Studi di genere - I

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Essere donna, essere uomo: Stereotipi di genere e modelli di socializzazione Chiara Volpato

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I pregiudizi e gli stereotipi di genere; auto-oggettivazione della donna nella società e sue conseguenze psicologiche e sociali.*

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Essere donna, essere uomo: Stereotipi di genere

e modelli di socializzazione

Chiara Volpato

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Stereotipi di genere

Nei rapporti di genere, il predominio maschile si traduce in stereotipi che sanciscono la superiorità degli uomini sui tratti legati alla dimensione della competenza e rilevanti per lo status, mentre alle donne viene riconosciuta una superiorità sulle dimensioni legate alla capacità di costruire e mantenere soddisfacenti relazioni interpersonali.

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Unger & Crawford (1996): vi è la tendenza a ritenere le differenze di genere più rilevanti di quanto in effetti non siano.

Es.: le differenze di genere, molto piccole e di origine culturale, che si manifestano nei test di matematica, vengono amplificate fino ad affermare che gli uomini sono più dotati delle donne in matematica.

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Le rassegne sulla letteratura sulle differenze di genere, condotte con tecniche di meta-analisi, dimostrano che esistono pochi attributi sui quali i sessi differiscono in maniera costante.

In quei pochi casi, la misura di tale differenza è trascurabile.

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Stereotipi maschili e femminili

Eagly e collaboratori hanno collegato il contenuto degli stereotipi sessuali alla divisione sociale del lavoro. Hanno, ad esempio, mostrato come gli stereotipi di genere derivino dall'assunzione che uomini e donne ricoprono ruoli diversi: le donne sono communal poiché tale attributo è coerente con il loro ruolo domestico e di cura, gli uomini agentic poiché tale caratteristica è coerente con il loro ruolo di lavoratori (Eagly e Steffen, 1984).

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Stereotipi maschili e femminili

La ricerca sperimentale ha accertato che le donne che hanno successo in settori tradizionalmente maschili tendono a essere giudicate negativamente; tale giudizio si attenua solo se esse esprimono chiaramente attributi che sono tradizionalmente percepiti come tratti femminili.

La disapprovazione per la violazione delle norme di genere è sperimentata anche dagli uomini, come mostra il giudizio che pesa su coloro che, anziché avere una professione riconosciuta, si occupano della casa e dei figli.

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Perché gli stereotipi di genere persistono?

Perché sono funzionali, servono al mantenimento dello status quo.

Due aspetti, in particolare, sono importanti: Differenziazione Legittimazione

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Susan Fiske ha approfondito la funzione di giustificazione degli stereotipi di genere, descrivendo come la stereotipizzazione “operi al servizio del controllo”.

Attraverso gli stereotipi, ma non solo, coloro che detengono il potere arrivano ad esercitare controllo su coloro che ne hanno meno: Funzione descrittiva degli stereotipi

(credenze condivise concernenti un gruppo di persone)

Funzione prescrittiva degli stereotipi (linee guida su come dovrebbero essere i membri di particolari gruppi)

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Il sessismo, un tipo particolare di pregiudizio

DEFINIZIONE CLASSICA:

Il pregiudizio è la tendenza a reagire nei confronti di una persona prontamente e in modo chiaramente sfavorevole sulla base dell’appartenenza ad una classe o categoria (Gergen e Gergen, 1981)

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IL SESSISMO AMBIVALENTE

(Glick & Fiske, 1996)

Gli uomini, di status superiore, hanno bisogno delle donne per gratificazione sessuale, per la riproduzione e la crescita della prole. La relazione tra uomini e donne, in quanto gruppi sociali, è infatti unica: non esistono altri gruppi la cui interdipendenza sia caratterizzata da storiche differenze di potere unite a uno stretto grado di intimità fisica e psicologica.

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Il fatto che gli uomini controllino in misura prevalente le strutture sociali, politiche ed economiche, ma le donne godano di un potere rilevante all'interno delle relazioni interpersonali, rende pervasiva l'ambivalenza nei rapporti di genere.

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Il bastone e la carota

HS (Sessismo ostile): “punizioni”, denota un’antipatia verso le donne, soprattutto quando sfidano i ruoli tradizionali, che giustifica la supremazia maschile

BS (Sessimo benevolo):”ricompense”, invita le donne ad accettare le differenze di potere, adeguandosi ai ruoli, invece che sfidarle

“The irony is that, in highly sexist cultures, men create both the problem (sexist hostility) and the solution (sexist benevolence) so that women are forced to seek protection from members of the very group that oppresses them” (Fiske e Glick, 1996)

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The Ambivalent Sexism Inventory

La scala di sessismo ambivalente è composta da 22 item:

11 compongono la subscala di sessismo ostile (HS)

11 quella di sessismo benevolo (BS).

In entrambe le subscale sono rappresentati i tre

ambiti di espressione del sessismo:

paternalismo,

differenziazione di genere,

eterosessualità.

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Sessismo Benevolo (BS): invita le donne ad accettare le differenze di potere, adeguandosi ai ruoli, invece che sfidarle ricompense

“Per quanto realizzato sia, un uomo non è mai veramente completo come persona se non ha l'amore di una donna.”

“Molte donne hanno una qualità di purezza che pochi uomini posseggono.”

“Le donne tendono ad avere una maggior sensibilità morale rispetto agli uomini.”

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Sessismo Ostile (HS): è un’antipatia verso le donne, soprattutto se sfidano i ruoli tradizionali, che giustifica la supremazia maschile punizioni

“Molte donne interpretano osservazioni o atti innocui come maschilisti.”

“Quello che le femministe vogliono veramente è che le donne abbiano più potere degli uomini.”

“Ci sono molte donne che provano piacere a provocare gli uomini mostrandosi sessualmente disponibili e rifiutando poi i loro approcci.”

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Validazione cross-culturale dell’ASI

Hanno risposto all’ASI 15.000 persone in 19 paesi:

America del Nord (Stati Uniti), America centrale e meridionale (Brasile, Cile,

Colombia, Cuba), Europa (Belgio, Germania, Inghilterra, Italia,

Olanda, Portogallo, Spagna), Africa (Botswana, Nigeria, Sud-Africa), Medio Oriente (Turchia), Estremo Oriente (Giappone, Corea del Sud), Oceania (Australia).

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0,5

1

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2

2,5

3

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Ho

stile

Se

xism

Cuba Botswana S. Korea Italy Belgium USA Netherlands

Men

Women

Hostile Sexism Averages Across 19 Nations. Reprinted from Glick et al. (2000).

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Eng

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Bel

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Men

Women

Benevolent Sexism Averages Across 19 Nations. Reprinted from Glick et al. (2000).

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Risultati

I confronti tra i punteggi medi di donne e uomini, all'interno di ciascun paese, rivelano che per il sessismo ostile gli uomini esprimono punteggi più alti di quelli delle donne, risultato che non viene replicato per il sessismo benevolo.

La tendenza generale, per le donne, è infatti quella di rifiutare il sessismo ostile, ma di accettare, soprattutto nelle situazioni caratterizzate da maggior disparità tra i generi, un certo livello di sessismo benevolo.

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Le due forme di sessismo sono costrutti coerenti e rilevabili in molte culture; esse compongono un sistema ideologico che concorre al mantenimento dell'ineguaglianza di genere. Coerentemente con la teoria della giustificazione del sistema (System-Justification Theory) (Jost e Banaji, 1994), le donne sembrano adeguarsi al sistema in cui sono inserite.Infatti, i punteggi di sessismo ostile espressi dalle donne risultano più alti nelle culture più sessiste; però è proprio in queste culture che è maggiore la differenza tra le medie dei punteggi di sessismo espressi da donne e uomini, il che suggerisce l'esistenza di una resistenza femminile al sistema ideologico dominante.

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Per il sessismo benevolo, più sono inserite in una situazione sessista, più le donne accettano l'atteggiamento benevolo, sia rispetto alle donne inserite in situazioni meno sessiste sia rispetto agli uomini della loro cultura. Il sessismo benevolo si rivela così uno strumento di mantenimento delle disparità sociali per più motivi: presenta uno stretto legame con il sessismo ostile, contribuisce a sostenere le ideologie che relegano le donne nei tradizionali ruoli femminili, diventa uno strumento di indebolimento delle resistenze delle donne.

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Implicazioni del Sessismo Benevolo

Maggiormente diffuso in società

sessiste (sostiene il sistema)

Le valutazioni positive sono

rivolte solo alle donne in ruoli

tradizionali

E’ disarmante e scoraggia la

protesta

Ha effetti insidiosi: anche le donne lo

accettano

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Sessismo ostile

Nelle società occidentali si riscontra un aumento del sessismo ostile e della violenza verso le donne che non accettano i ruoli tradizionali.

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Dati italiani: Interazione fra genere e forme di sessismo

1,90

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2,46

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Maschi Femmine

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BS

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Glick e Fiske (2001) hanno sottolineato il rapporto di complementarietà tra sessismo ostile e benevolo: chi nutre sessismo benevolo nei confronti delle donne che rispettano le tradizionali norme di genere, nutre sessismo ostile nei confronti delle donne che non le rispettano. Questo rapporto di complementarietà serve a mantenerlo status quo: il sessismo ambivalente sostiene la gerarchia tra i sessi concependo le donne come bisognose di protezione e idealizzandole o screditandole a seconda che si conformino alla gerarchia di genere (Fowers & Fowers, 2009).

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La suddivisione delle donne in sottotipi permette di credere di non avere pregiudizi sessisti, dal momento che si provano sentimenti negativi solo verso le donne che sfidano le gerarchie di genere (sessismo ostile). Quindi i sottotipi femminili sostengono il mantenimento della gerarchia di genere e consentono agli individui di mantenere opinioni sessiste senza considerarsi sessisti. In uno studio di Glick et al. (1997), il sessismo ostile è associato a valutazioni più ostili verso le donne in carriera da parte di uomini e, in misura minore, di donne. Il benevolo è invece associato a giudizi più positivi verso le casalinghe in uomini, ma non in donne.

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La scala di ambivalenza verso gli uomini (The Ambivalence toward Men

Inventory, AMI)

La scala di ambivalenza verso gli uomini è costituita da venti item, dieci dei quali mirano a rilevare la componente ostile, dieci la componente benevola.

Ciascuna metà contiene item atti a coprire i tre domini delle differenze di potere, della differenziazione di genere e dell'eterosessualità.

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Item di ambivalenza ostile

2. E' tipico di un uomo che è sessualmente attratto da una donna non avere remore nel fare qualsiasi cosa per portarla a letto.

4. Quando gli uomini si danno da fare per "aiutare" le donne, spesso tentano di dimostrare che sono migliori di loro.

6. Gli uomini si perderebbero in questo mondo se non ci fossero le donne a guidarli.

8. Quando sono ammalati, gli uomini agiscono come bambini. 9. Gli uomini si batteranno sempre per avere, nella società, un maggior

controllo rispetto alle donne. 11. Anche gli uomini che dichiarano di essere sensibili ai diritti delle

donne in realtà vogliono a casa una relazione di tipo tradizionale, in cui la donna assolva alla maggior parte delle cure della casa e dei figli.

14. Di solito gli uomini cercano di dominare la conversazione quando parlano alle donne.

15. Molti uomini sostengono a parole l'uguaglianza delle donne, ma non riescono a trattare una donna come uguale.

17. Quando le cose non vanno bene, molti uomini sono in realtà come bambini.

19. Molti uomini molestano sessualmente le donne, anche se solo in modo sottile, quando si trovano in posizione di potere rispetto ad esse.

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Item di ambivalenza benevola

1. Anche se entrambi i membri di una coppia lavorano, la donna dovrebbe essere attenta a prendersi cura del proprio uomo a casa.

3. Nelle emergenze, rispetto alle donne, è meno probabile che gli uomini crollino.

5. Ogni donna ha bisogno di un compagno che si prenda cura di lei. 7. Una donna non sarà mai veramente appagata nella vita se non avrà

una relazione impegnativa e a lungo termine con un uomo. 10. Gli uomini sono utili soprattutto per dare sicurezza finanziaria alle

donne. 12. Ogni donna dovrebbe avere un uomo da adorare. 13. Gli uomini sono più disposti a mettere se stessi in pericolo per

proteggere gli altri. 16. Le donne sono incomplete senza gli uomini. 18. Rispetto alle donne, gli uomini sono più disposti a rischiare.20. Le donne dovrebbero prendersi cura dei loro uomini a casa, perché

questi crollerebbero se dovessero badare a se stessi.

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Risultati

Si è trovato che, nell’atteggiamento ostile, le donne esprimono punteggi più alti degli uomini, mentre, in quello benevolo, sono i punteggi maschili a superare quelli femminili.

In genere, comunque, i punteggi relativi alla componente benevola sono decisamente bassi, anche per i rispondenti maschi.

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Sessismo e ambivalenza verso gli uomini

Per Glick et al. (2004), sessismo benevolo e benevolenza verso gli uomini, che si basano entrambi su credenze circa la complementarietà dei ruoli di genere, sono fortemente correlati.

Vi è inoltre una correlazione fortemente significativa tra sessismo ostile e benevolenza verso il genere maschile, basata sul fatto che coloro che considerano le donne inferiori agli uomini (vale a dire i sessisti ostili) mostrano atteggiamenti benevoli verso questi ultimi.

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Nel contesto italiano, si è osservato che coloro che manifestano atteggiamenti sessisti verso le donne si mostrano benevoli verso gli uomini (Manganelli, Volpato e Canova, 2008).

Inoltre, si è trovato che l’ostilità verso il genere maschile, nel campione di uomini, non correla con il sessismo, mentre nel campione femminile non correla con il sessismo ostile, ma con il sessismo benevolo. Questo risultato indica che l’ostilità verso gli uomini non si accompagna necessariamente al rifiuto delle forme più sottili di sessismo benevolo.

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Bibliografia Glick, P., Fiske, S. T. (1996). The ambivalent sexism inventory: Differentiating hostile

and benevolent sexism. Journal of Personality and Social Psychology, 70, 491-512. Glick, P., Fiske, S. T. (1997). Hostile and benevolent sexism: Measuring ambivalent

sexist attitudes toward women. Psychology of Women Quarterly, 21, 119-135. Glick, P., Fiske, S. T. (1999). The ambivalence toward men inventory: Differentiating

hostile and benevolent beliefs about men. Psychology of Women Quarterly, 23, 519-536.

Glick, P., Fiske, S. T. (2001a). Ambivalent sexism. In M. P. Zanna (Ed.) Advances in Experimental Social Psychology (Vol. 33, pp. 115-188). San Diego: Academic Press.

Glick, P., Fiske, S. T. (2001b). An ambivalent alliance: Hostile and benevolent sexism as complementary justifications for gender inequality. American Psychologist, 56, 109-118.

Glick, P., Fiske, S. T., Mladinic, A., Saiz, J., Abrams, D., Masser, B., Adetoun, B., Akande, A., Alao, A., Brunner, A., Willemsen, T. M., Chipeta, K., Dardenne, B., Dijksterhuis, A., Wigboldus, D., Eckes, T., Six-Materna, I., Expòsito, F., Moya, M., Foddy, M., Kim, H-J., Lameiras, M., Sotelo, M. J., Mucchi Faina, A., Romani, M., Sakalli, N., Udegbe, B., Yamamoto, M., Ui, M., Ferreira, M. C., Lòpez, W. L. (2000). Beyond prejudice as simple antipathy: Hostile and benevolent sexism across cultures. Journal of Personality and Social Psychology, 79, 763-775.

Glick, P., Lameiras, M., Fiske, S. T., Eckes, T., Masser, B., Volpato, C., Manganellli, A. M., Pek, J., Huang, L., Sakalli-Ugurlu, N., Rodriguez Castro, Y., D'Avila Pereira, M. L., Willemsen, T. M., Brunner, A., Six-Materna, I., Wells, R. (2004). Bad but bold: Ambivalent attitudes toward men predict gender inequality in 16 nations. Journal of Personality and Social Psychology, 86, 713-728.

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Bibliografia

Manganelli Rattazzi, A. M., Volpato, C., & Canova, L. (2008). L'atteggiamento ambivalente verso donne e uomini. Un contributo alla validazione delle scale ASI e AMI. Giornale Italiano di Psicologia, 35, 261-287.

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Bibliografia recente

Marzano M. (2010). Sii bella e stai zitta. Milano: Mondadori.

Orbach S. (2010). Corpi. Torino: Codice. Rumiati R. (2010). Donne e uomini. Si

nasce o si diventa? Bologna: Il Mulino. Soffici C. (2010). Ma le donne no. Come

si vive nel paese più maschilista d’Europa. Milano:Feltrinelli.

Zanardo L. (2010). Il corpo delle donne. Milano: Feltrinelli.