Sulla presenza di Polycelis felina (Dalyell) in alcune caverne del...

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This article was downloaded by: [California Poly Pomona University] On: 01 November 2014, At: 15:23 Publisher: Taylor & Francis Informa Ltd Registered in England and Wales Registered Number: 1072954 Registered office: Mortimer House, 37-41 Mortimer Street, London W1T 3JH, UK Bolletino di zoologia Publication details, including instructions for authors and subscription information: http://www.tandfonline.com/loi/tizo19 Sulla presenza di Polycelis felina (Dalyell) in alcune caverne del bresciano Dott. Ida Scatizzi a a Istituto di Anatomia Comparata della R. Università di Pavia Published online: 14 Sep 2009. To cite this article: Dott. Ida Scatizzi (1937) Sulla presenza di Polycelis felina (Dalyell) in alcune caverne del bresciano, Bolletino di zoologia, 8:1, 139-142, DOI: 10.1080/11250003709434916 To link to this article: http://dx.doi.org/10.1080/11250003709434916 PLEASE SCROLL DOWN FOR ARTICLE Taylor & Francis makes every effort to ensure the accuracy of all the information (the “Content”) contained in the publications on our platform. However, Taylor & Francis, our agents, and our licensors make no representations or warranties whatsoever as to the accuracy, completeness, or suitability for any purpose of the Content. Any opinions and views expressed in this publication are the opinions and views of the authors, and are not the views of or endorsed by Taylor & Francis. The accuracy of the Content should not be relied upon and should be independently verified with primary sources of information. Taylor and Francis shall not be liable for any losses, actions, claims, proceedings, demands, costs, expenses, damages, and other liabilities whatsoever or howsoever caused arising directly or indirectly in connection with, in relation to or arising out of the use of the Content. This article may be used for research, teaching, and private study purposes. Any substantial or systematic reproduction, redistribution, reselling, loan,

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This article was downloaded by: [California Poly Pomona University]On: 01 November 2014, At: 15:23Publisher: Taylor & FrancisInforma Ltd Registered in England and Wales Registered Number: 1072954Registered office: Mortimer House, 37-41 Mortimer Street, London W1T 3JH,UK

Bolletino di zoologiaPublication details, including instructions forauthors and subscription information:http://www.tandfonline.com/loi/tizo19

Sulla presenza di Polycelisfelina (Dalyell) in alcunecaverne del brescianoDott. Ida Scatizzi aa Istituto di Anatomia Comparata della R. Universitàdi PaviaPublished online: 14 Sep 2009.

To cite this article: Dott. Ida Scatizzi (1937) Sulla presenza di Polycelis felina(Dalyell) in alcune caverne del bresciano, Bolletino di zoologia, 8:1, 139-142, DOI:10.1080/11250003709434916

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DOTT. IDA SCAT1221 lstitiito di Anatomia Comparata della R. Universiti di Pavia

Direttore: Prof. Alaffo VIALLI.

Sulla presenza di Palycelis fehna (DALYELL) in al- cune caverne del bresciano,

Da parecchi anni i Gruppi Grotte di Cremona e Brescia si oc- cupano attivamente di raccogliere materiali zoologici nelle caverne del Bresciano, studiandoli accuratamente e facendoli studiare da varii specialisti.

I risultati di questi studi sono numerosi e assai interessanti specialmente dal punto di vista faunistico. Essi sono stati sistema- ticamente riuniti da BOLDOKI e da GHIDINI in un certo numero di contributi alla fauna speoentomologica bresciana da cui appare evi- dente l’intensith con cui tali studi furono condotti.

In tanti anni di ricerche, forse sopratutto per difficoltg intrin- seche illla raccolta del materiale, non risulta fosse stata trovnta alcuna specie di Tricladi cavernicole del brescinno.

Solo del tutto recentemente il Sig. AI. PAVAN, a1 quale devo anche il presente ‘materiale , 6 riuscito a rnccogliere nel Buco del Budrio N. 71 LO. (Catasto Speleol. Ital ) un certo numero di pla- narie che inviate a1 Prof. VIALLI furono da Lui riconosciute come appartenenti a unn specie nuova del genere Detidrocoelzatt ( D e w clrocoelznn italicmi n. sp.) la cui descrizione e solo ora in corso di stampa.

Pib tardi nuovi materiali f‘urono raccolti in due altre localitn e a me inviati per lo studio da PAVAN.

Le localith di provenienza sono: Ruco del Fus K . 11 LO. (Valle de Fus, Brione), 10-1-1937. Bus dei Osei K. 176 LO. (hlonte Pistone, Botticino), 2-1-1937. I1 materiale giuntomi vivo ha potuto facilmente essere diagno-

sticato come appartenente a1 genere Polycelis jelittn (DALYELL) nome piu corretto con cui va designata la specie comunemente not? come Polycelis cortiiita (JOHNSON). Pobcelis felitin C facilmente ri- conoscibile dal gruppo P. rzigun (EHRBG.) e P. tetitris (IJIMA) per i tentacoli ben sviluppati.

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1-10 1. Scatizzi

Gli esemplari non presentavano una particolare depigmcnta. zione ; la lunghezza massima era attorno ai 10 tnm., quindi non corrispondente a quella data da STEIMAKS di 19 mm. Perb nnche BeAuctiAaiP nel buo lavoro del 1920 ha trovato solo esemplari molt0 piccoli. Darb qualche cenno sulle locnlith di provenienza gentil- mente fornitomi dal Gruppo Grotte di Brescia.

B u c o d e l F u s If. 1 1 LO. La cavita si npre a l h testa della valletta del 1;uso che incide

i l massiccio del Monte Brione, diriiendosi a ponente. Nella parte in- feriore deila caverna scorre un torrentello che percorre poi tutta kt valle del Fuso e viene utilizzato lungo il percorso come sorgente d i gnergia per piccole industrie metallurgiche. Tale corso d’acqua non devesi considerare come vera e propria risorgente ciirzica non risentcndo clie it lunga scadenza delle precipitazioni. Dai dati pre- lcvati si pub desumere un massirno ed un mininio di portata dato che la niisurazione si effettub dopo un periodo di siccith durato dal novellibre ;rl marzo. L’acqua che attrav-ersa bnnchi di a majo- lica rn ad Aptychus al suo sbocco lion d% formazione di depositi tufacei calcatei ne incrostazioni , a differenza di quaato avvieiie nel Bus dei Osei X. 176 LO., l’altrii cavitti in cui fu raccolta P.feli t in. La temperatura dell’ncqua il 10-1-1937 era nrlle immedintezze del. l’imbocco, ove furono r;iccoltc le Polycells, di C. 10,6 ; la tempe- ratura andavn grndatatnente aurnentando verso l’intcrno fino a rag- giungcre un rnassimo di C. 11,2 ; la temperntur? esterna presa alle ore 15 era di C. I , mentre nell’interno della cavith alle ore 15,30 ern di C. 7.

P. /elinn fu raccolta fino a 3 m. dall‘imbocco in zona semio- scura ed era particolarmente abbondante sotto ogni sxso sommerso; in questa zona sono presenti mche iVipJinvgus sp. e Xoi io l i s t i~ t Botdorii che a differenza delle Polycelis si spingono fino ai limiti esplorabili della caverna cioe per uno sviluppo di m. 45 circa.

Nella zona in cui fu trovata In specie con il variare delle sta-

gioni si devono avere delle oscillazioni piuttosto notevoli nella temperatura dell’acqua, ma non vi so110 ancora dati sufficienti ; essi sarebbero di un certo interesse per stabilire se la specie con piccole migrazioni e in grado di ritrovwre le condizioni di o~linzznii.

B u s d e i O s e i R , 1 7 6 LO. Trattasi della risorgenza . delle acque del Bus del Cocchet

K. 108 LO., che dista circa un Km. in linea d’aria, e la continuit&

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Sulla presenza tli Polycelis felina ecc. 141

idrografica sotterranea k stata confermatn da esperimenti con fluo. resceina. I1 rivo scorre in una cavit:i a fessurn orizzontale dello sviluppo di m. 12 accessibili, alta un massimo di m. 1,5 con stroz- zatura verso il mezzo che ne nbbassn la voltn fino n m. 0,50. La portatn dell’acqua, dopo il periodo di siccitk eccezionale di cui prima si e fatta parola, era di 1,6 litri a1 second0 il giorno de\l’esplorn- zione. Al1’uscit;t l’acqua 5 particolarmente ricca di sali in soluzione ed il PAVAX raccolse sia coleotteri acquaioli vivi sin crostacei in- crostati di Ca CO, ; i vegetali del fondo formano uno strato tufaceo di qualche cm. Anche questa caviti, k scavnta nella majolica s,’ ma la ricchezza in Ca CO, delle sue ;icque si pub spiegare pensando che essi provengono dall’altipiano di Serle zonn tipicamente carsica. La temperatura dell’acqua era di 12,l C., all’interno della cavith si aveva una temperatura ambientate di 11,6 C, nll’esterno si w e - vano J,8 C.

Le Planarie sono state raccolte lino a 6 in. dall’imbocco. Polycelis feliitn non i: dn quanto risultn anche da queste os-

serirazioni un bionto troglobio come invece 6 Deitdrocoelriiit itnlicicrrr del Buco del Budrio, infatti essa 6 ben nota di moltissime localitfi anche italiane dove fu trovata in acque fresche e correnti spesso sorgive. E una tipicn specie stenoterma rispetto alla congenere 1iigt.n che resiste di pih a sbalzi di temperatura ed anche a inqui- nazione dell‘acqua in cui vive. Si tratta perb di una specie che fa- cilmente deve entrare in grotta perche DE BEAUCIIANP la cita per varie grotte della Frnncia e Bo~orr e A1EriEr-Y per le grotte della Ungheria.

Anche AIBHELT aveva crento per gli esemplnri da lui trovati in unit grotta di Koylink (Steinlock) unn specie nuova: Polycelis Totlv, che DE BEAUC~~AUP perb ha mess0 in sinonimia con jel i i in.

La netta stexlobermin di questa specie giustifica molto bene la sun presenza negli immediati imbocchi delle caverne specialmente in zone vicine alla pianura (dove gli sbalzi di temperatura dei corsi d’acqua sono pih intensi con I’dternarsi delle stagioni) come sono quelle in cui si trovano le grotte da cui proviene il mio ma- teriale.

Xon mi risulta che questa specie sin stata descritta, anche come specie superficiale, nella provincia di Brescia, mentre invece essa e ben nota per altre localit2 d’Italia dove pub spingersi fino a no- tevoli altezze tanto che R. AIOSTI la trovb in Val d’Aosta a1 lago Zyole situato a pih di 2500 m. s. m.

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142 I. Scatizzi

B i b 1 i o g r a f i a.

1932. A I i e g r e t t i , C. - La grotta del Fus (1 1 LO). Riv. hlens. C. A . 1. Brescia. VI-8-9.

1920. B e a u c h a m p (de) P. - TurbellariCs et HirudinPes. Prem. Serie, Diospeologica 43. Arch. Zool. Exper. gencr., Tonre 60.

1933. - - Turbellaries et HirudinCes, Branchiobdellides. Deux. SPrie. Ibideni, Tome 73.

1924. L1 o k o r , E. - UeitrSgk zur rezenten Fauna der Abaligeta Grotte. Zool. Anzeig., Bd. 61.

1927. B o I d o r i , L. - Contribiiti alla conoscenza della fauna cavernicola lonibarda. N e m . Soc. Ent. Ital. VI.

1927. K o m a r e k, J. - Anregurig zur Revision der Susswasser Tricladen Italiens. Zool. Anzeig., Bd . 71.

1927. M e 11 e I y von I< i s a p s a (L.) - Neue \Viirmer und Krebse alts Un- garn. Budapest. (Citato da D e B e a u c h a rn p ).

1903. hl o n t i , R. - Le condizioni Fisico- Biologiche dei Laghi ossolani e valdostani in rapporto alla Piscicultura. Aleni. R. 1st. Lonzbardo Sc. Lettere, vol. 36.

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