Progetto Psicofisica Aledi-Arnaboldi - Prof. Stucchi

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Corso di Laurea in Teoria e Tecnologia della Comunicazione a.a 2012/2013 Progetto di Psicofisica e Percezione Il “magro” è davvero “bello”? Alessia Sofia Aledi, matr.: 770464 Cristina Arnaboldi, matr.: 772186

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Progetto di Psicofisica (Prof. Stucchi, Università degli Studi di Milano Bicocca) Progetto per indagare la percezione della soglia di bellezza femminile in relazione alla forma fisica, da parte di uomini e donne. Progetto condotto con il metodo del confronto a coppie e dati analizzati tramite Microsoft Excel

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Corso di Laurea in Teoria e Tecnologia della Comunicazione

a.a 2012/2013

Progetto di Psicofisica e Percezione

Il “magro” è davvero “bello”?

Alessia Sofia Aledi, matr.: 770464Cristina Arnaboldi, matr.: 772186

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1. Abstract

2. Introduzione

3. Materiali

4. Procedura e risultati

5. Discussione

6. Bibliografia

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1. Abstract

Il nostro lavoro consiste nell’ analizzare la soglia di bellezza femminile percepita in relazione a 7 diverse corporature: che variano da uno stato di anoressia (figura 1) ad uno di obesità visibile (figura 7). Abbiamo selezionato 7 fotografie di ragazze in costume da bagno e le abbiamo disposte a coppie per un totale di 21 combinazioni possibili.

Abbiamo sottoposto l’esperimento a 20 soggetti: 10 di sesso femminile e 10 di sesso maschile. Per ogni coppia di immagini abbiamo chiesto di indicare la corporatura più attraente, secondo il metodo del confronto a coppie di Thurstone.

Successivamente abbiamo sottoposto le medesime immagini ad un gruppo di controllo, chiedendo questa volta di indicare il modello di costume preferito, per verificare in che misura quest’ultimo potesse aver influito sulla scelta dell’immagine.

Contrariamente a quanto rilevato da precedenti studi (Singh & Young, 1995) dai nostri dati emerge che sia maschi che femmine ritengono più attraente una corporatura media.

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2. Introduzione

Il “magro” è davvero “bello”? Il mondo della moda e dello spettacolo ci propongono modelle sempre più magre, ai limiti della malnutrizione. Ma questi corpi eccessivamente esili, tanto da apparire acerbi e androgeni, rispecchiano veramente l’ideale di bellezza dell’uomo e della donna comune?

Diverse teorie sono state formulate circa i criteri di scelta della compagna ideale, prime fra tutte quelle di Darwin e Wallace. Mentre Darwin sostiene che l’attrattività di un individuo verso il sesso opposto dipenda da caratteristiche arbitrarie, che non apportano un vantaggio di sopravvivenza; Wallace ritiene che il maschio giudichi attraenti quelle caratteristiche che indicherebbero una buona capacità riproduttiva (seni, anche, larghezza dei fianchi, quantità e distribuzione del grasso corporeo). Queste teorie sono state il punto di partenza di diversi studiosi per i loro esperimenti, i cui risultati, in alcuni casi contraddittori, non sono stati determinanti.

Devendra Singh è sicuramente la più importante fra questi studiosi: nel 1993 condusse un esperimento che evidenziò come entrambi i sessi giudicassero più attraenti le femmine di corporatura media (Singh, 1993); mentre nel 1995 le sue sperimentazioni ottennero risultati differenti, cioè mostrarono che i maschi tendevano a preferire figure più snelle (Singh & Young, 1995).

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Considerando la mancanza di risultati definitivi e la penuria di letteratura in italiano sull’argomento, abbiamo deciso di condurre un esperimento per indagare l’ideale di bellezza femminile italiano, solamente in relazione alla tipologia di corporatura, e le eventuali differenze di percezione fra i due sessi.

Il metodo da noi scelto è quello di Thurstone che comporta la presentazione a coppie di una serie di stimoli. Abbiamo selezionato 7 immagini di ragazze in costume da bagno che variavano da uno stato di anoressia a uno di obesità visibile. Alle fotografie abbiamo tolto il viso e il colore per evitare che influissero sulla scelta dell’immagine, quindi le abbiamo combinate in 21 coppie chiedendo di indicare per ognuna la figura più attraente. In seguito abbiamo sottosposto il test a 20 soggetti, 10 maschi e 10 femmine di età compresa fra i 20 e i 35 anni.

Successivamente abbiamo costruito allo stesso modo un esperimento di controllo, per verificare se il modello di costume da bagno avesse influito o meno sulla scelta dell’immagine.Questo test è stato sottoposto ad altri 20 soggetti (10 maschi e 10 femmine) chiedendo in questo caso di scegliere il modello di bikini preferito.

Basandoci sulle nostre osservazioni personali, nonchè sugli esperimenti precedenti, è nostra opinione che le preferenze tendano a concentrarsi intorno alla corporatura media con un probabile sbilanciamento sulle corporature più snelle da parte dei soggetti di sesso femminile.

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3. Materiali

3.1 Partecipanti

Il campione prescelto è composto da 40 soggetti di età compresa fra 20 e 35 anni, di cui 20 femmine e 20 maschi. A 20 soggetti (10 femmine e 10 maschi) è stato sottoposto il test dell’esperimento vero e proprio; mentre agli altri 20 soggetti è stato somministrato il test dell’esperimento di controllo.

3.2 Materiali e procedure

Abbiamo selezionato 7 immagini di ragazze in costume da bagno con 7 corporature differenti. La scelta delle immagini è ricaduta su ragazze di età apparente fra i 20 e i 30 anni, in modo che potessero risultare attraenti per il nostro campione. Le immagini sono state rese in bianco e nero ed è stato tolto il viso per evitare influenze sulle scelte.

3.3 Analisi

Il metodo da noi utilizzato è quello di Thurstone, abbiamo costruito il test con una serie di confronti a coppie. I dati sono stati analizzati con Excel, costruendo una matrice delle frequenze per poi ricavarne le relative probabilità e trasformarle in punti z. Da questi risultati è stata costruita la scala psicologica.

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1: Anoressia 2: Sottopeso 3: Sportivo 4: Peso forma

5: Leggero sovrappeso 6: Sovrappeso 7: Obesità

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Completa con i tuoi datiEtà: …………………….Sesso: ……………………………Istruzioni:Nei fogli seguenti sono presentate 21 coppie di fotografie in bianco e nero di ragazze in costume da bagno. Per ciascuna delle coppie indica con una crocetta quale delle due ragazze secondo te è più attraente.  1. Quale ragazza preferisci tra:

 

 

   

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4. Procedure e risultati

4.1 Risultati generali

La seguente tabella illustra le risposte date da tutti i 20 soggetti, senza distinzione di sesso. Come si può vedere, risulta una certa preferenza per le corporature medie (3 e 4).Illustriamo ora il procedimento per costruire la scala psicologica di attrattività in base alla corporatura.

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Ricaviamo dai precedenti valori le corrispondenti probabilità dividendo per 20 che è il numero dei soggetti.

A questo punto utilizziamo la trasformazione probit per ottenere i punti z, così da normalizzare i valori.

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Ordinando le medie dei punti z troviamo la scala psicologica

Dal grafico è evidente che le corporature 3 e 4 siano quelle preferite, quasi a pari merito, mentre le due corporature estreme (7 e 1) ottengono valori molto bassi come da previsioni.

4 3 5 2 6 7 1

7,46 7,4 6,08 4,56 4,48 2,8 2,22

4 3 5 2 6 7 10

1

2

3

4

5

6

7

8

Scala Psicologica Generale

Corporature

Sca

la P

sico

log

ica

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4.2 Confronto maschi e femmine

Dalla tabella delle frequenze si intuisce che sono confermati i risultati del caso generale e che le femmine tendono ad essere più “radicali” nella scelta, infatti vediamo nella matrice femminile una più alta concentrazione di “0”.

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PROBABILITA' MASCHI1 2 3 4 5 6 7

1 0,5 0,9 0,9 0,9 0,9 0,8 0,52 0,1 0,5 0,9 0,8 0,8 0,5 0,33 0,1 0,1 0,5 0,5 0,5 0,2 0,14 0,1 0,2 0,5 0,5 0,3 0,2 0,15 0,1 0,2 0,5 0,7 0,5 0,2 0,16 0,2 0,5 0,8 0,8 0,8 0,5 0,17 0,5 0,7 0,9 0,9 0,9 0,9 0,5

Dalla matrice delle frequenze abbiamo calcolato la probabilità dividendo per 10, successivamente abbiamo approssimato i valori di probabilità “0” e “1” rispettivamente a 0,01 e 0,99, per poter procedere al calcolo dei punti z.

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PUNTI Z1 2 3 4 5 6 7

1 0,00 2,33 2,33 2,33 1,28 1,28 1,282 -2,33 0,00 2,33 1,28 1,28 0,00 -1,283 -2,33 -2,33 0,00 0,52 -1,28 -2,33 -2,334 -2,33 -1,28 -0,52 0,00 -2,33 -2,33 -2,335 -1,28 -1,28 1,28 2,33 0,00 -1,28 -1,286 -1,28 0,00 2,33 2,33 1,28 0,00 -1,287 -1,28 1,28 2,33 2,33 1,28 1,28 0,00

Normalizziamo i valori di probabilità trasformandoli in punti z.

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4 3 5 6 2 7 1

6,7 6,67 6,33 4,86 4,59 2,98 2,87Scala Psicologica Maschile

4 3 5 2 6 7 1

8,97 8,59 5,54 4,54 3,8 2,42 1,13Scala Psicologica Femmine

Ordinando la media dei punti z ricaviamo le due scale psicologiche.Le due scale sono molto simili, l’unica differenza riscontrabile nell’ordinamento delle corporature è la preferenza dei maschi per la corporatura 6 (sovrappeso) rispetto alla 2 (sottopeso) mentre le femmine sembrano giudicare più attraente la corporatura 2.

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4 3 5 6 2 7 10

1

2

3

4

5

6

7

8

9

10

Maschi

Corporature

Sca

la P

sico

log

ica

4 3 5 2 6 7 10

1

2

3

4

5

6

7

8

9

10

Femmine

Corporature

Sca

la P

sico

log

ica

Dai grafici si vede come le scelte dei soggetti maschili siano più distribuite su tutto il range di corporature presentato, mentre nel caso femminile c’è una differenza molto più pronunciata nei valori di scala risultanti.

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1 2 3 4 5 6 70

1

2

3

4

5

6

7

8

9

10

Generale

Maschi

Femmine

Corporatura

Sca

la P

sico

log

ica

Nel seguente grafico è ancora più evidente la differenza di distribuzione di preferenze nel caso maschile e femminile. La scelta delle corporature normopeso come attraente è molto più netta nel caso femminile.

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4.3 Esperimento di controllo

Abbiamo condotto l’esperimento di controllo per verificare se, ed eventualmente in che modo, il modello di bikini avesse influito sulla scelta della corporatura.Sono state utilizzate le medesime immagini, ancora una volta combinate a coppie seguendo il metodo di Thurstone.

Abbiamo sottoposto il test ad altri 20 soggetti, 10 maschi e 10 femmine, di età compresa fra 20 e 35 anni. Ai soggetti è stato chiesto, questa volta, di indicare il modello di costume da bagno preferito.

Di seguito vediamo la matrice generale dei risultati:

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PUNTI Z1 2 3 4 5 6 7

1 0,00 0,67 0,52 1,04 0,67 0,25 -0,522 -0,67 0,00 0,13 0,52 0,25 0,00 -1,283 -0,52 -0,13 0,00 0,67 0,25 -0,39 -1,284 -1,04 -0,52 -0,67 0,00 0,13 -0,67 -1,645 -0,67 -0,25 -0,25 -0,13 0,00 -0,52 -0,846 -0,25 0,00 0,39 0,67 0,52 0,00 -2,337 0,52 1,28 1,28 1,64 0,84 2,33 0,00

Dalla precedente tabella abbiamo ricavato le relative probabilità e le abbiamo poi trasformate in punti z, utilizzando la trasformazione probit.

4 5 3 2 6 1 7

8,16 6,91 5,99 5,75 5,71 3,12 -0,64

Ordinando le medie dei punti z otteniamo la corrispondente scala psicologica.

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4 5 3 2 6 1 7

-2

0

2

4

6

8

10

Scala ge...Costumi da Bagno

Sca

la P

sico

log

ica

4 3 5 2 6 7 10

1

2

3

4

5

6

7

8

Scala Psicologica ...Corporature

Sca

la P

sico

log

ica

Come è evidente dal confronto dei grafici, le due scale sono piuttosto differenti e questo ci suggerisce che il modello di bikini non abbia influenzato in modo rilevante la scelta della corporatura più attraente.

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Analizziamo ora i dati relativi al caso femminile e a quello maschile separatamente:

PUNTI Z1 2 3 4 5 6 7

1 0,00 0,84 0,52 0,84 0,25 0,25 -0,842 -0,84 0,00 0,00 0,25 -0,25 0,00 -2,333 -0,52 0,00 0,00 0,52 0,25 -0,25 -1,284 -0,84 -0,25 -0,52 0,00 0,25 -0,25 -2,335 -0,25 0,25 -0,25 -0,25 0,00 -0,52 -0,846 -0,25 0,00 0,25 0,25 0,52 0,00 -2,337 0,84 2,33 1,28 2,33 0,84 2,33 0,00

PUNTI Z1 2 3 4 5 6 7

1 0,00 0,52 0,52 1,28 1,28 0,25 -0,252 -0,52 0,00 0,25 0,84 0,84 0,00 -0,843 -0,52 -0,25 0,00 0,84 0,25 -0,52 -1,284 -1,28 -0,84 -0,84 0,00 0,00 -1,28 -1,285 -1,28 -0,84 -0,25 0,00 0,00 -0,52 -0,846 -0,25 0,00 0,52 1,28 0,52 0,00 -2,337 0,25 0,84 1,28 1,28 0,84 2,33 0,00

4 2 5 6 3 1 7

7,82 7,26 6,34 6,11 5,92 3,66 -2,14 5 3 6 2 1 7

8,95 7,67 6,06 5,18 4,59 2,42 0,12

Scala Psicologica Maschi Scala Psicologica Femmine

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4 2 5 6 3 1 7

-4

-2

0

2

4

6

8

10

Maschi

Costumi da Bagno

Sca

la P

sico

log

ica

4 3 5 6 2 7 10

1

2

3

4

5

6

7

8

9

10

Maschi

Corporature

Sca

la P

sico

log

ica

Da questi grafici si nota come le due scale psicologiche differiscano in modo significativo: infatti le immagini si dispongono sulla scala in ordine diverso, inoltre si vede come la distribuzione dei valori sia molto meno uniforme nel caso dell’esperimento di controllo.

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4 5 3 6 2 1 70

1

2

3

4

5

6

7

8

9

10

FemmineCostumi da Bagno

Sca

la P

sico

log

ica

4 3 5 2 6 7 10

1

2

3

4

5

6

7

8

9

10

FemmineCorporature

Sca

la P

sico

log

ica

Nel caso femminile invece si nota una certa somiglianza fra le due distribuzioni, questo ci induce a pensare che il modello di bikini possa aver influito in qualche misura sulla scelta delle corporature.

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4.4 Correlazioni

A questo punto, per confrontare al meglio i dati dell’esperimento con il gruppo di controllo abbiamo calcolato il coefficiente di correlazione (c.c.) fra le varie scale psicologiche ottenute. Normalmente con 7 gradi di libertà, come nel nostro caso, si considera significativo un coefficiente di correlazione superiore a 0,75.

c.c. Generale: 0,80Per quanto riguarda il coefficiente generale possiamo affermare che c’è un significativo grado di correlazione fra i due esperimenti anche se non sufficiente ad invalidare i risultati, a nostro avviso.

c.c. Maschi: 0,72In questo caso, essendo il valore risultante minore di 0,75, non sembra esserci una relazione fra la scelta della corporatura più attarente e quella del bikini.

c.c. Femmine: 0,81Nel caso femminile troviamo ancora un significativo, seppur non determinante, grado di correlazione, pensiamo quindi che la scelta della corporatura sia stata probabilmente influenzata dal modello di bikini.

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Abbiamo anche voluto calcolare il grado di correlazione dei risultati femminili e maschili, per verificare quanto le percezioni dei soggetti dei due sessi fossero simili.

c.c. Maschi-Femmine esperimento: 0,94Come si può vedere il coefficiente di correlazione è molto vicino a 1. Questo indica come i soggetti di sesso maschile e femminile utilizzino presumibilmente il medesimo criterio di percezione dell’attrattività femminile; confermando le ipotesi fatte sulla base delle osservazioni dei grafici.

c.c. Maschi-Femmine controllo: 0,86Anche in questo caso il valore è piuttosto alto ma minore del “c.c Maschi-Femmine esperimento”, inducendoci a pensare che possa esserci una maggiore discrepanza nel criterio di percezione. Questo conferma la differenza di significatività rilevata tra i c.c. di maschi e femmine.

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5. Discussione

Il nostro esperimento ci ha permesso di indagare la soglia di bellezza femminile in relazione a 7 immagini di corporature presentate a due a due, mettendo a confronto le percezioni maschili e femminili. Dai risultati è emerso che sia i maschi che le femmine hanno indicato come più attraente le immagini 3 e 4, corporatura sportiva e pesoforma, confermando la nostra ipotesi di partenza.

I nostri risultati inoltre sembrano confermare quelli ottenuti da Devendra Singh nel 1993: entrambi i sessi preferiscono le corporature medie femminili, senza significative differenze di genere. Essi sono invece in contrasto con l’esperimento di Singh & Young del 1995 in cui i giovani maschi avevano giudicato più attraenti corporature snelle. Dai nostri dati emerge piuttosto che i maschi tendono a preferire una corporatura sovrappeso rispetto ad una sottopeso.

Con l’esperimento di controllo abbiamo inoltre indagato l’influenza che ha avuto il modello di bikini sulla scelta della corporatura e viceversa. Dal calcolo delle correlazioni si può constatare un certo grado di relazione tra i dati generali: tuttavia la connessione non ci sembra essere sufficientemente importante da falsare i risultati dell’esperimento. Infatti, nel caso maschile il valore della correlazione risulta essere del tutto non significativo (0,72).

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Infine il calcolo della correlazione maschi-femmine ci mostra come i soggetti di sesso maschile e femminile abbiano percezioni molto simili riguardo l’attrattività femminile. Dunque entrambi i sessi utilizzano probabilmente lo stesso criterio di percezione, al contrario di quanto avevamo inizialmente ipotizzato.

La nostra ricerca sembrerebbe quindi sfatare il “mito” dell’ideale di bellezza eccessivamente magro, privilegiando piuttosto ragazze dalle curve generose ai corpi scarni proposti dai media.

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6. Bibliografia

• Darwin, C., TheDescent of Man and Selection in Relation to Sex, London: John Murray, 1871.

• Singh, D., “Body shape and women's attractiveness: the critical role of waist-to-hip ratio”, Human Nature, 4:297-321, 1993.

• Singh, D., & Young, R. K. “Body weight, waist-to-hip ratio, breasts, and hips: role in judgments of female attractiveness and desirability for relationships”, Ethology and Sociobiology, 16:483±507,1995.

• Wallace, A.R. Darwinism, London: McMillan, 1889.