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STRUMENTI DI SOSTENIBILITA’: L’ESEMPIO DEL DISEASE MANAGEMENT OPTIMIZATION NELLA FIBRILLAZIONE ATRIALE NAPOLI, 2.10.2015 Il Disease Management Optimization dalla teoria alla pratica Dott. JeanMarie Franzini

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STRUMENTI DI SOSTENIBILITA’:

L’ESEMPIO DEL DISEASE MANAGEMENT OPTIMIZATION

NELLA FIBRILLAZIONE ATRIALE

NAPOLI, 2.10.2015

Il Disease Management Optimization

dalla teoria alla pratica

Dott. JeanMarie Franzini

L’evoluzione del DMO

IL DMO NAZIONALE

Tavolo Nazionale: esperti

clinici e di economia

sanitaria

1

… …

Definizione modello di

analisi

2

Identificazione di leve di

intervento dal dato di

letteratura

3

IL DMO FIELD

Tavoli Regionali:

referenti clinici e della

programmazione

1

Alimentazione del

modello di analisi con

dati locali

2

A

B

Identificazione di

priorità di azioni

3

DMO

I DMO Field attivi

8 Progetti attivi sul territorio nazionale.

ASL COMO

VENETO

PUGLIA

SICILIA

ASL FIRENZE

ASL VERSILIA

ASL AREZZO

ASL MILANO

DMO Field - Veneto

TAVOLI REGIONALI

TAVOLO REGIONALE PDTA

GESTIONE TAO

6 SPONSOR

Resp. Servizio Farmaceutico, DG Area Sanità e

Sociale, DS di ULSS

8 DIRIGENTI PROGRAMMAZIONE

Dirigenti Servizio Farmaceutico, responsabili

coordinatori H-T

12 REFERENTI SCIENTIFICI

Cardiologia, Centri TAO, MMG

DMO Field - Lombardia

TAVOLI REGIONALI

3 SPONSOR

Direzioni Sanitarie, Direzioni generali

5 DIRIGENTI PROGRAMMAZIONE

Dirigenti delle Cure Primarie, PAC, Servizio

Epidemiologico

9 REFERENTI SCIENTIFICI

Cardiologi, Neurologi, MMG

2 TAVOLI AZIENDALI

DMO Field - Puglia

TAVOLI REGIONALI

TAVOLO REGIONALE DMO

2 SPONSOR

Direttore Generale AReS, Ex. Assessore alla Salute,

Dir. Programmazione

5 DIRIGENTI PROGRAMMAZIONE

Emergenza - urgenza, Programmazione

Territoriale, Integrazione Ospedale Territorio,

Tavolo Tecnico trombosi

10 REFERENTI SCIENTIFICI

Cardiologia, Neurologia, Stroke Units, centri TAO

(Membri società scientifiche AMCO, AIPA, SIGG,

SIMG, FADOI, SINV,SIEC)

DMO Field - Toscana

TAVOLI REGIONALI

5 SPONSOR

Assessore alla Salute, DG e DS di ASL

5 DIRIGENTI PROGRAMMAZIONE

Dip. Medicina, Dip, del Farmaco, Dip. Ospedalieri,

Cardiologic, SS Epidemiologico

5 REFERENTI SCIENTIFICI

Cardiologia, Neurologia, Centri TAO, SIMG

3 TAVOLI AZIENDALI

DMO Field - Sicilia

TAVOLI REGIONALI

TAVOLO REGIONALE PER

PDTA SULLA FA

2 SPONSOR

Assessore alla Salute, Dir. Programmazione

7 DIRIGENTI PROGRAMMAZIONE

Rete Ospedaliera, Programmazione Territoriale,

Serv. Farmaceutica, Oss. Epidemiologico, Uff. piano

di rientro, Serv. Qualità, Governo Clinico e

Sicurezza, Commissione PTOR

10 REFERENTI SCIENTIFICI

Società Scientifiche AMCO, SIC, SNO AIAC AIPA,

SIGG, SIMG, FADOI, SINV,SIEC

Le componenti del DMO

PUNTI DI LEVA

A

B

MODELLO DI ANALISI FRAMEWORK

… …

• Raccolta elementi Clinici,

Organizzativi ed

Economici

• Definizione del percorso

del paziente

Il framework nazionale

TERAPIA FA

GESTIONE ICTUS

RIABILITAZIONE

PREVENZIONE & DIAGNOSI

GESTIONE DISABILITÀ

PAZIENTE RIABILITATIVO

RIA H. INTENSIVA RIA H. ESTENSIVA

BARTHEL

MONITORAGGIO CARDIO 2

4

RIA TERRITORIALE

CHECK UP NEUROL.

ASINTOMATICO

POPOLAZIONE A RISCHIO

DIAGNOSI

SINTOMATICO

NON DIAGNOSTICATI

1

NON MONITORATO

TERAPIA MEDICA NON TRATTATI

CARDIOVERSIONE

PAZIENTE CON FA

LIVELLI CHADS/CLASSI EHRA

2

MONITORAGGIO

CENTRI TAO

MMG

APPR. 1 (ASA)

APPR. 2 (TAO)

APPR. 3 (EBPM)

APPR. 4 (NAO)

TERAPIA NON MEDICA

ABLAZIONE

PAZIENTE CON DISABILITÀ

SERVIZI SANITARI SERVIZI SOCIO-SANITARI SUPPORTO FAMILIARE

ABBANDONO LAVORO DEMANSIONAMENTO

RANKIN SCALE

5

AMBULANZA P.S. 118

PAZIENTE CON ICTUS

RANKIN SCALE

STROKE UNIT/TERAPIA INT.

3

TRASPORTO 2°

TELECONSULTO

PRESA IN CARICO

TRATTAMENTO

ALTRE U.O. (NEURO, MED,..)

DIAGNOSTICHE

RIA PRECOCE

EVENTO FATALE

• Prevenzione primaria, secondaria e terziaria

• Anamnesi, esame obiettivo ed esami

strumentali necessari a diagnosticare la FA

• Riconoscimento dei sintomi

• Presa in carico e diagnosi in PS

• Trattamento in Stroke Unit/reparto e

dimissione

• Definizione della terapia

• Gestione del trattamento farmacologico

e monitoraggio

• Trattamento non farmacologico

• Definizione multidimensionale del

fabbisogno

• Trattamento riabilitativo, rivalutazione

periodica e dimissione

• Definizione multidimensionale del

fabbisogno del paziente con disabilità

residue

• Attivazione dei servizi e periodica

rivalutazione

Il framework locale

Popolazione Diffusione awareness patologia

Informazione sui fattori di rischio

Sensibilizzazione sui corretti stili di vita

Popolazione

a rischio

Identificazione dei soggetti a rischio

Iniziative per la diagnosi precoce

Popolazione

con FA

Contatto con SSN

Visita

asintomatica

sintomatica

Popolazione con FA

diagnosticata

Ripristino ritmo sinusale

Controllo sintomatologia

Profilassi rischio

tromboembolico

Monitoraggio

Aggiustamento terapia

Non monitorati

Monitoraggio parametri

Trattamento FA

Non diagnosticati

Controllo ritmo Controllo frequenza

Popolazione con sospetto ictus

Presentazione

diretta

Presa in carico

Trattamento

Chiamata al 118

Prima diagnosi e trasporto

Riconoscimento dei sintomi

Triage

Valutazione clinica

Non riconoscimento dei sintomi Reazione del paziente Decesso

Monitoraggio parametri

vitali

Prevenzione secondaria

recidive

Riabilitazione fase acuta

Dimissione

Trombolisi endovenosa

Terapia antitrombotica

con ASA

Popolazione

post ictus

Riabilitazione ospedaliera

Riabilitazione

extraospedaliera

Riabilitazione domiciliare

Domicilio Valutazione

multidimensionale

Pz anziano e disabilità grave

Pz non anziano e disabilità lieve

Pz anziano e senza disabilità o disabilità molto severa

PREVENZIONE

SECONDARIA

Definizione progetto

riabilitativo

DIAGNOSI

TERAPIA FA

Non trattati

GESTIONE ICTUS

RIABILITAZIONE E GESTIONE DISABILITÀ

Diagnosi

Assistenza socio-

assistenziale

Assistenza previdenziale

PREVENZIONE PRIMARIA

Non esistono

iniziative regionali

specifiche

No iniziative

regionali

specifiche

No protocolli

Esiste monitoraggio

dell’appropriatezza,

non mirato

No protocollo

regionale di

dimissione

No LLGG regionali per presa in carico e riabilitazione del

paziente post ictus

Continuità

assistenziale da

rafforzare

Previsto percorso

riabilitativo post

stroke

Definito un protocollo di

risposta rapida

Istituita rete

stroke

Previsto registro

stroke regionale

Le componenti del DMO

PUNTI DI LEVA

A

B

MODELLO DI ANALISI FRAMEWORK

… …

• Analisi clinico-

epidemiologica

• Analisi organizzativa

• Analisi Priorità di

Intervento

• Lettura KPI

Il modello di analisi

GEST

IO

NE

IC

TU

S

RIA

BILIT

AZ

IO

NE

PR

EV

EN

ZIO

NE

& D

IA

GN

OSI

TER

APIA

FA

GEST

IO

NE

DISA

BILIT

À

DATI ORGANIZZATIVI

Campagne di prevenzione

Coinvolgimento MMG

Presenza, articolazione e attività dei

centri TAO

Gestione appropriatezza ricoveri

Reti di risposta rapida

Network hub & spoke ictus

Ictus Unit

Articolazione della risposta riabilitativa

(post acuzie, ex. Art 26, intensiva,

estensiva)

Integrazione ospedale-territorio

Forme domiciliari

Articolazione rete di sostegno (es.

assistenza domiciliare, volontari)

Forme di presa in carico

Forme di gestione del sostegno (es.

Voucher Lombardia)

DATI ECONOMICI

Costo campagne di prevenzione

Costi diretti ed indiretti delle percorso

diagnostico

Costi trattamenti farmacologici alternativi

Costo ablazione /cardioversione

Costi diretti (esami, visite,..) e indiretti

(gestione dei Centri TAO) del

monitoraggio

Costo 118 e trasporto in ambulanza

Costo intervento di emergenza

Costo passaggio in ictus Unit/UTIC/TI

Costo riabilitazione per tipo (post

acuzie, ex. Art 26, intensiva, estensiva)

Costo riabilitazione per regime

(ospedaliero DO, ospedaliero DH,

ambulatoriale)

Costo sociale (assistenza sociale, sussidi,

supporto familiare)

Costo sanitario (esenzioni, visite, terapie)

Costo opportunità (mancati

redditi/contributi, riduzione

produttività,…)

DATI CLINICI/EPIDEMIOLOGICI

Incidenza FA

Trend incidenza

Variabilità tra le Regioni

% di diagnosticati (di cui sinto/asintomatici)

% di pazienti per profilo clinico:

controindicati a WF, con INR instabile,…)

% di monitorati (centri TAO vs MMG)

Probabilità di ictus per pazienti con FA

­ non trattati

­ trattati con WF/ASA/Altro

­ trattati con terapia non farmacologica

Durata media percorso riabilitativo

Quadro aziendale di appropriatezza del

ricorso alla riabilitazione

Livello aziendale di efficienza nella

gestione dell’offerta riabilitativa

Probabilità di disabilità post ictus (in

pazienti con e senza FA)

Grado di invalidità post ictus (nei pazienti

con e senza FA)

Complicazioni

Le analisi – Profilassi antitrombotica

% DI PAZIENTI CON FA IN PROFILASSI PRIMA DI UN

ICTUS (2014)

Margini di miglioramento della profilassi antitrombotica su un 1/3 dei pazienti

Fonti: elaborazione Bip su dati SDO Acuti 2012-2014.

Ricoveri per Ictus = Ricoveri con almeno una diagnosi cod. ICD-9-CM 430-431-432 -434.x1-434.x1

Ricoveri per FA = Ricoveri con almeno una diagnosi cod. ICD-9-CM 42731

Incrocio con dati flusso prescrizioni farmaceutiche 2010-2013.

… ALLA PRATICA

Pazienti in Profilassi

Non in Profilassi

69%

31%

Farmaci per la profilassi

Fonti: elaborazione Bip su dati SDO Acuti 2011-2013

Ricoveri per Ictus = Ricoveri con almeno una diagnosi cod. ICD-9-CM 430-431-432 -434.x1-434.x1

Ricoveri per FA = Ricoveri con almeno una diagnosi cod. ICD-9-CM 42731

Incrocio con dati flusso prescrizioni farmaceutiche 2010-2013.

51% 50% 48%

34% 36% 33%

15% 14%

13%

6%

FARMACI UTILIZZATI IN PROFILASSI NEI PAZIENTI

CON FA CHE HANNO AVUTO UN ICTUS

Oltre il 50% dei pazienti non è stato trattato secondo le linee guida ESC nel periodo

2012 2013 2014

TAO+Antiaggreganti

TAO

Antiaggreganti

0%

20%

40%

60%

80%

100%

NAO

Pazienti Monitorati dai Centri TAO

% PAZIENTI AFFETTI DA FA SEGUITI DAI CENTRI TAO

(2013)

Presa in carico dei pazienti nei centri TAO superiore alla media nazionale solo

grazie al contributo dei centri non accreditati

Fonti:Indagine 2013 del Tavolo Tecnico Trombosi - HTA

Nota: Prevalenza FA stimata 1,85% (riferimento ISAF Study 2012).

0% ASL 1 2 3 4 5 6

43%

16% 28%

15%

46% 43%

10%

20%

30%

40%

50%

32% - REGIONE x

25% - ITALIA

Monitoraggio INR

Fonti: elaborazione Bip su dati SDO Acuti 2012-2014.

Ricoveri per Ictus = Ricoveri con almeno una diagnosi cod. ICD-9-CM 430-431-432 -434.x1-434.x1

Ricoveri per FA = Ricoveri con almeno una diagnosi cod. ICD-9-CM 42731

Incrocio con dati flusso prescrizioni farmaceutiche 2010-2013.

% PAZIENTI IN TTR – THERAPEUTIC TIME IN RANGE

– Variabilità per distretto delle ASL (2013)

30%

40%

50%

60%

70%

80%

ASL 1 ASL 2 ASL 3 ASL 4-6

TTR Obiettivo

Media regionale

70%

63%

La prevenzione dell’ictus con TAO è efficace quando il tempo medio individuale

nel range terapeutico (TTR) è superiore al 70%

Ricoveri per FA

Forte differenza nella variabilità dei tassi tra distretti metropolitani e “periferici” –

il più facile accesso ai servizi riduce le acutizzazioni?

Fonti: elaborazione Bip su dati regionali SDO Acuti DO+DH (2013)

*Ricoveri con diagnosi prinicipale di FA. Prevalenza FA 1,85% (riferimento ISAF Study 2012).

1. Nota: L’ordine delle ASL è casuale e non riconducibile all’ordine alfabetico regionale

OSPEDALIZZAZIONE PER FA* PER DISTRETTO (2013)

% R

ico

ver

ati s

u P

rev

alen

ti

0%

5%

10%

15%

20%

ASL 11 2 3 4 5 6 Distretti Metropolitani

Distretti Periferici

Mediana regionale Mediana dei distretti

0%

5%

10%

15%

20%

ASL 1 2 3 4 5 6 Distr. Metropolitani

Altri

Presa in carico del paziente -ADI

PAZIENTI CHE ACCEDONO AL DI SERVIZIO DI

PRELIEVO DOMICILIARE SUL TOTALE DEI PAZIENTI IN

TAO (%) 2014

1paziente su 3 esegue il prelievo a domicilio

Fonte: Rilevazione tramite questionario inviato alle Direzioni Sanitarie delle ASL della Regione

50%

47% 45% 45%

33% 32%

31% 30% 28%

25%

21%

0%

10%

20%

30%

40%

50%

60%

ASL 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21

33,8%

Media regionale Il 52% delle ASL

non ha fornito il dato

(Probabilmente non rilevato)

19%

Tasso standardizzato per ictus

TASSO STD ICTUS PER 1000 AB DI NELLE ASL DELLA

REGIONE (Riferimento Popolazione Italiana) (2014)

Tasso regionale degli ictus per 1000 abitanti lievemente superiore alla media

nazionale Si registra una tasso quasi doppio alla media Italiana nella ASL 2

Fonti: elaborazione Bip su dati SDO Acuti 2010-2014.

Ricoveri per Ictus = Ricoveri con almeno una diagnosi cod. ICD-9-CM 430-431-432 -434.x1-434.x1

1. Agenas "Identificazione, sperimentazione e validazione di alcuni indicatori di qualità delle attività sanitarie e socio sanitarie del

territorio"

Media

regionale

2,60

Media

Italiana 1

2,30

2,6

4,0

2,6

2,4

2,8

2,0

3,0 3,1

2,3

-

0,5

1,0

1,5

2,0

2,5

3,0

3,5

4,0

4,5

1 2 3 4 5 6 7 8 9

I ricoveri in stroke unit

RICOVERI IN STRUTTURA DOTATA DI STROKE UNIT

(2010-2014)

Solo l’11% dei pazienti accede al trattamento in Stroke Unit (vs Media Italia 17%)1

Fonti: elaborazione Bip su dati SDO Acuti 2010-2014.

Ricoveri per Ictus = Ricoveri con almeno una diagnosi cod. ICD-9-CM 430-431-432 -434.x1-434.x1

1. MdS. “Quaderni del Ministero della Salute”(2012). “Criteri di appropriatezza strutturale, tecnologica e clinica nella prevenzione, diagnosi

e cura della patologia cerebrovascolare”

97% 89% 89% 88% 89%

3% 11% 11% 12% 11%

0%

20%

40%

60%

80%

100%

2014 2010 2011 2012 2013

Dimessi per Ictus

in struttura dotata di SU

Dimessi per Ictus

in altri reparti

L’accesso alla trombolisi

% INTERVENTI DI TROMBOLISI PER ANNO

(2010-2014)

Aumenta l’accesso alla Trombolisi, nel 2014 superato il valore della media italiana (2011).

Il dato rimane tuttavia ancora al di sotto della media europea del 2%.

Fonti: elaborazione Bip su dati SDO Acuti 2010-2014.

Ricoveri per Ictus = Ricoveri con almeno una diagnosi cod. ICD-9-CM 430-431-432 -434.x1-434.x1

Trombolisi: Ricoveri con almeno una procedura con cod. ICD-9-CM 99.10

% Interventi su Totale Ictus

0,02%

0,10%

0,2%

0,35%

0,0%

0,2%

0,3%

0,5%

0,6%

0,8%

0,6%

Media Italia

2011

0,4%

2014 2010 2011 2012 2013

Mortalità per ictus - Trattamenti

TASSO DI MORTALITÀ DELL’ ICTUS

(2012-2014) - Trombolisi vs altre procedure

Il vantaggio di sopravvivenza della trombolisi si riduce nel 2014

Fonti: elaborazione Bip su dati SDO Acuti 2012-2014.

Ricoveri per Ictus = Ricoveri con almeno una diagnosi cod. ICD-9-CM 430-431-432 -434.x1-434.x1

Trombolisi: Ricoveri con almeno una procedura con cod. ICD-9-CM 99.10

14%

16%

25%

26% 26%

24%

0%

5%

10%

15%

20%

25%

30%

2012 2013 2014

Pazienti con accesso

alla Trombolisi

Altri pazienti

Tasso m

ortalità per Ictus

Mortalità per ictus - età

DISTRIBUZIONE DEI TRATTATI CON TROMBOLISI PER

CLASSE D’ETÀ (2012 - 2014)

Nel 2014 è aumentata l’età media dei trattati con trombolisi

La quota di over 85 cresce dallo 0% al 13%

Fonti: elaborazione Bip su dati SDO Acuti 2010-2014.

Ricoveri per Ictus = Ricoveri con almeno una diagnosi cod. ICD-9-CM 430-431-432 -434.x1-434.x1

Trombolisi: Ricoveri con almeno una procedura con cod. ICD-9-CM 99.10

>=95

85 - 94

75 - 84

65 - 74

Under65

Over75 anni trattati

con Trombolisi 41% 38% 48%

32% 33% 29%

27% 30%

25%

41% 33%

34%

0% 5%

11%

2%

2012 2012 2014

0%

20%

40%

60%

80%

100%

L’accesso alla riabilitazione

Il 17% della popolazione post ictus accede ad una riabilitazione“precoce”

(entro 15 gg)

1. elaborazione Bip su dati regionali SDO Acuti (RO+DH) 2009 - 2011

2. elaborazione Bip su dati regionali Riabilitazione (cod. disc. 56-75) 2009-2011

3. elaborazione Bip su dati regionali SPR 2011

4. elaborazione Bip su dati regionali Lungodegenza (cod. disc. 60) 2009-2011

Nota: non sono considerati i pazienti che accedono alla riabilitazione in RSA e in assistenza domiciliare

1.250 Pazienti ricoverati

per Ictus con

diagnosi di FA1

5% in Riabilitazione

Ospedaliera2

17% in

Lungodegenza4

20% in Riabilitazione

Territoriale3

96% entro15 gg

4% oltre15 gg

45%

55%

63%

37%

Il raccordo Ospedale -Riabilitazione

DEGENZA MEDIA PER ICTUS

A sostanziale parità di case mix il progetto “Un solo paziente” ha rafforzato il

contenimento della degenza media nei presidi delle ASL

Fonti: elaborazione Bip su dati regionali SDO Acuti 2011

Ricoveri per Ictus = Ricoveri con almeno una diagnosi cod. ICD-9-CM 430-431-432 -434.x1-434.x1

DEGENZA MEDIA RICOVERI PER ICTUS PER STRUTTURA (2011)

8,6

11 ,0 10,3

2

4

6

8

10

12

14

16

Presidi ASL A.O Privato Accreditato

deg

enza

med

ia

Degenza Media

9,6

1,67 Peso Medio DRG 1,22 1,95

Le componenti del DMO

PUNTI DI LEVA

A

B

MODELLO DI ANALISI FRAMEWORK

… …

• Definizione Interventi

• Misura dei risultati

Le leve di ottimizzazione

DALLA TEORIA…

Le priorità di intervento

Popolazione

Diffusione awareness patologia

Informazione sui fattori di rischio

Sensibilizzazione sui corretti stili di

vita

Popolazione a

rischio

Identificazione dei soggetti a rischio

Iniziative per la diagnosi precoce

Popolazione

con FA

Contatto con SSN

Visita

asintomatica

sintomatica

Popolazione con

FA diagnosticata

Ripristino ritmo sinusale

Controllo sintomatologia

Profilassi rischio

tromboembolico

Monitoraggio

Aggiustamento

terapia

Non monitorati

Monitoraggio

parametri

Trattamento FA

Non diagnosticati

Controllo ritmo Controllo

frequenza

Popolazione con sospetto ictus

Presentazione

diretta

Presa in carico

Trattamento

Chiamata al 118

Prima diagnosi e

trasporto

Riconoscimento dei sintomi

Triage

Valutazione clinica

Non riconoscimento dei sintomi Reazione del paziente Decesso

Monitoraggio parametri

vitali

Prevenzione secondaria

recidive

Riabilitazione fase acuta

Dimissione

Trombolisi endovenosa

Terapia antitrombotica

con ASA

Popolazione

post ictus

Riabilitazione

ospedaliera

Riabilitazione

extraospedaliera

Riabilitazione

domiciliare

Domicilio Valutazione

multidimensionale

Pz anziano e disabilità grave

Pz non anziano e disabilità lieve

Pz anziano e senza disabilità o disabilità molto severa

PREVENZIONE

SECONDARIA

Definizione progetto

riabilitativo

PREVENZIONE PRIMARIA

DIAGNOSI

TERAPIA FA

Non trattati

GESTIONE ICTUS

RIABILITAZIONE E GESTIONE DISABILITÀ

Diagnosi

Assistenza socio-

assistenziale

Assistenza previdenziale

PORTARE A REGIME

LA RETE STROKE

MONITORARE I TEMPI

DI ACCESSO ALLA

RIABILITAZIONE

AVVIARE IL

MONITORAGGIO DELLA

TROMBOLISI

MONITORARE I

TEMPI DI

ACCESSO AL PS

ISTITUIRE UN

CODICE “ICTUS”

ATTIVARE UN

PROTOCOLLO

REGIONALE POST

ICTUS

MIGLIORARE

L’APPROPRIATEZZA

DELLA PROFILASSI

ATTIVARE INIZATIVE

PER LA DIAGNOSI

PRECOCE

IMPLEMENTARE

PROTOCOLLI

REGIONALI PER LA

DIAGNOSI E L’AVIO

ALLE TERAPIE

PROMUOVERE LA

SENSIBILIZZAZIONE

SUL RISCHIO

CARDIOVASCOLARE

… ALLA PRATICA

DEFINIRE UN SISTEMA

DI ALERTING NEL

MONITORAGGIO INR

GARANTIRE UN

SUPPORTO AI MMG

NELLA GESTIONE DEI

PAZIENTI CON FA

Dalle Priorità all’Azione

PRIORITÀ

1

2

3 INDICAZIONI OPERATIVE

MONITORAGGIO

CULTURA

Puglia – Consensus Conference

LE AZIONI

Una partecipazione altamente rappresentativa dei contesti locali

e dei ruoli coinvolti nella gestione del paziente

110 Referenti regionali coinvolti e informati dei

risultati della Consensus Conference

Il coinvolgimento dei ruoli chiave nella gestione

del percorso paziente con FA:

• 3 referenti programmazione AReS

• 2 Direttori Sanitari (o delegati)

• 5 Direttori di Distretto (o delegati)

• 4 Responsabili del Servizio Farmaceutico

• 8 Responsabili dei Centri TAO

• 3 responsabili della Rete Emergenza Urgenza

• 8 rappresentanti delle Società Scientifiche

100%

Le ASL che hanno garantito la partecipazione dei

propri delegati all’evento

5

Referenti di patologia hanno commentato i

risultati e condiviso le priorità regionali 33

CONSENSUS CONFERENCE

DI PATOLOGIA

Bari 17 Dicembre 2013

Obiettivi di

Miglioramento

Iniziative Criticità

Terapia con TAO

• Migliorare la presa in

carico dei pazienti in

trattamento

tradizionale, con

l’obiettivo di

migliorare il TTR

• Avviare il censimento della popolazione con

FA e definire criteri uniformi per la presa in

carico da parte dei centri TAO

• Implementare registri di monitoraggio es.

START e SIMPLE

• Formare i centri TAO non accreditati FCSA per

garantire livelli uniformi di presa in carico

• Alti costi di

implementazione

Terapia con NAO

• Favorire un corretto

passaggio alla terapia

con NAO

• Definire Linee d’Indirizzo e criteri uniformi

per la selezione dei pazienti da avviare ai

NAO (quali i primi pazienti, quali sottogruppi

prioritari)

• Formare centri prescrittori e clinici su place in

therapy dei NAO

• Implementare un monitoraggio sistematico

dell’appropriatezza prescrittiva sviluppando

soluzioni per la continua raccolta di

informazioni sui pazienti nel passaggio da

TAO a NAO

• Favorire un’abilitazione degli specialisti alla

prescrizione dei NAO coerente con

l’epidemiologia e le caratteristiche dei

pazienti

• Garantire

Appropriatezza

PUGLIA – CONSENSUS CONFERENCE

Le priorità emerse dalla concensus conference

Toscana – Awarenss di Patologia

LE AZIONI

Avvio del Progetto con il

coinvolgimento dei maggiori referenti

aziendali del percorso paziente

Analisi organizzativa e definizione del

percorso paziente

A

B

Analisi Clinico– Epidemiologica e

identificazione degli snodi prioritari

del percorso paziente.

C-E

O

E

Presentazione del Progetto DMO all’Assessore alla Salute e ai Direttori Sanitari e Generali delle 12 ASL della Regione

Presentazione a DS e DG Regionali 2013

2012 Avvio del progetto nella Asl Firenze

Avvio del Progetto DMO nelle ASL di

Arezzo e Viareggio

2014 Estensione a due nuove ASL

Veneto – PDTA del Paziente in TAO

PDTA GESTIONE DEL

PAZIENTE IN TAO