Stress correlato al lavoro e disturbi psichiatrici - psiop.it NOV 2010/Angela Favaro, Carla... ·...

Angela Angela Favaro*Favaro*, Carla Cremonese** , Carla Cremonese**

* Dipartimento di Neuroscienze, Università di Padova* Dipartimento di Neuroscienze, Università di Padova** Cl** Clinica Psichiatrica, Azienda Ospedaliera di PDinica Psichiatrica, Azienda Ospedaliera di PD

Stress correlato al lavoroStress correlato al lavoroe disturbi psichiatricie disturbi psichiatrici

1934

Il lavoro è un fattore di rischio per lo sviluppo di disturbi psichiatrici?

Stress legato al lavoroStress legato al lavoro

Breve definizioneBreve definizione Attraverso quali processi lo stress agisce Attraverso quali processi lo stress agisce

sulla salute psichica e sul rendimento sulla salute psichica e sul rendimento lavorativolavorativo

Quali disturbi psichici possono avere come Quali disturbi psichici possono avere come concausa lo stress lavorativoconcausa lo stress lavorativo

Principi basilari di prevenzione, gestione e Principi basilari di prevenzione, gestione e terapiaterapia

3 Angela Favaro, Carla Cremonese

Cosa è lo stress?Cosa è lo stress? Risposta di adattamento ad una situazione che la Risposta di adattamento ad una situazione che la

persona percepisce come difficile o minacciosa per il persona percepisce come difficile o minacciosa per il proprio benessereproprio benessere

Ha una dimensione psicologica (come le persone Ha una dimensione psicologica (come le persone percepiscono una situazione stressante) ed una percepiscono una situazione stressante) ed una dimensione fisiologica (aumento della pressione dimensione fisiologica (aumento della pressione arteriosa e del battito cardiaco, sudorazione)arteriosa e del battito cardiaco, sudorazione)

L’esperienza di adattamento allo stress ha tre fasi: L’esperienza di adattamento allo stress ha tre fasi: 1) allarme; 2) resistenza; 3) esaurimento 1) allarme; 2) resistenza; 3) esaurimento


Processi legati all’esperienza di stressProcessi legati all’esperienza di stress

1)1) Reazioni endocrineReazioni endocrine

2)2) Modificazioni funzionamento cerebraleModificazioni funzionamento cerebrale


Lo stress attiva due reazioni Lo stress attiva due reazioni endocrine: endocrine:

1) aumento della noradrenalina 1) aumento della noradrenalina (funzionale alla reazione di (funzionale alla reazione di fronte al pericolo)fronte al pericolo)

2) Attivazione asse HPA 2) Attivazione asse HPA (autolimitante: feedback (autolimitante: feedback negativo)negativo)


Vie serotoninergiche e noradrenergiche nel cervello


+ Immune System

CytokinesIL-1, IL-6, TNF

ACTH

Cortisol

CRF

Adrenal Glands

SNS

STRESS

Catecholamines

+

Infection, Inflammation

L’asse HPA:L’asse HPA:

1)1) È coinvolto nelle reazioni allo È coinvolto nelle reazioni allo stress e agli eventi traumaticistress e agli eventi traumatici

2)2) È coinvolto nella patogenesi e È coinvolto nella patogenesi e nel mantenimento di diversi nel mantenimento di diversi (forse tutti) disturbi (forse tutti) disturbi psichiatrici come la psichiatrici come la depressione, i disturbi d’ansia depressione, i disturbi d’ansia e i disturbi del e i disturbi del comportamento alimentarecomportamento alimentare

3)3) Influenza in modo importante Influenza in modo importante la salute fisica e il sistema la salute fisica e il sistema immunitarioimmunitario

4)4) In gravidanza, è coinvolto nel In gravidanza, è coinvolto nel neurosviluppo e nella neurosviluppo e nella programmazione epigenetica programmazione epigenetica dell’asse HPA fetaledell’asse HPA fetale

Neurobiologia dell’ansiaNeurobiologia dell’ansia

Biologia dell’ansiaBiologia dell’ansia

Amigdala: interfaccia tra Amigdala: interfaccia tra esperienza sensoriale e esperienza sensoriale e risposta biologica di paura risposta biologica di paura ansiaansia

Dall’amigdala partono proiezioni alla sostanza reticolare del ponte caudale Dall’amigdala partono proiezioni alla sostanza reticolare del ponte caudale (risposta di all’erta), all’ipotalamo laterale (risposta sist. simpatico), al tratto (risposta di all’erta), all’ipotalamo laterale (risposta sist. simpatico), al tratto solitario (risposta parasimpatica) e al nucleo paraventricolare (risposta asse solitario (risposta parasimpatica) e al nucleo paraventricolare (risposta asse ipotalamoipotalamo--ipofisiipofisi--surrene).surrene).


Stress e cervello Stress e cervello

Lo stress (acuto e cronico) è in grado di modificare la Lo stress (acuto e cronico) è in grado di modificare la funzione della corteccia prefrontale, lasciando il controllo funzione della corteccia prefrontale, lasciando il controllo alle parti del nostro cervello filogeneticamente più antiche alle parti del nostro cervello filogeneticamente più antiche e quindi più direttamente collegate alla sopravvivenza.e quindi più direttamente collegate alla sopravvivenza.



La corteccia prefrontale La corteccia prefrontale rappresenta la parte più rappresenta la parte più evoluta del nostro cervello.evoluta del nostro cervello.

Ha la funzione di regolare in Ha la funzione di regolare in modo 'intelligente' i nostri modo 'intelligente' i nostri pensieri, le azioni e le pensieri, le azioni e le emozioni attraverso una fitta emozioni attraverso una fitta rete di connessioni con le rete di connessioni con le altre aree cerebrali. altre aree cerebrali.


Stress e corteccia prefrontale (PFC) Stress e corteccia prefrontale (PFC)

Il normale funzionamento Il normale funzionamento della corteccia prefrontale della corteccia prefrontale viene definito 'topviene definito 'top--down down regulation'. regulation'.

Ossia questa parte della Ossia questa parte della corteccia è quella corteccia è quella che ci aiuta a proteggere che ci aiuta a proteggere le informazioni dalle le informazioni dalle interferenze (memoria di lavoro), a regolare il nostro interferenze (memoria di lavoro), a regolare il nostro comportamento sulla base delle necessità (flessibilità), a comportamento sulla base delle necessità (flessibilità), a prendere decisioni vantaggiose per il nostro futuro (decision prendere decisioni vantaggiose per il nostro futuro (decision making), e a monitorare gli errori e l'esame di realtà.making), e a monitorare gli errori e l'esame di realtà.



Nella situazione di stress, Nella situazione di stress, l'amigdala attiva circuitil'amigdala attiva circuitiche portano ad un rilascioche portano ad un rilascioaumentato di catecolamine. aumentato di catecolamine.

L'eccesso di catecolamine L'eccesso di catecolamine limita le funzioni della PFClimita le funzioni della PFCe rinforza le funzioni dellae rinforza le funzioni dellaAmigdala (area sottocorticale).Amigdala (area sottocorticale).

Questo aumenta la possibilitàQuesto aumenta la possibilitàdi essere 'condizionati' dalladi essere 'condizionati' dallapaura e diminuisce la capacità paura e diminuisce la capacità di regolazione dell'attenzione di regolazione dell'attenzione e la memoria di lavoro.e la memoria di lavoro.



Nella situazione di stress, Nella situazione di stress, saremo quindi piùsaremo quindi piùsensibili agli aspettisensibili agli aspettisensoriali e percettivi deglisensoriali e percettivi deglistimoli. stimoli.

TenderemoTenderemoinoltre ad essere piùinoltre ad essere piùabitudinari, più dipendentiabitudinari, più dipendentidagli automatismidagli automatismiinvece che agire con una invece che agire con una flessibile capacità esplorativa.flessibile capacità esplorativa.

Questo tipo di risposte è più Questo tipo di risposte è più veloce rispetto allaveloce rispetto allariflessività della corteccia frontale e quindi fornisce vantaggio in riflessività della corteccia frontale e quindi fornisce vantaggio in termini di sopravvivenza di fronte al pericolo.termini di sopravvivenza di fronte al pericolo.


La corteccia prefrontale e La corteccia prefrontale e l’ippocampo sono le strutturel’ippocampo sono le strutturecerebrali in grado di inibire la rispostacerebrali in grado di inibire la rispostadell'asse HPA di fronte allo stress.dell'asse HPA di fronte allo stress.Per questo motivo non sembra esserePer questo motivo non sembra esseretanto importante l'entità dello stresstanto importante l'entità dello stressquanto la percezione che il soggettoquanto la percezione che il soggettoha della sua 'ha della sua 'controllabilitàcontrollabilità'.'.

Gli studi su animali hanno dimostrato che la sensazione di avere la Gli studi su animali hanno dimostrato che la sensazione di avere la situazione sotto controllo (anche se fallace) impedisce che lo stress situazione sotto controllo (anche se fallace) impedisce che lo stress inneschi il malfunzionamento della PFC.inneschi il malfunzionamento della PFC.



Lo Lo stress cronicostress cronico produce effetti nellaproduce effetti nellafunzione e nella struttura della PFC.funzione e nella struttura della PFC.Vi è una diminuzione (reversibile) dei Vi è una diminuzione (reversibile) dei dendriti e della loro densità e lunghezza.dendriti e della loro densità e lunghezza.Dal punto di vista cognitivo, vi è unaDal punto di vista cognitivo, vi è unadisfunzione della memoria di lavoro e della flessibilità con calo del disfunzione della memoria di lavoro e della flessibilità con calo del rendimento lavorativo.rendimento lavorativo.

La diminuzione dei dendriti nella PFC è evidente anche solo dopo La diminuzione dei dendriti nella PFC è evidente anche solo dopo una settimana di stress, mentre nell'amigdala i dendriti si una settimana di stress, mentre nell'amigdala i dendriti si espandono. Questo significa che lo stress cronico tende a indebolire espandono. Questo significa che lo stress cronico tende a indebolire le strutture che possono dare un feedle strutture che possono dare un feed--back negativo alla risposta di back negativo alla risposta di stress e rinforza le strutture che promuovono la risposta.stress e rinforza le strutture che promuovono la risposta.

Gli stessi effetti possono essere provocati da una esposizione ai Gli stessi effetti possono essere provocati da una esposizione ai glucocorticoidi (quindi è probabile che l’aumento dei glucocorticoidi glucocorticoidi (quindi è probabile che l’aumento dei glucocorticoidi nello stress sia all’origine di questo fenomeno).nello stress sia all’origine di questo fenomeno).


Gli effetti dello stress dipendono dalla fase di maturazione del Gli effetti dello stress dipendono dalla fase di maturazione del cervello nel momento dello stress.cervello nel momento dello stress.

Nelle donne in gravidanza, lo stress può influenzare il peso alla Nelle donne in gravidanza, lo stress può influenzare il peso alla nascita (inferiore) e la programmazione delle risposte allo stress nascita (inferiore) e la programmazione delle risposte allo stress (maggiore reattività e sensibilità) del nascituro.(maggiore reattività e sensibilità) del nascituro.

Nell’adulto lo stress può accelerare i processi neurodegenerativi Nell’adulto lo stress può accelerare i processi neurodegenerativi legati all’età, aumentando il rischio di depressione cronica legati all’età, aumentando il rischio di depressione cronica (ippocampo).(ippocampo).

Sintomi e segni legati allo stress

Sintomi cognitivi Sintomi emotivi

•Problemi di memoria •Difficoltà di concentrazione •Difficoltà gestione decisioni •Pessimismo cognitivo •Pensieri ansiosi e di competizione •Preoccupazioni costanti

•Labilità emotiva •Irritabilità •Agitazione e incapacità a rilassarsi •Sensazione di essere sopraffatti •Senso di solitudine e isolamento •Depressione e insoddisfazione generale

Sintomi fisici Sintomi comportamentali

•Dolori •Diarrea o stipsi •Nausea, vertigini •Dolori al petto, cardiopalmo •Perdita desiderio sessuale •Frequenti raffreddori

•Mangiare di più o di meno •Dormire di più o di meno •Isolamento dagli altri •Dilazionare o dimenticare i propri doveri •Usare alcol, sigarette o sostanze per rilassarsi •Abitudini legate al nervosismo (e.g. mangiarsi le unghie, etc.)

Differenze individuali nelle risposte allo stress da lavoro Differenze individuali nelle risposte allo stress da lavoro sono dovute a fattori esterni ed internisono dovute a fattori esterni ed interni

Fattori esterni:Fattori esterni:Cambiamenti di vitaCambiamenti di vitaDifficoltà relazionaliDifficoltà relazionaliProblemi economiciProblemi economiciProblemi familiariProblemi familiari

Fattori interni:Fattori interni:Incapacità a tollerare situazioni di incertezzaIncapacità a tollerare situazioni di incertezzaPessimismoPessimismoAspettative non realisticheAspettative non realistichePerfezionismoPerfezionismoMancanza assertivitàMancanza assertività


Fattori protettivi nei confronti dello stressFattori protettivi nei confronti dello stress

- Buone strategie di fronteggiamento (coping)- Caratteristiche di personalità

- estroversione- adattabilità- buona autostima- buone capacità comunicative- non competitività- non perfezionismo (work addiction)

- Spiritualità- Risorse sociali


Stress e supporto sociale

HEART RATE

High

Low

Weekday WeekendPeople with high social support

People with low social support


Disturbi psichiatrici legati all’esperienza di stressDisturbi psichiatrici legati all’esperienza di stress

Disturbi dell’AdattamentoDisturbi d’AnsiaDisturbi dell’UmoreDisturbi del SonnoDisturbi DissociativiDisturbi PsicoticiDisturbi SomatoformiAltri


Disturbo dell’adattamento (criteri)

A. Sviluppo di sintomi emotivi o comportamentali in risposta ad eventi stressanti (entro 3 mesi dall’inizio dell’evento stressante)

B. I sintomi sono clinicamente significativi, come evidenziato da almeno uno dei seguenti:

1. Marcato disagio che è eccessivo rispetto a quanto ci si aspetterebbe

2. Significativa compromissione del funzionamentoC. I sintomi non sono tali da soddisfare I criteri per un

altro disturbo psichiatricoD. I sintomi non sono dovuti ad un luttoE. Una volta eliminato lo ‘stressor’, i sintomi non

persistono per oltre 6 mesi26 Angela Favaro, Carla Cremonese

Disturbo dell’Adattamento

• Prevalenza: 2-8% (community samples)10-30% (clinical samples)

• Sesso: Entrambi i sessi sono colpitiPuò essere più frequente nelle donne

• Età: Tutte le età• Decorso: Per definizione, non più di 6 mesi• Associato: Diminuita performance lavorativa,

cambiamenti relazionali, tentati suicidi, aumento disturbi somatici e uso di sostanze, etc.

• Aspetti culturali: L’esperienza di stress e la reazione può variare nelle diverse culture


A. Cinque o più dei seguenti sintomi sono stati contempora-neamente presenti durante un periodo di 2 settimane e rappresentano un cambiamento rispetto al precedente livello di funzionamento; almeno uno dei sintomi è costituito da: 1) umore depresso o 2) perdita di interesse o piacere.NB: escludere sintomi chiaramente dovuti ad una condizione medica generale, o deliri o allucinazioni incongrui all'umore.

1 umore depresso per la maggior parte del giorno, quasi ogni giorno.

2 marcata diminuzione di interesse o piacere per tutte le attività per la maggior parte del giorno, q. o. g.

3 significativa perdita di peso o aumento del peso, oppure aumento o diminuzione dell'appetito q. o. g.

4 insonnia o ipersonnia q. o. g.

1 umore depresso per la maggior parte del giorno, quasi ogni giorno.

2 marcata diminuzione di interesse o piacere per tutte le attività per la maggior parte del giorno, q. o. g.

3 significativa perdita di peso o aumento del peso, oppure aumento o diminuzione dell'appetito q. o. g.

4 insonnia o ipersonnia q. o. g.

Episodio depressivo maggiore (DSM IV)Episodio depressivo maggiore (DSM IV)

5 agitazione o rallentamento psicomotorio q. o. g. (oggettivo)6 affaticabilità o mancanza di energia, q. o. g.7 sentimenti di autosvalutazione o di colpa eccessivi o

inappropriati (che possono essere deliranti), q. o. g. 8 ridotta capacità di pensare o di concentrarsi, o indecisione,

q. o. g.9 pensieri ricorrenti di morte (non solo paura di morire),

ricorrente ideazione suicidaria senza un piano specifico, o un tentativo di suicidio, o l'ideazione di un piano specifico per commettere un suicidio.

5 agitazione o rallentamento psicomotorio q. o. g. (oggettivo)6 affaticabilità o mancanza di energia, q. o. g.7 sentimenti di autosvalutazione o di colpa eccessivi o

inappropriati (che possono essere deliranti), q. o. g. 8 ridotta capacità di pensare o di concentrarsi, o indecisione,

q. o. g.9 pensieri ricorrenti di morte (non solo paura di morire),

ricorrente ideazione suicidaria senza un piano specifico, o un tentativo di suicidio, o l'ideazione di un piano specifico per commettere un suicidio.

Episodio depressivo maggiore (DSM IV)Episodio depressivo maggiore (DSM IV)


PrevalenzaPrevalenza

Disturbi dell’umore

prev. punto prev. lifetimedepress. maggioredepress. maggiore 2.32.3--3.2%3.2% 77--12%12%

4.54.5--9.3%9.3% 2020--25%25%


Disturbi d’ansia

Sono malattie psichiatriche (o mentali) caratterizzate Sono malattie psichiatriche (o mentali) caratterizzate da estrema angoscia e paura persistenti e da estrema angoscia e paura persistenti e immotivate. immotivate.

Comprendono:Comprendono:

DISTURBODISTURBO DADA ANSIAANSIA GENERALIZZATAGENERALIZZATAFOBIEFOBIEDISTURBODISTURBO DADA ATTACCHIATTACCHI DIDI PANICOPANICODISTURBODISTURBO OSSESSIVOOSSESSIVO--COMPULSIVOCOMPULSIVO


E’ caratterizzato dalla presenza di ansia e preoccupazione croniche e ingiustificate che non si riesce a controllare. Sono presenti irrequietezza, irritabilità, problemi di concentrazione e sintomi fisici (tensione e dolore muscolare, insonnia, stanchezza, tachicardia, sudorazione, nodo alla gola, disturbi gastrici, ecc.)

Questo disturbo provoca profonda sofferenza e può avere gravi conseguenze sul lavoro e nella vita sociale e familiare.

Disturbo d’ansia generalizzata


Sono paure ingiustificate, irrazionali, intense e persistenti nei confronti di oggetti o situazioni particolari. Provocano ansia, sudore, affanno, tachicardia. L’ansia e la paura si provano già prima di affrontare quella data situazione che si fa di tutto per evitare.

Questo disturbo può interferire con la vita quotidiana, col lavoro e le attività sociali.

Disturbi fobici


E’ caratterizzato da improvvise crisi di ansia con profondo malessere fisico e intensa paura. L’attacco è in genere inaspettato e il momento acuto della crisi è di breve durata. I sintomi sono:

palpitazioni, sensazione di soffocare dolore al torace tremori, sudorazione senso di irrealtà e di testa confusa paura di perdere il controllo, di impazzire o di morire

Disturbo di panico


Il primo episodio può generare la paura che la crisi possa ripetersi. Questa condizione detta “ansia anticipatoria” può raggiungere un’intensità tale da risultare invalidante. Si tende ad associare l’attacco a situazioni e luoghi specifici che vengono evitati. Si evita di rimanere soli, di allontanarsi da casa, di recarsi in luoghi affollati, di usare i mezzi pubblici. Spesso è necessario farsi accompagnare da una persona di fiducia.

Disturbo di panico


Le OSSESSIONI sono caratterizzate da pensieri o immagini ricorrenti e persistenti che non si riesce ad allontanare e che causano ansia intensa.

Le COMPULSIONI sono azioni e comportamenti ripetitivi che la persona si sente obbligata a mettere in atto secondo certe regole come reazione ai pensieri ossessivi e per alleviare uno stato di ansia e sofferenza.

Disturbo ossessivo-compulsivo


Disturbo ossessivo-compulsivo

Il disturbo ossessivo-compulsivo può essere

estremamente invalidante. Le paure e i pensieri

ossessivi possono portare a gravi stati ansiosi.

L’attuazione dei rituali compulsivi può richiedere

moltissimo tempo e rendere molto difficile il lavoro e i

rapporti con gli altri.


Disturbi d’ansia Disturbi d’ansia

Prevalenza annoPrevalenza anno

Disturbo di panico:Disturbo di panico: 0.40.4--1.51.5 %%Agorafobia:Agorafobia: 2.42.4--66 %%Fobia sociale:Fobia sociale: 7.97.9 %%Fobie specifiche:Fobie specifiche: 4.54.5--11.811.8%%Dist. d’ansia generalizzato (GAD):Dist. d’ansia generalizzato (GAD): 2.42.4--6.46.4 %%Dist. ossessivo compulsivo (DOC):Dist. ossessivo compulsivo (DOC):1.11.1--3.33.3 %%


Modello generale di prevenzione e intervento dei disturbi da stress

Interventi universali: prevenzione e supporto generale

Interventi su soggetti a rischio o prevenzione secondaria

Stress Stress Management Management

StrategiesStrategies

Remove the Remove the StressorStressor

Withdraw from Withdraw from the Stressorthe Stressor

Change Stress Change Stress PerceptionsPerceptions

Receive Social Receive Social SupportSupport

Control Stress Control Stress ConsequencesConsequences


Interventi specifici su soggetti con disturbo psichiatrico

Figure professionali:Psicologo clinicoPsichiatra

Tecniche terapeutiche:Interventi di crisiPsicoterapia cognitivo-comportamentalePsicoterapia interpersonaleAltre tecniche controllo ansia: rilassamento, bio-feedbackFarmacoterapia


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