SUISA INFO

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Rivista per i membri 2.09 World Copyright Summit: il problema con il web Pagina 6 Punto focale: la musica nel film Pagina 8 –12 Studio sul P2P: si scambia quel che si compra Pagina 22 SUISA INFO

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Rivista per i membri 2.09

World Copyright Summit: il problema con il webPagina 6

Punto focale: la musica nel film Pagina 8 – 12

Studio sul P2P: si scambia quel che si compraPagina 22

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Musica e fi lMMolte strade portano alla perfetta colonna sonora

iMMagini in Musicail festival del fi lM di locarno in ascolto

speranze deluseMolti brani invenduti nel Mercato Musicale digitale

SUISA info 2.09

IMPRESSUMCaporedattore Martin Wüthrich Design www.crafft.ch Stampa Mattenbach ag, tiratura 23 000 ex.SUISA bellariastrasse 82, postfach 782, 8038 zürich, t. +41 (0)44 485 66 66, f. +41 (0)44 482 43 33SUISA 11bis, av. du grammont, 1007 lausanne, t. +41 (0)21 614 32 32, f. +41 (0)21 614 32 42SUISA via soldino 9, 6903 lugano, t. +41 (0)91 950 08 28, f. +41 (0)91 950 08 29www.suisa.ch, [email protected]

fotos: fotofestival pedrazzini,suisa, istockphoto.comfoto frontespizio: cobra films

DAll’INtERNO4 assemblea generale approva

la modifica del nome

INtERNAzIONAlE6 dibattiti accesi al 2° World

copyright summit

PUNtO FOCAlE8 abbinamento film e musica:

è necessario regolare molti aspetti

FONDAzIONE SUISA PER lA MUSICA13 prima di successo per i

jazzahead!

NOtIzIE15 svizzeri premiati e concorsi

internazionali

BUONO A SAPERSI18 regole di ripartizione per le

nuove tariffe comuni 2b e 3c

DAll’INtERNO20 studio gfs: il popolo svizzero

sostiene il diritto d’autore

INtERNO22 studio inglese: anche nel web

prevalgono i brani invenduti

SCADENzA24 panoramica delle prossime

fiere e manifestazioni

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suisa info 2.09 Intern_3

NAPStER? 10 ANNI DOPO…

C’era una volta uno studente che inventò un

sistema per condividere musica. Il suo programma

Napster cercava file MP3 nei computer dei suoi

utenti. Se entrava una richiesta di ricerca, Napster

collegava tra loro il computer «alla ricerca» e

quello offerente; la piattaforma Peer-to-Peer (P2P)

era stata così inventata. Nel giro di breve tempo

Napster aveva milioni di utenti. Mentre lo studente

si credeva nel mondo delle favole, Napster divenne l’incubo di un’intera

industria. Con P2P nacque un modello di distribuzione di file musicali futuri-

stico, che rendeva i supporti di dati fisici come i CD superflui.

Il seguito della storia è noto. Napster fu costretto alla completa cessazione del

servizio, altre piattaforme di scambio subentrarono e le vendite di CD crolla-

rono. L’industria musicale non trovò alcun rimedio. Solo Apple riuscì con iTunes

a lanciare un modello adatto alla distribuzione legale di musica nel web. L’unico

problema è che la musica costa poco mentre l’iPod e l’iPhone costano cari. Il

profitto così generato da Apple pare tuttavia incontrare l’indifferenza della

gente, che per via di un modesto compenso da versare preferisce prendersela

con la SUISA.

Sono tuttavia proprio gli autori musicali a trarre vantaggio solo limitatamente

dal successo di iTunes e Co. Da un lato i prezzi e quindi anche le indennità in

Internet sono piuttosto bassi. Dall’altro, molti utenti hanno ancora difficoltà a

licenziare correttamente le loro offerte. E non da ultimo, sotto pressione dell’UE

sono nate pratiche di licenza difficoltose, che spesso lasciano a società piccole

come la SUISA solo le briciole.

Non è solo il business musicale a percorrere strade imprevedibili. Da poco si è

iniziato a scuotere la struttura dei diritti d’autore anche a livello politico. Il

Partito dei pirati si è mobilitato per «riportare il diritto d’autore alle sue

origini». Con il pretesto della liberazione della cultura chiede di legalizzare ciò

di cui Napster era un simbolo: la condivisione gratuita di opere protette dal

diritto d’autore, ossia quelle vostre e dei vostri colleghi di lavoro.

Per noi questa è la strada sbagliata. La musica deve essere accessibile a più

persone possibili e allo stesso tempo gli autori devono essere equamente

compensati, a prescindere dal mezzo utilizzato per eseguire e diffondere le loro

opere. Noi della SUISA difendiamo tutto questo. Non possiamo ritornare ad

un’epoca prima del P2P. Possiamo tuttavia impegnarci affinché i diritti degli

autori non vengano minati. 10 anni dopo Napster questo impegno è più

importante che mai.

Martin Wüthrich

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4_Dall’interno foto: beat felber suisa info 2.09

l’Assemblea generale 2009 del 21 giugno è stata inaugurata

dai «Granitzler». Il gruppo di giovani musicisti produce mu-

sica folcloristica dai suoni freschi, il che ha dato adito alle

generazioni più vecchie di denominare la loro musica come

«musica folcloristica sperimentale». Dopo l’esordio musicale, il

presidente Hans Ulrich Lehmann ha trattato rapidamente gli af-

fari statutari. L’Assemblea generale ha approvato il rapporto an-

nuo e il conto annuo 2008 all’unanimità.

Il più importante dei punti all’ordine del giorno dell’Assemblea

generale di quest’anno, è stata la modifica della denominazione

della SUISA. A questo scopo si è dovuto procedere ad un emenda-

mento degli statuti. La modifica del nome si è resa necessaria in

seguito alla revisione del Codice delle obbligazioni, che richiede

ora anche da parte delle società cooperative che il nome aziendale

contenga la forma giuridica, vale a dire il termine «Cooperativa».

Per noi questo ha significato sostituire «Società» con «Coopera-

tiva». È stata così anche colta l’occasione per abbreviare il nome

della società, dato che la precedente denominazione (Società sviz-

zera per i diritti degli autori di opere musicali) era molto lunga e

pertanto difficile da ricordare. Il Consiglio d’amministrazione ha

proposto la seguente denominazione:

SUISA – Genossenschaft der Urheber und Verleger von Musik

SUISA – Coopérative des auteurs et éditeurs de musique

SUISA – Cooperativa degli autori ed editori di musica

SUISA – Cooperativa dals auturs ed editurs da musica

L’Assemblea generale ha approvato la proposta all’unanimità.

Nuovo membro della Commissione di Ripartizione ed opere Un altro punto all’ordine del giorno è stata l’elezione complemen-

tare in seno alla Commissione di Ripartizione ed opere. Anche in

questo caso l’Assemblea generale ha dato seguito alla raccoman-

dazione del Consiglio d’amministrazione ed ha nominato in seno

alla Commissione Jérôme Thomas, sassofonista, flautista, compo-

sitore, arrangiatore e responsabile del gruppo nel settore jazz.

Andrà a sostituire il membro dimissionario George Robert.

Già alle ore 12.15, segnando quindi un tempo record, il presiden-

te Hans Ulrich Lehmann ha concluso l’AG e ha invitato i parteci-

panti – come ogni anno – al rinfresco e al pranzo, che ha fornito

l’occasione per intensi colloqui. ■

i granitzler contribuiscono alla piacevole atmosfera dell’ag della suisa.

Assemblea generale della SUISA

NUOvO NOME PER lA SUISA Astrid Davis-Egli

la suisa ha assunto ora nel proprio nome la forma giuridica «cooperativa» dopo che l’assemblea generale ha approvato la proposta di modifica. il rapporto annuo ed il conto annuo sono stati approvati all’unanimità.

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suisa info 2.09 Dall’interno_5

L’affare principale della riunione del

Consiglio del 7/8 aprile 2009 è stata la

preparazione dell’Assemblea generale

del 21 giugno di quest’anno (AG). Ha ap-

provato all’attenzione dell’AG le seguen-

ti trattande:

– rapporto annuo, conto annuo, bilancio,

rapporto dell’organo di revisione, no-

mina dell’organo di revisione;

– modifica del nome aziendale della

SUISA;

– nomina di Jérôme Thomas in seno alla

Commissione di Ripartizione ed opere.

Nella sua seduta primaverile ha inoltre

deciso:

– le deduzioni dei costi 2009; la deduzio-

ne sui diritti d’esecuzione e d’emissio-

ne viene ridotta da un massimo del 19 %

ad un massimo del 17 %; altre deduzioni

rimangono invariate;

– l’importo minimo per la ripartizione mi-

rata su programmi delle emittenti loca-

li; in base al Regolamento di ripartizio-

ne punto 4.2.3.1 esso rimane invariato

a CHF 50 000.–, con la preghiera all’at-

tenzione della Commissione Tariffe e

Ripartizione di verificare se tale limite

in futuro debba essere modificato;

– delle modifiche minori del Regolamento

organizzativo. Tutti i membri del Consi-

glio hanno firmato il Codice di compor-

tamento elaborato in relazione al Rego-

lamento organizzativo.

Infine, il Consiglio ha chiesto di essere

aggiornato sulle seguenti questioni:

– l’ulteriore procedimento della Commis-

sione per le Finanze ed il Controllo circa

DAl CONSIglIO DEllA SUISAMarco Zanotta, Alfred Meyer

nel primo semestre 2009, il consiglio ha deciso sulle deduzioni dei costi 2009 e ha preparato le trattande dell’assemblea generale. il crossborder licensing, ossia le licenze concernenti le utilizzazioni transfrontaliere per i servizi online e mobili, è stato oggetto di molte discussioni.

il sistema di controllo interno SCI. Due

volte all’anno la Commissione affida ad

una delegazione composta da due mem-

bri del Consiglio l’incarico di verificare

se le regole del SCI vengano rispettate

dalla Direzione e dai collaboratori del-

la SUISA;

– i lavori della Commissione per l’Orga-

nizzazione e la Comunicazione in meri-

to allo Statuto del personale. Lo Statuto

del personale fissa le condizioni gene-

rali del contratto di lavoro tra la SUISA

ed i suoi collaboratori e viene revisio-

nato in molti punti o adeguato a modi-

fiche di legge;

– le licenze concernenti le utilizzazioni

transfrontaliere (gestori internazionali

online e mobile). A questo proposito la

Direzione ha sottoposto diverse doman-

de alla propria autorità di sorveglianza,

l’Istituto per la Proprietà Intellettuale.

Il contratto d’edizione modello rimane un rompicapoNella sua riunione del 19 giugno 2009,

il giorno precedente l’AG, il Consiglio ha

deciso in particolare:

– di approvare lo Statuto del personale

nella versione proposta dalla Com-

missione per l’Organizzazione e la

Comunicazione;

– di proseguire i lavori per un contratto

d’edizione modello. I membri editori

del Consiglio avevano già approvato

a maggioranza la bozza elaborata dal-

la Direzione e dalla Commissione per

l’Organizzazione e la Comunicazione.

L’Unione svizzera degli editori musica-

li USEM ha tuttavia avanzato la richie-

sta di rinegoziare alcuni singoli punti.

Nello sforzo di trovare un consenso, il

Consiglio si è dichiarato d’accordo nel

condurre ulteriori trattative con le as-

sociazioni interessate;

– tre modifiche redazionali del Regola-

mento di ripartizione sulle quali viene

riferito nell’Info 2.09.

Il Consiglio ha inoltre discusso l’ampio

rapporto dell’organo di revisione sull’an-

no d’esercizio 2008 e ha stabilito i punti

fondamentali per la revisione del 2009.

Infine, il Consiglio ha chiesto di essere

aggiornato sulle seguenti questioni:

– i lavori della Commissione per le Tariffe

e la Ripartizione in merito alla riparti-

zione degli introiti delle emittenti loca-

li e del rilevamento della musica mes-

sa dai DJ nei club. Alcuni membri della

SUISA ritengono che l’attuale regola-

mentazione sia insufficiente ed hanno

avanzato relative proposte. La commis-

sione esamina se le richieste possono

essere interamente o parzialmente sod-

disfatte con un dispendio sostenibile;

– ancora una volta sullo stato delle licen-

ze concernenti le utilizzazioni trans-

frontaliere. Con un esempio la Dire-

zione ha presentato il processo della

concessione di licenza di un gestore

musicale online attivo a livello inter-

nazionale e la ripartizione delle inden-

nità da questi versate.

Le prossime riunioni di Consiglio avran-

no luogo il 16/17 settembre (Losanna) e

il 9/10 dicembre (Zurigo). ■

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6_Internazionale suisa info 2.09

2° World Copyright Summit a Washington D. C.

gRAtUItO AD OgNI COStOMartin Wüthrich

sia che si tratti di Youtube, apple o google, la situazione è la stessa: i modelli com­merciali e il successo di queste imprese si fondano in gran parte sulle creazioni di numerosi musicisti, cineasti, giornalisti e altri creatori. perché tuttavia tali imprese hanno difficoltà a far partecipare gli artisti al loro successo? una possibile risposta può essere data dal modello «gridlock» del professore d’economia americano Michael Heller. Ma la tesi di Heller non è la sola ad essere stata oggetto di accese discussioni a Washington.

se riunite ad uno stesso tavolo ti-

tolari di diritto e utenti di diritto,

il conflitto è garantito. È quanto è

accaduto infatti in occasione del

2° World Copyright Summit della CISAC a

Washington dove le discussioni sono state

accese. Solo due anni dopo il primo Copy-

right Summit (Bruxelles, 2007), la CISAC

è riuscita ad aprire la manifestazione a

dei terzi interessati, ed è stata in grado

di acquisire relatori con posizioni del tut-

to contrastanti. Il contesto non era affatto

conveniente per Youtube & Co., dato che

il pubblico era in gran parte costituito da

rappresentanti del settore dei diritti d’au-

tore a livello mondiale.

Della difficoltà di ottenere una licenzaZahava Levine (Chief Counsel, Youtube) ha

ben illustrato i problemi che Youtube si tro-

va ad affrontare in considerazione dei mol-

ti aventi diritto nel commercio della musi-

ca e del film. Inoltre l’impresa continua a

segnare cifre rosse, e in queste condizioni

non è in grado di soddisfare ogni richie-

sta. Anche volendo acquisire tutti i diritti

necessari e regolare le questioni d’inden-

nizzazione, nella prassi si incontrano sem-

pre dei limiti, ha spiegato Levine, che con

evidente sincerità ed un grande impegno

ha cercato di ottenere comprensione per

questo settore. Anche se determinati dub-

bi sulla buona volontà di Youtube/Google

sono rimasti, molti dei presenti hanno ben

compreso le difficoltà legate al processo

d’acquisizione delle licenze.

gridlock per le utilizzazioni online La parola/parola mancata della settimana

l’ha fornita Michael Heller, professore alla

Columbia Law School, che ha allo stesso

tempo indicato un suo approccio per ca-

pire il problema Youtube. Ha presentato il

modello Gridlock da lui sviluppato. In base

a tale modello un progetto è condannato

al fallimento quando vi sono troppi aventi

diritto coinvolti: ciascuno difende esclusi-

vamente i propri interessi e presenta del-

le richieste che a causa della loro quantità

impediscono la nascita di un nuovo pro-

dotto, di una nuova soluzione. Così, la crea-

zione di un nuovo farmaco è stata ad

esempio resa impossibile per il numero

elevato di brevetti ad esso legati; i costi sa-

rebbero stati astronomici.

Per trovare una via d’uscita dal «Gridlock

del Copyright», secondo Heller ci vorrebbe

un’organizzazione centralizzata che possa

disporre dell’insieme dei diritti (o più pic-

cole organizzazioni che dispongono

«I diritti di un artista sulla sua opera sono altrettanto importanti dei diritti di ogni individuo di accedere a delle opere artistiche o scientifiche.»

dell’insieme dei diritti). Oggi, in Europa, si

constata una frammentazione dei diritti,

come l’ha spiegata Heller. A queste condi-

zioni è ad esempio impossibile per iTunes

che la SUISA conceda la licenza del reper-

torio mondiale per il suo negozio online

svizzero. E sembra che bisognerà atten-

dere ancora molto tempo affinché l’ultimo

capitolo di questa storia piena di contrad-

dizioni venga scritto.

Pirati e filibustieriUn altro paradosso concerne l’atteggiamen-

to del grande pubblico nei confronti dei di-

ritti dei creatori. La grande massa esprime

la propria solidarietà per gli autori, ma al

contempo è molto critica quando si tratta

di «Hollywood» o dell’«industria discografi-

ca». Numerosi consumatori ritengono per-

tanto di avere il diritto di scaricare film e

musica da Internet. Pensano così di fare un

torto ai grandi gruppi non rendendosi conto

Page 7: SUISA INFO

suisa info 2.09 foto: Max taylor photography / cisac Internazionale_7

il moderatore brooks boliek nel cuore del dibattito tra david israelite (nMpa) e gary shapiro (cea).

sopra: il professor Michael Heller a colloquio con il moderatore Jeremy silver.

Miloš forman tiene un acceso discorso contro i furti nel web.

che con il loro comportamento tolgono i di-

ritti a degli essere umani, tra cui gli artisti

che tanto apprezzano. Questa impressione

viene rafforzata quando l’industria ameri-

cana dei supporti sonori, attraverso la sua

associazione RIAA, presenta querele con-

tro studenti per milioni di dollari, o quando

certi gruppi come i Nine Inch Nails offrono

i loro album gratuitamente su Internet. Ul-

tima nefandezza in questo campo: in Sve-

zia, un partito cosiddetto «Partito pirata»

ha ottenuto il 7 % dei voti durante le elezio-

ni al Consiglio d’Europa.

Il regista Milos Forman, vincitore di nu-

merosi premi Oscar, ha difeso la proprietà

intellettuale e allo stesso tempo tutte le

persone coinvolte nel processo della crea-

zione di un film: «I pirati si considerano

volentieri come dei Robin Hood moderni.

‹Prendiamo ai ricchi e diamo ai poveri›,

dicono. Ma non si accorgono che in realtà

derubano migliaia di persone – la maggior

parte delle quali non appare nemmeno su-

gli schermi – che si guadagnano la vita di-

rettamente o indirettamente nell’industria

creativa? Queste persone hanno assoluta-

mente bisogno del loro salario, per il loro

affitto, la loro pensione o la loro assicura-

zione malattia. Non c’è assolutamente nul-

la di nobile nel derubare queste persone

ed è un gesto di grande viltà», ha tuonato il

regista di capolavori quali «Qualcuno volò

sul nido del cuculo», «Hair» e «Amadeus».

Essere critici nei confronti dello spirito del tempoForman, come anche molti altri, ha sottoli-

neato il fatto che i diritti di un artista sulla

sua opera sono altrettanto importanti dei

diritti di ogni individuo di accedere a del-

le opere artistiche o scientifiche. Anche se

l’opera non è più in mano al suo creatore,

continua ad appartenergli. Se tale diritto

è sancito nella Dichiarazione dei diritti

dell’uomo dell’ONU, non è senza motivo. È

altresì protetto da numerose leggi e tratta-

ti internazionali e nazionali.

A rischio di passare per conservatrice:

una società cosciente delle sue responsa-

bilità non deve lasciar soffiare lo spirito

del tempo come fosse una banderuola al

vento, ma deve sempre chiedersi quando è

il caso di conservare vecchi valori e quan-

do cambiarli. Un’ultima citazione di Milos

Forman: «I movimenti e i politici vanno e

vengono, ma la cultura resta. La cultura è

eterna. Ed è in base alla nostra eredità cul-

turale che verremo giudicati.» Certi trove-

ranno tutto questo un po’ patetico, ma vale

la pena rifletterci. ■

«Il modello Gridlock so-stiene che un progetto è condannato al fallimento quando vi sono troppi aventi diritto coinvolti.»

Page 8: SUISA INFO

la musica da film compie 100 anni

MUSICA E PRODUzIONE AUDIOvISIvAEric Mermod

la musica è onnipresente nelle produzioni audiovisive attuali. consente al regista di accrescere l’intensità emotiva di una scena o di fornire un messaggio allo spettatore. se comporre della musica da film necessita delle competenze del tutto particolari, la stessa cosa vale per il produttore in occasione del regolamento dei diritti musicali. il centenario della musica da film rappresenta l’occasione per interessarci da vicino alla relazione esistente tra la musica e il cinema, e questo in particolare dal punto di vista dei diritti d’autore.

era il 1908 quando apparve quel-

la che viene considerata la pri-

ma colonna sonora originale del-

la storia del film. I registi francesi

André Calmettes e Charles Le Bargy aveva-

no commissionato all’autore Camille Saint-

Saëns una musica appositamente composta

per il film «L’Assassinat du Duc de Guise».

Da allora la musica da film è diventata sem-

pre più importante e non è raro che copra

più della metà della durata del film. Il regi-

sta dispone di varie possibilità di scelta del-

la musica. Può ingaggiare un compositore

che scriva un’opera per il suo film oppure

può ricorrere a della musica già composta

di un catalogo di Musica Mood oppure dal

repertorio di un artista. Dopo che il regista

ha operato la propria scelta, il produttore

deve quindi ottenere i diritti d’utilizzazio-

ne necessari. Nel campo audiovisivo, que-

sta trattativa è generalmente particolar-

mente complessa. Questo è da ricondursi al

fatto che la gestione dei diritti si svolge su

due livelli:

– la gestione individuale di determinati

diritti che l’autore può o deve negoziare

direttamente con il produttore e

– la gestione collettiva esercitata dal-

la SUISA nei confronti degli utenti e

produttori.

Questa correlazione tra la SUISA ed il com-

positore può talvolta confondere i produt-

tori cinematografici. Questo vale in partico-

lare quando un produttore vuole utilizzare

una registrazione già disponibile nel com-

mercio. In questo caso dovrà negoziare

inoltre una licenza con l’azienda discografi-

ca che detiene i diritti d’utilizzazione sulla

suddetta registrazione. La situazione giuri-

dica può variare molto da un caso all’altro e

pertanto è difficile trarre delle conclusioni

generali da esperienze passate. Il seguente

grafico presenta differenti casi che il pro-

duttore cinematografico può trovarsi ad in-

contrare se desidera utilizzare un pezzo

musicale.

l’autore non è socio di nessuna società di gestione (cfr. punto ➊)

un’opera preesistente (cfr. punto ➋)

un’opera tratta da un catalogo di «Mood Music» (cfr. punto ➌)

un’opera su commissione (cfr. punto ➍)

membro di una società di gestione straniera

membro della suisa

spot pubblicitari/sponsoring billboards

altre produzioni audiovisive

l’autore non ha stipulato un contratto supplementare (tariffa vn) al suo contratto di gestione

l’autore ha stipulato un contratto supplementare (tariffa vn) al suo contratto di gestione

l’autore può rinunciare alla gestione del diritto di riproduzione legato al supporto audiovisivo destinato alla diffusione/proiezione

l’autore non può rinunciare alla gestione del diritto di riproduzione legato al supporto audiovisivo destinato alla diffusione/proiezione

A

B

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suisa info 2.09 foto: fotofestival pedrazzini Punto focale_9

Musica originale o musica commissionata (Score Music)la musica originale viene composta su commissione e per un determinato film. spesso i compositori di musica da film sono incaricati anche della produzione della musica e forniscono una registrazione pronta all’utilizzo. in questo contesto non cedono solo i diritti di sincronizzazione ma anche i diritti sulla registrazione (Master rights). se altri interpreti partecipano alla registrazione, il compositore è tenuto ad acquisire i loro diritti mediante un contratto di registrazione di musicisti di sessione. t. +41 21 614 32 32, [email protected]

Mood Music (archiv­Musik, library Music, production Music)la Mood Music viene appositamente composta e registrata per la sonoriz­zazione di produzioni audiovisive. determinate case editrici specializ­zate dispongono di interi cataloghi di Musica Mood il cui prezzo è già noto. il vantaggio della Mood Music è che tutti i diritti possono essere acquisiti direttamente presso la suisa o l’editore.

Come procedere nei differenti casi d’utilizzazione di musica?

AMusica di un autore non affiliato ad una società di gestione➊ Il produttore cinematografico deve

rivolgersi direttamente all’autore per otte-

nere le licenze necessarie per la realizza-

zione del suo progetto. In questo caso l’au-

tore gestisce autonomamente l’insieme dei

suoi diritti. Il produttore è comunque tenu-

to a documentare i brani musicali utilizzati

in occasione della produzione audiovisiva e

a trasmettere tali informazioni alla SUISA.

Queste formalità possono risultare sec-

canti per i produttori cinematografici. In

caso di utilizzazione di un film, la SUISA

deve tuttavia verificare se tutte le licenze

necessarie per la musica nel film sono sta-

te acquisite per la Svizzera ed il Liechten-

stein. In assenza di informazioni da parte

del produttore, la SUISA parte dal presup-

posto che il film contenga musica protetta

del suo repertorio e quindi viene emessa

una fattura.

BMusica preesistente di un autore affiliato ad una società di gestione➋ Quando un produttore cinematografi-

co desidera utilizzare una musica preesi-

stente e disponibile in commercio, devo-

no essere disciplinati i seguenti diritti: i

diritti sull’opera musicale (diritto di sin-

cronizzazione e diritto d’utilizzazione) e il

diritto sulla registrazione (diritto di prote-

zione affine).

Il produttore cinematografico deve innan-

zitutto ottenere il diritto di sincronizzazio-

ne, vale a dire il diritto di abbinare la

musica al film. Il contratto di gestione sti-

pulato tra gli autori e la SUISA prevede in

linea di principio la cessione del diritto di

sincronizzazione alla SUISA, ma tale di-

ritto può essere retrocesso all’autore che

lo amministrerà quindi individualmente.

La SUISA è tenuta ad informare l’autore

tempestivamente delle richieste di sincro-

nizzazione e quest’ultimo ha 30 giorni di

tempo per dichiarare se desidera gestire

tale diritto autonomamente nei confron-

ti del produttore cinematografico oppure

se vuole incaricarne la SUISA conforme-

mente alle disposizioni tariffarie vigen-

ti. Se entro la scadenza stabilita la SUISA

non riceve alcun riscontro da parte del-

l’autore, concederà la licenza in base alle

disposizioni tariffarie in vigore. Dato che

nel business cinematografico i tempi sono

spesso contati, il termine di 30 giorni è in-

dubbiamente un periodo lungo per il pro-

duttore. Se un autore ha quindi interesse

che la sua musica venga utilizzata per un

film, dovrebbe reagire in fretta. Nel caso

in cui gli autori siano affiliati ad una so-

cietà straniera, la SUISA trasmette la ri-

chiesta di sincronizzazione alla suddet-

ta. Fino a quando il socio interessato non

manifesta le proprie intenzioni, la SUISA

non può concedere alcuna autorizzazione

all’utilizzazione.

Il produttore cinematografico deve inol-

tre rivolgersi alla label che detiene i dirit-

ti sulla registrazione. Deve consultare le

informazioni relative al supporto sonoro

per determinare chi è titolare dei diritti di

registrazione e quindi contattare diretta-

mente l’avente diritto. Se il catalogo della

label appartiene ad una nuova casa disco-

grafica, la ricerca risulterà difficile.

Dopo aver ottenuto queste due licenze (di-

ritto di sincronizzazione dell’autore e li-

cenza della casa discografica/produttore

musicale), il produttore cinematografico

dovrà rivolgersi nuovamente alla SUISA

per regolare i diritti di riproduzione per

la fabbricazione di supporti audiovisivi de-

stinati alla proiezione o alla diffusione (de-

nominati anche «esemplari di proiezione»)

nonché ulteriori diritti concernenti la fab-

bricazione di supporti audiovisivi destina-

ti alla vendita oppure la messa a disposi-

zione della produzione su Internet.

Tutto questo può richiedere settimane. Se

un produttore cinematografico non inizia

a fare i passi giusti tempestivamente pri-

ma dell’uscita prevista, può succedere che

all’ultimo momento debba operare delle

modifiche nella tracking list.

Musica del catalogo Mood➌ Per facilitare l’utilizzazione di musica,

alcuni editori hanno costituito dei catalo-

ghi con brani musicali per i quali gli auto-

ri concedono previamente i loro diritti di

Page 10: SUISA INFO

10_Punto focale suisa info 2.09

Che funzione ricopre la divisione Film della SUISA?la divisione film a losanna si occupa a livello svizzero di tutti i settori della produzione audiovisiva, dai film per il cinema o la televisione, i documentari o film aziendali fino agli spot pubblicitari. Quale unica divisione della suisa copre l’intera attività di lavoro, dall’incasso alla ripartizione dei diritti d’autore, vale a dire i seguenti ambiti:– documenta le opere;– concede licenze per la fabbricazione, diffusione e proiezione di supporti

audiovisivi;– emette fatture relative alle indennità;– ripartisce le indennità;– fornisce informazioni sui conteggi ai membri della suisa e tratta i reclami.

per ogni produzione audiovisiva distribuita o proiettata in svizzera, viene allestita una documentazione dettagliata dei brani musicali utilizzati in modo tale da poter effettuare una corretta ripartizione. con le migliaia di serie televisive esistenti e 3500 film di tutto il mondo che annualmente vengono mostrati nei cinema, gli sforzi da compiere sono enormi. i collaboratori della divisione film devono pertanto essere polivalenti e in grado di trattare informazioni in due, tre o anche quattro lingue.

contatto: suisa, divisione film, avenue du grammont 11bis, 1007 losanna tel. 41 21 614 32 32, [email protected]

sincronizzazione in maniera forfettaria.

Per queste opere il consenso degli aventi

diritto non deve più essere ottenuto indi-

vidualmente, il che permette di accelerare

notevolmente il processo d’acquisizione

dei diritti musicali.

Questo non significa tuttavia che questo

genere di musica sia esente da licenza.

Molti editori di Musica Mood sono affiliati

ad una società di gestione, che su loro in-

carico riscuote le indennità per l’utilizza-

zione delle opere.

Il produttore cinematografico deve con-

sultare le condizioni generali di vendita

del catalogo di Musica Mood per vedere

quali sono i costi per l’utilizzazione del-

la musica.

Musica su commissione di compositori affiliati ad una società di gestione ➍ Quando un produttore commissiona

una musica originale ad un compositore,

in linea di massima il diritto di sincro-

nizzazione come anche i diritti d’utiliz-

zazione della registrazione sono inclusi

nel contratto di commissione. In Svizzera

e nel resto d’Europa non è tuttavia possi-

bile che il produttore diventi proprietario

dell’opera commissionata, contrariamente

a quanto previsto dal diritto americano

(generalmente denominato «buy-out» o

«work made for hire»). Questo significa

che il produttore del supporto audiovisivo

o i suoi licenziatari devono acquisire i di-

ritti d’autore per qualsiasi utilizzazione

della musica. Questo risulta dal fatto che

l’autore ha ceduto i propri diritti patrimo-

niali alla sua società di gestione, che è la

sola competente per la concessione delle

licenze d’utilizzazione. Questo meccani-

smo permette di tutelare gli interessi eco-

nomici dell’autore.

Esiste tuttavia una deroga a questo prin-

cipio per i membri della SUISA. Possono

infatti stipulare un contratto supplemen-

tare al loro contratto di gestione median-

te il quale hanno la possibilità di rinun-

ciare all’incasso dei diritti di riproduzione

previsti dalla tariffa VN. Questa eccezione

si applica tuttavia solo per la fabbricazio-

ne di supporti audiovisivi non destinati al

pubblico per scopi privati, vale a dire solo

per i cosiddetti «esemplari di proiezione».

Deve inoltre trattarsi di opere su commis-

sione composte appositamente per un lun-

gometraggio, un documentario o un film

aziendale. Sono esclusi da questa regola-

mentazione particolare gli spot pubblici-

tari e gli sponsoring billboards.

Quest’eccezione è frutto di una trattativa

tra le organizzazioni mantello dei produt-

tori e le società di gestione. L’autore deve fir-

mare una dichiarazione speciale per ogni

nuova richiesta d’opera affinché il produt-

tore cinematografico non debba pagare le

indennità previste dalla tariffa VN.

Tutti gli altri diritti sono riservati, in par-

ticolare il diritto di riproduzione per sup-

porti audiovisivi destinati al pubblico ed il

diritto di proiezione. Ciò significa che tali

diritti non possono essere attribuiti diret-

tamente dall’autore, ma sono amministrati

dalla SUISA. Quest’eccezione non vale per

i compositori affiliati a società di gestione

straniere.

Questo breve excursus nella gestione dei

diritti sulla musica da film lascia intuire

che si tratta di un campo molto complesso.

Ma non è certamente questo aspetto della

musica da film ad essere determinante. A

chi evocando il titolo di un film non vie-

ne in mente subito una particolare melo-

dia? Questa magia è certamente ben più

complessa da creare che tutto quello che

vi ruota intorno. La SUISA è fiera di col-

laborare con i suoi compositori di musica

da film. ■

Page 11: SUISA INFO

suisa info 2.09 foto: fotofestival daulte Fondazione SUISA_11

il Festival del Film di Locarno è stato

inaugurato con il film di successo «Vi-

tus» di Fredi M. Murer, e questo non a

caso. Il film narra la storia di un ragaz-

zo musicalmente molto dotato che deve im-

parare a gestire questo suo dono straordi-

nario. In seguito alla proiezione del film, il

Festival ha festeggiato il centenario della

musica da film con un concerto del prota-

gonista di Vitus e pianista Teo Gheorghiu.

È stato accompagnato dall’Orchestra della

Svizzera italiana sotto la direzione di Ma-

rio Beretta, che ha composto la musica ori-

ginale di questo film.

Grazie alla Union of Film Music Compo-

sers (UFMC), la musica da film è stata il

filo conduttore di tutto il Festival. Con

l’appoggio della Fondazione SUISA per la

musica, in occasione di diverse manife-

stazioni i riflettori sono stati puntati sul-

NEl SEgNO DEllA MUSICA DA FIlMClaudia Kempf

al festival del film di locarno per una volta i riflettori erano puntati sulla musica. anche la giornata del cinema svizzero era tutto nel segno della musica da film. in questo quadro la fondazione suisa per la musica ha conferito per la decima volta il premio della musica da film, che in questa occasione è andato al compositore zurighese Marcel vaid per la colonna sonora del film «tandoori love».

Master class con anno saul e fabian römer

Molto spesso è solo la musica a rendere comprensibile un particolare stato d’animo o un messaggio del film. nel 2000 la fondazione suisa per la musica ha istituito il premio per la musica da film, con lo scopo di rendere attenti i produt­tori cinematografici sulla creazione di musica da film ricca e di elevata qualità che esiste in svizzera. in occasione della decima edizione della premiazione è stato pubblicato un cd sampler con estratti delle colonne sonore di tutti i vincitori del premio, di cui è stato fatto dono al pubblico specialistico di locarno.

gli artisti finora premiati:– alex Kirschner, «irrlichter»– niki reiser, «Kalt ist der abendhauch»– stephan Massimo, «lastrumer Mischung»– balz bachmann, «little girl blue»– philippe Héritier, «agathe»– vincent gillioz, «god’s Waiting list»– balz bachmann e peter bräker, «Jeune Homme»– peter scherer, «Marmorera»– Jérôme baur, «les petites vacances» – Marcel vaid, «tandoori love»

Page 12: SUISA INFO

12_Fondazione SUISA foto: suisa suisa info 2.09

la musica di compositori sconosciuti al

grande pubblico. Al centro della Giornata

del Cinema svizzero c’è stato in particola-

re il genere cinematografico. Nell’ambito

di due master classes i compositori Fabian

Römer e Marcel Vaid nonché i registi

Anno Saul e Oliver Paulus hanno eviden-

ziato, sulla base di esempi concreti di film,

il ruolo centrale che in essi la musica ri-

copre, e hanno illustrato la loro collabora-

zione. È qui che si è palesata l’importan-

za fondamentale della musica sullo «stato

d’animo» del film. Entrambi i compositori

criticano tuttavia il fatto che nonostante

il ruolo incontrastato della musica, essa

venga troppo frequentemente pianificata

in ritardo. Le colonne sonore vengono così

spesso create sotto enorme pressione e con

mezzi finanziari ristretti.

Schwyzerörgeli e tabla si incontranoNella Giornata del Cinema svizzero la Fon-

dazione SUISA per la musica ha conferito

per la decima volta il suo Premio per

la musica da film del valore di 10 000 fran-

chi. È stato insignito il compositore zuri-

ghese Marcel Vaid per la musica originale

oliver paulus e Marcel vaid

abbinata al film «Tandoori Love» (D/CH,

2008). Il regista Oliver Paulus narra la sto-

ria d’amore tra una cameriera svizzera ed

il cuoco personale di una diva di Bolly-

wood nell’Oberland bernese, teatro di

numerose produzioni Bollywood. «Marcel

Vaid è stato abile nel trasporre in musica

le sfaccettature indiane ed elvetiche di

questa costellazione, senza però cadere

negli stereotopi o nel kitsch», è così che la

giuria ha motivato la propria decisione.

Con questo premio ha reso onore anche

all’ampia creazione di Vaid, ascoltabile in

molte attuali produzioni cinematografiche.

Nonostante o proprio a causa delle sue ra-

dici indiane, Marcel Vaid si era finora chiu-

so alla musica proveniente dal paese di suo

padre. «Grazie a questo film mi sono aper-

to alla musica indiana. Inizialmente non

volevo nemmeno scrivere questa colonna

sonora. Ma poi ho iniziato a condurre del-

le ricerche e ad inoltrarmi maggiormente

in questo genere. Combinare la musica fol-

cloristica svizzera con la musica indiana

senza cadere nel kitsch è stata per me una

grande sfida», conferma Vaid. In «Tandoori

Love» la musica è una componente fissa del

film. Per le scene di ballo nello stile Bolly-

wood la musica è stata previamente pro-

dotta, e queste scene sono state girate come

veri e propri clip musicali: la regia, la coreo-

grafia e la cinepresa sono connesse total-

mente alla musica. Vaid ha dovuto com-

porre la colonna sonora intorno alle canzoni

già esistenti e intrecciare insieme la musi-

ca in modo tale da creare un’unità. Per lui

era importante che la musica non trasmet-

tesse un’impressione di estraneità ed arti-

ficialità, così come succede spesso nei film

Bollywood. Questo gli è riuscito in maniera

convincente e fresca. «Non intellettualizza-

te questo film, ma rilassatevi e godetevelo»,

è con queste parole che il regista si è rivolto

al pubblico prima della proiezione del film a

Locarno. È grazie alla musica che seguire il

suo invito ad assaporare questa commedia

d’amore riesce così facilmente. ■

Ulteriori siti web:

www.ufmc.ch

www.FM100.ch

www.forumfilmmusik.ch

Marcel vaid (1969) vive e lavora a zurigo come musicista e compositore freelance per il film ed il teatro. Ha studiato chitarra presso l’accademia di musica contemporanea a zurigo e collabora oggi tra l’altro con sophie Hunger, Markus schönholzer, Marianne schroeder, Heidi Happy, Jürg Jecklin, rajesh roy, il Weshalb­forellen­Quartett e lo scrittore daniel goetsch. È la mente della band elettroacustica superterz.

Estratto dalla sua filmografia: – «annegret» di paul riniker, 2010– «stories for friends who kiss» di david pinillos, 2010– «die standesbeamtin» (con Markus schönholzer) di Micha lewinsky, 2009– «zara» di ayten Mutlu saray, 2009 – premiato con il premio del cinema svizzero

Quartz per la miglior musica da film 2009– «der freund» (con sophie Hunger) von Micha lewinsky, 2008– «un dia y nada» di lorenz Merz, 2008– «das paar im Kahn» (Kommissar Hunkeler) di Marie­louise bless, 2004– «Joshua» di andreas Müller, 2002 ­ prix pour la meilleure création musicale

all’european filmfestival premiers plans, angers 2003

Page 13: SUISA INFO

suisa info 2.09 foto: fondazione suisa per la musica Fondazione SUISA_13

la quarta edizione di jazzahead!, svolta­si dal 23 al 26 aprile 2009, ha attirato

a brema migliaia Jazz fans e visitatori specializzati. per la prima volta la svizzera

ha partecipato con un proprio stand.

AFFARI DI SUCCESSO AllA qUARtA jAzzAhEAD!Urs Schnell

anche la delegazione svizzera ha

fatto suo il motto di quest’anno

«facetoface!». Circa 25 persone,

tra cui musicisti, rappresentanti

di label, editori, organizzatori di concerto

e «radiomacher», hanno approfittato dell’of-

ferta della Fondazione SUISA per la musica

e di Pro Helvetia di prendere parte allo

stand collettivo, e hanno allacciato e cura-

to i contatti.

La prima partecipazione della Svizzera a

questa fiera è stata inaugurata con un ri-

cevimento con rinfresco alla presenza del

Console elvetico ad Amburgo, il signor

Thomas Casura (che in questa sede ringra-

ziamo per la generosa offerta in vino!).

Claude Nobs del Montreux Jazz Festival ha

fatto la sua comparsa come ospite d’onore.

La rivista specializzata austriaca jazzzeit

ha scritto: «La varietà della regione alpina,

proveniente dalla Svizzera, dal Sudtirolo e

dall’Austria, si è presentata addirittura su

due piani. I loro stand erano al contempo

centri d’informazione e soprattutto piatta-

forme di comunicazione con gustosi «effetti

collaterali». Il rinfresco della Svizzera, in-

fatti, presentava dopo la fase di «riscalda-

mento» dell’anno scorso già le caratteristi-

che di un fiorente punto d’incontro cult.»

Anche nel programma di conferenza uffi-

ciale la Svizzera non è mancata: in occa-

sione di una tavola rotonda organizzata dal

Sindacato musicale svizzero SMS Matthias

Rüegg (vienna art orchestra), Patrick Lan-

dolt (intakt records), Peter Bührli (Radio

DRS II) e Urs Röllin (responsabile del Jazz-

festival Sciaffusa) hanno discusso insie-

me a Barbara Gysi dell’argomento «Quanto

Swiss è lo Swiss Jazz?»

La combinazione tra fiera, conferenza e

programma concertistico come piattafor-

ma per gli affari nel business musicale, si

è rivelata indovinata anche alla sua quarta

edizione. L’offerta svizzera ha suscitato il

vivo interesse del pubblico e avrà quindi un

seguito anche l’anno prossimo. ■

la quinta jazzahead! avrà luogo dal 22 al 25 aprile 2010 presso il con­gress centrum e la fiera di brema. grazie alle esperienze positive di quest’anno, la fondazione suisa offrirà nuovamente uno stand collet­tivo. per informazioni sulle condizioni di partecipazione e per iscrivervi, potete contattare urs schnell, tel. 021 614 32 70, urs.schnell@fondation­suisa.ch

christian rentsch a colloquio con claude nobs.

f ace t of ace !23 ➜ 26 apr il 09con gress cen t rum

bremen

➜ euro pean jazz mee ti n g f ea t . f ran k re ich / k a t a l on ien / l uxem bur g / gro ßb r it ann ien ➜ ab en dk onzer t e ➜ l a t e- night -pro gramm ➜ messe ➜ k on f erenz

in f os & podcas t ➜ www. jazzahead.deti ck ets ➜ on li ne / f on ➜ gl oc k e bremen +49 (0 ) 42 133 6 6 99

➜ n or dwes t ti ck et +49 (0 ) 42 136 36 36 ➜ t sc even ti m +49 (0 ) 42 135 36 37

v erans t a lt er > mgh messe un d auss t ell un gs - gese ll sch aft h ansa gmbh> mus ikf es t bremen gmbh > ku lt urzen t rum schl achth of

Page 14: SUISA INFO

14_Notizie foto: suisa suisa info 2.09

lo Swiss Music Track, il premio istitu-

ito dalla Street Parade, la SUISA e la

Fondazione SUISA, è stato assegnato

per la prima volta il 21 luglio 2009.

A vincere il premio in denaro del valore di

10 000 franchi è stata la formazione a due

Culturetronic, composta da Ronny Wyss-

müller e Christoph Saur. Con il loro track

«Love Can Do» i due compositori si sono im-

posti su 70 candidati e 100 tracce inoltrate.

I tracks resi anonimi sono stati valutati da

una giuria specializzata di sei persone.

Culturetronic produce una combinazione

di musica elettronica con diversi stru-

menti suonati dal vivo. I due musicisti di

Neuheim e Urdorf si sono conosciuti l’anno

scorso alla SAE a Zurigo Altstetten duran-

te un corso d’insegnamento per Electronic

Music Producer (EMP).

Nuovo premio per la musica elettronica

SWISS MUSIC tRACk 2009 CONFERItO AI CUltUREtRONIC

Martin Wüthrich

la musica elettronica – techno, trance, drum ’n’ bass, house, ecc. – fa da sfondo alla street parade di zurigo, probabilmente il festival più noto della svizzera con influenze a livello internazionale. i compositori di questa musica si annoverano tra i personaggi di spicco della creazione musicale elvetica. ottime ragioni per conferire, attraverso l’istituzione di un nuovo concorso, il dovuto riconoscimento all’estro compositivo.

I premiati1. culturetronic: «love can do»

www.mx3.ch/artist/culturetronic2. easton Music: «adriatica»

www.mx3.ch/artist/easton3. dJ JaYbee: «i Know»

www.jaybee.ch

la giuriadidier ambühl, partynews; gary berger, compositore/docente di musica; silvio biasotto, giornalista musicale; Marion Meier, rohstofflager/partysan; urs schnell, fondazione suisa; eric suardet, Hexadance

tutti i premiati: francesco Muzzioli, elmin ferrati, christoph saur, ronny Wyssmüller, dJ JaYbee

Ronny e Chris, come state dopo aver vinto lo Swiss Music track e dopo la Street Parade? quali sono state le reazioni nella scena?Stiamo molto bene, anche se siamo un po’ stanchi. Dopo essersi sparsa la voce che ave-

vamo vinto, sono iniziati a scroscio le interviste, le mail di congratulazioni, le telefonate

e gli SMS. Ci hanno fatto molto piacere. L’intervista TV su 3+ durante la Street Parade e

l’esibizione live sul palco al Limmatquai sono state esperienze emozionanti. Le reazioni

che ci sono giunte dalla scena sono state tutte positive. La gente è curiosa di sapere quel

che bolle in pentola.

Con questo premio la Fondazione SUISA vuole incoraggiare la crea-zione compositiva nel settore della musica elettronica. Cosa significa il premio per il vostro lavoro come compositori?Il premio significa molto per noi dato che la SUISA come cooperativa degli autori viene

considerata seria e competente. Per noi «newcomer» si apre così una grande piattaforma.

Inoltre un buon impianto costa caro e il premio ci aiuta a realizzare le nostre idee a livello

tecnico.

Siete professionalmente attivi al 100 percento. Il premio della giuria specialistica sta ad indicare che il vostro lavoro ha un grande poten-ziale. Come vedete il vostro futuro? Chi è che non sogna di potersi guadagnare da vivere con la sola musica? Anche per noi è

la stessa cosa. Continueremo a lavorare in vista di questo obiettivo, a cercare di proporre

nuove tendenze nella musica elettronica e di sorprendere gli ascoltatori con nuove idee.

Page 15: SUISA INFO

suisa info 2.09 foto: J. graf, suisa Notizie_15

PREMIO jAzz zkB 2009 AI PlAIStOW

Quest’anno il Premio Jazz ZKB del valore di 10 000 franchi è stato assegnato al trio

ginevrino Plaistow. Il gruppo composto da Johann Bourquenez, piano, Raphaël Ortis,

contrabbasso, e Cyril Bondi, percussioni, ha convinto la giuria per il suo coraggio ad

essere in controtendenza, il suo dinamismo e l’assoluta precisione. Il membro della

giuria Bobby Keller si è espresso così in merito al gruppo vincitore: «Il trio affasci-

na per la sua grande audacia nell’improvvisazione, l’intensità ed un convincente fee-

ling tra i membri del gruppo sin dalle prime battute. I musicisti di Plaistow hanno il

coraggio di percorrere la propria strada e di sviluppare il loro personalissimo sound.»

www.edogm.net/plaistow

ChIAvE DI vIOlINO D’ORO 2009 A EMIl WAllIMANN

Per rendere merito alla sua attività poliedrica come cantante jodel, musicista, direttore

di una scuola di musica, esperto di fanfare, direttore d’orchestra e compositore, a Emil

Wallimann, orginario di Nidvaldo, è stata assegnata la Chiave di violino d’oro 2009. La

giuria ha in particolar modo reso onore alla sua opera compositiva, che comprende oltre

80 composizioni per jodel, fanfare e musica da camera. Emil Wallimann ha iniziato pre-

sto a comporre. La sua canzone jodel più famosa «Abschied von der Alp» l’ha scritta a

soli 19 anni. Altre pietre miliari della sua creazione compositiva sono i suoi Singspiele

di jodel «D Älpler vom Pilatusberg», «Uf em Guggerhof» e «D Sag vo de Schwandalp».

La premiazione ufficiale avrà luogo il 10 ottobre 2009 nel suo luogo di residenza

Ennetbürgen. www.emilwallimann.ch

IvO vINCE Il BAltIC SONg CONtESt 2009

Il 18 luglio 2009, Ivo ha vinto in Svezia il Baltic Song Contest. Il suo brano «She’s the

Reason» ha convinto la giuria e i 20 000 spettatori. Il Baltic Song Contest viene svol-

to annualmente a Karlshamn con la presenza di artisti internazionali provenienti dai

Paesi Baltici. Il cantante di Nidvaldo si è imposto come «outsider geografico» su concor-

renti di nove nazioni. «Una vittoria inaspettata per me e al contempo una prova che noi

musicisti svizzeri siamo in grado di tenere il passo a livello internazionale», è così che

Ivo ha commentato il suo successo. www.myspace.com/ivoonline

Page 16: SUISA INFO

16_Notizie suisa info 2.09

vANDA & YOUNg SONgWRItINg COMPEtItION

La società di tutela dei diritti d’autore australiana APRA / AMCOS bandisce il concor-

so Vanda & Young Songwriting. Prendendo parte a questo concorso sostenete contem-

poraneamente la Fondazione Nordoff/Robbins per la musicoterapia. Tale fondazione

promuove le possibilità terapeutiche della musica per i bambini e gli adulti affetti da

malattie psichiatriche, neurologiche, interne e psicosomatiche. Sono ammessi a par-

tecipare i cantautori provenienti da tutto il mondo e di tutti i generi. La tassa d’iscri-

zione di AUD $ 50 / USD $ 40 per ogni song va interamente a favore della Fondazione

Nordoff/Robbins. Termine ultimo d’iscrizione è il 30 settembre 2009. Per ulteriori in-

formazioni potete consultare il sito www.vandayoungsongcomp.com.

PREMIAtO «PlAtzDADA!»

Il sestetto Pago Libre ha messo in musica opere eccentriche di tre importanti perso-

naggi artistici del 20° secolo: Hans Arp, Kurt Schwitters e Daniil Charms. Con molto

humour il gruppo di John Wolf Brennan ha elaborato influssi della musica folcloristica

e del jazz come anche della musica seria, dell’hip hop ed elementi d’improvvisazione.

Il CD «platzDADA!» che ne è scaturito si è classificato tra i migliori della best list del

«Preis der Deutschen Schallplattenkritik». L’elenco viene stilato trimestralmente da

una giuria composta da critici musicali provenienti dalle aree di lingua tedesca.

www.pagolibre.com

«platzDADA!», Christoph Merian Verlag, Basilea, ISBN 978-3-85616-372-3

CONCORSO DI COMPOSIzIONE MAhlER 2010 / 11

In collaborazione con la Internationale Gustav Mahler Gesellschaft, l’ORF-Radio-Sympho-

nieorchester di Vienna e la Konzerthaus di Vienna, l’Unione dei compositori austriaci

(Österreichischer Komponistenbund) bandisce in occasione degli anni Mahler 2010/11

(150° compleanno, 100° anniversario della morte) un Concorso di composizione interna-

zionale. Tutte le compositrici e i compositori del 21° secolo, senza limiti d’età, sono invitati

ad inoltrare opere nelle tre categorie in cui Gustav Mahler aveva creato delle composi-

zioni:

– canzone per piano: termine d’inoltro: 31 dicembre 2009

– quartetto per pianoforte: termine d’inoltro: 31 marzo 2010

– orchestra: termine d’inoltro: 30 settembre 2010

La descrizione dettagliata è consultabile al sito: www.komponistenbund.at.

Page 17: SUISA INFO

suisa info 2.09 foto: privato Dall’interno_17

In occasione del centenario della nascita di teddy Stauffer

DA MURtEN A MIStER ACAPUlCOErnst Meier

Teddy Stauffer, la leggenda dello Swing, il

2 maggio avrebbe compiuto 100 anni.

Tutt’oggi Stauffer e i suoi Original Ted-

dies rappresentano ancora un marchio. Da

sempre Ernst Heinrich Stauffer, nato a

Murten il 2 maggio 1909, voleva diventare

musicista. Dopo un inizio privo di successi

presso il pubblico svizzero conservatore,

partì alla volta di Berlino. Tra il 1936

e il 1939 il primo «King of Swing» in Ger-

mania entusiasmò il giovane pubblico con

musica Swing e da film originale america-

na esibendosi al «Delphi Palast» berlinese

ed in altri templi della musica.

Dopo uno spettacolo in Svizzera, il regi-

me nazionalsocialista gli negò il rientro in

Lista dei membridefunti(1. 7. 2008 – 31. 7. 2009)

ALIG Emil, Zugo

BRAZZOLA Gabriele, Massagno

CASUTT Sebastian, Berna

ESCHER Peter, Olten

FANKHAUSER Erich Friedrich,

Schwanden i. E.

FUCHS Albin, Unteriberg

GISLER Werner, Buochs

GOUDONOU-DOUSSOU John, Losanna

HAUSER Jean-Jacques, Bellinzona

INDERBITZIN Paul, Oberägeri

JAHN Karel, Kleinadelfingen

JAKOB Paul Gerhard, Zurigo

LEUTWILER Anton Toni, Zollikofen

MANSER Jakob, Appenzell

MOTTIER Jean-Daniel, Nyon

REICHEL Daniel, Losanna

RÖÖSLI Isidor, Kriens

RYMANN-DURRER Rudolf Niklaus,

Giswil

SAGER Sepp, Hitzkirch

SCHMIDIG Franz (sen.), Ried-Muotathal

SCHOTTLÄNDER Sigurd Erik, Basilea

VÖGELIN Werner F., Riehen

VON ÄSCH Werner, Schlieren

VOUMARD Geo, Sitten

Toni Leutwiler(31. 10. 1923 – 18 . 3. 2009)

Ernst Meier

Con la scomparsa di

Toni Leutwiler una stra-

ordinaria voce della mu-

sica d’intrattenimento

sinfonica si è ammutoli-

ta. Ha acquisito il baga-

glio musicale per la sua

produzione artistica

con Willem de Boer (violino) e Paul Müller

(teoria) al Conservatorio di Zurigo. La sua

carriera è iniziata come violinista diploma-

to presso l’Orchestra sinfonica di Berna, in

seguito come direttore d’orchestra presso

Radio Ginevra. Il periodo di successo tra-

scorso con l’orchestra radiofonica della Ro-

mandia gli ha permesso, negli anni 50, di

essere attivo a livello internazionale come

compositore ed arrangiatore freelance.

Un decennio dopo era all’apice della sua

carriera. Nell’arco di ca. 20 anni «Tom Wy-

ler» (pseudonimo) ha composto e arrangia-

to circa 2000 opere, musica di ogni genere,

per lo più incarichi di emittenti di radio-

diffusione europee.

Germania. Così fino al 1941 suonò pres-

so il «Palace Hotel» a St. Moritz. Lo stes-

so anno emigrò negli Stati Uniti e in se-

guito ad Acapulco, dove morì il 27 agosto

1991. Ha lavorato come albergatore presso

l’«Hyatt» e la «Villa Vera» dove pure abi-

tò. La trasformazione di Acapulco in meta

turistica fu per lo più opera sua. La cit-

tadina era già nota allora come luogo di

villeggiatura di alcune dive di Hollywood.

Stauffer fu tra l’altro sposato con l’attrice

Hedy Lamarr e si dice abbia avuto nume-

rose tresche amorose, tra cui quelle con

Rita Hayworth e Barbara Hutton.

In qualità di direttore d’orchestra ha inol-

tre diretto le migliori orchestre radio-

foniche delle nazioni limitrofe. Circa una

dozzina di aziende discografiche hanno

pubblicato la sua musica, che echeggia-

va in più di due dozzine di paesi di mezzo

mondo e faceva parte dell’élite della mu-

sica d’intrattenimento orchestrale di alto

livello.

Nel 1970, l’era delle grandi orchestre ra-

diofoniche era passata e la musica d’intrat-

tenimento sinfonica è stata così spinta ai

margini. Leutwiler si è però costruito un

nuovo campo d’attività come responsabile

di una scuola di organo elettrico. Anche in

questo ambito ha arricchito l’allora ancor

poco nota letteratura per questo strumen-

to con arrangiamenti propri.

A proposito di «Glücksvogel» (fortunello),

una delle sue più note composizioni, un re-

porter radiofonico una volta gli ha chiesto:

«È lei stesso questo fortunello! Vero?»

Page 18: SUISA INFO

18_Buono a sapersi suisa info 2.09

Modifiche del Regolamento di ripartizione

REgOlE DI RIPARtIzIONE PER NUOvE tARIFFE tC 2B E tC 3C

nel dicembre 2008, il consiglio d’amministrazione della suisa ha ratificato all’unanimità le regole di ripartizione per le nuove ta­riffe tc 2b e tc 3c. con decisione del 19 marzo 2009, l’istituto federale della proprietà intellettuale (ipi) ha approvato le modifi­che del regolamento di ripartizione. la sua nuova versione è in vigore dal 1.1.2009. in linea con lo sviluppo tecnico, nel 2007 la vecchia tc 2 è sta­ta suddivisa nelle tariffe comuni 2a (ritrasmissione di opere e pre­stazioni protette tramite convertitori) e 2b (ritrasmissione di opere e prestazioni protette su reti ip). in passato le entrate della suisa provenienti da queste tariffe sono state ripartite in base alle re­ gole della precedente tc 2. l’ipi ha confermato che tale regola di ripartizione è appropriata e che il regolamento di ripartizione può essere adeguato per analogia nel punto 5.5.1.

Ripartizione delle entrate dal «public viewing» l’anno scorso è stata introdotta la tariffa tc 3c per la ricezione di emissioni televisive su maxischermi («public viewing»). per le entrate generate da questa tariffa era necessario stabilire una regola di ripartizione. la ripartizione proposta dalla suisa analogamente a quella per la tc 3a è stata approvata e la cifra 5.5.4 del rego­lamento di ripartizione è stata adeguata in conformità.

linksL’intero tenore della decisione dell’IPI del 19 marzo 2009 è pubblicato sotto www.suisa.ch/de/shab.

Le tariffe sono pubblicate nella rubrica «Tariffe» sotto www.suissimage.ch.

Il Regolamento di ripartizione 2009 è pubblicato sottowww.suisa.ch/ripartizione.

5.5.1 tC 1 – Reti via cavo, tC 2a – Convertitori e tC 2b – Reti IP 1 Questo compenso si articola in un’indennità radio e in un’inden-

nità televisiva. La SUISA ripartisce ognuna di queste indennità tra

le emittenti i cui programmi vengono diffusi tramite reti via cavo,

convertitori o reti IP.

5.5.4. tC 3c – Ricezione di emissioni televisive su maxischermi («public viewing»), classi di ripartizione

55,0 % 1C

0,5 % 1E

3,9 % 2C

0,1 % 2F

0,5 % 5

20,0 % 9C

Il restante 20% viene aggiunto alle indennità per le trasmissioni

televisive delle emittenti estere, nella tariffa TC 1.

Page 19: SUISA INFO

ASCAP INtERNAtIONAl AWARDS

i membri della suisa, le cui opere vengono eseguite o diffuse negli usa tra il 1° ottobre 2008 ed il 30 settembre 2009, sono invitati a partecipare all’«ascap international awards program».

Sono pochissimi i membri della SUISA a

ricevere delle indennità sui diritti d’au-

tore dagli USA e questo è da ricondursi

al sistema di campionamento ivi applica-

to: per mantenere al minimo possibile le

spese d’incasso, le società americane ri-

levano solo le manifestazioni redditizie

tralasciando quelle minori. Ripartiscono

inoltre la quasi totalità delle indennità ri-

scosse su una piccolissima parte – rilevata

in base a criteri statistici – dei programmi

degli organismi di diffusione. Raramente

vengono rilevati degli autori svizzeri.

L’«ASCAP International Awards Pro-

gram», bandito ogni anno dall’ASCAP,

Società americana dei compositori, auto-

ri ed editori e destinato ai membri delle

società consorelle straniere, serve a rile-

vare le richieste di compenso di autori non

americani. Sono invitati a parteciparvi i

membri della SUISA, le cui opere vengono

eseguite o diffuse negli USA tra il 1° otto-

bre 2008 ed il 30 settembre 2009.

Questo programma non concerne né gli

editori né gli eredi di membri deceduti e

non considera i membri che in questo pe-

riodo hanno ricevuto dall’ASCAP più di

US $ 25 000.

I membri con richieste di compenso

all’ASCAP sono pregati di richiedere un

modulo di partecipazione presso la di-

visione Autori della SUISA di Zurigo. I

formulari debitamente compilati devo-

no essere ritornati entro e non oltre il

31 dicembre 2009. Il formulario può essere

richiesto presso [email protected]. ■

PROtEggEtE l’UDItO!

Nel corso della propria carriera, ogni mu-

sicista trascorre innumerevoli ore nelle

sale prova, nello studio, sul palcoscenico

oppure come ascoltatore in club e mette

per anni a dura prova il proprio udito. Lo

strapazzo inizia generalmente in gioventù

con le lunghe giornate e le notti trascorse

nelle sale prova e prosegue sul palcosceni-

co, spesso fino ad età avanzata.

Il tema dei danneggiamenti dell’udito non

è oramai più un taboo; tuttavia sono molti

ancora i musicisti che non sanno come pro-

teggere durevolmente il loro udito. Per que-

sto motivo action swiss music ha creato la

brochure «Gehörschutz für Musikerinnen

und Musiker» (protezione dell’udito per

i musicisti) che contiene le informazioni

più importanti sull’argomento. Offre inol-

tre protezioni otoplastiche dell’udito (Ela-

cin X) a circa la metà del prezzo al pubblico.

Quest’offerta è sostenuta finanziariamen-

te dalla Schweizerische Interpretenstif-

tung (SIS) ed è valida per tutti i musici-

sti. Le persone interessate si rivolgano ad

[email protected]. ■

Link alla brochure «La protection de

l’ouïe chez le musicien» (disponibile in

tedesco o francese):

http://actionswissmusic.ch/download/

pdf/Dossier_Gehoerschutz_de.pdf

suisa info 2.09 Buono a sapersi_19

Page 20: SUISA INFO

20_Buono a sapersi foto: Marcel grubenmann suisa info 2.09

nell’era del file sharing, del

Partito dei pirati e del mer-

cato discografico in calo, si

potrebbe facilmente essere

indotti a pensare che per la popolazione

svizzera la musica non abbia più valore.

Ma questa conclusione è corretta? Per

non doverci basare su sole supposizioni,

abbiamo incaricato un’agenzia esterna di

condurre un sondaggio rappresentativo.

Da un lato i risultati sono stati sorprenden-

temente positivi, dall’altro tuttavia essi ci

confermano tendenze preoccupanti.

Iniziamo con l’aspetto rallegrante: per la

popolazione svizzera la musica è molto im-

portante. Tra le forme artistiche (musica,

letteratura, cinema/film, pittura, danza o

glI SvIzzERI SOStENgONO I CREAtORI MUSICAlIMartin Wüthrich

nell’era di internet la musica ha ancora valore? e che importanza ha per gli svizzeri? un sondaggio rappresentativo suscita interesse: oltre il 90 percento della popolazione elvetica è dell’avviso che i compositori e gli autori musicali debbano essere compensati per l’utilizzazione delle loro opere. Questo vale anche per la copia privata delle loro opere su cd o lettori Mp3.

teatro), è la musica ad essere stata designa-

ta più spesso come quella più importante

(37 %). Oltre il 40 % degli intervistati la defini-

sce addirittura come «di vitale importanza»

oppure «la mia passione». Il consumo me-

dio di musica è di 3,2 ore al giorno, il che

comprende probabilmente anche l’ascolto

passivo di musica attraverso la radio.

I creatori di musica devono essere compensatiAccanto all’atteggiamento generale nei con-

fronti della musica sono stati raccolti anche

i dati relativi al comportamento di consumo

e all’atteggiamento nei confronti del diritto

d’autore. Il 91 % degli intervistati è dell’av-

viso che i compositori e gli autori musicali

debbano essere compensati quando la loro

musica viene mandata in onda o eseguita.

Alla domanda se i creatori di musica debba-

no essere indennizzati per la copia delle loro

opere, si è espresso a favore il 77 %. Il con-

senso medio cresce con l’aumento dell’età

e del livello d’istruzione degli intervistati.

Per quanto riguarda le persone con un li-

vello d’istruzione superiore, il consenso si

aggira intorno al 95 % (indennità generale)

o l’88 % (indennità di copia). La conclusione

momentanea è la seguente: tutto sommato,

l’indennità di copia a favore dei creatori di

musica trova quindi la chiara approvazione

da parte della popolazione svizzera.

«Mentalità del gratuito» dei Digital Natives (Nativi digitali)Nativo digitale è un’espressione applicata

Page 21: SUISA INFO

suisa info 2.09 Buono a sapersi_21

ad una persona cresciuta con le tecnologie

digitali come Internet, ecc. e che per que-

sto motivo ritiene scontato ottenere da tali

fonti quasi tutto gratuitamente. In base ai

risultati del sondaggio, tra le persone ap-

partenenti a questo gruppo al disotto dei

35 anni, quasi il 30 % ha un atteggiamen-

to piuttosto critico o critico nei confronti

dell’indennità di copia. Sono anche coloro

che tendono maggiormente a scambiarsi

brani online piuttosto che ad acquistarli e

che copiano musica in misura molto più si-

gnificativa. Tra quelli che hanno meno di

35 anni, più della metà copia regolarmente,

tra gli ultracinquantenni è solo una perso-

na su dieci a farlo.

Il gap generazionale è quindi doppio: da un

lato per quanto riguarda il comportamen-

to (d’acquisto) effettivo, dall’altro nell’at-

teggiamento diverso dei gruppi d’età nei

confronti dell’autore. Per questo motivo

già oggi la SUISA, unitamente ad altre so-

cietà di tutela dei diritti d’autore, è attiva

nell’ambito scolastico e trasmette ai giova-

ni, riscuotendo grande successo, il signi-

ficato del «copyright». Chi ha avuto modo

di confrontarsi con un compositore una

volta, non riuscirà a ritornare facilmente

alla «mentalità del gratuito». L’iniziativa

scolastica viene costantemente ampliata e

quest’anno verrà introdotto un nuovo stru-

mento didattico che dà ampio spazio ad In-

ternet, P2P e Co.

Musica online: i giovani tendono a non pagare Nonostante Internet diventi sempre più im-

portante come canale di distribuzione, solo

un quarto di tutti gli intervistati si rifor-

nisce di musica attraverso Internet. Quelli

sotto ai 35 anni sono per lo meno il 43 %.

Balza agli occhi che è proprio questo grup-

po piuttosto consistente di persone a scari-

care gratuitamente musica da piattaforme

di scambio piuttosto che acquistarla trami-

te shops a pagamento. Circa un quinto di

queste ammette inoltre di procurarsi gra-

tuitamente più di 15 brani al mese tramite

la piattaforma di scambio.

Gli ultra 35enni di regola pagano per la

musica su Internet: le persone nella fascia

d’età tra i 35 e i 50 anni comprano, in base

a quanto affermano, tre volte più brani ne-

gli online shops di quanto ne scarichino

gratuitamente. Tra quelli sopra i 50 anni

solo uno su dieci acquista musica nel web.

Questa fascia praticamente non conosce le

piattaforme di scambio. Questo è confor-

tante nella misura in cui un gruppo d’età

con potere d’acquisto continua a rifornirsi

di musica offline. Tuttavia bisogna chieder-

si se in futuro il comportamento una volta

imparato – ovvero «me lo scarico gratuita-

mente» nel web – si modifichi con l’età cre-

scente o si mantenga. E c’è da chiedersi an-

che se si apriranno altre fonti di reddito

per i creativi, dal momento che il consuma-

tore finale non vuole più pagare per la mu-

sica, i film e i testi.

La conclusione momentanea rivela quindi

delle discrepanze. Il sondaggio mostra che

per quanto riguarda le questioni di diritto

d’autore, la popolazione (per il momento)

sostiene ancora il diritto vigente e i crea-

tori artistici. Secondo il volere popolare, chi

è attivo a livello creativo deve essere in-

dennizzato per l’utilizzazione del suo lavo-

ro. Un esame più attento rivela tuttavia che

tale solidarietà si sgretola quanto più gio-

vani sono gli intervistati. Per questo mo-

tivo ci appare ancora più importante far

familiarizzare la gioventù che cresce con

il concetto del diritto d’autore e concedere

in maniera corretta le licenze per le uti-

lizzazioni di opere in Internet nonché per

quanto riguarda la telefonia mobile. Far af-

fidamento sulla sola speranza di sensibili-

tà giuridica delle persone non basterà. ■

www.suisa.ch/analisi

Consumo di musica: dalla radio al cellulare?agli inizi del 2009, è il 72 % degli intervistati ascolta ogni giorno la radio. internet e lettori Mp3 vengono altresì utilizzati assiduamente: circa il 40 % ascolta musica da una di queste fonti – per quanto riguarda i giovani (16–35 anni), la percentuale è addirittura del 60 %. iphone e co. si trasformano sempre più in apparecchi mobili multiuso. un quinto della popolazione utilizza il cellulare già ora per l’ascolto di musica, nella fascia d’età al disotto dei 35 anni è addirittura il 37 %. con la comparsa di nuovi apparecchi e servizi questa quota salirà ulteriormente.

per il diritto d’autore, gli apparecchi come i telefonini cellulari musicali rappre­sentano una sfida: permettono di ascoltare la radio oppure (via internet) musica in streaming. i diritti d’autore vengono compensati dal gestore della prestazione di servizio. È altresì possibile memorizzarvi copie di grandi quantità di brani, il che viene compensato tramite l’indennità sui supporti vergini. se i brani vengono scaricati direttamente da online stores (ad es. itunes), è il gestore del servizio ad occuparsi delle licenze necessarie per i diritti d’autore.

Filesharing e P2PFilesharing (condivisione di file) designa il trasferimento diretto di file tra utenti di internet in una cosiddetta rete peer­to­peer (p2). i dati si trovano sui pc dei partecipanti (o su appositi server) e da lì vengono distribuiti. normalmente si copiano dati di computer di terzi (download), mettendo contemporaneamente a disposizione altri dati (upload). per poter accedere a simili reti, si ha bisogno di programmi speciali come ad es. emule, gnutella o Kazaa.

Page 22: SUISA INFO

22_Buono a sapersi suisa info 2.09

per Will Page, economista capo della

società di tutela dei diritti d’au-

tore britannica PRS for Music, il

business musicale ed il suo svilup-

po sono il suo pane quotidiano. Assie-

me all’istituto di ricerca di mercato Big-

Champage il signor Page si è occupato delle

seguenti domande: La teoria della «coda

lunga» è valida per il mercato musicale

digitale? E vi sono differenze tra le offerte

legali ed illegali per la musica in rete? E se

ve ne sono, come si spiegano?

Mercato legale deludente In base allo studio condotto, su 13 milioni

di tracks registrati in offerte musicali

legali, l’anno scorso di 10 milioni non

MERCE INvENDUtA NEl WEBMartin Wüthrich

l’internet capovolgerà le leggi dell’economia, affermava chris anderson cinque anni fa. i mercati di nicchia erano destinati a fiorire e i consumatori maggiorenni avreb­bero acquistato una più consistente quantità di musiche diverse piuttosto che grandi quantità di un numero ridotto di brani. secondo uno studio inglese questa teoria non sarebbe valida, perlomeno per il mercato della musica digitale.

ne è stata venduta nemmeno una copia.

Una piccola quantità di 52 000 tracks ha

generato l’80 % del fatturato. Per quan-

to riguarda gli album, le cifre sono anco-

ra più buie: di 1,23 milioni in offer-

ta, 173 000 sono stati acquistati almeno

una volta, il che vale a dire che l’85 % è

rimasto nello scaffale digitale senza aver

venduto nemmeno una copia. Per i fautori

della teoria long tail, questo è un risultato

davvero disilludente.

Il mercato musicale illegale nel web supe-

ra quello legale di molto. Qui non vi sono

licenze, né restrizioni da parte di editori

o artisti che non vogliono offrire la loro

musica online. Il mercato illegale offre

tutto quello che viene caricato. Per il P2P

gli autori dello studio si attendono quindi

un quadro che tende a corrispondere alla

teoria long tail.

Offerta legale contro offerta illegaleC’è stata nuovamente una sorpresa. Nel

traffico P2P vi sono infatti hit che non ap-

paiono nell’offerta legale – così ad esem-

pio i brani e gli album dei Beatles, che

non possono essere acquistati online le-

galmente. A prescindere da ciò, la curva

si presenta piatta o ripida in maniera mol-

to simile all’offerta legale: il 5 % dell’of-

ferta costituisce l’80 % dei file scambiati,

il restante 95 % costituisce invece appe-

Page 23: SUISA INFO

«the long tail» in breveera ed è una delle più importanti teorie dell’economia digitale: «the long tail» (2004) dell’autore Wired chris ander­son. anderson sosteneva che se si offre al cliente una scelta più vasta renden­dogliela allettante, questi propenderà ad utilizzarla. e dato che internet non necessita di grandi costi di magazzino e di distribuzione, in questo modo anche nicchie più piccole diventano redditizie: il mercato si evolve in direzione «selling less of more». la quantità (tail) dei prodotti disponibili diventa più lunga mentre verso la fine della coda la curva diventa più «grassa».

na il 20 %. Secondo lo studio vi è tutta-

via una differenza significativa: quel che

viene caricato una volta, viene scaricato

almeno una volta. Quindi invece di impol-

verarsi del tutto, il brano trova almeno un

utente. Per gli aventi diritto il risultato ri-

mane lo stesso: in nessun caso vedono il

becco di un quattrino.

Il paradosso della sceltaPerché allora se la scelta nel web è così

vasta, la maggior parte degli utenti si but-

ta sempre sugli stessi brani e album? Gli

autori dello studio individuano il motivo

in un «paradosso della scelta». Se la scel-

ta è troppo vasta, le persone fanno riferi-

mento a ciò che conoscono. Vale a dire a

raccomandazioni di amici oppure a brani

suonati nei media. A detta degli autori,

da un punto di vista sociologico esiste

un’ulteriore spiegazione ragionevole. La

cultura nella sua forma più originaria

sarebbe infatti ciò che condividiamo

della musica, la moda, la lingua e gli at-

teggiamenti. Se la cultura è quindi im-

portante, allora la popolarità di certa mu-

sica non costituisce più un paradosso. La

pubblicazione dello studio è consultabile

(in inglese) sotto www.prsformusic.com/

creators/news/research. ■

suisa info 2.09 foto: istockphoto.com Buono a sapersi_23

100 %

vend

ite a

ccum

ulat

e op

pure

atti

vità

di s

cam

bio

 Quantità accumulata di file offerti

100 %

80 %

60 %

40 %

20 %

0 %

80 % 60 % 40 % 20 % 0 %

➊ teoria long tail di anderson: il 95% dei file offerti generano l’80% del fatturato

➋ piattaforme di scambio: il 95% di tutti i file offerti costituiscono il 20% dei file scambiati

➌ piattaforme di musica legali: il 95% di tutti i file offerti generano solo il 10% del fatturato

tipica distribuzione di Pareto Attività di scambio su pagine P2P Downloads di singoli da piattaforme di musica legali

Curva lorenziana per il consumo di musica tramite piattaforme di scambio e online shopsfonte: bigchampage

Page 24: SUISA INFO

SCADENzE

CANCEllAtA POPkOMM 2009

In seguito allo scarso numero di iscrizioni e alla difficile situazione del settore, gli orga-

nizzatori di Popkomm, d’intesa con il Verband unabhängiger Musikunternehmen

(VUT) (Associazione aziende musicali indipendenti) ed il Bundesverband Musikindus-

trie (BVMI) (Associazione federale dell’industria musicale), hanno deciso di non svol-

gere quest’anno la fiera. Nell’estate 2010 la Popkomm avrà luogo nuovamente a Berlino

e si presenterà con un concetto complessivo diverso. Dr. Ralf Kleinhenz, amministratore

di Popkomm Sarl spiega le ragioni della cancellazione dell’evento: «Nonostante la ri-

sonanza positiva in merito alla nuova ubicazione della manifestazione e a prenotazioni

soddisfacenti da parte degli espositori, a causa della situazione economica prevedia-

mo un notevole calo dei visitatori specializzati. Per un senso di responsabilità nei con-

fronti degli espositori abbiamo pertanto deciso di disdire l’appuntamento Popkomm di

quest’anno.»

www.popkomm.de

FIERA DEllA MUSICA DI FRANCOFORtE 2010Partecipate anche voi in qualità di esposi-

tori alla Fiera della musica di Francoforte,

la maggiore fiera specialistica per stru-

menti musicali, software musicali, spar-

titi e accessori, e approfittate dei seguen-

ti vantaggi dello stand collettivo svizzero:

– noleggio dello stand a prezzo fortemente

scontato (inclusi ingresso alla fiera, pre-

senza nel catalogo della fiera e sul sito

web della fiera)

– piccola superficie espositiva on scritta

individuale, parete espositiva per car-

telli, ripiani, scomparto chiudibile a

chiave nonché posti a sedere

– esibizione in uno spazio comune

– possibilità di scambio di esperienze

presso lo stand

– assistenza da parte del personale della

SUISA e della Fondazione SUISA

– rinfresco presso lo stand al quale pote-

te invitare i vostri partner commerciali

Lo stand collettivo viene organizzato dal-

la Fondazione SUISA per la musica in col-

laborazione con la SUISA. Invitiamo gli

editori musicali interessati ad una par-

tecipazione di rivolgersi alla Fondazione

SUISA per la musica, tel. 021 614 32 70,

[email protected], entro il 15 otto-

bre 2009.

www.musikmesse.de

24 – 27 gennaio 2010, Palais des Festivals, Cannes

CONCEttO RINNOvAtO PER Il MIDEM 2010

Il calo di visitatori al Midem di quest’anno non poteva di certo passare inosservato. Gli

organizzatori reagiscono pertanto a questa tendenza proponendo per la prossima edi-

zione un concetto allargato. Viene dato maggior peso al settore digitale nonché al set-

tore live, e le nuove piattaforme networking sono mirate ad agevolare e professionaliz-

zare lo scambio.

Inclusa MidemNet e nuove zone networkingUna novità è rappresentata da MidemNet, che si svolge il sabato e la domenica e che è

una componente fissa della fiera, accessibile con l’accredito al Midem. All’interno della

fiera viene allestita una «MidemNet Area» dove, durante tutto l’arco della sua durata,

nell’«Academy» e nel «Lab» vengono trattati temi inerenti alla musica e a Internet. Inoltre

vengono creati ulteriori settori networking improntati su misura per specifiche tipologie

di clientela, come il «Manager Pavillion» per manager artistici e agenti e la «Match

Making Area» per eventi networking organizzati a livello internazionale.

Stand svizzero con vista sul portoAnche per lo stand svizzero vale: la qualità prima della quantità. Il grande stand fieristico cede

il passo ad uno stand compatto adeguato ai nostri tempi, che viene allestito ora nell’Espa-

ce Riviera disponendo di un terrazzo con vista sul porto. Le offerte networking e marke-

ting vengono così ampliate. Per la prima volta viene presentato il «mx3 Cube», un cubo

gestibile tramite touch screen e dal quale possono essere richiamati tutti i contenuti di mx3.

ch. I visitatori della fiera hanno così accesso a circa 10 000 gruppi svizzeri e musicisti.

Siete interessati ad una partecipazione al Midem? Per maggiori informazioni sul-

la presenza svizzera alla fiera potete rivolgervi a Claudia Kempf, tel. 044 485 65 25,

[email protected]

www.midem.com

Scadenze

Womex, Copenhagen   28.10.–1.11.2009Midem, Cannes  24.–27.1.2010m4music, zurigo  25.–27.3.2010Musikmesse, Francoforte  24.–27.3.2010jazzahead!, Brema  22.–25.4.2010Assemblea generale SUISA a Berna  26.6.2010