Studi descrittivi
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Health & Medicine
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STUDI OSSERVAZIONALISTUDI OSSERVAZIONALI
STUDI DESCRITTIVISTUDI DESCRITTIVI
STUDI ANALITICISTUDI ANALITICI
STUDI CASO-CONTROLLOSTUDI CASO-CONTROLLO
STUDI LONGITUDINALISTUDI LONGITUDINALISTUDI TRASVERSALISTUDI TRASVERSALI
STUDI SPERIMENTALISTUDI SPERIMENTALI
SPERIMENTAZIONI SPERIMENTAZIONI CLINICHECLINICHE
INTERVENTI INTERVENTI PREVENTIVIPREVENTIVI
Ricerche epidemiologiche nelle quali i dati della Ricerche epidemiologiche nelle quali i dati della ricerca sono aggregati, riguardano intere ricerca sono aggregati, riguardano intere
popolazioni o comunità e non singoli individui.popolazioni o comunità e non singoli individui.
Hanno lo scopo di descrivere i fenomeni Hanno lo scopo di descrivere i fenomeni sanitari evidenziando l’associazione con sanitari evidenziando l’associazione con
possibili fattori di rischio o causali ed possibili fattori di rischio o causali ed avanzando ipotesi eziopatogenetiche da avanzando ipotesi eziopatogenetiche da
verificare e convalidare verificare e convalidare
STUDI DESCRITTIVISTUDI DESCRITTIVI
Analizzano i fenomeni sanitari Analizzano i fenomeni sanitari secondo tre variabilisecondo tre variabili
STUDI DESCRITTIVISTUDI DESCRITTIVI
TEMPOTEMPO SPAZIOSPAZIO
POPOLAZIONEPOPOLAZIONE
TEMPOTEMPO
Variazioni periodiche: stagionali, annuali, Variazioni periodiche: stagionali, annuali, pluriennali o secolaripluriennali o secolari
Variazioni non periodiche: epidemieVariazioni non periodiche: epidemie
STUDI DESCRITTIVISTUDI DESCRITTIVI
SPAZIOSPAZIO
Differenze traDifferenze tra
Aree urbane e ruraliAree urbane e rurali
Aree geograficheAree geografiche
STUDI DESCRITTIVISTUDI DESCRITTIVI
CARATTERISTICHE DELLA CARATTERISTICHE DELLA POPOLAZIONE IN STUDIOPOPOLAZIONE IN STUDIO
etàetà
sessosessorazzarazza
luogo di nascitaluogo di nascita
stato di nutrizionestato di nutrizioneavvenimenti stressantiavvenimenti stressanti
livello socio-economicolivello socio-economico
caratteristiche familiaricaratteristiche familiari
POPOLAZIONEPOPOLAZIONE
FONTE DATIFONTE DATI
REGISTRI PATOLOGIEREGISTRI PATOLOGIE
SCHEDE DI MORTESCHEDE DI MORTE
SCHEDE DI DIMISSIONE OSPEDALIERASCHEDE DI DIMISSIONE OSPEDALIERA
NOTIFICA MALATTIE INFETTIVENOTIFICA MALATTIE INFETTIVE
statistiche correntistatistiche correnti
STUDI DESCRITTIVISTUDI DESCRITTIVI
OBIETTIVIOBIETTIVI
analizzare i dati relativi a malattie e fattori di rischioanalizzare i dati relativi a malattie e fattori di rischio
illustrare la distribuzione delle varie malattie in illustrare la distribuzione delle varie malattie in rapporto a tempo spazio e caratteristiche individualirapporto a tempo spazio e caratteristiche individuali
calcolare i tassi di mortalità o incidenza grezzi, calcolare i tassi di mortalità o incidenza grezzi, specifici e standardizzatispecifici e standardizzati
ipotizzare correlazioni tra malattie e fattori di rischioipotizzare correlazioni tra malattie e fattori di rischio
STUDI DESCRITTIVISTUDI DESCRITTIVI
VANTAGGIVANTAGGI
Dati già raccolti, facilmente accessibili e spesso già Dati già raccolti, facilmente accessibili e spesso già elaboratielaborati
Bassi costi e rapidità d’esecuzioneBassi costi e rapidità d’esecuzione
Uso di classificazioni standardUso di classificazioni standard
Buona completezza di rilevazione per mortalità e Buona completezza di rilevazione per mortalità e ricoveri ospedalieriricoveri ospedalieri
STUDI DESCRITTIVISTUDI DESCRITTIVI
SVANTAGGSVANTAGGII Mancanza di ipotesi specificheMancanza di ipotesi specifiche
Dati personali non disponibiliDati personali non disponibili
Spesso dati disponibili in ritardoSpesso dati disponibili in ritardo
Tempi di latenza tra raccolta ed elaborazione dati Tempi di latenza tra raccolta ed elaborazione dati non sempre rapidinon sempre rapidi
STUDI DESCRITTIVISTUDI DESCRITTIVI
BIASBIAS
♣ Sottostima dei fenomeni per omissioni nella Sottostima dei fenomeni per omissioni nella segnalazionesegnalazione
♣ Attendibilità dubbia di alcuni dati e impossibilità Attendibilità dubbia di alcuni dati e impossibilità di effettuare verifiche di effettuare verifiche
STUDI DESCRITTIVISTUDI DESCRITTIVI
Difformità nella classificazione delle malattieDifformità nella classificazione delle malattie
““Fallacia ecologica”: le popolazioni confrontate Fallacia ecologica”: le popolazioni confrontate possono differire per alcune caratteristiche che possono differire per alcune caratteristiche che agiscono come fattori di confondimento; il loro agiscono come fattori di confondimento; il loro effetto fa correre il rischio di identificare effetto fa correre il rischio di identificare associazioni non esistenti in realtàassociazioni non esistenti in realtà
BIASBIAS
STUDI DESCRITTIVISTUDI DESCRITTIVI
Vengono utilizzati per fornire una prima idea Vengono utilizzati per fornire una prima idea del fenomeno in studio da approfondire poi del fenomeno in studio da approfondire poi con ricerche ad hoc che considerino i dati con ricerche ad hoc che considerino i dati
individuali.individuali.
STUDI DESCRITTIVISTUDI DESCRITTIVI
UN ESEMPIOUN ESEMPIO
Studio dell’andamento Studio dell’andamento epidemiologico delle malattie epidemiologico delle malattie
infettiveinfettive
Le malattie infettive possono presentareLe malattie infettive possono presentare
Variazioni temporaliVariazioni temporali sia a lungo termine sia a lungo termine (variazioni secolari) sia variazioni stagionali (variazioni secolari) sia variazioni stagionali (dipendenti dalla modalità di trasmissione.(dipendenti dalla modalità di trasmissione.
Variazioni spazialiVariazioni spaziali
Variazioni Variazioni dipendenti dalledipendenti dalle caratteristiche caratteristiche delle delle persone persone affetteaffette
STUDIO DI UN’EPIDEMIASTUDIO DI UN’EPIDEMIA
raggruppamento di un raggruppamento di un elevato numero di casielevato numero di casi di una malattia infettiva di una malattia infettiva nella stessa nella stessa popolazione o nello stesso gruppo di popolazione o nello stesso gruppo di individuiindividui in un in un periodo di tempo breveperiodo di tempo breve, a , a condizione che i casi abbiano condizione che i casi abbiano la stessa originela stessa origine. .
EPIDEMIAEPIDEMIA
Il verificarsi di una epidemia indica un’improvvisa e Il verificarsi di una epidemia indica un’improvvisa e rapida rottura di un equilibrio dei fattori che facilitano o rapida rottura di un equilibrio dei fattori che facilitano o
ostacolano la diffusione di una malattiaostacolano la diffusione di una malattia
STUDIO DI UN’EPIDEMIASTUDIO DI UN’EPIDEMIA
OBIETTIVO DI SANITA’ PUBBLICAOBIETTIVO DI SANITA’ PUBBLICA
Scoprire e correggere tali cambiamenti in modo Scoprire e correggere tali cambiamenti in modo tale da ristabilire l’equilibrio e controllare tale da ristabilire l’equilibrio e controllare l’epidemia.l’epidemia.
perché perché questoquesto soggetto si soggetto si è ammalato di è ammalato di questaquesta determinata malattia in determinata malattia in questoquesto tempo e luogo? tempo e luogo?
RISPONDENDO RISPONDENDO ALLE DOMANDEALLE DOMANDE
STUDIO DI UN’EPIDEMIASTUDIO DI UN’EPIDEMIA
1. 1. FORMULAZIONE DIAGNOSI DI FORMULAZIONE DIAGNOSI DI MALATTIAMALATTIA
Dati clinici, caratteristiche cliniche della malattia, Dati clinici, caratteristiche cliniche della malattia, storia della malattia, decorso, esito. storia della malattia, decorso, esito.
2. 2. DEFINIZIONE DEL CASODEFINIZIONE DEL CASO
corrisponde all’elenco dei criteri da utilizzare per corrisponde all’elenco dei criteri da utilizzare per stabilire se un individuo ha o meno la malattia in stabilire se un individuo ha o meno la malattia in questionequestione
3. 3. CARATTERIZZAZIONE NELLO CARATTERIZZAZIONE NELLO SPAZIO, TEMPO E POPOLAZIONESPAZIO, TEMPO E POPOLAZIONE
STUDIO DI UN’EPIDEMIASTUDIO DI UN’EPIDEMIA
È necessaria la caratterizzazione nello spazio, nel È necessaria la caratterizzazione nello spazio, nel tempo ed in base agli individui colpititempo ed in base agli individui colpiti
La distribuzione dei casi nel tempo è definita La distribuzione dei casi nel tempo è definita attraverso la costruzione della curva epidemica attraverso la costruzione della curva epidemica
Il tempo è riportato sull’asse delle x ed il Il tempo è riportato sull’asse delle x ed il numero dei casi sull’asse delle ynumero dei casi sull’asse delle y
La curva epidemica fornisce importanti informazioni La curva epidemica fornisce importanti informazioni sull’evoluzione dell’epidemia, sul tipo di esposizione e la sull’evoluzione dell’epidemia, sul tipo di esposizione e la
via di diffusione della malattiavia di diffusione della malattia
TEMPOTEMPO
TEMPOTEMPO
Nel caso di Nel caso di esposizione ad una fonte comune di esposizione ad una fonte comune di infezioneinfezione, molte persone entrano in contatto con la , molte persone entrano in contatto con la sorgente comune, come sorgente comune, come acqua o cibo contaminatoacqua o cibo contaminato, , in un breve periodo di tempoin un breve periodo di tempo
Se un’epidemia è dovuta a questo tipo di esposizione Se un’epidemia è dovuta a questo tipo di esposizione la curva ha generalmente un inizio improvviso, un la curva ha generalmente un inizio improvviso, un picco ed un declino piuttosto rapidopicco ed un declino piuttosto rapido
TEMPOTEMPO
TEMPOTEMPO
Se l’epidemia è dovuta a Se l’epidemia è dovuta a trasmissione trasmissione interpersonaleinterpersonale, la curva epidemica ha un andamento , la curva epidemica ha un andamento irregolare e prolungato.irregolare e prolungato.
In questo caso viene denominata epidemia prolungataIn questo caso viene denominata epidemia prolungata
TASSO DI TASSO DI INCIDENZA INCIDENZA EPATITE B IN EPATITE B IN ITALIAITALIA
TEMPOTEMPO
Nelle malattie a Nelle malattie a trasmissione aereatrasmissione aerea la curva epidemica la curva epidemica può assumere le stesse caratteristiche di un’epidemia da può assumere le stesse caratteristiche di un’epidemia da fonte comunefonte comune
LUOGOLUOGO
L’accurata caratterizzazione di una L’accurata caratterizzazione di una epidemia comporta la definizione della epidemia comporta la definizione della
localizzazione geografica dei casilocalizzazione geografica dei casi
La La mappatura geografica dei casimappatura geografica dei casi che indica che indica dove ogni persona affetta vive e lavora può dove ogni persona affetta vive e lavora può
fornire importanti contributi per la comprensione fornire importanti contributi per la comprensione di un episodio epidemico di un episodio epidemico
ESEMPIOESEMPIO
Studio effettuato a Londra negli anni 50 da Studio effettuato a Londra negli anni 50 da John John SnowSnow, in base al quale si evidenziò che , in base al quale si evidenziò che la la maggior parte delle persone affette da maggior parte delle persone affette da un’epidemia di colera vivevaun’epidemia di colera viveva negli isolati che si negli isolati che si collocano nelle immediate vicinanze della collocano nelle immediate vicinanze della sorgente di acqua potabile di Broad Street.sorgente di acqua potabile di Broad Street.
Basandosi su questa osservazione Snow Basandosi su questa osservazione Snow fece eliminare tale fonte fece eliminare tale fonte
dall’approvigionamento idricodall’approvigionamento idrico
LUOGOLUOGO Nella Nella mappatura spaziale dei casimappatura spaziale dei casi è possibile ricorrere ai tassi di è possibile ricorrere ai tassi di incidenza specifici per luogoincidenza specifici per luogo
ESEMPIOESEMPIO
Rouechè nel 1991 descrisse un’epidemia di una Rouechè nel 1991 descrisse un’epidemia di una infezione fungina respiratoria in una scuola infezione fungina respiratoria in una scuola dell’Arkansas e dimostrò come i tassi di incidenza dell’Arkansas e dimostrò come i tassi di incidenza specifici per aula fornivano indicazioni sulla causa specifici per aula fornivano indicazioni sulla causa dell’epidemia.dell’epidemia.
1.1. Ciascuna aula presentava un numero pari a 3 di casi di Ciascuna aula presentava un numero pari a 3 di casi di malattiamalattia
2.2. Solo un aula presentava un numero di 14 casi; quella Solo un aula presentava un numero di 14 casi; quella aula era localizzata direttamente sul canale di scarico aula era localizzata direttamente sul canale di scarico del carbone che scaricava nel suolo. del carbone che scaricava nel suolo.
3.3. In tal modo l’aula fu contaminata da polvere di In tal modo l’aula fu contaminata da polvere di carbone contaminata a sua volta da Histoplasma carbone contaminata a sua volta da Histoplasma capsulatumcapsulatum
4.4. Inalato dai bambini si ammalarono di istoplasmosiInalato dai bambini si ammalarono di istoplasmosi
ESEMPIOESEMPIO
INDIVIDUIINDIVIDUI
Conoscere le caratteristiche degli individui Conoscere le caratteristiche degli individui coinvolti in un’epidemia può aiutare a chiarire ed coinvolti in un’epidemia può aiutare a chiarire ed
inquadrare il problema e le sue causeinquadrare il problema e le sue cause
CARATTERISTICHE CARATTERISTICHE DA VALUTAREDA VALUTARE
EtàEtà
SessoSesso
Razza Razza
Religione Religione
ESEMPIO ESEMPIO tassi di incidenza del morbillo tra gli indiani Navajo per tassi di incidenza del morbillo tra gli indiani Navajo per le classi di età, 1972-1975 (CDC di Atlanta 1977)le classi di età, 1972-1975 (CDC di Atlanta 1977)
I casi tendono a verificarsi in bambini molto piccoli: I casi tendono a verificarsi in bambini molto piccoli: l’epidemia in quel momento è la conseguenza l’epidemia in quel momento è la conseguenza dell’assenza di immunizzazione nei neonati dell’assenza di immunizzazione nei neonati
0100
200300400500
600700800
9001000
<1 1--4 10--14 15--19 20--24 >24
classi di età
casi
no
tifi
cati
x 1
000
ESEMPIO ESEMPIO tassi di incidenza del morbillo nei residenti di Ohio per tassi di incidenza del morbillo nei residenti di Ohio per le classi di età, 1973-1974 (CDC di Atlanta 1977)le classi di età, 1973-1974 (CDC di Atlanta 1977)
Il fatto che molti bambini fossero esenti dal morbillo e i Il fatto che molti bambini fossero esenti dal morbillo e i bambini in età scolare tendessero la categoria bambini in età scolare tendessero la categoria
maggiormente colpita dall’infezione, suggerisce che maggiormente colpita dall’infezione, suggerisce che l’epidemia fu la conseguenza della caduta dei livelli l’epidemia fu la conseguenza della caduta dei livelli
anticorpali in età scolare in bambini vaccinati anticorpali in età scolare in bambini vaccinati precedentementeprecedentemente
0
10
20
30
40
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60
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classi di età (anni)
casi
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17
STUDIO DI UN’EPIDEMIASTUDIO DI UN’EPIDEMIA
Definiti gli aspetti appena identificati, è Definiti gli aspetti appena identificati, è possibile formulare ipotesi epidemiologiche possibile formulare ipotesi epidemiologiche in merito ai casi ed è necessario mettere in in merito ai casi ed è necessario mettere in
atto le misure preventive necessarieatto le misure preventive necessarie
Incidenza delle malattie infettive notificate 2002/2006Incidenza delle malattie infettive notificate 2002/2006
Incidenza delle malattie infettive notificate 2002/2006Incidenza delle malattie infettive notificate 2002/2006
Le malattie infettive a Le malattie infettive a trasmissione fecale oraletrasmissione fecale orale sono sono molto comuni in estate, per la capacità dei molto comuni in estate, per la capacità dei
microrganismi di moltiplicarsi velocemente nelle acque microrganismi di moltiplicarsi velocemente nelle acque
Le malattie infettive a Le malattie infettive a trasmissione aereatrasmissione aerea sono molto sono molto comuni nei mesi invernali e all’inizio della primavera comuni nei mesi invernali e all’inizio della primavera
EFFICACIA EFFICACIA VACCINALEVACCINALE
VARIAZIONI ANNUALI E PICCHI EPIDEMICI VARIAZIONI ANNUALI E PICCHI EPIDEMICI
SIMI. ISSSIMI. ISS
SIMI. ISSSIMI. ISS
VARIAZIONI ANNUALI E PICCHI EPIDEMICI VARIAZIONI ANNUALI E PICCHI EPIDEMICI
SIMI. ISSSIMI. ISS
VARIAZIONI ANNUALI E PICCHI EPIDEMICI VARIAZIONI ANNUALI E PICCHI EPIDEMICI
L’introduzione di interventi preventivi su L’introduzione di interventi preventivi su vasta scala, ad esempio di vasta scala, ad esempio di vaccinazionivaccinazioni, ,
può essere valutata attraverso può essere valutata attraverso l’osservazione dei cambiamenti a lungo l’osservazione dei cambiamenti a lungo termine degli andamenti delle malattietermine degli andamenti delle malattie
LA VACCINAZIONE E’ LA VACCINAZIONE E’ OBBLIGATORIAOBBLIGATORIA
TASSO DI INCIDENZA DI DIFETRITE IN ITALIATASSO DI INCIDENZA DI DIFETRITE IN ITALIA
Legge n.861 del 6 Giugno Legge n.861 del 6 Giugno 19391939
TASSO DI INCIDENZA DI EPATITE B IN ITALIATASSO DI INCIDENZA DI EPATITE B IN ITALIA
LA VACCINAZIONE E’ LA VACCINAZIONE E’ OBBLIGATORIAOBBLIGATORIA