A. STUCCHI MONOCROMI

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+737,74 quota estradosso solaio quota minima indradosso solaio +742,71 +447,49 +737,74 +742,71 +447,62 B. Intonaco 1B. Finitura dei fondi ad intonaco Interventi in ordine cronologico: I_1B.1 Rimozione depositi superficiali incoerenti a secco con spazzole, pennellesse e aspiratori. Bussatura della superficie per individuare presenza di decoesione I_1B.1 I_1B.4 Operazioni Preliminari: Realizzazione di una campagna di prove per la definizione e/o individuazione delle idonee concentrazioni e tempi di contatto per la pulitura delle superfici con impacchi solventi di natura basica. Realizzazione di scalette cromatiche per individiazione di eventuali coloriture originarie. Bussatura della superficie per individuare presenza di decoesione I_1B.4 Equilibratura cromatica delle superfici architettoniche con velature di scialbo di calce e terre colorate superventilate, applicate a velature successive fino ad ottenere un effetto uguale alle cromie originarie evidenziate dagli studi precedenti. Equilibratura cromatica di finitura con velature di scialbo e terre naturali superventilate per armonizzare i rifacimenti e per ogni altra disomogeneità. Il tutto secondo le indicazioni e le disposizioni che verranno impartite dalla D.L. in corso d'opera I_1B.2 I_1B.2 Consolidamento degli strati distaccati, pulitura delle interfaccie, preparazione e/o adattamento delle sedi rincollaggio delle parti distaccate con iniezioni a base di miscele idrauliche, se le parti sono di grossa entità si dovranno prevedere l'uso di resine epossidiche e perni in vetro resina I_1B.3 I_1B.3 Rimozione degli intonaci pregeressi, si dovrà procedere ad un abbassamento del livello incongruo e alla rimozione delle parti non aderenti tra gli strati. Si procederà alla risarcitura delle lacune di materiale con intonaco a base di malta adeguatamente realizzata in funzione alla superficie da integrare ed alle analisi eseguito sui materiali originari A. Stucchi monocromi 1A. Restauro e reintegrazione di superfici a stucco Operazioni Preliminari: Indagini preliminari: revisione statica del modellato per l'individuazione di aree di criticità ed eventuale fissaggio provvisorio in situazioni di movimentazione di parti. Campionatura di saggi al fine di identificare una corretta procedura per la rimozione dello scialbo a calce sovramesso sui stucchi monocromi. Sostituzione e trattamento dei perni e staffe presenti soprattutto in prossimità di bassorilievi e decorazioni aggettanti. Esecuzione di saggi stratigrafici per l'individuazione dei livelli originali da condursi a bisturi e/o con ausilio di emolienti, saggi di prove con impacchi solventi di natura basica per individuazione delle idonee concentrazioni e dei tempi di contatto per la pulitura della superfici. Indagini diagnostiche: Analisi chimico-fisiche per individuazione dei materiali costitutivi e delle finiture Interventi in ordine cronologico: I_1A.1 Rimozione depositi superficiali incoerenti a secco con spazzole, pennellesse e aspiratori. Rimozione di depositi superficiali parzialmente aderenti con acqua, spruzzatori, pennelli, spazzole e spugne. I_1A.1 I_1A.2 Rimozione di scialbature sottili non carbonate con uso di vapore e spazzole e specilli e per parti più lavorate con bisturi I_1A.3 Integrazione di parti mancanti al fine di restituire unità di lettura all'opera, con materiale avente caratteristiche simili a quello originale per conformazione e composizione, inclusi nelle lavorazioni imperniature delle parti ricostruite mediante calco fuori opera. I_1A.2 I_1A.3 I_1A.5 I_1A.5 Equilibratura cromatica di finitura con velature di scialbo e terre naturali superventilate per armonizzare i rifacimenti e per ogni altra disomogeneità. Il tutto secondo le indicazioni e le disposizioni che verranno impartite dalla D.L. in corso d'opera I_1A.4 I_1A.4 Consolidamento delle parti distaccate di finitura con velature di scialbo e terre naturali superventilate per armonizzare i rifacimenti e per ogni altra disomogeneità. Il tutto secondo le indicazioni e le disposizioni che verranno impartite dalla D.L. in corso d'opera C. Muratura a facciavista 1C. Restauro delle opere a facciavista Operazioni Preliminari: Si dovranno quindi eseguire prove e/o saggi di tipo non distruttivo o minimamente distruttivo, da eseguirsi in situ o da condursi in laboratorio (l'analisi di sezioni stratigrafiche lucide o sottili), tramite il prelievo di campioni secondo le modalità poste in essere dalle normative vigenti al fine di individuare le caratteristiche compositive della materia originale Interventi in ordine cronologico: I_1C.1 Rimozione depositi superficiali incoerenti a secco con spazzole, pennellesse e aspiratori. Rimozione di depositi superficiali parzialmente aderenti pulitura meccanica a bassa pressione I_1C.1 I_1C.3 Risarcitura di lesioni, avverrà mediante iniezione di miscela consolidante a pressione controllata tipo MapeAntique I della Mapei o altra idonea, attraverso tubicini di gomma inseriti lungo il perimetro della lesione fino a completa colmatura dei vuoti con attenzione alle fuoriuscite di materiale I_1C.2 I_1C.3 I_1C.3 Stuccature pregresse, Si dovrà procedere ad un abbassamento del livello della malta, e alla rimozione delle parti non aderenti tra gli strati. Si procederà alla risarcitura delle lacune di materiale con malta adeguatamente realizzata in funzione alla superficie da integrare I_1C.4 Stuccatura dei giunti, pulitura profonda dei connettori privi di malta o con parti fortemente compromesse, con getti di aria compressa, risarcitura profonda dei giunti con malta a base di calce naturale idraulica, inerti di granulometria e colore simile a quella originale, caricato con resina acrilica se espressamnete richiesto dalla DL, percentuale 1: 3, le malte potranno essere se necessario caricate con pigmenti naturali di terre. I_1C.4 I_1C.5 I_1C.5 Equilibratura cromatica delle superfici architettoniche con velature di scialbo di calce e terre colorate superventilate, applicate a velature successive fino ad ottenere un effetto uguale alle cromie originarie evidenziate dagli studi precedenti. Equilibratura cromatica di finitura con velature di scialbo e terre naturali superventilate per armonizzare i rifacimenti e per ogni altra disomogeneità. Il tutto secondo le indicazioni e le disposizioni che verranno impartite dalla D.L. in corso d'opera I_1A.6 I_1B.1 Rimozione depositi superficiali incoerenti a secco con spazzole, pennellesse e aspiratori. Bussatura della superficie per individuare presenza di decoesione I_1B.1 I_1B.6 I_1B.6 Equilibratura cromatica delle superfici architettoniche con velature di scialbo di calce e terre colorate superventilate, applicate a velature successive fino ad ottenere un effetto uguale alle cromie originarie evidenziate dagli studi precedenti. Equilibratura cromatica di finitura con velature di scialbo e terre naturali superventilate per armonizzare i rifacimenti e per ogni altra disomogeneità. Il tutto secondo le indicazioni e le disposizioni che verranno impartite dalla D.L. in corso d'opera I_1B.2 I_1B.2 Consolidamento degli strati distaccati, pulitura delle interfaccie, preparazione e/o adattamento delle sedi rincollaggio delle parti distaccate con iniezioni a base di miscele idrauliche, se le parti sono di grossa entità si dovranno prevedere l'uso di resine epossidiche e perni in vetro resina I_1B.3 I_1B.3 Rimozione degli intonaci pregeressi, si dovrà procedere ad un abbassamento del livello incongruo e alla rimozione delle parti non aderenti tra gli strati. Si procederà alla risarcitura delle lacune di materiale con intonaco a base di malta adeguatamente realizzata in funzione alla superficie da integrare ed alle analisi eseguito sui materiali originari I_1A.1 Rimozione depositi superficiali incoerenti a secco con spazzole, pennellesse e aspiratori. Rimozione di depositi superficiali parzialmente aderenti con acqua, spruzzatori, pennelli, spazzole e spugne. I_1A.1 I_1A.2 Rimozione di scialbature sottili non carbonate con uso di vapore e spazzole e specilli e per parti più lavorate con bisturi. Previa esecuzione di saggi prova con impacchi solventi di natura basica per individuazione delle idonee concentrazioni e dei tempi di contatto per la pulitura della superfici I_1A.3 Integrazione di parti mancanti al fine di restituire unità di lettura all'opera, con materiale avente caratteristiche simili a quello originale per conformazione e composizione, inclusi nelle lavorazioni imperniature delle parti ricostruite mediante calco fuori opera. I_1A.3 I_1A.6 Equilibratura cromatica di finitura con velature di scialbo e terre naturali superventilate per armonizzare i rifacimenti e per ogni altra disomogeneità. Il tutto secondo le indicazioni e le disposizioni che verranno impartite dalla D.L. in corso d'opera I_1A.5 I_1C.1 I_1C.3 Risarcitura di lesioni, avverrà mediante iniezione di miscela consolidante a pressione controllata tipo MapeAntique I della Mapei o altra idonea, attraverso tubicini di gomma inseriti lungo il perimetro della lesione fino a completa colmatura dei vuoti con attenzione alle fuoriuscite di materiale I_1C.2 I_1C.3 I_1C.3 Stuccature pregresse, Si dovrà procedere ad un abbassamento del livello della malta, e alla rimozione delle parti non aderenti tra gli strati. Si procederà alla risarcitura delle lacune di materiale con malta adeguatamente realizzata in funzione alla superficie da integrare I_1C.4 Stuccatura dei giunti, pulitura profonda dei connettori privi di malta o con parti fortemente compromesse, con getti di aria compressa, risarcitura profonda dei giunti con malta a base di calce naturale idraulica, inerti di granulometria e colore simile a quella originale, caricato con resina acrilica se espressamnete richiesto dalla DL, percentuale 1: 3, le malte potranno essere se necessario caricate con pigmenti naturali di terre. I_1C.4 I_1C.5 I_1C.5 Equilibratura cromatica delle superfici architettoniche con velature di scialbo di calce e terre colorate superventilate, applicate a velature successive fino ad ottenere un effetto uguale alle cromie originarie evidenziate dagli studi precedenti. Equilibratura cromatica di finitura con velature di scialbo e terre naturali superventilate per armonizzare i rifacimenti e per ogni altra disomogeneità. Il tutto secondo le indicazioni e le disposizioni che verranno impartite dalla D.L. in corso d'opera A. STUCCHI MONOCROMI B. INTONACO C. MURATURA A FACCIAVISTA OPERAZIONE DA ESEGIRE SU TUTTA LA SUPERFICIE IN OPERA OPERAZIONE DA ESEGIRE SU TUTTA LA SUPERFICIE AD INTONACO 1A.1a Patina Biologica Strato superficiale di alterazione, di spessore variabile, costituito quasi esclusivamente da microrganismi. Può staccarsi anche spontaneamente dal substrato, che si presenta disgregato e/o pulverulento. OPERAZIONE DA ESEGIRE SU TUTTA LA SUPERFICIE IN OPERA I_1A.1a Rimozione patine biologiche , applicazione di biocida in soluzione acquosa all'1/2% di ipoclorito di litio per muschi. Per i licheni soluzioni di sali di ammonio quaternario in acqua all'1/2% o di pentaclorofenolo di sodio all'1%. (Per due cicli di intervento uno all'inizio ed uno a fine lavoro) I_1A.1a 1A.1 Deposito Superficiale Depositi estranei al supporto più o meno stratificati di varia natura, quali polveri, terriccio, guano ecc. Di spessore variabile, generalmente di scarsa coerenza e scarsa aderenza al materiale sottostante 1A.2 Scialbature Alterazione materica della struttura originale, realizzate in malta bastarda o con malta a base di calce distribuita in maniera disuniforme e irregolare alterando la lettura della tessitura originale, o che presenta uno stato di decoesione. 1A.3 Lacuna 1 Caduta e perdita di parti, con messa in luce degli strati più interni o del supporto. 1A.5 Distacco Distacco di frammenti o parti pericolanti la cui mancanza di adesione provochi rischi di crollo di parti adiacenti o che crei difficoltà di ricollocamento 1A.6 $EEUDVLRQH HR 'LVFRQWLQXLWj FURPDWLFD Caduta e perdita di parti di finitura, con messa in luce degli strati più interni o del supporto. OPERAZIONE DA ESEGIRE SU TUTTA LA SUPERFICIE I_1B.1a OPERAZIONE DA ESEGIRE SU TUTTA LA SUPERFICIE AD INTONACO I_1A.1a Rimozione patine biologiche , applicazione di biocida in soluzione acquosa all'1/2% di ipoclorito di litio per muschi. Per i licheni soluzioni di sali di ammonio quaternario in acqua all'1/2% o di pentaclorofenolo di sodio all'1%. (Per due cicli di intervento uno all'inizio ed uno a fine lavoro) 1B.1a Patina biologica Strato superficiale di alterazione, di spessore variabile, costituito quasi esclusivamente da microrganismi. Può staccarsi anche spontaneamente dal substrato, che si presenta disgregato e/o pulverulento. 1B.1 Deposito Superficiale Depositi estranei al supporto più o meno stratificati di varia natura, quali polveri, terriccio, guano ecc. Di spessore variabile, generalmente di scarsa coerenza e scarsa aderenza al materiale sottostante 1B.2 Distacco Soluzione di continuità tra strati superficiali del materiale, sia tra loro che rispetto al substrato sottostante, prelude alla caduta di materiale 1B.3 Elementi impropri Ricostruzioni e/o integrazione di parti mancanti realizzate con materaili incompatibili o impropri per colore e per composizione con la struttura originaria. OPERAZIONE DA ESEGIRE SU TUTTA LA SUPERFICIE 1B.6 $EEUDVLRQH HR 'LVFRQWLQXLWj FURPDWLFD Caduta e perdita di parti di finitura, con messa in luce degli strati più interni o del supporto. I_1C.1a I_1C.1 Rimozione depositi superficiali incoerenti a secco con spazzole, pennellesse e aspiratori. Bussatura della superficie per individuare presenza di decoesione OPERAZIONE DA ESEGIRE SU TUTTA LA SUPERFICIE IN MURATURA OPERAZIONE DA ESEGIRE SU TUTTA LA SUPERFICIE IN MURATURA I_1C.1a Rimozione patine biologiche , applicazione di biocida in soluzione acquosa all'1/2% di ipoclorito di litio per muschi. Per i licheni soluzioni di sali di ammonio quaternario in acqua all'1/2% o di pentaclorofenolo di sodio all'1%. (Per due cicli di intervento uno all'inizio ed uno a fine lavoro) 1C.1a Patina biologica Strato superficiale di alterazione, di spessore variabile, costituito quasi esclusivamente da microrganismi. Può staccarsi anche spontaneamente dal substrato, che si presenta disgregato e/o pulverulento. 1C.1 Deposito superficiale Depositi estranei al supporto più o meno stratificati di varia natura, quali polveri, terriccio, guano ecc. Di spessore variabile, generalmente di scarsa coerenza e scarsa aderenza al materiale sottostante 1C.2 Stuccature in malta pregresse Tamponature o stuccature realizzate in malta bastarda o con malta a base di calce distribuita in maniera disuniforme e irregolare alterando la lettura della tessitura muraria originale, o che presenta uno stato di decoesione. 3C.3 Lesioni Discontinuità strutturale seguita da fessurazione non più soggetta a fenomeni di ulteriore evoluzione 3C.5 $EEUDVLRQH HR 'LVFRQWLQXLWj FURPDWLFD Caduta e perdita di parti di finitura, con messa in luce degli strati più interni o del supporto. 3C.4 Mancanza di malta nei giunti Decoesione o mancanza della malta tra i giunti di pietra che si manifesta con la perdita di materiale e aderenza tra le parti. I_1A5 Consolidamento delle parti distaccate Rimozione delle parti disconnesse, pulitura delle interfaccie, preparazione e/o adattamento delle sedi rincollaggio delle parti distaccate con malta idraulica o acetato polivinile, se le parti sono di grossa entità si dovranno prevedere l'uso di resine epossidiche e perni in vetro resina I_1A.2 OPERAZIONE DA ESEGIRE SU TUTTA LA SUPERFICIE IN OPERA I_1A.4 Integrazione di parti mancanti al fine di restituire unità di lettura all'opera, si procederà con l'esecuzione di stampo dell'elemento originale, mediante la tecnologia dello spruzzo di un materiale poliuretanico al fine di realizzare uno stampo negativo direttamente sul posto dei singoli elementi da ricostruire in fase successiva in laboratorio in EPS o polistirene espanso o polistirolo, da definire dopo adeguata campionatura I_1A.4 1A.4 Lacuna 2 Caduta e perdita di parti, con messa in luce degli strati più interni o del supporto. I_1B.4 I_1B.4 Ristabilimento della coesione della pellicola pittorica: ristabilimento della coesione della pellicola pittorica o degli strati di preparazione mediante applicazione di resine sintetiche in soluzione data a pennello o ad iniezione. Integrazione pittorica delle lacune con colori ad acquerello, stesi per velature successive, fino al ristabilimento di una corretta lettura dell'unità delle opere, secondo indicazioni della D.L 1B.4 Disgregazione della pellicola pittorica originale Alterazione della superficie di finitura originale, legat alla presenza sulla superficie di materiali non collegabili a manifesti fenomenidi degradazione del colore originario. Presenza diffusa di disgregazione della materia originale I_1B.5 I_1B.5 Integrazione della superficie, si dovrà procedere ad un consolidamento localizzato della muratura antica con sigillatura dei giunti e rimozione delle malte deteriorate. Si procederà quindi all'integrazione degli strati di materiale mancante al fine di restituire unità di lettura all'opera, con materiale avente caratteristiche simili a quello originale per conformazione e composizione. 1B.5 Lacuna Caduta e perdita di parti, con messa in luce degli strati più interni o del supporto. OPERAZIONE DA ESEGIRE SU TUTTA LA SUPERFICIE SEZIONE A-A' Mappatura del degrado e degli interventi Scala 1:50 SEZIONE A-A' Mappatura dei materiali e indicazione degli interventi Scala 1:50 SEZIONE B-B' Mappatura dei materiali e indicazione degli interventi Scala 1:50 SEZIONE B-B' Mappatura del degrado e degli interventi Scala 1:50 I_1B.1 I_1B.4 I_1B.2 I_1B.3 I_1A.2 I_1A.3 I_1A.5 I_1A.4 I_1A.1 I_1A.2 I_1A.3 I_1A.5 I_1A.4 I_1A.1 I_1A.2 I_1A.3 I_1A.5 I_1A.4 I_1A.1 I_1B.1 I_1B.4 I_1B.3 I_1B.1 I_1B.4 I_1B.3 I_1B.1 I_1B.4 I_1B.3 I_1B.2 I_1B.1 I_1B.4 I_1B.1 I_1B.4 I_1B.3 I_1B.1 I_1B.4 I_1B.3 Limite intervento IN FASE DI ESECUZIONE DOVRANNO ESSERE PRODOTTE LE MAPPATURE TEMATICHE DELL'INTERVENTO DI RESTAURO IN FASE DI ESECUZIONE DOVRANNO ESSERE PRODOTTE LE MAPPATURE TEMATICHE DELL'INTERVENTO DI RESTAURO I_1B.2 I_1B.1 I_1B.4 I_1B.3 I_1B.2 I_1B.1 I_1B.4 I_1B.3 I_1C.1 I_1C.2 I_1C.4 I_1C.5 I_1C.1 I_1C.2 I_1C.4 I_1C.5 I_1C.5 I_1B.2 I_1C.4 I_1B.2 I_1B.1 I_1B.1a I_1C.1 I_1C.1a I_1C.2 I_1C.5 I_1C.2 Nuovo intonaco con finitura tipo dlayer I_1C.4 I_1B.2 I_1B.1 I_1B.1a I_1C.5 I_1C.5 I_1C.3 I_1C.4 I_1C.2 I_1C.4 I_1C.4 I_1C.4 I_1C.1 I_1C.1a I_1A.4 I_1A.6 I_1A.1 I_1A.1a I_1A.5 I_1A.3 I_1A.4 I_1A.6 I_1A.1 I_1A.1a I_1A.5 I_1A.3 I_1A.5 I_1B.2 I_1B.5 I_1B.3 I_1A.1 I_1A.1a I_1A.3 I_1A.3 I_1B.4 I_1B.3 I_1B.6 I_1B.3 I_1B.6 I_1B.6 I_1A.5 I_1A.1 I_1A.1a I_1A.6 I_1A.6 I_1A.6 I_1A.6 I_1B.4 I_1A.3 I_1A.6 I_1B.3 I_1B.6 I_1A.3 I_1A.5 I_1B.2 Discendente da rimuovere, realizzare nuova sagomatura della canale e spostarlo in adiacenza dello spigolo Discendente da rimuovere, realizzare nuovo sagomatura della canale e spostarlo in adiacenza dello spigolo con la nuova vetrata interno al nuovo muro Foto 1 - Particolare della cornice delle finestre Foto 2 - Particolare delle lesene ad angolo Foto 5 - Particolare delle coloriture originali Foto 6 - Prospetto laterale della Chiesa di Santa Margherita Foto 1 Foto 2 Foto 5 Foto 6 Discendente da rimuovere, realizzare nuova sagomatura della canale e spostarlo in adiacenza dello spigolo all'interno della controparte con ambiente voltato Arch 05a 1:50 Foto 4 - Cornicione decorato della facciata esterna lato cortile dei Gesuiti foto di repertorio pre-sisma Foto 3 - Cornicione decorato della facciata esterna lato cortile dei Gesuiti foto di repertorio pre-sisma Mappatura degli interventi : Restauro facciate esterne Foto 3-4

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+737,74

quota estradosso solaio

quota minima indradosso solaio

+742,71

+447,49

+737,74

+742,71

+447,62

B. Intonaco

1B. Finitura dei fondi ad intonaco

Interventi in ordine cronologico:

I_1B.1 Rimozione depositi superficiali incoerenti a secco con

spazzole, pennellesse e aspiratori.

Bussatura della superficie per individuare presenza di decoesione

I_1B.1

I_1B.4

Operazioni Preliminari: Realizzazione di una campagna di prove per la definizione e/o

individuazione delle idonee concentrazioni e tempi di contatto per la pulitura delle superfici con

impacchi solventi di natura basica. Realizzazione di scalette cromatiche per individiazione di eventuali

coloriture originarie. Bussatura della superficie per individuare presenza di decoesione

I_1B.4 Equilibratura cromatica delle superfici architettoniche con

velature di scialbo di calce e terre colorate superventilate, applicate a

velature successive fino ad ottenere un effetto uguale alle cromie

originarie evidenziate dagli studi precedenti. Equilibratura cromatica

di finitura con velature di scialbo e terre naturali superventilate per

armonizzare i rifacimenti e per ogni altra disomogeneità. Il tutto

secondo le indicazioni e le disposizioni che verranno impartite dalla

D.L. in corso d'opera

I_1B.2

I_1B.2 Consolidamento degli strati distaccati, pulitura delle

interfaccie, preparazione e/o adattamento delle sedi rincollaggio delle

parti distaccate con iniezioni a base di miscele idrauliche, se le parti

sono di grossa entità si dovranno prevedere l'uso di resine

epossidiche e perni in vetro resina

I_1B.3

I_1B.3 Rimozione degli intonaci pregeressi, si dovrà procedere

ad un abbassamento del livello incongruo e alla rimozione delle parti

non aderenti tra gli strati. Si procederà alla risarcitura delle lacune di

materiale con intonaco a base di malta adeguatamente realizzata in

funzione alla superficie da integrare ed alle analisi eseguito sui

materiali originari

A. Stucchi monocromi

1A. Restauro e reintegrazione di superfici a stucco

Operazioni Preliminari: Indagini preliminari: revisione statica del modellato per

l'individuazione di aree di criticità ed eventuale fissaggio provvisorio in situazioni di movimentazione di

parti. Campionatura di saggi al fine di identificare una corretta procedura per la rimozione dello scialbo

a calce sovramesso sui stucchi monocromi. Sostituzione e trattamento dei perni e staffe presenti

soprattutto in prossimità di bassorilievi e decorazioni aggettanti.

Esecuzione di saggi stratigrafici per l'individuazione dei livelli originali da condursi a bisturi e/o con

ausilio di emolienti, saggi di prove con impacchi solventi di natura basica per individuazione delle

idonee concentrazioni e dei tempi di contatto per la pulitura della superfici. Indagini diagnostiche:

Analisi chimico-fisiche per individuazione dei materiali costitutivi e delle finiture

Interventi in ordine cronologico:

I_1A.1 Rimozione depositi superficiali incoerenti a secco con

spazzole, pennellesse e aspiratori.

Rimozione di depositi superficiali parzialmente aderenti con acqua,

spruzzatori, pennelli, spazzole e spugne.

I_1A.1

I_1A.2 Rimozione di scialbature sottili non carbonate con uso di

vapore e spazzole e specilli e per parti più lavorate con bisturi

I_1A.3 Integrazione di parti mancanti al fine di restituire unità di

lettura all'opera, con materiale avente caratteristiche simili a quello

originale per conformazione e composizione, inclusi nelle lavorazioni

imperniature delle parti ricostruite mediante calco fuori opera.

I_1A.2

I_1A.3

I_1A.5

I_1A.5 Equilibratura cromatica di finitura con velature di scialbo e

terre naturali superventilate per armonizzare i rifacimenti e per ogni

altra disomogeneità. Il tutto secondo le indicazioni e le disposizioni

che verranno impartite dalla D.L. in corso d'opera

I_1A.4

I_1A.4 Consolidamento delle parti distaccate di finitura con

velature di scialbo e terre naturali superventilate per armonizzare i

rifacimenti e per ogni altra disomogeneità. Il tutto secondo le

indicazioni e le disposizioni che verranno impartite dalla D.L. in

corso d'opera

C. Muratura a facciavista

1C. Restauro delle opere a facciavista

Operazioni Preliminari: Si dovranno quindi eseguire prove e/o saggi di tipo nondistruttivo o minimamente distruttivo, da eseguirsi in situ o da condursi in laboratorio (l'analisi disezioni stratigrafiche lucide o sottili), tramite il prelievo di campioni secondo le modalità poste inessere dalle normative vigenti al fine di individuare le caratteristiche compositive della materiaoriginaleInterventi in ordine cronologico:

I_1C.1 Rimozione depositi superficiali incoerenti a secco con

spazzole, pennellesse e aspiratori.

Rimozione di depositi superficiali parzialmente aderenti pulitura

meccanica a bassa pressione

I_1C.1

I_1C.3 Risarcitura di lesioni, avverrà mediante iniezione di miscela

consolidante a pressione controllata tipo MapeAntique I della Mapei o

altra idonea, attraverso tubicini di gomma inseriti lungo il perimetro

della lesione fino a completa colmatura dei vuoti con attenzione alle

fuoriuscite di materiale

I_1C.2

I_1C.3

I_1C.3 Stuccature pregresse, Si dovrà procedere ad un abbassamento del

livello della malta, e alla rimozione delle parti non aderenti tra gli strati. Si

procederà alla risarcitura delle lacune di materiale con malta adeguatamente

realizzata in funzione alla superficie da integrare

I_1C.4 Stuccatura dei giunti, pulitura profonda dei connettori privi di

malta o con parti fortemente compromesse, con getti di aria

compressa, risarcitura profonda dei giunti con malta a base di calce

naturale idraulica, inerti di granulometria e colore simile a quella

originale, caricato con resina acrilica se espressamnete richiesto dalla

DL, percentuale 1: 3, le malte potranno essere se necessario caricate

con pigmenti naturali di terre.

I_1C.4

I_1C.5

I_1C.5 Equilibratura cromatica delle superfici architettoniche con

velature di scialbo di calce e terre colorate superventilate, applicate a

velature successive fino ad ottenere un effetto uguale alle cromie

originarie evidenziate dagli studi precedenti. Equilibratura cromatica

di finitura con velature di scialbo e terre naturali superventilate per

armonizzare i rifacimenti e per ogni altra disomogeneità. Il tutto

secondo le indicazioni e le disposizioni che verranno impartite dalla

D.L. in corso d'opera

I_1A.6

I_1B.1 Rimozione depositi superficiali incoerenti a secco con spazzole,

pennellesse e aspiratori.

Bussatura della superficie per individuare presenza di decoesione

I_1B.1

I_1B.6

I_1B.6 Equilibratura cromatica delle superfici architettoniche con velature

di scialbo di calce e terre colorate superventilate, applicate a velature

successive fino ad ottenere un effetto uguale alle cromie originarie

evidenziate dagli studi precedenti. Equilibratura cromatica di finitura con

velature di scialbo e terre naturali superventilate per armonizzare i

rifacimenti e per ogni altra disomogeneità. Il tutto secondo le indicazioni e le

disposizioni che verranno impartite dalla D.L. in corso d'opera

I_1B.2

I_1B.2 Consolidamento degli strati distaccati, pulitura delle

interfaccie, preparazione e/o adattamento delle sedi rincollaggio delle

parti distaccate con iniezioni a base di miscele idrauliche, se le parti

sono di grossa entità si dovranno prevedere l'uso di resine

epossidiche e perni in vetro resina

I_1B.3

I_1B.3 Rimozione degli intonaci pregeressi, si dovrà procedere

ad un abbassamento del livello incongruo e alla rimozione delle parti

non aderenti tra gli strati. Si procederà alla risarcitura delle lacune di

materiale con intonaco a base di malta adeguatamente realizzata in

funzione alla superficie da integrare ed alle analisi eseguito sui

materiali originari

I_1A.1 Rimozione depositi superficiali incoerenti a secco con spazzole,

pennellesse e aspiratori.

Rimozione di depositi superficiali parzialmente aderenti con acqua,

spruzzatori, pennelli, spazzole e spugne.

I_1A.1

I_1A.2 Rimozione di scialbature sottili non carbonate con uso di vapore e

spazzole e specilli e per parti più lavorate con bisturi.

Previa esecuzione di saggi prova con impacchi solventi di natura basica per individuazione delle

idonee concentrazioni e dei tempi di contatto per la pulitura della superfici

I_1A.3 Integrazione di parti mancanti al fine di restituire unità di lettura

all'opera, con materiale avente caratteristiche simili a quello originale per

conformazione e composizione, inclusi nelle lavorazioni imperniature delle

parti ricostruite mediante calco fuori opera.

I_1A.3

I_1A.6 Equilibratura cromatica di finitura con velature di scialbo e terre

naturali superventilate per armonizzare i rifacimenti e per ogni altra

disomogeneità. Il tutto secondo le indicazioni e le disposizioni che

verranno impartite dalla D.L. in corso d'opera

I_1A.5

I_1C.1

I_1C.3 Risarcitura di lesioni, avverrà mediante iniezione di miscela

consolidante a pressione controllata tipo MapeAntique I della Mapei o altra

idonea, attraverso tubicini di gomma inseriti lungo il perimetro della lesione

fino a completa colmatura dei vuoti con attenzione alle fuoriuscite di

materiale

I_1C.2

I_1C.3

I_1C.3 Stuccature pregresse, Si dovrà procedere ad un abbassamento del livello

della malta, e alla rimozione delle parti non aderenti tra gli strati. Si procederà alla

risarcitura delle lacune di materiale con malta adeguatamente realizzata in funzione

alla superficie da integrare

I_1C.4 Stuccatura dei giunti, pulitura profonda dei connettori privi di malta o

con parti fortemente compromesse, con getti di aria compressa, risarcitura

profonda dei giunti con malta a base di calce naturale idraulica, inerti di

granulometria e colore simile a quella originale, caricato con resina acrilica

se espressamnete richiesto dalla DL, percentuale 1: 3, le malte potranno

essere se necessario caricate con pigmenti naturali di terre.

I_1C.4

I_1C.5

I_1C.5 Equilibratura cromatica delle superfici architettoniche con velature

di scialbo di calce e terre colorate superventilate, applicate a velature

successive fino ad ottenere un effetto uguale alle cromie originarie

evidenziate dagli studi precedenti. Equilibratura cromatica di finitura con

velature di scialbo e terre naturali superventilate per armonizzare i

rifacimenti e per ogni altra disomogeneità. Il tutto secondo le indicazioni e le

disposizioni che verranno impartite dalla D.L. in corso d'opera

A. S

TU

CC

HI M

ON

OC

RO

MI

B. IN

TO

NA

CO

C. M

UR

AT

UR

A A

F

AC

CIA

VIS

TA

OPERAZIONE DA ESEGIRE SU TUTTA LA SUPERFICIE IN OPERA

OPERAZIONE DA ESEGIRE SU TUTTA LA SUPERFICIE AD INTONACO

1A.1a Patina Biologica

Strato superficiale di alterazione, di spessore variabile, costituito

quasi esclusivamente da microrganismi. Può staccarsi anche

spontaneamente dal substrato, che si presenta disgregato e/o

pulverulento.

OPERAZIONE DA ESEGIRE SU TUTTA LA SUPERFICIE IN OPERA

I_1A.1a Rimozione patine biologiche , applicazione di biocida in soluzione acquosa

all'1/2% di ipoclorito di litio per muschi. Per i licheni soluzioni di sali di ammonio

quaternario in acqua all'1/2% o di pentaclorofenolo di sodio all'1%. (Per due cicli

di intervento uno all'inizio ed uno a fine lavoro)

I_1A.1a

1A.1 Deposito Superficiale

Depositi estranei al supporto più o meno stratificati di varia

natura, quali polveri, terriccio, guano ecc. Di spessore variabile,

generalmente di scarsa coerenza e scarsa aderenza al materiale

sottostante

1A.2 Scialbature

Alterazione materica della struttura originale, realizzate in malta

bastarda o con malta a base di calce distribuita in maniera

disuniforme e irregolare alterando la lettura della tessitura

originale, o che presenta uno stato di decoesione.

1A.3 Lacuna 1

Caduta e perdita di parti, con messa in luce degli strati più

interni o del supporto.

1A.5 Distacco

Distacco di frammenti o parti pericolanti la cui mancanza di

adesione provochi rischi di crollo di parti adiacenti o che crei

difficoltà di ricollocamento

1A.6 Abbrasione e/o Discontinuità cromatica

Caduta e perdita di parti di finitura, con messa in luce degli

strati più interni o del supporto.

OPERAZIONE DA ESEGIRE SU TUTTA LA SUPERFICIE

I_1B.1a

OPERAZIONE DA ESEGIRE SU TUTTA LA SUPERFICIE AD INTONACO

I_1A.1a Rimozione patine biologiche , applicazione di biocida in soluzione acquosa

all'1/2% di ipoclorito di litio per muschi. Per i licheni soluzioni di sali di ammonio

quaternario in acqua all'1/2% o di pentaclorofenolo di sodio all'1%. (Per due cicli

di intervento uno all'inizio ed uno a fine lavoro)

1B.1a Patina biologica

Strato superficiale di alterazione, di spessore variabile, costituito

quasi esclusivamente da microrganismi. Può staccarsi anche

spontaneamente dal substrato, che si presenta disgregato e/o

pulverulento.

1B.1 Deposito Superficiale

Depositi estranei al supporto più o meno stratificati di varia

natura, quali polveri, terriccio, guano ecc. Di spessore variabile,

generalmente di scarsa coerenza e scarsa aderenza al materiale

sottostante

1B.2 Distacco

Soluzione di continuità tra strati superficiali del materiale, sia

tra loro che rispetto al substrato sottostante, prelude alla caduta

di materiale

1B.3 Elementi impropri

Ricostruzioni e/o integrazione di parti mancanti realizzate con

materaili incompatibili o impropri per colore e per composizione

con la struttura originaria.

OPERAZIONE DA ESEGIRE SU TUTTA LA SUPERFICIE

1B.6 Abbrasione e/o Discontinuità cromatica

Caduta e perdita di parti di finitura, con messa in luce degli

strati più interni o del supporto.

I_1C.1a

I_1C.1 Rimozione depositi superficiali incoerenti a secco con spazzole,

pennellesse e aspiratori.

Bussatura della superficie per individuare presenza di decoesione

OPERAZIONE DA ESEGIRE SU TUTTA LA SUPERFICIE IN MURATURA

OPERAZIONE DA ESEGIRE SU TUTTA LA SUPERFICIE IN MURATURA

I_1C.1a Rimozione patine biologiche , applicazione di biocida in soluzione acquosa

all'1/2% di ipoclorito di litio per muschi. Per i licheni soluzioni di sali di ammonio

quaternario in acqua all'1/2% o di pentaclorofenolo di sodio all'1%. (Per due cicli

di intervento uno all'inizio ed uno a fine lavoro)

1C.1a Patina biologica

Strato superficiale di alterazione, di spessore variabile, costituito

quasi esclusivamente da microrganismi. Può staccarsi anche

spontaneamente dal substrato, che si presenta disgregato e/o

pulverulento.

1C.1 Deposito superficiale

Depositi estranei al supporto più o meno stratificati di varia

natura, quali polveri, terriccio, guano ecc. Di spessore variabile,

generalmente di scarsa coerenza e scarsa aderenza al materiale

sottostante

1C.2 Stuccature in malta pregresse

Tamponature o stuccature realizzate in malta bastarda o con

malta a base di calce distribuita in maniera disuniforme e

irregolare alterando la lettura della tessitura muraria originale, o

che presenta uno stato di decoesione.

3C.3 Lesioni

Discontinuità strutturale seguita da fessurazione non più soggetta a

fenomeni di ulteriore evoluzione

3C.5 Abbrasione e/o Discontinuità cromatica

Caduta e perdita di parti di finitura, con messa in luce degli

strati più interni o del supporto.

3C.4 Mancanza di malta nei giunti

Decoesione o mancanza della malta tra i giunti di pietra

che si manifesta con la perdita di materiale e aderenza tra

le parti.

I_1A5 Consolidamento delle parti distaccate Rimozione delle parti

disconnesse, pulitura delle interfaccie, preparazione e/o adattamento delle

sedi rincollaggio delle parti distaccate con malta idraulica o acetato

polivinile, se le parti sono di grossa entità si dovranno prevedere l'uso di

resine epossidiche e perni in vetro resina

I_1A.2

OPERAZIONE DA ESEGIRE SU TUTTA LA SUPERFICIE IN OPERA

I_1A.4 Integrazione di parti mancanti al fine di restituire unità di lettura

all'opera, si procederà con l'esecuzione di stampo dell'elemento originale,

mediante la tecnologia dello spruzzo di un materiale poliuretanico al fine di

realizzare uno stampo negativo direttamente sul posto dei singoli elementi da

ricostruire in fase successiva in laboratorio in EPS o polistirene espanso o

polistirolo, da definire dopo adeguata campionatura

I_1A.4

1A.4 Lacuna 2

Caduta e perdita di parti, con messa in luce degli strati più

interni o del supporto.

I_1B.4

I_1B.4 Ristabilimento della coesione della pellicola pittorica: ristabilimento

della coesione della pellicola pittorica o degli strati di preparazione mediante

applicazione di resine sintetiche in soluzione data a pennello o ad iniezione.

Integrazione pittorica delle lacune con colori ad acquerello, stesi per velature

successive, fino al ristabilimento di una corretta lettura dell'unità delle

opere, secondo indicazioni della D.L

1B.4 Disgregazione della pellicola pittorica originale

Alterazione della superficie di finitura originale, legat alla

presenza sulla superficie di materiali non collegabili a manifesti

fenomenidi degradazione del colore originario.

Presenza diffusa di disgregazione della materia originale

I_1B.5

I_1B.5 Integrazione della superficie, si dovrà procedere ad un

consolidamento localizzato della muratura antica con sigillatura dei giunti e

rimozione delle malte deteriorate. Si procederà quindi all'integrazione degli

strati di materiale mancante al fine di restituire unità di lettura all'opera, con

materiale avente caratteristiche simili a quello originale per conformazione e

composizione.

1B.5 Lacuna

Caduta e perdita di parti, con messa in luce degli strati più

interni o del supporto.

OPERAZIONE DA ESEGIRE SU TUTTA LA SUPERFICIE

SEZIONE A-A'

Mappatura del degrado e degli interventi

Scala 1:50

SEZIONE A-A'

Mappatura dei materiali e indicazione degli interventi

Scala 1:50

SEZIONE B-B'

Mappatura dei materiali e indicazione degli interventi

Scala 1:50

SEZIONE B-B'

Mappatura del degrado e degli interventi

Scala 1:50

I_1B.1

I_1B.4

I_1B.2

I_1B.3

I_1A.2

I_1A.3

I_1A.5

I_1A.4

I_1A.1

I_1A.2

I_1A.3

I_1A.5

I_1A.4

I_1A.1

I_1A.2

I_1A.3

I_1A.5

I_1A.4

I_1A.1

I_1B.1

I_1B.4

I_1B.3

I_1B.1

I_1B.4

I_1B.3

I_1B.1

I_1B.4

I_1B.3

I_1B.2

I_1B.1

I_1B.4

I_1B.1

I_1B.4

I_1B.3

I_1B.1

I_1B.4

I_1B.3

Limite intervento

IN FASE DI ESECUZIONE DOVRANNO ESSERE PRODOTTE LE MAPPATURE TEMATICHE

DELL'INTERVENTO DI RESTAURO

IN FASE DI ESECUZIONE DOVRANNO ESSERE PRODOTTE LE MAPPATURE TEMATICHE

DELL'INTERVENTO DI RESTAURO

I_1B.2

I_1B.1

I_1B.4

I_1B.3

I_1B.2

I_1B.1

I_1B.4

I_1B.3

I_1C.1

I_1C.2

I_1C.4

I_1C.5

I_1C.1

I_1C.2

I_1C.4

I_1C.5

I_1C.5

I_1B.2

I_1C.4

I_1B.2

I_1B.1

I_1B.1a

I_1C.1

I_1C.1a

I_1C.2

I_1C.5

I_1C.2

Nuovo

intonaco con

finitura tipo

dlayer

I_1C.4

I_1B.2

I_1B.1

I_1B.1a

I_1C.5

I_1C.5

I_1C.3

I_1C.4

I_1C.2

I_1C.4

I_1C.4

I_1C.4

I_1C.1

I_1C.1a

I_1A.4

I_1A.6

I_1A.1

I_1A.1a

I_1A.5

I_1A.3

I_1A.4

I_1A.6

I_1A.1

I_1A.1a

I_1A.5

I_1A.3

I_1A.5

I_1B.2

I_1B.5

I_1B.3

I_1A.1

I_1A.1a

I_1A.3

I_1A.3

I_1B.4

I_1B.3

I_1B.6

I_1B.3

I_1B.6

I_1B.6

I_1A.5

I_1A.1I_1A.1a

I_1A.6

I_1A.6

I_1A.6

I_1A.6

I_1B.4

I_1A.3

I_1A.6

I_1B.3

I_1B.6

I_1A.3

I_1A.5

I_1B.2

Discendente da rimuovere,

realizzare nuova

sagomatura della canale e

spostarlo in adiacenza

dello spigolo

Discendente da rimuovere, realizzare

nuovo sagomatura della canale e

spostarlo in adiacenza dello spigolo

con la nuova vetrata interno al nuovo

muro

Foto 1 - Particolare della cornice delle finestre

Foto 2 - Particolare delle lesene ad angolo

Foto 5 - Particolare delle coloriture originali

Foto 6 - Prospetto laterale della Chiesa di Santa

Margherita

Foto 1

Foto 2

Foto 5

Foto 6

Discendente da rimuovere,

realizzare nuova sagomatura della

canale e spostarlo in adiacenza

dello spigolo all'interno della

controparte con ambiente voltato

Arch

05a

1:50

Foto 4 - Cornicione decorato della facciata esterna

lato cortile dei Gesuiti foto di repertorio pre-sisma

Foto 3 - Cornicione decorato della facciata esterna

lato cortile dei Gesuiti foto di repertorio pre-sisma

Mappatura degli interventi : Restauro facciate esterne

Foto 3-4