Stroke ischemico/TIA: profilassi secondaria farmacologica ideale e reale Trento 21 Novembre 2008...
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Stroke ischemico/TIA:profilassi secondaria farmacologica “ideale” e reale
Trento 21 Novembre 2008
Roberto Currò Dossi
Stroke unit - Dipartimento di Medicina Interna
Azienda Sanitaria dell’Alto Adige
Comprensorio Sanitario di Bolzano
Guidelines Ischaemic Stroke 2008
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Prevenzione secondaria
• Controllo dei fattori di rischio– Ipertensione arteriosa
– Ipercolesterolemia
– Diabete mellito
• Terapia antitrombotica– Antiaggreganti
– Anticoagulanti
Guidelines Ischaemic Stroke 2008
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Ipertensione arteriosa
• Basi scientifiche– Una meta-analisi di sette trials randomizzati ha
mostrato che i farmaci anti-ipertensivi riducono il rischio di recidiva di stroke dopo stroke e TIA (RR 0.76; 95% CI 0.63-0.92)1
– Il target pressorio assoluto e l'entità della riduzione pressoria non sono definiti e dovrebbero essere individualizzati
– La riduzione del rischio di stroke avviene indipendentemente dal valore pressorio di partenza e dal tipo di stroke2
1: Rashid P et al.: Stroke (2003) 34:2741-82: PROGRESS group: Lancet (2001) 358:1033-41
Guidelines Ischaemic Stroke 2008
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Controllo dei fattori di rischio
Raccomandazioni E’ indicato un controllo regolare della pressione arteriosa.
Dopo la fase acuta dello stroke l'abbassamento della pressione arteriosa è indicato anche nei pazienti normotesi (Classe I, Livello A)
Raccomandazione 12.6 Grado B
Nei pazienti con pregresso ictus o TIA è indicatoil miglior controllo possibile dell’ipertensione arteriosa usando preferibilmente farmaci che agiscono sul sistema renina-angiotensina, calcio antagonistie diuretici.
Nei pazienti con ictus o TIA è indicato l’uso dell’ACE-inibitore perindopril, associato al diuretico indapamide, o il sartanico eprosartan, per ottenere un’adeguata riduzione pressoria e la prevenzionedi nuovi eventi cerebrovascolari.
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• Basi scientifiche– L’atorvastatina (80mg) reduce il rischio di recidiva di
stroke del 16%1
– La simvastatina (40mg) riduce il rischio di eventi vascolari in pz con pregresso stroke e il rischio di stroke in pz. con altra patologia vascolare (RR 0.76)2
– L’ ARR per la terapia con statine è basso (NNT 112-143 for 1 year)1
Ipercolesterolemia
1: Amarenco P et al.: N Engl J Med (2006) 355:549-5592: Heart Protection Study: Lancet (2002) 360:7-22
Guidelines Ischaemic Stroke 2008
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Controllo dei fattori di rischio
Raccomandazioni La terapia con statine è indicata in pazienti con ictus non
cardioembolico (Classe I, Livello A)
Update to the AHA/ASA recommendations for the prevention Update to the AHA/ASA recommendations for the prevention of stroke in patients with stroke and transient iof stroke in patients with stroke and transient ischemic attackschemic attack
Nuova raccomandazione
In base allo studio SPARCL, la somministrazione di statine con
effetto ipolipemizzante intensivo è raccomandata nei pazienti con
stroke ischemico o TIA aterosclerotici e senza nota coronaropatia,
per ridurre il rischio di stroke e di eventi cardiovascolari (Classe I,
Livello B )
Stroke. 2008;39:1647-1652Stroke. 2008;39:1647-1652
Guidelines Ischaemic Stroke 2008
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Terapia antitrombotica
• Basi scientifiche: ASA– RRR 13% di stroke dopo stroke o TIA1
– I dosaggi più studiati sono quelli tra 50 e 150 mg
– L’incidenza di effetti collaterali gastrici è dose-dipendente
– Non è stata rilevata una differenza di efficacia tra il dosaggio basso (< 160mg), medio (160 – 325mg) o alto (500 - 1500mg)
1: Antithrombotic Trialists' Collaboration: BMJ (2002) 324:71-86
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Terapia antitrombotica
• Basi scientifiche: clopidogrel– Clopidogrel è lievemente ma significativamente più
efficace dell’ASA a dosaggio intermedio (RRR 8.7%, ARR 0,5%) nel prevenire gli eventi vascolari in pazienti con pregresso stroke, IMA o arteriopatia periferica1
1: CAPRIE Steering Committee: Lancet (1996) 348:1329-1339
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Terapia antitrombotica
• Basi scientifiche: dipiridamolo + ASA – RRR di morte vascolare, stroke o IMA
significativamente maggiore rispetto ad ASA (RR 0.82; 95%CI 0.71-0.91)1,2. ARR 1.0% per anno (NNT 100)2
1: Diener HC et al.: J Neurol Sci (1996) 143:1-132: Halkes P et al.: Lancet (2006) 367:1665-1673
N Engl J Med 2008;359:1238-51.
Aspirin and extended-release dipyridamole vs clopidogrel for recurrent stroke
PRoFESS
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Terapia antitrombotica
Raccomandazioni E’ indicato che i pazienti con pregresso stroke ischemico
o TIA vengano trattati con terapia antitrombotica (Class I, Level A)
E’ indicato che i pazienti che non necessitano di anticoagulanti vengano trattati con antiaggreganti (Classe I, Livello A).
Ove possibile, dovrebbero essere somministrati ASA + dipiridamolo o clopidogrel da solo. Alternativamente possono essere utilizzati ASA o triflusal da soli (Classe I, Livello A)
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Terapia antitrombotica
• Basi scientifiche: clopidogrel + ASA– Paragonata a clopidogrel da solo, la combinazione di
clopidogrel + ASA non riduce il rischio di stroke ischemico, IMA, morte vascolare o di nuova ospedalizzazione1
– Paragonata ad ASA da sola, la combinazione di clopidogrel + ASA non riduce il rischio di IMA, stroke o morte cardiovascolare2
– La combinazione clopidogrel + ASA aumenta il rischio di emorragie maggiori o a rischio per la vita1,2
1: Diener H et al.: Lancet (2004) 364:331-3372: Bhatt D et al.: N Engl J Med (2006) 354:1706-1717
Lancet Neurol 2007; 6: 961–69
Fixed-effects meta-analysis of 90-day risk of combined outcome of stroke, transient ischaemic attack, acute coronary syndrome, and all-cause death in patients enrolled within 24 h of onset of stroke or transient ischaemic attack
absolute stroke risk reduction = 3·8%
Guidelines Ischaemic Stroke 2008
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Terapia antitrombotica
Raccomandazioni La combinazione di ASA + clopidogrel non è indicata in
pazienti con stroke ischemico recente, eccetto nei pazienti con specifiche indicazioni (p.e. angina instabile o IMA non-Q, stenting recente); tale trattamento dovrebbe essere continuato fino a un massimo di 9 mesi dall’evento (Classe I, Livello A)
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Terapia antitrombotica
Raccomandazioni E’ indicato che i pazienti con recidiva di stroke ischemico
durante terapia anti-aggregante debbano essere rivalutati riguardo alla fisiopatologia ed ai fattori di rischio (Classe IV, GCP)
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Anticoagulazione
• Basi scientifiche:– La TAO (INR target 2.0 – 3.0) riduce il rischio di
recidiva di stroke ischemico in pazienti con FA non valvolare (cronica o parossistica)1
– La TAO è una profilassi ben stabilita per altre cause di cardioembolia come le protesi valvolari meccaniche, la valvulopatia reumatica, l’aneurisma ventricolare e la cardiomiopatia dilatativa
– Non c’è indicazione alla TAO nello stroke ischemico non cardioembolico2
1: EAFT Study Group: Lancet (1993) 342:1255-12622: Mohr JP et al.: N Engl J Med (2001) 345:1444-1451
Guidelines Ischaemic Stroke 2008
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Anticoagulazione
• Situazioni particolari– In pazienti con FA e coronaropatia stabile l’ASA non
dovrebbe essere aggiunta alla TAO1
– Alcuni studi retrospettivi suggeriscono che l’anticoagulazione può essere efficace nell’ateroma aortico2, negli aneurismi fusiformi dell’arteria basilare3 o nelle dissezioni dei vasi epiaortici4
– Non è chiaro se i pazienti con PFO traggano beneficio dalla TAO5
1: Flaker GC et al.: Am Heart J (2006) 152:967-732: Dressler FA et al.: J Am Coll Cardiol (1998) 31:134-83: Echiverri HC et al.: Stroke (1989) 20:1741-7 4: Engelter ST et al.: Stroke (2007) 38:2605-115: Mas JL et al.: N Engl J Med (2001) 345:1740-6
Guidelines Ischaemic Stroke 2008
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Terapia antitrombotica
Raccomandazioni La TAO (INR 2.0–3.0) è indicata dopo stroke ischemico
associato a FA (Classe I, Livello A)
La TAO (INR 2.0-3.0) è indicata dopo stroke ischemico cardioembolico non correlato a FA se il rischio di recidiva è alto (Classe III, Livello C)
Guidelines Ischaemic Stroke 2008
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Terapia antitrombotica
Raccomandazioni La TAO non dovrebbe essere utilizzata dopo stroke
ischemico non cardioembolico eccetto in alcune situazioni specifiche come l’ateroma aortico, l’aneurisma fusiforme dell’arteria basilare, le dissezioni dei vasi epiaortici o un PFO associato a TVP o aneurisma del setto interatriale (Class IV, GCP)
Raccomandazione 12.14 Grado C
In pazienti portatori di protesi valvolari meccaniche con recidiva di ictus dopo ictus ischemico o TIA, durante un trattamento con anticoagulanti orali a dose appropriata, è indicata l’associazionedi anticoagulanti orali e dipiridamolo 400 mg/dieo ASA 100 mg/die.
Guidelines Ischaemic Stroke 2008
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Terapia antitrombotica
Raccomandazioni L’età avanzata di per sé non è una controindicazione alla
TAO (Classe I, Livello A)
La TAO non è raccomandata in pazienti con comorbidità come tendenza alle cadute, scarsa compliance, epilessia non controllata o emorragie gastro-intestinali (Classe III, Livello C).
In caso di controindicazioni alla TAO è indicato il trattamento con ASA + dipiridamolo (Class IV, GCP)
Studio SIRIO (2005)Studio SIRIO (2005)
N. pazienti 3.018 N. pazienti 3.018
M 1.710 (56.7%) M 1.710 (56.7%)
F 1.308 (43.3%)F 1.308 (43.3%) Età media aa 72.2±12.2Età media aa 72.2±12.2 Stroke ischemico Stroke ischemico
2.573 (85.3%) 2.573 (85.3%) Stroke emorragicoStroke emorragico
445 (14.7%)445 (14.7%)
Registro REACH (2003-2004)
68.129 pazienti in 5.580 centri* in 44 paesi.
*fino a 15 pazienti/centro (fino a 20 negli USA)
1.931
27.78617.923 5.657
5.916
2.872
Giappone 5.197
Nord America
America Latina
Europa occidentale
Europa orientale
Medio Oriente
Asia
Australia
847
83,9
37,2
16,1
62,8
0
20
40
60
80
100
Not needingantithrombotics
Needingantithrombotics
%
Not treated Treated
Terapia antitrombotica pre-evento
Trattamento dei pazienti conaterotrombosi dei grossi vasi
0
20
40
60
80
100
AntiaggregantiAnticoagulanti Eparina Niente
Maschi Femmine
%
Trattamento dei pazienti con stroke lacunare
0
20
40
60
80
100
AntiaggregantiAnticoagulanti Eparina Niente
Maschi Femmine
%
Trattamento dei pazienti confibrillazione atriale
0
10
20
30
40
50
60
AntiaggregantiAnticoagulanti Eparina Niente
Maschi Femmine
%
ASAticlopidineclopidogrel
antithrombotic
100
80
60
40
20
0
38.1%
…
0.8%
60.9%
85.0%
99.2%
1.0%15.0%
…
above recommended
recommended
below recommended
dose level
Prescrizione di antitromboticiAdeguatezza del dosaggio
%
Undertreatment dei fattori di rischio vascolarinei pazienti ambulatoriali con aterotrombosi
PA ≥140/90 mmHg Colesterolemia ≥200 mg/dL
0
20
40
60
80
100
Nord AmericaAmerica LatinaEuropa occidentaleEuropa orientaleMedio OrienteAsiaAustraliaGiappone
40
53
6065
5652
56
44
28
4348
64
34
43
24
43Pazienti
%
Bhatt DL et al. JAMA 2006;295:180-189
Sottoutilizzo delle terapie stabilite nei pazienti ambulatoriali con aterotrombosi
1418 18
46
24
44
36
28
0
10
20
30
40
50
60
CAD(n=40.258)
CVD(n=18.843)
AOP(n=8.273)
Fattori di rischiomultipli (n=12.389)
Bhatt DL et al. JAMA 2006;295:180-189
pazienti non trattati
Antiaggreganti
Statine
Pazienti%
I pazienti con PAD e CVD hanno meno possibilitàdei pazienti con CAD di utilizzare le terapie stabilite
pazienti trattati
97,4
85,6 82,5 80,9
94,1
81,8 82,2
61,3
92,481,7
85,6
70,0
0
20
40
60
80
100
Anti-ipertensivi Antiaggreganti Antidiabetici orali Ipolipemizzanti
Pazienti con sola CAD
Pazienti con sola CVD
Pazienti con sola PAD
Bhatt DL et al. JAMA 2006;295:180-189
Pazienti%
Hypertension treatment and control in five European Countries, Canada, and
the USA
0
10
20
30
40
50
60
70
80
consapevolezza terapia controllo
Popolazione(%)
USACanadaItaliaSveziaSpagnaInghilterraGermania
Wolf-Maier et al. Hypertension 2004;43:10–17
* Livello soglia sist/diast = 140/90 mm Hg
Antithrombotic drug prescription per risk category according to the CHADS2 score
Nieuwlaat, R. et al. Eur Heart J 2006 27:3018-3026
Congestive heart failureHypertensionAge >75 yearsDiabetes mellitusStroke/TIA
Dentali, F. et al. Arch Intern Med 2007;167:117-124.
Risk for arterial thromboembolism in patients receiving aspirin + oral anticoagulant (OAC) therapy or OAC therapy alone
Dentali, F. et al. Arch Intern Med 2007;167:117-124.
Risk for major bleeding in patients receiving aspirin + oral anticoagulant (OAC) therapy or OAC therapy alone
Dentali, F. et al. Arch Intern Med 2007;167:117-124.
Risk for all-cause mortality in patients receiving aspirin + oral anticoagulant (OAC) therapy or OAC therapy alone
• Cosa è già noto
– L’efficacia dei farmaci antiaggreganti, anti-ipertensivi (soprattutto in
combinazione) e ipocolesterolemizzanti nel ridurre il rischio di eventi
vascolari in pazienti con malattia cerebrovascolare è attualmente stabilita
anche nei pazienti geriatrici
– L’uso di questi farmaci nel prevenire le recidive di stroke è stato inoltre
dimostrato essere economicamente vantaggioso
– Dato l’aumentato rischio di stroke nei pazienti geriatrici, la necessità di
una prevenzione secondaria è ancora maggiore
J Public Health. 2007;29(3):251-257
Missed opportunities for secondary prevention of cerebrovascular disease in elderly british men from 1999 to 2005: a population-based study
• Risultati dello studio
– Età avanzata, diagnosi di TIA piuttosto che di stroke e assenza di
coesistente coronaropatia sono associate a un minor uso di specifiche
classi di farmaci, soprattutto di statine
– Il sottoutilizzo della profilassi secondaria farmacologica sembra in gran
parte riflettere un’insufficiente prescrizione e non un’insufficiente
compliance da parte dei pazienti cerebrovascolari
J Public Health. 2007;29(3):251-257
Missed opportunities for secondary prevention of cerebrovascular disease in elderly british men from 1999 to 2005: a population-based study