Struttura del corso • Il modello di Porter • La strategia competitiva...
Transcript of Struttura del corso • Il modello di Porter • La strategia competitiva...
1
WEB/ - P1
1
������������� ����������
����������
������������ ����
WEB/ - P2
2
��������������������
• Struttura del corso
• Il modello di Porter
• La strategia competitiva
• Strategie per il raggiungimento del vantaggio competitivo
• Strumenti e metodologie per l’analisi strategica
• SWOT Analysis
2
WEB/ - P3
3
����������������
Il corso ha come obiettivo l’analisi dell’evoluzione delle strategie aziendali negli ultimi 50 anni, fornendo una panoramica essenziale, ma non esaustiva delle basi dell’analisi competitiva attuale
La strategia moderna poggia le proprie basi negli studi dell’economia classica, del marketing strategico e delle frontiere offerte dalle nuove tecnologie
LE BASI DELLA STRATEGIA
-
-
-
Strategie interne (funzione di produzione, ottimizzazione dei costi)
Strategie esterne (concorrenza perfetta, monopolio, mercati contendibili, barriere all’entrata)
Equilibri di mercato (Cournot, Bertrand, Stakelberg, Chamberlin,..)
‘50 ‘80 2000 2010 Anni
IL MARKETING STRATEGICO
STRATEGIA E TECNOLOGIA
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
Schema di Porter
Differenziazione dell’offerta
Value chain analisys
SWOT Analisys
Gestione del portafoglio prodotti
Impatto della strategia sull’organizzazione
L’evoluzione della Net Economy
Elementi costitutivi della Networked Company
Modelli di business emergenti: B2B, B2C, B2B2C E-CRM, eProcurement, E-BPR, eProduct Development)
Gestione dei progetti di E-business
WHAT’S NEXT?
WEB/ - P4
4
��������������������
• Struttura del corso
• Il modello di Porter
• La strategia competitiva
• Strategie per il raggiungimento del vantaggio competitivo
• Strumenti e metodologie per l’analisi strategica
• SWOT Analysis
3
WEB/ - P5
5
�������������������
Settore (industry):
Insieme di imprese che producono beni o servizi in concorrenza diretta tra loro, ossia percepiti dalla domanda come sostituti
L’ambiente in cui opera un’impresa è composto da tutte quelle variabili esterne che influenzano le decisioni e i risultati dell’impresa. Esse riguardano fattori e tendenze a livello macro, ma soprattutto l’ambiente settoriale in cui l’azienda opera.
•Sostituibilità completa (prodotti uguali)� perfetta concorrenza
•Sostituibilità parziale (differenziazione di prodotto)� concorrenza monopolistica
WEB/ - P6
6
��������� ����
Struttura di settore
Condotta d’impresa
Performance d’impresa
Gli studi di economia industriale indicano come la struttura del settore guida il comportamento competitivo e ne determina la redditività
Il livello di redditività non è né casuale né derivante da connotati specifici del settore, ma è determinato, almeno in parte, dall’influenza sistematica della
struttura del settorenel quale le imprese operano.Tale struttura condiziona le strategie delle aziendee, conseguentemente, le loro performance
La struttura del settore si distingue essenzialmente per:
� Concentrazione� Economie di Scala� Barriere all’entrata e all’uscita� Differenziazione di prodotto� informazione
4
WEB/ - P7
7
������������������
Barriere all’entrata e all’uscita
costi addizionali che il potenziale concorrente dovrebbe sostenere rispetto alle imprese esistenti per entrare o uscire
dal settore
I principali fattori che determinano la struttura del settore individuano uno spettro di possibili strutture di settore, alle due estremità ci sono la concorrenza perfetta e il monopolio
Concentrazionerimanda al grado di influenza (potere di mercato) che
un’impresa riesce ad esercitare sulla domanda (e sull’offerta) del settore
Economie di scala riduzione dei costi (totali) medi al crescere della capacitàproduttiva
Differenziazione di prodotto
i beni offerti dai produttori sono idonei a soddisfare lo stessobisogno, ma le differenze tra i prodotti sono riconoscibili da
parte dei consumatori orientandone così l’acquisto
InformazioneL’informazione è distribuita in maniera diversa tra i soggetti che influenzano il funzionamento del mercato (venditori e
acquirenti)
WEB/ - P8
8
���������������
Porter introduce il concetto di strategia competitiva quale condotta d’impresa e strumento per influenzare la struttura del settore
• La STRATEGIA COMPETITIVA mira a stabilire una posizione redditizia e sostenibile contro le forze che determinano la concorrenza nell’ambito di un settore industriale
Due elementi stanno alla base della scelta di una tale strategia:
Attrattività del settore nel lungo
periodo
Posizione competitiva relativa di un’impresa all’interno del settore
industriale
Entrambi i fattori sono elementi dinamici che l’azienda può modificare attraverso la propria strategia competitiva con lo scopo di rendere più favorevole l’ambiente esterno all’impresa
5
WEB/ - P9
9
������������ ��������
Porter modifica il paradigma SCP proponendone un’influenza settore – azienda più debole
• La strategia competitiva scelta dall’impresa è in grado di influenzare e modificare la struttura del settore
• La performance non è determinata esclusivamente dalle caratteristiche del settore, ma è anche il risultato delle scelte strategiche dell’impresa (strategie di base)
WEB/ - P10
10
�����������������������������������������
Struttura del settore
Intensità delle forze competitive
Attrattività del settore
Strategia competitiva
Posizione competitiva
Ambito competitivo
Vantaggio competitivo
Performance
Complessivamente l’approccio di Porter si può ricondurre ad uno schema di azione e reazione fra settore, strategia e performance
6
WEB/ - P11
11
��������������������
• Struttura del corso
• Il modello di Porter
• La strategia competitiva
• Strategie per il raggiungimento del vantaggio competitivo
• Strumenti e metodologie per l’analisi strategica
• SWOT Analysis
WEB/ - P12
12
�������������������������������������������
Attrattività di settore
Posizione competitiva
• Dipende dall’intensità delle 5 forze competitive, a loro volta legate a un certo numero di variabili strutturali chiave del settore
• Le 5 forze competitive determinano la redditività di un settore perché influenzano prezzi, costi e investimenti che devono sostenere le imprese appartenenti al settore stesso
• La posizione in cui un’impresa si colloca all’interno del proprio settore industriale determina se la sua redditività èsuperiore o inferiore alla media di quel settore
La strategia competitiva è funzione di due determinanti fondamentali ovvero l’attrattività del settore e la posizione competitiva dell’impresa
7
WEB/ - P13
13
������������� �������������
Molti sono gli elementi della struttura di un settore che determinano l’intensità della concorrenza e il livello di redditività.Secondo Porter la redditività di un settore è determinata da cinque forze competitive: tre fonti di competizione “orizzontale” e due fonti di competizione “verticale”
Determinanti della CONCORRENZA
Crescita del settoreCosti fissi/valore aggiuntoEccesso di capacità produttivaDifferenze fra prodottiCosti di passaggioConcentrazione ed equilibrioComplessità informativaDiversità dei concorrentiInteressi istituzionaliBarriere all’uscita
BARRIERE ALL’ENTRATA
Economie di scalaDifferenziazione del prodottoIdentità di marchioCosti di passaggioFabbisogni di capitale
Minaccia di PRODOTTI SOSTITUTIVI
Prestazioni del prezzo relativo dei sostitutiCosti di passaggioPropensione dell’acquirente alla sostituzione
Determinanti del potere dei FORNITORI
Differenziazione degli inputCosti di passaggio dei fornitori e delle imprese nel settorePresenza input sostitutiviConcentrazione dei fornitoriCosti in relazione al totale degli acquisti nel settoreInfluenza degli input sui costi o sulla differenziazioneMinaccia di integrazione a valle rispetto alla minaccia di integrazione a monte da parte di aziende nel settore
Determinanti del potere degli ACQUIRENTI
LEVA NEGOZIALE
Dimensione e concentrazione degli acquirenti rispetto ai fornitoriCosti di sostituzione per gli acquirentiInformazione degli acquirentiCapacità di integrazione a monte
SENSIBILITÀ AL PREZZO
Costo del prodotto rispetto al costo totaleDifferenze nei prodottiIdentità di marchioImpatto su qualità/prestazioniProfitti dell’acquirenteIncentivi ai responsabili decisionali
Accesso alla distribuzioneVantaggi di costo assolutiPolitiche governativePossibili rappresaglie
WEB/ - P14
14
���������������������������������
• L’esistenza di prodotti sostitutivi impone dei vincoli ai comportamenti delle imprese operanti nel settore in termini di fissazione del prezzo
• La forza competitiva è espressa dal rapporto qualità/prezzo
• Assenza (presenza) di prodotti sostitutivi � domanda anelastica (elastica) rispetto al prezzo
• Più sono complessi i bisogni che vengono soddisfatti da un prodotto, più basso èil grado di sostituibilità
8
WEB/ - P15
15
������������������������������������
Le imprese sono incentivate ad entrare in un settore se – in quel settore – il rendimento del capitale è superiore al costo del denaro
Barriere all’entrata
• Economie di scala• Riconoscimento del marchio e customer loyalty• Elevato fabbisogno di capitale• Alti costi di conversione (formazione, pubblicità,…)• Canali di distribuzione con limitata capacità di assorbimento• Vantaggi assoluti di costo (esperienza, MP a basso costo)• Vincoli di carattere istituzionale (licenze, brevetti,…)
Reazioni attese
• Dumping• Lobby• Cartelli
WEB/ - P16
16
������������ ���������
• La rivalità interna dipende dal numero di imprese operanti nel settore e dalla loro eterogeneità
• Il tasso di crescita del mercato influisce sulla concorrenza dal momento che essa è più accentuata quanto più il mercato è maturo
• La presenza di prodotti differenziati riduce il livello di competitività
• Altri fattori che influiscono sulla rivalità interna sono:� Incidenza dei costi fissi� Costi di mantenimento a scorta� Barriere all’uscita
Nella maggior parte dei settori, la determinante più influente sullo stato della concorrenza e il livello generale di redditivitàè la concorrenza tra le imprese presenti nel settore
9
WEB/ - P17
17
�����������������������������������
Il potere contrattuale aumenta se:� I prodotti sono poco differenziati� I costi di conversione sono bassi� Il prodotto ha uno scarso impatto sulle prestazioni
del prodotto finale
Caratteristiche del cliente
• Dimensione dei volumi di acquisto• Disponibilità di informazioni• Possibilità di integrazione verticale a monte
Caratteristiche dei prodotti
Concentrazione relativa
Il potere contrattuale dei clienti è tanto maggiore quanto più sono elevate le loro dimensioni e quanto maggiore è la loro concentrazione rispetto ai fornitori
WEB/ - P18
18
���������������������������������
Caratteristiche del fornitore
• La quota di mercato è alta• La possibilità di integrazione verticale a valle è concreta
Concentrazione relativa
• La concentrazione relativa dei fornitori è superiore a quella dei clienti
• I fornitori sono in grado di organizzarsi in forme più o meno consentite (consorzi, cooperative, cartelli, lobby)
Il potere contrattuale dei fornitori aumenta se:
Caratteristiche dei prodotti
• I prodotti sono differenziati• I costi di conversione sono alti• Il prodotto ha un elevato impatto sulle prestazioni del
prodotto finale realizzato dal cliente
10
WEB/ - P19
19
�����������������������
• Il valore è ciò che gli acquirenti sono disposti a pagare
• Un valore superiore deriva dall’offrire:� prezzi più bassi della concorrenza per vantaggi equivalenti (leadership di prezzo)
� vantaggi unici, non imitabili dalla concorrenza, che controbilancino abbondantemente un prezzo più alto (differenziazione)
Il vantaggio competitivo nasce dal valore che un’impresa è in grado di creare per i propri clienti e che fornisca risultati superiori alla spesa
sostenuta dall’impresa per crearlo
La posizione competitiva dell’impresa è quella che determina il livello di redditività che l’azienda riesce ad ottenere su un certo mercato ed è funzione del vantaggio competitivo che essa riesce a creare
WEB/ - P20
20
�����������������
Lo strumento fondamentale per diagnosticare il vantaggio competitivo e trovare il modo per migliorarlo è la catena del valore
� Il vantaggio competitivo deriva dalle varie attività separate che un’impresa svolge nel progettare, produrre, vendere, distribuire e assistere i suoi prodotti
� La catena del valore è una metodologia sistematica che consente di esaminare tutte le attività che svolge un’azienda, e le loro interazioni, per pervenire alla determinazione delle fonti del vantaggio competitivo
� Gli obiettivi che ci si pone attraverso l’analisi della catena del valore sono comprendere
• L’andamento dei costi
• Le fonti potenziali di differenziazione
11
WEB/ - P21
21
������������������!����"
Attività infrastrutturali
Gestione risorse umane
Supporto tecnologico (IT)
Approvvigionamento
Logistica in entrata
Attivitàoperative
Logistica in uscita
Marketing e vendite ServiziAttività
primarie
Attività di supporto
Margine
La catena del valore d’impresa permette di visualizzare il valore totale creato dall’impresa e comprende le attivitàgeneratrici di valore (primarie e di supporto) e il margine industriale, ovvero la differenza tra il ricavo totale e il costo complessivo per eseguire le attività generatrici di valore
WEB/ - P22
22
�����������������
Impresa che opera in un solo settore industriale
Impresa diversificata
Catena del valore
d’impresa
Catena del valore dei fornitori
Catena del valore dei canali
Catena del valore degli acquirenti
Catena del valore della
BU #
Catena del valore dei fornitori
Catena del valore dei canali
Catena del valore degli acquirenti
Catena del valore della
BU N
Catena del valore della
BU 1
Catena del valore
d’impresa
La catena del valore d’impresa a sua volta è coinvolta in un flusso più ampio di attività il sistema del valore, ovvero la value chain del settore industriale in cui partecipano anche fornitori, acquirenti e canali
12
WEB/ - P23
23
������������������������#��$�������
Capire come si distribuisce il valore generato dalla vendita del prodotto finale tra i diversi operatori che concorrono alla produzione e distribuzione del bene/servizio (rapporti di forza)
Valutare la probabilità che la ripartizione del valore “migri” da una categoria di operatori all’altra (dinamiche di settore)
Verificare la convenienza di integrazioni a monte o a valle
Evidenziare l’opportunità di ristrutturazioni nell’articolazione dell’offerta (es. eliminando fasi di intermediazione superflue)
�
�
�
L’analisi della value chain ha il compito di determinare la distribuzione del valore creato e di come essa può modificarsi nel tempo
WEB/ - P24
24
������������������������#����������
Consigliabile partire dal fondo ricostruendo i passi e gli operatori intervenuti per rendere disponibile il prodotto
Per ciascun operatore si stimano i costi sostenuti e i ricavi ottenuti in relazione a quel prodotto, ragionando su costi e ricavi unitari
E’ bene ragionare prima sul valore aggiunto, poi sul margine lordo
Evidenziare cosa giustifica i margini (trasformazione, accesso a competenze, aggregazione volumi, copertura della clientela ecc.) e quali sono i punti di forza / debolezza
�
�
�
�
L’approccio oltre che valutare le fonti di costo e di ricavo di ciascun player deve evidenziare cosa giustifica i margini di ogni operatore
13
WEB/ - P25
25
������������������������#���������
L’analisi della value chain è utilizzata per determinare chi presenta i margini più elevati (integrazione a monte / valle)
Materia prima Componenti Distribuzione Dettaglio Cliente finale
Prezzo del grossista al dettagliante
Prezzo del produttore al grossista
Prezzo materia prima al produttore
Sorgenti potenziali di surplus per
l’operatore
Costo minimo per ciascun operatoreSurplus del cliente finale
Surplus dell’operatore
Prezzo di vendita al dettaglio
Prezzo che i clienti sono disposti a pagare
WEB/ - P26
26
������������������������#����������!����"
Personal stereo
Cassette
Servizi
Batterie
Materia prima
Assemblaggio Marketing Vendita al
dettaglio
Prezzo al dettaglio
Prezzo all’ingrosso (brand)
Prezzo all’ingrosso (private label)
Prezzo di acquisto
Prezzo di mercato competitivo
Materia prima
Sviluppo prodotto Produzione Marketing Distrib. Cliente
finale
Costo
Surplus
In alcuni casi è utile considerare prodotti e servizi complementari
125 $
50 $
10 $
60 $
14
WEB/ - P27
27
��������������������
• Struttura del corso
• Il modello di Porter
• La strategia competitiva
• Strategie per il raggiungimento del vantaggio competitivo
• Strumenti e metodologie per l’analisi strategica
• SWOT Analysis
WEB/ - P28
28
�����������$���������������������������
Costi bassi Differenziazione
Leadershipdi prezzo Differenziazione Focalizzazione
Tipologie principali di vantaggio competitivo
Tre principali strategie di base
I due tipi fondamentali di vantaggio competitivo, combinati con l’ambito delle attività per le quali l’impresa cerca di ottenerli, porta a tre strategie di base per arrivare a prestazioni superiori alla media
15
WEB/ - P29
29
���������������$���
Vantaggio competitivo
BASSI COSTI DIFFERENZIAZIONE
Ambitocompetitivo
OBIETTIVOGENERALE
OBIETTIVOSPECIFICO
Leadershipdi prezzo
Differenziazione
Focalizzazionesui costi
Focalizzazionesulla
differenziazione
Ogni strategia di base implica un cammino diverso nei confronti del vantaggio competitivo: bisogna scegliere il tipo di vantaggio competitivo a cui si aspira e insieme l’ambito dell’obiettivo strategico nel quale tale vantaggio deve essere ottenuto
Vantaggio basato su una struttura piú
efficienteBasata su
caratteristica generica es.
brand
Basata su elemento non imitabile es. hand made
Vantaggio basato su una fonte di costo
esclusiva
WEB/ - P30
30
���������������$����!����"
Vantaggio competitivo
BASSI COSTI DIFFERENZIAZIONE
Ambitocompetitivo
OBIETTIVOGENERALE
OBIETTIVOSPECIFICO
Ecco alcuni esempi……
Acqua Guizza
16
WEB/ - P31
31
%������ ����
� Un’impresa che si impegni in tutte le strategie di base senza riuscire a realizzarne nessuna rimane “bloccata a metà del guado” e non possiede alcun vantaggio competitivo
� Non possibile riuscire in più strategie di base perché il raggiungimento di tipi diversi di vantaggio competitivo richiedono azioni non coerenti tra loro
� Tre sono le condizioni che consentono a un’impresa di ottenere contemporaneamente sia la leadership di costo sia la differenziazione
• La concorrenza sia bloccata a “metà del guado”• I costi siano fortemente condizionati dalle quote di mercato e da
interrelazioni tra i business• L’impresa realizzi per prima un’innovazione tecnologica non imitabile
In generale è errato scegliere una strategia e non perseguirla fino in fondo, inoltre l’esperienza insegna che difficilmente i competitors permettono di seguire più di una strategia di base contemporaneamente
WEB/ - P32
32
������$���& ���������������$���
� I concorrenti imitano senza costi di ricerca e sviluppo� La tecnologia cambia� Erosione delle fonti di leadership di costo
Leadership di costo
Strategia Rischi
� I concorrenti imitano l elemento differenziante� I clienti non danno più valore alle basi di differenziazione
Differenziazione
� Il segmento scelto come obiettivo diventa strutturalmente poco attraente in quanto
• Scompare la domanda• I concorrenti di ampio raggio occupano il segmento
Focalizzazione
Ogni strategia presenta dei rischi più o meno elevati che ne determinano la sostenibilità da parte dell’impresa: se la strategia non è sostenibile di fronte alla concorrenza non condurrà a realizzazioni superiori alla media del settore
17
WEB/ - P33
33
����������
Il modello di Porter tuttavia presenta alcuni limiti ...
� Superamento della pura impostazione strutturalista (SCP)
� Due strategie di base (costo e differenziazione)
� Esistono varianti alternative alle determinanti delle 5 forze:
• Rapporti di collaborazione e “bundling” (cooperazione)
• Relazioni industriali basate su fiducia (concertazione)
� L’essenza della concorrenza è un processo dinamico
• Modifiche alla struttura ed attrattività di un settore derivano però da cambiamenti importanti nel quadro competitivo
� Taglio prescrittivo nella scelta della strategia competitiva
� Analisi strategica prescinde dalle fonti interne del vantaggio competitivo
WEB/ - P34
34
������������� �������������������'���������������������
• Il fondamento dello schema di Porter è l’approccio S-C-P dell’economia industriale che èstato in gran parte sostituito dalla teoria dei giochi
• Alcune ipotesi nell’approccio S-C-P non hanno un riferimento pratico:
� Le relazioni aziendali non sono sempre di contrapposizione aspra.
�Molte relazioni sono caratterizzate da stima e fiducia tra le imprese
�Altre relazioni si collocano all’interno di sistemi co-dipendenti costituiti da rete di imprese dove, la concorrenza esiste tra reti o all’interno della rete
• Il modello è limitato dalla sua natura statica in quanto considera la struttura di un settore come stabile e determinata dall’esterno, questo influisce sull’intensità della concorrenza e quindi sulla redditività del settore. Invece la concorrenza non è un processo vincolato che determina prezzi e profitti e lascia la struttura del settore immutata, è al contrario un processo dinamico. Quindi il modello non tiene conto del fatto che la concorrenza altera la struttura di un settore sia in modo deliberato, attraverso le decisioni strategiche delle imprese, sia come risultato della conseguente interazione competitiva
• Porter parla dell’effetto BUNDLING nel suo libro “Il vantaggio competitivo”, spiega i vantaggi e i rischi relativi a tale scelta. Per esempio un’impresa che può praticare il bundling possiede più dimensioni sulle quale differenziarsi rispetto a un concorrente con un’offerta più limitata.
18
WEB/ - P35
35
��������������������
• Struttura del corso
• Il modello di Porter
• La strategia competitiva
• Strategie per il raggiungimento del vantaggio competitivo
• Strumenti e metodologie per l’analisi strategica- Quantificazione dei driver della strategia competitiva- Gestione del portafoglio prodotti e posizionamento competitivo
• SWOT Analysis
WEB/ - P36
36
��������������������
Le strategie competitive più utilizzate sono due: la leadership di costo e la differenziazione di prodotto
Tipi di strategie Parametri caratteristici
� Scala dell’impianto
� Utilizzazione della capacitàproduttiva
� Curve di apprendimento / esperienza
� Complessità
� Tecnologia
Leadership di Costo
� Prezzo
� QualitàDifferenziazione
19
WEB/ - P37
37
(������� �� ��������������
Ogni impresa presente su un mercato differenzia i propri prodotti da quelli dei competitors agendo su due fattori principali: prezzo e qualità
Il cliente finale differenzia i vari prodotti presenti su un mercato in base a:
• Prezzo• Qualità
Per qualità intendiamo una pluralità di parametri caratteristici di:
• Prodotto (prestazioni, affidabilità, svalutazione nel tempo, impatto ambientale, ……)
• Servizi pre-vendita (finanziamenti, modalità di pagamento, velocità e tipologia di consegna, cortesia, ……)
• Servizi post-vendita (assistenza, garanzia, ricambi, ……)
WEB/ - P38
38
)�������*����& '���� �
L’analisi della differenziazione di mercato si può effettuare utilizzando la matrice Qualità / Prezzo, la cui costruzione prevede alcuni step procedurali
• Identificazione dei parametri caratterizzanti il mercato analizzato e del grado di importanzarelativa
• Valutazione dei prodotti presenti sul mercato• Costruzione della matrice• Analisi dei risultati
20
WEB/ - P39
39
+��������������������������������� ����
Nella scelta d’acquisto di xxxxxx quale importanza daresti a:
(1 = Nessuna / 5 = Molto Importante) Dati:• F = fattori• N = questionari compilati
( ) 1..Fj x
xY F
j
N
iij
N
iij
j =∀⋅=��
�
= =
= 100%
1 1
1
Dove:• Yj = l’importanza relativa del fattore j• Xij = la valutazione del fattore j nel
questionario i
L’identificazione dei parametri caratteristici e della loro significatività relativa si ottiene attraverso la compilazione di appositi questionari valutativi
D
C
B
A
Prezzo
���
……
Val
utaz
ione
del
la q
ualit
à
1 2 3 4 5
1 2 3 4 5
1 2 3 4 5
1 2 3 4 5
1 2 3 4 5
1 2 3 4 5
Fattore Valutazione
XX
XX
XX
WEB/ - P40
40
,���� ���������������
Impresa A
Valutazione della qualità
3
5
2
1
4
2
Prodotto
Impresa B
Impresa C
Impresa D
Impresa E
Impresa F
Prezzo (Y1)���� ����� ��
A (Y2) B (Y3) C (Y4) D (Y5) E (Y6)
4
5
4
5
2
2
1
5
1
1
4
5
2
5
3
5
1
4
5
5
2
4
1
2
3
3
5
1
4
3
Anche per la valutazione dei prodotti delle imprese si utilizzano questionari valutativi con valutazioni da 1 (minimo) a 5 (massimo)
21
WEB/ - P41
41
������ ���������������
( ) 1..Mj FN
wYQualità
1..Mj YN
woPrezz
F
i
N
kijki
j
N
kjk
j
=∀−⋅⋅
��
��
⋅=
=∀⋅⋅
=
� �
�
= =
=
15
5
2 1
11
1
Dove:• M = numero di prodotti analizzati• N = numero di questionari compilati• wijk = valutazione del prodotto j sul
fattore i• w1jk = valutazione del prezzo del
prodotto jPrezzo
Qualità
1Y
�=
F
iiY
2
0
Impresa A
Impresa F
Impresa B
Impresa D
Impresa C
Impresa E
La costruzione della matrice qualità prezzo si ottiene attraverso relazioni matematiche dai dati rilevati
WEB/ - P42
42
�������� ���������������
� Il grafico segmenta i prodotti in base al rapporto qualità prezzo• In alto a destra troviamo i prodotti “di lusso”• In basso a sinistra quelli a prezzi e qualità inferiori
� La retta in rosso rappresenta il rapporto qualità prezzo “visto dal mercato”
• Se un’impresa si trova al di sotto sta vendendo i propri prodotti con un prezzo più elevato del loro contenuto qualitativo (consigliabile una revisione dei prezzi o un incremento in uno o più fattori discriminanti)
• Se un’impresa si trova al di sopra allora potrebbe decidere di vendere i prodotti ad un prezzo maggiore o ridurre gli standard qualitativi risparmiando sui costi
� In condizioni di stabilità le uniche situazioni permesse sono quelle lungo la retta in rosso (NB. eliminando prodotti o concorrenti la media varia?)
Analizzando la matrice così costruita le uniche situazioni ammissibili in un mercato stabile sono quelle situate lungo la retta in rosso
22
WEB/ - P43
43
�����������������
L’economia di scala, driver importante per la leadership di costo, è determinata dalla componente di costi fissi dell’impianto
( )VC V
FC Unitari Costi
V VC FC otaliT Costi
+=
⋅+=
Se i costi fissi sono una percentuale elevata dei costi totali, ogni aumento di volume ridurrà in maniera
significativa i costi unitari (economia di scala)
WEB/ - P44
44
���������������������
La scala dell’impianto è generalmente rappresentata nel piano Costi Unitari / Volume, utilizzando un grafico bilogaritmico
VC
FC
���
Costi Unitari
Volume
VCVFCUC +=
1
log UC
log V
b
( ) ( )V baUC loglog ⋅+=
Graficando l’andamento dei costi unitari in funzione del volume di produzione si otterrebbe un andamento non lineare
Utilizzando assi bilogaritmici si otterràtipicamente una retta
23
WEB/ - P45
45
-��� ���
L’analisi della pendenza della curva Costi Unitari / Volume nel grafico bilogaritmico è un utile strumento per la determinazione della scala dell’impianto
log UC
log V
( ) ( )V baUC loglog ⋅+=
log V
log 2V
log UC
log (s UC)b2 s
ss
xxyy
pendenzab
=⇔=
−−==
2loglog
12
12
S è il fattore di scala (slope) e rappresenta l’incremento di costi unitari
al raddoppio del volume
Es. s = 70% significa che raddoppiando il volume i costi unitari si riducono del 30%
( ) ( )��
���
= OVNV
OCNCs log
2log
NC = New Cost
OC = Old Cost
NV = New Volume
OV = Old Volume
WEB/ - P46
46
���������������$
log UC
log V
Pendenza bilogaritmica
BCG Slope Descrizione
b = 0
b = -0.152
b = -0.322
b = -0.515
b = -0.737
b = -1
b < -1
b > 0
s = 100%
s = 90%
s = 80%
s = 70%
s = 60%
s = 50%
s < 50%
s > 100%
No scala, solo VC
Scala minima
Scala significativa
Scala elevata
Scala elevatissima (sospetto…)
Solo FC
Errore (perché?)
Diseconomia di scala
Differenti pendenze della curva bilogaritmica determinano differenti valori della BCG Slope
24
WEB/ - P47
47
(�������� ������������������ ��
La curva bilogaritmica viene determinata interpolando dati derivanti da osservazioni dell’azienda e dei suoi competitors
Analisi Interne Analisi Comparative
Metodologie eseguita con la collaborazione del cliente
� Suddivisione dei costi d’impresa nelle loro componenti
� Individuazione degli economics delle singole voci di costo (interviste, osservazioni, buon senso……)
� Stima dei costi per volumi d’impianto doppi
� Determinazione della BCG Slope� Aggregazione di tutte le curve
(media ponderata)� Verifica
Analisi regressiva dei dati disponibili
� Esterni - utilizzando volumi disponibili o stimati e Costi (Cross sectional / Time Series)
� Interni – volumi e Costi (Cross Sectional / Time Series)
Determinata la curva log – log è possibile:• Calcolare l’Economia di Scala (ovvero determinare s)• Stimare i Costi Unitari per una determinata dimensione d’impianto
WEB/ - P48
48
.��� � ���������������& ���������
Come la scala dell’impianto, l’utilizzazione della capacità produttiva:
� Relaziona i costi unitari al volume� Richiede la presenza di costi fissi per poter
ridurre i costi unitari con il volume� Prevede la presenza di limiti di capacità per
alcuni costi fissi (costi fissi su piccoli range, costi variabili su grandi range)
Un driver fondamentale della strategia competitiva di costo è l’utilizzazione della capacità produttiva degli impianti / macchinari
25
WEB/ - P49
49
.��� � ��������������������� �����
Costi Unitari
Volume
10 20 30 4010 20 30 40
120
100
80
60
40
20
Costi Unitari
Volume
100 200 300 400
60
50
40
30
20
10
Capacitàlimite
Per piccoli range di volumi l’utilizzazione della capacità ha un andamento simile alla scala
Per range più grandi i costi delle macchine sono variabili a gradino… vi è economia di scala
quando la capacità è 100%?
I costi delle attrezzature possono essere considerati costanti per piccole variazioni di volume e variabili per range piùelevati
WEB/ - P50
50
���������������������!�������� �"
I costi unitari si riducono con il passare del tempo anche qualora il volume di produzione rimanesse costante a causa di:
� Maggiore esperienza� Innovazioni tecnologiche� Miglioramenti progettuali dei prodotti� Miglioramenti organizzativi� ……
La curva di apprendimento è una determinante della politica di costo, maggiore è l’esperienza, minori saranno i costi unitari di produzione
26
WEB/ - P51
51
+�����������������������������
Esperienza cumulata dall’impresa
(miliardi di Ton)
2.5
2
1.5
1.5 2 3 4 5 6 7 8 9 10
Prezzo / Ton($ costante)
1938
1945
1952
1971
La curva di apprendimento si può determinare mediante interpolazione del costo unitario di produzione (mediato dall’inflazione) in funzione del volume cumulato di prodotti negli anni
Possibili problemi:� Variazione della scala
dell’impianto negli anni� Presenza di inflazione
WEB/ - P52
52
���������&#����������������
• La complessità determina costi unitari crescenti all’aumentare della numerosità dei prodotti o delle attività dell’impresa
• La complessità può avere effetti su:� Produzione (tempi di setup elevati, giacenze elevate, linee produttive
più lunghe spesso con volumi di produzione inferiori)� Distribuzione / Vendite (necessità di forza vendita con
conoscenza approfondita della linea di prodotti, aumento costi di giacenza e di distribuzione)
� Amministrazione (controllo del sistema, coordinamento difficoltoso)
La complessità determina un incremento di costi all’aumentare della diversificazione dell’azienda su diversi comparti e settori
27
WEB/ - P53
53
���������&#�����������
Numero di persone da collegare
Numero di connessioni[N(N-1) / 2]
Costo per persona(# conn. / # pers.)
1
10
45
1225
4950
0.5
2
4.5
29.5
49.5
2
5
10
50
100
Un esempio di complessità si può determinare analizzando i costi necessari per connettere un certo numero di persone: all’aumentare del numero di persone connesse i costi per persona aumentano in ragione più che lineare
WEB/ - P54
54
���������& �����������������
Volume
Costo Unitario
1 10 100 1000
Scala
Complessità
Complessità ridotta
Impatto combinato
Complessità ed economie di scala tipicamente sono fattori contrastanti, conseguentemente l’impatto combinato presenta un minimo assoluto
Gestendo meglio la complessità si riducono i costi
28
WEB/ - P55
55
������������
Complessità ed economie di scala tipicamente sono fattori contrastanti, conseguentemente l’impatto combinato presenta un minimo assoluto
• I costi di produzione spesso differiscono a causa dei differentilivelli tecnologici delle imprese
• Gli effetti della tecnologia si manifestano sia nel prodotto che nel sistema produttivo
• È importante stabilire come i livelli tecnologici influenzano i costi in modo da quantificare gli altri driver (Scala sulle differenti curve di tecnologie, apprendimento)
• Non vi è una metodologia specifica per valutare gli impatti della tecnologia (inferenze statistiche di dati storici, simulazione di modelli di costo, ……)
WEB/ - P56
56
��������������������
• Struttura del corso
• Il modello di Porter
• La strategia competitiva
• Strategie per il raggiungimento del vantaggio competitivo
• Strumenti e metodologie per l’analisi strategica- Quantificazione dei driver della strategia competitiva- Gestione del portafoglio prodotti e posizionamento competitivo
• SWOT Analysis
29
WEB/ - P57
57
�����������-��
Alta 20%
Bassa 0%
10%
50%Alta
10%Quota di mercato*
1%Bassa
Cre
scita
med
ia d
el m
erca
to
Crescita annua del mercato di riferimento
Quota di mercato del proprio business
??= dimensione attuale
del business (volumi, ricavi)
La matrice BCG è un utile strumento per identificare i settori del mercato in cui investire e quelli in cui uscire
* Spesso puó essere realistico considerale la quota di mercato del proprio business relativa al leader di mercato
WEB/ - P58
58
�����������-���!����"
Ogni business è suddiviso in quattro quadranti, in ognuno dei quali si richiedono differenti strategie
?? Question Marks:-
-
-
-
Business che operano in settori a crescita elevata ma con % di mercat\o basseMolti business nascono come “?” quando si entra in un mercato nuovo in cui non vi è già un leader consolidatoRichiedono molti investimenti in impianti, strutture e personale per tenere testa alla crescita del settoreÈ importante eseguire una analisi dei ritorni
Stars:-
-
-
-
Una star è il leader di mercato per velocità di crescita / espansioneSe un business incerto ha successo èdestinato a divenire una starNon necessariamente produce cash flow positiviRichiede investimenti importanti per fare fronte alla crescita di mercato e per ridurre gli attacchi dei competitors
Cash Cows:-
-
Quando un mercato ha una crescita media annua inferiore al 10%, la star diviene una cash cow se si possiede la quota di mercato più elevataProduce utili e non richiede molti investimenti a causa della crescita limitata del settore
Dogs:-
--
Business con % piccole in mercati a bassa crescitaSono vicini al break evenImpegnano troppo il management rispetto alla loro redditività e dovrebbero essere eliminati
Quando la quota di mercato è piccola la azienda deve investire per aumentare la propria posizione?
30
WEB/ - P59
59
�������������������� ���������
Introduzione Sviluppo Maturità DeclinoTempo
Volumi di vendita
Evoluzione lenta:• Inerzie nei consumatori• Messa a punto tecnologica e distributiva• Forte concorrenza indiretta• Inerzia della grande distribuzione
Crescita rapida:• Elevata disponibilità del prodotti• Aumento pressione di marketing per ingresso
concorrenti• Distribuzione regolare dei costi di produzione
Rallentamento crescita:• Copertura distributiva ottimale• Mercato poco appetibile e stabile• Saturazione
Riduzione vendite:• Comparsa di prodotti nuovi
/ sostitutivi• Obsolescenza
L’analisi del ciclo di vita di un prodotto è utile per conoscere la situazione attuale del portafoglio di un’impresa, individuare le leve di marketing più opportune e trarre conclusioni su possibili evoluzioni future
WEB/ - P60
60
)������������� ��������������������
Uno strumento più completo ed affidabile per la determinazione della posizione competitiva di una azienda è la matrice di posizionamento strategico
La matrice di posizionamento strategico differenzia le imprese ed i loro prodotti in base a:
Maturità del mercato
Posizione competitiva
Calcolata su una scala di 16 valori, mediando 8 parametri significativi (Tasso di crescita, Potenziale del settore, Linea di prodotti, Numero di
competitors, Stabilità della quota di mercato, Modalità di vendita, Facilità di ingresso, Tecnologia)
Calcolata su una scala di 15 valori, mediando due quantità: Quota di mercato relativa e Fattori di successo
31
WEB/ - P61
61
)������& ���������
Per la determinazione della maturità del mercato ogni singolo parametro viene riportato in tabella utilizzando opportune funzioni di ripartizione
Tasso di crescita
Potenziale del settore
Linea di prodotti
Numero di competitors
Stabilità della quota di mercato
Modalità di vendita
Facilità di ingresso
Tecnologia
41 2 3Neonata
41 2 3In sviluppo
41 2 3Consolidata
41 2 3Obsoleta
X
XX
XX
XX
XMedia prodotto X X
WEB/ - P62
62
*����������������������
La quota di mercato relativa ad ogni concorrente si determina in percentuale rispetto alla quota detenuta dal leader di mercato, al quale viene accreditato un bonus per la leadership
La quota di mercato relativa si determina:• Per il leader di mercato dividendo la sua quota per quella posseduta dal secondo• Per gli altri competitors come percentuale rispetto a quella del leader (posta uguale a 1)
Impresa
ABC
DEF
GHI
AltriTotale
Vendite
3000
1500
1000
500
1250
1000
500
1250
750
2850
13600
Quota di mercato (%)
22.06
11.03
7.35
3.68
9.19
7.35
3.68
9.19
5.51
20.96
100
Quota di mercato relativa
(22.06/11.03) = 2.00(11.03/22.06) = 0.50(7.35/22.06) = 0.33
(3.68/22.06) = 0.17(9.19/22.06) = 0.42(7.35/22.06) = 0.33
(3.68/22.06) = 0.17(9.19/22.06) = 0.42(5.51/22.06) = 0.25
-----
-----
Posizionamento
Dominante >4
Forte4.00
3.00
2.00
Favorevole1.00
0.750.5
Mediocre0.250.18
0.12
Debole0.060.03
0.00
A
BC F
D
E HI
G
32
WEB/ - P63
63
������������������
Determinati i fattori di successo del settore e l’importanza relativa, attraverso interviste con forza vendita e clienti (diretti ed indiretti) si determina il posizionamento di ciascun concorrente
Posizionamento
Dominante
Forte12.0
11.0
10.0
Favorevole9.0
8.0
7.0
Mediocre6.0
5.0
4.0
Debole3.0
2.0
1.0
15.0
14.0
13.0
40 % 25 % 10 % 25 % Media
Prezzi Bassi Qualità Risposta rapida
Consegna in tempo
A
AA
A A
BB
BB
B
C
C
C
C
CD
D
D D DE E
E
E
E
F
F
FF
F
G GG
G
G
H
H
H
H
H
I
I
I
I
I
WEB/ - P64
64
���� ����������������
La posizione competitiva si calcola mediando aritmeticamente i valori di quota di mercato relativa e dei fattori di successo
Posizionamento
Dominante
Forte12.0
11.0
10.0
Favorevole9.0
8.0
7.0
Mediocre6.0
5.0
4.0
Debole3.0
2.0
1.0
15.0
14.0
13.0
Fattori di successo
A
B
C
DE
F
G
HI
A
BC F
D
E HI
G
Quota di mercato relativa
Posizione competitiva
A
BC
DE
F
G
HI
33
WEB/ - P65
65
)������������� ��������������������
Obsoleta1 2 3 4
Neonata1 2 3 4
Dominante
Forte12.0
11.0
10.0
Favorevole9.0
8.0
7.0
Mediocre6.0
5.0
4.0
Debole3.0
2.0
1.0
15.0
14.0
13.0
Posizionecompetitiva
Maturità delsettore
In sviluppo1 2 3 4
Consolidata1 2 3 4
I valori così determinati di maturità dei mercati e posizione competitiva determinano le due dimensioni attraverso le quali si differenziano le imprese concorrenti
Out
Selective Development
Prove Viability
NaturalDevelopment
WEB/ - P66
66
��������������������
• Struttura del corso
• Il modello di Porter
• La strategia competitiva
• Strategie per il raggiungimento del vantaggio competitivo
• Strumenti e metodologie per l’analisi strategica
• SWOT Analysis
34
WEB/ - P67
67
��� /%0����1���
La SWOT analysis permette di analizzare da una parte i punti di forza e di debolezza della propria organizzazione e dall’altra le opportunità e le minacce del proprio settore
Punti di forza
Punti di debolezza
Opportunità Minacce
AnalisiINTERNA
AnalisiESTERNA
WEB/ - P68
68
��� /%0����1����!����2"
L’analisi interna utilizza come strumento il modello della “catena del valore”, l’analisi esterna utilizza il modello delle cinque forze competitive
Analisi INTERNA:
Determinazione dei vantaggi competitivi di
costo e differenziazione
Determinazione dei punti di forza (strenght) e di debolezza (weakness)
rispetto ai concorrenti del settore
Analisi ESTERNA:
Valutazione dell’attrattività del settore
Determinazione delle opportunità (opportunity)
e delle minacce (threaten) del settore
Modello della catena del valore Modello delle 5 forze competitive
35
WEB/ - P69
69
��� /%0����1����!����2"
La SWOT analysis è un utile strumento per riassumere i risultati strategici interni ed esterni
Strengths
Weakness
Opportunities
Threats
��$�������������
��$������+������
3
+�����
Copertura geograficaDisponibilità di capitaliCash FlowCapacità di leadershipRapidità di risposta e flessibilità
Dimensioni e crescita del mercatoPosizionamento competitivo/economics Strategie apparentiBarriere all’entrataBisogni del cliente
BrandQualità del prodottoValore percepitoFedeltàEfficacia distributivaEconomie di scala
-----
------
-----
WEB/ - P70
70
��$�������������
Product offering
Overall market
position
Sales & distribution
Strengths Weaknesses
-
-
-
High quality mineral sources
Well situated to serve Italian clients
Industrial experience
-
-
-
-
Dependence on one market vsEuropean presence of the major players
Limited sales & marketingcapabilities/efforts
Complex product assortment
Low brand awareness
Sourcing & production
L’analisi dell’ambiente interno porta ad evidenziare i punti di forza e di debolezza dell’azienda
ESEMPLIFICATIVO
36
WEB/ - P71
71
��$�������������
L’analisi dell’ambiente esterno opportunità e minacce del settore
Trade behaviour/ channels
Market size and trends
Product segments
Opportunities Threats
Capture clumping market share (also in other growing EU market)
Leverage on end user quality perception to defend market share and profitability
Profitability may be attacked if price competition continues (next moves vs. leading competitor will be key)
Difficult to appeal to trade on factors other than price (eg. package, service)
End user behaviour
Competitors
-
-
-
-
ESEMPLIFICATIVO