Stucchi tradizionali e stucchi epossidici a confronto Seminario di restauro ligneo "Dalle antiche...

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Stucchi tradizionali e Stucchi tradizionali e stucchi epossidici a stucchi epossidici a confronto confronto Seminario di restauro ligneo "Dalle antiche vernici ai moderni trattamenti di pulitura" Villar Focchiardo, 4 Maggio 2007 T.S. S.r.l.

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Stucchi tradizionali e stucchi Stucchi tradizionali e stucchi epossidici a confrontoepossidici a confronto

Seminario di restauro ligneo

"Dalle antiche vernici ai moderni trattamenti di pulitura"

Villar Focchiardo, 4 Maggio 2007

C.T.S. S.r.l.

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IL PROBLEMA DEGLI STUCCHIIL PROBLEMA DEGLI STUCCHIL'applicazione degli stucchi sui manufatti lignei è una delle operazioni

di routine, ma che raramente è stata studiata. In presenza di una lacuna nell’opera lignea un intervento tradizionale è

quello dell’inserimento di un tassello di legno, con caratteristiche simili a quello originale.

Problematiche della tassellatura: necessità di una manualità elevata differente risposta del tassello alle variazioni termoigrometriche inevitabile perdita di materiale originale.doppio aspetto del tassello: una massa, che va a riempire la cavità, ed

un adesivo che tiene vincolato il tassello al manufatto originale.Questi due aspetti coesistono negli stucchi, e la loro composizione

riflette questa esigenza, suddividendo i compiti tra gli inerti (bulking agents), che devono riempire lo spazio, ed i leganti (binders), con proprietà adesive.

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Definizione di stuccoDefinizione di stuccoUno stucco (in inglese filler) è definito come un materiale dalle

seguenti proprietà:• consistenza pastosa, che acquista durezza in breve tempo• discrete proprietà adesive• minimo ritiro con l’essiccamento• discreta lavorabilità al termine dell’essiccamento• buone proprietà di durata nel tempo• inerzia chimica nei confronti del substrato Altre proprietà desiderabili, ma non strettamente necessarie, sono:• facilità di utilizzo• inattaccabilità da parte dei microrganismi• facilità di colorazione• buona definizione (caso delle riproduzioni in stampi in silicone)

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Selezionare uno stuccoSelezionare uno stuccoNella selezione di uno stucco devono essere valutate: la possibilità che il legno sia sottoposto in futuro a movimenti

stress sull’interfaccia della stuccatura. la resistenza meccanica del manufatto.

I movimenti possono essere causati da:o movimenti della struttura di un edificio.o Variazioni di temperatura (irraggiamento, riscaldamenti uso

civile,...).o Variazioni di umidità relativa (risalite capillari, riscaldamenti uso

civile,...).o Movimenti dovuti all'utilizzo del manufatto

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Uno stucco molto rigido e tenace, inserito in un oggetto fragile e destinato a muoversi, porterà ad una rottura del manufatto stesso.In questo caso è meglio orientarsi su di uno stucco non-strutturale elastico e sicuramente poco adesivo, cosicché al momento del movimento si abbia un analogo movimento dello stucco, o al limite un suo distacco.

Stucco strutturale o

non-strutturale (estetico)?

dipende dalla

resistenza del legno

Funzione strutturale = possiede la capacità di sostenere un peso, tenere uniti due pezzi, ecc...

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Stucchi tradizionaliStucchi tradizionaliTipo di stucco Problematiche

Proteico (colla d’ossa, di coniglio, caseina)

Presenza d’acqua

Ritiro

Scarsa adesione al supporto

A gommalacca Piccole stuccature

A cera Solo estetico

Migrazione del legante

A olio di lino e biacca Eccessiva rigidità

Inerti: gesso da doratori, carbonato di calcio, caolino, polvere di alabastro, polvere di legno, o una miscela degli stessi

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Stucchi moderniStucchi moderniTipo di stucco Vantaggi Problematiche

Vinilico (Modostuc)

Facilità di impiego

Presenza d’acqua

Ritiro

Irrigidimento del legante

Poliuretanico Compatti: rigidità

Schiume: degrado

Poliestere

(Sintolegno)

Rapidità di catalisi

Elevata rigidità

Vetrosità (impossibilità di intaglio)

Epossidico (Araldite SV 427

Epo 127)

No ritiro

Elevata resistenza

Eccessiva rigidità e resistenza

Irreversibilità

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Balsite: i vantaggiBalsite: i vantaggi Estrema leggerezza (0,55 Kg/lt). Reversibilità meccanica e chimica. Minimo ritiro (<1%) nella fase di indurimento. Inerzia chimica ed elevata stabilità nel tempo. Impermeabilità e minima sensibilità alle variazioni

termoigrometriche. Buon potere adesivo. Facilità di utilizzo ed elevata modellabilità. Ottima intagliabilità una volta indurita. Bassa tossicità per l’operatore. Possibilità di colorazione dell’impasto e di effettuare finiture

superficiali (verniciature, ammanniture,...). Bassa rigidità e modulo elastico vicino a quello del legno.

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Caratteristiche chimico-fisicheCaratteristiche chimico-fisiche

*legno d’abete sano, stagionato, asciutto

Balsite Epo 127 Araldite SV427

Aspetto pasta tixotropica

Colore marrone chiaro marrone marrone

Densità apparente 0,55 g/cm3 0,77 g/cm3 0,6 g/cm3

Tempo di lavorabilità 45’-50’ a 20°C 40’ a 20°C 40’ a 20°C

Tempo di presa 24 h a 20°C 140' a 20°C 12 h a 20°C

Tg 65°C ca.

Resistenza a flessione 14 MPa >25 MPa 20-25 MPa

Resistenza compressione 13 MPa >30 MPa 20-25 MPa

Aderenza su legno* <8 MPa >8 MPa

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ReversibilitàReversibilità

Grazie alla sua particolare formulazione la Balsite® presenta una bassa resistenza meccanica e può essere rimossa con estrema facilità tramite sgorbie, bisturi, micromotori.

La reversibilità della Balsite® può essere ottenuta anche tramite solventi polari: il suo rigonfiamento è molto graduale, e per questo si consiglia l’utilizzo di solventi con evaporazione lenta, come il dimetilsolfossido.

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Restauro Restauro di una di una

cornicecornice

Studio Carlotta Studio Carlotta Beccaria Beccaria

Milano (2006)Milano (2006)

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Tassellatura Balsa-BalsiteTassellatura Balsa-BalsiteCristo ligneo - Maria Vittoria Saccarello - Viterbo 2006Cristo ligneo - Maria Vittoria Saccarello - Viterbo 2006

1° Fase: regolarizzazione della superficie precedentemente consolidata con Paraloid B-72

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Tassellatura Balsa-BalsiteTassellatura Balsa-Balsite

2° Fase: inserimento dei tasselli di balsa trattati con Paraloid B-72 e incollati con Balsite

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TassellaturaTassellaturaBalsa-BalsiteBalsa-Balsite

3° Fase: inserimento dei pezzi mancanti

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Croce astile della Collegiata di Sant’Orso in AostaCroce astile della Collegiata di Sant’Orso in AostaDiploma OPD di Barbara Pinto Folicaldi – Relatore Giorgio Pieri Diploma OPD di Barbara Pinto Folicaldi – Relatore Giorgio Pieri

(2003) (2003)

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Croce astile della Collegiata di Sant’Orso in AostaCroce astile della Collegiata di Sant’Orso in Aosta

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Croce astile della Collegiata di Sant’Orso in AostaCroce astile della Collegiata di Sant’Orso in Aosta

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Ricostruzione Ricostruzione elementi ligneielementi lignei

Tesi di diploma Tesi di diploma ICR ICR

di Chiara Munzidi Chiara Munzi e Cristiana e Cristiana CiocchettiCiocchetti

Diluizione con il 12% di alcool etilico denaturato

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BibliografiaBibliografia Canocchi G., Gigli M.C., Mazzoni M.D., Stiberc P.; “La lacuna nella scultura

lignea. Problematiche d’intervento” in Lacuna, Ed.Edifir, Firenze, 2004. Grattan D.W., Barclay R.L.; “A study of gap-fillers for wooden objects” Studies in

Conservation, 33 (1988), 71-86 Turco A.; “Coloritura, verniciatura e laccatura del legno”, 1995, Ed.Hoepli, Milano Podmaniczky M.S.; “Structural fills for large wood objects: contrasting and

complementary approaches” Journal of American Institute for Conservation, (1998), Vol.37, n°1, 111-116.

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Megna B. et al.; “L’uso delle cariche cellulosiche per migliorare la compatibilità col legno dei materiali polimerici utilizzati nella stuccatura delle fessure” III Congresso Nazionale GI-IIC, Palermo, 22-24 Settembre 2005, 202-207.