Studio sul romanzo UN AMERICANO ALLA CORTE DI RE ARTU … · PARTE I - Riassumi brevemente il...

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Liceo Classico Statale “L. Manara” - Roma Classe I sez. E a.s. 2010-2011 Studio sul romanzo UN AMERICANO ALLA CORTE DI RE ARTU’ di Mark Twain A Connecticut Yankee in King Arthur's Court (1889) Disegni di Gabriele Giovannangeli Roma, maggio 2011

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Studio sul romanzoUN AMERICANO ALLA CORTE DI RE ARTU’di Mark Twain

A Connecticut Yankee in King Arthur's Court (1889)

Disegni di Gabriele Giovannangeli

Roma, maggio 2011

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INDICE

PARTE I - Riassumi brevemente il romanzo

PARTE II – Analisi dei capitoli

PARTE III - Quali sono i messaggi principali che l’Autore ha volutoesprimere con questo romanzo ?

PARTE IV - Quali aspetti rendono il romanzo interessante ancora ai nostrigiorni ?

PARTE V - Giudizio complessivo motivato

ACCROCCA ADRIANO II a III IV VANDREANI GIULIA II a III IV VBALDINELLI LIVIA I II a b III IV VBARTOLOMEI ILARIA I II a … III IV VBARTOLUCCI LUCA II a … III IV VBATTISTI GIACOMO II a III IV VBORIGLIONE MARCO I II a b III IV VBUJARONI MARIO II a … III IV VCARNEMOLLA ILARIA II a … III IV VCECI SARA II a III IV VCHIARINI TULLIA II a b III IV VCURCIO ALESSIA I II a b c d III IV VDE SIO PIETRO I II a b III IV VDI BONA FRANCESCO II a b III IV VGIOVANNANGELI GABRIELE II a … III IV VGRIPPIOTTI LUCA II a … b III IV VIOVINE RICCARDO II a III IV VMORELLI DARIO I II a b III IV VRIVABENE FRANCESCA II a … III IV VROMANELLI ELENA II a b III IV VSANTECECCA MARTINA II a b III IV VSORRENTINO ANDREA I II a … b III IV VVALENZI AURORA I II a III IV VZUDDAS RICCARDO II a III IV V

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PARTE I

“Riassumi brevemente il romanzo”

Alcune risposte

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BALDINELLI LIVIA- In questo romanzo possiamo godere di un quadro sinotticodel mondo medievale tramite un efficace espediente letterario adottato da MarkTwain , il racconto di un capofabbrica del diciannovesimo secolo che, catapultatoin pieno Medioevo, descrive le sue avventure in un manoscritto pervenutoall’autore nel misterioso castello di Warwick ,in Inghilterra. Attraverso gli occhidi un uomo moderno, seguendo le incalzanti vicende di questo, l’autore cominciaa vedere il Medioevo in maniera totalmente innovativa: l’epoca medievale nonviene più limitata dalle generalizzazioni che la definiscono “epoca buia”, ma diessa emergono anche gli aspetti esilaranti, che diventano tali perché affrontati sìcon cura ma con maggior leggerezza. Tale leggerezza non va però confusa con lasuperficialità: Mark Twain analizza infatti con grande scrupolosità ogni singolocarattere dell’epoca medievale, ponendo l’accento sul ruolo fondamentaledell’educazione e della Chiesa nella formazione dei caratteri della società, inmodo tale da permetterci di cogliere luci ed ombre di un periodo storico forsetroppo spesso vittima di luoghi comuni e scarso interesse provocato da questi.Torna all’ INDICE

BARTOLOMEI ILARIA - Mark Twain incontra nel castello di Warwick HankMorgan; egli è un americano che lavorava in una fabbrica. Mostrandogli unacerta conoscenza in fatto di storia medievale, Mark rimane attratto da questo egli chiede di raccontargli la sua storia. Hank inizia a narrarla, ma vinto dallastanchezza lascia che sia un manoscritto a parlare per lui. Questa è la storia. Ungiorno lavorando scoppia una rissa e Hank riceve un colpo che gli fa perdere isensi. Al suo risveglio, dal XIX secolo si ritrova nel VI secolo, a Camelot, alla cortedi Re Artù, in un epoca di castelli, cavalieri e maghi. Subito viene fattoprigioniero, ma grazie al grande vantaggio che ha, ovvero quello di essere avantimentalmente e tecnologicamente rispetto all'intera popolazione di ben tredicisecoli, non solo riesce a liberarsi dal suo stato di prigionia, ma persino adiventare il secondo personaggio della Britannia per influenza, spacciandosi perun mago e facendosi chiamare “Il Capo”. Usando la tecnologia simula miracoli,acquistando notorietà e accattivandosi il popolo. Nel corso degli anni alla cortedi Re Artù svolge il suo lavoro da primo ministro e nel frattempo, segretamente,raduna uomini per indirizzarli all'istruzione e alla tecnologia. Durante la suapermanenza a Camelot, vive varie avventure, scopre i modi di vivere di ricchi epoveri, si scontra con la superstizione e l'ingenuità di entrambi, e pian pianovede la tecnologia e i lussi del XIX secolo integrarsi nel VI. Tutto sembra andareper il meglio, fin quando non interviene la Chiesa, che Il Capo ha da sempretemuto. Per quanto egli insieme a pochi fedeli riesca a sconfiggere i nemici,rimane prigioniero del massacro che ha attuato intorno al suo rifugio e lui stessodiventa un vinto. Al momento della sua “quasi morte” il corpo viene nascosto nelrifugio insieme al manoscritto dai suoi fedeli. Così il racconto termina. MarkTwain, conclusa la lettura, si reca nella stanza di Hank Morgan per restituirgli il

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libro e proprio in quel momento quest'ultimo viene sorpreso dalla morte. Tornaall’ INDICE

BORIGLIONE MARCO - Un uomo della seconda metà del diciannovesimo secolosi trova improvvisamente catapultato nella vita quotidiana di milletrecento anniprima a Camelot. Dopo le prime difficoltà di ambientamento, grazie alle sueconoscenze e capacità più elevate , riesce ad emergere socialmente spacciandosiper un uomo con poteri sovrannaturali fino ad arrivare velocemente adoccuparsi dell’amministrazione del regno, rispondendone solo a re Artù.Istruisce alcuni giovani ed inizia a diffondere “nuove invenzioni” come il giornalee il telefono, cercando anche di eliminare le molte superstizioni popolaripresenti a quei tempi che elogiavano alcuni ciarlatani come Merlino. Viaggiamolto per il territorio compiendo azioni che a quella gente sembravano divineed infiltrandosi con re Artù fra la povera gente per osservare le situazioni socialied eventualmente migliorarle.In questo viaggio con il re incontra moltissime difficoltà ad ambientarsi conquelle persone e finisce per diventare schiavo e scampare all’impiccagione perpuro miracolo.Tornando a Camelot sfida apertamente la classe sociale della cavalleria peravere più uguaglianza, e quando viene attaccato nel torneo da più cavalieriricorre alle armi da fuoco per sconfiggerli.Da qui in avanti incontra sempre più difficoltà a governare fra le azioni dellachiesa e della cavalleria nazionale, tanto da ridursi a difendersi nel castello solocon qualche suo giovane allievo da quella società così diversa che aveva provatoa cambiare.Così finisce per soccombere ad opera di Merlino che lo addormenta per tredicisecoli. Torna all’ INDICE

CURCIO ALESSIA- Hank Morgan, giovane yankee nato e cresciuto nelConnecticut, ad Hartford, è il protagonista di un vero e proprio viaggio neltempo, per sopravvivere al quale sarà costretto a sfoderare le sue innumerevolidoti, incentrate su una straordinaria capacità di adattarsi alle situazioni piùdisperate nonché un sorprendente ma mai ingenuo ottimismo. La sua storia civiene riportata in modo diretto per mezzo della pergamena grazie a cui lo stessoHank ha conservato le sue memorie: quest’ultima, in occasione di una visitaguidata ad un antico castello, viene donata proprio all’autore del romanzo, MarkTwain. In una notte lo scrittore verrà a conoscenza della inverosimile avventuradella quale colui che verrà nominato il Capo, in qualità di protagonista, sirivelerà la chiave di interpretazione fondamentale: saprà sfruttare al meglio ilvantaggio di 1300 anni di cui dispone, mettendo in atto nell’Inghilterra del sestosecolo una sorta di prematura rivoluzione industriale, che inevitabilmente

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interesserà tutti gli aspetti della vita degli uomini di quel periodo storico, daquello economico a quello sociale. Nonostante il ragazzo riesca quasi subito afare buon uso del suo spirito pratico e laborioso e della sua indiscussasuperiorità intellettuale rispetto ai rozzi uomini medievali, ben presto ècostretto a scontrarsi con l’ingenuità di questi ultimi, risoluti ad obbedireciecamente ad un’istituzione che li governa dall’alto e contro la quale ogni sforzodi rivela vano, benché come primo ministro del re goda di fama e rispetto,nonché di un ampio seguito di uomini istruiti appositamente per favorire ilprogresso della Britannia. In pochi anni il protagonista, coinvolto in ogni sorta diperipezie e pericoli (sempre e comunque legati all’epoca in cui vive),trasformerà l’Inghilterra di Re Artù nella liberale e progredita Inghilterra del XIXsecolo, finché non riemergerà proprio dal popolo a lui apparentemente fedele lasuperstizione religiosa dettata dall’influenza della Chiesa: quest’ultima, insiemead alcuni errori inevitabili commessi dal Ministro del Re (conseguenza dellepassioni insiste nell’animo umano) decreterà la fine dell’ambizioso progetto delprotagonista. Ad opera di un incantesimo di Merlino quest’ultimo si ritroveràvivo nel suo vero secolo, ma morirà poco dopo, sotto gli occhi di Mark Twain, inpreda ad una spasmodica e allo stesso tempo nostalgica rievocazione dellapropria surreale avventura. Torna all’ INDICE

DE SIO PIETRO - Il libro “Un americano alla corte di Re Artù” narra la curiosastoria di Morgan , un produttore d'armi della fine dell'800 che durante una rissa,subisce un colpo alla testa e sviene . Al suo risveglio si trova catapultato nel 528 ,in pieno medioevo , a Camelot. Subito viene arrestato e rinchiuso in prigione , masfruttando l'ingenuità delle persone dell'epoca , si finge un abile mago in gradodi umiliare anche il tanto temuto Merlino . Diventa così primo ministro di ReArtù , amato e rispettato da tutti e istituendo aziende, fabbriche e scuole riesce aportare gran parte dell'Inghilterra ad essere alquanto avanzatatecnologicamente . “Inventa” infatti il telefono , il giornale e riesce a far produrreenergia elettrica . Affronta anche una lunghissima serie di avventure fuori daCamelot , prima in compagnia di una damigella , (sua futura moglie ) Alisanda , epoi con lo stesso Re Artù sotto falsa identità . Viene addirittura reso schiavo erischia perfino di essere giustiziato insieme al Re , ma viene salvato da ungruppo di cavalieri capitanati da Lancillotto arrivati in bicicletta (altra suainnovazione anziché a cavallo . Successivamente però la chiesa lo inganna e lo faallontanare per un periodo da Camelot , dove si scatena una grande guerra civilenella quale muore anche Re Artù. Al suo ritorno Morgan si trova da solo consoltanto pochi compagni fidati al seguito , a dover fronteggiare tutti i cavalierid'Inghilterra. Riesce a sconfiggerli , poiché si è arroccato in una caverna – bunkercircondata da una grande protezione .viene però ferito e curato da una loscadonna che in realtà è Merlino che con un incantesimo lo fa addormentare pertredici secoli. Torna all’ INDICE

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MORELLI DARIO - Questo libro “Un Americano alla corte di re Artù” racconta lavicenda di Hank Morgan, un fabbro ferraio americano. La narrazione inizia conl’incontro del protagonista con Mark Twain. I due iniziano a parlare e Morganpresta all’uomo appena conosciuto un libro, o meglio un suo diario, moltostrano. Mark Twain inizia a leggerlo appassionatamente. Questo racconto iniziacon una rissaFra Hank e un operaio, datata alla fine dell ‘800. L’operaio ha la meglio e Hank,dopo aver ricevuto una botta in testa si sveglia nella Camelot del 528. Morgan sitrova catapultato in questo paese, sconosciuto a lui, dove tutti vestono e parlanoin modo strano. Inizialmente crede di essere in un manicomio, poi chiedendoindicazioni si accerta della data, il lontano 528. Un cavaliere della tavola rotondadi Artù, vedendo Hank vestito in un modo strano per quei tempi lo cattura, esubito viene imprigionato e condannato a morte. Morgan non sa come salvarsi,ma poco prima dell’esecuzione, gli viene in mente che in quell’anno avvenneun’eclissi solare, sconosciuta per gli uomini del VI secolo. Allora finge di essereun mago e afferma che oscurerà il cielo se solo avessero tentato di ucciderlo.Così accadde, e il re meravigliato della potenza di questo mago (Morgan) lonomina primo ministro. Hank viene soprannominato “ Il Capo” per via dei suoipoteri. Decide allora di modernizzare un paese del VI secolo con le invenzioni delXIX secolo. Difatti costruisce telefoni, cavi elettrici, armi da fuoco. Iniziano così iviaggi di Morgan per l’Inghilterra, per modernizzare la società. Il Capo si copre digrande fama poiché distrugge la torre di Merlino con un’esplosione, esuccessivamente sblocca la fonte sacra, che era da tempo prosciugata. Morgan eArtù poi intraprendono un viaggio sotto finte spoglie di mendicanti. Entrambivengono fatti prigionieri, e di nuovo rischiano la morte. I due travestiti dapoveracci, stanno per essere impiccati, ma vengono salvati da dei cavalieri,capeggiati da Lancillotto, giunti là in bicicletta. Il Capo trova moglie, con la qualeha una bambina, Pronto-Centralino, la quale essendo ammalata viene portata daigenitori in una località marittima. Si scopre che era una trappola della Chiesa,poiché voleva allontanare il Capo da Camelot . Dopo aver saputo ciò dal suofidato allievo, Clarence, Morgan torna ed intraprende una guerra contro icavalieri e la chiesa , contrari alle invenzioni moderne. Il Capo si rifugia con isuoi alleati in un bunker. Inizia il conflitto nel quale muoiono tutti i cavalieri, cheerano contro Morgan. Il protagonista viene ferito da una pugnalata ma curato inseguito da Merlino, travestito da donna, il quale con un incantesimo lo faràrisvegliare 13 secoli dopo. Hank Morgan morirà poco dopo aver consegnato illibro a Mark Twain. Torna all’ INDICE

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SORRENTINO ANDREA - Che cosa accadrebbe se due epoche, nettamentediverse tra loro, l’una basata sul lavoro e sul progresso scientifico-tecnologico el’altra basata sulla religione e sulle credenze popolari, s’incontrassero?E’ quello che ha immaginato Mark Twain in un “Americano alla corte di re Artù”,pubblicato nel 1899, uno dei primi romanzi fondati su un viaggio temporale.Inghilterra del VI secolo d. C. – è lì che è ambientata la storia.Un industriale americano, figlio della rivoluzione industriale del XIX secolo,Hank Morgan, dopo esser stato tramortito da un violento colpo in testa, siritrova improvvisamente catapultato nell’Inghilterra del VI, dove s’incontrano legesta del famigerato re Artù. Lì subito incominciano le prime incomprensioni econ esse i primi guai per lo Yankee, causati da due mentalità completamentediverse tra loro.Il protagonista, utilizzando l’intelligenza e le conoscenze di cui disponeva, riescea tirarsi fuori dai guai in cui è incappato facendo dei “miracoli” e si fa passare peruno stregone. Di “miracolo in miracolo” la sua fama cresce a tal punto che arrivaa screditare il celeberrimo mago Merlino e diventare così l’uomo più importantedel reame dopo re Artù. Si fa così nominare il “Capo”.Di fatto è lui a adamministrare lo stato. Ha una grande ambizione, quella di migliorare la societàmedievale importandovi la sua, quella del XIX secolo.Durante tutto il periodo di permanenza in quell’epoca, cerca in ogni modo direalizzare il proprio sogno. Non riesce, però, nel suo intento, scopre che è moltopiù difficile di quanto pensi abbattere i pregiudizi e cambiare la mentalità el’indole degli uomini. Torna all’ INDICE

VALENZI AURORA - Questo romanzo racconta la storia di un viaggio nel tempodi tredici secoli. Due uomini si trovano a partecipare ad una visita guidata in uncastello risalente al medioevo, all’incirca nel 1850, uno dei due ha una storiamolto particolare da raccontare e lascia un manoscritto all’altro che comincia aleggerlo con interesse. Questo racconto comincia nel XIX secolo, un uomo in unafabbrica viene colpito violentemente da un’asta di ferro e case a terra svenuto. Alsuo risveglio trova una realtà completamente diversa, distese di verde, prati ealberi e pensa quasi di essere ancora nel sonno e di sognare, dopo poco però sirende conto di trovarsi in un luogo sperduto e incontra un cavaliere armato chelo carica e gli dice di seguirlo, l’uomo a quel punto pensa di trovarsi in unmanicomio poiché mai ci si poteva aspettare nel XIX secolo di incontrare unuomo con l’armatura e di ricevere un tale trattamento. Così viene portato in uncastello e viene sbeffeggiato a causa del suo “strano” abbigliamento che per luiinvece era del tutto normale, anzi era quello degli altri che lo faceva sempre piùconvincere di trovarsi in un luogo abitato da persone non sane di mente. Da quelmomento lo straniero comincia a vivere esperienze sempre più sconvolgenti eriesce a comprendere da un paggio più giovane di lui, Clarence, che si trova allacorte di re Artù, ben tredici secoli prima della sua nascita, nel VI secolo. Dopo

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una serie di colloqui con gli altri abitanti del castello l’uomo, Hank Morgan, sirende conto della verità, era realmente stato portato indietro nel tempo. Da quelmomento in poi, studiando il comportamento e la tradizione di quella gente,riesce ad escogitare dei piani per salvarsi la vita e farsi una reputazione comemago, compiendo sempre nuovi “incantesimi” e stupendo sempre di più la gentedel luogo che non conosceva ancora la scienza, ma solo la superstizione. Ilmanoscritto si completa con un vero incantesimo lanciatogli dal mago di corteMerlino, che farà sprofondare il protagonista n un sonno profondo lungo tredicisecoli, che lo riporterà così al suo tempo. Torna all’ INDICE

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PARTE II

ANALISI DEI CAPITOLI

Tutte le risposte alle domande personalizzate

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Capitoli 1 – 2Riassumi i primi due capitoliCURCIO ALESSIA - Nel primo capitolo, in occasione di una visita guidata all’anticocastello di Warwick Arms, l’autore del romanzo incontra il protagonistadell’avventura della quale lui stesso in un secondo momento si appresterà aleggere. Colpito dal suo aspetto per nulla moderno e dalla sua straordinariaconoscenza delle armi antiche, decide di intrattenersi con lui durante l’intera visitaguidata, finché la guida non fornisce ai visitatori informazioni su un anticousbergo medievale che reca sulla maglia metallica un buco provocatoprobabilmente da una pallottola. Lo straniero, rivolgendosi a Twain, gli comunicadi essere stato lui stesso l’artefice di quel foro, provocando così un’insaziabilecuriosità nell’animo dell’interlocutore.Subito dopo quest’ultimo si reca presso una locanda dove incontra nuovamenteil forestiero; questa volta l’uomo, dopo avergli raccontato l’inizio della suaavventura, gli dona una pergamena ingiallita che custodisce tutta la sua storia.Leggendola lo scrittore scopre che lo straniero, di nome Hank Morgan, era inrealtà uno yankee, di mestiere sovrintendente in una fabbrica di armi; in seguitoad un scontro con uno dei suoi dipendenti aveva perso coscienza e il giornodopo si era inspiegabilmente ritrovato sotto una quercia, in un ambientesconosciuto. Attaccato improvvisamente da un uomo a cavallo che aveva tuttol’aspetto di un artista da circo, si era rifugiato sopra un albero. Il bizzarrocavaliere lo aveva però convinto a scendere definendolo “prigioniero della sualancia”; trasportato all’interno di un imponente castello, che a suo parere nonpoteva essere altro che un manicomio, dopo aver parlato con un allegro paggiodi nome Clarence si era finalmente convinto di trovarsi in un’altra epoca. Erainfatti l’anno 528 e lui era all’interno del castello di Re Artù, al cospetto dei piùillustri eroi dell’antichità medievale: i cavalieri della Tavola Rotonda. La suasorpresa di era trasformata però in terrore quando Ser Kay aveva fissato la suaesecuzione per il giorno successivo. L’avventura ha quindi inizio nel momento incui Hank Morgan capisce di dover trovare in fretta un modo per salvarsi daquella tragica situazione. Torna all’ INDICE

Capitoli 1-2-3“Camelot… Camelot – ripetei tra me – Non mi sembra di averlo mai sentitoprima. Il nome del manicomio, probabilmente”. Perché il nome di Camelotviene inizialmente associato ad un manicomio ?RIVABENE FRANCESCA - Il protagonista associa il nome della cittadina diCamelot ad un manicomio poiché ritiene che lo stesso cavaliere che lo ha“catturato” sia un matto che risiede in un manicomio, tanto è particolare nelcomportamento, ad esempio quando chiede di “giostrare in un combattimento”o per il suo bizzarro modo di vestire e parlare.

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Per questo motivo quando sente da parte dell’ uomo il nome di quella cittadina,ritiene che sia la residenza del pazzo.Capitolo 3Che cosa colpisce di più il protagonista al primo contatto con Camelot?RIVABENE FRANCESCA - Il protagonista alla vista di Camelot è subito colpitodalla gente e dal luogo che lo circonda: una fanciulla con in testa una ghirlandarossa che alla vista del forestiero è rimasta spaventata ed allo stesso tempocolpita, cosa che al contrario avrebbe dovuto fare in presenza di quel cavalierepazzo, mentre invece sembrava che fosse abituata a vedere continuamentepersone simili ; capanne miserabili con tetti di paglia, uomini muscolosi conlunghi capelli vestiti come le donne con una rozza tunica di canapa, i quali comela fanciulla, rimangono meravigliati della presenza dell’ uomo, con occhispalancati, andando a chiamare la gente per vedere lo spettacolo dello straniero,mentre continuano a salutare umilmente il cavaliere, senza riceverne mai unarisposta. Torna all’ INDICE

Capitolo 4Come scopre il protagonista di essersi “trasferito” nel tempo dall’anno1879 all’anno 528 ? E quale immediato futuro gli si prospetta ?BUJARONI MARIO - Al risveglio del protagonista esso si trovò legato su di uncarro e l’ambientazione intorno a lui era bizzarra e inusuale. Gli abiti indossatidalla gente, le armi, gli edifici e il modo di parlare di vari personaggi fecerosospettare al protagonista di trovarsi nel pieno del medioevo e quando vide lafigura di re Artù e della Tavola Rotonda i suoi sospetti furono sempre piùfondati. La vera conferma dell’anno in cui si trovava gli fu offerta durante il suoperiodo di prigionia prima della sua condanna a morte mediante impiccagione.Egli si ricordò che nel 528 sarebbe avvenuta una eclissi di sole e quando siricordò anche giorno e ora, capì che avrebbe dovuto solo attendere l’evento.L’evento per un bizzarro caso del destino avvenne proprio mentre ilprotagonista era sul patibolo e gli abitanti credendo che l’oscuramento del solefosse dovuto a lui lo considerarono un mago anche più abile di Merlino. Così ilprotagonista è riuscito a capire di trovarsi alla vera corte di Artù il quale gliassegnò il rango di suo ministro e ciò gli consentì di migliorare la vita dell’epocacon la sua conoscenza superiore di secoli rispetto a chiunque.Capitolo 4La prima descrizione della sala della Tavola Rotonda.BUJARONI MARIO - Quando ancora era uno schiavo il protagonista viene portatocome bottino di guerra nella sala della Tavola Rotonda e ce ne fa una breve

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descrizione. Ci descrive un ambiente sporco e chiassoso dove i cani o rincorronoi topi o dormono o rosicchiano i vari avanzi di cibo sparsi per il pavimento. Icavalieri non erano meglio dei cani: chi raccontava barzellette, chi si vantavadelle sue imprese di guerra, chi esponeva i suoi schiavi come trofei senza che ilre o Merlino si indignassero dato che anche loro partecipavano con entusiasmo aquel baccano. Non era certo quello che ci si aspettava leggendo le favole che nenarravano prima di questo testo.Capitoli 4 – 6 – 8Il 21.06.513 alle ore 12.03 avrà inizio un eclisse di sole. Che ruolo svolgequesto fatto nel romanzo ?BUJARONI MARIO - Il protagonista sfruttando la sua memoria storica riuscì aprevedere che il giorno della sua condanna a morte ci sarebbe stata una eclissi esfruttò la cosa a suo vantaggio prima che l’evento cominciasse avvertì i presentidell’imminente oscuramento del sole e venne deriso da tutti, re compreso.Quando però cominciò a fare improvvisamente buio la gente dovette ricredersi eil re lo implorò ritenendolo artefice del prodigio, di farlo cessare promettendogliche gli avrebbe dato qualunque cosa avesse chiesto. Il protagonista colsel’occasione e si guadagnò la carica di ministro del re e una indennità senza che inrealtà avesse fatto niente. Torna all’ INDICE

Capitolo 5Racconta la prima apparizione di Merlino nel romanzo.BARTOLOMEI ILARIA - Dopo essere stato fatto prigioniero, l'uomo vienecondotto alla corte di Re Artù, dove assiste ad un banchetto alla Tavola Rotonda,che per i nobili di quel tempo era solo un modo per ubriacarsi e raccontarefesserie a cui tutti i presenti puntualmente credevano. Ad un tratto durante ilbanchetto s alza Merlino, un mago potente e bugiardo, ormai non più nel fioredei suoi anni e inizia a raccontare a sua solita storia, talmente nota che l'interacompagnia si addormenta. La storia, di cui lui stesso è protagonista, narra delmago e di Re Artù che si recano da un eremita che è anche un cerusico. Questocura le ferita al re, che una volta ristabilitosi, riparte insieme al mago, il quale,avendogli il re detto di non possedere una spada, gli preannuncia che presto neotterrà una. Quando infatti si trovano in prossimità di un lago, notano che nelmezzo un braccio avvolto in un drappo bianco tiene in mano una spada. Subitodopo appare una fanciulla, la Dama del Lago, che, alla richiesta del re di ottenerela spada, acconsente in cambio di un regalo che chiederà in seguito. Così i duecon una barca si recano nel mezzo del lago per impossessarsi della spada. Oltrealla spada Re Artù ottiene il fodero, che saggiamente Merlino ritiene piùprezioso, in quanto sa che finché il re lo avrà addosso, sarà salvo. Così termina ilracconto del Mago.

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Capitolo 6Racconta la presentazione del protagonista da parte di Ser Kay, fratello dilatte di Re Artù.BARTOLOMEI ILARIA - Dopo che tutti si sono risvegliati per lo scherzo di SerDinadan l'umorista, inizia a parlare Ser Kay, che racconta come il prigionieroHank sia stato catturato. Egli narra di averlo incontrato in una terra lontanadove tutti indossano i suoi stessi abiti, che rendono gli uomini che li vestonoimmortali; racconta poi di una lunga battaglia in cui ha sconfitto tredici cavalieri,risparmiando la vita solo al presente,per condurlo alla Corte di Re Artù. InfineSer Kay ordina che l'uomo sia condannato a morte il 21 giugno a mezzogiorno.Credendo la gente che esso sia immortale per i suoi abiti, merlino propone disvestirlo e così avviene. L'uomo allora viene condotto nella prigione, privo deisuoi vestiti. Torna all’ INDICE

Capitolo 7Racconta l’ispirazione che ha il protagonista nella prigione di Camelot.GRIPPIOTTI LUCA - Il protagonista rinchiuso nelle segrete di Camelot crede diessere ancora in un sogno ma pian piano è sempre più consapevole dellaterribile situazione in cui si trova. L’indomani sarà messo al rogo e deveescogitare qualcosa perché anche fosse un sogno essere bruciato vivo non ècertamente una cosa gradita. Hank si avvale delle sue conoscenze superiori epresto si rende conto dell’ingenuità e della credulità di quelle persone chevogliono ucciderlo e capisce che questa può essere la chiave per la sua salvezza.Chiama subito Clarence, un paggio, che ormai è diventato per lui un amico, loconvince a dire al re e ai nobili che hanno ordinato la sua morte che lui è unpotentissimo mago e che se non viene liberato immediatamente scatenerànell’intero regno una calamità che non lascerà scampo a nessuno. Il suo piano èpronto.Capitolo 8Racconta il piano escogitato da Clarence per salvare il protagonista-magodal rogo.

Capitolo 8Che cosa salva il protagonista dal rogo ?GRIPPIOTTI LUCA - Hank non aveva considerato che prima di minacciare unagrande calamità avrebbe dovuto pensare a quale. Infatti quei creduloniavrebbero sicuramente voluto avere una prova del potentissimo mago chesosteneva di essere. Fortunatamente ricorda che il 21 di quell’anno sarebbe

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avvenuta un’eclissi solare e Clarence gli aveva detto che era il 20. Avrebbepotuto sfruttare quell’avvenimento per dare una dimostrazione del suo potere.Quando Clarence è di ritorno dalla corte e come si aspettava gli chiede dispiegare quale sarà la calamità che scatenerà se non viene subito liberato dice alpaggio che soffocherà il sole e le piante moriranno per l’assenza di luce e calore edi conseguenza ogni uomo fino all’ultimo. Quando Clarence riporta la notizia allacorte, il terrore assale i nobili e il re e così il paggio credendo di fare una favoreal potente mago, propone di anticipare di un giorno l’esecuzione. Clarence credeche così Hank possa dare solo una piccola dimostrazione del suo potere senzadover soffocare il sole. La notizia lascia senza parole Hank che crede ormaisicura la sua fine, ma quando si trova legato sul rogo e sente di non avere piùscampo, il sole comincia ad oscurarsi. Clarence si era sbagliato. Quel giorno nonera il venti ma il ventuno e l’eclissi stava avvenendo. Il protagonista può oraattuare il suo piano. Prende tempo e poi dice al re che se vuole che il sole nonvenga distrutto deve accettare alcune condizioni. Lui dovrà diventare primoministro e dovrà avere diritto all’1% di quello che, a partire dalla sua gestione,farà guadagnare al regno.Il re naturalmente assalito dalla paura accetta ed Hank ha salva la vita. Torna all’INDICE

Capitolo 8Che cosa chiede il protagonista ad Artù per fermare l’eclissi di sole?BARTOLUCCI LUCA - Preso ormai pieno controllo della situazione,completamente nelle sue mani, il protagonista, Hank Morgan, date le supplichedel popolo nei confronti del Re, affinché egli lo accontenti nelle sue richieste efaccia terminare l’incantesimo, viene spinto proprio da quest’ultimo a elencarele condizioni necessarie per arrestare l’eclissi. Il mago comincia quindi adesporle a Re Artù, dicendo di voler diventare primo ministro e di assumere ilpieno controllo sulla parte burocratica del regno, senza nulla togliere al poteredel re stesso, di avere inoltre l’un percento del reddito supplementare dell’interanazione d’Inghilterra, realizzato grazie alle sue proposte.Capitolo 8Che cosa escogita il protagonista per guadagnare tempo in attesa della fasedi oscurità totale e della successiva riapparizione del sole?BARTOLUCCI LUCA - Non sapendo esattamente la durata completa diquell’eclissi di sole, il protagonista, per guadagnare tempo prima che la fase ditotale oscurità sia completa, si finge offeso nei confronti di quel popolo e di queinobili che lo credevano un impostore e avevano deciso di condannarlo al rogo,dicendo di voler pensare, nonostante le suppliche, almeno un’ora per decidere sefar riapparire o no il sole. Dopo aver deciso quindi e risposto di sì alle numerose

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richieste di grazia, chiede data la non ancora completa fase di oscurità , dipotersi rivestire con le sue vesti, ma il re, volendo farsi perdonare fa convocare isuoi paggi ai quali ordina di rivestirlo con un abbigliamento degno di un nobile,facendogli guadagnare ancora altro tempoCapitolo 9Quale piano architetta il protagonista per rispondere alle dicerie che è unimpostore, messe in giro da Merlino?BARTOLUCCI LUCA - In seguito al suo grande “miracolo”, che ha riscosso unnotevole stupore e sconcerto nella popolazione inglese, la sua figura cominciaad essere adulata quasi come quella di un Dio e Merlino, vedendosi sempre piùin difficoltà per il potere del suo rivale, decide di metterlo in crisi, dicendo chesia un impostore. Ma il Capo proprio per risponde a questa infondata accusa enello tempo al popolo, desideroso di vedere un nuovo miracolo, in grado diconfermare le sue capacità, decide di far saltare in aria , per “magia” , la torredello stesso Merlino. Dopo aver predisposto della polvere da sparo e unparafulmine ad essa collegato, mediante fili elettrici, cogliendo l’occasione dellatempesta, dapprima fa sfigurare Merlino, non in grado di bloccare l’incantesimo,in seguito, proprio grazie all’arrivo di un fulmine, fa saltare in aria la torre,attraverso uno spettacolo pirotecnico, ricevendo così il consenso popolare. Tornaall’ INDICE

Capitolo 10Ritratto sociale e antropologico della Britannia di re ArtùCURCIO ALESSIA - Nel decimo capitolo l’autore si sofferma sulla spiegazionedell’importanza della discendenza e dei titoli onorifici nella Britannia di Re Artù:si tratta infatti di un’epoca in cui si gode di considerazione o rispetto non per leproprie abilità pratiche o intellettuali bensì per il proprio albero genealogico. Lostesso Hank Morgan, nonostante fosse stato insignito dell’incarico di Ministrodel Re, non era tuttavia rispettato, ma visto semplicemente come un esseretemibile e prodigioso. Del resto era stata la Chiesa romana a decretare in menodi tre secoli l’istituzione di una rigida gerarchia sociale della quale avrebberorisentito in maniera negativa solo i cosiddetti plebei. Essi sarebbero staticostretti per sempre a piegarsi alle offese in nome dell’umiltà e a sopportare ildolore dei colpi di frusta in nome del sacrificio. Nonostante ciò, come notal’autore, i membri del popolo hanno comunque continuato ad inchinarsi davantialla nobiltà, alla Chiesa, e agli oziosi membri dell’aristocrazia feudale, puravendo, per farlo, le stesse ragioni che un cane avrebbe di venerare il padroneche lo prende a calci. E’ inevitabile concentrarsi sul sistema sociale sul quale sibasa la civiltà medievale: un meccanismo regolato da cariche e titoli puramenteformali e non legati a meriti concreti, che giustificano le ingiustizie che chi li

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detiene compie nei confronti di coloro che di fatto sostengono l’economiacittadina. Torna all’ INDICE

Capitolo 10“Che balzo in avanti avevo fatto! Non riuscivo a smettere di pensarci e digioirne, proprio come uno che abbia appena scoperto il petrolio. Il miopotere era colossale”. Chiarisci questo pensiero del protagonista.CARNEMOLLA ILARIA - Il protagonista Hank Morgan grazie a molte conoscenzeapprese nel XIX secolo diventa primo ministro e il mago più potente di tuttal’Inghilterra del VI secolo. Con il passare del tempo acquista molto potere, pari aquello del re Artù. Con l’aiuto di Clarence riesce ad istituire scuole militari enavali e progetta la realizzazione del telefono e del telegrafo. Il potere di HankMorgan diventa colossale e ciò gli permette di portare avanti i suoi progetti consuccesso.Capitolo 10Perché il protagonista rifiuta altri titoli e accetta solo il titolo “il Capo” ?CARNEMOLLA ILARIA - Tutti gli aristocratici inglesi del VI secolo hanno un titolonoto a tutti. Sebbene Hank Morgan abbia la possibilità di ricevere vari titoli, neaccetta soltanto uno : “il Capo”. Il primo a chiamarlo in questo modo è un fabbro;nel giro di dieci giorni tutta la popolazione lo nomina con l’appellativo “il Capo”.Il protagonista ha accettato questo titolo dal momento che è stata la societàstessa a donarglielo.Capitolo 11Perché un ufficio brevetti e un giornale tra le prime innovazioni introdottedal Capo?CARNEMOLLA ILARIA- “Il Capo” ha introdotto l’ufficio brevetti e un modestogiornale locale tra le prime innovazioni in quanto le riteneva la base di unasocietà abbastanza evoluta.Capitolo 11Racconta l’origine della sfida di re Sagramor al Capo.CARNEMOLLA ILARIA - Hank Morgan decide di assistere ad uno dei tanti torneiche si svolgono a Camelot ogni settimana. Circa cinquecento cavalieri,provenienti dai paesi più lontani, devono scontrarsi in duello per un’interasettimana. Ser Dinadan l’Umorista, prima di accingersi a combattere, si siedeaccanto al “Capo” per raccontargli una delle sue barzellette più divertenti. Il

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protagonista, stanco di ascoltarlo, esulta nel momento in cui l’Umorista siappresta a scendere in campo ed, in preda ad un attacco di rabbia, inveiscecontro di lui augurandogli la morte. Nello stesso istante Ser Sagramor ilDesideroso casca da cavallo e pensa che l’invettiva sia rivolta a lui; pertanto,decide che, una volta ritornato dal viaggio verso il santo Graal, sfiderà in duello“il Capo”. Torna all’ INDICE

Capitolo 12Racconta l'attività amministrativa del Capo.CHIARINI TULLIA - Come prima cosa il Capo raccoglie tutte le menti più brillantidel paese, e manda agenti in giro a rastrellare le città per trovarne altre,facendone degli ottimi lavoratori in campo scientifico e manuale. Avvia delleindustrie che ritiene piccoli germi di future fabbriche. Una delle fabbriche "crea"ottimi insegnanti e di conseguenza vi è un ottimo sistema scolastico. Crea scuoledi informazione religiose dove però vi è una completa libertà in materia. Inoltrenelle miniere, tutte di proprietà del re, inizialmente avvia il lavoro checompivano i selvaggi; si bucava il terreno e si portava il minerale in superficie;poi si inizia ad utilizzare un lavoro su basi scientifiche. Amministra una scuolamilitare e navale. Tutto questo lo faceva segretamente, e infatti le fabbricheerano nelle campagne e vi si poteva accedere solo con il permesso speciale equesto perché egli temeva sia di destabilizzare la popolazione con troppeinnovazioni, sia aveva paura di attirarsi addosso la Chiesa Cattolica Romana.Stava per lanciare anche una linea telefonica che collegava le città più importantidel paese. Squadre di uomini andavano di notte per le strade e per le campagne estendevano questi fili di ferro; innalzare dei pali infatti sarebbe stato tropporischioso per la curiosità della gente. Infine il Capo cerca di avviare Clarence, ilsuo braccio destro, al giornalismo con dei piccoli giornali che circolavano inquegli albori di civiltà. Torna all’ INDICE

Capitolo 13Racconta la vicenda di Alisanda la Courteloise (Sandy).MORELLI DARIO - Morgan dopo aver assistito ad una giostra, si raduna con il ree gli altri cavalieri in una sala. E lì una damigella sfuggita da un castello, liimplora di salvare le sue principesse. Tutti i cavalieri fremono di compiere taleimpresa eroica, ma il re la affida ad Hank, il meno eccitato da questa sfida. IlCapo richiede un colloquio con Alisanda, la damigella scappata, per esseremaggiormente informato sulla località, su coloro che tenevano in ostaggio lefanciulle. Alisanda non conosce la località, neppure la direzione daintraprendere, sa solo che le principesse sono tenute prigioniere da tre orribiliprincipi, aventi quattro braccia e un solo occhio in fronte. Hank rimanesbalordito di quanto tutti siano così creduloni, perché non ritiene possibile

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credere a persone che hanno così poche prove sulla destinazione. Ma per nondeludere il re, il Capo e Alisanda montano a cavallo e galoppano verso unadirezione indicata casualmente dalla damigella. Torna all’ INDICE

Capitoli 14-15Racconta Il disagio dell’armatura che diventa quasi una tortura … insiemealla loquacità di Sandy.SORRENTINO ANDREA - Come imponeva la tradizione medievale dove ognivolta che una fanciulla giungeva supplice da un cavaliere questo avrebbe dovutomollare qualsiasi affare e aiutarla, Hank Morgan, incitato dai suoi compagni,decise di assolvere a questo compito affidatogli da una ragazza, di nomeAlisanda detta Sandy, prendendo le armi per andare a liberare le compagne diquesta tenute in ostaggio da un temibile orco. Le amiche di Sandy si rivelerannopoi esser dei maiali.Partirono così verso una meta non precisata. Durante il viaggio per ilprotagonista, armato di tutto punto dalla testa ai piedi, incominciarono letorture provocate dalla mancanza di esperienza e abitudine a quella condizione.A quei bisogni fisiologici si aggiungeva il sole che ora dopo ora incrementava ilfastidio di Hank Morgan. Sandy aggiungeva “il carico da cento” a quelleinterminabili torture con la sua lingua instancabile. Il cavaliere così si trovavatra “l’incudine e il martello”. Desiderava inutilmente porre fine a quello strazio.Capitolo 15Racconta le considerazioni del Capo sul comportamento e i discorsi degliartigiani che stanno facendo manutenzione ad una strada, con i quali facolazione.SORRENTINO ANDREA - Mentre lo Yankee e Sandy stanno cavalcando peradempiere alla loro missione incontrano degli operai, non retribuiti, nell’atto diriparare una strada. Il protagonista, con notevole sdegno della ragazza, si fermaa parlare con loro. Durante il pasto, avvenuto in casa di queste persone, ilcavaliere cerca invano di persuaderli ad istituire una democrazia. Soltanto conuno, il più intelligente, riesce nel proprio intento. Il prescelto andrà poi in unadelle “fabbriche degli uomini” impiantate dall’Americano per far sviluppare ilprogresso. Torna all’ INDICE

Capitolo 17Perché nei pressi del castello di Morgana c’è un cavaliere che fa pubblicitàad un sapone ?DE SIO PIETRO - Dopo giorni di cammino, Morgan e la sua compagna Sandygiungono nei pressi del castello di fata Morgana , una donna cattiva e crudele ,

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considerata da tutti una streg , ed inoltre sorella di Re Artù. Quivi incontrano uncavaliere errante che pubblicizzava il sapone. Era uno degli uomini di Morgan,che avevano il compito di pubblicizzare le innovazioni in tutto il regno. Quelloaveva il compito di convincere i cittadini dei vari villaggi ad usare il sapone perlavarsi, poiché non era una cosa nociva. Bisognava provarlo prima su un animalee se questo non convinceva, su un eremita. Questa tattica non funzionava beneperché un eremita dopo il bagno era morto, dunque il sapone era diventatoquasi invendibile. Torna all’ INDICE

Capitoli 17-18-19L’incontro tra Morgana e ArtùBALDINELLI LIVIA - L’incontro con Morgana è uno dei pochi eventi dei quali ilprotagonista afferma di non aver nulla di piacevole da raccontare. Giunti alcastello dopo aver incontrato un cavaliere errante che sponsorizzava del sapone,che faceva propaganda per la pulizia per conto della “Fabbrica di uomini, Sandyed il Capo sono prossimi all’incontro con Morgana, sorella di Artù, moglie delvecchio re Uriens, madre del giovane Ulwaine de Blanchemains: Hank,conoscendo la regina di fama, è curioso di incontrarla come lo sarebbe diincontrare Satana.Tuttavia, una volta giunto al cospetto di questa nella sala da pranzo, dove è statoimbandito un sontuoso banchetto, si vede quasi costretto a ricredersi, a pensareche la Maga sia stata vittima di calunnie:è d’aspetto meraviglioso, ha una voceangelica, e sembra che la sua malvagità non ne abbia intaccato in alcun modo labeltà. Come potrebbe mai una creatura del genere fare del male a qualcuno? Larisposta arriva quando lancia una doga in testa ad un giovane paggio che l’haappena sfiorata, per sbaglio. Il Capo tenta di essere disinvolto, tuttavia cominciaa sudare freddo quando, dopo avere parlato bene del re Artù, odiato fratello diMorgana, questa minaccia di chiuderlo nelle segrete: si ferma solo quandoscopre l’identità del Capo, quando si ricorda della sua oscura “magia”. Intimoritaallora lo risparmia, cerca di fare la finta disinvolta, e lo conduce nelle prigioni,nelle segrete del castello: qui il Capo viene profondamente colpito dalla torturainflitta nei confronti di un uomo accusato di aver ucciso un cervo nelle riservereali, e riesce a liberarlo. Dà allora il via ad uno svuotamento delle segrete, pienedi uomini e donne prigionieri da decenni per motivi non bene specificati,considerati da Morgana quasi una proprietà della quale non si è mai curata.Twain ci descrive in queste umide e spettrali prigioni una coppia di innamorati,rinchiusi da anni separati uno dall’altro, che ora, ricongiunti, si scambiano solodelle occhiate di curiosità animalesca, ridotti a mucchi di ossa e cenci, incrostatidi sporcizia, privati della dignità e rinchiusi forzatamente in un mondo falso, inuna realtà monotona dalla quale però ora non sanno separarsi, stanchi. Il Capo ècontento di farli uscire insieme agli altri prigionieri, e osservandoli ha come ildesiderio di scattare una foto a queste creature accecate dal sole. Come spesso

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accade, più uno è ignorante più fa finta di capire: Morgana, per fare cosa graditaal Capo ma non potendo aver compreso cosa sia una fotografia, si impegna amodo suo ad esaudire il desiderio. Come? Prendendo un’ascia e dirigendosiverso i prigionieri. Sì, questo è nel suo stile. Torna all’ INDICE

Capitolo 18Racconta la vicenda dell’uomo accusato di aver ucciso un cervo dellariserva reale.“Lo sdegno e la maledizione di Dio ricadano su te, donna senza cuore, chehai ucciso il mio innocente nipote e straziato questo vecchio cuore che nonaveva figli, né amici, né sostegno, né conforto al mondo, all'infuori di lui.”Racconta il breve episodio che inizia con questa maledizione.SANTECECCA MARTINA - Hank Morgan e Sandy si ritrovarono nel castello diMaga Morgana, sorella di Re Artù, inizialmente non furono accolti conbenevolenza tanto che la maga ordinò di imprigionare l'uomo. Sandy intervenneordinando alla maga di far liberare Hank, poiché quest'ultimo avrebbe potuto farscomparire il castello come in un sogno se solo avesse voluto. Dopo aver uditoqueste parole la maga si comportò di conseguenza liberando l'uomo ed entrambifurono invitati al banchetto che proprio in quel momento si stava svolgendo.Tutto procedeva per il meglio fino a quando una mendicante entrò nella salamaledicendo la maga per aver imprigionato suo nipote ingiustamente. Subito lamaga ordinò di imprigionare quella vecchia e poco dopo intervenne Hank chechiese alla maga che crimine avesse mai commesso quell'uomo e cercò diconvincerla affinché potesse incontrarlo. Dopo diversi tentativi si ritrovò aparlare con quel giovane accusato di aver solo un cervo nel territorio del Re erimase senza parole perché la moglie lo incitava a confessare affinché potessefare una morte veloce e lui imperterrito rimase in silenzio perché se avesseconfessato avrebbe mandato in rovina la sua famiglia.Hank rimase sconvolto nell'udire queste parole perché notò chiaramentel'amore della donna verso il marito e quello dell'uomo verso la moglie. Torna all’INDICE

Capitolo 18La giustificazione religiosa della tortura da parte di Morgana:BALDINELLI LIVIA - Morgana,anch’essa influenzata da distorte credenzereligiose, tortura il prigioniero per farlo confessare, perché se esso non dovessefarlo la sua anima sarebbe dannata, e così anche quella di Morgana brucerebbetra le fiamme dell’Inferno, responsabile della dannazione di un’anima. Quandopoi il Capo le chiede che cosa ne ricaverebbe se il torturato morisse senzaconfessione, lei risponde, candida, che se esso dovesse morire senza confessionequesto starebbe a significare che evidentemente non aveva niente da confessare,

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e nulla potrebbe esserle addebitato circa la sorte di quell’anima. Ecco, è inutilestarci a discutere: gli argomenti giusti, le discussioni, non possono nulla controle vittime di un ‘educazione fossilizzata e cristallizzata. Torna all’ INDICE

Capitolo 18Ugo uccisore del cervo e sua moglie: “eroi” pronti per la Fabbrica diuomini.GIOVANNANGELI GABRIELE - Nel castello di Morgana Hank assiste ad una scenaterribile: un uomo accusato di aver ucciso un cervo reale viene torturato a morteal fine di ottenere la confessione. Dato che l’uomo, in provato, rivela di esseredavvero colpevole a Morgan, quest’ultimo gli chiede perché continua a farsitorturare e non confessa. La risposta è quanto mai simbolo di eroismo e diamore verso la famiglia. Infatti, secondo la legge, un reo confesso poteva essereprovato dei suoi beni , poco importava se il resto della famiglia sprofondavanella miseria. Così Ugo, l’uccisore del cervo, preferisce morire senza confessareche lasciare la moglie e il figlio senza un tetto e un letto per dormire. Questavicenda colpisce molto Hank che vede in questi due contadini dei veri uominicapaci di pensare con le proprie teste. Così li manda a Camelot, dove Clarence licolloca nella Fabbrica di uomini, in cui sono riuniti tutti gli abitanti del regnonon rovinati da un’educazione assurda.Capitolo 19Racconta la vicenda dei due coniugi imprigionati da nove anni nel castellodi Morgana.GIOVANNANGELI GABRIELE - Hank Morgan si fa condurre nelle segrete delcastello di Morgana per operare uno svuotamento delle celle. Lì viene a sapereuna storia molto triste riguardo due persone incarcerate da nove anni. Essi sierano sposati quando in seguito a una lotta con un signore locale, che secondo lalegge aveva il diritto dormire una notte con la sposa, il marito ferisce il nobile,accecato dall’dio per vedersi sottrarre la moglie. La punizione che li aspetta perla ribellione è la prigione. I due coniugi passano così nove anni a pochi metril’uno dall’altro senza tuttavia saperlo; i primi anni chiedevano continuamentedove fosse il marito o la moglie ma col tempo i ricordi scomparvero e i duegiovani sprofondarono in un abisso di oscurità. Dopo nove al buio rinchiusicome animali avevano davvero poco della dignità umana; non erano altro cherelitti di persone che dimostravano il doppio della loro vera età. Hank vuole fareil tentativo di metterli di nuovo vicini ma essi non danno segni diriconoscimento e dopo un breve stupore tornano a fissare il vuoto. Questo è unodegli esempi più drammatici di come si poteva distruggere tutto ciò che c’era diumano in un individuo per il semplice capriccio di un nobile.

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Capitolo 19Fotografare con una scure … Racconta la conclusione dell’incontro tra ilCapo e Morgana.GIOVANNANGELI GABRIELE - Hank sta per lasciare il castello di Morgana evedendo la schiera di uomini liberati dalla prigione simili ad animali esprime ilsuo desiderio di fotografarli. Morgana, che lo ha sentito e non può avere laminima idea di cosa voglia dire, afferma che lo farà lei per lui. Così prende unascure e si dirige verso i prigionieri con l’intenzione di ucciderli. È questo unpasso davvero comico legato alla stranezza della mente di Morgana che nonsapendo il significato di una parola, nel dubbio, la interpreta a modo suo. La fataè un esempio di come un cervello perfettamente funzionante possa essererovinata a tal punto dall’educazione. A conclusione di questa divertente vicendaMorgan lascia il castello, dopo aver visibilmente offeso Morgana portandogli viai prigionieri. Torna all’ INDICE

Capitolo 19La riflessione del Capo su educazione e natura dell’omicidio punito inragione del livello sociale di chi lo commetteCURCIO ALESSIA - Nel diciannovesimo capitolo il Capo ha modo di sperimentareconcretamente il sistema giuridico dell’epoca nella quale è stato catapultato: laFata Morgana non è che il simbolo dell’arbitrarietà che caratterizza le normemedievali relative ai rapporti sociali e all’amministrazione della giustizia. Ilpadrone non incorreva in alcuna punizione uccidendo un suo sottoposto,schiavo o paggio che fosse. Fra le varie famiglie aristocratiche regnavaincontrastata la primitiva legge della faida, mentre per l’uccisione di uno schiavoda parte di un uomo libero veniva richiesto un compenso in contanti o in natura.Uguaglianza politica e democrazia erano concetti completamente estranei aimembri di una civiltà interamente fondata sulle prerogative di pochi uomini chequasi si dilettavano a disporre senza limitazioni delle vite di coloro che venivanoritenuti inferiori per natura, nonostante fossero gli unici responsabili dellosviluppo e della ricchezza del Paese. Torna all’ INDICE

Capitoli 20-21Racconta la vicenda dello strano incantesimo delle principesse cheappaiono maiali al Capo.VALENZI AURORA - In questa vicenda entrano in gioco le convinzioni e leconvenzioni dell’epoca. Infatti la dama d’onore Sandy si attiene perfettamentealla tradizione accompagnando un cavaliere valoroso al castello, quasi sempregovernato e controllato da alcuni orchi, per salvare una o più damigelle inpericolo. Sandy è convinta del fatto che ci sia il castello, le damigelle e gli orchi

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ed è molto sorpresa quando inizialmente Hank sembra non crederle e nonattenersi alle convenzioni dicendo di vedere semplicemente un porcile e treguardiani di porci. Così lui si rende conto di dover seguire una sorta di copionegià impostato e dice che sicuramente il castello era stato stregato rendendolo aisuoi occhi un umile porcile. Questo episodio è riconducibile alla storia di DonChisciotte, che forte delle sue convinzioni apprese dai libri di storia vede neimulini a vento i suoi nemici, fingendo una situazione medievale. La stessa cosaavviene a Sandy che sicura e offuscata dalla stessa tradizione si auto convince divedere un castello e nelle scrofe vede delle principesse in pericolo. In questasituazione il Capo si rende conto di non poter fare nulla per convincere laragazza e perciò si adegua alla situazione trovando un compromesso : invece diuccidere gli “orchi” li paga per far liberare le “damigelle”. Torna all’ INDICE

Capitoli 21 - 22 - 23Racconta la vicenda della fonte miracolosa.CECI SARA - Sulla strada per tornare a Camelot, dopo una singolare e bizzarraimpresa cavalleresca, il Principale e la sua compagna Sandina si imbattono ungruppo di pellegrini. L'uomo desideroso di conoscere gli usi e i costumi delluogo, decide di unirsi al gruppo.Queste persone sono dirette ad una fonte così detta miracolosa, sulla quale siracconta una storia tanto interessante quanto inverosimile: in un luogodesertico dimoravano alcuni eremiti, tanto austeri, pii e casti da non lavarsineanche. Un giorno in quel luogo cominciò a zampillare dell'acqua e ben prestovicino alla fonte sorse un monastero.Un giorno l'abate, tentato dal demonio, fu persuaso dagli altri monaci a costruireun bagno, ma quando questo fu completato l'acqua cessò di sgorgare e nonricominciò finché il bagno non fu distrutto. Da allora nessuno si è più lavato.Mentre i due protagonisti sono in viaggio, arriva un cavaliere che avverte ilPrincipale che la fonte si è seccata e che i monaci domandano di lui. Dopo esseregiunto lì e dopo aver goduto del misero fallimento degli sciocchi tentativi diMerlino, il Principale scopre che la fonte è in realtà un semplice pozzo e chel'abbassamento del livello delle acque è dovuto ad una crepa del rivestimento.Vista la semplicità della situazione, l'uomo decide di volgere il tutto a suo favoree, in gran segreto, allestisce un vero e proprio spettacolo. Dopo aver fattoradunare il pubblico, con l'aiuto di alcuni assistenti dà inizio ad una serie digiochi pirotecnici, al l culmine dei quali, per mezzo di una pompa, fa sgorgarel'acqua. Torna all’ INDICE

Capitolo 24Racconta l’episodio del mago-rivale ed esprimine il messaggio di fondo.

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BORIGLIONE MARCO - Dopo aver compiuto il miracolo della fonte il Capo ècostretto a fermarsi ancora un po’ nella Valle Santa per un forte raffreddore.Quando si rimette, girando per l’abbazia trova una modesta folla di personeintenta ad ammirare un tizio che si spacciava per mago. La sua abilità consistevanel sapere cosa stesse facendo qualunque persona in quel momento o nelpassato o nell’avvenire. Dopo aver ascoltato cosa stessero facendo alcuniimperatori e principi dell’altro capo del mondo, il Capo,un po’ timoroso diperdere la sua grande reputazione ottenuta da poco, chiede al ciarlatano cosastesse facendo la sua mano destra dietro la schiena.L’uomo dopo esser rimasto di sasso cerca di rimediare dicendo che il suo poteredi conoscenza valesse soltanto per i nobili. Allora il Capo si mostra desideroso diconoscere cosa stesse facendo re Artù poiché precedentemente aveva sentitoClarence al telefono che lo aveva aggiornato sull’imminente arrivo del re allafonte. Il Ciarlatano afferma che il re stesse dormendo dopo esser andato a caccia.Il capo allora sapendo che il re con i suoi cortigiani stava cavalcando verso laValle Santa, lo afferma pubblicamente.Così due giorni dopo riacquisisce tutta la sua credibilità ai danni del ciarlatano.Anche in questo caso viene mostrata la facilità con la quale una personaapprofittando della superstizione e dell’ignoranza altrui riesce ad emergere.Torna all’ INDICE

Capitolo 25Racconta il rito della “scrofola” e l’uscita del primo giornale.MORELLI DARIO - Il Capo e Re Artù si trovano nelle vicinanze della Sacra Fonte,riuniti nella chiesa per il famoso rito della scrofola. Tale usanza veniva compiutadal tocco del re. Infatti Artù con il suo tocco doveva sanare le malattie dei povericontadini che si erano recati là. Morgan è annoiato perché è costretto adassistere ad una superstizione ridicola e assurda. Però viene successivamenterallegrato dalla venuta del così detto “urlatore”. Questo personaggio eral’addetto alla vendita del giornale. Il Capo molto eccitato compra subito la primacopia. Il pubblico recatosi là per il rito della scrofola rimane estasiato da questopezzo di carta, che narrava gli episodi del giorno prima, ovvero della miracolosaricomparsa dell’acqua nella Sacra Fonte. Subito la copia di giornale inizia agirare per la folla poiché tutti sono desiderosi di toccare o di vedere questostrano foglio di carta. Torna all’ INDICE

Capitolo 26.Racconta le prime avventure del re e del Capo travestiti da contadini.IOVINE RICCARDO - Il capitolo 26 intitolato “il re e lo yankee viaggiano inincognito”, inizia con una descrizione del travestimento di Hank e il re. Dopoessersi travestiti con goffi sandali, con una vecchia parrucca e con un vestito

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stracciato essi si addentrano nella parte povera della città. Una volta seduti in unangoletto, Hank va a prendere l’acqua per il re con l’intento di lasciarlo solo, pervedere cosa avrebbe fatto. Improvvisamente però Hank, meravigliato, si accorgeche sta passando un corteo di nobili e che il re sta sdraiato a riposarsi(Comesappiamo a quel tempo tutti i poveri erano considerati come schiavi che nonpotevano portare armi con sé e si dovevano alzare per rispetto quandopassavano dei nobili). Quindi il re dimenticando il suo ruolo di povero restasdraiato e il Capo precipitandosi dal re lo fa alzare dicendogli che per nonrischiare la vita bisogna utilizzare l’astuzia e non la potenza. Nonostante ciò, ilgiorno dopo il re adirato tira fuori un coltello provocando grandepreoccupazione in Hank. Poco dopo il re mette in difficoltà il Capo chiedendoglidi prevedere ciò che pensava. Allora Hank sfruttando la credulità del re gli diceche lui rispetto a tutti i maghi del tempo poteva prevedere più facilmente le cosedistanti 500 anni che quelle di uno o due anni dopo. Verso la fine del loro viaggioHank si accorge di avere nella sacca una bomba che avrebbe potuto usare perfare un altro miracolo, mentre il re si scorda di nuovo di essere povero. Ilcapitolo finisce con lo scontro tra dei cavalieri e i due viaggiatori che utilizzandola bomba riescono a salvarsi. Torna all’ INDICE

Capitolo 27Racconta l’episodio della capanna del vaiolo.ROMANELLI ELENA - L’episodio inizia con l’avvistamento di una capannadesolata da parte di Hank Morgan e re Artù. Questi entrano nella capanna e vitrovano una donna con in braccio la figlia malata di vaiolo. Al piano di sopra viera il marito della signora che però era già morto. Hank Morgan , chiamato nellibro anche lo yankee, prova ad aiutare la donna e sua figlia, ma lei gli spiega cheera tutto inutile e che preferiva morire piuttosto che vivere in quelle condizionidi povertà. In seguito la donna spiega allo yankee che la chiesa avevaimprigionato i suoi due figli maschi e inoltre aveva requisito tutti i loro benialimentari che producevano nel campo dietro la capanna. Alla fine del capitolo ladonna si abbandona alla morte con un rantolo. Così lo yankee e re Artùriprendono il loro viaggio. Torna all’ INDICE

Capitolo 28Villaggio di Abblasoure. Il Capo e il re (Jones) ospiti del carbonaio Marco.Marco e il Capo in giro per il villaggio. Si organizza un pranzo con moltiinvitati in casa di Marco. Racconta l’episodio.ZUDDAS RICCARDO - La scena si apre nel villaggio di Abblasoure dove il capo eJones, il finto nome del re,si stanno dirigendo,dopo la terribile vicenda dellafamiglia sterminata dal vaiolo nel capitolo precedente. Arrivati al villaggio uncerto marco, poiché stranieri,li intravede e offre loro ospitalità nella sua

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abitazione con la moglie. Appena arrivati nella casa, riposatisi e riprese leenergie,mentre il re sprofondò nel sonno, intento a pensare alle sue avventuremilitari,Marco e il Capo,vestito da contadino come il re, su iniziativa del primo, siincamminano per le vie della città,in quanto Marco vuole far conoscere al Caposuoi amici e conoscenti benestanti;dopo un po’ Marco incontra uno dei suoi piùricchi compagni Dowley;è a questo punto che, in giro per il villaggio ilCapo,parlando coi due uomini, si entusiasma per la vista delle sue nuove monetetra le persone del volgo. Conosciuto un po’ Dowley,del quale il capo iniziava adavere stima, e altri compagni di Marco, il Capo appunto decide di volerorganizzare un banchetto presso l’abitazione di Marco ma a spese proprie e diregalare ai due sposi,che offrono a lui e Jones una semplice ospitalità, degli abitinuovi per l’occasione. Successivamente, passeggiando per il villaggio, il Capocompra tutto ciò che lo colpisce per il banchetto, dal momento che era deciso afare una bella figura con gli ospiti e a far notare la sua disponibilità economica.Quindi lo stupore di Marco alla vista di così tanta spesa addebitata tutta sulconto del Capo. Torna all’ INDICE

Capitolo 29Racconta il pranzo in casa di Marco e l’umiliazione del fabbro Dowley.DI BONA FRANCESCO - Durante il terzo giorno di viaggio in incognito del Re edel Capo essi si fermano a pranzare da Marco.Insieme al nuovo amico in casa vi è anche Dowley, un fabbro che si vanta delproprio denaro.Come regalo a Marco, anche per non sfigurare di fronte al vanitoso fabbro, ilcapo e il re comprano per il loro amico molti arredamenti per la casa e moltocibo lasciando Dowley a bocca aperta e così umiliandolo.Il pranzo si concentra poi sulla discussione riguardo alla gogna,pena che il Caponon ritiene giusta mentre Marco e Dowley credono ottima. Infine il vanitosofabbro inizia a vantarsi poiché nel loro paese il salario è più alto di quello diCamelot. Il capo però controbatte, dicendo che anche se a Camelot si guadagnameno, il costo dei viveri e dei vestiti è più basso, quindi si sfrutta meglio ildenaro, così Dowley viene umiliato per una seconda volta. Il pranzo finisce conla fuga del Re e del Capo dalla casa di Marco, dopo che era scaturita una vera epropria rissa. Torna all’ INDICE

Capitolo 30Racconta i discorsi del dopo-pranzo in casa di Marco: il valore dei soldi, lagogna.BORIGLIONE MARCO - Dopo aver pranzato con Marco ed alcuni suoi amici, ilcapo prende parte ad una discussione.

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S’incomincia a parlare del valore del denaro poiché Dowley, uno dei convitati,inizia ad elogiare il sistema economico usato nel loro villaggio ed i buoni fruttiche produce: il protezionismo.Dowley parla dei salari alti e della grande circolazione di denaro, ma il Capo,stufo di tali parole inizia a fare domande a raffica sui prezzi dei beni di consumo,dimostrando quanto fossero cari al contrario di quelli del suo villaggio cheinvece erano estremamente accessibili nonostante i salari minori.Tutte queste affermazioni però non smuovono gli interlocutori poiché questirestano felicemente affezionati ai loro salari più alti senza pensare al minorepotere d’acquisto.Successivamente nasce una discussione sull’utilizzo della gogna, apprezzatadagli abitanti anche per il divertimento che può produrre; ma il Capo si mostraestremamente contrario al suo utilizzo. Infatti dice che la gogna viene utilizzataper reati minori e finisce per provocare grossi danni fisici permanenti ai poveridisgraziati che vi sono sottoposti poiché questi vengono colpiti da pietre e zolledi terra lanciate da gente a loro avversa o nemica.Ciò sembra convincente per quelle persone che restano comunque molto turbateda quella ventata di novità pericolosa. Torna all’ INDICE

Capitolo 31I discorsi del re (Jones) dopo il sonnellino dopo-pranzo. Jones e il Capoaccusati di essere un pazzo e un traditore rispettivamente. Rissa e rivoltadei contadini capeggiati da Marco contro i due. Fuga e cattura come schiavidel conte Grip a Cambenet. Il conte li vende ad un mercante di schiavi.Tempesta di neve. Una strega. Racconta questo movimentato capitolo.DE SIO PIETRO - Dopo che Morgan aveva scherzosamente minacciato Dowley didenuncia, sui convitati era piombata la paura ed il panico. Jones (Re Artù)svegliandosi inizia a dire cose senza alcun senso sull'agricoltura e inizia ainsospettire Marco ed i compagni che li accusano di essere un pazzo ed untraditore. Scoppia una rissa e tutti si scagliano contro di loro, riescono dopoaverle prese e date a scappare e rifugiarsi in un bosco su di un albero. Vengonoperò trovati e sono costretti a buttarsi giù dalle fronde perché i contadini hannoappiccato un fuoco alla base del tronco. La rissa riprende alla cieca tra il fumo,fino a quando arriva il conte Grip e caccia via i contadini in furia. Il mattinoseguente fa scortare i due fino a Cambenet . Lì nella piazza del mercato vengonotraditi e ammanettati dagli accompagnatori. Poi venduti come schiavi ad unmercante si avviano con un folto gruppo di persone verso Londra, durante ilviaggio il mercante punisce con la frusta più volte Re Artù perché nota che ètroppo altezzoso e orgoglioso. Infatti anche se logorato nel corpo il Re non aveval'animo neanche scalfito dalla nuova condizione di schiavo. Durante il viaggiouna violenta nevicata si abbatte su di loro ed il freddo danneggia ulteriormentele loro membra . Ad un certo punto questi si imbattono in una donna che chiede

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aiuto, ma identificata come una strega dal padrone , viene ordinato loro di darlefuoco, anche per riscaldarsi un po'. Torna all’ INDICE

Capitolo 32Londra. Il Capo si libera dai ceppi schiavili, ma nell’assalire il mercante dischiavi sbaglia persona e viene arrestato da guardie.ACCROCCA ADRIANO - Londra. Hank e Artù sono stati catturati e resi schiavidopo essersi mascherati da normali cittadini per infiltrarsi tra il popolo. Essendodestinati ad essere venduti il giorno seguente, il Capo escogita un piano perfuggire la notte stesso: avendo rubato uno spillo metallico all’ uomo destinato adacquistarli ha intenzione di utilizzarlo per aprire i lucchetti delle catene e dopoaver pestato per bene il padrone e aver scambiato i propri indumenti con i suoiintende portare quest’ultimo a Camelot assieme agli altri schiavi sotto laproprietà sua e di Artù. Ma essendo notte fonda e non essendoci a quell’ epocafanali riesce a malapena a scorgere una oscura figura e credendo che fosse quelladel suo padrone, ci si fionda veementemente addosso. Inizia così una rumorosazuffa che attira numerosi curiosi ma soprattutto le guardie che in un balenopongono fine alla rissa arrestando i due; ma è proprio allora, sotto le luci delletorce, che Hank si rende conto di aver picchiato la persona sbagliata.Questa parte del racconto è una delle più interessanti perché ci viene mostrata lasituazione del popolo dell’ epoca e l’ influenza che Hank ha avuto su di esso.Infatti vengono mostrati sia telegrafi, telefoni e giornali, sia scene raccapricciantiproprie del medioevo come il pestaggio di una donna ritenuta una strega cheviene in seguito bruciata assieme ai propri figli o un uomo che per averfalsificato delle monetine viene fritto nell’ olio bollente in piazza. Torna all’ INDICE

Capitolo 33Processo. Il giudice dà ragione al Capo in quanto schiavo di un gentiluomotrattato male da un popolano. Il Capo cerca il Re ma scopre che tutti glischiavi si sono ribellati al padrone perché li ha aggrediti dopo la scopertadella fuga del Capo. Il padrone è stato ucciso, gli schiavi saranno prestogiustiziati , non prima però di aver contribuito alla cattura dello schiavoche è fuggito (il Capo). Il Capo contatta Clarence e rivela che il Re è inpericolo e chiede rinforzi. Il Capo è riconosciuto e catturato. Imminenteimpiccagione. Racconta questo capitolo particolarmente movimentato.ANDREANI GIULIA - Dopo aver attaccato l’uomo sbagliato per liberarsi dallaschiavitù, il Capo si ritrova ad affrontare un processo durante il quale,inventandosi la menzogna che era stato attaccato poiché aveva urtato questopopolano mentre correva in cerca di medicine per il suo padrone, riesce a essereassolto come innocente. Inoltre il tribunale si scusa con lui per rispettosoprattutto verso il suo padrone. Quindi il Capo torna verso il luogo dove ha

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lasciato il re ridotto in schiavitù, non trova più gli schiavi ma soltanto il corpo delpadrone morto. Così chiede ad un passante cosa è successo la notte prima. Egliracconta che dopo la misteriosa fuga di uno schiavo, anche gli altri si sonoribellati e hanno picchiato il padrone, provocandogli una rapida morte. Glischiavi però sono stati catturati ed è stata stabilita per loro la pena di morte, nonprima però di aver aiutato gli agenti di polizia a trovare il primo schiavoscappato. Così il Capo decise di comprare un rozzo abbigliamento e di mettersiuna benda intorno al volto, per coprire i lividi. Mentre cammina per la città peròvede un filo del telegrafo, così riesce a contattare Clarence e gli chiede dimandare 500 cavalieri in aiuto, per poter liberare il re catturato. Clarenceconferma che sarebbero partiti entro mezz’ora e il Capo torna speranzoso incittà. Però mentre cammina, tossisce e il colpo di tosse attira uno schiavo chestava andando in cerca del fuggitivo, lo riconosce e lo indica all’agente. Il Capoallora entra in un negozio mentre l’agente e lo schiavo parlano di fuori indicandol’interno e, fingendosi un agente in incognito, chiede di poter uscire dal retrobottega e chiede di riferire all’agente all’esterno di andare al vicolo dietro pertagliare la strada al fuggitivo, qualora l’avesse trovato. Così esce dal retrobottega e chiude a chiave la porta. Ma sono due le cose che il Capo non avevacalcolato: che il vicolo dietro la bottega fosse ad una sola uscita e che l’agenteavrebbe davvero eseguito quell’ordine. Si trova così nelle mani dell’agente.Sicuro dell’arrivo dei rinforzi non si preoccupa fino a quando l’agente lo informache, visto che l’ultimo schiavo è stato trovato, l’esecuzione avrebbe avuto luogopoche ore più tardi. I cavalieri non avrebbero mai fatto in tempo ad arrivare.Torna all’ INDICE

Capitolo 34Poco fuori Londra.Tutto pronto per l'impiccagione degli schiavi ribelli.Auto-svelamento dei due e derisione della folla. Arrivano i cavalieri daCamelot. Liberazione. Racconta questo capitolo.CHIARINI TULLIA - Il re e il Capo erano stati resi schiavi in un paese straniero.Poiché il Capo era riuscito a fuggire ,gli schiavi si erano ribellati al loro padrone eperciò alla fine erano stati condannati a morte. Il nostro protagonista tramite untelefono era riuscito ad avvertire Clarence che aveva mandato in loro aiuto ungrande numero di cavalieri. Il Capo gli aveva detto che avrebbe potutoriconoscerlo grazie ad una benda bianca intorno al suo braccio destro. Portati suuna strada per essere impicciati di fronte ad un palco pieno di gente desiderosadi assistere al grande spettacolo,il re aveva deciso di dichiarare a tutti la propriaidentità intimando che chiunque gli avesse toccato un solo capello sarebbe statopunito a dovere. Subito grandi risa e schiamazzi accolsero il suo intervento eanche quello del Capo che si rivelò a sostegno del proprio sovrano. Proprio nelmomento stava per essere impiccato re Artù apparve in lontananza unasquadrone di cavalieri in bicicletta e in cima a tutti vi era Clarence che riconobbe

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il Capo grazie alla benda bianca che aveva al braccio destro. Così alla fine tuttiquelli che un attimo prima lo stavano deridendo ora imploravano il perdono delre. Torna all’ INDICE

Capitolo 35Camelot. Il giornale annuncia la sfida tra il Capo (Hank Morgan) eSagramor. Senso della sfida (contro la cavalleria errante e Merlino). Ilduello impari: armatura contro agilità. Sagramor sbalzato dal cavallo conuna fune da cowboy. Altri cavalieri sfidano il Capo. Fino a Lancillotto,disarcionato anch’egli. Merlino sottrae la fune. Torna Sagramor per la sfidafinale. Colpo di rivoltella. Sfida multipla al resto della cavalleria e altricolpi di rivoltella. Fuga dei cavalieri. “La marcia della civiltà eracominciata”. Racconta questo capitolo.SANTECECCA MARTINA - Il giovane annunciò la sfida tra “il Capo”e Sagramor.Quest'ultimo si schierò sul “campo di battaglia” tutto ben vestito, con l'elmo e lacorazza mentre Hank era vestito con abiti comuni su un cavallo di mediagrandezza. A questo punto intervenne Merlino che procurò un mantello aSagramor che aveva il potere di renderlo invisibile agli occhi dell'avversario.Hank, uomo molto astuto, riuscì ad individuare il suo nemico grazie all'ottimoudito di cui era dotato. Dopo varie mosse il Capo riuscì a sconfiggere Sagramorsebbene Merlino avesse sottratto la fune ad Hank che si servì di una rivoltella.Quest'ultimo si batté a duello con tutti i più forti cavalieri del reame e li sconfissesempre grazie alla rivoltella. Ancora una volta venne acclamato dall'interopopolo e Merlino rimase sconfitto. Torna all’ INDICE

Capitolo 36Tre anni dopo. “Esposi il XIX secolo allo sguardo del VI” (non più officineclandestine, ma alla luce del sole). L’Inghilterra verso la civiltà. Crocieracon Sandy e 250 persone al seguito verso la Francia per far guarire Pronto-centralino dalla laringite. Tentativo di introdurre il baseball al posto deitornei di cavalieri. Racconta questo capitolo.BATTISTI GIACOMO - Hank espone il progresso a quell’età arretrata,tiene inscacco la cavalleria e tenta di sostituire i tornei con il baseball. Ha il controllopraticamente su tutto. Sua figlia si ammala e le viene consigliato un viaggio perguarire,quindi partono per la Francia . Da questo capitolo abbiamo uncambiamento del personaggio, egli disprezzava il potere assoluto,la repressionee le barbarie ma si ritrova anche lui ad attuarle uccidendo uno scrittore efacendone bruciare il libro. Qui capiamo che la società ha cambiato lui e non chelui ha cambiato la società. Torna all’ INDICE

Capitolo 37

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Origine del nome Pronto-centralino. La nave inviata per provviste nontorna. Il Capo torna in Inghilterra da solo per risolvere l’enigma. “Illugubre aspetto della morte era ovunque”. L’interdetto. Il Capo si travesteper viaggiare da solo per il paese colpito dall’interdetto. La civiltà è morta.Racconta questo capitolo.ROMANELLI ELENA - Durante questo capitolo Hank Morgan con la sua famigliacompie un viaggio in Francia, poiché si è ammalata la figlia chiamata dalla madrePronto centralino a causa dell’incubo ricorrente del padre . Successivamente ilHank Morgan, non avendo più notizie da Clarence , il suo braccio destro che èrimasto in Inghilterra , decide di ritornare da solo. Dopo esser ritornato Hank sitrova davanti un paesaggio lugubre e tenebroso. Londra è desolata e per le vienon vi è nessuno. Il protagonista a questo punto non si spiega il perché delladesolazione di Londra, ma poi si accorge che proprio in quel momento si stavacelebrando il funerale di re Artù. Poco dopo capisce che la chiesa lo stavacercando per imprigionarlo e che lui è l’interdetto, così si trova un travestimentoe viaggia da solo, finché non decide di dirigersi verso un castello poco illuminato.Torna all’ INDICE

Capitolo 38Castello di Camelot. Clarence spiega al Capo che cosa è accaduto: guerraper amore di Ginevra, il re è morto, Ginevra è monaca, l’interdetto saràrimosso solo dopo la morte del Capo. Alleanza Chiesa-cavalleria perscovare il Capo. Sono stati i medici alleati della Chiesa a mandarlo inFrancia. Restano fedeli solo 52 giovani, il resto dei paladini della civiltà hatradito per via dell’interdetto. Caverna (grotta di Merlino) approvvigionataper resistere all’assedio. Proclamazione della Repubblica (provocazioneper non stare sulla difensiva). Racconta questo capitolo.GRIPPIOTTI LUCA - Dopo essere stato allontanato con l’inganno dai medicialleati della chiesa il protagonista ritorna al castello di Camelot dove Clarence,visibilmente abbattuto, gli spiega quello che era accaduto durante la sua assenza.Quando era partito era in costruzione un importante ferrovia ed erano quindianche pronte le speculazioni in borsa. Sir Lancillotto aveva acquistato tutte leazioni che valevano meno di dieci a dieci e a consegna avvenuta aveva acquistatoaltre azioni sulla parola a 15/16(un prezzo più alto) ma visto che le azioni leaveva lui, coloro che credevano di comprare le azioni a 10 e rivenderle a lui a 15guadagnandoci si trovavano a doverle comprare da lui stesso a 283.Questa è la loro fine. Fanno parte di questa cordata di azionisti perdenti, glistessi nipoti di re Artù che si accorge così del tradimento di Lancillotto. Dopo gliviene anche rivelata la relazione tra il cavaliere e Ginevra (sua moglie). Così siscatena una guerra e il protagonista è pronto a prendervi parte.

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Dopo la morte di re Artù e l’avanzata della cavalleria gli restano solo 52 fedeligiovanissimi, ma ha ancora un asso nella manica. Possiede una grotta allestita daClarence per resistere ad un assedio. Proclama così la repubblica, una specie dioffensiva per attirare la cavalleria. Hank è pronto per la battaglia finale. Torna all’INDICE

Capitolo 39L’assedio in massa alla caverna e l’esplosione di tutte le innovazionitecnologiche per non rischiare di farle cadere nelle mani del nemico.Ancora tracce di nemici che si riorganizzano. Secondo attacco notturno.Tutti fulminati dai reticolati elettrificati. 11mila uomini. Altri 10milavengono eliminati nel fossato dall’acqua di un fiume deviato e damitragliatrici. “Poi mi accadde una cosa ma non la scrivo …” Raccontaquesto capitolo.SORRENTINO ANDREA - Appena tornato in Inghilterra dalla Gallia, dove avevasoggiornato con la famiglia, scopre che il re era stato ucciso e che a lui sarebbecon molte probabilità accaduta la stessa sorte. Decise così di istituire un ultimobaluardo di difesa presso la caverna del suo acerrimo nemico, mago Merlino.Voleva dare una volta per tutte una lezione, magari definitiva, alla cavalleria,troppo presuntuosa. Dopo aver raccolto alcuni suoi seguaci si prepara,utilizzando tutte le conoscenze a sua disposizione, al momento decisivo. Unodopo l’altro i nemici caddero a terra, straziati dal dolore.Sembra di assistere ad una tetra scena di combattimento della Grande Guerra. Ladescrizione della battaglia, vinta dallo Yankee, potrebbe essere un’apra criticaall’inutilità della guerra.Può il progresso scientifico e tecnologico rivoltarsi contro l’uomo?Questa probabilmente voleva essere una delle intenzioni dell’autore, farriflettere il lettore sul possibile pericolo di un bene tecnologico se utilizzato inmodo non appropriato. Torna all’ INDICE

Capitolo 40Postscriptum di Clarence. Ferimento del Capo. Merlino travestito da donnasi offre di fare la cuoca. L’aria appestata dai cadaveri farà morire tuttieccetto il Capo che per u incantesimo di Merlino si addormenterà per 13secoli. Merlino fulminato da un reticolato elettrificato. Racconta questocapitolo.DI BONA FRANCESCO - Nel penultimo capitolo Clarence descrive la fine dellabattaglia della cintura di sabbia.La lotta viene vinta dal Capo e dai suoi compagni grazie all'uso dellemitragliatrici con le quali riescono a sterminare tutti i cavalieri. Finita la guerraClarence ed il Capo sul campo di battaglia raccolgono i feriti, quest'ultimo viene

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però colpito da un cavaliere in fin di vita e rimane ferito. Inoltre l'aria appestatadai cadaveri fa morire tutti i combattenti, tranne il Capo che grazie ad unincantesimo di Merlino, che nel frattempo travestito da donna si era introdottonel campo di battaglia e si era offerto di fare la cuoca, si addormenta in un sonnolungo 13 secoli.Clarence racconta che proprio Merlino muore fulminato da un reticolatoelettrificato che divideva l'accampamento dell'esercito del Capo dal campo dibattaglia. Torna all’ INDICE

Capitolo 41Postscriptum definitivo di Mark Twain. Il delirio dello sconosciuto.Racconta il finale del romanzo.CURCIO ALESSIA - Trascorsa la lunga notte durante la quale riesce a terminarela lettura del surreale romanzo dello sconosciuto incontrato al museo, l’autoreavverte improvvisamente delle urla strazianti provenienti da una stanzadell’osteria. Ha modo di appurare che si tratta proprio dell’ormai noto HankMorgan che, in preda ad un terribile delirio, invoca Sandy, divenuta ormai la suavera moglie e Clarence, il giovane paggio a lui fedele fino alla morte. Hank èpreoccupato per gli esiti del disastroso conflitto del quale lui stesso ha scopertodi essere responsabile. E’ ormai immerso totalmente nel clima del VI secolo,tanto da non aver chiara l’epoca alla quale realmente appartiene: muore nelmomento in cui, in un ultimo grido disperato, ordina ai cavalieri di alzare ilponte levatoio del castello. Torna all’ INDICE

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PARTE III

“Quali sono i messaggi principali che l’Autore havoluto esprimere con questo romanzo ?”

Tutte le risposte alla domanda

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ACCROCCA ADRIANO - I messaggi che l’ autore ha voluto esprimere sono molti.Tra i principali troviamo sicuramente la critica alla società industrializzata difine ‘800 soprattutto attraverso il controverso personaggio del protagonista cheincarna il modello di americano ottimista e industrializzatore che pur in unasituazione assurda come quella in cui si trova non perde occasione permodernizzare ciò che lo circonda portandovi la tecnologia della sua epoca estrumentalizzando i creduloni e arretrati abitanti medievali. Infatti c’è anche unaforte ironia verso quest’antica epoca piena di violenza (assistiamo a roghi,torture e svariate atrocità) e anche mentalmente sottoevoluta, infatti Artù non èaltri che uno stolto credulone, Merlino un ciarlatano, i cavalieri degli sbruffoni ecosì via. Torna all’ INDICEANDREANI GIULIA - Uno dei messaggi principali dell’autore è che la storia nonpuò essere riscritta. Infatti tutti gli oggetti che conosciamo oggi hanno piccole ograndi storie alle spalle senza le quali non si potrebbe davvero capirel’importanza di essi.Inoltre il tentativo di cambiare il passato porta Hank a mettere in atto strategiedisoneste e a perpetrare le stesse ingiustizie ancora radicate nel futuro. Se da unlato cerca di abbattere la superstizione dall’altro se ne serve per raggiungere isuoi scopi, vuole la democrazia ma non esita a eliminare chi la pensadiversamente da lui. Con tutte queste particolarità Mark Twain fa il ritratto di unuomo che vuole un obiettivo e fa di tutto per raggiungerlo, il ritratto di un uomoa cui nessuno dovrebbe assomigliare. Inoltre verso la fine del romanzo MarkTwain critica il potere della chiesa e dice che essa è più rispettata che temuta.Torna all’ INDICEBALDINELLI LIVIA - L’autore, a mio giudizio, ha voluto far riflettere il lettoresulla funzione vitale svolta dall’educazione in ogni società, mostrandocene unaimpregnata di superstizione e credenze magiche, che per questo motivo nonriesce ad essere pronta ad un cambiamento, ad un rinnovamento. La civiltàmedievale non viene però crudelmente condannata come spesso accade, poichéne emergono anche gli aspetti più umani e dettati dall’animo del singolo.L’autore ha voluto inoltre dipingere un’immagine a tinte forti della Chiesa, laChiesa che obbliga gli uomini ad essere umili, sottomessi, pacifici, per poiapprofittare di essi, mantenendo però una benevolenza di facciata, causata dauna grande ipocrisia. Infine credo che Twain si sia fatto portavoce delle parole“Tempo al tempo”, mostrando che, nonostante una massima sollecitudine ed unmassimo impegno, si deve dare tempo alla società di cambiare, di far proprio ilrinnovamento. Torna all’ INDICEBARTOLOMEI ILARIA - A mio avviso, più che una morale, l'Autore vuolemostrare al lettore i grandi cambiamenti avvenuti in tredici secoli e ridicolizzareentrambe le società. Egli infatti spesso evidenzia quanto nel VI secolo la gente

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fosse ingenua e superstiziosa, apparendo quasi ridicola sia al lettore cheattualmente si ritrova in tutt'altra situazione, sia allo stesso protagonista, che sene fa beffe. Dall'altra parte appare il prototipo di uomo del XIX secolo, superioregrazie al progresso, ma che alla fine contrariamente a come si potrebbeimmaginare viene vinto. In ogni caso appare evidente il ruolo di importanza cheha ricoperto l'educazione: ciò che infatti divide maggiormente Il Capo dal restodella popolazione non è tanto la tecnologia, ma piuttosto, a mio parere, il mododi vivere e le credenze del tempo. Torna all’ INDICEBARTOLUCCI LUCA - Apparentemente potrebbe sembrare che il libro non abbiaalcun messaggio da trasmettere e che non contenga quindi nessun tema su cuiriflettere, risultando quindi un semplice “romanzetto” . Ma ad una piùapprofondita lettura possono trapelare numerosi elementi, di notevoleimportanza, molto sottili nella loro comprensione ma nello stesso tempo dirilievo per il loro valore. Sicuramente ciò che Mark Twain ha volutoimplicitamente trasmettere è il fatto che un uomo, come Hank Morgan,proveniente dal diciannovesimo secolo, catapultato in un’epoca anteriore siatemporalmente che mentalmente, sia stato in grado di assoggettare un’interapopolazione, come quella inglese, solo perché ottusa e ignorante e aggrappataancora, come lo era e lo sarebbe stata per secoli l’intera Europa, allasuperstizione e alla figura della chiesa, plasmandola in modo tale da risultare difronte alla nazione, un semidio. Tutto ciò quindi gli è stato possibile per la suasuperiorità intellettuale a cui si è aggiunta poi, come aiuto, l’ignoranza di chi locircondava. Sebbene poi, contrariamente a molte altre figure tiranniche dellanostra storia, abbia svelato il suo “trucco” rendendo partecipi tutti delle sueconoscenze e facendo progredire notevolmente la società , permane il fatto cheegli sia arrivato a ricoprire la posizione gerarchica in cui si trovava grazieall’iniziale ottusità in cui versava l’intera nazione. Altro aspetto che traspare è lacompleta egemonia operata dalla chiesa nel racconto che rispecchiaperfettamente quella storica. Torna all’ INDICEBATTISTI GIACOMO - I messaggi principali sono essenzialmente due: la storia,per quanto ci si provi, non può essere cambiata e due epoche non possonocoesistere in una sola. Infatti il progetto di Hank era quello di trasferire il suosecolo con tutte le sue innovazioni nel VI secolo. Questo progetto fallisce poichégli uomini in quell’età non erano pronti mentalmente a un cambio cosi drasticodella loro vita ed erano ancora legati alle superstizioni e alla diffidenza. Perquesto si può dire che Hank fece un grosso errore. Torna all’ INDICEBORIGLIONE MARCO - Mark Twain, a mio avviso, con questo romanzo ha volutodirci molte cose, in particolare ci ha mostrato la difficoltà che si incontra nelvoler cambiare in meglio nelle persone ciò che è completamente radicato e

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presente e non accetta alcun mutamento seppur ben motivato. Quindi perrelazionarsi meglio è necessario abbassarsi ed interagire diversamente.Tutto ciò allo stesso modo può essere sfruttato a proprio vantaggio: infatti chi hapiù conoscenze e si trova di fronte ad una massa ignorante di persone, troveràmolta facilità nel plasmarla a suo piacimento e nell’ottenere quello che vuolesenza attaccarla nelle piccole condizioni in cui si chiude.Un’altra cosa che ha voluto dirci l’autore, sulla quale si è fermato più volte nelcorso del racconto, è la malvagità della chiesa nell’era medievale che sfruttava ilsuo potere sulla povera gente per ottenere maggiori poteri e ricchezze. Torna all’INDICEBUJARONI MARIO - Se si legge il romanzo con superficialità si ha l’impressionedi leggere una tavoletta senza morale, ma non è così. Infatti se si paragona lasocietà del racconto con quella di oggi si possono notare che ci sono piùassonanze che divergenze. Il libro infatti non ha la funzione di intrattenimentoma di ammonimento verso il lettore. Bisogna capire che certi errori commessiprima nella storia non devono essere ripetuti, ma corretti fino a che non si arrivaalla perfezione. Deridere il prossimo, condannare un innocente, rubare? sonocolpe tutte presenti nel testo e ritengo che quello che l’autore ci ha voluto dire èdi non regredire fino al 528, ma di avanzare e migliorarsi costantemente. Torna all’INDICECARNEMOLLA ILARIA - A parer mio Mark Twain attraverso il suo romanzo “Unamericano alla corte di re Artù “ mette in luce aspetti negativi dell’essere umano.La presunzione, la superficialità e lo scarso interesse per il vissuto degli altri. Ilprotagonista Hank Morgan è ostinato nella volontà di far crescere dal suo puntodi vista una popolazione che deve fare il suo corso. Credo che l’autore vogliafarci comprendere quanto sia infruttuoso e crudele agire su un popolo del qualenon si conosce la storia e tantomeno si prova interesse in tal senso. Hank sipresenta come una persona superficiale. Il suo ottimismo nell’idea ditrasformare Camelot si rivela un proposito carico di violenza. Torna all’ INDICECECI SARA - Questo libro, secondo me, è principalmente una critica allafrettolosa natura umana, ciò che porta il protagonista alla distruzione è la fretta,infatti ha cercato di portare una scienza evoluta in una società non ancoramatura che, come un bambino troppo piccolo, non ha saputo utilizzarla.Tuttavia, l'intero romanzo è costellato di riflessioni interessanti: si parla spessodell'ignoranza, di come questa possa condizionare la vita, le azioni e lesuperstizioni del popolo; oppure della schiavitù, di come sia possibile che unuomo non ne riconosca un altro come suo simile ma come un oggetto.Il protagonista riflette molto su queste questioni e cerca di imporre sugli altri lapropria saggezza e la propria etica, ma non tiene conto che la sua concezione delmondo deriva da secoli e secoli di evoluzione, e che, come le perone stesse,anche la morale e la civiltà hanno bisogno di tempo per crescere e svilupparsi,

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che la nostra società non è nata in qualche secolo ma in miliardi di anni. Torna all’INDICECHIARINI TULLIA - Secondo me l'Autore vuol farci capire che quasi semprel'istruzione che riceviamo in età giovanile determina il nostro comportamento ela nostra mentalità per tutto il corso della nostra vita. Nel libro vi è l'esempio delcredere alle superstizioni in un mondo dove nessuna bugia era messa in dubbioma si credeva ciecamente a tutto. Inoltre penso che un'altro messaggio sia cheogni epoca storica deve avere il tempo di progredire mentalmente escientificamente. Il protagonista infatti non vuole modificare tutta insieme larealtà del sesto secolo poiché sa che il popolo non sarebbe psicologicamentepronto. Nel romanzo è sottolineato molto anche il modo in cui chi aveva il poterese ne serviva non per aiutare i più poveri ma essenzialmente per le propriecomodità e per accrescere sempre più la propria ricchezza ,come per esempiofecero la Chiesa e la corte reale. Una società comparabile alla nostra,dove il piùforte prevale su quello meno fortunato. Torna all’ INDICECURCIO ALESSIA (vale anche per le altre due domande) - Possiamo evincere ilmessaggio dell’autore partendo dall’analisi della fine del romanzo: la Britanniaidealizzata dal protagonista, conscio degli avvenimenti cui il Paese sarebbe andatoincontro nei secoli successivi e dei loro esiti, mentre all’inizio,benché a fatica,sembra prendere forma, alla fine si dimostra irrealizzabile. In poche parole, sulprogresso di cui Hank Morgan tenta di essere il portavoce e insieme l’artefice hala meglio la superstizione, che non è altro che il frutto degli insegnamenti, privi difondamento ma estremamente efficaci data la natura facilmente influenzabiledell’uomo, impartiti dalla Chiesa.La Chiesa viene pertanto presentata come un’istituzione potentissima in grado didistruggere con una breve orazione dal carattere minaccioso e catastrofico irisultati del lavoro di una nazione intera. La religione non è però che un aspettodell’educazione dell’uomo che si manifesta e riflette nelle norme giuridiche, neirapporti interpersonali e nelle piccole abitudini e scelte quotidiane. E’ proprio perquesto motivo che il testo è un monito valido anche e soprattutto ai nostri giorni:ogni uomo è figlio del suo tempo e, come spesso ci ricorda il protagonista nelcorso del romanzo, è difficile abbattere i pilastri su cui si fonda la mentalità non diun singolo individuo ma di un intero paese, sia che ci si proponga di farlo in unmese sia che si abbia invece intenzione di attuare un processo più graduale. Per ilgiovane yankee, in particolare, l’impresa non è affatto semplice poiché un abissodi tredici secoli lo separa dalla nuova realtà in cui viene catapultato; non cidobbiamo però lasciare trarre in inganno dal fatto che il neo ministro del re sitrovi a fare i conti con un’età per molti versi buia come quella medievale: ancheoggi ci troviamo costretti ad affrontare gente che non appare meno superstiziosae ingenua se confrontata con i celebri cavalieri della Tavola Rotonda. Il progressotecnologico e sociale raggiunto è anche nel nostro caso relativo dato che molte

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volte costituisce semplicemente uno schermo fittizio che ci impedisce di guardarein faccia la realtà delle cose: noi, come i contadini del regno di Artù, siamo spessocondizionati nei modi di vita così come nelle scelte da forze troppo superiori e dameccanismi troppo complicati per poter essere individuati o peggio annientati.Eppure continuiamo a condurre tranquillamente le nostre esistenze definendociuomini liberi; nessuno di noi osa ribellarsi, a volte perché non immagina diessere sottoposto alle regole inique di infimi giochi di potere, a volte perchépreferisce lasciarsi travolgere dall’opinione comune, anch’essa fondata su unasolida base di ignoranza.Chi vuole cambiare lo stato attuale delle cose non può quindi permettersi disottovalutare i rischi che comporta l’andare contro degli schemi precostituiti, ed èforse questo che determina il fallimento dello straordinario progetto di HankMorgan.Proprio per il suo carattere estremamente attuale il libro, a mio parere, meritaun giudizio positivo. Ho apprezzato, oltre allo stile asciutto e a tratti sarcasticodell’autore, anche la sua capacità di analizzare in modo approfondito lecaratteristiche di una società apparentemente totalmente diversa dalla nostra,riscontrandovi invece una serie di interessanti analogie. Il merito di Mark Twainsta proprio nel tema innovativo scelto (il viaggio nel tempo): quest’ultimo infattimi è sembrato un espediente originale, ma soprattutto capace di condurre illettore nel vivo di una storia a tratti avvincente e a tratti in grado di spingere aprofonde riflessioni sulla natura dell’uomo e sui perché della storia. Torna all’INDICEDE SIO PIETRO - Questo libro non è solo un romanzo storico che ci fa capirecome era strutturata la società del medioevo , infatti questa viene totalmentestravolta dall'arrivo di una sola persona . Forse Marc Twain vuole attraverso lastoria di Morgan incoraggiarci a credere in noi stessi e a non arrenderci di frontealle difficoltà , proprio come fa il protagonista del romanzo . Egli si trova moltevolte in difficoltà , ma credendo nei propri mezzi e nelle proprie capacità , riescesempre a trarsi d'impaccio. Inoltre in questa storia , capiamo quanto eranoingenui e creduloni gli uomini di allora poiché credevano senza alcun dubbio allestorie inventate dai cavalieri per vantarsi. Torna all’ INDICEDI BONA FRANCESCO - Credo che Mark Twain abbia voluto con questo romanzodare dei messaggi ai lettori.Il messaggio principale del romanzo penso che sia quello di voler spiegare ailettori che gli uomini con delle conoscenze superiori possono manipolare senzaproblemi un popolo ed eccellere in molti campi.Un altro messaggio importante è che pur avendo più conoscenze degli altri nonsi può cambiare con delle invenzioni il corso della storia, questo messaggio èespresso verso la fine con la guerra scatenata dai cavalieri contro la repubblicavoluta dal Capo e da Clarence. Torna all’ INDICE

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GIOVANNANGELI GABRIELE - Apparentemente può sembrare che nel romanzoMark Twain voglia evidenziare l’arretratezza del passato paragonandolo almondo americano moderno, dove i sistemi politici e le innovazioni scientifichehanno reso molto più vivibile la vita dei cittadini ordinari. Così uno yankee delConnecticut come Morgan con può fare a meno di provare a modificare ilpassato poiché sa che con i dovuti cambiamenti un paese di ignoranti esuperstiziosi come l’Inghilterra ai tempi di Artù può diventare un posto piùgiusto. Tuttavia i buoni propositi di Hank e del suo operato non rimane traccianel passato. Allora sembra che l’autore non voglia elogiare il l’uomo americano eil suo materialismo ma al contrario criticarlo. Lo yankee che vuole modificare ilpassato con la sua tecnologia senza avere una vera conoscenza del passatofallisce perché compirà inevitabilmente degli errori. In secondo luogo il romanzoè una diretta accusa allo strapotere della Chiesa e della nobiltà che hanno reso lavita impossibile a migliaia di persone. A tale proposito Mark Twain èparticolarmente sicuro delle sue idee: senza le ridicole superstizioni e ipregiudizi che la Chiesa ha instillato nelle menti dei suoi fedeli non si sarebberoviste situazioni atroci e drammatiche come quelle descritte nel libro. Il valoredell’educazione è messo in risalto più volte dall’autore che spiega come cervellisani e perfettamente funzionanti possano dar vita a situazioni impensabili seeducati in maniera sbagliata. Torna all’ INDICEGRIPPIOTTI LUCA - Quello che può sembrare un semplice romanzo per ragazzi èin realtà una critica (una satira) al mondo dei nostri giorni e sicuramente anchea quei romanzi del diciannovesimo secolo che raccontavano del leggendariomondo medioevale e dei suoi eroi. L’Autore ci vuole dire, secondo me, che nonbastano innovazioni scientifiche e tecniche per fare una civiltà avanzata. Credereche il progresso venga solo da un telefono e da una linea ferroviaria è sbagliato.Mark Twain ci presenta per approfondire ed esprimere meglio questo concettoun personaggio, quello del protagonista, molto controverso e che alla fine risultaanche strano. Hank si prende gioco della credulità e dell’ingenuità di quellepersone del VI secolo ma si serve di questo per conseguire i propri sogni. Nelromanzo si nota anche che il protagonista ha una conoscenza superficiale dellastoria e questo fa capire meglio anche i problemi della mentalità moderna. Peragire meglio nel presente è importante conoscere il passato. Altro messaggioimportante è quello dato dalla presunzione del protagonista di essere superiorea tutti gli altri che contrasta anche con le idee di democrazia, pace e libertà chesostiene di portare. Il protagonista non tiene conto dei problemi dell’etàmoderna e dello stesso progresso e non capisce che li ha portati anche nelmedioevo che non è però capace di controllarli e di conseguenza conquell’assurda battaglia finale che ci racconta nel romanzo mette in evidenza cheera inevitabile la fine dell’avventura di Hank. Torna all’ INDICE

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IOVINE RICCARDO - Il messaggio dell’autore nel romanzo si evidenzia dalcontrasto tra il mondo americano da cui il protagonista viene e l’Inghilterramedievale. Il capo inizia l’impresa di trasformare una nazione, un popolo, versoil progresso, la giustizia e il miglioramento economico, però mette in atto pianinon corretti per raggiungere i suoi scopi di cambiare le cose. Se da un latoderiva la credulità della gente dall’altro se ne serve per raggiungere i propriscopi; se da una parte si batte per la democrazia dall’altra elimina chiunque lapensi diversamente da lui. Infine inneggia alla pace ma utilizza le sue conoscenzeper creare armi che lo distruggeranno. Perciò non basta il progresso per creareuna società giusta in pace, ma è necessaria una presa di coscienza dei valori chesono alla base dell’essere umano. Mark Twain quindi evidenzia in questoromanzo come la società attuale, per quanto più progredita di quella passatapossa per la sua superiorità, compiere più danni che cose positive. Torna all’ INDICEMORELLI DARIO - L’autore di tale libro fa intendere al lettore che il corso dellastoria non può essere modificato, men che meno da chi non conosce la storia.Infatti, nonostante i vari tentativi di Morgan, la società del VI secolo non cambiò.Tutte le sue invenzioni furono distrutte dalla Chiesa, e tutti quelli che erano ingrado di utilizzarle uccisi, rendendo vani i sacrifici di Morgan. “Un Americanoalla corte di re Artù” può anche essere interpretato come libro storico , poichénarra di personaggi vissuti in ambito medievale. Con questo racconto vengonomesse in ridicolo le assurde superstizioni e le false credenze di quel secolo. Tornaall’ INDICERIVABENE FRANCESCA - I messaggi principali del romanzo sono che la storianon può essere cambiata come ha provato a fare il protagonista cercando di farlaevolvere, poiché si deve lasciare andare il corso degli eventi in modo naturalesenza alcuna intromissione.Il protagonista infatti ha provocato un cambiamento così grande che si èconcluso con una catastrofe.L’autore ha cercato anche di creare un distacco con il mondo superstizioso,provando a far capire la realtà delle cose, ma alla fine lui stesso vienetrasformato dalla società.Infatti dall’uomo che era contrario alla gogna e ad ogni tecnica che provocava lamorte, è il primo ad approvarle come fa quando uccide uno scrittore di corte.Il protagonista infatti col tempo inizia a desiderare il potere, giocando a suofavore ogni tecnologia.Nel romanzo viene anche trattato il tema della schiavitù, dell’ importanza cheogni uomo fosse libero ed uguale agli altri, mentalità diversa da quella di queltempo. Torna all’ INDICEROMANELLI ELENA - Secondo me i messaggi principali che l’autore ha volutoesprimere sono l’abuso del potere della chiesa , che imprigionava chiunque

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volesse in qualsiasi momento. Un altro aspetto potrebbe essere che HankMorgan in qualche modo ha riscritto la storia affrettando troppo i tempi con lesue invenzioni creando poi alla fine del libro una strage. Torna all’ INDICESANTECECCA MARTINA - In questo romanzo l'autore indirettamente fa unacritica all'America descrivendolo come un Paese assai industrializzato che motevolte può recare danni ai diversi popoli. Inoltre ci descrive dettagliatamente lasocietà del Medioevo e spiega la corruzione di quel tempo associandola allasuperstizione. Quest'ultima è assai evidente e quasi in tutti i capitoli viene citata.Lo dimostra anche il fatto che la popolazione alla vista del “Capo” assumevasubito un atteggiamento di difesa perché pensava che quell'uomo fosse inpossesso di poteri soprannaturali in grado di generare disgrazie. Quella che silegge tra le righe è anche una società degradata dove a vincere sono i nobili perstirpe. I poveri vengono abbandonati al voler divino e le persone comuni sonocomunque considerate degli schiavi utili solo per lavorare nei campi. Unesempio concreto è quello raccontato nel capitolo 28 dove un' intera famigliaviene sterminata dal vaiolo e la donna,unica ancora in vita,racconta come la suacasa cade in miseria poiché considerata sempre in debito con la chiesa e con isignori. Hank Morgan fece uno spiraglio di luce mettendo a disposizione diquella gente le sue conoscenze e migliorò quella società così corrotta edegradata. Torna all’ INDICESORRENTINO ANDREA - Nel libro sono presenti molti passaggi significativi chedovrebbero invitare il lettore a soffermarsi a riflettere. Probabilmente loscrittore ambienta il suo romanzo in un’epoca così distante dalla propria percriticare meglio la società in cui viveva e per far capire al lettore che nonostantesiano passati gli anni e le epoche, la mentalità dell’uomo non è cambiata.Non può certamente restare inosservato il momento in cui il protagonista cercad’impiantare nell’età medievale il giornale, che, secondo lui, pur avendo diversidifetti, rimane senza dubbio un valido mezzo per far rinascere una nazionemorta.In un periodo, quello dello scrittore, in cui esisteva ancora la schiavitù o si stavapiano piano abolendo, non si può far a meno di menzionare l’episodio in cui loYankee, ridotto in cattività, parla della dignità umana e del fatto che si possonoanche spezzare le ossa di un uomo ma non lo si può privare della propriacondizione di uomo.Altro passaggio significativo è quando Hank Morgan, partito in missione peradempiere ai propri doveri di cavaliere, incontra alcuni operai, di bassaestrazione sociale e per questo poco considerati, nell’atto di riparare una stradasu commissione di un vescovo prepotente. Il protagonista decide di rompereogni schema per fermarsi a dialogare e discutere di politica con loro. Cerca dipersuaderli ad adottare una forma migliore di governo, la democrazia, in cuiognuno ha la possibilità di esprimere il proprio consenso o dissenso.

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Nel trentanovesimo capitolo nella descrizione della battaglia contro la cavalleriaerrante trapela una considerazione implicita dell’autore sul progresso tecnico-scientifico che, se usato in modo non appropriato, può, come ha dimostratoinseguito la storia, rivolgersi contro l’uomo ed essere così causa di rovina. Tornaall’ INDICEVALENZI AURORA - Secondo me il messaggio più evidente del romanzo è unacritica al medioevo e all’Inghilterra, infatti l’autore ci dà un’immagine del tuttoviolenta, cruenta e senza pietà verso i più deboli , questo ci viene esplicitatodall’episodio degli schiavi, in cui l’autore ci fa capire quanto possa esseremalvagia la pratica della schiavitù che danneggia bambini, uomini, donne eanziani senza differenze e li mutila nel corpo e nell’anima, dovendo sopportaresofferenze disumane, camminando giorni interi senza sosta, mangiando avanzi,subendo frustate ed insulti e soffrendo anche la separazione dai propri cari. Unaltro messaggio è quello dell’importanza primaria dell’educazione. L’autoresecondo me vuole dimostrare quanto la personalità di un uomo non dipendasoltanto dalla sua indole e dal suo carattere, bensì quasi esclusivamentedall’educazione che esso riceve sin da bambino. Facendo il paragone tra la suaeducazione (alla realtà, alla scienza e all’industrializzazione) e quella degliabitanti più anziani di Camelot, possiamo notare quanto cambi il modo divedere il mondo. Quest’ultimi infatti sono superstiziosi, manipolati dalla chiesa edalle continue invenzioni di favole e racconti impossibili, abituati all’apparenza ea credere a tutto ciò che viene detto, mentre il protagonista ha un’educazionemolto più “realistica” e guarda il mondo con occhio critico e attento e saràproprio questo il suo vantaggio e allo stesso tempo svantaggio rispetto alsistema medioevale. Torna all’ INDICEZUDDAS RICCARDO - Secondo la mia opinione i messaggi principali del romanzosono i seguenti: sottomissione del debole e del non colto secondo principi nonfondati, ovvero una Chiesa che sfrutta la popolazione minacciandola,nel caso incui siano eseguiti gli ordini assegnati, anche di condanna. Un concetto che si puòcollegare dunque al concetto di razzismo tra classe più alta e classe inferiore, maanche solamente a ideali di diversità all’interno della classe sociale dei poveri,quindi anche pregiudizio e critica verso il prossimo (concetto attualissimo). Eancora un incitamento da parte del protagonista a non sottostare a delle autoritàche predicano qualcosa di errato, propizio soltanto per propri guadagni edannoso per la più alta percentuale del popolo, ma a reagire contro un governoancora instabile e incoerente con se stesso. Un concetto del romanzo inoltre chesi può collegare all’ambito filosofico è il richiamo della morte del giusto,alludendo alla morte di Socrate; il protagonista infatti “ muore” andandosene dagiusto,senza doversi rimproverare di nulla, ma al contrario dovendo darsiconsapevolmente dei meriti per le opere compiute all’interno di una società cosìoriginariamente ancora non sviluppata da tutti i punti di vista: è anche presente

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secondo me il concetto della razionalità, la ragione, che molto spesso supera lamaterialità e l’istinto. Torna all’ INDICE

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PARTE IV

“Quali aspetti rendono il romanzo interessanteancora ai nostri giorni ?”

Tutte le risposte alla domanda

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ACCROCCA ADRIANO - Ed è proprio questa critica celata dietro una storia difantasia violenta quanto ironica che rende il romanzo tutt’oggi moltointeressante, in un’era dove la modernizzazione procede a passo sempre piùvelocizzato e c’è una continua gara di aggiornamento e sviluppo delle tecnologie.Torna all’ INDICEANDREANI GIULIA - Sicuramente il romanzo è interessante ai nostri giorni nonsolo per la società che rappresenta (nonostante sia molto lontana nel tempocerti aspetti sono spaventosamente vicini a noi) ma anche per il personaggio diHank che rappresenta un uomo che si può trovare in qualsiasi epoca, affamato dipotere e pronto a tutto per raggiungerlo. Twain con il suo libro intende criticarela disparità e l’ingiustizia che sono presenti nel suo tempo e purtroppo anche nelnostro. Torna all’ INDICEBALDINELLI LIVIA - Devo ammettere che leggendo questo romanzo eroconvinta del fatto che Mark Twain avesse messo in bocca ai suoi personaggideterminate parole, avesse fatto riferimento a precisi fatti, come ispiratodall’epoca nella quale stiamo vivendo negli ultimi anni. Il ruolo della Chiesa,l’importanza dell’educazione, sono tematiche ancora oggi tremendamente vivideed attuali. Il nostro è un mondo nel quale l’educazione sta pian piano svanendo,sostituita da schemi precostituiti e televisione: la superstizione della quale eraimbevuta la società medievale è tremendamente simile agli schemi imposti daimass-media, dei quali siamo vittime noi, uomini “civilizzati” ed “evoluti” delventunesimo secolo. Per quanto riguarda invece la posizione della Chiesa anchein questo caso trovo inquietanti analogie: ancora oggi l’ingerenza di questa si fasentire nella società attuale, è spesso connivente con il potere politico, comeavveniva nel Medioevo, un’epoca nella quale il codice etico, morale, politico,faceva riferimento solo ed esclusivamente alle Sacre Scritture. Torna all’ INDICEBARTOLOMEI ILARIA - A mio avviso ciò che rende attuale questo romanzotuttora è il contrasto e il confronto persistente nella storia tra cultura eignoranza; ciò che infatti ha fatto prevalere Il Capo sono state le conoscenze e,anche se oggi questo divario tra popolazione colta e ignorante è molto attenuato,si può dire con certezza che sono gli uomini di cultura a prevalere e a ricoprireruoli più importanti nella società. Torna all’ INDICEBARTOLUCCI LUCA - Ovviamente il tema dell’uomo che costruisce il suo potere ela sua figura sulle ignare teste del popolo che lui stesso costringe all’ignoranza(sebbene il Capo lo facesse nel racconto per buoni propositi, rendendolo poiprotagonista dello sviluppo) fa in modo che il libro rimanga tutt’ogginotevolmente interessante ai nostri occhi. Sono molte ancora le dittature,presenti soprattutto in paesi africani e asiatici, il cui governo gioca sullacompleta sottomissione intellettuale del popolo, non permettendogli di entrare

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in contatto con pensieri che possano far crollare il regime e bloccando quindiogni tipo di forma culturale. Tutto ciò permette e garantisce il mantenimento delpotere di chi sta a capo a scapito degli ignoranti, che credono, essendo tali nonper scelta, ma per costrizione, che la situazione vada bene, dato il fatto di essereautosufficienti e di avere il pane per vivere. Torna all’ INDICEBATTISTI GIACOMO - Il romanzo è interessante per la rivoluzione narrativa chepresenta. Infatti è il primo romanzo che tratta di un viaggio nel tempo,il primo diuna lunga serie. Inoltre lo schema della narrazione è molto ben strutturato eattuale. Interessante per me è anche l’elemento che è presente nella storia deltentativo di portare la tecnologia a quel tempo,è curioso infatti leggere diferrovie o addirittura di linee telefoniche nel VI secolo. Cose impensabili a queltempo mentre ai giorni nostri nessuno immaginerebbe una vita senza. Torna all’INDICEBORIGLIONE MARCO - La storia di un uomo più o meno del secolo scorso, equindi moderno, che torna indietro nel tempo medievale, è molto interessanteperché ci mostra innanzitutto le differenze meccaniche e di mentalità fra noi e ilpassato, ma anche se e come queste possano coesistere.Apparentemente noi sembreremmo differire moltissimo da quella gente eprobabilmente questo è quello che la maggior parte delle persone di oggi ritiene,ma in realtà non è così.Il protagonista riesce a far breccia nelle persone di allora ed a divenire l’uomopiù importante del regno perché approfitta della loro ignoranza e della lorosuperstizione che li rende deboli.Questo fattore, unito forse con un po’ di violenza ai danni di quelli che sono piùilluminati e coraggiosi, è alla base di ogni dittatura. Torna all’ INDICEBUJARONI MARIO - L’autore ad un certo punto del romanzo fa compiere alprotagonista vari viaggi attraverso le varie contee inglesi e qui si puòchiaramente vedere come l’autore intende farci capire l’attualità del suo scritto.Durante il viaggio il protagonista si imbatte in varie circostanze cheapparentemente ci sembrano antiquate e superate, ma che in realtà sono moltoattuali. Prima fra tutte il problema della giustizia che non veniva praticata conzelo e attenzione da parte dei giudici che condannavano a morte una personasenza pensarci e per motivi futili come si può vedere nella corte di Morgana,sorella del re, che condannò un musicista a morte solo perché lo consideravapoco abile. Viene messa in evidenza anche la povertà dei paesani come quando ilprotagonista assiste alla morte di una bambina per il vaiolo non curato perché lamadre, spogliata di ogni avere dagli esattori della Chiesa e del regno, non aveva isoldi per pagare il dottore. E’ presente quindi una netta distinzione fra le classisociali dei poveri, sfruttati per i lavori e pagati assai poco, la Chiesa cheindirettamente dominava grazie a sicari, spie ed esattori e la nobiltà costituita

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dai re e loro collaboratori che disprezzavano i loro sottoposti. Inoltre vi era laquestione dell’assegnazione delle cariche più alte dell’esercito e della politica,stabilite non in base all’abilità e alla bravura, ma all’origine nobile o menodell’individuo. E’ triste ammetterlo ma in questi aspetti il 528 non è diverso dal2011 dove anche se in forma più ridotta esistono ancora angherie contro ipotenti, raccomandazione per varie cariche, disprezzo del povero eimpoverimento di questo per fare arricchire un suo superiore. Questi sono gliaspetti che attirano l’attenzione del lettore e rendono il romanzo disorprendente attualità. Torna all’ INDICECARNEMOLLA ILARIA - Nel romanzo “Un americano alla corte di re Artù” MarkTwain pone in evidenza la presunzione di un uomo che crede di potermodificare radicalmente la condizione di un popolo, manipolando la vita dellepersone. Anche al giorno d’oggi uomini potenti si avvalgono di pratichemanipolatorie al fine di raggiungere obiettivi voluti. Come nel caso di Hank,coloro che credono di essere superiori recano torto ad altri ed abusano delproprio potere. Pertanto il libro si rileva interessante in quanto offrel’opportunità di riflettere su aspetti problematici del nostro vissuto quotidiano.Torna all’ INDICECECI SARA - Mark Twain, con questo romanzo, fu il primo ad ipotizzare unviaggio nel tempo, diventando così l'iniziatore di una fortunata correnteletteraria che tutt'oggi, più di un secolo dopo, ancora riscuote un grandesuccesso.Molto interessante è anche la ricostruzione della Camelot medioevale, nellaquale, paradossalmente, possiamo però riscontrare alcuni comportamenti chenel nostro mondo non sono ancora scomparsi, nel ventunesimo secolo abbiamoancora dittature, schiavitù e persino maghi e ciarlatani. Torna all’ INDICECHIARINI TULLIA - Il romanzo è interessante ancora ai nostri giorni poichépossono essere fatti dei paragoni con la nostra epoca attuale. Per esempioancora oggi è riscontrabile che le persone seguano linee politiche e modi divivere conseguentemente a come sono state educate dalla propria famiglia edalla società in cui vivono. Torna all’ INDICEDE SIO PIETRO - Anche se scritto alla fine dell'800 , a mio avviso , questo libro èattuale , sia per il messaggio che ci dà , sia per come è scritto. Non è affattopesante da leggere anche se ci sono numerosi capitoli e anche se è una storiapuramente fantastica , a tratti sembra reale con aspetti molto attuali . Inoltresembra quasi che riscriva la storia del Medioevo , ma alla fine ci fa capire chenon si può tornare nel passato e modificarlo . Infatti alla fine del libro , quasitutto viene distrutto e tutti coloro che conoscevano le nuove invenzionimuoiono. Torna all’ INDICE

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DI BONA FRANCESCO - Io credo che il romanzo si possa collegare alla situazioneattuale in Nord-Africa.Anche se per motivi diversi, ( in Africa per la democrazia mentre a Camelot perla monarchia) i cittadini nord-africani si sono ribellati ai propri governi. Questemanifestazioni si sono trasformate poi in vere e proprie guerre civili.Inoltre un altro aspetto che rende il romanzo interessante ai giorni nostri èquello della tecnologia che aiuta il Capo a guadagnarsi una buona reputazione.La tecnologia infatti oltre ad aiutare lo Yankee aiuta ancora oggi a migliorare lavita a tutte le persone. Torna all’ INDICEGIOVANNANGELI GABRIELE - A differenza dell’idea secondo la quale il romanzoè un’opera particolarmente indicata ai ragazzi (in quando è molto semplice daleggere) questo libro di Mark Twain offre spunti di riflessioni attuali a tutti. Inprimo luogo il materialismo da cui al giorno d’oggi dipendono milioni di personeviene presentato come qualcosa di negativo se non rende migliore la vita di tuttele classi di cui è composta la società. Così le strabilianti invenzioni di HankMorgan si limiteranno ad essere delle “magie” che suscitano stupore eammirazione nelle menti ignoranti di chi le osserva ma di fatto non avranno maioccasione al di là della semplice meraviglia e Morgan rimarrà sempre un magocome Merlino (anche se molto più bravo) ai loro occhi. Inoltre la critica alleistituzioni religiose e a quelle politiche è valida per il VI secolo come per il XXI.Torna all’ INDICEGRIPPIOTTI LUCA - Quello che rende ancora interessante il romanzo è, secondome, quella particolare idea del medioevo che l’Autore ci riporta ed anchequell’idea di progresso di Hank. Per quanto riguarda la prima è sicuramenteinteressante vedere l’idea di medioevo dell’Autore. Infatti fiabe, racconti eleggende ci parlano di un tempo mistico, di grandi cavalieri, maghi e soprattuttore coraggiosi. Mark Twain ci mostra un mondo di cavalieri superbi, maghiciarlatani, avventure folli e si prende gioco in generale di quell’epoca. E’ curiosomettere a confronto le due versioni. Per quanto riguarda la seconda l’idea diprogresso del protagonista è molto controversa ed interessante da osservare ainostri giorni. Torna all’ INDICEIOVINE RICCARDO - Il libro di Mark Twain è interessante anche ai giorni d’oggipoiché tratta di un argomento che è il viaggio nel tempo, che per essere statoscritto nell’Ottocento sorprende tutt’oggi tutti gli appassionati di libri. Infatti laparticolarità di questo libro risulta dall’attualità del racconto scorrevole eimmediato che coinvolge il lettore. Questo libro inoltre è il padre di tutti i film elibri che parlano di viaggi nel tempo, ed è per questo che è importante leggerlo.Torna all’ INDICE

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MORELLI DARIO - Mark Twain scisse questo libro alla fine dell’ 800, ignorandoperò di aver lasciato al mondo un gran capolavoro.” Un Americano alla corte dire Artù” è uno dei romanzi più importanti della letteratura americana, vieneconsiderato infatti un libro innovativo. E’ una storia ancora moderna, il primodel genere “viaggio nel tempo”. Da questa grande idea di Mark Twain molti altriscrittori e registi hanno preso spunto per i loro libri e film. Un romanzo moltomoderno, seppure così lontano nei tempi, per la trama e i messaggi che lascial’autore. Torna all’ INDICERIVABENE FRANCESCA - Il romanzo è interessante ancora oggi poiché èoriginale e presenta aspetti innovativi.E’ particolare e curioso il fatto di creare, di modificare la storia a favore delprotagonista e di portare situazioni e aspetti moderni nella corte di re Artù,come se ci fosse un salto nel tempo, ad esempio durante lo scontro con lacavalleria errante dal quale si è salvato grazie all’ utilizzo della pistola!E’ divertente leggere che si poteva telefonare o leggere il giornale nel sestosecolo o ancor più giocare baseball al posto dei soliti tornei dei cavalieri.Interessante per finire è come ha potuto il protagonista ritrovarsi nella corte dire Artù in un altro mondo semplicemente dopo una botta in testa. Torna all’ INDICEROMANELLI ELENA - Un aspetto che può rendere interessante ancora ai nostrigiorni questo romanzo è sicuramente la facile influenzabilità della società. Infattinel 528 d.C. la società si faceva molto condizionare dagli eventi che accadevano.Inizialmente la società credeva che Merlino fosse il mago più potente diquell’epoca, ma dopo l’espediente dell’eclissi di Hank Morgan , quest’ultimodiventa il più famoso e forte. Questo è evidente anche quando i cavalieri dellatavola rotonda raccontano le loro imprese, anche in modo esagerato,condizionando i giudizi del re e della regina. Torna all’ INDICESANTECECCA MARTINA - Il romanzo ai nostri giorni può sembrare interessanteper diversi aspetti: prima di tutto in questo libro emerge la figura della chiesache è colei che controlla e gestisce tutto. Questo succede anche ai ostri giorni,gliorgani ecclesiastici dovrebbero avere il solo compito di avvicinare il popolo allafede,invece prendono parte costantemente alla nostra quotidianità interferendomolte volte con la vita sociale del nostro paese. Un altro aspetto è quello dellapovertà. In Italia purtroppo le persone appartenenti a un ceto basso della societànon vengono tutelate e si tende a far accrescere i beni ai ricchi e a far diminuirequelli dei poveri. A quanto pare questo fenomeno ha antiche radici. Torna all’ INDICESORRENTINO ANDREA - Pur essendo stato scritto un secolo fa, il libro, rimaneancora attuale, perché, ancora oggi nel XXI secolo gli uomini non sono tuttiuguali e liberi e non hanno possibilità d’espressione. Gli uomini vengono ancoraconsiderati soltanto come macchine da produzione e non come persone.

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Tra l’età dello scrittore e la nostra esiste anche un’analogia sul ruolodell’apparenza, usata spesso come unico metro di giudizio. Torna all’ INDICEVALENZI AURORA - Secondo me gli aspetti che rendono il romanzo interessante,oltre alla forma stilistica che è molto scorrevole e alterna un linguaggio piùantico ad uno più moderno, sono le tematiche sociali come la schiavitù, lapovertà e la cattiveria, ma anche l’avarizia e la continua competizione tra gliuomini, che sono tematiche purtroppo ancora molto attuali ed è interessanteanche la forma ironica e sarcastica con cui vengono descritti i vari avvenimenti.L’altro aspetto è quello dell’industrializzazione, delle diversità fra un paese el’altro e della voglia che ha l’uomo di modernizzare e di cambiare ogni diversitàcon cui viene a contatto. Torna all’ INDICEZUDDAS RICCARDO - Intanto, anche se il romanzo è ambientato ai tempi di reArtù, inizialmente ci riporta a un qualcosa di recente in quanto si parla di statodel Connecticut e si fanno allusioni alla società di quel paese. Una primaargomentazione quindi che richiami al moderno secondo me è questa. Insecondo luogo il romanzo è reso alquanto interessante dal momento che non èbasato sulla monotonia della solita narrazione che punta solo allo scopoinformativo,bensì svolge questo compito servendosi si storie e vicende interneal romanzo, dando libera parola ai suoi personaggi, soprattutto del popolo;èproprio questo che ritengo molto interessante, il fatto che, come nel capitoloventisette in cui si parla della malattia del vaiolo,ai personaggi venga affidato ilcompito di trasmettere ,essi, veri e propri insegnamenti e perché no ancherimproveri a noi pubblico:come possiamo notare nella figura di una madre chemuore in seguito ad una vita di fatiche e sofferenze vedendosi primaabbandonata dai figli e dal marito. La sua forza e il suo messaggio per me sonostati quelli di dire al lettore di non temere una morte che ormai che ormai èvicina e sicura e di non lasciar prevalere in punto di morte l’affetto versoqualche familiare o altro destinato a morire di li a poco e comunque. Torna all’INDICE

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PARTE V

Giudizio complessivo motivato

Tutte le risposte

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ACCROCCA ADRIANO - “Un americano alla corte di re Artù” è un romanzoavvincente, violento, divertente, fantasioso ma soprattutto estremamentemoderno pur essendo stato il primo a trattare il tema del viaggio temporale oggimolto abusato. La scrittura di Twain è molto semplice nella struttura, propriocome se fosse il diario di una persona qualunque, ma non altrettanto nelcontenuto pieno di critiche alla società moderna. E’ quindi un libropiacevolissimo da leggere che lascia soddisfatti e che infatti è entrato di dirittonei classici della letteratura. Torna all’ INDICEANDREANI GIULIA - Il libro nel suo complesso mi è piaciuto. La scrittura èsemplice e facile da seguire, sono alternati momenti divertenti a momenti piùseri, a volte noiosi. In generale però è ambientato in una colorita epocamedievale con qualche anacronistico assaggio di futuro. Ciò lo rende piacevolesia per i bambini, ma anche per adolescenti e adulti. Io leggendo non solo hoapprezzato la bravura dello scrittore, ma anche le tematiche. La conoscenza delmondo medievale, i duelli, le ingiustizie, la povertà, il tutto trasportato al centrodi una storia che di reale ha ben poco. Per tutti questi motivi posso dire chequesto libro è stato molto piacevole da leggere. Torna all’ INDICEBALDINELLI LIVIA - Ho particolarmente apprezzato questo romanzo per il suotono scanzonato e contemporaneamente rispettoso nei confronti del Medioevo,un’epoca dalla quale sono da sempre molto affascinata . Con uno stile lineare maricercato, alternando fasi descrittive a messaggi contenenti pensieri sottili chefanno da spunto per ulteriori riflessioni, Mark Twain ci dipinge davanti agliocchi, pagina dopo pagina, un esauriente quadro del Medioevo, con vicendeappassionanti ed incalzanti che mi hanno fatto leggere il libro con entusiasmo,facendomi appassionare ad esso. Torna all’ INDICEBARTOLOMEI ILARIA - Ciò che rende divertente questo libro, a mio parere, è lacollocazione di un uomo del XIX secolo in un ambiente completamente diversodal suo come può essere il VI secolo. Inoltre lo stile che lo scrittore usa, piuttostoleggero e semplice, rispecchia proprio la società medievale, caratterizzata dafeste e giochi, ma anche da tanta povertà e ignoranza. Per quanto questecaratteristiche potrebbero farlo sembrare quasi un libro per bambini, a mioavviso in sé cela tematiche importanti e curiose, che sorgono proprio conl'inserimento di un uomo moderno in una società antica. Torna all’ INDICEBARTOLUCCI LUCA - Il libro proprio per il tema principale che affronta e pertutti gli altri aspetti di cui si compone, risulta molto interessante. Anche ilracconto, il romanzo in sé per sé rimane piacevole da leggere nel suo contenuto,data la sua scorrevolezza e la carica di suspense di cui è formato. Torna all’ INDICE

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BATTISTI GIACOMO - Il libro è interessante e scorrevole però ha,per esempio, uninizio di storia per me scontato e assolutamente senza senso,non si capisce comemai un tizio dopo una rissa viaggi nel tempo;oppure come facciano due persone,una del 19° una del 6°, a capire ciò che si dicono. Però io penso che nelcomplesso sia un bel libro con una storia abbastanza avvincente e soprattuttodivertente ma allo stesso tempo che celi un messaggio molto serio. Torna all’ INDICEBORIGLIONE MARCO - Il libro di Mark Twain è molto scorrevole per la storiasemplice, ma è ugualmente molto interessante per i suoi contenuti.L’idea stessa avuta dall’autore di far andare un uomo moderno a stabilirsi aCamelot la trovo eccezionale. Una volta partita la vicenda, diventa molto facile allettore immedesimarsi nel protagonista e voler vivere quella straordinariastoria. Chi infatti non vorrebbe viaggiare nel tempo?L’autore riesce anche ad infondere nel suo personaggio principale durante tuttoil suo soggiorno sensazioni, emozioni ed anche azioni, che non hanno età così daottenere un conciliante incrocio fra situazioni spiazzanti ed abituali. Torna all’INDICEBUJARONI MARIO - Personalmente non ho trovato il libro noioso, anche se dallepremesse lo ritenevo tale, ma anzi pieno di sottili affermazioni che possonoessere capite solo facendo una attenzione minuziosa a dettagli che verrebberopersi se letti senza pensare. Il testo comprende una grande quantità diriferimenti al mondo moderno e per questo lo ritengo uno scritto non con loscopo di raccontare una banale favola, ma di educare e informare il lettore sucome l’uomo fosse e come si comportava del VI secolo. Questo aspetto mi hafatto cambiare radicalmente idea sullo scritto che ho quindi ritenuto prezioso einteressante. Torna all’ INDICECARNEMOLLA ILARIA - Un americano alla corte di re Artù è un romanzointeressante sotto diversi punti di vista. Accattivante nello sviluppo della trama,pur se ambientato in un periodo storico distante dal nostro, offre diversi spuntidi riflessione relativi al periodo attuale e all’uomo contemporaneo.Superficialità, pregiudizio, presunzione, arroganza sono alcuni degli aspetti checaratterizzano il protagonista del romanzo; caratteristiche umane purtroppoancora largamente diffuse oggigiorno. Il romanzo contiene spunti divertenti e atratti ironici. E’ scritto in un linguaggio scorrevole ma al tempo stesso ricercato.Questo romanzo può essere letto da persone appartenenti a fasce di età diversee questo, a mio avviso, è indicativo della sua ricchezza e del suo valore. Torna all’INDICECECI SARA - Ho trovato questo romanzo abbastanza interessante, anche se ne holetti di più belli, ciò che più mi è piaciuto è lo stridente contrasto tra leambientazioni medioevali e le novità apportate dal protagonista, in alcune scenelo stile dello scrittore rende il paradosso quasi sfizioso per il lettore, ne è un

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esempio la scena in cui per salvare Artù ed il protagonista Clarence organizzaun'incursione in bicicletta.Molto accurata è anche la caratterizzazione dei personaggi, il semplice e un po'sciocco Artù, la psicopatica Morgana ed il personaggio più bello: Merlino,malgrado tutto convinto della sua magia. Torna all’ INDICECHIARINI TULLIA - Personalmente ho trovato questo romanzo moltointeressante non solo per la comicità e l'immaginazione dell'autore ma ancheper il fatto che per creare "lo scenario" alla storia viene descritta in tutti i suoiambiti la società del sesto secolo con i suoi pregi e difetti. Torna all’ INDICEDE SIO PIETRO - “Un Americano alla corte di Re Artù” è un romanzo davverointeressante. Anche se scritto in maniera semplice , leggera e molto spessodivertente e comica , narra una storia lunga , intricata e ricca di colpi di scena ,che tiene il lettore con gli occhi incollati al libro . A mio avviso ci si puòidentificare nel protagonista e capire realmente gli usi e i costumi delle bizzarrecorti medievali e anche comprendere che l'unica persona normale ed umana lì èMorgan . Il libro inoltre ci insegna che bisogna perseguire certi valori che ciprovengono dal medioevo , come il coraggio , la lealtà , ma ci invita a farci furbiin determinate occasioni , ad agire d'astuzia e talvolta anche ad usare l'inganno.Torna all’ INDICEDI BONA FRANCESCO - Il libro inizialmente mi ha piuttosto annoiato, non misembrava molto coinvolgente poiché non vi era molta azione.La seconda parte del romanzo invece diventando più movimentata è stata anchemolto divertente. Inoltre mi sono interessati molto i dialoghi fra i personaggipoiché erano lunghi ed esaurienti. Torna all’ INDICEGIOVANNANGELI GABRIELE - “Un americano alla corte di re Artù”, nelcomplesso, è un libro divertente e allo stesso tempo serio, facile da leggere,infatti oltre ad essere una satira sociale contro le stranezze del passato, davveroinsensate per la mente di un uomo moderno, è anche un libro che fa pensare agliaspetti più terribili della vita del Medioevo che per la povera gente era solo faticae lavoro. Accanto a questo quadro di arretratezza e desolazione l’autoreinserisce un autentico yankee americano col suo ottimismo e il suo grande sensopratico e questo rende il romanzo un’opera unica, considerando anche che latipologia del viaggio nel tempo non era stata mai sperimentata prima di Twain.Torna all’ INDICEGRIPPIOTTI LUCA - Ritengo che il romanzo racconti una storia allo stesso tempoappassionante e interessante che lascia sicuramente punti di riflessione. E’inoltre interessante la figura del protagonista che rimane sempre sgomento difronte alle follie e alle crudeltà del medioevo, ma che non fa molto per miglioraredavvero le cose. Osserva l’assurdo comportamento dei nobili e del re, spesso

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nota le lunghe file di schiavi, ma la sua preoccupazione è rivolta ad altro. Sioccupa di creare accademie, fabbriche e di pubblicizzare i prodotti che secondolui porteranno il progresso ma non cambia davvero nulla nel medioevo. Torna all’INDICEIOVINE RICCARDO -”Un americano alla corte di re Artù” nonostante sia unaparodia del medioevo, è un libro molto avvincente e particolare, poiché è uno deiprimi libri che nonostante sia stato scritto da Mark Twain nell’ottocento, trattal’argomento del viaggio nel tempo , con un avvincente e avventurosa storia di unragazzo che tornato indietro nel tempo decide di modernizzare tutta un’epoca.Inoltre il libro è molto particolare per la psicologia dei personaggi. Infatti re Artùper esempio era uno stolto che credeva a qualsiasi cosa, Merlino invece era unbuon a nulla che era temuto per le sue false superstizioni e i cavalieri dellatavola rotonda erano più dei compositori di lodi a se stessi che dei veri eroi. Lostesso protagonista (Hank Morgan ) ha un comportamento particolare che nellibro viene chiamato “YANKEE”(rozzo). Torna all’ INDICEMORELLI DARIO - Il mio giudizio su questo romanzo non può che esserepositivo. La trama la ritengo molto avvincente, accattivante, ma soprattuttoappassionante. Una volta che si inizia a leggerlo scorre velocemente, perché hadei contenuti comici, che rendono la lettura piacevole e fluida sebbene sia statoscritto un secolo fa, il linguaggio utilizzato dall’autore è molto comprensibile emoderno. Se dovessi consigliare un libro raccomanderei questo, poiché sonorimasto molto colpito e soddisfatto da questa lettura. Torna all’ INDICERIVABENE FRANCESCA - Questo romanzo mi è molto piaciuto poiché è benstrutturato, semplice e piacevole da leggere per la sua scorrevolezza.Ogni fine capitolo mi portava a continuare la lettura perché mi incuriosiva lastoria.E’ divertente il modo con cui il protagonista scampava continuamente ad ognipericolo e alla morte grazie al suo impegno e ai suoi oggetti del diciannovesimosecolo.Il finale è particolare poiché non ti dà una vera spiegazione di come ilprotagonista sia giunto nel sesto secolo.In ogni caso oltre al semplice divertimento, il racconto ha portato avantimessaggi importanti e seri che ti fanno riflettere ancora oggi. Torna all’ INDICEROMANELLI ELENA - Il libro mi è piaciuto molto, lo ho trovato moltointeressante; inoltre mi è piaciuto come è strutturato e il fatto che il personaggioprincipale è l’autore stesso. A mio parere è un libro divertente con molte storiefantastiche e avventurose, che si alternano però ad alcuni episodi tristi espiacevoli . Torna all’ INDICE

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SANTECECCA MARTINA - Questo libro,sebbene non sia in genere che di solitoleggo,mi è piaciuto per diversi motivi. L'autore è stato molto attento a trattareargomenti di diverso tipo seppur tutti di uguale importanza. Anche se scritto conparole non molto attuali è un libro abbastanza scorrevole e semplice da seguire.La vicenda narrata è affascinante e divisa in parti giuste ed' è interessante chenel libro si alternino capitoli più allegri e più intensi. E' stato buffo leggere chesecoli fa la gente era così superstiziosa e credeva veramente all'esistenza dimaghi capaci di portare sventure sull'intero pianeta. Tuttavia sono state svoltetematiche molto attuali come ho detto in precedenza e molti aspetti di queltempo ci riconducono ai giorni nostri. Torna all’ INDICESORRENTINO ANDREA - Ad una lettura poco attenta può sembrare un sempliceracconto fantastico, in realtà lo scrittore, utilizzando uno stile narrativo semplicee utilizzando dell’ironia e dello humour, riesce a trasmettere messaggiimportanti, impegnativi e densi di significato.Il giudizio complessivo è positivo e questo libro dovrebbe meritare unamaggiore considerazione da parte del pubblico. Quindi sarebbe auspicabile chela popolazione non conoscesse Mark Twain solo come l’autore di Tom Sawyerma anche per un Americano alla corte di re Artù. Torna all’ INDICEVALENZI AURORA - Questo romanzo a mio parere è molto avvincente e mi èpiaciuto leggerlo sia perché era molto scorrevole, sia perché mi piace il genereun po’ fantastico. La critica che fa l’autore alla società mi trova d’accordo con lui,infatti io stessa penso che l’educazione forgi la personalità e il futuro di unindividuo e che nonostante le diversità si debba rispettare l’educazione altrui.Allo stesso tempo vedo il tentativo di industrializzare il medioevo delprotagonista un po’ troppo ostentato, che rappresenta esattamente il tipicoamericano dell’800 che a causa delle nuove scoperte ha la necessità quasiprimaria di applicarle ovunque. Mi vedo d’accordo anche sul giudizio che fatrasparire l’autore sulla figura predominante della Chiesa. Infatti spesso secondome la Chiesa si prende alcune libertà che spetterebbero esclusivamente allostato e al popolo. Spesso l’uomo è così ottuso e superstizioso che, come avvienenel romanzo, si trova a dare ragione alla Chiesa e al regresso piuttosto che allascienza e al progresso, questo sempre a causa della stessa educazione antiquatae quasi “troppo” religiosa. Possiamo vedere questi comportamenti negli episodidella valle Santa in cui si credeva che l’acqua non sgorgasse più dal pozzo a causadi qualche peccato commesso dagli abitanti invece di dare la spiegazione piùlogica, ovvero che il pozzo era fallato. L’altro episodio fondamentale sullasuperstizione e sull’abuso di potere della Chiesa è quello dell’interdetto. Infattiquando il Capo (Hank Morgan) va in Gallia per motivi di salute della figlia,durante la sua assenza la Chiesa comincia a opprimere il popolo facendouccidere re Artù e dando il potere ad un proprio alleato, e per punire il popolo fadistruggere ogni tipo di comunicazione e di trasporto e all’arrivo del

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protagonista, egli stesso scopre che il popolo si schiera dalla parte della Chiesa,che non può sopportare l’idea della repubblica e lancia maledizioni su tutticoloro che l’avessero sostenuta. Torna all’ INDICEZUDDAS RICCARDO - Ho trovato questo libro molto interessante proprio per lasua varietà di elementi offerti e trasmessi in modo originale dando la parola aipersonaggi stessi. Emozionanti alcune vicende che si possono aggiungere adaltre che invece ritengo entusiasmanti,come la famiglia sterminata dla vaiolo, olo sterminio finale nella valle da parte del Capo e Clarence, o il combattimentosenza fiato del capo con i cavalieri, o l’episodio dell’eclissi. Siamo quindi davantiad una molteplicità di colori anche dal punto di vista stilistico, in quanto appuntoM.T ci lancia dei messaggi modernissimi con una nuova originalità. Mi ha colpitomolto anche il periodo in cui è stato ambientato il romanzo, ai tempi del reArtu,poiché la ritengo un’epoca affascinante. Una piccola critica però la vorreifare in relazione alla retorica dell’autore,che secondo me viene utilizzata un po’troppo spesso durante tutto il corso della narrazione. Nel complesso peròritengo il romanzo convincente ed educativo. Torna all’ INDICE

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