Studi descrittivi

46

Transcript of Studi descrittivi

Page 1: Studi descrittivi
Page 2: Studi descrittivi

STUDI OSSERVAZIONALISTUDI OSSERVAZIONALI

STUDI DESCRITTIVISTUDI DESCRITTIVI

STUDI ANALITICISTUDI ANALITICI

STUDI CASO-CONTROLLOSTUDI CASO-CONTROLLO

STUDI LONGITUDINALISTUDI LONGITUDINALISTUDI TRASVERSALISTUDI TRASVERSALI

Page 3: Studi descrittivi

STUDI SPERIMENTALISTUDI SPERIMENTALI

SPERIMENTAZIONI SPERIMENTAZIONI CLINICHECLINICHE

INTERVENTI INTERVENTI PREVENTIVIPREVENTIVI

Page 4: Studi descrittivi

Ricerche epidemiologiche nelle quali i dati della Ricerche epidemiologiche nelle quali i dati della ricerca sono aggregati, riguardano intere ricerca sono aggregati, riguardano intere

popolazioni o comunità e non singoli individui.popolazioni o comunità e non singoli individui.

Hanno lo scopo di descrivere i fenomeni Hanno lo scopo di descrivere i fenomeni sanitari evidenziando l’associazione con sanitari evidenziando l’associazione con

possibili fattori di rischio o causali ed possibili fattori di rischio o causali ed avanzando ipotesi eziopatogenetiche da avanzando ipotesi eziopatogenetiche da

verificare e convalidare verificare e convalidare

STUDI DESCRITTIVISTUDI DESCRITTIVI

Page 5: Studi descrittivi

Analizzano i fenomeni sanitari Analizzano i fenomeni sanitari secondo tre variabilisecondo tre variabili

STUDI DESCRITTIVISTUDI DESCRITTIVI

TEMPOTEMPO SPAZIOSPAZIO

POPOLAZIONEPOPOLAZIONE

Page 6: Studi descrittivi

TEMPOTEMPO

Variazioni periodiche: stagionali, annuali, Variazioni periodiche: stagionali, annuali, pluriennali o secolaripluriennali o secolari

Variazioni non periodiche: epidemieVariazioni non periodiche: epidemie

STUDI DESCRITTIVISTUDI DESCRITTIVI

Page 7: Studi descrittivi

SPAZIOSPAZIO

Differenze traDifferenze tra

Aree urbane e ruraliAree urbane e rurali

Aree geograficheAree geografiche

STUDI DESCRITTIVISTUDI DESCRITTIVI

Page 8: Studi descrittivi

CARATTERISTICHE DELLA CARATTERISTICHE DELLA POPOLAZIONE IN STUDIOPOPOLAZIONE IN STUDIO

etàetà

sessosessorazzarazza

luogo di nascitaluogo di nascita

stato di nutrizionestato di nutrizioneavvenimenti stressantiavvenimenti stressanti

livello socio-economicolivello socio-economico

caratteristiche familiaricaratteristiche familiari

POPOLAZIONEPOPOLAZIONE

Page 9: Studi descrittivi

FONTE DATIFONTE DATI

REGISTRI PATOLOGIEREGISTRI PATOLOGIE

SCHEDE DI MORTESCHEDE DI MORTE

SCHEDE DI DIMISSIONE OSPEDALIERASCHEDE DI DIMISSIONE OSPEDALIERA

NOTIFICA MALATTIE INFETTIVENOTIFICA MALATTIE INFETTIVE

statistiche correntistatistiche correnti

STUDI DESCRITTIVISTUDI DESCRITTIVI

Page 10: Studi descrittivi

OBIETTIVIOBIETTIVI

analizzare i dati relativi a malattie e fattori di rischioanalizzare i dati relativi a malattie e fattori di rischio

illustrare la distribuzione delle varie malattie in illustrare la distribuzione delle varie malattie in rapporto a tempo spazio e caratteristiche individualirapporto a tempo spazio e caratteristiche individuali

calcolare i tassi di mortalità o incidenza grezzi, calcolare i tassi di mortalità o incidenza grezzi, specifici e standardizzatispecifici e standardizzati

ipotizzare correlazioni tra malattie e fattori di rischioipotizzare correlazioni tra malattie e fattori di rischio

STUDI DESCRITTIVISTUDI DESCRITTIVI

Page 11: Studi descrittivi

VANTAGGIVANTAGGI

Dati già raccolti, facilmente accessibili e spesso già Dati già raccolti, facilmente accessibili e spesso già elaboratielaborati

Bassi costi e rapidità d’esecuzioneBassi costi e rapidità d’esecuzione

Uso di classificazioni standardUso di classificazioni standard

Buona completezza di rilevazione per mortalità e Buona completezza di rilevazione per mortalità e ricoveri ospedalieriricoveri ospedalieri

STUDI DESCRITTIVISTUDI DESCRITTIVI

Page 12: Studi descrittivi

SVANTAGGSVANTAGGII Mancanza di ipotesi specificheMancanza di ipotesi specifiche

Dati personali non disponibiliDati personali non disponibili

Spesso dati disponibili in ritardoSpesso dati disponibili in ritardo

Tempi di latenza tra raccolta ed elaborazione dati Tempi di latenza tra raccolta ed elaborazione dati non sempre rapidinon sempre rapidi

STUDI DESCRITTIVISTUDI DESCRITTIVI

Page 13: Studi descrittivi

BIASBIAS

♣ Sottostima dei fenomeni per omissioni nella Sottostima dei fenomeni per omissioni nella segnalazionesegnalazione

♣ Attendibilità dubbia di alcuni dati e impossibilità Attendibilità dubbia di alcuni dati e impossibilità di effettuare verifiche di effettuare verifiche

STUDI DESCRITTIVISTUDI DESCRITTIVI

Page 14: Studi descrittivi

Difformità nella classificazione delle malattieDifformità nella classificazione delle malattie

““Fallacia ecologica”: le popolazioni confrontate Fallacia ecologica”: le popolazioni confrontate possono differire per alcune caratteristiche che possono differire per alcune caratteristiche che agiscono come fattori di confondimento; il loro agiscono come fattori di confondimento; il loro effetto fa correre il rischio di identificare effetto fa correre il rischio di identificare associazioni non esistenti in realtàassociazioni non esistenti in realtà

BIASBIAS

STUDI DESCRITTIVISTUDI DESCRITTIVI

Page 15: Studi descrittivi

Vengono utilizzati per fornire una prima idea Vengono utilizzati per fornire una prima idea del fenomeno in studio da approfondire poi del fenomeno in studio da approfondire poi con ricerche ad hoc che considerino i dati con ricerche ad hoc che considerino i dati

individuali.individuali.

STUDI DESCRITTIVISTUDI DESCRITTIVI

Page 16: Studi descrittivi

UN ESEMPIOUN ESEMPIO

Studio dell’andamento Studio dell’andamento epidemiologico delle malattie epidemiologico delle malattie

infettiveinfettive

Le malattie infettive possono presentareLe malattie infettive possono presentare

Variazioni temporaliVariazioni temporali sia a lungo termine sia a lungo termine (variazioni secolari) sia variazioni stagionali (variazioni secolari) sia variazioni stagionali (dipendenti dalla modalità di trasmissione.(dipendenti dalla modalità di trasmissione.

Variazioni spazialiVariazioni spaziali

Variazioni Variazioni dipendenti dalledipendenti dalle caratteristiche caratteristiche delle delle persone persone affetteaffette

Page 17: Studi descrittivi

STUDIO DI UN’EPIDEMIASTUDIO DI UN’EPIDEMIA

raggruppamento di un raggruppamento di un elevato numero di casielevato numero di casi di una malattia infettiva di una malattia infettiva nella stessa nella stessa popolazione o nello stesso gruppo di popolazione o nello stesso gruppo di individuiindividui in un in un periodo di tempo breveperiodo di tempo breve, a , a condizione che i casi abbiano condizione che i casi abbiano la stessa originela stessa origine. .

EPIDEMIAEPIDEMIA

Il verificarsi di una epidemia indica un’improvvisa e Il verificarsi di una epidemia indica un’improvvisa e rapida rottura di un equilibrio dei fattori che facilitano o rapida rottura di un equilibrio dei fattori che facilitano o

ostacolano la diffusione di una malattiaostacolano la diffusione di una malattia

Page 18: Studi descrittivi

STUDIO DI UN’EPIDEMIASTUDIO DI UN’EPIDEMIA

OBIETTIVO DI SANITA’ PUBBLICAOBIETTIVO DI SANITA’ PUBBLICA

Scoprire e correggere tali cambiamenti in modo Scoprire e correggere tali cambiamenti in modo tale da ristabilire l’equilibrio e controllare tale da ristabilire l’equilibrio e controllare l’epidemia.l’epidemia.

perché perché questoquesto soggetto si soggetto si è ammalato di è ammalato di questaquesta determinata malattia in determinata malattia in questoquesto tempo e luogo? tempo e luogo?

RISPONDENDO RISPONDENDO ALLE DOMANDEALLE DOMANDE

Page 19: Studi descrittivi

STUDIO DI UN’EPIDEMIASTUDIO DI UN’EPIDEMIA

1. 1. FORMULAZIONE DIAGNOSI DI FORMULAZIONE DIAGNOSI DI MALATTIAMALATTIA

Dati clinici, caratteristiche cliniche della malattia, Dati clinici, caratteristiche cliniche della malattia, storia della malattia, decorso, esito. storia della malattia, decorso, esito.

2. 2. DEFINIZIONE DEL CASODEFINIZIONE DEL CASO

corrisponde all’elenco dei criteri da utilizzare per corrisponde all’elenco dei criteri da utilizzare per stabilire se un individuo ha o meno la malattia in stabilire se un individuo ha o meno la malattia in questionequestione

Page 20: Studi descrittivi

3. 3. CARATTERIZZAZIONE NELLO CARATTERIZZAZIONE NELLO SPAZIO, TEMPO E POPOLAZIONESPAZIO, TEMPO E POPOLAZIONE

STUDIO DI UN’EPIDEMIASTUDIO DI UN’EPIDEMIA

È necessaria la caratterizzazione nello spazio, nel È necessaria la caratterizzazione nello spazio, nel tempo ed in base agli individui colpititempo ed in base agli individui colpiti

Page 21: Studi descrittivi

La distribuzione dei casi nel tempo è definita La distribuzione dei casi nel tempo è definita attraverso la costruzione della curva epidemica attraverso la costruzione della curva epidemica

Il tempo è riportato sull’asse delle x ed il Il tempo è riportato sull’asse delle x ed il numero dei casi sull’asse delle ynumero dei casi sull’asse delle y

La curva epidemica fornisce importanti informazioni La curva epidemica fornisce importanti informazioni sull’evoluzione dell’epidemia, sul tipo di esposizione e la sull’evoluzione dell’epidemia, sul tipo di esposizione e la

via di diffusione della malattiavia di diffusione della malattia

TEMPOTEMPO

Page 22: Studi descrittivi

TEMPOTEMPO

Nel caso di Nel caso di esposizione ad una fonte comune di esposizione ad una fonte comune di infezioneinfezione, molte persone entrano in contatto con la , molte persone entrano in contatto con la sorgente comune, come sorgente comune, come acqua o cibo contaminatoacqua o cibo contaminato, , in un breve periodo di tempoin un breve periodo di tempo

Se un’epidemia è dovuta a questo tipo di esposizione Se un’epidemia è dovuta a questo tipo di esposizione la curva ha generalmente un inizio improvviso, un la curva ha generalmente un inizio improvviso, un picco ed un declino piuttosto rapidopicco ed un declino piuttosto rapido

Page 23: Studi descrittivi

TEMPOTEMPO

Page 24: Studi descrittivi

TEMPOTEMPO

Se l’epidemia è dovuta a Se l’epidemia è dovuta a trasmissione trasmissione interpersonaleinterpersonale, la curva epidemica ha un andamento , la curva epidemica ha un andamento irregolare e prolungato.irregolare e prolungato.

In questo caso viene denominata epidemia prolungataIn questo caso viene denominata epidemia prolungata

TASSO DI TASSO DI INCIDENZA INCIDENZA EPATITE B IN EPATITE B IN ITALIAITALIA

Page 25: Studi descrittivi

TEMPOTEMPO

Nelle malattie a Nelle malattie a trasmissione aereatrasmissione aerea la curva epidemica la curva epidemica può assumere le stesse caratteristiche di un’epidemia da può assumere le stesse caratteristiche di un’epidemia da fonte comunefonte comune

Page 26: Studi descrittivi

LUOGOLUOGO

L’accurata caratterizzazione di una L’accurata caratterizzazione di una epidemia comporta la definizione della epidemia comporta la definizione della

localizzazione geografica dei casilocalizzazione geografica dei casi

La La mappatura geografica dei casimappatura geografica dei casi che indica che indica dove ogni persona affetta vive e lavora può dove ogni persona affetta vive e lavora può

fornire importanti contributi per la comprensione fornire importanti contributi per la comprensione di un episodio epidemico di un episodio epidemico

Page 27: Studi descrittivi

ESEMPIOESEMPIO

Studio effettuato a Londra negli anni 50 da Studio effettuato a Londra negli anni 50 da John John SnowSnow, in base al quale si evidenziò che , in base al quale si evidenziò che la la maggior parte delle persone affette da maggior parte delle persone affette da un’epidemia di colera vivevaun’epidemia di colera viveva negli isolati che si negli isolati che si collocano nelle immediate vicinanze della collocano nelle immediate vicinanze della sorgente di acqua potabile di Broad Street.sorgente di acqua potabile di Broad Street.

Basandosi su questa osservazione Snow Basandosi su questa osservazione Snow fece eliminare tale fonte fece eliminare tale fonte

dall’approvigionamento idricodall’approvigionamento idrico

Page 28: Studi descrittivi

LUOGOLUOGO Nella Nella mappatura spaziale dei casimappatura spaziale dei casi è possibile ricorrere ai tassi di è possibile ricorrere ai tassi di incidenza specifici per luogoincidenza specifici per luogo

ESEMPIOESEMPIO

Rouechè nel 1991 descrisse un’epidemia di una Rouechè nel 1991 descrisse un’epidemia di una infezione fungina respiratoria in una scuola infezione fungina respiratoria in una scuola dell’Arkansas e dimostrò come i tassi di incidenza dell’Arkansas e dimostrò come i tassi di incidenza specifici per aula fornivano indicazioni sulla causa specifici per aula fornivano indicazioni sulla causa dell’epidemia.dell’epidemia.

Page 29: Studi descrittivi

1.1. Ciascuna aula presentava un numero pari a 3 di casi di Ciascuna aula presentava un numero pari a 3 di casi di malattiamalattia

2.2. Solo un aula presentava un numero di 14 casi; quella Solo un aula presentava un numero di 14 casi; quella aula era localizzata direttamente sul canale di scarico aula era localizzata direttamente sul canale di scarico del carbone che scaricava nel suolo. del carbone che scaricava nel suolo.

3.3. In tal modo l’aula fu contaminata da polvere di In tal modo l’aula fu contaminata da polvere di carbone contaminata a sua volta da Histoplasma carbone contaminata a sua volta da Histoplasma capsulatumcapsulatum

4.4. Inalato dai bambini si ammalarono di istoplasmosiInalato dai bambini si ammalarono di istoplasmosi

ESEMPIOESEMPIO

Page 30: Studi descrittivi

INDIVIDUIINDIVIDUI

Conoscere le caratteristiche degli individui Conoscere le caratteristiche degli individui coinvolti in un’epidemia può aiutare a chiarire ed coinvolti in un’epidemia può aiutare a chiarire ed

inquadrare il problema e le sue causeinquadrare il problema e le sue cause

CARATTERISTICHE CARATTERISTICHE DA VALUTAREDA VALUTARE

EtàEtà

SessoSesso

Razza Razza

Religione Religione

Page 31: Studi descrittivi

ESEMPIO ESEMPIO tassi di incidenza del morbillo tra gli indiani Navajo per tassi di incidenza del morbillo tra gli indiani Navajo per le classi di età, 1972-1975 (CDC di Atlanta 1977)le classi di età, 1972-1975 (CDC di Atlanta 1977)

I casi tendono a verificarsi in bambini molto piccoli: I casi tendono a verificarsi in bambini molto piccoli: l’epidemia in quel momento è la conseguenza l’epidemia in quel momento è la conseguenza dell’assenza di immunizzazione nei neonati dell’assenza di immunizzazione nei neonati

0100

200300400500

600700800

9001000

<1 1--4 10--14 15--19 20--24 >24

classi di età

casi

no

tifi

cati

x 1

000

Page 32: Studi descrittivi

ESEMPIO ESEMPIO tassi di incidenza del morbillo nei residenti di Ohio per tassi di incidenza del morbillo nei residenti di Ohio per le classi di età, 1973-1974 (CDC di Atlanta 1977)le classi di età, 1973-1974 (CDC di Atlanta 1977)

Il fatto che molti bambini fossero esenti dal morbillo e i Il fatto che molti bambini fossero esenti dal morbillo e i bambini in età scolare tendessero la categoria bambini in età scolare tendessero la categoria

maggiormente colpita dall’infezione, suggerisce che maggiormente colpita dall’infezione, suggerisce che l’epidemia fu la conseguenza della caduta dei livelli l’epidemia fu la conseguenza della caduta dei livelli

anticorpali in età scolare in bambini vaccinati anticorpali in età scolare in bambini vaccinati precedentementeprecedentemente

0

10

20

30

40

50

60

70

80

90

100

classi di età (anni)

casi

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17

Page 33: Studi descrittivi

STUDIO DI UN’EPIDEMIASTUDIO DI UN’EPIDEMIA

Definiti gli aspetti appena identificati, è Definiti gli aspetti appena identificati, è possibile formulare ipotesi epidemiologiche possibile formulare ipotesi epidemiologiche in merito ai casi ed è necessario mettere in in merito ai casi ed è necessario mettere in

atto le misure preventive necessarieatto le misure preventive necessarie

Page 34: Studi descrittivi

Incidenza delle malattie infettive notificate 2002/2006Incidenza delle malattie infettive notificate 2002/2006

Page 35: Studi descrittivi

Incidenza delle malattie infettive notificate 2002/2006Incidenza delle malattie infettive notificate 2002/2006

Page 36: Studi descrittivi

Le malattie infettive a Le malattie infettive a trasmissione fecale oraletrasmissione fecale orale sono sono molto comuni in estate, per la capacità dei molto comuni in estate, per la capacità dei

microrganismi di moltiplicarsi velocemente nelle acque microrganismi di moltiplicarsi velocemente nelle acque

Page 37: Studi descrittivi
Page 38: Studi descrittivi

Le malattie infettive a Le malattie infettive a trasmissione aereatrasmissione aerea sono molto sono molto comuni nei mesi invernali e all’inizio della primavera comuni nei mesi invernali e all’inizio della primavera

Page 39: Studi descrittivi

EFFICACIA EFFICACIA VACCINALEVACCINALE

Page 40: Studi descrittivi
Page 41: Studi descrittivi

VARIAZIONI ANNUALI E PICCHI EPIDEMICI VARIAZIONI ANNUALI E PICCHI EPIDEMICI

SIMI. ISSSIMI. ISS

Page 42: Studi descrittivi

SIMI. ISSSIMI. ISS

VARIAZIONI ANNUALI E PICCHI EPIDEMICI VARIAZIONI ANNUALI E PICCHI EPIDEMICI

Page 43: Studi descrittivi

SIMI. ISSSIMI. ISS

VARIAZIONI ANNUALI E PICCHI EPIDEMICI VARIAZIONI ANNUALI E PICCHI EPIDEMICI

Page 44: Studi descrittivi

L’introduzione di interventi preventivi su L’introduzione di interventi preventivi su vasta scala, ad esempio di vasta scala, ad esempio di vaccinazionivaccinazioni, ,

può essere valutata attraverso può essere valutata attraverso l’osservazione dei cambiamenti a lungo l’osservazione dei cambiamenti a lungo termine degli andamenti delle malattietermine degli andamenti delle malattie

Page 45: Studi descrittivi

LA VACCINAZIONE E’ LA VACCINAZIONE E’ OBBLIGATORIAOBBLIGATORIA

TASSO DI INCIDENZA DI DIFETRITE IN ITALIATASSO DI INCIDENZA DI DIFETRITE IN ITALIA

Legge n.861 del 6 Giugno Legge n.861 del 6 Giugno 19391939

Page 46: Studi descrittivi

TASSO DI INCIDENZA DI EPATITE B IN ITALIATASSO DI INCIDENZA DI EPATITE B IN ITALIA

LA VACCINAZIONE E’ LA VACCINAZIONE E’ OBBLIGATORIAOBBLIGATORIA