Studenti in Volo #2 - ilvolocontinuo.it · ... lo studio e il daimoku erano il mio grande sostegno....

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Tutti noi membri della divisione studenti abbiamo deciso di intraprendere il percorso universitario: proprio per questo dobbiamo lottare con biamo deciso di intraprendere il percorso universitario: proprio per questo dobbiamo lottare con biamo deciso di intraprendere il percorso univeri nostri limiti per disciplinarci e soprattutto sitario: proprio per questo dobbiamo lottare con i nostri limiti per disciplinarci e soprattutto sitario: proprio per questo dobbiamo lottare con per dare un profondo significato alla nostra i nostri limiti per disciplinarci e soprattutto per dare un profondo significato alla nostra i nostri limiti per disciplinarci e soprattutto vita. Ogni giorno noi rinnoviamo il nostro voto per dare un profondo significato alla nostra vita. Ogni giorno noi rinnoviamo il nostro voto per dare un profondo significato alla nostra davanti al Gohonzon e ogni giorno possiamo vita. Ogni giorno noi rinnoviamo il nostro voto davanti al Gohonzon e ogni giorno possiamo vita. Ogni giorno noi rinnoviamo il nostro voto aprire una nuova strada praticando il Buddidavanti al Gohonzon e ogni giorno possiamo aprire una nuova strada praticando il Buddidavanti al Gohonzon e ogni giorno possiamo smo: questa è la nostra più grande fortuna, in aprire una nuova strada praticando il Buddismo: questa è la nostra più grande fortuna, in aprire una nuova strada praticando il Buddiquesto senso possiamo sperimentare un grande smo: questa è la nostra più grande fortuna, in questo senso possiamo sperimentare un grande smo: questa è la nostra più grande fortuna, in senso di libertà nella nostra vita anche quando questo senso possiamo sperimentare un grande senso di libertà nella nostra vita anche quando questo senso possiamo sperimentare un grande viviamo le situazioni più difficili. Nella sosenso di libertà nella nostra vita anche quando viviamo le situazioni più difficili. Nella sosenso di libertà nella nostra vita anche quando cietà, così come nel mondo accademico, è davvero viviamo le situazioni più difficili. Nella società, così come nel mondo accademico, è davvero viviamo le situazioni più difficili. Nella sofacile ritrovarsi a denigrare il potenziale umano e ad abbandonare l’ideale più alto di costruire facile ritrovarsi a denigrare il potenziale umano e ad abbandonare l’ideale più alto di costruire facile ritrovarsi a denigrare il potenziale umano una società pacifica in cui si possa convivere e ad abbandonare l’ideale più alto di costruire una società pacifica in cui si possa convivere e ad abbandonare l’ideale più alto di costruire basandosi sul profondo rispetto per la sacralità una società pacifica in cui si possa convivere basandosi sul profondo rispetto per la sacralità una società pacifica in cui si possa convivere della vita. Noi studenti sviluppiamo il nostro basandosi sul profondo rispetto per la sacralità della vita. Noi studenti sviluppiamo il nostro basandosi sul profondo rispetto per la sacralità intelletto trasformandolo, grazie alla pratica, in della vita. Noi studenti sviluppiamo il nostro intelletto trasformandolo, grazie alla pratica, in della vita. Noi studenti sviluppiamo il nostro saggezza proprio per rispondere al nostro maestro intelletto trasformandolo, grazie alla pratica, in saggezza proprio per rispondere al nostro maestro intelletto trasformandolo, grazie alla pratica, in e aiutare le persone comuni. Allo stesso tempo saggezza proprio per rispondere al nostro maestro e aiutare le persone comuni. Allo stesso tempo saggezza proprio per rispondere al nostro maestro viviamo basandoci su una fede profonda, rine aiutare le persone comuni. Allo stesso tempo viviamo basandoci su una fede profonda, rine aiutare le persone comuni. Allo stesso tempo novando ogni giorno il voto di migliorarci coviviamo basandoci su una fede profonda, rinnovando ogni giorno il voto di migliorarci coviviamo basandoci su una fede profonda, rinstantemente come esseri umani. È una lotta innovando ogni giorno il voto di migliorarci costantemente come esseri umani. È una lotta innovando ogni giorno il voto di migliorarci covisibile, è la strada della rivoluzione umana che i nostri maestri ci hanno mostrato e insegnato.

Tutti noi membri della divisione studenti abbiamo deciso di intraprendere il percorso universitario: proprio per questo dobbiamo lottare con biamo deciso di intraprendere il percorso universitario: proprio per questo dobbiamo lottare con biamo deciso di intraprendere il percorso univeri nostri limiti per disciplinarci e soprattutto sitario: proprio per questo dobbiamo lottare con i nostri limiti per disciplinarci e soprattutto sitario: proprio per questo dobbiamo lottare con per dare un profondo significato alla nostra i nostri limiti per disciplinarci e soprattutto per dare un profondo significato alla nostra i nostri limiti per disciplinarci e soprattutto vita. Ogni giorno noi rinnoviamo il nostro voto per dare un profondo significato alla nostra vita. Ogni giorno noi rinnoviamo il nostro voto per dare un profondo significato alla nostra davanti al Gohonzon e ogni giorno possiamo vita. Ogni giorno noi rinnoviamo il nostro voto davanti al Gohonzon e ogni giorno possiamo vita. Ogni giorno noi rinnoviamo il nostro voto aprire una nuova strada praticando il Buddidavanti al Gohonzon e ogni giorno possiamo aprire una nuova strada praticando il Buddidavanti al Gohonzon e ogni giorno possiamo smo: questa è la nostra più grande fortuna, in aprire una nuova strada praticando il Buddismo: questa è la nostra più grande fortuna, in aprire una nuova strada praticando il Buddiquesto senso possiamo sperimentare un grande smo: questa è la nostra più grande fortuna, in questo senso possiamo sperimentare un grande smo: questa è la nostra più grande fortuna, in senso di libertà nella nostra vita anche quando questo senso possiamo sperimentare un grande senso di libertà nella nostra vita anche quando questo senso possiamo sperimentare un grande viviamo le situazioni più difficili. Nella sosenso di libertà nella nostra vita anche quando viviamo le situazioni più difficili. Nella sosenso di libertà nella nostra vita anche quando cietà, così come nel mondo accademico, è davvero viviamo le situazioni più difficili. Nella società, così come nel mondo accademico, è davvero viviamo le situazioni più difficili. Nella sofacile ritrovarsi a denigrare il potenziale umano e ad abbandonare l’ideale più alto di costruire facile ritrovarsi a denigrare il potenziale umano e ad abbandonare l’ideale più alto di costruire facile ritrovarsi a denigrare il potenziale umano una società pacifica in cui si possa convivere e ad abbandonare l’ideale più alto di costruire una società pacifica in cui si possa convivere e ad abbandonare l’ideale più alto di costruire basandosi sul profondo rispetto per la sacralità una società pacifica in cui si possa convivere basandosi sul profondo rispetto per la sacralità una società pacifica in cui si possa convivere della vita. Noi studenti sviluppiamo il nostro basandosi sul profondo rispetto per la sacralità della vita. Noi studenti sviluppiamo il nostro basandosi sul profondo rispetto per la sacralità intelletto trasformandolo, grazie alla pratica, in della vita. Noi studenti sviluppiamo il nostro intelletto trasformandolo, grazie alla pratica, in della vita. Noi studenti sviluppiamo il nostro saggezza proprio per rispondere al nostro maestro intelletto trasformandolo, grazie alla pratica, in saggezza proprio per rispondere al nostro maestro intelletto trasformandolo, grazie alla pratica, in e aiutare le persone comuni. Allo stesso tempo saggezza proprio per rispondere al nostro maestro e aiutare le persone comuni. Allo stesso tempo saggezza proprio per rispondere al nostro maestro viviamo basandoci su una fede profonda, rine aiutare le persone comuni. Allo stesso tempo viviamo basandoci su una fede profonda, rine aiutare le persone comuni. Allo stesso tempo novando ogni giorno il voto di migliorarci coviviamo basandoci su una fede profonda, rinnovando ogni giorno il voto di migliorarci coviviamo basandoci su una fede profonda, rinstantemente come esseri umani. È una lotta innovando ogni giorno il voto di migliorarci costantemente come esseri umani. È una lotta innovando ogni giorno il voto di migliorarci covisibile, è la strada della rivoluzione umana che i nostri maestri ci hanno mostrato e insegnato.

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viviamo le situazioni più difficili. Nella società, così come nel mondo accademico, è davvero viviamo le situazioni più difficili. Nella sofacile ritrovarsi a denigrare il potenziale umano facile ritrovarsi a denigrare il potenziale umano e ad abbandonare l’ideale più alto di costruire facile ritrovarsi a denigrare il potenziale umano viviamo le situazioni più difficili. Nella sosenso di libertà nella nostra vita anche quando senso di libertà nella nostra vita anche quando viviamo le situazioni più difficili. Nella sosenso di libertà nella nostra vita anche quando senso di libertà nella nostra vita anche quando questo senso possiamo sperimentare un grande senso di libertà nella nostra vita anche quando questo senso possiamo sperimentare un grande

facile ritrovarsi a denigrare il potenziale umano e ad abbandonare l’ideale più alto di costruire facile ritrovarsi a denigrare il potenziale umano e ad abbandonare l’ideale più alto di costruire facile ritrovarsi a denigrare il potenziale umano una società pacifica in cui si possa convivere e ad abbandonare l’ideale più alto di costruire una società pacifica in cui si possa convivere e ad abbandonare l’ideale più alto di costruire facile ritrovarsi a denigrare il potenziale umano e ad abbandonare l’ideale più alto di costruire facile ritrovarsi a denigrare il potenziale umano e ad abbandonare l’ideale più alto di costruire facile ritrovarsi a denigrare il potenziale umano

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Chiara De PaoliResponsabile Nazionale della Divisione Studenti

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Un voto eternoIl 16 marzo del 1958, in una cerimonia che ancora oggi ricordiamo, il secondo presidente della Soka Gakkai, Josei Toda, riunì i membri della Divisione giovani affi dando loro il compito di realizzare kosen-rufu. Quella storica riunione concluse l’allenamento che Toda impartì loro personalmente; morì, infatti, il 2 aprile, circa due settimane dopo. Fu il giovane Daisaku Ikeda ad assumersi senza esitazioni la piena responsabilità del successo di quel giorno. «Dopo la cerimonia del 16 marzo - racconta Sensei - Toda mi fi ssò con uno sguardo intenso, gli occhi ardenti di luce sfavillante. Quindi mi disse: “Lottiamo!”. Questo immortale grido di battaglia del mio maestro è il battito stesso della mia vita. Per me ogni giorno è il 16 marzo, il giorno in cui ricomincio a lottare per kosen-rufu» (NR, 371, p. ?). Fu una storica vittoria: il testimone era passato dal maestro nelle mani del giovane che più di chiunque altro si era sforzato di forgiare il suo stesso cuore.La Divisione studenti, l’ultimo gruppo fondato dal presidente Toda, era nata solo pochi mesi prima : si può dunque affermare che ebbe direttamente origine dal voto condiviso tra maestro e discepolo. Fu proprio Toda a tra-smettere al Presidente Ikeda, fi n da giovanissimo, l’importanza dello studio; ma non lo fece attraverso paternali intrise di retorica o senso del dovere. La sua visione era ampia e basata su un maestoso stato vitale, e verteva - invece - sulla profonda relazione esistente tra conoscenza e saggezza. «Quando mi convertii al Buddismo di Nichiren» affermò Ikeda «avevo ormai conseguito una discreta conoscenza di diverse discipline. Ma poi accadde una cosa stupefacente: fi no a quel giorno avevo pensato che tutte le conoscenze che avevo appreso con tanto sforzo mi fossero completamente inutili, in pratica che fossero morte. Ma quando decisi di praticare ebbi la sensazione che il sapere riprendesse vita. Scoprii una verità che mi fece quasi paura: ogni cosa vive di vita propria se basata sul Buddismo» (RU, 8, 187). Grazie alla fede, più conoscenza accumuliamo e più siamo in grado di manifestare saggezza. Ecco perché studiare è un così grande privilegio! Abbracciando tale prospettiva, riusciamo a spazzare via qualunque senti-mento di noia o pesantezza. Ci vuole un attimo a separare gli ambiti della nostra vita, a ragionare per compartimenti stagni, a separare il Buddismo dalla vita quotidiana. Al contrario, il legame tra conoscenza e saggezza ci consente di non dimenticare mai che grazie al potere del Gohonzon tutti gli sforzi quotidiani nello studio – spesso invisibili, sofferti, condotti con fatica o in condizioni apparentemente sfavorevoli – ci stanno tramutando in leader meravigliosi. La Divisione studenti è nata per ricordarcelo, ed è questo il motivo per cui è fondamentale l’allenamento all’interno di questo gruppo.«Lavorando durante il giorno e partecipando alle attività religiose alla sera voi potreste pensare di non aver tempo di studiare. Ma questo è soltanto un segno che non avete intenzione di farlo. Se davvero desiderate studiare, potrebbero bastare due ore al giorno per diventare esperti di un campo qualsiasi. (…) Verrà di certo il giorno in cui tutto ciò che avete appreso o state imparando adesso diverrà utile. È proprio per questa ragione che vi esorto a dedicare ogni momento disponibile ai vostri studi fi ntanto che siete giovani, anche a fronte di svariate diffi coltà. Non c’è nulla di più forte di ciò che si basa sul Buddismo» (ibidem, pp. 186-188).

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Editoriale 1Esperienza 3Studio dei saggi e discorsi di Sensei 7 Studio del mese | MARZO 7

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Mi chiamo Barbara, sono di Milano e ho 24 anni. Ho conosciuto il buddismo al liceo dove mi sono sempre sentita inadeguata e dove ho anche vissuto una bocciatura.

In quel periodo la mia vita era pervasa da un senso di frustrazione che mi faceva cercare modi per evadere dagli impegni di tutti i giorni. Di conseguenza anche le mie relazioni in generale erano davvero dolorose: non mi sentivo mai all’altezza e questo mi faceva continuamente entrare in un vortice di sofferenza. Oltre a ciò il rapporto con mia mamma e mio fratello era caratterizzato da continui litigi, incomprensioni e giudi-zi. Eravamo davvero infelici. Ad aggiungersi c’era la nostra situazione economica, perennemente precaria. Quando iniziai a frequentare i meeting buddisti capii che il cambiamento doveva partire da me. Nei momenti di maggiore sconforto le guide di Sensei mi incoraggiavano come le parole di un padre. Continuavo a ripetermi che la cosa più importante era di imparare a sforzarmi al 100% e che tutto sarebbe cambiato. A poco a poco iniziai a sentirmi sempre più forte, e il rapporto con i miei familiari, anche se ancora difficile, si alleggerì. L’attività, lo studio e il daimoku erano il mio grande sostegno. Grazie alla pratica smisi di sopravvivere a queste ondate di karma e iniziai ad affrontarle per trasformarle. Così ad un certo punto decisi di determinare qualcosa di impossibile: che mia madre iniziasse a recitare daimoku. Ricordo di aver trovato la forza e “l’audacia” di desiderarlo, solo pensando ai miei compagni di fede che avrei potuto incoraggiare. Invitai mia madre a un meeting ma lei rispose riluttante. Lo presi come segno che invece avrebbe iniziato a praticare! Decisi che l’unico modo per incoraggiarla era di sfidarmi ancora di più nella mia vita, in modo da mostrarle una prova concreta. Fu così che decisi di mettermi alla prova ancora di più proprio là dove si manifestavano le mie più grandi difficoltà: nello studio.Una volta conseguita la maturità, determinai di brillare durante l’univer-sità: mi ero iscritta a lingue decidendo di studiare cinese in un’università privata (un’ulteriore pressione per la mia autostima). Fortunatamente c’era la Divisione studenti, che mi sosteneva nello sforzo di recitare tanto daimoku e di lottare fino alla fine. Ho studiato e lavorato dando delle ripetizioni per tutti gli anni dell’università, altro enorme beneficio della pratica. Seppur totalizzando voti alti, facevo però ancora fatica a dare tutti gli esami durante la sessione. Rilanciai anche se la paura mi attanagliava. La mia responsabile studenti mi incoraggiò ad usare ogni esame per fare una grande esperienza che avesse un impatto su tutta la mia vita. Ogni volta che mi sentivo di fronte ad un muro troppo spesso di emozioni e paura, determinavo di fare una grande esperienza per le persone del mio settore e per dare una prova concreta alla mia famiglia. Stabilivo il daimoku e determinavo di vincere al 100 x 100 anche quando mi sentivo in un vicolo cieco. Così iniziai a dare esami più velocemente e a fare un pezzo della mia rivoluzione umana grazie a ognuno di essi. Mia madre un giorno mi si avvicinò e mi disse: «Barbara, sei proprio cambiata, non so come tu faccia a gestire tutto questo stress, deve es-

Spiccare il volo

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sere il buddismo che ti da questa forza!» Dopo poco tempo ha ini-ziato a prendere parte ai meeting ed è diventata membro! Ad oggi è impegnata in prima linea nel nostro movimento, fa shakubuku e mi incoraggia in un modo che solo una mamma può. Il nostro rapporto è totalmente cambiato. Posso dire che è la migliore madre che avessi mai potuto desiderare, e la considero la mia migliore amica. Mi sento davvero fortunata ad averla nella mia vita. In questo percorso la Soka Gakkai mi ha sempre sostenuto al massimo, permettendomi di allenare la mia vita in un modo unico al mondo. Mi ha dato l’opportunità – ad esempio - di far parte del “action committee” per il meeting europeo di studio che si tiene ogni estate a Milano, qualcosa che io stessa pensavo di non poter fare. Per quell’attività determinai che entro un anno anche mio fratello sarebbe diventato membro. Un altro ob-biettivo impossibile! Subito dopo questa attività ebbi la fortuna di partecipare a un corso per studenti a Trets. Posso dire con certezza che è stato uno dei momenti di massima svolta nella mia vita. Ho sentito davvero il cuore del mio maestro, e ho capito quanto ha valore la mia esistenza.

Subito dopo questa bellissima esperienza decisi di chiudere una relazione d’amore che durava da circa un anno, nella quale mi na-scondevo per paura di cambiare. Stavo cominciando a spiccare il volo. Proprio in quel mese mi venne affidata la responsabilità regionale studenti della Lombardia: era veramente la sfida giusta per le aspettative sempre più alte che iniziavo a nutrire per la mia vita.

Questa fu inoltre l’opportunità per smantellare numerose idee errate riguardo alla pratica che stavano minando la mia gioia nel fare attività: ero convinta che fare attività significasse “sacrificare qualcosa della pro-pria vita o personalità. L’anno in cui ho sostenuto le giovani studentesse è stato quello in cui ho capito che la mia missione è realizzare tutti i miei sogni, senza giudizio, e questa sincerità davanti al Gohonzon mi ha permesso di creare tantissimi legami cuore a cuore. Condividere lo stesso percorso ha fatto si che ogni cambiamento millimetrico del mio cuore si manifestasse nell’attività della divisione studenti in un batter d’occhio! Capii che la mia vita aveva bisogno di creatività e di avventura e per questo, al momento della tesi, scelsi di trattare un argomento nuovo: parlai della più grande esibizione di arte cinese contemporanea tenutasi In Italia. Aver scelto un tema così aderente ai miei sogni mi fece sentire libera. Ho avuto la possibilità di intervistare il direttore della mostra e di poter lavorare in modo moderno, analizzando video e interviste online. Dopo un anno di responsabilità nella Divisione studenti arrivò un enorme beneficio: una proposta di lavoro a Dublino. Questo significava lottare contro tutti i limiti della mia mente rispetto alla mia vita futura. Il demone non si è fatto sfuggire l’occasione, “regalandomi” una delusione d’amore nel bel mezzo dell’ultima sessione di esami e tirandomi fuori un crollo emotivo che non mi permise neanche di alzarmi dal letto. In quel momento cercavo il mio maestro davanti al Gohonzon, recitavo per sentire il suo cuore e per sintonizzarmi con il suo Daimoku. Sentivo il suo abbraccio compassionevole, non giudicante, davanti al Gohonzon. Ogni giorno, continuavo a ripetermi che “Mai Sconfitta” significa “Sempre Vittorio-sa”. Così ricominciai a lottare. Determinai che avrei finito gli esami così com’ero e che nulla avrebbe ostacolato il raggiungimento dei miei sogni. Diedi l’ultimo esame il giorno prima di partire. Dieci giorni dopo la mia partenza mio fratello ricevette il Gohonzon! A Dublino venni sostenuta molto, soprattutto perché la mia relatrice non mi prestò attenzione e il tempo stringeva. La tenacia costruita durante i 3 anni nella Divisone studenti però vinse su tutto. Continuavo a recitare tenendo a mente le parole del secondo presidente Josei Toda: «A volte, i problemi che insorgono nella vita non si risolvono nel modo in cui avevamo previsto. Ma ogni cosa ha un suo significato. Maggiori sono le difficoltà, maggiori saranno i benefici». E così accadde: il 18 dicembre mi laureai con il massimo dei voti e la commissione decise di assegnarmi la lode. Vinsi totalmente dal momento che la professoressa elogiò addirittura il mio lavoro, soprattutto la mia scelta di trattare un argomento così nuovo e il mio coraggio. Questa esperienza mi servì per diventare ancora più ambiziosa e a non lasciare nessun sogno nel cassetto.

Determinai di frequentare la specialistica all’estero. Questo significava passare un difficile esame di inglese, essere ammessa nell’università che desideravo e trovare il denaro per affrontare tutte le spese che ne sarebbero conseguite. Trovai un meraviglioso master in “Chinese Studies” nella più prestigiosa università Olandese. Decisi di iscrivermi anche se i criteri di ammissione erano molto rigidi e c’erano solo 30 posti disponibili. La prima volta che provai l’esame di inglese, primo step necessario per essere ammessa, non andò a buon fine. Il giorno dopo

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NESSUN SOGNONEL CASSETTO

LA VOCE DELLA MIA BUDDITÀ

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ero già lì pronta a rimettermi a stu-diare. Nel frattempo scrivevo saggi e lettere di motivazione per la mia application di ammissione. Sono stata protetta in tutto e per tutto: tutti i miei compagni di fede si sono offerti di correggermi il materiale di cui avevo bisogno. La fede è stata cruciale in quel momento: ogni attività che mi veniva proposta mi permetteva di fare un passo in più verso questo enorme obbiettivo. Rifeci l’esame di inglese e questa volta lo passai con un punteggio più alto di quanto avessi bisogno: una gioia incredibile pulsò dalla mia vita. Sentivo di aver vinto con tutto il mio essere. La scadenza per la risposta da Leiden si stava avvicinando. Iniziavo ad essere spaventata per le spese da sostenere. Mia mamma non stava più lavorando e io non sapevo come avrei fatto a trovare più di 30.000 euro (la vita in Olanda

di quella che sarebbe dovuta es-sere la “deadline” sentii qualcosa trasformarsi profondamente di fronte al Gohonzon: non volevo più andare a Leiden, volevo rima-nere in Irlanda. È molto difficile da spiegare, ma è come se avessi sentito la voce della mia Buddità per la prima volta. Avevo scelto con tutta la mia vita e non solo con la testa. Parlai con il mio datore di lavoro e fu felicissimo all’idea che io rimanessi. Ciò significava per me non dover sostenere le spese di affitto e avere un lavoretto che mi permettesse di pagare almeno in parte la retta. Starete sicuramente pensando: “e l’università?”. Un ex studente del Trinity College fece una grande donazione per fondare un Master in Chinese Studies proprio in Irlanda. Questo master è stato inaugurato nell’ottobre 2014. Avevo tutti documenti e tutti i parametri per essere ammessa. Con mia grande gioia la mia ex relatrice scrisse una lettera di raccomandazione per me. Fui ammessa immediatamente.

Superato lo scoglio dell’ammissione, potevo concentrarmi sulla parte più spinosa del mio karma: il denaro. Il master costava circa 9000 euro all’anno e quando mi iscrissi avevo solo una piccola parte della cifra. Praticamente nulla. Il desiderio di proseguire i miei studi però era cosi profondo che non permisi alla mancanza di denaro di divenire un ostacolo per la sua realizzazione. Grazie a tutte le cause che misi per kosen rufu, mia madre e mio padre decisero di aiutarmi in una parte della retta! Entrambi non volevano farlo all’inizio (erano completamente contro) ma il dmk e la sincerità dei nostri dialoghi cambiarono le cose. Mancava però ancora una grande parte della retta da pagare. Fortunatamente un ex

per un studente è calcolata tra i 10-15.000 euro l’anno).Iniziai a vagliare tantissime opzioni, continuando a condividere passo per passo la mia lotta con tutti i miei compagni di fede e le Byakuren. La mia vita si stava aprendo sempre di più, stavo decidendo per me stessa e non sulla base del karma familia-re-economico con cui ero nata. Il mio stato vitale era altissimo, sostenuto da tantissimo daimoku. E proprio in quel momento incontrai un ragazzo meraviglioso. Finalmente mi trovavo di fronte a una persona bilanciata e con tanta voglia di innamorarsi. Sentii sciogliersi il nodo karmico riguardo le relazioni d’amore. Era scomparso totalmente, svanito come neve al sole della Legge Mistica. Ed io ero totalmente pronta per ricevere questo enorme beneficio. Nel mese precedente alla mia risposta dal master mi sfidai e feci 12 visite a casa. Il giorno prima

VITTORIA ASSOLUTA

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studente del Trinity che lavora per la Cina aveva deciso di sostenere il corso con una donazione di 2 borse di studio. Ognuna di queste valeva 3000 euro per anno, per un totale di 6000 euro. Il modulo di richiesta per questa borsa di studio richiedeva una descrizione detta-gliata della situazione finanziaria tra cui affitto, spese alimentari ecc. Fortunatamente vivo con la famiglia dove lavoro, quindi non ho queste spese. Questo però poteva essere un punto di svantaggio per la vincita della borsa di studio. Decisi di essere sincera e di puntare sulla seconda parte del modulo. La seconda parte richiedeva di rispondere a questa domanda: “Perchè dovresti vincere questa borsa di studio?” rimasi completamente bloccata. Un ex responsabile di ateneo con cui avevo fatto attività a Milano mi consigliò di scrivere che il motivo era per incoraggiare le persone che avrebbero letto la mia richiesta. Mi consigliò di comportarmi come se fossi a un meeting con l’unico obbiettivo di ispirare le persone coinvolte. Decisi di scrivere con il mio cuore piuttosto che cercare di convincerli di quanto ero brava in termini “accademici”. Recitando per incoraggiare profondamente gli scrutinatori e provando gratitudine per l’opportunità che avevo, sentivo che stavo ponendo una profonda causa per la mia vita e per kosen rufu al di là di quello che sarebbe successo. Mentre aspettavo la risposta, feci tantissima attività, con la determinazione di vincere assolutamente.Ovviamente gli ostacoli mi aspet-tavano dietro l’angolo. A un mese dalla risposta, il demone dei senti-menti iniziò ad attaccarmi. I dubbi sul futuro della mia relazione mi causarono fortissimi attacchi di panico. Mi stavo sentendo tutto, meno che vittoriosa. Questa volta però fui capace di riconoscere che

missione come Bodhisattva della terra. Iniziai a piangere lacrime di gioia! La mia mente fino ad allora aveva visto solo 2 opzioni: vincere o non vincere la borsa di studio. Le mie preghiere e la fortuna accumu-lata in questi anni dedicati proprio alla Divisione Studenti crearono una nuova opzione, un’opzione che la mia mente non poteva ne-anche immaginare. Sperimentai i 3000 regni in un singolo istante con la mia stessa vita. Le sfide per completare il mio master non sono ancora terminate, sia in ambito accademico che economico, ma ho deciso di incoraggiare più persone possibili a superare i propri limiti ed espandere la loro vita, quindi non mi lascerò sconfiggere! Ho determinato di usare l’università per espandere le mie capacità, soprattutto quelle che penso di non avere e incoraggiare più persone possibili a fare lo stesso.

Vorrei condividere le parole di Sensei che sono diventate il mio motto:

«Il nostro daimoku offre protezione e prosperità a noi, ai nostri familiari e alla società, attivando le funzioni protettrici dell’universo. Quando manifestiamo una fede forte e risoluta, si aprirà sicuramente una strada dinanzi a noi. Continuiamo a recitare Daimoku costantemente, anche nei momenti spiacevoli o di sofferenza, in qualunque situazione ci troviamo. Preghiamo fino in fondo per ogni cosa, come se stessimo “dialogando” con il Gohonzon. Anche se non è visibile, l’intero universo si mobilita per esaudire i nostri desideri. Una persona che si sforza al massimo riuscirà a rea-lizzare una vita straordinaria. Tutto inizia dalla preghiera». (Apriamo una nuova era insieme al maestro /28, Daisaku Ikeda, 3 agosto 2014)

ero sotto attacco proprio perchè ero sulla strada giusta. Andai avanti nel fare tanto daimoku, visite a casa e a studiare gli scritti di Nichiren. Misi Kosen-rufu al centro di tutto: gli attacchi di panico sparirono. Tornando al normale ritmo della mia vita di tutti i giorni, mi accorsi che avevo un importante obbiettivo per il quale recitare: la borsa di studio! Ero molto combattuta perché sapevo che qualche altro studente poteva essere in maggiori difficoltà economiche di me. Decisi però di non usare la testa e di determinare che questa esperienza avrebbe por-tato all’avanzamento di kosen-rufu. Recitai 3 ore di daimoku ogni giorno (prima, durante e dopo il giorno in cui si sarebbe riunito comitato), condividendo con più persone possibili cosa stavo affrontando. Come potevano riconoscere la mia vittoria se non conoscevano la mia lotta? Il quarto giorno, ancora nessuna risposta. Decisi ancora una volta di usare la strategia del Sutra del Loto prima di ogni altra. Chi potevo incoraggiare se non un altro studente? Mi incontrai con un ragazzo della mia università a cui avevo fatto shakubuku che però non si era deciso a praticare. Gli raccontai tutto: fu cosi incoraggiato che decise di iniziare a recitare quel-lo stesso giorno. Tornando a casa da questo appuntamento, ricevetti una email dal Trinity college. Mi informarono che non avevo vinto la borsa di studio ma che il comitato era rimasto profondamente colpito dal mio saggio. I rappresentanti del comitato condivisero il loro en-tusiasmo, per la mia applicazione, direttamente con i membri della mia facoltà. Quest’ultima dunque decise di creare un “premio” apposta per me, per sostenermi nel pagamento dei miei studi. La creazione di questo premio non ha precedenti. Sentii profondamente che non era un premio per Barbara, ma per la mia

Barbara Lecis

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D In questo mese di marzo proseguiamo con lo studio delle guide che il Presidente Ikeda ha rivolto agli studenti raccolte nel libro ‘Corriamo insieme verso Kosen-rufu’. In particolare approfondiamo i capitoli 5 e 6: ‘La fondazione della divisione studenti’ e ‘Siate tutti giovani fondatori dell’Università Soka’. La prima riunione della divisione studenti si tenne il 30 giugno 1957, a cavallo tra due importanti avvenimenti per la storia della Soka Gakkai: ‘l’incidente del sindacato dei minatori di Yubari’ e ‘l’incidente di Osaka’. Furono due episodi in cui le funzioni demoniache, per la prima volta nelle vesti del potere autoritario, attaccarono l’organizzazione cercando di distruggerla. In quel periodo, solo 9 mesi prima della morte di Josei Toda, il giovane Ikeda iniziò ad agire in sua vece e ad assumersi la piena responsabilità della Soka Gakkai. Incidiamo insieme nel nostro cuore qual è la nostra missione come membri della divisione studenti! Questa divisione, intrisa dello spirito di giustizia e della lotta condivisa di maestro e discepolo, fu l’ultima fondata da Josei Toda insieme a Daisaku Ikeda.<<Toda.. Riponeva grandissime speranze nei membri della Divisione studenti, esortando la metà di loro a diventare dirigenti di società e l’altra metà a conseguire un dottorato. Egli sperava sinceramente che tutti loro diventassero leader di una nuova era, compassionevoli e saggi, leader che avrebbero protetto la gente comune. Questa rivoluzione della leadership, una rivoluzione dell’èlite della società, rappresenta la missione eterna e immutabile della Divisione studenti. […] A cosa serve l’intelligenza se ti rifiuti di lottare contro l’ingiustizia? A cosa serve la conoscenza se non proteggi la gente comune? A cosa la gioventù se non la utilizzi per rafforzarti e forgiarti come essere umano?>> (Corriamo insieme verso kosen-rufu, p. 31).Personalmente, ogni volta che affrontavo una difficoltà all’Università, ogni volta che non passavo un esame e ogni volta che non sentivo il mio valore come studente, sono sempre tornato alla mia missione come membro della Divisione studenti, sono tornato all’immensa fiducia che nutre il mio maestro nei miei riguardi e grazie a questo sono riuscito sempre a vincere e a progredire. Anche adesso che mi trovo nel mondo del lavoro ristudiare insieme a voi queste parole mi ha fatto ricordare l’importanza della mia missione. Vinciamo insieme!! Vinciamo per il nostro maestro!! Vinciamo per le persone comuni!!

Studio del mese | Marzo

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Martin Lanfranca Vice Responsabile Nazionale della Divisione Studenti