SUD Anno 2 Numero 1

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FREE PRESS DI GIORNALISMO INVESTIGATIVO ANNO II - N.1 - MARTEDÌ 18 GENNAIO 2011 EDIZIONE DI CATANIA il BELLO , il BRUTTO e il CATTIVO Così hanno massacrato Catania MAI DIRE MAI DOPPIO INGARICO FRONTE DEL PONTE PAGINA 6 PAGINA 15 PAGINA 10 PAGINA 14 PAGINE 8,9 LA NUOVA MAFIA ISTITUZIONALE

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FREE PRESS DI GIORNALISMO INVESTIGATIVO ANNO II - N.1 - MARTEDÌ 18 GENNAIO 2011EDIZIONE DI CATANIA

ilBELLO, ilBRUTTO e ilCATTIVOCosì hanno massacrato Catania

MAI DIRE MAIDOPPIO INGARICO FRONTE DEL PONTE

PAGINA 6 PAGINA 15PAGINA 10 PAGINA 14

PAGINE 8,9

LA NUOVA MAFIA ISTITUZIONALE

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Pagina 2 | MARTEDÌ 18 GENNAIO 2011

Direttore ResponsabileANTONIO CONDORELLI

Hanno collaborato a questo numero:Rosario Sardella, LauraGalesi, Enrico Sciuto, Fernando M. Adonia, Carlo Lo Re,Orazio Di Mauro, Andrea Sessa, Simona Zappalà,Stiben Mesa Paniagua, Giovanni Tizian

Registrazione Tribunale di Catania n. 18/2010Edito da:Editori Indipendenti S.r.l.Viale Kennedy 10 - 95121Cataniatel. 095349015|e-mail: [email protected] - [email protected]:www.sudpress.it

Impaginazione e graficaMax GuglielminoStampaLitocon S.r.l. Catania

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Chiuso in redazione: 17/01/2011 - h. 22:30

MA LOMBARDO CITA SUDPER LA PRIVACY

Antonio Condorelli

I magistrati Antimafia della Procura di Cataniaindagano sulla diagnosi di aneurisma all'aorta fattaa Raffaele Lombardo cinque giorni dopo la notizia

del suo possibile arresto, poi smentito. Una diagnosiche il primario dell'ospedale Cannizzaro si è rifiutato difirmare ritenendola non corrispondente “alle effettivecondizioni del paziente”.Abbiamo fatto il nostro dovere: pubblicare le carte.

Sia la denuncia del primario, sia la diagnosi che -standoal primario- dovrebbe essere fasulla. Senza una riga dicommento. Una notizia scomoda -saranno i magistrati adire in quali termini- che Lombardo si è legato al ditoiniziando una vera e propria persecuzione giudiziaria.Siamo stati citati davanti al Garante della Privacy a

Roma, nei prossimi giorni conosceremo il responso,siamo stati citati in sede civile per milioni di euro.Caro Presidente la verità non ha prezzo.

L'ULTIMA PSICOSIDI RAFFAELELOMBARDO:“IRRUZIONE ACASA MIA”

Sud esprime solidarietà nei confronti dellacollega Silvia Giacometti de L’ULTIMAPAROLA che qualche giorno addietro si èrecata presso la casa di Ramacca delpresidente della Regione RaffaeleLombardo per fare il proprio dovere digiornalista. Insieme a lei erano presenti itecnici con telecamere e microfoni chehanno fatto riprese e interviste. Di tuttarisposta la presidenza della Regione Siciliaha diffuso un comunicato stampa che parladella presentazione di un esposto per“irruzione”!Lombardo definisce i colleghi di Rai Due“soggetti non identificati” che tentavano di“introdursi nella casa di campagna diLombardo. Un racconto inverosimile chediventa grottesco quando si aggiunge che “isoggetti erano dotati di telecamera”,addirittura i giornalisti hanno osatochiedere “se li’ fosse attivo un bed andbreakfast e se fosse possibile trascorrervi lanotte”.Raffaele Lombardo spieghi ai cittadini inche modo è stato selezionato per esserefinanziato con 530 mila euro il progettoagricolo della moglie, spieghi in che modoè stato finanziato il di lei parcofotovoltaico, ma anche quale dirigenteregionale ha autorizzato la villa a dietrimetri dal mare di Ispica sequestrata perchè“abusiva”. Sui rapporti “politici” con bossmafiosi e pregiudicati ha già detto tuttopubblicamente ottenendo gli applausi delpartito democratico siciliano, delmagistrato assessore Massimo Russo edell’assessore Caterina C.

EDITORIALE

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MEZZOGIORNO:l'economia,le interviste,le inchieste.SEGUI TUTTO SUSUDPRESS.IT

Carlo Lo Re

Sulla pelle dei tantissimi precari della pubblicaamministrazione siciliana si sta in questi giornigiocando una partita che definire indecente è

poco. Certo, si può dire che la vita di tutti i siciliani,di tutti i meridionali, eccezion fatta per pochi eletti,sia precaria, ma quella dei non garantiti della PA lo èforse un tantino di più. Perché negli anni ognuno diloro si è costruito una esistenza quanto più normalepossibile, confidando in uno stipendio, certo nonfaraonico, che ha comunque consentito di sognare,sposarsi, comprare una casa, contrarre un mutuo,fare figli. Il tutto sempre sotto scacco. Il tutto sempreevanescente, sfumato, fuzzy, per dirla in terminiradical chic. Il tutto sempre con la spada di Damocledel non rinnovo del contratto. Magari a 40 o 50 epassa anni di età. Robe da far venire i capelli bianchiben prima della pensione.Intendiamoci, non è che non sia evidente l’altra

faccia del precariato pubblico, quella furbastra piùche furbetta di chi con 1-2 anni di servizio dacontrattista pretende la stabilizzazione solo perché haavuto la fortuna di frequentare le giuste segreteriepolitiche, magari scavalcando chi è in attesa dadecenni. Ma questo aspetto squallido della vicendanon deve far perdere di vista, appunto, il sacrosantodiritto alla serenità di chi è sfruttato a sangue datempo immemore.Certo, le cronache di questi giorni non aiutano

affatto la causa di chi è nel giusto. Mesi fa il braccio diferro sulla stabilizzazione di oltre ventimila precaridella Regione Siciliana. Poi le polemiche sulle nuoveassunzioni. 4.000 in campo sanitario, con tanto di(comprensibile) levata di scudi leghista. Eppoi ilbando (ritirato? Forse che sì, forse che no …)

ILLUSIONI

Ad UniCredit il servizio di CASSA DELLA REGIONEUniCredit si è aggiudicata il servizio di cassa della Regione Siciliana e del fondo pensioni Sicilia per il quinquennio2011-2015. La multinazionale, che nell’Isola mantiene ancora le insegne del Banco di Sicilia, ha vinto la relativa garapubblica. Lo hanno annunciato in una conferenza stampa a Palermo l'assessore regionale all'Economia, GaetanoArmao, ed il responsabile territoriale di Unicredit-Banco di Sicilia, Robetrto Bertola. La banca conferma così il suoruolo di istituto “cassiere”, ruolo che svolge dal lontano 1946, quando venne (incautamente!) riconosciutal'autonomia istituzionale della Regione Siciliana con la concessione dello statuto speciale. Nell'ambito dellaconvenzione Regione-UniCredit, Palazzo d’Orléans fruirà di condizioni di mercato particolarmente competitive. Ilservizio di cassa regionale continuerà ad essere svolto dal BdS tramite l’ufficio centrale di piazzale Ungheria a Palermo,nonché attraverso 9 diversi uffici provinciali, uno per ciascun capoluogo. Da considerare come i volumi intermediatiattraverso il servizio di cassa regionale superino i 31 miliardi di euro l'anno. CLR

Contributi ai consumatori, SCOPPIA IL CASOSembrano non finire mai le “grane” per Palazzo d’Orléans. Un’altra mina arriva ora dal fronte consumatori.«Nell’ambito del Programma generale di interventi della Regione siciliana denominato “La Sicilia insieme aiconsumatori” per la realizzazione di interventi mirati all’informazione ed all’assistenza degli utenti, è opportunoattuare una verifica amministrativa». Lo chiede, con una circostanziata interrogazione indirizzata al presidente RaffaeleLombardo e sottoscritta dai colleghi Marco Falcone e Vincenzo Vinciullo, il vice presidente vicario del gruppo Pdlall’Ars, Salvo Pogliese. «I contenuti del programma – spiega Pogliese – suscitano davvero forti perplessità, soprattuttoper quanto riguarda l’utilità, che sembra “scarsina”, di talune proposte, sia della Regione che delle associazioni deiconsumatori che hanno aderito. Fanno eccezione Adusbef e Codacons, che non hanno presentato progetti e che anzihanno sollevato la spinosa questione». Per inciso, fra le associazioni che hanno voluto aderire al programma, alcunenon avrebbero proprio i requisiti richiesti per accedere ai finanziamenti regionali. CLR

413 milioni per PICCOLE OPERE AL SUDUn importante stanziamento di ben 413 milioni di euro per degli interventi medio-piccoli nelle regioni del Mezzogiornod’Italia sta arrivando dal Fondo infrastrutture. Sta scritto a chiare lettere in una delibera del Cipe che assegna un precisofinanziamento per le piccole e medie opere del Sud. I lavori finanziati dalla struttura diretta dal sottosegretario GianfrancoMicciché riguardano interventi infrastrutturali per la realizzazione di reti viarie (assolutamente fondamentali per trainare iMeridione d’Italia nel nuovo millennio) e fognarie e per impianti portuali. Denari sono anche previsti per interventiinfrastrutturali per lavori di adeguamento, ristrutturazione e nuova costruzione di sedi istituzionali per Forze dell’Ordinee di sicurezza pubblica. Saranno i Provveditori interregionali alle opere pubbliche delle Regioni interessate a selezionareora le opere da realizzare (a Magistratura e Forze di Polizia si raccomanda la massima vigilanza …), dando priorità aquelle che sono immediatamente cantierabili o a quelle la cui progettazione è in fase avanzata. Secondo la delibera Cipe, ilavori finanziati dovranno terminare entro il 31 dicembre 2012. Per eventuali ritardi si potrà sempre tirare in ballo lasinistra profezia Maya sulla fine del mondo... CLR

Ikea a Catania, PARTITO IL COUNTDOWNA Catania la gente è già in fibrillazione. Dopo parecchi passi falsi e la fine in tribunale del rapporto con l’ex general contractorbrianzolo dei lavori, pare proprio arrivato il momento dell’inaugurazione del mall svedese alle falde dell’Etna.L’appuntamento, già fissato, è per il 9 marzo mattina. I locali dell’ex sito Cesame 2, completamente ristrutturati, sonosostanzialmente pronti e quella porzione di zona industriale già non sembra più la stessa. La multinazionale svedese, adesempio, dà molta importanza alla viabilità dell’area attorno ai suoi store e a Catania pare proprio aver messo mano alportafogli per fare le cose davvero a regola d’arte. Cliccando sull’apposito sito Internet di Ikea Catania (che in pianta organicaprevede 246 lavoratori interni) si può poi già fare la conoscenza della direttrice, Franca Quaglia, solida manager e buonaconoscitrice del mercato del Sud Italia. Ha infatti già guidato con ottimi risultati la sede di Bari ed è pronta per la sfidacatanese. Dai primi contatti pubblici la grinta non lemanca di sicuro. CLR

SCOTTI: PER IL MERIDIONE INFRASTRUTTUREED INVESTIMENTIChe cosa ha fatto di concreto il governo Berlusconi per il Sud Italia?Approfittando della presenza a Catania del sottosegretario agli Esteri EnzoScotti, leader nel movimento meridionalista Noi Sud (appunto!), ci siamofatti raccontare per bene le mosse di Silvio Berlusconi per contrastate iltrend oltremodo negativo dell’economia del Mezzogiorno.«In un momento di crisi molto forte, con il tracollo della Goldman Sachs asettembre del 2008, il governo – ha spiegato Scotti a Sud - si è trovato difronte a nuove responsabilità: innanzitutto evitare che il nostro Paeseentrasse in una crisi finanziaria simile a quella che ha colpito altri Paesieuropei, peraltro in presenza di un debito pubblico così radicato comesappiamo. In primo luogo, quindi, l’abbiamo bloccato, perché se fossecresciuto ulteriormente e noi non avessimo mantenuto i conti in ordine cisaremmo trovati dinanzi ad una conseguenza semplice: l’aumento del tassodi interrese avrebbe ancor più sottratto risorse allo sviluppo produttivo perfar fronte appunto al debito stesso». Cosa che altrove, come in Grecia (ma,nei fatti anche in Spagna, Portogallo, Belgio e Ungheria, solo che qui il“maquillage” ha retto), è avvenuta, con gli esiti che sono sotto gli occhi ditutti.«Oggi il problema è lo sviluppo – ha proseguito Scotti – ed il governo haposto sul tappeto due questioni: le infrastrutture nel Mezzogiorno,fondamentali, ed il sostegno alle attività produttive, creando condizionirealmente attrattive per gli investimenti». Semplice, quindi: basta convinceregli ultraricchi fondi sovrani mediorientali ad investire da noi… CLR

Incapaci di creare sviluppo, alla Regionecontinuano le politiche clientelari

L’ISTAT FUORI DALLA REALTÀI dati Istat sull'economia e sulla produzione di valore aggiunto nel 2008danno la Sicilia in crescita. Secondo l’istituto, prima della crisi mondiale lanostra regione aveva registrato una performance migliore di Lombardia edEmilia Romagna ed era la più dinamica economia del Sud Italia, conagricoltura e pesca a trainare l'andamento positivo. Bene anche i servizi, conCatania che risulta essere la città più virtuosa dell’Isola.Per l’Istat, l'inizio della crisi globale 2 anni e qualche mese fa non avrebberallentato lo sviluppo della Sicilia, tutt’altro. Insomma, preso in esame lo statodi salute dell'economia nelle province italiane, ne vien fuori una fotografia delPaese che più “sfocata” non si potrebbe. Perché con una agricoltura regionaleal collasso, che ha recentemente perso centinaia di migliaia di posti di lavoro,parlare di settore trainante è davvero fuori dalla realtà. Come ridicolo è cheuna città oggettivamente allo sbando come Catania risulti essere più virtuosadi un gioiello d’amministrazione come Ragusa. CLR

pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale isolana per 8.400stagisti da 500 euro al mese. Spesa complessiva 6.5milioni di euro. Altra (comprensibilissima) levata discudi leghista. Altro (feroce) scontro politico. Con gliassessori, sulla cui buona fede non si possono averedubbi, a fare da parafulmini.Ma perché, viene da chiedersi, questa

accelerazione nei progetti occupazionali da partedella Regione? Escludendo il desiderio di contribuirea risolvere il dramma della disoccupazione in Sicilia,rimangono solo ipotesi malevole per spiegare i bandiche tante polemiche stanno suscitando. Perché lafabbrica delle illusioni serve – e molto anche - ad unsistema di potere basato sul consenso sotto ricatto daparte di un elettore medio disperato per la mancanzadi lavoro e tenuto alla catena da anni di promesse.Una volta il politico, cinicamente, teneva la sua basesotto scacco minacciando di togliere quanto avevadato. Oggi, diabolicamente, lo fa non dando maiquanto ha fatto intendere di essere (pur)intenzionato a dare.Perché, dicevamo, l’impennata di (per il

momento ancora virtuali) assunzioni oggi?L’impressione è che la galassia autonomista siciliana,assediata dalla Magistratura ed all’angolopoliticamente, stia cercando di dar fondo alle sueresidue capacità clientelari, accontentando quanti più“famigli” possibile prima dell’inevitabile implosione.Quasi a voler creare uno zoccolo duro di fedelissimipronti in futuro - all’occorrenza - a fare le barricate(morali, ma anche fisiche, perché no?) in difesa dei“benefattori”. Retropensiero troppo fantapolitico?Non in Sicilia, dove il retropensiero, ahinoi, è quasiuna scienza esatta.

ECONOMIA

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Dopo aver ridotto al lumicino il PD in Sicilia,i vertici inciuciati col presidenteindagato per mafia, hanno commissariatoil segretario del circolo democraticopromotore del referendum di Caltagirone,uno degli ultimi Comuni governati dal PDcon l’MPA all’opposizione.Dove tira ancora aria di sinistra

AI FERRI CORTI

MARINO (PD): INCOMPATIBILI CON LOMBARDO,INDAGATO PER MAFIAIgnazio Marino cita testualmente la misura di custodia cautelare dell’Operazione “Iblis”, in cui siriconosce l’esistenza di rapporti diretti e indiretti fra i Fratelli Lombardo e Cosa Nostra. Demolisce ilPDraffa di Cracolici, Lumia e Lupo e lancia la sfida: il PD deve fare la cosa giusta, non la piùconveniente.«La possibilità di avere i voti dell’Mpa in Parlamento non può essere una giustificazione per sostenere ungoverno il cui Presidente è indagato per concorso esterno in associazione mafiosa. Sono in gioco i valorifondativi del partito». Ignazio Marino lo ripete più volte. Per il Senatore e chirurgo del PD è una questionedi principio. La distanza dalle posizioni di Beppe Lumia, Antonello Cracolici e Giuseppe Lupo, aventiquattr’ore dal referendum di Caltagirone, precipita in una voragine.La base del PD ha lasciato soli Raffaele Lombardo e i vertici regionali del partito, a cominciare daGiuseppe Lupo.Mi limito ad usare non parole mie, ma quelle della Procura di Catania. Negli atti con cui richiede la misuradi custodia cautelare per una serie di individui in Sicilia, nel foglio N°167, che si intitola “Rapporti fra CosaNostra e i fratelli Raffaele e Angelo Lombardo” dice testualmente: “Gli atti d’indagine eseguiti e glielementi acquisiti nell’ambito di altri procedimenti, poi confluiti nel presente procedimento, consentonodi provare in punto di fatto l’esistenza di risalenti rapporti diretti e indiretti degli esponenti di Cosa Nostradella provincia di Catania con Raffaele Lombardo e con Angelo Lombardo”. Io penso che questa frasemetta la parola “punto” ad ogni discussione. E mi aspetto un ravvedimento da parte degli orgasnismiregionali.In cosa potrebbe consistere?Magari domani potrebbero annunciare- sarebbe salutare per tutti- la convocazione di un referendum sututto il territorio siciliano, per sottoporre a simpatizzanti e iscritti questa scelta. Sono convinto che il 95%dei votanti si pronuncerebbe contro.Senatore Marino, Bersani dovrebbe pronunciarsi sul caso Sicilia, dando un seguito alle richiestedella base commissariata, oppure deve continuare a lasciar fare?Dinanzi a un segnale così chiaro, ad una partecipazione così cospicua al referendum, e di fronte adun’indicazione così netta, Bersani non può fare a meno di far valere le sue indicazioni sui vertici regionali.E’ vero quel che dice Lupo, il PD ha un’idea di partito moderno e federale. Tuttavia, ci sono alcuni principidi carattere fondativo che non possono essere affidati alle regioni.Sul sostegno a Lombardo, i promotori del referendum di Caltagirone chiedono la convocazione diun congresso regionale straordinario.Il Pd deve avere un disegno da proporre alla società. In una regione con problemi importanti come quellasiciliana, sorprende e anzi indigna che, a poco tempo di distanza dal confronto elettorale fra AnnaFinocchiaro e Raffaele Lombardo, con la presentazione agli elettori di un programma improntato atrasparenza e legalità- soprattutto all’interno della Pubblica Amministrazione- si arrivi a sostenere unGovernatore che la Procura Distrettuale antimafia di Catania ha indicato nei suoi atti come persona che haavuto rapporti con esponenti della criminalità mafiosa. Il Pd non può sostenere un uomo che è oggetto diindagini per reati così gravi.I vertici regionali hanno preferito commissariare questa realtà, a poche ore dal voto.E’ una scelta non solo sbagliata, ma pericolosa. Il Pd deve essere il partito della legalità e della trasparenza.E’ sbagliato sostenere Lombardo, anche se magari potrebbe apparire conveniente. Penso che il mio partitodebba contraddistinguersi come la forza che fa sempre la cosa giusta, piuttosto che la più conveniente.Enrico Sciuto

Sondaggio SUD: i lettori premiano il PdL. Ma se le sinistre fossero coese, spezzerebbero le reni alla maggioranza

MICCICHÈ (FDS): «LOMBARDO SE NE VADA, MICANDIDO ALLA PRESIDENZA»Gianfranco Miccichè, sottosegretario all'Economia, ha tratto il dado: si candiderà alla presidenza della RegioneSicilia.«Solo nel centrodestra c'è spazio per il Mezzogiorno», sottolinea.Il modello è la Lega Nord. In attesa di nuove sulle indagini che coinvolgono Cimino e Mineo.Lei ha definito Lombardo inaffidabile, eppure ha governato con lui. Come pensa di recuperare lafiducia dei cittadini del Sud?Sono giunto a queste conclusioni proprio perché ho governato con lui. E' una conclusione dettata da unaconstatazione: con Lombardo i fatti non seguono mai alle parole. Fds non deve recuperare la fiducia deicittadini del Sud, perché questa non è mai venuta meno. L'affetto e la partecipazione crescente che staaccompagnando fin dalla nascita il nostro progetto politico stanno lì a dimostrarlo.Non le piace l'azione riformatrice del governo Lombardo?Quale azione riformatrice? Non riscontro alcuna azione riformatrice dal governo regionale e tanto meno neravvedo i prodromi per il prossimo futuro. L'esecutivo vive alla giornata, rimandando sine die ogni decisione.La scelta di affidarsi ai tecnici, che si stanno contraddistinguendo solo per una politica improntata sul"No"pregiudiziale in ogni tema, evidenzia l'incapacità di Lombardo di farsi carico delle istanze inerenti il futurodella Sicilia.Michele Cimino e Franco Mineo sono sotto inchiesta per concorso esterno in associazione mafiosa.Fds parte male?Spero che Cimino e Mineo escano presto da queste vicende giudiziarie. Noi saremo sempre al fianco di chiviene accusato ingiustamente. E di chi accusa giustamente.Si dice che, sotto sotto, Lombardo pensi di riavvicinarla per controbilanciare l'alleanza col Pd. Lei,niente?Nel modo più assoluto. Ribadisco che il tempo dei giochini politici e dei tatticismi senza costrutto è finito. Nonspetta a me guardare in casa d'altri, ma la polemica interna al Pd la dice tutta sul futuro politico di unamaggioranza e di un governo confuso su tutto. Sono capaci soltanto di distinguersi per un colpevoleimmobilismo del quale, tanto per cambiare, fanno le spese i cittadini. Siamo lontani anni luce da questo mododi intendere la politica: questi sono esercizi trasformistici fini a se stessi. E' ora di voltare pagina.Nemmeno ricomposizioni tattiche sulle istanze del Mezzogiorno?Non è più tempo di giochini politici e di tatticismi di corto respiro. Il Sud ha un disperato bisogno di unarappresentanza politica, coesa e compatta, che individui le priorità per il territorio. Un governo serio non puòsempre venir meno al proprio ruolo decisionale, salvo poi affidarsi alla creazione di un precariato più o menopubblico, utile solo a sperperare denaro. Questi sono solo giochi di prestigio. Se questo lo spirito riformista diLombardo, ribadisco la necessità di dotarsi di un nuovo governo. E serve una nuova cultura politica,coraggiosa e positiva, che non si preoccupi di produrre consenso, ma che sappia guadagnarselo.La Forza del Sud è alternativa al MPA?Fds è altra cosa dall'MPA. Non abbiamo nulla a che vedere con più o meno chiari ideali autonomistici che nullahanno prodotto per la Sicilia. Fds nasce e si colloca nel centrodestra, con l'intento preciso di collaborare con ilgoverno Berlusconi. La Sicilia e il Sud hanno bisogno di una rappresentanza politica in grado di dialogare conil Governo nazionale e di farsi sentire con decisione nei momenti importanti. Svilupperemo un'azione identicaa quella realizzata dalla Lega a favore delle regioni del Nord.Qualcuno denuncia il rischio di una modulazione del federalismo fiscale sfavorevole al Mezzogiorno.Farete le barricate?Sono certo che il premier Berlusconi saprà porsi come ago della bilancia nell’attuazione del progettofederalista. Noi lavoreremo al suo fianco. “No” aprioristici sarebbero sbagliati, ma quel che è certo è che nonconsentiremo scelte penalizzanti per il Sud.Enrico Sciuto

“Se si dovesse votare oggi, quale partito voteresti?”. 2465 voti espressi.Vince il Pdl (23%). Secondo il SEL, con una distanza considerevole (13%).Crollo del PD (8%) e dell' MPA (7%). L' IDV si fa avanti (7%) assieme a LaDestra (6%). New Entry di tutto rispetto per FLI (6%). Sorprende ilMovimento Cinque Stelle (5%). Da notare anche il 2% della LEGA.Prima di ogni analisi è doverosa una premessa. I lettori di Sud, nellamaggior parte dei casi, possono essere definiti come “attenti”, nel senso cioèche conoscono la politica e seguono i fatti. Il segmento in questione ha untaglio medio-alto. L'età media è sicuramente giovane. I lettori di Sudbazzicano costantemente il web. Inoltre, a mo' di deduzione, il lettore di SUDvuole e pretende una informazione aderente ai fatti, invoca legalità etrasparenza.Il primo dato registrabile è la sfiducia verso il Bi-partitismo, soprattutto nelpopolo della sinistra e del centrosinistra. Così, mentre il pdl si assesta come

primo partito della provincia (questo è il bacino), in sostanziale adesione coni dati reali, crolla il PD, travasando i propri voti verso il SEL. Da notareanche che, se le formazioni antagoniste a Berlusconi fossero più coese,avrebbero una maggioranza inequivocabile. L'Mpa resta inchiodato.Probabilmente perché il proprio bacino elettorale è più di segreteria che disimbolo. Il dato di Fli e grillini ci dice che la forte azione di propaganda,esercitata soprattutto sul web, può arrivare oltre le tradizionali barriere diaggregazione politica. Il resto è roba nota.Non va eluso però un dato, quello fisiologico. Fino a quando si parla disondaggi e rilevazioni web, si rischia di giocare a bocce ferme. Perché, nelmomento in cui si avvicinano le urne, quelle vere, il voto si polarizza tra leformazioni maggiori, quelle a vocazione governativa. Lo spettro si chiama“voto utile”.Fernando M. Adonia

POLITICA

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BORSELLINO (PD): GOVERNOIMMOBILE CHE IMPLODERÀOn. Borsellino si farà il referendum a Palermo?Non saprei, dipende dalle scelte del partito. Per quel che mi riguarda,fin dagli albori dell’ipotesi di un’alleanza con Lombardo, dissichiaramente al Pd che si sarebbe dovuta consultare la base, ossia quelpopolo delle primarie che, alle elezioni per il segretario regionale,sposò in netta maggioranza una proposta politica sintetizzata dalloslogan “né con Cuffaro, né con Lombardo”.Come giudica il lavoro all'Ars da parte del partito democratico inquesti due anni?…Il Pd ha fatto opposizione con serietà. Poi, ha scelto di sostenere la giuntaLombardo. Una scelta che ho sempre considerato un grave errore. E delresto, al di là delle ragioni politiche, c’è l’immobilismo del governoregionale che è sotto gli occhi di tutti.Da una parte Cracolici e Lumia, dall'altra Lei, Mattarella e altriDirigenti; chi è il vero PD in Sicilia?Quello che ha votato alle primarie.Lei è fortemente perplessa dell'appoggio del PD a Lombardo. Cos'èche non gli piace?Qui non si tratta di Lombardo. Si tratta di una questione ben piùimportante di un’alleanza, sia essa temporanea o di lungo termine. Findal primo giorno in cui ho deciso di impegnarmi in politica, ho messo alcentro del mio operato la costruzione di un’alternativa chiara e forte alsistema clientelare e affaristico che tiene da anni sotto scacco la Sicilia e ilsuo sviluppo. Nel 2006, questa alternativa ha trovato forma e sostanza nelprogramma partecipato del centrosinistra, con il quale mi sonopresentata alla elezioni regionali, e che è stato sottoscritto da tutte leforze del centrosinistra. E non certo da Lombardo, che era e resta parteintegrante di quel sistema politico contro cui mi batto da anni.La Sicilia vive una crisi intensa, il problema della legalità sembrapresentarsi sotto vecchie e nuove luci. Cosa dovrebbe fare il PDsiciliano secondo Lei?Da solo, il Pd può far poco.Ha definito Lombardo un “politico inaffidabile al di là dellesentenze”, i ragazzi di Addiopizzo hanno chiesto le dimissioni delGovernatore. In tutto questo ha senso il silenzio del PD?Dentro il Pd hanno parlato in tanti. E tra questi, c’è chi ha espresso lostesso concetto: ossia che Lombardo è un politico inaffidabile al di làdelle sentenzeE' chiaro che a tenere in vita il governo Lombardo è il PD. Secondolei durerà ancora per molto questa fase?Io credo che un governo immobile come questo prima o poi imploderà.Ho letto diverse lamentele in proposito da Confindustria e anche dal Pd.Come sono stati gestiti i fondi europei, dunque la spesa, da questogoverno? C'è stata continuità con Cuffaro?Sotto Cuffaro, la spesa dei fondi europei è servita a foraggiare clientelee a coprire buchi di bilancio. Con Lombardo, dopo tre anni dall’avviodella nuova programmazione, siamo ancora sotto il 10 per cento dellaspesa, con il rischio di perdere ingenti somme a causa della lentezzaamministrativa. E quel poco che è stato usato sinora non rientra certoin un piano virtuoso di investimenti per lo sviluppo. Dall’agricolturaall’industria, passando per le infrastrutture e la mobilità sostenibile, ilproblema è identico: manca un valido ed efficace progetto per losviluppo e. Non lo dico solo io, ma anche la stessa Unione europea.Rosario Sardella

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ORLANDO (IDV): COMEFARÀ LUMIA AD ANDAREIN GIRO PER LA SICILIA«Il 26 e 27 Febbraio organizzeremo un referendumregionale sull'appoggio al governo Lombardo», annunciaLeoluca Orlando. «La nostra»- spiega- «è un'offerta, inprimo luogo al PD. Vorremo che arresti la sua corsaall'autoannientamento». E si chiede: «come farannoCracolici e Lumia ad andare in giro per la Sicilia, aparlare con gli elettori del centrosinistra?». Per ilpotavoce nazionale IdV, i dirigenti del PD sicilianohanno raggiunto la perfezione: «A Termini Imerese conMiccichè e il PDL, a Palermo con Lombardo, notofrequentatore di ambienti mafiosi, e con l'UDC».E' in atto uno scontro fra la base democratica e ladirezione regionale del Partito?Il tradimento degli elettori del centrosinistra da parte delPD era e resta inaccettabile. Voglio ricordare a GiuseppeLupo e ad Antonello Cracolici che un terzo deiparlamentari del PD a Palazzo dei Normanni è statoeletto con i voti di liste diverse da quella democratica.Grazie alla legge elettorale che il PD ha approvatoassieme a Cuffaro, Lombardo e il PDL, i voti delle listeche non hanno raggiunto il 5% vanno a produrredeputati al partito più grande. All'Ars il PD è tenutodunque a rappresentare tutti gli elettori delcentrosinistra.Avete annunciato che non farete alleanze col PD,finchè sostiene Raffaele...Su questo siamo assolutamente inamovibili. Primaancora di conoscere l'esito della consultazionereferendaria, dicevamo che questa non è la faccendainterna di un partito che, com'è logico, ha le suedinamiche. Qui stiamo parlando della possibilità dicostruire col PD un'alternativa al “Cuffaro con cannoli”che si chiama Salvatore, e al “Cuffaro senza cannoli”, ilcui nome è Raffaele. E' possibile farlo? Ce lo dicano.E intanto organizzate questa consultazione.Sarà un referendum regionale, in cui ovviamente nonsaremo soli. I partiti della sinistra della coalizione hannogià manifestato disponibilità. Speriamo che accetti ancheil PD. E' chiaro che, se prima di quella data i democraticidovessero togliere la fiducia a Lombardo, allora ilproblema sarà risolto in radice.E' realistico che si risolvano a scaricare il governoautonomista?Lo spero, anche perchè mi chiedo come farannopersonaggi come Cracolici e Lumia ad andare in giro perla Sicilia e a parlare con gli elettori del centrosinistra.Hanno raggiunto il massimo della perfezione: riescono astare in realtà come Termini Imerese con Miccichè e colPDL. E a Palermo insieme all'UDC e all'MPA.E' una “primavera” palermitana con cannoli...In tutte le realtà amministrative siciliane ci presenteremoda soli. O meglio, con tutto il centrosinistra, escluso ilPD. A cominciare da Palermo. La nostra Sicilia è retta daun sistema di potere di marca Cuffaro- Lombardo, unsistema cui personaggi come Lumia e Cracolici hannoscelto di essere subalterni.Enrico Sciuto

Pubblicità elettorale mai pagataLOMBARDO DENUNCIATO PER“TRUFFA”“Vota autonomia, vota la libertà”. Quaranta tir durante leultime elezioni europee giravano in tutta Italia con gli sloganelettorali di Raffaele Lombardo. Gli importi concordati(171mila euro) non sono stati mai pagati e adesso FrancescoCaruso, presidente del consorzio di autotrasportatori CaiService, ha chiesto il decreto ingiuntivo e denunciato per truffail presidente Raffaele Lombardo. “Siamo profondamente delusi-spiega a SUD- abbiamo già proceduto con i decreti ingiuntivisenza ottenere risposte. Non potevamo mai pensare che unpresidente della Regione all’improvviso diventasse introvabile.Noi non ci aspettavamo che un presidente della Regione Sicilianon pagasse le imprese siciliane e i cittadini che lavorano.Questi crediti hanno messo in ginocchio il nostro consorzio.Per questo lo abbiamo denunciato per truffa”.

Lombardo si difende

[…] C’è un attacco alla Sicilia autonomae autonomistica indecente rispetto alquale i siciliani devono aprire gli occhie rendersi conto che siccome stannovenendo meno le fondamenta di unsistema marcio fino in fondo, allora sireagisce così. […] E’ unadisinformazione disonesta. La stessadisinformazione che riguarda laquestione della stabilizzazione deiprecari degli enti locali, persone chenon potevano essere licenziate e chestiamo liberando dal ricatto dellapolitica: il consenso in cambio dellaproroga. [...] E’ veramente incredibile.Ma noi andiamo avanti e mi auguro chetutto il popolo siciliano si renda contoche il lavoro che stiamo facendocontinua nell’esclusivo interesse dellaSicilia.Raffaele Lombardo

Lontani dalle inaugurazionifamiliari, dai sottogoverni atavolino, dagli applausi alpresidente che confessa rapporticon boss mafiosi e pregiudicati,hanno scelto la via dellaconsultazione democratica.Nel frattempo però rischianol’inquisizione (nell’indifferenzatotale di Pierluigi Bersani)

POLITICA

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Parla il giudice Morosini, GIP delTribunale di Palermo e autore del libro“Il Ghota di Cosa nostra”

OMICIDIO ROSTAGNOIL 2 FEBBRAIO IL PROCESSO: SOCIETÀ CIVILE E AMMINISTRAZIONIPARTE CIVILETrapani- Quattro colpi di fucile e due di pistola. Prima al cuore e ai polmoni, poi alla testa. Quel 26 settembre 1988, in contrada Lenzi a Valderice,Mauro Rostagno morì per mano dei mafiosi di Cosa nostra, annoiata dalla sua attività giornalistica. Il suo corpo è rinvenuto all’interno dell’ auto, unaFiat Duna, bianca. Gli uomini d’onore non ne potevano più della “cammurria” di “certa stampa”. Dopo più di vent’anni ricomincia la “cammurria” peri sicari di Vincenzo Virga che quel settembre avevano trucidato Rostagno. Il processo, si aprirà il prossimo 2 febbraio 2011, disposto dal gup deltribunale di Palermo, Estorina Contino, per il boss Vincenzo Virga e il killer Vito Mazzara. Per i pm Antonio Ingroia e Gaetano Paci, Virga sarebbe ilmandante dell’ agguato e Mazzara uno dei tre esecutori materiali. Mauro Rostagno raccontava e condannava la mafia dagli studi della televisioneprivata di Trapani, Rtc. Un delitto per la società civile. Al processo, infatti, si sono, costituite parte civile diverse amministrazioni e associazioni.L'europarlamentare Rita Borsellino e la sua associazione "Un'altra Storia” ne fanno parte.”La decisione di Un’altra storia di costituirsi parte civile seguel’esempio del Comune di Erice per condividere l’unico modo di partecipazione attiva concesso ai cittadini, ovvero la costituzione di parte civile –spiega in una nota Rita Borsellino, presidente di Un’altra Storia – L’associazione è presente nel territorio trapanese e da sempre segue da vicino lavicenda giudiziaria che riguarda l’assassinio di Mauro Rostagno, colpito dalla mafia per le sue battaglie mediatiche a salvaguardia della provincia controgli interessi della mafia”. Dello stesso avviso anche don Luigi Ciotti, presidente di Libera. “''La decisione di Libera di costituirsi parte civile- spieganodall’associazione- è un riconoscimento a Mauro che ha rappresentato, per questo territorio, uno dei primi e dei pochi esempi di coloro che, anche sesolo pensavano e mantenevano la propria identità pensante, riuscivano a riflettere prima della politica. Usava l’arma dell’ironia per sbeffeggiare emettere a nudo i mafiosi, coprendoli di ridicolo e, attraverso l’emittente locale, diceva le cose che la gente comune pensava e non aveva il coraggio didire”. La storia del processo è stata sicuramente travagliata. Pochi mesi dopo l’omicidio, il primo maggio 1989, venne trovato il cadavere di VincenzoMastrantonio, allora impiegato Enel. Sul luogo del delitto c’erano diverse sigarette sporche di rossetto e profilattici, elementi che indussero all’omicidio passionale. Le indagini successive rivelarono invece che si trattava di un delitto di mafia. Mastrantonio, però era amico dei mafiosi Virga,Manno, Scandaliato e Gucciardi e negli ambienti veniva considerato un assassino. Il collegamento tra Rostagno e Mastrantonio partì da un elemento:durante le fasi dell’omicidio in contrada Lenzi andò via la luce, in questo modo gli assassini sarebbero stati favoriti. Fu così che nel 1990 gli uominidella mobile riuscirono a individuare il gruppo di fuoco al servizio del capomandamento Vincenzo Virga, di cui faceva parte anche Vito Mazzara. In quelperiodo però l’ipotesi non ebbe molto seguito. La svolta è arrivata nel 1998 con il passaggio degli atti giudiziari alla procura di Palermo. La pista mafiosavenne accreditata dalle dichiarazioni di diversi collaboratori di giustizia dieci anni dopo, che ha permesso la custodia cautelare (nel 2009) per VitoMazzara (poi revocata) e del boss Vincenzo Virga, presunto mandante dell’omicidio. Il processo del 2 febbraio darà certamente giustizia a MauroRostagno e ai tanti giornalisti che, grazie al proprio lavoro, lottano contro le mafie. Eroi? No, donne e uomini normali che fanno bene il mestiere digiornalista. Laura Galesi

Giovanni Tizian

Palermo - Politica, colletti bianchi al servizio dellecosche e imprenditoria collusa. Sono i tre pilastrisu cui si regge cosa nostra e le mafie nostrane.

«Gli appoggi e le connivenze di segmenti delleistituzioni hanno permesso a cosa nostra di prosperareper 150 anni». E’ determinato il giudice del tribunale diPalermo, Piergiorgio Morosini, intervistato da Sud. Sequesti punti di contatto venissero meno,l’Organizzazione sarebbe nuda di fronte all’azioneinvestigativa. E alla presa di coscienza da parte dellacomunità civile che ha un ruolo cardine nella lotta alsistema mafioso.Dott. Morosini, che volto ha cosa nostra

palermitana?«L’organizzazione mantiene i connotati tradizionali.

Il controllo del territorio attraverso le estorsioni èfondamentale per ottenere il riconoscimento. Nellostesso tempo c’è una penetrazione delle logichemafiose nell’economia, nella finanza e nelle pubblicheamministrazioni. Vi è un’interferenza della criminalitàorganizzata nei circuiti della pubblica amministrazioneper ottenere appalti e distrarre fondi europei.Finanziamenti europei che spetterebbero allacollettività e che invece vengono utilizzati per costruireopere inutili e mai utilizzate».Che ruolo ha cosa nostra nel palermitano?«Svolge un ruolo sociale attraverso le estorsioni che

vengono sempre meno riscosse in denaro. Soprattuttonei centri commerciali avviene che cosa nostra chiedal’assunzione di personale. In questo modo supplisce alsistema legale che non riesce ad assicurareoccupazione. Così, cosa nostra, crea consenso sociale.La questione mafiosa non è solo problema di ordinepubblico. E’ una questione sociale molto più ampiache riguarda i diritti e i bisogni degli individui.Istruzione, sanità, lavoro. Sono gli elementi principaliper contrastare la mafia».Qual è il ruolo delle cosche rispetto alla

politica?«Cercano contatti e partecipano alle competizioni

elettorali. Si adoperano per convogliare voti verso icandidati che assicurano favori e garantiscono vantagginei diversi settori d’interesse».E rispetto all’imprenditoria?«Cercano alleanze. Il metodo delle cosche è mutato,

da parassitario- classica estorsione- esigono lacondivisione delle attività imprenditoriali entrandonegli assetti societari».Politici e mafiosi, come avviene l’incontro?«Non esiste un patto scritto tra le due parti. Il

politico ambiguo non rifiuta i voti delle cosche. Equesta ambiguità può diventare la premessa perl’alleanza futura. E’ capitato anche che il boss Rotolososteneva “l’internizzazione” della Rappresentanza.Ossia, i candidati da fare eleggere dovevano essereintranei all’Organizzazione».Probabilmente Rotolo non si fidava del politico

di professione... Ma la Cupola mafiosa, laCommissione, esiste ancora, è operativa?«Nelle indagine Perseo è emersa l’intenzione dei

capi di rivitalizzare la Cupola, di dare nuovo impulsoalla struttura di coordinamento. Se facciamo ilconfronto con la struttura degli anni ’70 possiamo direche non è paragonabile. Ma è impensabile che per leattività strutturate, per la gestione dei grossi affari e ilsostegno elettorale, è fondamentale perun’organizzazione dotarsi di un coordinamento».Lei ha scritto il "Ghota di cosa nostra", un

documentato lavoro frutto della sua esperienzaprofessionale.«La finalità del libro è ben precisa. Fare un’analisi

documentata e una ricostruzione basata su fatti realicon la volontà di trasmettere agli altri un’esperienzaprofessionale. Nel libro si parla del processo che hoseguito in primo grado. Che ha portato a 400 anni dicarcere e alla confisca di 200 milioni di euro. Si parlaanche della “direzione strategica”- i contatti tra politica,colletti bianchi e imprenditoria collusa- emersadall’indagine Ghota».

MAFIA E POLITICA

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ISTITUZIONALE

Giovanni Tizian

Caltanissetta - Una mafia nissena che sfrutta ilmodello organizzativo tradizionale perconquistare fette di economia legale. E’ il

profilo delle cosche della provincia di Caltanissettache emerge dalle parole di Sergio Lari, procuratorecapo della Dda nissena.Dott. Lari, come possiamo descrivere il volto

di cosa nostra nella provincia di Caltanissetta?«L’organizzazione è impostata secondo il modello

tradizionale. Quattro mandamenti all’interno deiquali sono strutturate le singole famiglie. Ognifamiglia esercita il potere su un determinatoterritorio. Attraverso le estorsioni a tappeto siconcretizza il controllo de territorio. Tutti devonopagare, secondo il modello “introdotto” da BernarnoProvenzano».Dal controllo del territorio si arriva alla

compenetrazione dell’economia. Calcestruzzo,edilizia, bitume, rappresentano i cavalli di troiadelle cosche per inquinare l’economia.«La compenetrazione è forte. Da un lato esistono

compagini societarie in cui l’imprenditore entra incontatto con le cosche e fornisce il volto pulitoall’azienda mafiosa, dall’altro ci sono imprenditoriche pagano per ricevere in cambio “servizi” neimomenti di crisi e difficoltà, inoltre aiutano le coschea riciclare il denaro illecito, è uno scambio reciprocotra mafioso e imprenditore. E’ il caso degliimprenditori estorti che chiedono aiutoall’associazione per conquistare fette di mercato. Sirealizza così una spiccata concorrenza sleale. Ilrapporto tra estorto ed estortore si modifica, tra i duesi crea una simbiosi, a volte vere e proprie società“miste”. Per questo motivo contestiamo agliimprenditori che pagano in cambio di servizi il reatodi concorso esterno in associazione mafiosa. Unacompenetrazione che ha riguardato anche grossigruppi imprenditoriali come la Calcestruzzi Spa».E poi c’è il traffico di droga che crea liquidità

da reinvestire nell’economia legale e da utilizzareper corrompere colletti bianchi e politici.«Nel nisseno, soprattutto tra Gela e Riesi, le

cosche si stanno specializzando nella coltivazione dimarijuana, da un ettaro di terra coltivato ricavano unmilione di euro. E poi altra droga arriva dallaCalabria, da Catania e da Palermo».Cosa nostra nissena si è fatta impresa?«Ha una vocazione imprenditoriale, ma continua a

utilizzare il metodo mafioso. Impresa e violenza sonoelementi essenziali dell’Organizzazione mafiosa».Che ruolo ha cosa nostra nel nisseno?«Non sono più i tempi della Cupola quando Piddu

Madonia era un boss riconosciuto a Palermo. Cosanostra è in difficoltà, i colpi dello Stato sono stati benassestati. La Commissione regionale di cosa nostranon è operativa, è alla ricerca di nuovi capi».Ma rimane il vitale rapporto con la politica.«Soprattutto nei periodi delle elezioni, cosa nostra

entra in gioco per offrire il proprio pacchetto di voti.Ci sono segnali di una forte presenza mafiosa sulterritorio. Che viene utilizzata per scambiare voti incambio di favori. Condizionare la politica comunale,provinciale e regionale vuol dire potere convogliareverso l’Organizzazione finanziamenti, appaltipubblici, denaro pubblico. Ci sono stati casi eclatanticome il caso del padre dell’ormai vicesindacoCampanella( avrebbe chiesto voti a cosa nostra perfare eleggere la figlia ndr) e del presidente dellaProvincia, la cui indagine è ancora in corso».E rispetto al passato è cambiato qualcosa?«Non è cambiato nulla nei rapporti tra politica e

mafia, solo a livello nazionale la politica è più accortaa certe dinamiche».Che ruolo hanno i colletti bianchi a servizio

delle cosche?«Mediano tra imprese o amministrazioni

pubbliche e cosche. Lavorano all’interno delleamministrazioni e delle imprese e aprono le porteagli interessi mafiosi».

Una mafia imprenditrice capace di dialogare con pezzidella politica locale. Sono le cosche del nisseno

tra spirito d’impresa e violenza.Sud intervista Sergio Lari, procuratore della Dda nissena

MAFIA ED ELEZIONI,LA PROCURA INDAGAVoto di scambio. E’ l’accusa mossa a Benedetto Campanella e LuigiLo Porto. Il primo è il padre di Simona Campanella, vicesindaco diCaltanissetta, assessore al bilancio fino all’8 gennaio scorso -datain cui il sindaco Campisi ha deciso lo scioglimento della Giunta- eindagata dalla Dda di Caltanissetta. Il secondo sarebbel’intermediario tra le cosche di cosa nostra e BenedettoCampanella. A settembre i magistrati della Dda hanno chiesto ilrinvio a giudizio per Lo Prete e Campanella. Il padre delvicesindaco avrebbe cercato l’appoggio di cosa nostra perassicurare voti alla figlia, candidata della lista Udeur-Alleanzapopolare, alle amministrative del 2004Caltanissetta. A dicembreviene indagato anche il vicesindaco e assessore del Comune. L’8gennaio scorso il sindaco Campisi decide di sciogliere la Giunta.Benedetto Campanella avrebbe pagato circa due mila euro a favoredi Ferraro e un ammontare non specificato ad Angelo Palermo, inquel periodo reggente del gruppo di cosa nostra a Caltanissetta.Obiettivo era blindare la candidatura della figlia, eletta con untotale di 714 voti di preferenza.A confermare le ipotesi investigative le dichiarazioni di alcunicollaboratori di giustizia. In particolare quelle di Salvatore Ferraroe Alberto Ferrauto. I due hanno descritto ai magistrati nisseno gliincontri avvenuti tra i boss e i richiedenti voti e l’intensa attività diricerca del consenso da parte di Benedetto Campanella.Tra gli arrestati di dicembre compare anche il nome di CalogeroFailla. Fratello dell’assessore ai lavori pubblici del Comune diCaltanissetta. L’assessore Failla appena la notizia dell’arresto delfratello è apparsa sulla stampa si è autosospeso e insieme a luianche Simona Campanella. L’imprenditore del calcestruzzo,fratello dell’assessore, avrebbe affidato, secondo gli investigatori, ilsuo successo a cosa nostra. Il fratello dell’assessore ha avviato nel2002 la sua impresa individuale per la produzione di calcestruzzo.E tramite un messaggero si rivolge alla famiglia mafiosa diCaltanissetta per “avere una mano d’aiuto”. L’accordo tra cosca eimpresa avviene: l’imprenditore avrebbe versato 500 euro al mesealla cosca e in cambio avrebbe ottenuto oltre che la classicaprotezione anche la sicurezza di diventare il fornitore delle ditteimpegnate sul territorio.Lo spaccato emerso dalle ultime vicende nissene è la fotografia diuna mafia che vive di cemento, asfalto e politica. Lupare ekalashnikov sono state per il momento risposte nei bunker e neisottoscala. Imprenditoria, cosche e politica, sono gli elementi diuna miscela corrosiva che affossa il Meridione e lo tramortiscesotto lo sguardo attento dei governi.Simona Campanella, interpellata da SUD, replica: "E' una

persecuzione, mio padre è un uomo di successo onesto!" - leggi suwww.sudpress.it la replica per intero.

PASQUASIA: SICUREZZA DI CASA(VENTURI)Un nuovo caso di conflitto d'interesse? L’impegno di Marco Venturi perla sicurezza della miniera di Pasquasia è stato notevole. Come assessoreregionale ha insistito anche sulla stampa nel mese di aprile 2010.Quattro mesi dopo, la ditta da lui amministrata ha ricevuto l’incaricodalla Regione.«Un affidamento di circa 20mila euro “in continuità” con un appalto diquattro anni prima per bonificare Pasquasia». Questa è la versione diMarco Venturi, l'amministratore della ditta che ha ricevuto i soldi: laSidercem s.r.l che ha sede a Caltanissetta. Ma nel documento cheriportiamo a lato si legge «prima campagna semestrale». Qual'è lacontinuità dei lavori di bonifica? Rimane la contraddizione tra le paroleassessoriali e il documento a lato. Più che «continuità» sembra essere«contiguità» tra politica e affari.Nei documenti non c'è traccia di gara d'appalto, né tanto menodell'importo di 20mila euro.Dal mese di Agosto, i dipendenti della Sidercem hanno messo piede aPasquasia per monitorare il sito. «Si tratta solo di una piccola bonifica»ha detto l'ing. Pasquale Larosa, colui che, nel ruolo di Consegnatariodei siti minerari dismessi, ha firmato il documento di affidamento deilavori. «Non mi pare sia uno scandalo – ha continuato il Consegnatario- e dal mio punto di vista non ritengo sia indispensabile procedere perbando, considerando l'importo dei lavori e lo stato d'emergenza che citrovavamo a fronteggiare».Vari sono stati i sopralluoghi. Si va alla ricerca di fondi, europei e non,visto che ancora il governo regionale non ha stanziato niente. Però isoldi alla Sidercem sono arrivati. Rosario Sardella

MAFIA E POLITICA

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il BELLO, il BRUTTO e il CATTIVO

Antonio Condorelli

Nel 2001 Lombardo, attuale governatore della Sicilia, milita alfianco di Totò Cuffaro ed ha in mano le deleghe al Personale edai Lavori Pubblici. Insieme a Scapagnini crea la giunta.

In campo si presenta una squadra di consulenti e progettisti disogni mai realizzati che in poco più di un anno costeranno circa seimilioni di euro. Ci sono tutti: fascisti, comunisti e pseudo tali. Irapporti con l’Unione Europea li cura da consulente FrancescoAttaguile, ex sindaco di Catania negli anni ’80, primo vicesindaco diEnzo Bianco nel centro sinistra. Alle politiche comunitarie vienepiazzato l’ex vice segretario della Cgil catanese Salvatore Zinna, exsindaco di Catenanuova ed ex socialista, nell’assessorato alla Culturaspunta un altro ex uomo di Enzo Bianco: Cirino Torrisi.Tra i compagni, sotto la nuova amministrazione di centro destra,

qualcuno si occupa pure di traffico, tanto che Scapagnini istituisceun’apposita task force. Nella compagine rientrano ben pagati l’exsegretario della CGIL Giacomo Scarciofalo poi divenuto puredirettore di una grossa partecipata comunale (Sostare srl) e Dario LoBosco, ex consigliere di amministrazione Ferrovie dello Stato conBerlusca poi nominato presidente dell’autorità portuale di Messinacon il centro sinistra. Nello staff di Raffaele Lombardo entra PieroQuinci, ex consigliere comunale della DC, poi della Margherita nonrieletto e quindi lombardiano d’adozione. Nella lista dei consulentipure l’ingegnere Salvatore Troia ex dirigente del comune di Cataniaquando sindaco era Enzo Bianco, amico d’infanzia del deputato dicentro sinistra Giovanni Burtone, E poi le parentele d’oro, nello staffdi Scapagnini entra il fratello del senatore Nino Strano, quello dellamangiata di mortadella per la caduta del Governo Prodi, si chiamaFrancesco Strano Tagliareni, è avvocato di rilievo del Foro catanese e

Umberto Scapagnini, Raffaele Stancanelli, Raffaele Lombardo, sono indagati per abusod'ufficio e falso nella stessa inchiesta della Procura di Catania.

Si ipotizzano danni erariali per decine di milioni di euro

UNA GRANDE NAVE ARENATA, UN GIGANTESCO PACHIDERMA PARALIZZATO, UN CICCIONE CHE NON SIÈ MAI ALZATO DALLA SEDIA, UN DINOSAURO IMBALSAMATO DAL COSTO DI 400MILA EURO AL GIORNO,140MLN L’ANNO, SOLO CHE TUTTI LO HANNO SEMPRE CHIAMATO “COMUNE DI CATANIA”.APPARENTEMENTE INUTILE, SOTTO CAMPAGNA ELETTORALE DIVENTA UNA VERA E PROPRIA POTENZACLIENTELARE.

400.000 EURO AL GIORNO

difensore di alcuni esponenti di spicco della famiglia mafiosa deiSantapaola. Nell’assessorato all’Ambiente c’è l’ingegnere SalvatoreSantamaria, cugino dell'assessore alle Manutenzioni SantoCastiglione, nello staff di Lombardo entra l’architetto MarinaGaleazzi, moglie dello scenografo Roberto Laganà.Per molti le consulenze rappresentano la porta d’accesso al

meccanismo di amministrazione della città, è il caso delcommercialista Nino D’Asero, vicino al senatore Pino Firrarello, iniziacome consulente dell’assessore al Bilancio e dopo qualche tempodiventa egli stesso assessore.Nell’ottobre del 2008 mentre i netturbini incazzati bruciano

cassonetti sotto al Municipio, mentre gran parte della città è al buioper la crisi finanziaria, mentre i dipendenti delle cooperative socialiattendono da sei mesi lo stipendio, mentre il simbolo della città,l’Elefante, viene messo in vendita su ebay, viene fuori la notizia che idirigenti del Comune sono bravi e puntuali. Anzi, non sono solobravi e puntuali, sono bravissimi, così bravi da essere destinatari in 65di un premio di produzione di circa 20 mila euro cadauno per il 2005ed altrettanti per il 2006. In totale fanno 2 milioni di euro. Un belgruzzoletto in un Comune in dissesto, con l’acqua alla gola. Questostanziamento predisposto dal capo del Personale Carmelo Realecertifica che tutti hanno raggiunto gli obiettivi dell’amministrazionecomunale. Il problema è che in quegli anni, soprattutto nel 2005,sotto campagna elettorale, il comune di Catania era all’oscurodell’esistenza non di obiettivi da raggiungere, ma del semplicebilancio preventivo. Per motivi di finanza pubblica, secondo le leggivigenti1 in Italia, ma non a Catania, entro il 31 dicembre di ogni annodeve essere predisposto il bilancio preventivo per l’anno successivo

in modo da organizzarsi. Dovrebbe essere redatto anche un piano digestione (PEG) contenente gli obiettivi da raggiungere ma anchel’individuazione del budget a disposizione di ogni direzione per ilraggiungimento dei c.d. obiettivi di risultato. A Catania invece ilbilancio preventivo del 2005 viene redatto con il 2006 alle porte, conun anno di ritardo, stessa cosa avviene l’anno successivo e quelloprecedente. Senza sapere quanto spendere né cosa fare, i dirigenticomunali si attengono ad alcune indicazioni di massima: nonaccumulare troppi ritardi, sapere scrivere le mail ed essere puntualinel rendicontare. Risultato? Tutti promossi. Ma per che cosa? Niente.L’Amministrazione guidata da Stancanelli risponde alla piazza che

chiede la ghigliottina mettendo in scena la rimozione del direttore delPersonale Carmelo Reale. Al suo posto entra Valerio Ferlito, solo cheReale è pure coordinatore della direzione del Personale: si arriva alparadosso che Ferlito, nuovo direttore, viene coordinato da Reale cheera stato rimosso!Su questa scia qualche mese dopo esce una notizia bomba: “la

giunta comunale ha approvato la delibera che stabilisce i programmie gli obiettivi che le direzioni comunali dovranno raggiungere nel2009”. In pratica sta per essere applicata una legge del 2001 con ottoanni di ritardo, per Catania è un evento: “Si tratta di unprovvedimento innovativo –afferma il sindaco Raffaele Stancanelli nelcomunicato stampa- per la prima volta vengono fissati obiettivi eprogrammi che, se non raggiunti, comporteranno tra l’altro ilmancato riconoscimento dei premi e il possibile trasferimento deidirigenti responsabili dei servizi. Ritengo che questo provvedimentoci consentirà di ottenere il massimo impegno da ogni Direzionecomunale”.

(comparsa) (comparsa) (regista)

INCHIESTA

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CONCORSI TRUCCATILa Procura di Catania sta indagando sui concorsi per istruttoredirettivo truccati durante la campagna elettorale del 2005. Sud nelnumero 3 ha svelato che i risultati erano stati manomessi in fase divalutazione alterando i numeri in modo da pilotare la scelta di vincitorie perdenti.

FONDI IN CENERECon la scusa della cenere vulcanica, a due giorni dal voto del 2005,sono stati deliberati fondi pubblici con importi compresi tra i 300 e i1000 euro per ogni dipendente comunale. La terza sezione penale delTribunale di Catania ha condannato a 2 anni e 6 mesi di reclusione l’exsindaco di Catania Umberto Scapagnini. I giudici hanno inoltrecondannato a due anni e due mesi di reclusione ciascuno gli alloraassessori Nino Strano, Fabio Fatuzzo, Orazio D’Antoni, AntoninoNicotra, Filippo Grasso, Ignazio De Mauro. I reati ipotizzati dallaProcura della Repubblica di Catania sono abuso d’ufficio e violazionedella legge elettorale.Il Tribunale ha anche concesso un risarcimentodanno di 50 mila euro al senatore del Pd Enzo Bianco candidatosindaco danneggiato.

AFFARI A TAVOLINOSud nel prossimo numero si occuperà del Pua e dei nuovi affari “atavolino” catanesi. E' importante capire quanto sia stato superato ilconfine tra legalità e sviluppo (che non c'è).

INVENTARE LISTE NON È REATOIl sindaco di Catania Raffaele Stancanelli ha confessato in diretta diaver “inventato” una lista di opere pubbliche per ottenerefinanziamenti romani e coprire i buchi di bilancio che formalmenteerano stati già coperti da Scapagnini. Gli importi della “lista” di operepubbliche sono stati maggiorati moltiplicando i costi per un numerofisso. Alla fine hanno sbagliato pure i calcoli. Poco importa, sono attipubblici, a Catania non è reato.

Mentre Scapagnini si concedeva massaggi e mozzarelle di bufala,Lombardo, vero sindaco di Catania, governava e costruivail sistema di potere che lo ha portato alla Regione.Assunzioni, consulenze e pseudo lavori pubblici.Tanto pagano e pagheranno i cittadini

TUTTI I CONCORSI OGGETTO DELLE INDAGINI DELLA MAGISTRATURA ERANO PUBBLICIZZATISUL VOLANTINO UFFICIALE DELLA CAMPAGNA ELETTORALE DEL 2005

INCHIESTA

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Doppio inGARIco

AL TEATRO MASSIMO BELLINI, RITA CINQUEGRANA (IN GARI)È STATA NOMINATA SOVRINTENDENTE

AL COMUNE DI CATANIA, RITA CINQUEGRANA (IN GARI) ÈASSESSORE AL TURISMO, SPORT E POLITICHE SCOLASTICHE

IL MARITO DI RITA CINQUEGRANA È IL GIP EDOARDOGARI, TECNICO DI ALTISSIMO PROFILO

Valerio Di Blasi

Nel 2009 Rita Cinquegrana era vicepresidente diRaffaele Stancanelli al Teatro Massimo Bellini. Il 26febbraio 2009 si riunisce il cda per discutere, al

primo punto, delle dimissioni -revocate però il giornoprima- del Sovrintendente Antonio Fiumefreddo.La delibera che ne dichiara la decadenza viene

considerata illegittima da Fiumefreddo che ricorre al TAR(ottenendone successivamente ragione) e denunciapenalmente Stancanelli per falso.Il Pm, dopo aver raccolto la testimonianza della

Cinquegrana Gari favorevole alle tesi di Stancanelli, chiedeal GIP l'archiviazione non ritenendo sussistere elementiidonei a sostenere l'accusa in giudizio contro Stancanelli.Il 18 maggio 2010 Raffaele Stancanelli nomina Rita

Cinquegrana assessore comunale alle Politiche Scolastiche.Il 20 maggio 2010 il Gip Biondi archivia l'inchiesta a

carico di Stancanelli.Il 21 settembre 2010 Stancanelli designa la Cinquegrana

Gari Sovrintendente allo stesso Teatro Bellini. Doppioincarico che conserva tuttora.Presidente Aggiunto dei GIP di Catania è Alfredo Gari,

marito di Rita Cinquegrana. Nessuno dubita del buonoperato dei magistrati catanesi ma, in futuro, l'ufficio deiGip, non potrebbe trovarsi in difficoltà dovendosipronunciare su atti che potrebbero coinvolgere, in quantoassessore e Sovrintendente, la moglie del Presidenteaggiunto dello stesso ufficio?Stiamo parlando di Comune e Teatro, i principali enti

pubblici della città su cui è altamente probabile che i GIPdebbano pronunciarsi, come già accaduto più volte.Ma stiamo parlando soprattutto di una magistratura che,

soprattutto adesso e soprattutto a Catania, non puòpermettersi di rischiare di apparire parziale.

INCOMPATIBILITA': Il giudiceEdoardo Gari è presidenteaggiunto dell'ufficio Gip chedecide se rinviare a giudizio oarchiviare le indagini dellaProcura, comprese quelle sulledelibere degli assessori.Sua moglie Rita Cinquegrana èstata nominata assessore daStancanelli. Si firma pure“Cinquegrana Gari”.Deve dimettersi? Vota ilsondaggio su www.sudpress.it

INCHIESTA

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INTERVIENE ANGELO VILLARIEgregio direttore,un vostro articolo pubblicato sul sito di Sud (“Sindacal- affarismo”) chiama in causa la Cgil catanese e il suo gruppo dirigentecirca gestioni di attività imprenditoriali nel settore della formazione professionale, aggiungendo alcune interpretazioni e chiavidi lettura. Interveniamo solo per sottolineare alcuni punti che vi chiediamo di pubblicare sul vostro sito, premettendo che lastoria della Cgil- compresa quella catanese e del suo gruppo dirigente- è costruita con anni di dure battaglie a favore deilavoratori e dei diritti, di lotta alla mafia, al malaffare e alla criminalità organizzata in genere spesso pagata a caro prezzo; lotta almalgoverno nazionale, regionale, locale che troppe volte sottovalutano, o volutamente ignorano, i valori del lavoro e dellademocrazia, nonché i diritti dei più deboli.La manifestazione del 22 ottobre scorso contro la mafia e per il lavoro svoltasi a Catania, grazie al sostegno dei cittadini, è solol’ultimo esempio in ordine temporale. Per altri, purtroppo, non funziona sempre così.Riteniamo utile precisare:1 la Cgil di Catania oggi non gestisce alcuna attività imprenditoriale in alcun settore, nè nell’ambito della formazioneprofessionale; da questo settore, la Cgil si è chiamata fuori già da tanti anni.2 la Cgil di Catania non ha mai versato alcuna somma a soggetti esterni per attività formative, “Reti” comprese, o per altraattività non prevista dallo statuto.3 le persone presenti a vario titolo in strutture esterne (compreso il cda di Reti) vi permangono a titolo personale .Ciònondimeno, abbiamo verificato che costoro non hanno mai percepito, nè percepiscono oggi, alcuna indennità.Credevamo che queste precisazioni non fossero necessarie ma abbiamo ritenuto di doverle esprimere a tutela dei nostri iscrittie simpatizzanti, a scanso di equivoci, per non creare dubbi sulla nostra correttezza e trasparenza, e per evitarestrumentalizzazioni esterne alla Cgil. Con la presente ci rivolgiamo anche ai dirigenti e ai tanti iscritti e simpatizzanti che,stupiti, ci hanno manifestato la loro solidarietà e la loro indignazione per quanto letto: crediamo che i toni debbano essereabbassati per evitare una discussione priva di fondamento. Sentivamo il dovere di offrire la nostra versione dei fatti a tutela deilettori, della corretta informazione e di coloro che credono nel sindacato. Una volta chiarito il nostro punto di vista, per la Cgilla discussione si chiude qui.Distinti salutiLa Segreteria provinciale della Cgil di Catania

Nello scorso numero, SUD ha svelato che alcuni familiaridel gruppo dirigente della Cgil sono amministratori di entidi formazione finanziati dalla Regione. Subito dopo, conuna lettera di replica, la direzione di RETI ha fatto sparire

la Cgil come committente. "Era un errore" dicono...GUARDARE PER CREDERE

MUTUALISMO O AFFARI?Nel 2000 la Cgil di Sergio Cofferati decise di troncare ogni impegnodiretto e indiretto nella gestione degli enti di formazione. Il motivo?In un settore in cui le aziende sono destinatarie di finanziamentipubblici provenienti da quella che in numerose vertenze ècontroparte datoriale, un impegno sindacale appare inopportuno.A Catania nel 2000 ECAP CGIL divenne semplicemente ECAP. InRETI, invece, accanto a qualificati professionisti continuarono atransitare sindacalisti in carica. E loro familiari. Per i vertici della Cgilcatanese è normale. Basta sedere in Consiglio d’amministrazione “atitolo gratuito” e “in qualità di persone fisiche”.Per alcuni iscritti e militanti della Camera del Lavoro, non lo è. E,dinanzi alle repliche dei vertici della Cgil, continuano a chiedersi:qual è il confine fra mutualismo ed affarismo?

Enrico Sciuto

Il presidente di STREC e amministratore delegato di Reti edST&T, Maurizio D’Agata, ci spiega che i curricula delleaziende, come apparivano sui siti internet prima

dell’inchiesta di Sudpress, erano frutto di “errori materiali”.Pubblichiamo i curricula aziendali dei due enti di formazione,così come figurano nei siti prima e dopo l’uscita del numero 7di “Sud”.Entrambi, come ammette lo stesso D’Agata, sono stati

controllati e corretti. In realtà (leggi sotto) i curricula sonouguali, eccezion fatta per due elementi: dalla tabella è stataespunta ogni cifra riguardante l’entità d tutti i finanziamenti inelenco. E sono spariti i cinque progetti in cui le strutture dellaCGIL appaiono quali committenti.D’Agata afferma: “nei confronti di alcune associazioni spesso

abbiamo contribuito ad elaborare studi e/o gestire altri servizivari, ma sempre in maniera del tutto gratuita. In tali casiabbiamo utilizzato il volontariato di socie e/o collaboratori”. Finqui la versione di STREC, Reti ed ST&T.Nel curriculum aziendale che D’Agata definisce frutto di

“errori materiali”, leggiamo invece le cifre.

COPIA/INCOLLA

PRIMA: UNO DEI 5 PROGETTI, E LE CIFRE DOPO

Su www.sudpress.it:Leggi la risposta integrale diMaurizio D'Agata

SUD continua l'indagine sullaformazione gestita dai varisindacati: invitiamo i lettori adinviarci documenti

INCHIESTA

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DEVASTAZIONE

PARLA L’ASSESSORE ALL’AMBIENTE DEL COMUNE DIACIREALE, SALVO LICCIARDELLO«Nel territorio della riserva naturale della Timpa c'è un ottimo controllo del territorio che viene operato da chi ne ha lacompetenza, cioè l'azienda foreste in quanto ente gestore della riserva, e dal corpo di polizia municipale comunale.Nello specifico, secondo me, si può parlare di un solo caso di abuso edilizio recente che quest'estate è stato, grazie auna segnalazione di Legambiente, è stato evidenziato. Mascherando un tentativo di ristrutturazione di un fabbricato, sivoleva invece demolire l'esistente con una ricostruzione con ausili moderni, ferro e cemento armato con l'ipotesi diampliamento. Ciò che è stato edificato non coincideva con l'autorizzazione di semplice riqualificazione e, quindi, si èimmediatamente proceduti al sequestro del cantiere e a tutto ciò che adesso ne consegue che è di competenzadell'ufficio.Ma il prefabbricato abusivo è ancora lì, così come lo avete lasciatoE' chiaro perchè esistono delle leggi, delle procedure che prevedono dei tempi. Ci sarà sicuramente un momento in cuisi dovrà intervenire a quello che è il ripristino dei luoghi.Esiste un altro caso di abusivismo edilzio eclatante da molti anni il cosiddetto“Ecomostro”E' una struttura che è lì dagli anni '70. Io ho ripreso questo procedimento per capire ad oggi dove si è fermato. Vorreifare chiarezza sul procedimento e arrivare a l'obiettivo ultimo, cioè la demolizione e il ripristino dei luoghi, proprio perquesto ho istituito una conferenza dei servizi.Molti rimproverano che mancano delle strategie per rendere fruibili la Timpa aituristi e agli stessi cittadiniHo incaricato un progettista che rediga un regolamento delle zone B. Ho messo su il coordinamento delle associazioniambientaliste del territorio di Acireale affinché insieme, e l'ho già fatto l'anno scorso con la prima edizione di "Acirealeper l'ambiente", possiamo creare una serie di iniziative durante l'anno che danno la possibilità a noi, ai cittadini, masoprattutto ai turisti di poter usufruire della Timpa. Lavoro alla seconda edizione di "Acireale per l'ambiente". E' chiaroche a proposito di strategie ognuno deve fare la propria parte: le associazioni ambientaliste, l'amministrazione.

Le amministrazionicontinuano ad ignorare ilrischio idrogeologico

L'ECOMOSTRO COSTRUITO NEL 1975

Andrea SessaSimona Zappalà

Tra mare e montagna, tra lava e percorsi naturalistici.Questa è la Timpa di Acireale, una riserva naturaleorientata, che rappresenta la più importante

testimonianza di paesaggio costiero etneo rimasto integrocon una splendida vegetazione di macchia mediterraneaimmersa in una zona ad alto valore paesaggistico, geologicoe faunistico. Il territorio della Timpa va da Acque Grandi,nella frazione di Capomulini, fino ai piedi della frazione diSanta Maria degli Ammalati.Ma questo paradiso naturale rischia di essere devastato

da abusi edilizi, speculazioni immobiliari e la mancanza distrategie turistiche.

L’ECOMOSTRO“INDISTRUTTIBILE”E’ rimasto ancora sotto gli occhi di tutti lo scheletro

dell’Aloha Mare, meglio conosciuto come “ecomostro”, unastruttura in cemento ed acciaio, che sovrasta la scoglieraacese dal 1975. La struttura doveva essere destinata adospitare i turisti, tanto che la strada che squarcia quel trattodi Timpa venne finanziata dall’Assessorato al Turismo. Lastruttura è infatti ancorata con un terribile scavo nella ripidascarpata che costituisce la balza morfologica della Timpa,supportata da una stradina interna mai ultimata. Grazie auna forte sollevazione dell’opinione pubblica nel 1977 ilavori furono bloccati, anche perché la costruzione diqueste opere provocò la distruzione totale di un tratto dellaTimpa e alcuni crolli nell’area vicina allo sventramento.

LE COSTRUZIONI ABUSIVESecondo Cesare Melfa, di Legambiente, a penalizzare la

Timpa è “la totale assenza di strategie”. Mancano infatti ilpiano di sistemazione e il piano di utilizzo che in un“territorio praticamente tutto privato” sarebberoindispensabili. A dover redigere questi piani sarebberochiamati in causa per la zona A il Comune di Acireale,mentre per la zona B della riserva l’Ente Foreste.Gli ultimi clamorosi casi di abusi edilizi riguardano la

costruzione di un albergo e di un fabbricato. Nel primocaso si tratta di un albergo di sei piani che doveva sorgerenell’area di Santa Caterina, in prossimità della Timpa. Talecostruzione avrebbe causato frane e danni irreversibili alla

flora. Grazie alle denunce di Legambiente, che è ricorsa alTar contro la Ita Cta srl, si è impedita la costruzione di unnuovo ecomostro. Anche il Cga, a cui la Ita Cta aveva fattoricorso, ha confermato la sentenza del Tar lo scorso 7aprile.Circa un anno fa un’altra battaglia di Legambiente ha

permesso di bloccare dei lavori per edificare un nuovofabbricato nella zona A della riserva, all’inizio del sentierodelle “Chiazzette”, un meraviglioso percorso che si affacciaa strapiombo sullo Jonio. Il cartello indicava dei lavori di“risanamento conservativo di un fabbricato esistente”,anche se nell’area non era presente alcun fabbricato.Vecchio trucco per poter edificare abusivamente.Il regolamento della riserva naturale vieta di realizzare

nuove costruzioni all’interno della zona di massimaprotezione dell’area. Dopo alcuni esposti in Procura degliambientalisti, i quali hanno fatto appello al Comune e allaForestale, si è giunti a bloccare del neonato abuso.

LE CASCATELLE DELMIUCCIO “PROSCIUGATE”A Santa Maria La Scala, frazione di Acireale, esistevano le

cascatelle del Miuccio, delle sorgenti artificiali dall’altavalenza ambientale e paesaggistica, già segnalate nel 1584dall’ingegnere fiorentino Camilliani.Attualmente le cascatelle non esistono più a causa di un

intervento nel 2003 realizzato dalla Sogip srl, società delComune di Acireale che si occupa del servizio idrico. Infattiper potenziare un impianto di prelevamento delle acque. lesorgenti sono scomparse e ciò ha determinato problemi perla fauna, come la scomparsa di una specie di anfibio in viaestinzione. Inoltre l’impianto è stato costruito senza lenecessarie autorizzazioni degli organi competenti e senza ilrispetto dei vincoli idrogeologici, comportando il rischio difrane per l’area interessata.L’intervento ha del clamoroso: è un abuso perpetrato

addirittura da una società comunale. La soluzione apparepeggiore del danno già procurato. La Sogip vorrebberealizzare un ulteriore scavo nella roccia della Timpa, zonaa rischio di frane, per un impianto di rilancio delle acqueche avrebbe anche un impatto negativo sotto il profilopaesaggistico.

REPORTAGE

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ALLUVIONATI DI MESSINAAd un anno di distanza, Berlusconi e Lombardo non hanno ancora mantenuto le promesse

GIAMPILIERI - IL QUARTIERE DEVASTATO DALL'ALLUVIONE ASPETTA ANCORAGLI INTERVENTI DI MESSA IN SICUREZZA

SCALETTA ZANCLEA

GIAMPILIERI - LA FONTANA DEL PAESE

GIAMPILIERI - LA RETE CHE DOVREBBE PROTEGGERE IL PAESE

Il pianista consulente di Lombardo

Ventitre anni, diploma del 5° anno di pianoforte,solfeggio e armonia complementare, in curriculum hainserito la partecipazione al convegno “Fede e ragionenella tradizione cristiana” e alla presentazione nell'aulamagna dell'Università di Messina degli “Scritti giuridici”di Salvatore Pugliatti. Esperienze lavorative comepianobar “per serate e organista per matrimoni surichiesta”, organista presso la parrocchia S.Nicolò diGiampilieri. E' anche membro del direttivo delComitato “Salviamo Giampilieri”. Francesco Micali èstato nominato consulente di Raffaele Lombardo per“Organizzazione delle sede operativa di Messina,informazione cittadinanza zone alluvionate,progettazione ripresa economica e sociale delterritorio”. Euro 22.152,00Complimenti!

foto di Orazio Di Mauro

REPORTAGE

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PONTE

Il Ponte di Messina resta vittima della politicainconcludente e della "borghesia mafiosa".Intanto la Sicilia soffre per la mancanza dipiattaforme logistiche

Andrea Sessa

Èdai tempi dei Borboni che si parla di ponte sullo stretto. Erail 1840 quando Ferdinando II, re delle Due Sicilie, incaricòun gruppo di architetti e ingegneri di stilare un progetto che

collegasse la Sicilia alla Calabria.Poi, per motivi economici, non se ne fece nulla. Alle soglie del

2011 la situazione è rimasta inalterata, anche se molte ombrestazionano dietro il progetto del ponte. Interessi politici,economici e mafiosi aleggiano tra Scilla e Cariddi, anche se pochesono le voci veramente libere che hanno denunciato gli interessidei signori del cemento.Antonio Mazzeo, giornalista e militante ecopacifista, studiando

carte giudiziarie e atti processuali è riuscito nel suo ultimo libro“I padrini del ponte. Affari di mafia sullo stretto di Messina” adescrivere l’intreccio di interessi torbidi sinora mai svelato dallastampa meridionale.D’altronde come potrebbe essere il contrario se Antonio

Calarco, storico direttore del quotidiano messinese La Gazzettadel Sud, è stato presidente sino al 2002 della società Stretto diMessina e se l’Italcementi, uno dei colossi del settore, haacquistato quote dello stesso giornale.“I padrini del ponte” è un documento più che un libro. La

società editrice non ha posto diritti né di copyright né di copyleft,quindi si possono fotocopiare ampi stralci del testo e diffonderlo.

SUD ha parlato con Antonio Mazzeo degli affari del ponte.Antonio chi sono i padrini del ponte?«Sono tutti quei signori che da trent’anni lavorano per il

ponte. Le ‘ndrine e le cosche di Cosa Nostra, ma anche le grandiorganizzazioni che si sono radicate all’estero come il clan Rizzutoche l’inchiesta Brooklyn ha evidenziato come possibili infiltratiper entrare nella realizzazione dell’opera.Poi c’è anche una “borghesia mafiosa” come la chiama

Umberto Santino (direttore del Centro siciliano didocumentazione " Giuseppe Impastato" di Palermo; ndr) ossiaun certo ceto politico, le banche, i grandi gruppi imprenditorialiche non hanno problemi a sedersi a un tavolo con certe personeper spartirsi la torta».Allo stato attuale qual è la situazione dei lavori?«In atto vi è una serie di trivellazioni affidate al general

contractor per la progettazione ed esecuzione del ponte. Poisono partiti dei lavori per lo spostamento della ferrovia, lavoriche con un blitz del Governo sono stati assegnati a Impregilo,

quando invece si trattava di un vecchio progetto di molti anniaddietro. L’affido dei lavori a Impregilo è stato fatto senza bandi econ poca trasparenza. Il Governo Berlusconi aveva promesso dipresentare entro la fine del 2010 il progetto definitivo del ponte.Già cinque anni fa era stata assegnata la redazione di questoprogetto ma ancora non si è visto nulla. Inoltre il progetto dovràpoi passare al vaglio del Cipe con passaggi che prenderanno unlasso di tempo ampio. Alla fine è tutta una mera propaganda eintanto mille e trecento milioni di euro sono stati sottratti ai fondiFas solo per il ponte».Che ruolo ha la società “Stretto di Messina”?«La società doveva gestire la fase di preparazione e

realizzazione dei lavori come concessionario pubblico con l’Anasche detiene la maggior parte delle quote azionarie. Questa societàha affidato a Impregilo e altre aziende il compito di costruire ilponte, ma si parla di una società che è costata tantissimo aicittadini e dopo venti anni non abbiamo un progetto. Nel librovengono descritte le turbative delle gare e vengono rendicontatitutti i soldi che sarebbero potuti essere investiti per leinfrastrutture siciliane».Che ruolo ha avuto la stampa nella vicenda del ponte?«La stampa è stata influenzata. Basti pensare alla Gazzetta del

Sud acquisita in parte da Italcementi che intendeva avere un“megafono promozionale” per la costruzione del ponte. Infattiuna delle più grandi compagnie di cemento non può non essereinteressata alla costruzione di un’opera del genere. Ma anche laconcentrazione dei media in Sicilia non ha permesso di parlare dimolte cose. Il quotidiano La Sicilia ha sempre sostenuto una lineaa favore del ponte, conducendo una battaglia con alcunieditorialisti quando il governo Prodi stoppò il progetto. Negliarticoli di Tony Zermo si parla addirittura di un ponte che noncosta nulla ai cittadini. Il mio libro, pur avendo ricevuto anche unpremio di carattere nazionale (il premio Bassani di ItaliaNostra;ndr), non ha avuto nemmeno una riga sui tre grandi quotidianisiciliani».Hai avuto difficoltà a trovare un editore?«Sì, per molto tempo il libro è rimasto congelato in attesa di

essere stampato. Quando avevo perso ormai ogni speranza dipubblicazione, dopo un mio articolo su MicroMega, una casaeditrice si è messa a disposizione mettendo in primo piano lavolontà politica di diffondere il libro senza alcuna restrizioneriguardante il diritto d’autore».

LOGISTICA IN GINOCCHIOIl ponte di Messina avrebbe un senso se esistessero delle piattaforme logisticheche possono intercettare le merci dal Sud Africa per poi condurle sino inEurolandia. In questo momento l'autotrasporto siciliano soffre di mancanza dipiattaforme che facciano in modo di poter risolvere il problema dei viaggi avuoto. Il 70% delle imprese di trasporto siciliane viaggiano con metà carico traPalermo e Catania: si consuma benzina, aumentano i pericoli stradalisoprattutto in Sicilia. Siamo carenti di strutture che possano intercettare lemerci del Sud Africa, in questo modo la Sicilia non è piattaforma delMediterraneo. I cinesi per esempio hanno investito miliardi di euro per lapiattaforma logistica nel Pireo. Ci sono stati contatti con il governo Lombardo,ma attendiamo risultati concreti.Alfredo Bonaccorso (Direttore distretto Logistica siciliano)

SUD CULTURA

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MAI DIRE MAI

Antonio Condorelli

Dopo la pensione?Potrei comprare un cane e farlo passeggiare sarei un ipocrita se nondicessi che mi piacerebbe avere una nuova occupazione...Prossimo senatore o componente della CorteCostituzionale?Lei mi pone una domanda è lo stesso che mi dicesse se vinco un grattae vinci...Quindi lei promette categoricamente che nonaccetterà incarichi politici dopo la pensione?Nella vita “mai dire mai”, ma dico, non vedo chi me lo dovrebbeoffrire,anche se capisco che c'è tutto un retro-pensiero in questainformazione. Queste voci messe in giro maliziosamente da chi nonriesce a immaginare che determinate scelte anche impopolari, sonostate prese solo per spirito di servizio e rispetto della legalità.Catania è una città difficile, il messaggio che arrivaalle persone, è quello di un suo ruolo di paciere inindagini importanti come quelle dei Cavalieridell'Apocalisse mafiosa...Fa parte delle leggende metropolitane. Io ritengo che un giudice nondeve essere rigoroso né morbido. Deve applicare la legge e modularlasullo spessore morale, etico del caso. Forse mi sarei dovuto appostarein una strada buia e avrei dovuto abbatterli a fucilate. Ho fatto loro ilprocesso, ho contestato l'associazione per delinquere, quando nonveniva contestata con molta frequenza, ancora non esisteval'associazione mafiosa. C'era la famosa cartiera che emetteva fatturefalse, c'era stato il condono tombale, era un'associazione perdelinquere di struttura particolare, di colletti bianchi che facevanoqueste fatture false. Ho chiesto per tutti il rinvio a giudizio, il giudiceistruttore aveva emesso la sentenza di proscioglimento che io hoimpugnato, la sezione istruttoria ha accolto il mio appello, sono statirinviati tutti a giudizio davanti alla terza sezione penale. Pubblicoministero Bertone, presidente Antonio Cardaci, il procedimento finìcon l'assoluzione degli imputati.Nel frattempo sono andato in Procura Generale, ho fatto appello, fucelebrato il procedimento ma non andai al dibattimento perchèsembrava un corpo e corpo personale con loro. Poi sa, ognuno le cosele racconta come crede, io ho le carte dalla mia parte.Il sistema che governa Catania e la Sicilia non siavvale necessariamente di reati o illecitiamministrativi, ha però la forza di coinvolgere ilivelli più alti delle istituzioni. Il momentoelettorale, per esempio, quando un politico va achiedere voti ad un mafioso, e sa che è un mafioso epoi viene eletto e governa, e il mafioso resta puntodi riferimento, non si crea una stortura pesante?Un nuovo metodo mafioso che poi è piùistituzionale che mafioso, tutto questo è normale?Questo problema è stato affrontato nella sentenza Mannino dellaCassazione. Certamente se noi esaminiamo il fenomeno dal suo profiloetico e sociale e politico devo dire che è assolutamente disdicevole ecensurabile ma è purtroppo la patologia della nostra democrazia. Maattenzione, il giudice quando interviene deve applicare la legge e forsein questo senso la legge lascia dei vuoti, si limita al voto di scambio.Nella sentenza Mannino è necessario l'accordo per la contropartita, chela contropartita sia specifica ed individuata, deve esserci il contributonon al mafioso ma alla famiglia mafiosa. Contribuire al rafforzamentodell'associazione mafiosa non è facile da provare. Una cosa è lacontiguità. C'è uno scollamento tra attese della collettività ed effettivorisultato della magistratura.Per questo motivo Raffaele Lombardo non è ingalera?No io ho fatto un discorso generale, su questioni generali, non mimetta in bocca cose che non ho detto.Senta dottore, a marzo 2010 si è diffusa la notizia

del possibile arresto di Lombardo, poi smentita. Aottobre c'è stata l'operazione Iblis ma Lombardonon è stato arrestato. Eppure il suo nome e quellodel fratello erano presenti nella richiesta d'arresto.Ci sono pure 72 pagine di intercettazioni, i PMricostruiscono fatti gravi ed esprimono pareriprecisi. Alla fine Lombardo non è finito nellaretata. Cosa sta succedendo a Catania?A questa domanda preferisco non rispondere perchè c'è un processo incorso. Forse ci sarà un giorno in cui sarà possibile parlare liberamente.Chissà che l'opinione pubblica potrà essere informata.Non ci saranno colpi di scena da qui ad un mese?Gli attori saranno altri e io non conoscerò il copione.Catania si trova in una situazione disastrosa. Lacosa che si percepisce all'esterno è una sensazionedi riverenza della Procura nei confronti dei collettibianchi...Voi dovete fare un'indagine presso tutti i colleghi di questo ufficio. Iosfido solo un collega a venirmi a dire che ho ostacolato una solaindagine. Ho lasciato mani libere a tutti, non posso consentire errori néeccessi. Ci sono attività delittuose che si perfezionano con l'assistenzadi studi milanesi o di studi svizzeri...Ufficio unito?Io spaccature non ne ho viste, nessuno è stato mai ostacolato, questonon esclude che ci possano essere stati momenti di forte confronto masempre nell'interesse della legalità.Nel 1990, quando è stato fotografato con Gennaro,Carmelo Rizzo chi era per la giustizia catanese?Certamente non era soggetto che godeva di tale notorietà. La vita di unmagistrato è difficile. Dobbiamo difenderci dalle trappole involontarie,anche a me capita al bar di incontrare sconosciuti che mi dicono “giàpagato”.Come mai Tinebra decide di candidarsi aProcuratore Capo di Catania? E' vero che serve afar restare in piedi il sistema di potere che esisteadesso a Catania. Un sistema custodito dallamagistratura, esiste o è fantascienza?Tutti gli episodi possono prestarsi a diverse chiavi di lettura. Posso dirleche a livello nazionale altri uomini hanno fatto cose simili. Il collegaMarcello Maddalena che era procuratore Capo di Torino e GiancarloCaselli che era procuratore Generale hanno fatto cambio di incarico.Il fatto che accade adesso a Catania?Anche io se fossi al posto di Tinebra farei lo stesso. Lui ha i titoli, ha lapossibilità di fare la domanda e c'è il posto libero. Tra Procura Generalee Procura della Repubblica è meglio Procura della Repubblica.C'è qualcosa che i cittadini dovrebbero conoscere,che sarebbe la prova di una discontinuità dellaProcura di Catania rispetto all'asse degliimprenditori e dei colletti bianchi? Perchè non cisono stati mai arresti eccellenti?Dov'è questa imprenditoria catanese, non possiamo dire che abbiamoquesta grande economia, se non abbiamo grandissima imprenditoria searrestiamo pinco pallino non avremo eco.Quindi è una percezione sbagliata?Secondo me in questa città esiste una critica interessata, siamo tuttidelle teste di ponte di questo asse che esiste in città. Si sono fattiprocessi contro i posteggi, per i buchi di bilancio, che dobbiamo fare?Ci mettiamo in piazza Duomo a sparare? E' una città che langue, cisono pochi nominativi e non è detto che questi nominativi sianosfuggiti alla nostra attenzione.Gli equilibri nazionali si giocano sulla sua testa. Miriferisco all'indagine su Mario Ciancio, a RaffaeleLombardo indagato per concorso in associazionemafiosa, terzo l'appalto del marito di Anna

“Se fossi stato l'amministratore di qualche anno passato avrei detto che l'età anagrafica noncoincide con l'età biologica. Anche io forse ho beneficiato delle cure di Scapagnini e di Berlusconima non ho le intemperanze di Berlusconi, lo dico per evitare tragedie familiari!”

Finocchiaro...Io aggiungo il palazzo sequestrato dei Caltagirone, l'attenzione su tuttele vicende dell'aeroporto, che dobbiamo fare di più? Cosa manca?Questi fustigatori del costume sociale che ci additano come fannulloni,facendo torto ai colleghi che si impegnano, cos'è che non si è fatto?Da adesso sino a quando andrà in pensionechiuderà qualcuna di queste vicende?E' la mia aspirazione, ma non mi faccia dire altro.Molto spesso si è parlato dell'esistenza di unmetodo di classificazione delle ipotesi di reato.Indagini conoscitive che non hanno indagati, checonsentirebbero di archiviare senza passare dalGip...E' un bel frullato di frutta...il nostro codice prevede tre iscrizioni mod21 44 – 45 - 46 A primo impatto non è facile stabilire se ci sia un fattopenalmente rilevante o una illegittimità, il codice ci soccorre con lapossibilità di iscrivere a modello 45, cioè un registro ufficiale per lenotizie irrilevanti e le archiviazioni immediate.E' vero che questo metodo è stato utilizzato perfare passare su un binario parallelo alcuneinchieste?Ho fatto un'apposita circolare che impone di dare un'identità certa agliindagati. Consideri che se noi facciamo indagini dobbiamo passare dalGip.Il dottore Papa ha fatto una relazione...Lo sta dicendo lei...non faccio nomi di nessuno, i colleghi sono tuttiamici, la lealtà è sovrana e nessuno darebbe colpi bassi...sonoveramente convinto di quello che dico. Qualcuno disse questacosa...nel 2007 quest'ufficio è stato sottoposto ad una rigorosaispezione ordinaria senza rilievi.Noi abbiamo parlato del suo attico come di unmiracolo edilizio...un attico miracolato...E' tutto autorizzato, tutto regolare, purtroppo nella vita uno non devefare mai buone azioni. Ho una vicina di casa che è la sorella della miasegretaria e questa signora se la prende con me. Come diceva ungrande snob: “Se un cavallo imbizzarrito perde un ferro non mi chinoa raccoglierlo”A che punto è il processo per abuso d'ufficio che lariguarda a Messina? Come mai l'avvocato Galatiparlava col suo assistito ragioniere generale difavori fatti a lei?Tutto apposto siamo in via di conclusione...Questo devo chiederglielo per forza, anche noiabbiamo avuto qualche esperienza con Galati.Le posso solo dire che l'avvocato Galati è venuto nel mio ufficio alle13.00 si parlava di una pubblicazione che avrebbe sconvolto la Sicilia,non posso dire altro. Si diceva che sarebbe successo la fine del mondoNoi abbiamo parlato di psicosi di RaffaeleLombardo...C'erano anche soggetti che potevano tagliare la corda, infatti non hovoluto interferire sulla pubblicazione ma solo a livello prudenziale iTornando indietro c'è qualcosa che lei non farebbe?Solo la perquisizione del vostro giornaleCos'è che le mancherà di più di quest'ufficio?Se alla fine facciamo un bilancio della nostra vita professionale ciaccorgiamo di essere stati distanti dalla nostra famiglia.Mi sono sempre assunto le mie responsabilità per difendere la legalità.Se le chiedessi di fare il dirigente del ministerodella Giustizia...Capo di Gabinetto...E' un'idea fissa la sua, ringrazio a Dio di essere inperfetta forma..sicuramente ci incontreremo mentre passeggio colcagnolino.Qual'è la prima cosa che farà?Correre per dimagrire la pancia.

SUD CULTURA

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