastica nel dipartimento francese del Doubs. Fonte della notizia: ansa.it Si ribalta pullman dell'Huracan, terrore fra i calciatori Caracas 11.02.2016 - Paura e tragedia sfiorata per l'Huracan, squadra di calcio argentina, il cui pullman si e' ribaltato ed e' finito fuori strada in Venezuela. Il mezzo stava trasportando all'aeroporto di Caracas i giocatori dopo la partita di ritorno del primo turno della fase di qualificazione alla Coppa Libertadores quando l'autista ha perso il controllo, probabilmente a causa di un problema ai freni. Momenti di panico per i calciatori e tutto lo staff, ma il bilancio fortunatamente parla solo di quattro feriti, tra cui i calciatori Patricio Toranzo e Diego Mendoza. Nelle ore successive all'incidente si era sparsa la notizia dell'amputazione di quattro dita del piede destro per Toranzo, poi smentita dal presidente dell'Huracan, Alejandro Nadur. "C'e' una ferita importante ma niente di piu' di questo", ha rassicurato Nadur, "ho parlato con lui e ha gia' la testa al 'clasico' del 28 con il San Lorenzo". "Anche gli altri feriti stanno bene, la paura e' stata tanta, ma siamo stati molto fortunati, non riesco a immaginare lo shock che hanno vissuto i giocatori, i tecnici, lo staff medico e tutti i collaboratori", ha aggiunto. Contro il Caracas Fc, l'Huracan aveva passato il turno in extremis grazie a un gol proprio di Mendoza al 92mo che ha fissato il punteggio sul 2-1 per i venezuelani, dopo che all'andata gli argentini si erano imposti in casa per 1-0. Fonte della notizia: agi.it SBIRRI PIKKIATI Accattoni molesti e abusivi, tre denunce e un arresto Nucleo antidegrado, nuovi interventi in centro storico. In un caso un senegalese, rifiutandosi di fornire i documenti, ha aggredito un agente e danneggiato l'auto di servizio Lucca, 10 febbraio 2016 - Nuovi interventi in centro storico del nucleo operativo antidegrado della Polizia municipale. Nello scorso fine settimana il nucleo ha denunciato due giovani nigeriani: il primo, di 33 anni, è stato fermato venerdì 5 febbraio in piazza Napoleone e dai controlli effettuati sul posto è risultato residente in Calabria, pregiudicato e già sottoposto a rimpatrio nel proprio Paese di origine. Il giovane è stato dunque segnalato all’autorità giudiziaria e adesso rischia una condanna da uno a sei mesi di reclusione. Denunciato a piede libero un secondo cittadino di origine nigeriana di 30 anni, sorpreso in via Fillungo dal nucleo antidegrado mentre importunava i passanti, in particolare persone anziane e giovani donne. Al momento delle verifiche la persona in questione si è rifiutata di fornire i documenti e dunque

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gli agenti della Pm lo hanno portato al Comando dove è risultato ospite di un comune della provincia in qualità di richiedente asilo. Il giovane è stato denunciato per i reati di false generalità e mancata esibizione dei documenti. Sempre nella giornata di venerdì 5 febbraio il nucleo ha effettuato accertamenti su una persona di origini marocchine che era stata notata già nei giorni precedenti aggirarsi in alcune piazze e vie del centro. Gli agenti del nucleo hanno effettuato le prime verifiche da cui è emerso che il soggetto è pluripregiudicato per reati contro il patrimonio. Portato in Questura all’ufficio immigrazione è risultato essere già sottoposto a provvedimento di espulsione dall’Italia: per questo si è provveduto alla segnalazione all’autorità giudiziaria. Ieri (9 febbraio) in piazza Risorgimento gli agenti sono riusciti a bloccare un giovane senegalese che in precedenti occasioni si era dato alla fuga. Il giovane non ha voluto fornire le proprie generalità: per questo, anche se in possesso di regolare permesso di soggiorno, è stato denunciato per mancata esibizione dei documenti. Stamani infine, durante un controllo nell’area del mercato, in via Roosvelt è stato fermato un trentenne originario del Senegal mentre stava vendendo della merce e svolgendo l’attività di parcheggiatore abusivo. Il giovane, regolarmente residente nel Comune di Cascina e già conosciuto alle Forze dell’ordine, è uno fra quelli che gravita intorno al parcheggio dentro Porta Santa Maria e che finora era sfuggito ai controlli degli agenti del nucleo. Al momento della richiesta di esibizione dei documenti il giovane ha opposto resistenza, ha aggredito un agente della Polizia municipale e danneggiato l’auto di servizio: a quel punto è stato bloccato e arrestato. Ora si trova ai domiciliari e domani mattina verrà processato per direttissima: tra i capi di imputazione c’è la resistenza a pubblico ufficiale. Sono inoltre in corso ulteriori indagini per approfondire il suo ruolo e la relazione con gli altri soggetti che si muovono attorno agli stalli dedicati alla sosta nei pressi di Porta Santa Maria. Fonte della notizia: lanazione.it