SUDDIVISIONE DEL PERIODO MEDIEVALE ALTO MEDIOEVO …
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L’ARTE LONGOBARDA 568-774 d.C. SUDDIVISIONE DEL PERIODO MEDIEVALE ALTO MEDIOEVO BASSO MEDIOEVO 476 -1000 d.C. 1000-1492 d.C. Benedetto Da Norcia Longobardi In Italia Carlo Magno sconfigge i longobardi Carlo Magno incoronato imperatore del Sacro Romano Impero Fine della dinastia carolingia 530 568 774 800 887
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L’ARTE LONGOBARDA 568-774 d.C.
SUDDIVISIONE DEL PERIODO MEDIEVALE
ALTO MEDIOEVO BASSO MEDIOEVO
476 -1000 d.C. 1000-1492 d.C.
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530 568 774 800 887
I LONGOBARDI SONO UNA POPOLAZIONE NOMADE
GERMANICA STANZIATA NEL 510 d.C. IN PANNONIA
(UNGHERIA). NEL 568d.C. RE ALBOINO INVADE L’ITALIA
L’ARTE LONGOBARDA 568-771 d.C.
I LONGOBARDI NEL PICENO
DA SPOLETO OCCUPANO CAMERINO.
578 d.C. OCCUPANO ASCOLI PICENO
580 d.C. OCCUPANO FERMO
LUNGO LA COSTA PICENA
PERMANGONO INSEDIAMENTI
BIZANTINI COME CASTRUM TRUENTINO
(MARTINSICURO).
CONOSCIAMO IL POPOLO LONGOBARDO GRAZIE A PAOLO
DIACONO (720-799 d.C.) ED AI REPERTI ARCHEOLOGICI.
L’ARTE LONGOBARDA 568-771 d.C.
I LONGOBARDI NON USAVANO LA SCRITTURA.
NON PRATICAVANO L’ARCHITETTURA, LA SCULTURA, LA
PITTURA.
ERANO IN PARTE PAGANI ED IN PARTE CRISTIANIZZATI CON IL
CREDO DEGLI ARIANI
L’ARTE LONGOBARDA 568-771 d.C.
CRISTO NON È LA
REINCARNAZIONE DI
DIO QUINDI LA TRINITÀ
NON ESISTE.
LA REGINA TEODOLINDA SPOSA DI AGILULFO FAVORISCE LA
CONVERSIONE AL CATTOLICESIMO DEL SUO POPOLO.
LE POPOLAZIONI BARBARICHE (DAL GRECO=Barbaros, BALBETTANTE) ESPRIMEVANO VALENZE ARTISTICHE IN QUELL’AMBITO CHE NOI CHIAMIAMO ARTI MINORI. GRANDI MAESTRI NEL MODELLARE IL FERRO, ECCELLEVANO NELL’OREFICERIA VISTI I PREZIOSI REPERTI RESTITUITI A NOI DALLE LORO NECROPOLI.
L’ARTE LONGOBARDA 568-771 d.C.
LAMINA DI AGILULFO inizio del VII sec.
L’ARTE LONGOBARDA 568-771 d.C.
Lamina in bronzo dorato utilizzata come parte di un elmo dello stesso AGILULFO.
Sbalzata sul retro ed incisa sul davanti anche con scritte sui vessilli delle figure alate e il nome di Agilulfo scritto ai lati della sua testa
LAMINA DI AGILULFO inizio del VII sec.
L’ARTE LONGOBARDA 568-771 d.C.
Agilulfo in trono
affiancato da due
soldati
Figura alata con vessillo con su scritto VICTTURIA (Victoria)
Portatori della corona regale che corrono verso il Duca.
LAMINA DI AGILULFO inizio del VII sec.
L’ARTE LONGOBARDA 568-771 d.C.
Agilulfo in posizione frontale e gerarchizzata deriva dalla scultura plebea di epoca imperiale
I gruppi che convergono verso il centro per il loro movimento esprimono valenze barbariche
L’ARCHITETTURA LONGOBARDA 568-771 d.C.
TEMPIETTO DEL CLITUMNO NEL DUCATO DI SPOLETO (San Salvatore - V-VII sec.)
Tempio corinzio in antis costruito con materiali di reimpiego.
Cella voltata a botte con abside in fondo
Decorazioni cristiane sul timpano con chrismòn (monogramma di Cristo
Parte basamentale di preesistenza pagana.
Elevato realizzato con materiali di reimpiego.
L’ARTE LONGOBARDA 568-771 d.C.
ALTARE DI RATCHIS DI CIVIDALE DEL FRIULI (734 d.C.)
MAJESTAS DOMINI (Maestà del Signore) Cristo racchiuso in mandorla =Gloria Divina.
VISITAZIONE DI SANTA ELISABETTA
ADORAZIONE DEI MAGI
L’ARTE LONGOBARDA 568-771 d.C.
NECROPOLI LONGOBARDA DI CASTEL TROSINO ASCOLI PICENO
I LONGOBARDI DA SPOLETO OCCUPANO DAPPRIMA CAMERINO, NEL 578 ASCOLI PICENO E NEL 580 FERMO CHE ERA POSSESSO BIZANTINO COME TUTTI I LUOGHI LUNGO LA COSTA COME L’IMPORTANTE CENTRO CASTRO TRUENTINO (MARTIN SICURO)
CASTEL TROSINO HA RESTITUITO UNA IMPORTANTISSIMA NECROPOLI DI LONGOBARDI ROMANIZZATI CON ALMENO UNA SEPOLTURA CON CARATTERISTICHE NEGROIDI.
FIBULE
ORECCHINI
PUNTALI DI CINTURE IN
CUOIO
COLLANA
CARLO MAGNO SCONFIGGE I LONGOBARDI NEL 774 ANNETTENDO L’ITALIA AL REGNO FRANCO. NELL’800 SI COSTITUISCE IL SACRO ROMANO IMPERO CON L’INCORONAZIONE A ROMA DI CARLO MAGNO IMPERATORE.
L’ETÀ CAROLINGIA 774 -900 d.C.
LA RENOVATIO IMPERI
RICOSTITUZIONE DI QUELLO CHE È STATO L’IMPERO ROMANO CRISTIANIZZATO
CARATTERISTICHE DEL SACRO ROMANO IMPERO:
L’ETÀ CAROLINGIA 774 -900 d.C.
• UNIFICAZIONE CULTURALE L’IMPERO FORMATO DA MOLTI PAESI SI ORGANIZZA
COSTITUENDO UN SISTEMA SCOLASTICO OMOGENEO CON NUOVE UNIVERSITÀ.
• STANDARDIZZAZIONE DELLA SCRITTURA SI ADOTTA UNA SORTA DI CORSIVO
LATINO A CARATTERI PICCOLI USATO A STAMPA ANCORA OGGI.
• RITORNO ALLA TRADIZIONE DEI MODELLI ANTICHI IL RIFERIMENTO È IL
MODELLO ROMANO DELLA PRODUZIONE ARTISTICA A PARTIRE DALL’ ARCHITETTURA.
• FEDE CRISTIANA UGUALE PER TUTTI I RITI LITURGICI SONO UNIFICATI IN
TUTTO L’IMPERO E VIENE A COSTITUIRSI UN RAPPORTO DIRETTO TRA IMPERATORE E MONASTERI.
• DIFFUSIONE CAPILLARE DEI MONASTERI BENEDETTINI SORTI IN
ORIENTE, DIFFUSI IN OCCIDENTE INTORNO AL 500 DA SAN BENEDETTO DI NORCIA, MONASTERI E D ABBAZIE SONO CENTRI ECCLESIASTICI E PUNTI DI RIFERIMENTO PER IL TERRITORIO, ESSI DIPENDONO DIRETTAMENTE DALL’IMPERATORE CHE NE SCEGLIE L’ABATE E CONCEDE PRIVILEGI.
• USO DELLA MINIATURA E CODICI DI CONTENUTO RELIGIOSO, COPIE DI LIBRI CLASSICI.
Aquisgrana,Palazzo e Cappella Palatina
Aquisgrana, Cappella Palatina
Le colonne di porfido come altri elementi sono di spoglio
Realizzata tra il 790 e l’805 a.C.
È la cappella del palazzo imperiale di Carlo Magno.
È a pianta centrale come la Basilica di San Vitale ma prevale l’apparato architettonico rispetto l’immaterialità degli spazi.
Vuolvinio, Altare di Sant’Ambrogio 824-859
È la prima opera firmata dal suo esecutore: Vuolvinio.
Le formelle a sbalzo e cesello sono caratterizzate da:
• monumentalità delle figure,
• un disegno reso con contorni netti e precisi,
• rare notazioni paesaggistiche,
• un ritmo compositivo lento e solenne.
Realizzato in lamine d’oro e argento.
Vuolvinio, Altare di Sant’Ambrogio 824-859
SCENE DELLA VITA DI SANT’AMBROGIO
ARCANGELI MICHELE E GABRIELE
ANGIBERTO COMMITTENTE
