Studio socio-economico, il rapporto quantitativo

197
STUDIO SOCIO ECONOMICO TERRITORIALE PER LO SVILUPPO DELLA CITTA’ DI PORDENONE RAPPORTO QUANTITATIVO 21 Dicembre 2012

description

Sezione quantitativa dello Studio socio-economico territoriale per lo sviluppo della città di Pordenone, realizzato da Tolomeo Studi e Ricerche per conto del Comune di Pordenone, nell'ambito del percorso di analisi propedeutico al nuovo Piano regolatore generale della città Vedi il rapporto finale (sintesi) http://www.slideshare.net/comunedipordenone/studio-socioeconomico-il-rapporto-finale-16619506 Vedi il rapporto qualitativo http://www.slideshare.net/comunedipordenone/studio-socioeconomico-il-rapporto-qualitativo Maggiori informazioni su Pordenone più facile http://comune.pordenone.it/pnfacile

Transcript of Studio socio-economico, il rapporto quantitativo

Page 1: Studio socio-economico, il rapporto quantitativo

STUDIO SOCIO ECONOMICO TERRITORIALE PER LO SVILUPPO DELLA CITTA’ DI PORDENONE

RAPPORTO QUANTITATIVO

21 Dicembre 2012

Page 2: Studio socio-economico, il rapporto quantitativo

STUDIO SOCIO ECONOMICO TERRITORIALE PER LO SVILUPPO DELLA CITTA’ DI PORDENONE 2

I PARTE – ANALISI DEL SISTEMA PRODUTTIVOAnalisi dei principali indicatori economici a livello provinciale

Struttura produttiva: analisi per macro settore di attività

Specializzazioni produttive: manifattura

Specializzazioni produttive: terziario

Ricchezza, commercio con l’estero e mercato del lavoro

II PARTE – ANALISI STRUTTURALEPordenone nel sistema di reti e nodi del nord Italia

Confronto tra sistemi urbani

Il sistema territoriale pordenonese: dinamiche demografiche e insediative

Approfondimento: dinamica iscrizioni-cancellazioni nel comune di Pordenone

Proiezioni demografiche ed evoluzione della domanda del sistema territoriale pordenonese

Inquadramento territoriale e mobilità sistematica

Le geometrie variabili dei livelli amministrativi nella provincia di Pordenone

III PARTE – VALUTAZIONI DI SCENARIO

3

60

170

INDICE

Page 3: Studio socio-economico, il rapporto quantitativo

STUDIO SOCIO ECONOMICO TERRITORIALE PER LO SVILUPPO DELLA CITTA’ DI PORDENONE 3

I PARTE – ANALISI DEL SISTEMA PRODUTTIVO

Page 4: Studio socio-economico, il rapporto quantitativo

STUDIO SOCIO ECONOMICO TERRITORIALE PER LO SVILUPPO DELLA CITTA’ DI PORDENONE

ANALISI DEI PRINCIPALI INDICATORI ECONOMICI A LIVELLO PROVINCIALE

4

Page 5: Studio socio-economico, il rapporto quantitativo

STUDIO SOCIO ECONOMICO TERRITORIALE PER LO SVILUPPO DELLA CITTA’ DI PORDENONE

Nota metodologica

5ANALISI DEI PRINCIPALI INDICATORI ECONOMICI

A LIVELLO PROVINCIALE

L’analisi della struttura produttiva del sistema territoriale pordenonese si divide in due parti:

1.La prima ripercorre l’evoluzione di imprese e addetti rispetto agli ambiti territoriali di riferimento: i comuni del sistema territoriale pordenonese, la provincia di Pordenone e la regione Friuli Venezia Giulia. L’obiettivo è quello di mettere in luce le specializzazioni produttive e i principali cambiamenti avvenuti negli ultimi anni.

I dati utilizzati in questa analisi provengono da due diverse fonti: l’analisi di medio-lungo periodo viene condotta attraverso l’osservazione dei dati Istat:

Censimento dell’Industria e dei Servizi per gli anni 1991 e 2001; archivio delle imprese attive per il 2007 e il 2009 (ultimo anno di indagine);

l’analisi di breve periodo viene condotta utilizzando la fonte camerale: Unioncamere dal 2009 al 2011.

La diversa natura dei dati non permette un confronto diretto di lungo periodo e per questo motivo verranno sempre rappresentati i dati distintamente.

Un’altra problematica deriva dalla diversa classificazione Ateco che interrompe le relative serie storiche. Per gli anni censuari viene utilizzata la classificazione al 2002; per l’archivio Asia e Unioncamere la classificazione proposta è al 2007. Mentre un confronto tra classificazioni appare attendibile a livello di macro settori di attività, questo non è più possibile se si scende nel dettaglio dei comparti manifatturieri o terziari. Per questo l’analisi di medio periodo viene proposta solo a livello di macro settore.

In appendice viene proposta la classificazione Ateco 2002 e Ateco 2007.

Page 6: Studio socio-economico, il rapporto quantitativo

STUDIO SOCIO ECONOMICO TERRITORIALE PER LO SVILUPPO DELLA CITTA’ DI PORDENONE

Nota metodologica

6

2. La seconda analizza la ricchezza prodotta, i flussi di esportazioni e la situazione del mercato del lavoro a livello provinciale e regionale.

I dati utilizzati per questa analisi sono di fonte Istat: per la ricchezza prodotta si considera l’evoluzione del valore aggiunto: conti economici

territoriali; per il commercio con l’estero i dati derivano dall’archivio Coeweb; per il mercato del lavoro i dati riguardano l’indagine continua sulle forze lavoro (RCFL).

Questo tipo di informazioni non sono disponibili a livello comunale quindi l’analisi si focalizza sull’ambito provinciale e regionale.

Nella slide successiva viene proposto un confronto introduttivo tra le quattro province friulane circa i principali aspetti del sistema economico.

ANALISI DEI PRINCIPALI INDICATORI ECONOMICI A LIVELLO PROVINCIALE

Page 7: Studio socio-economico, il rapporto quantitativo

STUDIO SOCIO ECONOMICO TERRITORIALE PER LO SVILUPPO DELLA CITTA’ DI PORDENONE

Pordenone fa parte del “Club dei 15”, le province italiane con più alto tasso di industrializzazione (alto reddito, 20 mila € per abitante - primo quartile per l’Italia; contributo dell’industria (comprese costruzioni) al valore aggiunto superiore al 35%; quota dell’occupazione industriale superiore al 40%).

7

Nota: (a) Non comprende il settore primario e pubblico. Fonte: elaborazioni su dati Istat Archivio delle Imprese Attive ASIA 2009.

ANALISI DEI PRINCIPALI INDICATORI ECONOMICI A LIVELLO PROVINCIALE

Page 8: Studio socio-economico, il rapporto quantitativo

STUDIO SOCIO ECONOMICO TERRITORIALE PER LO SVILUPPO DELLA CITTA’ DI PORDENONE

Mappa dei distretti industriali presenti in Friuli Venezia Giulia.

8

Confini provinciali e del sistema Pordenone

È abbastanza chiaro perché Pordenone appartiene al Club dei 15.

Nota: Azzano Decimo, Budoia, Chions, Fontanafredda e Polcenigo fanno parte sia del distretto del mobile che della componentistica e termoelettrica.

ANALISI DEI PRINCIPALI INDICATORI ECONOMICI A LIVELLO PROVINCIALE

Page 9: Studio socio-economico, il rapporto quantitativo

STUDIO SOCIO ECONOMICO TERRITORIALE PER LO SVILUPPO DELLA CITTA’ DI PORDENONE

Nel 2009 Pordenone risulta tra le province più industriali del paese, con una quota di manifatturiero inferiore solo a Vicenza e Lecco.

9

Nota: Addetti alle imprese private. Fonte: elaborazioni su dati Istat Archivio delle Imprese Attive ASIA 2009.

ANALISI DEI PRINCIPALI INDICATORI ECONOMICI A LIVELLO PROVINCIALE

Page 10: Studio socio-economico, il rapporto quantitativo

STUDIO SOCIO ECONOMICO TERRITORIALE PER LO SVILUPPO DELLA CITTA’ DI PORDENONE

BresciaBergamo

Vicenza

Treviso

Varese

Modena

Reggio nell'Emilia

Como

Ancona

Mantova

Novara

LeccoPordenone

Prato Belluno

Biella

Italia25,0

30,0

35,0

40,0

45,0

50,0

55,0

60,0

65,0

70,0

25,0 30,0 35,0 40,0 45,0 50,0 55,0 60,0 65,0 70,0

2009

1991

Quota % degli addetti nell'industria in senso stretto. Anni 1991 e 2009

Industria in senso stretto Bisetrice

Il processo di terziarizzazione ha coinvolto tutta l’economia, ma nell’industria in senso stretto Pordenone ha mantenuto maggiormente la propria identità industriale.

10

Nota: Addetti alle imprese private. Fonte: elaborazioni su dati Istat Archivio delle Imprese Attive ASIA 2009.

Bisettrice

ANALISI DEI PRINCIPALI INDICATORI ECONOMICI A LIVELLO PROVINCIALE

Page 11: Studio socio-economico, il rapporto quantitativo

STUDIO SOCIO ECONOMICO TERRITORIALE PER LO SVILUPPO DELLA CITTA’ DI PORDENONE

La “bolla” immobiliare del nuovo secolo ha fatto crescere l’edilizia, in un contesto di ridimensionamento della manifattura. Tra il 1991 ed il 2009 Pordenone segue questo trend, ma mantenendo più di altre la sua vocazione industriale bilanciando manifattura ed edilizia.

11

Nota: Addetti alle imprese private. Fonte: elaborazioni su dati Istat Archivio delle Imprese Attive ASIA 2009.

ANALISI DEI PRINCIPALI INDICATORI ECONOMICI A LIVELLO PROVINCIALE

Page 12: Studio socio-economico, il rapporto quantitativo

STUDIO SOCIO ECONOMICO TERRITORIALE PER LO SVILUPPO DELLA CITTA’ DI PORDENONE

Pur rimanendo una provincia tra le più ricche, Pordenone non riesce ad accrescere la propria ricchezza pro capite.

12

Nota: Addetti alle imprese private. Fonte: elaborazioni su dati Istat Conti Economici Territoriali .

Bisettrice

ANALISI DEI PRINCIPALI INDICATORI ECONOMICI A LIVELLO PROVINCIALE

Page 13: Studio socio-economico, il rapporto quantitativo

STUDIO SOCIO ECONOMICO TERRITORIALE PER LO SVILUPPO DELLA CITTA’ DI PORDENONE

Area/settore 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001Pordenone

Primario 100,0 101,4 84,8 77,0 74,0 79,3 76,1Industria ss 100,0 100,2 105,9 105,3 105,5 108,1 103,6Edilizia 100,0 87,2 77,9 79,8 95,3 99,7 112,8Servizi 100,0 101,9 104,9 105,5 109,6 111,9 116,3Totale 100,0 100,5 103,1 103,0 106,0 108,6 110,0

Club 15Primario 100,0 101,9 102,8 100,4 94,2 94,5 95,6Industria ss 100,0 99,1 100,9 101,5 98,9 103,0 102,5Edilizia 100,0 103,6 98,6 97,3 95,7 102,3 108,3Servizi 100,0 102,5 104,7 106,1 109,1 114,2 116,7Totale 100,0 101,2 102,8 103,7 104,0 108,6 110,1

Area/settore 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008Pordenone

Primario 71,9 65,6 65,2 54,5 53,7 63,1 49,6Industria ss 101,5 93,5 93,7 92,7 100,7 98,5 94,5Edilizia 117,5 127,4 110,2 109,7 102,2 103,0 105,3Servizi 110,9 111,5 117,5 121,2 122,0 123,7 122,8Totale 106,4 104,1 106,7 107,9 110,7 111,3 109,0

Club 15Primario 86,7 82,6 81,5 69,5 69,7 70,0 67,4Industria ss 99,3 95,5 96,9 97,0 100,4 104,1 100,0Edilizia 117,0 120,3 126,7 137,1 135,5 141,8 144,5Servizi 120,5 122,3 122,3 124,7 128,4 131,7 132,5Totale 111,1 110,6 111,5 113,1 116,3 119,8 118,7

Valore aggiunto per macro settore. Anni 1995-2008 (1995=100)

Forte calo dell’industria dal 2002 fino al 2005 per Pordenone, che riprende i membri del club nel 2006. La crisi l’arretra nuovamente.

13

Fonte: elaborazioni su dati Istat Conti Economici Territoriali.

ANALISI DEI PRINCIPALI INDICATORI ECONOMICI A LIVELLO PROVINCIALE

Page 14: Studio socio-economico, il rapporto quantitativo

STUDIO SOCIO ECONOMICO TERRITORIALE PER LO SVILUPPO DELLA CITTA’ DI PORDENONE

Ancona

Belluno

Bergamo

Biella

Brescia

Como

Lecco

MantovaModena

Novara

Pordenone

Prato

Reggio nell'Emilia

Treviso

Varese

Vicenza

Italia

0,0

10,0

20,0

30,0

40,0

50,0

60,0

70,0

0,0 10,0 20,0 30,0 40,0 50,0 60,0 70,0

Export/Pil

2008

Export/Pil 1995

Rapporto export/Pil 1995 e 2008 e peso delle esportazioni regionali in Italia

Pordenone aumenta la propria apertura nei confronti dell’estero portandosi tra le prime province in Italia.

14

Nota: l’ampiezza delle bolle indica Il peso % delle esportazioni della provincia sul totale Italia. Fonte: elaborazioni su dati Istat Conti Economici Territoriali e Coeweb.

Bisettrice

Rapporto export/Pil 1995 e 2008 e peso delle esportazioni provinciali in Italia

ANALISI DEI PRINCIPALI INDICATORI ECONOMICI A LIVELLO PROVINCIALE

Page 15: Studio socio-economico, il rapporto quantitativo

STUDIO SOCIO ECONOMICO TERRITORIALE PER LO SVILUPPO DELLA CITTA’ DI PORDENONE

Nel mercato del lavoro migliora la già buona posizione di Pordenone.

15

Fonte: elaborazioni su dati Istat RCFL.

2004 2008 2011Classifica

2008Classifica

2011 2004 2008 2011Classifica

2008Classifica

2011Ancona 63,9 65,4 64,7 12 10 5,2 3,8 6,9 10 13Belluno 65,5 66,9 66,9 8 4 2,7 2,4 4,6 2 2Bergamo 64,2 65,0 63,3 15 15 3,6 3,0 4,1 3 1Biella 64,2 67,6 63,5 6 14 5,1 4,9 8,3 14 16Brescia 64,1 65,3 61,5 14 16 3,5 3,1 5,8 4 10Como 64,9 66,3 65,7 9 7 3,4 4,2 5,4 13 7Lecco 64,7 67,6 64,7 5 11 2,7 3,2 5,6 5 8Mantova 67,8 68,4 65,5 3 8 3,2 4,1 6,0 12 11Modena 69,9 71,1 68,1 2 1 3,7 3,3 5,1 6 5Novara 64,5 65,3 65,1 13 9 6,1 5,4 7,8 15 15Pordenone 64,8 67,1 67,1 7 3 4,2 3,9 5,7 11 9Prato 63,6 64,2 65,9 16 6 5,6 7,0 6,7 16 12Reggio nell'Emilia 70,9 71,8 67,3 1 2 2,7 2,3 4,9 1 4Treviso 65,8 68,3 63,8 4 13 4,1 3,4 5,2 7 6Varese 67,6 66,0 64,0 10 12 3,5 3,5 7,7 8 14Vicenza 66,8 65,4 66,2 11 5 3,3 3,7 4,6 9 3Italia 57,4 58,7 56,9 8,0 6,7 8,4

ProvinciaTasso di disoccupazione

Tasso di Occupazione e disoccupazione. Anni 2004, 2008, 2011Tasso di occupazione

ANALISI DEI PRINCIPALI INDICATORI ECONOMICI A LIVELLO PROVINCIALE

Page 16: Studio socio-economico, il rapporto quantitativo

STUDIO SOCIO ECONOMICO TERRITORIALE PER LO SVILUPPO DELLA CITTA’ DI PORDENONE

Non tutti i settori di specializzazione si prevede aumenteranno in maniera sostenuta: ma le previsioni sono fatte per essere smentite…

16

Fonte: elaborazioni su dati Bakbasel.

Importanza del settore rispetto all'Europa occidentale media annua 2008:2010

Telecomunicazioni Macchine per ufficio Fabbricazione macchine

Intemediazioni finanziaria Ingegneria elettrica Apparecchi di precisione

Assicurazioni Costruzioni Commercio e riparazione autoInformatica Trasporti Commercio all'ingrossoAttività professionali e imprenditoriali

Vetro Mezzi di trasporto Produzione metalliSanità Assistenza sociale

Ricerca e Sviluppo Commercio al dettaglio

Attività immobiliari Alberghi e ristoranti

Organizzazioni associative

Settore primario Legno-Arredamento

Attività ricreative, culturali e sportive

Industrie alimentari

Servizi domestici

Profilo settoriale di Pordenone e suo potenziale rispetto all'Europa Occidentale. Anno 2010

ANALISI DEI PRINCIPALI INDICATORI ECONOMICI A LIVELLO PROVINCIALE

Page 17: Studio socio-economico, il rapporto quantitativo

STUDIO SOCIO ECONOMICO TERRITORIALE PER LO SVILUPPO DELLA CITTA’ DI PORDENONE

Prospettive migliori per i settori con maggiore proiezione estera.

17

Fonte: Intesa-San Paolo-Prometeia.

ANALISI DEI PRINCIPALI INDICATORI ECONOMICI A LIVELLO PROVINCIALE

Page 18: Studio socio-economico, il rapporto quantitativo

STUDIO SOCIO ECONOMICO TERRITORIALE PER LO SVILUPPO DELLA CITTA’ DI PORDENONE

43

26

53

8 7

0

5

10

15

20

25

30

35

40

45

50

2010 2011 2010 2011 2010 2011

Sole 24 ore Italia Oggi Legambiente

Posizione di Pordenone tra le province d'Italia rispetto all'indice della qualità della vita

Pordenone è una delle province migliori dove vivere, paga un po’ la crisi ma sta migliorando.

18

Fonte: Intesa-San Paolo-Prometeia.

4837

28 2935

51 5143

26

0

20

40

60

2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011

Serie storica della posizione di Pordenone rispetto all'indice della qualità della vita del Sole 24 Ore

ANALISI DEI PRINCIPALI INDICATORI ECONOMICI A LIVELLO PROVINCIALE

Page 19: Studio socio-economico, il rapporto quantitativo

STUDIO SOCIO ECONOMICO TERRITORIALE PER LO SVILUPPO DELLA CITTA’ DI PORDENONE

Pordenone nel confronto con le altre province friulane.

19

Nota: (a) dati Unioncamere per imprese attive e addetti (sono comprese anche le imprese non classificate) e dati provvisori censimento 2011 per popolazione; (b) valori correnti al 2010; (c) dati provvisori. Il rapporto addetti per abitanti diverge da quello dell’analisi demografica in quanto in questa sede sono considerati anche gli addetti all’agricoltura.Fonte: elaborazioni su dati Istat (Censimento popolazione 2011, Coeweb, RCFL) e Unioncamere.

Struttura produttiva al 2011:Pordenone vede la presenza di 112.229 addetti e 25.989 imprese attive, seconda per dimensioni a Udine. La quota di addetti per abitante (36 ogni 100) è la più elevata.

Ricchezza prodotta al 2010:La ricchezza pro capite ammonta a circa 25.700 euro per abitante, inferiore a quella di Trieste e Udine.

Commercio con estero 2011:Pordenone mostra una propensione all’esportazione (export su valore aggiunto), maggiore rispetto alle altre province.

Mercato del lavoro 2011:Pordenone mostra il più elevato tasso di occupazione con un livello di disoccupazione appena superiore alla media regionale.

ANALISI DEI PRINCIPALI INDICATORI ECONOMICI A LIVELLO PROVINCIALE

Page 20: Studio socio-economico, il rapporto quantitativo

STUDIO SOCIO ECONOMICO TERRITORIALE PER LO SVILUPPO DELLA CITTA’ DI PORDENONE

STRUTTURA PRODUTTIVA:ANALISI PER MACRO SETTORE DI ATTIVITA’

20

Page 21: Studio socio-economico, il rapporto quantitativo

STUDIO SOCIO ECONOMICO TERRITORIALE PER LO SVILUPPO DELLA CITTA’ DI PORDENONE

Sintesi principali risultati.

21STRUTTURA PRODUTTIVA:

ANALISI PER MACRO SETTORE DI ATTIVITA’

Comune di Pordenone: nel 2011 si contano 23.031 addetti distribuiti in 4.500 imprese. Oltre il 65% degli addetti e il 75% delle imprese appartiene al settore dei servizi, quota di gran lunga superiore alla media provinciale e regionale sancendo la vocazione terziaria dell’area. Si è osservata tra il 1991 e il 2011 una tendenza positiva degli addetti e delle imprese, interrotta solo tra il 2007 e il 2009 a causa della crisi economica internazionale. A livello settoriale si sono però osservate dinamiche differenti. Il settore industriale ha intrapreso un percorso di concentrazione e specializzazione, manifestato dalla costante riduzione del numero di addetti nel ventennio preso in esame; mentre il comparto dei servizi ha segnato quasi sempre un andamento positivo, tranne nel periodo di crisi. L’andamento delle imprese del settore industriale appare negli anni più altalenante, mentre nel terziario si osserva una leggera contrazione solo tra il 2007 e il 2009.

Sistema territoriale pordenonese (escluso il comune di Pordenone): nel 2011 si contano 27.813 addetti distribuiti in 5.683 imprese. Il 55% degli addetti è impiegato nella manifattura, quota elevata rispetto alla media provinciale e regionale. Il 14,5% delle imprese appartiene all’industria in senso stretto determinando una dimensione media aziendale elevata. Nonostante la vocazione manifatturiera dei comuni della cintura di Pordenone, la tendenza rivela una costante riduzione degli addetti nell’industria verso un incremento nei servizi. L’andamento negli ultimi 20 anni riflette quanto osservato per Pordenone, cioè un incremento sia degli addetti che delle imprese tranne nel periodo della recessione economica. Da sottolineare, in contrasto con Pordenone, una crescita degli occupati nell’industria tra il 1991 e il 2007.

Page 22: Studio socio-economico, il rapporto quantitativo

STUDIO SOCIO ECONOMICO TERRITORIALE PER LO SVILUPPO DELLA CITTA’ DI PORDENONE

Al 2011 il comune di Pordenone vede la presenza di circa 23 mila addetti; i comuni della cintura mostrano un totale di 27.800 addetti. La composizione settoriale in queste due aree appare estremamente diversa. Emerge il fenomeno di accentramento e specializzazione: oltre il 65% degli addetti di Pordenone è impiegato nel terziario, contro il 30% dei comuni della cintura.

22

Fonte: elaborazioni su dati Unioncamere.

Nota: i dati sugli addetti totali non comprendono gli addetti di imprese non classificate. La classificazione dei settori segue lo schema Ateco 2007.

Il “sistema Pordenone” vede nel 2011 la presenza di 50.844 addetti, il 46% circa del totale provinciale.

Gli addetti sono concentrati per il 45% nel comune di Pordenone (23.031).

Porcia è il secondo comune dell’area per numero di addetti, di poco inferiore alle 10 mila unità.

Zoppola vede un’elevata presenza di addetti nei servizi e nel settore primario; mentre Cordenons nei servizi e nelle costruzioni; Fiume Veneto si caratterizza per un maggior bilanciamento tra manifattura e servizi.

STRUTTURA PRODUTTIVA: ANALISI PER MACRO SETTORE DI ATTIVITA’

Page 23: Studio socio-economico, il rapporto quantitativo

STUDIO SOCIO ECONOMICO TERRITORIALE PER LO SVILUPPO DELLA CITTA’ DI PORDENONE

In termini di imprese attive, il comune di Pordenone vede la presenza di 4.500 aziende; i comuni della cintura cittadina di circa 5.600 imprese. Come osservato per gli addetti, Pordenone mostra una forte vocazione terziaria. I comuni della cintura vedono circa un quinto delle imprese operanti nel settore primario e il 14,5% nell’industria in senso stretto (in linea con il dato provinciale e leggermente superiore a quello regionale).

23

Fonte: elaborazioni su dati Unioncamere.

Nota: i dati sugli addetti totali non comprendono gli addetti di imprese non classificate. La classificazione dei settori segue lo schema Ateco 2007.

Il “sistema Pordenone” vede nel 2011 la presenza di 10.183 imprese attive, il 39% sul totale provinciale.

Di queste poco meno di metà si collocano all’interno del comune di Pordenone; circa un migliaio a Cordenons, Porcia e Fontanafredda.

STRUTTURA PRODUTTIVA: ANALISI PER MACRO SETTORE DI ATTIVITA’

Page 24: Studio socio-economico, il rapporto quantitativo

STUDIO SOCIO ECONOMICO TERRITORIALE PER LO SVILUPPO DELLA CITTA’ DI PORDENONE

L’evoluzione recente mostra nel complesso per Pordenone un aumento degli addetti tra il 2009 e il 2011, tendenza confermata anche nel primo semestre 2012. Se da un lato la crescita è trascinata dai servizi e dalle costruzioni si osserva una contrazione degli addetti nell’industria in senso stretto, evidenziata anche nel quadro provinciale e regionale.

24

Nota: la variazione annuale fa riferimento alle imprese osservate al 31.12 di ciascun anno; la variazione semestrale fa riferimento alle imprese attive osservate al 30.06 di ciascun anno. La classificazione dei settori segue lo schema Ateco 2007; (a) i dati totali comprendono il settore agricoltura, mentre non comprendono le imprese non classificate. Fonte: elaborazioni su dati Unioncamere.

Per i comuni della cintura di Pordenone si osserva, invece, una crescita degli addetti nell’industria in senso stretto, trainata dall’evoluzione positiva del comune di Porcia.

STRUTTURA PRODUTTIVA: ANALISI PER MACRO SETTORE DI ATTIVITA’

Page 25: Studio socio-economico, il rapporto quantitativo

STUDIO SOCIO ECONOMICO TERRITORIALE PER LO SVILUPPO DELLA CITTA’ DI PORDENONE

Il quadro relativo alle imprese mostra per Pordenone un andamento positivo tra il 2009 e il 2011, frutto della crescita delle imprese nell’industria in senso stretto e nei servizi. Negativa la tendenza nelle costruzioni. L’evoluzione provinciale e regionale evidenzia un calo delle imprese nel complesso, frutto della contrazione di tutto il comparto industriale.

25

Nota: la variazione annuale fa riferimento alle imprese osservate al 31.12 di ciascun anno; la variazione semestrale fa riferimento alle imprese attive osservate al 30.06 di ciascun anno. La classificazione dei settori segue lo schema Ateco 2007; (a) i dati totali comprendono il settore agricoltura, mentre non comprendono le imprese non classificate. Fonte: elaborazioni su dati Unioncamere.

I comuni della cintura pordenonese vedono una leggera diminuzione delle imprese legata al calo dell’industria in senso stretto.

STRUTTURA PRODUTTIVA: ANALISI PER MACRO SETTORE DI ATTIVITA’

Page 26: Studio socio-economico, il rapporto quantitativo

STUDIO SOCIO ECONOMICO TERRITORIALE PER LO SVILUPPO DELLA CITTA’ DI PORDENONE

Quadro evolutivo di medio periodo per imprese e addetti.

26

Fonte: elaborazioni su dati Istat (censimento industria e servizi 1991 e 2001; archivio delle imprese attive ASIA 2009).

Nota: i dati riguardano solo gli addetti alle imprese e non comprendono gli addetti alle istituzioni pubbliche e non-profit; per gli anni 1991 e 2001 si utilizza la classificazione Ateco 2002, per il 2009 la classificazione Ateco 2007 per le attività economiche.

Chiara tendenza per tutte le aree prese in esame alla riduzione della quota di addetti nell’industria in senso stretto verso una terziarizzazione dell’economia. Anche se va sottolineato che alcuni rimangono marcatamente industriali: Fontanafredda, Porcia e San Quirino.

STRUTTURA PRODUTTIVA: ANALISI PER MACRO SETTORE DI ATTIVITA’

Page 27: Studio socio-economico, il rapporto quantitativo

STUDIO SOCIO ECONOMICO TERRITORIALE PER LO SVILUPPO DELLA CITTA’ DI PORDENONE

Si osserva una dinamica generale di crescita degli addetti e delle unità locali negli anni ‘90 e negli anni duemila prima della crisi economica. Tra il 2007 e il 2009 si osserva un’importante flessione in tutte le aree, più marcata all’interno della provincia di Pordenone rispetto alla regione.

27

Fonte: elaborazioni su dati Istat (censimento industria e servizi 1991 e 2001; archivio delle imprese attive ASIA 2007 e 2009).

Nota: i dati riguardano solo gli addetti alle imprese e non comprendono gli addetti alle istituzioni pubbliche e non-profit; (a) per il 2007 classificazione Ateco 2002; (b) per il 2007 classificazione Ateco 2007.

Si osserva per alcuni comuni del sistema pordenonese (Cordenons, Fiume Veneto e San Quirino) una contrazione degli addetti anche tra il 2001 e il 2007.

STRUTTURA PRODUTTIVA: ANALISI PER MACRO SETTORE DI ATTIVITA’

Page 28: Studio socio-economico, il rapporto quantitativo

STUDIO SOCIO ECONOMICO TERRITORIALE PER LO SVILUPPO DELLA CITTA’ DI PORDENONE

Entrando nel dettaglio per settori si osserva per il comune di Pordenone: (1) per il settore industriale una flessione marcata degli addetti a partire dagli anni ‘90; (2) per le costruzioni una contrazione negli anni ‘90 e tra il 2007 e il 2009; (3) una crescita nei servizi fino al 2007. La crisi del 2008-2009 ha invece impattato su tutti i settori di attività.

28

Fonte: elaborazioni su dati Istat (censimento industria e servizi 1991 e 2001; archivio delle imprese attive ASIA 2007 e 2009).

Nota: i dati riguardano solo gli addetti alle imprese e non comprendono gli addetti alle istituzioni pubbliche e non-profit; (a) per il 2007 classificazione Ateco 2002; (b) per il 2007 classificazione Ateco 2007.

Per i comuni della cintura di Pordenone si osserva invece una tenuta degli addetti nell’industria fino al 2007; una crescita nei servizi, marcata negli anni ‘90, consistente negli anni duemila pre crisi e dello 0,9% tra il 2007 e il 2009.

STRUTTURA PRODUTTIVA: ANALISI PER MACRO SETTORE DI ATTIVITA’

Page 29: Studio socio-economico, il rapporto quantitativo

STUDIO SOCIO ECONOMICO TERRITORIALE PER LO SVILUPPO DELLA CITTA’ DI PORDENONE

Dal lato delle imprese per il comune di Pordenone si evidenzia: (1) una contrazione per tutti gli anni duemila, accentuatasi durante la crisi economica, nell’industria in senso stretto; (2) una flessione delle imprese di costruzioni tra il 2007 e il 2009 dopo un quindicennio di crescita a due cifre; (3) la crescita delle imprese nei servizi lungo tutto l’arco temporale preso in esame.

29

Fonte: elaborazioni su dati Istat (censimento industria e servizi 1991 e 2001; archivio delle imprese attive ASIA 2007 e 2009).

Nota: i dati riguardano solo gli addetti alle imprese e non comprendono gli addetti alle istituzioni pubbliche e non-profit; (a) per il 2007 classificazione Ateco 2002; (b) per il 2007 classificazione Ateco 2007.

Per i comuni della cintura e nella media provinciale si evidenziano le stesse dinamiche osservate per Pordenone.

STRUTTURA PRODUTTIVA: ANALISI PER MACRO SETTORE DI ATTIVITA’

Page 30: Studio socio-economico, il rapporto quantitativo

STUDIO SOCIO ECONOMICO TERRITORIALE PER LO SVILUPPO DELLA CITTA’ DI PORDENONE

Tendenze della dimensione aziendale.

30

Fonte: elaborazioni su dati Istat (censimento industria e servizi 1991 e 2001; archivio delle imprese attive ASIA 2009).

Nota: i dati riguardano solo gli addetti alle imprese e non comprendono gli addetti alle istituzioni pubbliche e non-profit; per gli anni 1991 e 2001 si utilizza la classificazione Ateco 2002, per il 2009 la classificazione Ateco 2007 per le attività economiche.

Per il settore industriale si osserva una chiara tendenza all’incremento degli addetti nella piccola-medio impresa a scapito della piccola e della grande azienda.

Per il settore terziario pur prevalendo la micro-impresa (1-9) si osserva un calo della relativa quota di addetti a favore delle classi superiori.

STRUTTURA PRODUTTIVA: ANALISI PER MACRO SETTORE DI ATTIVITA’

Page 31: Studio socio-economico, il rapporto quantitativo

STUDIO SOCIO ECONOMICO TERRITORIALE PER LO SVILUPPO DELLA CITTA’ DI PORDENONE

SPECIALIZZAZIONI PRODUTTIVE:MANIFATTURA

31

Page 32: Studio socio-economico, il rapporto quantitativo

STUDIO SOCIO ECONOMICO TERRITORIALE PER LO SVILUPPO DELLA CITTA’ DI PORDENONE

Sintesi principali risultati.

32SPECIALIZZAZIONI PRODUTTIVE:

MANIFATTURA

Comune di Pordenone: le imprese manifatturiere ammontano nel 2011 a 397 per un numero di addetti di poco superiore alle 6 mila unità. Tra queste il 36,8% degli occupati lavora nella meccanica, il 20,1% nell’elettronica, il 16% nella metallurgia e il 12,2% nel legno-arredo, quota quest’ultima molto inferiore alla media provinciale. L’evoluzione della manifattura tra il 2007 e il 2011 mostra una contrazione complessiva, legata alla flessione del comparto dell’elettronica. La metallurgia invece registra un andamento positivo nel periodo analizzato. Legno-arredo e meccanica presentano invece andamenti altalenanti.

Sistema territoriale pordenonese (escluso il comune di Pordenone): il settore manifatturiero conta circa 15 mila addetti e 809 imprese al 2011. Al suo interno il comparto con una quota maggiore di occupati e di specializzazione dell’area è quello dell’elettronica/elettrodomestici (39,5%), seguito dalla metallurgia (20,7%), dalla meccanica (14,6%) e dal legno-arredo (11,1%). Tra il 2007 e il 2011 si osserva una flessione degli addetti per il settore del legno-arredo e della metallurgia. L’andamento di meccanica ed elettronica appare altalenante.

Provincia di Pordenone: a livello provinciale il primo settore manifatturiero è quello del legno-arredo con il 28,4% dei lavoratori, seguito dai tre comparti della metalmeccanica. Il settore manifatturiero nel complesso registra un calo costante degli addetti tra il 2007 e il 2011: tra il 2007 e il 2009 calano gli occupati in tutti i principali settori; tra il 2009 e il 2011 segnano un andamento positivo gli addetti nella metallurgia e nell’elettronica.

Page 33: Studio socio-economico, il rapporto quantitativo

STUDIO SOCIO ECONOMICO TERRITORIALE PER LO SVILUPPO DELLA CITTA’ DI PORDENONE

Gli addetti nella manifattura nel comune di Pordenone sono poco più di 6 mila e si concentrano per l’85,8% nella metalmeccanica (73,6%, in particolare nella meccanica 36,8%) e nel legno-arredo (12,2%).

33

Nota: la classificazione dei settori segue lo schema Ateco 2007. Fonte: elaborazioni su dati Unioncamere.

La cintura di Pordenone vede la presenza di 15 mila addetti. Il primo settore è quello dell’elettronica, seguito da metallurgia e meccanica. Focalizzando l’attenzione sui comuni a maggior vocazione industriale all’interno del “sistema Pordenone” emergono forti specializzazioni: quasi tutta l’elettronica si concentra a Porcia; a Fontanafredda il 40% lavora nella meccanica e il 25% nell’industria del legno-arredo; a San Quirino metallurgia, meccanica e legno-arredo; nei rimanenti comuni prevale la metallurgia in particolare a Fiume Veneto dove il 50% degli addetti è occupato nella metallurgia.

SPECIALIZZAZIONI PRODUTTIVE:MANIFATTURA

Page 34: Studio socio-economico, il rapporto quantitativo

STUDIO SOCIO ECONOMICO TERRITORIALE PER LO SVILUPPO DELLA CITTA’ DI PORDENONE

Osservando le imprese, non pesando quindi per la dimensione, si ridimensiona la composizione settoriale. Il comune di Pordenone aumenta il peso delle aziende nell’elettronica (22,9%), e diminuisce la meccanica (14,4%, quindi mediamente di imprese più grandi) e circa un 15% rispettivamente nel legno-arredo e nella metallurgia.

34

Nota: la classificazione dei settori segue lo schema Ateco 2007. Fonte: elaborazioni su dati Unioncamere.

A livello provinciale e di sistema Pordenonese si osserva una quota maggiore di imprese nella metallurgia e nel legno-arredo. Focalizzando l’attenzione sui comuni con vocazione industriale: a Fiume Veneto oltre il 40% delle aziende appartiene alla metallurgia; a Fontanafredda il 60% delle aziende si concentra nella metallurgia e nel legno-arredo; a Porcia, pur essendo rilevanti la metallurgia ed il legno arredo, risultano emergenti anche meccanica ed elettronica/elettrodomestici; a San Quirino il 35% nella metallurgia e il 16% sia per meccanica che legno-arredo.

SPECIALIZZAZIONI PRODUTTIVE:MANIFATTURA

Page 35: Studio socio-economico, il rapporto quantitativo

STUDIO SOCIO ECONOMICO TERRITORIALE PER LO SVILUPPO DELLA CITTA’ DI PORDENONE

La dinamica degli addetti tra 2009 e 2011 mostra per Pordenone comune una crescita consistente nella metallurgia (+29,5%) e un incremento per il legno-arredo (+2,3%). La forte riduzione nell’elettronica porta il manifatturiero in severa contrazione (-13,7%), mentre cresce il sistema circostante (9,1%) e calano di poco provincia (-1,3%) e regione (-0,6%).

35

Nota: la classificazione dei settori segue lo schema Ateco 2007. Fonte: elaborazioni su dati Unioncamere.

A livello di cintura pordenonese si osserva una crescita, a macchie di leopardo nella manifattura tra il 2009 e il 2011, trainata dal comparto elettronico/elettrodomestici (che recupera le diminuzioni registrate a Pordenone). Negativo il bilancio per gli altri principali settori. A livello provinciale tendenza positiva per elettronica e metallurgia, in contrazione significativa il comparto legno-arredo. La meccanica mostra una comune leggera diminuzione per tutti gli aggregati territoriali provinciali, in crescita invece nella regione.

SPECIALIZZAZIONI PRODUTTIVE:MANIFATTURA

Page 36: Studio socio-economico, il rapporto quantitativo

STUDIO SOCIO ECONOMICO TERRITORIALE PER LO SVILUPPO DELLA CITTA’ DI PORDENONE

Tra il 2007 e il 2009, nel pieno della crisi economica, si osserva come questa tocchi tutti i comparti: contrazione degli addetti, in misura relativamente più accentuata per il “sistema Pordenone”. Per il comune di Pordenone, tra i principali settori, si segnala la flessione del legno-arredo e dell’elettronica, mentre crescono gli addetti per meccanica e metallurgia.

36

Nota: i dati riguardano solo gli addetti alle imprese e non comprendono gli addetti alle istituzioni pubbliche e non-profit; si considera la classificazione Ateco 2007 per le attività economiche. Fonte: elaborazioni su dati Istat (archivio delle imprese attive ASIA ).

A livello di cintura pordenonese si osserva la tenuta dell’industria meccanica; mentre diminuisce il numero di addetti per gli altri principali comparti (legno-arredo, metallurgia ed elettronica), portando il saldo manifatturiero a variazioni più negative rispetto a provincia e regione.

SPECIALIZZAZIONI PRODUTTIVE:MANIFATTURA

Page 37: Studio socio-economico, il rapporto quantitativo

STUDIO SOCIO ECONOMICO TERRITORIALE PER LO SVILUPPO DELLA CITTA’ DI PORDENONE

La dinamica delle imprese tra il 2009 e il 2011 per il comune di Pordenone vede una crescita nel complesso (+2,8%), trainata da tutti i principali settori. Per il totale dei comuni del sistema pordenonese si osserva invece una contrazione delle imprese legata in particolare alla flessione della metallurgia, del legno-arredo e dell’elettronica. Il bilancio provinciale e regionale risulta negativo, solo la meccanica risulta in espansione.

37

Nota: la classificazione dei settori segue lo schema Ateco 2007. Fonte: elaborazioni su dati Unioncamere.

SPECIALIZZAZIONI PRODUTTIVE:MANIFATTURA

Page 38: Studio socio-economico, il rapporto quantitativo

STUDIO SOCIO ECONOMICO TERRITORIALE PER LO SVILUPPO DELLA CITTA’ DI PORDENONE

Tra il 2007 e il 2009 si verifica una contrazione significativa delle imprese in concomitanza con la recessione economica. A livello comunale diminuiscono le unità nel settore del legno-arredo, della metallurgia e della meccanica. A livello di sistema la flessione coinvolge quasi tutti i settori. Andamenti simili si riscontrano per provincia e regione.

38

Nota: i dati riguardano solo gli addetti alle imprese e non comprendono gli addetti alle istituzioni pubbliche e non-profit; si considera la classificazione Ateco 2007 per le attività economiche. Fonte: elaborazioni su dati Istat (archivio delle imprese attive ASIA ).

SPECIALIZZAZIONI PRODUTTIVE:MANIFATTURA

Page 39: Studio socio-economico, il rapporto quantitativo

STUDIO SOCIO ECONOMICO TERRITORIALE PER LO SVILUPPO DELLA CITTA’ DI PORDENONE

SPECIALIZZAZIONI PRODUTTIVE:TERZIARIO

39

Page 40: Studio socio-economico, il rapporto quantitativo

STUDIO SOCIO ECONOMICO TERRITORIALE PER LO SVILUPPO DELLA CITTA’ DI PORDENONE

Sintesi principali risultati.

40SPECIALIZZAZIONI PRODUTTIVE:

TERZIARIO

Comune di Pordenone: il settore dei servizi conta al 2011 la presenza di 3.374 imprese attive per un numero di addetti pari a circa 15 mila. Poco più di un quinto degli occupati lavora nelle attività connesse con i servizi alla persona, il 15,7% nel commercio al dettaglio, il 15% nelle attività finanziarie e il 12,3% nell’alloggio e ristorazione. L’evoluzione degli addetti di questi quattro principali settori tra il 2007 e il 2011 risulta positiva per tutto il periodo, a fronte di una contrazione dei lavoratori nel complesso del terziario tra il 2007 e il 2009. Fa eccezione il comparto della ristorazione che tra il 2007 e il 2009 registra una leggera contrazione.

Sistema territoriale pordenonese (escluso il comune di Pordenone): il terziario conta 2.665 imprese e 8.579 addetti in gran parte, oltre il 55% concentrati nel commercio e ristorazione. Rispetto a Pordenone, comune e provincia mostrano una quota significativa di occupati impiegati nelle attività professionali. Tra il 2007 e il 2009 si osserva una flessione generale degli addetti che coinvolge il commercio all’ingrosso e le attività professionali, mentre nel biennio successivo si assiste ad un ritorno alla crescita dei lavoratori in quasi tutti i comparti.

Provincia di Pordenone: gli addetti nel terziario ammontano a circa 44.600 distribuiti su 13 mila imprese. Il maggior settore è quello del commercio dove lavora il 35% degli addetti. Al pari di quanto osservato per le altre aree la provincia vede una flessione degli occupati tra il 2007 e il 2009 e una crescita sostenuta tra il 2009 e il 2011.

Page 41: Studio socio-economico, il rapporto quantitativo

STUDIO SOCIO ECONOMICO TERRITORIALE PER LO SVILUPPO DELLA CITTA’ DI PORDENONE

Pordenone comune vede il 22,8% degli addetti occupati nei servizi alla persona, un 15% rispettivamente nel commercio al dettaglio e nelle attività finanziarie, un 12% nell’alloggio e ristorazione.

41

Nota: la classificazione dei settori segue lo schema Ateco 2007. Fonte: elaborazioni su dati Unioncamere.

Nel complesso degli altri comuni del “sistema” circa il 53% degli occupati lavora nel commercio e nella ristorazione. Focalizzando l’attenzione sui comuni a maggior vocazione terziaria si osserva: per Cordenons il 21% degli addetti lavora nei servizi alla persona ed il 13% nelle attività professionali; a Roveredo in Piano il 57,8% degli addetti nei servizi lavora nelle attività professionali; Porcia, san Quirino e Zoppola si caratterizzano per un quota elevata (oltre il 25%) nel commercio all’ingrosso; Fiume Veneto e Fontanafredda vedono una quota consistente di addetti nel commercio al dettaglio e nella ristorazione.

SPECIALIZZAZIONI PRODUTTIVE:TERZIARIO

Page 42: Studio socio-economico, il rapporto quantitativo

STUDIO SOCIO ECONOMICO TERRITORIALE PER LO SVILUPPO DELLA CITTA’ DI PORDENONE

Le imprese del terziario sono 3.374 nell’area comunale e 2.665 nei comuni della cintura. Il 38% appartiene al commercio, il 14,2% alle attività professionali, il 12,9% alle attività di immobiliari e il 12,2% ai servizi alla persona, attività caratterizzate per la minore dimensione d’impresa.

42

Nota: la classificazione dei settori segue lo schema Ateco 2007. Fonte: elaborazioni su dati Unioncamere.

I comuni della cintura pordenonese vedono una forte presenza di imprese nel commercio e ristorazione (55%).

SPECIALIZZAZIONI PRODUTTIVE:TERZIARIO

Page 43: Studio socio-economico, il rapporto quantitativo

STUDIO SOCIO ECONOMICO TERRITORIALE PER LO SVILUPPO DELLA CITTA’ DI PORDENONE

Tra il 2009 e il 2011 si osserva un incremento consistente degli addetti nel terziario per tutte le aree esaminate, seppur non omogenea tra settori e territori. Nel comune di Pordenone si evidenzia un incremento degli addetti in tutti i principali comparti, in particolare ristorazione e servizi alla persona. Mostrano una tendenza negativa le attività immobiliari; leggermente in calo le attività di informatica e ricerca e sviluppo.

43

Nota: la classificazione dei settori segue lo schema Ateco 2007. Fonte: elaborazioni su dati Unioncamere.

Per i comuni della cintura pordenonese si sottolinea la buona performance di quasi tutti i comparti ad eccezione dei servizi alla persona e delle attività di trasporto. Provincia e regione aumentano gli occupati in misura inferiore al comune di Pordenone, con alcune marcate differenze settoriali (es. ristorazione e credito e finanza).

SPECIALIZZAZIONI PRODUTTIVE:TERZIARIO

Page 44: Studio socio-economico, il rapporto quantitativo

STUDIO SOCIO ECONOMICO TERRITORIALE PER LO SVILUPPO DELLA CITTA’ DI PORDENONE

Tra il 2007 e il 2009 nel comune di Pordenone si osserva una contrazione degli addetti nel terziario, legata in gran parte ai comparti del commercio all’ingrosso, dei trasporti e soprattutto delle attività professionali, tutti settori strettamente connessi all’attività industriale. Mostrano, invece, una tendenza positiva i settori più legati al cittadino: commercio al dettaglio, ristorazione, attività finanziarie servizi alla persona.

44

Nota: i dati riguardano solo gli addetti alle imprese e non comprendono gli addetti alle istituzioni pubbliche e non-profit; si considera la classificazione Ateco 2007 per le attività economiche. Fonte: elaborazioni su dati Istat (archivio delle imprese attive ASIA ).

Per i comuni della cintura pordenonese si osserva un leggero incremento degli addetti nel complesso. Si verificano due importanti flessioni per il comparto dei trasporti e per quello delle attività professionali. Dinamiche simili si riscontrano in provincia e regione: calo dei servizi alle imprese e tenuta di quelli alla persona, con saldi complessivamente positivi per la regione.

SPECIALIZZAZIONI PRODUTTIVE:TERZIARIO

Page 45: Studio socio-economico, il rapporto quantitativo

STUDIO SOCIO ECONOMICO TERRITORIALE PER LO SVILUPPO DELLA CITTA’ DI PORDENONE

In termini di imprese si osserva tra il 2009 e il 2011 una tendenza positiva nel complesso di tutte le aree esaminate. Per il comune di Pordenone si registra una diminuzione delle imprese nel commercio all’ingrosso, nei trasporti e nelle attività di informatica e di ricerca e sviluppo. In crescita a due cifre il comparto delle attività professionali.

45

Nota: la classificazione dei settori segue lo schema Ateco 2007. Fonte: elaborazioni su dati Unioncamere.

Nei comuni della cintura pordenonese aumenta il numero di imprese in quasi tutti i comparti, ad eccezione del commercio all’ingrosso, dei trasporti e delle attività finanziarie.

SPECIALIZZAZIONI PRODUTTIVE:TERZIARIO

Page 46: Studio socio-economico, il rapporto quantitativo

STUDIO SOCIO ECONOMICO TERRITORIALE PER LO SVILUPPO DELLA CITTA’ DI PORDENONE

Nonostante la forte recessione che ha contraddistinto il 2008 e il 2009, si registra una crescita delle imprese per il comune di Pordenone e per i comuni appartenenti alla cintura urbana. Solo a livello regionale si segna una leggera flessione. In marcata flessione le attività a servizio dell’industria: commercio all’ingrosso e trasporti, magazzinaggio e comunicazioni.

46

Nota: i dati riguardano solo gli addetti alle imprese e non comprendono gli addetti alle istituzioni pubbliche e non-profit; si considera la classificazione Ateco 2007 per le attività economiche. Fonte: elaborazioni su dati Istat (archivio delle imprese attive ASIA ).

SPECIALIZZAZIONI PRODUTTIVE:TERZIARIO

Page 47: Studio socio-economico, il rapporto quantitativo

STUDIO SOCIO ECONOMICO TERRITORIALE PER LO SVILUPPO DELLA CITTA’ DI PORDENONE

RICCHEZZA, COMMERCIO CON L’ESTERO E MERCATO DEL LAVORO

47

Page 48: Studio socio-economico, il rapporto quantitativo

STUDIO SOCIO ECONOMICO TERRITORIALE PER LO SVILUPPO DELLA CITTA’ DI PORDENONE

Sintesi principali risultati.

48RICCHEZZA, COMMERCIO CON L’ESTERO

E MERCATO DEL LAVORO

Ricchezza: il valore aggiunto della provincia di Pordenone ammonta, nel 2010 in termini correnti, a poco meno di 8 miliardi di euro, circa un quarto del valore regionale. La tendenza dell’ultimo ventennio rivela un andamento crescente dal 1995 al 2001, una flessione consistente nel 2002-2003, un ritorno alla crescita fino al 2007 e una nuova caduta in concomitanza con la crisi economica internazionale. Le stime al 2011 indicano che, nonostante un ultimo biennio di crescita, il valore aggiunto è molto lontano dai livelli pre-crisi. La composizione settoriale osservata in un intervallo decennale conferma, sul piano della ricchezza prodotta, la progressiva terziarizzazione dell’economia provinciale: il peso del valore aggiunto nei servizi è passato dal 57,5% del 2000 al 65,1% del 2010.

Esportazioni: i principali partner commerciali sono Germania e Francia, con un peso complessivo dell’UE15 del 51,8% sulle esportazioni totali della provincia di Pordenone. Tuttavia nel ventennio analizzato si osserva una chiara tendenza all’incremento del peso delle esportazioni verso i paesi UE di nuova adesione e verso i paesi extra UE27. Il terzo partner commerciale risulta infatti la Cina che nel 2011 detiene il 6,6% delle esportazioni provinciali rispetto al 2,7% del 2001. Rispetto alla composizione merceologia il primo settore risulta la meccanica, seguita dal legno-arredo e dall’elettronica/elettrodomestici. Mentre il primo appare in espansione, gli altri due settori vedono una progressiva perdita di peso nel complesso delle esportazioni di manufatti. Tuttavia i mobili nel 2011 rimangono il primo comparto per valore delle esportazioni.

Mercato del lavoro: l’occupazione provinciale ha risentito degli effetti della crisi economica. Tra il 2010 e il 2008 si osserva una calo dell’occupazione del 5,8% che accomuna tutti i principali settori. Nel 2011 si registra un ritorno alla crescita, trainata dal comparto industriale. Tuttavia i segnali nei primi mesi del 2012 appaiono poco incoraggianti: le ore di CIG sono notevolmente cresciute rispetto allo stesso periodo del 2011.

Page 49: Studio socio-economico, il rapporto quantitativo

STUDIO SOCIO ECONOMICO TERRITORIALE PER LO SVILUPPO DELLA CITTA’ DI PORDENONE

Il valore aggiunto provinciale negli ultimi 15 anni ha subito due importanti flessioni: nel 2003 e nel 2009. Quest’ultima è risultata la più pesante riportando il valore al 1995. Il timido recupero osservato nel 2010 e nel 2011 non ha consentito un ritorno ai valori massimi del 2007.

49

Fonte: elaborazioni su dati Istat (conti economici territoriali, gennaio 2011) e Camera di Commercio Pordenone (giornata dell’economia 2012).

Nota: dati concatenati al 2000; valori stimati dal 2009 al 2011.

RICCHEZZA, COMMERCIO CON L’ESTEROE MERCATO DEL LAVORO

Page 50: Studio socio-economico, il rapporto quantitativo

STUDIO SOCIO ECONOMICO TERRITORIALE PER LO SVILUPPO DELLA CITTA’ DI PORDENONE

Nel 2010 il valore aggiunto provinciale deriva per il 65% dal settore dei servizi e per il 28,5% dall’industria in senso stretto. Rispetto al 2000 si assiste ad una progressiva terziarizzazione dell’economia. Tuttavia a livello regionale il peso del valore aggiunto nei servizi appare maggiore (73,3% nel 2010).

50

Fonte: elaborazioni su dati Istat (conti economici territoriali, gennaio 2011) e Camera di Commercio Pordenone (giornata dell’economia 2012).

Nota: valore aggiunto espresso a prezzi correnti in milioni di euro.

RICCHEZZA, COMMERCIO CON L’ESTEROE MERCATO DEL LAVORO

Page 51: Studio socio-economico, il rapporto quantitativo

STUDIO SOCIO ECONOMICO TERRITORIALE PER LO SVILUPPO DELLA CITTA’ DI PORDENONE

Nel 2011 il valore delle esportazioni nella provincia di Pordenone ammonta a circa 3,4 miliardi di euro, il 27% del valore regionale. La dinamica è positiva per tutti gli anni ‘90 e fino al 2007, prima della recessione, anche se inferiore alla dinamica regionale. Tra il 2007 e il 2011 si osserva un calo consistente pari al 14,8%, a fronte di una tenuta a livello regionale, spinta da Trieste, ma anche Gorizia e Udine hanno performance migliori. Il primo semestre 2012 appare positivo.

51

Fonte: elaborazioni su dati Istat (Coeweb, settembre 2012).

Nota: valori correnti espressi in milioni di euro.

RICCHEZZA, COMMERCIO CON L’ESTEROE MERCATO DEL LAVORO

Page 52: Studio socio-economico, il rapporto quantitativo

STUDIO SOCIO ECONOMICO TERRITORIALE PER LO SVILUPPO DELLA CITTA’ DI PORDENONE

La tendenza provinciale e regionale nell’ultimo ventennio è di un progressivo cambiamento nella composizione delle esportazioni per macro area di destinazione: cala la quota verso i paesi della “vecchia” Europa e aumenta il peso dei paesi di “nuova” adesione e verso quelli extra UE27, sebbene il peso di questi ultimi sia inferiore al dato regionale.

52

Fonte: elaborazioni su dati Istat (Coeweb, settembre 2012).

Nota: (a) paesi di “vecchia” adesione, prima del 2004; (b) paesi di “nuova” adesione, dopo il 2004.

RICCHEZZA, COMMERCIO CON L’ESTEROE MERCATO DEL LAVORO

Page 53: Studio socio-economico, il rapporto quantitativo

STUDIO SOCIO ECONOMICO TERRITORIALE PER LO SVILUPPO DELLA CITTA’ DI PORDENONE

Il calo delle esportazioni tra il 2007 e il 2011 accomuna tutte le principali aree di destinazione, ad eccezione dei BRIC che segnano una leggera crescita (+1,4%). Si conferma la capacità della regione di andare all’estero, anche se va considerato l’effetto statistico del porto di Trieste.

53

Fonte: elaborazioni su dati Istat (Coeweb, settembre 2012).

Nota: (a) paesi di “nuova” adesione, dopo il 2004; (b) ad esclusione della Russia; (c) comprende Brasile, Russia, India e Cina; (d) comprende Algeria, Angola, Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti, Ecuador, Iran, Iraq, Kuwait, Libia, Nigeria, Qatar e Venezuela; (e) comprende Corea del Sud, Hong Kong, Malaysia, Singapore, Taiwan e Thailandia.

RICCHEZZA, COMMERCIO CON L’ESTEROE MERCATO DEL LAVORO

Page 54: Studio socio-economico, il rapporto quantitativo

STUDIO SOCIO ECONOMICO TERRITORIALE PER LO SVILUPPO DELLA CITTA’ DI PORDENONE

Al 2011 i primi tre partner commerciali della provincia di Pordenone sono Germania (17,8%), Francia (10,1%) e Cina (6,6%). I primi due paesi mantengono la stessa posizione del 2001, ma con quote leggermente inferiori. La Cina sale dal nono al terzo posto passando da un peso del 2,7% al 6,6%, scendono gli Stati Uniti, ma crescono Polonia e Russia.

54

Fonte: elaborazioni su dati Istat (Coeweb, settembre 2012).

RICCHEZZA, COMMERCIO CON L’ESTEROE MERCATO DEL LAVORO

Page 55: Studio socio-economico, il rapporto quantitativo

STUDIO SOCIO ECONOMICO TERRITORIALE PER LO SVILUPPO DELLA CITTA’ DI PORDENONE

Tra il 2007 e il 2011 si osserva una flessione generale delle esportazioni manifatturiere (a fronte di una tenuta regionale). Crescono solo tre settori che però ricoprono un peso minore nel quadro provinciale: alimentare, sistema moda e mezzi di trasporto. Negli anni che precedono la recessione economica si evidenzia una dinamica positiva per tutti i principali settori ad esclusione dell’elettronica/ elettrodomestici.

55

Fonte: elaborazioni su dati Istat (Coeweb, settembre 2012).

Nota: classificazione delle merci in base all’Ateco 2007.

RICCHEZZA, COMMERCIO CON L’ESTEROE MERCATO DEL LAVORO

Page 56: Studio socio-economico, il rapporto quantitativo

STUDIO SOCIO ECONOMICO TERRITORIALE PER LO SVILUPPO DELLA CITTA’ DI PORDENONE

In termini merceologici nel 2011 il settore delle macchine e degli apparecchi meccanici rappresenta il 34,6% delle esportazioni di manufatti in provincia. Il secondo settore risulta il legno-arredo (20,8%), segue il comparto dell’elettronica/elettrodomestici (16,1%). La tendenza nel corso dell’ultimo ventennio è di un progressivo aumento della metal-meccanica, di una tenuta del legno arredo e di una diminuzione del peso dell’elettronica.

56

Fonte: elaborazioni su dati Istat (Coeweb, settembre 2012).

Nota: classificazione delle merci in base all’Ateco 2007.

RICCHEZZA, COMMERCIO CON L’ESTEROE MERCATO DEL LAVORO

Page 57: Studio socio-economico, il rapporto quantitativo

STUDIO SOCIO ECONOMICO TERRITORIALE PER LO SVILUPPO DELLA CITTA’ DI PORDENONE

I mobili rimangono il prodotto con maggior valore esportato (19,9% nel 2011 e 21,5% nel 2001). Scendono dal secondo al terzo posto gli apparecchi per uso domestico (elettrodomestici) con una riduzione del peso dal 17,8% all’8,9%.

57

Fonte: elaborazioni su dati Istat (Coeweb, settembre 2012).

Nota: classificazione delle merci in base all’Ateco 2007.

RICCHEZZA, COMMERCIO CON L’ESTEROE MERCATO DEL LAVORO

Page 58: Studio socio-economico, il rapporto quantitativo

STUDIO SOCIO ECONOMICO TERRITORIALE PER LO SVILUPPO DELLA CITTA’ DI PORDENONE

I dati relativi al mercato del lavoro provinciale rivelano: (1) un calo generalizzato di tutti i comparti dell’occupazione tra il 2008 e il 2010 e una ripresa tra il 2010 e il 2011 trainata dall’industria. In quest’ultimo periodo solo il settore del commercio e della ristorazione vede una consistente riduzione dell’occupazione. I livelli di occupazione al 2011 sono tornati ai massimi del 2008 (il tasso di occupazione è pari al 67,1%), mentre scende leggermente il tasso di disoccupazione che però rimane su valori elevati.

58

Fonte: elaborazioni su dati Istat (RCFL, aprile 2012).

RICCHEZZA, COMMERCIO CON L’ESTEROE MERCATO DEL LAVORO

2008 2010 2011

Pordenone

Occupati totali 137.646 134.283 139.875 -2,4 4,2 Agricoltura e pesca 3.867 3.146 3.201 -18,6 1,7 Industria in senso stretto 47.794 47.034 51.289 -1,6 9,0 Costruzioni 9.735 9.243 10.140 -5,1 9,7 Totale servizi 76.249 74.861 75.244 -1,8 0,5

Disoccupati 5.630 8.921 8.416 58,5 -5,7T. occupazione (15-64) 67,1 64,2 67,1 -4,3 4,5T. disoccupazione (15+) 3,9 6,2 5,7 58,5 -8,9

Friuli Venezia Giulia

Occupati totali 521.634 507.868 510.713 -2,6 0,6 Agricoltura e pesca 12.060 12.809 10.109 6,2 -21,1 Industria in senso stretto 137.515 137.093 134.020 -0,3 -2,2 Costruzioni 38.514 38.088 40.512 -1,1 6,4 Totale servizi 333.544 319.878 326.072 -4,1 1,9

Disoccupati 23.323 30.698 28.030 31,6 -8,7T. occupazione (15-64) 65,3 63,6 64,2 -2,6 0,9T. disoccupazione (15+) 4,3 5,7 5,2 33,2 -8,7

Principali indicatori del mercato del lavoro. Anni 2008-2011

IndicatoriValori Var.%

10/08Var.% 11/10

Page 59: Studio socio-economico, il rapporto quantitativo

STUDIO SOCIO ECONOMICO TERRITORIALE PER LO SVILUPPO DELLA CITTA’ DI PORDENONE

Il ricorso alla cassa integrazione evidenzia nei primi sei mesi del 2012 una crescita delle ore richieste in tutte e tre le diverse gestioni. Il 2011 si è chiuso con un bilancio meno pesante rispetto al 2010.

59

Fonte: elaborazioni su dati Inps (estrazione settembre 2012).

RICCHEZZA, COMMERCIO CON L’ESTEROE MERCATO DEL LAVORO

Page 60: Studio socio-economico, il rapporto quantitativo

STUDIO SOCIO ECONOMICO TERRITORIALE PER LO SVILUPPO DELLA CITTA’ DI PORDENONE 60

II PARTE – ANALISI STRUTTURALE

Page 61: Studio socio-economico, il rapporto quantitativo

STUDIO SOCIO ECONOMICO TERRITORIALE PER LO SVILUPPO DELLA CITTA’ DI PORDENONE 61

PORDENONE NEL SISTEMA DI RETI E NODI DEL NORD ITALIA

Page 62: Studio socio-economico, il rapporto quantitativo

STUDIO SOCIO ECONOMICO TERRITORIALE PER LO SVILUPPO DELLA CITTA’ DI PORDENONE 6262

Fonte: Elaborazioni su dati Istat, Censimenti popolazione e abitazioni (1871-2001) e Rilevazione annuale sulla popolazione residente comunale (2011).

La popolazione del Nord Italia è passata nel complesso da meno di 15 milioni e mezzo di abitanti nel 1871 a quasi 34 milioni nel 2011 (+120%). Il Friuli Venezia Giulia, dopo la flessione tra il 1981 e il 2001, nell’ultimo decennio ha ripreso a crescere, raggiungendo nel 2011 il nuovo massimo di popolazione.

*: Popolazione residente nel 1871 e 1901 non disponibile.**: Popolazione residente nel 1871 e nel 1901 e variazioni 1871-2011 senza il dato del Trentino Alto Adige.

1871 1901 1931 1961 1971 1981 1991 2001 2011 61-81 81-01 01-11 61-111871-2011

Lombardia 3.438 4.314 5.596 7.406 8.543 8.892 8.856 9.033 9.918 20,1 1,6 9,8 33,9 188,5

Veneto 2.165 2.584 3.487 3.847 4.123 4.345 4.381 4.528 4.938 13,0 4,2 9,1 28,4 128,1

Piemonte 2.813 3.313 3.450 3.914 4.432 4.479 4.303 4.215 4.457 14,4 -5,9 5,8 13,9 58,4

Emilia Romagna 2.171 2.547 3.267 3.667 3.847 3.958 3.910 3.983 4.414 7,9 0,7 10,8 20,4 103,3

Toscana 2.090 2.504 2.915 3.286 3.473 3.581 3.530 3.498 3.750 9,0 -2,3 7,2 14,1 79,4

Liguria 852 1.087 1.423 1.735 1.854 1.808 1.676 1.572 1.617 4,2 -13,1 2,9 -6,8 89,7

Marche 915 1.089 1.240 1.347 1.360 1.412 1.429 1.471 1.583 4,8 4,1 7,7 17,5 73,0

Friuli Venezia Giulia 482 614 1.180 1.204 1.214 1.234 1.198 1.184 1.236 2,5 -4,1 4,4 2,6 156,6

Trentino Alto Adige* - - 667 786 842 873 890 940 1.037 11,1 7,6 10,3 32,0 -

Umbria 469 579 696 795 776 808 812 826 906 1,6 2,3 9,8 14,1 93,3

Valle d'Aosta 82 84 83 101 109 112 116 120 128 11,3 6,4 7,3 27,0 57,0

Nord Italia** 15.478 18.714 24.003 28.089 30.573 31.502 31.100 31.368 33.985 12,2 -0,4 8,3 21,0 119,6

Italia 27.300 32.963 41.043 50.624 54.137 56.557 56.778 56.996 60.626 11,7 0,8 6,4 19,8 122,1

RegionePopolazione residente (migliaia) Tasso di variazione %

PORDENONE NEL SISTEMA DI RETI E NODI DEL NORD ITALIA

Page 63: Studio socio-economico, il rapporto quantitativo

STUDIO SOCIO ECONOMICO TERRITORIALE PER LO SVILUPPO DELLA CITTA’ DI PORDENONE

0

10.000

20.000

30.000

40.000

50.000

60.000

70.000

80.000

90.000

100.000

110.000

1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011

Piemonte Lombardia Liguria Trentino-Alto Adige

Veneto Friuli-Venezia Giulia Emilia-Romagna Toscana

63

Le esportazioni delle regioni settentrionali (valori in milioni di euro) hanno recuperato il valore del 2008. In termini di peso relativo, il valore delle esportazioni del FVG è pari ad ¼ dell’export Veneto. Un rapporto analogo si ritrova confrontando il valore aggiunto prodotto dalle due regioni.

Fonte: elaborazioni su dati Istat-Coeweb.Note: il dato 2011 è provvisorio.

La somma dell’export di Friuli Venezia Giulia e Veneto è pari al 60% dell’export della Lombardia.

PORDENONE NEL SISTEMA DI RETI E NODI DEL NORD ITALIA

Page 64: Studio socio-economico, il rapporto quantitativo

STUDIO SOCIO ECONOMICO TERRITORIALE PER LO SVILUPPO DELLA CITTA’ DI PORDENONE 64

La mappa rappresenta in rosso i territori che raggiungono oggi il massimo popolamento della loro storia.

I territori che raggiungono oggi il massimo popolamento della loro storia sono: il corridoio padano da Milano; il Veneto centrale e il suo prolungamento verso Pordenone; la via Emilia e la sua prosecuzione

lungo la costa adriatica verso Ancona; l’area metropolitana di Torino; l’area metropolitana di Firenze con

la piana e sino a Livorno; la provincia di Bolzano e i suoi collegamenti trasversali con Merano a ovest e Brunico a est.

La crescita di queste aree compensa ampiamente il decremento che si registra altrove, determinando così la crescita complessiva dell’Italia settentrionale ed accentuando contestualmente la concentrazione lungo i corridoi.

Fonte: Elaborazioni su dati Istat, Censimenti popolazione e abitazioni (1871-2001) e Rilevazione annuale sulla popolazione residente comunale (2011).

PORDENONE NEL SISTEMA DI RETI E NODI DEL NORD ITALIA

Page 65: Studio socio-economico, il rapporto quantitativo

STUDIO SOCIO ECONOMICO TERRITORIALE PER LO SVILUPPO DELLA CITTA’ DI PORDENONE

Svizzera

Baviera Austria

Autostrade in progetto

Ferrovia

Capoluoghi di provincia

Interporti di secondo livello

Hub interportuali/interporti principali

Interporti da sviluppare

Rete autostradale esistente

La mappa rappresenta in rosso i comuni che hanno maggiormente visto accrescere il loro peso in termini di addetti rispetto al 1971. Si noti il triangolo "post-industriale“ emerso negli anni ‘80 e consolidatosi nella seconda metà degli anni '90 i cui vertici sono centrati su Milano, il nodo emiliano, e quello veneto che si prolunga verso il Friuli Venezia Giulia.

Fonte: elaborazioni su dati Istat, Censimenti Industria e Servizi (1971) e ASIA Archivio Statistico Imprese Attive (2007).

65

Nord Africa – Asia

PORDENONE NEL SISTEMA DI RETI E NODI DEL NORD ITALIA

Page 66: Studio socio-economico, il rapporto quantitativo

STUDIO SOCIO ECONOMICO TERRITORIALE PER LO SVILUPPO DELLA CITTA’ DI PORDENONE

Emerge il ruolo importante dei corridoi: le aree che hanno visto lo sviluppo maggiore sono poste all’incrocio tra fasci infrastrutturali.

Fonte: Elaborazioni su dati Istat, Censimenti popolazione e abitazioni (1961) e Rilevazione annuale sulla popolazione residente comunale (2011).

La mappa classifica i comuni sulla base dello scarto assoluto tra popolazione 2011 e popolazione teorica 2011 calcolata in base alla ripartizione del 1961. Nelle tonalità più chiare i comuni cresciuti meno di quello che avrebbero dovuto per mantenere la loro quota di popolazione sul totale complessivo del Nord Italia. Nelle tonalità più scure quelli che hanno aumentato la loro importanza.

In generale, si conferma il ruolo importante dei corridoi, ma è evidente che la rete autostradale da sola non struttura un effetto corridoio (si noti, ad esempio le differenze tra Piemonte orientale e Lombardia occidentale).D’altro canto, si accentua ulteriormente l’emergere di nodi nelle intersezioni tra corridoi.

66PORDENONE NEL SISTEMA DI RETI E NODI DEL NORD ITALIA

Page 67: Studio socio-economico, il rapporto quantitativo

STUDIO SOCIO ECONOMICO TERRITORIALE PER LO SVILUPPO DELLA CITTA’ DI PORDENONE

Al 2007, 28 addetti del Friuli Venezia Giulia su 100 lavorano in provincia di Pordenone, un dato in costante crescita negli ultimi decenni (erano 23 nel 1971). Sono evidenti due cicli di forte crescita nel periodo considerato: un primo tra gli anni ‘70 e ‘80 ed un secondo tra gli anni ‘90 e 2000.

67

1971 1981 1991 2001 2007 71-81 81-91 91-01 01-07 71-07 1971 1981 1991 2001 2007

Udine 110.678 158.447 149.045 157.698 169.752 43,2 -5,9 5,8 7,6 53,4 38,5 44,9 44,0 43,5 44,5

di cui capoluogo 27.354 33.866 32.524 31.773 34.820 23,8 -4,0 -2,3 9,6 27,3 9,5 9,6 9,6 8,8 9,1

di cui resto provincia 83.324 124.581 116.521 125.925 134.932 49,5 -6,5 8,1 7,2 61,9 29,0 35,3 34,4 34,8 35,4

Gorizia 34.567 36.715 37.642 39.596 39.924 6,2 2,5 5,2 0,8 15,5 12,0 10,4 11,1 10,9 10,5

di cui capoluogo 11.786 10.806 10.995 10.382 9.905 -8,3 1,7 -5,6 -4,6 -16,0 4,1 3,1 3,2 2,9 2,6

di cui resto provincia 22.781 25.909 26.647 29.214 30.018 13,7 2,8 9,6 2,8 31,8 7,9 7,3 7,9 8,1 7,9

Trieste 76.153 76.864 67.872 65.262 64.118 0,9 -11,7 -3,8 -1,8 -15,8 26,5 21,8 20,0 18,0 16,8

di cui capoluogo 66.895 67.169 58.778 56.146 54.528 0,4 -12,5 -4,5 -2,9 -18,5 23,2 19,0 17,3 15,5 14,3

di cui resto provincia 9.258 9.695 9.094 9.116 9.590 4,7 -6,2 0,2 5,2 3,6 3,2 2,7 2,7 2,5 2,5

Pordenone 66.360 81.206 84.441 99.778 107.530 22,4 4,0 18,2 7,8 62,0 23,1 23,0 24,9 27,5 28,2

di cui capoluogo 17.086 18.625 18.011 19.699 22.338 9,0 -3,3 9,4 13,4 30,7 5,9 5,3 5,3 5,4 5,9

di cui resto provincia 49.274 62.581 66.430 80.079 85.191 27,0 6,2 20,5 6,4 72,9 17,1 17,7 19,6 22,1 22,3

Totale FVG 287.758 353.232 339.000 362.334 381.323 22,8 -4,0 6,9 5,2 32,5 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0

ProvinciaAddetti alle unità locali imprese Tassi di variazione % Composizione %

Fonte: Elaborazioni su dati Istat, Censimento industria e servizi (1971-2001) e ASIA – Archivio Statistico Imprese Attive (2007).

PORDENONE NEL SISTEMA DI RETI E NODI DEL NORD ITALIA

Page 68: Studio socio-economico, il rapporto quantitativo

STUDIO SOCIO ECONOMICO TERRITORIALE PER LO SVILUPPO DELLA CITTA’ DI PORDENONE 68

Al 2011 poco più di un quarto della popolazione residente del Friuli Venezia Giulia abita in provincia di Pordenone, un dato in crescita rispetto al 1961 quando meno di 1 persona su 5 risiedeva a Pordenone e provincia. La provincia è cresciuta sostanzialmente lungo tutto l’arco di tempo considerato.

Fonte: Elaborazioni su dati Istat, Censimenti popolazione e abitazioni (1961-2001) e Rilevazione annuale sulla popolazione residente comunale (2011).

1961 1971 1981 1991 2001 2011 61-81 81-01 01-11 61-11 1961 1981 2001 2011

Udine 532.359 516.910 529.729 522.455 518.840 541.522 -0,5 -2,1 4,4 1,7 44,2 42,9 43,8 43,8

di cui capoluogo 86.188 100.794 102.021 99.189 95.030 99.627 18,4 -6,9 4,8 15,6 7,2 8,3 8,0 8,1

di cui resto provincia 446.171 416.116 427.708 423.266 423.810 441.895 -4,1 -0,9 4,3 -1,0 37,0 34,7 35,8 35,8

Gorizia 137.745 142.412 144.726 138.119 136.491 142.407 5,1 -5,7 4,3 3,4 11,4 11,7 11,5 11,5

di cui capoluogo 42.187 42.778 41.557 38.505 35.667 35.798 -1,5 -14,2 0,4 -15,1 3,5 3,4 3,0 2,9

di cui resto provincia 95.558 99.634 103.169 99.614 100.824 106.609 8,0 -2,3 5,7 11,6 7,9 8,4 8,5 8,6

Trieste 298.645 300.304 283.641 261.825 242.235 236.556 -5,0 -14,6 -2,3 -20,8 24,8 23,0 20,5 19,1

di cui capoluogo 272.723 271.879 252.369 231.100 211.184 205.535 -7,5 -16,3 -2,7 -24,6 22,6 20,5 17,8 16,6

di cui resto provincia 25.922 28.425 31.272 30.725 31.051 31.021 20,6 -0,7 -0,1 19,7 2,2 2,5 2,6 2,5

Pordenone 235.549 253.906 275.888 275.267 286.198 315.323 17,1 3,7 10,2 33,9 19,6 22,4 24,2 25,5

di cui capoluogo 34.055 47.364 52.094 50.192 49.122 51.723 53,0 -5,7 5,3 51,9 2,8 4,2 4,1 4,2

di cui resto provincia 201.494 206.542 223.794 225.075 237.076 263.600 11,1 5,9 11,2 30,8 16,7 18,1 20,0 21,3

Totale FVG 1.204.298 1.213.532 1.233.984 1.197.666 1.183.764 1.235.808 2,5 -4,1 4,4 2,6 100,0 100,0 100,0 100,0

ProvinciaPopolazione residente Tassi di variazione % Composizione %

PORDENONE NEL SISTEMA DI RETI E NODI DEL NORD ITALIA

Page 69: Studio socio-economico, il rapporto quantitativo

STUDIO SOCIO ECONOMICO TERRITORIALE PER LO SVILUPPO DELLA CITTA’ DI PORDENONE

Periodo di massimo popolamento.

69

Fonte: Elaborazioni su dati Istat, Censimenti popolazione e abitazioni (1871-2001) e Rilevazione annuale sulla popolazione residente comunale (2011).Note: il sistema territoriale pordenonese, così come definito dalla Committenza ai fini dell’analisi, comprende i comuni di: Pordenone, Porcia, Fontanafredda, Roveredo in Piano, San Quirino, Cordenons, Zoppola, Fiume Veneto.

La mappa relativa all’anno di massimo popolamento, evidenzia la cintura di Pordenone (con esclusione di S. Quirino), il Sanvitese e il Sacilese da un lato e l’area montana e pedemontana - con eccezione di Maniago e Spilimbergo.- dall’altro.

PORDENONE NEL SISTEMA DI RETI E NODI DEL NORD ITALIA

Page 70: Studio socio-economico, il rapporto quantitativo

STUDIO SOCIO ECONOMICO TERRITORIALE PER LO SVILUPPO DELLA CITTA’ DI PORDENONE

Popolazione residente in Friuli Venezia nel 2011

70

Fonte: Elaborazioni su dati Istat, Rilevazione annuale sulla popolazione residente comunale (2011).Note: la definizione dei centri urbani a valenza territoriale deriva dal Piano Territoriale Regionale 2007 del Friuli Venezia Giulia..

PORDENONE NEL SISTEMA DI RETI E NODI DEL NORD ITALIA

Page 71: Studio socio-economico, il rapporto quantitativo

STUDIO SOCIO ECONOMICO TERRITORIALE PER LO SVILUPPO DELLA CITTA’ DI PORDENONE

I residui rispetto agli addetti 1971 e alla popolazione 1961 a Pordenone.

71

Fonte: Elaborazioni su dati Istat, Censimenti Industria e Servizi (1971), ASIA Archivio Statistico Imprese Attive (2007), Censimento popolazione e abitazioni (1961) e Rilevazione annuale sulla popolazione residente comunale (2011).

La mappa classifica i comuni sulla base dello scarto assoluto tra popolazione 2011 e popolazione teorica 2011 calcolata in base alla ripartizione del 1961. Nelle tonalità più chiare i comuni cresciuti meno di quello che avrebbero dovuto per mantenere la loro quota di popolazione sul totale complessivo del Nord Italia, nelle tonalità più scure quelli che hanno aumentato la loro importanza. La stessa logica è applicata per la definizione della mappa relativa agli addetti.. Il sistema Pordenone emerge nettamente rispetto al resto del territorio regionale.

PORDENONE NEL SISTEMA DI RETI E NODI DEL NORD ITALIA

Page 72: Studio socio-economico, il rapporto quantitativo

STUDIO SOCIO ECONOMICO TERRITORIALE PER LO SVILUPPO DELLA CITTA’ DI PORDENONE

Tasso di variazione % popolazione residente 2001-2011.

72

Fonte: Elaborazioni su dati Istat, Censimento popolazione e abitazioni (2001) e Rilevazione annuale sulla popolazione residente comunale (2011).

Nell’ultimo decennio, prosegue il trend di crescita della pianura pordenonese e si delinea l’asse della Pontebbana verso Udine.

PORDENONE NEL SISTEMA DI RETI E NODI DEL NORD ITALIA

Page 73: Studio socio-economico, il rapporto quantitativo

STUDIO SOCIO ECONOMICO TERRITORIALE PER LO SVILUPPO DELLA CITTA’ DI PORDENONE 73

CONFRONTO TRA SISTEMI URBANI

Page 74: Studio socio-economico, il rapporto quantitativo

STUDIO SOCIO ECONOMICO TERRITORIALE PER LO SVILUPPO DELLA CITTA’ DI PORDENONE

Pordenone e gli altri sistemi urbani scelti per l’analisi

74

In questa sezione della ricerca il sistema territoriale pordenonese viene confrontato con altri sistemi urbani del Nordest. Da un lato vengono presi in esame i capoluoghi di provincia di Friuli Venezia Giulia e Veneto (Trieste, Udine, Gorizia, Verona, Vicenza, Padova, Venezia, Treviso, Belluno, Rovigo) e dall’altro alcuni importanti centri (Schio, Bassano del Grappa, Castelfranco Veneto, Montebelluna, Conegliano, San Donà di Piave, Oderzo, Portogruaro, Sacile). Per tutte queste città si considera la cintura come proxy del sistema urbano. Nel caso di Pordenone, la prima cintura è formata dai seguenti comuni: Porcia, Roveredo in Piano, San Quirino, Cordenons, Zoppola, Fiume Veneto, Azzano Decimo, Pasiano di Pordenone, Prata di Pordenone.

CONFRONTO TRA SISTEMI URBANI

Page 75: Studio socio-economico, il rapporto quantitativo

STUDIO SOCIO ECONOMICO TERRITORIALE PER LO SVILUPPO DELLA CITTA’ DI PORDENONE

La tavola presenta un confronto dell’andamento degli addetti nei diversi sistemi urbani analizzati. Interessante il confronto tra Pordenone, Udine, Treviso e Vicenza. Molto simili nel 1971 (in particolare i primi tre), hanno avuto però un ciclo di crescita diverso. Udine e Pordenone risentono del rallentamento della grande industria negli anni ‘80 mentre Treviso e Vicenza crescono secondo i modelli della media impresa diffusa lungo tutto il periodo considerato. A questo secondo ciclo si aggancia Pordenone a partire dagli anni ‘90.

75

Fonte: Elaborazioni su dati Istat, Censimento industria e servizi (1971-2001) e ASIA – Archivio Statistico Imprese Attive (2007-2009).

1971 1981 1991 2001 2007 71-81 81-91 91-01 01-07 71-07

Verona 96.373 124.271 135.016 153.639 167.815 28,9 8,6 13,8 9,2 74,1

Padova 94.437 117.184 130.339 143.706 156.670 24,1 11,2 10,3 9,0 65,9

Venezia 126.093 136.731 134.617 144.268 156.667 8,4 -1,5 7,2 8,6 24,2

Vicenza 47.454 62.153 70.394 79.221 82.362 31,0 13,3 12,5 4,0 73,6

Treviso 39.366 52.847 63.767 71.447 74.425 34,2 20,7 12,0 4,2 89,1

Trieste 76.153 76.864 67.872 65.262 64.118 0,9 -11,7 -3,8 -1,8 -15,8

Udine 39.075 52.737 52.080 52.939 58.345 35,0 -1,2 1,6 10,2 49,3

Pordenone 39.831 44.300 44.876 52.335 56.509 11,2 1,3 16,6 8,0 41,9

Belluno 22.426 26.080 28.421 33.201 37.090 16,3 9,0 16,8 11,7 65,4

Rovigo 17.642 22.068 23.156 24.795 27.976 25,1 4,9 7,1 12,8 58,6

Gorizia 12.564 11.563 12.027 11.541 11.350 -8,0 4,0 -4,0 -1,7 -9,7

Conegliano 29.063 35.857 39.659 45.067 46.835 23,4 10,6 13,6 3,9 61,2

Bassano del Grappa 24.733 33.294 37.000 42.398 44.559 34,6 11,1 14,6 5,1 80,2

San Donà di Piave 16.511 25.102 25.811 33.252 41.062 52,0 2,8 28,8 23,5 148,7

Castelfranco Veneto 15.850 23.063 27.968 34.525 38.959 45,5 21,3 23,4 12,8 145,8

Schio 30.082 34.847 34.454 36.345 35.193 15,8 -1,1 5,5 -3,2 17,0

Montebelluna 18.254 25.992 28.418 31.508 32.909 42,4 9,3 10,9 4,4 80,3

Portogruaro 12.518 23.404 21.218 24.729 30.541 87,0 -9,3 16,5 23,5 144,0

Sacile 10.676 13.687 15.919 19.236 20.821 28,2 16,3 20,8 8,2 95,0

Oderzo 7.172 10.968 12.894 17.775 19.853 52,9 17,6 37,9 11,7 176,8

Centro + cintura

Addetti alle unità locali

Valori assoluti Tassi di variazione %

2009

Verona 179.501

Padova 169.830

Venezia 161.925

Vicenza 86.476

Treviso 78.754

Trieste 73.887

Udine 64.352

Pordenone 57.715

Belluno 38.083

Rovigo 28.411

Gorizia 11.965

Conegliano 46.703

Bassano del Grappa 45.790

San Donà di Piave 42.886

Castelfranco Veneto 40.301

Schio 35.843

Montebelluna 34.322

Portogruaro 31.752

Sacile 20.542

Oderzo 19.622

Addetti alle unità localiCentro + cintura

Nota bene: I dati relativi al confronto temporale 1971-2007, per esigenze di confrontabilità della serie, escludono alcuni settori inseriti nel corso del tempo e relativi prevalentemente ad alcuni tipologie di terziario. Il dato 2009 è posto invece autonomamente proprio perché relativo a tutti i settori rilevati ed utile per definire il posizionamento “statico” dei vari sistemi urbani.

CONFRONTO TRA SISTEMI URBANI

Page 76: Studio socio-economico, il rapporto quantitativo

STUDIO SOCIO ECONOMICO TERRITORIALE PER LO SVILUPPO DELLA CITTA’ DI PORDENONE

1961 1971 1981 1991 2001 2011 61-81 81-01 01-11 61-11

Verona 327.864 392.241 414.551 420.069 437.828 473.848 26,4 5,6 8,2 44,5

Venezia 429.530 469.021 474.217 436.318 413.465 429.473 10,4 -12,8 3,9 0,0

Padova 290.032 351.993 376.852 374.259 380.419 416.771 29,9 0,9 9,6 43,7

Trieste 298.645 300.304 283.641 261.825 242.235 236.556 -5,0 -14,6 -2,3 -20,8

Vicenza 145.686 174.233 187.463 192.008 200.338 221.090 28,7 6,9 10,4 51,8

Treviso 133.762 158.538 171.773 176.816 185.683 205.365 28,4 8,1 10,6 53,5

Udine 129.114 146.647 155.533 155.166 153.653 164.074 20,5 -1,2 6,8 27,1

Pordenone 89.142 113.647 127.958 128.918 134.315 147.822 43,5 5,0 10,1 65,8

Belluno 83.962 90.027 93.047 91.405 92.182 95.883 10,8 -0,9 4,0 14,2

Rovigo 93.116 92.829 93.727 92.683 89.514 92.606 0,7 -4,5 3,5 -0,5

Gorizia 48.121 48.356 47.390 44.308 41.565 41.776 -1,5 -12,3 0,5 -13,2

San Donà di Piave 86.249 94.390 100.532 103.316 108.904 124.220 16,6 8,3 14,1 44,0

Conegliano 85.589 103.257 109.919 110.586 114.525 123.066 28,4 4,2 7,5 43,8

Bassano del Grappa 74.949 86.922 96.996 101.891 108.516 117.411 29,4 11,9 8,2 56,7

Schio 91.449 97.169 99.883 99.262 103.167 107.723 9,2 3,3 4,4 17,8

Castelfranco Veneto 64.698 71.614 79.894 85.081 92.348 105.507 23,5 15,6 14,2 63,1

Portogruaro 82.829 83.398 89.616 90.038 90.764 96.642 8,2 1,3 6,5 16,7

Montebelluna 60.755 66.908 74.361 78.071 84.111 95.785 22,4 13,1 13,9 57,7

Sacile 40.129 44.534 48.501 49.298 51.766 58.324 20,9 6,7 12,7 45,3

Oderzo 37.266 37.211 40.661 42.286 45.225 51.761 9,1 11,2 14,5 38,9

Popolazione residente

Valori assoluti Tassi di variazione %Centro + cintura

Pordenone e i comuni della sua cintura hanno una popolazione di circa 150 mila abitanti e costituiscono il sistema urbano che nell’arco dei 50 anni analizzati ha avuto il più elevato tasso di crescita (+66%).

76

Fonte: Elaborazioni su dati Istat, Censimento popolazione e abitazioni (1961-2001) e Rilevazione annuale sulla popolazione residente comunale (2011).

CONFRONTO TRA SISTEMI URBANI

Page 77: Studio socio-economico, il rapporto quantitativo

STUDIO SOCIO ECONOMICO TERRITORIALE PER LO SVILUPPO DELLA CITTA’ DI PORDENONE

1971 1981 1991 2001 2007 71-81 81-91 91-01 01-07 71-07

Venezia 109.565 114.185 104.517 107.516 116.423 4,2 -8,5 2,9 8,3 6,3

Verona 69.413 81.262 81.564 90.650 99.879 17,1 0,4 11,1 10,2 43,9

Padova 60.940 69.115 74.187 82.275 90.197 13,4 7,3 10,9 9,6 48,0

Trieste 66.895 67.169 58.778 56.146 54.528 0,4 -12,5 -4,5 -2,9 -18,5

Vicenza 32.933 38.562 41.211 44.681 47.079 17,1 6,9 8,4 5,4 43,0

Udine 27.354 33.866 32.524 31.773 34.820 23,8 -4,0 -2,3 9,6 27,3

Treviso 23.419 27.840 29.246 30.432 31.504 18,9 5,1 4,1 3,5 34,5

Pordenone 17.086 18.625 18.011 19.699 22.338 9,0 -3,3 9,4 13,4 30,7

Rovigo 11.510 13.659 14.259 15.551 18.301 18,7 4,4 9,1 17,7 59,0

Belluno 8.657 10.003 9.518 10.061 11.375 15,5 -4,8 5,7 13,1 31,4

Gorizia 11.786 10.806 10.995 10.382 9.905 -8,3 1,7 -5,6 -4,6 -16,0

Bassano del Grappa 11.678 13.810 13.983 16.015 17.657 18,3 1,3 14,5 10,3 51,2

Schio 11.945 12.701 12.714 15.699 15.397 6,3 0,1 23,5 -1,9 28,9

Castelfranco Veneto 8.778 9.771 10.311 12.920 14.364 11,3 5,5 25,3 11,2 63,6

Montebelluna 6.309 8.791 9.647 11.377 12.348 39,3 9,7 17,9 8,5 95,7

Conegliano 9.467 9.877 10.340 11.638 12.153 4,3 4,7 12,6 4,4 28,4

San Donà di Piave 6.698 6.931 8.553 11.015 11.985 3,5 23,4 28,8 8,8 78,9

Oderzo 3.478 4.456 4.624 7.312 8.926 28,1 3,8 58,1 22,1 156,6

Portogruaro 3.599 5.702 5.913 6.699 7.652 58,4 3,7 13,3 14,2 112,6

Sacile 3.024 4.009 4.178 5.340 6.163 32,6 4,2 27,8 15,4 103,8

Comuni Tassi di variazione %Valori assoluti

Addetti alle unità locali

La dinamica degli addetti 1971-2007 evidenzia una buona crescita del comune di Pordenone (+31%), ma sono numerosi i centri con migliori trend di crescita. A fronte di una crescita comunque solo relativamente contenuta il comune di Pordenone presenta infatti – come evidente nelle tabelle seguenti – un rapporto addetti su popolazione che non ha pari in nessun’altra delle aree analizzate.

77

Fonte: Elaborazioni su dati Istat, Censimento industria e servizi (1971-2001) e ASIA – Archivio Statistico Imprese Attive (2007-2009).

2009

Venezia 120.097

Verona 106.993

Padova 98.442

Trieste 62.673

Vicenza 49.445

Udine 40.117

Treviso 34.043

Pordenone 23.908

Rovigo 18.817

Belluno 11.759

Gorizia 10.525

Bassano del Grappa 17.902

Schio 15.857

Castelfranco Veneto 15.484

Montebelluna 14.510

Conegliano 12.345

San Donà di Piave 12.753

Oderzo 8.601

Portogruaro 8.244

Sacile 6.034

Comuni

Addetti alle unità locali

Nota bene: I dati relativi al confronto temporale 1971-2007, per esigenze di confrontabilità della serie, escludono alcuni settori inseriti nel corso del tempo e relativi prevalentemente ad alcuni tipologie di terziario. Il dato 2009 è posto invece autonomamente proprio perché relativo a tutti i settori rilevati ed utile per definire il posizionamento “statico” dei vari sistemi urbani.

CONFRONTO TRA SISTEMI URBANI

Page 78: Studio socio-economico, il rapporto quantitativo

STUDIO SOCIO ECONOMICO TERRITORIALE PER LO SVILUPPO DELLA CITTA’ DI PORDENONE

1961 1971 1981 1991 2001 2011 61-81 81-01 01-11 61-11

Venezia 347.347 363.062 346.146 298.532 271.073 270.884 -0,3 -21,7 -0,1 -22,0

Verona 221.221 266.470 265.932 255.824 253.208 263.964 20,2 -4,8 4,2 19,3

Padova 197.680 231.599 234.678 215.137 204.870 214.198 18,7 -12,7 4,6 8,4

Trieste 272.723 271.879 252.369 231.100 211.184 205.535 -7,5 -16,3 -2,7 -24,6

Vicenza 98.019 116.620 114.598 107.454 107.223 115.927 16,9 -6,4 8,1 18,3

Udine 86.188 100.794 102.021 99.189 95.030 99.627 18,4 -6,9 4,8 15,6

Treviso 75.017 90.446 87.696 83.598 80.144 82.807 16,9 -8,6 3,3 10,4

Rovigo 45.649 49.848 52.218 52.472 50.289 52.793 14,4 -3,7 5,0 15,6

Pordenone 34.055 47.364 52.094 50.192 49.122 51.723 53,0 -5,7 5,3 51,9

Belluno 31.403 34.484 36.634 35.572 35.050 36.599 16,7 -4,3 4,4 16,5

Gorizia 42.187 42.778 41.557 38.505 35.667 35.798 -1,5 -14,2 0,4 -15,1

Bassano del Grappa 30.497 35.129 38.450 38.871 40.736 43.540 26,1 5,9 6,9 42,8

San Donà di Piave 24.614 29.069 32.017 33.446 35.417 41.592 30,1 10,6 17,4 69,0

Schio 30.678 35.075 36.049 36.351 37.444 39.566 17,5 3,9 5,7 29,0

Conegliano 22.892 31.531 36.142 35.656 35.100 35.748 57,9 -2,9 1,8 56,2

Castelfranco Veneto 21.099 26.283 28.511 29.470 31.486 33.740 35,1 10,4 7,2 59,9

Montebelluna 18.909 22.313 24.585 25.186 27.539 31.181 30,0 12,0 13,2 64,9

Portogruaro 20.840 22.814 24.440 24.760 24.571 25.440 17,3 0,5 3,5 22,1

Oderzo 12.163 14.423 16.353 16.632 17.316 20.272 34,4 5,9 17,1 66,7

Sacile 13.316 15.787 16.542 16.759 18.215 20.227 24,2 10,1 11,0 51,9

Popolazione residente

Valori assoluti Tassi di variazione %Comuni

La popolazione di Pordenone tra 1961 e 2011 cresce 2-3 volte più di tutti gli altri capoluoghi considerati, con la crescita concentrata soprattutto tra gli anni ‘60 e ‘70. Nell’ultimo decennio l’aumento è più in linea con le altre città.

78

Fonte: Elaborazioni su dati Istat, Censimento popolazione e abitazioni (1961-2001) e Rilevazione annuale sulla popolazione residente comunale (2011).

L’unico centro che cresce più di Pordenone tra il 1961 e il 1981 è, non a caso, Conegliano.

Nel ventennio successivo Pordenone perde popolazione (-6%). Questa perdita, al pari di quanto avviene anche con maggiore intensità in altri capoluoghi (Treviso, Verona, Vicenza, Padova), è dovuta prevalentemente a politiche urbanistiche rispettivamente di chiusura ed apertura dei capoluoghi e dei comuni di cintura.

CONFRONTO TRA SISTEMI URBANI

Page 79: Studio socio-economico, il rapporto quantitativo

STUDIO SOCIO ECONOMICO TERRITORIALE PER LO SVILUPPO DELLA CITTA’ DI PORDENONE

Pordenone aveva già nel 1971 il più elevato rapporto tra addetti e popolazione. Nel 2009 il numero di addetti per 100 abitanti è ancora il più elevato tra i capoluoghi. Considerando anche la cintura, il valore del rapporto è di gran lungo il maggiore tra quelli considerati nel 1971 e tra i più elevati ancora nel 2009.

79

1971 1981 1991 2001 2009

Pordenone 37 38 39 43 46

Padova 28 31 37 43 46

Venezia 31 35 37 43 44

Vicenza 29 35 41 44 43

Treviso 27 34 37 41 41

Udine 28 35 36 37 40

Verona 27 32 34 39 40

Rovigo 24 28 30 33 36

Belluno 26 29 28 31 32

Trieste 26 28 27 29 31

Gorizia 28 27 30 31 29

Montebelluna 29 37 40 43 47

Castelfranco Veneto 34 35 37 43 46

Oderzo 25 29 29 45 43

Bassano del Grappa 34 37 38 42 42

Schio 35 36 36 44 40

Conegliano 31 29 31 35 35

Portogruaro 17 25 26 30 33

San Donà di Piave 24 23 28 34 31

Sacile 20 25 26 31 30

ComuniNumero di addetti ogni 100 abitanti

Fonte: Elaborazioni su dati Istat, Censimenti Industria e Servizi (1971-2001), ASIA Archivio Statistico Imprese Attive (2009), Censimento popolazione e abitazioni (1971-2001) e Rilevazione annuale sulla popolazione residente comunale (2009). Note: il totale degli addetti utilizzato per calcolare il rapporto addetti/abitanti diverge da quello delle slide precedenti, dove lo scopo era quello di confrontare l’evoluzione degli addetti rispetto al 1971 e di conseguenza era stato considerato un insieme di settori confrontabile nel tempo. In questa sede, invece, l’obiettivo è mostrare il rapporto effettivo tra addetti e popolazione e pertanto è stato considerato l’insieme degli addetti rilevato, in quanto più esteso, anche se non perfettamente confrontabile nel tempo.

1971 1981 1991 2001 2009

Padova 28 33 37 40 41

Belluno 26 29 33 38 40

Vicenza 28 35 39 42 40

Udine 28 36 36 37 40

Pordenone 36 36 37 41 39

Treviso 26 32 38 40 39

Verona 25 31 34 38 38

Venezia 28 31 32 37 38

Trieste 26 29 28 29 31

Rovigo 20 25 27 30 31

Gorizia 27 26 29 30 28

Bassano del Grappa 29 35 38 41 39

Castelfranco Veneto 23 30 34 39 39

Oderzo 20 28 32 41 38

Conegliano 29 34 37 41 38

Montebelluna 28 36 38 39 36

Sacile 19 23 26 30 36

San Donà di Piave 18 26 27 33 35

Schio 32 36 36 37 33

Portogruaro 16 28 25 30 33

Centro + cinturaNumero di addetti ogni 100 abitanti

CONFRONTO TRA SISTEMI URBANI

Page 80: Studio socio-economico, il rapporto quantitativo

STUDIO SOCIO ECONOMICO TERRITORIALE PER LO SVILUPPO DELLA CITTA’ DI PORDENONE

1971 1991 2009

Trieste 100 100 100

Venezia 70 59 55

Verona 59 56 55

Pordenone 60 53 53

Belluno 49 45 52

Padova 56 50 49

Rovigo 38 36 39

Udine 35 35 36

Gorizia 36 31 29

Vicenza 27 26 27

Treviso 25 25 25

Sacile 13 14 19

San Donà di Piave 9 12 15

Conegliano 18 15 15

Bassano del Grappa 14 14 14

Castelfranco Veneto 10 11 13

Schio 17 13 11

Portogruaro 7 10 11

Montebelluna 12 11 11

Oderzo 5 5 6

Comuni

Addetti alle unità locali

Peso del sistema rispetto alla provincia

1971 1991 2009

Trieste 100 100 100

Verona 53 53 52

Venezia 58 53 50

Pordenone 45 47 47

Belluno 41 43 45

Padova 46 46 44

Rovigo 37 37 37

Udine 28 30 30

Gorizia 34 32 29

Vicenza 26 26 25

Treviso 24 24 23

Sacile 18 18 18

San Donà di Piave 12 13 14

Conegliano 15 15 14

Bassano del Grappa 13 14 13

Schio 14 13 12

Castelfranco Veneto 11 11 12

Portogruaro 10 11 11

Montebelluna 10 10 11

Oderzo 6 6 6

Comuni

Popolazione residente

Peso del sistema rispetto alla provincia

Peso del sistema rispetto alla provincia in termini di popolazione e addetti, 1971-2009.

80

Fonte: Elaborazioni su dati Istat, Censimenti Industria e Servizi (1971-1991), ASIA Archivio Statistico Imprese Attive (2009), Censimento popolazione e abitazioni (1971-1991) e Rilevazione annuale sulla popolazione residente comunale (2009).

CONFRONTO TRA SISTEMI URBANI

Page 81: Studio socio-economico, il rapporto quantitativo

STUDIO SOCIO ECONOMICO TERRITORIALE PER LO SVILUPPO DELLA CITTA’ DI PORDENONE

1971 1991 2009

Trieste 88 87 85

Venezia 61 46 41

Verona 42 34 33

Padova 37 29 29

Rovigo 25 23 26

Gorizia 34 28 25

Udine 25 22 22

Pordenone 26 22 22

Belluno 19 15 16

Vicenza 18 16 15

Treviso 15 12 11

Comuni

Addetti alle unità locali

Peso del capoluogo rispetto alla provincia

1971 1991 2009

Trieste 91 88 87

Venezia 45 36 32

Verona 36 32 29

Gorizia 30 28 25

Padova 30 26 23

Rovigo 20 21 21

Udine 19 19 18

Belluno 16 17 17

Pordenone 19 18 16

Vicenza 17 14 13

Treviso 14 11 9

Comuni

Popolazione residente

Peso del capoluogo rispetto alla provincia

Rapportando il capoluogo alla rispettiva provincia, la città di Pordenone rappresenta il 16% in termini di popolazione ed il 22% in termini di addetti. Si tratta di dati di poco inferiori a quelli di Udine, ma superiori a quelli di Vicenza e Treviso. Queste ultime due province sono tuttavia casi tipici di province policentriche con capoluoghi a bassa concentrazione ed una pluralità di altri sistemi urbani all’interno del territorio provinciale.

81

Fonte: Elaborazioni su dati Istat, Censimenti Industria e Servizi (1971-1991), ASIA Archivio Statistico Imprese Attive (2009), Censimento popolazione e abitazioni (1971-1991) e Rilevazione annuale sulla popolazione residente comunale (2009).

CONFRONTO TRA SISTEMI URBANI

Page 82: Studio socio-economico, il rapporto quantitativo

STUDIO SOCIO ECONOMICO TERRITORIALE PER LO SVILUPPO DELLA CITTA’ DI PORDENONE

1971 1991 2009

Trieste 91 88 87

Gorizia 88 87 86

Venezia 77 68 63

Udine 69 64 61

Rovigo 54 57 57

Verona 68 61 56

Vicenza 67 56 53

Padova 66 57 52

Treviso 57 47 40

Belluno 38 39 38

Pordenone 42 39 35

Oderzo 39 39 39

Bassano del Grappa 40 38 37

Schio 36 37 37

Sacile 35 34 35

San Donà di Piave 31 32 33

Montebelluna 33 32 33

Castelfranco Veneto 37 35 32

Conegliano 31 32 29

Portogruaro 27 27 26

Peso del centro rispetto al sistemaComuni

Popolazione residente

Al pari degli altri centri Pordenone ha visto diminuire nel tempo il proprio peso rispetto all’insieme della conurbazione. Tra i capoluoghi di Veneto e Friuli Venezia Giulia, Pordenone è quello con il peso minore in termini di popolazione rispetto alla propria cintura, mentre per quanto riguarda gli addetti solo Belluno ha un peso minore. In ciò Pordenone è simile alla situazione di centri medi quali Castelfranco o Bassano del Grappa.

82

1971 1991 2009

Gorizia 94 91 88

Trieste 88 87 85

Venezia 87 78 74

Rovigo 65 62 66

Udine 71 63 62

Verona 72 61 60

Padova 65 58 58

Vicenza 70 59 57

Treviso 60 47 43

Pordenone 43 41 41

Belluno 39 34 31

Schio 40 37 44

Oderzo 48 36 44

Montebelluna 35 34 42

Bassano del Grappa 47 38 39

Castelfranco Veneto 55 37 38

San Donà di Piave 40 33 30

Sacile 37 34 29

Conegliano 33 27 26

Portogruaro 28 28 26

Peso del centro rispetto al sistemaComuni

Addetti alle unità locali

Fonte: Elaborazioni su dati Istat, Censimenti Industria e Servizi (1971-1991), ASIA Archivio Statistico Imprese Attive (2009), Censimento popolazione e abitazioni (1971-1991) e Rilevazione annuale sulla popolazione residente comunale (2009).

CONFRONTO TRA SISTEMI URBANI

Page 83: Studio socio-economico, il rapporto quantitativo

STUDIO SOCIO ECONOMICO TERRITORIALE PER LO SVILUPPO DELLA CITTA’ DI PORDENONE

1991 2001 2011

Pordenone 683 6.015 18.231 12,3 17.548Vicenza 1.627 9.040 26.738 12,1 25.111Verona 3.637 20.218 56.163 11,9 52.526Padova 2.431 11.187 47.747 11,5 45.316Udine 1.169 5.736 17.333 10,6 16.164Treviso 1.029 6.629 20.962 10,2 19.933Venezia 1.757 8.110 41.028 9,6 39.271Trieste 3.708 10.084 19.044 8,1 15.336Belluno 400 2.664 7.708 8,0 7.308Rovigo 216 1.265 7.280 7,9 7.064Gorizia 549 1.588 3.269 7,8 2.720

Oderzo 911 4.118 7.507 14,5 6.596Conegliano 589 5.029 14.690 11,9 14.101Montebelluna 502 3.475 11.314 11,8 10.812Castelfranco Veneto 530 3.472 12.018 11,4 11.488San Donà di Piave 435 2.966 13.827 11,1 13.392Sacile 267 1.946 6.491 11,1 6.224Schio 964 4.827 10.678 9,9 9.714Bassano del Grappa 691 4.260 10.992 9,4 10.301Portogruaro 293 1.904 7.926 8,2 7.633

Quota % 2011 stranieri su

tot. residenti

Scarto assoluto

stranieri 91-11Centro + cintura

Residenti stranieri

Pordenone è la città con la più alta quota di popolazione straniera residente nel 2011, tra quelle considerate (più del 16%). Se consideriamo anche la cintura, Pordenone registra una quota più bassa (poco più del 12%), ma mantiene il primato tra i capoluoghi, venendo superata solo da Oderzo.

83

Fonte: Elaborazioni su dati Istat, Censimenti popolazione e abitazioni (1991-2001) e Rilevazione annuale sulla popolazione residente comunale (2011).

1991 2001 2011

Pordenone 278 3.016 8.412 16,3 8.134Vicenza 1.004 6.024 18.617 16,1 17.613Padova 1.811 8.076 30.933 14,4 29.122Verona 2.200 13.385 36.666 13,9 34.466Udine 946 4.385 13.488 13,5 12.542Treviso 537 3.676 10.593 12,8 10.056Venezia 1.394 5.828 29.281 10,8 27.887Rovigo 104 753 4.935 9,3 4.831Trieste 3.424 9.186 18.257 8,9 14.833Gorizia 522 1.475 3.107 8,7 2.585Belluno 89 607 2.557 7,0 2.468

Conegliano 178 1.631 5.393 15,1 5.215Schio 348 1.942 5.181 13,1 4.833Oderzo 79 748 2.607 12,9 2.528Montebelluna 121 1.186 3.920 12,6 3.799Sacile 85 686 2.372 11,7 2.287San Donà di Piave 137 685 4.676 11,2 4.539Bassano del Grappa 353 1.922 4.890 11,2 4.537Castelfranco Veneto 272 1.179 3.592 10,6 3.320Portogruaro 64 426 1.863 7,3 1.799

ComuniResidenti stranieri Scarto

assoluto stranieri 91-11

Quota % 2011 stranieri su

tot. residenti

CONFRONTO TRA SISTEMI URBANI

Page 84: Studio socio-economico, il rapporto quantitativo

STUDIO SOCIO ECONOMICO TERRITORIALE PER LO SVILUPPO DELLA CITTA’ DI PORDENONE

AreaAdd

2009 sistema

Pop 2011 sistema

Pop 2011 centro

Add/pop*100 2009 sistema

Add/pop*100 2009

centro

Peso 2009 pop centro su

sistema

Peso 2009 add centro su

sistema

Peso 2009 pop

capoluogo su prov.

Peso 2009 add

capoluogo su prov.

Peso 2009 pop sistema su prov.

Peso 2009 add sistema su prov.

% 2011 stranieri

centro

% 2011 stranieri sistema

Verona 179.501 473.848 263.964 38 40 56 60 29 33 52 55 14 12

Venezia 161.925 429.473 270.884 38 44 63 74 32 41 50 55 11 10

Padova 169.830 416.771 214.198 41 46 52 58 23 29 44 49 14 11

Trieste 73.887 236.556 205.535 31 31 87 85 87 85 100 100 9 8

Vicenza 86.476 221.090 115.927 40 43 53 57 13 15 25 27 16 12

Treviso 78.754 205.365 82.807 39 41 40 43 9 11 23 25 13 10

Udine 64.352 164.074 99.627 40 40 61 62 18 22 30 36 14 11

Pordenone 57.715 147.822 51.723 39 46 35 41 16 22 47 53 16 12

Belluno 38.083 95.883 36.599 40 32 38 31 17 16 45 52 7 8

Rovigo 28.411 92.606 52.793 31 36 57 66 21 26 37 39 9 8

Gorizia 11.965 41.776 35.798 28 29 86 88 25 25 29 29 9 8

San Donà di Piave 42.886 124.220 41.592 35 31 33 30 - - 14 15 11 11

Conegliano 46.703 123.066 35.748 38 35 29 26 - - 14 15 15 12

Bassano del Grappa 45.790 117.411 43.540 39 42 37 39 - - 13 14 11 9

Schio 35.843 107.723 39.566 33 40 37 44 - - 12 11 13 10

Castelfranco Veneto 40.301 105.507 33.740 39 46 32 38 - - 12 13 11 11

Portogruaro 31.752 96.642 25.440 33 33 26 26 - - 11 11 7 8

Montebelluna 34.322 95.785 31.181 36 47 33 42 - - 11 11 13 12

Sacile 20.542 58.324 20.227 36 30 35 29 - - 18 19 12 11

Oderzo 19.622 51.761 20.272 38 43 39 44 - - 6 6 13 15

Quadro riassuntivo degli indicatori utilizzati.

84CONFRONTO TRA SISTEMI URBANI

Fonte: Elaborazioni su dati Istat.Note: le colonne che presentano, come indicatore, il peso del capoluogo sulla provincia si riferiscono al medesimo centro il cui peso è stato calcolato nelle altre colonne, solo che in questo caso il peso è stato calcolato solo per il primo gruppo di comuni che sono, appunto, tutti capoluoghi di provincia.

Page 85: Studio socio-economico, il rapporto quantitativo

STUDIO SOCIO ECONOMICO TERRITORIALE PER LO SVILUPPO DELLA CITTA’ DI PORDENONE 85

IL SISTEMA TERRITORIALE PORDENONESE: DINAMICHE DEMOGRAFICHE E INSEDIATIVE

Page 86: Studio socio-economico, il rapporto quantitativo

STUDIO SOCIO ECONOMICO TERRITORIALE PER LO SVILUPPO DELLA CITTA’ DI PORDENONE 86

Cos’è il sistema territoriale pordenonese?

La ricerca assume come elemento di partenza l’esistenza di un cosiddetto “sistema territoriale pordenonese”, formato dai comuni di:Pordenone;Porcia;Fontanafredda;Roveredo in Piano;San Quirino;Cordenons;Zoppola;Fiume Veneto.

Si tratta di comuni facenti parte della prima cintura di Pordenone (con la sola eccezione di Fontanafredda, posizionato nella seconda cintura), collocati a nord, est od ovest rispetto al capoluogo. Un sistema di questo tipo esclude i comuni posizionati a sud di Pordenone, anche se facenti parte della prima cintura.

IL SISTEMA TERRITORIALE PORDENONESE: DINAMICHE DEMOGRAFICHE E INSEDIATIVE

Page 87: Studio socio-economico, il rapporto quantitativo

STUDIO SOCIO ECONOMICO TERRITORIALE PER LO SVILUPPO DELLA CITTA’ DI PORDENONE

1971 1981 1991 2001 2007 71-81 81-91 91-01 01-07 71-07

Pordenone 17.086 18.625 18.011 19.699 22.338 9,0 -3,3 9,4 13,4 30,7

Cordenons 2.236 2.599 2.938 4.154 3.686 16,2 13,0 41,4 -11,3 64,8

Porcia 11.334 9.279 6.426 6.765 7.425 -18,1 -30,7 5,3 9,8 -34,5

Fontanafredda 1.412 2.268 2.982 3.934 4.550 60,6 31,5 31,9 15,7 222,3

Fiume Veneto 1.633 2.345 2.921 3.855 3.654 43,6 24,6 32,0 -5,2 123,8

Zoppola 1.831 2.269 2.626 2.879 2.947 23,9 15,7 9,6 2,4 60,9

Roveredo in Piano 354 658 1.287 1.737 2.331 85,9 95,6 35,0 34,2 558,4

San Quirino 570 1.081 1.472 1.879 1.858 89,6 36,2 27,6 -1,1 226,0

Sistema senza PN 19.370 20.499 20.652 25.203 26.451 5,8 0,7 22,0 5,0 36,6

Sistema con PN 36.456 39.124 38.663 44.902 48.789 7,3 -1,2 16,1 8,7 33,8

Provincia PN 66.360 81.206 84.441 99.778 107.530 22,4 4,0 18,2 7,8 62,0

Tassi di variazione %Valori assolutiArea

Addetti alle unità locali

87

Il primo driver di sviluppo del sistema è rappresentato dalla crescita degli addetti. Il trend pre crisi, dal 1971 al 2007, mostra un territorio nel complesso in crescita (oltre +30% sia il capoluogo sia il sistema) con un incremento rilevante soprattutto negli anni ’90 per il sistema senza Pordenone (+22%) e tra 2001 e 2007 per il capoluogo (+13%).

Il sistema Pordenone risente in maniera significativa, soprattutto negli anni ‘70 e ’80, del calo degli addetti nella grande industria: il comune di Porcia perde quasi 5 mila addetti in quel periodo.

Fonte: Elaborazioni su dati Istat, Censimento industria e servizi (1971-2001) e ASIA – Archivio Statistico Imprese Attive (2007).

IL SISTEMA TERRITORIALE PORDENONESE: DINAMICHE DEMOGRAFICHE E INSEDIATIVE

Page 88: Studio socio-economico, il rapporto quantitativo

STUDIO SOCIO ECONOMICO TERRITORIALE PER LO SVILUPPO DELLA CITTA’ DI PORDENONE

La crescita del numero di addetti ha attratto popolazione: a Pordenone in un solo decennio (gli anni ‘60) si è passati da 34 mila a 47 mila abitanti, superando quota 50 mila negli anni ‘70. Sono cresciuti molto anche gli altri comuni del sistema, trainando il sistema stesso (escluso Pordenone) ad una crescita in doppia cifra anche tra il 1981 e il 2001, a fronte di un calo del capoluogo.

88

Fonte: Elaborazioni su dati Istat, Censimenti popolazione e abitazioni (1961-2001) e Rilevazione annuale sulla popolazione residente comunale (2011).

1961 1971 1981 1991 2001 2011 61-81 81-01 01-11 61-11

Pordenone 34.055 47.364 52.094 50.192 49.122 51.723 53,0 -5,7 5,3 51,9

Cordenons 9.744 12.962 14.613 15.485 16.991 18.470 50,0 16,3 8,7 89,6

Porcia 7.374 11.517 13.143 13.086 13.616 15.443 78,2 3,6 13,4 109,4

Fontanafredda 6.574 7.509 8.906 9.037 9.515 11.686 35,5 6,8 22,8 77,8

Fiume Veneto 6.338 8.191 8.869 9.332 10.221 11.494 39,9 15,2 12,5 81,4

Zoppola 6.400 6.930 7.383 7.460 8.430 8.565 15,4 14,2 1,6 33,8

Roveredo in Piano 1.602 2.410 3.542 4.249 4.853 5.746 121,1 37,0 18,4 258,7

San Quirino 3.252 3.441 3.867 3.809 3.816 4.310 18,9 -1,3 12,9 32,5

Sistema senza PN 41.284 52.960 60.323 62.458 67.442 75.714 46,1 11,8 12,3 83,4

Sistema con PN 75.339 100.324 112.417 112.650 116.564 127.437 49,2 3,7 9,3 69,2

Provincia PN 235.549 253.906 275.888 275.267 286.198 315.323 17,1 3,7 10,2 33,9

Valori assoluti Tassi di variazione %Area

Popolazione residenteTra i comuni del sistema, in valore percentuale l’aumento più considerevole tra il 1961 e il 2011 è quello di Roveredo in Piano, ma raddoppia la popolazione anche di Porcia, mentre aumenti tra il 78% e il 90% riguardano Cordenons, Fiume Veneto e Fontanafredda.

1961 1971 1981 1991 2001 2011

Pordenone 14 19 19 18 17 16

Cordenons 4 5 5 6 6 6

Porcia 3 5 5 5 5 5

Fontanafredda 3 3 3 3 3 4

Fiume Veneto 3 3 3 3 4 4

Zoppola 3 3 3 3 3 3

Roveredo in Piano 1 1 1 2 2 2

San Quirino 1 1 1 1 1 1

Sistema senza PN 18 21 22 23 24 24

Sistema con PN 32 40 41 41 41 40

Provincia PN 100 100 100 100 100 100

ComuniComposizione % 4 abitanti su 10 della

provincia di Pordenone risiedono nel sistema Pordenone. Il peso del capoluogo a livello provinciale è di circa il 16%, una quota in lieve flessione dopo il massimo raggiunti tra il 1971 e il 1981

IL SISTEMA TERRITORIALE PORDENONESE: DINAMICHE DEMOGRAFICHE E INSEDIATIVE

Page 89: Studio socio-economico, il rapporto quantitativo

STUDIO SOCIO ECONOMICO TERRITORIALE PER LO SVILUPPO DELLA CITTA’ DI PORDENONE

1991 2001 2011 1991 2001 2011 91-01 01-11 91-11 91-01 01-11 91-11

Pordenone 278 3.016 8.412 0,6 6,1 16,3 2.738 5.396 8.134 -1.070 2.601 1.531

Cordenons 67 330 1.225 0,4 1,9 6,6 263 895 1.158 1.506 1.479 2.985Porcia 42 413 1.284 0,3 3,0 8,3 371 871 1.242 530 1.827 2.357Fontanafredda 52 333 1.267 0,6 3,5 10,8 281 934 1.215 478 2.171 2.649Fiume Veneto 44 289 891 0,5 2,8 7,8 245 602 847 889 1.273 2.162Zoppola 53 277 850 0,7 3,3 9,9 224 573 797 970 135 1.105Roveredo in Piano 37 117 418 0,9 2,4 7,3 80 301 381 604 893 1.497San Quirino 36 107 245 0,9 2,8 5,7 71 138 209 7 494 501

Sistema territoriale PN 331 1.866 6.180 0,5 2,8 8,2 1.535 4.314 5.849 4.984 8.272 13.256PN + sistema territoriale PN 609 4.882 14.592 0,5 4,2 11,5 4.273 9.710 13.983 3.914 10.873 14.787

Provincia PN 1.464 10.850 36.046 0,5 3,8 11,4 9.386 25.196 34.582 10.931 29.125 40.056

ComuniResidenti stranieri Incidenza % su totale residenti Scarto assoluto stranieri Scarto assoluto tot. residenti

Popolazione straniera residente, 1991-2011.

89

Fonte: Elaborazioni su dati Istat, Censimenti popolazione e abitazioni (1991-2001) e Rilevazione annuale sulla popolazione residente comunale (2011).

IL SISTEMA TERRITORIALE PORDENONESE: DINAMICHE DEMOGRAFICHE E INSEDIATIVE

La crescita degli stranieri spiega il 52% della crescita della popolazione del sistema tra 2001 e 2011. A Pordenone il saldo positivo di +2.601 residenti tra 2001-2011 è conseguenza di un aumento di stranieri di 5.396 che più che compensano altrimenti i cali e trasferimenti di popolazione non straniera.

Page 90: Studio socio-economico, il rapporto quantitativo

STUDIO SOCIO ECONOMICO TERRITORIALE PER LO SVILUPPO DELLA CITTA’ DI PORDENONE

Popolazione straniera residente al 1° gennaio 2011 per classe d’età

90

Pordenone Cordenons Porcia Fontanafredda Fiume Veneto ZoppolaRoveredo in

PianoSan Quirino

Sistema territoriale PN

totale 1.494 516 454 391 361 246 178 119 3.759di cui stranieri 521 70 61 65 44 49 25 12 847totale 1.402 528 471 367 351 242 188 136 3.685di cui stranieri 371 54 61 67 38 42 18 11 662totale 2.037 881 778 569 611 386 292 235 5.789di cui stranieri 437 75 81 69 68 52 26 17 825totale 1.162 496 430 312 327 238 164 96 3.225di cui stranieri 235 24 54 32 23 29 14 5 416totale 2.159 855 618 518 497 338 244 158 5.387di cui stranieri 450 54 59 59 38 41 26 8 735totale 8.958 3.093 2.474 2.145 2.039 1.619 950 760 22.038di cui stranieri 2.721 399 375 405 295 253 114 80 4.642totale 12.641 4.668 4.067 3.133 2.991 2.137 1.512 1.079 32.228di cui stranieri 2.589 385 434 387 249 273 130 70 4.517totale 10.146 3.781 3.009 2.115 2.148 1.614 1.105 856 24.774di cui stranieri 887 134 138 125 98 98 51 28 1.559totale 8.204 2.690 2.364 1.573 1.606 1.237 858 638 19.170di cui stranieri 163 25 20 48 36 12 12 10 326totale 3.520 962 778 563 563 508 255 233 7.382di cui stranieri 38 5 1 10 2 1 2 4 63

totale 51.723 18.470 15.443 11.686 11.494 8.565 5.746 4.310 127.437di cui stranieri 8.412 1.225 1.284 1.267 891 850 418 245 14.592

Classi d'età

Comuni

Totale

0-2

3-5

6-10

11-13

14-18

19-34

35-49

50-64

65-79

80+

Fonte: Elaborazioni su dati Istat, Rilevazione annuale sulla popolazione residente comunale (2011).

IL SISTEMA TERRITORIALE PORDENONESE: DINAMICHE DEMOGRAFICHE E INSEDIATIVE

Page 91: Studio socio-economico, il rapporto quantitativo

STUDIO SOCIO ECONOMICO TERRITORIALE PER LO SVILUPPO DELLA CITTA’ DI PORDENONE

Incidenza % popolazione straniera residente al 1° gennaio 2011 per classe d’età rispetto alla popolazione totale

91

Pordenone Cordenons Porcia Fontanafredda Fiume Veneto ZoppolaRoveredo in

PianoSan Quirino

Sistema territoriale PN

0-2 34,9 13,6 13,4 16,6 12,2 19,9 14,0 10,1 22,53-5 26,5 10,2 13,0 18,3 10,8 17,4 9,6 8,1 18,06-10 21,5 8,5 10,4 12,1 11,1 13,5 8,9 7,2 14,311-13 20,2 4,8 12,6 10,3 7,0 12,2 8,5 5,2 12,914-18 20,8 6,3 9,5 11,4 7,6 12,1 10,7 5,1 13,619-34 30,4 12,9 15,2 18,9 14,5 15,6 12,0 10,5 21,135-49 20,5 8,2 10,7 12,4 8,3 12,8 8,6 6,5 14,050-64 8,7 3,5 4,6 5,9 4,6 6,1 4,6 3,3 6,365-79 2,0 0,9 0,8 3,1 2,2 1,0 1,4 1,6 1,780+ 1,1 0,5 0,1 1,8 0,4 0,2 0,8 1,7 0,9

Totale 16,3 6,6 8,3 10,8 7,8 9,9 7,3 5,7 11,5

Classi d'età

Comuni

Fonte: Elaborazioni su dati Istat, Rilevazione annuale sulla popolazione residente comunale (2011).

IL SISTEMA TERRITORIALE PORDENONESE: DINAMICHE DEMOGRAFICHE E INSEDIATIVE

Page 92: Studio socio-economico, il rapporto quantitativo

STUDIO SOCIO ECONOMICO TERRITORIALE PER LO SVILUPPO DELLA CITTA’ DI PORDENONE

Pordenone Cordenons Porcia Fontanafredda Fiume Veneto ZoppolaRoveredo in

PianoSan Quirino

Sistema territoriale PN

Est Europa 3.702 670 687 677 554 369 198 139 6.996

Africa 2.323 261 313 188 118 275 79 18 3.575

Asia 809 54 47 138 63 80 45 15 1.251

Russia ed ex. rep. sovietiche 627 76 85 78 55 46 22 11 1.000

Nordafrica 483 88 69 67 36 38 12 28 821

Centro e Sud America 268 38 44 61 38 28 25 9 511

Europa 145 23 31 42 13 13 15 12 294

Nord America 33 13 8 15 13 1 20 13 116

Medio Oriente 8 1 0 1 1 0 1 0 12

Oceania 2 1 0 0 0 0 0 0 3

Apolide 12 0 0 0 0 0 1 0 13

Totale complessivo 8.412 1.225 1.284 1.267 891 850 418 245 14.592

Nazionalità

Comuni (valori assoluti)

Pordenone Cordenons Porcia Fontanafredda Fiume Veneto ZoppolaRoveredo in

PianoSan Quirino

Sistema territoriale PN

Est Europa 44,0 54,7 53,5 53,4 62,2 43,4 47,4 56,7 47,9

Africa 27,6 21,3 24,4 14,8 13,2 32,4 18,9 7,3 24,5

Asia 9,6 4,4 3,7 10,9 7,1 9,4 10,8 6,1 8,6

Russia ed ex. rep. sovietiche 7,5 6,2 6,6 6,2 6,2 5,4 5,3 4,5 6,9

Nordafrica 5,7 7,2 5,4 5,3 4,0 4,5 2,9 11,4 5,6

Centro e Sud America 3,2 3,1 3,4 4,8 4,3 3,3 6,0 3,7 3,5

Europa 1,7 1,9 2,4 3,3 1,5 1,5 3,6 4,9 2,0

Nord America 0,4 1,1 0,6 1,2 1,5 0,1 4,8 5,3 0,8

Medio Oriente 0,1 0,1 0,0 0,1 0,1 0,0 0,2 0,0 0,1

Oceania 0,0 0,1 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0

Apolide 0,1 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,2 0,0 0,1

Totale complessivo 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0

Nazionalità

Comuni (incidenza % rispetto alla popolazione straniera totale)

Popolazione straniera residente al 1° gennaio 2011 per nazionalità (aree geografiche)

92

Fonte: Elaborazioni su dati Istat, Rilevazione annuale sulla popolazione residente comunale (2011).

IL SISTEMA TERRITORIALE PORDENONESE: DINAMICHE DEMOGRAFICHE E INSEDIATIVE

Page 93: Studio socio-economico, il rapporto quantitativo

STUDIO SOCIO ECONOMICO TERRITORIALE PER LO SVILUPPO DELLA CITTA’ DI PORDENONE

Popolazione straniera residente al 1° gennaio 2011 per nazionalità

93

Fonte: Elaborazioni su dati Istat, Rilevazione annuale sulla popolazione residente comunale (2011).

Pordenone Cordenons Porcia Fontanafredda Fiume Veneto ZoppolaRoveredo in

PianoSan Quirino

Sistema territoriale PN

Romania 1.727 338 311 236 164 150 105 67 3.098

Ghana 1.734 182 213 79 50 185 70 11 2.524

Albania 1.305 203 188 246 311 119 37 30 2.439

Ucraina 291 31 57 47 34 31 15 7 513

Marocco 283 71 27 49 28 31 2 20 511

Bangladesh 438 15 0 24 1 0 0 0 478

Moldova 241 36 18 23 17 9 6 1 351

Macedonia 127 47 19 40 11 61 4 14 323

Croazia 121 16 31 62 29 17 15 3 294

Congo 153 27 30 5 15 5 1 6 242

India 62 21 11 54 28 41 11 14 242

Pakistan 144 3 10 42 3 17 6 0 225

Bosnia-Erzegovina 85 12 67 22 12 1 11 6 216

Tunisia 128 16 39 9 2 6 10 4 214

Cina 96 10 25 10 20 12 24 0 197

Colombia 115 17 21 13 13 8 3 4 194

Nigeria 85 9 9 9 16 15 0 0 143

Polonia 56 23 23 16 3 9 5 6 141

Kosovo 74 3 5 39 2 0 1 0 124

Stati Uniti d'America 33 11 8 15 10 1 20 11 109

Serbia 78 2 7 1 6 1 10 0 105

Costa d'Avorio 60 4 6 11 9 11 1 0 102

Totale complessivo 8.412 1.225 1.284 1.267 891 850 418 245 14.592

Nazionalità

Comuni

IL SISTEMA TERRITORIALE PORDENONESE: DINAMICHE DEMOGRAFICHE E INSEDIATIVE

Page 94: Studio socio-economico, il rapporto quantitativo

STUDIO SOCIO ECONOMICO TERRITORIALE PER LO SVILUPPO DELLA CITTA’ DI PORDENONE

Pordenone Cordenons Porcia Fontanafredda Fiume Veneto ZoppolaRoveredo in

PianoSan Quirino

Sistema territoriale PN

Romania 20,5 27,6 24,2 18,6 18,4 17,6 25,1 27,3 21,2

Ghana 20,6 14,9 16,6 6,2 5,6 21,8 16,7 4,5 17,3

Albania 15,5 16,6 14,6 19,4 34,9 14,0 8,9 12,2 16,7

Ucraina 3,5 2,5 4,4 3,7 3,8 3,6 3,6 2,9 3,5

Marocco 3,4 5,8 2,1 3,9 3,1 3,6 0,5 8,2 3,5

Bangladesh 5,2 1,2 0,0 1,9 0,1 0,0 0,0 0,0 3,3

Moldova 2,9 2,9 1,4 1,8 1,9 1,1 1,4 0,4 2,4

Macedonia 1,5 3,8 1,5 3,2 1,2 7,2 1,0 5,7 2,2

Croazia 1,4 1,3 2,4 4,9 3,3 2,0 3,6 1,2 2,0

Congo 1,8 2,2 2,3 0,4 1,7 0,6 0,2 2,4 1,7

India 0,7 1,7 0,9 4,3 3,1 4,8 2,6 5,7 1,7

Pakistan 1,7 0,2 0,8 3,3 0,3 2,0 1,4 0,0 1,5

Bosnia-Erzegovina 1,0 1,0 5,2 1,7 1,3 0,1 2,6 2,4 1,5

Tunisia 1,5 1,3 3,0 0,7 0,2 0,7 2,4 1,6 1,5

Cina 1,1 0,8 1,9 0,8 2,2 1,4 5,7 0,0 1,4

Colombia 1,4 1,4 1,6 1,0 1,5 0,9 0,7 1,6 1,3

Nigeria 1,0 0,7 0,7 0,7 1,8 1,8 0,0 0,0 1,0

Polonia 0,7 1,9 1,8 1,3 0,3 1,1 1,2 2,4 1,0

Kosovo 0,9 0,2 0,4 3,1 0,2 0,0 0,2 0,0 0,8

Stati Uniti d'America 0,4 0,9 0,6 1,2 1,1 0,1 4,8 4,5 0,7

Serbia 0,9 0,2 0,5 0,1 0,7 0,1 2,4 0,0 0,7

Costa d'Avorio 0,7 0,3 0,5 0,9 1,0 1,3 0,2 0,0 0,7

Totale complessivo 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0

Nazionalità

Comuni

Incidenza % popolazione straniera residente al 1° gennaio 2011 per nazionalità rispetto alla popolazione straniera totale

94

Fonte: Elaborazioni su dati Istat, Rilevazione annuale sulla popolazione residente comunale (2011).

Oltre il 50% degli stranieri viene dai tre Paesi più rappresentati: Romania, Ghana e Albania.

IL SISTEMA TERRITORIALE PORDENONESE: DINAMICHE DEMOGRAFICHE E INSEDIATIVE

Page 95: Studio socio-economico, il rapporto quantitativo

STUDIO SOCIO ECONOMICO TERRITORIALE PER LO SVILUPPO DELLA CITTA’ DI PORDENONE

1971 1981 1991 2001 2011

Pordenone 37 38 39 43 45

Cordenons 18 19 20 26 17

Porcia 99 71 50 51 63

Fontanafredda 19 26 34 43 33

Fiume Veneto 21 27 33 40 31

Zoppola 27 32 36 35 24

Roveredo in Piano 15 19 32 37 41

San Quirino 17 30 42 52 46

Sistema senza PN 37 35 34 39 35

Sistema con PN 37 36 36 41 39

Provincia PN 27 30 32 37 33

AreaNumero di addetti ogni 100 abitanti

All’interno del sistema analizzato i comuni che presentano la più elevata incidenza di addetti ogni 100 abitanti sono al 2011, nell’ordine, Porcia, San Quirino, Pordenone e Roveredo in Piano. Cordenons è stabilmente al limite inferiore di questo indicatore. Ragionevolmente questo implica rilevanti flussi di mobilità sistematica in uscita verso gli altri centri del sistema.

95

All’interno del sistema, il ruolo primario spetta a Porcia, in virtù soprattutto della presenza di Zanussi-Electrolux: nel 1971 c’era addirittura un rapporto di 1 a 1 tra addetti e popolazione, dimezzatosi nel corso del tempo. Oggi Porcia (al pari di San Quirino, che ha però solo ¼ degli addetti) ha un rapporto di 52 addetti ogni 100 abitanti.

Fonte: Elaborazioni su dati Istat, Censimenti Industria e Servizi (1971-2001), Unioncamere(2011), Censimento popolazione e abitazioni (1971-2011).

IL SISTEMA TERRITORIALE PORDENONESE: DINAMICHE DEMOGRAFICHE E INSEDIATIVE

Page 96: Studio socio-economico, il rapporto quantitativo

STUDIO SOCIO ECONOMICO TERRITORIALE PER LO SVILUPPO DELLA CITTA’ DI PORDENONE 96

Se la crescita di residenti all’interno del sistema è trainata dall’andamento (fabbisogno) del sistema economico, la localizzazione poi degli abitanti tra i diversi comuni e, conseguentemente, la crescita demografica degli stessi, è prima di tutto effetto delle politiche urbanistiche e residenziali realizzate dai singoli comuni.

1971 1981 1991 2001T.var.%

71-011971 1981 1991 2001

T.var.% 71-01

1971 1981 1991 2001T.var.%

71-01

Pordenone 47.364 52.094 50.192 49.122 3,7 14.545 18.378 19.431 21.155 45,4 13.606 17.357 19.222 22.221 63,3

Cordenons 12.962 14.613 15.485 16.991 31,1 3.810 4.989 5.233 6.273 64,6 3.468 4.369 5.233 6.846 97,4

Porcia 11.517 13.143 13.086 13.616 18,2 3.158 4.048 4.353 5.199 64,6 3.015 3.797 4.345 5.673 88,2

Fontanafredda 7.509 8.906 9.037 9.515 26,7 1.984 2.728 3.117 3.582 80,5 1.908 2.654 3.106 4.238 122,1

Fiume Veneto 8.191 8.869 9.332 10.221 24,8 2.236 2.757 3.147 3.919 75,3 2.124 2.606 3.132 4.030 89,7

Zoppola 6.930 7.383 7.460 8.430 21,6 1.970 2.296 2.517 2.890 46,7 1.759 2.158 2.514 3.080 75,1

Roveredo in Piano 2.410 3.542 4.249 4.853 101,4 711 1.115 1.419 1.833 157,8 684 1.079 1.417 2.181 218,9

San Quirino 3.441 3.867 3.809 3.816 10,9 961 1.239 1.252 1.396 45,3 914 1.146 1.249 1.763 92,9

Sistema senza PN 52.960 60.323 62.458 67.442 27,3 14.830 19.172 21.038 25.092 69,2 13.872 17.809 20.996 27.811 100,5

Sistema con PN 100.324 112.417 112.650 116.564 16,2 29.375 37.550 40.469 46.247 57,4 27.478 35.166 40.218 50.032 82,1

Provincia PN 253.906 275.888 275.267 286.198 12,7 74.556 91.728 98.873 111.513 49,6 70.657 85.112 98.318 132.806 88,0

Area

Popolazione residente Famiglie Abitazioni

Fonte: Elaborazioni su dati Istat, Censimenti popolazione e abitazioni (1961-2001).

AnnoPopolazione

residenteFamiglie Abitazioni*

1971 47.364 14.545 13.606

1981 52.094 18.378 17.357

1991 50.192 19.431 19.222

2001 49.122 21.155 22.221

2011 51.723 23.308 24.508

Tasso di variazione%

71-81 10,0 26,4 27,6

81-91 -3,7 5,7 10,7

91-01 -2,1 8,9 15,6

01-11 5,3 10,2 10,3

71-11 9,2 60,2 80,1

Comune di Pordenone, offerta abitativa

Fonte: Elaborazioni su dati Istat e Comune di Pordenone.* Il numero delle abitazioni è stato stimato sulla base dello stock rilevato al censimento del 2001 e al numero di concessioni edilizie rilasciate dal Comune dal 2002 al 2010, assumendo che tutte le abitazioni autorizzate siano già state realizzate.

IL SISTEMA TERRITORIALE PORDENONESE: DINAMICHE DEMOGRAFICHE E INSEDIATIVE

Page 97: Studio socio-economico, il rapporto quantitativo

STUDIO SOCIO ECONOMICO TERRITORIALE PER LO SVILUPPO DELLA CITTA’ DI PORDENONE 97

Lo sviluppo (consistente) della superficie urbanizzata è un fenomeno comune a molte aree del Nord Italia negli ultimi cinquant’anni. Pordenone ed il suo sistema non fanno eccezione: il territorio si è fortemente urbanizzato anche al di fuori dei nuclei urbani, con una tipologia insediativa diffusa e a bassa densità. A livello di sistema, quasi 2 abitazioni su 3 hanno almeno 30 anni, nel capoluogo 3 abitazioni su 4.

Fonte: elaborazioni su dati Provincia di Pordenone.

ante 1945 1946-1971 1972-1981 1982-1991 1992-2001 2002-2009 Totale

Pordenone 8,2 41,2 23,7 8,3 8,6 10,0 100,0

Cordenons 14,6 26,0 17,9 12,2 14,8 14,4 100,0

Porcia 6,4 35,7 17,1 9,7 12,5 18,6 100,0

Fontanafredda 15,4 19,6 19,1 7,8 12,1 26,0 100,0

Fiume Veneto 11,2 25,1 17,0 12,5 13,8 20,3 100,0

Zoppola 18,8 28,2 16,7 11,8 8,5 10,0 100,0

Roveredo in Piano 11,2 19,7 16,6 11,4 21,0 20,3 100,0

San Quirino 18,8 23,8 17,9 5,0 10,1 24,3 100,0

Sistema senza PN 13,1 26,5 17,7 10,5 13,3 18,8 100,0

Sistema con PN 11,1 32,7 20,2 9,6 11,4 15,1 100,0

Provincia PN 18,6 27,4 19,0 9,4 9,6 16,0 100,0

AreaPatrimonio abitativo privato per periodo di costruzione, valori percentuali

Pordenone 85,4

Cordenons 88,6

Porcia 90,2

Fontanafredda 83,4

Fiume Veneto 90,0

Zoppola 89,2

Roveredo in Piano 84,3

San Quirino 77,9

Sistema senza PN -

Sistema con PN -

Provincia PN 81,3

AreaAbitazioni

occupate (%) al 2009

IL SISTEMA TERRITORIALE PORDENONESE: DINAMICHE DEMOGRAFICHE E INSEDIATIVE

Page 98: Studio socio-economico, il rapporto quantitativo

STUDIO SOCIO ECONOMICO TERRITORIALE PER LO SVILUPPO DELLA CITTA’ DI PORDENONE 98

APPROFONDIMENTO: DINAMICA ISCRIZIONI-CANCELLAZIONI NEL COMUNE DI PORDENONE

Page 99: Studio socio-economico, il rapporto quantitativo

STUDIO SOCIO ECONOMICO TERRITORIALE PER LO SVILUPPO DELLA CITTA’ DI PORDENONE

2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 Totale

Porcia -131 -114 -77 14 -34 -23 -12 -377 Fiume Veneto -33 -16 -70 -31 -12 -35 -48 -245 Azzano Decimo -47 -127 -39 -27 -18 24 3 -231 Roveredo in Piano -30 -33 -41 -13 6 -18 -25 -154 Fontanafredda -46 -38 -25 4 -3 8 0 -100 Zoppola -12 -8 7 -5 -29 -15 -7 -69 Cordenons -98 -40 -15 -3 32 55 15 -54 San Quirino -17 -9 -6 -10 -6 -2 -2 -52 0Budoia -8 -15 -10 1 -2 -2 2 -34 Pravisdomini -3 -6 -9 -5 -3 2 -5 -29 Sesto al Reghena -1 -5 -3 -6 -6 10 -3 -14 Prata di Pordenone -6 -15 -14 -12 22 -1 30 4Polcenigo -12 -2 -5 12 4 -2 9 4Montereale Valcellina -3 -5 3 0 -6 10 11 10Chions 9 -4 -3 7 1 1 2 13Casarsa della Delizia -3 12 10 -4 2 -2 4 19Spilimbergo 5 16 -5 1 0 0 4 21Caneva -1 2 8 13 1 0 -1 22Aviano 3 -9 -11 -19 14 16 29 23San Vito al Tagliamento 15 -1 -10 1 12 16 4 37Sacile 13 19 -4 10 7 0 3 48Brugnera 8 10 7 7 12 4 12 60Maniago 3 7 16 0 10 23 12 71Pasiano di Pordenone 7 19 6 10 2 25 17 860Altro prov. Pordenone -8 20 20 19 11 13 18 93Altro FVG 30 38 33 6 8 2 28 145Veneto 2 30 47 42 -1 22 50 192Altro Italia 66 151 230 205 80 73 94 899Estero 576 656 831 951 583 536 359 4.4920Totale 278 533 871 1.168 687 740 603 4.880

Saldo tra iscritti e cancellati per trasferimento di residenza nel comune di Pordenone per anno ed area di immigrazione/emigrazione Area

99

+434

Saldo tra iscrizioni e cancellazioni per trasferimento di residenza nel comune di Pordenone, 2005 – 2011

-1.282

+4.492

+1.091+145

Fonte: Elaborazioni su dati Comune di Pordenone.Note: il saldo non considera le persone “irreperibili”

APPROFONDIMENTO: DINAMICA ISCRIZIONI-CANCELLAZIONI NEL COMUNE DI PORDENONE

Page 100: Studio socio-economico, il rapporto quantitativo

STUDIO SOCIO ECONOMICO TERRITORIALE PER LO SVILUPPO DELLA CITTA’ DI PORDENONE

0-34 35-64 65+ Totale 0-34 35-64 65+ Totale 0-34 35-64 65+ Totale

Sistema PN + Azzano Decimo 2.372 1.661 204 4.237 3.163 2.157 199 5.519 -791 -496 5 -1.282

Altro prov. Pordenone 1.407 887 112 2.406 1.072 762 138 1.972 335 125 -26 434

Altro FVG 441 244 58 743 307 243 48 598 134 1 10 145

Veneto 680 390 92 1.162 505 393 72 970 175 -3 20 192

Altro Italia 1.879 700 165 2.744 1.202 560 83 1.845 677 140 82 899

Estero 3.108 1.378 101 4.587 44 47 4 95 3.064 1.331 97 4.492

Totale 9.887 5.260 732 15.879 6.293 4.162 544 10.999 3.594 1.098 188 4.880

AreaIscritti Cancellati Saldo

Saldo tra iscrizioni e cancellazioni per trasferimento di residenza nel comune di Pordenone per classe d’età, 2005 – 2011

100

Fonte: Elaborazioni su dati Comune di Pordenone.Note: il saldo non considera le persone “irreperibili”

APPROFONDIMENTO: DINAMICA ISCRIZIONI-CANCELLAZIONI NEL COMUNE DI PORDENONE

Page 101: Studio socio-economico, il rapporto quantitativo

STUDIO SOCIO ECONOMICO TERRITORIALE PER LO SVILUPPO DELLA CITTA’ DI PORDENONE

Saldo tra iscrizioni e cancellazioni per trasferimento di residenza nel comune di Pordenone per classe d’età, 2005 – 2011

101

0-18 19-34 35-49 50-64 65-79 80+ totale 0-18 19-34 35-49 50-64 65-79 80+ totale 0-18 19-34 35-49 50-64 65-79 80+ totale

Sistema PN + Azzano Decimo -96 -141 -122 -41 -13 -1 -414 -84 -158 -102 -37 -3 -1 -385 -85 -53 -113 -17 1 1 -266Altro prov. Pordenone 10 -7 22 5 -7 -5 18 20 20 1 1 -1 2 43 -5 25 -16 -3 -1 -4 -4Altro FVG 22 7 3 0 -4 2 30 24 14 3 -1 -4 2 38 25 -14 17 3 3 -1 33Veneto 12 -12 1 -1 5 -3 2 12 13 4 -1 -3 5 30 4 41 7 -2 -7 4 47Altro Italia 6 39 10 -4 11 4 66 29 97 18 3 3 1 151 45 132 25 10 8 10 230Estero 158 252 117 36 10 3 576 158 288 153 52 4 1 656 157 397 202 60 13 2 831

Totale 112 143 37 -2 2 0 292 159 280 80 24 -1 10 552 141 528 127 53 17 12 878

0-18 19-34 35-49 50-64 65-79 80+ totale 0-18 19-34 35-49 50-64 65-79 80+ totale 0-18 19-34 35-49 50-64 65-79 80+ totale

Sistema PN + Azzano Decimo -9 -4 -34 -18 -3 -3 -71 -33 -28 -11 8 -2 2 -64 9 -44 7 7 8 7 -6Altro prov. Pordenone 9 47 -19 13 -8 -7 35 19 43 13 7 2 -3 81 21 41 31 11 6 3 113Altro FVG 15 -16 -8 5 7 3 6 18 0 -5 -9 0 4 8 27 -19 5 -10 -6 5 2Veneto 7 34 0 -6 3 4 42 7 1 -9 -4 1 3 -1 23 2 -3 -6 -2 8 22Altro Italia 38 110 37 10 6 4 205 10 61 17 -9 -2 3 80 26 20 1 8 7 11 73Estero 179 500 185 63 20 4 951 130 263 113 59 13 5 583 90 249 133 50 14 0 536

Totale 239 674 163 69 25 5 1.175 151 341 119 52 12 14 689 196 250 175 60 27 34 742

0-18 19-34 35-49 50-64 65-79 80+ totale 0-18 19-34 35-49 50-64 65-79 80+ totale

Sistema PN + Azzano Decimo -2 -63 -18 -5 10 2 -76 -300 -491 -393 -103 -2 7 -1.282Altro prov. Pordenone 58 34 53 6 2 -5 148 132 203 85 40 -7 -19 434Altro FVG 15 16 -3 1 2 -3 28 146 -12 12 -11 -2 12 145Veneto 12 19 9 8 0 2 50 77 98 9 -12 -3 23 192Altro Italia 24 40 10 4 7 9 94 178 499 118 22 40 42 899Estero 59 184 84 24 8 0 359 931 2.133 987 344 82 15 4.492

Totale 166 231 136 38 29 5 605 1.164 2.447 837 294 111 80 4.933

Destinazione2008 2009

Destinazione2011 2005-2011

Destinazione2005 2006 2007

2010

Fonte: Elaborazioni su dati Comune di Pordenone.Note: il saldo totale considera anche le persone “irreperibili”

APPROFONDIMENTO: DINAMICA ISCRIZIONI-CANCELLAZIONI NEL COMUNE DI PORDENONE

Page 102: Studio socio-economico, il rapporto quantitativo

STUDIO SOCIO ECONOMICO TERRITORIALE PER LO SVILUPPO DELLA CITTA’ DI PORDENONE

Iscrizioni per trasferimento di residenza nel comune di Pordenone per classe d’età, 2005-2011

102

0-18 19-34 35-49 50-64 65-79 80+ totale 0-18 19-34 35-49 50-64 65-79 80+ totale 0-18 19-34 35-49 50-64 65-79 80+ totale

Sistema PN + Azzano Decimo 72 227 152 45 10 6 512 83 230 171 43 17 4 548 80 264 162 48 16 10 580Altro prov. Pordenone 53 128 100 26 5 4 316 62 147 92 30 12 4 347 42 141 84 29 11 4 311Altro FVG 25 45 29 9 1 3 112 30 35 30 7 3 3 108 35 29 37 5 9 2 117Veneto 23 59 40 13 10 4 149 34 67 44 10 8 6 169 20 89 47 13 3 8 180Altro Italia 57 184 71 13 13 12 350 63 234 81 23 7 6 414 91 250 85 22 15 17 480Estero 158 252 119 36 10 3 578 159 290 154 53 4 1 661 157 399 204 62 13 2 837Irreperibili 0 5 6 3 0 0 14 0 6 3 7 3 0 19 0 0 5 2 0 0 7

Totale 388 900 517 145 49 32 2.031 431 1.009 575 173 54 24 2.266 425 1172 624 181 67 43 2.512

0-18 19-34 35-49 50-64 65-79 80+ totale 0-18 19-34 35-49 50-64 65-79 80+ totale 0-18 19-34 35-49 50-64 65-79 80+ totale

Sistema PN + Azzano Decimo 87 236 161 46 9 8 547 78 219 170 54 25 11 557 138 281 227 84 21 15 766Altro prov. Pordenone 50 162 77 36 6 6 337 41 130 75 29 8 5 288 52 161 110 37 15 8 383Altro FVG 27 27 16 10 10 4 94 21 38 19 4 4 4 90 30 22 32 6 2 6 98Veneto 24 89 39 9 8 7 176 28 58 44 9 7 6 152 36 55 44 9 3 10 157Altro Italia 76 228 85 26 14 6 435 48 169 72 11 9 7 316 65 155 71 30 17 12 350Estero 181 502 193 64 20 4 964 132 269 124 59 14 6 604 95 257 142 56 15 0 565Irreperibili 0 3 2 2 0 0 7 0 1 1 0 0 0 2 0 1 1 0 0 0 2

Totale 445 1.247 573 193 67 35 2.560 348 884 505 166 67 39 2.009 416 932 627 222 73 51 2.321

0-18 19-34 35-49 50-64 65-79 80+ totale 0-18 19-34 35-49 50-64 65-79 80+ totale

Sistema PN + Azzano Decimo 135 242 219 79 30 22 727 673 1.699 1.262 399 128 76 4.237Altro prov. Pordenone 94 144 123 39 14 10 424 394 1.013 661 226 71 41 2.406Altro FVG 30 47 27 13 6 1 124 198 243 190 54 35 23 743Veneto 29 69 52 17 7 5 179 194 486 310 80 46 46 1.162Altro Italia 77 182 84 26 18 12 399 477 1.402 549 151 93 72 2.744Estero 66 191 87 25 9 0 378 948 2.160 1.023 355 85 16 4.587Irreperibili 0 1 1 0 0 0 2 0 17 19 14 3 0 53

Totale 431 876 593 199 84 50 2.233 2.884 7.020 4.014 1.279 461 274 15.932

2005-2011

Provenienza

Provenienza

Provenienza

2005 2006 2007

2008 2009 2010

2011

Fonte: Elaborazioni su dati Comune di Pordenone.

APPROFONDIMENTO: DINAMICA ISCRIZIONI-CANCELLAZIONI NEL COMUNE DI PORDENONE

Page 103: Studio socio-economico, il rapporto quantitativo

STUDIO SOCIO ECONOMICO TERRITORIALE PER LO SVILUPPO DELLA CITTA’ DI PORDENONE

Cancellazioni per trasferimento di residenza dal comune di Pordenone per classe d’età, 2005-2011

103

0-18 19-34 35-49 50-64 65-79 80+ totale 0-18 19-34 35-49 50-64 65-79 80+ totale 0-18 19-34 35-49 50-64 65-79 80+ totale

Sistema PN + Azzano Decimo 168 368 274 86 23 7 926 167 388 273 80 20 5 933 165 317 275 65 15 9 846Altro prov. Pordenone 43 135 78 21 12 9 298 42 127 91 29 13 2 304 47 116 100 32 12 8 315Altro FVG 3 38 26 9 5 1 82 6 21 27 8 7 1 70 10 43 20 2 6 3 84Veneto 11 71 39 14 5 7 147 22 54 40 11 11 1 139 16 48 40 15 10 4 133Altro Italia 51 145 61 17 2 8 284 34 137 63 20 4 5 263 46 118 60 12 7 7 250Estero 0 0 2 0 0 0 2 1 2 1 1 0 0 5 0 2 2 2 0 0 6

Totale 276 757 480 147 47 32 1.739 272 729 495 149 55 14 1.714 284 644 497 128 50 31 1.634

0-18 19-34 35-49 50-64 65-79 80+ totale 0-18 19-34 35-49 50-64 65-79 80+ totale 0-18 19-34 35-49 50-64 65-79 80+ totale

Sistema PN + Azzano Decimo 96 240 195 64 12 11 618 111 247 181 46 27 9 621 129 325 220 77 13 8 772Altro prov. Pordenone 41 115 96 23 14 13 302 22 87 62 22 6 8 207 31 120 79 26 9 5 270Altro FVG 12 43 24 5 3 1 88 3 38 24 13 4 0 82 3 41 27 16 8 1 96Veneto 17 55 39 15 5 3 134 21 57 53 13 6 3 153 13 53 47 15 5 2 135Altro Italia 38 118 48 16 8 2 230 38 108 55 20 11 4 236 39 135 70 22 10 1 277Estero 2 2 8 1 0 0 13 2 6 11 0 1 1 21 5 8 9 6 1 0 29

Totale 206 573 410 124 42 30 1.385 197 543 386 114 55 25 1.320 220 682 452 162 46 17 1.579

0-18 19-34 35-49 50-64 65-79 80+ totale 0-18 19-34 35-49 50-64 65-79 80+ totale

Sistema PN + Azzano Decimo 137 305 237 84 20 20 803 973 2.190 1.655 502 130 69 5.519Altro prov. Pordenone 36 110 70 33 12 15 276 262 810 576 186 78 60 1.972Altro FVG 15 31 30 12 4 4 96 52 255 178 65 37 11 598Veneto 17 50 43 9 7 3 129 117 388 301 92 49 23 970Altro Italia 53 142 74 22 11 3 305 299 903 431 129 53 30 1.845Estero 7 7 3 1 1 0 19 17 27 36 11 3 1 95

Totale 265 645 457 161 55 45 1.628 1.720 4.573 3.177 985 350 194 10.999

Destinazione2008 2009

Destinazione2011 2005-2011

Destinazione2005 2006 2007

2010

Fonte: Elaborazioni su dati Comune di Pordenone.

APPROFONDIMENTO: DINAMICA ISCRIZIONI-CANCELLAZIONI NEL COMUNE DI PORDENONE

Page 104: Studio socio-economico, il rapporto quantitativo

STUDIO SOCIO ECONOMICO TERRITORIALE PER LO SVILUPPO DELLA CITTA’ DI PORDENONE 104

Fonte: Elaborazioni su dati Comune di Pordenone.

Iscrizioni per trasferimento di residenza nel comune di Pordenone,2005-2011

v.a. % v.a. % v.a. % v.a. % v.a. % v.a. % v.a. % v.a. %

Cordenons 167 8,2 189 8,3 203 8,1 190 7,4 220 11,0 269 11,6 236 10,6 1.474 9,3Porcia 122 6,0 131 5,8 123 4,9 160 6,3 127 6,3 183 7,9 177 7,9 1.023 6,4Azzano Decimo 33 1,6 49 2,2 51 2,0 42 1,6 48 2,4 91 3,9 85 3,8 399 2,5Fiume Veneto 39 1,9 50 2,2 51 2,0 30 1,2 37 1,8 51 2,2 51 2,3 309 1,9Fontanafredda 44 2,2 28 1,2 35 1,4 44 1,7 45 2,2 51 2,2 50 2,2 297 1,9Roveredo in Piano 37 1,8 37 1,6 43 1,7 41 1,6 31 1,5 53 2,3 45 2,0 287 1,8Zoppola 41 2,0 33 1,5 41 1,6 25 1,0 25 1,2 39 1,7 44 2,0 248 1,6San Quirino 29 1,4 31 1,4 33 1,3 15 0,6 24 1,2 29 1,2 39 1,7 200 1,3

Sacile 43 2,1 37 1,6 48 1,9 46 1,8 31 1,5 45 1,9 50 2,2 300 1,9Aviano 49 2,4 30 1,3 39 1,6 37 1,4 45 2,2 42 1,8 55 2,5 297 1,9Pasiano di Pordenone 22 1,1 44 1,9 25 1,0 37 1,4 19 0,9 41 1,8 41 1,8 229 1,4Prata di Pordenone 25 1,2 27 1,2 29 1,2 18 0,7 32 1,6 28 1,2 61 2,7 220 1,4San Vito al Tagliamento 38 1,9 27 1,2 10 0,4 25 1,0 28 1,4 38 1,6 23 1,0 189 1,2Maniago 13 0,6 20 0,9 23 0,9 16 0,6 22 1,1 31 1,3 27 1,2 152 1,0Brugnera 25 1,2 25 1,1 16 0,6 16 0,6 22 1,1 18 0,8 23 1,0 145 0,9Casarsa della Delizia 10 0,5 23 1,0 18 0,7 19 0,7 17 0,8 23 1,0 18 0,8 128 0,8Spilimbergo 15 0,7 25 1,1 10 0,4 8 0,3 11 0,5 10 0,4 11 0,5 90 0,6Chions 15 0,7 6 0,3 10 0,4 13 0,5 6 0,3 10 0,4 13 0,6 73 0,5Polcenigo 4 0,2 9 0,4 7 0,3 18 0,7 11 0,5 7 0,3 12 0,5 68 0,4Montereale Valcellina 6 0,3 7 0,3 8 0,3 8 0,3 5 0,2 16 0,7 14 0,6 64 0,4Budoia 6 0,3 4 0,2 2 0,1 10 0,4 4 0,2 9 0,4 17 0,8 52 0,3Caneva 7 0,3 7 0,3 13 0,5 16 0,6 3 0,1 3 0,1 3 0,1 52 0,3Sesto al Reghena 3 0,1 8 0,4 3 0,1 2 0,1 2 0,1 10 0,4 8 0,4 36 0,2Pravisdomini 3 0,1 3 0,1 2 0,1 5 0,2 1 0,0 8 0,3 5 0,2 27 0,2

Altro prov. Pordenone 32 1,6 45 2,0 48 1,9 43 1,7 29 1,4 44 1,9 43 1,9 284 1,8Altro FVG 112 5,5 108 4,8 117 4,7 94 3,7 90 4,5 98 4,2 124 5,6 743 4,7Veneto 149 7,3 169 7,5 180 7,2 176 6,9 152 7,6 157 6,8 179 8,0 1.162 7,3Altro Italia 350 17,2 414 18,3 480 19,1 435 17,0 316 15,7 350 15,1 399 17,9 2.744 17,2Estero 578 28,5 661 29,2 837 33,3 964 37,7 604 30,1 565 24,3 378 16,9 4.587 28,8Irreperibili 14 0,7 19 0,8 7 0,3 7 0,3 2 0,1 2 0,1 2 0,1 53 0,30 0,0Totale 2.031 100,0 2.266 100,0 2.512 100,0 2.560 100,0 2.009 100,0 2.321 100,0 2.233 100,0 15.932 100,0

2010 2011 TotaleArea

2005 2006 2007 2008 2009

APPROFONDIMENTO: DINAMICA ISCRIZIONI-CANCELLAZIONI NEL COMUNE DI PORDENONE

Page 105: Studio socio-economico, il rapporto quantitativo

STUDIO SOCIO ECONOMICO TERRITORIALE PER LO SVILUPPO DELLA CITTA’ DI PORDENONE 105

Fonte: Elaborazioni su dati Comune di Pordenone.

Cancellazioni per trasferimento di residenza dal comune di Pordenone,2005-2011

v.a. % v.a. % v.a. % v.a. % v.a. % v.a. % v.a. % v.a. %

Cordenons 265 15,2 229 13,4 218 13,3 193 13,9 188 14,2 214 13,6 221 13,6 1.528 13,9Porcia 253 14,5 245 14,3 200 12,2 146 10,5 161 12,2 206 13,0 189 11,6 1.400 12,7Azzano Decimo 80 4,6 176 10,3 90 5,5 69 5,0 66 5,0 67 4,2 82 5,0 630 5,7Fiume Veneto 72 4,1 66 3,9 121 7,4 61 4,4 49 3,7 86 5,4 99 6,1 554 5,0Roveredo in Piano 67 3,9 70 4,1 84 5,1 54 3,9 25 1,9 71 4,5 70 4,3 441 4,0Fontanafredda 90 5,2 66 3,9 60 3,7 40 2,9 48 3,6 43 2,7 50 3,1 397 3,6Zoppola 53 3,0 41 2,4 34 2,1 30 2,2 54 4,1 54 3,4 51 3,1 317 2,9San Quirino 46 2,6 40 2,3 39 2,4 25 1,8 30 2,3 31 2,0 41 2,5 252 2,3

Aviano 46 2,6 39 2,3 50 3,1 56 4,0 31 2,3 26 1,6 26 1,6 274 2,5Sacile 30 1,7 18 1,1 52 3,2 36 2,6 24 1,8 45 2,8 47 2,9 252 2,3Prata di Pordenone 31 1,8 42 2,5 43 2,6 30 2,2 10 0,8 29 1,8 31 1,9 216 2,0San Vito al Tagliamento 23 1,3 28 1,6 20 1,2 24 1,7 16 1,2 22 1,4 19 1,2 152 1,4Pasiano di Pordenone 15 0,9 25 1,5 19 1,2 27 1,9 17 1,3 16 1,0 24 1,5 143 1,3Casarsa della Delizia 13 0,7 11 0,6 8 0,5 23 1,7 15 1,1 25 1,6 14 0,9 109 1,0Budoia 14 0,8 19 1,1 12 0,7 9 0,6 6 0,5 11 0,7 15 0,9 86 0,8Brugnera 17 1,0 15 0,9 9 0,6 9 0,6 10 0,8 14 0,9 11 0,7 85 0,8Maniago 10 0,6 13 0,8 7 0,4 16 1,2 12 0,9 8 0,5 15 0,9 81 0,7Spilimbergo 10 0,6 9 0,5 15 0,9 7 0,5 11 0,8 10 0,6 7 0,4 69 0,6Polcenigo 16 0,9 11 0,6 12 0,7 6 0,4 7 0,5 9 0,6 3 0,2 64 0,6Chions 6 0,3 10 0,6 13 0,8 6 0,4 5 0,4 9 0,6 11 0,7 60 0,5Pravisdomini 6 0,3 9 0,5 11 0,7 10 0,7 4 0,3 6 0,4 10 0,6 56 0,5Montereale Valcellina 9 0,5 12 0,7 5 0,3 8 0,6 11 0,8 6 0,4 3 0,2 54 0,5Sesto al Reghena 4 0,2 13 0,8 6 0,4 8 0,6 8 0,6 0 0,0 11 0,7 50 0,5Caneva 8 0,5 5 0,3 5 0,3 3 0,2 2 0,2 3 0,2 4 0,2 30 0,30 0,0Altro prov. Pordenone 40 2,3 25 1,5 28 1,7 24 1,7 18 1,4 31 2,0 25 1,5 191 1,7Altro FVG 82 4,7 70 4,1 84 5,1 88 6,4 82 6,2 96 6,1 96 5,9 598 5,4Veneto 147 8,5 139 8,1 133 8,1 134 9,7 153 11,6 135 8,5 129 7,9 970 8,8Altro Italia 284 16,3 263 15,3 250 15,3 230 16,6 236 17,9 277 17,5 305 18,7 1.845 16,8Estero 2 0,1 5 0,3 6 0,4 13 0,9 21 1,6 29 1,8 19 1,2 95 0,90 0Totale 1.739 100,0 1.714 100,0 1.634 100,0 1.385 100,0 1.320 100,0 1.579 100,0 1.628 100,0 10.999 100,0

Totale2010 2011Area

2005 2006 2007 2008 2009

APPROFONDIMENTO: DINAMICA ISCRIZIONI-CANCELLAZIONI NEL COMUNE DI PORDENONE

Page 106: Studio socio-economico, il rapporto quantitativo

STUDIO SOCIO ECONOMICO TERRITORIALE PER LO SVILUPPO DELLA CITTA’ DI PORDENONE

Da dove vengono i nuovi stranieri?

106

41%

23%

10%

9%

6%

5%

4%1%

Area Valore assoluto %

Est Europa 1.892 41,2

Africa 1.063 23,2

Asia 453 9,9

Russia ed ex rep. sovietiche 390 8,5

Nordafrica 287 6,3

Centro e Sud America 233 5,1

Europa 193 4,2

Nord America 61 1,3

Medio Oriente 9 0,2

Oceania 6 0,1

Totale complessivo 4.587 100,0

Nuove iscrizioni dall’estero a Pordenone, 2005-2011

Fonte: Elaborazioni su dati Comune di Pordenone.

APPROFONDIMENTO: DINAMICA ISCRIZIONI-CANCELLAZIONI NEL COMUNE DI PORDENONE

Page 107: Studio socio-economico, il rapporto quantitativo

STUDIO SOCIO ECONOMICO TERRITORIALE PER LO SVILUPPO DELLA CITTA’ DI PORDENONE

Che età hanno i nuovi stranieri?

107

0-2 3-5 6-10 11-13 14-18 19-34 35-49 50-64 65-79 80+ Totale

Est Europa 19 41 96 57 125 797 497 222 33 5 1.892

Africa 12 16 52 42 143 597 182 13 5 1 1.063

Asia 18 18 32 14 28 260 68 10 5 0 453

Russia ed ex rep. sovietiche 3 6 18 18 45 123 108 65 3 1 390

Nordafrica 3 1 9 5 7 180 57 9 15 1 287

Centro e Sud America 7 7 14 7 25 105 40 15 13 0 233

Europa 20 8 3 3 3 77 51 17 7 4 193

Nord America 12 2 3 2 1 14 16 4 3 4 61

Medio Oriente 2 0 1 0 0 3 3 0 0 0 9

Oceania 0 0 0 0 0 4 1 0 1 0 6

Totale 96 99 228 148 377 2.160 1.023 355 85 16 4.587

AreaValori assoluti

0-2 3-5 6-10 11-13 14-18 19-34 35-49 50-64 65-79 80+ Totale

Est Europa 1,0 2,2 5,1 3,0 6,6 42,1 26,3 11,7 1,7 0,3 100,0

Africa 1,1 1,5 4,9 4,0 13,5 56,2 17,1 1,2 0,5 0,1 100,0

Asia 4,0 4,0 7,1 3,1 6,2 57,4 15,0 2,2 1,1 0,0 100,0

Russia ed ex rep. sovietiche 0,8 1,5 4,6 4,6 11,5 31,5 27,7 16,7 0,8 0,3 100,0

Nordafrica 1,0 0,3 3,1 1,7 2,4 62,7 19,9 3,1 5,2 0,3 100,0

Centro e Sud America 3,0 3,0 6,0 3,0 10,7 45,1 17,2 6,4 5,6 0,0 100,0

Europa 10,4 4,1 1,6 1,6 1,6 39,9 26,4 8,8 3,6 2,1 100,0

Nord America 19,7 3,3 4,9 3,3 1,6 23,0 26,2 6,6 4,9 6,6 100,0

Medio Oriente 22,2 0,0 11,1 0,0 0,0 33,3 33,3 0,0 0,0 0,0 100,0

Oceania 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 66,7 16,7 0,0 16,7 0,0 100,0

Totale 2,1 2,2 5,0 3,2 8,2 47,1 22,3 7,7 1,9 0,3 100,0

AreaQuote %

Nuove iscrizioni dall’estero a Pordenone, 2005-2011

Fonte: Elaborazioni su dati Comune di Pordenone.

APPROFONDIMENTO: DINAMICA ISCRIZIONI-CANCELLAZIONI NEL COMUNE DI PORDENONE

Page 108: Studio socio-economico, il rapporto quantitativo

STUDIO SOCIO ECONOMICO TERRITORIALE PER LO SVILUPPO DELLA CITTA’ DI PORDENONE 108

PROIEZIONI DEMOGRAFICHE ED EVOLUZIONE DELLA DOMANDA DEL SISTEMA TERRITORIALE PORDENONESE

Page 109: Studio socio-economico, il rapporto quantitativo

STUDIO SOCIO ECONOMICO TERRITORIALE PER LO SVILUPPO DELLA CITTA’ DI PORDENONE

Proiezioni demografiche

L’ammontare di una popolazione e la sua struttura per età e genere sono determinati dalla combinazione di alcune dinamiche demografiche specifiche quali la fecondità, la mortalità e la migratorietà. Il trend futuro della popolazione, quindi, dipende dall’evoluzione di ognuno di questi flussi demografici, siano essi “naturali” (nascite e morti) oppure “migratori” (trasferimenti di residenza tra comuni e movimenti da e per l’estero).Nel modello di previsioni demografiche proposto vengono tracciati due scenari evolutivi possibili, ognuno dei quali permette di analizzare delle dinamiche particolari. SCENARIO AD EVOLUZIONE NATURALE.Questo scenario prevede due ipotesi: natalità e mortalità si evolvono secondo le tendenze registrate nell’ultimo decennio; assenza di flussi migratori (quindi tutti i trasferimenti di residenza in entrata e in uscita da un comune).Lo scopo di questo scenario è quello di mostrare come si evolverebbe in futuro la popolazione se tutti i flussi migratori fossero ipoteticamente azzerati. SCENARIO AD EVOLUZIONE TENDENZIALE. Anche questo scenario prevede due ipotesi: natalità e mortalità si evolvono secondo le tendenze registrate nell’ultimo decennio; la migratorietà si evolve con le tendenze registrate nell’ultimo decennio.Questo scenario mira invece a far vedere come si evolverebbe la popolazione se tutte le dinamiche demografiche proseguissero sulle tendenze recenti.

109

Note: in realtà le tendenze migratorie registrate negli ultimi due anni mostrano una certa discontinuità con le dinamiche precedenti. Si è perciò ritenuto opportuno attenuare la tendenza evolutiva migratoria rispetto a quella complessiva del decennio

PROIEZIONI DEMOGRAFICHE ED EVOLUZIONE DELLA DOMANDA DEL SISTEMA TERRITORIALE PORDENONESE

Page 110: Studio socio-economico, il rapporto quantitativo

STUDIO SOCIO ECONOMICO TERRITORIALE PER LO SVILUPPO DELLA CITTA’ DI PORDENONE

Popolazione residente nelle province del Friuli Venezia Giulia secondo l’ipotesi naturale e migratoria, 2012-2032 (numero indice 2012=100).

110

Fonte: Elaborazioni su dati Tolomeo Studi e Ricerche.

PN hp tendenziale

UD hp tendenziale

GO hp tendenziale

TS hp tendenziale

PN hp naturale

UD hp naturale

GO hp naturale

TS hp naturale

PROIEZIONI DEMOGRAFICHE ED EVOLUZIONE DELLA DOMANDA DEL SISTEMA TERRITORIALE PORDENONESE

95,7

110,4

90,9

105,4

85,8

101,6

88,6

102,1

85,0

90,0

95,0

100,0

105,0

110,0

115,0

2012 2014 2016 2018 2020 2022 2024 2026 2028 2030 2032

Va

ria

zio

ne

% r

es

ide

nti

(2

01

2=

10

0)

PN hp naturale PN hp tendenziale UD hp naturale UD hp tendenziale

TS hp naturale TS hp tendenziale GO hp naturale GO hp tendenziale

Page 111: Studio socio-economico, il rapporto quantitativo

STUDIO SOCIO ECONOMICO TERRITORIALE PER LO SVILUPPO DELLA CITTA’ DI PORDENONE

2012 2017 2022 2032 '12-'17 '17-'22 '22-'32 '12-'32 '12-'17 '17-'22 '22-'32 '12-'32

Pordenone 51.335 52.509 53.458 54.863 2,3 1,8 2,6 6,9 0,5 0,4 0,3 0,3

Cordenons 18.381 18.684 18.937 19.288 1,6 1,4 1,9 4,9 0,3 0,3 0,2 0,2

Porcia 15.313 15.725 16.031 16.395 2,7 1,9 2,3 7,1 0,5 0,4 0,2 0,3

Fontanafredda 11.683 12.624 13.463 14.825 8,1 6,6 10,1 26,9 1,5 1,3 1,0 1,2

Fiume Veneto 11.562 12.120 12.601 13.370 4,8 4,0 6,1 15,6 0,9 0,8 0,6 0,7

Zoppola 8.559 8.882 9.164 9.615 3,8 3,2 4,9 12,3 0,7 0,6 0,5 0,6

Roveredo in Piano 5.867 6.346 6.766 7.418 8,2 6,6 9,6 26,4 1,6 1,3 0,9 1,2

San Quirino 4.309 4.418 4.519 4.666 2,5 2,3 3,2 8,3 0,5 0,5 0,3 0,4

Sistema senza PN 75.674 78.799 81.481 85.577 4,1 3,4 5,0 13,1 0,8 0,7 0,5 0,6

Sistema con PN 127.009 131.308 134.939 140.440 3,4 2,8 4,1 10,6 0,7 0,5 0,4 0,5

Provincia PN 314.349 324.615 333.447 347.168 3,3 2,7 4,1 10,4 0,6 0,5 0,4 0,5

Tasso di variazione % medio annuoArea

Popolazione residente

Valori assoluti Tasso di variazione %

Come crescerà il sistema Pordenone? Sulla base dell’ipotesi tendenziale, il capoluogo crescerà di quasi il 7% nei prossimi 20 anni, mentre il sistema escluso Pordenone correrà di più, raggiungendo una crescita di oltre il 13%, un aumento superiore a quello previsto a livello provinciale. Si prevede che il capoluogo tra 10 anni sfiorerà i 53.500 abitanti, arrivando non lontano da quota 55 mila 10 anni più tardi.

111

Fonte: Elaborazioni su dati Tolomeo Studi e Ricerche.

PROIEZIONI DEMOGRAFICHE ED EVOLUZIONE DELLA DOMANDA DEL SISTEMA TERRITORIALE PORDENONESE

Page 112: Studio socio-economico, il rapporto quantitativo

STUDIO SOCIO ECONOMICO TERRITORIALE PER LO SVILUPPO DELLA CITTA’ DI PORDENONE

2012 2017 2022 2032 '12-'17 '17-'22 '22-'32 '12-'32 '12-'17 '17-'22 '22-'32 '12-'32

Pordenone 51.335 50.909 50.233 48.125 -0,8 -1,3 -4,2 -6,3 -0,2 -0,3 -0,4 -0,3

Cordenons 18.381 18.323 18.165 17.617 -0,3 -0,9 -3,0 -4,2 -0,1 -0,2 -0,3 -0,2

Porcia 15.313 15.303 15.155 14.698 -0,1 -1,0 -3,0 -4,0 0,0 -0,2 -0,3 -0,2

Fontanafredda 11.683 11.857 11.920 11.812 1,5 0,5 -0,9 1,1 0,3 0,1 -0,1 0,1

Fiume Veneto 11.562 11.643 11.611 11.406 0,7 -0,3 -1,8 -1,4 0,1 -0,1 -0,2 -0,1

Zoppola 8.559 8.544 8.470 8.204 -0,2 -0,9 -3,1 -4,1 0,0 -0,2 -0,3 -0,2

Roveredo in Piano 5.867 5.937 5.944 5.851 1,2 0,1 -1,6 -0,3 0,2 0,0 -0,2 0,0

San Quirino 4.309 4.286 4.235 4.067 -0,5 -1,2 -4,0 -5,6 -0,1 -0,2 -0,4 -0,3

Sistema senza PN 75.674 75.892 75.500 73.655 0,3 -0,5 -2,4 -2,7 0,1 -0,1 -0,2 -0,1

Sistema con PN 127.009 126.802 125.733 121.781 -0,2 -0,8 -3,1 -4,1 0,0 -0,2 -0,3 -0,2

Provincia PN 314.349 313.420 310.618 300.888 -0,3 -0,9 -3,1 -4,3 -0,1 -0,2 -0,3 -0,2

Tasso di variazione % medio annuoArea

Popolazione residente

Valori assoluti Tasso di variazione %

L’ipotesi naturale stima – in assenza di flussi migratori – un trend negativo per il capoluogo superiore al 6% nei prossimi 20 anni, mentre la diminuzione del sistema escluso Pordenone si fermerebbe a meno del 3%, un dato inferiore a quello provinciale.

112

Fonte: Elaborazioni su dati Tolomeo Studi e Ricerche.

PROIEZIONI DEMOGRAFICHE ED EVOLUZIONE DELLA DOMANDA DEL SISTEMA TERRITORIALE PORDENONESE

Page 113: Studio socio-economico, il rapporto quantitativo

STUDIO SOCIO ECONOMICO TERRITORIALE PER LO SVILUPPO DELLA CITTA’ DI PORDENONE

Popolazione residente per classe d’età a Pordenone, 2002-2032

113

Fonte: Elaborazioni su dati Tolomeo Studi e Ricerche e Istat, Rilevazione annuale sulla popolazione residente comunale (2002). .

Ipotesi tendenziale Ipotesi naturale

PROIEZIONI DEMOGRAFICHE ED EVOLUZIONE DELLA DOMANDA DEL SISTEMA TERRITORIALE PORDENONESE

7.132 8.229 9.224 9.349

10.944 8.858 9.013 9.750

10.962 12.388 10.168 8.928

10.125 10.052 11.651 11.202

7.422 8.243 8.584 9.720

2.5803.566

4.818 5.914

0

10.000

20.000

30.000

40.000

50.000

60.000

2002 2012 2022 2032

0-18 19-34 35-49 50-64 65-79 80+

7.132 8.229 8.413 7.180

10.944 8.858 6.896 6.983

10.962 12.3889.874

7.255

10.125 10.052

11.651

11.073

7.422 8.2438.584

9.720

2.5803.566

4.8155.914

0

10.000

20.000

30.000

40.000

50.000

60.000

2002 2012 2022 2032

0-18 19-34 35-49 50-64 65-79 80+

Page 114: Studio socio-economico, il rapporto quantitativo

STUDIO SOCIO ECONOMICO TERRITORIALE PER LO SVILUPPO DELLA CITTA’ DI PORDENONE

Popolazione residente per classe d’età nel sistema territoriale pordenonese, 2002-2032

114

Fonte: Elaborazioni su dati Tolomeo Studi e Ricerche e Istat, Rilevazione annuale sulla popolazione residente comunale (2002). .

Ipotesi tendenziale Ipotesi naturale

PROIEZIONI DEMOGRAFICHE ED EVOLUZIONE DELLA DOMANDA DEL SISTEMA TERRITORIALE PORDENONESE

18.091 21.854 23.603 23.876

26.579 21.638 22.752 24.456

26.320 31.774 26.584 23.780

24.22424.620 29.654 29.238

15.99419.584 21.103 24.4225.416

7.53711.243

14.668

0

20.000

40.000

60.000

80.000

100.000

120.000

140.000

160.000

2002 2012 2022 2032

0-18 19-34 35-49 50-64 65-79 80+

18.091 21.854 21.406 18.217

26.579 21.638 17.746 18.641

26.320 31.77424.841

17.610

24.22424.620

29.532

28.406

15.99419.584

21.038

24.302

5.416

7.537 11.17014.605

0

20.000

40.000

60.000

80.000

100.000

120.000

140.000

160.000

2002 2012 2022 2032

0-18 19-34 35-49 50-64 65-79 80+

Page 115: Studio socio-economico, il rapporto quantitativo

STUDIO SOCIO ECONOMICO TERRITORIALE PER LO SVILUPPO DELLA CITTA’ DI PORDENONE

Popolazione residente per classe d’età nella provincia di Pordenone, 2002-2032

115

Fonte: Elaborazioni su dati Tolomeo Studi e Ricerche e Istat, Rilevazione annuale sulla popolazione residente comunale (2002). .

Ipotesi tendenziale Ipotesi naturale

PROIEZIONI DEMOGRAFICHE ED EVOLUZIONE DELLA DOMANDA DEL SISTEMA TERRITORIALE PORDENONESE

45.476 54.639 58.713 58.805

65.329 55.963 57.283 61.591

63.800 77.223 67.245 59.444

57.07760.760 72.139 72.948

40.030

46.30951.511 59.58014.595

19.45426.557

34.801

0

50.000

100.000

150.000

200.000

250.000

300.000

350.000

2002 2012 2022 2032

0-18 19-34 35-49 50-64 65-79 80+

45.476 54.639 53.214 44.885

65.329 55.963 44.745 46.654

63.800 77.223

63.32844.629

57.07760.760

71.709

71.021

40.030

46.30951.305

59.167

14.595

19.454 26.31734.532

0

50.000

100.000

150.000

200.000

250.000

300.000

350.000

2002 2012 2022 2032

0-18 19-34 35-49 50-64 65-79 80+

Page 116: Studio socio-economico, il rapporto quantitativo

STUDIO SOCIO ECONOMICO TERRITORIALE PER LO SVILUPPO DELLA CITTA’ DI PORDENONE 116

Saldo della popolazione in età lavorativa (15-64) rispetto al livello 2011

Fonte: Elaborazioni su dati Tolomeo Studi e Ricerche e Istat

Nel 2011 la popolazione in età lavorativa (15-64) nel Sistema Pordenone ammonta a 83.277 unità.

-965

-4.052

-6.411

-14.217

-965-363

768

-640

-16.000

-14.000

-12.000

-10.000

-8.000

-6.000

-4.000

-2.000

0

2.000

2012 2017 2022 2032

Saldo popolazione in età lavorativa (15-64) rispetto al livello 2011

Hp Naturale Hp Tendenziale

Il grafico riporta il saldo della popolazione in età lavorativa rispetto a questo livello secondo le proiezioni demografiche correnti.Un saldo positivo significa che, in futuro, la popolazione in età lavorativa del Sistema sarà superiore a quella attuale, con plausibilmente un eccesso di offerta di lavoro e potenzialmente un flusso di lavoratori all’esterno del Sistema.Specularmente, un saldo negativo significa che, in futuro, la popolazione in età lavorativa del Sistema sarà inferiore a quella attuale, con plausibilmente un deficit di offerta di lavoro e potenzialmente una maggiore richiesta di lavoratori dall’esterno del Sistema.

PROIEZIONI DEMOGRAFICHE ED EVOLUZIONE DELLA DOMANDA DEL SISTEMA TERRITORIALE PORDENONESE

Page 117: Studio socio-economico, il rapporto quantitativo

STUDIO SOCIO ECONOMICO TERRITORIALE PER LO SVILUPPO DELLA CITTA’ DI PORDENONE

2012 2017 2022 2032 2012 2017 2022 2032 2012 2017 2022 2032

Pordenone 1.457 1.307 1.164 993 233 209 186 159 634 569 506 432

Cordenons 476 445 410 394 76 71 66 63 207 193 178 171

Porcia 413 363 315 338 66 58 50 54 180 158 137 147

Fontanafredda 388 345 298 273 62 55 48 44 169 150 130 119

Fiume Veneto 375 321 275 284 60 51 44 46 163 140 119 124

Zoppola 243 217 186 170 39 35 30 27 106 95 81 74

Roveredo in Piano 194 151 127 128 31 24 20 20 84 66 55 56

San Quirino 119 110 94 87 19 18 15 14 52 48 41 38

Sistema senza PN 2.207 1.953 1.706 1.674 353 312 273 268 960 849 742 728

Sistema con PN 3.664 3.260 2.869 2.666 586 522 459 427 1.594 1.418 1.248 1.160

Provincia PN 9.085 8.140 7.091 6.507 1.454 1.302 1.134 1.041 3.952 3.541 3.084 2.831

2012 2017 2022 2032 2012 2017 2022 2032 2012 2017 2022 2032

Pordenone 1.457 1.388 1.394 1.440 233 222 223 230 634 604 606 626

Cordenons 476 475 482 498 76 76 77 80 207 207 210 217

Porcia 413 393 389 414 66 63 62 66 180 171 169 180

Fontanafredda 388 393 409 437 62 63 66 70 169 171 178 190

Fiume Veneto 375 347 342 366 60 55 55 59 163 151 149 159

Zoppola 243 242 246 259 39 39 39 41 106 105 107 113

Roveredo in Piano 194 181 190 205 31 29 30 33 84 79 83 89

San Quirino 119 118 115 121 19 19 18 19 52 51 50 53

Sistema senza PN 3.664 3.537 3.568 3.739 353 344 348 368 960 935 946 1.000

Sistema con PN 5.122 4.926 4.962 5.179 586 566 571 598 1.594 1.539 1.552 1.627

Provincia PN 9.085 8.778 8.734 9.116 1.454 1.404 1.397 1.459 3.952 3.818 3.799 3.965

Area

Popolazione 0-2 anni Iscritti potenziali agli asili nido del Sistema Pordenone

Hp Tendenziale Domanda potenziale Domanda potenziale allargata

Area Domanda potenziale Domanda potenziale allargata

Popolazione 0-2 anni

Hp Naturale

Iscritti potenziali agli asili nido

117

Iscritti agli asili nido

Il tasso di iscrizione agli asili nido è tratto dall’indagine multiscopo 2011 dell’Istat; la percentuale di madri che avrebbero iscritto i propri figli da “Essere madri in Italia 2005”.Fonte: Elaborazioni su dati Tolomeo Studi e Ricerche e Istat

IPO

TE

SI

NA

TU

RA

LE

IPO

TE

SI

TE

ND

EN

ZIA

LE

Il 16% dei bambini di età compresa tra 0 e 2 anni del Friuli Venezia Giulia risulta iscritto all’asilo nido (2011). Ipotizzando che tale percentuale valga anche per la provincia e il sistema di Pordenone, si può stimare la domanda potenziale.

Considerando anche il 27,5% di madri che avrebbero voluto iscrivere il proprio figlio al nido ma non hanno potuto (dato 2005), per motivi economici (44,6%), mancanza di posto (18,4%) o altri motivi, si può stimare la domanda potenziale allargata anche a questo segmento di utenza potenziale (43,5% dei bambini)

Si stima pertanto che, nel 2022, la domanda di servizi nido all’interno del Sistema Pordenone sarà compresa tra le 450 e le 600 unità considerando l’attuale livello di utilizzo (domanda potenziale), potendo arrivare fino a 1.200-1.500 tendendo in considerazione anche quanti avrebbero votuto iscrivere i propri figli ma non hanno potuto (domanda potenziale allargata).

Nel 2032, le stime si collocano tra 400-600 per la domanda potenziale e 1.100-1.600 per la domanda potenziale allargata.

PROIEZIONI DEMOGRAFICHE ED EVOLUZIONE DELLA DOMANDA DEL SISTEMA TERRITORIALE PORDENONESE

Page 118: Studio socio-economico, il rapporto quantitativo

STUDIO SOCIO ECONOMICO TERRITORIALE PER LO SVILUPPO DELLA CITTA’ DI PORDENONE

2012 2017 2022 2032 2012 2017 2022 2032

Pordenone 1.467 1.396 1.246 1.012 1.467 1.428 1.410 1.438

Cordenons 536 454 428 393 536 468 481 495

Porcia 480 386 338 322 480 398 394 412

Fontanafredda 373 373 324 271 373 395 408 434

Fiume Veneto 361 359 300 271 361 369 350 365

Zoppola 238 227 203 170 238 239 247 259

Roveredo in Piano 191 186 140 123 191 198 190 205

San Quirino 131 119 104 84 131 122 119 120

Sistema senza PN 2.309 2.104 1.836 1.634 2.309 2.190 2.190 2.289

Sistema con PN 3.777 3.500 3.082 2.646 3.777 3.618 3.600 3.727

Provincia PN 9.358 8.771 7.677 6.448 9.358 9.099 8.900 9.104

Area Hp Naturale Hp Tendenziale

Popolazione 3-5 anni - Iscritti potenziali alla scuola materna

118

Iscritti alla scuola materna

Per l’anno scolastico 2009/2010 si stima, per la provincia di Pordenone, un tasso di iscrizione alla scuola nell’ordine del 100%. Si può pertanto assumere, per praticità, come domanda potenziale l’intero universo dei bambini in età 3-5 anni.

Nel 2022 la domanda potenziale di servizi per la scuola materna all’interno del Sistema Pordenone sarà di circa 3.100-3.600 utenti potenziali. Nel 2032 essa potrà ammontare a circa 2.600-3.700 utenti.

Il tasso di iscrizione alla scuola materna è calcolato come rapporto tra il numero di iscritti alla scuola materna della provincia di Pordenone nell’anno 2009/2010 e la popolazione in età 3-5 anni della provincia di Pordenone al 1/1/2010.Fonte: Elaborazioni su dati Tolomeo Studi e Ricerche e Istat

PROIEZIONI DEMOGRAFICHE ED EVOLUZIONE DELLA DOMANDA DEL SISTEMA TERRITORIALE PORDENONESE

Page 119: Studio socio-economico, il rapporto quantitativo

STUDIO SOCIO ECONOMICO TERRITORIALE PER LO SVILUPPO DELLA CITTA’ DI PORDENONE

2012 2017 2022 2032 2012 2017 2022 2032

Pordenone 2.055 2.452 2.276 1.813 2.055 2.508 2.430 2.430

Cordenons 866 872 753 666 866 881 799 823

Porcia 763 775 632 517 763 781 677 681

Fontanafredda 577 635 606 468 577 661 682 720

Fiume Veneto 593 611 576 441 593 623 616 603

Zoppola 388 411 374 293 388 426 415 431

Roveredo in Piano 294 310 289 203 294 322 331 338

San Quirino 232 209 193 146 232 213 206 200

Sistema senza PN 3.713 3.823 3.424 2.733 3.713 3.907 3.724 3.796

Sistema con PN 5.768 6.274 5.700 4.546 5.768 6.415 6.155 6.226

Provincia PN 14.473 15.461 14.269 11.138 14.473 15.896 15.433 15.272

2012 2017 2022 2032 2012 2017 2022 2032

Pordenone 1.207 1.279 1.478 1.189 1.207 1.345 1.546 1.483

Cordenons 505 526 512 415 505 529 522 494

Porcia 431 450 447 320 431 454 455 409

Fontanafredda 320 346 386 306 320 364 414 430

Fiume Veneto 350 334 360 281 350 345 375 363

Zoppola 236 227 246 191 236 236 263 259

Roveredo in Piano 181 182 181 131 181 188 194 201

San Quirino 125 143 119 97 125 144 125 122

Sistema senza PN 2.149 2.209 2.251 1.741 2.149 2.260 2.348 2.277

Sistema con PN 3.355 3.487 3.729 2.930 3.355 3.605 3.894 3.760

Provincia PN 8.479 8.736 9.226 7.262 8.479 9.037 9.723 9.291

Area

Popolazione 6-10 anni - Iscritti potenziali alla scuola primaria

Hp Naturale Hp Tendenziale

Area

Popolazione 11-13 anni - Iscritti potenziali alla scuola secondaria di I grado

Hp Naturale Hp Tendenziale

119

Iscritti alla primaria e secondaria di primo gradoTrattandosi di scuola dell’obbligo, per gli iscritti alle scuole primarie e secondarie di I grado il numero di potenziali utenti futuri viene calcolato semplicemente considerando l’universo di riferimento, ovvero, rispettivamente, i ragazzi in età 6-10 anni e 11-13 anni.

Secondo le stime nel 2022 gli utenti della scuola primaria del Sistema Pordenone saranno circa 5.700-6.100, nel 2032 circa 4.500-6.200.

La domanda potenziale rivolta alle scuole medie da parte dei ragazzi residenti nel Sistema sarà di circa 3.700-3.900 unità nel 2022, 2.900-3.800 nel 2032.

Fonte: Elaborazioni su dati Tolomeo Studi e Ricerche e Istat

PROIEZIONI DEMOGRAFICHE ED EVOLUZIONE DELLA DOMANDA DEL SISTEMA TERRITORIALE PORDENONESE

Page 120: Studio socio-economico, il rapporto quantitativo

STUDIO SOCIO ECONOMICO TERRITORIALE PER LO SVILUPPO DELLA CITTA’ DI PORDENONE

2012 2017 2022 2032 2012 2017 2022 2032

Pordenone 2.042 1.980 2.249 2.174 1.851 1.795 2.039 1.970

Cordenons 842 844 884 742 763 765 802 673

Porcia 641 742 778 608 581 673 706 552

Fontanafredda 515 551 595 573 467 499 539 520

Fiume Veneto 507 608 584 535 460 551 530 485

Zoppola 355 397 392 361 322 360 355 327

Roveredo in Piano 243 293 311 252 220 265 282 228

San Quirino 145 213 232 183 131 193 211 166

Sistema senza PN 3.248 3.648 3.776 3.255 2.945 3.307 3.423 2.951

Sistema con PN 5.290 5.628 6.025 5.428 4.796 5.102 5.462 4.921

Provincia PN 13.245 14.194 14.951 13.530 12.007 12.868 13.554 12.266

2012 2017 2022 2032 2012 2017 2022 2032

Pordenone 2.042 2.123 2.444 2.558 1.851 1.925 2.216 2.319

Cordenons 842 855 900 832 763 775 816 754

Porcia 641 752 793 706 581 681 719 640

Fontanafredda 515 583 649 719 467 529 589 652

Fiume Veneto 507 621 614 624 460 563 556 566

Zoppola 355 412 420 440 322 374 380 399

Roveredo in Piano 243 303 328 334 220 275 298 303

San Quirino 145 218 237 210 131 197 215 190

Sistema senza PN 3.248 3.744 3.942 3.865 2.945 3.394 3.574 3.504

Sistema con PN 5.290 5.867 6.386 6.424 4.796 5.319 5.789 5.824

Provincia PN 13.245 14.792 15.922 16.021 12.007 13.410 14.435 14.524

Area

Popolazione 14-18 anni Iscritti potenziali alla scuola secondaria di II grado

Hp Tendenziale Domanda potenziale

Area

Popolazione 14-18 anni Iscritti potenziali alla scuola secondaria di II grado

Hp Naturale Domanda potenziale

120

Iscritti alle scuole superiori

Nel caso delle scuole secondarie superiori, il legame tra stime demografiche e stime della domanda potenziale si allenta considerevolmente, dal momento che non si tratta di scuola dell’obbligo e che l’incidenza del numero di studenti sul totale della popolazione giovane può essere in qualunque momento modificato da interventi legislativi che varino i percorsi didattici e posticipino l’obbligo scolastico ad età più avanzate. Ciò detto, è possibile anche in questo caso presentare una stima della domanda potenziale futura per l’istruzione secondaria da parte di quanti risiedono nel Sistema Pordenone in modo analogo a quanto fatto in precedenza.

Sulla base di un tasso di iscrizione alla scuola secondaria di II grado nell’ordine del 90,7% (a.s. 2009/10), si stima che nel 2022 nel Sistema Pordenone si registrerà una domanda potenziale pari a 5.400-5.800 unità e 4.900-5.800 nel 2032.

Il tasso di iscrizione è calcolato come rapporto tra il numero di iscritti alla scuola secondaria di II grado della provincia di Pordenone nell’anno 2009/2010 e la popolazione in età 14-18 anni della provincia di Pordenone al 1/1/2010.

Fonte: Elaborazioni su dati Tolomeo Studi e Ricerche e Istat

PROIEZIONI DEMOGRAFICHE ED EVOLUZIONE DELLA DOMANDA DEL SISTEMA TERRITORIALE PORDENONESE

Page 121: Studio socio-economico, il rapporto quantitativo

STUDIO SOCIO ECONOMICO TERRITORIALE PER LO SVILUPPO DELLA CITTA’ DI PORDENONE

valore assoluto %

Provincia di Pordenone 6.839 95,8

Sistema PN 3.875 54,3

Pordenone 1.644 23,0

Cordenons 695 9,7

Porcia 477 6,7

Fontanafredda 290 4,1

Fiume Veneto 260 3,6

Roveredo in Piano 207 2,9

Zoppola 176 2,5

San Quirino 126 1,8

Azzano Decimo 373 5,2

Sacile 323 4,5

Aviano 277 3,9

Pasiano di Pordenone 243 3,4

Prata di Pordenone 194 2,7

Brugnera 179 2,5

Maniago 166 2,3

San Vito al Tagliamento 136 1,9

Casarsa della Delizia 131 1,8

Resto provincia di Pordenone 942 13,2

Provincia di Treviso 199 2,8

Provincia di Venezia 52 0,7

Provincia di Udine 28 0,4

Altro 6 0,1

Non specificato 17 0,2

Totale 7.141 100,0

Iscritti a.s. 2012-2013Provenienza

Studenti delle scuole superiori di Pordenone

121

Fonte: Elaborazioni su dati scuole superiori del comune di Pordenone.

Le scuole superiori di Pordenone ospitano complessivamente oltre 7 mila studenti.

In generale, la quasi totalità degli studenti viene dal territorio provinciale, mentre quasi il 3% dalla provincia di Treviso.

Quasi 1 studente su 4 viene dal capoluogo, mentre poco meno del 40% proviene dalla conurbazione Porcia-Pordenone-Cordenons e circa il 54% dal sistema territoriale pordenonese nel suo complesso.

PROIEZIONI DEMOGRAFICHE ED EVOLUZIONE DELLA DOMANDA DEL SISTEMA TERRITORIALE PORDENONESE

Page 122: Studio socio-economico, il rapporto quantitativo

STUDIO SOCIO ECONOMICO TERRITORIALE PER LO SVILUPPO DELLA CITTA’ DI PORDENONE

val. ass. % val. ass. % val. ass. % val. ass. %

Provincia di Pordenone 3.163 97,3 2.281 92,5 1.395 97,9 6.839 95,8

Sistema PN 1.946 59,9 1.157 46,9 772 54,2 3.875 54,3

Pordenone 909 28,0 408 16,6 327 22,9 1.644 23,0

Cordenons 340 10,5 211 8,6 144 10,1 695 9,7

Porcia 244 7,5 154 6,2 79 5,5 477 6,7

Fontanafredda 122 3,8 120 4,9 48 3,4 290 4,1

Fiume Veneto 115 3,5 103 4,2 42 2,9 260 3,6

Roveredo in Piano 104 3,2 60 2,4 43 3,0 207 2,9

Zoppola 68 2,1 65 2,6 43 3,0 176 2,5

San Quirino 44 1,4 36 1,5 46 3,2 126 1,8

Azzano Decimo 132 4,1 151 6,1 90 6,3 373 5,2

Sacile 168 5,2 126 5,1 29 2,0 323 4,5

Aviano 136 4,2 79 3,2 62 4,4 277 3,9

Pasiano di Pordenone 107 3,3 77 3,1 59 4,1 243 3,4

Prata di Pordenone 75 2,3 79 3,2 40 2,8 194 2,7

Brugnera 80 2,5 70 2,8 29 2,0 179 2,5

Maniago 46 1,4 84 3,4 36 2,5 166 2,3

San Vito al Tagliamento 65 2,0 50 2,0 21 1,5 136 1,9

Casarsa della Delizia 61 1,9 37 1,5 33 2,3 131 1,8

Resto provincia di Pordenone 347 10,7 371 15,1 224 15,7 942 13,2

Provincia di Treviso 60 1,8 124 5,0 15 1,1 199 2,8

Provincia di Venezia 19 0,6 28 1,1 5 0,4 52 0,7

Provincia di Udine 7 0,2 13 0,5 8 0,6 28 0,4

Altro 2 0,1 2 0,1 2 0,1 6 0,1

Non specificato 0 0,0 17 0,7 0 0,0 17 0,2

Totale 3.251 100,0 2.465 100,0 1.425 100,0 7.141 100,0

ProvenienzaLicei Istituti professionaliIstituti tecnici Totale

Studenti delle scuole superiori di Pordenone

122

Fonte: Elaborazioni su dati scuole superiori del comune di Pordenone.

Circa il 45% degli studenti frequenta un liceo, circa il 35% un istituto tecnico, il rimanente 20% un istituto professionale.

Gli studenti provengono dal sistema territoriale di Pordenone nella quota del 60% per quanto riguarda i licei, del 54% per gli istituti professionali e del 47% per gli istituti tecnici.

Negli istituti tecnici e professionali la provenienza degli studenti è meno concentrata in pochi comuni.

PROIEZIONI DEMOGRAFICHE ED EVOLUZIONE DELLA DOMANDA DEL SISTEMA TERRITORIALE PORDENONESE

Page 123: Studio socio-economico, il rapporto quantitativo

STUDIO SOCIO ECONOMICO TERRITORIALE PER LO SVILUPPO DELLA CITTA’ DI PORDENONE

Popolazione residente per titolo di studio

123

I dati sono stati stimati riproporzionando il dato regionale per classe d’età.Fonte: Elaborazioni su dati Istat (Indagine multiscopo “La vita quotidiana”, 2011).

La tendenza generale cui fanno riferimento le stime condotte sul titolo di studio della popolazione residente è quella di un aumento generale dei titoli di studio di livello più elevato, con una crescita soprattutto di diplomati e laureati ed un corrispondente calo della popolazione senza alcun titolo di studio.Tendenze di questo tipo portano a stimare, per Pordenone, un valore di circa 4 mila laureati e di quasi 16 mila diplomati.

Licenza elementare o nessun titolo

Licenza mediaDiploma di scuola

superioreLaurea e post-

laureaTotale

Pordenone 9.535 14.407 15.932 4.017 43.891

Cordenons 3.232 4.884 5.400 1.362 14.878

Porcia 2.625 3.967 4.387 1.106 12.085

Fontanafredda 1.807 2.730 3.019 761 8.316

Fiume Veneto 1.938 2.929 3.239 817 8.923

Zoppola 1.634 2.468 2.729 688 7.520

Roveredo in Piano 923 1.395 1.543 389 4.251

San Quirino 733 1.108 1.225 309 3.376

Sistema senza PN 12.893 19.481 21.542 5.432 59.347

Sistema con PN 22.428 33.888 37.474 9.449 103.238

Provincia PN 54.907 82.964 91.743 23.132 252.745

Popolazione residente al 1° gennaio 2011 di 15 anni e + per titolo di studio (stima)

Area

PROIEZIONI DEMOGRAFICHE ED EVOLUZIONE DELLA DOMANDA DEL SISTEMA TERRITORIALE PORDENONESE

Page 124: Studio socio-economico, il rapporto quantitativo

STUDIO SOCIO ECONOMICO TERRITORIALE PER LO SVILUPPO DELLA CITTA’ DI PORDENONE

2012 2017 2022 2032 2012 2017 2022 2032

Pordenone 11.808 12.713 13.399 15.634 469 537 607 764

Cordenons 3.760 4.183 4.628 5.783 136 162 194 268

Porcia 3.220 3.694 3.956 4.785 114 142 172 241

Fontanafredda 2.203 2.517 2.774 3.549 80 98 120 173

Fiume Veneto 2.260 2.524 2.765 3.426 80 99 119 163

Zoppola 1.794 1.981 2.100 2.521 69 78 90 125

Roveredo in Piano 1.173 1.348 1.501 1.904 39 51 66 100

San Quirino 904 1.007 1.085 1.304 33 37 44 62

Sistema senza PN 15.313 17.255 18.809 23.273 551 666 805 1.131

Sistema con PN 27.122 29.969 32.208 38.907 1.021 1.203 1.412 1.895

Provincia PN 65.764 72.097 77.622 93.699 2.597 2.960 3.387 4.487

2012 2017 2022 2032 2012 2017 2022 2032

Pordenone 11.808 12.727 13.402 15.634 469 539 607 764

Cordenons 3.760 4.191 4.632 5.783 136 163 194 268

Porcia 3.220 3.700 3.958 4.786 114 142 172 241

Fontanafredda 2.203 2.558 2.838 3.645 80 101 125 177

Fiume Veneto 2.260 2.537 2.780 3.445 80 100 120 164

Zoppola 1.794 1.992 2.115 2.543 69 79 91 126

Roveredo in Piano 1.173 1.369 1.531 1.943 39 53 69 101

San Quirino 904 1.012 1.091 1.311 33 37 44 62

Sistema senza PN 15.313 17.359 18.944 23.456 551 676 815 1.139

Sistema con PN 27.122 30.086 32.346 39.090 1.021 1.215 1.422 1.904

Provincia PN 65.764 72.442 78.068 94.380 2.597 2.990 3.419 4.522

Area

Popolazione 65 anni e più Utenti di presidi socio-assistenziali e sanitari

Hp Naturale Domanda potenziale

Area

Popolazione 65 anni e più Utenti di presidi socio-assistenziali e sanitari

Hp Tendenziale Domanda potenziale

124

Utenti di presidi socio-assistenziali e sanitari

Fonte: Elaborazioni su dati Tolomeo Studi e Ricerche e Istat

Per presidi socio-assistenziali e sanitari si intendono quelle strutture che forniscono accoglienza abitativa e tutela (socio-educativa, psicologica e socio-sanitaria) alla popolazione.In Friuli Venezia Giulia vi ricorrono circa 4 anziani (65 anni e più) su 100 (31/12/2009), con incidenza diversa nelle diverse fasce di età (0,9% tra i 65-74 anni, 3,0% tra 75-79, 5,6% tra 80-84, 14,0% tra 85 e più). Sulla base di queste informazioni viene stimata la domanda potenziale per tali strutture.

Nel 2022 si stima che circa 800-1.400 persone residenti nel Sistema Pordenone esprimeranno una domanda di accoglienza presso presidi socio-assistenziali e sanitari. Nel 2032 le stime restituiscono una domanda compresa tra 1.100 e 1.900 persone circa.

PROIEZIONI DEMOGRAFICHE ED EVOLUZIONE DELLA DOMANDA DEL SISTEMA TERRITORIALE PORDENONESE

Page 125: Studio socio-economico, il rapporto quantitativo

STUDIO SOCIO ECONOMICO TERRITORIALE PER LO SVILUPPO DELLA CITTA’ DI PORDENONE

Anziani residenti (65-84 anni) in hp naturale

125

Fonte: Elaborazioni su dati Tolomeo Studi e Ricerche e Istat.

Le stime suddivise per gruppi di anziani mostrano una crescita contenuta della classe 65-74 anni nei prossimi 10 anni, cui segue un’impennata dal 2022 al 2032.

Per quanto riguarda la classe 75-84 anni, invece, la crescita sarà consistente fin da subito, con quasi 2 mila persone in più a livello di sistema nei prossimi 5 anni ed una crescita più lenta ma sempre importante in seguito.

2012 2017 2022 2032 2012-2017 2012-2022 2012-2032

Pordenone 5.994 5.972 6.047 7.048 -22 53 1.054Cordenons 2.075 2.091 2.207 2.731 16 132 656Porcia 1.826 1.852 1.803 2.136 26 -22 311Fontanafredda 1.222 1.279 1.272 1.648 57 51 426Fiume Veneto 1.250 1.250 1.286 1.598 0 36 349Zoppola 989 984 952 1.140 -5 -37 151Roveredo in Piano 691 671 656 840 -20 -35 149San Quirino 512 536 520 600 24 8 88

Sistema senza PN 8.564 8.662 8.696 10.695 97 132 2.131Sistema con PN 14.558 14.634 14.743 17.743 76 185 3.185

Provincia PN 34.177 35.407 36.252 42.939 1.230 2.075 8.762

Valori assoluti VariazioneArea

Popolazione 65-74 anni

2012 2017 2022 2032 2012-2017 2012-2022 2012-2032

Pordenone 4.031 4.606 4.866 5.111 575 835 1.080Cordenons 1.185 1.497 1.676 1.862 312 492 678

Porcia 981 1.320 1.490 1.533 338 509 552

Fontanafredda 693 865 1.024 1.100 172 331 407

Fiume Veneto 725 907 1.013 1.088 181 288 362

Zoppola 530 698 808 806 168 278 276

Roveredo in Piano 343 495 589 576 151 246 233

San Quirino 267 339 405 430 72 138 162

Sistema senza PN 4.725 6.121 7.006 7.396 1.395 2.281 2.670Sistema con PN 8.756 10.727 11.872 12.507 1.971 3.116 3.751

Provincia PN 21.545 24.969 27.719 30.584 3.425 6.175 9.040

Valori assoluti VariazioneArea

Popolazione 75-84 anni

PROIEZIONI DEMOGRAFICHE ED EVOLUZIONE DELLA DOMANDA DEL SISTEMA TERRITORIALE PORDENONESE

Page 126: Studio socio-economico, il rapporto quantitativo

STUDIO SOCIO ECONOMICO TERRITORIALE PER LO SVILUPPO DELLA CITTA’ DI PORDENONE

2012 2017 2022 2032 2012-2017 2012-2022 2012-2032

Pordenone 1.766 2.106 2.446 3.362 340 679 1.596Cordenons 494 587 731 1.157 94 237 663Porcia 410 513 648 1.073 104 238 663Fontanafredda 285 366 467 770 81 183 485Fiume Veneto 282 363 457 715 81 174 433Zoppola 270 295 332 559 25 62 288Roveredo in Piano 136 178 247 468 42 110 332San Quirino 123 131 157 269 8 34 146

Sistema senza PN 1.999 2.434 3.039 5.010 434 1.039 3.011Sistema con PN 3.766 4.540 5.484 8.372 774 1.718 4.606

Provincia PN 9.935 11.555 13.374 19.454 1.620 3.438 9.519

Area

Popolazione 85-99 anni

Valori assoluti Variazione

Grandi anziani residenti (over 85 anni) in hp naturale

126

Fonte: Elaborazioni su dati Tolomeo Studi e Ricerche e Istat.

Per quanto concerne i grandi anziani, la classe 85-99 anni crescerà moderatamente da qui ai prossimi 10 anni (circa 1.700 persone in più a livello di sistema nel 2022), per poi mostrare un incremento record nei 10 anni successivi.

L’incidenza degli over 100 sarà ancora limitata nei prossimi 10 anni, per poi crescere in maniera più sostenuta dal 2022 al 2032.

2012 2017 2022 2032 2012-2017 2012-2022 2012-2032

Pordenone 17 28 41 112 11 23 95Cordenons 6 8 14 33 2 8 27

Porcia 4 9 15 42 5 11 38

Fontanafredda 4 8 11 31 4 7 27

Fiume Veneto 2 5 9 25 2 7 22

Zoppola 4 4 8 16 0 4 12

Roveredo in Piano 2 4 9 20 2 7 18

San Quirino 2 2 3 6 0 1 4

Sistema senza PN 24 39 68 172 15 43 148Sistema con PN 41 67 108 285 26 67 243

Provincia PN 107 165 278 722 58 171 615

Valori assoluti VariazioneArea

Popolazione 100 e + anni

PROIEZIONI DEMOGRAFICHE ED EVOLUZIONE DELLA DOMANDA DEL SISTEMA TERRITORIALE PORDENONESE

Page 127: Studio socio-economico, il rapporto quantitativo

STUDIO SOCIO ECONOMICO TERRITORIALE PER LO SVILUPPO DELLA CITTA’ DI PORDENONE

1971 1981 1991 2001 2011 1971 1981 1991 2001 2011

Pordenone 14.545 18.378 19.431 21.155 23.308 3,3 2,8 2,6 2,3 2,2

Cordenons 3.810 4.989 5.233 6.273 7.379 3,4 2,9 3,0 2,7 2,5

Porcia 3.158 4.048 4.353 5.199 6.400 3,6 3,2 3,0 2,6 2,4

Fontanafredda 1.984 2.728 3.117 3.582 4.789 3,8 3,3 2,9 2,7 2,4

Fiume Veneto 2.236 2.757 3.147 3.919 4.634 3,7 3,2 3,0 2,6 2,5

Zoppola 1.970 2.296 2.517 2.890 3.306 3,5 3,2 3,0 2,9 2,6

Roveredo in Piano 711 1.115 1.419 1.833 2.381 3,4 3,2 3,0 2,6 2,4

San Quirino 961 1.239 1.252 1.396 1.711 3,6 3,1 3,0 2,7 2,5

Sistema senza PN 14.830 19.172 21.038 25.092 30.600 3,6 3,1 3,0 2,7 2,5

Sistema con PN 29.375 37.550 40.469 46.247 53.908 3,4 3,0 2,8 2,5 2,4

Provincia PN 74.556 91.728 98.873 111.513 130.921 3,4 3,0 2,8 2,6 2,4

AreaDimensione media (n° componenti)Numero famiglie

Numero famiglie e dimensione media, 1971-2011

127

Fonte: Elaborazioni su dati Istat, Censimenti popolazione e abitazioni (1971-2001) e Rilevazione annuale sulla popolazione residente comunale (2011).

La dimensione media della famiglia tende a diminuire nel corso del tempo in tutto il sistema territoriale: si passa da oltre 3 componenti nel 1971 a poco più di 2 nel 2011, con il dato più basso proprio nel capoluogo. Si tratta di tendenze generali cui il sistema territoriale pordenonese non fa eccezione.

PROIEZIONI DEMOGRAFICHE ED EVOLUZIONE DELLA DOMANDA DEL SISTEMA TERRITORIALE PORDENONESE

Page 128: Studio socio-economico, il rapporto quantitativo

STUDIO SOCIO ECONOMICO TERRITORIALE PER LO SVILUPPO DELLA CITTA’ DI PORDENONE

Indice di variazione della popolazione, delle famiglie e dimensione media nel comune di Pordenone e nel sistema senza Pordenone (1971=100).

128

Fonte: Elaborazioni su dati Istat, Censimenti popolazione e abitazioni (1971-2001) e Rilevazione annuale sulla popolazione residente comunale (2011).

100

126

134

145

160

100

129

142

169

206

100

110

106 104

109

100

114118

127

143

3,3

2,8

2,6

2,32,2

3,6

3,1

3,0

2,7

2,5

0,0

0,5

1,0

1,5

2,0

2,5

3,0

3,5

4,0

100

120

140

160

180

200

220

1971 1981 1991 2001 2011

Famiglie PN Famiglie Sistema senza PN Popolazione PN

Popolazione Sistema senza PN Dimensione media famiglie PN Dimensione media famiglie Sistema senza PN

PROIEZIONI DEMOGRAFICHE ED EVOLUZIONE DELLA DOMANDA DEL SISTEMA TERRITORIALE PORDENONESE

Page 129: Studio socio-economico, il rapporto quantitativo

STUDIO SOCIO ECONOMICO TERRITORIALE PER LO SVILUPPO DELLA CITTA’ DI PORDENONE

Tipologie di famiglie al 1° gennaio 2011

129

Per “famiglie con aggregati o più nuclei” si intendono le famiglie composte da due o più nuclei o da un nucleo familiare con altre persone aggregate.I dati sono stati stimati utilizzando il dato regionale.Fonte: Elaborazioni su dati Istat (Indagine multiscopo “La vita quotidiana”, 2011).

A Pordenone si stimano circa 7.800 “persone sole”, di cui circa 4.200 con 60 anni e più (in maggioranza donne).In riferimento alle famiglie numerose, nel capoluogo si stima la presenza di circa 800 famiglie con “5 componenti e +” e di quasi 1.000 famiglie con più nuclei. Quanto ai giovani non sposati con un’età compresa dai 25 ai 34 anni che vivono coi genitori, a Pordenone ne vengono stimati circa 1.200.

3.870 1.215 6.159

1.404 441 2.086

1.093 343 1.705

853 268 1.531

836 263 1.433

726 228 1.145

428 134 683

324 102 523

5.664 1.778 9.106

9.534 2.994 15.265

24.627 7.733 40.084

di cui celibi e nubili di 25-34

anniTotale

di cui celibi e nubili di 25-34

anni che vivono coi genitori

(stima)

Popolazione residente 25-34 anni

uomini donne totale

Pordenone 1.755 2.485 4.240 7.808 816 979 23.308

Cordenons 556 787 1.342 2.472 258 310 7.379

Porcia 482 682 1.164 2.144 224 269 6.400

Fontanafredda 361 510 871 1.604 168 201 4.789

Fiume Veneto 349 494 843 1.552 162 195 4.634

Zoppola 249 352 601 1.108 116 139 3.306

Roveredo in Piano 179 254 433 798 83 100 2.381

San Quirino 129 182 311 573 60 72 1.711

Sistema senza PN 2.304 3.262 5.566 10.251 1.071 1.285 30.600

Sistema con PN 4.060 5.746 9.806 18.059 1.887 2.264 53.908

Provincia PN 9.859 13.956 23.815 43.859 4.582 5.499 130.921

Area

di cui famiglie con

5 componenti e + (stima)

di cui famiglie con aggregati o più nuclei

(stima)

Totale

di cui persone sole (stima)

totale

Numero famiglie

di cui 60 e + (stima)

PROIEZIONI DEMOGRAFICHE ED EVOLUZIONE DELLA DOMANDA DEL SISTEMA TERRITORIALE PORDENONESE

Page 130: Studio socio-economico, il rapporto quantitativo

STUDIO SOCIO ECONOMICO TERRITORIALE PER LO SVILUPPO DELLA CITTA’ DI PORDENONE

Tipologie di nuclei familiari al 1° gennaio 2011

130

I dati sono stati stimati utilizzando il dato regionale.Fonte: Elaborazioni su dati Istat (Indagine multiscopo “La vita quotidiana”, 2011).

A Pordenone si stima un dato di circa 7.800 coppie con figli di cui oltre la metà con un solo figlio. La stima delle coppie senza figli riporta invece un dato di 5.200 circa per il capoluogo.A Pordenone si stimano poi circa 2.300 nuclei familiari con un solo genitore (quasi tutte mamme).

1 figlio 2 figli 3 o + figli totale uomini donne totaledi cui vedovi

Pordenone 4.429 2.818 537 7.784 5.251 318 2.001 2.318 1.080 15.353

Cordenons 1.402 892 170 2.464 1.662 101 633 734 342 4.861

Porcia 1.216 774 147 2.137 1.442 87 549 637 297 4.216

Fontanafredda 910 579 110 1.599 1.079 65 411 476 222 3.155

Fiume Veneto 881 560 107 1.548 1.044 63 398 461 215 3.052

Zoppola 628 400 76 1.104 745 45 284 329 153 2.178

Roveredo in Piano 452 288 55 795 536 32 204 237 110 1.568

San Quirino 325 207 39 571 385 23 147 170 79 1.127

Sistema senza PN 5.815 3.699 705 10.219 6.893 417 2.627 3.044 1.418 20.156

Sistema con PN 10.244 6.517 1.242 18.003 12.144 735 4.627 5.362 2.499 35.509

Provincia PN 24.878 15.828 3.017 43.722 29.493 1.784 11.238 13.022 6.068 86.238

Numero nuclei familiari (stima)

AreaTotale

Coppiesenza

figli

Coppie con figli Monogenitori

PROIEZIONI DEMOGRAFICHE ED EVOLUZIONE DELLA DOMANDA DEL SISTEMA TERRITORIALE PORDENONESE

Page 131: Studio socio-economico, il rapporto quantitativo

STUDIO SOCIO ECONOMICO TERRITORIALE PER LO SVILUPPO DELLA CITTA’ DI PORDENONE 131

INQUADRAMENTO TERRITORIALE E MOBILITA’ SISTEMATICA

Page 132: Studio socio-economico, il rapporto quantitativo

STUDIO SOCIO ECONOMICO TERRITORIALE PER LO SVILUPPO DELLA CITTA’ DI PORDENONE 132

Assetto infrastrutturale previsto nei prossimi 5-10 anni

Oderzo

Portogruaro

SS13

SS 309

San Donà

11

22

Autostrade esistenti

Nuove realizzazioni viarie

AC/AV esistente

Interventi AC/AV

Capoluoghi di regione

Capoluoghi di provincia

Altri centri

Tarvisio

VE

TV

Rete stradale esistente

TS

UD

GO

Jesolo

Lubiana, SLO

SLOVENIA

SLO

Koper, SLO

CROAZIA

PN

SS14SS53

AUSTRIA

BL

Conegliano

SS51?

PD

Bassano

FeltreSS50b

Cortina

Nuove realizzazioni entro 5-10 anni

88

SS53

Rovigo

INQUADRAMENTO TERRITORIALE E MOBILITA’ SISTEMATICA

Castelfranco

SS245

SS307

Cittadella

Vicenza

33

44

55

66 11 Terza corsia A4 Ve-Ts

22 AC/AV Pd-Mi, Ve-Ts

33 Pedemontana

44

55

Tangenziali Venete

Camionabile

GRA di Padova

66

77

88

Nuova Romea

Cimpello-Sequals-Gemona

99 Via del Mare

99

Montebelluna

Trento

77

Page 133: Studio socio-economico, il rapporto quantitativo

STUDIO SOCIO ECONOMICO TERRITORIALE PER LO SVILUPPO DELLA CITTA’ DI PORDENONE 133

Pordenone è posizionata lungo la A28, l’autostrada che collega Conegliano e Portogruaro, mettendo in comunicazione tra loro l’asse nord-sud della A27 e quello est-ovest della A4.

A23

A4

A27

A28

Fonte: Elaborazioni su dati Istat, Rilevazione annuale sulla popolazione residente comunale (2011).Note: la definizione dei centri urbani a valenza territoriale deriva dal Piano Territoriale Regionale 2007 del Friuli Venezia Giulia.

Barriere di inizio/fine tratto gratuitoSvincoli entrata/uscita gratuiti

Caselli con pagamento pedaggio

INQUADRAMENTO TERRITORIALE E MOBILITA’ SISTEMATICA

Page 134: Studio socio-economico, il rapporto quantitativo

STUDIO SOCIO ECONOMICO TERRITORIALE PER LO SVILUPPO DELLA CITTA’ DI PORDENONE 134

Pordenone è posizionata lungo la linea ferroviaria che collega Venezia a Udine passando per Treviso e Conegliano.

Fonte: Elaborazioni su dati Istat, Rilevazione annuale sulla popolazione residente comunale (2011).Note: la definizione dei centri urbani a valenza territoriale deriva dal Piano Territoriale Regionale 2007 del Friuli Venezia Giulia.

Stazioni ferroviarie

INQUADRAMENTO TERRITORIALE E MOBILITA’ SISTEMATICA

Page 135: Studio socio-economico, il rapporto quantitativo

STUDIO SOCIO ECONOMICO TERRITORIALE PER LO SVILUPPO DELLA CITTA’ DI PORDENONE

La mappa classifica i comuni sulla base del loro grado di attrazione o generazione di flussi per lavoro al 2001

135

I comuni sono stati classificati attraverso la costruzione di un indice sintetico che rapporta gli spostamenti attratti e quelli generati. Se il comune presenta un maggior numero di flussi in entrata allora l’indicatore restituisce un valore superiore ad 1 ed il comune viene classificato come “attrattore” (in rosso nella mappa). Se invece sono i flussi in uscita ad essere in numero maggiore, allora il comune è “generatore” di spostamenti. Nella legenda, i comuni “generatori” sono stati suddivisi in 3 categorie sulla base del grado di preponderanza dei flussi in uscita rispetto a quelli in entrata: il comune è debolmente generatore se il rapporto è di poco inferiore ad 1 e se, quindi, i flussi in uscita sono superiori ma non di molto a quelli in entrata; il comune è invece fortemente generatore se il rapporto è vicino a 0 e quindi i flussi in uscita sono molto superiori a quelli in entrata.

Fonte: elaborazione su dati Istat, Censimento 2001

INQUADRAMENTO TERRITORIALE E MOBILITA’ SISTEMATICA

Page 136: Studio socio-economico, il rapporto quantitativo

STUDIO SOCIO ECONOMICO TERRITORIALE PER LO SVILUPPO DELLA CITTA’ DI PORDENONE 136

Flussi in entrata e uscita per e dalla provincia di Pordenone per lavoro

Fonte: elaborazione su dati Istat, Censimento 2001

Sono riportati i flussi che coinvolgono almeno 80 persone.

Sono riportati i flussi che coinvolgono almeno 80 persone.

INQUADRAMENTO TERRITORIALE E MOBILITA’ SISTEMATICA

Page 137: Studio socio-economico, il rapporto quantitativo

STUDIO SOCIO ECONOMICO TERRITORIALE PER LO SVILUPPO DELLA CITTA’ DI PORDENONE 137

Flussi in entrata a Pordenone per lavoro

Fonte: elaborazione su dati Istat, Censimento 2001

Sono riportati i flussi che coinvolgono almeno 20 persone.

INQUADRAMENTO TERRITORIALE E MOBILITA’ SISTEMATICA

Page 138: Studio socio-economico, il rapporto quantitativo

STUDIO SOCIO ECONOMICO TERRITORIALE PER LO SVILUPPO DELLA CITTA’ DI PORDENONE

La mappa classifica i comuni sulla base del loro grado di dipendenza da Pordenone per flussi per lavoro al 2001

138

Fonte: elaborazione su dati Istat, Censimento 2001

I comuni sono stati classificati attraverso la costruzione di un indice sintetico che rapporta gli spostamenti generati verso il comune di Pordenone e gli spostamenti generati totali. Più elevato risulta il valore dell’indice e più alta è la dipendenza da Pordenone in termini di quota di spostamenti sistematici per lavoro generati.In rosso sono rappresentati i comuni con la più alta quota di flussi per lavoro diretti verso il comune di Pordenone. Evidentemente, più ci si allontana da Pordenone e più la quota registra valori inferiori.

INQUADRAMENTO TERRITORIALE E MOBILITA’ SISTEMATICA

Page 139: Studio socio-economico, il rapporto quantitativo

STUDIO SOCIO ECONOMICO TERRITORIALE PER LO SVILUPPO DELLA CITTA’ DI PORDENONE 139

Flussi in uscita da Pordenone per lavoro

Fonte: elaborazione su dati Istat, Censimento 2001

Sono riportati i flussi che coinvolgono almeno 20 persone.

INQUADRAMENTO TERRITORIALE E MOBILITA’ SISTEMATICA

Page 140: Studio socio-economico, il rapporto quantitativo

STUDIO SOCIO ECONOMICO TERRITORIALE PER LO SVILUPPO DELLA CITTA’ DI PORDENONE 140

Flussi in entrata e uscita per e dalla provincia di Pordenone per studio

Fonte: elaborazione su dati Istat, Censimento 2001

Sono riportati i flussi che coinvolgono almeno 30 persone.

INQUADRAMENTO TERRITORIALE E MOBILITA’ SISTEMATICA

Page 141: Studio socio-economico, il rapporto quantitativo

STUDIO SOCIO ECONOMICO TERRITORIALE PER LO SVILUPPO DELLA CITTA’ DI PORDENONE 141

Flussi in entrata a Pordenone per studio

Fonte: elaborazione su dati Istat, Censimento 2001

Sono riportati i flussi che coinvolgono almeno 5 persone.

INQUADRAMENTO TERRITORIALE E MOBILITA’ SISTEMATICA

Page 142: Studio socio-economico, il rapporto quantitativo

STUDIO SOCIO ECONOMICO TERRITORIALE PER LO SVILUPPO DELLA CITTA’ DI PORDENONE 142

Flussi in uscita da Pordenone per studio

Fonte: elaborazione su dati Istat, Censimento 2001

Sono riportati i flussi che coinvolgono almeno 3 persone.

INQUADRAMENTO TERRITORIALE E MOBILITA’ SISTEMATICA

Page 143: Studio socio-economico, il rapporto quantitativo

STUDIO SOCIO ECONOMICO TERRITORIALE PER LO SVILUPPO DELLA CITTA’ DI PORDENONE 143

H

Sacile Est

Fontanafredda

PorciaPN Sud

PN C.C.

Cimpello

NH

Confine comunale

Confine sist. terr. PN

Autostrada

Area industriale

Fiera

Interporto

Area commercialeSS 13 Pontebbana

Caselli autostrada

Centro storico PNOspedale PN

Area nuovo ospedale PN

NHH

Fiume Meduna

Fiume Noncello

Inquadramento territoriale

Udine

Portogruaro

Conegliano

Gemona

1

2

3

4

1:Scarpe & Scarpe, Ovvio, Unieuro2: Sportler, Center Casa3: C.C. Meduna, ipercoop, OVS, Trony4: C.C. Emisfero, Decathlon, Euronics,

Mediaworld, Uci Cinemas

San Quirino

Roveredo in Piano

Fontanafredda

Porcia

Cordenons

Zoppola

Fiume Veneto

Nucleo principale altri comuni

INQUADRAMENTO TERRITORIALE E MOBILITA’ SISTEMATICA

Ferrovia

Page 144: Studio socio-economico, il rapporto quantitativo

STUDIO SOCIO ECONOMICO TERRITORIALE PER LO SVILUPPO DELLA CITTA’ DI PORDENONE 144

H

Sacile Est

Fontanafredda

PorciaPN Sud

PN C.C.

Cimpello

NH

Confine comunale

Confine sist. terr. PN

Autostrada

Area industriale

Fiera

Interporto

Area commercialeSS 13 Pontebbana

Caselli autostrada

Centro storico PN

Fiume Meduna

Fiume Noncello

Udine

Portogruaro

Conegliano

Gemona

1

2

3

4

1:Scarpe & Scarpe, Ovvio, Unieuro2: Sportler, Center Casa3: C.C. Meduna, ipercoop, OVS, Trony4: C.C. Emisfero, Decathlon, Euronics,

Mediaworld, Uci Cinemas

San Quirino

Roveredo in Piano

Fontanafredda

Porcia

Cordenons

Zoppola

Fiume Veneto

Nucleo principale altri comuni

INQUADRAMENTO TERRITORIALE E MOBILITA’ SISTEMATICA

Ospedale PN

Area nuovo ospedale PN

NHH

Ferrovia

Page 145: Studio socio-economico, il rapporto quantitativo

STUDIO SOCIO ECONOMICO TERRITORIALE PER LO SVILUPPO DELLA CITTA’ DI PORDENONE 145

H

Sacile Est

Fontanafredda

PorciaPN Sud

PN C.C.

Cimpello

NH

Confine comunale

Confine sist. terr. PN

Autostrada

Area industriale

Fiera

Interporto

Area commercialeSS 13 Pontebbana

Caselli autostrada

Centro storico PN

Fiume Meduna

Fiume Noncello

Udine

Portogruaro

Conegliano

Gemona

1

2

3

4

1:Scarpe & Scarpe, Ovvio, Unieuro2: Sportler, Center Casa3: C.C. Meduna, ipercoop, OVS, Trony4: C.C. Emisfero, Decathlon, Euronics,

Mediaworld, Uci Cinemas

San Quirino

Roveredo in Piano

Fontanafredda

Porcia

Cordenons

Zoppola

Fiume Veneto

Nucleo principale altri comuni

INQUADRAMENTO TERRITORIALE E MOBILITA’ SISTEMATICA

Ospedale PN

Area nuovo ospedale PN

NHH

Ferrovia

Page 146: Studio socio-economico, il rapporto quantitativo

STUDIO SOCIO ECONOMICO TERRITORIALE PER LO SVILUPPO DELLA CITTA’ DI PORDENONE 146

LE GEOMETRIE VARIABILI DEI LIVELLI AMMINISTRATIVI NELLA PROVINCIA DI PORDENONE

Page 147: Studio socio-economico, il rapporto quantitativo

STUDIO SOCIO ECONOMICO TERRITORIALE PER LO SVILUPPO DELLA CITTA’ DI PORDENONE 147

Livelli territoriali interni alla provincia di Pordenone

LE GEOMETRIE VARIABILI DEI LIVELLI AMMINISTRATIVI NELLA PROVINCIA DI PORDENONE

Al fine di fornire alcune indicazioni utili a individuare la presenza di ambiti omogenei interni alla provincia di Pordenone si propone di seguito una rassegna di alcuni livelli territoriali di livello intermedio tra comune e provincia. In particolare sono stati presi in considerazione:

le diverse modalità di esercizio in forma associata di funzioni e servizi comunali previste dalla normativa del Friuli Venezia Giulia:

associazioni intercomunali e unioni di comuni; comunità montane e unioni montane; consorzi;

articolazioni territoriali (top-down) nell’organizzazione di servizi di competenza provinciale/regionale: ambiti territoriali ottimali (ATO); mandamenti; distretti sanitari e ambiti distrettuali; centri per l’impiego; distretti scolastici;

ulteriori livelli, anche slegati dalla logica della programmazione e/o individuati su base analitica, che esprimono in qualche modo forme spontanee/volontarie di coesione del territorio a livello sovra-comunale e sub-provinciale:

sistemi locali del lavoro e distretti industriali Istat; distretti industriali “legali”; gruppi di azione locale (GAL) sistemi territoriali locali introdotti del PGT, individuati su base analitica e privi di valenza normativa.

In particolare per quanto riguarda le modalità di esercizio in forma associata di funzioni e servizi comunali si riporta una sintetica descrizione di tali forme.

Page 148: Studio socio-economico, il rapporto quantitativo

STUDIO SOCIO ECONOMICO TERRITORIALE PER LO SVILUPPO DELLA CITTA’ DI PORDENONE 148

L’esercizio in forma associata di funzioni e servizi comunali in FVG

FONDAMENTI NORMATIVI

Legge regionale 9 gennaio 2006, n. 1: delinea i punti nevralgici nel nuovo sistema Regione – Autonomie locali valorizzando l’autonomia degli enti locali. Disciplina le forme di collaborazione dei comuni, tra cui, in particolare, le associazioni intercomunali e le unioni di comuni.La legge prevede inoltre la redazione di un Piano di valorizzazione territoriale, approvato annualmente dalla Giunta regionale.

Legge regionale 11 novembre 2011, n. 14: dispone la razionalizzazione e la semplificazione dell'ordinamento locale in territorio montano, disciplinando la costituzione e il funzionamento delle unioni montane e la contestuale soppressione delle preesistenti comunità montane.La legge prevedeva inoltre che entro il 30 giugno 2012 la Giunta regionale presentasse al Consiglio regionale un disegno di legge volto al completamento della razionalizzazione e della semplificazione dell'ordinamento locale in tutto il territorio regionale.

Legge regionale 9 marzo 2012, n. 3: dispone norme urgenti in materia di autonomie locali. All’articolo 1, comma 3, la legge impegna la Giunta regionale a presentare al Consiglio regionale, entro centoventi giorni dall’entrata in vigore della medesima legge, un disegno di legge di riforma dell’assetto istituzionale degli enti locali, che potrà ridefinire anche un nuovo sistema di incentivazione delle gestioni sovracomunali.La legge è stata impugnata dalla Presidenza del Consiglio di fronte alla Corte Costituzionale perché disciplinerebbe in maniera difforme rispetto alle disposizioni introdotte dal decreto legge n. 201/2011 (“Salva Italia”) le modalità di elezione, formazione e composizione degli organi di governo dei comuni e delle province (di fatto riconfermando queste ultime).

LE GEOMETRIE VARIABILI DEI LIVELLI AMMINISTRATIVI NELLA PROVINCIA DI PORDENONE

Page 149: Studio socio-economico, il rapporto quantitativo

STUDIO SOCIO ECONOMICO TERRITORIALE PER LO SVILUPPO DELLA CITTA’ DI PORDENONE 149

L’esercizio in forma associata di funzioni e servizi comunali in FVG

PRINCIPALI FORME DI ASSOCIAZIONE

Convenzioni: disciplinano lo svolgimento coordinato di funzioni e servizi determinati. Le convenzioni possono prevedere anche la costituzione di uffici comuni ai quali affidare l'esercizio delle funzioni pubbliche in luogo degli enti partecipanti all'accordo, ovvero la delega di funzioni da parte degli stessi a favore di uno di essi. È possibile per un comune sottoscrivere più convenzioni con partecipanti diversi.

Consorzi: gli enti locali possono costituire consorzi con la partecipazione di altri enti pubblici per lo svolgimento di particolari attività.

Unioni di comuni: secondo la legge regionale n.1 del 2006, sono enti locali costituiti da comuni territorialmente contermini, per l'esercizio congiunto di funzioni, competenze e servizi, tra le quali devono essere comprese, all'atto della costituzione, almeno quattro tra: finanza e contabilità; tributi; commercio e attività produttive; urbanistica; servizi tecnici; gestione del personale; polizia municipale.

Associazioni intercomunali: disciplinate dalla legge regionale n.1 del 2006, sono finalizzate alla gestione associata di una pluralità di funzioni e servizi, sono costituite da comuni contermini inseriti in contesti omogenei dal punto di vista territoriale e socio-economico e non ricompresi nel territorio di altra associazione e sono dotate di uffici comuni. Le associazioni sono prive di personalità giuridica. Il Consorzio Comunità collinare del Friuli è equiparato alle associazioni intercomunali.

Unioni dei comuni montani: sono enti locali territoriali dotati di autonomia statutaria, istituite dalla legge regionale n.14 del 2011 per la valorizzazione delle zone montane e per l'esercizio associato di funzioni comunali. Le Comunità montane del Friuli Venezia Giulia sono soppresse con effetto dalla data di costituzione delle Unioni montane.

LE GEOMETRIE VARIABILI DEI LIVELLI AMMINISTRATIVI NELLA PROVINCIA DI PORDENONE

Page 150: Studio socio-economico, il rapporto quantitativo

STUDIO SOCIO ECONOMICO TERRITORIALE PER LO SVILUPPO DELLA CITTA’ DI PORDENONE 150

L’esercizio in forma associata di funzioni e servizi comunali in FVG

GLI ASTER

La legge regionale 1/2006 aveva previsto, all'articolo 25, un nuovo istituto giuridico, l'Ambito per lo sviluppo territoriale - ASTER mirante a favorire il governo e lo sviluppo del territorio in aree vaste.La qualificazione giuridica di Aster era attribuita ai Comuni capoluogo di provincia e Comunità montane (Aster di diritto), alle Associazioni Intercomunali ed alle Unioni di Comuni che rispettassero alcuni parametri demografici (Aster "volontari"). Il suddetto articolo 25 individuava i soggetti e le forme associative aventi la qualificazione giuridica di Aster come interlocutori in forma associata con la Regione e la Provincia e per la programmazione di interventi territoriali integrati per: (a) realizzazione di opere pubbliche; (b) programmazione territoriale e reti infrastrutturali dei servizi pubblici; (c) tutela e valorizzazione del territorio e delle risorse naturali;(d) coordinamento dell'organizzazione dei servizi pubblici locali; (e) coordinamento dello sviluppo economico e sociale; (f) coordinamento di altre iniziative relative al territorio dell'ambito, da attuare da parte di soggetti pubblici e privati.Agli Aster erano destinate annualmente specifiche risorse regionali per il finanziamento degli interventi territoriali suddetti, ripartiti tramite il Piano di valorizzazione territoriale, che individuava anche le forme associative aventi le dimensioni tali da poter essere considerate, come da previsione normativa, Aster. La Giunta regionale, con propria deliberazione, definiva il programma di finanziamento sulla base delle proposte di accordo quadro presentate dagli Aster e concernenti interventi territoriali integrati.Risorse specifiche sono state assegnate, quindi, dal 2006 al 2008.L'articolo 25 succitato è stato abrogato dall'articolo 11, comma 31, della legge regionale 30/2008 (finanziaria 2009). Dal 2009, quindi, non sono previsti specifici finanziamenti a favore dei soggetti di cui sopra.Gli accordi già stipulati con Comuni, Unioni di Comuni e Comunità montane resteranno vigenti ancora per diversi anni, fino alla completa liquidazione delle quote impegnate e all'avvenuta rendicontazione degli interventi programmati.

LE GEOMETRIE VARIABILI DEI LIVELLI AMMINISTRATIVI NELLA PROVINCIA DI PORDENONE

Page 151: Studio socio-economico, il rapporto quantitativo

STUDIO SOCIO ECONOMICO TERRITORIALE PER LO SVILUPPO DELLA CITTA’ DI PORDENONE 151

L’esercizio in forma associata di funzioni e servizi comunali in FVG

VALORIZZAZIONE DELL’ESERCIZIO IN FORMA ASSOCIATA

Lo strumento di programmazione regionale nell’ambito dell’esercizio in forma associata di funzioni e servizi comunali è rappresentato dal Piano di valorizzazione territoriale, con il quale(a)è effettuata la ricognizione delle forme associative esistenti;(b)sono definiti i criteri e le modalità per la concessione di incentivi regionali (annuali e straordinari) a sostegno delle forme associative e dei comuni risultanti da fusione, prendendo a riferimento principalmente le funzioni svolte in forma associata.

Gli incentivi regionali per le Unioni dei comuni e delle Associazioni intercomunali prevedono:un incentivo straordinario, per spese di primo impianto, erogato nell’anno di costituzione e calcolato sulla base della tipologia di forma associativa (Unione o Associazione) e sul numero di comuni partecipanti (maggiorato in base alla densità abitativa);un incentivo ordinario erogato per sei anni, decrescente dal terzo, calcolato a partire dalla tipologia di funzione/servizio effettivamente gestita a livello sovracomunale (che il Piano di valorizzazione elenca e quantifica finanziariamente) e maggiorato in ragione del tipo di forma associativa prescelta, del numero di comuni partecipanti, della popolazione e del territorio complessivi.

LE GEOMETRIE VARIABILI DEI LIVELLI AMMINISTRATIVI NELLA PROVINCIA DI PORDENONE

Page 152: Studio socio-economico, il rapporto quantitativo

STUDIO SOCIO ECONOMICO TERRITORIALE PER LO SVILUPPO DELLA CITTA’ DI PORDENONE 152

L’esercizio in forma associata di funzioni e servizi comunali in FVG

VALUTAZIONI SULL’ESERCIZIO IN FORMA ASSOCIATA

Sulla base della documentazione allegata dai comuni alle domande di contributo ordinario e inerenti le attività svolte nell’anno precedente in forma sovracomunale, l’amministrazione regionale ha avuto modo di effettuare un’attività di controllo sull’effettivo svolgimento delle funzioni in forma sovracomunale nel periodo 2007-2010. I principali risultati emersi (riportati nel Piano di valorizzazione territoriale 2012) sono i seguenti:un’esperienza pregressa nella gestione associata risulta spesso determinante, consentendo un più agevole avvio della forma associativa e della gestione comune di funzioni e servizi, soprattutto nei primi anni (2006-2007);le realtà associative in relazione alle quali è emersa l’effettività di una amministrazione condivisa sono quelle che hanno scelto di esercitare soltanto un numero ristretto di funzioni (aspetto evidenziato, anche questo, in particolar modo nei primi anni);una criticità riscontrata nei casi di difficoltà di gestione della forma associata è imputabile a una mancata o insufficiente programmazione delle attività da realizzare e degli obiettivi da raggiungere; in particolare spesso le amministrazioni non hanno considerato i tempi necessari a porre in essere le attività propedeutiche all’avvio della forma associata e hanno quindi visto allungarsi i tempi di preparazione a scapito della gestione vera e propria;difficoltà di avvio sono risultate connesse all’attivazione di servizi che richiedono compatibilità tra diversi programmi informatici;permangono in alcuni casi situazioni di gestione “mista”, in cui, a causa di resistenze del personale o di alcune amministrazioni, all’attività dell’ufficio associato si sovrappone quella del singolo comune;è stato comunque constatato nel tempo un miglioramento delle esperienze associative, con il superamento di molte delle criticità iniziali e il miglioramento della qualità del servizio.

Fonte: elaborazione su informazioni Piano di valorizzazione territoriale 2012

LE GEOMETRIE VARIABILI DEI LIVELLI AMMINISTRATIVI NELLA PROVINCIA DI PORDENONE

Page 153: Studio socio-economico, il rapporto quantitativo

STUDIO SOCIO ECONOMICO TERRITORIALE PER LO SVILUPPO DELLA CITTA’ DI PORDENONE 153

L’esercizio in forma associata di funzioni e servizi comunali in FVG

(1) L’incentivo ordinario annuale è destinato a sostenere le spese necessarie per l'organizzazione e lo svolgimento delle gestioni associate (Unioni e Associazioni intercomunali) nella fase di avvio della gestione medesima, sul presupposto che la forma associativa nell’arco dei sei anni previsti dalla legge regionale 1/2006, trovi una dimensione organizzativa tale, per ciascuna funzione e servizio associato, da sostenersi senza l’incentivo regionale. L’incentivo ordinario è quello risultante dalla somma tra incentivo base calcolato rispetto a funzioni e servizi gestiti in forma associata, grado di integrazione nell'esercizio delle funzioni e servizi e prevalenza della gestione tramite la forma associativa, più le maggiorazioni riferite rispettivamente alla tipologia della forma associativa, alla numerosità, al territorio della forma associativa e alla popolazione complessiva.

(2) Se il servizio è svolto su comuni aventi complessivamente una superficie fino a 100 kmq: 35.000; se il servizio è svolto su comuni aventi complessivamente una superficie compresa tra 101 e 200 kmq: 52.500; se il servizio è svolto su comuni aventi complessivamente una superficie superiore a 200 kmq: 70.000.Fonte: elaborazione su dati Sistema delle Autonomie Locali del FVG, Piano di valorizzazione territoriale 2012 e Demo Istat

SERVIZI SVOLTI IN FORMA ASSOCIATA NELLE ASSOCIAZIONI/UNIONI DI COMUNI DELLA PROV PN

variabile(2) 55.000 50.000 50.000 50.000 45.000 45.000 40.000 35.000 30.000 30.000 25.000 20.000 20.000 10.000 -

Servizio tecnico

Economato PersonaleEntrate

tributarie e fisco

Lavori pubblici

Statistica e informatica

Urbanistica e territorio

Sviluppo economico

Polizia municipale

Istruzione pubblica

Contratti, appalti, acquisti

Culturali e ricreativi

Attività istituzionali

Progr. comunitaria

AmbienteAltre

funzioni

Andreis, Barcis 545 129,94

Unione Valmeduna 1.491 272,03

Alta Valcellina 1.847 319,53

Della Valcosa 3.205 80,32

Dei comuni di Arzene, San Martino al Tagliamento e Valvasone

5.596 47,73

Dal Meduna al Tagliamento 13.833 153,08

Del Maniaghese 17.901 142,06

Pedemontana Occidentale 19.650 268,35

Del Sanvitese 35.542 165,94

Del Bacino del Cellina Meduna 40.062 201,29

Sile 52.357 205,27

Pordenone-Roveredo in Piano 57.469 54,13

Tra i comuni di Brugnera, Caneva, Fontanafredda, Porcia, Sacile

63.197 181,26

Associazione/unionePop. 2011

Servizi (in corsivo l'assegnazione base 2012, in euro) (1)

Sup. (kmq)

LE GEOMETRIE VARIABILI DEI LIVELLI AMMINISTRATIVI NELLA PROVINCIA DI PORDENONE

Page 154: Studio socio-economico, il rapporto quantitativo

STUDIO SOCIO ECONOMICO TERRITORIALE PER LO SVILUPPO DELLA CITTA’ DI PORDENONE 154

Le geometrie variabili della provincia di PordenoneAss. intercomunali e unioni di comuni

Comunità montane e unioni montane ATO e Consorzi BIM

Altri consorzi di comuni

Consorzi di sviluppo industriale Mandamenti

Distretti sanitari e ambiti distrettuali Centri per l’impiego Distretti scolastici

Sistemi Locali del Lavoro Distretti industriali

Gruppi di Azione Locale STL (caratteristiche) STL (flussi)

ASTER

LE GEOMETRIE VARIABILI DEI LIVELLI AMMINISTRATIVI NELLA PROVINCIA DI PORDENONE

Page 155: Studio socio-economico, il rapporto quantitativo

STUDIO SOCIO ECONOMICO TERRITORIALE PER LO SVILUPPO DELLA CITTA’ DI PORDENONE 155

Associazioni intercomunali e unioni di comuniNella provincia di Pordenone soltanto i comuni di Vajont e Vito d’Asio non fanno parte di un’associazione intercomunale o di un’unione di comuni.

Unione Valmeduna è invece l’unica unione di comuni.

Il dato numerico riportato si riferisce alla popolazione al 1/1/2011

Pordenone

Fonte: elaborazione su dati Regione FVG, associazioni intercomunali e Demo Istat

1.847

545

13.833ManiagoSpilimbergo

PordenoneSacile

S. Vito al T.

5.59640.062

17.901

35.542

3.205

19.650

57.469

52.357

63.197

1.491

Il dato numerico riportato si riferisce alla popolazione al 1/1/2011

LE GEOMETRIE VARIABILI DEI LIVELLI AMMINISTRATIVI NELLA PROVINCIA DI PORDENONE

Page 156: Studio socio-economico, il rapporto quantitativo

STUDIO SOCIO ECONOMICO TERRITORIALE PER LO SVILUPPO DELLA CITTA’ DI PORDENONE 156

Comunità montane e unioni montane

C. Montana Friuli Occidentale: 71.600

28.507

20.139

Maniago

PordenoneSacile

S. Vito al T.

Azzano D.

Spilimbergo

Le Unioni montane, basate sul modello consolidato delle Unioni dei comuni, sono definite dall'art. 4 della legge regionale 11 novembre 2011, n. 14, come "enti locali territoriali dotati di autonomia" istituiti sia per "la valorizzazione delle zone montane", sia per "l'esercizio associato di funzioni comunali“.

Nella provincia di Pordenone sono state inizialmente formate tre unioni montane. Successivamente, recependo le indicazioni fatte pervenire dai comuni, sono state trasferite alla Provincia di Pordenone le funzioni amministrative precedentemente esercitate dalla Comunità Montana del Friuli Occidentale nel territorio dei Comuni di Aviano, Budoia, Caneva e Montereale Valcellina a seguito della volontà espressa da tali Amministrazioni di non aderire alla prevista Unione montana del Livenza. Il comune di Polcenigo, che ne faceva parte, si è aggregato a tutti gli effetti all’Unione delle Valli delle Dolomiti Friulane.

La costituzione effettiva delle unioni montane è in corso al momento della stesura di questo rapporto.

Il dato numerico riportato si riferisce alla popolazione al 1/1/2011

Fonte: elaborazione su dati Regione FVG, LR FVG 14/2011 e Demo Istat

LE GEOMETRIE VARIABILI DEI LIVELLI AMMINISTRATIVI NELLA PROVINCIA DI PORDENONE

Page 157: Studio socio-economico, il rapporto quantitativo

STUDIO SOCIO ECONOMICO TERRITORIALE PER LO SVILUPPO DELLA CITTA’ DI PORDENONE 157

Ambiti per lo sviluppo territoriale - ASTER

C. Montana Friuli Occidentale: 71.600

Maniago

PordenoneSacile

S. Vito al T.

Azzano D.

Spilimbergo

All’ultimo monitoraggio (15 febbraio 2008) si riscontravano in provincia di Pordenone la presenza di due ASTER di diritto (la Comunità Montana del Friuli Occidentale e il comune Pordenone, in quanto comune capoluogo) e di 5 ASTER volontari, corrispondenti ad altrettante associazioni di comuni.

Il dato numerico riportato si riferisce alla popolazione al 1/1/2011

Fonte: elaborazione su dati Regione FVG, LR FVG 14/2011 e Demo Istat

40.062

35.542

57.469

52.357

63.197

LE GEOMETRIE VARIABILI DEI LIVELLI AMMINISTRATIVI NELLA PROVINCIA DI PORDENONE

Page 158: Studio socio-economico, il rapporto quantitativo

STUDIO SOCIO ECONOMICO TERRITORIALE PER LO SVILUPPO DELLA CITTA’ DI PORDENONE 158

Ambiti territoriali ottimali (ATO) e consorzi BIM

Maniago

PordenoneSacile

S. Vito al T.

Azzano D.

Spilimbergo

217.074

98.249

Gli Ambiti Territoriali Ottimali rappresentano il riferimento territoriale per la gestione del servizio idrico dall’ambito comunale a quello comprensoriale.La provincia di Pordenone si suddivide in due ATO. L’ATO Occidentale si esaurisce all’interno della provincia di Pordenone.Il principale scopo dei Consorzi BIM (Bacino Imbrifero Montano) è quello di favorire il progresso economico e sociale del proprio territorio, specificatamente in relazione all'utilizzo delle acque in funzione idroelettrica.

L’ATO del Lemene si estende anche al di fuori della provincia di Pordenone e del Friuli Venezia Giulia comprendendo alcuni comuni veneti. I consorzi BIM del Tagliamento e del Livenza includono anche comuni esterni alla provincia di Pordenone,Il dato di popolazione riportato riguarda i soli comuni della provincia di Pordenone.

Il dato numerico riportato si riferisce alla popolazione al 1/1/2011, in carattere normale all’ATO, in corsivo al BIM

1.847 4.856

70.250

Fonte: elaborazione su dati Regione FVG e Demo Istat

LE GEOMETRIE VARIABILI DEI LIVELLI AMMINISTRATIVI NELLA PROVINCIA DI PORDENONE

Page 159: Studio socio-economico, il rapporto quantitativo

STUDIO SOCIO ECONOMICO TERRITORIALE PER LO SVILUPPO DELLA CITTA’ DI PORDENONE 159

Consorzi di comuni (diversi dai consorzi BIM e dai consorzi industriali)

Popolazione 2011Mosaicisti: 150.100Bonifica Cellina Meduna: 305.691

Il consorzio di bonifica “Cellina-Meduna”coordina interventi pubblici e attività privata nel settore delle opere idrauliche e dell’irrigazione.

Il Consorzio Scuola Mosaicisti di Spilimbergo opera con la finalità di diffondere la cultura musiva attraverso la gestione, l’esercizio e il sostegno dell’attività didattica, promozionale e produttiva della Scuola Mosaicisti del Friuli.

Il Consorzio dei Mosaicisti del Friuli include anche comuni esterni alla provincia di Pordenone.

Il dato di popolazione riportato riguarda i comuni della provincia di Pordenone.

Il dato numerico riportato si riferisce alla popolazione al 1/1/2011

Fonte: elaborazione su dati Regione FVG e Demo Istat

LE GEOMETRIE VARIABILI DEI LIVELLI AMMINISTRATIVI NELLA PROVINCIA DI PORDENONE

Page 160: Studio socio-economico, il rapporto quantitativo

STUDIO SOCIO ECONOMICO TERRITORIALE PER LO SVILUPPO DELLA CITTA’ DI PORDENONE 160

Consorzi di sviluppo industrialeI consorzi di sviluppo industriale promuovono, nell'ambito degli agglomerati industriali di competenza, le condizioni necessarie per la creazione e lo sviluppo di attività produttive nel settore dell'industria. A tale fine realizzano e gestiscono infrastrutture per le attività industriali, promuovono o gestiscono servizi alle imprese.

I servizi alle imprese comprendono la prestazione di servizi per l'innovazione tecnologica, gestionale e organizzativa alle imprese industriali e di servizi.

Nessun comune del Sistema Pordenone è interessato da un Consorzio di Sviluppo Industriale.

Fonte: Regione FVG, HiCo Region

7.153

3.781

15.827

Il dato numerico riportato si riferisce al numero di addetti alle unità locali 2009

LE GEOMETRIE VARIABILI DEI LIVELLI AMMINISTRATIVI NELLA PROVINCIA DI PORDENONE

Page 161: Studio socio-economico, il rapporto quantitativo

STUDIO SOCIO ECONOMICO TERRITORIALE PER LO SVILUPPO DELLA CITTA’ DI PORDENONE 161

Mandamenti

Maniago

PordenoneSacile

S. Vito al T.

Azzano D.

Spilimbergo

24.256

24.411

49.930

147.822

62.834

La provincia di Pordenone si suddivide nei cinque mandamenti rappresentati.

Il dato numerico riportato si riferisce alla popolazione al 1/1/2011

Fonte: elaborazione su dati Provincia di Pordenone e Demo Istat

LE GEOMETRIE VARIABILI DEI LIVELLI AMMINISTRATIVI NELLA PROVINCIA DI PORDENONE

Page 162: Studio socio-economico, il rapporto quantitativo

STUDIO SOCIO ECONOMICO TERRITORIALE PER LO SVILUPPO DELLA CITTA’ DI PORDENONE 162

Distretti sanitari e ambiti distrettualiIl Sistema Pordenone è interessato da tre distretti sanitari / ambiti distrettuali.

L’intera provincia – e di conseguenza il sistema – di Pordenone ricade all’interno della Azienda per i servizi sanitari n. 6 Friuli Occidentale. La ASS 6 si suddivide inoltre nei 5 distretti sanitari rappresentati.

A ciascun distretto corrisponde un ambito distrettuale, ovvero la ripartizione territoriale all’interno della quale avviene la gestione del Servizio Sociale dei Comuni, sulla base di un Piano di Zona, vero e proprio piano regolatore del sistema dei servizi alla persona a livello locale.

Ad eccezione di Pordenone, i distretti risultano tutto sommato bilanciati in termini demografici.È evidente l’estensione del distretto Nord e ambito di Maniago, costituito dai comuni meno popolati della provincia.

Maniago

PordenoneSacile

S. Vito al T.

Azzano D.

62.834

41.138

60.922

95.692

54.737

Il dato numerico riportato si riferisce alla popolazione al 1/1/2011

Spilimbergo

Fonte: elaborazione su dati Regione FVG e Demo Istat

LE GEOMETRIE VARIABILI DEI LIVELLI AMMINISTRATIVI NELLA PROVINCIA DI PORDENONE

Page 163: Studio socio-economico, il rapporto quantitativo

STUDIO SOCIO ECONOMICO TERRITORIALE PER LO SVILUPPO DELLA CITTA’ DI PORDENONE 163

Centri per l’impiegoI Centri per l' Impiego (CPI) sono l' espressione operativa e decentrata delle politiche del lavoro in ambito provinciale.

È interessante notare la diversa estensione dei CPI, determinata, oltre che dalla distribuzione della popolazione sul territorio, anche da quella degli addetti.

Si vede abbastanza chiaramente comunque la diversa dimensione (sia osservando il dato demografico che quello relativo agli addetti) del Cpi di Pordenone.Maniago

Spilimbergo

PordenoneSacile

S. Vito al T.

Il dato numerico riportato si riferisce alla popolazione al 1/1/2011 e, tra parentesi, al numero di addetti alle unità locali 2009

27.331(8.190)

27.406(6.758)

46.398(14.572)

172.497(64.400)

41.691(12.444)

Azzano D.

Fonte: elaborazione su dati Provincia PN e Demo Istat

LE GEOMETRIE VARIABILI DEI LIVELLI AMMINISTRATIVI NELLA PROVINCIA DI PORDENONE

Page 164: Studio socio-economico, il rapporto quantitativo

STUDIO SOCIO ECONOMICO TERRITORIALE PER LO SVILUPPO DELLA CITTA’ DI PORDENONE 164

Distretti scolasticiIl distretto scolastico è stato, fino al 2003, un’entità territoriale di governo della scuola.Pur non essendo più un soggetto attivo all’interno dell’ordinamento scolastico friulano, si riporta la presente mappa ai fini di completare lo sguardo ai diversi livelli territoriali che interessano o hanno interessato il Sistema Pordenone.

Spilimbergo

PordenoneSacile

S. Vito al T.

54.737(5.856)

71.403(8.396)

139.253(15.941)

49.930(5.803)

Cordenons

Brugnera

Maniago

Comuni sede di scuola secondaria di II grado

Azzano D.Il dato numerico riportato si riferisce alla popolazione al 1/1/2011 e, tra parentesi, al numero di residenti in età 6-18 anni

Fonte: elaborazione su dati Regione FVG e Demo Istat

LE GEOMETRIE VARIABILI DEI LIVELLI AMMINISTRATIVI NELLA PROVINCIA DI PORDENONE

Page 165: Studio socio-economico, il rapporto quantitativo

STUDIO SOCIO ECONOMICO TERRITORIALE PER LO SVILUPPO DELLA CITTA’ DI PORDENONE 165

Sistemi locali del lavoro e distretti industriali IstatI sistemi locali del lavoro rappresentano i luoghi della vita quotidiana della popolazione che vi risiede e lavora. Si tratta di unità territoriali individuate in base ai dati relativi agli spostamenti quotidiani per motivi di lavoro, rilevati in occasione del 14° Censimento generale della popolazione.

I SLL di Maniago, Pordenone e Portogruaro sono classificati dall’Istat come distretti industriali, hanno cioè, sulla base dei dati relativi agli addetti, alle unità locali e alle attività economiche tratti dal Censimento Industria e Servizi 2001, una specializzazione produttiva e imprese numerose e di modesta dimensione.

Nota: tutti i sistemi locali del lavoro, ad eccezione di quello di Maniago, includono comuni esterni alla provincia di Pordenone.

Il dato di popolazione e addetti riportato riguarda i comuni della provincia di Pordenone.

Maniago

PordenoneSacile

S. Vito al T.

Azzano D.

Spilimbergo

54.348(14.910)

24.411

15.474(4.568)

245.112(88.847)

389(38)

Il dato numerico riportato si riferisce alla popolazione al 1/1/2011 e, tra parentesi, al numero di addetti alle unità locali 2009

(non distretto)MeccanicaBeni per la casaBeni per la casa

Fonte: elaborazione su dati Censimento Industria e Servizi Istat e Demo Istat

LE GEOMETRIE VARIABILI DEI LIVELLI AMMINISTRATIVI NELLA PROVINCIA DI PORDENONE

Page 166: Studio socio-economico, il rapporto quantitativo

STUDIO SOCIO ECONOMICO TERRITORIALE PER LO SVILUPPO DELLA CITTA’ DI PORDENONE 166

Distretti industriali “legali”Il distretto industriale e' un sistema locale formato da imprese variamente specializzate, sia manifatturiere che di servizi, sia artigiane che industriali o che comunque partecipano alla medesima filiera produttiva o a filiere collegate, nonché dagli attori istituzionali che svolgono un'attività rilevante all'interno del contesto locale.

I distretti industriali sono individuati, ai sensi dell'articolo 36 della legge 5 ottobre 1991, n. 317 (Interventi per l'innovazione e lo sviluppo delle piccole imprese), e successive modifiche, con deliberazione della Giunta regionale.

Secondo la legge regionale 11 novembre 1999, n. 27 (Per lo sviluppo dei Distretti industriali) la Regione FVG procede al riconoscimento delle Agenzie per lo sviluppo dei distretti industriali (ASDI) attraverso il confronto con le parti istituzionali, economiche e sociali operanti nell'area distrettuale e dalla cui iniziativa le ASDI sono promosse.Il dato numerico

riportato si riferisce alla popolazione al 1/1/2011 e, tra parentesi, al numero di addetti alle unità locali 2009

Fonte: elaborazione su dati Regione FVG, LR FVG 27/1999 e Demo Istat

Maniago

PordenoneSacile

S. Vito al T.

Azzano D.

Spilimbergo

28.215(8.770)

94.427(32.952)

186.978(67.896)

LE GEOMETRIE VARIABILI DEI LIVELLI AMMINISTRATIVI NELLA PROVINCIA DI PORDENONE

Page 167: Studio socio-economico, il rapporto quantitativo

STUDIO SOCIO ECONOMICO TERRITORIALE PER LO SVILUPPO DELLA CITTA’ DI PORDENONE 167

Gruppi di azione localeUn gruppo di azione locale (GAL) è un gruppo (generalmente una società consortile) composto da soggetti pubblici e privati allo costituito allo scopo di favorire lo sviluppo locale di un'area rurale.

Montagna Leader è un gruppo di azione locale che riunisce in una società consortile, associazioni di categoria, enti locali, associazioni, soggetti economici. La società è a capitale misto pubblico/privato, costituita nel 1997 e con sede a Maniago.

Oltre alla progettazione e gestione del Piano di sviluppo locale (Psl) che trova finanziamento all’interno dell’Asse 4 del Piano di Sviluppo Rurale 2007-2013 della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, Montagna Leader è impegnata nella progettazione, gestione e rendicontazione di altri programmi comunitari per conto di Comuni e della stessa Comunità Montana per i quali svolge inoltre servizi di consulenza e assistenza tecnica. Inoltre la società è lo strumento tecnico amministrativo dell’Agenzia per lo Sviluppo del Distretto Industriale del Coltello e del Metallo.

15.474(4.568)

Fonte: elaborazione su dati Regione FVG, LR FVG 27/1999 e Demo Istat

Il dato numerico riportato si riferisce alla popolazione al 1/1/2011

Maniago

PordenoneSacile

S. Vito al T.

Azzano D.

Spilimbergo

57.992

LE GEOMETRIE VARIABILI DEI LIVELLI AMMINISTRATIVI NELLA PROVINCIA DI PORDENONE

Page 168: Studio socio-economico, il rapporto quantitativo

STUDIO SOCIO ECONOMICO TERRITORIALE PER LO SVILUPPO DELLA CITTA’ DI PORDENONE 168

Sistemi territoriali locali (raggruppamento sulla base delle caratteristiche)

Maniago

PordenoneSacile

S. Vito al T.

Azzano D.

Spilimbergo

2.759

6.398

431

2.908

942

6.251248.321

47.313

Il PGT adottato dalla Regione nel mese di agosto 2012 individua alcuni sistemi territoriali locali sulla base di caratteristiche di omogeneità territoriale ed economica.

Il dato numerico riportato si riferisce alla popolazione al 1/1/2011

Fonte: elaborazione su dati Regione FVG e Demo Istat

LE GEOMETRIE VARIABILI DEI LIVELLI AMMINISTRATIVI NELLA PROVINCIA DI PORDENONE

Page 169: Studio socio-economico, il rapporto quantitativo

STUDIO SOCIO ECONOMICO TERRITORIALE PER LO SVILUPPO DELLA CITTA’ DI PORDENONE 169

Sistemi territoriali locali (raggruppamento sulla base dei flussi)

Maniago

PordenoneSacile

S. Vito al T.

Azzano D.

Spilimbergo

2.777

47.202

205.623 59.721

Il PGT individua alcuni sistemi territoriali locali anche sulla base dei flussi intercomunali di persone.

Il dato numerico riportato si riferisce alla popolazione al 1/1/2011

Fonte: elaborazione su dati Regione FVG e Demo Istat

LE GEOMETRIE VARIABILI DEI LIVELLI AMMINISTRATIVI NELLA PROVINCIA DI PORDENONE

Page 170: Studio socio-economico, il rapporto quantitativo

STUDIO SOCIO ECONOMICO TERRITORIALE PER LO SVILUPPO DELLA CITTA’ DI PORDENONE 170

III PARTE - VALUTAZIONI DI SCENARIO

Page 171: Studio socio-economico, il rapporto quantitativo

STUDIO SOCIO ECONOMICO TERRITORIALE PER LO SVILUPPO DELLA CITTA’ DI PORDENONE

L’emergenza di una visione di sistema

171VALUTAZIONI DI SCENARIO

Aumento dei fattori di pressione demografica

Crisi economica e trasformazioni strutturali dell’economia

Spending review

Piano di Governo del Territorio del FVG

Geometrie territoriali- amministrative variabili

Fat

tori

inci

dent

i

NECESSITÀ DI UNA VISIONE INTEGRATA

Superamento dei confini amministrativi

Adozione di un approccio inter-settoriale

Ricorso al partenariato pubblico-privato

TRASFORMAZIONI STRUTTURALI E FATTORI DI CONTESTO

1

2

3

Esempi che implicano l’adozione di visione e azione integrata: Patto dei Sindaci Partenariato “Città e comunità intelligenti” Social Housing

TEMIEMERGENTI

Sistema delle reti lunghe

Viabilità e connessioni nel sistema urbano

Bacino di riferimento della città contemporanea

Sviluppo commerciale e sviluppo urbano

Disegno delle aree produttive

Page 172: Studio socio-economico, il rapporto quantitativo

STUDIO SOCIO ECONOMICO TERRITORIALE PER LO SVILUPPO DELLA CITTA’ DI PORDENONE

Elementi salienti dell’analisi del sistema produttivo: la provincia di Pordenone

172

Vocazione produttiva: la provincia di Pordenone fa parte del “Club dei 15”, le province più industrializzate d’Italia. Rispetto a questo insieme la provincia di Pordenone si colloca tra le prime in termini di vocazione all’export e dinamica manifatturiera, infatti, sono presenti ben tre distretti produttivi: termoelettromeccanica, mobile del Livenza, coltello di Maniago.

Esportazioni: i principali partner commerciali sono Germania e Francia, con un peso complessivo dell’UE15 del 51,8% sulle esportazioni totali della provincia di Pordenone. Tuttavia nel ventennio analizzato si osserva una chiara tendenza all’incremento del peso delle esportazioni verso i paesi UE di nuova adesione e verso i paesi extra UE27. Rispetto alla composizione merceologia il primo settore risulta la meccanica, seguita dal legno-arredo e dall’elettronica/elettrodomestici. Mentre il primo appare in espansione, gli altri due settori vedono una progressiva perdita di peso nel complesso delle esportazioni di manufatti. Tuttavia i mobili nel 2011 rimangono il primo comparto per valore delle esportazioni.

Ricchezza: nonostante le buone performance produttive in termini di ricchezza procapite, la provincia di Pordenone fa fatica a tenere il passo sia rispetto al resto della regione che al “Club dei 15”. Ciò è spiegabile con il minor peso del settore immobiliare, che prima della crisi ha conosciuto forti variazioni, e con la recessione economica che ha colpito principalmente il commercio mondiale ed i settori industriali ad esso connessi. La composizione settoriale osservata in un intervallo decennale conferma, sul piano della ricchezza prodotta, la progressiva terziarizzazione dell’economia provinciale: il peso del valore aggiunto nei servizi è passato dal 57,5% del 2000 al 65,1% del 2010.

Mercato del lavoro: l’occupazione provinciale ha risentito degli effetti della crisi economica, però i principali indicatori segnalano livelli migliori rispetto al resto della regione o alle altre province parimenti industriali. Tra il 2008 e il 2010 si osserva un calo dell’occupazione del 5,8% che accomuna tutti i principali settori. Nel 2011 si registra un ritorno alla crescita, trainata dal comparto industriale. Tuttavia i segnali di uso di ammortizzatori sociali nei primi mesi del 2012 richiedono comunque di mantenere un attento monitoraggio e suggeriscono prudenza nelle valutazioni.

VALUTAZIONI DI SCENARIO

Page 173: Studio socio-economico, il rapporto quantitativo

STUDIO SOCIO ECONOMICO TERRITORIALE PER LO SVILUPPO DELLA CITTA’ DI PORDENONE

Elementi salienti dell’analisi del sistema produttivo: il comune di Pordenone

173

Struttura produttiva: oltre il 65% degli addetti e il 75% delle imprese appartiene al settore dei servizi, quota di gran lunga superiore alla media provinciale e regionale sancendo la vocazione terziaria dell’area. Si è osservata tra il 1991 e il 2011 una tendenza positiva degli addetti e delle imprese, interrotta solo tra il 2007 e il 2009 a causa della crisi economica internazionale. A livello settoriale si sono però osservate dinamiche differenti. Il settore industriale ha intrapreso un percorso di concentrazione e specializzazione, manifestato dalla costante riduzione del numero di addetti nel ventennio preso in esame; mentre il comparto dei servizi ha segnato quasi sempre un andamento positivo, tranne nel periodo di crisi.

Manifattura: nella manifattura il 36,8% degli occupati lavora nella meccanica, il 20,1% nell’elettronica, il 16% nella metallurgia e il 12,2% nel legno-arredo, quota quest’ultima molto inferiore alla media provinciale. L’evoluzione della manifattura tra il 2007 e il 2011 mostra una contrazione complessiva, legata alla flessione del comparto dell’elettronica. La metallurgia invece registra un andamento positivo nel periodo analizzato. Legno-arredo e meccanica presentano invece andamenti altalenanti.

Terziario: poco più di un quinto degli occupati lavora nelle attività connesse con i servizi alla persona, il 15,7% nel commercio al dettaglio, il 15% nelle attività finanziarie e il 12,3% nell’alloggio e ristorazione. L’evoluzione degli addetti di questi quattro principali settori tra il 2007 e il 2011 risulta positiva per tutto il periodo, a fronte di una contrazione dei lavoratori nel complesso del terziario tra il 2007 e il 2009. Fa eccezione il comparto della ristorazione che tra il 2007 e il 2009 registra una leggera contrazione.

VALUTAZIONI DI SCENARIO

Page 174: Studio socio-economico, il rapporto quantitativo

STUDIO SOCIO ECONOMICO TERRITORIALE PER LO SVILUPPO DELLA CITTA’ DI PORDENONE

Elementi salienti dell’analisi del sistema produttivo: sistema territoriale pordenonese (escluso il comune di Pordenone)

174

Struttura produttiva: il 55% degli addetti è impiegato nella manifattura, quota elevata rispetto alla media provinciale e regionale. Il 14,5% delle imprese appartiene all’industria in senso stretto e presenta una dimensione media aziendale elevata. Nonostante la vocazione manifatturiera dei comuni della cintura di Pordenone, la tendenza rivela una costante riduzione degli addetti nell’industria verso un incremento nei servizi, ma senza fenomeni di deindustrializzazione, ma bensì di concentrazione e specializzazione. L’andamento negli ultimi 20 anni riflette quanto osservato per Pordenone, cioè un incremento sia degli addetti che delle imprese tranne nel periodo della recessione economica. Da sottolineare, in contrasto con Pordenone, una crescita degli occupati nell’industria tra il 1991 e il 2007.

Manifattura: il settore manifatturiero con la quota maggiore di occupati e di specializzazione dell’area è quello dell’elettronica/elettrodomestici (39,5%), seguito dalla metallurgia (20,7%), dalla meccanica (14,6%) e dal legno-arredo (11,1%). Tra il 2007 e il 2011 si osserva una flessione degli addetti per il settore del legno-arredo e della metallurgia. L’andamento di meccanica ed elettronica appare altalenante.

Terziario: oltre il 55% degli addetti si concentra nel commercio e ristorazione. Rispetto a Pordenone comune e provincia, il sistema mostra una quota significativa di occupati impiegati nelle attività professionali. Tra il 2007 e il 2009 si osserva una flessione generale degli addetti che coinvolge i servizi alle imprese (commercio all’ingrosso e attività professionali), mentre nel biennio successivo si assiste ad un ritorno alla crescita dei lavoratori in quasi tutti i comparti.

VALUTAZIONI DI SCENARIO

Page 175: Studio socio-economico, il rapporto quantitativo

STUDIO SOCIO ECONOMICO TERRITORIALE PER LO SVILUPPO DELLA CITTA’ DI PORDENONE

Elementi salienti dell’analisi del sistema produttivo

175

I mega-trend: esistono dinamiche che vanno oltre la crisi di cui è necessario tener conto nella programmazione, cercando di creare un ambiente il più possibile favorevole al cambiamento così da cogliere le opportunità che i trend producono. I principali fenomeni: progressivo invecchiamento della popolazione nei paesi avanzati, aumento delle tecnologie informatiche e digitali, aumento dei movimenti delle merci e delle persone su scala globale, crescita dei paesi emergenti.

I comparti maggiormente interessati: è probabile che l’informatica, le telecomunicazioni, i servizi alla persona, farmaceutica vedano sensibili aumenti. Settori maturi, come legno-arredo, elettrodomestici, autotrasporti, dove i paesi emergenti possono sfruttare il vantaggio del basso costo del lavoro, è verosimile che vedano aumentare il grado di competizione.

Azioni: partire dalle proprie specializzazioni produttive e dai propri punti di forza senza temere il cambiamento, ma cogliendone le opportunità. Dato il processo in corso di specializzazione e concentrazione delle attività produttive, chiudersi in campanilismi rischia di indebolire le forze già provate dalla crisi, al contrario una visione di sistema volta a raggiungere la massa critica, a eliminare le inefficienze e massimizzare l’uso delle scarse risorse pubbliche disponibili mette al centro il ruolo chiave del sistema territoriale. In questa direzione servizi ad alta intensità di conoscenza, logistica, informazione, connettività, formazione sono ambiti su cui puntare affinché le imprese possano migliorare l’attività di produzione in termini di produttività, rapidità, flessibilità ed accrescere il valore aggiunto intrinseco del prodotto con maggiori componenti innovative e di design, da proporre in mercati non ancora esplorati.

VALUTAZIONI DI SCENARIO

Page 176: Studio socio-economico, il rapporto quantitativo

STUDIO SOCIO ECONOMICO TERRITORIALE PER LO SVILUPPO DELLA CITTA’ DI PORDENONE

Elementi salienti dell’analisi demografica

Il sistema territoriale pordenonese ha oggi circa 60 mila addetti e 150 mila abitanti. Vi risiede il 47% della popolazione provinciale e vi lavora il 53% degli addetti della provincia.

Il principale driver della crescita demografica è la domanda di lavoro. Questo spiega l’aumento di popolazione del sistema, passato negli ultimi cinquant’anni dai 75 mila abitanti del 1961 ai 127 mila del 2011.

Tuttora il sistema territoriale pordenonese presenta un rapporto addetti su popolazione (39 ogni 100 abitanti) tra i più elevati nel Nordest, con Pordenone primo tra i capoluoghi con un valore analogo a Padova (46).

Il sistema pordenonese ha attratto popolazione (e continua a farlo anche nel 2011). La distribuzione e ri-distribuzione della stessa all’interno del sistema è il risultato dell’interazione tra domanda e caratteristiche dell’offerta abitativa e delle politiche urbanistiche – residenziali attuate dai singoli comuni.

176VALUTAZIONI DI SCENARIO

La presenza, all’interno del sistema, di comuni a forte caratterizzazione residenziale e di altri che mantengono tuttora un prevalente profilo “produttivo”, sostanzia una elevata interdipendenza funzionale tra i punti del sistema ed un elevato grado di mobilità interna.

Page 177: Studio socio-economico, il rapporto quantitativo

STUDIO SOCIO ECONOMICO TERRITORIALE PER LO SVILUPPO DELLA CITTA’ DI PORDENONE

Elementi salienti dell’analisi demografica

L’analisi dei dati dell’anagrafe comunale ha evidenziato la fluidità del sistema. E’ presente una forte immigrazione dall’esterno del sistema verso Pordenone, ed al contempo un importante flusso di trasferimenti da Pordenone verso gli altri comuni del sistema. A Pordenone si trasferisce popolazione dall’estero, ma anche dal resto della provincia e dal resto d’Italia.

Pordenone perde popolazione giovane (under 35) verso i comuni di cintura (quasi -800 tra 2005 e 2011), mentre attrae popolazione giovane dal resto del territorio provinciale (+330), regionale (+130), dall’Italia (+850) e, in misura assai rilevante, dall’estero (oltre +3.000).

Il comune di Pordenone presenta la più elevata percentuale di stranieri rispetto agli altri capoluoghi di Veneto e Friuli Venezia Giulia: circa il 16% rispetto alla popolazione residente.

177VALUTAZIONI DI SCENARIO

Considerando i soli ultimi tre anni (dal 2009 al 2011) a Pordenone vi sono stati - tra iscrizioni e cancellazioni - oltre 11 mila trasferimenti di residenza. Le iscrizioni sono state oltre 6.500 e le cancellazioni circa 4.500. Di conseguenza, solo nel brevissimo intervallo di tre anni, il movimento ha interessato una quota equivalente a circa il 20% della popolazione.

Page 178: Studio socio-economico, il rapporto quantitativo

STUDIO SOCIO ECONOMICO TERRITORIALE PER LO SVILUPPO DELLA CITTA’ DI PORDENONE

Fattori di pressione demografica

178

2032

Sulla base dell’ipotesi tendenziale, si stima per Pordenone una crescita di quasi il 7% nei prossimi 20 anni, per il sistema nel complesso di oltre il 10%: Pordenone tra 20 anni potrebbe attestarsi sui 55 mila abitanti con il sistema a quota 140 mila abitanti.

L’ipotesi naturale, invece, indica da qui ai prossimi 20 anni delle flessioni sia per Pordenone (-6%) sia per il sistema (-4%): nel 2032 il capoluogo supererebbe di poco i 48 mila abitanti, con il sistema poco sotto quota 122 mila abitanti.

Prudenzialmente è possibile ipotizzare una sostanziale tenuta nel tempo della popolazione complessiva del comune di Pordenone e una leggera crescita di quella del sistema.

VALUTAZIONI DI SCENARIO

La popolazione in età lavorativa (15-64 anni) di Pordenone è destinata a calare sia in ipotesi naturale, passando da 33 mila abitanti nel 2012 a 27 mila nel 2032, sia, meno drasticamente, in ipotesi tendenziale (32 mila nel 2032).

La popolazione in età lavorativa del sistema (82 mila nel 2012) è destinata a calare di qui a 20 anni in ipotesi naturale (69 mila), mentre in ipotesi tendenziale si prevede una crescita nei prossimi 10 anni (84 mila nel 2022) e successivamente un leggero calo (83 mila nel 2032).

2012 2022

Page 179: Studio socio-economico, il rapporto quantitativo

STUDIO SOCIO ECONOMICO TERRITORIALE PER LO SVILUPPO DELLA CITTA’ DI PORDENONE

Fattori di pressione demografica

Popolazione 6-10 anni: in crescita nei prossimi 5 anni, a Pordenone passa da 2.050 nel 2012 a circa 2.450 nel 2017; nel sistema da circa 5.800 a quasi 6.300.

179

2012 20322022

Popolazione 11-13 anni: in crescita nei prossimi 10 anni, a Pordenone passa dai 1.200 del 2012 ai quasi 1.500 del 2022; nel sistema da 3.350 ad oltre 3.700.

VALUTAZIONI DI SCENARIO

Tali stime applicate si riferiscono all’ipotesi naturale e sono dunque il risultato dell’evoluzione demografica della popolazione attuale.

Popolazione over 65: in crescita continua nei prossimi anni a Pordenone e nel sistema con conseguente aumento degli utenti potenziali dei presidi socio-assistenziali e sanitari. A Pordenone si passa da 11.800 a circa 15.600 nei prossimi 20 anni, mentre nel sistema si passa dai 27 mila del 2012 ai quasi 39 mila del 2032.

Popolazione 14-18 anni: in crescita nei prossimi 10 anni, a Pordenone in aumento da 2.000 nel 2012 a circa 2.250 nel 2022; nel sistema da 5.300 ad oltre 6.000.

Page 180: Studio socio-economico, il rapporto quantitativo

STUDIO SOCIO ECONOMICO TERRITORIALE PER LO SVILUPPO DELLA CITTA’ DI PORDENONE

Spending review

180VALUTAZIONI DI SCENARIO

Decreto legge 6 luglio 2012, n. 95Legge di conversione 7 agosto 2012, n. 135

RIDUZIONE DELLA SPESA PUBBLICA RAZIONALIZZAZIONE DEI SERVIZI PUBBLICI RIORGANIZZAZIONE DEL FUNZIONAMENTO DEGLI ENTI PUBBLICI E LOCALI

I comuni al di sotto di una determinata soglia dimensionale devono obbligatoriamente svolgere in forma associata (mediante unione di comuni o convenzione) una serie di servizi:

organizzazione generale dell’amministrazione, gestione finanziaria e contabile e controllo;

organizzazione dei servizi pubblici di interesse generale, compresi i servizi di trasporto pubblico;

catasto;

pianificazione urbanistica ed edilizia, pianificazione territoriale di livello sovracomunale;

protezione civile e coordinamento dei primi soccorsi;

organizzazione e gestione dei servizi di raccolta, avvio e smaltimento e recupero dei rifiuti urbani e riscossione dei relativi tributi;

progettazione e gestione del sistema locale dei servizi sociali ed erogazione delle relative prestazioni ai cittadini;

edilizia scolastica, organizzazione e gestione dei servizi scolastici;

polizia municipale e polizia amministrativa locale.

Programmazione ed erogazione di servizi in forma associata

Page 181: Studio socio-economico, il rapporto quantitativo

STUDIO SOCIO ECONOMICO TERRITORIALE PER LO SVILUPPO DELLA CITTA’ DI PORDENONE

Il Piano di Governo del Territorio (PGT) del Friuli Venezia Giulia

181VALUTAZIONI DI SCENARIO

Adozione agosto 2012

Policentrismo come elemento costitutivo del FVG

Bacini di riferimento dei centri definiti sulla base delle relazioni

CREAZIONE DI UN SISTEMA POLICENTRICO RAZIONALE (SOSTENIBILE):definizione chiara della gerarchia delle funzioni degli insediamenti ed equa distribuzione dei servizi sul territorio, eliminando fenomeni di diffusione generalizzata, arginando l’espansione orizzontale delle città e contenendo la crescita insediativa.

Programmazione del territorio secondo logiche di area vasta,laddove per area vasta si intende un ambito di interesse locale che necessita, data la “vasta dimensione degli interessi coinvolti”, l’interazione e il coordinamento di più enti territoriali, al fine di garantire la soluzione delle questioni ad essa inerenti attraverso la gestione unitaria di una serie di tematiche strategiche per lo sviluppo sostenibile del territorio.

Una città o un polo di riferimento di un territorio vive e cresce grazie al suo bacino di utenti e/o cittadini, ma i limiti di tale bacino non si definiscono in base ad un confine amministrativo, quanto piuttosto in funzione delle relazioni che esso genera o attrae. Questo è l’ambito delle reti di livello locale che si realizza attraverso l’organizzazione territoriale di area vasta fra comuni appartenenti alla stessa area funzionale e che il PGT definisce come Sistema Territoriale Locale (STL).

Page 182: Studio socio-economico, il rapporto quantitativo

STUDIO SOCIO ECONOMICO TERRITORIALE PER LO SVILUPPO DELLA CITTA’ DI PORDENONE

Geometrie territoriali-amministrative variabili

182VALUTAZIONI DI SCENARIO

Ambiti funzionali di livello sovra-comunale presenti nella provincia di Pordenone

E’ evidente che non ha senso ricercare una ripartizione del territorio (o geometria) che soddisfi in modo univoco le esigenze di tutte le funzioni e servizi di pubblico interesse.

12 associazioni intercomunali e 1 unione di comuni

2 unioni montane (e 1 ex comunità montana)

2 Ato e 3 consorzi Bim

3 consorzi di sviluppo industriale

Per una più approfondita trattazione si rimanda al capitolo “Le geometrie variabili dei livelli amministrativi nella provincia di Pordenone”

5 distretti sanitari e ambiti distrettuali

5 centri per l’impiego

Servizi diversi richiedono differenti assetti territoriali per la loro efficiente erogazione: ad esempio, servizi sanitari, raccolta rifiuti, distribuzione di energia ecc.

Guardando alle esperienze di programmazione ed erogazione associata di servizi comunali, rileva il numero elevato delle stesse e la dimensione ridotta in termini di popolazione interessata: su 13 esperienze complessive, 10 riguardano territori con una popolazione totale inferiore ai 40 mila abitanti, di cui ben 8 con meno di 20 mila.

Page 183: Studio socio-economico, il rapporto quantitativo

STUDIO SOCIO ECONOMICO TERRITORIALE PER LO SVILUPPO DELLA CITTA’ DI PORDENONE

La necessità di una visione integrata

183VALUTAZIONI DI SCENARIO

1

3

SUPERAMENTO DEI CONFINI AMMINISTRATIVIGli insediamenti produttivi, la domanda di servizi (pubblici e privati), le strutture commerciali, le infrastrutture di trasporto, ma anche le scelte residenziali degli abitanti e dei lavoratori sostanziano di fatto una rete densa e materiale che non vede i (e non ragiona per) confini. Il tradizionale approccio alla programmazione del territorio e dei servizi pubblici incardinato sulla sostanziale legittimazione del comune a rappresentarsi e ad agire come “isola” rispetto a ciò che lo circonda non consente più di fare i conti con un sistema economico e relazionale complesso e diffuso sul territorio.

ADOZIONE DI UN APPROCCIO INTER-SETTORIALELe grandi sfide delle città e del territorio quali il rinnovamento urbano, la riqualificazione energetica e l’informatizzazione del trasporto pubblico locale richiedono una programmazione al contempo sovra-comunale e inter-settoriale strutturata e integrata. I progetti che riguardano questi ambiti necessitano inoltre di competenze specializzate, risorse finanziarie e dotazione tecnologica che non sempre i comuni, in particolar modo quelli di minori dimensioni, sono in grado di attivare in modo efficiente da soli. L’ottica inter-settoriale si coniuga quindi quasi necessariamente con l’adozione di una prospettiva di area vasta, nella definizione delle politiche pubbliche, nella progettazione degli interventi e nella definizione dei bacini di domanda/utenza.

RICORSO AL PARTENARIATO PUBBLICO-PRIVATOPartenariato pubblico-privato significa attivazione congiunta per il raggiungimento di un interesse reciproco: il soddisfacimento di un bisogno della collettività rispetto al quale l’ente pubblico non è in grado di rispondere efficientemente attraverso un servizio che può invece essere fornito da o con la collaborazione di un privato, il quale a sua volta trova in tale attività equa remunerazione per il proprio investimento. Remunerazione spesso possibile solo aggregando la domanda, e di conseguenza programmando il servizio o dimensionando l’intervento, su bacini di utenza ampi.

2

Page 184: Studio socio-economico, il rapporto quantitativo

STUDIO SOCIO ECONOMICO TERRITORIALE PER LO SVILUPPO DELLA CITTA’ DI PORDENONE

Il Patto dei Sindaci

184VALUTAZIONI DI SCENARIO

Iniziativa dell’Unione Europea che si colloca all’interno del pacchetto comunitario sul clima e sull'energia i cui obiettivi sono, entro il 2020, ridurre del 20% le emissioni di gas a effetto serra, aumentare del 20% il risparmio energetico e portare al 20% la produzione energetica da fonti rinnovabili.

Con la sottoscrizione del Patto dei Sindaci le amministrazioni comunali assumono un impegno formale nei confronti dell’Unione Europea. In particolare, i Comuni che sottoscrivono il Patto si assumono l’impegno di:

preparare un inventario delle emissioni (baseline) come punto di partenza per le successive azioni;

presentare entro un anno un Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile (Paes);

adattare le strutture della città, inclusa l’allocazione delle risorse umane;

presentare, su base biennale, un Rapporto sull’attuazione del Piano d’Azione.

Il Patto dei Sindaci riguarda azioni di livello locale. Nel Paes si prevede che gli enti prendano provvedimenti riguardanti funzioni assegnate loro istituzionalmente (servizi e pianificazione) in settori quali:

Il punto di forza del Patto dei Sindaci è quello di stimolare le amministrazioni a concepire un PERCORSO STRUTTURATO per il risparmio energetico, con il sostegno tecnico e finanziario dell’Unione Europea e con la possibilità di accedere alle esperienze messe in atto a livello comunitario.

Soltanto una manciata di comuni del Friuli Venezia Giulia vi ha fino ad oggi aderito, tra cui, ad ora unico nella provincia di Pordenone, il comune di Spilimbergo.

Page 185: Studio socio-economico, il rapporto quantitativo

STUDIO SOCIO ECONOMICO TERRITORIALE PER LO SVILUPPO DELLA CITTA’ DI PORDENONE

Partenariato “Città e comunità intelligenti”

185VALUTAZIONI DI SCENARIO

SMART CITY = città in cui l’innovazione tecnologica contribuisce in modo determinante al miglioramento di aspetti quali la mobilità, l’ambiente, il turismo, la cultura, l’economia della conoscenza e

della tolleranza, le trasformazioni urbane.

Richiede progettualità multisettoriale e di lungo periodo. Emblematico l’approccio dell’Unione Europea.

L’iniziativa “Smart Cities and Communities” (“Città e Comunità Intelligenti”) fa capo al Piano strategico per le Tecnologie Energetiche (Set), il cui obiettivo è accelerare lo sviluppo di una nuova serie di tecnologie a bassa emissione di carbonio. A luglio 2012, l’Unione Europea ha stanziato 365 milioni euro per la Smart Cities & Communities European Innovation Partnership (SCC), una cifra nettamente superiore agli 81 milioni stanziati per il 2012. L’iniziativa, nel 2012, copriva due soli settori (trasporti ed energia), e i progetti dimostrativi finanziati potevano essere riferiti a uno solo di questi. A partire dal 2013, al campo dell’energia e dei trasporti si è aggiunto quello delle ICT; inoltre, i progetti dimostrativi dovranno riguardare tutti e tre i settori, in considerazione del fatto che i servizi e le catene del valore di tali settori stanno oggi convergendo.

Non è però soltanto sull’incremento di budget – per quanto sostanziale – che va appuntata l’attenzione, ma anche sullo strumento scelto. Ai bandi emanati nell’ambito della SCC potranno partecipare consorzi che riuniscano aziende operanti nei tre settori e almeno due città. L’obiettivo è quello di finanziare progetti ad alto impatto, appetibili per il mercato e potenzialmente replicabili.

Se dunque l’impostazione generale è quella di dare vita a una serie di progetti dimostrativi (la partnership sarà pienamente operativa sotto “Orizzonte 2020”, il nuovo programma quadro di ricerca e innovazione che sarà sviluppato nell’ambito del prossimo ciclo di programmazione 2014-2020), dall’altro è evidente la necessità di adottare una visione integrata.

Page 186: Studio socio-economico, il rapporto quantitativo

STUDIO SOCIO ECONOMICO TERRITORIALE PER LO SVILUPPO DELLA CITTA’ DI PORDENONE

Social Housing

186VALUTAZIONI DI SCENARIO

SOCIAL

attività di sviluppo e gestione immobiliare …

… con oggetto l’insieme di alloggi e servizi rivolti a coloro che non riescono a soddisfare sul mercato (per ragioni economiche o per l’assenza di un’offerta adeguata) il proprio bisogno abitativo.

HOUSING

OBIETTIVIfornire soluzioni al disagio abitativo tramite interventi immobiliari coordinatirealizzare un contesto abitativo e sociale dignitosocreare un’offerta abitativa sostenibile, assegnando un titolo di preferenza alla locazione a medio-lungo termine.

STRUMENTI

I fondi immobiliari chiusi sono un possibile strumento per valorizzare e incrementare l’offerta abitativa sul territorio. Tali fondi immobiliari potranno essere costituiti mediante la partecipazione di soggetti pubblici e privati. Sono state recentemente sperimentate iniziative che hanno prevalentemente utilizzato il fondo comune di investimento immobiliare come strumento per l’implementazione di progetti locali.

DESTINATARI - I soggetti destinatari di tali unità abitative sono individuati tra i “soggetti svantaggiati” che non sono in grado di accedere alla locazione di alloggi nel libero mercato:

nuclei familiari a basso reddito, anche mono-parentali o mono-reddito;

giovani coppie a basso reddito;

anziani in condizioni sociali o economiche svantaggiate;

studenti fuori sede;

soggetti sottoposti a procedure esecutive di rilascio;

immigrati regolari a basso reddito che soddisfino alcuni criteri di residenza.

Page 187: Studio socio-economico, il rapporto quantitativo

STUDIO SOCIO ECONOMICO TERRITORIALE PER LO SVILUPPO DELLA CITTA’ DI PORDENONE

Il partenariato pubblico privato

187VALUTAZIONI DI SCENARIO

Fonte: elaborazioni su dati Osservatorio Nazionale Project Financing (ottobre 2011).

La domanda di partenariato pubblico privato è fortemente aumentata in questo decennio, anche in Friuli Venezia Giulia. Nell’intero periodo 2002-2010 sono state indette 191 gare di partenariato pubblico-privato e il valore complessivo del mercato, ovvero l’ammontare degli importi messi in gara, si attesta a quota 1.328 milioni. Si è passati da 9 gare per un ammontare di 9 milioni di euro del 2002 a 61 gare per 1.041 milioni nel 2010.

I dati sul numero di gare non rendono però conto del sostanziale fallimento di questo strumento se misurato sulla percentuale di gare che trovano aggiudicazione. Nonostante infatti il numero di aggiudicazioni sia cresciuto nel tempo (dalle 5 del 2002 alle 11 del 2010 per un importo passato da 10 milioni di euro a 43), soltanto il 26% in numero e il 15% in importo delle gare pubblicate tra 2002 e 2010 in Friuli Venezia Giulia ha trovato aggiudicazione (nel 2010 il 18% in numero e il 4% in importo).

È un dato che testimonia la presenza di problemi nell’iter procedurale che ostacolano il corretto uso di uno strumento ricco di potenzialità e la difficoltà nel creare progetti di partenariato realmente sostenibile per il privato. È perciò essenziale che le amministrazioni trovino le modalità con cui garantire l’incontro tra la domanda pubblica e la disponibilità dei privati, avviando un percorso di riflessione sulle possibilità di miglioramento dell’iter ma anche su come recepire più efficacemente le manifestazioni di interesse dei privati. Significa, cioè, sia creare le condizioni in base alle quali l’investitore privato possa ravvisare il proprio interesse, sia rimuovere dal processo i colli di bottiglia di carattere burocratico.

Bandi di partenariato pubblico-privato e aggiudicazioni, FVG

Bandi Agg. % agg.

Tot. '02-10 191 49 25,72010 61 11 18,0Gen-Ago '11 41 8 19,5

PeriodoNumero

Bandi Agg. % agg.

Tot. '02-10 1.328 205 15,42010 1.041 43 4,1Gen-Ago '11 412 10 2,4

PeriodoImporti (milioni €)

Page 188: Studio socio-economico, il rapporto quantitativo

STUDIO SOCIO ECONOMICO TERRITORIALE PER LO SVILUPPO DELLA CITTA’ DI PORDENONE

Sistema delle reti lunghe

188VALUTAZIONI DI SCENARIO

A23

A4

A27

A28

Rete autostradale esistenteAutostrade in progetto

Ferrovia

Capoluoghi di provincia

Interporti di secondo livello

Hub interportuali/interporti principali

Interporti da sviluppare

BG

1 Superstrada Pedemontana Veneta2 Nuova Romea3 Valdastico Sud4 Cremona-Mantova-Mare5 Tibre Nogarole Rocca-Parma6 Cispadana7 Cimpello-Sequals-Gemona

1

2

34

5

6

7

Nella configurazione attuale il pordenonese, sconta un collo di bottiglia nelle reti lunghe di tipo autostradale, con i flussi di mobilità costretti a “piegare” a sud verso la A4 per completare l’attraversamento est-ovest del nord Italia.

L’ipotesi di una direttrice alta lungo la fascia pedemontana rafforzerebbe il posizionamento del sistema pordenonese.

I nodi definiti dall’intersezione di corridoi funzionano come hub e costituiscono “luoghi” caratterizzati da un vantaggio competitivo.

L’assetto delle reti lunghe nel Nord Est - in via di definizione con la realizzazione della Superstrada Pedemontana Veneta – fa emergere una “articolazione alta” del Corridoio V e dell’Adriatico - Baltico che insiste sulla direttrice Pordenone – Tarvisio, lungo l’asse della ipotizzata Cimpello- Sequals – Gemona.

Page 189: Studio socio-economico, il rapporto quantitativo

STUDIO SOCIO ECONOMICO TERRITORIALE PER LO SVILUPPO DELLA CITTA’ DI PORDENONE

Viabilità e connessioni nel sistema urbano

La viabilità interna al sistema urbano, anche nei casi di città di medie dimensioni, si sviluppa solitamente in una logica di anello (o semi anello) esterno alla conurbazione più stretta, a collegamento della cintura allargata.

Così succede, ad esempio, nei casi di Padova (con il GRA), Treviso (con la tangenziale sud e l’ipotesi di tangenziale nord), Udine, ed in via di definizione a Vicenza.

Pordenone, invece, non ha un sistema di questo tipo, ma è la Pontebbana a svolgere questa funzione. Va pertanto definito un efficiente sistema di viabilità di attraversamento e connessione veloce all’interno del sistema.

189VALUTAZIONI DI SCENARIO

PD

A4A4

A13

Autostrade

G.R.A. di Padova

Rete stradale

SS 13 Pontebbana

Autostrada

PNSS13

A28

Area metropolitana

di Padova

Sistema territoriale di Pordenone

Page 190: Studio socio-economico, il rapporto quantitativo

STUDIO SOCIO ECONOMICO TERRITORIALE PER LO SVILUPPO DELLA CITTA’ DI PORDENONE

Il bacino di riferimento della città contemporanea

Le politiche per la città non possono limitarsi a considerare come riferimento i propri residenti, ma guardare ad un bacino nei fatti ben più ampio di quello definito dai cittadini inurbati.

Oggi il centro della città contemporanea è sempre più il centro “da vivere” per una comunità non solo definita dai suoi cittadini storici e residenti, ma da quanti, indipendentemente che risiedano nel centro storico, piuttosto che nelle aree “periferiche” della città o nei comuni di cintura, vi si riconoscono come cittadini o comunque riconoscono il centro storico come luogo pubblico comune del sistema: in essa trovano risposta ai bisogni di servizi, non solo intesi come servizi essenziali, bensì rispondenti alle domande di loisir, di tempo libero, di acquisto, di esperienze culturali.

Una città capoluogo non è dunque solamente la città dei residenti, ma anche quella dei city users provenienti dai comuni più vicini e non solo.

190

Centro città

Poli di attrazione urbana

Comuni limitrofi

Domanda espressa dalle periferieAttrazione esercitata dalle polarità

Quartieri periferici (anche in comuni di cintura)

Fonte: elaborazione Tolomeo Studi e Ricerche

VALUTAZIONI DI SCENARIO

Page 191: Studio socio-economico, il rapporto quantitativo

STUDIO SOCIO ECONOMICO TERRITORIALE PER LO SVILUPPO DELLA CITTA’ DI PORDENONE

Sviluppo commerciale e sviluppo urbano

Il forte sviluppo della mobilità a scala metropolitana e delle relazioni su reti lunghe ha generato delle opportunità per l’insediamento di grandi agglomerati commerciali (outlet, centri commerciali) e della grande distribuzione (iper store), specie nei luoghi ad alta accessibilità posti ai margini dei centri urbani, determinando lo spostamento dei principali luoghi di acquisto dal centro alla periferia.

191VALUTAZIONI DI SCENARIO

Le opportunità di sviluppo del commercio tradizionale si legano soprattutto al recupero della dimensione urbana del periurbano: lo sviluppo di sistemi di mobilità e di connessioni urbane in grado di collegare efficacemente il capoluogo, le periferie urbane ed i comuni di cintura, favorendo l’integrazione funzionale tra centro e periferia, può generare degli spazi per il commercio tradizionale.

La programmazione degli insediamenti commerciali si lega sempre più ad una prospettiva di sviluppo urbano e di riqualificazione del territorio.

Grandi polarità commerciali Commercio di vicinato

Le grandi superfici commerciali individuano delle vere e proprie polarità, in grado di attrarre flussi di mobilità su scala interregionale. Perciò, la programmazione di tali superfici rende necessaria un’azione coordinata, in un’ottica di area vasta.

Si tratta di continuare il processo di disegno urbano anche in periferia, programmando un sistema della mobilità (e dell’arredo urbano) funzionale a mettere in relazione la residenza con la funzione commerciale di vicinato.

Page 192: Studio socio-economico, il rapporto quantitativo

STUDIO SOCIO ECONOMICO TERRITORIALE PER LO SVILUPPO DELLA CITTA’ DI PORDENONE

Disegno delle aree produttive

192VALUTAZIONI DI SCENARIO

La domanda di fabbricati per attività produttive, logistiche, terziarie, commerciali prosegue, ma ha caratteristiche diverse rispetto al passato e richiede nello specifico:

elevata accessibilità, localizzazione presso i grandi assi viari;maggiori dimensioni, lotti più grandi;maggiore dotazione di servizi alle imprese ed alle persone.

La progettazione di aree produttive, logistiche e terziarie deve anche tenere conto del quadro infrastrutturale che si sta componendo, identificando, nel disegno territoriale in fieri, i punti nodali in cui si stanno generando nuovi differenziali competitivi.

Contestualmente, proprio per le mutate esigenze dei settori e delle aziende si liberano spazi. Non sempre questi sono ancora funzionali o compatibili con funzioni produttive. Da qui la necessità/opportunità di attivare processi di riutilizzo dei “vuoti urbani” attraverso rinnovamento edilizio e ridestinazione funzionale.

Page 193: Studio socio-economico, il rapporto quantitativo

STUDIO SOCIO ECONOMICO TERRITORIALE PER LO SVILUPPO DELLA CITTA’ DI PORDENONE

APPENDICE

193

Page 194: Studio socio-economico, il rapporto quantitativo

STUDIO SOCIO ECONOMICO TERRITORIALE PER LO SVILUPPO DELLA CITTA’ DI PORDENONE 194

Tav. A.1. Classificazione Ateco 2007.

APPENDICE

Livello 1 Livello 2 Livello 3: codice Ateco 2007 a 2 cifre

Agricoltura e pesca

Agricoltura e pesca 01-02-03

Industria in senso stretto

Industria estrattiva e utilities

Ind. estrattiva (05-06-07-08-09); Fornitura di gas, acqua, energia (35-36-37-38-39)

Manifattura

Industria alimentare (10-11-12); Sistema moda (13-14-15); Legno-arredo (16-31); Carta-editoria (17-18); Chimica-farmaceutica (19-20-21); Gomma-plastica (22); Minerali non metalliferi (23); Metallurgia (24-25); Meccanica (28-33) Elettronica (26-27-32); Mezzi di trasporto (29-30)

Costruzioni Costruzioni 41-42-43

Servizi

Commercio e ristorazioneComm. dettaglio e riparazione di autoveicoli (45-47); Comm. all’ingrosso (46); Alberghi e ristoranti (55-56)

Trasporti, magazzinaggio e comunicazioni

49-50-51-52-53-58-59-60-61

Attività finanziarie e immobiliari

Credito, finanza e assicurazioni (64-65-66); Att. immobiliari e di noleggio (68-77)

Servizi innovativiInformatica, ricerca e sviluppo (62-63-72); Att. professionali (69-70-71-73-74-78-80-81-82)

Servizi alla persona 75-79-85-86-87-88-90-91-92-93-95-96

Page 195: Studio socio-economico, il rapporto quantitativo

STUDIO SOCIO ECONOMICO TERRITORIALE PER LO SVILUPPO DELLA CITTA’ DI PORDENONE 195

Tav. A.2. Classificazione Ateco 2002.

Livello 1 Livello 2 Livello 3: codice Ateco 2002 a 2 cifre

Agricoltura e pesca

Agricoltura e pesca 01-02-05

Industria in senso stretto

Industria estrattiva e utilities

Ind. estrattiva (10-11-12-13-14); Fornitura di gas, acqua, energia (40-41)

Manifattura

Industria alimentare (15-16); Sistema moda (17-18-19); Legno-arredo (20-36); Carta-editoria (21-22); Chimica-farmaceutica (23-24); Gomma-plastica (25); Minerali non metalliferi (26); Metallurgia (27-28); Meccanica (29) Elettronica (30-31-32-33); Mezzi di trasporto (34-35); Altro (37)

Costruzioni Costruzioni 45

Servizi

Commercio e ristorazioneComm. dettaglio e riparazione di autoveicoli (50-52); Comm. all’ingrosso (51); Alberghi e ristoranti (55)

Trasporti, magazzinaggio e comunicazioni

60-61-62-63-64

Attività finanziarie e immobiliari

Credito, finanza e assicurazioni (65-66-67); Att. immobiliari e di noleggio (70-71)

Servizi innovativi Informatica, ricerca e sviluppo (72-73); Att. professionali (74)

Servizi alla persona 80-85-90-91-92-93

APPENDICE

Page 196: Studio socio-economico, il rapporto quantitativo

STUDIO SOCIO ECONOMICO TERRITORIALE PER LO SVILUPPO DELLA CITTA’ DI PORDENONE 196

Tav. A.3. Classificazione settori commercio.

Macrosettore Classificazione Ateco 2007 a 2 lettere, 2 e 3 cifre

Industria alimentare CA

Sistema moda CB

Legno-arredo CC16-CM31

Carta-editoria CC17-CC18

Chimica-farmaceutica CD-CE-CF

Gomma-plastica CG22

Minerali non metalliferi CG23

Metallurgia CH

Meccanica e apparecchi n.c.a.

CK

Elettronica CI-CJ

Mezzi di trasporto CL

Altre industrie CM32

APPENDICE

Page 197: Studio socio-economico, il rapporto quantitativo

STUDIO SOCIO ECONOMICO TERRITORIALE PER LO SVILUPPO DELLA CITTA’ DI PORDENONE 197

Tav. A.4. Classificazione Aree Geo-Economiche.

Area Paesi

BRIC Brasile, Russia, India e Cina

Europa extra UE27Albania, Andorra, Bielorussia, Bosnia-Erzegovina, Croazia, Islanda, Liechtenstein, Macedonia, Moldavia, Norvegia, Città del Vaticano, Serbia e Montenegro, Svizzera, Turchia e Ucraina.

OPECAlgeria, Angola, Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti, Ecuador, Iran, Iraq, Kuwait, Libia, Nigeria, Qatar e Venezuela

EDA Corea del Sud, Hong Kong, Malaysia, Singapore, Taiwan e Thailandia

UE15(vecchia adesione)

Austria, Belgio, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Italia, Irlanda, Lussemburgo, Paesi Bassi, Portogallo, Regno Unito, Spagna, Svezia

UE12(nuova adesione)

Bulgaria, Cipro, Estonia, Lettonia, Lituania, Malta, Polonia, Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia, Ungheria

APPENDICE