Lo “Stroke” in Pediatria - Master Emergenze Pediatriche · 3 DEFINIZIONE (OMS) STROKE “S....
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1
Lo “Stroke” in Pediatria
Sapienza Università di Roma
TROMBOSI INFANTILI
Centro aderente al R.I.T.I. (Registro Italiano Trombosi Infantili)
FM Perla Oncoematologia Pediatrica
2
Premesse
I
3
DEFINIZIONE (OMS)
STROKE
“S. clinica basata sulla
rapida insorgenza di
segni neurologici
focali o di una
disfunzione cerebrale
diffusa della durata di
almeno 24 ore o con
esito mortale, senza
cause apparenti al di
fuori di un’ origine
vascolare”.
TIA
“Deficit neurologico acuto
focale o diffuso,
transitorio, riferibile ad un
territorio di distribuzione
arteriosa, in un paziente in
cui la RMN non mostra
segni di ischemia, ma la
storia clinica e le indagini
cliniche e strumentali
suggeriscono un’origine
vascolare”
4
E IN PEDIATRIA ?
Tutte quelle patologie, su base vascolare oemo-coagulativa, congenite o acquisite, checausano danno neurologico clinicamentemanifesto o asintomatico.
Poroencefalia
Ischemia
Gliosi
5
II
Epidemiologia
6
Patologia rara, interessa l’età pediatrica con una mortalità del 5-28%(è una delle prime 10 cause di morte in età pediatrica, con più di 1000 nuovi
casi all’anno in Italia) - dati AIEOP
Aumentata incidenza:“Stroke” 1994 = 1,2/ 100.000/ anno
2004 = 3,3/ 100.000/ anno
2010 = da 2 a 13/100.000/anno
Eziologia sconosciuta: 30%
> 50% esiti neurologici motori, funzionali, cognitivi, psichici
Recidive: 20% dopo sospensione della terapia
Mancano protocolli terapeutici pediatrici a lungo termine definitivi
Incoerenza dei dati relativi ai diversi fattori eziologiciEs: l’incidenza del cosiddetto “stato trombofilico” varia dal 10 al 78% nei
diversi studi !
7
età età
n
Lo “stroke” pediatrico presenta due picchi d’incidenza
Studio effettuato su 137 bambini e adolescenti
Blood 1994;83:1251-1257
“ I neonati presentano l’incidenza più elevata a causa di una immaturità del sistema fibrinolitico
L’incidenza decresce significativamente dopo il primo anno, con un secondo picco durante
pubertà e adolescenza “
Best Practice & Research Clinical Haematology 2003;2(6):333-345
netà
8
Possibili causedi aumentata
incidenza
III
9
• Miglioramento della diagnostica, strumentale – molecolare
• Aumentato uso dei Cateteri venosi centrali in patologie diverseIl 25->60% di tutte le trombosi è correlato a CVC (NPT – Chemioterapia etc)
• Aumentata sopravvivenza bambini affetti da patologie cronicheCardiopatie - Drepanocitosi - Dislipidemie - Nefropatie
• Aumentata sopravvivenza bambini affetti da patologie
neoplastiche CVC - Radioterapia - Chemioterapia
• Aumentata incidenza patologie metaboliche Diabete tipo I - crescente
emergenza Diabete tipo II - Obesità - S. metabolica
• Adolescenza auto-somministrazione di estro-progestinici ad uso
contraccettivo, assunzione di sostanze tossiche – infortuni e incidenti
stradali
10
IV
Fisiopatologia
11
IPOSSIA (Ischemia – Emorragia)
< AFFLUSSO DI O2
ESAURIMENTO
ATP
AUMENTO
ACIDO LATTICO E CO2
ACIDOSI
1 2
3
ALTERATA FUNZIONE
POMPE IONICHE
Ingresso Ca++
Uscita K+
= DEPOLARIZZAZIONE
PAROSSISTICA
+
+AUMENTATA
GLICOLISI ANAEROBIA
EDEMA
LOCALIZZATO
LIBERAZIONE
ENZIMI LITICI
PRODUZIONE RADICALI
CITOTOSSICI
+
EDEMA
DIFFUSO
NECROSI
NEURONALE
+
4
5
12
durata ischemia min 0 10 20 40
50
100
Necrosi neuronale %
TALAMO
AMIGDALA
GIRO DENTATO
IPPOCAMPO
STRIATO
CORTECCIA LATERALE
CORTECCIA PARASAGITTALE
Neuronal loss score
13
V
Aspetti anatomopatologici ed istologici
14
Tessuto normale Infarcimento emorragico
Depauperamento neuronale
per necrosi
Sostituzione dei neuroni
con cellule gliali (Gliosi)
1 2
3 4
15
“NECROSI ISCHEMICA”
“INFARCIMENTO EMORRAGICO”
NB: In Pediatria sono frequenti forme intermedie con associazione
delle componenti emorragica ed ischemica.
Si impone pertanto un approccio terapeutico prudente
16
ESITO IN CISTI “PORO - ENCEFALICHE”
17
ESITO IN CISTI PORO- ENCEFALICA DI EMORRAGIA PARENCHIMALE
ED INTRAVENTRICOLARE ALLA 30a SETTIMANA DI GESTAZIONE
18
La gravità dell’esito è correlata all’estensione della lesione
19
VI
Lo stroke perinatale
20
COAGULATION INHIBITORS IN FETUSES, FULL-TERM NEWBORNS
AND CHILDREN AGED 1 TO 16 YEARS
1 to 5 6 to 10 11 to 16
AT % 85 - 140 85 - 136 84 - 139
PROT. C % 45 - 102 64 - 125 62 - 128
PROT. S % 62 - 120 62 - 130 60 - 140
PLASMINOGEN 63 - 123 68 - 120 70 - 115
AT % 12 - 31 20 - 39 24 - 55 65 - 130
PROT. C % 7 - 13 8 - 13 8 - 18 14 - 42
PROT. S % 13 - 32 19 - 40 18 - 40 33 - 67
PLASMINOGEN 35 - 70
FACTOR VIII % 113 +- 38
(Ad. 92 +- 21)
19 - 23 24 - 29 30 - 38 Newbornsweeks’ gestation
years
Predisposizione del neonato alla trombosi
21
Lo “Stroke” nel Neonato
Si definisce “Stroke Perinatale” quello che si verifica tra le 28 settimane di
gestazione ed i primi 28 giorni di vita
ISCHEMICOEMORRAGICO
INCIDENZA
1 / 4000 nascite
SVT (Trombosi Seni Venosi )
prevalenemente S Sagittale
Trombosi Arteriosa
prevalentemente A.C.Media
Molto meno frequente della forma ischemica
Malformazioni Artero-Venose (Angiomi)
la causa maggiore di stroke emorragico
Aneurismi
in genere 1-2% si manifesta nelle età successive
Cavernoma (Angioma del Seno Cavernoso)
1/3 dei casi è Familiare legato ad alterazioni
a carico del braccio lungo del Cromosoma 7
22
Stroke totali in Neonati (<30 gg) = 26,4 / 100.000
Ischemici = 17,8 / 100.000
Emorragici = 6,7 / 100.000
Pediatrics 2002;109;116-123Perinatal and Childhood Stroke - Report of the National Institute of Neurological Disorders and Stroke Workshop
La già nota maggiore fragilità dei vasi cerebrali, soprattutto nei
Neonati Pre –Termine è in parte dovuta ad alterazione dei geni
codificanti per alcune proteine strutturali vascolari
Science 2005;308;n 5725 pp 1167-1171
Mutation in Col4a1 cause perinatal cerebral hemorrhage and porencephaly
23
Vulnerabilita’ % dei diversi vasi arteriosi
Focal and multifocal ischemic cerebral necrosis
topography of infarction ( 104 infants 94 full term )
Lateralità
unilaterale 94 (90%)
bilaterale 10 (10%)
Frequenza arterie colpite
ACM sinistra 66(63%)
ACM destra 24 (23%)
bilaterale 9 ( 9 %)
altre 5 ( 5% )
24Pediatrics 2007;120: 609-616
PERINATAL STROKE
MISCELLANEOUS FACTORS
• Gender
• Race and ethnicity
• Dehydration
MATERNAL FACTORS
• Thrombotic state during
pregnancy including acquired
or inherited thrombophilias
• Autoimmune disorders
• Drug abuse (es cocaine)
• Preeclampsia
• Infection
• Infertility and its treatment
• Labor and delivery complication
FETAL - NEONATAL FACTORS
• Inherited thrombophilias
• Twin to twin transfusion
• Infection
• Perinatal asphyxia
• Congenital heart disease
• Hypoglicemia (in preterm)
• Polycythemia
• Catheter related complications
Fattori patogenetici dello “Stroke” perinatale
25
La “Corio-amniosite”Placenta normale
Corioamniosite
Placenta poli-infartuata
ISTOLOGIAMassiva infiltrazione di polimorfonucleatie linfociti con distruzione del tessuto placentare
26
Trombosi bilaterale Arteria Cerebrale Media: Corioamniosite Streptococcica?
RMN
Occlusione bilaterale delle arterie
cerebrali medie prevalente in
emisfero destro
Bambina di 5 mesi
S. di West, Tetraplegia Gravissimo ritardo
psicomotorio
Febbre materna prima del parto (>39°C)
Isolamento Streptococco gr B Tampone vaginale
EEG: tracciato Ipsaritmico
27
Stroke perinatale:casi clinici
VI - A
28
Emorragia intraventricolare prenatale
Emorragia intraventricolare fetale (RMN prenatale)
Dilatazione del Ventricolo
Versamento emorragico
Sezione trasversale
emisferi cerebrali
29
Esito in “Cisti poroencefalica”
30
B (M) di gg 8
ESORDIO:
Stato di male convulsivo
DIAGNOSI: Angio RMN: estesa trombosi
del seno sagittale superiore del Torculare
di Erofilo e dei seni trasversi
TERAPIA: LMWH sc PER 3 MESI
+ FENOBARBITAL
FATTORI di rischio trombofilico accertati:
MTHFR 677 TT
FII 20210 G>A
ESITI RITARDO
PSICOMOTORIO MEDIO-GRAVE
Trombosi venosa neonatale ad esordio acuto
31
Trombosi venosa = Stasi ematica = Componente emorragica (“infarcimento”)
Estesa trombosi venosa Cerebrale
Seno sagittale
Aree di infarcimento emorragico
Torculare di Erofilo
Seno trasverso
32
Follow up a tre mesi
33
B (M) di gg 15
ESORDIO:
Febbre elevata, ipotonia generalizzata, convulsioni emilato destro
DIAGNOSI: Eco cerebrale + Angio RMN
ISCHEMIA ACUTA ART CER MEDIA SINISTRA
Emocoltura: Streptococco gruppo B
CID grave dimnuzione del valore Prot C coagulativa = 10% (18-45%)
DIAGNOSI DEFINITIVA: Sepsi da streptococco gruppo B
FATTORI di rischio trombofilico accertati:
MTHFR 677 TT
FII 20210 G>A
Terapia sostitutiva con Prot C UMANA EMODERIVATA
34
RMN e ANGIO RMN in fase acuta
35
VII
Lo stroke nelle età successive.Fattori patogenetici e quadriclinici
36
FATTORI CONGENITI
CARDIOPATIE CON SHUNT DS-
SN ( Embolie )
MALFORMAZIONI VASCOLARI
MALATTIE GENETICHE :
Anemia drepanocitica
Dislipidemie
Difetti della coagulazione
(TROMBOFILIA)
EMICRANIA (15% circa in età
adulta presenta uno “stroke”)
(1) 25%- 65% delle trombosi in età pediatrica !
(3) generalmente associata a CVC
(2) generalmente associate ad altri fattori di rischio ( trombofilia )
FATTORI ACQUISITI
(3)
CATETERI VENOSI (1)
VASCULITI INFETTIVE (Batteri, Virus
Clamidie, Micoplasmi) (2)
MALATTIA di Kawasaki
COLLAGENOPATIE : Conclamate- Autoanticorpi
circolanti (LAC, ANCA)
M.I.C.I.
CHEMIOTERAPIA
RADIOTERAPI
ANEMIA GRAVE
S. da MALTRATTAMENTO
Autosomministrazione di sostanze per via ev.
37
Malformazioni Artero-Venose
Esempi di angiomi con diversa localizzazione: la sintomatologia dipende dalla sede:
Deficit focali (paresi, afasia), Convulsioni parziali.
Nei casi più gravi (emorragia massiva interna alla lesione) S Rostro- Caudale
38
Modificato da
Napoli C. et al, Lancet (1999), 354: 1234-41
Lesioni in un bambino di 12 anni
nato da madre ipercolesterolemica si
nota l’ispessimento della parete
aortica
Lesioni successivamente avanzate
nello stesso bambino
Influence of maternal hypercholesterolaemia during pregnancy
on progression of early atherosclerotic lesions in childhood: Fate
of Early Lesions in Children (FELIC) study
39
RUOLO dell’APOLIPOPROTEINA-A nelle Trombosi
• L’Apolipoproteina A possiede una struttura molto simile al Plasminogeno
• Si accumula sulla parete dei vasi inibendo il legame del Plasminogeno riducendo
così la produzione di Plasmina e la lisi del coagulo. Inibisce il TGFb che modula la
proliferazione delle cellule muscolari lisce, con conseguente proliferazione delle
stesse. E’ perciò considerata molecola Trombigena ed Aterogena! (1)
• Il livello plasmatico > 30mg/dl è considerato patologico
• In uno studio caso-controllo in età pediatrica, presenta una prevalenza nei bambini
colpiti da trombosi del 42%, rispetto al 10,3% dei controlli (2)
(1) Blood 2001;98(10):2980-87
(2) Circulation 1999;100:743-748
40
Trombosi e Anemia Drepanocitica Patogenesi1 - ALTERAZIONE DEL DNA
(GENE BETA-GLOBINICOGAG GTG)
2 - ALTERAZIONE CATENA BETA GLOBINICAAc Glutammico VALINA
FALCIZZAZIONE
MICROAMBIENTE TESSUTALE RIDUZIONE PRESSIONE PARZIALE O2PRODUZIONE Hb DEOSSIGENATA PER
EFFETTO BOHR3 – POLIMERIZZAZIONE CATENA BETA-GLOBINICA(struttura tactoide intracelllare)
ESAGERAZIONE DEL FENOMENO FISIOLOGICO
DELL’IMPILAMENTONEL MICROCIRCOLO
+RALLENTAMENTO FLUSSO EMATICO
GLOBULO ROSSONORMALE
GLOBULO ROSSO“FALCEMICO”
CELLULA ENDOTELIALE
IL CONTATTO CON L’ENDOTELIO PROVOCAATTIVAZIONE DELLA COAGULAZIONE E
FORMAZIONE DI TROMBI
AGGGREGAZIONEPIASTRINICA
INTERVENTOFATTORIUMORALI
ATTIVAZIONE FATTORISUB ENDOTELIALI ( v WF -TF )
DEPOSIZIONEDELLAFIBRINA
41
• La cellula neoplastica produce Fattore Tessutale che promuove
la formazione di trombi
• Il trombo induce la crescita di vasi che nutrono il tumore
(cosiddetta neo-angiogenesi neoplastica coagulo-dipendente)
• La neo-angiogenesi dipendente dal coagulo si associa alla
neoangiogenesi tumorale (non coagulo dipendente) e contribuisce
alla crescita della neoplasia!
• Chemio e Radio-terapia possono provocare trombosi con
meccanismi diversi
• Tutti questi effetti vanno ad associarsi alla presenza di CVC ed alle
Infezioni nelle fasi di Aplasia indotte dalla terapia aumentando il
rischio di trombosi
Tutte le neoplasie favoriscono la trombosi
42
RADIOTERAPIA INIBIZIONE
RIPARAZIONE
DNA
LIPOPEROSSIDAZIONE
MEMBRANA CELLULARE
RLO-MEDIATA
INDUZIONE
APOPTOSI
43
VARIABILITA’ DEL RISCHIO DI TROMBOSI NEL POSIZIONAMENTO DI CVC
…In conclusion, the risk for CVL-related VTE was significantly increased with CVL on
the left side, in the subclavian vein, and inserted percutaneously. Subclavian CVLs
inserted percutaneously were associated with the highest risk for VTE. The study
results suggest that CVL in the upper venous system should be placed on the right
side and in the jugular vein to minimize the risk for CVL related VTE. If subclavian vein
placement is necessary, CVL insertion by venous cut-down appears preferable over
the percutaneous approach…
( BLOOD, 1 JUNE 2003 VOLUME 101, NUMBER 11 )
44
Bambina anni 4 LLA
Posizionamento CVC alla diagnosi
L-Asparaginasi 8^ dose
Esordio : Algie collo emilato destro – febbre
remittente
Esame ecocolordoppler cervicale e toracico:
trombosi estesa dalla vena cava sup. alla
giugulare, con inclusione del CVC adeso
alla parete venosa
Eziologia “iatrogena” : CVC + L-Asp
Terapia: Anticoagulante + T.Antibiotica e
rimozione CVC
Follow up 6m: restitutio ad integrum del vaso
T
Trombosi da CVC in corso di Chemioterapia per LLA
45
Trombosi dei Seni venosi in corso di neoplasia cerebrale
Massa neoplastica
B di 7 mesi.
Neoplasia del IV ventricolo
+ Trombosi seni venosi
MTHFR 677TT
omocisteina nella norma
Istologia: Ependimoma
segnalati numerosi focolai di
trombosi intratumoraleAree ischemiche
46
VIRUS
BATTERI
LINFOCITI
CHEMOTASSI
(Prot C reatt., IL-1, IL-6, IL-
8, TNFα,PAF,CD40 etc)
MONOCITI
GRANULOCITI
FISIOPATOLOGIA delle VASCULITI
ATTIVAZIONE
COAGULAZIONE
RLOTF
FORMAZIONE
TROMBO MURALE
LIPOPEROSSIDAZIONE
TF
LESIONE ENDOTELIO
ESPOSIZIONE TISSUE FACTOR
ENDOCITOSI
e DANNO CELL.
DIRETTO
47
Bambino anni 10 - pregressa tonsillite
Esordio acuto: Movimenti coreici arto
sup destro ed emilato destro del volto
ASLO: 1098
Ecocardiogramma: lieve Insufficienza
Aortica-Mitralica - Tricuspidale
SPECT : Aree di iper ed ipointensità
dei nuclei della base (Vasculite e Ischemia)
Eziologia: RAA (Emicorea destra)
Terapia: PenG + PDS + ASA
Follow up: recupero motorio completo
Persistenza cardiopatia
ischemia = ipointensità
“endotelite”= iperafflusso
MDC
EMILATO SIN
Corea Reumatica Corea Reumatica -- SPECTSPECT
48
MALATTIA DI KAWASAKI
La malattia di Kawasaki è caratterizzata da vasculite grave con possibilità di
alterazione della parete dei grossi vasi arteriosi (formazione di aneurismi) e
fenomeni ischemici acuti (coronarite – infarto miocardico)
ASA 80-100mg/Kg/die in fase acuta (poi 3-5mg/Kg/die)
Può essere indicata la ricerca dei Fattori trombofilici in famiglie ad alto rischio
per ischemia
49
B di 5 anni, mastoidite
sindrome vertiginosa acuta + dolore acuto
RMN: diagnosi di occlusione
seno trasverso destro
Omocisteina = 31,5 μmol/L
vn fino a 12,9
MTHFR 677C>T
MTHFR 1298>C
Terapia con LMWH + Polivitaminico
ASA: deve proseguire a vita?
Mastoidite + Mastoidite + MildMild HyperhomocysteinemiaHyperhomocysteinemia
= Trombosi seno = Trombosi seno trasversotrasverso
50
FISIOPATOLOGIA OMOCISTEINAED IPEROMOCISTEINEMIA
METIONINA
(1)
OMOCISTEINA
TRANSULFURAZIONE
CISTATION-β SINTASI (B6)
CISTEINA
1. MTHFR = Metilen tetraidrofolato reduttasi (B12 - Ac Folico
dipendente)
2. CS = Cistation beta sintasi (B6 dipendente)
(2)
RIMETILAZIONE
MTHFR (B12 - AC FOLICO)
Val Riferimento
B. 4,7 - 11,3 µmol/l
M adulto 3 - 13
F adulta 3,4 - 10,1
51
AUMENTATO
LIVELLO
OMOCISTEINA
=
AUMENTATO
LIVELLO
L-OMOCISTEINA
IPOTESI FISIOPATOLOGICA dellIPOTESI FISIOPATOLOGICA dell ’’ AZIONE ATERO AZIONE ATERO --TROMBIGENA dellTROMBIGENA dell’’ OMOCISTEINAOMOCISTEINA
C.Endoteliale
NOSNOS GPxGPx
OO22°° NONO++
Enzimi antiossidantiEnzimi antiossidanti
ONOOONOO°°
PEROSSINITRITO
HH22OO22
OH OH --OH OH °°IDROSSILE OSSIDRILE
SODSOD
SUPEROSSIDO
NEUTRALIZZA
SUPEROSSIDO
ALTERAZIONE
LEGAME GLICOCALICE
LESIONE TESSUTALE DA ALCALINIZZAZIONE
RIDUZIONE BIODISPONIBILITA’
OSSIDO NITRICO
LIPOPEROSSIDAZIONE
NITRIFICAZIONE RESIDUI TIROSINICI
MANCATA VASODILATAZIONE
DIMINUZIONE DEL POTERE ANTIOSSIDANTE DI MEMBRANA
52
B di anni 4
ESORDIO:
Otite acuta complicata da mastoidite
Sindrome da Ipertensione endocranica
Strabismo
DIAGNOSI: Angio RMN: trombosi seno
trasverso destro e seno sigmoide estesa
fino al torculare di Erofilo
TERAPIA: HMWH infusione continua
per 10 giorni: risoluzione del quadro
– Dicumarolico per 3 mesi
FATTORI di Rischio trombofilico accertati:
MTHFR 677 TT
FII 20210 G>A
53
I Deficit dei NN cranici a volte presenti nelle Trombosi venose del S.
trasverso (es Strabismo) sono prevalentemente causati dalla
congestione del circolo venoso che drena il tronco encefalico!
Teksam M, Moharir M, de Veber G, Shroff M. Frequency and topographic
distribution of brain lesions in pediatric cerebral venous thrombosis
Am J Neuroradiol. 2008; 29: 1961-1965
54
Primo follow up
( 2 sett. di terapia eparinica)
Secondo follow up
( Dicumarolo per 3 mesi )
completa risoluzione del quadro
55
Vasculite virale - RMN
Gliosi residua
Bambino di anni 7 affetto da
Varicella portatore di FV 1691 A>G
Emiparesi destra
Sono descritti casi di trombosi in bambini adolescenti e adulti affetti da Varicella.
I casi segnalati, studiati per i fattori di rischio trombofilico, sono risultati
portatori di uno o più difetti del sistema FIBRINOLITICO (FV Leiden, Deficit
Proteina C, Deficit Proteina S etc).
L’eziopatogenesi sembra pertanto dovuta al danno endoteliale prodotto dal virus
(“endotelite”) associato al difetto congenito di uno o più inibitori della
coagulazione o per produzione di Anticorpi anti Proteina C o S
56
Sepsi + Porpora
Deficit Attività Prot C (<10%)
TERAPIA Proteina C da Plasma Umano
(1)
Raggiungere un ’attività della proteina C del
100%
Tale attivit à deve essere mantenuta al di sopra
del 25% per tutta la durata del trattamento.
1) 1 UI corrisponde all’attività della Proteina C di 1ml
di Plasma umano
Deficit proteina S
Deficit proteina C
C.I.DC.I.D da DEFICIT di PROTEINE C ed Sda DEFICIT di PROTEINE C ed S
Purpura fulminans in a Child
as a Complication of
Chickenpox Infection
DermatologyDermatology 2004;208:2622004;208:262--264264
B anni 4
Varicella
Deficit Attività Proteina S (<5%)
Anticorpi anti-Prot. S +
LMWH
Ig ev
PDS
Plasma Fresco
TERAPIA
Purpura Fulminans due to
Staphylococcus aureus
ClinicalClinical InfectiousInfectious DiseasesDiseases
2005; 40:9412005; 40:941––77
Proteina C Proteina S
Complesso C - S
+
Degradazione FVa - FVIIIa
Proteina Ca
57
APA AZIONE SU ENDOTELIO ATTIVAZIONE COAGULAZIONE
Per la diagnosi sono sufficienti 1 criterio clinico + 1 di laboratorio
riconfermato a distanza di 6-8 settimaneCRITERI CLINICI: Trombosi
CRITERI di LABORATORIO: LAC
Anticorpi anticardiolipina
Anticorpi anti ß 2 Glicoproteina I
Cosa dice la Letteratura
“In chlidren with hereditary thrombophilic risk factors the occurrence of thrombosis is
often triggered by a second hit. The prothrombotic risk factors acquired by adults such
as smoking, oral contraceptive use, and atherosclerotic vascular disease are usually
absent in children. Since aPL may serve as a “second hit” in children with hereditary
thrombophilic risk factors, children with APS may benefit from thrombophilia analysis.
The presence of inherited thrombophilia may identify the subset of APS patients who
are at higher risk for recurrent thrombosis, and affect intensity and duration of
anticoagulant therapy”
ArthritisArthritis & & RheumatismRheumatism.2006;55:850.2006;55:850--855855
La Sindrome da Anticorpi La Sindrome da Anticorpi antifosfolipidiantifosfolipidi
58
B di mesi 9 Plagiocefalia lieve
Esame neurologico nella norma
RMN : area ischemica crebellare DS
Anticorpi anti-β2 GP1 IgG UA/ml : 41,7 (vn < 15)
Anticorpi materni negativi (non studiati in gravidanza)
Diagnosi S da Anticorpi Antifosfolipidi
Terapia con ASA ( 2mg/Kg)
Ultimo controllo Anti-β2 GPI IgG : 21 UA/ml
Patologia molto rara: 6 casi descritti nessuno cerebellare (1)
(1) (1) EbelingEbeling F F etet AlAl
InfantInfant strokestroke and betaand beta--22--glycoprotein 1 glycoprotein 1 antibodies.sixantibodies.six casescases
EurEur J J PediatrPediatr 2003;167.6782003;167.678--681681
59
TRAUMI E TROMBOSI
Studio collaborativo con 19 Stati partecipanti (USA)
N bambini sotto i 16 anni ricoverati per traumi diversi = 58.716
45 bambini con diagnosi di “Tromboembolia” (0, 77‰ )
35 bambini (77,8%) erano di età compresa tra 10 e 15 anni
Il 73,3% era rappresentato da maschi, il 26,7% da femmine
%
Testa 22 49,9
Torace 10 22,2
Addome 5 11,1
Arti Sup. 2 4,4
Arti Inf. 9 20
Colonna Vert. 2 4,4
J Trauma 2002;52.922-927
60
A cerebrale media
Capsula
interna
AA lenticolo-ottiche
AA lenticolo-caudate
A. dello Charcot
Vie
piramidali
Corteccia
motoria
Nc caudato
Talamo
Nc lenticolare
SN
Ischemia capsula interna
Controllo a 2 mesi necrosi
B mesi 9 caduta dal fasciatoio Emiparesi destra
TC: linea di frattura occipitale RMN: ischemia a livello della Capsula interna
Nessun fattore di rischio trombofilico accertato
TERAPIA: LMWH per 15 gg – ASA Attualmente lievissima emiparesi
61
Raccomandazione 7 ( LG SIP-SINP2007)
I bambini con stroke ischemico arterioso in assenza di importanti
infarcimenti emorragici devono essere trattati con EBPM a dose terapeutica
per 7-10 gg.
( BOX 2)
RACCOMANDAZIONE GRADO A
LIVELLO DI EVIDENZA III
Gli estensori della presente LG concordano con il suggerimento di Monagle,
Chan, De Veber, Massicotte sull’esecuzione di una TAC in III giornata di terapia
con EBPM per escludere complicanze emorragiche
62
STATO TROMBOFILICO Fattori geneticamente determinati e Fattori acquisiti
Principali fattori geneticamente determinatiDeficit Antitrombina
Deficit Proteina S
Deficit Proteina C
Resistenza alla Proteina C ( Fattore V Leiden = 1691 A>G - GG)
Alterazione del gene protrombinico ( 20210 G>A - AA)
Iperomocisteinemia lieve o moderata (polimorfismo MTHFR 677CT- TT )
Dislipidemie (Ipercolesterolemie familiari, Apolipoproteina-A )
Emoglobinopatie (Hb S)
Polimorfismi del PAI-1 (solo in associazione ad altri fattori
Principali fattori acquisitiAnticorpi antifosfolipidi ( lupus anticoagulant, anticorpi anticardiolipina,
anticorpi anti-β 2 GPI)
Deficit transitori dei fattori fibrinolitici (Prot. C-S infezioni) – o Anticorpi
diretti contro di essi
Autoimmunità in genere (LES – MICI etc)
63
B - PROVE DI COAGULAZIONE (PT, aPTT, FIBRINOGENO, ANTITROMBINA)
Attività FATTORE VIII
Attività PROTEINA C
Attività PROTEINA S
OMOCISTEINA
APOLIPOPROTEINA A
ANTICORPI ANTI FOSFOLIPIDI: LAC
ANTICARDIOLIPINA
ANTI ß 2 GLICOPROTEINA I
POLIMORFISMI GENICI: FATTORE V di Leiden (1691 G>A)
PROTROMBINA 20210 A >G
MTHFR 677 C>T
PAI G4/G5 (solo se associato ad altri fattori)
Indagini ematologiche da eseguire in caso di trombosi
A - VALUTARE SEMPRE LA PRESENZA DI DSLIPIDEMIA
C – EVENTUALMENTE: Polimorfismi rari, Anticorpi anti proteina C,S etc
64
Trombosi Arteria cerebellare posteroTrombosi Arteria cerebellare postero--inferiore sininferiore sin
Bambino anni 13
Zio materno infarto precoce
miocardico
Atassia grave, Cefalea, Vertigini
Studio Fattori Trombofilici:
MTHFR 677TT
Omocisteina nella norma
Terapia HWMH per ev per 15gg
Dicumarolico per 12 mesi
Attualmente ASA 100mg/die
+ Polivitaminico
RMN esordiovasta area di aumentata intensità in
sede emisferica cerebellare sinistra
Arteria cerebellare postero-inferiore
Follow up 1 anno
65
Familiarità per trombofilia complessa
Bambina di anni 3
Inviata a controllo per emiparesi destra di ndd, dalla nascita
RMN ( I controllo ) all’età di 2 anni
EEG
Nessuna terapia – inviata per accertamenti in esito all’emiparesi di ndd
Studio familiare (col consenso dei genitori) dei fattori di rischio trombofilico
ESITI NECROTICI A LIVELLO DELLA CAPSULA INTERNA E DEL PEDUNCOLO SINISTRI
IPOPLASIA
66
Pluri-polimorfismo trombofilico familiare
FV 1691A>G
MTHFR 677CC
MTHFR 677TT
TROMBOSI
PERINATALE
EMIPARESI DS
DEFICIT
PSICOMOT
EPILESSIAFV 1691A>G
Hct 18,8 μmol/l
MTHFR 677TTFV 1691A>G
MTHFR 677TT
TIA
FV 1691A>G
MTHFR 677TT
MTHFR
677TT
MTHFR
677TT
MTHFR
677C>T
67TIA TIA
“STROKE”
(lieve)
“STROKE”
(lieve)
TROMBOFILIA FAMILIARE “COMPLESSA”
MTHFR 677C>T
MTHFR 677C>T
LAC
ANA
MTHFR 677C>T
LAC
68
B. anni 9 Cefalea improvvisa, Emiparesi sinistra
Angio RMN : Trombosi Arteria cerebrale media destra
Mutaz. C677T MTHFR (eterozigosi)
Terapia: HMWH – Dicumarolici per 6 mesi - ASA
Follow up a 6 mesi: canalizzazione parziale del vaso - recupero funzionale
Follow up ad 2 anni: canalizzazione completa del vaso - esiti necrotici
Recupero funzionale completo dell’emisoma con lievissima asimmetria facciale
Terapia attuale ASA 100mg/die
Trombosi Arteria cerebrale mediaTrombosi Arteria cerebrale media
Angio-RMN: parziale
ricanalizzazione del vaso
FOLLOW UP A 6 MESI
Angio-RMN: occlusione arteria
cerebrale media destra.
ALLA DIAGNOSI
69
FOLLOW UP 2 ANNIFOLLOW UP 2 ANNI
RMN: atrofia residua dell’area corticale
colpita
Angio-RMN: ricanalizzazione complata
dell’arteria cerebrale media destra
70
B seguita per Emicrania
Episodio acuto: Cefalea - Disartria
Diagnosi: sospetto TIA
RMN: lesione gliotica “pregressa”
NON focolai recenti
NON dimostrato “rischio trombofilico”
EEG: non alterazioni specifiche
Il 15% degli Adulti colpiti da Il 15% degli Adulti colpiti da strokestroke ha sofferto di emicrania o cefalea in etha sofferto di emicrania o cefalea in etàà infantileinfantile
The risk of IS appears to be higher for migraine with aura than for migraine without
aura. Meta-analysis also demonstrates that subjects with migraine are at higher risk of
showing white matter abnormalities on magnetic resonance images than are those
without migraine.LamplLampl CC, , MarecekMarecek SS..-- MigraineMigraine and and strokestroke whywhy do do wewe talk talk aboutabout itit??
EurEur J J NeurolNeurol.. 2006 Mar;13(3):2152006 Mar;13(3):215--9.9.
Emicrania Emicrania –– RMN: RMN: ““GliosiGliosi””
71
Paziente affetta da gravi crisi emicraniche recidivanti comparse in età
infantile. Giunta al Centro Cefalee del nostro Dipartimento (Dott.
Paola Verdecchia) perchè un recente attacco emicranico al risveglio
ha provocato ischemia acuta.
Stroke emicranico ?
Immagine RMN del I controllo
72
73
La malattia è tipica dell’Etnia giapponese. E’ caratterizzata da iperplasia e
fibrosi endoteliale progressiva, con estensione all’intima ed alla lamina
elastica interna delle arterie. Le stesse lesioni sono riscontrabili a livello
Cardiaco, Renale e in altri apparati.
Questo induce ad includere la sindrome nel gruppo delle Malattie
Sistemiche.
Le deformazioni aneurismatiche e la deposizione di fibrina producono un
aspetto caratteristico che delinea il quadro neuroradiologico. Le stesse
alterazioni, a livello dei rami più periferici, provocano l’immagine tipica a
“nuvola di fumo” o “a fumo di sigaretta” specifica di questa patologia.
Le stesse alterazioni, infine, possono provocare fenomeni emorragici o
ischemici a carico del parenchimaa cerebrale.
La “MOYA – MOYA”
74
Alterazioni diffuse ( microaneurismi
ed ispessimenti della parete vasale)
Aspetto a “fumo di sigaretta”
Moya moya: diagnosi neuroradiologica
75
MELASMitochondrial encephalomyopathy, Lactic Acidosis, and Stroke-like episodes
MALATTIA NEURODEGENERATIVA PROGRESSIVA
Mutazione puntiforme del gene codificante la sintesi dell’ RNAt Mitocondriale (80% dei casi hanno la
mutazione 3243 G>A)
PUO’ PRESENTARSI A QUALSIASI ETA’ (4 - 46 anni con picco di incidenza tra 5-15 anni)
ESTREMA VARIABILITA’ D’ESORDIO: Miopatia, Cardiomiopatia, Encefalopatia (ritardo psicomotorio
grave), Diabete, Acidosi Lattica, Stroke, Convulsioni, Difetti uditivi, Bassa statura, Cefalea. Più
raramente Rene ed apparato gastroenterico.
LA PATOGENESI DEGLI EPISODI DI STROKE NON E’ CHIARA : è ipotizzata una transitoria
alterazione della Fosforilazione Ossidativa a carico dei neuroni e delle cellule endoteliali e muscolari
lisce vascolari del parenchima cerebrale con produzione in eccesso di Radicali Liberi dell’Ossigeno.
DIAGNOSI: Clinica
EEG
Acidosi lattica sierica
(>18mg/dl pH<7,3)
RMN
Biopsia muscolare
(sfilacciamento fibre
muscolari)
tRNA Leu(UUR). The nucleotide transitions 3243A>G, 3252A>G,
3256C>T, 3271T>C and 3291T>C are associated with the MELAS
syndrome
76
evidente aumento dei
mitocondri nelle
fibrocellule del muscolo
affetto
muscolo normale
RMN alterazioni degenarative
del parenchima cerebrale
EEG alterazioni tipo punta-
onda prevalenti in regione
parieto occipitale sinistra
77
VI
Approccio clinico
78
STROKE
ISCHEMICO EMORRAGICO
SEGNI DI DEFICIT
CRISI PARZIALI
SEGNI DEFICIT / S. DA IPERTENSIONE
ENDOCRANICA +- RAPIDA
PREPARAZIONE ACCESSO
VENOSO
(STABILIZZAZIONE - ESECUZIONE
ESAMI NEURORADIOLOGICI
RMN - AngioRMN
CONFERMA
SOSPETTO
DIAGNOSTICO
79
ESAMI COLLATERALI
(da effettuare parallelamente)
Ricerca DIA
(embolia paradossa)
Endocarditi
(lesioni valvolari)
Displasia Fibro-muscolare
Carotide o altre malformazioni
ipo-agenesia - aneurismi
ECOCARDIOGRAMMA + ECG
ECODOPPLER VASI DEL COLLO
ESAMI EMATOCHIMICI DI BASE
(valutazione funzionale dei diversi
apparati)
Ricerca
Fattori di rischio trombofilico
ESAMI RELATIVI A DIATESI SPECIFICHE
CHE RICHIEDONO INTERVENTO IMMEDIATO
• FAMILIARITA’ PER EMOFILIE
• PORPORA TROMBOCITOPENICA IDIOPATICA
+
80
Displasia fibromuscolare della carotide interna
ICA FMD NORMAL
81
Percorso
embolo
Infarto A Cerebrale Media
Carotide Interna
Carotide EsternaArteria Vertebrale
Tetralogia di Fallot
Focolaio Fronto-temporale sinistro
B di anni 6
Episodio embolico a circa 3 mesi di vita
Epilessia parziale
Patogenesi dell’ Embolia Cerebrale in caso di Cardiopatia Cianogena
82
Agenesia della carotide interna sinistra
Poligono Del Willis normale
83
TIPO D
• ASSENTI PORZIONI CERVICALE E PETROSA C.I.
• ASSENTE COMUNICANTE POST
• AMPIO RAMO SUPPLENTE DALLA
PORZIONE INTRACAVERNOSA DELLA
C.I. CONTROLATERALE
84DETTAGLIO
Aneurisma della carotide interna
85
VII
Diagnostica clinica,strumentale, di laboratorio
86
1. ANAMNESI FAMILIARE APROFONDITA “OSSESSIVA”
2. SEMEIOTICA
ESORDIO QUASI SEMPRE ACUTO “DRAMMATICO”
CEFALEA (vomito a getto, ipertensione, bradicardia)
DEFICIT NN CRANICI
PARESI
IPOTONIA
ATASSIA - VERTIGINI
PERDITA SENSIBILITA’ EMILATO
IPERREFLESSIA, CLONO, S.DI BABINSKI
CADUTA IMPROVVISA
PERDITA DI COSCIENZA - COMA
CONVULSIONE - PARZIALE - GENERALIZZATA
MOVIMENTI COREICI (diagnosi differenziale con Corea di Sydenham!)
CLINICA
87
ESAMI STRUMENTALI
TC ENCEFALO CON MDC
RMN – ANGIORMN – TC MULTISTRATO - ECOTRANSCRANICA
( ARTERIOGRAFIA )
ECODOPPLER: CUORE - VASI DEL COLLO
CIRCOLO VERTEBRO - BASILARE
(altri distretti se trombosi multipla)
*
ALTRI ESAMI IN CASI SELEZIONATI:
RMN Funzionale
RMN - DTI (Diffusion Tensor Imaging)
SPECT (Single Photn Emission Computed Tomography)
NB: ANGIOGRAFIA riservata a casi particolari (alta invasività!)*
88
ESAMI DI LABORATORIO
ASSETTO LIPIDICO
STUDIO EMOCOAGULATIVO
RICERCA MUTAZIONI SIGNIFICATIVE STATO TROMBOFILICO
AUTOANTICORPI
RICERCA EMOGLOBINOPATIE
INFETTIVOLOGIA (STREPTOCOCCHI – GRUPPO DEGLI
HERPESVIRUS)
MALATTIE METABOLICHE (AC LATTICO – ALTRI DSMETABOLISMI
RARI )
89
B - PROVE DI COAGULAZIONE (PT, aPTT, FIBRINOGENO, ANTITROMBINA)
Attività FATTORE VIII - V - VII
Attività PROTEINA C
Attività PROTEINA S
OMOCISTEINA
APOLIPOPROTEINA A
ANTICORPI ANTI FOSFOLIPIDI: LAC
ANTICARDIOLIPINA
ANTI ß 2 GLICOPROTEINA I
POLIMORFISMI GENICI: FATTORE V di Leiden (1691 G>A)
PROTROMBINA 20210 A >G
MTHFR 677 C>T
PAI G4/G5 (solo se associato ad altri fattori)
Indagini ematologiche da eseguire in caso di sospetta
“Trombofilia familiare”
A - VALUTARE SEMPRE LA PRESENZA DI DISLIPIDEMIA
C – EVENTUALMENTE: Polimorfismi rari, Anticorpi anti proteina C - S
90
VIIIApproccio terapeutico:
1. Per prima cosa si deve differenziare lo stroke ischemico daquello emorragico
2. La diagnosi deve essere rapida! Pertanto convieneclassificare poche “categorie eziologiche” (v. oltre)
3. Essendo una patologia potenzialmente letale o invalidante,essa richiede la presenza e la collaborazione continua deidiversi specialisti!
4. Il rischio di recidiva è massimo nelle 24 ore successiveall’esordio!
91
APATOLOGIA DI COMPETENZA NEUROCHIRURGICA
(ANGIOMI – ANEURISMI - DISSECAZIONE ACI)
BPATOLOGIA TROMBO-EMBOLICA TERAPIA ANTICOAGULANTE (LMWH – tPA)
CPATOLOGIA EMATOLOGICA AD ALTO RISCHIO
ISCHEMICO (DREPANOCITOSI)
EXANGUINO TRASFUSIONE
ENTRO 4 ORE per ridurre HbS
del 30% e portare l’Hb a 10-12 g/dl
DPATOLOGIA EMATOLOGICA
AD ALTO RISCHIO EMORRAGICO
(PORPORA TROMBOCITOENICA GRAVE)
- EMOFILIE)
METILPREDNISOLONE
IG ALTE DOSI - IG ANTI-Rh
TRASF. PIASTRINE
CONCENTRATO FVIII
ANTIEMORRAGICI –
PLASMA - PIASTRINE
EPATOLOGIA EMORRAGICA PARADOSSA (CID) ANTITROMBINA – PROTEINA C
PIASTRINE/PLASMA
92
Strategia terapeutica
1 - Assicurare al meglio e prima possibile la pervietà del vaso
(soprattutto per le forme arteriose: Trombolisi?)
2 - Mantenere la fluidità ematica a lungo per prevenire recidive
3 - Utilizzare farmaci
maneggevoli
ASA : non richiede controlli ematici in modo continuativo
non c’è rischio di S. di Reye alle dosi utilizzate
ANTICOAGULANTI ORALI: richiedono accurato e frequente
monitoraggio dell’INR - la variazione del dosaggio
è molto delicata
EPARINA
LMWH-HMWH
1 2
ANTICOAGULANTI
ORALI
ASA
(CLOPIDOGREL)
3
93
TERAPIA ANTITROMBOTICA: LINEE GUIDA ITALIANE 2007 SINP- SIP
94
I - DOSE di ATTACCO: 75 - 100 U/Kg EV in 10 minuti
II - MANTENIMENTO: 28 U/Kg/h fino all’anno
20 “ per i bambini >1 anno
18 “ adolescenti
• Terapia con Eparina ad alto PM (HWMH) (via endovenosa)
MONITORAGGIO:
a PTT 65” – 85”
LG USA - ACCP – 2008
ENOXAPARINA, REVIPARINA, DALTEPARINA
100 - 150 U/Kg /12h – 24h
• Terapia con Eparina a basso PM (LWMH) (via sottocutanea)
MONITORAGGIO:
FXa < 0,5 – 1(1,5) U/ml
HMWH
L’AZIONE COMBINATA CON I COFATTORI EPARINICI (Antitrombina e
Cofattore Eparinico II) AUMENTA L’AZIONE DI INATTIVAZIONE SUI FATTORI
XIIa – XIa – IXa – Xa e Trombina
LWMH
AGISCE SOLO SU Xa
95
Raccomandazione 7 ( LG SIP-SINP2007)
I bambini con stroke ischemico arterioso in assenza di importanti
infarcimenti emorragici devono essere trattati con EBPM a dose terapeutica
per 7-10 gg.
( BOX 2)
RACCOMANDAZIONE GRADO A
LIVELLO DI EVIDENZA III
Gli estensori della presente LG concordano con il suggerimento di Monagle,
Chan, De Veber, Massicotte sull’esecuzione di una TAC in III giornata di terapia
con EBPM per escludere complicanze emorragiche
96
Terapia con LMWH LG Italiane 2007
97
98
99
bolo 4400 UI/Kg + mantenimento 6 - 12 ore
bolo 2000 UI/Kg + mantenimento per 6 - 12 ore
0,1 - 0,6 mg/Kg/h per 6 ore
Chest 2001; 119: 3445-3705
rt-PA 0,01 mg/Kg/h
0,06 mg/Kg/h (neonati)+ LMWH 0,75 mg/Kg/ 12h
J Pediatr Hematol Oncol 2003;25(5):379-386
FINALITA’ : disostruzione arterie principali occluse – stroke
MECCANISMO D’AZIONE : Formazione di Plasmina dal Plasminogeno
FARMACI : STREPTOCHINASI
UROCHINASI
rt PA
ATTUALMENTE : non rientra nelle Linee guida italiane per la terapia dello
“Stroke”. E’ usato in altri Paesi, anche in associazione con altri
anticoagulanti
Trombolisi
100
Successful treatment of pediatric stroke with recombinant tissue plasminogen
activator (rt-PA): a case report and review of the literature.
CJEM. 2008 Nov;10(6):575-8
Use of alteplase in childhood arterial ischaemic stroke: a multicentre,
observational, cohort study
Lancet Neurol. 2009 May 5
Thrombolysis in acute childhood stroke: design and challenges of the
thrombolysis in pediatric stroke clinical trial.
Neuroepidemiology. 2009;32(4):279-86. Epub 2009 Feb 18
Thrombolysis in childhood ischemic stroke: still a bridge too far
Lancet Neurol. 2009 May 5
101
1 - FARMACI ANTI – AGGREGANTI (PIASTRINICI)
AZIONE SU FASE VASCULO - PIASTRINICA
DURATA AZIONE: 7-10 gg
EVENTUALE MONITORAGGIO: Aggregazione
piastrinica
INIBITORI COX
PIASTRINICA
ASA (1-3mg/Kg/die)
INIBITORI RECETTORI
PIASTRINICI per
FIBRINOGENO e vWF
CLOPIDOGREL
(1mg/Kg/die)
2 - FARMACI AD AZIONE ANTICOAGULANTE INDIRETTA
DICUMAROLICI
(0,2mg/Kg/die)
AZIONE SU CARBOSSILAZIONE FATTORI K
DIPENDENTI ( PROTROMBINA, VII, IX, X )
EFFETTO dopo 72 – 96 ore
MONITORAGGIO: INR ( 2 – 3 )
Terapia di mantenimento
102
AFASIE
PARESI E PARALISI SPASTICA
ATASSIA CEREBELLARE
COREA
DEFICIT NN CRANICI
DEFICIT PSICOMOTORIO
EPILESSIA PARZIALE - GENERALIZZATA
FISIOTERAPIA (es VOĴTA)
LOGOPEDIA
PSICOMOTRICITA’
CHIRURGIA ORTOPEDICA
TERAPIA ANTICONVULSIVANTE
ESITI
TERAPIA
103
TETRAPLEGIA SPASTICA
Rappresentazione corticale
dell’ “Omuncolo” motorio
La Fisiochinesiterapia va cominciata al più presto !
104
PreventionPrevention of of restenosisrestenosis withwith antioxidantsantioxidants: : mechanismsmechanisms and and implicationsimplications
AmAm J J CardiovascCardiovasc DrugsDrugs.. 2002;2(5):3232002;2(5):323--3434
ReductionReduction of of CC--reactivereactive proteinprotein withwith isoflavoneisoflavone supplementsupplement reversesreverses endothelialendothelial
dysfunctiondysfunction in in patientspatients withwith ischaemicischaemic strokestroke
EuropeanEuropean HeartHeart Journal (2008) 29, 2800Journal (2008) 29, 2800––28072807
GinkgolidGinkgolid BB inhibitedinhibited lipopolysaccharidelipopolysaccharide (LPS)(LPS)-- and and plateletplatelet activatingactivating factorfactor (PAF)(PAF)--
inducedinduced NFNF--kappaBkappaB activationactivation in in ratrat pleuralpleural polymorphonuclearpolymorphonuclear granulocytesgranulocytes..
BrainBrain Res.Res. 2008 2008 OctOct 9;1234:89;1234:8--15.15.
MagnesiumMagnesium supplementationsupplementation helpshelps toto improveimprove carotidcarotid intima media intima media thicknessthickness in in
patientspatients on on hemodialysishemodialysis
InternIntern NephrolNephrol UrolUrol 2008 40 10752008 40 1075--10821082
AstaxanthinAstaxanthin protectsprotects mitochondrialmitochondrial redoxredox state and state and functionalfunctional integrityintegrity
againstagainst oxidativeoxidative stressstress
J J NutrNutr BiochemBiochem.. 2009 2009 MayMay 66
Ruolo preventivo degli antiossidanti ?
105
UOC - ONCOEMATOLOGIA PEDIATRICA
Sapienza Università di Roma
TROMBOSI INFANTILI
Prof Francesco Massimo Perla
Tel. 06 - 49979255 (anche segreteria tel.)
Cell. 338 - 2676581
e-mail: [email protected]
Per appuntamenti: 06 - 49979336
per EMERGENZE NOTTURNE 0765 - 39709