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La domanda di assistenza sul territorio e l’out of pocket delle famiglie: quali prestazioni di tipo infermieristico? Carla Collicelli Fondazione Censis

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La domanda di assistenza sul territorio e l’out of pocket delle

famiglie: quali prestazioni di tipo infermieristico?

Carla CollicelliFondazione Censis

1. Il ricorso all’infermiere

da parte degli italiani

Domanda di prestazioni infermieristiche Italiani che si sono rivolti ad un infermiere privatamente pagando di tasca propria

Assistenza prolungata nel tempo2.300.000

Prestazione una tantum6.900.000

Totale

8.700.000

Più a Nord e nelle classi sociali alte

Tipologie di persone che hanno fatto ricorso a infermieri privatamente

Dei non autosufficienti

Dei malaticronici

Degli anziani(> 70 anni)

30,7%2.800.000

13,3% assistenza prolungata

1.200.000

21,1% prestazione una

tantum

1.900.000

44,4%1.400.000

22,1% assistenza prolungata

700.000

29,5% prestazione una

tantum

930.000

25,7%2.300.000

8% assistenza prolungata

710.000

20,7% prestazione una

tantum

1.800.000

Prestazioni infermieristiche richieste per l’assistenza prolungata (val. %)

Quali prestazioni ha richiesto per lei personalmente? Totale

- Iniezioni 58,4- Perfusioni, infusioni o flebo 33,1- Assistenza in generale 24,5- Medicazioni e bendaggi 24,4- Assistenza notturna 22,8- Misurazione e registrazione di parametri e valori vitali (pressione,

temperatura, ecc.)19,6

- Somministrazione di medicinali prescritti dal medico 16,9- Gestione di un catetere 11,3- Esecuzione di test diagnostici (prelievi, prove allergiche, ecc.) 9,7

- Utilizzo di pompe enterali o sondini gastrici a scopo nutrizionale, diagnostico o evacuativo

2,0

Fonte: indagine Censis, 2015

Il totale non è uguale a 100 perché erano possibili più risposte

2. Le dimensioni del mercato

La spesa privata per prestazioni infermieristiche in un annoin Italia

Totale

2.700.000.000 euro

Assistenza

prolungata

2.351.000.000 euro

Prestazioni

una tantum

358.000.000 euro

Degli utilizzatori quanti hanno pagato al "nero"

In totoIn parteNiente al nero

Totale

45,5%

8,2%

46,2%

100,0%

di cui:

53,8%Sì, al nero 4.700.000

3.600.000

1.400.000

8.700.000

4.000.000

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Le ragioni del ricorso al "nero", secondo gli italiani(val. %)

Secondo Lei, perché gli infermieri liberi professionisti spesso lavorano in nero? Totale

- A causa degli elevati costi legati all’apertura, gestione e mantenimento di una Partita Iva

40,7

- Perché al nero risparmiano sia i professionisti che i clienti 40,5

- Per la mancanza di una cultura della legalità 25,7

- Perché non ci sono sanzioni severe 14,8

- E’ un fatto normale tra professionisti e autonomi 12,6

Fonte: indagine Censis, 2015

Il totale non è uguale a 100 perché erano possibili più risposte

Il senso del "nero"

Il ricorso al "lavoro nero"rinvia alle strategie di sopravvivenza

delle famiglie degli infermieri

Convergenza tra famiglie in difficoltà economica a caccia di prestazioni infermieristiche a prezzo abbordabile, e infermieri alle

prese con difficoltà di fatturato e gestione dei costi

I driver futuri della crescita del ricorso al privato per area territoriale (val. %)

Nord Ovest Nord Est Centro Sud e Isole Totale

- Il crescente numero di anziani, disabili e malati cronici farà aumentare la richiesta

78,4 73,6 84,4 69,7 75,4

- La sanità pubblica garantirà una minore copertura 52,9 32,8 19,7 44,5 40,1

- Se le tariffe degli infermieri si ridurranno 3,8 12,5 9,8 10,6 9,0

Fonte: indagine Censis, 2015

I vettori oggettivi: non autosufficienza e cronicità

Persone con limitazioni funzionali 3.167.000di cui

• in confinamento 1.436.000

Malati cronici gravi(*) 8.860.000 di cui

• con tre o più malattie croniche 8.690.000(*) Per malattie croniche gravi si intende: diabete; infarto del miocardio; angina pectoris; altre malattie del cuore; ictus, emorragia cerebrale; bronchite cronica, enfisema; cirrosi epatica; tumore maligno (inclusi

linfoma/leucemia); parkinsonismo; Alzheimer, demenze senili.

Nota: I dati si riferiscono alla popolazione di 6 anni e oltre.

Fonte: elaborazione Censis su dati Istat

3. L’incontro tra domanda e offerta

Non così facile per le famiglie trovare infermieri privatamente… uno "shortage" di fatto

La sanità non favorisce l’incontro tra domanda e offerta di prestazioni infermieristiche

Chi ha bisogno di un infermiere a domicilio ha grosse difficoltà

Per trovare un infermiere ci si rivolge a:Reti parentali, di vicinato…

Infermieri che si conoscono personalmente

Medico di medicina generale

27,7%

29,9%

20,8%

Ospedale 11,4%4

I meccanismi di accesso al mercato per l’assistenza prolungata

Con riferimento all’ultima volta che è capitato, se Lei si è rivolto a un infermiere privatamente, può indicare come l’ha trovato?

Nord Ovest Nord Est Centro Sud e Isole Italia

- Consigliato da un parente/amico/conoscente

16,2 69,3 19,6 46,8 29,9

- Conoscenza diretta dell'infermiere 53,3 - 8,2 17,1 27,7- Consigliato da un medico 20,4 30,7 45,7 - 20,8- In ospedale 5,4 - 14,3 18,8 11,4- Tramite internet - - - 11,7 3,7- Tramite un'organizzazione di

volontariato 4,7 - - 5,6 3,5

- In farmacia - - 12,2 - 3,0Totale 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0

Fonte: indagine Censis, 2015

Come è stato trovato un infermiere nel privatoda chi ha richiesto assistenza prolungata (val. %)

Il territorio per i cittadini è una "giungla" non facile da esplorare….

Le famiglie non sanno bene a chi rivolgersi

Si fa ricorso a chi costa meno e/o aiuta a superare le lacune del bisogno di assistenza

4. Gli altri

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Gli erogatori inappropriati di prestazioni infermieristiche

Badanti

Familiari

Operatori socio sanitari

Altre figure di operatori sanitari

Gli altri

Hanno ricevuto prestazioni da altri • Molto bene

41,3%• Abbastanza bene

53,3%• Sufficiente

5,4%

Giudizio sull’operato degli altri

4.200.000*

(*) In un anno 45

Motivi che spingono a richiedere prestazioni infermieristiche a persone non qualificate (val. %)

Secondo Lei, quali sono i motivi che portano le persone a richiedere prestazioni infermieristiche a persone non qualificate?

Italia

- La fiducia nei confronti della persona a cui ci si rivolge 42,0- Perché gli infermieri costano troppo 33,7- Perché si pensa che per certe prestazioni in realtà dell'infermiere non c'è

bisogno (es. iniezioni, medicazioni)31,5

- Non si comprendono i rischi potenziali nel rivolgersi a persone non qualificate

24,5

- Perché non ci sono abbastanza infermieri 3,9

Fonte: indagine Censis, 2015

Il totale non è uguale a 100 perché erano possibili più risposte

Cittadini che si rivolgerebbero ad altri per prestazione (val. %)

Iniezioni 43,7%

Medicazioni e bendaggi 41,2%

Assistenza notturna con esigenze sanitarie

53,5%

Misurazione e registrazione parametri e valori vitali

72,1%

Gestire terapie farmacologiche 77,8%

Badanti e prestazioni infermieristiche

Forte è la propensione di chi impiega la badante a coinvolgerla oltre la pura assistenza di base…..

700 mila badanti lavorano nelle case degli italiani

Oltre 9 miliardi di euro vengono spesi annualmente

per le loro retribuzioni

Prestazioni che sono svolte dalle badanti nelle case in cui lavorano (val. %)

La badante si occupa anche di: Totale

- Gestire le terapie farmacologiche, cioè garantire che le dosi giuste di farmaci siano prese agli orari giusti

88,8

- Iniezioni 32,3- Fare eventuali bendaggi, medicamenti 30,4- Intervenire in caso di esigenze sanitarie che di solito vengono affrontate con

il ricorso a infermieri20,5

- Gestire eventuale catetere 6,2- Altre prestazioni da infermiere 1,4

Fonte: indagine Censis, 2015

Il totale non è uguale a 100 perché erano possibili più risposte

Le badanti secondo chi le impiega sono preparate per… (val. %)

La badante, secondo lei è preparata per: Totale

Svolgere prestazioni infermieristiche - Si 51,5- No 48,5 Totale 100,0 Intervenire in caso di emergenze sanitarie - Si 30,6- No 69,4 Totale 100,0

Fonte: indagine Censis, 2015

5. La inappropriatezza e la cultura collettiva

La legittimazione sociale della inappropriatezza(val. %)

Secondo Lei, esistono prestazioni infermieristiche per le quali non c'è bisogno di rivolgersi a un infermiere?

Italia

- Sì, per prestazioni semplici come le iniezioni, le medicazioni 50,9

- No, anche per prestazioni semplici è necessaria la competenze 33,3

- Non saprei 15,8 Totale 100,0

Fonte: indagine Censis, 2015

Secondo gli italiani ci si rivolge alla badante invece che all’infermiere perché… (val. %)

Perché sono utilizzate le badanti per prestazioni che dovrebbero fare gli infermieri? Totale

- Pagare un infermiere in modo continuativo costa troppo 51,0

- Le badanti costano poco 31,1

- In fondo molte badanti quelle cose le sanno fare 22,0

- Perché gli infermieri non possono coprire orari lunghi nelle abitazioni 17,6

- Non ci sono abbastanza infermieri che vanno a domicilio 10,1

- Sono prestazioni che non hanno bisogno di infermieri, anche se formalmente spetterebbero a loro

8,6

Fonte: indagine Censis, 2015

Il totale non è uguale a 100 perché erano possibili più risposte

Le principali aree di legittimazione (val. %)

Se Lei o un Suo caro avesse bisogno di una delle seguenti prestazioni a chi si rivolgerebbe?

Infermiere Operatore socio-sanitario

Badante Familiare

- Prefusioni, infusioni o flebo 90,5 7,3 0,9 1,3- Esecuzione di test diagnostici (prelievi, prove allergiche,

ecc.)90,0 7,7 0,7 1,6

- Utilizzo di pompe enterali o sondini gastrici a scopo nutrizionale, diagnostico o evacuativo

85,6 10,2 3,4 0,8

- Gestione di un catetere 85,3 8,7 3,7 2,3- Medicazioni e bendaggi 58,8 13,7 7,8 19,7- Iniezioni 56,7 12,8 6,3 24,2- Assistenza notturna con esigenze sanitarie 46,5 13,9 26,6 13,0- Misurazione e registrazione di parametri e valori vitali

(pressione, temperatura, ecc.)27,9 6,3 13,9 51,9

- Gestione delle terapie farmacologiche prescritte 22,2 3,1 17,0 57,7

Fonte: indagine Censis, 2015

Il totale non è uguale a 100 perché erano possibili più risposte

l’esclusività della competenza infermieristica per alcune

prestazioni/interventi

La crisi e la rinuncia a prestazioni sanitarie per ragioni economiche ha accentuato una

propensione culturale degli italiani a

NON CONSIDERARE

I vincoli culturali al ricorso all’infermiere

L’infermiere a domicilio non è componente consolidata della cultura

e della prassi sanitaria degli italiani

«Davvero mi serve ricorrere ad un infermiere a domicilio? Non lo avevo capito finchè non me lo ha detto il medico….»«Molte famiglie non capiscono che è meglio ricorrere ad un infermiere che viene a casa, corrono sempre e comunque verso le strutture, ospedali o strutture private…»

6. Il paradosso del settore infermieristico

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Una situazione paradossale...

Combinato disposto di: tagli alla spesa sanitaria pubblica, culture e propensioni professionali degli infermieri e attuale organizzazione di domanda e offerta di prestazioni infermieristiche sul territorio…

Meno infermieri rispetto al bisogno e alla domanda

Infermieri disoccupati, sottooccupati

Soggetti di intermediazione sul territorio sempre più

forti…

Le componenti del paradosso• Elevata e crescente domanda di prestazioni infermieristiche sul territorio1

• Offerta di infermieri in crescita e inferiore al livello della domanda2• Forte propensione degli infermieri a prediligere il lavoro dipendente in ospedali o

strutture residenziali3

• Ridotta propensione culturale e operativa alle attività autonome o imprenditoriali4

•Blocco delle assunzioni nel settore pubblico5

• Sviluppo distorto dei processi di incontro tra domanda e offerta in campo infermieristico6

ESITO• Mismatch domanda/offerta (tanti curriculum di giovani infermieri sulla scrivania di cooperative e agenzie)

• Potere crescente di soggetti di intermediazione che comprimono la remunerazione dell’infermiere e si appropriano del valore della domanda

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Gli spazi per la libera professione sono percepiti come ampi, ma dai casi di studio emergono alcuni vincoli…

economici, derivanti, da una parte, dalle difficoltà economiche delle famiglie e, dall’altra, dalle difficoltà degli infermieri a fronteggiare i costi legati all’esercizio della

professione

di mercato, dati dalla concorrenza di figure non qualificate (es. badanti), di infermieri pubblici (doppio lavoro), dal blocco delle assunzioni pubbliche e dalla precarizzazione del

lavoro (agenzie di lavoro, cooperative, ecc.)

culturali, derivanti dalla legittimazione sociale dell’inappropriatezza infermieristica

giuridici, per l’abolizione del tariffario e la tutela giuridica della figura dell’infermiere

Conclusioni e proposte• investire in innovazione della cultura professionale degli

infermieri• intervenire sui processi di incontro tra domanda e offerta di

prestazioni infermieristiche sul territorio• aiutare la domanda potenziale inerte di prestazioni

infermieristiche ad esprimersi• fissare le tipologie di prestazioni infermieristiche potenzialmente

trasferibili a personale non infermieristico • promuovere nelle famiglie le conoscenze sul ruolo e le modalità

di reperimento degli infermieri sul territorio

www.forumbm.itwww.censis.it

Carla Collicelli - Fondazione CENSIS37