Sul Gruppo Modulare

7
MARIO ROSATI dell'UniversitY, di Padeva SUL GRUPPO MODULARE (Con/e~'enza tenuta il 29 maggio 1970)* SUNT0. -- Dopo aver richiamato alcune propriet& del gruppo modulaxe, I'A. espone i rapporti tra sottogruppi congruenziali e corpi di funzioni modulari. Accenna poi al problema dei sottogruppi congruenziali ead alcuni suoi recenti sviluppi. INTRODUZIONE. Lo studio del gruppo modulare, dal suo apparire fino ai nostri giorni, ha sempre richiamato l'attenzione dei matematici per la sua posizione centrale in un campo di ricerca in cui confluiscono felice- mente la teoria delle funzioni, la teoria dei numeri, la geometria al- gebrica oltre che, naturalmente, la teoria dei gruppi. Non intendo qui fare la storia del gruppo modulare, owero esporre, sia pure a grandi linee, le sue propriet~ e applicazioni, ch~ il discorso si farebbe lungo e complesso. Desidero soltanto parlare di alcune questioni relative ai sottogruppi congruenziali del gruppo modulare. A questo scopo richiamerb, nella prima parte della conferenza, alcuni aspetti della teoria di Siegel-Conforto sul gruppo modulare, soffermandomi in particolare su quelli che hanno per noi maggiore interesse, e precisamente: la posizione del gruppo modulare nel pas- saggio dalla teoria delle funzioni abeliane a quella delle funzioni abe- liane modulari; la costruzione del dominio fondamentale del gruppo modulare e la sua compattificazione; la costruzione delle funzioni modulari. Nella seconda parte della conferenza, entrando nel vivo della questione, parlerb di quelle proprietA di struttura del gruppo mo~ * Pervenuta in tipografia il 9 luglio 1971.

Transcript of Sul Gruppo Modulare

Page 1: Sul Gruppo Modulare

M A R I O R O S A T I

dell'UniversitY, di Padeva

SUL G R U P P O M O D U L A R E

(Con/e~'enza tenuta il 29 maggio 1970)*

SUNT0. - - Dopo ave r r i c h i a m a t o a lcune propr ie t& del g r u p p o modulaxe, I 'A. espone i r a p p o r t i t r a so t t og rupp i congruenz ia l i e corpi di funz ion i modu la r i . A c c e n n a poi al p rob l ema dei so t tog rupp i congruenz ia l i e a d a lcuni suoi r ecen t i svi luppi .

INTRODUZIONE.

Lo studio del gruppo modulare, dal suo appar i re f ino ai nostr i giorni, ha sempre richiamato l 'attenzione dei matematici pe r la sua posizione centrale in un campo di ricerca in cui confluiscono felice- mente la teoria delle funzioni, la teoria dei numeri, la geometr ia al- gebrica oltre che, naturalmente, la teoria dei gruppi.

Non intendo qui fa re la s tor ia del gruppo modulare, o w e r o esporre, sia pure a grandi linee, le sue propriet~ e applicazioni, ch~ il discorso si fa rebbe lungo e complesso. Desidero soltanto par la re di alcune questioni relative ai sot togruppi congruenziali del gruppo modulare.

A questo scopo richiamerb, nella pr ima par te della conferenza, alcuni aspett i della teoria di Siegel-Conforto sul gruppo modulare, sof fermandomi in part icolare su quelli che hanno per noi maggiore interesse, e precisamente: la posizione del gruppo modulare nel pas- saggio dalla teoria delle funzioni abeliane a quella delle funzioni abe- liane modulari ; la costruzione del dominio fondamentale del gruppo modulare e la sua compatt if icazione; la costruzione delle funzioni modulari.

Nella seconda par te della conferenza, entrando nel vivo della questione, parlerb di quelle proprietA di s t ru t tu ra del gruppo mo~

* P e r v e n u t a in t i p o g r a f i a il 9 lugl io 1971.

Page 2: Sul Gruppo Modulare

144 M. ROSATI

dulare che intervengono nella teoria delle funzioni abeliane modulari, con particolare r iguardo alla posizione e all 'ufficio che hanno, in questo ambito, i sottogruppi congruenziali.

Una parola infine sul << problema dei so.ttogruppi congruenziali >>, al quale accenneremo nell 'ut t ima par te della conferenza. L a formu- lazione del problema ~ molto semplice. E' nero c h e l a classe dei sot- togruppi congruenziali ~ contenuta in quella dei sot togruppi di in- dice f ini to; il problema consiste nel riconoscere se le due classi coin- cidono, cio~ se ogni sottogruppo di indice f ini to ~ anche congruen- ziale.

Tale problema non solo ha dato origine ad una serie approfon- dita di studi recenti sul gruppo modulare e alcune sue generaliz- zazioni, ma ha condotto a formulare un << problema congruenziale >> e a s tudiarne le possibili soluzioni in classi pifi ample di gruppi.

Parte Prima

IL GRUPP0 MODULARE E LE FUNZIONI ABELIANE MODULARI.

Nella nota rappresentazione (1) dei corpi di funzioni abeliane definite in C ~ nello spazio ~,~ di Siegel delle n-matrici s immetriche, il gruppo modulare gioca un ruolo di pr imaria impol~anza.

Per delineare i termini della questione conviene innanzi tu t to ri- cordare che un corpo K di funzioni abeliane dipende d a n parame- t r i interi, i divisori, e da n(n + 1)/2 parametr i complessi, i moduli, che compaiono in una matr ice di Riemann relativa a K, scr i t ta in forma normale

(1) o, = II lJ-~ t? II.

Netla (1) d ~ la matrice diagonale

{~1 . t

(~) d =

fo rma ta con i divisori 61 . . . . , 6~ soddisfacenti le relazieni

c~i+l ~ 0 (6i) (i = 1, ..., n - 1)

(1) Si vedano in propesito le trattazioni esistenti sall'argomento, come per es. le [7], [13] citate nella bibliegrafia.

Page 3: Sul Gruppo Modulare

S U L G R U P P 0 MODULARE 1 4 5

m e n t r e la .Q, eomplessa s immet r i ca , f o r m a t a con i modul i di K, ha

la p a r t e i m m a g i n a r i a de f in i t a pos i t iva

(3) .Q = ~_~ , Im (~Q) > 0 .

Lo spazio ~ di Siegel ~ a,ppunto de f in i to da

Le (3) e sp r imono il f a t t o che la co possiede la m a t r i c e p r in -

cipale

I - -~ .2 M = 0

in quan to soddis fa le uguagl ianze e d i suguag l i anze r i e m a n n i a n e :

(oMo~_ i : 0

i oJM~- - i ~ O.

I1 co rpo K r i su l t a co s t i tu i to dalle funz ion i m e r o m o r f e in C" che sono i n v a r i a n t i r i spe t to al g ruppo abe l iano G di t r a s l az ion i g e n e r a t o dai 2n ve t to r i co lonna delia m a t r i c e di R i e m a n n co. I1 dominio fon- d a m e n t a l e C'/G, t o ro complesso n-dimensionale , a m m e t t e co.me mo~ dello a lgebr ico una va r i e tg abe l iana re la t iva ai d iv isor i d e ai mo- dull ~ .

Ora ad un corpo K v iene associa ta non una co, m a una classe di ~o equiva len t i nel la equiva lenza co ~ co' de f in i t a da

o)' = ~o~L ( ~ G L ~ ( C ) , L E S L 2 ~ ( Z ) ) .

Ta le equ iva lenza induce sulla f o r m a canonica (1) l ' equiva lenza t9 -~ ~2' con

dove

o" = d - ~ (A -~ A + o_ c)-~ (~-~ B + t2 D),

A B C D = T ~ un eleme:nto del g ru p p o s imple t t i co modulaxe

Sp~(~,z) = { T ~ S L ~ ( Z ) I TMT_~ = M} .

P e r T ~ Sp,~(A, Z) le (4) f o r m a n o un g ru p p o d i scen t inuo F~ di t r a s f o r m a z i o n i ana l i t i che di ~ , , in ~ , i somor fo a S p J { +_ 1}. E' ch ia ro a l lora che, agli e f f e t t i della r i ce rca dei corpi d is t in t i di f u n - zioni abe l iane bas ra l imi ta rs i a s tud ia re , anzich~ 1' i n t e ro spaz io : ~ , , il quoz ien te 27.eJF~ (dominio f o n d a m e n t a l e r i sp e t t o a F,,).

Seminar io Matematico e Fisico 10

Page 4: Sul Gruppo Modulare

1 4 6 M. ROSATI

Quanto abbiamo finora sommariamente richiamato estende ad un valore qualunque din la situazione relativa ad n = I, in cui si ha ache fare con le ordinarie funzioni ellittiche. In questo case in- fatti la matrice di Riemann ha la forma ][I o~[[, lo spazio ~i ~ il semipiano superiore ~ ~{o9 E CIIm(o)> 0}, e F~ ~ il gruppo delle sostituzioni modulari

o) d + b o)" = ~ a ,b ,c , d E Z , a d - - b c -~ 1

o c + a

per le quali ~ 1 & stabile. I1 quoziente ~ / / ~ 1 ~ il noto tr iangolo modulare

2~ ---- { w E ~ ] I ~ , J _ > l , [Re(w) l_< 1/2}

il quale, compatt if icato con l 'aggiunta del punto ~, fornisce un mo- dello dei corpi distinti di funzioni ellittiche, omeomorfo ad una sfera e realizzabile in una curva di genere zero.

A questo punto si inserisce la considerazione delle funzioni el- l i t t iche modulari f(o~), come funzioni meromorfe in :~1 che sono invar iant i rispetto a / '1, soddisfacenti opportune condizioni di re- golarit~. I r isultat i classici in questo campo assicurano l 'esistenza di un corpo di funzioni modulari, isomerfo ad un corpo di funzioni algebriche con grado di trascendenza 1 su C.

E per n > 1? Le funzioni abeliane modulari sono ancora le funzioni mero-

morfe in ~ invarianti rispetto a F~ e, per fissati valori dei divi- sori A, costituiscono un corpo isomorfo ad un corpo di funzioni al- gebriche con grado di trascendenza n ( n + 1)/2 su C, la cui costru- zione, sostanzialmente dovuta a Siegel, implica soprat tut to delle dif- ficolt~ di carat tere funzionale e aritmetico.

Delicato ~ anche il problema della compattificazione del dominio fondamentale F, ~- ~,,/F,,, risolto pi~l tardi da Satake e studiato poi da altri. E' merito in particolare di Baily la realizzazione di F, come variet5 algebrica proiettiva.

Senza soffermarci su tali questioni, vogliamo da ultimo ricor- dare che le funzioni abeliane e le funzioni modulari rientrano tutte nella pifi vasta classe delle funzioni automorfe, definite in un demi- nio e invarianti rispetto ad un gruppo discontinuo operante nel dominio.

E' chiaro eomunque che, qualunque sia l'aspetto preso in con- siderazione e qualunque siano i metodi impiegati hello studio delle preeedenti questioni, ire sono le classi di enti in gioco: gruppi di-

Page 5: Sul Gruppo Modulare

SUL GRUPPO MODULARE 1 4 7

scontinui, corpi di funzioni, varietk algebriche; ed ~ altresi chiaro che le propriet~ di una delle t re classi sono s t re t tamente correlate a quelle delle altre due.

Par te Seconda

SOTTOGRUPPI DEL GRUPPO MODULARE. PROBLEMA DEI SOTTOGRUPPI CONGRUENZIALI.

In questa seconda par te ci occuperemo di alcune propriet~ grup- pati di Sp,~(zl, Z), f issando in part icolare l 'at tenzione sui sottogruppi congruenziali e quelli di indice f ini to in Sp stesso.

Per quanta r iguarda i primi ~ nora la definizione di sottogruppo congruenziale principale: fissato un intero q > 1 esso si definisce come

(5) Sp~ (A, Z, q) -~ {T E Sp~ (A, Z) I T ~__ I(q) }

e si assume poi come sottogruppo congruenziale ogni sottogruppo di Sp,~(A, Z) conteneate un Sp,(zl, Z, q). E' chiaro che Sp,,(A, Z, q) normale e di indice finito in Sp,~(A, Z), in quanto nucleo dell'omo- morfismo naturale :

Sp~(A,Z) --+ Sp~(A, Z/qZ)

ed ~ a l t re t tanto chiaro che ogvA sottogruppo congruenziale, anche se non normale, ~ pur sempre di indice finito.

Ora Sp,~(A, Z, q) ~ un gruppo operante in modo discontinuo in ~ , e dk luogo ad un corpo K(q) di funzioni automo.rfe che ~ stato costruito da Shimura; esso ~ un'estensione di Galois del corpo K delle funzioni automorfe rispetto a Sp,,(A, Z), il relativo gruppo, di Galo.is essendo isomorfo a Sp,,(A, Z)/Sp,,(A, Z, q).

Meno s tudiata ~ la s t ru t tu ra dei gruppi congruenziali (non principali) e meno note sono delle definizioni costrutt ive del tipo della (5). In questo ordine di idee si inserisce il lavoro [10] in cui viene sviluppato un metodo per l 'effet t iva costruzione di sottogruppi congruenziali a mezzo della formula

(6) ~p~(~ ,z , q) = {TE ,Vp~(~,Z) I T - - I ( q ) }

dove Q & una matrice anzich~ un intero. Si riottengono, t r a l 'altro, in modo unitario diverse cIassi part icolari di gruppi congruenziali s tudiati in precedenza da altri autori.

Ma veniamo al problema dei sottogruppi congruenziali. Posto c h e l a classe dei sottogruppi congruenziali ~ contenuta in quella dei

Page 6: Sul Gruppo Modulare

~48 M. ROSATI

sottogruppi di indice finito, si pone in modo de l tu t to na tura le la domanda s e l e due classi coincidono. La domanda ha r isposta nega- t iva nel caso n ~ 1, in cui era nora da tempo l 'esistenza di sotto- gruppi di indice finito non congruenziali; e forse quesm circostanza ha contribuito a r i t a rdare lo studio della questione nel caso n > 1. In fa t t i solo nel 19'64 Bass, Lazard e Serre, e indipendentemente Men- nicke, hanno dimostrato che per n > 1 il problema ha soluzione af- fermativa.

I1 problema si pone allo stesso modo per altri gruppi lineari, come SL , (Z ) , dove si pub in t rodurre la nozione di sot togruppo con- gruenziale ancora con una formula del tipo (5). In effet t i nel lavoro [3] la dimostrazione r iguarda i gruppi SLy(Z), n > 2 e Sp , ( I , Z), n > 1 (si osservi che con le nostre notazioni Spl( I , Z )~ -SL2(Z) ) ' .

M a i l problema dei sottogruppi congruenziali ha subito, avuto notevoli estensioni e variazioni, ed ha inoltre suggeri to delle conget- ture su gruppi di tipo pifi generale, le quali at tendono ancora una risposta.

Nella bella monograf ia [4], Bass, Milnor e Serre s f ru t t ando a rondo l 'algoritmo dei simboli di Mennicke (da questi introdo.tt/ nel 1965) a f f ron tano e risolvono il problema per i gruppi SL,~, n > 2 e S p , , n > 1, costruiti sull'anello degli interi 0 di un corpo di nu- meri algebrici, laddove il posto dei gruppi (5} ~ preso dai nuclei di

8L (0) - + ~ (0/~)

qualunque sia 1' ideale q in 0 (e analogamente per Sp). In tale ambito la risposta al problema congruenziale ~ in generale negativa.

Diremo infine che ~ merito di Serre l 'aver messo in luce i le- gami di questa teoria con alcuni risultati di C. Moore, permet tendo cosi la formulazione di alcune <~ congetture dei sottogruppi con- gruenziali >>, r iguardant i i gruppi di Chevalley se~tplici semplice- mente connessi di rango > 1.

SUMMARY. - - A f t e r a b r ie f survey of some proper t ies of the modu la r g roup , t h e A u t h o r s t a t e s re la t ions between congruence subgroups and f ields of mo d u l a r func t ions . A n o t h e r subjec t t r ea t ed is the congruence subgroup problem and some of i ts recen t developments.

Page 7: Sul Gruppo Modulare

SUL GRUPP0 MODULAt~ 149

B I B L I O G R A F I A

[1] BAILu W. L. jr., On compactifications of orbit spaces of arithmetic discon- tinuous groups acting on bounded symmetric domains. A. M. S. Proceed. of Symposia in pure mathematics, vol. IX, 281-295 (1966).

[2] BASS H., The congmeence subgroup problem. Proceed. of a Conference oa local fields, Springer, 16-22 (1967).

[3] BASS H., LAZARD M., SERt~ J. P., Sous groupes d' indice fini dans SL(n , Z). Bulletin A. M. S. 70, 385-39'2 (1964).

[4] BASS H., MILNOR J., SERRI5 J. P., Solution of the congruence subgroup problem for SLn (n >_ 3) and Sp2n (n >_ 2). I . H . E . S . Publications ma- th6matiques n. 33, 59-137 (1967).

BOREL A., Introduction to automorphic forms. A. M. S. Proceed. of Sym- posia in pure mathematics, vol. IX, 199-210 (1966).

CHRISTIAN g. , Einfi2hrung in die Theorie per paramodularen Gruppen. Math. Annalea 168, 59-104 (1967).

CONFORT0 F., Funzioni abeliane modulari. Ed. Ist. Naz. di Al ta Matema- tica, Roma 1952.

MENNICKE J., Finite factor groups of the uni, modular group. Ann. of Mathem. 81, 31-37 (1965).

MOORE C., Extensions and low dimensional cohomology of locally compact groups. Trans. of A. M. S. 113, 40-63 (1964).

ROSATI M., Sottogruppi congg'uenziali principcdi del gruppo simplettico mo- dulate. Rend. Acc. Naz. dei Lincei 47, 167-172 (1969).

SATAI~ I., Compaetifications des espaces quotients de Siegel, I, II. In: Se- minaire H. Cartan, Fonctions automorphes, 1957/58.

SHIMURA G., Modules des varidtds abdliennes po.larisges et fonctions mo- dulaires I, II, III. In: Seminaire H. Cartan, Fonctions automorphes, 1957/58.

SIEGEL C. L., Automorphe Funktionen in mehrehren Variablen. Math. Inst. Univ. GSttingen 1954/55.

[5]

[6]

[7]

[8]

[9]

[10]

[11]

[12]

[13]