Studio sullincidenza dei costi diretti ed indiretti riferibili alle patologie da mobbing Risultati...
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Studio sull’incidenza dei costi diretti ed indiretti riferibili alle patologie da mobbingRisultati dell’indagine: focus sul settore metalmeccanico
Carlo Bonora, Samuela Felicioni, Davide Dazzi
2
L’indagineL’indagine Obiettivo della fase n.5 “analisi dell’organizzazione aziendale”: indagare lo
stato di malessere/benessere in alcune organizzazioni aziendali in diverse
realtà settoriali e territoriali.
Veneto > provincia di Verona > settore metalmeccanico
Emilia-Romagna > provincia di Bo, Mo, Rn > settore terziario (call center)
L’indagine svolta è stata realizzata mediante ricerca documentale e
somministrazione di questionari. È stato indagato anche un terzo settore (solo dal punto di vista
documentale): la Pubblica Amministrazione.
3
Il questionarioIl questionario La rilevazione dei dati è avvenuta tramite somministrazione del questionario
Ispesl “Le persone ed il lavoro” allo scopo di rilevare in forma anonima i fattori di rischio organizzativi e psicosociali più frequenti attraverso quesiti che comprendono:
1. mansioni e condizioni di lavoro (indagando carichi di lavoro, eventuali cambiamenti nell’organizzazione dell’azienda, molestie e discriminazioni subite, stato della salute e dell’umore, scenari aziendali futuri);
2. relazioni interpersonali e comunicazione d’impresa (indagando i rapporti con superiori, colleghi e collaboratori, la conoscenza di strategie aziendali, il sistema di comunicazione interno, la gestione del personale);
3. clima organizzativo (indagando l’idoneo impiego delle competenze personali e professionali, il riconoscimento dei risultati conseguiti, le possibilità di crescita professionale, l’apprezzamento generale del lavoro).
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Metodologia e iter della fase
La fase ha avuto inizio nel mese di gennaio 2006 con il coinvolgimento delle parti sociali, sia sindacali che datoriali.
Si è conclusa nel mese di ottobre 2006
Creazione del questionario mediante apposito programma, Teleform, che ha consentito una lettura ottica dei dati ed un’elaborazione mediante pacchetto statistico SPSS
Decisione delle aziende da coinvolgere da parte della categorie sindacali Invio di lettere informative sul progetto e sulla fase specifica dallo Spisal
alle aziende interessate Coinvolgimento di Rls ed Rsu delle aziende in un incontro di formazione
sulle tematiche del benessere organizzativo e del mobbing, sugli obiettivi del progetto, sullo strumento di indagine.
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I questionari sono stati consegnati nelle aziende dai referenti sindacali di categoria o da Rsu-Rls e distribuiti ai lavoratori nei giorni precedenti alle assemblee.
Il totale degli occupati nelle 16 aziende interessate è di circa 3.960 lavoratori.
In totale i questionari raccolti sono stati n. 2.084 (circa 53%).
Per la raccolta dei questionari sono state organizzate n. 29 assemblee, della durata di circa un’ora (periodo luglio-settembre 2006).
Uno o più referenti dello Spisal dell’Azienda Ulss 20 e 22 e/o della Fondazione Istituto per il Lavoro della Regione Emilia-Romagna hanno partecipato alle assemblee aziendali per l’informazione ai lavoratori sui rischi psicosociali e per il ritiro dei questionari compilati.
6
In totale, sommando le due realtà regionali, si sono raccolti 2,623 questionari: 495 nei call center e 2,084 nel settore metalmeccanico.
In una logica percentuale il metalmeccanico incide sul valore
totale per l’80,8%.
7
Alcuni dati generali sul campioneAlcuni dati generali sul campione Nazionalità: la quasi totalità dei lavoratori metalmeccanici che hanno
partecipato alla compilazione dei questionari sono italiani (96,6%). Il restante è rappresentato da extracomunitari (2,5%) e, in maniera marginale, da cittadini dell’Ue (0,9%).
Genere: le donne rappresentano il 17,9% del campione, gli uomini l’82,1%.
Età: La distribuzione delle risposte di età incontra una forte concentrazione nella fascia centrale 26-45 anni (67,9%).
A seguire la fascia di età 46-55 anni con il 20,2% delle risposte.
Titolo di studio: i rispondenti hanno prevalentemente un diploma di scuola media inferiore (47,6%) o un diploma di scuola media superiore (45%).
8
Dimensioni dell’impresaDimensioni dell’impresa
In termini dimensionali il 68,9% dei rispondenti è prevalentemente occupato in grandi imprese (da 251 dipendenti a oltre 1.000).
0,20%
2,10%
7,10%
21,80%
26,30%
22,20%20,30%
0,00%
5,00%
10,00%
15,00%
20,00%
25,00%
30,00%
Fino a 15addetti
Da 16 a 49addetti
Da 50 a100 addetti
Da 101 a250 addetti
Da 251 a500 addetti
Da 501 a1000
addetti
Oltre 1000addetti
9
Attuale qualifica-posizioneAttuale qualifica-posizione
Tra i rispondenti vi è una predominanza di operai (81,3%).
81,30%
16,40%
0,50%0,00% 1,70%
0,00%
10,00%
20,00%
30,00%
40,00%
50,00%
60,00%
70,00%
80,00%
90,00%
Operaio/operatore Impiegato Quadro Dirigente Caporeparto/coordinatore
10
Contratto di lavoroContratto di lavoro
La maggior parte del campione ha un contratto di lavoro standard, a tempo indeterminato.
84,30%
11,10%
4,30% 0,10% 0,00% 0,20%
0,00%
10,00%
20,00%
30,00%
40,00%
50,00%
60,00%
70,00%
80,00%
90,00%
A tempoindeterminato
A tempodeterminato
Interinale A progetto Co.Co.Co. Altra tipologiacontrattuale
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Anzianità lavorativa e tipologie contrattualiAnzianità lavorativa e tipologie contrattuali Se si sposta l’attenzione a variabili quali l’anzianità lavorativa rapportata
alle forme contrattuali, sembra emergere che il lavoro in somministrazione e il contratto a tempo determinato siano le più utilizzate nella fase di accesso nel mercato del lavoro.
Meno di 1 da 1 a 2 da 2 a 5
da 5 a 10 oltre 10
Veneto A tempo indeterminato 2,1% 3,9% 18,9% 26,3% 48,8% A tempo determinato 22,7% 15,7% 34,3% 11,6% 15,7% Interinale 52,4% 20,2% 26,2% ,0% 1,2% A progetto ,0% ,0% 100,0% ,0% ,0% Co.Co.Co. (valido per
lavoratori della pubblica amministrazi
,0% ,0% ,0% ,0% ,0%
Altra tipologia contrattuale 50,0% ,0% ,0% 50,0% ,0% Totale 6,6% 5,9% 20,9% 23,6% 43,0%
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Il contratto di lavoro a tempo indeterminato presenta un impiego ridotto per coloro con poca anzianità lavorativa e comincia ad assumere valori significativi in corrispondenza di chi ha accumulato tra i 2-5 anni di lavoro.
Il lavoro interinale ha valori molto alti in corrispondenza di un’anzianità
lavorativa inferiore all’anno (52,4%) per poi scendere al 26,2% in coincidenza ad una anzianità lavorativa compresa tra i 2-5 anni.
Traspare una tendenza contrattuale ormai molto diffusa: il contratto atipico sembra prolungare il periodo di prova per il lavoratore.
Si evidenzia uno scarso impiego del lavoro part-time. Le persone che ricorrono al part-time sono il 9% del campione, di cui la quasi totalità sono donne.
13
Orario di lavoroOrario di lavoro
Il settore è caratterizzato in prevalenza da una articolazione dell’orario di lavoro ancora standard:
l’orario di lavoro è prevalentemente giornaliero per il 70,3% dei rispondenti,
articolato su due turni (mattina-pomeriggio) per il 18,4%; Articolato su tre turni (mattina-pomeriggio-notte) per il 5,1%.
14
Correlazione tra attività lavorativa e qualifica/posizioneCorrelazione tra attività lavorativa e qualifica/posizione
Circa il 30% dei lavoratori dichiara di svolgere un’attività diversa rispetto alla qualifica-posizione.
69,20%
9,70%
19,90%
1,20%
0,00%
10,00%
20,00%
30,00%
40,00%
50,00%
60,00%
70,00%
Corrisponde alla suaqualifica/posizione
E' superiore alla suaqualifica/posizione
E' inferiore alla suaqualifica/posizione
Non svolge alcunamansione
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Durata dell’incongruenzaDurata dell’incongruenza
Il 30% del campione ha dichiarato di non ricoprire mansioni per le quali è stato assunto: il 56,6% dice che tale difformità ha una durata superiore ai
3 anni; il 27,3% da 1 a 3 anni; il 16,1% da meno di un anno.
16
Carichi di lavoroCarichi di lavoro
Per il 71,2% il carico di lavoro è adeguato; mentre il restante, (28%) dichiara un sovraccarico di lavoro.
71,20%
28,00%
0,80%
0,00%
10,00%
20,00%
30,00%
40,00%
50,00%
60,00%
70,00%
80,00%
Un adeguato caricodi lavoro
Un sovraccarico dilavoro
Un sotto carico dilavoro
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Cambiamenti organizzativiCambiamenti organizzativi
Il 45,3% rileva, nella propria impresa, cambiamenti significativi (ristrutturazioni, fusioni, ecc) negli ultimi tempi.
Negli ultimi tempi, il 79% degli interpellati nel settore percepisce che nella propria impresa vi siano state nuove assunzioni: principalmente in somministrazione (35,9%), contratto a tempo determinato (29%) e a tempo indeterminato (16,7%).
45,30%
54,70%
0,00%
10,00%
20,00%
30,00%
40,00%
50,00%
60,00%
Si No
18
Cambiamenti personaliCambiamenti personali Il 62,3% sostiene di non aver subito cambiamenti personali (di sede
operativa, di reparto, di mansione e/o di superiore) negli ultimi due anni.
20,70%
11,00%
6,00%
62,30%
0,00%
10,00%
20,00%
30,00%
40,00%
50,00%
60,00%
70,00%
Si, 1 sola volta Si, da 2 a 4 volte Si, oltre 4 volte Non ci sono staticambiamenti
19
Conseguenze dei cambiamentiConseguenze dei cambiamenti
21,10%
2,40% 1,90%
40,30%
24,00%
9,40%
0,90%
0,00%
5,00%
10,00%
15,00%
20,00%
25,00%
30,00%
35,00%
40,00%
45,00%
Un miglioramentodell'organizzazione
del lavoro
Un miglioramentodelle relazioniinterpersonali
Un miglioramentodei servizi erogati
Nessuncambiamento in
particolare
Un peggioramentodell'organizzazione
del lavoro
Un peggioramentodelle relazioniinterpersonali
Un peggioramentodei servizi erogati
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Per quanto riguarda l’impresa in cui lavora, prevede nei Per quanto riguarda l’impresa in cui lavora, prevede nei prossimi due anni una situazione di instabilità prossimi due anni una situazione di instabilità
La maggioranza non prevede instabilità, ma preoccupano i dati relativi a coloro che rispondono in modo affermativo (ben il 15,5%) e a coloro che non sanno rispondere al quesito.
15,50%
36,50%
48,00%
0
0,05
0,1
0,15
0,2
0,25
0,3
0,35
0,4
0,45
0,5
Si No Non lo so
21
Per quanto riguarda il suo posto di lavoro, prevede nei prossimi due Per quanto riguarda il suo posto di lavoro, prevede nei prossimi due anni un rischio occupazionaleanni un rischio occupazionale
11,10%
43,40%45,50%
0,00%
5,00%
10,00%
15,00%
20,00%
25,00%
30,00%
35,00%
40,00%
45,00%
50,00%
Si No Non lo so
22
La sicurezza in aziendaLa sicurezza in azienda I dati sulla percezione del livello di sicurezza nell’impresa sono
contraddittori: oltre il 70% dà un giudizio da buono a sufficiente, ma altri percepiscono la propria azienda come mediocremente e
scarsamente sicura.33,70%
39,20%
17,60%
9,50%
0,00%
5,00%
10,00%
15,00%
20,00%
25,00%
30,00%
35,00%
40,00%
Buono Suff iciente Mediocre Scarso
23
Si riscontrano rilevanti margini di miglioramento, su cui è necessario investire: l’84% dichiara di non aver mai subito un infortunio sul lavoro negli
ultimi due anni. Il 16% ne ha subiti da 1 a 3.
Occorre diminuire l’incidenza di infortuni tra le prime classi di età: è circa 6% in più tra i 19 e i 26 anni rispetto alla media dei rispondenti.
84,00%
16,00%
0,00%
10,00%
20,00%
30,00%
40,00%
50,00%
60,00%
70,00%
80,00%
90,00%
Nessuno da 1 a 3
24
La formazione sulla sicurezza in aziendaLa formazione sulla sicurezza in azienda
il non soddisfacente ritorno rispetto alla formazione: il 27% sostiene di non avere mai seguito un corso di
formazione alla sicurezza promosso dall’impresa in cui lavora
il 22,4% di non aver ricevuto informazioni adeguate sui rischi specifici e sulle misure di prevenzione e protezione adottate dall’impresa stessa.
25
Quali soggetti del sistema salute e sicurezza sono Quali soggetti del sistema salute e sicurezza sono presenti in azienda?presenti in azienda?
La figura più conosciuta è quella della Rappresentanza sindacale unitaria (Rsu): dal 93,9% dei rispondenti.
Il grado di visibilità di altre figure cardine è invece più modesto:
I Rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza sono conosciuti dal 58%;
Il Responsabile del servizio di prevenzione e protezione (Rspp) dal 35,2%;
Il Medico competente dal 56,6%.
26
La dimensione relazionaleLa dimensione relazionale
Relazioni con i colleghi: amichevoli e collaborative per la maggioranza (80,3%) formali per il 12,2% competitive o conflittuali per il 6%
Relazioni con i propri collaboratori: amichevoli e collaborative per la maggioranza (62,6%) Formali per il 18,4% competitive o conflittuali per il 5,4%
27
La dimensione relazionaleLa dimensione relazionale
Relazioni con i superiori:
36,20%
18,20%
1,20%
28,20%
6,60%
9,60%
0,00%
5,00%
10,00%
15,00%
20,00%
25,00%
30,00%
35,00%
40,00%
Collaborative Amichevoli Competitive Formali Conflittuali Assenza dirapporti
28
Percezione sulle capacità del diretto superiorePercezione sulle capacità del diretto superiore
È significativo che il 34,9% del campione ritenga che il proprio diretto superiore non abbia tali capacità.
47,50%
34,90%
17,60%
0,00%
5,00%
10,00%
15,00%
20,00%
25,00%
30,00%
35,00%
40,00%
45,00%
50,00%
Si No Non lo so
29
Disaggregando il dato in base alle classi di età dei lavoratori, emerge che il giudizio positivo relativo alle capacità del diretto superiore viene espresso in misura maggiore da coloro che hanno un’età superiore ai 46 anni e soprattutto da coloro che si collocano nella fascia 56-65 anni (67,9%).
30
Percezione sulle capacità del diretto superiorePercezione sulle capacità del diretto superiore
È rilevante notare la percentuale relativa a chi ha la percezione di non sentirsi supportato dal diretto superiore nello svolgimento del lavoro (44,9%).
55,10%
44,90%
0,00%
10,00%
20,00%
30,00%
40,00%
50,00%
60,00%
Si No
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Nell’organizzazione del lavoro, il diretto superiore tiene conto Nell’organizzazione del lavoro, il diretto superiore tiene conto
degli eventuali suggerimenti/osservazioni proposti dai lavoratoridegli eventuali suggerimenti/osservazioni proposti dai lavoratori??
44,50%
33,50%
22,00%
0,00%
5,00%
10,00%
15,00%
20,00%
25,00%
30,00%
35,00%
40,00%
45,00%
Si No Non lo so
32
Valutazione rispetto allo stile di direzione in atto nell’azienda
il 57,8% sostiene inoltre di non ricevere ordini e/o istruzioni contraddittori; ma resta alta la percentuale di chi risponde in maniera positiva.
53,70%
46,30%
42,00%
44,00%
46,00%
48,00%
50,00%
52,00%
54,00%
Efficace Non eff icace
33
Percezione sulle capacità del diretto superiorePercezione sulle capacità del diretto superiore
Ritiene che i diretti superiori abbiano adeguate competenze nella gestione delle risorse umane?
46,00%
54,00%
42,00%
44,00%
46,00%
48,00%
50,00%
52,00%
54,00%
Si No
34
Percezione sulle capacità del diretto superiorePercezione sulle capacità del diretto superiore
Ritiene che i risultati da lei conseguiti, le vengano riconosciuti dal diretto superiore?
33,30%
45,10%
21,70%
0,00%
5,00%
10,00%
15,00%
20,00%
25,00%
30,00%
35,00%
40,00%
45,00%
50,00%
Si No Non lo so
35
Organizzazione del lavoroOrganizzazione del lavoro
Come valuta l’organizzazione del lavoro nella sua impresa (turni, ritmi, tempi di lavoro, ecc.)?
57,20%
42,80%
0,00%
10,00%
20,00%
30,00%
40,00%
50,00%
60,00%
Adeguata Non adeguata
36
Ritiene di essere messo nelle condizioni migliori per svolgere il suo lavoro (in termini di informazioni, formazione, postazione/attrezzature, ecc)?
45,50%
41,20%
13,30%
0,00%
5,00%
10,00%
15,00%
20,00%
25,00%
30,00%
35,00%
40,00%
45,00%
50,00%
Si No Non lo so
37
La comunicazione in aziendaLa comunicazione in azienda
Come valuta il sistema di comunicazione in uso nella sua impresa (scambio di informazioni, indicazioni operative, passaggio di consegne, ecc.)?
50,80%
49,20%
48,00%
48,50%
49,00%
49,50%
50,00%
50,50%
51,00%
Efficace Non eff icace
38
È a conoscenza della strategia e dei programmi a medio termine della sua impresa?
24,90%
75,10%
0,00%
10,00%
20,00%
30,00%
40,00%
50,00%
60,00%
70,00%
80,00%
Sì No
39
All’interno della sua impresa, gli obiettivi sono condivisi?
43,90%
56,10%
0,00%
10,00%
20,00%
30,00%
40,00%
50,00%
60,00%
Si No
40
Crescita professionaleCrescita professionale
Il lavoro che svolge. Le consente di crescere professionalmente?
39,70%
60,30%
0,00%
10,00%
20,00%
30,00%
40,00%
50,00%
60,00%
70,00%
Si No
41
Sviluppo di carrieraSviluppo di carriera
Il lavoro che svolge, le consente un adeguato sviluppo di carriera?
22,90%
77,10%
0,00%
10,00%
20,00%
30,00%
40,00%
50,00%
60,00%
70,00%
80,00%
Si No
42
Nonostante ciò: al 74,7% del campione piace l’attività lavorativa abitualmente
svolta; La maggior parte di loro si sente utile nello svolgere il proprio
lavoro (76,9%). i lavoratori si sentono inoltre apprezzati dai propri colleghi nel
73,6% dei casi e per l’87,5% di loro anche la famiglia apprezza il lavoro che fanno.
43
Alcune considerazioniAlcune considerazioni
Dai dati relativi alla percezione dei lavoratori coinvolti emerge che una buona gestione delle risorse umane consente lo sviluppo di pratiche di organizzazione del lavoro accettate, riconosciute e adeguate.
I diversi incroci mostrano una netta corrispondenza tra qualità delle relazioni interpersonali e percezione delle competenze dei superiori nella gestione delle risorse umane.
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Percezione sullo stato di salutePercezione sullo stato di salute
Negli ultimi 6 mesi, come definirebbe il suo stato di salute?
Lo stato di salute negli ultimi 6 mesi è rimasto “il solito” secondo l’80,7% del campione, “peggiorato” per il 14%.
8,90%
60,40%
26,00%
4,70%
0,00%
10,00%
20,00%
30,00%
40,00%
50,00%
60,00%
70,00%
Eccellente Buono Mediocre Pessimo
45
Percezione sull’umorePercezione sull’umore
Negli ultimi sei mesi, come definirebbe il suo umore?
4,40%
7,60%
39,10%
21,30%
8,60%11,50%
7,50%
0,00%
5,00%
10,00%
15,00%
20,00%
25,00%
30,00%
35,00%
40,00%
Allegro Contento Sereno Indifferente Arrabbiato Avvilito Depresso