SUL TIPO

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Sul tipo Ravenna, 02 ottobre 2013 Corso di Composizione architettonica T prof. Francesco Gulinello, prof. Sarah Cuccia

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Sul Tipo, architettura

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  • Sul tipo

    Ravenna, 02 ottobre 2013

    Corso di Composizione architettonica T prof. Francesco Gulinello, prof. Sarah Cuccia

  • Linteresse per la storia e la conoscenza del luogo sono materiali del progetto: lanalisi urbana, gli studi sulla citt e sui rapporti tra morfologia e tipologia da un lato, la nozione di principio insediativo e della geografia come storia dallaltro, pongono le basi per un sempre pi definito interesse per il luogo come fondamento del progetto.

    V. Gregotti, Modificazione, in Casabella n. 498-499, gennaio-febbraio 1984, p. 3.

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  • TIPO [dal lat. typus, gr. impronta; carattere, figura, modello, dal

    tema di battere].

    1. Esemplare che si prende come campione, come esempio nella produzione di altri, i quali devono ripeterne le caratteristiche essenziali. Schema ideale al quale pu condursi per astrazione una moltitudine di oggetti, aventi caratteri comuni.

    2. Insieme di oggetti, elementi, individui conformi a un determinato schema o modello, aventi caratteri simili che li accomunano tra loro e insieme li distinguono da altri.

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  • Jean-Nicolas-Louis Durand (Parigi, 1760 Thiais,1834)

    Fu allievo di Etienne-Louis Boulle (1728-1799) e, come il (suo) Maestro, tendenzialmente un eclettico erudito,

    attratto dalle strutture rinascimentali e anche medievali.

    Erano quelli anni di rifondazione culturale; la rivoluzione francese induceva in molti

    intellettuali una sentita necessit di palingenesi; per di pi, i nuovi valori

    stavano imponendosi in Europa; con la forza del convincimento ed ancor pi sulla

    punta delle baionette di Bonaparte. Come in ogni fase di transizione, si poneva

    ad un tempo il problema di immaginare il futuro e di non sprecare il passato.

    Nel libro Durand espone la sua soluzione ad esso, che pu essere riassunta in una nuova razionalit per la disposizione di

    vecchi stilemi. Il libro principalmente un ausilio alla sua attivit didattica, che si svilupp all cole

    Polytechnique dal 1795 al 1830, con la quale fiss alcuni canoni dell'architettura

    ottocentesca e contemporaneamente anticip alcuni aspetti del Razionalismo

    moderno. Con la sua attivit teorica Durand esercit

    grande influenza in Francia ed in Germania; risulta peraltro che abbia

    costruito un solo edificio: casa Lathuile a Parigi, demolita, ma il cui disegno visibile in una delle tante tavole grafiche del libro.

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  • J. N. L. Durand, Prcis des leons darchitecture donnes lcole royale

    polytechnique, Paris 1802, 1813. Compendio delle lezioni di

    Architettura tenute da Durand al Politecnico di Parigi.

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  • Lo schematismo geometrico di J. N. L. Durand da: Prcis des leons darchitecture donnes lcole royale polytechnique, Paris 1802

    forma chiusa

    forma unilateralmente

    aperta

    forma doppiamente

    aperta

    forma chiusa con ripartizione

    interna semplice

    forme miste (forma

    semiaperta con

    ripartizione interna/

    forma doppiamente

    aperta con ripartizione

    interna/ripartizione

    interna isolata)

    forma chiusa con ripartizione

    interna doppia

    quadrato q/3 q/4 q

    verticale q

    orizzontale cerchio combinazioni

    c c/q

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  • J. N. L. Durand Schematismi, applicazioni e tradizioni

    (edifici risultanti da diverse combinazioni orizzontali e verticali derivate da quadrato diviso in due, in tre e in quattro parti)

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  • J. N. L. Durand Schematismo derivato dalla tipologia formale esplicitata dalla tradizione

    vitruviana

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  • J. N. L. Durand Schematismo basato sulla definizione volumetrica

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  • Antoine Chrysostome Quatremre de Quincy

    (Parigi 1755 - ivi 1849)

    Archeologo e saggista. A Roma, influenzato da J. J. Winckelmann,

    rivolse i suoi interessi all'archeologia. Eletto nel 1791

    membro dell'assemblea legislativa, difensore di Lafayette,

    fu imprigionato durante il Terrore; sotto il Direttorio fece

    parte del consiglio dei Cinquecento; con la

    Restaurazione, fu eletto segretario permanente di una

    sezione dell'Istituto di belle arti. Divenuto noto nel campo degli stud artistici con il Dictionnaire d'architecture (1795-1825), fu il

    maggiore sostenitore in Francia dei princip estetici di

    Winckelmann. Decisa fu la sua posizione contro le spoliazioni

    artistiche operate in Italia da Napoleone, espresse in Lettres sur

    les prjudices qu'occasionnerait aux arts et la science le dplacement des monuments de l'art en Italie (1796). Tra i suoi saggi principali: Essai

    sur l'idal (1804); Essai sur la nature, le but et les moyens de

    l'imitation dans les beaux-arts (1823); Canone (1834).

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  • TIPO e MODELLO

    Secondo Quatremre, larchitettura non imita la natura in maniera letterale, ma solo metaforicamente; in questo modo tutti sanno che limitazione fittizia e, allo stesso tempo, sono consci del suo supposto reale legame con la natura. Egli nella sua Enyclopdie Mthodique tracci una distinzione tra tipo e modello:

    La parola tipo presenta non tanto limmagine di una cosa da copiare o da imitare completamente, quanto lidea di un elemento che dovrebbe servire come regola per il modello. [] Il modello, inteso nella esecuzione pratica dellarte, un oggetto che dovrebbe essere ripetuto cos com; il tipo, al contrario, un oggetto secondo cui le opere darte possono essere concepite senza che queste assomiglino le une alle altre. Nel modello tutto preciso e dato; nel tipo tutto pi o meno vago.

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  • Gottfried Semper (Amburgo 1803 Roma 1879)

    Architetto e storico dellarte. Dopo aver studiato a Gottinga e a Monaco, ebbe la

    sua vera formazione a Parigi (1826-30) con F. Chr. Gau (1790-1853) e J. I.

    Hittorf. Viaggi in Italia e in Grecia (1830-33), incentrando i suoi interessi

    sul problema della policromia nellarchitettura. Dal 1834 insegn

    allAccademia di Dresda, dove ebbe importanti commissioni, dallOpernhaus

    (1838-41, ricostruita nel 1871-78 dopo un incendio) alla Gemldegalerie

    (1847-54), in severe forme ispirate al Rinascimento. Repubblicano militante,

    dopo i moti del 1848 dovette lasciare Dresda e visse a Parigi (1849-51), a Londra (1851-55) e a Zurigo, dove

    diresse il Politecnico (1855-71). Tra il 1869 e il 1876 partecip ai progetti della

    Ringstrasse di Vienna, fornendo tra laltro i disegni per il Kunsthistorisches e il Naturhistorisches Museum. Di grande importanza lopera teorica di Semper, pur individuando uno stretto rapporto

    tra architettura e struttura sociale e storica e procedendo con metodi

    scientifici, Semper tende a considerare larchitettura come espressione di una complessa azione congiunta di forze

    materiali e spirituali.

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  • TIPO e FORME PROTOTIPE

    Semper fu critico nei confronti di Quatremre e verso il suo carattere fortemente idealista. Egli formul la sua teoria dei tipi architettonici in diretta analogia con la conoscenza della morfologia animale e vegetale. Il progetto di Semper fu quello di tracciare forme prototipe in architettura. La sua terminologia per le forme prototipe varia tra Urfomen, Normalformen, Urkeime Urmotiven tutte queste parole deivano dalla teoria di Goethe1 sulla morfologia delle piante e degli animali ma quando egli fece lezione in inglese a Londra nel 1853, la parola che egli us fu tipo (type): le opere darte industriale, egli disse:

    sono come quelle della natura, tenute insieme da alcne idee fondsamentali ce hanno la loro pi semplice espressione nei tipi (types) .

    1Goethe si rif alle teorie dellidealismo morfologico espresse dalla Gestaltlehre (che letteralmente significa insegnamento morfologico e che noi siamo soliti chiamare morfologia). Scrive Goethe nel 1807: Nel divenire dellarte, del conoscere e della scienza sincontrano ripetuti tentativi di fondare e svolgere una dottrina, che a noi piace chiamare Morfologia.

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  • TYPISIERUNG

    Nel Deutsche Wekbund del 1911, un importante oggetto del dibattito era la Typisierung, una parola che in passato stata tradotta come standardizzazione, ma che ora sarebbe meglio tradurre come tipo. Il dibattito della Werkbund ebbe inizio con la lezione di Muthesius del 1911, Where do We Stand?, in cui egli attacc la tendenza verso lindividualismo estetico nelle arti del tempo come semplicemente raccapricciante. Contro questa posizione, larchitettura, tra tutte le arti, quella che tende maggiormente verso un tipo [Typisch] e solo in questo modo essa pu davvero raggiungere i suoi scopi.

    P. Behrens, bricchi, dal Catalogo AEG, 1912. Il concetto di tipo diviene una forza che impedisce ogni forma di arbitrariet: gli oggetti di design di Behrens per AEG furono definiti come tipi.

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  • ANNI 60 Continuit e critica al modernismo

    Ernesto N. Rogers

    STORIA, CONTESTO, TIPO

    Aldo Rossi, Larchitettura della citt,

    1966

    Vittorio Gregotti, Il territorio dellarchitettura, 1966

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  • Aldo Rossi, La citt analoga, tavola in Lotus, n. 13, 1976, pp. 4-7.

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  • Casabella n. 509-510/1985, numero monografico dal titolo I terreni della tipologia

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  • Il pensare per tipi e strutture significa pensare - presupposto indispensabile al pensare e in genere allattivit artistica - per

    analogie, immagini, metafore. [] Il pensiero tipologico si riferisce al tutto, si molteplici rapporti esistenti tra le cose,

    allestremo come allarmonioso. Non un pensiero legato a questo o quello stile, a teorie esclusive e pure, bens a teorie

    adattate e conformi al luogo. [] un pensiero riferito non al tempo ma al luogo, in cui i confini e gli opposti si fondono

    a formare un universo spirituale. Oswald Mathias Ungers

    La tipologia di un edificio un insieme di dati geometrici, tecnici e storici che stanno alla base di ogni progetto.

    Aldo Rossi

    Lidea di tipo sia un sistema di classificazione, dotato di qualche stabilit, sia modello formale di progetto.

    Vittorio Gregotti

    Sono necessari molti presupposti perch si sviluppi un tipo architettonico, in particolare molto tempo, poich le

    caratteristiche delluguaglianza, della somiglianza o dellaffinit si sviluppano solo gradualmente. Lobiettivo del costruire tipologicamente non linventare il Nuovo, ma il

    trovare una cosa esistente in quanto nuova. Anton Schweighofer

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  • Carlos Mart Ars Le variazioni dellidentit. Il tipo in architettura, Clup, Milano 1990.

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  • La nozione di TIPO espressa da CARLOS MART ARS

    -Il tipo di natura concettuale, non oggettuale: esso riunisce una famiglia di oggetti che posseggono tutti le stesse condizioni essenziali, senza identificarsi con nessuno di essi in particolare.

    -Il tipo comporta una descrizione attraverso la quale possibile riconoscere gli oggetti che lo costituiscono: un enunciato logico che coincide con la forma generale di detti oggetti.

    - Il tipo si riferisce alla struttura formale; ad esso, infatti, non competono gli aspetti fisionomici dellarchitettura; parliamo di tipi dal momento in cui riconosciamo lesistenza di similitudini strutturali tra oggetti architettonici, al di l delle loro differenze al livello pi apparente e superficiale.

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  • Si dice che a Siviglia, nei tempi passati, chi si faceva costruire una casa dicesse allarchitetto o semplicemente al muratore quale doveva essere la misura del patio e aggiungeva poi di ricavare attorno ad esso le stanze che era possibile ottenere. Anche questo mi sembra connesso col problema della libert e dellimmaginazione, perch le cose da fissare sono poche ma non si debbono sbagliare; esse sono il senso della costruzione.

    Aldo Rossi, Autobiografia scientifica

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    La casa a corte la domus romana

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    o la casa a tre corti di Mies van der Rohe