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popolare e liturgia. Il Sinodo Diocesano ricorda che è necessario “ favorire una mutua e fe- conda compenetrazione tra pietà popolare e liturgia, perché questa possa incanalare con lucidità e prudenza gli aneliti di pre- ghiera e di vitalità carismatica che oggi si riscontrano nei nostri paesi. D’altra parte, la religione del popolo, con la sua grande ricchezza simbolica ed espressiva, può fornire alla liturgia un dinamismo creatore. Questo, debitamente seleziona- to, può essere utile per incarnare di più e meglio nella nostra cultura la preghiera universale della Chiesa”. Cogliendo l’occasione dell’Anno sacerdotale indetto da Benedetto XVI per riscoprire il sacramento dell’Ordine e il ministero dei presbiteri, e la centralità dell’Eucaristia come prioritario impegno diocesano in preparazione al secondo Ottobre 2009 n. 16 IN QUESTO NUMERO: ATTUALITA’ 4 Il Comodato tra Parrocchia e Comune INIZIATIVE di SOLIDARIETA’ 6 Oliena per l’Abruzzo APPROFONDIMENTI 13 Severgnini e Mura a Oliena SU PATIU RAGAZZI 7-10 Interessanti testimonianze dai campi, giochi, curiosità SPAZIO GIOVANI 16 -17 Giovani A.C. - Noviziato / Clan IN CAMMINO Centrale sarà approfondire il senso della celebrazione comunitaria S Il mese di ottobre si caratterizza per la ripresa delle normali attività pastorali all’interno della parrocchia. Terminata l’estate si riprende il cammino, riscoprendo di essere tutti “pie- tre vive per la costruzione di un edificio spirituale”, che è la Chiesa, e che mostra il suo volto visibile nella nostra comunità. Si è reduci da un’esperienza estiva quanto mai intensa e significativa, caratterizzata dai campi estivi per i ragazzi e i giovani, ma soprattutto da quella esperienza di fede che è la pietà popolare. Da giugno a settembre è un sus- seguirsi di novene e di feste che mettono in risalto il ricco patrimonio di fede della comunità di Oliena. È un’esperienza che deve trovare piena attuazione nel valoriz- zare quello che è importante e fondamen- tale e cioè la vita liturgica. Non c’è e non ci deve essere contrapposizione tra pietà Congresso Eucaristico Diocesano, vo- gliamo vivere questo nuovo anno nella contemplazione del mistero del Giovedì Santo. Questo grande mistero ci ricorda il dono che il Signore Gesù fa di stesso al mondo con l’istituzione dell’Eucaristia e con il dono del sacerdozio, chiamando gli apostoli a continuare la sua opera:”fate questo in memoria di me”. Perciò l’impegno da parte di tutti, nel corso di questo anno, è riscoprire la liturgia, che “è il culmine verso cui tende l’azione della Chiesa e, insieme, la fonte da cui promana tutta la sua virtù” (SC 10). In questo contesto si deve prestare rin- novata attenzione al problema dell’edu- cazione che costituirà il tema portante degli Orientamenti pastorali della Chiesa Italiana per il decennio 2010 -2020. Uno dei luoghi più importanti per l’educazione di una comunità cristiana è la liturgia: “centrale sarà approfondire il senso della festa e della liturgia, della ce- lebrazione comunitaria attorno alla mensa della Parola e dell’Eucaristia, del cammi- no di fede costituito dall’anno liturgico… Di qui l’urgenza di esplicitare la rilevanza della liturgia quale luogo educativo e ri- velativo, facendone emergere la dignità e l’orientamento verso l’edificazione del Regno” (CVMC 49). È l’impegno che ci deve animare quest’anno per contribuire a dare un volto più bello, più umano e cristiano alla nostra comunità. Don Giuseppe Mattana

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Notiziario della Parrocchia Sant'Ignazio di Loyola di Oliena - Ottobre 2009

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popolare e liturgia. Il Sinodo Diocesano ricorda che è necessario “ favorire una mutua e fe-conda compenetrazione tra pietà popolare e liturgia, perché questa possa incanalare con lucidità e prudenza gli aneliti di pre-ghiera e di vitalità carismatica che oggi si riscontrano nei nostri paesi. D’altra parte, la religione del popolo, con la sua grande ricchezza simbolica ed espressiva, può fornire alla liturgia un dinamismo creatore. Questo, debitamente seleziona-to, può essere utile per incarnare di più e meglio nella nostra cultura la preghiera universale della Chiesa”. Cogliendo l’occasione dell’Anno sacerdotale indetto da Benedetto XVI per riscoprire il sacramento dell’Ordine e il ministero dei presbiteri, e la centralità dell’Eucaristia come prioritario impegno diocesano in preparazione al secondo

Ottobre 2009 n. 16

IN QUESTO NUMERO:

ATTUALITA’ 4 Il Comodato tra Parrocchia e Comune

INIZIATIVE di SOLIDARIETA’ 6 Oliena per l’Abruzzo

APPROFONDIMENTI13 Severgnini e Mura a Oliena

SU PATIU RAGAZZI7-10 Interessanti testimonianze dai campi, giochi, curiosità

SPAZIO GIOVANI 16 -17 Giovani A.C. - Noviziato / Clan

IN CAMMINOCentrale sarà approfondire il senso della celebrazione comunitaria

SIl mese di ottobre si caratterizza per la ripresa delle normali attività pastorali

all’interno della parrocchia. Terminata l’estate si riprende il cammino, riscoprendo di essere tutti “pie-tre vive per la costruzione di un edificio spirituale”, che è la Chiesa, e che mostra il suo volto visibile nella nostra comunità. Si è reduci da un’esperienza estiva quanto mai intensa e significativa, caratterizzata dai campi estivi per i ragazzi e i giovani, ma soprattutto da quella esperienza di fede che è la pietà popolare. Da giugno a settembre è un sus-seguirsi di novene e di feste che mettono in risalto il ricco patrimonio di fede della comunità di Oliena. È un’esperienza che deve trovare piena attuazione nel valoriz-zare quello che è importante e fondamen-tale e cioè la vita liturgica. Non c’è e non ci deve essere contrapposizione tra pietà

Congresso Eucaristico Diocesano, vo-gliamo vivere questo nuovo anno nella contemplazione del mistero del Giovedì Santo. Questo grande mistero ci ricorda il dono che il Signore Gesù fa di stesso al mondo con l’istituzione dell’Eucaristia e con il dono del sacerdozio, chiamando gli apostoli a continuare la sua opera:”fate questo in memoria di me”. Perciò l’impegno da parte di tutti, nel corso di questo anno, è riscoprire la liturgia, che “è il culmine verso cui tende l’azione della Chiesa e, insieme, la fonte da cui promana tutta la sua virtù” (SC 10). In questo contesto si deve prestare rin-novata attenzione al problema dell’edu-cazione che costituirà il tema portante degli Orientamenti pastorali della Chiesa Italiana per il decennio 2010 -2020. Uno dei luoghi più importanti per l’educazione di una comunità cristiana è la liturgia: “centrale sarà approfondire il senso della festa e della liturgia, della ce-lebrazione comunitaria attorno alla mensa della Parola e dell’Eucaristia, del cammi-no di fede costituito dall’anno liturgico… Di qui l’urgenza di esplicitare la rilevanza della liturgia quale luogo educativo e ri-velativo, facendone emergere la dignità e l’orientamento verso l’edificazione del Regno” (CVMC 49). È l’impegno che ci deve animare quest’anno per contribuire a dare un volto più bello, più umano e cristiano alla nostra comunità.

Don Giuseppe Mattana

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Cronaca di Vita Parrocchiale - Quinquelibri

NOTIZIARIO dellaParrocchia Sant’Ignazio di Loyola - OLIENA

Direttore Responsabile:GIUSEPPE MATTANA

Gruppo Redazione:LUCIANO MONNIANTONELLO PULIGHEDDUPEPPINO NIEDDUFRANCO GARDUANNA FRANCA PAU

Stampa: SERISTAMPA - OLIENA

Ottobre 2009 - n. 16Iscrizione Reg. G. e P. N. del Trib. di Nuoro n. 03/2004del 20 Ottobre 2004

Avvenimenti vissuti nella nostra comunità dal 16 Novembre 2008 al 16 Marzo 2009

Avviso ai lettori: Ai sensi della legge D.Lgs 30.6.2003 n. 196 per la tu-tela dei dati personali, comunichiamo che gli indirizzi di quanti ricevono questo periodico fanno parte dell’archivio della Parrocchia S. Ignazio di Loyola in Oliena e sono utilizzati esclusivamente per l’invio del predetto periodico o di altre comunicazioni sulle nostre attività.

Il 19 marzo si celebra la Festa di S. Giuseppe con la celebrazione della S. Messa e con la proces-sione.Il 20 marzo, venerdì, la Via Cru-cis si svolge nella zona di viale Italia e si conclude nella parte alta di Janna vachile.Il 25 marzo viene firmato nella sede del Comune l’atto notarile con il quale la pittrice Liliana Cano dona all’Amministrazione Comunale di Oliena le venti-cinque tavole raffiguranti la Passione secondo Matteo, con la condizione che vengano esposte in una chiesa di Oliena. Dopo le opportune consultazioni, si decide di ospitare le opere nella Chiesa Parrocchiale, negli spazi sotto i matronei. A questo atto no-tarile viene allegato un protocollo addizionale,firmato dal Sindaco Francesco Capelli e dal Parroco Don Giuseppe Mattana circa le modalità, la cura e l’utilizzo delle opere esposte.Il 30 marzo, con la presenza dei sacerdoti della Forania, si celebra la liturgia penitenziale comunitaria.Il 4 aprile viene celebrata la Pasqua degli uomini, con una grande e significativa partecipa-zione. Dopo la celebrazione ci si ritrova per un piccolo incontro conviviale.Il 5 aprile, Domenica delle Palme, con la celebrazione delle ore 19,00, vengono presentati e inaugurati i quadri rappresentanti la Passione secondo Matteo, alla presenza del Sindaco, dell’Ammi-nistrazione Comunale e dell’arti-sta Liliana Cano. All’inizio della celebrazione il Parroco presenta il significato e il valore di questo dono che arricchisce la comunità di Oliena. Al termine è il Sindaco Francesco Capelli a prendere la parola e Liliana Cano che offre

la sua testimonianza e delinea il percorso spirituale – artistico della sua opera.Sempre il 5 aprile, alle ore 20,30, nella Chiesa parrocchiale, viene eseguito il Concerto – medita-zione “Passus” sui responsori della Settimana Santa, da parte della Schola Cantorum “Nico-lao Praglia”. L’opera è ideata, diretta, e organizzata dal prof. Ugo Collu..Il 7 aprile, martedì santo, il Coro Polifonico di Oliena esegue il Concerto meditazione sulla Pas-sione e Risurrezione di Cristo : “Ecce lignum Crucis”.Il 10 aprile, Venerdì Santo, si rinnova il pio esercizio dei Misteri con “S’Incravamentu”, il percorso della Passione e “S’Iscravamentu”.Il 12 aprile, Pasqua di Risurre-zione, si rinnova la tradizione de “S’Incontru”. La pioggia non permette l’uso dei costumi e la processione finale di ac-compagnamento dei simulacri della Vergine SS.ma e del Cristo Risorto.Il 15 aprile inizia l’annuale Benedizione pasquale delle fa-miglie.Il 19 aprile, nella Chiesa di S. Maria, il Branco Arcobaleno, del gruppo Scout di Oliena, presenta il Recital sulla vita di Gesù.Il 26 aprile viene celebrata a oliena la Giornata diocesana dell’A.D.I.Durante questa settimana viene organizzata una raccolta di generi alimentari e di cancelleria per i terremotati dell’Abruzzo. Una grande gara di generosità.Il 30 aprile partano da Oliena i camion e i volontari per l’Abruz-zo.Il 1° maggio si svolge a Onifai il Convegno Diocesano dei Mi-nistranti.Il 9 e il 10 maggio si svolgo-no, nei locali della Pinacoteca parrocchiale, le votazioni per l’elezione del nuovo Consiglio Pastorale Parrocchiale. Il 12 maggio la Presidenza Dio-cesana di Azione Cattolica si riunisce a Oliena con il Consiglio parrocchiale di ACI in vista del Convegno Diocesano dell’ACR che si terrà il 2 giugno a Oliena.Il 18 maggio si riunisce per la prima volta il nuovo Consiglio Pastorale parrocchiale. Viene eletta Vice Presidente la Dott.ssa Bastianina Salis e Segreta-ria la Sig.ra Giuliana Podda. A membri del Consiglio il Parroco Don Giuseppe Mattana con-segna l’opuscolo: “Pietre vive per la costruzione di un edificio spirituale” che raccoglie le sue

considerazioni sull’origine, sullo sviluppo e sulla organizzazione della comunità cristiana. Nel corso della settimana l’opusco-lo viene distribuito in tutte le famiglie.Dal 20 maggio fino al 31 si susseguono le riunioni per orga-nizzare il Convegno Diocesano dell’ACR, con il coinvolgimento delle Associazioni, dei gruppi, dei Comitati e delle famiglie.Il 21 maggio si svolge nella Chiesa Parrocchiale l’incontro con i genitori e i padrini dei cresimandi.Il 23 maggio si svolge nel San-tuario di Monserrata il Ritiro dei cresimandi.Il 24 maggio si svolge il Pelle-grinaggio al Santuario di N.S. di Monserrata al termine del mese di maggio. Viene antici-pato a questa data in quanto il 31 maggio vengono celebrate le Cresime.Il 26 maggio vengono fatti i sopraluoghi negli spazi che do-vranno ospitare le varie manife-stazioni del Convegno Diocesano dell’ACR.Il 29 maggio si svolge in Co-mune un incontro per gli ultimi adempimenti in ordine al Conve-gno Diocesano.Il 30 maggio, sabato, si svolge nella Chiesa parrocchiale la Veglia di Pentecoste, con la par-tecipazione dei cresimandi, dei padrini e dei genitori.Il 31 maggio, Solennità di Pen-tecoste, Mons. Pietro Meloni conferisce il sacramento della Confermazione a 73 ragazzi e giovani della Parrocchia.Il 2 giugno si svolge a Oliena il Convegno Diocesano dell’ACR, con la partecipazione di circa 1.500 persone. In contemporanea si svolge anche il Raduno Regio-

Sono ritornati alla casa del Padre

Pietro Giuseppe LocheCostanzo Catte

Giovanni MaricosuSalvatore MulasGiovanni TuffuLuigia Ghisu

Gian Piero CuccaBasilia Fele

Mariangela MeddeMichele Puggioni

Pietrina LapiaBrigida Puddu

Salvatore Vincenzo PattumiAndreano Deledda

Giovanni FenuPietro Carrus

Maddalena CostaTonina Congiu

Pietro CatteFrancesca Corbeddu

Anna Maria FeleGiovanna BettarelliMaria Luigia Sanna

Giuseppe PudduMariantonia Deledda

Maria Antonia SolinasAnna Rita Pettorru

Antonina CoeGiuseppe FaddaFranco Staiano

INDIRIZZI e NUMERI TELEFONICIParrocchia Sant’Ignazio di LoyolaPiazza Collegio, 7 - 08025 OLIENA (Nu)Tel. e Fax 0784.285655Indirizzo e-mail: [email protected]

Don Mattana tel. 0784.285655 - 340.7661593Don Luciano tel. 338.3310434Don Puddu tel. 0784.288707Suore tel. 0784.287555

Per le vostre eventuali offerte: Conto Corrente Postale n. 13151071intestato a: Parrocchia S. Ignazio di Loyola - Oliena

nale dell’AUSER. A motivo del maltempo, sia la Celebrazione dell’Eucaristia e che gli altri appuntamenti della giornata, si svolgono nel Palazzetto dello Sport, gentilmente messo a di-

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Sono Stati Battezzati in Cristo

Pulloni MariannaMurgia VeronicaPuddu Giorgia

Zola Laura GiuseppinaGabbas LoredanaD’AngeloChiaraMastroni StefaniaTicca AlessandroSoddu Francesco

Pische ElenaNatante Gabriele

Boe MichelePische Cristian

Puligheddu FrancescoSanna gemma

Boi AlessandroPulloni BeatriceCasarin AntonioFozzi FedericaCanu Marco

Puligheddu CristianMastini Simone

Pau Francesca EleonoraPiga Luca

Fiori VirginiaFiori Cristiano

Fele Maria FrancescaSelis Amelia

Falchi SimoneMossa GiovanniCongiu SalvatoreCorrias LorenzoRubanu Laura

Carta Antonio Maria

Cronaca di Vita Parrocchiale

Segretario e degli Amministratori comunali.Dal 21 al 25 luglio si svolge il Pellegrinaggio a Lourdes orga-nizzato dall’A.D.I.Il 26 luglio, dopo i più urgenti lavori di restauro eseguiti dalla Ditta Edil Pinna, viene riaperta al culto l’antica Chiesa di S. Anna con la celebrazione dell’Eucari-stia alle ore 10,30.Il 31 luglio si celebra la Festa di S. Ignazio di Loyola, Patrono della Comunità Parrocchiale; al pomeriggio, dopo la celebra-zione Eucaristica, si svolge la processione.Dal 1 al 5 agosto si svolge nella Casa estiva del Seminario, a Portu Ainu, (Budoni), il campo dell’ACR con i ragazzi delle me-die. Dal 6 all’11 agosto si svolge il campo scuola dei giovanissimi di AC.Il 12 agosto si riunisce il Comita-to di N.S. di Monserrata in vista dell’organizzazione della novena e della festa.Il 15 agosto festa della B.V. Assunta, con la celebrazione delle SS. Messe nella Chiesa di S. Maria e al pomeriggio la processione.Il 16 agosto inizia la novena in onore di S. Lussorio.Il 21 agosto festa di S. Lusso-rio.Il 27 agosto vengono assegnate le “Cumbessias” alle novenanti.Il 30 agosto inizia la novena in onore di N.S. di Monserrata. Come predicatore guida la no-vena P. Giuseppe Carta, Parroco di N.S. dei Martiri a Fonni e Guardiano del Convento.Il 1° settembre, dopo dodici anni di presenza a Oliena, parte Suor Aldina Spiga, trasferita a Capoterra. Unanime la nostalgia

del distacco e i sentimenti di gratitudine per la sua opera svolta nella comunità.Il 3 settembre, mentre si trova per un periodo di riposo, muore improvvisamente a Fonni, nella Casa delle Oblate Regina degli Apostoli, S.E. Mons. Giovan-ni Melis, Vescovo Emerito di Nuoro.Il 3 settembre arriva nella Scuola Materna Parrocchiale la nuova Superiora Suor Maria Luisa Ligas.Il 7 settembre si svolgono nella Chiesa Cattedrale, a Nuoro, i so-lenni funerali di Mons. Giovanni Melis che viene tumulato all’in-terno della stessa Cattedrale.L’8 settembre, con una grande partecipazione di fedeli, che ha caratterizzato tutto il periodo della novena sia per quanto ri-guarda le celebrazioni, sia i mo-menti culturali e gli spettacoli, viene celebrata la festa di N.S. di Monserrata.Il 16 settembre, dopo venti-due anni di presenza a Oliena, parte con grande rimpianto e accompagnata da sentimenti di gratitudine per tutto quello che ha fatto e per il servizio reso alla Scuola Materna e alla Caritas e a tutta la Comunità Parrocchiale, Suor Maria Barbara Murru, tra-sferita a Cagliari presso la Casa Madre delle Ancelle della Sacra Famiglia.Il 20 settembre, con la Concele-brazione presieduta dal Vescovo Mons. Pietro Meloni, viene ricor-dato il primo anniversario della morte di Don Nunzio Calaresu.Il 3 ottobre si svolge nel San-tuario di N.S. di Monserrata il Ritiro Parrocchiale per l’inizio del nuovo Anno Pastorale.Il 4 ottobre viene inaugurato il nuovo Anno Catechistico.

Si sono uniti in matrimonio

Giovanni Piga e Antonella PorcuRoberto Giancarlo Crossino e Serafina Elisabetta Ortu

Francesco Corrias e Franca CongiuGesuino sanna e Franca Maria CurreliAngelino Secchi e Anna Maria Cucca

Giacomo Luca Circolo e Francesca Maria ErminiSalvatore Gabbas e Cristina CorriasPier Paolo Mula e Simona Pizzacalla

Fabio Coronas e Angela CapedduGiuseppe Manca e Rossana Onnis

Salvatore Cuccui e Giovannantonia MancaSalvatore Congiu e Antonella Francesca Gabbas

Tonino Gabbas e Antonella CongiuLuca Candido Basile e Michela Pau

Roberto Mastini e Roberta BaldassarriGiampietro Columbu e Rosella Casula

Mula Alessandro e Pina BoiFalchi Flavio e Congiu Tonina

Fele Giambattista e Boi GianfrancaScano Antonello e Uras Eliana

sposizione da parte dell’Ammi-nistrazione Comunale.Il 3 giugno nei locali del Comune di Oliena viene firmato da parte del Sindaco Rag. Francesco Ca-pelli e del Parroco Don Giuseppe Mattana, il Comodato con il quale viene risolta la questione circa il possesso e l’utilizzo del secondo Piano dell’Ex Collegio gesuitico. Servizio a pag. 4.Il 6 giugno si svolge a Nuoro presso la Parrocchia S. Giovanni Battista, l’Incontro Annuale dei Ministri Straordinari dell’Euca-ristia.Il 7 giugno si tiene a Oliena l’in-contro regionale dell’Associazio-ne degli Alpini, con una grande partecipazione di delegazioni da tutta la Sardegna.L’8 giugno, nella Casa del Gio-vane, si svolge l’incontro con tutti i ragazzi che dovranno accostarsi per la prima volta all’Eucaristia.Il 14 giugno, Solennità del Cor-pus Domini, i 72 ragazzi della terza elementare si accostano alla Prima Comunione. Al pomerig-gio si svolge la Processione per le vie del paese.Dal 18 al 19 giugno si svolge il Pellegrinaggio sacerdotale diocesano a Roma per l’apertura dell’anno sacerdotale.Il 21 giugno, a S. Pietro di Sorres, con uno dei gruppi Coppia , per una giornata di ritiro, a conclu-sione degli incontri fatti nel corso dell’anno.Il 24 giugno viene celebrata la Festa di S. Giovanni Battista: al mattino benedizione dei cava-lieri guidati dal priore Luciano Capeddu, Processione fino a Su Gologone e benedizione delle sorgenti e dei fiumi. Celebra-zione Eucaristica con una grande partecipazione di fedeli e pranzo. Anche quest’anno sono stati re-alizzati dei lavori importanti da parte del Priore e del Comitato.Dal 5 al 10 luglio, nella Casa estiva del Seminario Vescovile a Portu Ainu (Budoni), si svolge il campo scuola dell’ACR (ele-mentari).Il 7 luglio inizia la novena in onore della B.V. del Carmelo.Dal 12 al 18 luglio si svolge presso la località “Madonna del Monte” a Fonni il campo di grup-po dell’AGESCI Oliena 1.Il 18 luglio, con la Benedizio-ne da parte del Parroco, viene inaugurata la rinnovata strada di ingresso a Oliena, alla presenza del Sindaco Francesco Capelli, dell’Assessore Regionale ai La-vori Pubblici Angelo Carta, del Presidente della Provincia Rober-to Deriu, delle Autorità Militari della Provincia e del Comune, del

Chiesa di Sant’Anna in corso di ristrutturazione

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IL COMODATO TRA LA PARROCCHIA E IL COMUNESi chiude dopo una lunga serie di rivendicazioni, di discussioni, di polemiche l’annosa questione dell’ex Collegio Gesuitico

Il 3 giugno con la firma del Comodato da parte del Parroco Don Giuseppe Mattana e del Sindaco Rag Francesco Capelli, giunge a termine una lunga storia di discussioni, di rivendicazioni e di polemiche. Il Comodato riguarda il secondo piano dell’ex Collegio gesuitico, quello che si trova sopra l’appartamento del Parroco. L’accordo prevede, nelle sue grandi linee,

la fine del contenzioso legale e il rinascimento da parte della Parrocchia, che l’immobile in oggetto è di proprietà del Comune. Il Comune di Oliena da alla Parrocchia, in comodato gratuito per 70 anni questo immobile, con la condizione che venga desti-nato a museo di arte sacra. La Parrocchia, da parte sua, concede in proprietà al Comune l’area retrostante la chiesa di Nostra Signora D’Itria per una superficie di mq 58 e l’area, pari a una superficie di mq 142, facente parte del cortile della chiesa di S. Maria. Il Comodato è stato redatto dal Notaio Dott.ssa Cristina Puligheddu. A questo atto pubblico il Parroco Don Giuseppe Mattana ha voluto allegare una lettera per esprimere il suo punto di vista e chiarire le modalità e le finalità di tutta la questione, lettera che viene resa pubblica integralmente in questo numero di “Su Patiu”. Al Sig. SINDACO Comune di Oliena c.so Vittorio Emanuele 08025 OLIENA

Con la firma del Comodato giunge oggi al termine un iter burocratico che ha visto un confronto, a volte vivace, tra il Comune di Oliena e la Parrocchia S. Ignazio di Loyola. È stata determinante la volontà di chiudere una vicenda non priva di polemiche, per riaffermare l’esigenza di una collaborazione tra istituzione civile e istituzione ecclesiastica a vantaggio di tutta la comunità. Arrivando come parroco a Oliena il 31 marzo del 2007, mi sono trovato questo comodato praticamente pronto per l’atto finale. Ho voluto riflettere e rendermi conto di tutta la complessa questione, consultandomi con il Vescovo, con il Vicario Generale, con gli organismi diocesani e con il legale della Parrocchia. Al di là di tutte le valutazioni, è stata predo-minante l’idea e la volontà da parte mia di chiudere definiti-vamente questa vicenda per riaffermare la primaria esigenza della concordia, dell’unità e della collaborazione per il bene e l’interesse di tutta la popolazione, sgombrando il campo da ogni polemica e da qualsiasi tipo di contrapposizione. Tuttavia, ciò premesso, con la presente tengo a precisare di essermi tro-vato di fronte a una questione, in buona sostanza già definita, che, dal punto di vista storico – culturale mi lascia perplesso, non pienamente soddisfatto in quanto la storia, la tradizione e la cultura testimoniano a chi appartiene questo patrimonio, che vicende storiche nazionali hanno sottratto, in modo non proprio legittimo, alla Chiesa e le controversie, oltre ai pre-giudizi ideologici locali, hanno ulteriormente complicato. Di conseguenza non spetta alla Parrocchia attribuire o rilasciare attestati di proprietà in quanto questo è stabilito dalle leggi vigenti; alla Parrocchia non rimane altro che prendere atto e accettare la situazione così come è, in nome dei principi e della volontà precedentemente espressi. Ciò premesso, faccio pre-sente che lo stabile in oggetto, per corrispondere alle sue spe-cifiche finalità, ha bisogno di ulteriori interventi, sia per quanto riguardo il risanamento complessivo, sia per quanto riguarda la sicurezza, (infissi, porte, cortile), sia per quanto riguarda i servizi essenziali, quali la corrente elettrica, il collegamento

alla rete idrica e fognaria, l’eliminazione delle infiltrazioni di acqua e di umidità. Ovviamente sono questioni per le quali la Parrocchia assicura la massima disponibilità per stabilire un confronto atto alla positiva soluzione dei vari problemi. Sono convinto che la realizzazione di uno spazio museale e cultura-le sia importante per l’intera comunità di Oliena e, di conse-guenza, valga la pena di impegnarsi per realizzarlo. Ringrazio l’Amministrazione Comunale per la disponibilità a voler defi-nire questa questione e a intraprendere un rapporto positivo di dialogo e di collaborazione.

Oliena, 3 giugno 2009. Sac. Giuseppe Mattana Parroco

ATTUALITA’

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VITA PARROCCHIALE

RINNOVATO IL CONSIGLIOPASTORALE PARROCCHIALEUn’occasione per socializzare, incontrarsi e divertirsi

strumento democratico che, grazie al principio dell’ugua-glianza e della partecipazione alla vita della Chiesa, diventa luogo di rivendicazioni po-nendosi in contrasto o in con-correnza con la gerarchia. Il consiglio pastorale parrocchiale intende essere segno espressivo della comu-nione ecclesiale, un luogo di incontro e di impegno pasto-rale: rappresenta l’intera co-munità parrocchiale nell’uni-tà della fede e nella ricchezza e varietà dei suoi carismi e ministeri. segno e strumen-to che esprime e favorisce la comunione del parroco con l’intero popolo di Dio e dei fedeli col loro pastore; con-sente e garantisce le respon-sabilità di tutti i membri del-la parrocchia alla vita della Chiesa e alla sua missione nel mondo”. Il Consiglio pastora-le, per ogni parrocchia, ha un notevole valore; infatti è una

Il 9 e il 10 maggio si sono svolte le votazioni per il rinnovo del Consiglio Pa-storale Parrocchiale. Il Con-siglio pastorale rappresenta l’immagine della fraternità e della comunione, divenendo lo strumento della comune decisione pastorale, che si attua attraverso il confronto delle opinioni e la delibera-zione comune. Compito del Consi-glio pastorale parrocchiale è quello di trattare i problemi e le iniziative pastorali al fine di rendere più viva la vita dei fedeli e della comunità, nel rispetto, ovviamente, di tutte le disposizioni pastorali supe-riori. Alla luce di questi principi “il consiglio pastorale parrocchiale diviene una real-tà ecclesiale, viva, dinamica, un organismo che si colloca non fuori né sopra la comu-nità ma all’interno di essa. Ne esprime la fede, l’intima na-tura comunitaria e gerarchica e tutto lo slancio missionario. Sarebbe quindi falso vederlo semplicemente come una struttura organizzativo-funzionale, una commissione sopra le altre o una centrale di studi e di programmi da calare alla base, oppure uno

s t r u t -tura di parteci-p a z i o -ne che serve a respon-sabiliz-zare e a coin-volgere i mem-bri e an-che tutti gli altri f e d e l i n e l l a vita e nell’at-t i v i t à pastora-le della parroc-c h i a . Più di tante affermazioni dot-trinarie esso aiuta a superare quella concezione che vede, di solito, una Chiesa affidata solo al clero e ai religiosi, ed

educa i fedeli a essere presenti e attivi nella Chiesa secondo il loro carisma e nel rispetto di quello degli altri. G.M.

Membri di Diritto:

Don Giuseppe MattanaDon Luciano MonniDon Tomaso PudduSuor Maria Luisa Ligas

Membri eletti:

Felicina CabboiAntonello PulighedduBastianina SalisPasquina CongiuTonina MuredduFrancesca Boi

PARROCCHIA S. IGNAZIO DI LOYOLA OLIENACONSIGLIO PASTORALE PARROCCHIALE

(2009 – 2013)

Ivan GhisuLuana PioPiero CarrusSalvatore BettarelliGiuliana PoddaGian Bruno CarrusMaria Cristina CatteGiovanni LippiGraziano DuiMarco VargiuCarmina PuggioniPasquale CasulaGesuino MulaDaniele Secchi

Membrinominati dal Parroco:

Camillo CammillucciPasqua Rosa CorriasAntonio MassaiuRosa Pau

Rappresentantedella Forania“N.S. dei Martiri”nel Consiglio PastoraleDiocesano:

Piero Pinna

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pag. 6 Su Patiu - Ottobre 2009 - n. 16

Foto: Folchetti

Via Ugo Foscolo, 45 - 47 - NUOROTel. 0784/254082 - Fax 0784/251494

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OLIENA

Progettazioni - Frazionamenti Accatastamenti - Successioni

INIZIATIVE DI SOLIDARIETA’

Una mattina come tante mi sono alzato per andare a lavoro, e come sempre accendo la tv per seguire il notiziario del mattino e ho sentito la notizia che a L’Aquila c’era sta-to un forte sisma. Inizialmente non ho dato molto peso alla cosa, perchè sapevo che era una zona sismica e ogni tanto capita che si verifichi qualche scossa, ma mi sbagliavo questa volta era un terribile sisma che aveva devastato L’Aquila e i paesi vicini. Era tutto distrutto, c’erano anche morti e dispersi.Ora dopo ora, giorno dopo giorno il nume-ro dei morti cresceva sempre di più. Siamo stati una settimana a guardare il telegiornale, conoscevo bene L’ Aquila, ho vissuto lì per dieci anni, e vedere le strade dove passavo tutti i giorni ricoperte di macerie era per me qualcosa di terribile.Riconoscere ogni paese, ogni piazza, ogni posto in cui siamo stati e vedere tutto distrut-to… Era impressionante sono stato malissi-mo. Avrei voluto esserci per poter dare una mano, dare il mio contributo, glielo dovevo. L’Aquila, gli aquilani mi hanno ospitato per tanti anni, dovevo fare qualcosa!I giorni passano e iniziano ad arrivare i pri-mi aiuti. Protezione Civile, Croce Rossa, le varie associazioni si danno da fare per poter mandare loro qualche aiuto.E io? Che cosa posso fare? Anche io dovevo fare qualche cosa.Dalla Sardegna iniziano a partire, non c’è tempo da perdere! Decidiamo anche noi per una raccolta e partiamo!Fissammo la data della partenza per il 30

OLIENA PER L’ABRUZZOIniziativa di solidarietà della nostra comunità per i terremotati d’Abruzzo

aprile, avevamo soltanto due settimane di tempo.La gente di Oliena si è subito o mostrata molto disponibile; la raccolta consisteva in generi alimentari, prodotti per l’igiene per-sonale e materiale scolastico.Sinceramente eravamo un po’ increduli nella buona riuscita di questa ardua impresa, in-vece abbiamo costatato la grande generosità dei nostri compaesani. Prima di tutto abbiamo trovato un gran-de magazzino dove sistemare e smistare la roba, poi la disponibilità di tre camion, poi la caparbietà e l’impegno di dieci ragazzi di-sposti a partire per consegnare questi beni di prima necessità direttamente sul posto. Il nostro primo incontro con la terra d’Abruz-zo è stato a S’Eusanio Forconese, un paesino di poco più di cento abitanti, uno dei tanti colpiti dal sisma. La popolazione ci ha ac-colto con immenso stupore e tanta commo-zione e appena ci hanno visti hanno detto “ per noi sono venuti anche dalla Sardegna”; a S’Eusanio Forconese abbiamo trovato delle persone veramente splendide e molto digni-tose, nonostante sì trovassero a non avere più niente, a non avere più una casa, un lavo-ro, erano comunque fiduciosi e guardavano avanti in modo positivo, tutto questo per noi è stata una grande lezione dì vita. In questi tre giorni passati insieme ci sia-mo dilettati a cucinare i nostri piatti tipici come la pecora in umido e arrosto rendendo più lieve cosi, anche se solo per tre giorni, le loro sofferenze e lì abbiamo aiutati nella

loro vita da campo, sconvolgendo anche un po’ il loro nuovo modo di vivere all’interno della tendopoli. Insomma abbiamo provato delle emozioni che sono davvero difficili da raccontare!!!Ognuno di loro aveva la sua storia da riferi-re; mi è rimasta impressa quella di un uomo di 93 anni che già da bambino era scampato al terremoto. Durante il sisma del 6 aprile in piena notte si è recato nel suo orto e come se non fosse successo nulla si è messo a zap-pare la terra, i familiari lo credevano morto o disperso sotto le macerie, invece, è stata per loro una gioia immensa l’averlo trovato mentre tranquillo zappettava nel suo podere. Di queste storie, purtroppo anche più scon-volgenti, ne abbiamo ascoltato tantissime…Infine per noi sono stati dei giorni veramen-te pieni nei quali abbiamo lavorato davvero tanto, ma sappiamo che la nostra fatica non è stata vana, anzi abbiamo la certezza di aver addolcito, anche se per pochi giorni, la soffe-renza e il dolore dei nostri fratelli abruzzesi.Chi fa volontariato non compie un dovere ma compie un gesto d’altruismo che testimo-nia una grande sensibilità d’animo che tutti abbiamo dimostrato di avere.Volevo ringraziare la Parrocchia, l’Ammi-nistrazione Comunale e tutta la popolazione di Oliena, senza davvero voler dimenticare nessuno, per le generose offerte. per tutti coloro che ci hanno dato una mano, sia nei vari preparativi, sia nello smistamento della merce ma anche per chi ci ha dato un po’ del proprio tempo o soltanto qualche prezioso consiglio per la buona riuscita di questa si-gnificativa impresa. Grazie di cuore! Mario Tilocca

Pasta 1600 kgVino 100 ltAcqua in bottiglie 3200 ltFormaggio 110 kgPecore 37Capre 2Conigli 40Pelati 470 kgZucchero 300 kgRiso 90 kgCaffè 60 kgFarina 150 kgSale 80 kgPane carasau 250 kgLatte 700 ltOlio 1800 ltUova 40002 pedane merendine1 pedana di pistokkeddos 220 kg1 pedana di ciambelle200 kg

1 pedana patate3 scatoloni dolci tipici2 prosciutti crudo2 prosciutti cotto1 cartone condimenti per pasta3 scatoloni salsiccia 120 paneddas3 scatoloni cracker, pan carrè, fette biscottateSeadas 500Miele 6kg 3 pedane misto plastica1 scatolone garze sterili1 scatolone omogeneizzati1 scatolone alimenti per neonati2 scatoloni biscotti bambini2 scatoloni scarpe per bambini1 scatolone giochi per bambini1 pedana materiale scolastico

1250 euro parrocchia750 euro il comune

RACCOLTAOLIENA PER L’ABRUZZO

Page 7: Su Patiu n. 16

Su Patiu - Ottobre 2009 - n. 16 pag. 7

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SU PATIUragazzi INSERTO A “SU PATIU” PARROCCHIALE

a cura didon Peppe e don Luzianu

N. 3Ottobre 2009

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Page 8: Su Patiu n. 16

pag. 8 Su Patiu - Ottobre 2009 - n. 16

Anche quest’anno la banda di scalm

anati o meglio la “falange

armata” dei m

inistranti inizia la sua avventura e il suo impegno

nell’importantissim

o servizio all’altare di Gesù!!La nostra squadra con ben 64 validi elem

enti è arrivata a far paura a tutte le parrocchie della D

iocesi!!A Onifai, infatti, dove si è tenuto il nostro raduno il 2 m

aggio 2009 , ancora si sente il nostro Urlo di guerra:

Oliena!! Oliena!! Oliena!! Com

unque sappiate che c’è spazio per tutti nella squadra di Gesù!! M

a solo chi ha coraggio, disponibilità nel saper spendere

un po’ del suo tempo può davvero farne parte!!!

NOM

E SQUADRA

: Ministranti Oliena FC

PRESIDEN

TI: Gesù Risorto e Maria Santissim

a

ALLEN

ATORI: don M

attana, don Puddu, don Luciano

PREPARA

TORE ATLETICO: Gianni Careddu

SCHEM

A: venti/venti/ventiquattro

PANCH

INA: nessuno

SPONSOR: CRISTUS VINCIT

 

 

 

PUNTEGGIO

SERVIZIO 2008/2009

INV

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……

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……

.punti 21803° G

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……

….punti 1700

4° Congiu Valentino …

……

.punti 16005° C

orrias Antonello …

……

.punti 14006° D

ezzola Antonio …

……

...punti 1360

ESTIVO

1° Congiu A

ntonio ……

……

..punti 6002° Loddo G

abriele ……

……

...punti 3833° C

orrias Antonello …

……

...punti 3732

Sapete perché i carabinieri quando fa freddo portano la calcolatrice sotto il bavero della

giacca e la pistola sopra la testa?La prim

a perché gli hanno detto che è una SHA

RP,

e la seconda perché è una BER

ETTA!

Un parroco entra in un negozio di articoli religiosi

e dice al comm

esso:Senta, m

i servirebbe un bel crocifisso da regalaread un m

io collega per la sua nuova parrocchia...C

apisco, ha qualche preferenza di marca?

No no... un I.N

.R.I. va benissim

o!

Perché in America fa freddo?

Perché l’hanno scoperta. C

osa fanno i cannibali con i missionari cristiani?

Quattro SA

NTI in padella.

Una signora entra in un bar e dom

anda: scusi quanto costa un caffé?

Le risponde il barista: 1 euro signora.La signora chiede ancora: e lo zucchero?

Il barista scocciato risponde: è gratis !!A

llora la signora con tanta gentilezza dice: per favore m

e ne dia 2 kili!!!

La maestra: Pierino dove si trova l’Elba?

Pierino: nel plato signora maestra

Un birillo incontra una cartolina.

Ma il loro fu un incontro infelice:

lui fu bocciato, lei fu rimandata.

Pierino: Signora maestra si può punire una

persona per una cosa che non ha fatto?La m

aestra: Assolutam

ente no!! Pierino: B

eh!! Allora sappia che non ho

fatto i compiti!!

Un Professore ai suoi alunni: C

hi sa cos’è l’H2SO

4?U

no studente: Io, io lo so!… A

spetti ce l’ho sulla punta della lingua!!Il Professore: E allora sputalo im

becille, che è Acido Solforico m

ica una caramella!!

Perché il Mar N

ero si chiama cosi?

Perché è in lutto per il Mar M

orto

Pierino, perché hai scritto camino con la K

?- Perché cam

ini senza la cappa non esistono!!

Cosa fa uno schiavo in discoteca?

- Si scatena...C

ome si chiam

ano gli abitanti di Trapa-ni? - B

lack & D

ecker

7

Page 9: Su Patiu n. 16

Su Patiu - Ottobre 2009 - n. 16 pag. 9

Ciao

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gruppo elementari 6/8 - 9/11 3

Page 10: Su Patiu n. 16

pag. 10 Su Patiu - Ottobre 2009 - n. 16

Il primo agosto 2009 il gruppo

12/14 dell’ACR è partito per Portu Ainu, per quella che è la fase con-clusiva, m

a non meno im

portante, del nostro anno associativo: il cam

-po scuola.Quest’anno lo slogan proposto, che ci ha accom

pagnato nelle attività, era “M

I BASTI TU” che, in con-

trasto con i tempi che stiam

o viven-do, contrassegnati da sprechi e con-sum

ismo sfrenato, richiam

a alla necessità di tornare all’essenziale, D

IO….. (tutto il resto è superfluo).

Per tutto il campo ci ha accom

pa-gnato la figura di San Pietro che, fidandosi di Gesù, lascia tutto per seguirlo. Ogni giorno abbiam

o pre-sentato ai ragazzi un sim

bolo che con il suo significato diventava tema portante per tutte le

attività di quella giornata.Il prim

o giorno la “RETE”: “sulla tua parola getterò le reti” indica la totale fiducia e il comple-

to abbandono a Gesù nel seguirlo, ma anche i legam

i che ogni giorno siamo chiam

ati a costruire e rinsaldare. I ragazzi hanno riflettuto sulle m

otivazioni che li hanno portati ad abbandonare gli am

ici e le comodità della propria casa per vivere l’esperienza del cam

po.Il secondo giorno il “PAN

E”: simbolo di condivisione quotidiana m

a anche segno del bene più prezioso. I ragazzi sono stati invitati a riflettere su quale talento potevano m

ettere a disposizione com

e “ingrediente” utile per la buona riuscita del campo.

Il terzo giorno la “LAMPAD

A” come luce che illum

ina i mom

enti bui, fatti di difficoltà, tra-

dimenti, solitudine, che spesso incontriam

o nel nostro camm

ino.Il quarto giorno l’ “AN

CORA”, segno di approdo sicuro ma anche della necessità di avere un

punto saldo e fermo che non ci lasci in balìa delle correnti.

A conclusione di ogni mattinata veniva proposto un “Grande Gioco”, sem

pre in linea col tema

della giornata.Per tutto il cam

po i ragazzi si sono dimostrati entusiasti e curiosi e non hanno m

ancato di stupirci com

e sempre, anche quando, con m

olta naturalezza, hanno accettato di condividere l’esperienza del cam

po con alcuni ragazzi ospiti della Casa, accogliendoli con grande spirito di am

icizia e fraternità. U

n grazie particolare va al nostro supertecnologico Assistente Don M

attana che ogni giorno presentava il tem

a stupendoci con effetti speciali di ultima generazione e che, im

peccabilmente,

ha curato la parte spirituale delle nostre attività.N

on sono mancati, durante la giornata, i m

omenti di preghiera e la Celebrazione Eucaristica,

le nuotate al mare, le serate con canti e giochi.

Il 6 mattina siam

o tornati a casa, esausti ma carichi allo stesso tem

po, consapevoli della bellezza di un servizio che presenta ogni giorno nuove sfide, m

a……

..noi Signore, sulla tua parola, conti-nuerem

o a gettare le reti.

Gli educatori

gruppo medie 12/14

4

Campo di gruppo per gli scout di Oliena.B

ranco – Reparto- N

oviziato/Clan e C

omunità

Capi tutti insiem

eU

na Grande F

amiglia scout.

Le vacanze di branco sono state entusiasm

anti, ab-biam

o conosciuto meglio M

erlino e i Cavalieri della

Tavola R

otonda e con loro le parole maestre:

Coraggio – L

ealtà – Servizio - G

iustizia.A

bbiamo capito l’im

portanza:di essere leali verso se stessi, verso gli altri e verso la parola data;di avere il coraggio nel fare delle scelte e nel superare le proprie diffi-coltà; di m

ettersi al servizio degli altri;di essere giusti ed equi e di rispettare le regole.A

bbiamo affrontato tutto questo con coraggio e con la “M

aglietta del C

oraggio” che abbiamo im

parato a fare con i nostri amici del M

an.S

ono state tutte esperienze bellissime, m

a niente potrà eguagliare l’aver condiviso l’alza e l’am

maina bandiera con il reparto e l’aver visto i ra-

gazzi del clan che arrivavano emozionati al cam

po dopo 3 giorni di route (strada) stanchi m

a felici.E

’ stato molto bello per noi perché abbiam

o capito che anche quando la nostra avventura in B

ranco sarà conclusa altre m

eravigliose avventure in Reparto e in C

lan ci at-tendono.

“Ora vado sulla m

ia strada

Con l’am

ore Tuo che m

i guida

O S

ignore ovunque io vada

Resta accanto a m

e”

I L

upetti e I V

ecchi Lupi

D

el Branco A

rcobaleno

BRANCO ARCOBALENO - Gruppo Scout OLIENA 15

Page 11: Su Patiu n. 16

Su Patiu - Ottobre 2009 - n. 16 pag. 11

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QUESTIONARIO CORONGIU - seconda parteA puntate, iniziamo qui la pubblicazione di un vecchio documento in lingua spagnola, datato 1777 noto come “questionario Corongiu” dal nome del Vicario Generale dell’Arcidiocesi di Cagliari che a suo tempo aveva formulato un questionario sulla consistenza delle parrocchie e chiese dei villaggi e delle risposte scritte dal Vicario perpetuo Salvatore Lovico riguardante la villa (villaggio) di Oliena.Libera traduzione dallo spagnolo del Prof. Stefano Deledda

Le chiese e le loro proprietà.

1) Nel villaggio di Oliena ci sono cinque chiese campestri, in tre delle quali si officia, che sono la Vergine Santissi-ma della Pietà, San Giovanni Battista e la Vergine Santis-sima del Monserrato. Non si officia invece nelle altre due, che sono Santa Lucia e San Michele Arcangelo. Ve ne sono inoltre altre due, en-trambe andate in rovina, delle quali non si ha notizia se sono state o no sconsacrate: una è della Vergine de los Disampa-rados, della quale alcuni anni fa celebrarono la festa nella parrocchia alcuni particolari devoti, l’altra è quella della Misericordia, e di questa non si sa se è andata in rovina per abbandono o per non avere completato la costruzione.2) Di queste chiese cam-pestri alcune hanno qual-che piccola dote, altre nulla, come San Giovanni Battista e San Michele Arcangelo.La chiesa della Pietà ha un pezzo di terreno accanto alla stessa chiesa, di tre o quat-tro ettari di grano duro; pos-siede anche un orto vicino all’abitato, pieno di pioppi, che sfruttano gli stessi com-patroni, che fanno la festa e provvedono alla manutenzio-ne della chiesa. La chiesa di Santa Lucia abbandonata, ha

un terreno di dieci starelli tra grano duro e orzo, in zona sa Iscla. Inoltre un pezzo di terra contiguo alla stessa chiesa di tre starelli tra grano duro ed orzo. La chiesa dei Disam-parados, abbandonata, ha un pezzo di terra in Manasudda di dieci o dodici starelli d’or-zo, altro in sas Funtanas di dodici starelli d’orzo. Inoltre dovevano a questa chiesa cin-que scudi Giovanni Antonio Saccheddu, dieci scudi Pietro Giovanni Bonifaeio e sei scu-di maestro Salvatore Virdis.La chiesa della Misericordia, quasi del tutto distrutta, ha una parte di vigna malandata accanto alla stessa chiesa, al-tro vigneto in Bavoghile, che Antonio Coraccia ha venduto ad Andrea Gardu per dieci scudi, altro pezzo di terra di uno starello di grano duro in su Neulache, altro in Ispadu-la, altro in Gurrithoehinu, di alcuni dei quali non si è an-cora sicuri. I beni di queste tre chiese suddette sono stati aggiudicati a felice memoria di Mons. Delbequi, durante la santa visita. Questa ultima chiesa inoltre possiede una fornace di calce e tre scudi in denaro.La chiesa della Vergine San-tissima del Monserrato pos-siede accanto alla stessa chiesa un orto dove ci sono diverse piante da frutta, fichi,

mandorli e meli; un altro pez-zo di terra da semina di gra-no duro sempre accanto alla chiesa. Nel cortile ci sono inoltre tre stanze, esclusa la sacrestia. Ha inoltre 4$9 libre di moneta liquida, una man-dria di mucche che saranno venti o ventiquattro capi. La chiesa del Buon Cammino ha tutto il paramento necessa-rio per la celebrazione della messa, sei scudi e mezzo in moneta liquida, dieci scudi che donarono i fratelli don Battista e Francesco Saghed-du per celebrare l’ottava della festa, un orto per recitare tre messe, cinque scudi che ha lasciato Maria Pasqua de Ser-ra, che ancora devono conse-gnare, una fornace di calce, un altro orto con una casa a pianterreno, ma queste ultime tre cose sono ancora incerte. La chiesa di San Giuseppe possiede due case accanto ali’omonima piazza e un orto accanto alla stessa chiesa, un vigna dove ci sono castagni e pioppi in Gurtedduthi, più un pezzo di terra di trenta starelli d’orzo in Morforo, altro in sas Thovas de Guthiddai, altro in Sarturiddè, e altro in sa Cucu-vrica, questi ultimi tre ancora incerti. Inoltre tutto il para-mento per celebrare la messa. Possiede un altro predio in Rivu Majore o Sartallay, di ventiquattro o dieci starelli.

La chiesa della Vergine San-tissima di Bonaera ha tutto il paramento per celebrare la messa, inoltrela metà di una fornace di cal-ce, 10 scudi che donò France-sco Congiu, (il medico padre del poeta?), 5 scudi che donò Nicola Carta con la moglie per riparare la chiesa, un pre-dio di 9 o 10 starelli d’orzo in Suvegliu, altro di tre starelli d’orzo in Rivu de Figu, altro in Catheddu Crispu, quest’ul-timo incerto.La chiese del Carmine ha due fornaci di calce, e soldi per una messa settimanale, tutto il paramento per celebrare la messa, altra fornace di calce con predio attorno, una vigna e tre scudi, alcuni reali,incerte le tre ultime cose.La chiesa di Sant’Anna ha una parte di vigna in Miai, altra vigna con una fornace di calce dentro la stessa, una casa con orto e piazza, un grande predio in Ortellas di ottanta quarti, altro terreno in Urrighile per semina di grano duro, altro in Predu Ischintu, di tre quarti di grano duro, altro per semina d’orzo in Ispadula, e altri non ben indi-viduati.La chiesa della Maddalena, tuttora interdetta, si sta ripa-rando, quelle di San Leone Magno, San Antonio e San Giorgio, sono dentro l’abitato

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pag. 12 Su Patiu - Ottobre 2009 - n. 16

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come già detto. La chiesa del Monserrato ha un procuratore a parte e rende conto al vicario foraneo.4) A questo punto, per non ripetere quan-to già detto, c’è solo da dire che nessuna di queste chiese sconsacrate si è voluta restaurare, perciò il legname e le tegole di San Michele Arcangelo sono state por-tate alla chiesa della Pietà, e il valore è stato pagato alla parrocchia.5) Nelle chiese suddette non c’è mai stata né c’è confraternita.

e sconsacrate, non possiedono nulla.San Lussorio, che è il patrono del villag-gio, possiede una casa e un portico co-struito quest’anno per mezzo delle offer-te dei fedeli. I beni che hanno le chiese suddette li lasciarono i fondatori origina-li o compatroni delle stesse e i successori li amministrano riparando le stesse chie-se e provvedendo alle feste, ma non si sa quando sono stati donati.3) Le chiese della Pietà, di San Giovan-

ni Battista e di Santa Lucia distano dal paese due ore di cammino, quelle della Vergine Santissima del Monserrato e di San Michele Arcangelo circa un’ora. La chiesa della Pietà e di San Giovan-ni Battista le amministrano gli stessi compatroni, fanno le feste e provvedono alle riparazioni, quando è necessario. La chiesa di Santa Lucia e di San Michele Arcangelo, che sono sconsacrate le tiene in amministrazione il procuratore della parrocchia, alla quale sono state affidate,

continua da pag. 11 ................................

Il 2 Giugno per l’ACR diocesana è una data speciale perché tutti i bambi-ni e ragazzi dei vari gruppi si danno ap-puntamento ogni anno in una parrocchia diversa a conclusione del mese degli in-contri. Questa volta dopo ben 25 anni è toccato di nuovo a noi. E come Pre-sidente Parrocchiale dell’Azione Cat-tolica di Oliena sono particolarmente emozionata… faccio mie le parole che il Papa Benedetto XVI ha rivolto ai ragaz-zi dell’ACR con lo slogan “MI BASTI TU” che significa Tu sei il nostro amico più caro Signore Gesù, Tu ci dai la gioia vera, quella che non finisce come i nostri giochi ma scende nell’anima e ci rende buoni, ci basti Tu perché ascolti sempre le nostre preghiere perché il mondo di-venti più bello e perché ogni giorno vo-gliamo vivere la novità e la bellezza di essere tuoi amici e discepoli. In questi mesi di preparazione as-sieme agli educatori e soci di AC abbia-mo avuto modo di conoscere e di stare più a contatto con i genitori dei ragazzi dell’ACR ma anche con gli altri gruppi parrocchiali che hanno voluto darci una mano. Con queste meravigliose persone è stata una gran bella avventura… vari incontri per predisporre il percorso da

fare, le piazze da abbellire e accogliere i 1300 bambini provenienti dalla diocesi, gli squisiti dolci preparati con amorevole cura dalle mamme, nonne e zie per deli-ziare i palati di tutti…Il paese è stato abbellito dai mille colo-ri delle bandierine e dal rosso sgargiante delle magliette con la scritta MI BASTI TU TU TU che hanno indossato proprio tutti dai più piccoli ai più grandi: era dav-vero un tripudio di colori!!! La mattina, certo la pioggia ha fatto da padrona e ha sconvolto in gran parte il programma della giornata, ma per fortuna abbiamo avuto la disponibi-lità del Palazzetto dello Sport e lì si è po-tuto svolgere la nostra festa, iniziata alle 8.30 con l’arrivo dei vari pullman dai pa-esi della diocesi, un assalto di bambini festanti che sono stati accolti con grande calore dalla comunità Olianese . La S.Messa officiata dal nostro Vescovo Mons. Pietro Meloni, concele-brata dagli assistenti diocesani e dai no-stri sacerdoti Don Mattana e Don Lucia-no, è stata animata con i canti del coro Equipe Diocesana e dai ragazzi di Olie-na. Nel pomeriggio sono stati allestiti i vari stand per le attività dove i bambini scam-biavano oggetti rappresentando vari temi

come l’Affettività, Amicizia, Amore, Servizio, Famiglia. Anche la band dell’ACR di Nuoro ha allietato la festa con balli e canti. Verso le 17.30 dopo aver recitato la preghiera conclusiva ci siamo lasciati con la pro-messa di incontrarci tutti insieme al pros-simo anno in un altro paese, si spera con lo stesso entusiasmo e la gioia di stare insieme... per ripetere ancora quanto è bello stare in ACR. Un grazie va alle autorità civili, Carabinieri, Vigili Urbani, ai catechisti, al Gruppo Scout Oliena 1, al comitato di Monserrata e i vari gruppi ecclesiali parrocchiali, operatori commerciali e tut-ti coloro che a diverso titolo hanno fatto sì che il Convegno riuscisse nel migliore dei modi. La Presidente AC Maria Luisa Santoni

CONVEGNO ACR: AVVENTURA STUPENDA!1300 bambini provenienti da tutta la diocesi

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Su Patiu - Ottobre 2009 - n. 16 pag. 13

SEVERGNINI e MURA a OLIENAFirme di punta del Corriere della Sera e di Repubblica

APPROFONDIMENTI CULTURALI

Due grandi giornalisti e scrittori come Beppe Severgnini e Gianni Mura, firme di punta rispettiva-

mente del “Corriere della Sera” e di “Re-pubblica”, hanno dato lustro alla rassegna “Incontri con l’autore”, promossa dalla casa editrice Èthos in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura del Comune di Oliena. Lo scopo dell’iniziativa è quello di offrire nuovi e sempre più interessanti stimoli culturali al fine di risvegliare nel-la comunità, soprattutto tra i più giovani, la passione per i libri e per la lettura. Incontri come quelli proposti posso-no produrre effetti positivi e duraturi se non restano eventi isolati ma collegati a un’azione costante che le istituzioni do-vrebbero svolgere sul territorio, attraver-so una rete di rapporti con le altre agenzie formative: scuole, biblioteche, librerie specializzate, centri ricreativi, case edi-trici. Si parte dal presupposto che l’amo-re per la lettura non può essere imposto e raramente nasce dall’esperienza scolasti-ca. Il piacere di leggere arriva quasi sem-pre in modo inatteso e nei momenti più impensati, come un singolare apprendi-mento. Scocca quando un ragazzo si ac-corge che può trovare nei libri qualcosa che non entra in conflitto con i propri desideri e i propri sogni. È in altre pa-role un piacere fine a se stesso e che tale deve rimanere, come ha fatto osservare lo scrittore francese Daniel Pennac. “Nei libri – ha scritto Pennac – puoi trovare la fuga e l’intrattenimento, il piacere ed il divertimento, ma anche gli strumenti per scoprire il mondo e te stesso. Le storie sono terapeutiche, lo sono i personaggi, le vite degli altri”.Eventi come questi possono indubbia-mente rappresentare un valido aiuto in questa direzione se i protagonisti sono scrittori, come Beppe Severgnini e Gian-ni Mura, che hanno il raro pregio di porsi sempre sullo stesso piano di chi legge.

Proprio per questo sono amati e seguiti con grande interesse da un pubblico mol-to vasto che comprende diverse genera-zioni. Anche perché possiedono entrambi la non comune capacità di proporre te-matiche vicine a quelle dei giovani e non calate dall’alto utilizzando un linguaggio stantio e per iniziati.Nel corso della conversazione di Oliena Beppe Severgnini, oltre a presentare il suo ultimo libro (Manuale del perfetto tu-rista, Rizzoli) ha intrattenuto il pubblico su un tema particolarmente stimolante: “La Sardegna e i sardi nei racconti di un continentale informato”. Come era facile supporre l’incontro ha visto la partecipa-zione di un pubblico particolarmente nu-meroso e attento. Moltissimi gli spunti di discussione, grazie alla non comune abi-lità di Severgnini di spaziare con formi-dabile leggerezza e humour finissimo tra temi alti ed altri più “nazionalpopolari”. Per molti cittadini di Oliena è stata una bella occasione per conoscere da vicino ed apprezzare uno dei più colti e brillanti scrittori italiani. Severgnini ha parlato a lungo soprattutto del suo ultratrentennale rapporto con la Sardegna confermando anche di possedere le carte in regola e la competenza (da continentale informato, appunto) per evidenziare i nostri princi-pali difetti, spesso atavici e connaturati alla nostra indole di sardi. Un tema che il giornalista del Corriere affronta senza il rischio di subire la permalosità della piazza in quanto pienamente consapevo-le del fatto che chi ascolta sa di trovarsi di fronte ad un amico sincero dei sardi e non a un forestiero superficiale che non esita a salire in cattedra con il tono di chi ritiene di essere l’unico depositario della verità. Beppe ha voluto riassumere questi difetti in un cronico deficit di autostima. È vero infatti che con un livello maggio-re di autostima i sardi forse avrebbero so-stenuto con maggiore determinazione il progetto di uno sviluppo diverso da quel-lo che si sono fatti imporre dall’esterno, basato sulle cattedrali nel deserto, sulle mega imprese energivore ad alto tasso di inquinamento. Se questo atteggiamen-to mentale fosse maggiormente diffuso avremmo potuto respingere senza ten-tennamenti le mire della speculazione selvaggia nelle coste e di coloro che vor-rebbero inseguire un illusorio modello Ibiza. È vero però che non mancano da noi dei solidi anticorpi rispetto all’attua-zione di un piano del genere, al contra-

rio di quel che è accaduto nelle regioni meridionali. Sono gli stessi anticorpi che permettono di rivendicare con orgoglio l’appartenenza a quella che lo stesso Se-vergnini chiama Sardegna NQB (Non Quella di Briatore). Che non è come si potrebbe pensare – ha scritto – il luogo tranquillo e noioso degli intellettuali, dei vecchi o delle famiglie con bambini: “è invece una bellissima, profumata terra di confine. È un amico a Cagliari, un vicino di casa, una strada laterale, un ginepro e un corbezzolo, un ristorante aperto tutto l’anno, un giornale da leggere (magari per scoprire che c’è crisi in Regione). È terra che ha sete. È il lavoro di gente che i turisti non li vede mai. E’ vento testardo che rinfresca. È montagne e picnic sulla spiaggia con un libro adatto (Satta o Fois, fate voi). È una festa per ingolosire”.Gianni Mura ha presentato invece il suo ultimo “La fiamma rossa”, intervistato dalla brava giornalista di Sardegna1 Ste-fania De Michele. Il libro è una splendida antologia dei più significativi reportage da una competizione sportiva che Mura ha amato più di ogni altra: il Tour de France. L’autore, considerato l’erede del grande Gianni Brera, non solo ha raccontato quel che è successo, ma ne ha anche descritto mirabilmente i paesaggi, le atmosfere e i protagonisti. Mura ha dimostrato che lo sport, tema universale per eccellenza e come tale capace di suscitare emozioni e coinvolgere l’immaginazione di tutti, può essere una inesauribile fonte di ispi-razione letteraria, così come è avvenuto in passato grazie ad autori come Arpino, Bianciardi, Buzzati e lo stesso Brera. Un grande filosofo francese come Roland Barthes ha parlato del Tour de France come di un racconto epico, una sorta di chanson de geste dei nostri tempi. Mura si ritrova in questa descrizione e non ha il pudore di dichiarare le sue predilezioni. Sono per gli eroi come Ettore piuttosto

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pag. 14 Su Patiu - Ottobre 2009 - n. 16

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FIGURE DA RICORDARE

IN RICORDO diMons. GIOVANNI MELIS

Vescovo Emerito di NuoroMons. Giovanni Melis è nato a Sorgono (NU) il 7 ottobre 1916. Ordinato presbi-tero a Oristano il 13 agosto 1939. Dopo la laurea in teologia svolse il ministero sacerdotale in Oristano quale insegnante in Seminario e nel Liceo De Castro, As-sistente Diocesano di A. C., Parroco in Cattedrale, Vicario Generale. Eletto vescovo di Ampurias e Tempio il 25 giugno 1963 venne consacrato vesco-vo nella Chiesa Cattedrale di Oristano il 28 luglio 1963 ed esercitò per sette anni il ministero episcopale in Gallura e An-glona. Partecipò al Concilio Ecumenico Vaticano II come Padre Conciliare. Il motto del suo episcopato è : “In nomine Domini”. Trasferito alla sede diocesana di Nuoro fece il suo ingresso nel Capoluogo Bar-baricino l’8 dicembre 1970. Momenti significativi del suo servizio episcopale a Tempio sono: la costruzione del Seminario Diocesano (1968), di al-cune chiese e della Chiesa parrocchiale di Porto Cervo (1969). Proprio in quegli anni si cominciava a parlare della pasto-rale del turismo e Mons. Melis organizzò sul tema un convegno, cui seguì la sua prima Lettera pastorale dal titolo: “Turi-smo e Pastorale” del 2 aprile 1967, che fu accolta molto bene e che risultò uno dei primi documenti ufficiali dell’Episcopa-to Italiano sull’argomento.

A Nuoro, i momenti più significativi del suo ministero sono stati: l’indizione di un Anno per la pacificazione, concluso-si con la solenne incoronazione di N.S. di Gonare (1972); le celebrazioni del Bi-centenario della Diocesi col primo Con-gresso Eucaristico Diocesano (1979); la Beatificazione di Sr. Maria Gabriella Sagheddu (1983); la Visita Pastorale di Giovanni Paolo II a Nuoro (1985); la Be-atificazione di Antonia Mesina (1987); la celebrazione del Primo Sinodo Diocesa-no di Nuoro (1990); la creazione di cin-que nuove parrocchie a Nuoro: S. Paolo, S. Giovanni, S. Francesco, S. Domenico Savio, Beata Maria Gabriella. Nel 1992, per raggiunti limiti di età, la-sciò la guida della Diocesi di Nuoro e si ritirò a Genoni nella Casa Madre delle Figlie di S. Giuseppe, che lo hanno assi-stito con amore filiale.È morto in preghiera a Fonni, nella Cap-pella della casa delle Oblate della Regina degli Apostoli, dove si trovava per alcu-ni giorni di riposo, il 3 settembre 2009, festa di S. Gregorio Magno. La salma, prima esposta nella Cappella delle Obla-te e poi nella Chiesa Parrocchiale di S. Giovanni Battista, nel pomeriggio del 5 settembre viene traslata a Nuoro per es-sere esposta nella Chiesa Cattedrale. La santa Messa esequiale presieduta da S.E. Mons. Pietro Meloni, Vescovo di Nuoro,

si svolge il 7 settembre nella Cattedrale S. Maria della Neve con la partecipazio-ne dell’episcopato sardo e di un numero straordinario di sacerdoti, persone consa-crate e fedeli.Nel corso del suo episcopato la parola di mons. Melis è risuonata forte, tante vol-te anche nella nostra comunità di Oliena, oltre le volte delle chiese, per implorare il perdono là dove scorreva il sangue; per chiedere un posto di lavoro per quan-ti rischiavano di perderlo insieme alla stessa dignità; per dire basta alla piaga maledetta dei sequestri e degli incendi; per sostenere i carcerati dentro le mura di Badu ‘e Carros quando subivano un trattamento inumano. E’ stato un pastore che ha lasciato una traccia nel cuore di tanti. Una figura di vescovo che ha sapu-to farsi profetica, seppure, non rare vol-te, alla maniera dei profeti, la sua parola sembrasse cadere nel vuoto. E, tuttavia, egli non ha mai smesso di denunciare, richiamare, esortare le coscienze ad im-boccare strade di vita e non di morte; di perdono e non di vendetta; di progresso umano e culturale e non di barbarie. Un vescovo al servizio della riconciliazione e della pace. G.M.

che quelli come Achille. Achille come si sa era l’eroe greco per eccellenza e in-carnava la perfezione, l’eroe vincente ma allo stesso tempo freddo e calcolatore. Ettore al contrario era la personificazione dell’eroe fragile e complesso, molto più ricco di umanità e di certo più interessan-te sul piano letterario. Le figure di due corridori francesi come Anquetil e Pou-lidor sicuramente hanno simboleggia-to molto bene questa contrapposizione. Sono molto belle e profonde le descri-

zioni di questi campioni, rappresentati con tratti spesso esilaranti. Ad es. (cito dal libro): “Merckx è generosità e furore agonistico, fa luce e calore. Anquetil un faro immenso, ma c’è molta più umani-tà in uno zolfanello acceso nella nebbia, in una lanterna appesa dietro un carro in un viottolo di campagna, una qualunque sera”. La simpatia di Mura non va certo a co-loro che intendono lo sport (e il ciclismo in questo caso) come pura statistica di

continua da pag. 14successi. Ecco quel che scrive nel capi-tolo dedicato a un campione da lui molto amato, Marco Pantani: “Esistono nume-ri uno ammirati perché vincono – scrive – ma di cui non importa granché. Tipi com’era Lendl o adesso come Schuma-cher, Ronaldo e Vieri. Ce ne sono altri amati per come vincono, per come li si immagina. Vanno oltre i numeri, in loro si intuisce un’umanità particolare. Colpi-scono al cuore. Pantani è uno di questi.”

Sebastiano CatteBILANCIO FESTA SAN LUSSORIO - anno 2008

Comitato Leva 1978ATTIVITA’ Incassi euro Spese euro Netto ricavoCortes Apertas 19.578,30 2.654,80 16.923,50Lotteria Maiale 2.108,00 1.639,40 468,60Questue Dicembre 8.547,47 1.789,56 6.757,91Attività Natalizie 2.769,00 1.182,25 1.586,75Palatenda 36.378,00 34.880,74 1.497,26Pasquetta 9.835,00 1.899,83 7.935,17Questua Maggio 8.040,00 816,83 7.223,17Palio Corrasi 9.646,00 9.100,00 546,00Festa San Lussorio 54.746,00 142.253,21 -87.507,21Affitto/ Spese Sede 4.568,00 -4.568,00Pranzo Sponsor 5.600,00 -5.600,00Lotteria San Lussorio 41.352,00 2.000,00 39.352,00Sponsor 16.385,00 16-385,00

Tot. Incassi Tot. Spese Rimanenze209.384,77 208.384,62 1.000,15

Page 15: Su Patiu n. 16

Su Patiu - Ottobre 2009 - n. 16 pag. 15

CAMPO GIOVANI A.C. 2009Esperienza indimenticabile vissuta da tanti giovani della nostra Comunità

SPAZIO GIOVANI - Associazioni

Cari compaesani,cercherò di non annoiarvi troppo, ma du-bito che ci possa riuscire!Voglio parlarvi di un’esperienza indi-menticabile che ho vissuto insieme a altri giovani e giovanissimi della nostra comunità. Non è facile trasmettervi le emozioni e le sensazioni che ho provato, certi momenti per capirli bisogna viverli e poi si sa, i fatti valgono più di mille pa-role, ma in ogni caso ci proverò.Tutto è andato più o meno così... Il 6 ago-sto scorso ha avuto inizio il campo estivo dei giovani e giovanissimi di a.c. a Portu Ainu. Inizialmente, devo ammettere che non ero molto entusiasta di partire, ma non sapevo che cosa mi aspettava in ben cinque giorni. Ogni giorno tutti eravamo chia-mati a riflettere e lavorare su qualcosa in modo particolare. Nelle varie attività abbiamo imparato a conoscere prima di tutto noi stessi, perché nessuno può co-noscere il prossimo se non conosce se stesso. Abbiamo capito che, nonostante ci siano tante difficoltà, dobbiamo cam-minare sempre senza paura con l’aiuto di Dio, il quale ci aiuta in ogni momento della nostra vita. Abbiamo scoperto che

bisogna servire, donare, amare...essere santi! Ci siamo resi conto che viviamo in un mondo dove l’importante è seminare, il tutto o anche il niente, perché tutto ar-ricchirà ogni piccolo angolo della terra. Abbiamo imparato che la vita, questo grandissimo dono che Dio ci ha fatto, è più bella se vissuta con Lui, che appun-to è la Via, la Verità e la Vita. Ci siamo accorti, in ogni istante, quanto sia bello essere un gruppo, radunato in preghiera, in spiaggia, intorno a un falò fino alle quattro del mattino o per aspettare l’alba stando in piedi tutta la notte. Un gruppo che insieme ride, scherza, gioca, soffre e piange e anche se non si incontra ogni giorno, si vuole sempre bene. Questo è stato l’indispensabile del nostro campo, ho preferito tralascia-re i particolari. Avremo tutti voluto che fosse durato un po’ di più, ma, come tutte le cose belle, ha avuto una fine, però il nostro compito non termina qui. “An-date per le strade” è la frase con cui si è concluso e anche l’espressione che ci accompagnerà nel testimoniare agli altri ciò che abbiamo imparato dopo aver alle spalle una nuova esperienza.Mi piacerebbe, prima di terminare, met-

tere in risalto ciò che ha permesso al no-stro gruppo di andare d’accordo e trovare la giusta armonia per trascorrere con al-legria i cinque giorni del campo estivo: la preghiera. Quest’ultima, iniziando dalle lodi mattutine per proseguire prima dei pasti, ossia il pranzo e la cena, e con la celebrazione eucaristica e infine conclu-dere con la compieta, ci ha accompagna-to in ogni attimo della giornata. Essa ci ha permesso di vivere momenti stupendi nella costante serenità e di tenere a bada il “diavoletto”, nonostante ognuno di noi abbia propri pensieri e propri ideali. In modo particolare durante la Santa Messa e durante la preparazione di questa, si no-tava la compattezza del gruppo e l’unità anche solo nel provare i canti liturgici e nell’inventare le preghiere dei fedeli, riu-scendo a trovare sempre un accordo. Sicuramente queste sono semplici parole che presumibilmente non saranno neanche lette, ma se qualcuno le leggerà, spero non si fermi solo all’aspetto narra-tivo di queste, ma che capisca le emozio-ni che tali fatti hanno portato nel nostro cuore. Ora, vorrei concludere con un ringraziamento: il grazie più grande va al Padre eterno che ci ha dato la possibili-tà di vivere questa magnifica esperienza. Un altro grande grazie a don Luciano che sempre, con la sua forza, ci sostiene e ci guida e non si stanca mai di farlo. Grazie inoltre a tutti gli animatori e a tutti colo-ro che pur non facendo parte del gruppo hanno avuto il coraggio di sopportar-ci. Grazie a tutti e... le nostre avventure non finiscono qui, perciò vi aspettiamo numerosi nel nostro gruppo per viverle insieme a noi!

Simona Corrias

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pag. 16 Su Patiu - Ottobre 2009 - n. 16

SPAZIO GIOVANI - Associazioni

Quest’anno le attività proposte dai nostri capi hanno avuto inizio con l’operazione “P.AU.L.” (adotta una lettera di Paolo) essendo il 2009 l’anno dedicato al no-

stro protettore San Paolo. Abbiamo scelto una lettera fra quel-le scritte da Paolo e durante l’anno associativo, ne abbiamo approfondito lo studio e la conoscenza. Ciò ha rappresentato l’occasione per riflettere sulla spiritualità dell’apostolo e su quella della branca stessa.La catechesi è stata curata particolarmente durante il periodo quaresimale. Unitamente al gruppo Giovanissimi dell’A.C. di Oliena e a numerosi altri giovani della diocesi, ogni settima-na abbiamo partecipato in Cattedrale agli incontri organizzati dalla Pastorale Giovanile. Sono state occasioni particolari per meditare su alcuni passi del Vangelo; le riflessioni proposte dai sacerdoti e le varie testimonianze , ci hanno aiutato a sco-prire quanto sia attuale il messaggio di Gesù . Gli incontri si sono conclusi con la veglia per la Giornata Mondiale della Gioventù, celebrata la domenica delle Palme.Abbiamo inoltre preso parte al pellegrinaggio mariano al monte Gonare e a quello dedicato alla beata Antonia Mesina a Orgosolo, rispettivamente nei mesi di Marzo e Maggio.Scopo principale della comunità R/S è il servizio verso gli al-tri.Gesù nell’ultima cena, ci ricorda che l’Amare si esprime nel servizio verso ogni uomo,soprattutto quello più bisognoso: malato, povero, carcerato. “Vi ho dato infatti l’esempio, per-ché come ho fatto io, facciate anche voi. Sapendo queste cose, sarete beati se le metterete in pratica”. (GV,13 1-17).Ogni scout dovrebbe fare del servizio il proprio stile di vita anche se questo comporta sacrifici e rinuncia alle comodità.L’uscita dell’8 Marzo presso l’ospizio e il centro A.I.A.S. di Bono, è stata in perfetta sintonia con la suindicata proposta educativa dello scoutismo.Illuminati dal brano del Vangelo sulla Trasfigurazione e inco-raggiati dalle parole del nostro assistente don Luciano che ci ha invitato a riconoscere in ogni ammalato il volto luminoso di Gesù, ci siamo recati al centro per prestare il nostro umi-le servizio. Inizialmente spaventati dinanzi a tanta sofferenza, abbiamo timidamente cominciato a cantare con la chitarra: la gioia dei ricoverati per la nostra presenza era tanta e tale che è stato un crescendo di entusiasmo. Ci è stata data la possibilità di servire loro il pranzo e di aiutarli a mangiare. Gli abbracci di Leonardo, i sorrisi di Giuseppe, i saggi consigli che ci ha rivolto Zia Juvanna dal suo letto di sofferenza,sono stati per noi una grande lezione di vita. Altro servizio atteso con ansia ma rinviato ripetutamente a causa di intoppi burocratici e con data ancora da definire sarà l’animazione della Santa Messa presso la Colonia Penale di Mammone.Le attività serie si sono alternate con quelle spensierate, quali la festa di Carnevale per i bambini in piazza Berlinguer ed altre all’insegna dell’avventura come l’uscita a cavallo presso un centro equestre o le escursioni a Montes, in cui abbiamo ricoperto il ruolo divertentissimo di guide, in occasione della manifestazione “Foreste aperte”.Alcuni di noi hanno inoltre partecipato nel mese di Giugno ad

GRUPPO SCOUT OLIENA 1Noviziato/Clan:

L’età del servizio e della strada

un workshop (laboratorio) di nautica e canoa tenutosi in pro-vincia di Cagliari. A conclusione delle attività dell’anno abbiamo vissuto la route del 10-12 Luglio svoltasi tra Ollolai e Fonni, seguita dal cam-po di gruppo che ha avuto luogo nel santuario “Madonna del Monte” a Fonni. “Fare strada” per uno scout non è un semplice andare; si fa strada per scoprire il vero significato del mondo che ci circon-da, per riscoprire il Creato e sentirsene parte integrante, per capire i propri limiti e le proprie potenzialità, per incontrare gli altri. Dentro lo zaino c’è l’essenziale per mangiare e una tenda per riposare. La strada è fatica, è scoperta, è sorpresa.Quest’anno la route è stata impreziosita dalla presenza di don Luciano.Alla sera, a conclusione della giornata trascorsa in strada,la celebrazione della Santa Messa rappresentava un sincero rin-graziamento a Dio per ogni bene ricevuto. Mentre i passi avanzavano verso la meta, abbiamo cantato, pregato, alcuni hanno meditato sul futuro, scuola, università, lavoro, altri, presi dalla stanchezza, hanno forse pensato..”ma chi ce l’ha fatto fare..!!” .E qualcuno infine avrà ripensato agli amici di Bono e a chi, a causa della malattia,non ha la fortuna di ammirare e contem-plare la bellezza del Creato come noi, dissetarsi all’ acqua fresca di una sorgente, godere della pace di un tramonto o vegliare un cielo stellato seduti attorno al fuoco. Abbiamo fatto strada anche per loro.

“Se dovessi scegliere una reliquia della Tua passioneprenderei proprio quel catino di acqua sporca.Girerei il mondo con quel recipientee ad ogni piede cingermi dell’asciugatoioe curvarmi giù in bassonon alzando mai la testa oltre il polpaccioper non distinguere i nemici dagli amicie lavare i piedi del vagabondo, dell’ateo, del drogato, del car-cerato,dell’omicida, di chi non mi saluta più, di quel compagno per cui non prego mai, in silenzio.Finché tutti abbiano capito nel mio, il Tuo amore”.(Madeleine Delbrel)

I ragazzi del Noviziato/Clan